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‎Costa Armida; Costa Barbara‎

‎La tarantella. Storia aneddoti e curiosità del ballo popolare più famoso del mondo‎

‎ril. La tarantella napoletana deriva, con ogni probabilità, dal tarantismo pugliese. Come emerge dalle pagine di questo volume, entrambi i fenomeni possono essere meglio compresi riferendosi a dei concetti elaborati, nell'800, da Nietzsche. Con la scoperta del dionisismo presente nella cultura greca, Nietzsche poneva anche le premesse per uno studio dei fenomeni di trance e di possessione di tipo storico-antropologico. La fama della tarantella è dovuta anche all'azione dei diversi saperi che si sono concentrati su di essa: la prima medicina del '600, le arti visive, la musica, le narrazioni provenienti dalla cultura popolare, i primi interessi socio-antropologici si sono incrociati facendo di questa danza una delle più famose al mondo. Il volume ricostruisce tutta l'affascinate e curiosa storia della tarantella, dalla sua formazione, nei sec. XVII e XVIII, al suo divenire un imponente fenomeno di antropologia culturale, per poi trasformarsi, nel XIX sec., in una pura e semplice danza. Per la loro analisi le autrici ricorrono a fonti documentarie di vario genere esibendo un repertorio fatto di immagini, testimonianze scritte, interpretazioni letterarie ed evocazioni musicali.‎

‎De Nino Antonio‎

‎La martavella. Raccolta illustrata di antiche fiabe abruzzesi. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Nove fiabe di un tempo andato. Nove storie passate di bocca in bocca nei secoli scorsi accanto al giaciglio dei più piccoli, raccontate attorno al focolare o recitate mentre si lavorava in campagna per sentir meno il peso della fatica. Nove storie lontane, tornate a nuova vita oggi grazie ai tratti inconfondibili di un'illustratrice che più di tutti sta facendo della sua terra arcaica il motore di spinta della propria ricerca artistica. Con la sua immaginaria martavella - l'antica rete da pesca utilizzata per intrappolare i pesci nei guadi e nei laghi - Michela Di Lanzo cattura su queste pagine i protagonisti di alcune fiabe abruzzesi raccolte per la prima volta da Antonio De Nino nel 1883, sfoggiando le sue prede in un personalissimo album d'artista.‎

‎Masucci Maria; Vanacore Mario‎

‎La cultura popolare nell'isola di Procida‎

‎ill., br. L'isola di Procida è stata decretata Capitale della Cultura Italiana del 2022. Il libro è l'aggiornamento della ricerca interdisciplinare sul territorio commissionata nel 1980 dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Il volume è strutturato in quattro parti, ciascuna delle quali affronta un tema specifico: le cerimonie religiose, le cerimonie magiche, la narrativa di tradizione orale e canti esperite attraverso l'osservazione diretta, le campagne fotografiche, le interviste, le registrazioni di materiale storico. La pubblicazione offre due diversi spunti: quello di dare un ordinamento scientifico al materiale raccolto, offrendo un contributo alla conoscenza del patrimonio folklorico procidano, e quello di dare a tutti gli informatori di Procida, cui gli autori si sono rivolti per l'attuazione del lavoro, il risultato tangibile della loro pressione e indispensabile collaborazione.‎

‎D'Ajello Roberto‎

‎Proverbi & femmine. 600 antichi proverbi napoletani sulla donna‎

‎ill.‎

‎Lorante‎

‎Questa l'è Firenze. Curiosità, notizie, parole, modi di dire‎

‎ill., br.‎

‎Camporesi Piero‎

‎Il paese della fame‎

‎br. Questo libro è un'analisi di alcuni grandi miti folklorici (il carnevale, la cuccagna, il sabba) nei loro rapporti con le pratiche culinarie, e al tempo stesso una ricerca sulla dimensione alimentare e corporale delle cosmogonie popolari nella loro interazione con la letteratura aristocratica. Piero Camporesi, con la sua capacità di scavare negli anni della cultura alla ricerca «non dell'Italia delle parole, ma quella dei fatti e dei documenti», ci porta attraverso, lo spettro della fame e le delizie della cucina, tra giganti e uomini-gallina, ciarlatani e mendicanti. Vengono così esplorate le varie forme della scrittura, dal teatro di piazza alla poesia di corte. Passando dal Medioevo al Rinascimento, comprendiamo come la vitalità della cultura bassa abbia agito sulle arti più nobili.‎

‎D'Ajello Roberto‎

‎Magnà & bbevere rint' 'e pruverbie. 1000 antichi detti napoletani dedicati al cibo, alle bevande e alle abitudini alimentari. Con un corposo Glossario napoletano-italiano‎

‎ill., br. Elegante volume (18x25) di 160 pagine con 10 riproduzioni di antiche stampe popolari. Raffinata edizione su carta pregiata con astuccio rigido.‎

‎Arens William E.‎

‎Il mito del cannibale. Antropologia e antropofagia‎

‎brossura L'idea dell'esistenza del cannibalismo appena oltre i confini della propria cultura è antica e universilmente accettata nonostante una documentazione per nulla probante. Passando dal mondo preistorico all'impero azteco, alle culture africane e della Nuova Guinea, Arens dimostra come tale credenza in un cannibalismo universale, distinto da pratiche rituali o di sopravvivenza effettivamente osservate, rappresenti un mito di cui si servono i membri di un gruppo per rivendicare il proprio diritto al monopolio della cultura e giustificare l'emarginazione o addirittura l'eliminazione del diverso. Un mito che, nelle civiltà occidentali è stato sostenuto e alimentato con l'avallo dell'antropologia, scienza messa dunque in discussione dall'autore.‎

