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‎Marqués Néstor F.‎

‎Un anno nell'antica Roma. La vita quotidiana dei romani attraverso il loro calendario‎

‎ill., br. Un saggio che svela l'antica Roma attraverso il suo calendario, grazie ad un approccio in cui cultura e storia si fondono in modo versatile. Un viaggio della durata di un anno attraverso la cultura e la storia dell'antica Roma. Néstor F. Marqués, esperto Cicerone e sopraffina guida turistica, invita il lettore a partecipare alle feste e alle cerimonie civili e religiose, ad osservare le occupazioni quotidiane, acomprendere il modo di pensare e di vivere , ad ammirare la struttura sociale e legislativa di quella straordinaria civiltà romana in cui affondano le nostre radici. Mischiandosi fra una folla di schiavi e mercanti, senatori e soldati, contadini e imperatori, il lettore attraverserà diacronicamente il calendario romano, divenendo parte integrante di un mondo affascinante e di incommensurabile bellezza.‎

‎Canfora Luciano‎

‎La prima marcia su Roma‎

‎br. "All'età di diciannove anni, di mia iniziativa e a mie spese, misi insieme un esercito, grazie al quale liberai la Repubblica dal dominio dei faziosi." Così iniziano le "Res Gestae Divi Augusti", fatte incidere come suo testamento da Augusto ormai vecchio. Un testo minaccioso con il quale Augusto rivendicava la legalità della sua inquietante carriera politica. Ben diverso è il resoconto che ne dà Tacito, grande smascheratore del linguaggio politico: la devozione per il padre Cesare e la situazione politica di emergenza erano stati solo pretesti per la sete di dominio di Ottaviano Augusto che non esitò a schierarsi dalla parte dei cesaricidi, osò arruolare un esercito privato e lo mosse contro Antonio, ebbe quasi sicuramente una oscura parte nella morte dei due consoli in carica e alla fine puntò sulla capitale scortato dall'esercito vincitore. A diciannove anni, si fece attribuire la massima magistratura imponendo come collega un parente che era una semplice comparsa, liquidata fisicamente dopo poche settimane; atterrì, armi in pugno, il Senato imponendogli di avallare una procedura sfacciatamente incostituzionale; avviò, creando una inedita magistratura straordinaria - il "triumvirato" -, le più feroci proscrizioni. Questa la "marcia su Roma" di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, figlio adottivo di Cesare, e futuro Augusto, il 19 agosto dell'anno 43 a.C.‎

‎Fagiolo M. (cur.)‎

‎Dante e Roma‎

‎ill., br. Il libro presenta gli Atti del Convegno "Dante e Roma", promosso dal Centro di Studi sulla Cultura e l'Immagine di Roma e dall'Istituto Nazionale di Studi Romani (Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, 2-3 dicembre 2021), col patrocinio del Ministero della Cultura, del Comitato Nazionale "Dante 2021" e della Regione Lazio. Il Convegno è stato imperniato sulle seguenti tematiche: - Memorie e personaggi della storia antica nella Divina Commedia, da Augusto a Traiano. - Roma nell'età di Dante. - Bonifacio VIII e gli altri papi condannati nella Commedia. - I due Soli: il Papato e l'Impero nel pensiero politico di Dante. Il rapporto conflittuale con la Chiesa romana: Roma come Babilonia o Nuova Gerusalemme? - Il Grande Giubileo: Roma centro del mondo e l'assimilazione tra l'itinerario dantesco verso l'Empireo e il viaggio dei romei alla ricerca del perdono. - Homo viator: il viaggio e il pellegrinaggio simbolico "per giungere a una nuova condizione di armonia, di pace, di felicità" (papa Francesco, 2021). - Luoghi simbolici di Roma, dal Monte "Malo" a Ponte Sant'Angelo. - La Roma ideale come Civitas Dei e prefigurazione del Paradiso. - Echi danteschi nell'arte romana del Rinascimento e del Manierismo. - L'idea novecentesca per un memoriale monumentale a Dante: i progetti di Cesare Laurenti, Armando Brasini, Giuseppe Terragni e Raffaele De Vico. In Appendice vengono ripubblicati i testi del volume Roma "onde Cristo è romano" (edito nel 1937 dall'Istituto di Studi Romani). Saggi di: Andrea Alessi, Carla Benocci, Rino Caputo, Franco Cardini, Monica Centanni, Marcello Fagiolo, Giulio Ferroni, Ilaria Fiumi Sermattei, Pietro Gibellini, Nicola Longo, Vito Rocco Panetta, Elisabetta Procida, Diego Quaglioni, Luca Ribichini, Serena Romano, Marcello Teodonio.‎

‎Kornmüller Massimiliano‎

‎Magica incantamenta. Manuale teorico-pratico di magia romana‎

‎ill., br. Nella prima parte dell'opera viene analizzato il concetto di magia, intesa come arte di dominare lo spirito vitale della natura, tecnicamente definito "mana", alla luce degli studi etno-antropologici, dei testi romani e greci, e dei reperti archeologici. La seconda parte, invece, è un vero e proprio manuale di magia pratica nel quale, prendendo come riferimento il rito di magia amorosa contenuto nell'Egloga VIII di Virgilio, vengono esplicitati i mezzi, i luoghi, i tempi e l'atteggiamento spirituale da adottare per l'operazione magica. In appendice il lettore potrà trovare un ampio formulario operativo illustrato, suddiviso secondo la tradizionale tripartizione: amore, lavoro/affari, salute.‎

‎Dupont Florence‎

‎La vita quotidiana nella Roma repubblicana‎

‎br. Un affascinante viaggio attraverso le varie dimensioni che delineano il ritratto del cittadino della Roma repubblicana. Dall'atteggiamento del civis romano di fronte alla scelta tra libertà o morte fino ai giochi dell'amore e del banchetto, Dupont ci restituisce la vita di tutti i giorni di più di duemila anni fa, intrecciando il gusto del racconto con l'uso fedele delle fonti antiche. Florence Dupont, storica del mondo antico, insegna all'Università di Paris VII.‎

