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Shaoqiang Wang
Wrap it up
ill., ril. Questo libro presenta esempi di packaging design creativi e innovativi, con una dettagliata spiegazione dei principi di base del packaging, visto da prospettive diverse, come la struttura, i materiali e il visual design. Vi si trova una varietà di materiali per packaging, sia classici che di nuova concezione, ed è arricchito da una panoramica sull'applicazione di tali materiali nel settore. Un packaging design di qualità infonde energia al prodotto, e accende l'interesse del consumatore a scoprire il contenuto della confezione. La pubblicazione esamina alcuni punti fondamentali, correlati alla struttura del packaging, ed mostra esempi di packaging design innovativo, che tiene in considerazione le funzioni principali del confezionamento: protezione, trasportabilità e interattività. Con i modelli fustellati, il libro offre anche ai lettori un'esperienza concreta di confezionamento. Un libro pensato per i professionisti e gli studenti che operano nel campo del packaging design.
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Shaoqiang Wang
Get impressed
ill., ril. Una panoramica approfondita sul mondo della stampa tipografica: storia, esempi, designer e tutto quello che c'è da sapere sul rinnovato interesse per i caratteri mobili. La stampa tipografica, un'invenzione cinese che risale al X secolo, e che consiste nell'uso di caratteri mobili. Una tecnica adottata nel 1440 circa anche nell'emisfero occidentale, cambiando per sempre il volto delle comunicazioni e la rapidità di trasmissione delle informazioni da persona a persona. In breve, la nascita della "stampa". Oggi, la stampa tipografica gode di un rinnovato interesse, ed è ampiamente utilizzata per libri, poster, articoli di cartoleria personalizzati come inviti, biglietti da visita e carta intestata. Designer tipografici come Alan Kitching o Jesús Morentin devono la loro fama al mondo del design generato dal computer, grazie a caratteri di grande bellezza. Questo libro introduce la storia e il processo della stampa tipografica, e comprende un elenco di caratteri mobili classici ordinati per stile. Il volume include anche designer e artisti della stampa tipografica, fonderie di caratteri, istituzioni e perfino musei di tutto il mondo, ciascuno corredato da una biografia dettagliata e da interviste esclusive con i più importanti professionisti del settore. Si rivelerà un libro di riferimento per i designer tipografici, i designer della stampa, gli amanti della tipografia e gli studenti di design, ma anche per i lettori che amano le arti manuali e la stampa.
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Shaoqiang Wang
Book design
ill., ril. Un viaggio nell'attività del book design, dalla storia del libro alla sua progettazione, passando attraverso i dettagli sulle tecniche tradizionali e moderne di stampa e rilegatura, con tantissimi esempi contemporanei a colori. Questa pubblicazione offre un approccio complessivo e ispiratore alla produzione e al design del libro, nel senso più vasto del termine: dalle tecniche di stampa alle specifiche della carta, dai layout della pagina alla progettazione della copertina, dalle rifiniture della stampa ai tipi di rilegatura. Ricco di esempi e suggerimenti su come elaborare le migliori soluzioni in materia di book design, con un occhio attento a quelle caratteristiche che rendono un libro davvero coinvolgente. Include anche un'introduzione alla storia del libro. Queste pagine esplorano il funzionamento di una tipografia, per cogliere appieno gli elementi chiave dietro al processo; i risultati migliori, infatti, originano spesso dalla conoscenza di ciò che si riesce a compiere da un punto di vista tecnico. L'ultima sezione mostra esempi notevoli di book design contemporaneo, includendo informazioni dettagliate e interviste ai designer grafici di tutto il mondo.
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Quadrato Vito
La costruzione della campata in cemento armato per l'industria. Il pensiero artigianale di Aldo Favini e Marco Zanuso-Constructing the reinforced concrete bay for industry. The Aldo Favini and Marco Zanuso's craftman thought
ill., br. All'indomani della Seconda guerra mondiale, la cultura materiale italiana affronta la sfida della ricostruzione in uno scenario generale di arretratezza tecnologica rispetto agli altri paesi europei. Tuttavia, sarà proprio la permanenza del carattere artigianale dei processi operativi nella costruzione a costituire la specificità di alcune delle opere realizzate in questo periodo. Una traiettoria che vedrà il cemento armato come indiscusso protagonista. All'interno di questo quadro generale, il libro sceglie di indagare più da vicino la costruzione per l'industria analizzando alcune fabbriche, capannoni e depositi interessati da un forte sperimentalismo sulle tecniche di prefabbricazione cementizie. In questa direzione, alcune esperienze dell'Ingegnere Aldo Favini e dell'Architetto Marco Zanuso mostrano al lettore, attraverso uno sguardo incrociato, come un "pensiero artigianale" sia capace di mediare l'impatto dell'industrializzazione edilizia. In una dimensione più ordinaria del tema progettuale, che individua nella campata lo strumento attraverso il quale rinnovare strutture essenziali, costituite da travi e pilastri, il libro ricostruisce il processo che, tra cultura del progetto e cultura industriale, dà vita ai prototipi strutturali dei due autori.
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Migliari Riccardo; Fasolo Marco
Prospettiva. Teoria e applicazioni. Con ebook. Con risorse online
ill. La prospettiva si può costruire in due modi. Si può ricavare dalla pianta e dall'alzato, in un processo che si svolge sul piano e sul piano resta confinato. Oppure si può generare uno spazio prospettico e in quello, in tre dimensioni, si costruiscono le forme da rappresentare. Il secondo modo è quello adottato in questo libro. Prima di tutto perché è quello che ha una storia, che va dal Quattrocento ai giorni nostri.
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Molinari L. (cur.)
