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Roberto Peliti (a cura)
Costumi di Roma e Dintorni 24 acquarelli della metà dell'ottocento presentati da Mariano Valerio
In 4° 24 tav. a col.in cartoncino. cop rigida decorata con filetti e scritte in oro al piatto e al dorso . Esemplare fuori commercio. Intonso
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MOMMSEN
STORIA DI ROMA
8 Volumi in 16°. br. copertina superiore del 4° volume staccata ma presente.per il resto ottimi.
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RICCARDO RINALDI
ROMA PAPALE DALLA REPUBBLICA ALLA MONARCHIA 1849-1870
In 8°cop. cart. plastificato. pp.345.Ottimo stato
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TEODORO MOMMSEN
STORIA DI ROMA
Otto volumi indivisibili. copertina morbida. collana universale moderna i corvi. perfetto stato
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AA.VV.
STRENNA DEI ROMANISTI 1992
In 8°. cop. rig.ill. pp.665. perfetto.
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AA.VV. ( a cura di Giorgio Ciucci)
ROMA MODERNA.STORIA DI ROMA DALL'ANTICHITA' A OGGI
In 8°. cop. rig. tt tela bordeaux con scritte in oro al dorso e al piatto. pp.473.ottimo stato.
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Segneri Paolo
L’incredulo senza scusa, opera di Paolo Segneri della Compagnia di Giesù, dove si dimostra che non può non conoscere quale sia la vera Religione, chi vuol conoscerla… (e varie altre opere si veda la descrizione)
In 4° (22,5x16,5 cm); (8), 751, (1) pp. Legatura ottocentesca in mezza pelle con piatti foderati con carta marmorizzata ottocentesca, difetti alle cerniere e piccolo mancanza al dorso. Testatine, finalini ed iniziali ornate. Bell’edizione veneziana stampata da Baglioni delle opere del grande, gesuita, predicatore e scrittore originario di Nettuno (Roma) Paolo Segneri. Questa edizione non è da confondersi con l’edizione, sempre stampata da Baglioni, che conteneva solo L' incredulo senza scusa. Anche qui le prime 239 pagine sono occupate dall’Incredulo ma poi, Baglioni, aggiunse numerose altre pere dello stesso Segneri, seguono in questa edizione, ognuno con frontespizio proprio e alcune in prima edizione postuma: Concordia tra la fatica e la quiete nell'orazione espressa ad un religioso in risposta... ; Lettera di risposta sopra l'Eccezioni, che da un difensore de' moderni quietisti a chi ha impugnate le loro leggi ...; I sette principj, su cui si fonda la nuova orazione di quiete riconosciuti per poco saldi, nella pratica facile che ne dà un direttore moderno alla sua Filotea ; Fascetto di varj dubbi intorno all'orazione oggi detta di pura fede, di fede sola, di fede semplice, o pur di quiete... ; Il divoto di Maria Vergine istruito ne' motivi, e ne' mezzi, che lo conducono a ben servirla...; Il parroco istruito, opera in cui si dimostra a qualsisia curato novello il debito che lo stringe, e la via da tenersi nell'adempirlo...; Il Confessore istruito in cui di dimostra a un confessore la pratica di amministrare con frutto il Sagramento della Penitenza...; Il Penitente istruito a ben confessarsi, operetta spirituale da cui ciascuno può apprendere il modo certo di ritornare in grazia del suo Signore... ; Il Magnificat incominciato a spiegarsi dal padre Paolo Segneri... ed interrottogli dalla sua Morte, opera postuma ed imperfetta. Questa è l’edizione più completa e la più rara fra quelle di Segneri stampate da Baglioni. All’interno in buone condizioni di conservazione.
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FOGLIO VOLANTE VERONESE a CARATTERE NUMISMATICO
TARIFFA DELLE MONETE CIRCOLANTI IN TUTTO IL REGNO.TARIFFA DELLE MONETE CHE CONTINUERANNO AD AVER CORSO LEGALE NEL DIPARTIMENTO DELL'ADIGE ESTRATTA DALLA TARIFFA B
58x43,5 cm; folio volante. Pieghe nel foglio, difetto al margine basso del foglio in corrispondenza dello stampatore con carta rovinata all'altezza della lettera R di tipografia. Piccolo strappetto in corrispondenza della piega del foglio nel margine alto. Qulache leggerissimo, ininfluente alone e per il resto in buone condizini di conservazione. Interessantissimo foglio volante stampato a Verona che contiene una precisa descrizione di tutte le monete circoalnti nel "Regno" (lire Italiane di Milano, Bologa, Modena, Reggio e Mantova, Venezia, Valtellina, Chiavenna, Parma), il raffronto fra i vari titoli, pesi, e valore delle monete d'argento, di rame e d'oro italiane, francesi, milanesi, bolognesi, modenesi, veneziane, francesi, della Savoja, parmensi, genovesi, romane, tedesche, spagnole. In fondo la Tariffa delle monete che continueranno ad aver corso legale nel dipartimento dell'adige estratta dalla tariffa B (Lirazza Petizza Trairo, Soldo di S. Marco, Bezzo). ASSAI RARO.
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Lumbroso, Matizia Maroni
Roma al microscopio. Appunti per uno studio sull'arredo urbano dieci anni di ricerche. Disegni di: Orselo Torossi. (= Collana della Fondazione Marco Besso, vol. III).
In 8°; 250, (2) pp. Brossura editoriale. Molte ill. e disegni di O. Torossi. Descrizione di diversi curiosi edifici, fontane, giardini e luoghi naturali di Roma. Ottimo esemplare, come nuovo.
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Anonimo
Vita e morte di S. Alessio Confessore nuovamente ristampata
In 12° (14x8,4 cm); 24 pp. Brossura della seconda metà dell'ottocento. Qualche pieghetta agli angoli, un lieve segnetto di inchiostro all'ultima carta e per il resto in buone condizioni. Bellissima scena animati al frontespizio di chiaro gusto popolare. Il frontespizio oltre alla scenetta è presente il titolo, il luogo di stampa e di vendita il tutto entro cornice floreale. Rarissima, nessun esemplare censito in ICCU per questa edizione, di rara agiografia dedicata alla vita ed alla morte di Alessio, detto "l'uomo di Dio" (Roma, IV secolo - Roma, 412). Figlio di Eufemiano, patrizio romano, rinunciò alle ricchezze ed ad al matrimonio orami deciso, per diventare un mendicante. "La sua vita è conosciuta attraverso tre tradizioni, una siriaca, una greca e una romana; in Occidente fu scritta nell'XI secolo anche una Vie de saint Alexis, un poemetto che contribuì a diffonderne il culto. Secondo la leggenda siriaca, Alessio, figlio di Eufemiano e Agalé, era un patrizio di Costantinopoli, fidanzato con una donna virtuosa che convinse, la sera delle nozze, a rinunciare al matrimonio. Si imbarcò per la Siria del nord (l'attuale Turchia) per arrivare poi alla città di Laodicea e poi a Edessa (l'attuale ?anl?urfa), dove si finse mendicante. Quello che raccoglieva di giorno, lo distribuiva di sera ai poveri della città: per il suo ascetismo venne chiamato Mar-Riscia (uomo di Dio). Ad Edessa, poco prima di morire come mendicante in un ospedale, rivelò di appartenere ad una famiglia nobile romana e di aver rifiutato il matrimonio per consacrarsi a Dio; così gli furono tributati gli onori degli altari. Secondo la versione greca e romana, invece, Alessio, patrizio di Roma, dopo una vita da mendicante a Edessa, ritornò diciassette anni più tardi a Roma a casa del padre (che però non lo riconobbe): qui visse come mendicante per altri diciassette anni in un sottoscala. Prima di morire scrisse in un biglietto tutta la sua vita, della rinuncia del matrimonio e della partenza a Edessa. Secondo la leggenda solo il papa riuscì ad aprire la sua mano e a leggere il biglietto, provocando la sorpresa dei genitori. Alla morte del santo si sprigionò prodigiosamente un suono festoso di campane". Raro.
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AA. VV.
