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‎Modzelewski Karol‎

‎L'Europa dei barbari. Le culture tribali di fronte alla cultura Romano-Cristiana‎

‎8vo, br. ed. br., pp. 482, cm 15,5x22,5. (Nuova Cultura. 171). firma di app. altrimenti ottimo. Una storia dell'Altra Europa: quella degli scandinavi e degli abitanti dei mari ghiacciati del Nord, dei germani e degli slavi delle foreste del Centro, delle genti che vivevano, a Oriente, nelle immense distese fino agli Urali. Quei popoli, chiamati genericamente e con disprezzo "barbari", lontani dalla Grecia, da Roma e dalla Chiesa cristiana. Una nuova interpretazione delle origini dell'Europa, attraverso la ricostruzione di quel mondo ancora poco conosciuto. Quel mondo fa parte a tutti gli effetti delle radici dell'Europa odierna. L'autore mette assieme fonti e testimonianze di popoli diversi e scritte in tempi diversi (qualora le accomuni una situazione antropologica simile). Ne risulta un quadro di società tradizionali, nelle quali il singolo era trattato come un elemento del gruppo, non venivano distinti il sacro e il profano, e le istituzioni del culto pagano erano strettamente legate alle istituzioni politiche della comunità tribale. Il cristianesimo fu l'inizio della fine del mondo dei barbari, ma quel mondo non scomparve senza tracce. La sua eredità, oggi in differenti gradi in diversi paesi, rimane un importante indicatore dell'eterogeneità delle culture europee‎

‎Huang, Shoufu, d. 1887‎

‎Eshan tu Shuo Pictorial History of Omei Mountain‎

‎2 volumes. (2, 11, 137 leaves) : ill. ; 26 cm. Running title: Eshan tu zhi. "Huang Xitao, Huang Shoufu, Tan Zhongyue bian hui"--Pref. Reprint. Originally published: Chengdu : Hui wen tang, 1887. On double leaves, oriental style, i. Huang, Shoufu Eshan tu Shuo Pictorial History of Omei Mountain [Chengdu shi] : Sichuan ren min chu ban she : Sichuan sheng xin hua shu dian fa xing, 1984 2 volumes. (2, 11, 137 leaves) : ill. ; 26 cm. Running title: Eshan tu zhi. "Huang Xitao, Huang Shoufu, Tan Zhongyue bian hui"--Pref. Reprint. Originally published: Chengdu : Hui wen tang, 1887. On double leaves, oriental style, in case. 2 volumi doppi fogli cuciti in seta cinese con antiche incisioni sul monte OMEI‎

‎GRILLPARZER FRANZ, Traduzione di Claudio Magris‎

‎Medea : tragedia in cinque atti (testo a fronte)‎

‎8vo, br. ed. collana di classici tedeschi, testo a fronte.‎

‎LLoyd G.e.r And Jingyi Jenny Zhao, Edts‎

‎Ancient Greece and China Compared‎

‎8vo, hardcover, 465pp. Ancient Greece and China Compared is a pioneering, methodologically sophisticated set of studies, bringing together scholars who all share the conviction that the sustained critical comparison and contrast between ancient societies can bring to light significant aspects of each that would be missed by focusing on just one of them. The topics tackled include key issues in philosophy and religion, in art and literature, in mathematics and the life sciences (including gender studies), in agriculture, city planning and institutions. The volume also analyses how to go about the task of comparing, including finding viable comparanda and avoiding the trap of interpreting one culture in terms appropriate only to another. The book is set to provide a model for future collaborative and interdisciplinary work exploring what is common between ancient civilisations, what is distinctive of particular ones, and what may help to account for the latter.‎

