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Petrignani Sandra
La scrittrice abita qui
ill., br. Un po' pellegrinaggio e un po' seduta spiritica, questo libro porta dalla Sardegna di Grazia Deledda all'America di Marguerite Yourcenar, dalla Francia di Colette all'Oriente di Alexandra David-Néel, dall'Africa alla Danimarca di Karen Blixen, all'Inghilterra di Virginia Woolf. Un lungo viaggio in case-museo che, attraverso mobili e suppellettili, stanze e giardini raccontano la storia sentimentale delle più significative scrittrici del Novecento. Da Parigi alla Provenza, dal Kenya al Maine, da Copenhagen al Tibet, Sandra Petrignani le cerca nei loro oggetti, interroga i loro diari, la poltrona in cui si sedevano, il portafortuna da cui non si separavano, ma anche le persone che ancora conservano un ricordo vivo di loro. Così il viaggio, concretissimo, diventa favoloso, un giro del mondo dove a ogni tappa è come se le protagoniste in persona aprissero la porta e svelassero sottovoce i segreti della loro vita. Le mele nel tinello della Yourcenar e il suo cane ancora vivo, il tempio tibetano ricreato a Digne dalla David-Néel o la stanza chiusa che fu sua nel monastero del Sikkim dove si ritirò in meditazione, la Barbagia della Deledda con le fate e i folletti che influenzarono la sua fantasia, il grammofono della Blixen portato con sé dalla sua Africa in ricordo dell'uomo che aveva amato e perduto per sempre: Sandra Petrignani ascolta "la voce delle cose" e la traduce nelle affascinanti storie di questo libro.
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Petrilli S. (cur.)
Tutt'altro. Infunzionalità ed eccedenze come prerogative dell'umano
brossura Questo libro rientra in un progetto complessivo di costruzione di un nuovo umanesimo, che possiamo indicare come l'umanesimo dell'alterità, ovvero l'umanesimo dell'ascolto, del dare tempo all'altro, dell'incontro, dell'accoglienza, dell'ospitalità dell'altro, dell'estraneo, del non appartenente, dell'extracomunitario, ivi compreso lo straniero, lo sconosciuto, che è ciascuno fuori dai "noi", dal suo essere individuo identificato da qualche insieme, fuori dai ruoli, dai generi, dagli agglomerati, dagli assemblaggi, accomunamene, schieramenti, dalle condivisioni, divise, differenze indifferenti ai proprio interno e oppositive all'esterno, refrattario ai reclutamenti, alle mobilitazioni, agli arruolamenti, alla chiamata alle armi dell'identità, fuori luogo, fuori dai luoghi comuni dei discorso, tutt'altro.
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Petrioli Andrea; Petrioli Fabrizio
1966. Firenze al tempo dell'alluvione
ill., br. Il 4 novembre 1966 l'Arno rompe gli argini e Firenze viene travolta da una marea implacabile di acqua e fango. Il volume ci fa rivivere, momento per momento, i fatti che si sono susseguiti, dai giorni antecedenti al diluvio a quelli della ricostruzione: una sorta di "fotografia panoramica" a 360 gradi, per fornire un'idea completa e dettagliata del dramma vissuto da una città e con essa da un'intera nazione. Gli autori si soffermano sugli ingenti danni al tessuto urbano e al suo patrimonio artistico, ma anche sulle iniziative di solidarietà tra cittadini, così come quelle messe in atto dalle istituzioni e dai tanti "angeli del fango" che prestarono aiuto a una comunità gravemente colpita. Ma al centro di tutto ci sono i fiorentini, capaci in momenti tragici di mostrare grande umanità, e perfino di sorridere nelle ore di lutto: tra le tante cartoline insolite e curiose, qui riprodotte assieme alle foto d'epoca, colpiscono quelle comiche e umoristiche, testimonianza dello spirito di un popolo pronto ad affrontare col sorriso anche la più grave delle avversità.
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Petris Enrico
Elio Bartolini. Il ponte della storia
brossura
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Petrocchi, Giorgio Prefazione di G. Gavazzeni.
Letteratura e musica.
cm. 14,5 x 20, xviii-174 pp. Saggi di ?Lettere italiane? 282 gr. xviii-174 p.