‎Nicolai Maria Concetta‎

‎Pane dell'uomo pane di Dio. Sacralità, identità collettiva e antropologia del cibo nell'Abruzzo antico e loro persistenza nelle tradizioni popolari religiose‎

‎ill., br. "Non c'è festa popolare abruzzese in cui il cibo non abbia un posto d'onore. Arrosticini, porchetta, lupini e vino rosso sono ciò che resta dei sacrifici e delle offerte con cui le tribù italiche celebravano i loro Dei. Nelle sagre brulicanti e chiassose di oggi si consumano da secoli riti e liturgie che hanno una sostanza immutata, ma ai più sconosciuta. Ricondurre gli arrosticini agli extra arrostiti per Eracle e la porchetta alla porca sacrificata alla divinità femminile lunare è la parte più ammiccante del testo che, sulla base di un lungo studio, approfondisce la relazione del cibo con il Sacro nelle diverse culture religiose, presenti e passate e "si presenta non soltanto come libro di antropologia, di folklore o di cucina arcaica: esso svela le prime mosse del misterioso, originario processo che tiene insieme quel che siamo con quel che conosciamo, e getta luce su come facciamo a conoscerlo" (Dalla postfazione di Franco Farinelli).‎

‎Garuti Fabio‎

‎Le streghe di Benevento. La grande bugia‎

‎br. La ricerca e la scoperta della verità storica sulle cosiddette streghe, o meglio, sulle druidesse di Benevento: donne sapienti che sembravano aver frequentato più mondi, in quanto detentrici di conoscenze antiche e preziose, costrette a subire accuse di stregoneria, soprusi e violenze di ogni tipo, torture terribili, processi - farsa e spesso, come conclusione di tutto ciò, la morte sul rogo, in virtù di uno scellerato patto tra poteri civile ed ecclesiastico, in un passato meno lontano da noi di quanto si possa credere. Una vera e propria vergogna storica quasi precipitata nell'oblio, su cui è doveroso fare luce e riflettere, in base a documenti originali. Benevento: una straordinaria enclave druidica molto lontana dal Nord Italia e dalla Mitteleuropa, che ebbe un proprio ruolo anche nel famoso episodio delle Forche Caudine. Una sapienza antica che, seppure non tramandata per iscritto, sopravvive ancora oggi grazie a tante neo-druidesse.‎

‎Romanazzi Andrea; Briga Delle Colline (cur.)‎

‎Culti pagani in Piemonte e Val d'Aosta‎

‎ill., br. Che legame c'è tra Maometto e le divinità celtiche? Qual è la relazione tra Maria Maddalena e l'uomo selvatico? Cosa rimane dei culti sciamanici in Piemonte? Quali sono le tracce che la religione degli antenati ha lasciato ad Aosta? Che significato ha il colore "bruno" delle vergini alpine? Cromlech, menhir e pietre della fertilità: perché sono ancora ritenuti magici? Formule magiche, masche e diavoli: come e dove trovarli? Questo e molto altro per il viandante che voglia addentrarsi tra i luoghi pagani del Piemonte e della Val d'Aosta.‎

‎Favarò Sara‎

‎'A cruna. Antologia di rosari siciliani‎

‎br. L'antologia contiene centinaia di rosari, frutto di trentennale ricerca sul campo dell'autrice. Rosari in gran parte ignoti alla fede ufficiale di Santa Romana Chiesa e nei quali il rapporto del fedele con la SS. Trinità, Gesù, la Madonna e i Santi è, quasi sempre, frutto di una relazione alla pari e, in ogni caso, di tipo familiare. Ci sono anche tanti rosari in siciliano che non sono popolari alla fonte, ma nell'acquisizione e nella divulgazione. Rosari che sono frutto di elaborazione strategica da parte del clero, che si serviva di metrica e linguaggio del popolo per catechizzare.‎

‎D'Ambrosio Rosalia‎

‎Zompa 'ncuollo e pass'annanze, ovvero, 'o Scarruozzo. Giochi di strada e non solo‎

‎br.‎

‎Luzzatto Lia; Pompas Renata‎

‎Il significato dei colori nelle civiltà antiche‎

‎ill., br. Che cosa ci lega con tanta intensità - perché nessuno sfugge all'influenza dei colori - al messaggio cromatico? Questo libro indaga l'origine di quell'archetipo che è il colore, risalendo alle più antiche civiltà e ai loro miti: le diverse tinte, simbolo di una divinità altrimenti imperscrutabile, venivano utilizzate per fini magici, apotropaici e, più tardi, essenzialmente simbolici. Fonti storiche e letterarie rivelano fatti e credenze particolari, tradizioni e consuetudini curiose e cercano di rispondere a numerose domande: perché l'oro rappresenta l'incorruttibilità dei corpi? Quale valore aveva il rosso, da sempre collegato alla sfera regale? Quali immagini sinistre evocava già nell'antichità il nero, che ancora oggi turba e angoscia? I colori, grazie anche alla ricchezza dell'apparato illustrativo di quest'opera, ci appaiono così in una nuova luce, più affascinante e rivelatrice di misteri insospettabili. Dai significati più elementari alle oscure simbologie, dalle componenti emotive alle connotazioni etico-religiose, si dispiega in queste pagine un itinerario avvincente nella storia dell'uomo e nel suo immaginario.‎