‎Dodds, E.R.‎

‎Greeks and the Irrational, The‎

‎327 pages. Reprint edition. Binding is Softcover, as new.‎

‎Bettini Maurizio‎

‎Le orecchie di Hermes : studi di antropologia e letterature Classiche‎

‎8vo. br. ed. forma di app. altrimenti ottimo.‎

‎Dodds Eric R. Pres. Arnaldo Momigliano‎

‎I Greci e L'irrazionale‎

‎8vo, br. ed. 387pp.‎

‎Euripide, a Cura Di Barbara Castiglioni‎

‎Elena‎

‎8vo, ril. editoriale in sovracoperta. pp. 496, cm 13x20,5. (Scrittori Greci e Latini). Elena non è mai stata a Troia. Non è lei che i vecchi della città hanno contemplato sulle mura. Non è lei che Telemaco ha ammirato nel suo palazzo di Sparta. La dea Era a Paride non diede che un fantasma, un'immagine fatta con l'aria del cielo, che pure respirava: copia identica, doppio preciso, di Elena. L'Elena di carne e d'ossa, invece, la prese Ermes e la portò in Egitto, nella casa del casto Proteo, perché il letto di Menelao non venisse violato. Il primo scontro tra Occidente e Oriente, la guerra di Troia, fu combattuta soltanto per un'illusione. Zeus voleva semplicemente alleviare la madre terra dell'eccessiva massa di esseri umani che l'appesantiva e dare fama al più forte degli eroi, Achille. Questo è il nucleo fantastico dell'"Elena" di Euripide, al quale si aggiunge tutta una serie di motivi non proprio secondari: perché nel suo lungo nostos da Troia verso Sparta, Menelao, che con sé conduce il «fantasma» riconquistato, approda in Egitto e si trova davanti a un'«altra», una «nuova», la «vera» Elena, che subito lo riconosce e pronuncia parole sublimi: «È divino riconoscere quelli che amiamo». Urge organizzarne la fuga dall'Egitto, inventando una scusa per beffare il re Teoclimeno - che desidera farla sua sposa - con l'aiuto della sorella di lui Teonoe («mente divina») e il favore degli dèi. Ma il Coro, in un brano dall'intenso lirismo e dalla notevole profondità filosofico-teologica, si domanda: «Che cos'è, poi, un dio, cosa non lo è, e cosa c'è nel mezzo? / Quale uomo dopo una lunga ricerca / potrà dire di aver scorto il limite estremo / vedendo le opere degli dèi / andare in una direzione e poi in un'altra, / e poi piegarsi ancora in esiti contraddittori e insperati?». L'"Elena" non prospetta alcuna certezza. Barbara Castiglioni, che nell'Introduzione offre una bella ricostruzione dei modelli antichi di Elena ed elabora un eccellente Commento, riassume così: «una dolente lucidità insidia l'atmosfera di forzosa illusione che pervade il dramma, e l'angoscia e la disperazione emergono dall'esplosione di leggerezza esotica e sotto il velo di brillantezza della trama. Proprio come un'ombra, un'impressione di vanità ricopre ogni istante della tragedia».‎

‎Terenzio, P. Afro‎

‎I Fratelli, Testo Latino a Fronte‎

‎16mo, br. ed.‎

‎Terrenato Nicola‎

‎La grande trattativa. L'espansione di Roma in Italia tra storia e Archeologia‎

‎8vo, br. ed. 332pp. E se la conquista romana dell’Italia non fosse stata solo un’operazione militare? Il volume propone una nuova interpretazione del processo che portò all’unificazione della penisola nel IV e III secolo a.C. Basandosi su di un’ampia rassegna delle fonti storiche, ma soprattutto del materiale epigrafico e archeologico più recente, l’autore ricostruisce un quadro complesso ed eterogeneo di connessioni che legavano fra loro famiglie romane e italiche, attraversando l’Italia intera. Il ruolo della diplomazia e della contrattazione vi appare almeno equivalente a quello della minaccia bellica. Da una parte e dall’altra, vi furono probabilmente casate nobili che si allearono per costituire una nuova entità politica in un contesto mediterraneo globale che per la prima volta favoriva l’emergere di imperi con ampi territori.‎

‎Manacorda Daniele‎

‎Roma. Il racconto di due città‎

‎8vo, br. ed. 276pp. Nella sterminata produzione di libri su Roma, sulle sue vicende, il suo paesaggio, i suoi abitanti questo volume, che accompagna il lettore lungo tremila anni di storia urbana, inserisce un’ottica finora mai tentata: quella della tridimensionalità. Attraverso una visione archeologica della stratificazione urbana e delle modalità di accrescimento del suolo, l’autore propone una risposta originale a una domanda apparentemente insensata: quante Rome si sono succedute nel corso dei secoli? In quale città viviamo oggi quando percorriamo le vie del centro storico più vasto d’Italia? Roma infatti è certamente una ma al tempo stesso è plurale per la complessità delle sue vicende istituzionali e urbanistiche, che ne hanno via via mutato la dimensione e il volto dal solco di Romolo alla metropoli odierna. La prospettiva aperta in queste pagine individua una cerniera nella sua vita millenaria, una “morte” e una “rinascita”, stimolando riflessioni nuove sul tema antico del rapporto fra passato e presente nella città contemporanea.‎