‎Fezzi Luca‎

‎Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma‎

‎ril. Nel gennaio 49 a.C, Cesare, conquistatore delle Gallie, sfidò un ultimatum senatorio. Alla testa di alcune coorti legionarie varcò il Rubicone, pronunziando una celebre frase. Nello stesso giorno occupò Rimini, presidio strategico della terra Italia. Si spinse poi verso sud, minacciando la stessa Roma, cuore di una res publica ormai egemone sul Mediterraneo. Pompeo, incaricato di fermarlo, rispose con una mossa meno celebre ma altrettanto fatidica. Ordinò all'intera classe politica di abbandonare la città e di seguirlo, per contrattaccare dal meridione della Penisola o, addirittura, dai Balcani. Il panico fu inenarrabile. Mai i romani si erano trovati di fronte a una situazione del genere. L'Urbe, nella sua secolare storia, era stata sempre difesa, con alterne fortune, da nemici esterni e interni. A Cesare essa fu invece abbandonata, assieme al suo ricchissimo tesoro. Che cosa avvenne in quei terribili giorni? Come si giunse a una situazione tanto sconcertante? Roma era davvero indifendibile? Quali furono le conseguenze della fuga pompeiana? Per rispondere occorre ricostruire la temperie politica e istituzionale che aveva trasformato la gloriosa res publica in un sistema logoro e corrotto, nel quale ormai troppi non credevano più, e che Cesare riuscì a piegare con rapidità impressionante.‎

‎Cecconi Giovanni Alberto‎

‎La città e l'impero. Una storia del mondo romano dalle origini a Teodosio il Grande. Nuova ediz.‎

‎br. Una storia generale che tratta da una molteplicità di prospettive la complessa e millenaria vicenda che dalle origini di Roma arriva alla divisione politica dell'impero avvenuta dopo la morte di Teodosio I. Vi sono messi a fuoco e in interazione reciproca eventi e processi sociali, prassi politica e ideologia del potere, dinamiche religiose, rapporti tra governo centrale, province e città. Questa nuova edizione, ampiamente riveduta, tiene conto delle recenti scoperte di importanti documenti e degli sviluppi del dibattito storiografico. All'aggiornamento bibliografico e degli apparati di note si unisce ora una cronologia selezionata.‎

‎Bayet Jean‎

‎La religione romana. Storia politica e psicologia‎

‎br. Dai movimenti migratori nel corso del II millennio a.C. alla caduta dell'Impero, dai culti primitivi ai complessi sincretismi dell'età imperiale, Jean Bayet ricostruisce il «continuum» e le costanti psicologiche della religione romana. Opera di storia e di cultura e ormai considerata un classico degli studi sul fenomeno religioso nel mondo romano, "La religione romana" - ora arricchita di una nuova postfazione di John Scheid, tra i massimi esperti contemporanei dei culti romani, trascende il campo specifico suo proprio, e ci offre l'affascinante quadro di una civiltà, della sua storia ma anche della sua cultura e della sua vita quotidiana.‎

‎Cardullo Simone‎

‎Le antiche misure romane‎

‎brossura Ha scelto un punto di vista molto particolare Simone Cardullo per quest'ultima sua fatica. Ciò che l'autore ci offre è un approfondito studio sulle unità di misura usate dai latini nel loro rapportarsi col mondo. È molto più di un'analisi fredda e distaccata, perché ci proietta nella realtà della grande Roma e delle sue province, in un mondo incredibilmente esteso e al contempo incredibilmente variegato. È così quindi che si scardina ciò che più sembrava scontato. L'autore prima instilla il dubbio, poi, partendo da riflessioni acute e rapportando l'esperienza degli antichi romani alla propria personale, inizia un percorso di ricostruzione attenta, minuziosa e decisamente curiosa puntando i proiettori su un aspetto della Storia romana per nulla scontato.‎

‎Martino Pasquale‎

‎La guerra civile non si farà. Roma 70-63 a.C.‎

‎brossura Questo libro narra una guerra civile strisciante. Il racconto, filologicamente fondato, racconta le "vite parallele" di Lucio Sergio Catilina e Marco Tullio Cicerone fino all'ultimo drammatico duello. E compone l'affresco di una città e dei suoi luoghi, di uomini e donne, di contadini e soldati, di plebei, schiavi e giovani aristocratici.‎

‎Jones Peter‎

‎Breve storia di Roma. Tutto quello che avreste sempre voluto sapere‎

‎br. Roma antica è qualcosa di più che un elenco da mandare a memoria di consoli, guerre, poeti e imperatori, e non è neppure soltanto una serie di versioni dal latino con cui combattere al liceo, confidando nell'aiuto di un pesante dizionario. La Roma classica è stata tantissime altre cose, nei suoi oltre 1200 anni di storia, a partire dalla vita comune del contadino fino alla dieta quotidiana del mercante, dal salario del soldato allo scatenato tifo popolare per i gladiatori, dai lupanari all'incredibile efficienza della sua (costosa) macchina bellica. Per questo "Breve storia di Roma" è una lettura tanto godibile: è un libro che riporta alla vita un mondo intero, con un tocco di ironica semplicità e un'erudizione totalmente priva di pedanteria, facendoci innamorare del più duraturo degli imperi antichi, dal quale tutti noi, in ultima istanza, deriviamo. I romani ci hanno dato il calendario su cui ancora ci basiamo, la lingua che parliamo e la struttura delle nostre leggi, ma quanto sappiamo veramente di loro? Scritto per brevi capitoli, che toccano ogni aspetto della romanità, questo libro ci aiuta a capire, con leggerezza, quanto sia importante la conoscenza del mondo classico; non perché sia astrattamente necessario, ma perché, semplicemente, è bello.‎

‎Cantarella Eva‎

‎Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell'antica Roma‎

‎br. Dopo la ricognizione sull'eros greco, Eva Cantarella, parla dell'amore al tempo dei romani. Per un romano la virilità era la massima virtù; e i romani venivano educati ad assoggettare e a essere dominatori, nella politica come nell'amore e nel sesso. E infatti da una violenza, quella di Marte ai danni di Rea Silvia, nasce Romolo, il fondatore della città. L'altra faccia della sessualità romana è l'etica del vanto, il gloriarsi della propria virilità anche negli aspetti più concreti e materiali. Ecco allora i "Carmina Priapea", gioiosa celebrazione di Priapo, il dio del fallo, coi suoi spropositati attributi; ecco graffiti e iscrizioni di palestre, taverne, muri la cui gioiosa crudezza sconfina spesso nell'oscenità, ecco leggende popolate da membri maschili che spuntano dal focolare per fecondare innocenti fanciulle. Ed ecco dotti ma spassosi intermezzi, dove l'autrice guida il lettore attraverso le pratiche osculatorie (i tre modi di nominare il bacio, osculum, savium e basium), le tariffe, le specializzazioni e l'abbigliamento delle prostitute, i riti matrimoniali e di fecondità. E le donne? Ci sono quelle che si adeguano (Porzia, che si suicida inghiottendo carboni ardenti), le donne modello di virtù (Lucrezia) e le ribelli (Sulpicia), contro cui si accaniscono le leggi moralizzatrici. E poi i "veri" uomini, Augusto e Cesare, i poeti Orazio e Marziale, e ovviamente, Catullo, che chiede con pari trasporto i baci della bella Lesbia e del tenero Giuvenzio.‎