‎Okakura Kakuzo; Gentili L. (cur.)‎

‎Lo zen e la cerimonia del tè‎

‎br. Il cielo dell'umanità moderna si è realmente frantumato nella lotta titanica per la ricchezza e il potere. Il mondo brancola nelle tenebre dell'egoismo e della volgarità. La conoscenza si compra a prezzo della cattiva coscienza, la generosità si pratica a fini utilitaristici. Oriente e Occidente, come due draghi scagliati in un mare agitato, lottano invano per riconquistare il gioiello della vita. Abbiamo nuovamente bisogno di una Niuka [Nü Wa] che ponga rimedio alla completa devastazione; attendiamo il grande avatdra. Beviamo, nel frattempo, un sorso di tè. Lo splendore del meriggio illumina i bambù, le sorgenti gorgogliano lietamente, e nella nostra teiera risuona il mormorio dei pini. Abbandoniamoci al sogno dell'effimero...‎

‎Della Valle Letizia‎

‎Il galateo. Tutte le regole del saper vivere‎

‎br.‎

‎Mascheroni Roberta‎

‎Il galateo a test‎

‎br. Vi sentite tranquilli in fatto di etichetta e buone maniere? Oppure a volte vi siete sentiti in imbarazzo perché non sapevate quale fosse il modo "giusto" di comportarvi? Dopo una breve introduzione sulla storia e l'attualità del Galateo, il volume mette alla prova il lettore con situazioni e problemi di ogni tipo cui si applicano le buone maniere: dagli ambiti più tradizionali (abbigliamento, a tavola, viaggi e inviti) a quelli più moderni e legati alle nuove tecnologie (Internet e posta elettronica, senza dimenticare l'imprescindibile telefono cellulare). "Dire", "Fare", "Baciare", "Lettera" e... "Netiquette", ovvero il Galateo della rete: sono questi i capitoli in cui si dividono le oltre duecento domande del volume, analizzate e commentate dagli autori.‎

‎Sabatini Silvia‎

‎Le neviere e il commercio della neve a Perugia‎

‎ill., br. Questa ricerca dimostra l'esistenza e l'uso delle neviere nel territorio perugino in un'epoca storica compresa tra il medioevo e la fine del settecento, a partire dai dati ritrovati nei principali archivi storici della città. L'attento studio dei documenti e delle carte ha permesso di far luce su un aspetto ancora poco noto della storia di Perugia, finalmente ricostruito con dovizia di particolari e corredato da una ricca appendice documentaria. Se è vero che per essere felici nella vita bisogna seguire i propri interessi, questo è ciò che ha fatto l'autrice, augurandosi che lo studio della storia locale porti i contemporanei a una comprensione della realtà più viva e veritiera.‎

‎Saunier Marco‎

‎La leggenda dei simboli‎

‎brossura‎

‎Santagostino Kouki Roberta‎

‎Piante e fiori dell'ikebana. Tradizioni, leggende e curiosità‎

‎ill., br. I fiori hanno il particolare potere di comunicare sentimenti ed emozioni alle persone di ogni cultura. La voglia di codificare un "linguaggio dei fiori" è comune a molti paesi e il Giappone certamente non se ne sottrae. Questo linguaggio affonda le sue radici nella storia di questo sorprendente Paese, che fa del rapporto con la natura una imprescindibile priorità e di cui l'ikebana, arte tradizionale della disposizione dei fiori, è da secoli portavoce. La curiosità di capire perché alcuni fiori sono venerati più di altri, perché in letteratura, in poesia, nell'arte, nell'architettura ma anche in cucina, nell'abbigliamento e negli oggetti d'uso quotidiano alberi e fiori sono sempre protagonisti, ha spinto Roberta Santagostino a cercare notizie, curiosità e leggende sul legame profondo che unisce questo popolo al meraviglioso mondo vegetale, per racchiuderle in un libro ricco di immagini e illustrazioni a colori.‎

‎Ostermann Valentino‎

‎Proverbi friulani raccolti dalla viva voce del popolo‎

‎ill., cart.‎

‎Giovine Alfredo; Giovine F. (cur.)‎

‎La Vidua Vidue. L'assedio saraceno di Bari del 1002 e l'intervento veneziano‎

‎br. Questa edizione ripropone, con una nuova veste grafica e redazionale, il volume di Alfredo Giovine La Vidua Vidue, pubblicato per la prima volta nel 1965 all'interno della Biblioteca dell'Archivio delle Tradizioni Popolari Baresi, e ristampato anastaticamente nel 1992. Costituiscono l'argomento del testo: l'assedio dei Saraceni alla città di Bari nel 1002, l'intervento provvidenziale delle navi veneziane in soccorso dei baresi e la festa che per secoli ha ricordato questo evento. L'episodio evidenzia l'importante ruolo che Bari ha avuto nella storia dell'Adriatico, nei rapporti tra l'Impero Romano d'Oriente e l'Impero Romano d'Occidente e nei rapporti con l'Islam. Il volume è corredato di tre Appendici, un ricco apparato bibliografico e significative fotografie.‎

‎Carollo Sabrina‎

‎Galateo per tutte le occasioni. L'arte di saper vivere in società, al lavoro, sul web‎

‎ill., br. Un vademecum di buona educazione per comportarsi in modo appropriato in ogni situazione. Per sapere sempre cosa dire e, soprattutto, cosa non dire, cosa fare e come farlo, dalla scelta di un regalo alla buona conversazione, dallo scrivere sul web allo stare a tavola... con naturalezza e misura.‎

