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Ciceri Eug. lith. - F. de Mercey del.
Bastia
Rara litografia seppiata, mm.237x375 + ampi marg. bianchi (compless. mm.403x570). Bella veduta panoramica di Bastia, molto decorativa. Lievissime marg. fiorit. in prossimità del cielo. Bello stato. Per notizie su Eugène Ciceri (Paris 1813-1890) cfr. Benezit, III p.29
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Maina C. - Stanghi V. inc.
Carta moderna dell'Isola di Corsica
Carta geografica inc. in rame e più volte ripieg., mm.540x355 + marg. bianchi piuttosto ampi. Alcuni strappi abilmente restaurati. Buona conservaz. generale.
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Il Giuoco delle Grandi corse
Grande gioco in cromolitografia, mm.1015x575. Gioco con 6 piste e due percorsi contrassegnati da 100 caselle numerate. Al margine inferiore le regole del gioco. Agli angoli belle scene animate e al centro la cora ippica. Agli angoli superiori oggettistica relativa all'ippica. Controfondato su cartone, interventi di restauro e qualche mancanza restaurata.
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Coronelli Vincenzo Maria (1650-1718)
S. Fiorenzo nell'Isola di Corsica
Fresca e nitida inc. su rame mm. 195x265 tratta dall'opera "Isolario" del Coronelli, 1696. Pianta del forte entro elaborata cornice a nicchie e gigli. L'inc. risulta rifilata al marg. inf. con parziale perdita della cornice (apparteneva infatti ad unica lastra che rappresentava anche la pianta di Sant'Ermo di Porto Ercole).
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Cluverio
Corsicae antiquae descriptio [Corsica]
Inc. in rame tratta da "Italia antiqua" di Philippo Cluverio, Leida, 1619, mm.285x185 alla battuta, + marg. bianchi escluso il destro rifilato lungo la linea di inquadramento. Cartiglio contenente tit. e bordura perimetrale, Vascello e mostro marino nel mare; si intravede lembo di Tuscia. Fresca e nitida impressione, ben conservata. Rara.
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Biondeau Jules
Nouveau jeu du steeple chase - New game of the steeple chase - Nuevo juego de steeple chase
Misura compless. mm.490x640. Tit. e regole del gioco in inglese, francese e spagnolo. Raffigurato un ippodromo a sei piste e con ostacoli. Agli angoli fantini al galoppo o personaggi che passeggiano a cavallo. Di indubbia, squisita fattura, qq. piccolo strappetto al marg. bianco sup. restaurato. Assai bello e raro. (Cfr. Mascheroni-Tinti, p.119; Allemagne, p.228)
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Un circuito ippico e un gioco di percorso
Due giochi fronte-retro stampati a colori su cartoncino rigido piegato centralmente all'origine, mm.280x455.Un circuito ippico e un gioco di percorso strutturato in 120 caselle numerate dal basso verso l'alto contenenti graziose immagini di bambini che giocano. Alcune scale permettono di avanzare o indietreggiare velocemente. Grazioso e ben conservato
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Zuccagni Orlandini Attilio
Carta antica della Corsica
Inc. in rame tratte dall' atlante "Corografia Fisica, Storica e Statistica dell'Italia e delle sue Isole", mm.535x355 relativi alla sola parte incisa + ampi marg. bianchi. Confini col. all'epoca per la carta moderna che presenta minime ombreggiature.
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Zuccagni Orlandini Attilio
Carta moderna della Corsica
Inc. in rame tratte dall' atlante "Corografia Fisica, Storica e Statistica dell'Italia e delle sue Isole", mm.535x355 relativi alla sola parte incisa + ampi marg. bianchi. Confini col. all'epoca per la carta moderna che presenta minime ombreggiature.
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Jaillot Bernard Antoine - Santini Francois
Carte particulierede l' Isle de Corse divisée par ses Dix Province ou Juriditions et ses quatre Fiefs Levée sur les lieux par les ordres de la Republique de geni et mise au jour par le Sr. Bernard Antoine Jaillot géeographe ord.re. du Roy.
Acquaforte cm. 47,5x56,6 alla battuta + piccoli marg. bianchi. Acquarellatura coeva del cartiglio e dei confiniDall' "Atlas Universel" stampato a Venezia nel 1776 e nel 1784. Lievi lavoretti di tarlo restaurati al marg. inf.
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OTTENS, REINER & JOSHUA.
Nouvelle carte de l’Etat de la Republique de Genes dress, sur le Memoires les plus Nouveaux.
Amsterdam, chez R. et I. Ottens, 1730 – 1740 circa. Incisione in rame, colore d’epoca, cm 37 x 46 (alla lastra). Grande carta della Liguria con in basso, sotto la veduta del golfo di Genova, tre riquadri con tre più piccole incisioni raffiguranti la pianta della città di Genova vista dall’alto, con il porto con la città nuova, la carta dell’isola di Corsica e la pianta del Distretto della città di Bastia con il relativo porto. Rara. Esemplare fresco, in grandi margini e bella coloritura coeva, ottimo stato di conservazione.
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MARKAERDT, S.
Costume corso.
Tratta da un volume di primo '800, litografia stampata a colori e ritoccata a mano, cm 14,3 x 9,8 (il foglio). Figura di brigante corso in tipico costume, simile a quelli della vicina Sardegna.
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ANONIMO.
Toscana, Mare Tirreno, Isole dell'Arcipelago Toscano.
Austria, 1850 circa. Carta telata incisa in acciaio, b/n, cm 50 x 56,5, divisa in sei quadri, chiusa ai margini e quindi completa. La carta comprende gran parte della Toscana e la costa tirrenica da Spezia a Civitavecchia con tutte le isole dell'Arcipelago Toscano (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri) nonché gran parte della Corsica fino all'altezza del Golfo di Valinco, sotto Ajaccio. Contornata da un'alta bordura decorata, inciso ben delineato, ben leggibili nel dettaglio tutte le località. Alcune zone di fioritura sull'inciso ma buono stato di conservazione. .
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Borghi Bartolomeo
La Corsica.
Bella carta geografica raffigurante la Corsica. Tratta dall'atlante del Borghi. mm 320x240 su foglio di mm 470x360. In ottimo stato (fine copy)
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AYROUARD, Jacques
Linee di costa di Sardegna e Corsica
Incisione in rame (mm 293x452 e margini). Curiosa composizione che raffigura le linee costiere di Corsica e Sardegna. Tratta dall' atlante nautico "Recueil de plusieurs Plans des Ports et Rades et de quelques Cartes particulières de la Mer Méditerranée, avec les figures des Terres remarquables pour les reconnoissances des Atterrages", edito tra il 1732 ed ll 1746. Jacques Ayrouard, idrografo francese, risulta attivo tra il 1730 ed il 1750; il raro atlante dei porti del Mediterraneo rimane la sua unica opera. Questo atlante nautico sarebbe stato successivamente disegnato da numerosi idrografi, in particolare William Heather che cita Ayrouard nel suo "New Mediterranean Pilot" del 1802. L'incisore, Louis Corne, è noto a Tooley esclusivamente da questo lavoro. Bell'esemplare in buono stato di conservazione, numerata a mano nell'angolo superiore sinistro, qualche piccola macchietta rossa.. The Map Collector, Issue 24, p.49..