‎Sermonti Rutilio‎

‎Lo spirito di Roma. In cinque episodi‎

‎ill., br. I cinque episodi raccontati attraverso le immagini e le parole di Rutilio Sermonti ripercorrono la nascita e lo sviluppo della vocazione imperiale di Roma, dal solco tracciato da Romolo sino al passaggio del Rubicone di Cesare, rievocano le gesta di coloro che, come Caio Duilio, inaugurarono la missione romana nel mediterraneo, e riabilitano il contegno tenuto da uomini come Ponzio Pilato, nel suo cruciale appuntamento con l'imperscrutabile disegno divino. Pochi ma intensi e significativi attimi della storia romana capaci di illuminare il valore metastorico della sua missione, di cogliere alcuni passaggi salienti della costruzione di una civiltà che fu innanzitutto espressione di un modello umano prim'ancora che militare, politico e giuridico.‎

‎Letta C. (cur.); Segenni S. (cur.)‎

‎Roma e le sue province. Dalla prima guerra punica a Diocleziano‎

‎ill., br. Questa raccolta di saggi propone una sintesi aggiornata e completa sulle province di Roma antica, che ne analizza la natura e i meccanismi di funzionamento, fa il punto delle nostre conoscenze su ciascuna di esse e propone un primo approccio a quella realtà grandiosa, multiforme e complessa che fu l'impero romano, mettendo a fuoco aspetti che anche nei migliori manuali di storia romana sono trascurati o sottintesi.‎

‎Santangelo Federico‎

‎Roma repubblicana. Una storia in quaranta vite‎

‎br. La storia della repubblica romana è convenzionalmente compresa tra la caduta di Tarquinio il Superbo (510 a.C.) e la battaglia di Azio (31 a.C.). Questi due spartiacque tradizionali comprendono quasi cinque secoli, nei quali Roma compie la transizione da città-Stato a centro di un impero mediterraneo, e il suo regime politico passa da una repubblica oligarchica a una monarchia di fatto. Il volume ne propone una storia attraverso una prospettiva originale: quaranta saggi biografici, dedicati a figure di grande rilievo, ma relativamente poco note. Da Lucrezia a Livia, da Massinissa a Ponzio Telesino, da Livio Andronico a Varrone, viene tracciato il quadro di uno sviluppo complesso e multipolare. La politica, l'economia, la religione, la vita intellettuale ne emergono come livelli strettamente integrati di una vicenda storica carica di conflitti e densamente articolata nel tempo e nello spazio.‎

‎Syme Ronald; Traina G. (cur.)‎

‎La rivoluzione romana‎

‎br. "La rivoluzione romana" affronta uno dei nodi cruciali della storia di Roma: la caduta della repubblica e il declino della libertà politica sino alla vittoria definitiva di Augusto e alla fondazione del regime. Opponendosi alla visione tradizionale, incentrata sulle vicende dei grandi protagonisti, Syme propone una lettura allargata del processo politico, mettendo l'accento anche sui personaggi "minori" usciti dalla catastrofe repubblicana e destinati a costituire la nuova classe dirigente della Roma del principato. Lo sguardo dello storico sorvola così sulle biografie di Pompeo, Cesare, Marco Antonio, e dello stesso Ottaviano, il figlio adottivo di Cesare che dopo la presa del potere assumerà il nome di Augusto. Perdono peso anche gli avvenimenti bellici, gli affari interni e i rapporti fra Roma e le province; prendono invece rilievo le nobili casate romane e i principali alleati dei diversi capi politici. La struttura dell'oligarchia governativa assurge quindi a tema dominante della storia politica, venendo a costruire l'anello di congiunzione tra repubblica e impero. Le trasformazioni dello stato e della società, il trasferimento violento del potere e delle proprietà, la creazione del dominio di Augusto rivivono sotto gli occhi del lettore... Introduzione di Arnaldo Momigliano.‎

‎Gabba E. (cur.); Schiavone A. (cur.)‎

‎Storia di Roma. Vol. 2: L'Impero mediterraneo. La repubblica imperiale‎

‎ill.‎

‎Clemente G. (cur.); Coarelli F. (cur.); Gabba E. (cur.)‎

‎Storia di Roma. Vol. 2/2: L'Impero mediterraneo. I principi e il mondo‎

‎ill.‎

‎Carfora Anna‎

‎I cristiani ai leoni. I martiri cristiani nel contesto mediatico dei giochi gladiatori‎

‎br. Il martirio cristiano antico non cessa di affascinare gli studiosi così come un più vasto pubblico. Nell'immaginario collettivo sopravvive l'idea delle moltitudini di cristiani che andarono incontro alla morte nelle arene conquistando nuovi adepti al credo che si andava affermando. Al di là degli aspetti oleografici e leggendari che circondano la figura del martire, questo libro affronta il tema del martirio in prospettiva storica, collocando il fenomeno nei luoghi e nel contesto in cui prevalentemente si consumava: anfiteatri e giochi gladiatori. Questi costituiscono il più poderoso sistema mediatico che l'antichità abbia mai prodotto: luoghi della comunicazione tra il potere e le masse, offrivano la più ampia pubblicità e la più impressionante spettacolarità a quanto in essi avveniva, inclusa l'esecuzione delle condanne a morte. Svolgevano, inoltre, un'importante funzione politico-sociale, contribuendo alla romanizzazione dell'Impero e al rafforzamento del potere e dell'ordine sociale. Intellettuali pagani come Epitteto, Celso, Galeno, Luciano, Marco Aurelio forniscono, nei loro scritti, significative indicazioni in merito all'efficacia comunicativa e allo stile mediatico dei martiri.‎

‎Ranieri Panetta Marisa‎

‎Le donne che fecero l'Impero. Tre secoli di potere all'ombra dei Cesari‎

‎br. Modelli di riferimento per le donne romane, oggetto di critica da parte degli antichi storici, protagoniste nel centro del potere: sono le mogli e le madri che hanno affiancato coniugi e figli sul trono, influenzando scelte politiche, innovazioni sociali e culturali. Sono esistenze attraversate da complotti, guerre, apici di gloria e tragedie familiari - dal I sec. a.C. al III d.C. I profili biografici di Cleopatra, Livia, Agrippina Minore, Plotina, Giulia Domna e le sue nipoti descrivono anche le trasformazioni urbanistiche di Roma, i cambiamenti nell'arte e nelle mode. Gli uomini di cui condivisero il destino furono i detentori del massimo potere fino all'avvento dell'anarchia militare: da Giulio Cesare e Augusto ad Alessandro Severo. Li potremo conoscere meglio attraverso le donne che furono loro accanto, come interpreti di ruoli pubblici e pedine indispensabili per la propaganda e la successione.‎