‎Associazione Giochi Antichi (cur.)‎

‎Giochi tradizionali d'Italia. Viaggio nel Paese che gioca‎

‎ill., br. Un viaggio in Italia alla ricerca del gioco tradizionale dalle Alpi alle pendici dell'Etna, dal Ranggeln in Alto Adige al Lancio del Maiorchino in Sicilia, per conoscere chi, ancora oggi, arricchisce con la pratica del gioco i valori della cultura popolare. Un impegno per l'Associazione Giochi Antichi durato quattro anni, per scoprire che il rinnovarsi delle tradizioni e l'amore per la propria terra sono tesori che si condividono con il divertimento e il piacere di stare insieme. Un viaggio nella provincia più sincera dove ogni paese è un mondo, per stare assieme e giocare, con i custodi di un'Italia sconosciuta o forse solamente dimenticata.‎

‎Conese Massimo‎

‎Nati con la camicia. La membrana amniotica nel folklore e nella medicina‎

‎ill., br. Nella cultura popolare di molte regioni del mondo e di diverse epoche storiche, la nascita con la "camicia", ovvero la membrana amniotica, raffigura un destino fortunato. Chi nasce con essa può infatti diventare un individuo dotato spiritualmente: uno sciamano o un prelato di alto rango, un arcivescovo cattolico o un lama nel mondo tibetano. Tale tipo di nascita conferisce inoltre dei poteri magici come la "seconda vista", nei confronti di morti e di spettri, e la chiaroveggenza. "Nati con la camicia" raccoglie tutte le credenze popolari e le ipotesi intorno a questo avvenimento partendo dalla tradizione storico-letteraria e proponendo anche quanto scritto nei secoli da fisiologi, embriologi e medici. Secondo tali credenze e tradizioni, la "camicia" può anche essere apparentata a una sorta di copricapo che ha molti legami con il mondo delle fate e degli gnomi, e che conferiva protezione e invisibilità a chi nasceva con essa. Nel folklore europeo, e non solo, la "camicia" ha rappresentato un attributo che poteva indirizzare i proprietari verso un destino di benandanti, maghi, streghe, lupi mannari e vampiri, ovvero figure inerenti alle profondità della psiche. La membrana amniotica fa parte dell'unità feto-placenta-cordone ombelicale, e a tal riguardo il saggio documenta le diverse disposizioni e prescrizioni che nel corso dei secoli hanno riguardato le parti di questa unità al fine di favorirne e utilizzarne l'influsso positivo e scongiurarne quello maligno. Del resto, nel folklore sono note le proprietà terapeutiche della "camicia" e delle cellule che da essa possono essere derivate, mentre nella medicina antica, ad esempio quella cinese, erano ben conosciute le proprietà curative della placenta. Conoscenze andate poi perdute e in seguito recuperate nella medicina moderna: oggi infatti queste stesse proprietà vengono sfruttate nella cosiddetta "medicina rigenerativa", al fine di riparare organi danneggiati, restituendo loro integrità strutturale e funzionale.‎

‎Steiner Rudolf; Bockemül A. (cur.)‎

‎Il mondo delle fiabe‎

‎br. "C'era una volta...ma dove fu? Si potrebbe anche dire: non forse in ogni luogo?" Di che cosa, dunque, parla la fiaba? Non di un tempo: è al di fuori della storia - e non di un luogo, sebbene ogni fiaba porti l'impronta del popolo in cui è nata. La fiaba parla il linguaggio universale degli archetipi, dei "segreti manifesti": in questo percorso attraverso l'opera di Rudolf Steiner, tracciato da Almuth Bockemuehl, scopriamo quale antico tesoro di saggezza sia racchiuso nelle fiabe, e come possa accompagnarci quale vera fonte di vita.‎

‎Allen Stewart L.‎

‎Nel giardino del diavolo. Storia lussuriosa dei cibi proibiti‎

‎br. Partendo dal frutto tentatore del giardino dell'Eden fino ad arrivare al divino foie gras, una maliziosa e divertente carrellata di cibi proibiti che hanno definito le varie culture nel mondo. Associando ciascuno dei piatti tabù a uno dei sette peccati capitali, l'autore mostra che, quando un piacere primario come il cibo viene criminalizzato, la storia che ne nasce è a dir poco sorprendente. Ricco di storie incredibili e dei racconti di viaggio dell'autore in luoghi esotici, "Nel giardino del diavolo" è un libro che coniuga l'amore per il cibo e la curiosità per la cultura ed esprime un grande amore per l'arte del viaggiare.‎

‎Cortesi Paolo‎

‎Forse non tutti sanno che in Emilia Romagna... Curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti di una regione tutta da scoprire‎

‎ill., br. L'Emilia Romagna è una delle mete turistiche più apprezzate d'Europa. La storia, quella con la S maiuscola, di questa regione è scandita in capitoli netti, dalla preistoria a oggi; ma ci sono momenti, e non sempre minimali, che non sono conosciuti. Ogni capitolo di questo viaggio tratta di vicende poco note, di personaggi stranamente dimenticati o ingiustamente ignorati, di edifici famosi di cui sono emerse particolarità insospettate. Come la misteriosa e affascinante presenza di una città sotterranea; la storia di uno scienziato dilettante che scoprì come prevedere i terremoti; o ancora il significato delle creature mostruose che popolano il duomo di Modena e del "drago" che venne ucciso a Bologna. Questi e molti altri episodi hanno saputo lasciare un segno indelebile sul territorio e affascinano ancora adesso chi è in grado di coglierne l'eco. Perché portare alla luce ciò che sembra nascondersi nelle pieghe della grande storia permette di conoscere fino in fondo l'anima della regione.‎

