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‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Del Salvatore alle Scale Sante‎

‎Incisione, antica ed originale, del Salvatore alle Scale Sante. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Di Santa Croce in Gerusalemme‎

‎Incisione, antica ed originale, di i Santa Croce in Gerusalemme sul Monte Equilinio. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Nella singolarissima Statua di Moisè‎

‎Incisione, antica ed originale, della statua di Mosè. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Di Santa Maria Maggiore‎

‎Incisione, antica ed originale, di Santa Maria Maggiore. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Tabernacolo del Santissimo Sacramento (senza titolo)‎

‎Incisione, antica ed originale, del Tabernacolo del Santissimo Sacramento. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎La Statua di Maria Vergina col Figlio in Braccio,...‎

‎Incisione, antica ed originale, della Statua di Maria Vergina col Figlio in Braccio. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Della Colonna Traiana‎

‎Incisione, antica ed originale, della Colonna Traiana. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Palazzo de' Mazzarini à Monte Cavallo‎

‎Incisione, antica ed originale, di Palazzo de' Mazzarini à Monte Cavallo. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Villa Peretti, dè Savelli‎

‎Incisione, antica ed originale, di Villa Peretti, dè Savelli. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎Fontana alle Terme Diocletiane‎

‎Incisione, antica ed originale, della Fontana delle Terme Diocleziane. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Vogel F. C.‎

‎Rom gesehen on der offetle Promenade des Monte Pincio‎

‎Grande e decorativa veduta panoramica della città, vista dal Pincio, finemente colorata a mano. In calce evidenziati i nomi dei più celebri monumenti e chiese della città.Questo esemplare è stato esposto nella mostra "La reinterpretazione del classico dal rilievo alla veduta romantica nella grafica storica", al Max Museo di Chiasso, 2 marzo - 12 settembre 2021 ed inserito in doppia pp. 274-75 del catalogo mostra‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Serbucci dis. in lit.‎

‎Fatto di Ponte Molle‎

‎Fatto di Ponte Molle (Ponte Milvio). "A Ponte Molle i Francesi avendo sorpreso il distaccamento che era a guardia del Ponte, cercarono d'impadronirsi delle riva sinistra del Tevere e per mezzo di una barchetta avevano di già operato il passaggio del fiume buon numero di Bersaglieri, e Pontieri francesi, protetti dal fuoco della sponda opposta. I Carabinieri Romani si portarono sopra il luogo ed una parte di essi occupò i Monti Parioli a destra e le vigne a sinistra. Questi ultimi insieme ad una mano di reduci caricarono il nemico, condotti dal Colonnello di Stato Maggiore Generale Veneto Nicola Fabrizi e l'obbligarono a guadagnare a nuoto la sponda opposta, s'impadronirono della barca, di 40 fucili e varie daghe, proseguirono il fuoco che obbligò l'inimico a riguadagnare le alture. Le nostre truppe presero posizione e furono immediatamente rafforzate da altre fresche sopraggiunte. In questo fatto d'arme il Carabiniere Crescenziano Fabrizi (di Città di Castello) guadagnò a nuoto l'opposta sponda protetto dal fuoco dei suoi compagni, e s'impadronì a viva forza di una zattera uccidendo a colpi di sciabola chi la difendeva, la trasse alla sponda sinistra come trofeo di guerra fra gli applausi de suoi commilitoni. I Carabinieri, i Reduci e chiunque ivi si trovò di soldati, Ufficiali tutti adempirono al proprio dovere con coraggio, destrezza ed intelligenza."La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre Garibaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Castagnola G. dis. - G. D. inv.‎