‎Rocco Marco‎

‎I pretoriani. Soldati e cospiratori nel cuore di Roma‎

‎br. A non molta distanza dalla stazione Termini, il profilo urbano di Roma è segnato dalla presenza di imponenti resti, integrati nelle mura della città: è tutto ciò che rimane del perimetro dei castra praetoria, la caserma che alloggiava le coorti pretorie. Ma chi erano i pretoriani? Gli storici antichi, senatori animati per lo più da sentimenti ostili nei confronti del regime imperiale, non esitavano a considerarli lo strumento di repressione utilizzato dai Principi per schiacciare l'antica libertas repubblicana, quando non addirittura una soldataglia interessata soltanto ad accrescere i propri privilegi. Ancora oggi l'immaginario comune, nutrito dalla vulgata di certa fiction, tende a vedere nei pretoriani gli sgherri in uniforme di imperatori crudeli e pazzoidi: una muta di spietati cani da caccia sempre pronti a mordere persino la mano di chi li nutriva. Questo volume si propone di ampliare la visuale sulle fonti, per meglio definire il volto degli uomini - soldati, tutori dell'ordine, funzionari - che marciarono sotto l'insegna dello Scorpione.‎

‎Cresci Marrone Giovannella; Rohr Vio Francesca; Calvelli Lorenzo‎

‎Roma antica. Storia e documenti‎

‎ill., br. Il manuale esamina con metodo critico la storia romana dalle origini alla caduta dell'impero d'Occidente, privilegiando una forte base interdisciplinare di fonti: testi letterari, iscrizioni, monete, papiri, monumenti e architetture, oggetti della cultura materiale. Il volume comprende un ampio apparato illustrativo oltreché utili sussidi per lo studio e una versione online. Questa edizione offre due nuove linee di approfondimento, relative alla storia di genere e alla diffusione del cristianesimo, e fa il punto anche sulle più recenti novità documentarie.‎

‎Dalmasso Lorenzo‎

‎Il vino nell'antica Roma. Così bevevano i Romani‎

‎brossura Della gastronomia romana conosciamo molto, quasi tutto, grazie ai trattati culinari fortunatamente giunti fino a noi. Più oscuro, difficile da ricostruire è il loro rapporto con il vino: ancora più importante del cibo, se possibile, perché legato ad una dimensione spirituale, oltre che materiale. Il vino come tramite, "ponte" verso la dimensione del divino: ma un divino inquietante, imprevedibile e irrazionale. È vero che il vino in Roma si beveva diluito e mai puro? E non solo con acqua (anche calda) ma persino con resine e profumi? Che si preferivano i vini invecchiati dai tre lustri in su? Che alle donne era severissimamente proibito berne - salvo poi che Livia, la moglie di Augusto, si vantasse di avere raggiunto l'età di ottantasei anni facendone largo uso? A queste e a molte altre curiosità storiche, letterarie ed artistiche sul vino dei Romani risponde questo volume agile e divulgativo.‎

‎Puliga Donatella; Panichi Silvia‎

‎Roma. Monumenti, miti, storie della città eterna‎

‎brossura Nessuna città più di Roma si può raccontare attraverso statue, palazzi, templi: leggendone i monumenti esemplari come fossero pagine di un diario storico, ci si immerge nel suo splendore antico. Il sepolcro degli Scipioni narra la lotta per il predominio sul Mediterraneo e la Colonna Traiana si erge sulla sanguinosa guerra contro i Daci. L'Ara Pacis è il simbolo del potere assoluto, la Domus Aurea è il primo "palazzo imperiale", con tanto di lago artificiale, dove Nerone dava le sue feste e, secoli dopo, artisti come Raffaello si addentravano nelle stanze sotterranee per copiare le splendide decorazioni. E l'arco di Costantino, costruito per onorare la visione della croce che riportava l'iscrizione "in questo segno vincerai". In un libro che conduce il lettore alla scoperta dei miti nascosti e svelati, nel ricordo di poeti e viaggiatori che vi s'ispirarono.‎

‎Succa Alessio‎

‎Economia e finanza dell'Impero Romano‎

‎br. Per alcuni secoli l'Impero Romano concretizzò l'idea dello Stato universale, accogliendo al suo interno popoli e culture assai differenti. L'unificazione politica e amministrativa del Mediterraneo, impresa straordinaria e unica nella Storia dell'Uomo, consentì di valorizzare il patrimonio culturale di numerose civiltà. Italici, Celti, Greci, Egiziani e Fenici, contribuirono alla formazione di un sistema economico e finanziario assolutamente complesso e progredito, in grado di diffondere benessere e ricchezza su buona parte del Mondo Antico. Il presente volume, un pregevole manuale di Storia economica, descrive in modo accurato gli aspetti più importanti dell'Impero di Roma: le vicende politiche, l'evoluzione sociale e soprattutto la dimensione economico-finanziaria.‎

‎Poletti Mauro‎

‎La frontiera padana. L'avvincente storia della conquista e della colonizzazione romana della Valle del Po‎

‎ill., br. La storia di un periodo cruciale per la Valle padana, anche se già ben indagato dagli specialisti, è oggetto di una narrazione che si rivolge al grande pubblico.‎

‎Mommsen Theodor; Quattrini A. G. (cur.)‎

‎L'Impero di Roma‎

‎ill., br. Nelle città rurali della Mauretania, nelle fattorie dei vignaioli dell'Armenia, nelle valli dell'Indo e sul litorale di Alessandria d'Egitto: ecco dove è da cercare l'opera dell'Impero romano. Ancora oggi esistono regioni dell'Oriente e dell'Occidente per le quali l'epoca imperiale costituì un grado di buongoverno che non venne mai più eguagliato. Roma, camminando sulle orme di Alessandro, soggiogò e incivilì il mondo. Nell'"Impero di Roma" Theodor Mommsen raccolse magistralmente quanto la tradizione e i monumenti offrivano per ricostruire - "con la facoltà immaginativa che è madre così della poesia come della storia" - il quadro dell'Impero dagli albori fino a Diocleziano, colui che istituendo la tetrarchia mutò per sempre il volto dell'ordinamento imperiale: con lui si suggella questa narrazione. Spagna e Gallia e Bretagna, regioni del Reno e del Danubio, Grecia e Asia Minore, il territorio partico dalla Siria all'India, e ancora l'Arabia, la Giudea, l'Egitto, le province africane: vengono descritti gli eventi della storia politica e militare ai confini settentrionali dell'Impero, le istituzioni e l'amministrazione civile in Germania, la cultura ellenica, i costumi e malcostumi delle civiltà presso l'Eufrate, le filosofie e le religioni delle satrapie orientali, le feste e i culti sul Nilo, la vita cittadina e l'agricoltura dei popoli d'Etiopia, le industrie e i commerci dei Berberi, le lingue in uso a Gerusalemme.‎

