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‎MARINETTI Filippo Tommaso‎

‎Simultanina. Unica rappresentazione della Tournee Teatro Futurista. Direzione artistica Marinetti. Teatro Virginia Marini (Alessandria). 22 giugno 1931...‎

‎Manifesto cm 25 x 34,5, stampato solo al recto. Lievi danni alla piega centrale e qualche stazzonatura. Rarissimo manifesto dello spettacolo teatrale futurista "Simultanina" della tappa alessandrina della tournee che parti' da Milano il 9 maggio (Teatro Manzoni). Furono in totale 28 rappresentazioni che toccarono Torino, Lugano, Gorizia, Trieste, Roma e in molti casi generarono scontri, lancio di ortaggi sul palco ecc. Il giorno precedente la compagnia aveva toccato con la stessa formazione Reggio Emilia. Mentre i manifesti della prima rappresentazione vedono Simultanina interpretata dall'attrice Anna Fontana insieme a Memo Benassi (il mendicante), qui sono sostituiti da Lia Orlandini Lupi e Michele Miacola. In seguito la Orlandini Lupi, rimasta vedova (1933), sposera' il poeta futurista Michele Leskovic, in arte Escodame', presente in questo spettacolo come rappresentante del movimento futurista. Tra gli attori troviamo inoltre la danzatrice Giannina Censi, gia' interprete di altre coreografie futuriste. Lo spettacolo, scritto da Marinetti e' fondato sull'idea di simultaneita', con luoghi distanti rappresentati come vicini, e differenti eventi in contemporanea sul palco: Simultanina e' una giovane donna che viene corteggiata da diverse tipologie di uomini (sportivo, bibliofilo, arruffatore, dongiovanni, buongustaio ecc.) ognuno dei quali la vede secondo i propri desideri.‎

‎AA.VV.‎

‎Mostra di Max Reinhardt‎

‎In 8, cm. 15,5 x 21,5, pp.56 + (2), con numerose illustrazioni in bianco e nero anche a piena pagina nel testo. Brossura editoriale illustrata con un primo piano di Reinhardt. In ottimo stato. Volume realizzato in occasione della mostra di Max Reinhardt in Roma  8 - 22 febbraio 1968.‎

‎Anonimo‎

‎Un medico e uno speziale in societa' ossia lo speziale di Gorgonzola. Commedia da ridere‎

‎In 24 (cm 10 x 14), pp. 32. Brossura muta coeva. Commedia anonima e non datata, ma ascrivibile al 1860 circa, che ha al centro le vicende di uno speziale (farmacista) di Gorgonzola.‎

‎SCRIBE Eugenio‎

‎Teatro di Eugenio Scribe tradotto dal francese, voll. I, II, III, IV, V‎

‎5 volumi in 8, cm. 12 x 16,5 pp. 347 + (2); 433 + (2); 384 + (4); 391 + (3); 384 + (1), all'antiporta di ciascun volume una tavola illustrata. Legatura in similpelle coeva. Sporadiche bruniture alle pagine. In barbe.‎

‎Renato Palazzi‎

‎Pinocchio burattini e marionette. Cento anni di tradizione, di animazione, di sperimentazione‎

‎In 8 (cm 21 x 23), pp. 72 con riproduzioni fotografiche a colori. Etichetta applicata all'occhietto con dedica manoscritta. Brossura editoriale con sovraccoperta illustrata. Interessante pubblicazione, con testi curati da Renato Palazzi, sulla figura di Pinocchio legata all'ambito teatrale. Catalogo con ricognizione delle compagnie teatrali e degli spettacoli dedicati alla figura di pinocchio con immagini dei burattini, delle marionette e delle scene. Fra le compagnie citate: Maionette Lupi del Teatro Gianduja di Torino; Il Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca; i burattini di Pietro Gani; Comapgnia Carlo Colla e Figli; le marionette di Franco Gambarutti; Teatro delle marionette degli Accettella; Teatro dei Pupi Siciliani dei Fratelli Pasqualino; Pierluigi Brigati; Teatro Porcospino; Teatro della Tosse; ecc...‎

‎TAMBURINI Luciano‎

‎L'Atalanta un ignoto zapato Secentesco‎

‎In 8, cm.18 x 25, pp. XXVIII + 74 + (2). Brossura editoriale con titoli in rosso e nero al piatto e al dorso. Esemplare intonso in perfette condizioni. Volume n. 8 della Collana: I quaderni - Je scartari. L'autore pubblica il libretto, ritrovato in modo del tutto fortuito presso la Biblioteca Civica, dello zapato di Bernardino Bianco, eseguito alla Veneria Reale il 6 dicembre del 1673.‎

‎CASALIS Carlo‎

‎La festa dla pignata. comedia 'n tre at e 'n vers piemonteis‎

‎In 8, cm. 18 x 25, pp. XXXIV + 70 + (4). Brossura editoriale con titoli in verde e nero al piatto e al dorso. Esemplare intonso in perfette condizioni. Volume 4 della Collana di testi e studi piemontesi. Commedia composta in dialetto piemontese da Carlo Casalis  nel 1804. Il volume contiene un saggio introduttivo di Renzo Gandolfo, che presenta la figura e l’opera di Casalis, iltesto della commedia, il  glossario e una nota sulla grafia piemontese moderna.‎

‎Anonimo‎

‎Teatro degli Indipendenti diretto da Anton Giulio Bragaglia. 153o lavoro rappresentato dallo sperimentale Carmen 1930. Opera lirica in un prologo e 3 atti di Antonio Aniante (locandina)‎