‎Grimal Pierre‎

‎Memorie Di Agrippina‎

‎8vo, leg. ed. t.tela, sovracoperta .‎

‎Levi Mario Attilio‎

‎L'Italia antica. Dalla preistoria alla fine dell'Unità Imperiale‎

‎In-8. 572 pp.Brossura ed.‎

‎Fausto Codino. a Cura Di‎

‎Miti Greci e Romani‎

‎16mo, br. ed. pp.320‎

‎Mazzarino Santo‎

‎Stilicone. La Crisi Imperiale Dopo Teodosio‎

‎8vo, rilegat. ed. in socravoperta, forma di app, altrimenti in ottimo stato. esaurito fuori catalogo‎

‎Plutarco‎

‎Il demone di Socrate. I ritardi della punizione divina‎

‎16mo, br. ed. dorso leggermente scolorito da scaffale, strappetto alla sovracoperta, senza perdite, altrimenti buno, froma di app. . Traduzioni e note di Antonio Aloni e Giulio Guidorizzi. Con un saggio di Dario Del Corno. Volume N. 133 appartenente alla Collana: Piccola Biblioteca Adelphi. In 16mo (cm. 18,2); brossura originale con titoli al piatto e al dorso; pp. 217, (9)‎

‎Quinto Di Smirne‎

‎Il seguito dell'Iliade. Testo greco a Fronte‎

‎8vo, ril. ed.in sovracoperta, pp.1043. Le vicende dei Tà meth'Hómeron, il "seguito" dell'Iliade, erano state la materia, in età arcaica, del cosiddetto "ciclo epico", una serie di poemi che narravano il mito troiano dagli antefatti fino ai discendenti dei grandi protagonisti della guerra. Tali poemi, probabilmente, non si leggevano più già ai tempi di Quinto di Smirne. Egli volle così colmare una lacuna, prendendo Omero a maestro dal punto di vista della lingua e dello stile. Ma lo spirito di un'epoca diversa non poteva non penetrare nella sua opera. I personaggi, più drammatici e psicologicamente delineati, si mostrano al lettore nelle loro passioni e nei loro dubbi, nell'odio e nell'amore, e soprattutto nelle loro coscienze: dall'infelice amazzone Pentesilea al gigante etiope Memnone, dall'Aiace impazzito al temerario Euripilo, dal violento Neottolemo alla passionale Enone. Un'epica tradizionale ma diversa, affascinante per molti versi: l'unico poema antico rimastoci che narri questa sezione del mito, e che è stato a lungo ingiustamente dimenticato. Se ne propone ora la prima traduzione italiana integrale e disponibile anche al grande pubblico. Premessa di Giovanni Cerri.‎

‎Rosillo-López, Cristina‎

‎Public Opinion and Politics in the Late Roman Republic‎

‎8vo, nr. ed. 284pp. This book investigates the working mechanisms of public opinion in Late Republican Rome as a part of informal politics. It explores the political interaction (and sometimes opposition) between the elite and the people through various means, such as rumours, gossip, political literature, popular verses and graffiti. It also proposes the existence of a public sphere in Late Republican Rome and analyses public opinion in that time as a system of control. By applying the spatial turn to politics, it becomes possible to study sociability and informal meetings where public opinion circulated. What emerges is a wider concept of the political participation of the people, not just restricted to voting or participating in the assemblies.‎

‎Plaza Maria‎

‎The Function of Humour in Roman Verse Satire: Laughing and Lying‎

‎8vo, br,ed. 384pp. Maria Plaza sets out to analyse the function of humour in the Roman satirists Horace, Persius, and Juvenal. Her starting point is that satire is driven by two motives, which are to a certain extent opposed: to display humour, and to promote a serious moral message. She argues that, while the Roman satirist needs humour for his work's aesthetic merit, his proposed message suffers from the ambivalence that humour brings with it. Her analysis shows that this paradox is not only socio-ideological but also aesthetic, forming the ground for the curious, hybrid nature of Roman satire.‎