Le Landscape Français, Italie
In 8°; (8), 232, (2) pp. e 12 c. di tav. fuori testo compreso primo frontespizio inciso. Bellissima legatura coeva in tutta seta amaranto con scritta “Italie” e ricchissimi fregi in oro al dorso (piccolo difetto della sola seta alle cerniere. Il tutto contenuto entro cofanetto coevo di colore amaranto (leggermente scolorito). Tagli dorati. Qualche leggerissima brunitura in poche pagine, alcune tavole brunite (come in tutti gli esemplari) a causa della carta utilizzata (due con brunitura più consistente ma sempre visibile) e per il resto buono-ottimo esemplare in bella legatura. Prima edizione di questa pubblicazione che si inserisce nella tradizione del Grand Tour ottocentesco con racconti e descrizioni di viaggi e luoghi italiani fatte da diversi autori in particolare legati al gusto romantico: de Théophile Gautier, De Lamartine, Hédouin, Bignan, Le baron de Mortemart, Charles Malo, Gauthier d’ Arc, etc… che descrivono: Venezia, Ischia, Rimini, Ferrara, Pompei,Milano, Il Lago di Como, “Les Enfers de Virgile”, il Lago Maggiore, Sorrento, Firenze, il Vesuvio, il Lago di Lugo, Roma, Pozzuoli, Torino, Napoli, Genova, Domodossola ed il Golfo di Salerno. L’opera è arricchita da 12 bellissime tavole fuori testo con vedute italiane di Venezia, Rimini, Milano, Lago di Como, Lago Maggiore (Isola Bella), Sorrento, Firenze, Lago di Lugo, Roma, Pozzuoli, Napoli, Domodossola. Bell’edizione in bella legatura in seta coeva. Bibl.: Cremonini, “L’ Italia nelle vedute e carte geografiche…”, p. 197.
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AA. VV., Girolamo Amati
Bibliografia Romana, Notizie della vita e delle opere degli scrittori romani dal secolo XI fino ai nostri giorni. Vol. I. (Unico pubblicato)
In 4°; (12), CLXXIII, (3), 266, (2) pp. Bella legatura coeva in mezza pergamena con titolo e autore su fascetta in pelle rossa al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata. Qualche piccola macchiolina di foxing e brunitura in pochissime pagine ed ininfluenti, un errore di posizione delle prime dieci pagine con numeri arabi che sono erroneamente rilegate dopo pagina 17 e nel complesso, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questa importante opera bibliografica dedicata alla bibliografia romana. All'inizio del volume è presente un lunghissimo saggio di 173 pagine del celebre filologo, epigrafista e archeologo originario di Savignano di Romagna, Girolamo Amati. Non comune.
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Guerrazzi Francesco Domenico
Lo Assedio di Roma, di F. D. Guerrazzi, sola edizione Illustrata approvata dallo scrittore
In 4°; 960 pp. Legatura coeva in mezza-pelle con titolo e filetti in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva, strofinature e una mancanza di carta di fodera al piatto anteriore. Antiporta animata. Esemplare, all'interno, in buone condizioni di conservazione. Edizione riccamente illustrata ed in buone condizioni di conservazione di una delle opere del celebre scrittore e uomo politico livornese, Francesco Domenico Guerrazzi (Livorno, 12 agosto 1804 - Cecina, 23 settembre 1873).
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Pinelli Bartolomeo
Raccolta di Costumi Antichi disegnati da Bartolomeo Pinelli incise ad acquaforte da A. M.
In 4° (226×150 mm); 1 frontespizio inciso, 1 antiporta (assente nella maggior parte degli esemplari ma qui presente) e 100 tavole numerate raffiguranti i costumi delle civiltà antiche. Completo. Brossura coeva con qualche piccola mancanza al dorso e qualche strappetto ai margini esterni. All’interno bell’esemplare in barbe, ad ampi margini e con le incisioni in fresca e nitida tiratura. Una carta quasi staccata e qualche lieve, sporadica ed ininfluente macchiolina ma nel complesso, all’interno, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Edizione censita in ICCU, due soli esemplari), ma sconosciuta ai principali repertori consultati, che annoverano un’edizione dello stesso anno con titolo leggermente differente e 75 carte di testo di spiegazione delle tavole ma con titolo differente. Molto raro. Prima edizione di questa raccolta di costumi del grande incisore, pittore e ceramista romano, Bartolomeo Pinelli (Roma, 20 novembre 1781 – Roma, 1º aprile 1835). Nacque a Roma il 20 novembre 1781, da Giovanni Battista e Francesca Gianfarani, in un edificio del rione di Trastevere oggi non più esistente, ma in corrispondenza del quale si trovano una lapide ed un busto bronzeo in suo onore. Suo padre era un modellatore di statue devozionali, e lo avviò all’arte della manipolazione della ceramica. Tuttavia le sue capacità nel campo della figurazione si sarebbero esplicate soprattutto attraverso le tecniche dell’incisione, del disegno e della pittura. Si formò prima all’Accademia di Belle Arti di Bologna, città dove la famiglia si era trasferita nel 1792, e poi all’Accademia di San Luca a Roma, dove era tornato nel 1799. Nello stesso 1799 cominciò la collaborazione con Franz Kaisermann, per il quale dipinse le figure delle sue vedute all’acquerello. Nel frattempo diede inizio ai suoi studi, sbocciati poi (1807) nell’Album di trentasei acquerelli di Scene e Costumi di Roma e del Lazio. Quanto al suo aspetto fisico e alle sue abitudini comportamentali, così scrisse di lui un contemporaneo: ” Fu Bartolomeo Pinelli di media statura, di fisonomia e di portamento vivaci; portò folta la capigliatura che a lunghi boccoli gli incorniciava il viso e gli scendeva inanellata dinanzi […]; i tratti del viso ebbe marcati, ma regolari, e non portò che i piccoli mustacchi come appare anche nel suo busto che fu posto al Pincio. Di costumi fu bizzarro, amante anche troppo dello scherzo. Vestì negligentemente a modo del popolo e lo si vide sempre girare per Roma accompagnato da due grandi mastini e munito di mazza che aveva per pomo una figura di bronzo. Era facile all’ira quantunque fosse di consueto allegro e faceto; fu scettico [leggi: ateo] come molti degli uomini di ingegno del suo tempo e fu patriota a suo modo, cioè innamorato di Roma antica, nella quale concentrò tutti i suoi affetti ” (David Silvagni, La corte e la società romana nei secoli XVII e XIX, Roma, Forzani & C. Tipografi del Senato, 1881-4, voll. 3, vol. III, p. 395). Del 1809 è la sua prima serie di incisioni dal titolo Raccolta di cinquanta costumi pittoreschi incisi all’acquaforte. Fu probabilmente nello stesso anno che contrasse ilmatrimonio con Mariangela Gatti, avvenuto con rito repubblicano e dal quale nacquero una figlia femmina, forse morta in giovane età e di cui non si conoscono nemmeno gli estremi anagrafici, e un maschio, Achille. Nel 1816 realizzò le illustrazioni per la Storia Romana e nel 1821 quelle per la Storia Greca. Tra il 1822 e il 1823 realizzò le cinquantadue tavole per il Meo Patacca. Il 25 agosto 1834, per la sua indifferenza al precetto pasquale, ricevette con disprezzo l’interdetto. Morì povero il 1º aprile del 1835, lasciando incompleta l’illustrazione del Maggio romanesco di Giovanni Camillo Peresio. Oltre al repertorio di immagini dedicate ai costumi romani ha illustrato numerosi libri, realizzando cicli ispirati a Iliade, Odissea, Eneide e alla mitologia greco-romana. Opere che maggiormente rivelano l’impronta del neoclassicismo. Per altre edizioni di questa raccolta di stampe si vedano COLAS 2372; FAGIOLO-MARINI-APOLLONI 328; LIPPERHEIDE 115.
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Luigi Doria
Istituzioni georgiche per la coltivazione de' grani ad uso delle campagne romane. Edizione Seconda.
In 4° (23x13,5 cm); (4), XXX, (2), 379, (1) pp. e 5 c. di tav. fuori testo. Brossura coeva, conservati i piatti anteriore e posteriore. Rinforzo con carta coeva al dorso. Esemplare ancora in barbe. Seconda edizione in buone-ottime condizioni di conservazione di questo importante scritto di agronomia dedicato al miglioramento delle coltivazioni dell'agro romano. Vignetta animata al frontespizio. Le cinque belle tavole fuori testo sono opera di Cosimo Zocchi. L'opera descrive il giusto metodo per ottenere la miglior produzione dai terreni del territorio laziale. Alla fine del volume si trovano la tariffa dei salari da pagarsi e delle spese da farsi. Bibl.: Niccoli, p. 195. Lastri, p. 49.
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AA. VV.
ATTI Cavati dagli Archivj Capitolino, e Arcadico della Solenne Coronazione fatta in Campidoglio dell’Illustrissimo Signore Bernardino Perfetti tra gli Arcadi Alauro Auroteo Nobile Sanese, Cavaliere di Santo Stefano, Cameriere d’Onore di Spada e Cappa di N. S. Papa Benedetto XIII. Accademico Intronato, e Poeta Insigne Estemporaneo, Colla descrizione dell’Apparato per la medesima, e di quanto dipoi è seguito.