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Petronelli Giuseppe
Umberto Boccioni. Dalla formazione al futurismo
ill., br. La mostra "Umberto Boccioni. Genio e memoria" che si è tenuta a Palazzo Reale di Milano (marzo-luglio 2016) è stata un'occasione unica, al centenario della morte, per ripercorrere la carriera del grande artista, dagli esordi ancora legati alla tradizione fino alle evoluzioni divisioniste, all'avvicinamento al Simbolismo e all' Espressionismo per giungere al Futurismo. Prendendo spunto da questa importante mostra, dietro una spinta emotiva certamente forte, l'autore di questo saggio ha voluto, tramite l'esame delle opere esposte, delineare il percorso artistico di Boccioni e, inquadrandolo nel contesto in cui si è trovato ad operare, ricavarne una visione d'insieme alquanto esaustiva, favorita da un approccio interpretativo piuttosto stimolante e interessante.
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Petronio Arbitro
Satyricon
Petronio Arbitro Satyricon. , A.F.Formiggini 1916, Copertina: cartonata, brunita. Legatura: artigianale. Dorso: nervato, usurato. Taglio: con fioriture, ingiallito, irregolare in modo lieve. Sguardi: ingialliti. Frontespizio: ingiallito. Pagine testo: ingiallite, brunite ai margini. Margini delle pagine: ingialliti. Il dorso è in parte scollato Buono (Good) . <br> <br> <br> <br>
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Petrosino Silvano
Dove abita l'infinito. Trascendenza, potere e giustizia
br. Il potere ha sempre cercato di utilizzare la religione per i propri scopi di conquista e di auto-conservazione. E ogni religione ha dentro di sé l'attrazione per il potere e l'inclinazione a manipolare Dio. Anche la religione biblica. Anche il grande re Davide, del quale si racconta - nella Scrittura - il desiderio di costruire una casa a Dio, il Tempio. Ma Dio rifiuta: non ha bisogno di un luogo dove abitare. Abita già in uno spazio delimitato, ma dentro il popolo di Israele e nelle sue buone relazioni, quelle improntate alla giustizia. Il vero modo di servire Dio - che evita il rischio di servirsene - è dedicarsi alla giusta guida del popolo, al prendersi cura degli uomini e della creazione tutta. Attorno a questo nucleo Petrosino sviluppa una riflessione originale sui temi contigui dell'abitare, dell'ospitalità, del rapporto tra l'alto e il basso, tra il costruire e possedere. Sullo sfondo sta la polemica con il "partito di Dio" - cioè coloro che si interessano di Dio, mossi sotto sotto dall'intento di manipolarlo a proprio vantaggio - e l'intuizione dell'originalità della rivelazione biblica: l'Altissimo, l'Infinito, ha sempre a che fare con il bassissimo, con coloro che "sono a terra", con il finito. È lì che prende dimora, che lo si può trovare.
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Petrosino Silvano
Emmanuel Lévinas. Le due sapienze
br. Emmanuel Lévinas è un ebreo lituano che diventa allievo di Martin Heidegger nella Germania dell'ascesa hitleriana, si trasferisce in Francia e porta con sé il lessico drammatico dell'esistenzialismo tedesco. Si riavvicina gradualmente alle sue radici, ripercorre la ricchissima tradizione della teologia ebraica fino ad arrischiare una toccante, radicale, personalissima rivisitazione della tradizione ebreo-orientale dei lettori e commentatori della Torah. Si trova a lavorare al confine tra due mondi e tra due linguaggi. Tra due sapienze, come le definisce Silvano Petrosino. Da un lato c'è l'invenzione greca della filosofia, della scienza dell'essere, del sapere come ricerca della verità, della tecnica e dell'economia come estrema realizzazione di quella ricerca e di quella vocazione antica. Dall'altro c'è l'invenzione ebraica del monoteismo, la fede inaudita di un popolo in un Dio che promette, che giudica, che consegna all'uomo una parola decisiva ed enigmatica. L'Europa di oggi, con le sue contraddizioni e le sue ricchezze, con le sue aperture irrinunciabili e le sue chiusure catastrofiche, è la terra dilaniata in cui greci ed ebrei continuano questo loro millenario e sorprendente dialogo. Con un'ipotesi interpretativa che coglie il filo rosso dell'intera opera di Lévinas, Silvano Petrosino, uno dei massimi specialisti del suo pensiero a livello internazionale, ci accompagna con appassionata chiarezza nel laboratorio vertiginoso di questo grande classico contemporaneo.