‎Frana Massimo‎

‎I misteri della santeria. Il pantheon degli Orisha‎

‎br. La santería cubana rappresenta pressoché un unicum nel panorama della storia delle religioni. Tale unicità è attribuibile fondamentalmente alla sua originalità nel dar vita a un sincretismo, che ha consentito a un sistema religioso antichissimo, quello africano yoruba, di sopravvivere, trapiantato in un luogo diverso da quello originario, l'America Latina, e in un contesto, quello cristiano cattolico, che non è riuscito lungo i secoli a fagocitarlo. Gli Yoruba, strappati dalle loro terre e condotti in schiavitù nelle Americhe, a lavorare nelle piantagioni, hanno saputo incredibilmente conservare le loro tradizioni, i loro riti, le loro credenze e i loro miti. E questo attraverso un'abile tecnica della dissimulazione, dettata fors'anche da un disperato istinto di sopravvivenza, dal desiderio di non smarrire identità e valori di una storia più che millenaria. Prefazione di Claudio Bonvecchio.‎

‎Penzo Gilberto‎

‎Forcole, remi e voga alla veneta-Venetian oarlocks, oars and rowing techniques‎

‎ill.‎

‎Centini M. (cur.)‎

‎Il patrimonio immateriale dell'Unesco. Cultura e tradizione dell'umanità. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Il patrimonio culturale di un popolo non è fatto soltanto di monumenti e luoghi, ma anche di tradizioni trasmesse di generazione in generazione: linguaggi, pratiche sociali, forme d'arte, riti e feste, artigianato... Tutto questo compone il patrimonio culturale immateriale, che l'Unesco tutela nell'ottica del rispetto per la diversità e della salvaguardia delle molteplici forme di creatività umana. Oggi, oltre 400 espressioni da più di 100 Paesi fanno ufficialmente parte di questo patrimonio immateriale: dal teatro kabuki giapponese alla capoeira brasiliana, fino all'arte dei "pizzaiuoli" napoletani... Un sorprendente patrimonio si rivela tra le pagine di questo libro, arricchito da splendide fotografie, in un viaggio attorno al mondo che aprirà gli occhi sulle ricchezze intangibili del nostro pianeta e sulla necessità di preservarle per le generazioni future.‎

‎Grosso Andrea‎

‎Le terre del canto antico. Racconto quasi storico tra i monti Sireniani‎

‎br. L'Autore, per la sua puntuale ricerca di antichi rimedi e pratiche popolari, ripropone al lettore la conoscenza del passato, indispensabile per la comprensione del presente e per i progetti futuri di sviluppo della propria comunità. Sono stati riproposti, con approfondimenti certosini, tasselli della storia che hanno interessato l'area dei Monti Lattari, vicende, queste, che aiutano a comprendere come la storia maior o dei grandi avvenimenti s'intessi di fatti minori, legati alla fatica e agli sforzi delle generazioni che ci hanno preceduto. Questo studio è, dunque, di grande utilità in quanto ci insegna a tramandare la storia ai posteri, perché, questi, possano trarne da essa i giusti valori per una crescita sana della società di appartenenza, consapevoli di condividere una identità collettiva. Quindi abbiamo tra le mani una fonte indispensabile atta a conservare, vieppiù richiamare alla coscienza, mozioni ed esperienze del passato attraverso le narrazioni di usi e tradizioni locali. Con questo libro che definisco manuale d'uso, il nostro Autore fornisce una preziosissima guida alle future generazioni.‎

‎Storace Erasmo Silvio‎

‎Filosofia del presepe. Manuale laico per la costruzione del presepio perfetto‎

‎brossura‎

‎Pucci Enrico‎

‎Racconti romani. Luoghi, curiosità, fatti e personaggi dell'urbe millenaria‎

‎br.‎

‎Briatore Samuele‎

‎Il nuovo galateo di genere. Per sapere come comportarsi in ogni occasione e con chiunque‎

‎br. Viviamo in una società in continuo cambiamento. Il cosiddetto "sentire comune" è costantemente influenzato dal dibattito pubblico che, per fortuna, impone riflessioni e ripensamenti su schemi che, con il passare del tempo, si dimostrano non più attuali. Sono tantissime le occasioni in cui ci possiamo trovare spaesati. Un pronome personale usato in modo improprio può risultare un'offesa. E allora ecco uno strumento indispensabile nel lavoro, nelle occasioni formali o nell'educazione dei figli, per sapere come comportarsi e far sentire accolte le persone, qualunque sia il loro genere o la preferenza sessuale. Il nuovo galateo di genere esplora le nuove sensibilità sociali sulle tematiche di genere e LGBTQIA+ attraverso esempi pratici e quotidiani, che partono dall'introduzione nel nostro linguaggio di una grammatica più inclusiva, aperta e al passo con i tempi. Evitare discriminazioni indirette, stereotipi e pregiudizi è il primo passo che possiamo fare nel nostro piccolo, senza alcuno sforzo, per costruire insieme un mondo più accogliente. Che vuol dire non binario? Asterisco o scevà? Il bon ton è ancora possibile? Aggiorna le tue buone maniere e stai al passo con i tempi! Il genere delle buone maniere; Lingua e linguaggio; Galateo della conversazione; Piccolo galateo LGBTQIA+; Galateo dell'amore e del sesso; Socialità (LGBTQIA+ friendly); Cerimonie, celebrazioni e situazioni formali; Galateo business e pluralità; Vita quotidiana e altre occasioni; Famiglia.‎