Laboratorio Venezia
ill., ril. Nato in occasione della fine dei lavori di restauro promossi da Assicurazioni Generali negli spazi delle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia a firma di David Chipperfield, il volume racconta un desiderio di rinnovamento e di rinascita e raccoglie spunti e riflessioni attorno all'uso di questi spazi storici. Piazza San Marco, letta come complesso monumentale e comunitario fondamentale di Venezia, è il cuore pulsante attorno al quale si concentrano le riflessioni critiche affidate a importanti autori italiani e stranieri, i dialoghi con i protagonisti, i progetti prodotti dagli architetti coinvolti e da grandi fotografi, così da rendere la ricchezza e complessità di una visione per il futuro della città lagunare; una prospettiva d'innovazione sociale e culturale su cui s'innesta la nascita della fondazione The Human Safety Net che sarà uno dei nuovi attori che abiterà gli spazi recuperati su piazza San Marco. A descrivere questa impresa una rosa di nomi italiani e internazionali, che provengono da campi ed esperienze diverse, per rendere quella pluralità di intenti e visioni che costituisce il segno distintivo di questo progetto.
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Prati Carlo
Architettura oltre la fine del mondo. Ediz. illustrata
ill., br. Non è retorico usare termini quali "disastro", "annientamento", "collasso", per descrivere le minacce che, a causa del cambiamento climatico, dovremo affrontare in quanto sapiens nel prossimo futuro. Viviamo letteralmente dentro la fine del mondo, facendone quotidianamente esperienza. Da un punto di vista intellettuale lo sappiamo, e siamo convinti di potervi porre rimedio modificando le nostre abitudini, ma in realtà ci rifiutiamo di comprenderne pienamente le conseguenze. Oggi l'architettura ha perso valore e credibilità sociale, si tratta di una diffidenza fondata, basti pensare che gli edifici producono ogni anno il 40% delle emissioni globali di CO2. Questi indicatori risultano ancora più allarmanti se incrociati con i dati sul consumo di suolo: circa 2/3 dell'attuale area edificabile globale raddoppierà entro il 2060 (come se ogni mese per quarant'anni costruissimo da zero una metropoli grande come New York). Andando dritti al punto e senza usare mezzi termini, oggi bisogna prendere atto di una semplice evidenza: per fermare il riscaldamento globale bisogna (prima) fermare l'architettura. Siamo di fronte ad un tipping-point, una cerniera temporale a partire da cui i vecchi strumenti disciplinari diventeranno obsoleti. Per questo il momento presente è anche un tempo di opportunità e cambiamento, in cui possiamo immaginare e chiederci: quale architettura ci sarà oltre la fine del mondo? Questo libro raccoglie i collages e i disegni che l'autore ha realizzato nell'ultimo decennio, inscritti attraverso il saggio introduttivo all'interno di una prospettiva unitaria di ricerca, sensibile al contesto storico e culturale attuale e attenta alle sue evoluzioni future. Un contributo sperimentale, basato sulla pratica creativa interpretata come strumento di progetto e di analisi critica, in grado di prefigurare nuovi scenari e modelli operativi.
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Vaccari Alessandra
La moda nei discorsi dei designer
ill. Nonostante la grande attenzione mediatica ricevuta dai fashion designer nel corso degli ultimi secoli, ciò che hanno raccontato e scritto ha finora ottenuto poca considerazione da parte degli studi sulla moda. Il libro presenta dichiarazioni e testi di fashion designer, con l'obiettivo di commentarli criticamente e contribuire alla comprensione della moda attraverso una delle figure più affascinanti e discusse prodotte dalla cultura occidentale di epoca contemporanea. Jean-Philippe Worth, Rosa Genoni, Charles Creed, Paul Poiret, Madeleine Vionnet, Elsa Schiaparelli, Christian Dior, Emilio Pucci, Gianfranco Ferré, Franco Moschino, Marc Jacobs, Alexander McQueen, Bless e Bruno Pieters sono alcuni dei nomi coinvolti in un dialogo ideale. Il libro indaga il processo storico di definizione del potere culturale dei designer e i loro ambiti progettuali, con particolare attenzione al lavoro creativo e ai concetti di autorialità e storytelling. Il volume esplora inoltre le interazioni dei fashion designer con il sistema della moda, mostrando la vitalità del dibattito interno e gli aspetti conflittuali.
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Zanuso Marco
Insegnare il design
br. Dopo la guerra il nostro impegno non era quello di ricostruire il distrutto, ma quello di essere chiamati insieme alla ristrutturazione di una società disorientata e dissolta, di energie disgregate ma potenzialmente coordinabili secondo progetti e strategie che ponessero al loro centro il tema della comunità sociale, democratica e animata dallo spirito di collaborazione della Pace.
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Shaoqiang Wang
Eat & go. Branding & design indentity for takeaways & restaurants. Ediz. illustrata. Vol. 2
ill., ril. Questo libro, il secondo volume del precedente Eat & Go, è una vetrina dei progetti internazionali più recenti, innovativi e di successo in materia di design e identità di brand per caffè, ristoranti, bar, dessert shop e bakery. Nel mondo di oggi, traboccante di informazioni, le aziende di cibo e bevande non possono limitarsi a offrire prodotti di alta qualità, senza tenere nella dovuta considerazione anche un'identità visiva inconfondibile, un design grafico che si distacchi dal resto e valide idee di comunicazione. Per queste realtà imprenditoriali, un branding esclusivo comincia da elementi basici come il logo, lo slogan, il font e la combinazione cromatica, per riflettersi infine nel prodotto, nel packaging e nel relativo design. Attraverso spunti di ispirazione per shop designer e imprenditori del settore alimentare, questo libro si concentra sul design grafico e mostra come un'identità visiva inconfondibile può aiutare le aziende ad attirare clienti e raggiungere il successo. Non mancano casistiche e una grande quantità di esempi.