‎Braccini Tommaso‎

‎Bisanzio Prima Di Bisanzio. Miti e Fondazioni Della Nuova Roma‎

‎8vo, br. ed. br., pp. 182, cm 15x20. (Piccoli Saggi. 65). L'undici maggio del 330 Costantino fondò la sua Nuova Roma, meglio nota come Costantinopoli. Il sito della nuova capitale, tuttavia, aveva già una storia lunghissima, che iniziava dalla preistoria e proseguiva con la colonia megarese di Bisanzio, cruciale emporio sul Bosforo e inespugnabile avamposto contro i barbari. Il corpus arcaico di miti e leggende che circondava quest'antico insediamento, di cui i testi antichi ci hanno conservato tracce preziose, si trovò all'improvviso proiettato su un palcoscenico mondiale: retori, poeti, storici fecero a gara nel nobilitare queste tradizioni e nel costruire, nel passato di Bisanzio, una serie impressionante di presagi della futura grandezza. La propaganda imperiale trasformò così l'eroe fondatore Bisante, nipote di Zeus, in un nuovo Romolo, e la dea Ecate, protettrice della città negli assedi, sembrò anticipare il ruolo che sarebbe stato attribuito alla Vergine. E allo stesso tempo, gli antichi monumenti che rimanevano di questo passato remoto furono avvolti da leggende che li dipingevano come talismani incantati dalla magia degli antichi sapienti. Quando i Turchi infine conquistarono Costantinopoli, nel 1453, ereditarono e rielaborarono ulteriormente questo patrimonio di miti, ipotizzando una serie vertiginosa di fondazioni e rifondazioni che iniziava con Salomone per culminare nella nascita di Istanbul. In queste pagine viene rievocata questa "storia leggendaria" di Bisanzio, una costruzione culturale che è in corso ancora oggi.‎

‎Plutarco‎

‎Filosofia del Matrimonio‎

‎A cura di Ludmilla Bianco. cm.12x18, pp.153, Coll. Il Divano,99. Palermo, Sellerio Editore cm.12x18, pp.153, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll. Il Divano,99.‎

‎Carandini Andrea‎

‎Le Case Del Potere Nell'antica Roma‎

‎8vo grande br., pp. 320, ill. (Grandi opere). In una striscia di terra, tra il Palatino e il colle Oppio, a ridosso del Foro, l'aristocrazia prende dimora. È questa la parte prestigiosa di Roma, ricca di storia, vicina ai luoghi istituzionali e tuttavia appartata, ben frequentata e piena di bei salotti e di mercati di lusso. Andrea Carandini entra nelle case del potere, nei grandi atri per il ricevimento, nei peristili alla greca affollati di opere d'arte, negli stretti cubicoli con pitture a trompe l'oeil e nelle sale da pranzo con pavimenti a intarsi di marmi colorati. E di questo cuore di Roma descrive le consuetudini e le stranezze nell'epoca di passaggio tra la tarda Repubblica e Nerone, quando la casa diventa luogo di incontri e attività politica, simbolo dello status sociale ed economico, manifestazione della personalità carismatica del proprietario, specchio nitido della sua ambizione e talvolta del suo delirio.‎

‎Havelock Eric A.‎

‎DIKE LA NASCITA DELLA COSCIENZA‎

‎8vo, tela ed. sovracvop. DA SEGNALARE LEGGERE SCOLORITURA DELLA SOVRACOPERTINA IN PARTICOLARE SUL DORSO E PICCOLO STRAPPO NELLA SUA PARTE BASSA (VEDI FOTO 1, 2 E 3). TIMBRO DI PROPRIETA' IN TERZA PAGINA. ULTERIORI FOTO A RICHIESTA‎