‎Locandina cm 33 x 35 circa, leggeri segni di pieghe al centro con restauro in un paio di punti in corrispondenza della piegatura del foglio. Rarissima locandina del Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia, teatro "sperimentale sovvenzionato dallo Stato" come indicato in testa. La parte centrale e' riservata alla promozione dello spettacolo "Carmen", opera lirica in un prologo e 3 atti di Antonio Aniante, da rappresentarsi il 13 febbraio 1930, con indicazione di personaggi e interpreti, musiche, regia (quest'ultima di Carlo Ludovico Bragaglia, fratello di Anton Giulio). Compaiono anche, in un riquadro centrale, alcune note relative al drammaturgo ("Aniante riesce a mantenersi in un equilibrio da stravillaggio pericoloso come il funambolismo clownesco che la sua arte rievoca cosi' insistentemente") e al testo. Ai lati del foglio compaiono riferimenti ad opere in corso di stampa (Bragaglia, Evoluzione del mimo; e altre...) o mostre curate dalla casa d'arte Bragaglia (Umberto Maganzini). Il teatro degli Indipendenti, una sorta di cabaret espressionista all'italiana, fu fondato nel 1922 e chiuso nel 1931. Nell'arco della sua attivita', fu una palestra di polemiche e discussioni, alternando al repertorio futurista, autori come Apollinare, Wedekind, Strindberg, O' Neill, Brecht. Nella lotta per il rinnovamento del teatro italiano, va senz'altro messo in prima linea il nome di Bragaglia che fondo', peraltro, il primo teatro stabile con finalita' artistiche guidato da propositi di aperta rivolta contro il passato, peraltro in piena sintonia con il dettato futurista. Bragaglia, scenografo, fu anche prolifico autore di testi e studi sul teatro. "Carmen 30" e' un'opera lirica parodica che suggella il sodalizio tra Bragaglia e Aniante: il regista-mentore subisce la fascinazione dei drammi irrazionali anianteschi, le sue improbabili commedie contrassegnate da un curioso antirealismo, prive di progressione nell'azione, stipate di figure che si muovono in una sarabanda carnevalesca, nella quale un ruolo trascinante e' riservato ai "trucchi" del decor escogitati dal fantasioso Bragaglia.‎

‎Anonimo‎

‎Teatro degli Indipendenti diretto da Anton Giulio Bragaglia. 155o lavoro rappresentato dallo sperimentale Ultimi avvenimenti. 6 quadri di Marcello Gallian‎

‎Locandina cm 33 x 35 circa, leggeri segni di pieghe al centro. Rarissima locandina del Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia, teatro "sperimentale sovvenzionato dallo Stato" come indicato in testa. La parte centrale e' riservata alla promozione dello spettacolo "Ultimi avvenimenti", di Marcello Gallian, da rappresentarsi il 7 aprile 1930, con indicazione di personaggi e interpreti e regia di Carlo Ludovico Bragaglia (fratello di Anton Giulio). Compaiono anche, in un riquadro centrale, alcune note relative all'autore in pieno stile degli Indipendenti: "Marcello Gallian, fenomeno da baracca, e spauracchio dei tradizionalisti, non ricorda forse neanche dov'e' nato e quali strade incantate ha percorso fino ad oggi; mistico ed inverosimile come mai presenta, per adesso, all'amato pubblico il divertente ma tremendo spettacolo della fine del mondo...". Ai lati del foglio compaiono pubblicita' editoriali (volumi di Marinetti, Ernesto Cauda, Francesco Flora, Bragaglia) e di mostre alla Casa d'arte Bragaglia (Alessandro Vangelli). Il teatro degli Indipendenti, una sorta di cabaret espressionista all'italiana, fu fondato da Anton Giulio Bragaglia nel 1922 e fu chiuso nel 1931. Nell'arco della sua attivita', fu una palestra di polemiche e discussioni, alternando al repertorio futurista, autori come Apollinare, Wedekind, Strindberg, O' Neill, Brecht. Nella lotta per il rinnovamento del teatro italiano, va senz'altro messo in prima linea il nome di A. G. Bragaglia che fondo', peraltro, il primo teatro stabile con finalita' artistiche guidato da propositi di aperta rivolta contro il passato, peraltro in piena sintonia con il dettato futurista. Bragaglia, scenografo, fu anche prolifico autore di testi e studi sul teatro. Marcello Gallian era nato a Roma nel 1902, aveva studiato nel convento dei Vallombrosiani a Santa Trinita a Firenze e ne era fuggito per raggiungere D'Annunzio a Fiume, dopodiche', giovanissimo, abbraccio' con entusiasmo il nascente fascismo che alimentava il mito della guerra e della fuga dall'ambiente borghese. Fu poi sansepolcrista, squadrista, partecipo' alla marcia su Roma. Fu scrittore neo-espressionista dallo stile estroso, furente, infocato, lirico, deformatore, talvolta perfino umorista: un umorismo non patetico ma poetico. Il teatro ebbe per Gallian un'importanza grandissima, anche se non pari al successo che con esso ottenne. Dopo l'exploit della Casa di Lazzaro (anch'esso rappresentato al Teatro degli Indipendenti) non si ripete' il momento magico che aveva tenuto dietro quell'opera, anche se il teatro rimase comunque decisivo nella vita e nella carriera di Gallian. Molti degli altri lavori dell'autore romano non andranno oltre le compagnie filodrammatiche e alcuni suoi testi rimasero inediti.‎

‎Anonimo‎

‎Teatro degli Indipendenti diretto da Anton Giulio Bragaglia. 152o lavoro rappresentato dallo sperimentale Il grande dio Brown. Dramma in tredici quadri di Eugenio O' Neil (locandina)‎

‎Locandina cm 33 x 35 circa, leggeri segni di pieghe al centro. Rarissima locandina del Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia, teatro "sperimentale sovvenzionato dallo Stato" come indicato in testa. La parte centrale e' riservata alla promozione dello spettacolo "Il grande Dio Brown", di O' Neill (traduzione italiana di Alessandro Scalero), da rappresentarsi il 24 gennaio 1930, con indicazione di personaggi e interpreti (Cinzia Fantoli, Carlo Ludovico Bragaglia, fratello di Anton Giulio, che cura anche la regia dello spettacolo). Compaiono anche, in un riquadro centrale, alcune note relative all'autore: "Eugenio O' Neil, marinaio, attore, giornalista e anche drammaturgo, non ha ormai piu' bisogno di essere presentato... Eugenio O' Neil e' un americano tipico, e tipicamente americano sino i suoi lavori teatrali - una cinquantina - che dipingono in quadri grigi e sconsolati aspetti caratteristici della moderna civilta' americana...". Ai lati del foglio compaiono indicazioni di opere di Bragaglia in corso di stampa, pubblicita' editoriali, notizie di mostre alla Casa d'arte Bragaglia (Aleksander Rafalowski). Il teatro degli Indipendenti, una sorta di cabaret espressionista all'italiana, fu fondato da Anton Giulio Bragaglia nel 1922 e fu chiuso nel 1931. Nell'arco della sua attivita', fu una palestra di polemiche e discussioni, alternando al repertorio futurista, autori come Apollinare, Wedekind, Strindberg, O'Neill, Brecht. Nella lotta per il rinnovamento del teatro italiano, va senz'altro messo in prima linea il nome di A. G. Bragaglia che fondo', peraltro, il primo teatro stabile con finalita' artistiche guidato da propositi di aperta rivolta contro il passato, peraltro in piena sintonia con il dettato futurista. Bragaglia, scenografo, fu anche prolifico autore di testi e studi sul teatro. "Il grande Dio Brown" del 1926 fu la prima rappresentazione in Italia del dramma di O'Neill, dopo "La scimmia villosa" del 1925 sempre al Teatro degli Indipendenti. Si tratta di uno dei drammi piu' discussi dell'intera produzione del drammaturgo americano ascrivibile al periodo simbolista. Affermazione della vita e negazione della morte, conflitto fra concezione pagana e spirito del cristianesimo, il protagonista del 'Grande Dio Brown' si chiama Dion Anthony, sintesi di Dioniso e Sant'Antonio. Nel dramma i personaggi si mettono, si tolgono e si scambiano le maschere.‎