‎Attacco del 30 Aprile 1849‎

‎"Il giorno 30 Aprile 1849 circa le ore 9 del mattino la Divisione Francese divisa in due Brigate forte di settemila uomini circa, iniziava un doppio attacco l'uno alla porta S. Pancrazio per la via del Casale di S. Pio Quinto, l'altro verso la cinta del Vaticano. Il Generale Garibaldi al primo annunzio della presenza dell'inimico uscì ad incontrarlo con la sua Legione. Erangli spediti solleciti rinforzi cioe il Battaglione degli Emigrati, la prima Legione Romana, il Battaglione Universitario, un distaccamento del 2.° di linea, ed il Battaglione dei Reduci; pervenute tutte queste forze affrontò con tanto valore il nemico, che lo sgomentò e lo respinse menandone prigioni 300 Soldati, 6 Ufficiali, e un Comandante di Battaglione. Intanto a porta Cavallegieri fino a porta Angelica il 1° Reggimwnto Leggiero, la Nazionale mobilizzata, i Carabinieri, la Civica Stazionaria che in gran numero accorse con ardore indescrivibile alla cinta della Città respinsero l'attacco contro quella parte diretto. Alle 6 pomeridiane i Francesi in completa rotta si erano recati sbandati a 14 miglia distante da Roma a Castel Guido in numero di 5000 circa dopo di aver lasciato oltre i prigionieri, 1200 fra morti e feriti sul campo, ed un pezzo d'artiglieria smontato dai nostri bravi artiglieri. L'Armata Romana ebbe 50 morti, e 200 feriti, fra i morti si annoverano il Tenente Narducci, il Tenente Farinelli, Nicola De Berardi di Luigi d'Ancona, Succhini Diego, Pullini Enrico Ajutante-Maggiore, tutti Ufficiali d'artiglieria, Le Duck Adlfo Capitano del 1° Reggimento Leggiero; e così ebbe termine questa gloriosa giornata."La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Barabino P. dis. - Debelley inv.‎

‎Battaglia di Palestrina‎

‎"Fino dal giorno 8 Maggio le truppe Romane sotto gli ordini del Generale Garibaldi composte dei Corpi: Legione Italiana, Battaglione Bersagliei Manara, Finanzieri, Battaglione Studenti Universitarj, due Compagnie di Guardia Nazionale mobilizzata, e due Squadroni di Cavalleria del 2.° Reggimento Dragoni si trovavano in Palestrina. Il 9 le truppe Romane ebbero avviso che un forte Corpo di Napoletani si avvicinava a Palestrina. Diffatti verso le due pomeridiane dal Monte di S. Pietro che domina la Città, e che era occupato dalla seconda Compagnia Bersaglieri di Manara si vide avvanzarsi in buon ordine per le due strade che riuniscono alla Porta del Sole la Colonna nemica. Erano due Reggimenti di Fanteria della Guardia Reale, e una divisione di Cavalleria. Vennero mandati innanzi spiegati i Tiragliori, due Compagnie della Legione Garibaldi, una di Guardia Nazionale mobile, e la quarta Compagnia Bersaglieri Manara. L'inimico si avvanzava senza Tiragliori. Manara dalla piattaforma della Porta dominava a cavallo la scena, e col mezzo di una Trombetta trasmetteva gli Ordini. Quando le truppe Romane furono poco discoste dall'inimico s'incominciò un fuoco vivissimo, e fuori della Porta si presentarono in colonna serrata altri corpi. Il nemico provò allora a distendere i suoi Bersaglieri, ma i soldati si rifiutavano di sparpagliarsi ordinatamente, ed invece a frotte correvano or qua or là. Preso di fianco l'inimico dalle quadriglie dei Bersaglieri Romani dopo breve oscillare volse precipitosamente in fuga. Ciò accadeva alla sinistra. All'ala destra le cose sebbene più lentamente, pure procedevano di pari passo. I Bersaglieri Manara mandati ad incontrare l'inimico con una scarica improvvisa e vivissima, e poi con un ardito attacco alla bajonetta fugarono facilmente l'inimico, e sostenendo con freddezza una carica di Cavalleria che costò la vita a molti Cavalieri Napoletani, si pose termine al combattimento che durò circa 3 ore. Si fecero circa 20 prigionieri, e si ebbero 12 morti e 20 feriti. Fra questi il coraggioso Capitano Ferran dei Bersaglieri Manara. I Napoletani perdettero circa 100 uomini fra morti e feriti. Essi erano sotto gli occhi di Succhi mandati dal Re di Napoli ad impadronirsi di Palestina, e aprendere Garibaldi. La notte del 9 al 10 le truppe Romane accamparono sul luogo del combattimento.".La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Armanino N. dis.‎

