|
Redeker Robert
L'eclissi della morte
brossura Il nostro non è forse il tempo dell'eclissi della morte? Tra sogni d'immortalità, culto della giovinezza e paura del cadavere, la morte non deve più fare parte della vita. Viene nascosta, snaturata, eclissata. Ed è un'eclissi sia nel linguaggio (dove per esempio "lasciare" ha sostituito "morire") sia nell'ambito sociale (per cui la morte è stata evacuata dalla città). E il transumanesimo porta oggi a compimento tale eclissi, decretando che la vita è ormai senza morte e la morte senza vita. È allora questa la difficoltà che viene affrontata da Redeker: quella di una vita che non è più ordinata verso una fine, verso la morte che le conferiva profondità e significato. Analizzando ciò che l'eclissi della morte dice del nostro tempo, il filosofo francese evoca i temi della cremazione, dell'eutanasia, del posto del corpo. E pone questa domanda scandalosa per la società contemporanea: perché mai dovremmo gioire di dover morire? «La morte ha una pessima reputazione. Perché mai dovremmo gioire di dover morire, anziché fuggire dai nostri limiti e dalla nostra finitudine? Propongo qui una risposta umanista a questa domanda. Risvegliando due sentimenti: il senso di angoscia e il senso del tragico. L'erosione di questi due sentimenti segna la disumanizzazione, crea la soglia del post-umano» (Robert Redeker). Un testo inusuale, provocatorio e salutare, in cui l'eclissi della morte è denunciata come perdita di umanità per tutti noi.
|
|
Doyle Roddy
La gita di mezzanotte
br. Mary ha dodici anni e sta attraversando un brutto periodo: la sua migliore amica si è trasferita, sua mamma Scarlett quando parla con lei esagera con i punti esclamativi e, soprattutto, la sua adorata nonna Emer non sta bene ed è all'ospedale. Mary sa che per la nonna non c'è più speranza, ma non è pronta a lasciarla andare. Lei e la mamma vanno a trovarla spesso, anche se è dura perché la nonna ormai dorme quasi sempre. Un giorno però, tornando da scuola, Mary incontra una signora misteriosa che le dà un messaggio per la nonna. Sembra che le conosca entrambe e ha un'aria familiare, benché d'altri tempi... Inizia così un'avventura speciale, in cui quattro generazioni di donne avranno modo di confrontarsi e di conoscersi meglio. Un racconto commovente, agrodolce e pieno di ironia che aiuta ad accettare anche ciò che sembra inaccettabile e troppo definitivo.
|
|
Sogyal (Rinpoche)
Riflessioni quotidiane sul vivere e sul morire
br. Sogyal Rinpoche è oggi uno dei più popolari interpreti del buddhismo tibetano. Propone con questo libro una serie di riflessioni e brevi racconti che vogliono fornire lo spunto per avvicinarsi alla grande "sapienza della morte" tibetana.
|
|
Kast Verena
L'esperienza del distacco
br. Gli esseri umani sono mortali. Posta di fronte a questo dato, la nostra civiltà tende a esorcizzare la morte, mentre i singoli individui o rifiutano una realtà dura da accettare o innescano processi inconsapevoli di simbiosi con l'estinto (soprattutto se sono colpiti dalla perdita dei loro cari): in ogni caso bloccano il loro processo di maturazione e di sviluppo psichico. Dalla ricerca dell'autrice, esperta di psicologia analitica, emerge l'importanza dell'elaborazione del lutto (Freud) per evitare l'insorgere di stati depressivi e per favorire lo sviluppo e la crescita della personalità, proprio a seguito di dolorose esperienze di morte.
|
|
Riccioni S. (cur.); Perissinotto L. (cur.)