‎Emilio Dalla Brida‎

‎Arte e tecnica della truccatura. Come si eseguisce la truccatura del volto dell'attore‎

‎In 16 (cm 13 x 19), pp. 156 + (2) con riproduzioni fotografiche in bianco/nero. Qualche lieve taglietto ai margini dei fogli dovuto all'apertura delle pagine intonse. Brossura editoriale. Edizione originale di questo bel manuale, in seguito ristampato, sull'arte della truccatura con foto in bianco/nero che ritraggono attori diversamente truccati per enfatizzare o modificare i tratti del volto: barbe aggiuntive, denti mancanti o cariati, barba, pizzo e sopracciglia, basette all'inglese, barba incolta, viso con caratteri di razza mongolica, truccatura da indiano, da uomo di colore, da vecchio, colore della faccia secondo il temperamento e lo stato d'animo, la truccatura nelle attrici (dama del '700, vecchia), trucco del personaggio storico, trucco da animale (foto di Antonio Marini con la testa di gorilla), ecc...‎

‎AA.VV.‎

‎Il teatro futurista sintetico creato da Marinetti, Settimelli, Bruno Corra. Sintesi teatrali...‎

‎In 16 (cm 12 x 18), pp. 99 + (1) con ritratto fotografico di Marinetti all'antiporta. Legatura editoriale in piena tela beige con decorazioni floreali verdi ai piatti, sguardie decorate (gora al margine interno del piatto anteriore, qualche fioritura al piatto posteriore). Primo volume (di 2) uscito senza data di stampa (ma 1915) nella collana "Biblioteca teatrale" (no 10) comprendente sintesi futuriste precedute dal Manifesto del teatro futurista sintetico. I testi a seguire sono di: Marinetti, Settimelli, Bruno Corra, R. Chiti, Arnaldo Corradini, Balilla Fratella, Paolo Buzzi, Francesco Cangiullo, Boccioni, Corrado Govoni, Luciano Folgore, Decio Cinti. Il secondo volume, il numero 15 della collana, usci' l'anno seguente.‎

‎BRAGAGLIA Anton Giulio‎

‎Teatro sperimentale degli indipendenti di Bragaglia. (Cartolina postale)‎

‎Cartolina postale cm 8,5 x 14. Non usata. Tratta da una fotografia di Anton Giulio Bragaglia, ai tempi fotografo (in seguito Regista) e animatore con i fratelli del Teatro Sperimentale degli Indipendenti‎

‎Anonimo‎

‎C'est la mode! Rivista in due atti e cinque quadri di S. Max Aghion e G. Arnould guidata da Mistinguett‎

‎In 8 (cm 13,5 x 21), pp. (16) con ritratto fotografico di Mistinguett al piatto anteriore e 5 ritratti fotografici all'interno degli altri attori della compagnia (Jean Magnard, Pepa Bonafe', Suzanne Amelle, Delmens, Nisper), un'illustrazione-caricatura raffigurante l'attore Moriss. Brossura editoriale. Programma di sala distribuito in occasione della tappa torinese, al Teatro Alfieri, della compagnia teatrale francese guidata dalla celebre Mistinguett che presento' per l'occasione la rivista 'C'est la mode!' con sinossi in italiano degli sketch della rivista (alcune parti di testo di presentazione degli attori in francese). Mistinguett, pseudonimo di Jeanne-Marie Bourgeois (1875-1956), chanteuse e attrice francese di varieta', vaudeville, rivista e cinema, raggiunse fama internazionale e divenne famosissima ai suoi tempi, vera regina dei palcoscenici. La pubblicazione non e' datata ma e' ascrivibile al 1914-15 in concomitanza della tournee italiana della compagnia.‎

‎Guglielmo Bianchi‎

‎Sara nel deserto. Dramma o iconografia drammatica in tre parti [dattiloscritto inedito di Guglielmo Bianchi con fogli con annotazioni critiche manoscritte di Luciano Cherchi]‎