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ENGELMANN, Geodefroy.
Vue du Port de Bonifacio
Bella e rara litografia in bianco e nero (cm35x44) raffigurante alcune imbarcazioni in procinto di raggiungere il porto di Bonifacio. Titolo al centro del margine inferiore, firmata in basso a destra. Tratta da Voyage pittoresque en Corse, par A. Joly Delavaubignon. Rara veduta del Porto di Bonifacio.. .
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TOLOMEO, Claudio.
Tabu. Moder. Sicili. e Sardi.
Incisione in legno, mm 480x530. Bella carta raffigurante la Sicilia, la Sardegna, la Corsica e tutto il Tirreno meridionale. Titolo entro nastro in alto. Bellissima e rara carta geografica tratta da "Geographicae enarrationes libri octo", opera curata da Servetus e stampata da Treschel. Claudio Tolomeo pubblicò la sua "Geografia" nel 150 d.C. ca. in greco; portata in Italia da Costantinopoli nel XIII secolo e tradotta in latino, assunse un'enorme importanza tanto da divenire base per tutta la cartografia medievale e rinascimentale. Dal 1477, anno dell'editio princeps, l'opera venne pubblicata in più edizioni, ogni volta con migliorie e aumenti dell'apparato iconografico. Bell'esemplare con piccoli difetti restaurati lungo la piega centrale; qualche piccolo restauro a minime mende marginali. Laurent Fries (Laurentius Frisius), viaggiò moltissimo, studiò fisica e matematica a Vienna, Padova, Montpellier e Colmar, prima di stabilirsi a Strasburgo. Qui, per la prima volta, si hanno sue notizie come disegnatore del mappamondo di Peter Apian, pubblicato nel 1520. La mappa di Apian si basava su quella di Waldseemuller del 1507 che, senza dubbio, stuzzicò l'interesse che Fries aveva relativamente agli "atlanti tolameici" del 1513 e 1520, e lo portò ad entrare in contatto con l'editore Johannes Gruninger. Dufour/Lagumina 54. Chiose coeve nei margini laterali.. Manca a Piloni..
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CORONELLI, Vincenzo Maria.
Isola di Corsica
Incisione originale in rame (cm. 50,8x45,8 e margini), in ottimo stato di conservazione, testo descrittivo al verso. Esemplare con bellissima colorazione coeva. Dettagliata carta geografica con titolo in alto a sinistra entro elaborato cartiglio sormontato da putti, a destra un secondo elaborato cartiglio con scala miliare, in basso a sinistra cartiglio con la bandiera della Corsica ed a destra lo stemma corso. Carta geografica tratta dal famoso Atlante Veneto pubblicato a Venezia nel 1696. La carta, di derivazione maginiana, è composta da due lastre. Bell'esemplare perfettamente conservato. Vincenzo Maria Coronelli è considerato uno dei più importanti cartografi italiani. A lui si devono moltissime opere geografiche quali l'Atlante Veneto, L'Isolario, Il Corso Universale, Le Singolarità di Venezia, Il libro dei Globi, Il teatro delle città ecc... Divenuto famoso come matematico e cosmografo nel 1681 venne chiamato alla corte di Luigi XIV per la costruzione di due straordinari e raffinatissimi globi, uno terrestre e uno celeste, di 4 metri di diametro. La produzione cartografica del Coronelli consta di circa 500 carte. Bellissimo esemplare arricchito da bella colorazione coeva.. Venice Cervoni, Image de la Corse, p. 85.
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CORONELLI, Vincenzo Maria.
Isola di Corsica
Incisione originale in rame (cm. 50,8x45,8 e margini), in ottimo stato di conservazione, testo descrittivo al verso. Dettagliata carta geografica con titolo in alto a sinistra entro elaborato cartiglio sormontato da putti, a destra un secondo elaborato cartiglio con scala miliare, in basso a sinistra cartiglio con la bandiera della Corsica ed a destra lo stemma corso. Carta geografica tratta dal famoso Atlante Veneto pubblicato a Venezia nel 1696. La carta, di derivazione maginiana, è composta da due lastre. Bell'esemplare perfettamente conservato. Vincenzo Maria Coronelli è considerato uno dei più importanti cartografi italiani. A lui si devono moltissime opere geografiche quali l'Atlante Veneto, L'Isolario, Il Corso Universale, Le Singolarità di Venezia, Il libro dei Globi, Il teatro delle città ecc... Divenuto famoso come matematico e cosmografo nel 1681 venne chiamato alla corte di Luigi XIV per la costruzione di due straordinari e raffinatissimi globi, uno terrestre e uno celeste, di 4 metri di diametro. La produzione cartografica del Coronelli consta di circa 500 carte.. Venice Cervoni, Image de la Corse, p. 85..
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LOTTER, T. Conrad.
Mappa Geographica exhibens insula Sardiniae ac Corsicae...
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BRION de la Tour Louis (1756- 1823)
Les Isles de Sardaigne et de Corse,Divisèes par Provinces tant Civiles qu' Ecclesiastiques, suivant les connoissances les p
Carta geografica tratta dal "Atlas General et Elementaire pour l'Etude de la Geographie et de l'Histoire Moderne" edito da Louis–Charles Desnos. Incisione in rame, coloritura coeva editoriale, in ottimo stato di conservazione. Decorative contemporary coloured map shows Sardinia and Corsica. From 'Atlas General et Elementaire pour l'Etude de la Geographie et de l'Histoire Moderne' by Louis–Charles Desnos. Perfect example. French text mounted on the left and right hand–side.