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Petrosino Silvano
L'idolo. Teoria di una tentazione. Dalla Bibbia a Lacan
br. Il giudizio sulla figura dell'idolo e sulla pratica dell'idolatria è unanime e costante: si tratta, sempre e per tutti, di qualcosa di negativo, di pericoloso, di una realtà con la quale è bene non avere nulla a che fare. La parola d'ordine è dunque sempre la stessa: gli idoli devono essere distrutti. Eppure gli uomini, della nostra come di ogni altra epoca, siano essi credenti o non credenti, ricchi o poveri, colti o ignoranti, non smettono un istante di fabbricarli e adorarli. Come spiegare l'universalità di tale legge? Perché "il bisogno di comunione nell'adorazione è il più grande tormento di ogni uomo singolo, come dell'intera umanità, fin dal principio dei secoli" (F. Dostoevskij)? Perché "vi sono nel mondo più idoli che realtà" (F. Nietzsche)? Il volume cerca di rispondere a queste domande elaborando una teoria che pone la figura dell'idolo e la pratica dell'idolatria non in relazione con una determinata scelta del soggetto, ma più essenzialmente con il suo stesso modo d'essere. Nell'ultima parte dello studio si propone un'originale interpretazione della società dei consumi la cui natura più profonda viene individuata nell'essere ultimamente "una comoda idolatria per le masse a basso costo". Una stimolante opera filosofica alimentata dal costante e fecondo dialogo con la psicoanalisi, l'esegesi biblica e la letteratura.
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Petrosino Silvano
Le fiabe non raccontano favole. Credere nell'esperienza
br. "Come negare che non solo non ha senso misurare/calcolare un'esperienza, ma soprattutto che non è possibile in alcun modo farlo? Come misurare/calcolare l'intensità di un dolore o di un amore, la fedeltà di un'amicizia, l'abisso senza fondo dell'angoscia, il peso insopportabile di un lutto, la forza di una fede, la magnifica sorpresa dello stupore? D'altra parte - sarà il problema al centro di queste pagine - riconoscere che l'esperienza è incompatibile con una certezza di tipo matematico non significa affatto abbandonarla all'irrazionale, come se essa fosse semplicemente il campo dell'effimero e dell'illusorio, quanto piuttosto significa accettare che il suo particolare modo d'essere eccede il tipo di misura, dunque la ratio, di cui il calcolo scientifico è l'espressione più articolata e matura. In effetti, all'interno di un simile calcolo la parola dell'esperienza non può che risultare un linguaggio ultimamente indecifrabile." Un saggio filosofico che affronta il tema dell'esperienza attraverso la "parola essenziale" della fiaba; un'articolata riflessione sul "viaggio della donna" attraverso un'originale interpretazione di Cappuccetto Rosso e Biancaneve.
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Petrov, Vsevolod
Le Monde de l'Art - Association artistique russe du début du XXe siècle
Editions d'Art Aurora, Léningrad, 1991. In-4, cartonnage éditeur sous jaquette illustrée, 330 pp. A. Kamenski : L'ouvrage de Vsevolod et certains problèmes du Monde de l'Art - V. Petrov : Association Le Monde de l'Art - A. Kamenski : Le Monde de l'Art d'une année à l'autre - Vie etœuvre des peintres, membres ...
Riferimento per il libraio : 5062
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Petrova E. (cur.); Kiblitsky J. (cur.)
Divine e Avanguardie Le donne nell'arte russa. Ediz. a colori
ill., ril. La grande esposizione, curata da Evgenija Petrova (direttore Scientifico del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo) e Joseph Kiblitksy, è interamente alle donne in Russia, eroine di un'atmosfera storica, sociale e culturale, del tutto particolare. L'obiettivo è quello di restituire un'idea dell'arte russa dei secoli XIV-XX e del fondamentale ruolo delle donne nel loro Paese, del loro contributo alla storia dell'arte, allo sviluppo e alla modernità, al loro ruolo nella società per l'emancipazione e il riconoscimento dei diritti, grazie a un ricco corpus di opere. Sacre icone, pittura a cavalletto, scultura, grafica e raffinata porcellana dal XIV al XX sono le testimonianze di quest'evoluzione culturale e sociale. Il percorso espositivo e il catalogo si articolano in due grandi capitoli suddivisi in 8 sezioni in cui verranno esposti circa 90 capolavori del Museo Russo di San Pietroburgo, in larga parte mai esposti prima d'ora in Italia. Nel catalogo i testi di Evgenija Petrova Il volto femminile della Russia, Gioia Mari A Parigi! A Parigi! Le figliastre della Russia: storie di artiste emigrate dopo la rivoluzione, Stefano Zuffi L'arte di essere donna. Il volume, come la mostra, si articola in 8 sezioni: Il cielo, La Vergine e le sante; Il trono, Zarine di tutte le Russie; La terra, L'orizzonte delle contadine; Verso l'indipendenza, Donne e società; La famiglia, Rituali e convenzioni; Le madri, La dimensione dell'amore; Il corpo, Femminilità svelata e Le artiste, Realismo e amazzoni dell'avanguardia. In questa ultima sezione il lavoro delle donne artiste, "mazzoni dell'avanguardia russa", che furono attive nei primi trent'anni del Novecento quando vennero creati veri capolavori da artiste come Natalia Goncharova, Ljubov Popova, Aleksandra Ekster e altre ancora. In chiusura le biografie delle artiste citate.