‎Morte del Colonello Masina al Casino 4. Venti 3. giugno 1849‎

‎"Il primo attacco fu alla bajonetta dalla Legione Italiana contro le posizioni di Villa Corsini e Casino Quattro Venti; e sostenne per tre quarti d'ora tutto il peso dell'inimico. Il Colonnello Masina Comandante la Cavalleria di Garibaldi ferito in un braccio, medicò la ferita, e ritornò al combattimento verso il Casino Quattro Venti, ove cadde estinto colpito in petto da palla nemica. Caddero ivi il Colonnello Daverio e Comandante Perallo e feriti la maggior parte degli Ufficiali; giunsero in quel momento i Bersaglieri Manara che spintisi di nuovo nel Giardino, caricarono vivamente l'inimico fin sotto le mura della Villa. Là caddero il Capitano Dandalo e molti Soldati. Il nemico aveva arrestata la sua marcia, ed il Vascello, occupato dai nostri, vomitava su di lui un fuoco micidiale. I bravi nostri Artiglieri smontarono ben presto il nemico da Villa Corsini, tutto il giorno durò il combattimento con vantaggio dei nostri. Verso sera giunsero di rinforzo alcune Compagnie del 3° di Linea e la Legione Medici: sopravenne la notte lasciando il campo di battaglia in nostro potere.".La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Castagnola G. inv. e dis.‎

‎Fatto del 15 giugno sui Monti Parioli‎

‎"Attacatisi i posti avvanzati la mattina del 15 Giugno, e respinti i Francesi sino a Ponte Molle, questi ricevettero rinforzi, e si ricondussero al combattimento attaccando il 5.° Reggimento di linea, che stava in posizione su i monti Parioli comandato dal Colonnello Luigi Masi di Perugia. Il Capitano di Stato Maggiore Generale Podulack recò subito un distaccamento del suddetto 5.° Reggimento alla bajonetta, ed inoltratosi troppo in mezzo all'inimico rimase dai medesimi circondato; intimatogli di arrendersi, rispose con un colpo di pistola, stendendo morto il primo che gli si fece avanti; quindi scaricò la seconda su di un Capitano francese, ma fallì il colpo, e nel momento che metteva mano alla spada cadde trafitto da tre colpi di fucile, due in testa, ed uno in petto. Contemporaneamente il Tenente Colonnello Berti-Pichat Comandante la Legion Civica mobilizzata Bolognese aveva ricevuto ordine dal General Bartolucci di portare soccorso al 5.° Reggimento di linea che i Francesi minacciavano di girare. Giunto che fu co' suoi all'angolo del Casino di Villa Carrozza, si trovò all'improvviso di fronte il 13.° di linea Francese; il bravo Colonnello animò subito i suoi soldati alla bajonetta, ma l'inimico facendo una scarica generale mise fuori di combattimento 17 uomini della 1.a Compagnia feriti e 4 morti, e quattro della 4.a Compagnia. Impegnatasi la lotta alla bajonetta il Tenente Colonnello Berti-Pichat era per essere fatto prigioniero, se il comune Schelini della Legion Bolognese con un colpo di fucile non uccideva il Francese che aveva afferrato. Il Tenente Sforza della Legione giunse a sottrarsi dall'inimico abbenchè ferito da 5 colpi di bajonetta in petto; il Tenente Brugnoli riuscì col suo esempio a salvare a forza di braccia un pezzo d'artiglieria. I Carabinieri, la Legion Bolognese, i Polacchi, il 5.° Reggimento di linea, i Studenti e la Legione Arcioni meritarono elogio in questa fazione [...] In questo fatto d'arma si ebbero 40 feriti e 10 morti, fra questi ultimi fu deplorabile la morte dei due fratelli Archibugj del Battaglione Universitario, che nel cadere ferito a morte uno di essi, l'altro nel soccorrerlo caddero ambi estinti. Il Tenente Oliva di Bari del 5.° Reggimento di linea dopo essersi difeso da eroe, ferito al petto cadde estinto. Si ebbe prigionieri il Capitano Fiumi di Assisi del 5.° di linea, ed il ferito Tenente Orsi Bolognese dei Studenti. I Francesi lasciarono otto morti sul terreno, e la posizione in mano dell'Armata Romana.".La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Pratesi dis. e G. D. inv.‎