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MERCATOR (Kremer) Gerard (1512 - 1594)
Corsica & Sardinia
La carta viene preparata da Gerard Mercator per il suo Italia, Sclavoniae et Graeciae tabula geographicae (Duisburg, 1589) che comprende un frontespizio allegorico e 22 carte geografiche della penisola, dei Balcani e della Grecia. Successivamente le carte sono ristampate nell’Atlantis Pars Altera (1595) pubblicato postumo alla morte del Mercatore, dallo stampatore di Duisburg Albert Buys, sotto la supervisione del figlio Rumold Mercator. Composto da sei parti – pubblicate separatamente tra il 1589 e il 1594 – comprende 107 mappe, tutte tranne la carta del mondo di Rumold, firmate da Gerard Mercator. Le lastre vennero poi acquistate da Jodocus Hondius, che tra il 1606 e il 1630 le utilizzò per il suo Atlas Sive Cosmographicae Meditationes de Fabrica Mundi, integrandole ed aggiornandole con proprie “nuove” carte. Delle mappe di Mercator sono note anche ristampe curate da Johannes Janssonius. Le edizioni Hondius e Janssonius ebbero un grande successo commerciale e furono stampate in più lingue, con il testo al verso della carta in latino, francese, tedesco e olandese. La carta è incisa con i connotati tipici dell'opera mercatoriana. Le montagne sono allineate in un concetto di area montuosa, non per indicare vere catene o valli, ed hanno una struttura con qualche differenza nella dimensione, ma simile per quanto riguarda la forma, con pendici verticali e cime piatte. Le città sono mostrate attraverso castelli più o meno grandi caratterizzati da tetti slanciati ed aguzzi, simili a cappelli di mago. Esemplare tratto dall'edizione con testo francese del 1633 dal titolo Gerardi Mercatoris et I. Hondii Atlas ou Representation du Monse Universel. Incisione in rame, coloritura coeva, in buono stato di conservazione. Bibliografia cfr. Koeman II Me 11 e Koeman II Me 13A, 1595); Van der Krogt 1:002; J. Keuning, The History of an Atlas, in “Imago Mundi” IV (1947) pp. 37-43; World Encompassed p. 134; L. Piloni, "Carte geografiche della Sardegna", tav. XXXII. The map is prepared by Gerard Mercator for his Italia, Sclavoniae et Graeciae tabula geographicae (Duisburg, 1589), which includes an allegorical frontispiece and 22 maps of Italy, the Balkans and Greece. Later, the maps are reprinted in the Atlantis Pars Altera (1595) published posthumously after the death of Mercator, by the Duisburg printer Albert Buys, under the supervision of his son Rumold Mercator. Composed of six parts - published separately between 1589 and 1594 - it includes 107 maps, all except Rumold's map of the world, made by Gerard Mercator. The plates were then purchased by Jodocus Hondius, who between 1606 and 1630 used them for his Atlas Sive Cosmographicae Meditationes de Fabrica Mundi, integrating and updating them with his own "new" maps. Of Mercator's maps are also known reprints edited by Johannes Janssonius. The Hondius and Janssonius editions had a great commercial success and were printed in several languages, with the text on the back of the map in Latin, French, German and Dutch. The map is engraved with the typical connotations of Mercatorian work. The mountains are aligned in a mountainous area concept, not to indicate true chains or valleys, and have a structure with some differences in size, but similar in shape, with vertical slopes and flat tops. The cities are shown through more or less large castles characterized by slender and pointed roofs, similar to wizard hats. Example taken from the Atlas Sive Cosmographicae Meditationes de Fabrica Mundi by Hondius. Copper engraving, in good condition. Bibliografia cfr. Koeman II Me 11 e Koeman II Me 13A, 1595); Van der Krogt 1:002; J. Keuning, The History of an Atlas, in “Imago Mundi” IV (1947) pp. 37-43; World Encompassed p. 134
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MORTIER Pierre (1661 - 1711)
Carte Nouvelle de l’Isle et Royaume de Sardagne
Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, margini, leggere pieghe di carta, nel complesso in ottimo stato di conservazione. Carta geografica dell’isola, con la parte meridionale della Corsica. La carta deriva da Nicolas Sanson. Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, margini, leggere pieghe di carta, nel complesso in ottimo stato di conservazione. Carta geografica dell’isola, con la parte meridionale della Corsica. La carta deriva da Nicolas Sanson. Tooley p. 450; Cremonini scheda 54, 237.
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MERCATOR (Kremer) Gerard (1512 - 1594)
Tab. VII Europae Complectens Sardinam, Siciliam, ac Corsicae partem
Mappa tolemaica della regione, originalmente preparata per illustrare il Cl. Ptolemaei Alexandrini, Geographiae Libri Octo, pubblicato prima a Colonia da Gottfried von Kempen (1578), ristampato dallo stesso editore nel 1584 (Van der Krogt 1, 502) e poi da Isaac Elsevier per il Theatrum Geographiae veteris di Petrus Bertius (Leyden 1618). Di tutte le edizioni di Tolomeo, quella di Gerard Kremer (Mercatore), pubblicata nel 1578, e forse tecnicamente la più bella. A questo punto la Geografia di Tolomeo perdeva pero ogni pretesa di “attualità”, laddove lo scopo di Mercatore era quello di produrre un atlante del mondo classico che servisse da complemento al suo atlante moderno (per tale ragione egli aveva tentato di recuperare la forma originale dell’atlante tolemaico, scartandone le moderne accrezioni). L’opera è celebre anche per la sua longevità, poiché le lastre originali risultavano ancora in uso nel 1730, oltre centocinquanta anni dopo la loro incisione. Esemplare tratto dalla Tabulae geographicae Cl: Ptolemei di François Halma, stampata tra Utrecht, Amsterdam e Leida nel 1695, 1698, 1704 (2 tirature) e 1730.Le lastre sono emendate e i cartigli completamenti cambiati; più piccoli e realizzati sopra i precedenti – abrasi – lasciando ampie aree bianche sulla stampa. Acquaforte su rame, in buone condizioni. La carta, priva di reticolo geografico, è in proiezione rettangolare. Nel mare, mostri marini e velieri. Ptolemaic map prepared for the Cl. Ptolemaei Alexandrini, Geographiae Libri Octo, first published in Cologne by Gottfried von Kempen (1578) and then reprinted by the same publisher in 1584 (Van der Krogt 1, 502) and then by Isaac Elsevier for the Petrus Bertius’ Theatrum Geographiae veteris (Leyden 1618). Mercator's interpretation of the 28 Ptolemaic text was possibly one of the truest undertaken up until that time. He had spent 13 years researching, drawing and engraving the maps at much commercial sacrifice to himself, having seen Ortelius's Theatrum and De Jodes Speculum published, to become both technical and commercial successes. In later life he devoted himself to his edition of the maps in Ptolemy's Geographia, reproduced in his own engraving as nearly as possible in their original form. The work is also famous for its longevity, since the original plates were still in use in 1730, over one hundred and fifty years after their engraving. Example taken from the Tabulae geographicae Cl: Ptolemei by François Halma, printed between Utrecht, Amsterdam and Leiden in 1695, 1698, 1704 (2 printings) and 1730. The plates are amended and the cartouches completely changed; smaller and made over the previous ones - erased - leaving large white areas on the print. Copperplate, good condition. La Gumina (2015), n. 44; Valerio - Spagnolo, p. 174 n. 46
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WEIGEL Christoph (1654 - 1725)
Insularum Corsicae Sardiniae Melitae Accurata Descriptio ex mente veterum Geographorum
La carta proviene dall'Urbis terrarum veteribus cogniti del 1720. La scritta col titolo è circondata da nove medaglioni colorati che ricordano altrettante monete antiche. In alto a sinistra in una cornice quadrangolare è inserito il disegno di una parte della Corsica e l'isola d'Elba che non sono comprese nella carta generale. In basso a sinistra, in un'altra cornice, è l'isola di Malta, qui col nome latino Melita. La semiologia è la stessa nei vari disegni delle isole: l'orografia è rappresentata con mucchi di talpa ombreggiati, i fiumi con un tratto marcato, le coste tratteggiate esternamente. La vegetazione è indicata con alberelli; le città con diversi simboli a seconda della loro importanza. Sono anche ricordati i nomi latini delle antiche popolazioni.Incisione in rame, bellissima coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione. Unusual historical map showing Sardinia and Corsica together with a cartouche depicting Malta. Taken from the "Descriptio Orbis Antiqui" edited in Nuremberg. Copperplate, beautiful contemporary colour, in very good conditions.