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PETROVA, Evguenia & MARCADE, Jean-Claude.
LA RUSSIE A L'AVANT-GARDE 1900 - 1935.
Bruxelles, Fonds Mercator, 2005 Broche, sous jacquette originale d'editeur en couleurs, 28x23 cm., 287 pp., illustrations en couleurs et en n/b. ISBN 9061536022.
Riferimento per il libraio : 31473
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Petrovich Potiomkin Vladimir
Storia della diplomazia. Vol. 3: Dalla Comune di Parigi alla Rivoluzione d'ottobre (1871-1919)
ill., br. Un'opera sulla diplomazia. Dalle origini al 1939, in questo lavoro in cinque volumi, sono raccolte la storia, le strategie e le tecniche che hanno fatto della diplomazia una vera e propria arte, quella "di trattare, per conto dello Stato, gli affari di politica internazionale". L'opera si conclude con il 1939, anno dell'invasione tedesca della Polonia, nonché anno simbolo del fallimento della diplomazia, testimonianza estrema dei rischi in cui s'incorre se al dialogo si sostituisce la violenza. Caratterizzato da chiarezza espositiva, rigore nella trattazione, l'opera di Potiomkin ci offre pagine dense e incisive che giungono ad affrontare il problema della guerra con ampiezza di informazione e spregiudicatezza.
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Petruccelli della Gattina Ferdinando; Beneduci L. (cur.)
I moribondi del palazzo Carignano
br. I Moribondi del palazzo Carignano sono l'opera più rappresentativa del giornalista e romanziere Ferdinando Petruccelli della Gattina (Moliterno, 1815 - Parigi, 1890) e raccolgono in volume la versione italiana delle corrispondenze che l'autore fece uscire in francese sul giornale parigino «La Presse» tra 1861 e il 1862, nel periodo in cui fu membro del neonato Parlamento italiano. L'opera ebbe straordinario successo, esaurendo dieci o dodici edizioni, diventando un best seller del tempo. Il pubblico, infatti, vi poteva osservare dall'interno la vita e i personaggi della prima Assemblea legislativa italiana, inaugurata a Torino da Vittorio Emanuele II all'indomani dell'Unità. Petruccelli, come l'occhio di un'impietosa webcam puntata nell'Aula di Palazzo Carignano, ne rappresentò vizi e virtù - più i primi in verità -, delineando i ritratti dei protagonisti della vita politica italiana senza filtri e senza sconti per nessuno; fatto che determinò un vespaio di polemiche e diede motivi per almeno un paio di sfide a duello verso l'autore. Dal suo banco dell'estrema Sinistra Petruccelli riconosceva la coerenza, l'eroismo, il sacrificio di avversari e compagni di lotta tanto quanto evidenziava le debolezze, le ingenuità, l'inettitudine o la corruzione diffuse, fin dalla prima legislatura postunitaria, in entrambe le ali dell'emiciclo, soprattutto al centro, in verità, ed ancor di più, presso i rappresentanti di quel Meridione, liberato dall'assolutismo borbonico, ma non dai vizi delle sue classi dirigenti.
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Petruccelli della Gattina Ferdinando; Benvenuto B. (cur.)
I moribondi del palazzo Carignano
br. Il 18 febbraio 1861 Vittorio Emanuele II convoca a Torino a palazzo Carignano il primo Parlamento del nuovo Regno d'Italia, formato da deputati scelti da una frazione ristretta della popolazione. Tra gli eletti nei banchi dell'opposizione c'è anche Ferdinando Petruccelli della Gattina, giornalista meridionale e politico di lungo corso, che in questo reportage, edito per la prima volta in Italia nel 1862, raccoglie le sue impressioni dall'interno dell'emiciclo sui colleghi parlamentari, mettendo insieme una serie di ritratti gustosi. Agli albori della vita pubblica sono già evidenti debolezze e vizi del nostro sistema politico e gli onorevoli vengono presentati come un corpo a parte che usufruisce di privilegi e immunità di ogni tipo. Con stile e acume ancora oggi godibilissimi, Petruccelli anticipa, alla sua maniera umorale e caustica, molti argomenti dell'attuale critica alla cosiddetta "casta": un insieme di riserve che allora come oggi non significano però mancanza di rispetto per l'istituzione parlamentare che, per quanto composta da "moribondi", resta il simbolo più tangibile dell'unità nazionale.