‎Eroica difesa del tenente Casini d'Artiglieria nella notte del 29 al 30 giugno 1849‎

‎"Alla mezza notte del 29 al al 30 Giugno gli Ufficiali del Genio condussero la 5.° COmpagnia del 1.° Battaglione 6.° Reggimento di Linea comandata dal Capitano Augusto Rossi, onde scavare una nuova trinciera che separasse l'inimico dalle difese dei Romani; la breccia veniva difesa da alcune Compagnie del 2.° Regg.° di Linea, sotto gli ordini del Maggior Broglia, e nella piazza d'arme dell' 8.° Bastione stava una Compagnia di Bersaglieri Lombardi, comandata dal Capitano Rosaguti. L'artiglieria taceva per serbare le poche munizioni a momento di maggior bisogno. Erano di poco sonate le ore 2 1/4 dopo la mezza notte, allorchè comparvero due colonne di Francesi, una dalla breccia del Bastione N.° 8, l'altra dalla posizione da essi acquistata nelle mura, si diriggono onde assalire di fianco la Piazza d'arme, i Romani li accolgono con un fuoco vivissimo, ma il succedersi di quella massa mobile supera la loro resistenza, ed i nostri sono respinti. Gli Artiglieri dan fuoco ai pezzi carichi di mitraglia, ma invano; seguono le colonne dei Francesi, e già questi sono sopra i lavoratori; allora gli Artiglieri depopste le palle, e dato di piglio all'arme, attendono di piè fermo l'inimico, vistolo apparire gli scaricano le armi addosso, e gli presentano la punta delle Baionette; e qui s'impegna una lotta che durò quasi tre ore, ove si vide quanto può l'amor nazionale e l'onore della propria bandiera; caddero molti del 6.° Regg.o di Linea, ma da forti, col petto crivellato da ferite di baionetta, ridutti a poco numero, e sfiniti dalle ferite furono tratti prigione insieme al Capitano Augusto Rossi, e Tenente Della Longa e Sergente Maggiore Pietro Massa. In pari tempo erano stati assaltati i pezzi che erano comandati dal Prode Tenente Casini il quale ferito con 14 colpi di baionetta e sciabola, e morti i suoi Artiglieri, pure avvinto ad un pezzo non poterono persuaderlo a distaccarsene. Sorto il giorno i Francesi s'impossessarono dei pezzi, e fra gli estinti rinvennero il Tenente Casini, il di cui cuore generoso batteva ancora, lo asportarono all'ambulanza francese, e ne raccomandarono la cura a quegli Ufficiali Sanitari, i quali in un loro ragguaglio ufficiale, dissero, che questo giovine aveva difeso i suoi pezzi come la Tigre difende i suoi figli; abbenchè vinti, pure l'armata della Repubblica Romana, in questa notte spettatrice di tanti massacri, seppe meritarsi la stima dello straniero!".La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Armanino Lit. e Calc. edit. & Barabino P. dis. - Isola G. inv.‎