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WIT Frederick de (1630 - 1706)
Insularum Sardiniae et Corsicae descriptio
Carta geografica dell'isola tratta dall'opera "Atlas Minor" del De Wit. Su un cartiglio in basso a destra è inserito il titolo, affiancato da due sirene e altre creature marine, e sormontato dallo stemma della Sardegna, con i quattro mori bendati, e da quello della Corsica, con un solo moro più grande. La carta, pur derivando dal lavoro del Magini, se ne differeniza per alcuni aspetti: presenta un'orografia del tutto arbitraria, infatti l'isola risulta affollata di mucchi di talpa colorati in marron disposti senza un ordine preciso. Anche le posizioni dei fiumi, disegnati con un tratto forte, non sempre corrispondono alla realtà. Viene inoltre segnalata una ricca vegetazione per mezzo di alberelli e ciuffi d'erba, talvolta anche colorati in verde. Le città si individuano per mezzo di diversi simboli, a seconda della loro importanza, case e torri o piante murate colorate in rosso. Il simbolo della città è accompagnato da una croce se essa è sede di diocesi o di archidiocesi. E' ricordata anche l'esistenza dei due capi di Cagliari e Lugodori, ma non è segnata alcuna linea di confine tra i due. Bellissimo esemplare in coloritura coeva. A nice map of the islands of Sardinia and Corsica. The coastal information is fairly accurate but much of the interior topography is less precise. The title cartouche features the arms of the Kingdoms of Sardinia and Corsica with their characteristic symbols for the defeated Moors who had once ruled the islands. Original color, good conditions. L. Piloni, "Carte geografiche della Sardegna", tav. XLVII
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GEBAUER Johann Justus
Sardegna ed Isole aggiacenti secondo lo Stato Presente
Carta geografica tratta dal celebre "Fortsetzung der Algemeinen Welthistorie" grande opera storica edita ad Halle dal 1750 al 1780 circa, contenente le copie delle più famose carte edite nel periodo. La carta deriva da quella di Johann Friedrich Le Bret pubblicata in "Geschichte von Italien". Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Rara. Map taken from the famous Fortsetzung der Algemeinen Welthistorie, a superior history masterpiece published in Halle between 1750 and 1780, containing the copies of the most famous mpas published at the time. The map is taken from Johann Friedrich Le Bret "Geschichte von Italien". Copper engraving, in excellent condition. Rare.
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BODENEHR Gabriel (1664-1758)
Cagliari oder Calaris…
Pianta prospettica di Cagliari; i quartieri indicati in lingua tedesca sono quelli di Villa Nova a est, la Marina a sud, "Estampache" ad ovest e la zona di Castello con "S. Brancatio" nella parte alta e centrale della carta. E' da notare che sul porto della città vi è la indicazione in lingua tedesca "Ver pallisadierter Hafen". Ai lati destro e sinistro della carta vi è la storia in breve della città di Cagliari a partire dall'epoca romana con le prime attestazioni letterarie della città sino alla dominazione spagnola scritta in lingua tedesca.Nel margine inferiore della carta è riportato: "G. Bodenehr fec. Et exc. A.y. ". Tratta da "Atlas Curieux oder Neuer und Compendieuser Atlas : in welchem ausser den General-Land-Charten von America, Africa, Asia und Europa, und der in letzterem gelegenen Reichen und Landern, sehr viele Speciale von besondern Provincien und Territorien, sonderlich deren, die in letzteren Kriegen renommiert worden, enthalten sind. Herausgegeben und verlegt von Gabriel Bodenehr, Kupfferstecher in Augspurg"del Bodenher. SI tratta dell'opera principale di Gabriel Bodenehr, icartografo tedesco di una famosa famiglia di incisori e editori ad Augusta. Include 101 mappe incisei, con 4 carte del mondo rappresentato con emisfero doppio, la mappa idrografica, le mappe dei continenti, le prime quattro mappe relative all'America, e mappe dettagliate dell'Europa e dei paesi europei. Alcune mappe, recano il solo titolo in latino.Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Detailed view and plan the town, harbor and fortifications of Cagliari, one of the capital cities of Sardinia, published by Gabriel Bodenehr.Taken from the "Atlas Curieux oder Neuer und Compendieuser Atlas : in welchem ausser den General-Land-Charten von America, Africa, Asia und Europa, und der in letzterem gelegenen Reichen und Landern, sehr viele Speciale von besondern Provincien und Territorien, sonderlich deren, die in letzteren Kriegen renommiert worden, enthalten sind. Herausgegeben und verlegt von Gabriel Bodenehr, Kupfferstecher in Augspurg" by Bodenher.This atlas is the main work of Gabriel Bodenehr a German cartographer from a renowned engraver and publisher family in Augsburg. Includes 101 engraved folded plates listed in contents, with 4 double hemisphere world maps, hydrographic map, maps of continents, the first four maps relate to America, detailed maps of Europe and European countries. Many maps with decorative title cartouche. Some maps are in Latin.Copper engraving, in excellent condition.
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BRIET Philippe (1601-1668)
La Corse/La Sardaigne
Carta geografica tratta dal “Parallela geographica Italiae veteris et novae. Appendix ad tomum II. Auctore Philippo Brietio Abbavillaeo, Societatis Iesu Sacerdote”, pubblicato a Parigi da Sumptibus Sebastiani Cramoisy... et Gabrielis Cramoisy, via Iacobaea, sub Ciconiis.Si tratta di una rara opera del padre gesuita, nella quale si evidenzia il contributo delle missioni gesuitiche alle scoperte geografiche.Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Map taken from the “Parallela Geographica Italiae Veteris et Novae..”, a very rare work by the jesuit priest Briet. Copperplate in very good conditions.
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BRIET Philippe (1601-1668)
Corsica seu Cyrnus/ Sardinia Vetus
Carta geografica tratta dal “Parallela geographica Italiae veteris et novae. Appendix ad tomum II. Auctore Philippo Brietio Abbavillaeo, Societatis Iesu Sacerdote”, pubblicato a Parigi da Sumptibus Sebastiani Cramoisy... et Gabrielis Cramoisy, via Iacobaea, sub Ciconiis.Si tratta di una rara opera del padre gesuita, nella quale si evidenzia il contributo delle missioni gesuitiche alle scoperte geografiche.Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Map taken from the “Parallela Geographica Italiae Veteris et Novae..”, a very rare work by the jesuit priest Briet. Copperplate in very good conditions.
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GAUTTIER Pierre Henri (1772 – 1850)
Plan Du Golfe de Cagliari. (Sardaigne)
Piano nautico tratto dal raro portolano "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" edito a Marsiglia da Joseph Maistre nel 1862 e basato sulle carte nautiche dle Depote de la Marine francese. Litografia, in buono stato di conservazione. Nautical chart taken from the rare pilot "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" published in Marseille by Joseph Maistre in 1862 and based on the nautical charts of the French Depote de la Marine.Lithograph, very good condition.