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PETRUCCI Alfredo
ROMA.
Novanta vedute moderne di D.R. Peretti Griva. Donaggio, Torino, 1949. In folio, tela editoriale, pp. 64. Bella edizione d'arte su Roma: sia nelle antiche stampe, di cui si riproducono nel testo 55 vedute di celebri artisti, sia nella grafica moderna di cui il volume offre una raccolta di 90 belle tavole litografate in tinta, riprodotte in fotoincisione, realizzate da Peretti-Griva.Ediz. pubblicata per conto della Banca Nazionale del Lavoro. Cfr. Cat. ABI,I, p. 84.In buono stato.
Riferimento per il libraio : 43098
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PETRUCCI Alfredo
ROMA. Novanta vedute moderne di D.R. Peretti Griva.
In folio, tela editoriale, pp. 64. Bella edizione d'arte su Roma: sia nelle antiche stampe, di cui si riproducono nel testo 55 vedute di celebri artisti, sia nella grafica moderna di cui il volume offre una raccolta di 90 belle tavole litografate in tinta, riprodotte in fotoincisione, realizzate da Peretti-Griva. Ediz. pubblicata per conto della Banca Nazionale del Lavoro. Cfr. Cat. ABI,I, p. 84. In buono stato.
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Petrucci Filippo
Gli ebrei in Algeria e Tunisia 1940-1943
br. Il mondo ebraico nordafricano, variegato, interessante e ricco di sfaccettature è pressoché assente dal dibattito storico italiano. Se si eccettuano pochi lavori e rare traduzioni dal francese, nessuno si era mai occupato prima del destino delle comunità ebraiche di Algeria e Tunisia durante gli anni delle leggi razziali imposte dalla Francia di Vichy. Nell'indagare le motivazioni che spinsero i francesi all'applicazione rigida delle leggi razziali in Algeria, a interventi più blandi in Tunisia, o l'atteggiamento obliquo degli italiani nei confronti della propria comunità ebraica in Tunisia, l'obiettivo è leggere queste pagine di storia collettiva con uno sguardo nuovo, più distaccato e neutro, e osservare le vite che si intrecciarono in quei territori come frammenti di una storia unica. Questo libro prova a fare luce su quegli anni, svelando le dinamiche che animarono le differenti comunità residenti in quei paesi e osservando come dessero vita a una ricchezza e varietà perdute per sempre appena settant'anni dopo. Per rendere questo affresco esaustivo e documentato, l'autore ha consultato numerosi archivi e decine di biblioteche fra Italia, Francia, Tunisia e Israele, attingendo a documenti diversissimi e a numerose testimonianze raccolte nel corso degli anni.
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Petrucciani Stefano
Introduzione a Habermas
br. Con la rilettura critica della tradizione del marxismo e della Scuola di Francoforte, con il superamento della filosofia del soggetto attraverso il paradigma della ragione comunicativa, con la costruzione di un nuovo concetto della democrazia, Jürgen Habermas ha dato un'impronta decisiva al dibattito filosofico contemporaneo.