‎Cartella al cui interno sono conservati i seguenti materiali: "Sara nel deserto. Dramma o iconografia drammatica in tre parti", dattiloscritto inedito di Guglielmo Bianchi, con correzioni autografe in blu, di carte 63, cm 21 x 30, rilegate al dorso con cordoncino, con testo al solo recto e verso del foglio bianco, non datato ma ascrivibile agli anni Trenta; 11 fogli fotocopiati, tratti da "Editions des chroniques du jour", con un saggio critico di George Waldemar su Guglielmo Bianchi, con riproduzione di un disegno, di una prosa e di alcune poesie di 'Sestante' tradotte in francese; un foglio dattiloscritto al recto (indicato come pagina 4) con bibliografia degli scritti di Guglielmo Bianchi: tra questi sono citati lo stesso dattiloscritto presente nella cartella, definito di proprieta' di Luciano Cherchi (scrittore e critico ligure), oltre alla fotocopia dell'articolo francese, seguono i titoli di articoli di Guglielmo Bianchi pubblicati sulla rivista 'Circoli'; 3 fogli manoscritti in maniera fitta al recto e al verso con idee, studi, considerazioni e suggestioni del critico Luciano Cherchi rispetto alla pittura e alla drammaturgia di Guglielmo Bianchi; infine un foglio con testo dattiloscritto al recto con correzioni a penna (numerato come pagina 70) con titolo 'Capitolo IX. L'avanguardia non-formale o non integrata' (solo una parte, non conclusa, del capitolo in questione, con tutta probabilita' l'inizio di uno dei capitoli del saggio critico di Luciano Cherchi 'Tra avanguardia e integrazione. La narrativa italiana dopo il neorealismo'). Interessante insieme documentario che mette in relazione e dialogo le riflessioni di uno studioso e critico, Luciano Cherchi, con l'opera di Guglielmo Bianchi, poeta, drammaturgo, e artista. Bianchi nacque nel 1899 a Lavagna. Nel 1923 pubblica il suo primo libro di versi "Sciamit", e' tra i fondatori della rivista di poesia 'Circoli' stampata a Genova dal 1931 al 1939 diretta da Adriano Grande. Il suo secondo, e ultimo libro di versi, e' "Sestante". Si dedica alla pittura ed espone in Italia e all'estero in particolare tra il 1930-35. Scrive anche alcuni drammi per il teatro fra cui appunto 'Sara nel deserto' (inedito). Del dramma, nelle sue note, Cherchi fornisce il seguente riassunto della trama: "Andata a vivere in citta' Sara, nella sua ingenua vitalita', viene costretta da Ciro, che si rivela un abietto individuo, a prostituirsi. Infine, lasciato Ciro, incontra Antonio, l'amante della madre, che successivamente muore in una sommossa". Tra i motivi interessanti del dramma, Cherchi rileva "il relativismo mitico della storia (analogo a quello di Elsa Morante) e il fluire delle ideologie, accanto alla concezione panteistica di un fluire cosmico misticizzante che ricorda Emerson; alcuni motivi comuni all'arte e alla letteratura degli anni Trenta: il contrasto tra l'intransigenza morale del reverendo e l'esuberante sensualita' di Sara...". Cherchi si sofferma anche su alcuni temi che accomunano Bianchi al drammaturgo William Somerset Maugham e al cinema americano degli anni 30, insieme ad alcuni racconti di Hemingway. Il critico analizza anche la pittura di Bianchi: "Il verde, il rosso, il giallo del paesaggio diventano droga per lo spirito. L'artista prende parte all'esistenza dei luoghi che rappresenta...".‎

‎AA.VV.‎

‎Questioni. Bimestrale di cultura 2-3, marzo - maggio 1957‎

‎In 8, cm. 17 x 24, pp. 62 + (2). Brossura editoriale con punti metallici. Ordinari segni d'uso. Leggero alone brunito alle pagine. In buone condizioni. Fascicolo  n. 2 - 3  della rivista "Questioni", marzo - maggio 1957 anno V.  Fra i contributi: Ulisse e la Ciurma; Su alcuni paesaggi;  il senso della storia di Lionel Trilling; Lettura psicoanalitica di temi danteschi di Albino Galvagno; Boccaccio di scena di Vito Pandolfi; Schedario: Antologia del teatro espressionista tedesco di E. Zolla; Narrativa (Pratolini, Bigiaretti, Silone), ecc.‎

‎AA.VV.‎

‎Questioni. Bimestrale di cultura n. 5-6, ottobre - dicembre 1954‎

‎In 8, cm. 17 x 24, pp. 58, con numerose illustrazioni in bianco e nero nel testo. Brossura editoriale con punti metallici. Ordinari segni d'uso, alone brunito alla coperta e alle pagine. In condizioni molto buone. Fascicolo  n. 5 - 6  della rivista "Questioni", ottobre - dicembre 1954. Questo numero della rivista contiene: Filosofia e teatro di Enzo Paci; Riviste di giovani di L. Actis Perinetti; La XXVII Biennale di Albino Galvagno; Tre arcconti di Armaldo Bressan; La questione della cultura di sinistra di Roberto Guiducci, ecc.‎

‎ALIONE Gio. Giorgio‎

‎Commedia e farse carnovalesche nei dialetti astigiano, milanese e francese misti con latino barbaro composte sul fine del secolo XV‎

‎In 16, cm 11 x 16, pp. XVI + 384. Cartonatura rifatta. Edizione ottocentesca di queste 9 farse in dialetto astigiano cinquecentesco, una commedia (Comedia de l'omo e de soi cinque sentimenti) ed altri componimenti in versi‎

‎CARRIERI Raffaele‎

‎La danza in Italia. 1500 - 1900‎

‎In folio, cm 30 x 40, pp. 120 interamente illustrate. Brossura editoriale con lievi danni. Seconda edizione dopo quella del 1946, stampata in 800 esemplari. Buona parte del materiale iconografico proviene dalla raccolta di Cia e Walter Toscanini. Di notevole interesse la parte dedicata alla danza contemporanea con la riproduzione di scenografie e costumi dedicati al teatro plastico di Depero, alla Pantomima futurista, la Morte di Niobe di Alberto Savinio, l'Anfione di Paul Valery ecc.‎

‎AA. VV. (Eugenio Montale)‎

‎Sipario. Rassegna mensile dello spettacolo, giugno 1946, n. 2‎

‎In 4 (cm 20,5 x 28,5), 45 + (3) di pubblicita'. Brossura editoriale. Secondo numero della importante rivista teatrale fondata nel 1946 da Gian Maria Guglielmino, che sara' poi direttore del Teatro Stabile di Genova dal 1955 al 1999, e da Ivo Chiesa, e stampata il primo anno a Genova, poi acquistata, nel 1947, dall'editore milanese Bompiani, grande appassionato di teatro, che la trasferira' a Milano dove la stampera' fino al 1976. In questo numero si segnalano: la pubblicazione del Caligola di Camus, nella traduzione italiana di Cesare Vito Lodovici, e un interessante scritto di Eugenio Montale dal titolo "La malattia del copione". Montale lamenta, da parte degli uomini di teatro, l'eccessivo lavoro di "taglia e cuci" dei testi originali dei drammaturghi, con la riduzione di testi di valore a copioni inefficaci passati attraverso le mani di mestieranti e non di veri artisti (perdura quindi la vexata quaestio della dicotomia tra letteratura - e quindi arte - e teatro visto come mestiere). Montale salva Strehler, "che ha saputo infondere vita ad un capolavoro astratto come Caligola di Camus", ma critica la "medieta'" del teatro italiano dell'epoca privo di guizzi e incapace di operare efficacemente sui testi degli scrittori. Cita infatti "Strano interludio" di O' Neill, sottolineando come sia necessario un intervento sul testo originale a meno che non si voglia passare un'intera notte a teatro, ma rilevando i problemi dello spettacolo, da lui visto, in cui erano state addirittura aggiunte battute nuove e operati tagli insensati. Nel numero compare anche la seconda parte (in continuazione dal numero precedente) del 'Discorso sulla scenografia' di Enrico Prampolini.‎