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GAUTTIER Pierre Henri (1772 – 1850)
Plan de Porto-Palma dans les Iles de la Madelaine en Sardeigne
Piano nautico tratto dal raro portolano "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" edito a Marsiglia da Joseph Maistre nel 1862 e basato sulle carte nautiche dle Depote de la Marine francese. Litografia, in buono stato di conservazione. Nautical chart taken from the rare pilot "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" published in Marseille by Joseph Maistre in 1862 and based on the nautical charts of the French Depote de la Marine.Lithograph, very good condition.
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GAUTTIER Pierre Henri (1772 – 1850)
Plan des Bouches De Bonifacio
Piano nautico tratto dal raro portolano "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" edito a Marsiglia da Joseph Maistre nel 1862 e basato sulle carte nautiche dle Depote de la Marine francese. Litografia, in buono stato di conservazione. Nautical chart taken from the rare pilot "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" published in Marseille by Joseph Maistre in 1862 and based on the nautical charts of the French Depote de la Marine.Lithograph, very good condition.
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MONTECALERIO Johannes (1578 - 1654)
Provincia Insvlae Sardiniae
Carta geografica tratta dalla “Chorographica Descriptio Provinciarum et Conventum....”, atlante dell'ordine dei frati cappucini. L'atlante delle province cappuccine era stato iniziato in forma manoscritta dal ministro generale dell'ordine, padre Silvestro da Panicale nel 1632 e doveva servire da sussidio geografico per le visite generali. Alla sua morte il successore Padre Giovanni di Montecaliero, al quale spesso viene erroneamente attribuita la paternità delle carte, incaricò padre Massimino da Guechen di proseguire l'opera. Gli incisori delle lastre furono appunto Massimino da Guechen, Bernardino Burdigalensis e Ludovico Monteregali. L'atlante ebbe una prima edizione nel 1643 a Roma con un totale di 46 mappe (23 per l'Italia, 5 per la Spagna, 11 sulla Francia e 7 per la Germania), quindi ristampata nel 1646 ancora nella Città Eterna (Romae, et Taurini) con un numero di tavole accresciuto alle 51 definitive, compresa la grande carta geografica più volte ripiegata dell'Europa.Venne ristampata a Torino nel 1649, sumptibus Alexandri Federici Cauallerij sempre con le 51 carte geografiche definitive (l'Europa, 24 carte per l'Italia, 6 per la Spagna, 12 per la Francia e 8 per i territori dell'Impero). Infine si replicò a Torino per i torchi di Alessandro Federico Cavalleri un'ultima volta nel 1654 con le medesime carte presenti nella precedente pubblicazione. L'opera mostrava visivamente la diffusione dell'ordine, infatti le diverse carte dell'atlante, che rappresentano nazioni e province, offrono per ognuna di esse la statistica completa dei conventi. Incisione in rame, lievissima gora d'acqua, per il resto in ottimo stato di conservazione. Taken from the “Chorographica Descriptio Provinciaru & Conventum F. F. Minorum S. Francisci Capucinorum...”.The atlas of the Capuchin provinces was initiated in manuscript form by the minister general of the order, Father Silvestro from Panicale in 1632 and was to serve as an aid for geographic General visits. At his death, the successor Father Giovanni from Montecaliero, which is often mistakenly attributed the authorship of maps, commissioned by his father Massimino Guechen to continue the work. The engravers of the plates were executed by Massimino from Guechen, Bernardino Burdigalensis and Ludovico Monteregali. The first edition was printed in Rome in 1643, the second in Turin in 1649 and then in 1654 and finally released in 1712, another convention attribute maps to Montecalerio. The work showed visually the spread of the order, in fact the different maps of the atlas, which represent nations and provinces, to offer each of them the full statistical convents.Copperplate, very good condition. Rare.
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Cassine Giovanni Battista da
Vera Provae Calaritanae Imago cvm sva Tvrritana Contermina
Carta geografica tratta dalla “Chorographica Descriptio Provinciarum et Conventum....”, atlante dell'ordine dei frati cappucini. Si tratta della nuova edizione dell'atlante delle province cappuccine, iniziato in forma manoscritta dal ministro generale dell'ordine, padre Silvestro da Panicale nel 1632, e che doveva servire da sussidio geografico per le visite generali. Alla sua morte il successore Padre Giovanni di Montecaliero, al quale spesso viene erroneamente attribuita la paternità delle carte, incaricò padre Massimino da Guechen di proseguire l'opera, edita per la prima volta a Roma nel 1643.A commissionare a Giovanni Battista da Cassine la Chorographica descriptio Provinciarum, et Conventuum FF. Min. S. Francisci Capucinorum fu Agostino da Latisana, 34° Ministro Generale dei cappuccini dal 1702 fino al 1709. Nell'estate di nove anni dopo, l'attento lavoro di rettifica ed aggiornamento era concluso e, retrodatando l'atlante al 1712, lo si poté stampare nel 1713 a Milano.L'opera conta 62 carte geografiche incise in rame. Vi sono raffigurate un'Europa, tra le poche mappe che rechi una data -il 1710- essendoci il 1711 per le altre datate, la Spagna con 7 carte, la Francia con 13, l'Italia con 26 carte geografiche, l'Impero con 15 fogli.L'opera mostrava visivamente la diffusione dell'ordine, infatti le diverse carte dell'atlante, che rappresentano nazioni e province, offrono per ognuna di esse la statistica completa dei conventi. Questa edizione definitiva del 1712 presenta le carte totalmente differenti, aggiornate ed arricchite. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Carta geografica tratta dalla “Chorographica Descriptio Provinciarum et Conventum....”, atlante dell'ordine dei frati cappucini. Si tratta della nuova edizione dell'atlante delle province cappuccine, iniziato in forma manoscritta dal ministro generale dell'ordine, padre Silvestro da Panicale nel 1632, e che doveva servire da sussidio geografico per le visite generali. Alla sua morte il successore Padre Giovanni di Montecaliero, al quale spesso viene erroneamente attribuita la paternità delle carte, incaricò padre Massimino da Guechen di proseguire l'opera, edita per la prima volta a Roma nel 1643.A commissionare a Giovanni Battista da Cassine la Chorographica descriptio Provinciarum, et Conventuum FF. Min. S. Francisci Capucinorum fu Agostino da Latisana, 34° Ministro Generale dei cappuccini dal 1702 fino al 1709. Nell'estate di nove anni dopo, l'attento lavoro di rettifica ed aggiornamento era concluso e, retrodatando l'atlante al 1712, lo si poté stampare nel 1713 a Milano.L'opera conta 62 carte geografiche incise in rame. Vi sono raffigurate un'Europa, tra le poche mappe che rechi una data -il 1710- essendoci il 1711 per le altre datate, la Spagna con 7 carte, la Francia con 13, l'Italia con 26 carte geografiche, l'Impero con 15 fogli.L'opera mostrava visivamente la diffusione dell'ordine, infatti le diverse carte dell'atlante, che rappresentano nazioni e province, offrono per ognuna di esse la statistica completa dei conventi. Questa edizione definitiva del 1712 presenta le carte totalmente differenti, aggiornate ed arricchite. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione.