Animali figurati. Teoria e rappresentazione del mondo animale dal Medioevo all'Età moderna
ill., br. Il mondo animale, reale e fantastico, ricopre da sempre un ruolo fondamentale nel percorso di (auto)conoscenza e (auto)rappresentazione dell'uomo. Il Medioevo e la prima Età moderna costituiscono un crocevia per l'interpretazione allegorica degli animali, per la loro osservazione scientifica e per le modalità di rappresentazione in arte. Trattando di scimmie, sirene, grifoni, leoni, grilli, falchi, vermi e fenici, il volume affronta con un approccio critico multidisciplinare il complesso linguaggio metaforico offerto dalla varietà dei modi nei quali gli animali erano teorizzati, visti, immaginati, raccontati e, soprattutto, raffigurati nella società e nella storia tra Medioevo e Rinascimento, con un particolare riguardo alle opere presenti nella città di Venezia.
|
|
Rondinelli Sabrina
L'amica fantasma
ill., br. Camilla e Mia, amiche del cuore, hanno fatto un patto: niente e nessuno potrà dividerle. L'amicizia tra le due ragazze è piuttosto esclusiva. Soprattutto Camilla si dimostra gelosa di Mia: la vuole tutta per sé e non accetta che altre si intromettano tra loro. Perciò quando entra in scena Betty si sente tradita. Giorno dopo giorno, Mia si allontana. Ma il vero motivo del cambiamento di Mia è un altro. Camilla non è una ragazza reale. È morta due mesi prima; è soltanto un ricordo che vive ancora nella fantasia dell'amica. E come tutti i ricordi, con il trascorrere del tempo, è destinato ad affievolirsi. Man mano che Mia la dimentica, Camilla inizia a svanire. Mia è combattuta tra i sensi di colpa e il desiderio di ricominciare la sua vita, mentre Camilla non ci sta a morire una seconda volta e diventa sempre più soffocante, invadente, pericolosa... Età di lettura: da 12 anni.
|
|
Balducci Bianca
Roghi funebri e riti funerari macedoni
brossura
|
|
Fagioli Massimo
Istinto di morte e conoscenza
br. La vitalità è la reazione biologica, alla 24ª settimana di gravidanza, di un sé libidico del feto che, avendo rapporto con l'oggetto (liquido amniotico), ne realizza l'esistenza per le sensazioni che dà la sensibilità biologica. La fantasia è la realizzazione dell'istinto di morte che, in quanto fantasia di non esistenza della realtà esterna al neonato, rende esistente nella traccia mnesica (capacità di immaginare) il sé endouterino, cioè il sé in contatto fisico con un oggetto.
|
|
Cavina Marco
Andarsene al momento giusto. Culture dell'eutanasia nella storia europea
br. Oggi il tema dell'eutanasia si sta prepotentemente imponendo alle coscienze, ma, ci ricorda l'autore di questo libro, il fervore intorno alle pratiche eutanasiche si è già registrato in Europa a partire dalla tarda antichità e sino a tutto il XIX secolo. Si trattava di esperienze caratterizzate da un'amplissima varietà tipologica, contrassegnate talvolta dalla clandestinità, consolidate in particolari nicchie sociali e culture popolari. Nel furtivo colpo di grazia al commilitone moribondo, nella ricerca ossessiva di un improbabile martirio, nell'impropria strumentalizzazione degli apparati della pubblica giustizia, nella tacita azione di un medico compiacente o di una "badante" compassionevole, nell'istituzionalizzazione consuetudinaria di "professionisti" della buona morte, in mille superstizioni e in mille rituali tinteggiati di una singolare religiosità, possiamo rintracciare quell'istanza forse troppo umana di un ultimo gesto di pietà.