‎AA.VV.‎

‎Sipario. Rassegna mensile dello spettacolo, anno I, ottobre 1946, n. 6‎

‎In 4 (cm 26,5 x 28,5 circa), pp. 52. Bruniture su 4 pagine interne. Brossura editoriale. Numero sesto, dell'ottobre 1946, della importante rivista dedicata alle arti dello spettacolo e al teatro in particolare, fondata nel 1946 da Gian Maria Guglielmino, che sara' poi direttore del Teatro Stabile di Genova dal 1955 al 1999, e da Ivo Chiesa, e stampata il primo anno a Genova, poi acquistata, nel 1947, dall'editore milanese Bompiani, grande appassionato di teatro, che la trasferira' a Milano dove la stampera' fino al 1976. In questo numero si segnalano l'articolo di Ivo Chiesa dal titolo "Fragilita' del teatro"; "Invito agli amici di teatro" di Paolo Grassi. Il testo pubblicato e' "Un uomo di Dio" di Gabriel Marcel nella traduzione di Giannino Galloni.‎

‎Angelo Tortoreto‎

‎La pasta per i topi. Commediola in un atto‎

‎In 16 (cm 12,5 x 18), pp. 23 + (1 bianca). Brossura editoriale. Testo di questa commedia teatrale edita da Carabba nella collana "Piccolo teatro". Cfr. Pelleriti, "Le dizioni Carabba di Lanciano. Notizie e annali (1878-1950)", p. 90.‎

‎Edoardo Boutet‎

‎Nel centenario della nascita di Gustavo Modena. Conferenza agli alunni della Scuola di recitazione Regia Accademia di Santa Cecilia‎

‎In 16 (cm 12 x 18,5 circa), pp. 38 + (4 bianche). Dedica autografa alla prima carta bianca. Brossura editoriale. Discorso in ricordo del grande attore risorgimentale Gustavo Modena.‎

‎TANA Giambattista‎

‎Il conte Pioletto commedia piemontese‎

‎In 8, cm. 14 x 21,5. Un fascicolo  in formato piu' piccolo di 32 pagine precede la ristampa anastatica di pp. XIV + 91 + (3). Una illustrazone in bianco e nero all' antiporta. Brossura editoriale con titoli entro cornice in motivo fleare su entrambi i piatti protetta da pellicola trasparente. Segni di nastro adesivo alla prima e ultima pagina. Pagine lievemente brunite dal fattore tempo. Edizione anastatica della commedia secentesca dialettale piemontese pubblicata nel 1784 da Giammichele Briolo. Note e appunti di Andrea Viglongo.‎

‎Vittoriano Sardou, Vittorio Bersezio (traduttore)‎

‎I fossili. Commedia in quattro atti‎

‎In 16, cm. 12,3 x 19, pp. 114+ (1). Brossura editoriale. Ordinari segni del tempo e leggere bruniture alla coperta, con piccolo danno riparato al dorso. Leggero alone brunito alle pagine, contropiatti, prime ed ultime pagine con bruniture sparse. Nel complesso in buone condizioni. Prima edizione italiana, nella traduzione di Vittorio Bersezio, della commedia in quatto atti di Sardou, drammaturgo francese, oggi ricordato per le sue creazioni che ispirarono celebri libretti d'opera fra cui La Tosca su cui e' basata l'opera Tosca di Giacomo Puccini, e Fedora e Madame Sans-Gene che fornirono i soggetti per i drammi lirici Fedora e Madame Sans-Gene di Umberto Giordano. Traduzione di Vittorio Bersezio, scrittore e drammaturgo, il cui  capolavoro riconosciuto e' la commedia piccolo-borghese 'Le miserie 'd Monsu' Travet', rappresentata a Torino nel 1863 che ebbe a suo tempo gli elogi di Manzoni, mentre il nome del suo protagonista Travet o Travetti venne accolto nel Dizionario di Petrocchi come sinonimo di 'piccolo burocrate', 'impiegatuccio'.‎

‎ANTONA-TRAVERSI‎

‎Le dimenticate. Profili di attrici‎

‎In 16, cm. 12,5 x 18,5, pp. 237 + (3), con 4 illustrazioni fotografiche su carta patinata fuori testo. Brossura editoriale illustrata. Pagine ingiallite dal fattore tempo con sporadiche bruniture, tagli bruniti. Dedica all'occhietto. In buone condizioni. Brevi biografie delle attrici che hanno raggiunto la fama tra fine Ottocento e i primi anni del Novecento, gli esordi,  i successi e l'inevitabile declino raccontati con i toni della narrazione fascista.‎

‎Filippo Tommaso Marinetti‎

‎Re Baldoria. Tragedia satirica in quattro atti in prosa‎

‎In 16 (cm 11,5 x 17,5), pp. 268. Scritta a penna alla prima pagina con l'occhietto. Brossura editoriale con illustrazione di Luigi Pennone, con le due maschere comica e tragica, al piatto anteriore. Indicazione di "ristampa" alla pagina del copyright. Terza edizione (edizione originale, Parigi 1905). La prima di "Le Roi Bombance", nell'aprile 1905, una grande metafora basata sul tema della reincarnazione, fu un sonoro insuccesso per Marinetti pur potendo vantare la messa in scena di Aureliene Lugne-Poe, fondatore e direttore del Teatro dell'Opera di Parigi ("Le disapprovazioni e le proteste furono vivacissime ad ogni atto. Da molti anni non si ricorda a Parigi un insuccesso cosi' clamoroso come questo", scrisse un giornale francese). Marinetti coglie l'occasione per elaborare l'assunto della "volonta' di essere fischiati" che divenne anche il titolo di un noto manifesto futurista (anche se poi Marinetti affrontera' in duello un recensore reo di aver criticato troppo il suo dramma). Cammarota, Marinetti, 254.‎

‎AA.VV.‎

‎Il Museo teatrale alla Scala 1913-1963‎

‎In 4, cm. 24,5 x 32, pp. 414 + (2), con moltissime illustrazioni in bianco e nero nel testo e numerose tavole in bianco e nero e a colori fuori  testo. Legatura in tela editoriale blu con stemma inciso in oro al piatto e titoli in oro dorso, sovraccoperta illustrata a colori. Ordinari segni del tempo e lievi tracce di polvere alla coperta. Ottimo esemplare. 15 capitoli a cura di S. Vittadini, A. Mandelli, E. Possenti, G. Tintori, L. Rossi, E. Palmieri, C. Rava, L. Barbara, M. Mirabelli Roberti, G. Belloni, F. Arese, A. Orombelli, T. Rogledi Manni che riassumono la storia e le attivita' del Teatro alla Scala di Milano.‎