‎Wheeler Mortimer‎

‎Roma oltre i confini dell'impero‎

‎br. Un resoconto avvincente delle spedizioni e dei viaggi che i soldati e i mercanti di Roma effettuarono oltre gli estremi confini dell'Impero. Fra mille avventure e pericoli, le battaglie, le conquiste militari, ma anche gli scambi commerciali con le popolazioni di Asia, Africa ed Europa, contribuirono enormemente a una reciproca contaminazione culturale e all'espansione dell'Impero verso terre sempre più lontane. La ricostruzione di Wheeler si basa principalmente su testimonianze di carattere materiale - merci ritrovate fuori dai confini o prodotti indigeni che presentano un'influenza romana - e su riferimenti riscontrabili in documenti di geografi, storici e autori di ogni lingua e paese.‎

‎Heather Peter‎

‎L'impero e i barbari. Le grandi migrazioni e la nascita dell'Europa‎

‎ill., ril. Al tempo della nascita di Cristo, l'Europa era contrassegnata da uno straordinario contrasto. Da poco unificato sotto la dominazione imperiale di Roma, il Mediterraneo era sede di una civiltà politicamente evoluta, economicamente avanzata e culturalmente raffinata. Il resto dell'Europa era popolato da agricoltori con un'economia a livello di sussistenza, organizzati in entità politiche di piccole dimensioni. Più si procedeva verso est, più rarefatto si faceva il paesaggio: meno utensili di ferro, meno produttività nell'agricoltura e minore densità della popolazione. Mille anni più tardi troviamo un mondo completamente cambiato. Non solo i gruppi di lingua slava si sono sostituiti a quelli di lingua germanica, ma, cosa ancora più importante, il Mediterraneo ha perduto la sua centralità. A livello politico la causa va ricercata nel progressivo affermarsi nel Nord di entità statuali più grandi e solide. Tuttavia verso il Mille erano anche molti tratti culturali caratteristici del Mediterraneo a diffondersi al Nord e all'Est. In sostanza le diverse forme di organizzazione umana si sviluppavano verso un maggiore grado di omogeneità lungo una direttrice che interessava l'intera fascia continentale dell'Europa. Furono queste nuove strutture, politiche e culturali, a rompere definitivamente l'antico ordine mondiale fondato sul dominio del Mediterraneo.‎

‎Capone Alessandro‎

‎Solo per passione‎

‎ill., br. "Solo per passione", terza edizione, con racconti e immagini rivisti e inediti, dove Alessandro Capone ancora una volta, ha trascritto nero su bianco le sue emozioni, emozioni che coinvolgono tutti i tifosi di qualsiasi squadra o colore, non descrive la sua squadra come migliore, né discrimina le altre, ma ha messo il suo cuore e i suoi sentimenti a portata di tutti, "Solo per passione", passione vera.‎

‎Harris William V.‎

‎Il potere di Roma. Dieci secoli di impero‎

‎br. L'impero romano è durato più a lungo di qualunque altro, a eccezione di quello cinese: sebbene in seguito sia stato superato in estensione, i suoi unici rivali furono l'impero persiano degli Achemenidi e la dinastia Han in Cina. È dunque legittimo domandarsi quale altro individuo al mondo abbia potuto esercitare un potere maggiore di quello detenuto dai più valenti degli imperatori romani, come Augusto o Traiano. Ma in che cosa consistette il potere di Roma? E perché si diffuse in modo così ampio e duraturo? In questo libro, William V. Harris - storico fra i più eminenti - ci guida attraverso i dieci secoli che videro la nascita e il tramonto di Roma, svelandoci le ragioni interne del suo immenso potere politico, sociale ed economico.‎

‎Salvatori Irene‎

‎Eroi e sangue nella Roma antica. La fine della Repubblica‎

‎br. A tratti ironico e informale, demitizzante, questo libro narra degli ultimi 90 anni della Repubblica romana. È la storia costruita non come elenco di fatti ma intorno a uomini le cui gesta appartengono a un passato talmente lontano che sembra non possa essere mai esistito. Eppure questi uomini vissero, respirarono, odiarono, amarono, lottando con forza e coraggio per le proprie convinzioni. È il racconto della grandezza di eroi noti o dimenticati che avevano un sogno solo: Roma.‎

‎Mazzarino Santo‎

‎La fine del mondo antico. Le cause della caduta dell'impero romano‎

‎br. "In questo libro - spiega Mazzarino - si cerca, da una parte, di delineare una storia delle idee di "decadenza" e di "morte di Roma" com'esse furono intuite e svolte dal II secolo a. C. ai nostri giorni; dall'altra, di dare un'interpretazione moderna della rovina del mondo antico, attraverso la critica e la discussione delle varie soluzioni e ipotesi. Credo che, considerato in questo suo duplice aspetto, il tema della "morte di Roma" presenti un particolare interesse: sentiamo il bisogno così di percorrere il cammino delle idee di "decadenza" e "fine" del mondo antico, come di chiederci ancora, per nostro conto, quale spiegazione di quella "fine" appaia, all'uomo di oggi, necessaria e sufficiente".‎

‎Schiavone Aldo‎

‎La storia spezzata. Roma antica e Occidente moderno‎

‎br. «Perché mai la civiltà moderna dovette costruirsi a fatica come qualcosa di nuovo sulle rovine dell'antica, invece di essere la sua diretta continuazione?». "La storia spezzata" è interamente costruita intorno a questa domanda cruciale, formulata da Michail Rostovzev nelle ultime pagine del suo gran libro sull'impero romano. La risposta di Schiavone è entrata nelle cronache dell'antichistica di questi decenni. Ed è un racconto avvincente, che unisce storia economica, sociale, intellettuale in un continuo contrappunto fra antico e moderno, fra passati lontani ed epoche a noi molto più vicine.‎