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Bruzzone Roberta
Versace. Autopsia di un delitto impossibile
br. In questo libro, a venticinque anni di distanza dai fatti, Roberta Bruzzone ricostruisce le tappe fondamentali del delitto Versace, una storia torbida e intricata, ipotizzando piste alternative e raccontando ai suoi lettori quella che si può a tutti gli effetti "un'indagine imperfetta".
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Italia su misura. Ediz. multilingue
br.
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Menegazzo Rossella; Piotti Stefania
WA. L'essenza del design giapponese
ril. "Wa", in giapponese, rimanda al concetto di armonia e pace, ma è anche sinonimo del Giappone e della sua cultura. Per questo è stato scelto come chiave di lettura per riferirsi a quella "giapponesità" che l'Occidente identifica come paradigma di bellezza e che nel campo del design si traduce nella semplicità delle forme, nell'utilizzo di materiali naturali, ma anche in un'attitudine interiore nei confronti dell'artigianato, dell'arte e della vita in generale. Dai kimono alle scatole da cibo laccate, dai ventagli alle ceramiche Raku, passando per i pezzi classici di maestri come Shiro Kuramata e Sori Yanagi senza tralasciare le produzioni di stilisti contemporanei e designer emergenti, le 250 opere si susseguono tracciando deliziosi parallelismi tra passato e presente, tra forme e materiali, in un gioco di irregolarità e asimmetrie, di pieni e vuoti, per guidare il lettore in un bellissimo viaggio alla scoperta dello spirito del Sol Levante.
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Carrieri Pietro; Nye Doug
Ferrari. An Italian style. Ediz. inglese
ill., ril.
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Panzarella Marcello
Culotta e Leone a Cefalù. Le case unifamiliari. Ediz. multilingue
ill. Il testo è rielaborazione e integrazione di una serie di scritti precedenti, a partire dal testo redatto in occasione della Giornata di studio INARCH-Sicilia sull'opera di Culotta & Leone a Cefalù, 27 maggio 2000.
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Guarnaccia Matteo; Pivetta Giulia
Dreamers & dissenters. Viaggio illustrato tra le mode degli anni Sessanta. Ediz. italiana e inglese
br. "Dreamers and dissenters" è il quarto volume della serie Technicolor Dream. Una mappa di stile transtemporale, istruttiva e divertente, dove trovano posto moda e design, musica e politica, arte e cinema. Un'insolita storia del costume concentrata in un centinaio di tavole, fitte di notizie e curiosità. Una fonte particolareggiata d'ispirazione e consultazione per fashion victims, studenti d'arte, ricercatori di costume e collezionisti di vintage. Questo titolo è dedicato agli anni Sessanta, gli anni del "tutto è possibile", visti sotto una luce nuova e intrigante. Il libro è corredato da una completa traduzione in inglese.
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Berkun Scott
Come il design trasforma il mondo
br. Qualsiasi cosa faccia parte della nostra vita di utilizzatori, dal nostro smartphone al pulsante "Mi piace" di Facebook, da un supermarket a un sistema autostradale, è stato progettato da qualcuno. Scott Berkun, autore di bestseller tradotti in varie lingue, consulente aziendale e anche designer conosciuto a livello mondiale, mostra, con esempi di decine di campi di applicazioni differenti e considerazioni pratiche, come il design in molti casi possa essere di successo e in altri invece fallire perché di fatto confonde o ostacola le persone. Il libro è utile per i designer, ma anche e soprattutto per i responsabili che devono commissionare prodotti o interfacce comunicative per servizi, perché è importante come porre le domande corrette e come redigere un piano preciso riferito alle specifiche per ottenere soluzioni di design efficienti per l'utilizzatore. Se siete interessati a capire che cosa è il design e come sia presente nella vita che ci circonda, questa è un ottima e divertente guida.
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Beretta Associati. Architetti a Milano. Ediz. italiana e inglese
ril. Sobrietà, coerenza stilistica, rigore operativo. La linea progettuale di Beretta Associati, dagli esordi nel lontano 1964, si sintetizza in pochi tratti essenziali. Che sono poi gli stessi dell'intera tradizione moderna, novecentista e razionalista, milanese. Questo volume ripercorre e documenta il percorso di Beretta Associati tra architettura e design, dai primi passi giovanili (allestimenti, concorsi, case per le vacanze) ai grandi interventi per Milano contemporanea. Un'indefessa attività che profila, sullo sfondo, una metodologia in cui la parte strettamente professionale si amalgama, integrandosi, con quella biografica: perché dietro tutto ciò c'è in primo luogo una storia, la storia della vita e delle esperienze di Gianmaria e Roberto Beretta, architetti e fratelli dai quali lo studio si è originato. Nel loro innato understatement, nella loro costante tendenza all'autocritica si colgono gli schemi mentali e culturali radicati nei secoli in Lombardia e registrati, nelle più impercettibili sfumature, dai principali scrittori di queste terre. Tra le pieghe dell'impegno quotidiano, fra torri che si innalzano e cantieri che si aprono, riverberano quelle ramificazioni - il culto del lavoro, la percezione di un'insanabile ingiustizia nelle cose umane, una velata malinconia esistenziale - connaturate alla figura stessa dell'architetto, perlomeno nella sua storica accezione umanistica.