In 4° piccolo; 76 pp. Manca l’antiporta illustrata ma testo completo. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo scritto da mano coeva al dorso. Uno dei piatti presenta una mancanza della pergamena. Prima edizione rara, tre soli esemplari censiti in ICCU, di questo scritto arcadico dedicato all’incoronazione a Poeta Laureato del senese Bernerdino Perfetti. Dedica a Violante Beatrice di Baviera. Iniziali e finalini ornati. L’opera contiene gli atti della coronazione, alcune canzoni di arcadi e nella seconda parte quello che successe dopo l’incoronazione (un’opera con titolo simile ma senza questa seconda parte uscì nello stesso anno di questa). All’interno in buone condizioni di conservazione. Bernardino Perfetti (Siena, 7 settembre 1681 – Siena, 1 agosto 1746) è stato un giurista e poeta italiano. Membro dell'Accademia Senese degli Intronati e dell'Accademia dell'Arcadia con lo pseudonimo di Alauro Euroteo, Bernardino Perfetti, senese, deve la sua fama alla straordinaria capacità di improvvisare versi soprattutto in ottave, la forma metrica più complessa in poesia. Da tutti i suoi contemporanei era considerato il miglior improvvisatore di versi estemporanei di tutti i tempi. Scrive di lui Carlo Goldoni: Il poeta cantò per un quarto d’ora [...] era Petrarca, Milton, Rousseaux. Era Pindaro in persona. Anche se non trovava d'accordo il Metastasio visto che, secondo lui, era: poco più che mediocre all'improvviso e meno di gran lunga al tavolino. Nato in una nobile famiglia senese da Angelo Perfetti ed Orsola Amerighi, nel 1696 entro' al Collegio Tolomei di Siena retto dai Gesuiti e studio' filosofia, diritto e letteratura italiana. Nel 1700 ottenne la laurea in Giurisprudenza. Sebbene sin dall' età di sette anni componesse piccole poesie, ciò che lo spinse a fare della poesia estemporanea la sua vita fu assistere da adolescente a un'esibizione del poeta Giovan Battista Bindi. Perfetti si esibiva generalmente nei salotti buoni dell' aristocrazia e dell' alta borghesia senese e fiorentina. Ma presto fu invitato a feste e ricevimenti un po' in tutta Italia fino a Monaco di Baviera dove nel 1722 fu chiamato ad esibirsi per le nozze di Carlo Alberto di Baviera poi Carlo VII di Baviera. Quando veniva il suo momento il pubblico gli proponeva un tema e lui, quasi trasfigurandosi, con trasporto estatico si lanciava in un fiume di versi e di rime. Durante le performance era sempre accompagnato da un chitarra o un clavicembalo che suonavano musiche recitative. Scortato dalla principessa Violante di Baviera, moglie di Ferdinando de' Medici e sua mecenate, il 13 maggio 1725, papa Benedetto XIII, lo incoronò Poeta Laureato in Campidoglio e gli concesse la cittadinanza romana. Un onore toccato solo, prima di lui, a Petrarca. Proprio in occasione di questo avvenimento venne stampata quest'opera che raccoglie componimenti.
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GASTON BOISSIER
PROMENADES ARCHéOLOGIQUES ROME ET POMPéI
17,5X11 cm; (VIII), 383, (1) pp. e 7 c. di tav. di cui alcune a doppia pagina. Bella legatura coeva in piena tela con impressioni a secco ai piatti. Dorso a 4 nervi con titolo e ricchi fregi in oro ai tasselli (qualche minima ininflunet strofinatura). Qulache leggero foxing in alcune pagine ma ne complesso buon esemplare. Copia proveniente dalla celebre biblioteca del grande orientalista Fosco Maraini e del fratello artista Grato con il celebre timbro "Biblioteca Grato Maraini, Torre di Sopra". L'opera contiene le celebri Passeggiate Archeologiche a Roma e Pompei del celebre latinista e storico francese, Gaston Biossier. L'opera è arricchita di 7 belle tavole con le planimetrie del Foro, del Palatino, del palazzo di Domiziano, la Villa di Adriano, Le rovine di Ostia e i porti di Claudio e Traiano. L'opera è divisa per luoghi geografici. La prima parte è dedicata a Roma, la seconda a Ostia, la terza, 100 pagine, ai recenti ritrovamenti a Pompei.
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BOISSIER GASTON (FISHER D. HAVELOCK, tr.)
Rome and Pompeii. Archeological Rambles. By Gaston Boissier of the French Academy. Translated by D. Havelock Fisher. With Maps and Plans.
20,2x14 cm; xii, 435, (1 b.) pp., 8 tavv. f.t. di cui 4 rip. Legatura editoriale rigida in piena tela con autore, titolo ed editore impresso in oro sul dorso. PRIMA EDIZIONE di questa importante monografia dedicata agli studi archeologici a Roma e a Pompei, arricchita dalle cartine del territorio archeologico. Bellissima copia arricchita dalla nobile provenienza dalla biblioteca Maraini (timbro sul frontespizio: "Biblioteca Grato Maraini - Torre di Sopra"). PRIMA EDIZIONI
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Grasso Giacomo
Chiesa e Arte, Documenti della Chiesa testi canonici e commenti. Nel CD ROM allegato le leggi dello stato italiano e l'elenco dei principali beni ecclesiastici trafugati.
20,7x13,4 cm; 509, (3) pp. e un CD ROM. Monumentale opera dedicata al problema della conservazione del patrimonio artistico della Chiesa Cattolica.
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Testo di Gabriele Simongini, Francesco Ferlisi
Francesco Ferlisi "La macchina dell'Immaginazione come congegno d'Armonie Ideali" 1977- 2002
21x21 cm; 83, (1) pp. Brossura editoriale. Ottimo esemplare. Monografia dedicata all'opera del noto artitsa siciliano, Francesco Ferlisi.
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Sandro Cellanetti
Sandro Cellanetti
In 8° oblungo; 36 pp. Brossura editoriale illustrata. Monografia dedicata al noto artista originario di Tivoli, Sandro Cellanetti.
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PONTI ERMANNO
IL BANCO DI SANTO SPIRITO E LA SUA FUNZIONE ECONOMICA IN ROMA PAPALE (1605-1870)
24,7x17,5 cm; 318 pp., con 23 tav. f.t. Brossura editoriale. Interessante studio dedicato al Banco di Santo Spirito Il Banco di Santo Spirito che fu fondato il 13 dicembre 1605 da Papa Paolo V e nel febbraio del 1606 iniziò la sua attività presso l'annesso Arcispedale di Santo Spirito in Saxia a Roma. Buono stato di conservazone.
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Muntz Eugène et Paul Fabre
La Bibliothèque du Vatican au XVe siècle d'après des documents inédits - Contributions pour servir à l'histoire de l'humanisme par Eugene Muntz et Paul Fabre, Anciens Members de l'Ecole Francaise de Rome
23,3x16 cm; (4), VIII, 380 pp. Brossura editoriale, leggermente rovinata la dorso, per il resto buon esemplare ancora intonso. Interessante raccolta di documenti inediti della Biblioteca Vaticana.
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Bianconi Gian Lodovico
Opere del Consigliere Gian Lodovico Bianconi Bolognese Ministro della Corte di Sassonia, Presso la S. Sede. Volume Primo, Secondo, Terzo, Quarto.