‎Niola Marino‎

‎Il presepe‎

‎brossura‎

‎Maccioni Antonio‎

‎La Sardegna che nessuno conosce. Alla scoperta della storia magica e insolita dell'isola della bellezza‎

‎br. La Sardegna si è imposta nel corso degli ultimi decenni come meta turistica per eccellenza. Ma chi si limita a frequentarla soltanto nell'alta stagione estiva non riesce a coglierne i lati che in quel momento rimangono in ombra: riti, tradizioni, usanze, abitudini, luoghi, profumi, colori... Antonio Maccioni - autore di numerosi titoli dedicati alla cultura e alla storia dell'isola - presenta al lettore un percorso articolato in tutti i mesi dell'anno. Ogni stagione ha i suoi ritmi, i suoi luoghi da riscoprire, le consuetudini legate alla terra, le attività all'aria aperta da privilegiare. Si può assistere all'equinozio d'autunno, al solstizio d'inverno o d'estate nel cuore di un monumento preistorico, si possono assaporare cibi, frutti, prodotti dell'orto negli stessi giorni in cui vengono raccolti. Soltanto così è forse possibile riscoprire la Sardegna che nessuno conosce: cercando di vederla tutta intera, cercando di mettere insieme - qualora si avesse la ventura di trovarle - le tessere di un mosaico apprezzabile soltanto nella sua completezza. Una Sardegna inedita fatta di tradizione, paesaggi nascosti e misteri ancora da svelare Tra gli argomenti trattati: Paulilatino. Equinozio d'autunno al pozzo sacro di Santa Cristina Bolotana. Tornano i morti nella dimensione umana, al bagliore di zucche terribili, orripilanti... Fordongianus. A mollo nelle acque termali come facevano gli antichi Laconi. Dove dimora il parco Aymerich, sulle orme di san Francesco Scano Di Montiferro. La patata viola che si custodisce tra le montagne del Montiferru Castelsardo. Il punto d'incontro tra la vita e la morte negli antichi riti della settimana santa Cabras. Con i giganti di Mont'e Prama (forse) in cerca di riscatto Tuili. Alla scoperta dei piccoli e grandi mondi della Sardegna in miniatura Bosa. La processione colorata di santa Maria del mare che attraversa il fiume temo Villasimius. Le meraviglie di Punta Molentis si rivelano solo a pochi Dorgali. Dalla "Sardegna quasi sconosciuta" di Little-Known Sardinia al Parco Museo s'Abba Frisca Gavoi. Nel profondo del cuore della Sardegna c'è l'isola delle storie.‎

‎Martinis Mario‎

‎Storie sorprendenti del Friuli. Tra sacro, superstizione e magia‎

‎ill., br. Con "Storie sorprendenti del Friuli" si conclude la serie dei libri dedicata alle vicende insolite del Friuli. Già in "Storie, misteri e segreti del Friuli" (2019) e poi in "Cronache, enigmi e vicende del Friuli" (2020), l'autore percorre diversi itinerari storici, geografici, antropologici e mitici che, illustrando la particolarità, la stranezza e perfino l'unicità del Friuli, regione di confine multietnica, multilinguistica e multiculturale, sono stati presentati in una nuova e più obiettiva veste.‎

‎Beritan Rojbin; Cruciati Chiara‎

‎La montagna sola. Gli ezidi e l'autonomia democratica di Sengal‎

‎br. Gli ezidi sono diventati noti a livello internazionale dopo il massacro subito dall'Isis nell'agosto del 2014. Un popolo di cui si è sempre saputo pochissimo - anche per l'assenza di testi scritti dovuta a un ferreo ricorso alla tradizione orale - è stato preso come esempio della brutalità dello Stato islamico e usato per giustificare l'intervento militare occidentale. Relegando gli ezidi al ruolo di vittime senza speranza né capacità di pensiero politico. Questo libro ne ricostruisce la storia millenaria, la cultura e la religione, e ne riporta la voce diretta raccolta dalle autrici nei loro viaggi a Sengal, di cui uno compiuto insieme a Zerocalcare, autore dell'illustrazione in copertina. Sengal è l'unica montagna che si staglia nella vasta piana di Ninive, al confine con Siria e Turchia. In Iraq la chiamano «la montagna sola», come solo è sempre stato il popolo ezida che la abita, società divenuta introversa a seguito delle numerose persecuzioni subite. Dalla loro resistenza contro l'Isis e dalla liberazione di Sengal, grazie all'aiuto del Partito dei lavoratori del Kurdistan e delle unità curde del Rojava, è nata un'esperienza di autogoverno ispirata al confederalismo democratico, ancora in fieri e minacciata dalle stesse forze che nel 2014 permisero il massacro. Sulla montagna sola si respira la voglia di una vita finalmente libera dalla paura insieme all'entusiasmo di chi ha preso in mano le redini del proprio destino. Una popolazione chiusa al mondo esterno, conservatrice e legata alle proprie pratiche ha saputo costruire una forma di autogestione del proprio territorio secondo un paradigma estremamente moderno e allo stesso tempo adattabile alle peculiari e antiche caratteristiche dei popoli mediorientali - perché è da lì che trae origine e ispirazione.‎