‎Giuseppe Revere‎

‎I Piagnoni e gli Arrabbiati al tempo di Fra Girolamo Savonarola. Volume primo (-secondo)‎

‎2 volumi in 16 (cm 12 x 18,5), pp. 281 + (3); 307 + (5). Qualche brunitura sparsa alle pagine. Brossura editoriale con qualche danno riparato specie al primo volume. Edizione originale, rara a trovarsi nella copertina in brossura editoriale, di questo dramma storico di Giuseppe Revere. Il dramma, dalla notevole prolissita' letteraria, non venne portato in scena a differenza di altre opere del drammaturgo come "Sampiero di Bastelica" e la "Congiura di Bedmar" rappresentati dalla Compagnia drammatica Lombarda con Gustavo Modena prima, e con Alamanno Morelli poi.‎

‎Tony D'Urso, Ferdinando Taviani‎

‎Lo straniero che danza. Album dell'Odin Teatret 1972/77‎

‎In 8, pp. 240 con riproduzioni fotografiche in bianco/nero. Brossura editoriale. Un classico di Ferdinando Taviani dedicato all'Odin Teatret. Condizioni molto buone.‎

‎ARIOSTO Lucovico‎

‎La Lena‎

‎In 16, cm. 10,5 x 18, pp. 94 + (8). Brossura editoriale illustrata. Coperta leggermente ingiallita. In condizioni molto buone. Volume n. 201 della collana: Collezione di Teatro diretta da Paolo Grassi e Gerardo Guerrieri. Prima edizione. A cura di Guido Davico Bonino.‎

‎MACCHIAVELLI Niccolo'‎

‎Clizia‎

‎In 16, cm. 10,5 x 18, pp. 86 + (10). Brossura editoriale illustrata. Coperta leggermente ingiallita. In condizioni molto buone. Volume n. 216 della collana: Collezione di Teatro diretta da Paolo Grassi e Gerardo Guerrieri. Prima edizione. A cura di Guido Davico Bonino.‎

‎MAETERLINK Maurice‎

‎L'uccellino azzurro. Fiaba in sei atti e dodici quadri‎

‎In 16, cm. 11 x 18, pp. XXIV + 248 + (10). Legatura in tela editoriale coeva con brossura originale illustrata conservata. Leggero alone brunito alle pagine. Dedica autografa all'antiporta. In condizioni molto buone.Traduzione di Amelia Rosselli, prefazione di Aldo Sorani. Collana Biblioteca delle giovani italiane.‎

‎Dino Terra‎

‎L'occasione. Un romanzo rappresentabile in due tempi‎

‎In 16 (cm 12 x 17), pp. 150. Brossura editoriale. Edizione originale di questo dramma teatrale di Dino Terra, narratore, giornalista, scrittore di teatro, nato a Roma nel 1903. L'opera fu insignita del Premio Marzotto ed usci' come decimo volume della collana diretta dallo stesso Terra per Sansoni. La collana presentava le opere piu' significative del teatro mondiale moderno, in una edizione a scopo divulgativo con prezzi economici.‎

‎NUZZI Cristina‎

‎Umberto Brunelleschi. Illustrazione, moda e teatro (1879 - 1949)‎

‎In 8, cm. 23 x 24,5, pp. 93 + (3 ), con un ritratto dell'artista in antiporta e numerosissime illustrazioni a colori anche a piena pagina nel testo. Brossura editoriale illustrata. In ottimo stato. Volume dedicato a Umberto Brunelleschi pittore, illustratore, costumista e scenografo toscano, protagonista della storia del costume teatrale e della scenografia del Novecento in Italia, Francia, Germania e America.‎

‎MARINETTI, SETTIMELLI, BALLA, BOCCIONI, BUZZI, CARLI, CHITI DEPERO‎

‎Teatro. Rivista d'arte. Anno V. N. 3. Marzo - Aprile 1927 (Numero interamente dedicato al teatro futurista)‎

‎In 4, cm 22 x 29, pp. IV + 60 con 4 tavole fotografiche fuori testo e illustrazioni nel testo. Brossura editoriale con ritratto di Marinetti al piatto anteriore e scritta a penna coeva (Teatro sintetico futurista. Autori vari. Stile - concezioni - atteggiamenti - espressioni di questa forma d'arte). Raro numero di questa rivista diretta da Nino Della Casa. Questo numero del marzo-aprile 1927 e' quasi interamente dedicato al teatro futurista (le ultime 20 pp. si occupano di cronaca teatrale e in esse si trova la recensione del libro marinettiano 'Prigionieri e Vulcani' pubblicato dalla stessa casa editrice di questa rivista). Sono presentati alcuni dei lavori teatrali piu' significativi del movimento, appartenenti alla fase del Teatro futurista sintetico. Troviamo lavori di Marinetti: Simultaneita'; Vengono. Dramma d'oggetti (in cui i protagonisti non sono attori ma un tavolo e alcune sedie con camerieri); Le Basi (in cui al centro della scena sono messi i piedi dei protagonisti); L'improvvisata; Cura di luce; Il contratto; Lotta di fondali; La grande cura (sintesi tattile); Il quartetto tattile (sintesi tattile); Indecisione (sintesi tattile); Passatismo; La scienza e l'ignoto; Dissonanza; Filo elettrico. Settimelli: Intersecazioni di ambienti e di epoche; Divoratore di donne. Balla: Per comprendere il pianto (in cui prendono forma la sensibilita' numerica e l'idea di splendore meccanico e geometrico interamente giocata su una intersecazione linguistica che comprende numeri e parole). Boccioni: Il corpo che sale; Genio e coltura (in cui sono concentrate le ossessioni dell'artista, cioe' le donne, la critica e il successo artistico). Buzzi: Parallelepipedo. Carli: I pervertiti. Chiti: Parole (in cui e' costruito un montaggio sonoro facendo recitare da attori numerati spezzoni di frasi che dovevano dare l'idea di un parlottio incessante) - Costruzioni - Parossismo. Depero: Colori (che realizza una sintesi teatrale astratta per mezzo di una tavola parolibera). Dessy: Mi pare che sarebbe giusto fare cosi'. Fillia: Sensualita' meccanica (espressa per mezzo di una tavola parolibera). Folgore: Ombre + fantocci + uomini. Jannelli: Forze. Nannetti: Seggiola a sdraio. Pratella: Primavera. Rognoni: L'uomo normale. Vasari: Ecce homo. Volt: La noia di una statua. Seguono articoli teorici quali 'Il teatro futurista giudicato da Romagnoli, Tilgher e Braga; Scenosintesi plastica dinamica (Prampolini); Scenografia futurista (Marchi); Il musicista futurista Franco Casavola (Russolo); Luigi Russolo (Casavola). Salaris, Riviste, p. 652. Salaris, Storia del futurismo, p. 192. Tisdall - Bozzola, p. 106.‎