|
|
Valdrè Rossella
La morte dentro la vita. Riflessioni psicoanalitiche sulla pulsione muta. La pulsione di morte nella teoria, nella clinica e nell'arte
br. «Questo libro di Rossella Valdrè sulla pulsione di morte è frutto di un contatto con un "fuori" che si addensa di violenza e che rende difficile il compito vitale di dare significato agli eventi che attraversano il mondo in cui viviamo. La pulsione di morte è concetto poco di moda, inconsueto per la letteratura psicoanalitica attuale, salvo quella francese. Si tratta di un concetto intrigante, ambiguo, ma nel panorama attuale Rossella Valdrè si caratterizza proprio per l'invito che rivolge a tutti noi di sostare su questo tipo di concetti, di non liquidarli come obsoleti o scandalosamente metapsicologici. La metapsicologia è proprio la dimensione che ci porta accanto alla realtà. Il testo scava nelle perplessità che la pulsione di morte freudiana ha suscitato in psicoanalisi: la vita e la morte non come polarità antitetiche ma dimensioni che convivono in una dialettica conflittuale e complementare insieme. Come provato oggi dalle scoperte scientifiche del suicidio cellulare e dell'apoptosi, la straordinaria intuizione freudiana torna a interrogarci: la morte si mescola con la vita.» (Laura Ambrosiano)
|
|
Schulz Roland
Cosa succede quando moriamo. La nostra fine e quello che dovremmo sapere al riguardo
brossura Cosa succede al corpo quando moriamo? Che cosa proviamo? Cosa accade quando il battito cardiaco si ferma? E cosa accade al corpo prima della sepoltura? La morte e il lutto sono inevitabili per ognuno di noi. Eppure non sono argomenti di cui parliamo volentieri e a malapena ne sappiamo qualcosa. Roland Schulz trova le parole giuste per descrivere l'indescrivibile e dà risposte a domande molto profonde. Svelando le paure e i pensieri più nascosti di ognuno di noi, Cosa succede quando moriamo mostra in dettaglio tutte le reazioni fisiche che il corpo subisce, ma descrive anche le reazioni emotive e le sensazioni psicologiche che toccano da vicino il morente e le persone che lo circondano. Accompagnando il lettore con delicatezza, Schulz racconta ciò che sperimentiamo durante i nostri ultimi giorni e le ultime ore. Segue il percorso del corpo nell'ultimo viaggio ed esamina cosa significa vivere la morte e il lutto per coloro che rimangono, aiutando a superare la tristezza e continuare a vivere.
|
|
Mirisola Vincenzo; Vanzella Giuseppe
Sicilia mitica Arcadia. Von Gloeden e la «scuola» di Taormina. Ediz. italiana e inglese
ill., ril.
|
|
Augusto Cavadi
Andarsene. Brevi riflessioni sulla morte propria e altrui
Il dono grande che la morte non può evitare di fare è valorizzare la nostra vita, evidenziandone la preziosità. Autori: Augusto Cavadi.
|
|
Berttrand dis. – Salmon sculp.
Morte de Virginie
inserita nella famosa opera "L’ART - Revue Hebdomadaire Illustrée" pubbicata a Paris dal 1875 al 1895, stampata su carta vergellata. Dimensioni del foglio mm 280x420
|
|
Moritz fec.
Napoleons Tod 5 May 1821
Piccola incisione, antica ed originale, entro decorativa cornice. Autore: Moritz fec.. Luogo: Napoleone Morte. Anno: 1848. Tecnica: acquatinta. Dimensioni: 72x100.
|
|
Natura morta con frutta. Litografia originale a colori impressi con tecnica oleografica, senza titolo e senza indicazione di autore ma quasi sicuramente eseguita da Arsène Symphorien Sauvage, pubblicata in Germania ("Printed in Germany", lungo il margine sinistro) nella seconda metà del XIX secolo. Cm. 17 x 39. Perfetto esemplare in psspt. (8084)
Classica natura morta con mele, pere, fichi e uva, smagliante nei vividi colori cui la raffinata tecnica oleografica conferisce ulteriore brillantezza a imitazione della pittura a olio. Il Sauvage, "specialista" in frutta, nature morte e ritratti, si fece conoscere ed apprezzare nella Parigi dell'Ottocento sin dal suo debutto al "Salon des Artistes" nel 1868. Cfr. Bénézit, Dictionnaire des peintres et graveurs, XII/p. 327.