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Petrus Fazzius ( Fazzi )
Dei, et apostolicaesedis gratia episcopus miniatensis sanctissimi domini nostri pii papae septimi prelatus domesticus ac pontificio solio assistens
[Religione S. Miniato](cm. 27) brossura in varese recente. -pp.Vii (7) + 1 bianca. Impresso in carta grave, con grande stemma al inciso al frontis. L'Autore Monsignor Pietro Fazzi di Calci, nato il 23 novembre 1768; ordinato sacerdote nel 1791; laureato a Pisa in Diritto Canonico; Prelato domestico di Sua Santità; Assistente al Soglio Pontificio, Canonico della Primaziale pisana; nel 1811 partecipò, a Parigi, al Concilio Nazionale indetto da Napoleone; morì a Montecatini nel 1832 e venne sepolto in Cattedrale, nella cappella del Santissimo Sacramento. erfetto esemplare [F79] Libro
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Pettener Emanuele
Nel nome, del padre, del figlio, e dell'umorismo. I romanzi di John Fante
brossura
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Pettersson Hjalmar 1900 1931 Bramsjo Henrik 1952 1996 Florin Magnus
Hjalmar Pettersson. Sanningen om Sverige. En bilderbok
Arbetarkultur Stockholm 1980. 1311 sidor. Illustrerad med teckningar. F�rlagets gr�na pappband med omslagsbild. 30x21 cm. Recensionsst�mplad. Fint skick. ISBN: 9170141258 - Hjalmar Pettersson politisk tecknare var versam huvudsakligen i Stormklockan och Folkets Dagblad Politiken mellan 1924 och 1931. Samma �r 1931 dog han i tbc bara drygt 30 �r gammal. unknown
Riferimento per il libraio : 31580 ISBN : 9170141258 9789170141256
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Pettinari Graziano
La misura dell'umano. Ontoteologia e differenza in Jean-Luc Marion
br. La misura dell'umano e, conseguentemente, la dismisura del divino s'impongono in questo lavoro come i termini attraverso i quali ripercorrere la filosofia di J.-L. Marion quale è esposta in alcuni suoi primi scritti come "L'idolo e la distanza e Dio senza essere". In essi il filosofo francese indaga la questione della fine della metafisica attraverso il problema della morte di Dio e dell'ontologia heideggeriana, nel segno della possibilità di un discorso su Dio in grado di emanciparlo tanto dai limiti ristretti del pensiero metafisico e dell'ontoteologia che lo riducono inevitabilmente a un "Dio", circoscritto da quelle virgolette che sono la cifra visibile nel corpo del testo scritto della misura dell'umano, quanto da quelli inediti di una differenza ontologica che si manifesta come un altro nuovo e inatteso ostacolo per la rivelazione. Unica via possibile sarà un pensiero del dono come messa fuori gioco della differenza stessa, conquistato attraverso un serrato confronto con E. Lévinas e J. Derrida.
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Pettoello Renato
Leggere Kant
br. Questo libro si propone come invito a una lettura critica e attiva di Kant. Il suo intento non è tanto quello di offrire un'esposizione completa degli scritti del filosofo, quanto piuttosto di proporre un percorso possibile, attraverso le sue opere principali, senza negare la problematicità e la complessità del suo pensiero. L'idea che lo anima è quella di provare a presentare la filosofia kantiana non come un porto sicuro, nel quale trovare un approdo tranquillo o, peggio, come un relitto del passato, ma come un'avventura del pensiero, un pensiero ancora vivo, vivo anche perché fa riflettere. È innegabile che Kant abbia segnato una svolta fondamentale nella storia del pensiero, ma questo non vuol dire che dobbiamo farne un monumento, tutt'altro, e neppure che dobbiamo accettare in blocco le sue soluzioni; perché, come dice giustamente Wilhelm Windelband, capire Kant vuol dire andare oltre Kant . Però bisogna fare la fatica di capirlo e di studiarlo a fondo. Se la lettura di questo testo facesse sorgere il desiderio di leggere direttamente le opere di Kant, avrebbe ottenuto pienamente il suo scopo.
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PETZEL, ROSA, MINNA ODER MARIE, Pseud.:) MARTIN CLAUDIUS
Für kleine Mädchen, welche lesen gelernt haben. Bd 2 (von 2). Mit Illustrationen von H. Bürkner.
Glogau, C. Flemming, (1872). 2 Bl., 168 S., 4 farbige, getönte lithograph. Tafeln. Schlichter Hlwdbd (innen teils stärker braunfleckig).
Riferimento per il libraio : 1315013
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PETZVAL, Otto
Stereometrie für Gymnasien und Realschulen.
Pest,Herz 1858. gr.8°. 143 S. Mit 83 Fig. im Text. Obrosch., etw. bestoßen, Rücen und Ränder min. eingerissen, durchgehend etw. stockfl.
Riferimento per il libraio : 0299-N
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PETÖFY, Alexander (auch: PETÖFI, Sandor)
Gedichte. Nebst einem Anhang Lieder anderer ungarischer Dichter. Aus dem Ungarischen übertragen durch Kertbeny.
FfM.,Literarische Anstalt (J.Rütten) 1849. kl.8°. XVIII,(4),467 S. Priv. Pbd. mit farblich abgesetztem Rücken u. Rückenschildchen innen häufig etw. stockfleckig, hs. Vermerk a.d. 1. (weißen) Bl., sopnst gut erh. [2 Warenabbildungen]
Riferimento per il libraio : 0631-17
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Peukert Detlev J.