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Ferrari Federico
La seduzione populista. Dalla città per tutti alla città normalizzata
ill., br. Cosa intendiamo esattamente con il termine populismo? E quali sono le sue relazioni con l'architettura? Bussy Saint-Georges in Francia per la polemica contro le tecnocrazie di stato, Poundbury in Inghilterra per l'importanza dell'identitarismo, Celebration negli Stati Uniti per il ruolo del mercato: ciascuno di questi progetti illumina uno fra i tanti aspetti salienti di politiche solitamente definite populiste, in cui decisiva è la strumentalizzazione delle forme urbane. Decostruire le retoriche di una diffusa e demagogica polemica contro il "modernismo" inteso come incarnazione di un progetto sociale è dunque il primo passo necessario. Analizzando temi e figure caratterizzanti la battaglia di Carlo d'Inghilterra per un'architettura "a misura d'uomo", l'Inghilterra degli anni Ottanta ci mostra come la ricollocazione a livello mediatico del dibattito specialistico sulle fonti di legittimazione dell'architettura si basi sulla rivalutazione della storia come garanzia di moralità. Non ci troviamo tuttavia in presenza di un banale e nostalgico ritorno al passato: Charles Jencks, cantore del postmodernismo, conierà a tal proposito la categoria di "eclettismo radicale" per interpretare l'eterogeneità estetica seguita al crollo delle "grandi narrazioni". Assumendo gli anni Sessanta come cesura fondamentale, il dibattito sorto attorno alle tesi di Imparare da Las Vegas di Venturi, Scott Brown e Izenour si rivela un tornante decisivo.
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Giraldi L. (cur.)
Marco Zanuso designer. Ediz. illustrata
ill., br. "Catalogo della mostra (13-3/10-5 2017) Fondazione Anna Querci per il Design, Calenzano, Firenze. Marco Zanuso era un uomo dai forti principi personali e impegnato socialmente; ma soprattutto era un Homo Faber. Egli sapeva come realizzare tutto ciò che progettava, sia di architettura che di design industriale. Ha dato forma brillante alla sua profonda convinzione che queste due discipline possano migliorare la nostra vita quotidiana. Non era un utopista lirico ma un realista poetico. Ha osato nelle sue creazioni perché aveva le conoscenze per poterle realizzare o per inventare nuovi processi produttivi per renderle fattibili. Le fabbriche che ha progettato per Olivetti, Necchi, IBM, Brinel e così tante altre, rimangono come monumenti della sua visione." (dalla Prefazione di Emilio Ambasz)
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Simonetti Enrica
Puglia journey through colour
ill., br.
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Villon François; Moebius
Ballate. Ediz. illustrata
ill., br.
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Miosi Marco
Trulli e capanne in pietra a secco pugliesi. Tra storia, semantica e antropologia
ill., br. Come spiegare la diversità morfologica delle costruzioni in pietra a secco che si trovano sparse nella gran parte delle campagne pugliesi? La questione, non nuova, è affrontata qui con un approccio originale: dimostrare come le costruzioni cupoliformi si differenzino a seconda delle competenze tecniche dei loro costruttori, delle funzioni d'uso e della disponibilità economica del proprietario, che attraverso questi edifici aveva occasione di comunicare e ostentare il proprio status sociale. Focus della trattazione sono le differenze stilistiche che contraddistinguono le capanne in pietra a secco pugliesi, con ampie aperture sui temi generali della tecnica costruttiva a "tholos", quali la sua origine e la sua diffusione nell'area euro-mediterranea. Un percorso che attraversa architettura vernacolare, geografia umana, etnologia europea, antropologia dell'arte e dell'architettura, storia del paesaggio agrario, etnoarcheologia e semantica.
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Pierini Orsina Simona; Isastia Alessandro
Case milanesi. 1923-1973. Cinquant'anni di architettura residenziale a Milano. Ediz. italiana e inglese
ill. L'interesse per gli anni d'oro della architettura milanese, il periodo che va dalle prime sperimentazioni della Ca' Brütta di Giovanni Muzio alle ultime opere del Moderno negli anni Settanta, è in continua crescita. Studiosi, appassionati, ricercatori girano per Milano alla ricerca delle opere di Terragni, Ponti, Portaluppi, Lingeri, Asnago e Vender, Figini e Pollini, Caccia Dominioni, Bottoni, Gardella, BBPR, Zanuso, Magistretti e molti altri architetti che hanno reso Milano un museo a cielo aperto del Novecento. Questo libro in circa 80 schede ridisegna planimetrie, piante e prospetti degli edifici, in modo da cogliere sia i dettagli costruttivi sia le soluzioni abitative. Questo volume è il risultato di un lavoro di ricerca che gli autori hanno condotto con un team del Politecnico di Milano. Ogni edificio è accompagnato da una o più fotografie di Stefano Topuntoli scattate per l'occasione e da materiale di repertorio. Il volume, introdotto da Cino Zucchi, noto architetto e studioso dell'architettura milanese, è accompagnato da due saggi critici degli autori che collocano la stagione milanese nel più ampio contesto dell'architettura del XX secolo. Una mappa localizza gli edifici nel contesto cittadino. Completano il volume un'ampia bibliografia a cura di Maurizio Grandi e, in appendice, la traduzione dei testi in inglese.
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Premier A. (cur.)
Innovazione sostenibile per l'architettura. Materiali, tecnologie e prodotti
brossura Quando l'innovazione in architettura si può considerare sostenibile? Vecchi e nuovi materiali, tecnologie e prodotti si adeguano ai nuovi imperativi della sostenibilità fornendo al progetto di architettura i mezzi per adeguarsi alle nuove sfide dell'innovazione contemporanea. Il libro, frutto del contributo di studiosi che da tempo si occupano di vari specialismi, affronta 12 famiglie di materiali, tecnologie e prodotti con l'obiettivo di valutare il loro reale impatto sull'ambiente e le possibili soluzioni dettate da un approccio fortemente scientifico e razionale. Si è privilegiato un metodo volto a prendere in partita l'intero ciclo di vita dei materiali, delle tecnologie, dei prodotti analizzati e le loro applicazioni in architettura. Un apparato di casi realizzati e di particolari costruttivi correda i vari contributi.
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Kutzli Rudolf; Pampaloni M. L. (cur.)