In 8° (22,5x13,5 cm); quattro tomi: (8), XXV, (3), 136 (i.e. 236), (4) pp. e una c. di tav. con ritratto di Bianconi opera di Bianconi e Benaglia, XII, 273, (3) pp. w una c. di tav. con ritratto, 189 (i.e. 193), (3) pp., (14) c. di tav. calcografico ill. delle quali 13 con ritratti, 186, (2), XXIV, (1), 194-340 pp. e una c. di tav. più volte ripiegata con "Pianta del Circo di Caracalla". Belle legature rigide degli inizi del novecento foderate di carta a motivi floreali rossi e blue. Titolo, autore e numero del volume in oro su fascetta in pelle blue scuro. Esemplare marginoso in barbe ed in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione completa delle Opere del celebre medico, storico e antiquario bolognese mentore ed amico del grande storico dell'arte Johann Joachim Winckelmann. Nei suoi scritti inviato da Dresda dal Marchese Filippo Hercolani e da Francesco Algarotti, descrisse l'assemblaggio e l'arredamento della celebre collezione dell'Elettore di Dresda che formerà il nucleo della Gemäldegalerie di Dresda, iniziata con l'acquisto del blocco di un centinaio di dipinti della collezione Este, Modena, in 1745. Bianconi arricchì la collezione con l'acquisto della Madonna Sistina di Raffaello nel 1753. L'opera qui presentata contiene vari scritti di medicina, fisica, chimica, critica d'arte di Bianconi oltre ad una raccolta delle sue poesie e sue lettere, fra questi: Le lettere sopra A. Cornelio Celso al celebre Girolamo Tiraboschi; Altre lettere di Bianconi; Elogio storico del cavaliere Giambattista Piranesi celebre Antiquario ed Incisore di Roma; Elogio Storico del Cavaliere Anton Raffaele Mengs; Storia medica sull'Idrofobia per cui è morto il Dottor Venanzio Lupacchini, con riflessioni intorno a questo male; Dubbi e riflessioni sull'Idrofobia; Caso Stranissimo di una donna in cui cominciarono ad apparire i sintomi dell'Idrofobia…; Osservazione d'una Idrofobia…; Di alcune notizie intorno a Pisa e Firenze;Due lettere di fisica al signor Marchese Maffei; Delle Caraffe di Vetro che scoppiano al cadervi dentro di alcune piccole materie e di altri vetri curiosi; Della Diversa velocità del suono; Elettricismo incognito agli antichi; Specchi ustori degli antichi; Elettricità medica; Viaggi a Roma a Dori dama Veronese; Lettera al sig. Canonico Reginaldo Sellari ec. Nella quale si dà la spiegazione d'una iscrizione trovata in un sarcofago d'Aquileja: Lettera… intorno l'urna cineraria ed iscrizione seplocrale di Livilla Figlia di Gemonico Cesare trovate presso il Mausoleo di Augusto; Del Sepolcro di Druso…; Antichità ritrovati in Francia; Piramidi d'Egitto; Storia e costumi degli abitanti della Scozia; Storia di un selvaggio ritrovato nelle vicinanze d'Asti in Piemonte; Sopra l'inoculazione del Vajolo; Osservazioni sul terremoto di Bologna; Descrizioi de' Cerchi particolarmente di quello di Caracalla…; Ai lettori dell'Opera Circense; Origine Etrusca dei Giochi Circensi; Dei Vari Circhi dell'antica Roma; Dell'Uso dei Circhi e delle cagioni della loro distruzione; Pianta dei Circhi in Generale; Della Corsa ecc. ecc. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione.
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FONDAZIONE MEMMO
I BORGIA
29,3x25 cm; 298 (2) pp. Bella legatura editoriale in tutta tela con titolo al dorso e sovraccoperta con titolo e particolare della decorazione della volta della sala delle Arti Liberali del Pintoricchio. Ricostruzione storica della vita di questa discussa famiglia fatta in occasione della mostra "I Borgia" presentata a Palazzo Ruspoli a Roma. Ottimo esemplare, praticamente nuovo.
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Valerius Maximus
Moralium exemplorum libri novem Valerii Maximi, summa diligentia castigati ac fidelissimis eruditissimorum virorum Oliverii f. Arziganensis ; Iodicique Badii Ascensii commentariis enarrati. Quibus addita sunt quatuor & viginti exempla nuper Aldi Manutii industria inventa eiusdem Ascensii commentariis exornata. Cum duplici indice ... Insunt praeterea ; Theophili viri eruditissimi perutiles lucubrationes quae tibi non mediocri erunt (si huius autoris virtutes optime nosce volueris)
In 2° (30,7x21,3 cm); (12), 246 cc. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo manoscritto al dorso. Mancanze alla pergamena. Note cinquecentesche manoscritte al recto del piatto anteriore. Prima rara edizione rara, nessun esemplare censito in ICCU, stampata a Venezia da Francesco Bindoni e Maffeo Pasini. Una piccolo nota manoscritta la margine bianco basso e del frontespizio e allo stesso, una leggerissima gora all'angolo basso esterno, praticamente invisibile. Marca tipografica al frontespizio che si ripete anche all'ultima pagina con angelo che tiene per mani un bambino e un cane ai suoi piedi. Numerose iniziali xilografiche. Un sottile ed insignificante tunnel di tarlo all'angolo alto di una decina di carte, sempre lontano da testo e praticamente ininfluente e nel complesso, all'interno in buone-ottime condizioni di conservazione. Nel 1547 uscì un'edizione dell'opera, simile a questa, sempre a Venezia, a cura di Venturino Ruffinelli. L'opera presenta i commenti di alcuni celebri umanisti come Aldo Pio Manuzio, Ascensius Jodocus Badius, Chalcondylas Teofilo. Rarissima edizione di questo celebre scritto del grande storico romano Valerio Massimo (Roma, I secolo a.C. - Roma, post 31). Dopo aver accompagnato nel suo proconsolato in Asia il suo protettore Sesto Pompeo, Valerio Massimo scrisse un manuale di esempi retorico-morali Factorum et dictorum memorabilium libri IX [noto anche con il titolo di Moralium exemplorum]. Opera erudita di carattere divulgativo, raccoglieva fatti e aneddoti ripresi da fonti diverse (tra le quali Cicerone, Tito Livio, Varrone e, fra i greci, Erodoto e Senofonte in particolare), suddivisi in 9 libri (un ipotetico decimo libro potrebbe essere andato perduto) e 95 categorie di vizi e virtù, al loro interno suddivisi in romani ed esterni. Tratti per la maggior parte dalla storia romana e, in misura minore, da quella greca, gli aneddoti hanno un carattere moraleggiante. La modesta finalità dell'autore è infatti quella di portare al lettore exempla (esempi) attraverso i comportamenti virtuosi (oppure tramite quelli più sleali) dei grandi uomini del passato, di modo che i retori, a cui questa opera sembra essere indirizzata, potessero farne uso nei loro discorsi per dare peso alle loro argomentazioni. L'opera di questo autore si propone anche di essere un'edificante e piacevole lettura per il lettore occasionale, non necessariamente colto nell'arte della retorica. Valerio Massimo fu più volte usato e citato dagli autori latini successivi. Nel IV secolo dalla sua opera furono tratti due compendi; uno, che ci è giunto integralmente, di Giulio Paride, l'altro, che si arresta al III libro, di Nepoziano (Januarius Nepotianus).". Come scrive l'Encyclopedia Britannica 1911: "direct and simple statement is eschewed and novelty pursued at any price. The barrier between the diction of poetry and that of prose is broken down; the uses of words are strained; monstrous metaphors are invented; there are startling contrasts, dark innuendoes and highly coloured epithets; the most unnatural variations are played upon the artificial scale of grammatical and rhetorical figures of speech. Opera rarissima che a parte i difetti alla legatura, in buone-ottime condizioni di conservazione. Cfr.: Edizione non corrente, mancante sia all'Adams che a S.T.C. Italian Books. Una copia censita presso la Royal Library of Belgium Albert I, III 55.137 B (Stacks - General reading room).
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Giovanni Battista Morgagni
Jo. Baptistae Morgagni In A. Corn. Celsum, et Q. Ser. Samonicum epistolae decem. Quarum sex nunc primnm prodeunt.