|
|
Pesche in un cestino di vimini. Litografia impressa a colori con tecnica oleografica, senza titolo e senza indicazione di autore ma quasi sicuramente eseguita da Arsène Symphorien Sauvage, pubblicata in Germania ("printed in Germany", lungo il margine destro) nella seconda metà del XIX secolo. Cm. 25 x 37,5, più piccolo margine. Perfetto esemplare, in psspt. (8444)
Un trionfo di magnifiche pesche con qualche ramoscello verde in un piatto di vimini intrecciati, smaglianti nei vividi colori cui la raffinata tecnica oleografica conferisce ulteriore brillantezza a imitazione della pittura a olio. Il Sauvage, "specialista" in nature morte con frutta e ritratti, si fece conoscere ed apprezzare nella Parigi dell'Ottocento sin dal suo debutto al "Salon des Artistes" nel 1868. Cfr. Bénézit, Dictionnaire des peintres et graveurs, XII/p. 327.
|
|
"Figura Mortis", dall'opera Sermones de Arbore Humana, 1519
Xilografia: incisione h mm 181, l mm 130; intera pagina h mm 260, l mm 182, margini ampi. Tratta dall'opera dall'opera "Sermones de Arbore Humana" di Johannes Grüninger, Straßburg,1519. L'incisione rafffigura la Morte che colpisce con le sue armi una intera famiglia, sotto gli occhi di un nobile rimasto illeso. In secondo piano una fiera è colpita anch'essa a morte. Al centro dell'incisione un albero di cedro, rappresentazione dei dodici frutti dello Spirito Santo, che servono per agevolare la pratica delle virtù sia teologali, sia morali. La diffusione del tema del memento mori (ricorda che devi morire) è utilizzato a partire dal cristianesimo con la grande peste del 1348, che infuriò in tutta Europa e che rese la morte un fenomeno familiare nei vari paesi europei. Iconograficamente soltanto i cadaveri, simboli del conturbante richiamo dell'aldilà, laicizzano l'ideale della morte stessa. Johannes Geiler. von Kaisersberg, così chiamato dal luogo di residenza del nonno, nacque il 16 marzo 1445 a Sciaffusa. Opera in buono stato di conservazione; in basso a destra segni di brunitura dovuti alla luce. Al verso dell'opera indice in latino da cui è tratta la tavola. . .
|
|
Mario Maserati (Voghera 1890 - Novi Ligure 1981)
La Morte conduce gli uomini, 1915
Matita misure: mm 296 x 417 Pittore e disegnatore italiano. Mario è il quinto dei fratelli Maserati (Carlo, Bindo, Ernesto, Alfieri, Mario, Ettore), e anche l’unico ad non occuparsi di meccanica. Contribuisce tuttavia al progetto dell'omonima casa automobilistica disegnando il famoso logo del tridente prendendo spunto dalla nota statua di Nettuno di Giambologna in piazza Maggiore a Bologna. Sin da giovanissimo inizia a disegnare frequentando gli ambienti artistici a lui vicini e studiando le pitture di Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini, Paul Cézanne e dei pittori francesi. Frequenta l’Accademia di Brera, allievo di Giuseppe Mentessi e Cesare Tallone, interrompe gli studi a causa della guerra dalla quale tornerà ferito, e si diploma nel 1919. Successivamente con la famiglia si trasferisce a Bologna dove ha uno studio nell'officina del fratello. A partire dagli anni '20 torna a dividersi fra Milano dove abita e la sua amata Voghera dove aprirà uno studio e dove insegna arti applicate. Molti sue opere sono andate distrutte nel bombardamento dello studio nel 1946, restano molti affreschi in chiese ed edifici pubblici. Le sue rappresentazioni spaziano dalla "rigidità" accademica alle nuove tendenze metafisiche e divisioniste, la sua ricerca si concentra soprattutto dal punto di vista cromatico. In questo foglio intenso e profondo il tratto marcato della grafite steso su una carta cerulea conferisce drammaticità