‎STRELHER Giorgio, FRIGERIO Ezio‎

‎L'atelier dell'illusione. Teatro alla Scala. Quarant'anni di costumi‎

‎In 8, 21 x 28,5, pp. 193 + (1), quasi interamente illustrato con immagini in bianco e nero e a colori prevalentemente a piena pagina che riproducono i costumi di scena  del Teatro alla Scala di Milano. Brossura editoriale illustrata. Minima mancanza all'angolo esterno della coperta. In condizioni molto buone. Catalogo della Mostra curata da Giorgio Strehler ed Ezio Frigerio con la collaborazione di Luisa Spinatelli.‎

‎Anonimo‎

‎Hair. Theatre de la Porte St. Martin‎

‎In 8 (cm 21 x 27), pp. (32) con riproduzioni fotografiche in bianco/nero nel testo. Brossura editoriale con aloni ai piatti, qualche alone al margine interno dei primi fogli. Programma di sala-catalogo dello spettacolo Hair rappresentato al Teatro de la Porte St. Martin di Parigi nel 1969. Il musical, diretto da Bertrand Castelli e Tom O'Horgan, con musiche di Galt Mac Dermot e canzoni di Gerome Ragni e James Rado, venne rappresentato per la prima volta nell'ottobre del 1967 a Broadway. La versione francese fu appunto al Teatro de la Porte St. Martin nel maggio 1969.‎

‎Carlo Silvestro, Richard Schechner‎

‎The Living Book of the Living Theatre‎

‎In 8 (cm 21,5 x 24), pp. (238). Legatura editoriale in piena tela con sovraccoperta illustrata. Volume interamente fotografico dedicato al Living Theatre di Julian Beck e Judith Malina a cura di Carlo Silvestro. Testo introduttivo di Richard Schechner. Testo in inglese. Ampia rassegna per immagini dei principali spettacoli della compagnia newyorkese: Misteries & Small Pieces; Frankenstein; Antigones; Paradise now.‎

‎AA.VV.‎

‎Teatro e cinema. Numero 1, gennaio-marzo 1967‎

‎In 8 (cm 17 x 24), pp. 122 + (2). Brossura editoriale. Primo numero, del gennaio-marzo 1967, di questa rivista di teatro e cinema pubblicata a Genova che annoverava nel comitato di redazione Claudio G. Fava, Giovanni Cattanei, Mauro Manciotti. Presente una retrospettiva finale dedicata ad alcuni spettacoli cecoviani in Italia nel 1965, a cura di Franco Vazzoler, Nanni Durand e Stefano Milioni, un articolo di Claudio G. Fava sulla XXVII edizione della Mostra di Venezia, un articolo di Tino Ranieri dal titolo "Il western casalingo", un articolo su Arbasino di Sergio Checconi; ecc...‎

‎Anonimo‎

‎La belle-fille. Piece en 4 actes et 5 tableaux de D. H. Lawrence jouee par Le Theatre de l'Equipe (Programma di sala)‎

‎In 8 (cm 13,5 x 21), pp. 12 con riproduzioni fotografiche in bianco/nero. Brossura editoriale. Programma di sala dello spettacolo La belle-fille di D. H. Lawrence messo in scena dalla compagnia Theatre de l'Equipe diretta da Fernand Piette. Non compare la data della rappresentazione ma 1969 circa. Compaiono ritratti fotografici in bianco/nero degli attori della compagnia.‎

‎Alberto Boccardi‎

‎La donna nell'opera di Henrik Ibsen‎

‎In 16 (cm 13 x 19,5), pp. 51 + (1). Omaggio manoscritto dell'editore al piatto anteriore. Qualche sporadico segno con lapis blu ai margini del testo. Danni riparati al dorso. Brossura editoriale. Edizione originale di questo saggio, di cui esiste una ristampa del 1999, di Alberto Boccardi, figura di spicco della cultura triestina del secondo Ottocento e del primo Novecento tant'e' che Silvio Benco, nella sua guida di Trieste, lo affianco' ad Italo Svevo tra gli autori del romanzo di "analisi". Critico teatrale, fu anche autore di commedie e drammi. Il teatro di Ibsen giunse in Italia nel 1889 quando, a Torino, Emilia Aliprandi interpreto' "Casa di bambola". Ma fu senza dubbio la prova di Eleonora Duse, due anni piu' tardi, a far accendere il dibattito in Italia sul teatro del drammaturgo norvegese. Anche a Trieste si sviluppo' un pensiero critico sul teatro ibseniano, ma gli intellettuali cittadini, che avevano gia' conosciuto Ibsen sulle scene tedesche, ed erano figli di una cultura mitteleuropea, aprirono la strada alla comprensione del teatro dell'autore scandinavo. Tra questi il saggio di Boccardi, gli interventi critici di Silvio Benco e di Carlo Michelstaedter, Scipio Slataper e Federico Sternberg.‎

‎Vittorio Beonio-Brocchieri‎

‎Appello al Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi sul problema del teatro italiano‎

‎In 8 (cm 16 x 23), pp. 9. Pubblicazione priva di dati editoriali (in fine e' riportata l'indicazione a stampa "Pavia, Universita'", 1956) in cui Vittorio Beonio-Brocchieri, scrittore e drammaturgo, si rivolge direttamente al Presidente della Repubblica Gronchi. L'A. pone in sostanza la questione della nuova drammaturgia italiana sia lamentando il fatto che gli editori non vogliono pubblicare drammi che non siano gia' transitati per i palcoscenici, sia sostenendo che lo Stato dovrebbe sovvenzionare il nuovo teatro, intendendo i nuovi drammi, invece di sostenere la riproposizione sulle scene dei classici o di drammi che hanno ottenuto successo all'estero.‎