Il creativo disegno di forme
ill., br. Il disegno di forme parla al compositore ritmico nella nostra interiorità, che unisce in armonia il formare e lo sciogliere, l'impulso e la quiete, il cosmico e il terrestre, rafforzando la forza del "centro". In questo senso, Rudolf Kutzli ci accompagna lungo un percorso di approfondimenti e di esercizi in grado di attivare e sviluppare le forze creative sopite in ogni essere umano. Esercitandoci con dedizione, potremo sentire non soltanto di apprendere qualcosa di nuovo, ma anche di compiere noi stessi una trasformazione. Il disegno di forme può diventare un percorso di autoeducazione e sviluppo spirituale. Il testo contiene anche delle osservazioni sull'applicazione terapeutica del disegno di forme e delle note per un piano scolastico del disegno di forme.
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20/22. Studiocharlie. Ediz. illustrata
ill. Studiocharlie, premio Compasso d'Oro 2018, è stato fondato dai designer Gabriele Rigamonti, Carla Scorda e Vittorio Turla. La mostra retrospettiva dei loro primi 20 anni di attività (aprile/giugno 2022) presso Torri Lana 1885 a Gandino (Bg), è occasione per invitare a uno sguardo critico sul loro lavoro. Il catalogo raccoglie tutti gli arredi e gli oggetti disegnati fino a oggi e tuttora in produzione. Studiocharlie ha progettato oggetti di varia tipologia: tavoli, specchi, lampade, rubinetti, sedie, mobili contenitori, tessuti, piastrelle e molti altri. Quello che li accomuna è il rispetto per i materiali utilizzati: acciaio, vetro, legno, ceramica, marmo, ottone o lana. Tutti parlano un linguaggio comune di geometrie semplici, non scontate, che rivelano una profondità di progetto pur nell'essenzialità delle linee. «Gli oggetti pensati e realizzati da Studiocharlie sembrano emanare un senso di ordine che, più che nello spazio, ha una ragion d'essere nel piano. Sembrano esseri viventi di Flatlandia, la favola matematica del reverendo Edwin A. Abbott. E tutto ciò pur essendo e restando tangibili oggetti tridimensionali. Li si tocca, ci si siede, si aprono.» Mario Piazza
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Eastoe Jane
Elisabetta, lo stile di una regina. Ediz. illustrata
ill., ril. Il guardaroba di Elisabetta II, come si addice a una regina, è al tempo stesso ricercato e sontuoso, di taglio immancabilmente squisito, solenne ma, soprattutto, sempre adeguato all'occasione. Questa straordinaria galleria di ritratti, pubblicata nel Regno Unito in occasione del Giubileo di Diamante della regina, del 2012, è una vera e propria storia per immagini di 60 anni di regno e al tempo stesso una biografia di stile di un'inconfondibile icona di classe ed eleganza dei nostri tempi. Grazie alle bellissime fotografie, che comprendono sia ritratti ufficiali sia scatti meno noti e più legati alla vita famigliare, questo libro svela i dietro le quinte dell'abbigliamento della regina, raccontando curiosità e segreti, abitudini e regole, protagonisti e comparse di uno spettacolo straordinario: il corredo di Sua Maestà la regina Elisabetta II.
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Bargellini Jacopo F.
Costruire un'azienda design-oriented. I 12 principi del design management
brossura Come si può "orientare al design" un'azienda di prodotto? È possibile farlo rapidamente e con risultati positivi? Quali risorse è necessario investire? E quali strategie occorre attuare? Sono queste le domande che si pone un imprenditore, un manager o chi gestisce un'azienda di prodotto e voglia entrare nel mondo del design. Per farlo in modo efficace e rendere l'azienda davvero competitiva, occorre impostare una strategia di design management, che veda il "fattore design" come una delle leve a disposizione dell'azienda, da inserire all'interno di una dinamica più ampia. Articolando il percorso in 12 principi, il testo spiega in modo sintetico e puntuale come: definire i passi della strategia di design management a livello strategico, tattico e operativo; incrementare i propri punti di forza minimizzando i punti di debolezza; identificare le opportunità di mercato in relazione alle tendenze; tradurre le tendenze in prodotti e servizi innovativi; posizionarsi sul mercato a livello di design; creare e gestire la propria struttura di design; adottare una corretta comunicazione di marca; gestire la crescita del brand coerentemente con il design espresso. Il volume è arricchito da numerose Case history, tratte dall'esperienza dell'autore, che analizzano successi e insuccessi aziendali alla luce dei 12 principi descritti. Il testo si propone come utile strumento di lavoro per imprenditori, manager o consulenti.
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Sinni G. (cur.)
Designing civic consciousness. ABC per la ricostruzione della coscienza civile
br. Di fronte al declino della coscienza civile - intesa come consapevolezza dei diritti e dei doveri - i tradizionali strumenti di analisi risultano in affanno. Un problema di questa complessità può essere affrontato solo in maniera innovativa e facendo ricorso a tutti gli strumenti interpretativi e progettuali che discipline diverse possono apportare. Designing Civic Consciousness riunisce dunque interventi di filosofi, storici e designer accomunati dalla volontà di portare un contributo alla definizione di pratiche di "educazione civica" attraverso gli strumenti della riflessione e del progetto.
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Bosco A. (cur.); Gasparotto S. (cur.)
Updating values. Perspectives on design education
ill., br.