‎Arnaldi Valeria‎

‎La Roma di Pasolini. I luoghi iconici del regista nella Capitale‎

‎ill., br. La Stazione Termini, che segna l'arrivo di Pasolini a Roma, insieme alla madre, nel 1950. La sua prima abitazione in Piazza Costaguti, a due passi dal Portico d'Ottavia. I fiumaroli sul Tevere, all'altezza di Castel Sant'Angelo, nel film "Accattone". Le strade del Pigneto, anche queste usate come set per il primo film. A 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, un viaggio nei numerosi scenari dell'Urbe che conservano la sua memoria. Sono luoghi dove ha vissuto, quartieri che ha scelto come set per le scie opere, spazi che lo hanno ispirato, scorci che ha eletto a simbolo di Roma e della sua idea di romanità. Ecco allora Monteverde, in via Fonteiana e in via Carini, dove andò ad abitare. Poi, Rebibbia, Ponte Mammolo, Pietralata, che amava frequentare. Ancora, Testaccio, il Cimitero Acattolico, con la tomba di Antonio Gramsci. E il Quadraro, il Parco dell'Appia Antica, ovviamente il litorale di Ostia e molto altro. Accanto ai luoghi della sua vita e del suo cinema, anche i molti dove è stata omaggiata la sua memoria, con interventi di street art, da via Fanfulla da Lodi fino al Teatro India, senza dimenticare quella che è stata ribattezzata la "Cappella Sistina" di Tor Pignattara: "Hostia" di Nicola Verlato. Uno e più percorsi nella città per andare alla scoperta o riscoperta delle visioni pasoliniane.‎

‎Toynbee Arnold J.‎

‎L'eredità di Annibale. Vol. 2: Roma e il Mediterraneo dopo Annibale‎

‎br. In quest'opera Toynbee analizza la storia delle guerre puniche secondo il cosiddetto approccio della "storia comparata", di tipica derivazione spengleriana. Secondo l'autore, infatti, la storia è sempre universale e nessun evento può essere analizzato individualmente ma va considerato parallelamente ai mutamenti del contesto. Ogni civiltà nasce dal vigore originario di una "risposta" alla "sfida" dell'ambiente fisico-sociale e attraversa fasi di sviluppo e decadenza. In quest'ottica il mondo greco e quello romano rappresentano un'unica civiltà, quella ellenica. Dalla descrizione del Mediterraneo prima del conflitto con Cartagine all'analisi degli effetti dell'invasione di Annibale nell'assetto economico, sociale e politico della penisola italiana, la civiltà romana è vista in stretto rapporto a tutte le civiltà del mondo ellenistico, dal Mediterraneo fino all'India. L'eredità di Annibale si spinge fino all'origine della struttura imperiale che sorgerà in maniera decisiva proprio dopo le guerre puniche.‎

‎Carandini A. (cur.)‎

‎La leggenda di Roma. Testo latino e greco a fronte. Vol. 3: La costituzione‎

‎ril. Attorno alle origini di Roma esiste una complessa, affascinante leggenda che l'opera della Fondazione Valla intende ricostruire su basi nuove. Essa si articola in quattro volumi (il primo uscito nel 2006; il secondo nel 2010; il quarto - "La morte di Tifo Tazze e la fine di Romolo" - previsto per il 2012) e offre al lettore un'ampia raccolta di fonti (annalistiche, antiquarie e poetiche; da Esiodo ai Padri della Chiesa) divise per "mitemi" o unità mitiche fondamentali, e analizzate comparativamente alla ricerca dei "motivi canonici" fissati dalla tradizione e di una stratigrafia del mito confrontata con gli scavi archeologici. Se il secondo volume, ripercorrendo le vicende del ratto delle sabine e della conseguente guerra romano-sabina, si concludeva con la riconciliazione fra i due popoli e la creazione di uno stato comune, il terzo volume è dedicato in maniera specifica e approfondita alla costituzione, che della vita comune è il fondamento: organizzazione civica ed esercito, divisione dei poteri e spartizione del territorio, e poi feste e costumi, riti, leggi e istituzioni che dagli eventi narrati traggono la loro origine.‎

‎Roberto Umberto‎

‎Il nemico indomabile. Roma contro i Germani‎

‎br. Tutto ha inizio con la conquista romana, alla fine del primo secolo avanti Cristo. L'assoggettamento delle popolazioni indigene, lo sfruttamento delle risorse, la costruzione di insediamenti nelle remote regioni del Nord. Ma i Germani non si arresero alla sottomissione. Un'improvvisa insurrezione capeggiata da Arminio sbaraglia i Romani nella foresta di Teutoburgo, costringendoli a una precipitosa fuga oltre il Reno. La vendetta romana, a opera di Germanico, ebbe una dimensione epica: agguati, tradimenti, flotte lanciate ai limiti del mondo conosciuto, fino alla completa vittoria celebrata in un trionfo sui barbari in catene. Poi, inaspettata, giunge la decisione di Tiberio. Il principe abbandona i Germani al loro destino e riporta il confine sulle rive del Reno. Queste vicende hanno dato vita a un mito potente: quello dei Germani ribelli e indomabili, tenaci custodi della loro libertà, capaci di umiliare uno degli imperi più potenti della storia, ostili a una piena integrazione nella civiltà latina. Un mito che evoca una frattura nel cuore dell'Europa, un dissidio che attraversa tutta la nostra storia fino a oggi.‎

‎Roma antica. Storia illustrata‎

‎ill., br. L'impero romano non è mai caduto. Per capirlo basta assistere a una corrida nell'anfiteatro di Arles, attraversare il triplice Pont du Gard, perdersi sotto la cupola di Santa Sofia a Istanbul, entrare nelle terme di Bath in Inghilterra, cercare le tracce di san Paolo nella piazza di Efeso, seguire il tracciato delle vie carovaniere di Palmira. Oppure, più semplicemente, passeggiare per le strade e le piazze di Roma, dove ogni scorcio parla di una continuità storica e architettonica in cui la cultura del mondo antico si stempera e si fonde con quella del Medioevo e dell'età moderna. In un fecondo gioco di continuità e di fratture, somiglianze e diversità, fino a diventare un elemento fondante della nostra identità occidentale ed europea.‎