La Repubblica di Weimar. Anni di crisi della modernità classica
br. Opera di uno dei più brillanti esponenti della nuova scuola storica tedesca, purtroppo prematuramente scomparso, "La Repubblica di Weimar", si caratterizza come un'interpretazione della storia, ovvero non come una compilazione di fatti destinata a essere superata da altre più complete. Peukert, dopo aver collocato l'esperienza di Weimar nella continuità della storia tedesca, si concentra sul tema a suo dire centrale, le «tensioni della modernizzazione sociale», e legge la storia di Weimar in tutta la sua contraddittoria ricchezza: conflitti generazionali, sviluppo e crisi dello Stato sociale, avanguardie artistiche e cultura di massa, fino a descrivere l'ingannevole stabilità che precedette la crisi finale. Una riflessione sulla crisi della modernità che sottolinea l'attualità della storia della Repubblica di Weimar come modello per interpretare la fragilità delle democrazie contemporanee e il carattere potenzialmente catastrofico della modernità.
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Peverada Stefano
Nietzsche e il naufragio della verità. Critica, nichilismo, volontà di potenza
br. Una lettura articolata ed organica del pensiero di Nietzsche, dai saggi giovanili ai frammenti per la progettata 'Volontà di Potenza', che pone al centro dell'indagine il rapporto destrutturante che esso intrattiene con l'idea di verità elaborata dalla tradizione filosofica dell'Occidente.
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Peverelli R. (cur.)
La bellezza di Gaia
br. Da qualche anno la filosofia è tornata a mostrare un vivo interesse per le forme e le caratteristiche della esperienza estetica del mondo naturale. Dopo il Settecento illuminista e il Romanticismo, dopo le acute considerazioni di Kant nella Critica del giudizio, la bellezza della natura aveva assunto un ruolo sempre più marginale nella riflessione filosofica; a partire da Hegel, la filosofia si era concentrata infatti in modo particolare sui problemi concettuali posti dalle arti, accostandosi per questa via, e solo in modo occasionale, allo studio dell'esperienza estetica della natura. Oggi la situazione è molto differente. In particolare, la Natural Aesthetics ha animato nel mondo filosofico di lingua inglese un vivace dibattito, in cui s intrecciano impostazioni, spunti e suggestioni differenti. Il ruolo della scienza, per esempio, è controverso: la conoscenza scientifica arricchisce l'esperienza del bello naturale di sfumature che altrimenti ci sarebbero precluse, oppure ne distrugge alcuni tratti, come lo stupore di fronte alla radicale alterità della natura, che sono parte fondamentale dell'emozione estetica rispetto al mondo naturale? Largamente condivisa, invece, è la persuasione che la riscoperta teoretica della bellezza della natura possa favorire l'inclusione almeno di una parte del mondo naturale nella sfera dei soggetti degni di riconoscimento e tutela morale, e dunque sostenere la causa dell'etica ambientale.
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Pevsner, Nikolaus; Richards, J. M.
The Anti-Rationalists
This is a near fine hardcover copy in a very good dust jacket with almost no wear. Completely clean inside and out. Jacket spine slightly sunned. 1st English edition of this classic. Edited by Nikolaus Pevsner and J. M. Richards with essays by over a dozen scholars including David Mackay, Otto Antonio Graf, Eduard Sekler, Reyner Banham and Julius Posener among others. Illustrated in black and white. 12" high X 10" wide, 208 pages. This book will be securely wrapped and packed in a sturdy box and shipped with tracking.
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Peyramaure Michel
AMANTS DU MAQUIS (LES)
DE BOREE 2018 15 8x23 8x2 2cm. 2018. Broché.
Riferimento per il libraio : 500057559
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Peyramaure Michel
AMANTS DU MAQUIS (LES)
DE BOREE 2018 15 8x23 8x2 2cm. 2018. Broché.
Riferimento per il libraio : 500062154
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Peyramaure Michel
AMANTS DU MAQUIS (LES)
DE BOREE 2018 15 8x23 8x2 2cm. 2018. Broché.
Riferimento per il libraio : 500075407
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Peyramaure Michel
AMANTS DU MAQUIS (LES)
DE BOREE 2018 15 8x23 8x2 2cm. 2018. Broché.
Riferimento per il libraio : 500083723
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Peyramaure Michel
AMANTS DU MAQUIS (LES)
DE BOREE 2018 15 8x23 8x2 2cm. 2018. Broché.
Riferimento per il libraio : 500092546
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Peyramaure Michel
AMANTS DU MAQUIS (LES)
DE BOREE 2018 15 8x23 8x2 2cm. 2018. Broché.
Riferimento per il libraio : 500095675
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PEYREFITTE Roger
CHEVALIERS DE MALTE.