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Müller Jens
Logo beginnings. Ediz. inglese, francese e tedesca
ril. Innumerevoli marchi globali, inclusi Rolex, BMW, Louis Vuitton, e i New York Yankees, usano ancora loghi progettati oltre un secolo fa. Eppure non è mai stata pubblicata una monografia dedicata alle origini del logo design. Nella seconda metà del XX secolo, il marchio commerciale ha sostituito simboli tradizionali quali lo stemma di famiglia come simbolo promozionale e identificativo per le aziende. All'inizio, si ricorreva spesso allo stile figurativo per poi passare gradualmente ai segni astratti che sono diventati presenze costanti della nostra quotidianità. L'autore Jens Müller, descritto come "logo detective" dalla rivista Wired, ha esaminato i registri storici dei marchi, gli archivi delle compagnie internazionali, e le prime pubblicazioni dedicate alla grafica per presentare più di 6000 loghi progettati tra il 1870 e il 1940. Questa impareggiabile collezione ripercorre gli sviluppi dei moderni marchi registrati e porta alla luce progetti dimenticati e prime versioni di loghi famosi. Il catalogo è suddiviso in quattro categorie grafiche: "Figurative," "Form," "Effect," e "Typographical." Ogni capitolo è ulteriormente diviso in sottocapitoli sulla base di elementi fondamentali della grafica come cerchio, linea, sovrapposizione e contorno, così da offrire una nuova prospettiva sui principi grafici ancora oggi rilevanti. Oltre a un'ampia sezione di immagini, il libro comprende un'introduzione di Jens Müller sulla storia del marchio registrato nonché una riproduzione della prima esauriente analisi del moderno logo aziendale: il saggio illustrato Wahrzeichen-Warenzeichen (simboli-marchi registrati), dell'influente pioniere della grafica F.H. Ehmcke (1878-1965), pubblicato nel 1921. Nel volume sono inoltre compresi dieci casi di studio riguardanti famosi marchi registrati, come quelli di 3M, NBC, Shell, and Olivetti, e numerose immagini rare che illustrano gli sviluppi - a volte diversificati, a volte omogenei- del logo design internazionale e della corporate identity. "Logo Beginnings" non è solo un manuale di grafica imprescindibile e d'ispirazione ma anche una lettura eccellente per chiunque sia interessato alla storia sociale, culturale e delle aziende, nonché al fascino d'impatto dei marchi registrati.
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Display art. Visual merchandising and window display. Ediz. illustrata
ill., ril.
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Brondi B. (cur.); Rainò M. (cur.)
In residence. Diary. Ediz. italiana e inglese. Vol. 7
ill. Nato nel 2008, il progetto IN Residence è un workshop che si fa libro, una riflessione sul design contemporaneo che nasce da un format a cavallo tra la residenza d'artista, il seminario didattico, il master formativo e l'attività laboratoriale. Quest'anno, per la prima volta dalla sua ideazione, il progetto IN Residence si concentra su due tematiche distinte, sviluppate attraverso due diversi workshop. La prima, tenutasi a Venezia presso il Padiglione Svizzero ai Giardini de La Biennale, ospiti del programma della Swiss Summer School, propone un laboratorio dal titolo "Today Was Tomorrow", per sviluppare, come nelle precedenti edizioni, una riflessione condivisa sul design contemporaneo riferita al tema d'indagine scelto. I designer internazionali che in questa edizione si sono alternati nelle lectures e nelle attività di laboratorio con gli studenti sono: Antonio Aricò, Atelier NL, Daphna Laurens, Itay Ohaly, Brynjar Siguroarson e Studio Swine.
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Brondi B. (cur.); Rainò M. (cur.)
In residence. Diary. Ediz. italiana e inglese. Vol. 8
ill. Nato nel 2008, il progetto IN Residence è un workshop che si fa libro, una riflessione sul design contemporaneo che nasce da un format a cavallo tra la residenza d'artista, il seminario didattico, il master formativo e l'attività laboratoriale. L'ottava edizione, tenuta nella consueta e suggestiva cornice del Du Parc Contemporary Suites di Torino, si concentra sulla tematica "Resonance Tuning". Il gruppo di lavoro analizza le diverse, possibili manifestazioni del rapporto che lega gli individui agli oggetti, secondo una dinamica di connessione che può rivelare differenti livelli di "affezione", "empatia asimmetrica" o "risonanza". Come nelle precedenti edizioni, anche quest'anno i designer selezionati avviano una ricerca progettuale assieme agli studenti sul tema proposto, in uno scambio continuo e fertile di riflessioni ed opinioni. I designer che hanno partecipato all'ottavo workshop del progetto IN Residence sono: Marjan van Aubel, Faberhama, Laureline Galliot, Julie Richoz e Philipp Weber.
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Brondi B. (cur.); Rainò M. (cur.)
In residence. Diary. Ediz. italiana e inglese. Vol. 10
ill. Il progetto In Residence arriva quest'anno alla sua decima edizione proponendo "Imaginative Rituals" come filo conduttore tematico che lega i workshop e le esperienze al Du Parc Contemporary Suites di Torino. I designer sono invitati a considerare l'agire comune come un patrimonio rituale e a riflettere sugli oggetti variamente legati alle azioni quotidiane e collettive. Si sperimenta cercando di costure ritualità possibili, incorporando dei valori da associare a oggetti o ad azioni. Una progettazione che mira a risolvere un problema o un'esigenza quotidiana e ricorrente del singolo, materiale o spirituale, e di una possibile collettività futura. Come nelle precedenti edizioni anche quest'anno i designer selezionati avviano una ricerca progettuale assieme agli studenti sul tema proposto, in uno scambio continuo ed estremamente produttivo. I designer che quest'anno hanno organizzato i workshop partecipando al progetto In Residence sono: Marlène Huissoud, Fernando Laposse, Carlo Lorenzetti, Nick Ross, Birgit Severin, Tijmen Smeulders.
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Droste Magdalena; Gössel P. (cur.)
Bauhaus. Ediz. inglese. Updated Edition
ill., ril.
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Müller Jens; Remington Roger R.