alla composizione. In un paesaggio spoglio, appena accennati due alberi sterzati dal vento sulla sinistra, assistiamo ad una sorte di "parata della Morte". La Morte è uno scheletro, sopra un cavallo enorme ma magro e sfiancato, regge l'asta di una bandiera nera mossa dal vento. Ai suoi fianchi un fiume di persone, di derelitti, avanza dal fondo della scena. Sulla destra uomini stanchi, raffreddati, spaventati, indossano lo stesso abito che pare una tuta da lavoro, camminano inermi, c'è chi si copre il volto forse per il vento, forse per la disperazione, e chi stringe al petto le braccia. Sulla sinistra procedono le donne nei loro lunghi abiti, affrante, doloranti, la prima con un bambino in braccio. Il primo piano è occupato dal corpo esanime di un uomo a terra su cui è riversa una donna disperata. In basso a destra, a matita, firma e data. Il soggetto potrebbe rientrare nel genere che raffigura soggetti di ispirazione sociale, di denuncia della condizione operaia o della miseria di certe classi sociali. Mario potrebbe essersi ispirato a qualche sciopero o manifestazione visto frequentando il mondo dell'industria meccanica o forse propone una riflessione sugli orrori che avrebbe da lì a poco mostrato il primo conflitto mondiale. La composizione riporta alla mente il dipinto di Pellizza da Volpedo il Quarto Stato. Buono stato di conservazione, eccetto qualche piega verticale. Si notino fori ai quattro angoli del foglio per un precedente esposizione senza cornice. Al verso, a matita e sanguigna, viene realizzato uno studio per le gambe di un uomo disteso a terra.
|
|
Cesare Battisti.
Cartolina postale fotografica alla gelatina ai sali d'argento di misura 135x89 mm con griglia al verso. La fotografia raffigura Cesare Battisti dopo aver sentito la sua sentenza di morte tra gli sgherri austriaci che lo hanno catturato. Sullo sfondo un edificio.
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 15 - 22 Dicembre 1907. Anno IX - N. 51.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "La vita quotidiana in Russia, attentato dinamitardo contro il governatore di Mosca, generale Holschelmann." "Le vittime del dovere, due carabinieri brutalmente aggrediti e feriti presso Lanzo Torinese.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 29 Marzo - 5 Aprile 1914. Anno XVI - N. 13.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "La dolorosa fine d'uno scienziato, il direttore dell'Osservatorio vesuviano, prof Mercalli, bruciato vivo nel suo studio, a Napoli." "Vaporetto del Canalgrande di Venezia affondato da una torpediniera in laguna mentre tornava, carico di gente, dal Lido.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 30 Agosto - 6 settembre 1914. Anno XVI - N. 35.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Morte del pontefice Pio X ne' suoi appartamenti in Vaticano nella seconda ora del 20 corrente." "La guerra europea, combattimento fra francesi e tedeschi intorno ad un treno militare che trasportava rinforzi a Mulhouse.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 27 Giugno - 4 Luglio 1920. Anno XXII - N. 26.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Eroismo italiano contro tradimento albanese. A Ciaf-el-Babiza, un battaglione di alpini, attaccato con particolare accanimento dai ribelli, tenne impavido le sue posizioni e ributtò il nemico infinite volte." "Una nuova propaganda lungo i fiumi. Nella ricorrenza dell'affondamento della Santo Stefano, l'Ufficio di Propaganda Nazionale di Milano ha svolto uno spettacolo di cinematografie marinare sulle acque del Ticino, presso Pavia. Le rive erano gremite di pubblico. In seguito, il cinematografo prendera posto su una chiatta e ogni sera visitera i paesi lungo il Ticino e il Po.