‎Troisi Licia‎

‎Mostrology. Piccola storia dei mostri tra sogni e incubi‎

‎br. Che mondo sarebbe senza mostri? Meno pauroso, forse, ma certo meno ricco e persino meno bello: perché un mostro non è per forza una manifestazione del brutto ma può essere inquietante, perturbante, persino ammaliante (pensiamo alle sirene). Proprio per questo è così capace di atterrirci e insieme sedurci: perché esprime le nostre paure più profonde, ma anche le nostre fantasie più sfrenate. Ciclopi e chimere, basilischi e draghi, demoni giapponesi e animali a più teste: il catalogo è lungo. Licia Troisi si immerge con coraggio in questo universo multiforme e tra esseri mitologici e ibridi, tra leggende metropolitane e fenomeni virali, tra citazioni pop e scoperte dell'antropologia, costruisce una sua personale «mostrologia», una sorta di tassonomia delle creature immaginarie che abitano le nostre culture e la nostra mente. Ci racconta come sono nate e perché, a quali bisogni rispondano, in quali modi queste proiezioni dell'immaginazione ci aiutino a vivere nel mondo reale. I mostri, infatti, sono con noi da sempre proprio perché parlano di noi e sanno dirci, a volte, più di ciò che vorremmo sapere. Come in uno specchio, ci mettono di fronte a ciò che consideriamo bello o brutto, ordinario o spaventoso, buono o cattivo, a ciò che siamo e a ciò che temiamo. Si muovono sulle nostre gambe per raggiungere i nostri limiti. E, forse, per aiutarci a superarli.‎

‎D'Ajello Roberto‎

‎Napule e Napulitane dint' 'e pruverbie. 1100 antichi detti e ...luoghi comuni‎

‎ill., ril. lusso Con indici e glossario. Elegante volume (18x25) di 170 pagine con 10 antiche stampe popolari. Raffinata edizione su carta pregiata.‎

‎Scott‎

‎Lemuria perduta‎

‎brossura‎

‎Oliva Antonio‎

‎Le streghe di Benevento. La leggenda della «Superstitiosa Noce»‎

‎ril. Benevento è l'emblema delle streghe, il simbolo concreto della loro azione in mezzo agli uomini. Perciò resiste, durante i secoli e le culture che li attraversano, come un tema, insieme letterario e fantastico: "Ma niente è più rinomato in Italia del Noce di Benevento, credendosi comunemente dal popolaccio, che colà sia veramente il maggior concorso delle Streghe, le quali sopra un caprone, e con una scopa accesa in mano vi concorrano la notte". Oliva procede, passo dopo passo, nel suo viaggio. Preleva le singole testimonianze e le rende eloquenti. Illustra i testi che gli sembrano pertinenti e li offre al lettore, tracciando progressivamente le tappe di un cammino attraverso una leggenda.‎

‎Katner Wilhelm; Mina G. (cur.)‎

‎L'enigma del tarantismo‎

‎br. Il quadro generale che emerge dalla lettura de L'enigma è [...] un quadro atipico, un insieme di sillogismi, scorci storici, attenzione al momento rituale, in una continua e confusa compenetrazione dei vari livelli che intuisce e riproduce la complessità delle fonti e la forma mentis dell'autore: Katner è medico e storico della medicina, critico musicale, studioso dei rapporti fra musica e medicina, interessato ad aspetti clinici e antropologici. A ragione De Martino riconosceva nel suo contributo, insieme a quello di Sigerist, un punto di approdo di una lettura medica sempre più attenta agli aspetti storico-culturali, approdo da cui ripartire per esprimere quel finale rovesciamento rappresentato da "La terra del rimorso": l'allontanamento definitivo dal riduzionismo clinico e l'interpretazione culturale del tarantismo.‎

‎Zorzi Muazzo Francesco; Crevatin F. (cur.)‎

‎Raccolta de' proverbi, detti, sentenze, parole e frasi veneziane, arricchita d'alcuni esempi ed istorielle‎

‎ril. Francesco Zorzi Muazzo, nobile veneziano sensibile e spregiudicato, ma di scarse risorse economiche, partecipò con grande intensità alla vita della sua città frequentando sia patrizi che popolani. Amante del gioco d'azzardo, del vino e delle belle donne, andò contro le regole del patriziato, per cui fu segregato nell'isola di Santo Spirito: lì, nella forzata quiete del convento, cominciò a scrivere la sua immensa Raccolta, una sorta di vocabolario del dialetto veneziano del Settecento, arricchito da frasi, proverbi e modi di dire. Non solo: nel suo lavoro egli inserì frequentissime digressioni basate su ricordi personali e vivaci descrizioni di eventi, persone e ambienti di una Venezia che sentiva profondamente sua. Muazzo, che scriveva per se stesso, si esprime con assoluta sincerità e senza alcuna inibizione. Grazie alla mole enorme del materiale, il lettore potrà scoprire ogni angolo e ogni aspetto nobile e plebeo della Venezia dell'epoca.‎