Logo modernism. Ediz. inglese, francese e tedesca
ill., ril. L'estetica modernista in architettura, arte e design del prodotto è familiare a molte delle persone che hanno una propensione per la creatività. In elevate strutture in vetro o in tele minimaliste riconosciamo un'epoca di progresso tecnologico che ha affermato il potere dell'uomo nel dare forma all'ambiente, rompendo, radicalmente, con le convenzioni e le costrizioni del passato. Meno noto ma non meno affascinante è la distillazione del Modernismo nel logo design. Con la creazione di concept visivi dalle linee pulite, i graphic designer aspiravano ad allontanarsi dalla mistica che identificavano con l'arte commerciale e a bilanciare un mondo sempre più complesso con la chiarezza del tratto. Questa pubblicazione raccoglie circa 6000 marchi registrati, concentrati nel periodo 1940-1980, per prendere in esame come l'attitudine e gli imperativi modernisti abbiano dato vita alla corporate identity. Spaziando dai gruppi editoriali ai giganti della vendita al dettaglio, dalle linee aeree alle gallerie d'arte, questa ampia rassegna di loghi è organizzata in tre capitoli in base al tipo di design: "Geometric", "Effect" e "Typographic".
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Rendgen Sandra; Wiedemann J. (cur.)
History of information graphics. Ediz. inglese, francese e tedesca
ril. In un'epoca caratterizzata dalla circolazione di enormi quantità di dati, da notizie che viaggiano sempre più velocemente e arrivano sempre più lontano, e da mezzi di comunicazione che competono per un effimero momento di attenzione online, l'information graphic o infografica si è conquistata il centro della scena. In grado di conciliare chiarezza estrema e dettagli più sfumati, l'infografica può distillare idee astratte, complesse statistiche e scoperte all'avanguardia in forma concisa, persuasiva e spesso molto efficace dal punto di vista visivo, venendo incontro al nostro bisogno di velocità oltre alla nostra innata inclinazione per le composizioni piacevoli. Cartografi, grafici, programmatori, esperti di statistica, tecnici, scienziati e giornalisti hanno sviluppato un nuovo settore di competenza nella visualizzazione delle conoscenze in veste grafica. Questa ambiziosa raccolta guarda alla ricca storia dell'infografica, tracciandone l'evoluzione dal Medioevo fino a oggi. Il volume esce a cura di Sandra Rendgen e offre una panoramica al contempo sorprendente e sistematica della comunicazione grafica, raccogliendo circa 250 esempi che spaziano dell'astronomia alla cartografia, dalla zoologia alla tecnologia e molto altro ancora. Con una prospettiva molto ampia dal punto di vista culturale e geografico, la raccolta include manoscritti di cosmologia indiani, planisferi giapponesi accanto a tabelle colori tedesche e all'uomo vitruviano di Leonardo Da Vinci. Che si tratti di un elaborato albero genealogico o del rendering minimalista di Herbert Bayer della scuola Bauhaus, ogni opera qui inclusa è un capolavoro di precisione visiva e mostra la capacità di adattamento dell'infografica a campi complessi e variegati come l'anatomia o l'ingegneria aerospaziale. Tra i contenuti più interessanti, le mappe del cosmo di Cellarius, i meticolosi studi naturalistici eseguiti da Ernst Haeckel tra il XVIII e i primi anni del XIX secolo, e il planisfero Dymaxion di Buckminster Fuller degli anni '40 del secolo scorso. Precedute da un dettagliato saggio introduttivo, le infografiche sono accompagnate da esaustive didascalie che ne illustrano autore e contesto storico-culturale.
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Boldrini Dario
Il giardino planetario. Ogni piccolo giardino del mondo è il tassello di un grande mosaico
ill., br. Avete mai considerato il pianeta come un grande Giardino e noi tutti come giardinieri planetari che se ne prendono cura? Un incolto urbano, un'area industriale dismessa, una vecchia cava, un vaso dimenticato, un parco abbandonato... tutto questo può divenire elemento ispirante per realizzare quella grande Opera d'arte che l'Autore ha definito il Giardino Planetario. Ispirato dai Principi del Manifesto del Terzo Paesaggio, introdotti da Gilles Clement, l'Autore condivide qui il suo lungo e intenso percorso di "Giardiniere planetario", raccontando inoltre le storie e le testimonianze di persone che attraverso il loro esempio concreto hanno sviluppato una simbiosi profonda con la Natura. Il Giardino Planetario è una nuova visione del mondo, dove la Natura è la protagonista e l'uomo ne è il paziente e responsabile custode.
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Mainardi Fazio Fausta
Il grande libro del giardino. Guida completa
ill., ril. Si può fare giardinaggio indipendentemente dalla quantità di spazio a disposizione: basta un angolo del cortile, uno scampolo di terra davanti o dietro casa, una striscia di confine e addirittura un piccolo terrazzo o balcone per poter avere un piccolo angolo verde, vivo, colorato e profumato secondo il ritmo delle stagioni. In questo manuale illustrato, tutte le informazioni alla portata degli appassionati per progettare, allestire, curare il giardino. Con le schede delle piante più adatte a seconda delle necessità e dei gusti, del clima e delle esigenze di acqua e di esposizione.
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Neumeier Marty
Il dizionario del brand
br. Uno strumento agile ed efficace che permetta il dialogo fra cultura di impresa e cultura del progetto, a partire dall'individuazione di una terminologia condivisa allo sviluppo di strategie di marca credibili e innovative; con una appendice che contestualizza il ruolo del design nelle politiche di impresa. Parole chiave: design, management, cultura di impresa, innovazione. Frutto di un lavoro di ricerca svolto dall'autore in seno all'associazione statunitense AIGA, il Dizionario fornisce una serie di parole fondamentali per permettere al design di svolgere efficacemente il proprio ruolo all'interno delle politiche del brand, ovvero della marca: riferimento strategico per l'interven del progettista. Per permettere al design di svolgere appieno il suo ruolo è infatti necessario consentire un dialogo efficace all'interno della cultura di impresa, condividendo non solo idee, progetti e processi, ma soprattutto termi e significati. Il design riguarda i processi, prima ancora che i prodotti. Si tratta sostanzialmente di una metodologia che può dialogare a diversi livelli con le strategie imprenditoriali; e che può intervenire in fasi diverse della catena di produzione di oggetti, servizi, comunicazioni. Disciplina trasversal per definizione, il design deve porsi come interlocutore del management di qualunque ente o istituzione con cui si trovi a collaborare, per innescare procedure di innovazione. Per questo, deve saper dialogare correttamente con professionalità diverse, sulla base di una terminologia condivisa.