Flammarion, Paris, 1957. In-16 gr., brossura editoriale, pp. 332. Prima edizione. Tiratura limitata di 1020 esempl. numerati. Il ns., 123, appartiene alla tiratura di 200 sur papier chiffon. Ben conservato, intonso.
Riferimento per il libraio : 152900
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PEYREFITTE Roger
DU VESUVE A L'ETNA.
Flammarion, Paris, 1952. In-16 gr., mz. pelle, dorso a cordoni con filetti e titolo oro, pp. 284,(2). L'Italie est le dernier pays où l'on goute le bonheur de vivre.. et la région de Naples et la Sicile me semblent la partie de choix. Il n'est pas étonnant que les Grecs aient jadis colonisé ces rivages, où les séductions de la Grèce s'ajoutent à celles de l'Italie. Là, plus qu'ailleurs, se retrouve l'émouvant contraste du splendide et du misérable, de l'antique et du moderne, du chrétien et du paien. Là, plus qu'ailleurs, tout reste encore à découvrir, les sites et les villes, l'histoire et la légende, les hommes et les dieux, così l'A. nella Prefazione. "Prima edizione". Pagine leggerm. ingiallite per la qualità della carta, altrimenti esemplare ben conservato.
Riferimento per il libraio : 144042
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PEYREFITTE Roger
L'EXILE' DE CAPRI.
Avant-propos de Jean Cocteau. Flammarion, Paris, 1959. In-16 gr., brossura editoriale, pp. 345,(2). Prima edizione. Tiratura limitata di 940 esemplari numerati. Il ns., 275, appartiene alla tiratura di 200 sur velin chiffon des Papeteries de Lana. Ben conservato.
Riferimento per il libraio : 47559
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PEYREFITTE Roger
L'ILLUSTRE ECRIVAIN.
Roman. A. Michel, Paris, 1982. In-8 p., brossura editoriale, pp. 434. Prima edizione. Tiratura limitata di 100 esempl. num. Il ns., 50, appartiene alla tiratura di 60 sur vélin cuve pur fil de Rives. In ottimo stato.
Riferimento per il libraio : 152918
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PEYREFITTE Roger
L'ORACLE.
Roman. Jean Vigneau, Paris, 1948. In-16 gr., brossura editoriale, pp. 312. Edizione originale in tiratura limitata di 385 esempl. numerati. Il ns., 23, appartiene alla tiratura fuori commercio, n. da 13 a 42, sur velin Alma du Marais. Molto ben conservato, intonso.
Riferimento per il libraio : 152919
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PEYREFITTE Roger
LES AMERICAINS.
Roman. Flammarion, Paris, 1968. In-8 p., brossura editoriale, pp. 508,(2). Prima edizione. Tiratura limitata di 615 esempl. numerati. Il ns., 148, appartiene alla tiratura di 85 sur pur fil des Papeteries d'Arches, in ottimo stato.
Riferimento per il libraio : 152917
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PEYREFITTE Roger
MADEMOISELLE DE MURVILLE.
Lithographie originale de Roland Caillaux en frontispice. Jean Vigneau, Paris, 1947. In-16 gr., brossura editoriale, pp. 272,(4). Ben conservato.
Riferimento per il libraio : 152899
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PEYREFITTE Roger
NOTRE AMOUR.
Flammarion, Paris, 1967. In-16 gr., brossura editoriale, astuccio e custodia in cartonato rosso mod., pp. 269. Prima edizione. Molto ben conservato.
Riferimento per il libraio : 152921
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Peyretti Enrico
Non ho scoperto nuove terre
brossura
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Peyré, Yves
SimaŒuvres sur papier1922-1971&SimaMusée national d'Art moderne1968
Galerie Philip, Paris, 1988 & Centre national d'art contemporain, Paris, 1968. In-8, agrafé, 17 pp. & in-8, broché, 119 pp. Matière d'une transparence, par Yves Peyré - Planches - Liste desœuvres exposées [38 n° décrits] - Planche.&Sima, musée national d'Art moderne, Paris, in-8 broché, 119 pp. Bon exemplaire sous papier cristal. Textes de Jean Leymarie, Meyer Shapiro, Frantisek Smejkal, Roger ...
Riferimento per il libraio : 8794
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Peyré, Yves (préf.)
Bram van Velde
Galerie Maeght Lelong, repères, cahiers d'art contemporain, n° 15, Paris, 1984. In-4, broché sous couverture rempliée et illustrée en couleurs, 31 pp. D'un accès de vision, préface par Yves Peyré - Planches -Œuvres exposées [36 n°].
Riferimento per il libraio : 5672
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