In 8° (18,4×12,5 cm); (4), 336, (2 b.) pp. Legatura editoriale in pieno cartoncino molle con titolo chiosato a mano al dorso. Qualche macchia e traccia di sporco. Un leggerissimo alone al margine interno delle prime 5 carte e al margine esterno delle ultime 5, praticamente invisibile e ininfluente. Esemplare in barbe e quindi ad ampi margini ed in più che buone condizioni di conservazione. Rarissima edizione, della variante della prima edizione di questo scritto del grande medico, anatomista e patologo forlivese, Giovanni Battista Morgagni o Giovan Battista Morgagni o anche Giambattista Morgagni (Forlì, 25 febbraio 1682 – Padova, 5 dicembre 1771). Questa variante, che venne stampata da Comino prima delle altre copie, non presenta la dedicatoria ad Heister, aggiunta solo in seguito ed un frontespizio con qualche piccola differenza di stampa delle lettere oltre ad un errore marchiano poi corretto nelle copie seguenti. Trattasi probabilmente di una copia di prova dello stesso Comino. In questo esemplare infatti invece della corretta forma di “nunc primum” è stampato l’errore “nunc primnm”. Antica firma di appartenenza privata al recto del piatto anteriore “Ippoliti”. L’opera che apparve per la prima volta in forma notevolmente rimaneggiata nel 1721 vide la sua forma definitiva, considerata in tutto e per tutto come la prima edizione (presenta più di 200 pagine rispetto all’edizione precedente), edita da Comino a Padova nel 1750. Fra i suoi interessi anche quelli legati allo studio dei classici della medicina con studi filologici approfonditi. Qui presenta i suoi studi dedicati alla dottrina e figura del grande medico romano Auro Cornelio Celso descritta nel suo “De Medicina” che unico superstite pervenutoci di un trattato più ampio dedicato a tutte le scienze antiche, rappresenta una delle più vaste fonti di informazioni sulle pratiche mediche dell’epoca.. “L’impegno filologico di Morgagni si realizzò soprattutto nelle quattro lettere In scriptores rei rusticae, composte tra il 1721 e il 1723 per conto di Johann Matthias Gesner (Lipsia 1735), e nelle dieci lettere In Aur. Corn. Celsum et Q. Ser. Samonicum pubblicate in due momenti successivi (Padova 1721 e 1750) su richiesta del collega e amico Giovanni Battista Volpi. Morgagni lasciò inoltre numerosi scritti a carattere storico-medico, storico ed erudito, raccolti insieme con altri negli Opuscula miscellanea (1763), tra i quali le Epistolae Aemilianae in cui illustrò la propria terra natale da tutti i punti di vista (geologico, geofisico, archeologico, storico, etc.)”. E’ considerato il fondatore dell’anatomia patologica nella sua forma contemporanea. Rudolf Virchow lo definisce il Padre della patologia moderna. In Europa si era soliti riferirsi a lui come “Sua Maestà anatomica”. “Il 18 novembre 1698, all’età di sedici anni, si iscrisse all’Università di Bologna per studiarvi medicina, specie anatomia, considerata da Morgagni “pietra angolare di tutto l’edificio medico”. Ebbe come maestro di anatomia Ippolito Albertini, ma soprattutto ebbe la possibilità di seguire le lezioni di Antonio Maria Valsalva, eminente sperimentalista di fisiologia, nonché figlio scientifico di Marcello Malpighi, tra i primi ad opporsi al fenomeno seicentesco della separazione tra speculazione scientifica e pratica. In effetti Morgagni non è da considerarsi lo scopritore unico del metodo -detto poi morgagnano-, bensì l’esponente principale, che raccolse e sviluppò le fatiche dei suoi maestri diretti e indiretti, Valsalva e Malpighi, per creare quell’edificio monumentale anatomo-patologico che sta alla base della medicina moderna … Nel 1711 il desiderio di Morgagni venne esaudito: venne chiamato alla seconda Cattedra di medicina teorica dell’Università degli Studi di Padova lasciata libera da Antonio Vallisneri, dopo che quest’ultimo ebbe ottenuto la prima Cattedra dopo la morte di Domenico Guglielmini. …. Nel 1761 Morgagni pubblicò il suo massimo contributo alla medicina, De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis: la grande opera del forlivese stabilì una volta per sempre la correlazione tra osservazione anatomica e pratica clinica, spostando l’accento dallo studio della natura della malattia a quello della sede della malattia”. Rarissima edizione della variante della prima edizione in più che buone condizioni di conservazione ed in legatura coeva. Curiosità bibliografica. Copia probabilmente unica. Bibl: Federici, pag. 201, n. (7) che descrive la prima edizione nella sua forma classica.
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Anonimo
Breve Notizia della Chiesa di S. Egidio Abate nel Borgo Angelico. Dell'Aschiconfratenita di poi in essa eretta sotto la sua Invocazione, con sommario delle Indulgenze.... ed in fine breve Compendio della Vita di detto Santo.
15x9 cm; 36 pp. Minimo tarlo al margine inferiore bianco del frontespizio e leggerissimo alone d'umidità in alcune pagine ma ambedue non fastidiosi e nel complesso esemplare più che buono. Immagine xilografica al frontespizio di S. Egidio. In fine aggiunta carta manoscritta "Adì .... 18nn Fece Ingresso il Sig Gaetano Palli, Angelo Federici". Rara storia della Chiesa di S. Egidio collocata nel quartire romano di Borgo in località Borgo Angelico e della arciconfraternita di S. Egidio. In fine viene brevemente riportata la vita di S. Egidio. In verità poco si sa di S. Egidio. Il più celebre avvenimento legato a questo santo è quello del re e della Cerva di Dio inviata a Egidio per sfamarlo con il suo latte, mentre questi viveva nel suo romitroio silvestre. La storia racconta che durante una battuta di caccia il re vide la Cerva e si lanciò al suo inseguimento. L'animale si rifugiò ai piedi di S. Egidio ma il re non fece in tempo a vedere il sant'uomo che già aveva scoccato una freccia. La Cerva si salvò ma Egidio fu colpito di striscio e rimase ferito. Per farsi perdonare il monarca donò un vasto territorio all'eremita, sul quale più tardi sarebbe poi sorta una grande cattedrale. Proprio per la Cerva S. Egidio è considerato il PATRONO dei CAVALLI e delle madri, oltre che degli eremiti. Opera ASSAI RARA ed in buone condizioni di conservazione.
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Anonimo
Istituto Regole, ed Esercizio della Compagnia intitolata della Divina Grazia, Canonicamente eretta nella chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli de' Chierici regolari della congregazione della madre di Dio arrcchita di molte indulgenze.
In 16° (17x10 cm); 19, (1) pp. Brossura coeva. Prime 10 pagine macchiate senza però problemi nella lettura del testo. Per il resto discreto esemplare. Rara raccolta di regole della Compagnia istituita da Massimiliano Dezza nel 1671. Trattasi di Congregazione di clausura, aperta ad ambo i sessi, che faceva riferimento alla chiesa di Santa Maria in Portico a Roma. Di antichissima origine, Santa Maria in Campitelli fu ricostruita nel XVII secolo dall'architetto Carlo Rainaldi su commissione di papa Alessandro VII, che volle celebrare la fine di una pestilenza costruendo una degna sede per un'icona mariana ritenuta miracolosa. La chiesa riunì infatti due titoli, Santa Maria in Campitelli, qui collocata dall'alto medioevo, e Santa Maria in Portico, dove era conservata l'immagine miracolosa. L'edificio fu terminato nel 1667, privo delle statue pensate nel progetto originario della facciata. Negli altari sono collocate tele di Luca Giordano, Sebastiano Conca e del Baciccia. Da ricordare anche il sepolcro del cardinale Bartolomeo Pacca. La chiesa si affaccia sulla piazza omonima, ma appartiene al rione di Sant'Angelo. RARO libercolo di statuti di confratenite.
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Confraternita del SS. Sacramento in S. Pietro in Vaticano
Constitutiones privilegia et indulgentiae venerabilis archiconfraternitis S.mi Corporis d.n. Iesu Christi in Basilica S. Petri Principis Apostolorum de Urbe.
In 4° (21,5×15,7 cm); 30, (2) pp. Legatura moderna in tutto cartoncino rigido. Prima edizione (con la costituzione aggiornata, una prima costituzione usci nel 1583) di queste costituzioni della Confraternita del SS. Sacramento in S. Pietro in Vaticano. Belle xilografie al frontespizio ed al recto dello stesso. Iniziali xilografiche. Antica firma cinquecentesca di appartenenza privata al frontespizio. Emblema xilogr. della confraternita sul front. Stemmi xilogr. vescovile e di papa Gregorio XIII sul verso del front. Tagli rossi. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. La Confraternita del SS. Sacramento in S. Pietro in Vaticano fu fondata nel 1540 allo scopo di promuovere “con ogni maggior sollecitudine e zelo il culto e la devozione del Santissimo Sacramento”. Questa pubblicazione raccoglie la costituzione, i privilegi e le indulgenze legate ad essa. Opera assai rara, un solo esemplare censito in ICCU, arricchita da tre stemmi xilografici ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\RMRE\016921.
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GIBELLINI PIETRO
CRONOLOGIA, NOTA SUL TESTO, BIBLIOGRAFIA DI GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI. SONETTI
16,9x10,3 cm; XCI-CXIX, (3), 613-664 pp. Brossura editoriale. Macchioline di ruggine al margine interno bianco del piatto anteriore dovute alle graffette utilizzate per la rilegatura. Al frontespizio è presente una dedica autografa dell'autore al prof. Gino Barbieri (bell'ex-libris del professore alla prima carta bianca). Cronologia della vita e delle opere di Giuseppe Gioacchino Belli curata da Pietro Gibellini. Stato di conservazione molto buono. Non censito in ICCU. RARO.
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Anonimo
Divote Orazioni da recitarsi nelli nove giorni preparativi alla festa della traslazione della S. Casa di Nazaret in onore di Maria Santissima Lauretana, che Venerasi nella Chiesa di S. Vincenzo Ferrario in Cantalupo Feudo dell’Illma Casa Nunez, in una Cappella fondata per voto.