‎Gibson Roy K.‎

‎Man of High Empire: The Life of Pliny the Younger‎

‎8vo, br. ed. 320pp. Pliny the Younger (c. 60-112 C.E.)-senator and consul in the Rome of emperors Domitian and Trajan, eyewitness to the eruption of Vesuvius in 79, and early 'persecutor' of Christians on the Black Sea-remains Rome's best documented private individual between Cicero and Augustine. No Roman writer, not even Vergil, ties his identity to the regions of Italy more successfully than Pliny. His individuality can be captured by focusing on the range of locales in which he lived: from his hometown of Comum (Como) at the foot of the Italian Alps, down through the villa and farms he owned in Umbria, to the senate and courtrooms of Rome and the magnificent residence he owned on the coast near the capital. Organized geographically, Man of High Empire is the first full-scale biography devoted solely to the Younger Pliny. Reserved, punctilious, occasionally patronizing, and perhaps inclined to overvalue his achievements, Pliny has seemed to some the ancient equivalent of Mr. Collins, the unctuous vicar of Jane Austen's Pride and Prejudice. Roy K. Gibson reveals a man more complex than this unfair comparison suggests. An innovating landowner in Umbria and a deeply generous benefactor in Comum, Pliny is also a consul who plays with words in Rome and dispenses summary justice in the provinces. A solicitous, if rather traditional, husband in northern Italy, Pliny is also a literary modernist in Rome, and-more surprisingly-a secret pessimist about Trajan, the 'best' of emperors. Pliny's life is a window on to the Empire at its zenith. The book concludes with an archaeological tour guide of the sites associated with Pliny.‎

‎Catoni maria Luisa‎

‎Bere vino puro Immagini del Simposio‎

‎8vo, br. ed. firma di app. altrimenti ottimo. pp.xviii; 505 9788807104534. esaurito fuori catalogo‎

‎Dirlmeier Franz‎

‎Il Mito Di Edipo‎

‎Brossura editoriale con alette, titoli al piatto e al dorso, volume No. 16 della collana "Opuscula", a cura di Maria Luisa Novaro, traduzione di Paola Lerza, 9 tavole in b/n fuori testo, in ottimo stato. in 8° pp. [6] 66, [4] + 9 tavv. f.t.‎

‎Miano Daniele‎

‎La dea Fortuna. Una divinità e i suoi significati nella Roma repubblicana e nell'Italia Antica‎

‎8vo, br. ed. pp.280. La dea Fortuna è stata tra le divinità più diffuse e popolari nell’Italia antica e a Roma. Si tratta di una figura complessa, a cui gli antichi attribuirono una notevole varietà di culti, epiteti, poteri e significati, spesso individualizzati e a tratti persino contraddittori. Il volume la esamina con un’attenzione particolare nei confronti di Roma, concentrandosi soprattutto sul periodo arcaico e repubblicano, dalle origini fino all’epoca delle guerre civili tra Cesare e Pompeo (I sec. a.C.), ma senza trascurare l’ambito italico e mediterraneo. La dea Fortuna aveva un forte aspetto semantico, essendo legata al concetto di caso, successo, buona e cattiva sorte. Quando comunità, individui e gruppi sociali interagivano con lei, si relazionavano con questa dimensione, rinegoziandola, arricchendola di nuovi significati e mettendo in questione associazioni prestabilite. Lo studio della dea basato sull’analisi concettuale permette di stabilire un quadro innovativo del suo sviluppo storico nel contesto delle interazioni culturali nell’Italia antica e di proporre un nuovo metodo di ricerca sul politeismo fondato sul legame tra divinità e i loro significati.‎

‎Ramnoux‎

‎La Nuit et Les Enfants De La Nuit‎

‎8vo, br. ed. petite abrasion au dos, autrement trés bon etat.‎

‎Del Ponte Renato‎

‎. Archetipi e Forme Della sacralità Romano-Italica‎

‎8vo, br. ed. 224pp. i n questo saggio sono rievocati gli archetipi divini della prima Italia: alcuni aspetti o figure essenziali di quella sacralità che, appartenendo anche alla Roma dei primordi, ad essa rimarranno connaturati per tutto il corso della sua storia millenaria.‎

‎Mancioli Daniela‎

‎Giochi e Spettacoli. Vita e Costumi Dei Romani Antichi 4‎

‎8vo, br. ed. 102pp. illustrazioni.‎

‎Montesano Marina‎

‎Maleficia. Storie di streghe dall'Antichità al Rinascimento‎

‎8vo, br. ed. 284pp. Il libro esplora le relazioni tra la stregoneria antica e la sua incarnazione moderna, colmando così un'importante lacuna nella storiografia. Si è spesso notato che storie di streghe circolavano nei testi classici greci e latini e che i trattati tardomedievali e moderni che si occupavano di credenze in materia di malefici, discutendo del volo magico e della metamorfosi dei corpi, vi facevano riferimento. Tuttavia, il ruolo della cultura umanistica e del revival classico nello sviluppo della caccia alle streghe finora non era stato ancora studiato a fondo. Dalla letteratura di età classica alcune descrizioni di malefici sono state trasmesse attraverso il Medioevo fino al XV secolo e al Rinascimento, quando i primi processi italiani richiamano il mito della strix, comune tanto nelle fonti dotte quanto nella memoria e nelle credenze popolari. Nell'Italia rinascimentale e anche oltre, nell'Europa moderna, il revival classico patrocinato dalla cultura umanistica dava nuovo spessore e ricontestualizzava i racconti antichi, che cessarono così di essere solo storie, come erano stati in precedenza, e divennero una prova cogente dei poteri del demonio e delle sue seguaci.‎