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 13 Marzo 1938. Anno XL - N. 11.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "La morte di Gabriele d'Annunzio. Spirato al suo tavolo di lavoro, al Vittoriale, il Poeta-Soldato è stato subito adagiato in una vicina camera, tra la costernazione degli intimi. più tardi la salma, rivestita della divisa di generale d'aviazione, veniva esposta nella camera ardente." "Navi d'Italia. Benedetta dal cardinale arcivescovo Ascalesi, e scesa in mare a Napoli la torpediniera Partenope, salutata dalle acclamazioni della folla.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 29 Settembre 1946. Anno XLVIII - N. 27.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Tragedia sul Monte Bianco. Mentre con un compagno tentava una nuova via per raggiungere la vetta del maggior monte d'Europa, il noto alpinista Giusto Gervasutti, per il cedimento di una roccia, precipitava; la corda si spezzava e il poveretto scompariva nel baratro. Il compagno poteva a stento aggrapparsi ad una sporgenza e in quella posizione rimaneva per molte ore." "Oua e vein d'ra colleina.. Uva e vino della collina! Sfilano ad Ovada, per la tradizionale festa della vendemmia, carri allegorici ricolmi della più bell'uva del Monferrato e dell'Astigiano.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 16 luglio 1950. Anno LII - N. 29.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "La lotta in Corea. Carri armati pesanti nordisti avanzanti nel territorio del Sud - si tratta di macchine già appartenenti all'esercito tedesco - vengono per la prima volta a contatto di fuoco con le forze americane appena schierate con le loro artiglierie anticarro nella zona di Suwon." "La fine di un funesto mito. Il bandito Giuliano, che per sette anni, a capo di una masnada di criminali, aveva battuto la zona di Montelepre in Sicilia, uccidendo, ricattando, terrorizzando la popolazione, è stato accerchiato a Castelvetrano dai carabinieri del colonnello Luca e ucciso in conflitto, nell'interno di un cortile, dal capitano Perenze.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 4 Gennaio 1953. Anno 55 - N. 1.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Vacanze sugli sci. In tutta Italia, dalle Alpi agli Appennini, dal Cervino all'Etna, ovunque sia un campo di neve, si è data convegno per le Feste la gioventu sportiva. Natale, Capo d'Anno, l'Epifania, giornate di sole, di luce, di gioia, di pazze scivolate, di ebbrezze indimenticabili." "Valanga di fuoco contro il casello. Un'automotrice ha investito in un passaggio a livello della linea Foggia-Potenza un autotreno carico di bombole di gas. Nell'urto le bombole sono scoppiate e il gas ha preso fuoco. La fiammata ha avvolto sia il camion sia l'automotrice e quindi si è rovesciata sul vicino casello incendiandolo. Ci sono stati tre morti.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 12 Aprile 1953. Anno 55 - N. 15.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Mortale gioco di un ragazzo. Per far riprendere quota al suo aquilone, il decenne Romano Venturi, abitante a Quarrata (Toscana), si è messo a correre all'indietro. Non ha visto così un pozzo dal parapetto molto basso e c'e caduto dentro annegando. L'hanno trovato già morto, con stretta ancora in pugno la corda del suo aquilone." "Tumulto al Senato. I senatori comunisti inveiscono violentemente contro il presidente dell'Assemblea durante la votazione definitiva della nuova legge elettorale. L'on Ruini è stato poi ferito alla testa da una tavoletta lanciatagli contro dai settori dell'estrema sinistra. L'aggressione ha provocato un violento pugilato nell'aula, con molti contusi.