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Cassine Giovanni Battista da
Provincia Tvrritana Cum Lauce Confinijus Hispanicae
Carta geografica tratta dalla “Chorographica Descriptio Provinciarum et Conventum....”, atlante dell'ordine dei frati cappucini. Si tratta della nuova edizione dell'atlante delle province cappuccine, iniziato in forma manoscritta dal ministro generale dell'ordine, padre Silvestro da Panicale nel 1632, e che doveva servire da sussidio geografico per le visite generali. Alla sua morte il successore Padre Giovanni di Montecaliero, al quale spesso viene erroneamente attribuita la paternità delle carte, incaricò padre Massimino da Guechen di proseguire l'opera, edita per la prima volta a Roma nel 1643.A commissionare a Giovanni Battista da Cassine la Chorographica descriptio Provinciarum, et Conventuum FF. Min. S. Francisci Capucinorum fu Agostino da Latisana, 34° Ministro Generale dei cappuccini dal 1702 fino al 1709. Nell'estate di nove anni dopo, l'attento lavoro di rettifica ed aggiornamento era concluso e, retrodatando l'atlante al 1712, lo si poté stampare nel 1713 a Milano.L'opera conta 62 carte geografiche incise in rame. Vi sono raffigurate un'Europa, tra le poche mappe che rechi una data -il 1710- essendoci il 1711 per le altre datate, la Spagna con 7 carte, la Francia con 13, l'Italia con 26 carte geografiche, l'Impero con 15 fogli.L'opera mostrava visivamente la diffusione dell'ordine, infatti le diverse carte dell'atlante, che rappresentano nazioni e province, offrono per ognuna di esse la statistica completa dei conventi. Questa edizione definitiva del 1712 presenta le carte totalmente differenti, aggiornate ed arricchite. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Carta geografica tratta dalla “Chorographica Descriptio Provinciarum et Conventum....”, atlante dell'ordine dei frati cappucini. Si tratta della nuova edizione dell'atlante delle province cappuccine, iniziato in forma manoscritta dal ministro generale dell'ordine, padre Silvestro da Panicale nel 1632, e che doveva servire da sussidio geografico per le visite generali. Alla sua morte il successore Padre Giovanni di Montecaliero, al quale spesso viene erroneamente attribuita la paternità delle carte, incaricò padre Massimino da Guechen di proseguire l'opera, edita per la prima volta a Roma nel 1643.A commissionare a Giovanni Battista da Cassine la Chorographica descriptio Provinciarum, et Conventuum FF. Min. S. Francisci Capucinorum fu Agostino da Latisana, 34° Ministro Generale dei cappuccini dal 1702 fino al 1709. Nell'estate di nove anni dopo, l'attento lavoro di rettifica ed aggiornamento era concluso e, retrodatando l'atlante al 1712, lo si poté stampare nel 1713 a Milano.L'opera conta 62 carte geografiche incise in rame. Vi sono raffigurate un'Europa, tra le poche mappe che rechi una data -il 1710- essendoci il 1711 per le altre datate, la Spagna con 7 carte, la Francia con 13, l'Italia con 26 carte geografiche, l'Impero con 15 fogli.L'opera mostrava visivamente la diffusione dell'ordine, infatti le diverse carte dell'atlante, che rappresentano nazioni e province, offrono per ognuna di esse la statistica completa dei conventi. Questa edizione definitiva del 1712 presenta le carte totalmente differenti, aggiornate ed arricchite. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione.
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KAERIUS Pieter van den Keere (Ghent 1571 - 1646 circa)
Insularum Aliquot Aegaei Maris Antiqva Descrip.
Carta geografica tratta da una rara edizione del "Introductionis in Universam Geographiam" del Cluverius, con le carte firmate da Peter van den Keere. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione. Carta geografica tratta da una rara edizione del "Introductionis in Universam Geographiam" del Cluverius, con le carte firmate da Peter van den Keere. Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione.
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HONDIUS Jodocus (Amsterdam 1563 - 1612)
Corsica & Sardinia
Mappa tratta dall’Atlas minor Gerardi Mercatoris a I. Hondio plurimis aeneis tabulis auctus et illustratus. Apparso per la prima volta nel 1607, l'atlante Mercator-Hondius-Mercator fu un successo a livello europeo, con edizioni pubblicate sia in latino che in diverse altre lingue. Le varie edizioni furono curate da Jodocus Hondius e poi da Jan Janssonius, e contenevano un numero crescente di mappe. "Shortly after the publication of the big folio-atlases the need was apparantly felt for a smaller-sized atlas, one that would be handier, and, above all, cheaper, so that a larger public might have access to the use of maps. The publication of the Atlas Minor appeared to be a great success for Hondius; the first Latin edition was in great demand. The copperplates of the first atlases minor were most almost certainly engraved by Jodocus Hondius himself. After 1621, the copperplates of the Atlas Minor were sold to a London editor. Firstly, they appeared in Purchas his Pilgrinies, printed in 1625 by William Stansby for Henry Featherstone. Next they were used for the translation of the Mercator-atlas, printed in small folio under the title Historia mundi, or Mercators atlas, by Thomas Cotes for Michael Sparke and Samuel Cartwight in 1635". (cf. Koeman II Me 191). "As with the Theatrum of Abraham Ortelius, Jodocus Hondius planned a reduced size version of Gerard Mercator's folio atlas. Just one year after his first edition he published his Latin text Atlas Minor in collaboration with Jan Jansz. and Cormelis Claesz. The arrangement between these three is not understood clearly but Hondius is believed to have been the owner of the copperplates. Cartographically this is taken directly from the folio maps by Hondius in 1606 [..]. with the inevitable loss of detail due to the reduction” (cf. Burden, The Mapping of North America, 153). Incisione su rame, finemente colorata a mano, in buone condizioni. Bibliografia Koeman II Me 191; cfr. Phillips 426; cfr. Burden 153. Map taken from Atlas minor Gerardi Mercatoris a I. Hondio plurimis aeneis tabulis auctus et illustratus. Appearing first in 1607, the Hondius-Mercator ‘smaller’ atlas was a Europe-wide success, with editions published both in Latin and in several vernaculars. The various editions were edited by Jodocus Hondius and then Jan Janssonius, and contained an increasing number of maps. "Shortly after the publication of the big folio-atlases the need was apparantly felt for a smaller-sized atlas, one that would be handier, and, above all, cheaper, so that a larger public might have access to the use of maps. The publication of the Atlas Minor appeared to be a great success for Hondius; the first Latin edition was in great demand. The copperplates of the first atlases minor were most almost certainly engraved by Jodocus Hondius himself. After 1621, the copperplates of the Atlas Minor were sold to a London editor. Firstly, they appeared in Purchas his Pilgrinies, printed in 1625 by William Stansby for Henry Featherstone. Next they were used for the translation of the Mercator-atlas, printed in small folio under the title Historia mundi, or Mercators atlas, by Thomas Cotes for Michael Sparke and Samuel Cartwight in 1635". (cf. Koeman II Me 191). "As with the Theatrum of Abraham Ortelius, Jodocus Hondius planned a reduced size version of Gerard Mercator's folio atlas. Just one year after his first edition he published his Latin text Atlas Minor in collaboration with Jan Jansz. and Cormelis Claesz. The arrangement between these three is not understood clearly but Hondius is believed to have been the owner of the copperplates. Cartographically this is taken directly from the folio maps by Hondius in 1606 [..]. with the inevitable loss of detail due to the reduction” (cf. Burden, The Mapping of North America, 153). Copperplate with fine colouring, good conditions. Bibliografia Koeman II Me 191; cf. Phillips 426; cf. Burden 153.