‎Difesa di Villa Spada 30 giugno 1849‎

‎"Ieri è stato un giorno fecondo in fatti d'armi perdite, e vantaggi - Ieri l'Italia contò nuovi martiri - Il Colonnello Manara ha lasciato un vuoto nelle file Repubblicane difficile a riempirsi - Giovine di merito, e di valore sorprendente è stato colpito da palla nemica mentre sosteneva coraggiosamente la Villa Spada, contro un nemico molto superiore, il suo petto era crivellato di palle, fra gli estremi aneliti di morte fu la sua ultima parola: Viva l'Italia! Viva la Repubblica! - L'America diede pur ieri col sangue d'un valoroso suo figlio Andrea Aghiar un saggio dell'amore de' liberi di tutte le contrade per la bellissima, e scigurata nostra Italia. Il Tenente Colonnello Medici si è distinto per perizia e valore alla difesa del primo bastione di destra da POrta S. Pancrazio, e della posizione Savorelli. Combatterono da leoni, la Legione Medici, ed il 1.° di Linea - Respinsero varie volte l'assalto della breccia, e pagarono colla preziosa vita di tanti giovani speranza della patria il sacro debito di tutti... Parte della Legione Manara ha combattuto in quel punto col valore consueto assieme alle Compagnie del Reggimento Masi. La Legione Italiana all'ordine del Colonnello Manara si mostrò degna della sua fama nella difesa di Villa Spada - Il 3.° di Linea difendendo le posizioni del Pino a lui affidate si coprì come il 1.° di gloria.". La stampa fa parte di una serie di litografie stampate a Genova Dalla Lit. e Cal. Armanino Strada Garibaldi N° 204, colorate da L. Barbero. Riportano l'interessante indicazione "Di Proprietà della Società della Speranza in Genova". La litografia, stampata su carta della cina, presenta una bella coloritura coeva a cura di L. Barbero ed è applicata su di un supporto cartaceo. Sotto l'incisione alcune righe di testo storico descrittivo. Alcuni segni del tempo.La seconda Repubblica Romana. A Roma, sotto la spinta dei moti popolari che chiedevano libertà e democrazia, crollò il regime pontificio ed il Papa Pio IX fuggì a Gaeta. Il 9 febbraio 1849 un'Assemblea eletta con suffragio universale proclamò la Repubblica, e il mese successivo ne affidò la guida a un Triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini. Come Bandiera, la Repubblica adottò il tricolore. Intanto il Papa da Gaeta invocava l'intervento delle potenze europee per restaurare il potere temporale. Francia, Austria, Spagna e Regno delle Due Sicilie, paesi cattolici retti da regimi assoluti o conservatori, attaccarono il territorio della Repubblica da più parti. A difesa della Repubblica affluirono in Roma giovani da ogni parte d'Italia e d'Europa, mentre GAribaldi vi portò i suoi volontari. Il 3 luglio, mentre le truppe francesi entravano in Roma, Giuseppe Galletti dal balcone del Palazzo Senatorio in Campidoglio, lesse al popolo la Costituzione della Repubblica Romana mentre i soldati francesi erano schierati in armi sull'Ara Coeli. Fu l'ultimo atto della Repubblica Romana.‎

‎Rossi Michelangelo edit.‎

‎[Fontana dell'Acqua Paola]‎

‎Incisione, antica ed originale, della Fontana dell'Acqua Paola. Autore: Rossi Michelangelo edit.. Luogo: Roma. Anno: 1689. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 165x110 il foglio.‎