‎Boitani Piero‎

‎L'ombra di Ulisse. Figure di un Mito‎

‎8vo, br. ed.‎

‎MacMullen Ramsay‎

‎LA CORRUZIONE E IL DECLINO DI ROMA‎

‎in-8, tela editoriale con sovraccoperta illustrata, pp. 449, [5] qualche fioritura, sovraoperta protetta da custodia trasparente, altrimenti ottimo.‎

‎Gibbon, Edward, TRADUZIONE DI G. FRIZZI. CON UN SAGGIO DI A. MOMIGLIANO‎

‎Storia della decadenza e caduta dell'Impero Romano‎

‎3 voll. in 8vo, t. tl. con sovracop. ill.; pp. XL-916; XII- 917-1866; XII-1867-2916 con num. tavv. f. t. a col. e varie carte geog. f. t. piu' vv. ripieg. Ottimo esemplare. Cofanetto illustrato. come nuovi.‎

‎ZANKER Paul‎

‎Augusto e il potere delle Immagini‎

‎In 8, legatura in piena tela editoriale con sovrac. illustrata a colori, pp. XXXVI,391,(3), con 260 ill. in b/n nel testo. .‎

‎Isidoro Di Siviglia‎

‎Etimologie o origini. Testo latino a fronte (2 volumi)‎

‎2 volumi in br.ed. 1757 pagine. Eruditissimo autore di una immensa mole di libri che affrontano in modo sistematico tutto lo scibile umano, dall'agronomia alla medicina, dalla teologia all'economia domestica, Isidoro di Siviglia dedica gli ultimi vent'anni della sua vita all'etimologia, con l'intento di raccogliere le conoscenze dell'epoca in un'opera il più possibile onnicomprensiva, programmatica fin dal titolo. Considerata la prima Enciclopedia della cultura occidentale, le "Etimologie o origini" coprono, organizzandoli tematicamente nell'arco di venti libri, gli argomenti più svariati - arti liberali, religione, medicina, diritto, lingue e popoli, geografia e architettura, per citarne alcuni - e rappresentano lo sforzo di descrivere la realtà attraverso l'origine dei vocaboli che la definiscono. In un periodo storico particolarmente convulso, disgregato politicamente e culturalmente, l'etimologia è per Isidoro un'arma capace di ripristinare la forza coesiva della lingua latina, un passo decisivo sulla strada che conduce alla concordia terrena, all'unità di cuori, pensiero e parola. Con oltre mille codici conservati e un'ininterrotta catena di citazioni nei libri di epoche successive - non ultima la Commedia dantesca -, le Etimologie furono un testo di riferimento per tutto il Medioevo, un compendio generosissimo che ebbe fortuna immediata e duratura e che tuttora mantiene intatto il suo fascino‎

‎Erodiano, a Cura Di Filippo Cassola‎

‎STORIA DELL'IMPERO ROMANO DOPO MARCO AURELIO‎

‎8vo, nbr. edd. 419pp.‎

‎PLATONE, , Mario Vegetti (a cura di)‎

‎La Repubblica Testo a Fronte‎

‎(vo, br. ed. 1183pp. "La Repubblica" è, probabilmente, il più importante tra i dialoghi di Platone; senza dubbio è il più controverso e frainteso. Scritta nell'arco di molti anni, "La Repubblica" è uno specchio fedele della vastità e della complessità della speculazione platonica, di cui si può considerare a buon diritto la summa e la sintesi. Partendo dal concetto di giustizia, infatti, il campo dell'indagine si allarga sempre di più fino a prendere in esame la migliore costituzione di un'ipotetica città, affrontando via via etica, politica, psicologia, ontologia ed epistemologia, e aprendo problematiche che a tutt'oggi sono lontane dall'essere risolte.‎