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 5 Dicembre 1954. Anno 56 - N. 49.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Valanga sotto il tunnel. Sei bambini fra i 12 e i 6 anni, infilano, per recarsi a scuola, un sottopassaggio della ferrovia a Melzo (Milano). Nello stesso momento passa un autotreno che trasporta tronchi d'albero. Ma il carico urta contro la volta del sottopassaggio, sfasciandosi. Una valanga di tronchi pesantissimi si abbatte sui sei ragazzi che rimangono tutti feriti. Cinque di essi debbono essere ricoverati in gravi condizioni all'ospedale." "Il dominatore della Carrera. Umberto Maglioli, su Ferrari, ha vinto la quinta edizione della grande corsa automobilistica per macchine sport che attraversa per 3070 chilometri tutto il Messico, battendo di oltre mezz'ora il record della gara detenuto dal campione del mondo Manuel Fangio su Lancia. Maglioli ha ventisei anni ed e quindi uno dei più giovani fra i nostri piloti di gran fama. E' nato a Biella ed e figlio di un chirurgo. Ha compiuto tutte le tappe della corsa senza meccanico a bordo della sua velocissima macchina, capace di raggiungere i 300 chilometri orari. Non volevo, ha detto, far piangere un'altra mamma, se mi capitava qualcosa. Maglioli è divenuto l'idolo degli aficionados messicani che l'hanno accompagnato per tutta la lunga vertiginosa volata con il loro entusiasmo.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 30 Novembre 1958. Anno 60 - N. 48.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Naufragio nell'Adriatico. Il motoveliero Enrico Toti diretto a Torviscosa (Udine) con un carico di legname, fu sorpreso al largo di Grado da un violento fortunale. La piccola nave, sospinta dai marosi e dal vento, si trovava ben presto in difficolta. Tre uomini dell'equipaggio l'abbandonarono e a nuoto raggiunsero l'isolotto di San Pietro d'Orio, a qualche miglio di distanza. Il capitano Nazario Boscolo, rimasto solo a bordo, per non essere spazzato dalle ondate, si legava all'albero di poppa. Poi all'alba, aggrappato a un relitto, pote portarsi a terra." "La fine di un attore. Stroncato da un attacco cardiaco e morto improvvisamente Tyrone Power, uno degli artisti piu popolari dello schermo. Stava girando a Madrid una scena del film Salomone e la regina di Saba e precisamente quella del duello che l'opponeva a George Sanders, quando i compagni di lavoro, tra i quali era Gina Lollobrigida, lo hanno visto barcollare e comprimersi il cuore. Non sto bene disse. E' spirato sulla macchina che lo trasportava all'ospedale piu vicino. Tyrone Power aveva solo quarantaquattro anni.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 14 Febbraio 1960. Anno 62 - N. 7.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 15 Maggio 1960. Anno 62 - N. 20.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 17 Luglio 1960. Anno 62 - N. 29.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 17 Luglio 1966. Anno 68 - N. 29.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 1 Gennaio 1967. Anno 69 - N. 1.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 12 Febbraio 1967. Anno 69 - N. 7.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 30 Aprile 1967. Anno 69 - N. 18.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 20 Giugno 1967. Anno 69 - N. 26.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 16 Marzo 1971. Anno 73 - N. 9/10.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
L'ILLUSTRAZIONE ITALIANA. 17 Giugno 1934. Anno 61 - N. 24.