‎Della Monaca Gualtiero‎

‎Talamone 225 a. C. Battaglia dimenticata‎

‎br. La battaglia di Talamone (225 a.C.) tra galli e romani raccontata interpretando le fonti antiche, a cominciare da Polibio. L'autore inizia studiando le abitudini dei due popoli, soffermandosi in modo particolare sulla loro organizzazione militare e sul diverso modo di combattere. Ripercorre, quindi, i movimenti dell'esercito gallico e gli spostamenti delle legioni romane, seguendo le tracce del loro cammino lungo la penisola italica. Dopo aver inserito l'iniziativa dei galli nel contesto politico-militare del tempo, cerca di comprendere le motivazioni e le modalità secondo cui questa si è sviluppata. Ricostruisce nel dettaglio sia la dinamica del primo scontro tra i galli e le truppe alleate di Roma, sia le fasi della battaglia vera e propria avvenuta nei pressi di Telamon. Studia, inoltre, la conformazione territoriale dell'Etruria costiera e in particolare affronta i problemi inerenti l'identificazione della Kalousion polibiana e l'esatta individuazione del campo di battaglia, argomenti che sono tuttora motivo di discussione tra gli storici. Infine, analizza i numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona che fa capo al colle di Talamonaccio, cercando di determinare il loro reale collegamento con la grande battaglia che mise fine alle invasioni dei galli.‎

‎Poma Gabriella‎

‎Le istituzioni politiche del mondo romano‎

‎ill., br. Roma non ebbe una costituzione scritta, la sua forma istituzionale venne elaborata nel tempo, attraverso norme consuetudinarie che contenevano indicazioni sui comportamenti sociali e sul funzionamento delle strutture, e attraverso provvedimenti legislativi, assunti a mano a mano che vicende di lunghissimo periodo trasformarono quel piccolo villaggio che era la Roma delle origini in centro di un immenso impero, imponendo adeguamenti e innovazioni. Questo manuale introduce alle istituzioni politiche romane e al loro sviluppo nel tempo, dalle origini al tardoantico. In questa seconda edizione il volume è stato arricchito, in particolare dando rilievo autonomo a temi quali il rapporto fra istituzioni politiche e istituzioni religiose, lo sviluppo dell'ordinamento giudiziario, le promagistrature e i comandi straordinari.‎

‎Roda Sergio; Giorcelli Silvia; Pellizzari Andrea‎

‎Storia romana. Roma dallo stato-città all'impero senza fine‎

‎br. Il volume propone in forma chiara ed accessibile un'esperienza storica più che millenaria, la più importante nella lunga durata del mondo occidentale (la storia di Roma dal VIII sec. a.C. al VI sec. d.C.), cercando di farne cogliere gli aspetti determinanti, senza eccesso di erudizione ma senza alcun cedimento dal doveroso rigore scientifico. L'aspetto più innovativo del lavoro è stato quello di far comprendere come la vicenda dello stato Romano nella sua scansione di 13/14 secoli abbia influito prepotentemente e abbia condizionato la storia successiva dell'Occidente e del Vicino Oriente fino ad oggi, come intendono dimostrare le numerose schede esemplificative che, all'interno dei capitoli, mostrano su tematiche molteplici e svariate il dialogo perdurante tra mondo romano e mondo contemporaneo. L'esposizione è corredata da box di approfondimento ricavati da fonti antiche o dalla storiografia moderna, cartine geografiche, da tavole cronologiche in calce a ciascun capitolo e da schede finali di confronto tra mondo romano e mondo contemporaneo.‎

‎Bernabei Roberta‎

‎Roma aeterna. Ediz. italiana e inglese‎

‎ill., ril. Quando giunge a Roma il 29 ottobre 1786 Goethe esclama: "Sono finalmente arrivato in questa capitale del mondo!". La Città Eterna, con la sua mirabile e intensa bellezza, con i suoi monumenti, i suoi palazzi, le sue strade, è testimone degli splendori e della decadenza dell'intera civiltà occidentale, come una sorta di eterno teatro della storia. Non c'è stile o movimento artistico e architettonico, dal passato più antico al presente, che non sia rappresentato nella sua espressione più piena e felice in questa città straordinaria e unica al mondo. La nuova edizione di questo volume ripercorre le fasi storiche e artistiche salienti della città attraverso una serie di nuovissime immagini di grande impatto visivo, raccontando questo luogo che, oltre che fisico, è luogo dell'anima e dello spirito. L'umanità identificò sempre Roma con le proprie aspirazioni politiche, sociali, religiose ed estetiche: la Roma reale si trasformò gradualmente in quella ideale, ovvero quella dei miti, dei simboli che ancora oggi attraggono milioni di turisti, li pellegrini, di viaggiatori e di studiosi da ogni parte del mondo. Un testo aggiornato in italiano e inglese della storica dell'arte Roberta Bernabei: racconta la grande storia e l'arte di Roma e svela allo stesso tempo alcuni capolavori sconosciuti.‎

‎Fields Nic‎

‎La rivolta in Britannia. Boudicca contro Roma‎

‎ill., br. Quando i romani invasero la parte meridionale di ciò che essi chiamavano Britannia, la tribù degli iceni ebbe l'accortezza di accogliere il nuovo ordine stabilito, anche per proteggersi dai suoi bellicosi nemici a ovest, e presto divenne alleata dei romani. Gli iceni versavano tributi a Roma, ma continuavano a essere guidati dai loro re; fin quando re Prasutago morì, nominando Nerone coerede insieme con le proprie figlie. Il regno, che comprendeva una buona parte dell'attuale Anglia orientale, fu poi incorporato nella giovane Provincia romana. Quando Boudicca, vedova del re, protestò (atteggiamento comprensibile, anche se forse poco saggio), "fu picchiata e le sue figlie stuprate" (Tacito, Ann. 14.31.2). Trattata come se fosse poco più che bottino di guerra, la famiglia reale degli iceni a quanto pare era caduta vittima dei peggiori elementi attivi nell'amministrazione provinciale di Roma. Il motivo sostanziale della ribellione di Boudicca fu la dura e oppressiva amministrazione romana della Britannia: soldati licenziosi, esattori voraci e nobili selvaggi sono luoghi comuni nelle opere di Tacito, e i luoghi comuni spesso rispondono a verità. Tacito scrive che "i britanni non fanno distinzioni di sesso quando eleggono i loro comandanti" (Agr. 16.1) e ripete la stessa cosa quando fa proclamare pubblicamente a Boudicca dall'alto del suo carro: "Noi britanni siamo abituati a donne che comandano in guerra" (Ann. 14.35.1).‎