‎Trabacchi A. dis. - Corsi A. edit. - Casetti P. & C.o Stab.‎

‎Nuovissima Pianta di Roma Monumentale‎

‎Stampa antica ed originale raffigurante la pianta della città di Roma in cui i monumenti principali, raffigurati prospetticamente, risaltano sul disegno planimetrico dei comuni edifici cittadini. Il titolo è riportato extra margine nella parte superiore della carta. Sempre lungo i margini, quello sinistro e superiore, sono riportate le "Segnalazioni e tariffe delle linee dei Tramwai-Elettrici" con indicazione del costo della corsa intera, ad esempio: 1 Ferrovia - S. Pietro Corsa intera cent. 20. Interessante l'indicazione e distinzione delle Linee Omnibus a Cavalli e le Linee Tramways elettrici. Autore: Trabacchi A. dis. - Corsi A. edit. - Casetti P. & C.o Stab.. Luogo: Roma. Anno: fine '800. Tecnica: litografia. Dimensioni: 415x615 mm. Alcuni piccoli restauri professionali alle pieghe editoriali‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎FONTANA DI TREVI / GRADINATA DELLA TRINITA' DE' MONTI / CAMPIDOGLIO / FONTANA DELL'ACQUA PAOLA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎BASILICA DI S. PIETRO IN VATICANO / PONTE E CASTEL S. ANGELO / MONTE CAVALLO / CAMPO VACCINO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎BASILICA DI S. PIETRO IN VATICANO / PIAZZA DELLA ROTONDA / PIAZZA DEL POPOLO / IL COLOSSEO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎PIAZZA COLONNA / CAMPO VACCINO / TEMPIO DELLA SIBILLA A TIVOLI / MONTE CITORIO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎SEPOLCRO DI CECILIA METELLA / ARCO TRIONFANTE DI TITO VESPASIANO / TEMPI ANTICHI PRESSO IL PONTE PALATINO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Barbazza Francesco inc.‎

‎TEMPIO D'ANTONINO, E FAUSTINA / TEMPIO DI PALLADE NEL FORO DE NERVA / ANFITEATRO FLAVIO DETTO IL COLOSSEO / TEMPIO DELLA PACE‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Barbazza Francesco inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎PORTO DI RIPAGRANDE / VEDUTA DEL TEVERE FUORI DI PORTA PORTESE / PONTE MOLLE / PONTE SISTO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎PALAZZO DELLA CANCELLERIA APOST. / PALAZZO FARNESE / PALAZZO DI VENEZIA VERSO LA RIPRESA / PALAZZO DI VENEZIA VERSO IL GESU'‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Morelli Francesco inc.‎

‎PONTE LAURETANO / PONTE SALARIO / PONTE LUGANO / PONTE MAMMOLO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Morelli Francesco inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎PIAZZA DI S. GIOVANNI IN LATERANO / BASILICA DI S. MARIA MAGGIORE / PIAZZA DI COLONNA TRAJANA / PIAZZA DI SPAGNA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Barbazza Francesco inc.‎

‎ARCO DI GIANO QUADRIFORME / FORO DI NERVA / TEMPIO DI MINERVA MEDICA / SEPOLCRO DI CAJO CESTIO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Barbazza Francesco inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Morelli Francesco inc.‎

‎S. M. IN DOMINICA DETTA LA NAVICELLA / S. SABBA / S. AGNESE FUORI LE MURA / SS. NEREO, ED ACHILEO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Morelli Francesco inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎PALAZZO BORGHESE / PALAZZO ALTIERI / PALAZZO COLONNA / PALAZZO PAMFILI‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiarAutore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎S. MARIA IN CAMPITELLI / S. IGNAZIO / S. MARIA DELLA PACE / SS. VINCENZO ED ANASTASIO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎PALAZZO CORSINI / PALAZZO ODESCALCHI / PALAZZO MADAMA IN OGGI IL GOVERNO / PALAZZO MARISCOTTI‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎CHIESA, ED OSPEDALE DI S. SPIRITO IN SASSIA / CHIESA, ED OSPEDALE DI S. GALLICANO / CHIESA, ED OSPEDALE DI S. GIOVANNI DI DIO / OSPEDALE DI S. GIOVANNI IN LATERANO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Morelli Francesco inc.‎

‎SEPOLCRO DI CECILIA METELLA / TEMPIO ANTICO SU' LA VIA NUMENTANA / SEPOLCRO DEGLI ORAZI E CURAZJ / AVANZI D'UN SEPOLCRO SU LA VIA APPIA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Morelli Francesco inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎CHIESA DI S. APOLLINARE, E COLLEGIO GERMANICO / COLLEGIO ECCLESIASTICO A PONTE SISTO / COLLEGIO NAZZARENO / COLLEGIO CLEMENTINO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Morelli Francesco inc.‎