In-4, brossura. In buono stato di conservazione. In questo numero: “Le esercitazioni navali nel golfo di Gaeta” “Lo storico incontro di Stra. L’arrivo di Hitler all’aeroporto del Lido. Il saluto del Duce e del Fuhrer alla folla da una loggia della villa Pisani” .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 27 Novembre - 4 Dicembre 1910. Anno XII - N. 48.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "I drammi del lavoro minerario, vagoncino che precipita dentro una miniera di carbone, presso Birmingham." "La morte di Leone Tolstoi nella piccola stazione ferroviaria di Astapowo (gov di Riasan) all'alba del 20 corrente.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 23 Settembre 1976. Anno 78 - N. 39.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: Dalla Cina il ritratto del “grande padre” Mao Tse-tung. .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 14 - 20 gennaio 1940. Anno XLII - N. 3.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "I Volontari della morte. Le vittorie dei Finlandesi sui Russi sono facilitate da gruppi di Volontari della morte, sciatori armati di bombe e di cariche di dinamite. Essi piombano sulle retrovie nemiche, abbattono le sentinelle e incendiano e distruggono baracche e depositi." "Salva quattro figli. Svegliato dall'abbaiare insistente del cane, un contadino di Bleggio, presso Riva del Garda, si accorse che la sua casa era in fiamme. Vi dormivano quattro suoi figlioli, di cui uno ammalato! Senza esitare, il padre sfidava fumo e fuoco e portava in salvo i quattro piccoli.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 2 Dicembre 1956. Anno 58 - N. 49.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Preso al volo. A Polesine Parmense due operai bergamaschi, Gino Marzetti e Santo Terzi, stanno riparando uno di quei vertiginosi tralicci di ferro che sostengono i cavi per il trasporto dell'energia elettrica; il primo lavora a 130 metri di altezza, l'altro a una diecina di metri più in basso. Il Marzetti, sentendosi male, si slaccia la cintura di sicurezza e si appresta a scendere, quando, persi i sensi, precipita nel vuoto. Il Terzi che segue le mosse dell'amico si sporge in fuori e riesce fulmineamente ad afferrarlo per la cinghia e a trattenerlo. Alcuni colleghi che dal basso avevano assistito terrorizzati alla scena raggiungono i due e li portano in salvo." "L'orso permaloso. Entrato in un circo che soggiorna ad Acqui per portare una cesta di carote, l'ortolano G B Ivaldi si avvicinava troppo alle sbarre di una gabbia in cui stavano due grossi orsi bruni. Uno di essi, Tommy, certamente stuzzicato dalla vista della verdura preferita, allungava una zampa e colpiva a una spalla l'Ivaldi, strappandogli di dosso il cappotto, la giacca e lacerandogli la camicia. Molta paura e qualche danno per gli indumenti, ma nessuna ferita. La sera stessa Tommy, durante lo spettacolo, cerco di sfuggire al domatore e di scagliarsi contro il pubblico.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 19 Ottobre 1958. Anno 60 - N. 42.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Un bimbo salvato da Margaret d'Inghilterra. Grazie alla propria presenza di spirito la principessa Margaret non solo è sfuggita a un investimento, ma ha tratto in salvo un fanciullo in pericolo. Margaret stava attraversando a piedi la Piazza del Mercato di Bruges (Belgio) quando sopraggiunse una macchina guidata da una signora. A pochi passi dalla principessa camminava un bimbo. La principessa Margaret si scansò in tempo, sicche la vettura appena la sfiorò, e poi, dato un violento strattone al fanciullo, lo tirò a sè evitandogli di essere investito." "E' morto il Papa. Nel palazzo pontificio di Castelgandolfo, dove si trovava per il solito periodo di riposo, in seguito a un attacco di trombosi, si è spento Pio XII. La fine del Santo Padre, sopraggiunta dopo ansiose alternative di allarmi e di speranze, ha profondamente e dolorosamente impressionato il mondo intero. Nella tavola dedicata al luttuoso avvenimento, il pittore Walter Molino ritrae il morente Pontefice, circondato da alcune delle persone che gli furono vicine nel momento del trapasso. Da sinistra a destra sono, Suor Pasqualina Lehnert, il prof Gasbarrini, il prof Galeazzi-Lisi, Mons Dell'Acqua, Mons Van Lierde, il card Tisserant, decano del Sacro Collegio, il card Canali; inginocchiato padre Clemente, confessore di Sua Santita e, al suo fianco, il card Pizzardo.".
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 19 Agosto 1962. Anno 64 - N. 33.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 9 Giugno 1963. Anno 65 - N. 23.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 30 Agosto 1964. Anno 66 - N. 35.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
LA DOMENICA DEL CORRIERE. 7 Marzo 1965. Anno 67 - N. 10.
In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: .
|
|
|