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CLUVER Philipp (Danzica 1580 - Leyden 1622)
Corsicae Antiquae Tabula / Sardiniae Antiquae Tabula
Carta geografica tratta da "INTRODUCTIONIS IN UNIVERSAM GEOGRAPHIAM TAM VETEREM QUAM NOVAM LIBRI VI", stampata ad Amsterdam.L'Autore, Philipp Cluver (1580-1622), di nobile e antica famiglia tedesca, è annoverato fra i geografi celebri. La sua "Introduzione alla geografia generale..", che costituisce il primo tentativo di un trattato sistematico della geografia storica e politica, fu pubblicato per la prima volta a Leida nel 1624, dai celebri editori Elzeviri.L'opera è successivamente ristampata in più edizioni e lingue, per tutto il corso del XVII secolo ed agli inizo del successivo, contenendo un numero sempre crescente di mappe.Incisione in rame, in ottime condizioni. Carta geografica tratta da "INTRODUCTIONIS IN UNIVERSAM GEOGRAPHIAM TAM VETEREM QUAM NOVAM LIBRI VI", stampata ad Amsterdam.L'Autore, Philipp Cluver (1580-1622), di nobile e antica famiglia tedesca, è annoverato fra i geografi celebri. La sua "Introduzione alla geografia generale..", che costituisce il primo tentativo di un trattato sistematico della geografia storica e politica, fu pubblicato per la prima volta a Leida nel 1624, dai celebri editori Elzeviri.L'opera è successivamente ristampata in più edizioni e lingue, per tutto il corso del XVII secolo ed agli inizo del successivo, contenendo un numero sempre crescente di mappe.Incisione in rame, in ottime condizioni.
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MAGINI Giovanni Antonio (1555 - 1617)
Isola di Sardegna
Carta geografica tratta dal L’Italia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, l’opera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. L’opera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per l’edizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dell’epoca: il belga Arnoldo Arnoldi e l’inglese Benjamin Wright. Carta della Sardegna con tre cartigli decorativi e un mostro marino. Realizzata prima del 1605, misura cm 34,3 x 44,5 e, considerando il lato lungo, è in scala di circa 1:736.000, ha i margini graduati ma senza riferimenti numerici e con la suddivisione di 1°, sia per le latitudini sia per le longitudini. Scala di miglia Venti Italiane. L'immagine della Sardegna è tratta da quella disegnata intorno al 1577 dall'ingegnere militare Rocco Cappelino la quale, pur non essendo la migliore in circolazione (soprattutto se confrontata con quella realizzata dal Mercatore), grazie all'avallo datole dal Magini, ebbe un enorme credito e venne diffusa soprattutto dell'editoria francese e olandese. La carta, gradevolmente decorata, contiene tre bei cartigli: in quello in alto a sinistra è contenuta la dedica al Cardinale Alessandro Ottaviano de' Medici. Il titolo si trova nel cartiglio in alto a destra, ornato con motivi vegetali e figure di mostri, secondo il gusto dell'epoca. In basso a sinistra, in un altro cartiglio è inserita la scala grafica. L'interno della carta è rappresentato come un insieme montuoso, nella quale gruppi di mucchi di talpa sono collocati in maniera del tutto arbitraria. I numerosi fiumi sono tracciati con una doppia linea. Le coste sono caratterizzate da profonde insenature e da ampi golfi. Il mare è reso con un fitto tratteggio ondulato di linee bianche alternate e fasci di linee scure. Nella parte in basso a destra è anche un grande mostro marino in procinto di divorare un veliero. Gruppi di puntini indicano le saline. I centri abitati più importanti sono disegnati con piccole vedute prospettiche a volo d'uccello, gli altri con un cerchietto accompagnati dal relativo toponimo. In alto, nel cartiglio a destra, il titolo ISOLA DI SARDEGNA; nel cartiglio a sinistra la dedica e l’imprint editoriale All’ Ill.mo et Rev.mo mio S.r et P[at]ron[us] Col.mo il S.r Card. de Medici. Fabio di Gio. Ant. Magino. In basso a sinistra la scala grafica Scala di miglia Venti Italiane (20 miglia pari a mm 40). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord a sinistra. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ ma priva di numerazione. Incisione in rame, bella impressione tratta dalla prima edizione del 1620, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Piloni (1997): pp. 84-85, tav. XXXV. Map taken from L'Italia edited by Fabio Magini, published in Bologna in 1620, three years after the untimely death of his father. Composed of a short descriptive text of only 24 pages, the work is accompanied by 61 maps of the peninsula, and is the first example of an Italian atlas. The work is entirely by the hand of Giovanni Antonio Magini, who began the realization of the maps in 1594 or so; the first dated map (1595) the map of the territory of Bologna. All the maps were printed before 1620, in their provisional drafts, later corrected and updated for the final edition. For the realization of the plates Magini used two of the most famous engravers of the time: the Belgian Arnoldo Arnoldi and the English Benjamin Wright. Copperplate, in good condition. Carta della Sardegna con tre cartigli decorativi e un mostro marino. Realizzata prima del 1605, misura cm 34,3 x 44,5 e, considerando il lato lungo, è in scala di circa 1:736.000, ha i margini graduati ma senza riferimenti numerici e con la suddivisione di 1°, sia per le latitudini sia per le longitudini. Scala di miglia Venti Italiane. L'immagine della Sardegna è tratta da quella disegnata intorno al 1577 dall'ingegnere militare Rocco Cappelino la quale, pur non essendo la migliore in circolazione (soprattutto se confrontata con quella realizzata dal Mercatore), grazie all'avallo datole dal Magini, ebbe un enorme credito e venne diffusa soprattutto dell'editoria francese e olandese. La carta, gradevolmente decorata, contiene tre bei cartigli: in quello in alto a sinistra è contenuta la dedica al Cardinale Alessandro Ottaviano de' Medici. Il titolo si trova nel cartiglio in alto a destra, ornato con motivi vegetali e figure di mostri, secondo il gusto dell'epoca. In basso a sinistra, in un altro cartiglio è inserita la scala grafica. L'interno della carta è rappresentato come un insieme montuoso, nella quale gruppi di mucchi di talpa sono collocati in maniera del tutto arbitraria. I numerosi fiumi sono tracciati con una doppia linea. Le coste sono caratterizzate da profonde insenature e da ampi golfi. Il mare è reso con un fitto tratteggio ondulato di linee bianche alternate e fasci di linee scure. Nella parte in basso a destra è anche un grande mostro marino in procinto di divorare un veliero. Gruppi di puntini indicano le saline. I centri abitati più importanti sono disegnati con piccole vedute prospettiche a volo d'uccello, gli altri con un cerchietto accompagnati dal relativo toponimo. In alto, nel cartiglio a destra, il titolo ISOLA DI SARDEGNA; nel cartiglio a sinistra la dedica e l’imprint editoriale All’ Ill.mo et Rev.mo mio S.r et P[at]ron[us] Col.mo il S.r Card. de Medici. Fabio di Gio. Ant. Magino. In basso a sinistra la scala grafica Scala di miglia Venti Italiane (20 miglia pari a mm 40). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord a sinistra. Graduazione ai margini di 1’ in 1’ ma priva di numerazione. Incisione in rame, bella impressione tratta dalla prima edizione del 1620, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Piloni (1997): pp. 84-85, tav. XXXV.