‎Elster John Jon‎

‎Ulisse e le sirene. Indagini sulla razionalità e l'irrazionalità‎

‎8vo, br. ed. piccola firma di app. altrimenti ottimo. pp291.intr. paolo garbolino‎

‎Il nuovo lago di Leprignano (collage di vedute)‎

‎Xilografia mm. 240x350, tratta da "Il Secolo Illustrato"‎

‎Carpineto. Chiesa di S.Agostino‎

‎Foto originale primi anni '900 color seppia, dim. cm. 25x19. Buona conservazione.‎

‎Roma contemporanea‎

‎In folio, fascicolo di pp. 8. Disp. 191 tratta da Le Cento Città d'Italia supplemento mensile illustrato del Secolo. Con 24 xilografie della città‎

‎Villari Luigi‎

‎On the roads from Rome‎

‎In 8°, p. tela edit., pp. (10nn)-296. Buon es. corredato da mappa di Roma al primo risguardo e ill. f.t.‎

‎Fea D. Carlo‎

‎Descrizione di Roma e suoi contorni abbellita della pianta e delle vedute le piu interessanti della medesima compilata dal sig. avv. d. Carlo Fea ... e pubblicata da Angiolo Bonelli.‎

‎In 16°, br. coeva muta, pp. [277-526]-(2nn). Es. mutilo, solo il II Vol. su tre corredato da 24 tavv. f.t. incise su rame. Bella conservaz.‎

‎Statuti del Sacro Monte della Pietà di Roma rinnovati nell'anno MDCCLXVII. Bolle e Privilegj del Sacro Monte della Pietà di Roma In Roma, alla Stamperia Ermateniana, 1767.‎

‎In 8° gr., pieno cart., tagli rossi, pp. XII-(8)-219-(1); XII-163-(1). Ristampa anastatica. Due tomi in unico volume. Ottimo.‎

‎Kleinpaul Rudolf‎

‎Rom in Wort und Bild. Eine Schilderung der Ewigen Stadt und der Campagna‎

‎In 4°, piena tela con tit. su tassello al dorso, 2 voll. pp. (4nn)-VIII-260; [261-552]-IX-(1nn). Ottimo es. corredato da 172 ill. + grande carta topografica di Roma più volte pieg.Testo in lingua tedesca. Pregevole apparato illustrativo in xilografia.‎

‎AA. VV.‎

‎I Grandi disegni italiani dal Gabinetto Nazionale delle Stampe di Roma‎

‎In 4°, piena tela edit. + sovrac. ill. e custodia, pp. 275. Vol. corredato da 80 tavv. a col. a p.p. con schede a fronte + 43 in b/n. n.t. Ediz. fuori commercio a cura della Riunione Adriatica di Sicurtà. Ottimo es.‎

‎Zanazzo Giggi‎

‎Versi romaneschi editi e inediti. Vol. I: Sonetti e poesie varie. Vol. II: Quadri, scene e storie.‎

‎In 8°, mz. tela con punte, conservate le br. orig., 2 voll. pp. XX-268; 304. Ottima conservaz.‎

‎IX Consiglio Nazionale. Sicilia. 14 - 21 ottobre 1934 - XII. Atti ufficiali.‎

‎In 4°, br. edit., pp. 148. Alcune ill. fotogr. in b/n n.t. Piccola macchia in cop. Pubblicazione celebrativa di Regime per il dodicesimo anniversario della Marcia su Roma e del sedicesimo della vittoria nella prima guerra mondiale.‎

‎Roma e dintorni. Foto seppiate di fine '800‎

‎Lotto di 20 fotografie originali in b/n della Ditta Brogi, ognuna mm.250x198, con didascalia a stampa al marg. inf. Frascati, Villa Aldobrandini, giardino con la fontana; Chiesa della Navicella; Porta Maggiore; Pincio, vasca col gruppo del Mosè deposto sul Nilo; Pincio, panorama e monumentonai Fratelli Cairoli; Ciesa del Convento di S. Onofrio; 2 Orto del Convento di S. Onofrio. La querce del Tasso; 3 interni del Museo Borghese; Chiesa di S. Maria in Trastevere; Pliclinico Umberto I; Casa di Bramante in Via del Governo Vecchio; Cortile del Museo di Villa Giulia; 3 Terme di Caracalla, scorci; Un dettaglio degli avanzi del Colosseo; Arco di Costantino.‎

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