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Celik Mehmet
Izmir. Architectural guide
ill., br.
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Bona Domenica
Shenzhen. Architectural guide
ill.
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Koditek Walter
Hong Kong Modern. Architecture of the 1950s-1970s. Ediz. illustrata
ill. In the post-war decades, Hong Kong architects, many of them having migrated from China or studied overseas, embraced modern principles when forced to face the problems of housing shortage, mass construction and limited budgets in the British colony. Although economic efficiencies often prevailed over design, their buildings were rooted in their time and place, reflecting the local climate, social values, materials, technique and use in an often unique and pragmatic fashion. With more than 300 buildings and ensembles documented, HONG KONG MODERN Architecture of the 1950s-1970s gives an unprecedented comprehensive overview on the architecture of that transformative period, and is unique in combining photography, carefully researched background information and academic essays. The book aims to serve as a visual record and create awareness on the modernist buildings of Hong Kong, and to contribute to better understanding and discussion of their architectural merit and social, cultural, and historic values.
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Conrad-Bercah Paolo
Modernism: an American wake. A personal anthology: 1997-2020
ill., br.
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gambardellarchitetti
Un altro pianeta Terra-Another planet Earth. Work & projects 1987-2022. Ediz. illustrata
ill., br. Questo libro definisce un'altra posizione teorica in architettura, una posizione radicalmente diversa da quelle che hanno segnato lo scorso secolo e gli inizi di questo nuovo millennio. Questa teoria viene illustrata, attraverso il lavoro di gambardellarchitetti fondato sull'arte dell'accomodare. L'architettura deve essere confortevole, riempire gli occhi attraverso una notevole potenza iconica, deve evitare di provocare danni all'ambiente e per questo non deve produrre scarti e rifiuti edilizi trasformando e non aggiungendo altra materia, deve cercare una bellezza fondata sull'impiego di forme e materie comuni combinate in modo non comune. Deve accettare l'imprecisione e non deve prefigurare il futuro ma estendere il tempo presente raccogliendo le suggestioni della memoria. Gambardellarchitetti prova, allora, a delineare le tracce incerte di un altro pianeta Terra costruito da trentacinque anni di architetture imperfette.
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Clark Judith; Frisa Maria Luisa
Diana Vreeland after Diana Vreeland. Catalogo della mostra (Venezia, 10 marzo-25 giugno 2012). Ediz. illustrata
ill., br. Diana Vreeland è un personaggio così carismatico e unico nella storia della moda da correre il rischio di rimanere congelata nel racconto della sua incredibile vita tra Parigi, Londra e New York. Fissata, ancora, nella continua riproposizione delle sue frasi e delle sue azioni memorabili. Tutti i materiali che portano il segno Diana Vreeland sono il racconto del continuo presente della moda. Sono la sequenza delle ossessioni, dei desideri e dei sogni che hanno preso forma da una precisa idea di stile e di moda, ma sono anche il racconto in sequenza di tutti i momenti in cui lei si è ritrovata a vivere. Apripista, che oggi appare non replicabile. Nello slittare costantemente fra il ruolo di fashion editor e il ruolo di fashion curator, Vreeland ha saputo giocare l'arma dell'interpretation, al punto da innescare all'interno del museo quella sovrapposizione allestitiva fra luogo della riflessione culturale e luogo dello shopping, come si è andata affermando nella nostra era del total living. Ciò che è al centro del progetto di questo libro sono lo sguardo critico e il gesto interpretativo che ancora oggi definiscono la personalissima grammatica curatoriale di Vreeland, sempre eccessiva e drammatica.
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Tavoletta Concetta
Case fatte di sole. Vite possibili per architetture immaginate-Houses made of sun. Possible lives for imagined architectures. Ediz. bilingue
ill., br. Casa a Positano, Casa a Procida e l'Albergo ad Anacapri sono il Manifesto di un'ideale dell'abitare mediterraneo per il progetto di architettura. Questo lavoro, attraverso alcune applicazioni nate dall'esperienza didattica e altre scaturite dalla ricerca autonoma dell'autore, ha avuto come obiettivo quello di riportare al centro della scena architetture che sono parte di una "piega senza tempo" in cui la casa non è solo un luogo per sistematiche azioni quotidiane ma diventa uno spazio da esplorare e da interpretare come un nuovo paesaggio interno. Prefazione di Fabio Mangione. Postfazione di Luca Molinari.
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Finessi Beppe
Atlante Gavina. Ediz. italiana e inglese
ill., br. L'avventura intellettuale e imprenditoriale di Dino Gavina definito da Marcel Breuer il più emotivo e impulsivo fra tutti i costruttori di mobili del mondo è presentata in questo volume attraverso brevi citazioni di protagonisti e studiosi di design sulla gran parte degli oggetti da lui ispirati e prodotti, ancora oggi icone del design moderno. Dopo la costituzione di Gavina Spa nel 1960, nel 1962 Dino Gavina fonda con alcuni soci l'azienda Flos, diventata in breve tempo un modello di successo internazionale nel campo dell'illuminazione. Del 1968 è il progetto Ultrarazionale primo tentativo di superare lo stretto Razionalismo nell'arredamento e nel design mentre a partire dal 1971 si inaugura Ultramobile che introduce l'opera d'arte nella produzione di mobili in serie, molti dei quali tuttora sul mercato. Da un'idea di Enzo Mari, nel 1974 prende vita Metamobile: un progetto per la realizzazione di mobili con semplici assemblaggi di tavole grezze e chiodi, "perché ognuno possa porsi di fronte alla produzione attuale con capacità critica".
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