‎TEMPIO DETTO DELLA TOSSE / SEPOLCRO DELLA FAMIGLIA METELLA / LE GRAN CASCATELLE A TIVOLI / ACQUEDOTTI, E PONTE DI CLAUDIO A VICOVARO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Morelli Francesco inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎PORTA COLLATINA IN OGGI PINCIANA / PORTA COLLINA IN OGGI SALARIA / PORTA FLAMINIA IN OGGI DEL POPOLO / PORTA VIMINALE IN OGGI PIA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎S. CESAREO / SS. PIETRO, E MARCELLINO / S. GIORGIO IN VELABRO / S. BARTOLOMEO ALL'ISOLA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎PIAZZA MONTANARA / PIAZZA GIUDEA / PIAZZA DI CAMPO DI FIORE / PIAZZA DI S. MARIA DE' MONTI‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎COLLEGIO, E SEMINARIO ROMANO / SEMINARIO DI S. PIETRO IN VATICANO / CHIESA, ED OSPIZIO DELLA SS. TRINITÁ DE´ PELLEGRINI / CHIESA DELL'ARCHICONF.TA DELLE SAG. STIMMATI DI S. FRANCESCO‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎CHIESA, E MONASTERO DI S. LORENZO IN PANISPERNA / CHIESA, E MONASTERO DELL PURIFICAZIONE / CHIESA, E MONASTERO DI S. APOLLONIA E DI S. MARGHERITA / CHIESA, E MONASTERO DI S. CHIARA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Morelli Francesco inc.‎

‎SEPOLCRO PRIMA EREDUTO DEI SCIPIONI, ORA INCOGNITO / TEMPIO DEL DIO REDICOLO TRA LA VIA APPIA E LATINA / INGRESSO PRINCIPALE DEL CIRCO DI CARACALLA / ROVINE ANTICHE SU LA VIA APPIA VICINO A ROMA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Morelli Francesco inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎CHIESA, E CONVENTO DEI PP TRINITARJ / CHIESA, E CONVENTO DI S. MARCELLO / CHIESA, E CONVENTO DI S. MARIA IN TRASPONTINA / CHIESA, E CASA DI S. ANDREA ALLA VALLE‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Pronti Domenico inc.‎

‎CHIESA DE S. CARLO, ED AMBROGIO AL CORSO / CHIESA DI S. CELSO, E GIULIANO / CHIESA, E CASA DI S. MARIA IN VALLICELLA / CHIESA, E CASA DI S. MARIA MADDALENA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Pronti Domenico inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Baugean Gio. inc.‎

‎TEMPIO D'ESCULAPIO NELL'LAGO DI VILLA BORGHESE / TEMPIO DI DIANA IN VILLA BORGHESE / ALTRA VEDUTA NELLA VILLA BORGHESE / LA MERIDIANA IN VILLA BORGHESE‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Baugean Gio. inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Cipriani Giovan Battista. inc‎

‎BASILICA, E MONASTERO DI S. PAOLO FUORI LE MURA / BASILICA, E MONASTERO DI S. SEBASTIANO FUORI LE MURA / BASILICA DI S. CROCE IN GERUSALEMME / BASILICA DI S. LORENZO FUORI LE MURA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Cipriani Giovan Battista. inc. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

‎Morelli Francesco inc.‎

‎AVANZI DEL PALAZZO DE' CESARI / AVANZI DELLE TERME DI TITO / TEMPIODETTO DELLE CAMENE IN OGGI S. URBANO / SPELONCA DELLA NINFA EGERIA‎

‎Stampa, antica ed originale, con quattro piccole vedute incise a bulino, caratterizzate da un segno piuttosto incisivo con forti chiaroscuri. Autore: Morelli Francesco inc.. Luogo: Roma. Anno: 1820 ca. Tecnica: incisione a bulino. Dimensioni: mm 220x270 ca il foglio.‎

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