In 12° (15x8,5 cm); 32 pp. e una bellissima tavola in antiporta con immagine della Madonna di Loreto incisa da Giovanni Brun celebre incisore che realizzò anche un conosciutissimo album di vedute romane. L’immagine porta la didascalia “Effige di Maria SS.ma Lauretana”. Brossura coeva a motivi amaranto, verdi e gialli. Prima rara edizione, nessun esemplare censito in ICCU, di quest’opera di devozione Mariana dedicata alla Madonna di Loreto ed in particolare alla sacra immagine venerata nella chiesa di San Vincenzo a Cantalupo, l’odierna Mandela. Mandela viene citata da Orazio come Pagus Mandela, nome che riprese solo dopo il 1870; nel Medioevo si chiamava infatti Cantalupo Bardella e con tale nome venne concessa come feudo da Papa Celestino III agli Orsini. Il paese era noto anche come Cantalupo Bardella ed fu a lungo feudo della nobile famiglia dei Marchesi Nunez. La tavola qui presente è una delle rarissime riproduzioni conosciute dell’immagine sacra conservata nella Chiesa di San Vincenzo Ferrari. Ottimo esemplare.
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AA. VV.
Ragguaglio della manifestazione della Beata Vergine che si venera nel portico della Chiesa di Sant’Appolinare coll’aggiunta di Nove Considerazioni da premettere alla festa della detta manifestazione, che si celebra il dì 13. di febbrajo... Unnito a: Ragguaglio della manifestazione della Beata Vergine che si venera nel portico della Chiesa di Sant’Appolinare coll’aggiunta di Nove Considerazioni da premettere alla festa della detta manifestazione, che si celebra il dì 13. di febbrajo...
Tre opere di miracoli mariani in 8° (14,5x10 cm) rilegati in legatura coeva in mezza pelle con fregi e scritte in oro al dorso e antica fascetta di collocazione in biblioteca privata al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Tagli spruzzati in rosso. Tutti e tre le opere si presentano in ottime condizioni di conservazione.<BR>1) Ragguaglio della manifestazione della Beata Vergine che si venera nel portico della Chiesa di Sant’Appolinare coll’aggiunta di Nove Considerazioni da premettere alla festa della detta manifestazione, che si celebra il dì 13. di febbrajo, ed ancora a tutte le solennità di Maria.Roma, Nella Stamperia dell’Ospizio Apostolico presso Carlo Mordacchini, 1824.2) Ragguaglio della manifestazione della Beata Vergine che si venera nel portico della Chiesa di Sant’Appolinare coll’aggiunta di Nove Considerazioni da premettere alla festa della detta manifestazione, che si celebra il dì 13. di febbrajo, ed ancora a tutte le solennità di Maria.Roma, Nella Stamperia dell’Ospizio Apostolico presso Carlo Mordacchini, 1826.<BR>3) Devota Precatio Ad Sanctissimum Nomen Mariae Costans Ex quinque Psalmis, et quinque Antiphonis, quorum literae iniziale Mairae Nomen efficiunt.Romae, Typis Chracas propè S. Mercum in Via Cursus, 1749.<BR>Pagine: 166, (2) pp., 166, (2) pp. e una c. di tav. in antiporta., LVI pp. 1) Prima rara edizione, un solo esemplare censito in ICCU, di questo scritto dedicato al culto mariano, alla chiesa di Sant’Apollinare a Roma e all’immagine sacra della Madonna in essa contenuta con descrizione dei miracoli operati da tale immagine. 2) Seconda rarissima edizione, nessun esemplare censito in ICCU di questo scritto che riprende in tutto e per tutto l’edizione del 1824 con in più però l’aggiunta della bellissima antiporta che riproduce la sacra immagine presente nella Chiesa di Saint’Apollinaire. 3) Rara edizione stampata a Roma da Chracas di questo importante scritto di culto mariano. Immagine di Maria con Gesù bambino in braccio al frontespizio, numerose iniziali xilografiche, stemma del nome di Maria a pagina VIII. L’opera contiene la descrizione di numerosi miracoli legati al nome di Maria avvenuti attraverso i secoli. Importante raccolta di miracoli e culto Mariano.
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Pascucci Carmine Tommaso, Pigantelli Giacomo
Compendium et index ad consultationes canonicas d. Iacobi Pignatelli. Omnes decem tomos complectens in alphabetico ordine materiarum dispositum ab vtriusque iuris doctore abb. Carmino Thoma Pascuccio Sacerdote Frequentinen. Cum aliquibus additionibus, & duplici indice, Materiam scilicet, & Consultationum, sive Argomentorum locupletissimo, ac facili. Quo Omnia, qua à D. Pignatello per decem Tomos dispersim dicta sunt, singulasingulis....Pars Prima - Secunda
In folio (32×21 cm); due tomi: (12), LV, (1), 593, (1) pp. e 462, (2), XXXXIII, (1) pp. Belle legature coeve in piena pergamena con piatti che lasciano intravedere un antico palinsesto. Dorso a 5 nervi con titolo in oro ad uno dei tasselli. Qualche forellino di tarlo. Qualche forellino di tarlo la margine bianco di una ventina di carte (alcuni visibile al frontespizio del secondo volume), alcune pagine con leggerissima ed uniforme brunitura dovuta alla qualità della carta e nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione di questo celebre compendio ragionato di Diritto Canonico, del noto giurista napoletano nato a Frigento il 20 dicembre 1653 e morto nel 1701, poi vescovo di Trevico, Pascucci Carmine Tommaso a commento dell'opera del celebre teologo nato in provincia di Lecce, Giacomo Pignatelli considerato uno dei più grandi esperti di diritto canonico ed avvocato del seicento. Fu Priore della Chiesa di Santa Maria del Pianto a Roma. Le Consultationes canonicae uscirono la prima volta nel 1663 ma tale fu il loro successo da venire più e più volte ristampate e commentate da numerosi studiosi anche nel settecento. Opera non comune. Rif. Bib.: IT\ICCU\UM1E\001725.
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Corsini, Edoardo
Eduardi Corsini Cl. Reg. Scholarum Piarum, et in Academia Pisana Humaniorum Litterarum Professoris Epistola de Burdigalensi Ausonii consulatu.
In 4°; 24 pp. Prima edizione di questo scritto del noto scolopio, professore di logica, metafisica, etica e lettere all'Univ. di Pisa che fu studioso di filologia, epigrafia, numismatica e storia, Corsini Eduardo. L'autore ricoprì la carica di generale dell'ordine degli Scolopi. Originario di Fellicarolo di Fanano (MO), morì a Pisa. Dedica a Francesco degli Albizzi. Prima rara edizione di questo scritto dedicato all'Epistola de Burdigalensi" di Decimo Magno Ausonio. Senza brossura, a fogli sciolti ma in buono-ottimo stato di conservazione.
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Romano Giovanni Antonio per il Consorzio della Ferrovia Adriaco - Tiberina
Risposte al Voto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
30,5x21,5 cm; 22, (2 b.). Brossura editoriale. Raro trattato relativo alla famosa costruzione della linea ferroviaria da Venezia a Roma. Opera in buono stato di conservazione e ASSAI RARA.
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OLDENBOURG R.
SEI E SETTECENTO ITALIANO DOMENICO FETI
21,6x15,5 cm; 15, (3) pp. 25 tav. Bella brossura editoriale colorata con titolo al piatto anteriore. Della serie "Biblioteca d'arte illustrata diretta da Armando Ferri e Mario Recchi" Serie Prima fascicolo 2. Buon esemplare di questa monografia dedicata al grande pittore romano Domenico Fetti (Feti) che fu tra i massimi rapppresentanti del Barocco italiano. Due leggerissime e minime macchioline al piatto anteriore ma per il resto OTTIMO ESEMPLARE. NON COMUNE.
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AA. VV.
Fiori sparsi sulla tomba che accoglie le ceneri del leggiadro e amabile giovinetto Gregorio Moroni romano nel primo anniversario di sua morte alla cara sua memoria consacrati.