‎Sabatino Lopez‎

‎Dal carteggio di Virgilio Talli raccolto da Egisto Roggero‎

‎In 8 (cm 12,5 x 19), pp. (6) + 184 con tavole fotografiche fuori testo su carta patinata e ritratto dell'Autore all'antiporta. Brossura editoriale con lieve danno riparato al dorso. Raccolta di lettere indirizzate e scritte dal capocomico Virgilio Talli. Interessante panoramica sul teatro italiano del primo Novecento.‎

‎William Shakespeare, Israel Gollancz‎

‎Shakespeare's Comedy of As you like it with Preface, Glossary by Israel Gollancz‎

‎In 24 (cm 10 x 19), pp. XIV + (2) + 144 con 1 tavola illustrata all'antiporta. Legatura editoriale in piena tela con titolo oro e stemma al piatto anteriore. Edizione di As you like it di Shakespeare con prefazione di Israel Gollancz.‎

‎Anonimo‎

‎Il marito e la moglie alla moda. Commedia‎

‎In 16 (cm 13,5 x 20,5 circa), pp. 72. Alone al margine esterno bianco delle pagine. Legatura coeva in cartonatura (numeri manoscritti ai piatti). Commedia anonima pubblicata a Milano. Dall'argomento iniziale: "Dolciano, seguendo le moderne usanze, permette, anzi gode che Rosalba sua moglie sia corteggiata e servita specialmente da Persone di rango tra le quali il favorito e' Orazio, Conte novello, ma assai ricco e che spende alla grande". Cfr. Stefano Locatelli, "Edizioni teatrali nella Milano del Settecento", 2014, p. 309.‎

‎Luigi Pellico‎

‎La crisi del matrimonio. Commedia in versi...preceduta da un ragionamento intorno alla convenienza di verseggiare la commedia italiana‎

‎In 8 (cm 13,5 x 22), 158 + (1) di errata + (1 bianca). Gore al margine superiore del frontespizio, lieve mancanza all'angolo superiore esterno dei primi 3 fogli, alone brunito al margine superiore bianco delle pp. da 62 a 72. Piatto posteriore in brossura originale, piatto anteriore rifatto con carta coeva. Edizione originale di questa commedia di Luigi Pellico (1788-1841), fratello maggiore di Silvio. "Scrisse Luigi alcune commedie in versi, due delle quali vennero stampate, cioe' la Crisi del matrimonio preceduta da un suo erudito ragionamento intorno alla convenienza di verseggiare la commedia Italiana, e l'Arricchito ambizioso, commedie giustamente lodate dai giornali letterarii d'Italia. Coloro che conoscono quanto sia arduo il verseggiare degnamente una commedia italiana sapranno tributare a Luigi Pellico la meritata lode pel fortunato esperimento" (Delfino Muletti, "Memorie storico-diplomatiche appartenenti alla citta' ed ai marchesi di Saluzzo", 1833, p. 312).‎

‎V. Sardou, Vittorio Bersezio (traduttore)‎

‎Daniele Rochat. Commedia in cinque atti ridotta per le scene italiane... da Vittorio Bersezio‎

‎In 8 (cm 13,5 x 22), pp. 94 + (2 bianche). Forellino al piatto anteriore, al frontespizio, fino a pagina 8. Brossura editoriale. Prima edizione italiana, nella traduzione di Vittorio Bersezio, della commedia francese di Victorien Sardou 'Daniel Rochat'. Sulla "Rivista Nuova di Scienze, Lettere ed Arti" del 1880, si legge una lunga recensione di Michele Uda, successiva alla rappresentazione al Teatro dei Fiorentini di Napoli, che sostanzialmente critica lo spettacolo per avere "annacquato" l'originale, privando il testo del suo spirito bellicoso che infatti aveva suscitato notevole scalpore sui palcoscenici parigini. "Uscendo di teatro nessuno poteva persuadersi che il Daniele Rochat avesse sollevato in Parigi una tempesta cosi violenta di proteste indignate e di rappresaglie partigiane. Pochi si accorsero che, passando attraverso l'annacquata traduzione italiana, la commedia francese si era spogliata dei particolari irritanti dove la satira e' aggressiva, l'allusione personale e il frizzo astioso. Si teme' forse che le procelle della Comedie-Francaise si scatenassero con egual furore nella semi-vuota sala dei Fiorentini, e nel parapiglia andassero di mezzo le molte repliche che il capo-comico si era ripromesse. Per questo si attenuo', si velo', si soppresse e della commedia battagliera che apertamente criticava istituzioni ed uomini, della satira politica non rimase che la tesi antipatica e la dimostrazione sbagliata". In realta', il recensore non sembra ascrivere la responsabilita' della cattiva riuscita dello spettacolo alla traduzione di Bersezio, che non viene mai citato, ma all'allestimento e alla recitazione.‎

‎Cipriano Sala‎

‎La sposa a ottant'anni o meglio tardi che mai. Commedia in due atti; Le brache di certe donne. Commedia in un atto‎

‎In 16 (cm 12 x 18), pp. 85 + (1 bianca) con ritratto in litografia dell'Autore all'antiporta. Qualche macchietta sparsa. Brossura editoriale con danni riparati. Pubblicazione divertissement contenente due commedie per il teatro in due atti e in atto unico di Cipriano Sala, nato a Fubine, piu' noto come veterinario e zooiatro che come autore comico.‎

‎Terenzio‎

‎Pub. Terentii Comoediae sex ex recensione Heinsiana cum annotationibus Thomae Farnabii in quatuor priores‎

‎In 24 (cm 9 x 15), pp. (36) + 279 + (5) con bel frontespizio inciso all'acquaforte raffigurante una scena teatrale a piu' personaggi. Piccolo ritratto entro medaglione di Terenzio al verso della carta 16. Mancano le ultime 2 carte bianche. Gora all'angolo esterno delle prime 40 pp. circa, altra gora all'angolo inferiore delle ultime pagine. Cartonatura coeva con alone all'angolo superiore esterno del piatto anteriore. Edizione, stampata ad Amsterdam, di queste sei commedie di Terenzio, curata da Daniel Heinsius, filologo olandese, poliglotta, autore di poesie in olandese, latino e greco. Compaiono le note di Thomas Farnaby, maestro di retorica e curatore di classici latini. Le sei commedie presenti sono: Andria, Eunuco, Heautontimor (Il punitore di se' stesso), Adelphi, Phormio, Hecyra.‎

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