‎Sheppard Si‎

‎Farsalo 48 a.C. Cesare e Pompeo. Uno scontro fra titani. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Nel 48 a.C. il palcoscenico era pronto per lo scontro finale dei due titani del mondo romano. Le probabilità erano a favore di Pompeo, grazie alla superiorità numerica del suo esercito. Con i pronostici contro di lui, il genio militare di Cesare fu messo duramente alla prova. In una brillante esibizione di abilità nel comando, quest'ultimo sbaragliò l'esercito avversario, più numeroso, che si ritirò inseguito da quello di Cesare sino a quando alla fine si arrese. Si Sheppard descrive con efficacia gli eventi che accompagnarono la campagna di Farsalo, e le sconvolgenti implicazioni del confronto decisivo fra i due più importanti generali dell'epoca.‎

‎Abdale Jason R.‎

‎La grande rivolta dell'Illiria‎

‎br. Nel 9 d.C. tre legioni romane furono schiacciate dal generale tedesco Arminio nella foresta di Teutoburgo. Questo è un evento ben conosciuto, ma c'è un'altra rivolta, altrettanto impegnativa, che Roma dovette affrontare poco prima e che durò tre anni, dal 6 al 9 d.C. Questa ribellione scoppiò nei Balcani occidentali (nell'area che grossomodo corrisponde all'attuale Croazia, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Montenegro e parte della Serbia e Albania) come naturale conseguenza del grave malcontento che si era creato per la cattiva amministrazione dei governanti, che avevano oppresso la popolazione con tributi troppo gravosi. Per tre anni quindici legioni combatterono nelle strette vallate e nelle falesie coperte di foresta dei Monti Dinarici in una spietata guerra di logoramento contro un altrettanto spietato e determinato nemico. Questo libro è considerato il primo resoconto fedele di questo conflitto che l'impero romano combatté per mantenere il predominio sulle sue provincie orientali più vicine e quindi più pericolose. Nel contempo fornisce un vivido affresco del mondo degli Illiri: pagina dopo pagina impariamo a conoscere la storia e la cultura di questo popolo misterioso, la storia di come Roma arrivò in questa regione pericolosa, e che cosa si trovò ad affrontare l'esercito romano in questi strazianti tre anni nei Balcani. Al termine della rivolta, l'area dell'Illirico e balcanica fu suddivisa in tre nuove province romane: di Dalmazia, di Pannonia e di Mesia.‎

‎Barbera Mariarosaria‎

‎Donne romane in esilio a Ventotene. L'opposizione politica femminile tra Augusto e Domiziano‎

‎ill., br. Costruita a Ventotene per lo svago della famiglia imperiale, la Villa di Punta Eolo, lussuosa ma battuta dai venti, divenne presto la prigione a cui gli imperatori, da Augusto a Domiziano, destinarono le donne scomode della loro famiglia. Alle figlie, mogli, nipoti, prive di diritti politici in quanto donne e condannate a un esilio in più casi seguito dalla morte, si preferì imputare accuse di natura sessuale, a copertura di attività politiche e comportamenti che risultavano ostili al potere. Sullo sfondo di Ventotene e della sua Villa, prendono vita in questo libro le storie di donne come Giulia, figlia di Augusto, di sua figlia Agrippina Maggiore, di Ottavia moglie di Nerone e di altre che, come loro, tentarono di opporsi a un potere sempre più invasivo al quale il Senato e il popolo romano finirono con l'asservirsi totalmente. Insieme con esse, sfilano i ritratti degli uomini che le condannarono, a partire da Augusto fino a Nerone e Domiziano.‎

‎Ibba Antonio‎

‎L'Africa mediterranea in età romana (202 a. C.-442 d. C.)‎

‎br. Pur senza trascurare gli aspetti istituzionali, economici, sociali, culturali, il volume è focalizzato sulle grandi personalità che influenzarono la presenza di Roma in Africa dalle coste dell'Atlantico ai confini orientali della Tripolitania, e sui numerosi episodi politici e militari che ne caratterizzarono la storia. Accanto a individui il cui ambito d'azione fu prevalentemente locale ne emergono altri di valenza "internazionale", dal re Massinissa al tribuno Gaio Gracco, da Giugurta a Cesare, da Giuba II al ribelle Tacfarinas, da Tolomeo all'imperatore Vespasiano, da Adriano al prefetto del pretorio Plauziano, per chiudere con la figura di Agostino e dei suoi contemporanei Gildone, Eracliano, Bonifacio. Uno spaccato di storia regionale che contribuisce alla comprensione delle dinamiche di potere instaurate da Roma sui paesi dell'area mediterranea.‎

‎McNally Michael‎

‎La battaglia di Teutoburgo nel 9 d.C. La fine di Varo e delle sue legioni‎

‎ill., br. Nel 9 d.C. Publio Quintilio Varo, legato imperiale in Germania, varcò il Reno con tre legioni e si addentrò nella Germania Magna, occupata oltre vent'anni prima dai soldati romani. Varo e i suoi uomini non sarebbero mai più tornati indietro: furono massacrati da guerrieri germanici nel Teutoburger Wald, l'area coperta da dense foreste in cui oggi sorge il centro di Kalkriese. Attirati in una trappola dal nobile cherusco Arminio, i legionari si trovarono attaccati su ogni lato da una coalizione di tribù germaniche, insorte contro il dominatore straniero. In seguito i Romani compirono varie spedizioni punitive contro i Germani e recuperarono le loro aquilae, ma la tragica fine di Varo e delle sue legioni li indusse ad abbandonare l'idea di trasformare la Germania Magna in una provincia romana e a stabilire lungo il fiume Reno il confine fra il mondo romano e quello delle tribù germaniche.‎

‎Lane Fox Robin‎

‎Il mondo classico. Storia epica di Grecia e di Roma‎

‎ill., ril. Robin Lane Fox insegna storia antica a Oxford ed è, oltre che uno studioso di fama, uno scrittore. Da questa fortunata combinazione è nato un libro di storia del mondo antico atipico, che possiede il rigore del saggio scientifico - ha meritato l'elogio di molti specialisti - e la piacevolezza di un racconto che la critica ha definito "incredibilmente spassoso" e "più epico di qualsiasi kolossal in costume". Perché quello che caratterizza questo affascinante percorso nel mondo dell'antichità classica da Omero ad Adriano, è proprio la capacità dell'autore di ridare vita alle grandi figure, come Socrate, Alessandro, Cicerone o Cesare, e di parlare, di volta in volta, della vita quotidiana dei cittadini, degli ultimi giorni di Pompei, dei giochi circensi, dell'idea che gli antichi avevano della libertà, della giustizia o del lusso, in pagine che sanno restituire l'incanto della miglior narrativa storica.‎

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