In 2° (33x26 cm); (8), 135, (5) pp. e 2 c. di tav. a piena pagina, una con il busto di Gregorio Moroni e uno con il monumento sepolcrale dello stesso. Legatura editoriale con grande stemma della famiglia Moroni al piatto anteriore entro cornice xilografica. Alcuni lievi segni del tempo al frontespizio e all’interno in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione. Curatissima veste grafica. Belle testatine e finalini ornate. Stemma della famiglia Moroni al frontespizio. Opera dedicata a Gaetano Moroni Aiutante di Camera di Papa Gregorio XVI e padre del fanciullo deceduto. Numerosi componimenti sono dedicati al figlio ma vari anche al padre. Fra gli autori: Luigi Ricasoli, Angelo Maria Geva, Gaspare Servi, Pietro Sabatini, Enrico Piccoli, Domenico Poggioli, Angelo Maria Ricci, Ignazio Cantù, Angelo Berni, Dorilo Bergarense, Joannes Baptista Rosani, Adone Finardi, Giuseppe Maccolini, Vincenzo Rossi, Antonio Mezzanotte, Andrea Belli, Raffaele Feoli, Domenico Zanelli, Francesco Fabi de Conti Montani, Filippo Maria Scolari, Pitro Paolo Barbieri, Gaetano Moroni (Roma, 17 ottobre 1802 – Roma, 3 novembre 1883) è stato un bibliografo, dignitario pontificio, bibliofilo, poligrafo ed erudito italiano, autore del noto Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica. Nato in una modesta famiglia, dopo aver frequentato le scuole elementari presso i Fratelli delle Scuole Cristiane, poté continuare gli studi grazie all'aiuto dell'abate camaldolese di San Gregorio al Celio, Mauro, al secolo Bartolomeo Cappellari, il futuro papa Gregorio XVI. Dopo la nomina del Cappellari a cardinale (1825), Gaetano Moroni ne divenne il cameriere privato. L'interesse verso gli studi eruditi nacque dopo l'incarico affidatogli dal card. Cappellari, prefetto di Propaganda Fide, di redigere un Indice generale e ragionato dell'archivio di Propaganda. Iniziò in quell'occasione la compilazione di un Repertorio personale delle notizie apprese dalla lettura di libri e di documenti d'archivio. Moroni svolse anche la funzione di segretario in occasione delle elezioni di Pio VIII (1829) e dello stesso Gregorio XVI (1830); l'esperienza di conclavista venne esposta dal Moroni nel Giornale storico-politico-ceremoniale delle sede vacante e il conclave per l'elezione di Pio VIII e Gregorio XVI rimasto tuttavia inedito. Divenuto Primo Aiutante di camera di Sua Santità di Gregorio XVI, mostrò una straordinaria capacità di lavoro testimoniata dalle oltre centomila lettere scritte durante il pontificato di Gregorio XVI, oltre ai lavori storici ed eruditi redatti a cagione della carica. Bibliofilo, raccolse una ricca biblioteca arricchita fra l'altro della collezione delle incisioni romane di Giovanni Battista Piranesi in 21 volumi venduta dopo la morte del Moroni alla Georgetown Library. Dopo la morte di Gregorio XVI (1846), Gaetano Moroni continuò la sua attività con papa Pio IX, che lo nominò secondo Aiutante di Camera. Si ritirò a vita privata nel 1849 dedicandosi agli studi e soprattutto al completamento della più vasta opera di erudizione ecclesiastica che sia stata mai ideata in Italia: i centotré volumi del Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica (1840-1861) più i sei volumi dell'indice (1878-1879). L'opera, sebbene attualmente sia giudicata antiquata, costituisce ancor oggi una straordinaria miniera di dati altrimenti irreperibili. Il Dizionario venne portato a termine soprattutto dopo la morte di Gregorio XVI: l'opera è scritta interamente dal Moroni che, privo di collaboratori, vi dedicava ben sedici ore di lavoro al giorno. Per molti aspetti l'intensa attività di Gaetano Moroni ricorda quella di Francesco Cancellieri, di cui peraltro Moroni si professava allievo. Sebbene abbia goduto della stima e dell'amicizia di ecclesiastici, studiosi ed eruditi, per esempio del cardinal Wiseman e Antonio Rosmini, come collaboratore di Gregorio XVI Gaetano Moroni fu spesso oggetto di pasquinate. Giuseppe Gioachino Belli dedicherà a Ghitanino numerosi sonetti rinfacciandogli le umili origini, l'aver aiutato da ragazzo il padre nell'attività di barbiere, e insinuando che i favori papali fossero stati ottenuti in realtà grazie alla moglie. La città di Roma gli ha intitolato una via al Quartiere Nomentano (da non confondersi con il Vicolo Moroni in Trastevere). La sua vita, ricca di riconoscimenti e di onorificenze, fu profondamente turbata dalla morte prematura dell'unico figlio maschio a cui aveva dato il nome Gregorio in onore del pontefice. All’interno esemplare in ottime condizioni di conservazione.
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ALBUM DELL'ATENEO PER L'ANNO GIUBILARE 1895
31x21 cm; VII, (1), 47, (3) pp. Brossura editoriale con titolo e ricca animazione al piatto anteriore in nero e oro e veduta di San Pietro. Numerosissime incisioni nel testo, varie che occupano l'intera pagina o a fogli doppi (come quelle dei ritratti degli Illustri contemporanei e degli Scrittori dell'Ateneo in cornice amaranto). Prima edizione di questo bell'album dell'Ateneo celebre rivista cattolica vaticana ma stampata a Torino, pubblicato in occasione del Giubileo del 1895. In prima pagina il ritratto di Papa Leone XIII. Una veduta di piazza San Pietro. Fra le altre belle e fini incisioni: Medaglia di Leone XIII, i ritratti di l'Irlandese Danie O'Connell, l'astronomo Angelo Secchi e l'astronomo Giuseppe Leverrier, Alessandro Manzoni, Silvio Pellico, Nicolò Tommaseo, Angelo Mai, l'architetto Alessandro Antonelli, lo scultore Antonio Brilla, il compositore Amilcare Ponchielli, Don Giovanni Bosco, Antonio Rosmini, San Lorenzo da Brindisi e molti altri. Una bella tavola a doppia pagina con fregi in amaranto e 11 ritratti degli scrittori dell'Ateneo nell'Anno 1893. Buono-ottimo stato di conservazione. Raro.
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Squadrilli, Tina
Vicende e monumenti di Roma
20,5x14,5 cm; XXXIV, (2), 531, (3) pp. Legatura editoriale in cartoncino illustrata a coloti. Prima edizione, l'opera ebbe una seconda edizione dieci anni dopo questa, di questa celebre guida a Roma ed i suoi monumenti. Ottimo esemplare.
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Belgrand Eugene
Les Eaux, Introduction Les Aqueducs Romains
27x16,5 cm; (4), 237, (3) pp. e 8 c. di tav. fuori testo. Legatura coeva in mezza pelle con titolo e fregi in oro al dorso. Qualche strofinatura. All'interno una leggera macchiolina al margine esterno bianco delle prime 3 carte per il resto esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questo importante studio del grande ingegnere francese, Eugène Belgrand (Ervy-le-Châtel, 23 aprile 1810 - Parigi, 8 aprile 1878). L'autore è noto per i suoi lavori di rinnovamento di Parigi nella seconda metà del XIX secolo. L'opera, uscita in una serie di tre ma facente storia a se, ricostruisce l'arte degli acquedotti romani. Non comune.
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Cavalieri San-Bertolo Nicola
Istitituzioni di architettura statica e idraulica di Nicola Cavalieri San-Bertolo, ingegnere superiore nel corpo di acque e strade, e professore nell'archiginnasio romano della sapienza.
In 4°; 8 volumi con la loro rara brossura originale: (2), 120, (4) pp. e 4 c. di tav.; (2), 121-184, (2) pp. e 14 c. di tav.; (2), 185-248, (2) pp. e 9 c. di tav.; (2), 384, (2) pp. e 11 c. di tav.; (2), 120, (2) pp. e 6 c. di tav.; (2), 121-263, (3) pp. e 12 c. di tav.; (2), 265-378, (2) pp. e 8 c. di tav.; (2), 379-570, (2 di errata e 2 bianche) pp. e 6 c. di tav. Opera completissima che rispetto a tutte gli altri esemplari conosciuti presenta 68 bellissime tavole fuori testo più volte ripiegate (due tavole del primo volume numerate 26) invece di 67 come solitamente negli altri esemplari (si conta solo qualche esemplare nella seconda edizione con 68 tavole per la presenza della carta 26 bis). Questo qui presentato è l'unico esemplare censito e conosciuto che si presenta con gli 8 volumi originali ognuno con la sua bella brossura azzurra editoriale con titolo e contenuto del volume impresso in nero al piatto anteriore entro ricca cornice incisa a motivi floreali. Grazie proprio alle brossure si può sapere che l'opera venne stampata tra il 1826 ed il 1829 e non 1826-1827 come comunemente creduto, l'ultimo volume infatti porta la data alla brossura di 1829. Prima edizione rarissima da trovarsi in queste perfette condizioni di conservazione a fogli chiusi ed ancora in barbe come uscì dai torchi della tipografia Cardinali e Frulli di Bologna. Il grande matematico originario di Civitavecchia, Nicola Cavalieri San Bartolo, fu tra i fondatori della Scuola degli Ingegneri di Roma presso l'Archiginnasio Romano dove insegno, fra l'altro, a lungo. Fu anche Ingegnere Capo del dipartimento delle acque e delle strade. L'opera qui presentata è uno dei trattati di ingegneria statica ed idraulica più celebri dell'ottocento e conobbe subito un immenso successo tanto da veder numerose riedizioni per tutto il corso del XIX° secolo. Il primo volume tratta di lavori di terra: costruzione, difesa e riparazione degli argini; Presa delle rotte; Forma, struttura e pertinenze delle strade; Proprietà del legname: taglio, dimensioni, denominazioni, trasporto, conservazione, incurvamento artificiale, collocamento, congiunzioni, preservazione; Ponti; Dighe; Lavori in ferro. Il secondo si occupa di muri; pietre naturali e artefatte; volte; intonachi e pavimenti; sostegni; costruzioni marittime; macchine e manovre architettoniche; stime; lavori di terra; occupazione di terreni campestri e fabbriche. Esemplare unico per le brossure originali e per la presenza della tavola in più rispetto a tutte le altre copie conosciute della prima edizion. In ottime condizioni di conservazione. Bibl.: Cfr. Olschki,VI,8091 che cita la I ediz., 1826-27, di questa: "Ouvrage recherché" (anche qua si noti la data sbagliata di edizione).