‎Hutton Ronald‎

‎Streghe. Una storia di terrore dall'antichità ai giorni nostri‎

‎br. Streghe che cavalcano lupi e iene, cortei notturni di morti senza riposo, uomini trasformati in animali, formule magiche in grado di controllare spiriti e divinità: ogni popolo e ogni cultura del mondo, dall'alba dei tempi fino a oggi, ha creduto nell'esistenza di individui capaci di nuocere agli altri attraverso poteri magici; personaggi che incutono paura o provocano repulsione, dai quali è necessario difendersi, le cui caratteristiche vanno a formare la sfaccettata figura della strega. Dall'Africa al Baltico, dall'antica Grecia alle Americhe, le streghe hanno tratti sorprendentemente simili: agiscono di notte, causano malattie e morte a distanza, sono particolarmente pericolose per i bambini, costituiscono una minaccia per l'ordine sociale. Il mondo antico teme e disprezza chi pratica la stregoneria perché considera i suoi poteri un tentativo di appropriarsi di prerogative divine, e nella Roma imperiale la magia è combattuta ferocemente in nome della religione ufficiale. Altre culture oppongono alla stregoneria figure specifiche dotate a loro volta di poteri straordinari, come esorcisti specializzati in Africa, i praticanti delle tradizioni sciamaniche in Siberia ed Europa settentrionale o i benandanti friulani. Nell'Europa continentale del Medioevo streghe e guaritori dai poteri innati convivono con maghi eruditi eredi di una tradizione di magia rituale che ha origine nell'antico Egitto. A partire dalla fine del XIV secolo la cultura cristiana produce lo stereotipo della strega diabolica, schierata con le forze del male nell'eterna battaglia contro la Chiesa, che è all'origine delle persecuzioni dell'età moderna. Dappertutto e in ogni tempo le persone etichettate come streghe sono il capro espiatorio di tensioni e invidie all'interno delle comunità. Ronald Hutton, studioso di magia e paganesimo, seguendo le orme di Carlo Ginzburg e Wolfgang Behringer esamina la credenza nelle streghe da ogni angolazione e in prospettiva globale, attraverso epoche e continenti, a caccia dei nessi tra le tradizioni folkloriche di svariati popoli e società. "Streghe" è una discesa vertiginosa nelle più oscure e antiche fantasie dell'umanità, che testimonia come la nostra fascinazione per la paura e l'ignoto non abbia confini di spazio e di tempo.‎

‎Ciardi Marco‎

‎Le metamorfosi di Atlantide. Storie scientifiche e immaginarie da Plattone a Walt Disney‎

‎ill., br. II mito di Atlantide, la civiltà perduta descritta da Platone intorno al 360 a.C., ha affascinato donne e uomini di ogni età ed epoca. È stato discusso migliaia di volte da filosofi e scienziati, specialisti e dilettanti. Ha ispirato tutte le forme d'arte, dalla letteratura al cinema, dalla musica ai fumetti. Ma come distinguere al giorno d'oggi gli elementi scientifici da quelli fantastici? Ripercorrendo la storia delle metamorfosi del racconto di Platone, analizzando come i diversi generi, dalle testimonianze dei geografi dell'antichità fino alle incredibili avventure dell'universo Disney, si sono sviluppati, intersecati o sovrapposti nel corso del tempo.‎

‎Ciardi Marco‎

‎Il mistero degli antichi astronauti‎

‎br. Secondo la teoria degli antichi astronauti, gli extraterrestri hanno raggiunto il nostro pianeta nel passato, lasciando evidenti tracce del loro passaggio. Ma qual è l'origine di questa teoria? Per scoprirlo prepariamoci ad affrontare un lungo e affascinante viaggio, che ci porterà a incontrare la storia della scienza e della tecnica, filosofi e movimenti spirituali, la fantascienza e la pseudoscienza, il cinema, la radio, i fumetti e molti altri settori del sapere umano e, forse, anche extraterrestre.‎

‎Floramo Angelo‎

‎Storie segrete della storia del Friuli‎

‎ill., br. Il Friuli, una terra di frontiera che nasconde storie avventurose. Come quella di Godescalco, un monaco sassone, teologo ed eretico, che nel IX secolo si rifugia sull'isola di Grado componendo musiche di meravigliosa armonia, prima di partire per l 'opera evangelizzatrice degli Slavi. O come quella della misteriosa Madonna Nera con tre mani venerata a Sacuidic, nel cuore delle montagne. E poi i pirati del Tagliamento, efferate vicende di briganti e banditi conservate nell'archivio storico di San Daniele del Friuli. E ancora, i misteri dell'operazione della CIA "Stay Behind" durante la Guerra Fredda e quelli relativi alla frontiera con il blocco socialista jugoslavo. Tutti percorsi inediti sulla storia del Friuli, terra di frontiera plurale e complessa, ancora tutta da scoprire.‎

‎Baldini Eraldo‎

‎Romagna misteriosa. Storie e leggende di mare e di costa‎

‎brossura Non si conoscono molti elementi relativi alla cultura marinara e portolotta della Romagna, perché essa è sempre stata considerata minoritaria e marginale, all'interno di un contesto regionale caratterizzato da prevalenti attività e culture contadine. Al di là di ciò, la gente di mare conduceva un'esistenza in cui i pericoli e le insidie erano forti e frequenti, e questo portava con sé preoccupazioni, timori e di conseguenza un immaginario e un bagaglio narrativo e folklorico particolari. Il mare rappresentava un «altrove» non solo materiale e naturale, ma anche mitico, sacro, enigmatico; una dimensione dalle infinite e arcane potenzialità, travalicanti le geografie del prosaico e del conosciuto. È dal mare che nei miti, nelle storie e leggende, nella religiosità delle genti costiere, comprese le nostre, si raccontava fossero giunti a riva segni e prodigi, colonizzatori e fondatori, santi e reliquie, elementi del soprannaturale e del sacro, che poi entravano a far parte della specificità e del vanto delle comunità litoranee. Un universo poco conosciuto e affascinante che in questo libro viene per la prima volta, relativamente alla Romagna, indagato e raccontato nel suo insieme.‎

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