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Jamin Nicolas
Pensieri scelti di Jamin seconda edizione Romana stampata a spese della Società dell'Amicizia Cattolica per distribuirsi gratis Volume I - II
In 8°; 204 pp. e 282, (4) pp. Bellissima legatura coeva in mezza pergamena con titolo e numero del volume in oro su fascetta verde al dorso. Al frontespizio di ogni volume cancellata anticamente la scritta "per distribuirsi gratis". Sempre al dorso impressi in oro ricchi fregi. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva (qualche strofinatura). Tagli gialli. Jamin, religioso francese dell'ordine dei maurini, tratta in quest’opera vari temi fra i quali i miracoli, le eresie, della chiesa cattolica, della rivelazione ecc. Esemplare in bellissima legatura ed in buone-ottime condizioni di conservazione.
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Bartolomeo da S. Concordio
Gli ammaestramenti degli antichi raccolti e volgarizzati per fra Bartolomeo da San Concordio: nuova edizione con l'aggiunta del libro dei costumi di Dioniso Catone e delle vite dei filosofi cinici di Diogene Laerzio tradotte da Anton Maria Salvini.
In 16° (15,3x9,2cm); XV, 329, pp. Brossura editoriale con titoli in nero al dorso e al piatto, qualche lieve difetto al dorso per il resto esemplare intonso e all'interno in buone - ottime condizioni di conservazione. Bartolomeo da San Concordio (San Concordio-Lucca, 1262 - 11 luglio 1347) è stato uno scrittore e aforista italiano, frate domenicano, discendente dalla nobile famiglia de' Granchi. Conosciuto anche come Bartolomeo Pisano è stato un predicatore domenicano e scrittore. Entrò all'età di quindici anni nel convento domenicano di S.Caterina a Pisa. Studiò diritto e teologia a Bologna e poi a Parigi. Dal 1312 restò stabilmente nel convento di cui diresse lo studium. Le sue opere, trattati didattici e morali, sono scritte in latino, tranne la versione che egli stesso fece del suo libro De documentis antiquorum,poi da lui stesso volto in volgare col titolo di Ammaestramenti degli antichi dove raccolse e ordinò molte sentenze di antichi autori, realizzando così un manuale di virtù o un trattato di filosofia, che costituisce uno dei primi volgarizzamenti dei classici latini, fra i quali Sallustio, Seneca, Quintiliano, Ovidio, Valerio Massimo, Tommaso d'Aquino. Scrisse anche una Summa casuum coscientiae, fortunatissimo manuale per i confessori, chiamata nel volgarizzamento italiano di Giovanni dalle Celle, Summa Pisanella o Maestruzzo e la Chronica del convento di Santa Caterina in Pisa.
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Stendhal (di Marie-Henri Beyle, 1783-1842)
Promenades dans Rome. Seule édition complète augmentée de préfaces et de fragments entièrement inèdits. Premiére Série.
In 12° (18,5x12cm); (5), 369, (3), pp. Legatura editoriale con titoli, cornice e stemma dell'editore in nero al piatto e al dorso, un alone e qualche strappetto. Piatto posteriore mancante. Alcune mancanze al dorso. Lievi bruniture nel testo. Promenades dan Rome è una delle opere più celebri di Stendhal (1783 - 1842), pseudonimo di Henry Beyle. Questa edizione viene vantatata come la: "seule édition complète augmentée de préfaces et de fragments entièrement inédits". Esemplare in discrete condizioni.
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ORSINI GIULIO
JACOVELLA, nuove liriche, seconda edizione
19,5x12,7 cm; 148 pp. Brossura editoriale (piccoli ed ininfluenti difetti). BUONA COPIA. Bella veste grafica. Raccolta di componimenti poetici del romano Giulio Orsini, poeta, saggista, bibliotecario, direttore della biblioteca nazionale di Roma dal 1881 al 1909, docente universitario di letteratura italiana e grande critico. Fra i componimenti uno deidicato al Vino del Chianti e uno a Viareggio. BUONA COPIA.
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D'Amico Silvio
Trilussa
In 24°(11x6,5); (7), 57, (7), pp. Brossura editoriale illustrata in carta pergamena, con cornice e titoli in rosso e nero, fregi con putti e stemma dell'editore al piatto anteriore e al dorso. Ritratto di Trilussa in antiporta in bianco e nero. Testatine incise in rosso. Capilettera incisi. Esemplare parzialmente intonso e in barbe. Volume elzeviriano appartenente alla collana: Medaglie, stampato su carta filigranata: AMOR ET LABOR VITAST. Esemplare in buone ottime condizioni di conservazione.
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TRILUSSA
QUARANTA SONETTI ROMANESCHI
17x10 cm; 55, (1) pp. Brossura con illustrazione al piatto anteriore, qualche strappetto ai margini esterni e piccole mancanze al dorso). Esemplare a quaderni lenti. La scritta con lo stampatore, il luogo e la data di stampa sono ricalcate anticamente a mano. Varie bellissime tavole a piena pagina incise nel volume. Libro di sonetti, in dialetto, del noto autore romano che contiene alcune delle sue più celebri composizioni come "L'Imbroj de la padrona", "La serva ar telefeno"; "La tintura", "Le corrispondenze amorose", "La Decarcomania", L'Ecrisse", "L'Assasino Pratico", "Ar Pincio", "La strega", "In Pizzo ar Tetto", "Er Gatto de Lisetta", "la donna barbuta", "Il museo Meccanico", "La donna gigante" ed altri. In discrete condizioni di conservazione. Non comune prima edizione completa della brossura editoriale illustrata.
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MAGALOTTI LORENZO
LA DONNA IMMAGINARIA, CANZONIERE del CONTE LORENZO MAGALOTTI, CON ALTRE DI LUI LEGGIADRISSIME COMPOSIZIONI INEDITE RACCOLTE E PUBBLICATE DA GAETANO CAMBIAGI. AL NOBILISSIMO SIGNORE VINCENZO MARIA ALAMANNI PATRIZIO FIORENTINO MACHESE DI TRENTOLA, E BARONE DI LORIANO &c.
In 4° (18,6x12,8 cm); XLV, (3 b.), 266, (2) pp. con ritratto dell'autore in antiporta in numerazione. BELLA ed elegante legatura coeva in piena pergamena rigida con titolo impresso in oro su fascetta al dorso. Antica firma di appartenenza privata al margine alto bianco del frontespizio. Antico ed abile restauro al margine interno bianco del frontespizio e al margine esterno bianco dello stesso. Ritratto dell'autore inciso da Antonio Cambiagi. Alcune pagine uniformemente brunite a causa della qualità della carta. Fregio al frontespizio. Iniziali ornate. Testatine e finalini xilografici. Prima edizione, contemporanea a quella fiorentina, di questa curiosa e classica opera del grande scienziato, letterato e diplomatico italiano fiorentino ma romano di nascita. Questa edizione lucchese si preferisce a quella fiorentina in quanto maggiormente emendata e contenente alcune poesie inedite come il ditirambo la "Madreselva" e la canzone la "Vendemmia". Precedono il testo la dedica del curatore Gaetano Cambiagi al fiorentino Vincenzo Maria Alamanni, e un anonimo Elogio del Malgalotti con elenco delle sue opere edite ed inedite, anche queste presenti solo nell'edizione lucchese. A parte i difetti elencati buono-ottimo esemplare dala carta forte. Gamba 1984.
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CARLO MUSCETTA
IL PAPA CHE SORRISE AL BELLI
21,5x14,5 cm; 113, (3) pp. Brossura editoriale. Prima edizione di questa monografia dedicata al grande prosatore e poeta romano Giuseppe Francesco Antonio Maria Gioachino Raimondo Belli famoso per i sui componimenti in dialetto romanesco. Contiene anche alcuni scritti dialettali inediti di Belli e uno studio sul teatro dialettale di Gherardo de Rossi. OTTIMA COPIA. NON COMUNE.
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