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ROUX Joseph (Attivo nella seconda metà del XVIII sec.)
Rada di Santa Manza
Piano nautico tratto dal " Recueil des principaux plans des ports & rades de la Méditerranée" di Josepgh Roux, pubblicato per la prima volta a Marsiglia nel 1764 e successivamente ristampato - ampliato - a Genova da Yves Gravier con il titolo "Recueil de 163 principaux plans des ports et rades de la Mediterranée" (1804).Ulteriore edizione dell'opera, con il titolo "Plans des ports ed des rades de la Mer Méditerranée.." è stampata a Livorno da Carlo Tesi nel 1858. Incisione in rame, finemente acquarellata a mano, in ottimo stato di conservazione. First published in the "Recueil des principaux plans des ports et rades de la Mer Mediterranee", 1764, this nice nautical chart is taken from the rare "Plans des ports ed des rades de la Mer Méditerranée.." published in Leghorn by Carlo Tesi, 1858. Copperplate with fine colouring, in very good condition.
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SARZINA Giacomo (? - 1641)
Sardinia
Carta geografica tratta dal rarissimo "Anfiteatro d'Europa" edito a Venezia nel 1623. Il libro, scritto con testo di Giovanni Doglioni, fu pubbicato dall'editore veneziano Giacomo Sarzina. Illustrato da una carta del mondo e 33 carte dell'Europa ne testo. Stranamente le mappe sono riprese da quelle che illustrano l'Epitome di Ortelius incise da Philip Galle e non da quelle dell'edizione pirata della stessa opera pubblictaa a Brescia da Pietro Marchetti (1598). Si tratta pertanto di nuove lastre, che presentano picocle differenze rispetto a quelle del Marchetti, alle quali ad un primo esame assomigliano. L'opera non fu mai ristampata ed è pertanto rara. Incisione in rame, inserita nella pagina di testo descrittivo alla carta, fori di tarlo, per il resto in buono stato di conservazione. Map from the very rare “Anfiteatro d’Europa” published in Venice in 1623. The book was written by Giovanni Doglioni and it was published by the Venetian Giacomo Sarzina. Together with the text there are one world map and 33 maps of Europe. Oddly enough, these maps were realized after those shown in Ortelius Epitome, engraved by Philip Galle, and not after the pirate edition published by Pietro Marchetti in Venice. These are therefore new plates, presenting minor differences with those of Marchetti. The work has never been reissued and is quite rare. Copper engraving, included in the text page which described the map, wormholes, otherwise in good condition. G. L. King, Miniature Antique Maps, p. 106.
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ALBERTI Leandro (Bologna 1479 - forse ivi 1552)
(Sardegna)
Carta geografica tratta dal Descrittione di tutta Italia di Leandro Alberti, stampato per la prima volta nel 1561. L’opera offre numerose notizie di carattere geografico-storico-etnologico ed è arricchita dalle carte geografiche per la prima volta nel 1568. Si tratta della più importante guida di viaggio in Italia della prima età moderna, contenente ampie informazioni su corografia, storia, etnografia e cultura artistica. La seconda parte contiene la Descrittione di tutte le isole e l'aggiunta della descrizione di Venezia ed è illustrata da 7 carte geografiche intagliate in legno. Le due parti furono pubblicate insieme o separatamente. Leandro Alberti (1479-1552) era uno studioso domenicano di Bologna, conoscitore di Achille Bocchi e Andrea Alciato. Scrisse numerose storie, servendo l'Inquisizione come censore e poi inquisitore ufficiale dal 1550 alla sua morte. Fu noto soprattutto per la sua attività contro la stregoneria. La Descrittione riassume i suoi lunghi viaggi (1525-1528) attraverso la penisola italiana con il generale dell'Ordine domenicano Francesco Silvestro da Ferrara per visitare i conventi domenicani e fu poi usata come modello dai cartografi olandesi, come Abraham Ortelius. L'opera comprende capitoli su 18 delle 19 regioni d'Italia, fornendo informazioni su paesaggio, costumi, personaggi importanti, antichità e monumenti, specialmente fortificazioni e chiese. Una lunga introduzione dettaglia le risorse naturali dell'Italia, la sua favorevole posizione geografica e il clima, così come la topografia e i confini, le origini del suo nome e i primi insediamenti tra Lazio e Toscana. Ogni capitolo si concentra su una regione diversa e comprende excursus etimologici e storici, con riferimenti a figure eroiche e rappresentanti del mondo della cultura. I capitoli più significativi ed estesi riguardano le città di Roma, la sua fondazione e il suo governo, i luoghi di rilevanza storica e i resti archeologici; e Firenze, notevole per la sua storia e patria di gloriosi sovrani, studiosi e artisti. Il resoconto delle province meridionali d'Italia costituisce una novità in quanto l'Alberti fu uno dei primi viaggiatori a descrivere le zone di Terra di Lavoro e della Puglia, registrando il nome dei luoghi nei dialetti, la natura e i luoghi di pellegrinaggio come il Santuario dell'Arcangelo Michele nella grotta sul Monte Gargano. L'opera si ispira principalmente all'Italia illustrata di Flavio Biondo, ma Alberti non si attiene completamente al suo schema, raccogliendo informazioni di prima mano e utilizzando nuove fonti come storie locali e mappe, oltre ad altri autori della prima età moderna. Xilografia, impressa su carta vergata coeva, ottima impressione con margini, perfette condizioni. Map taken from the Descrittione di tutta Italia by Leandro Alberti, printed for the first time in 1561. The work offers numerous news of geographic-historical-ethnological character and is enriched by maps for the first time in 1568. The book is the most important early modern travel guide to Italy, containing extensive information on chorography, history, ethnography and artistic culture, published without part 2 containing the Descrittione di tutte le isole and the added description of Venice. The two parts were issued together or separately. Leandro Alberti (1479-1552) was a Dominican scholar from Bologna, acquainted with Achille Bocchi and Andrea Alciato. He wrote numerous histories, serving the Inquisition as censor and then official inquisitor from 1550 to his death. He was mostly known for his anti-witchcraft activity. The Descrittione summarised his long travels (1525-1528) across the length of the Italian peninsula with the Dominican Order s General Francesco Silvestro da Ferrara to visit Dominican convents and was later used as a model by the Dutch cartographers, such as Abraham Ortelius. The account of the Southern provinces of Italy constitute a novelty since Alberti was one the first travellers who described the areas of Terra di Lavoro and Puglia, recording places name in dialects, nature and pilgrimage sites such as the Sanctuary of the Archangel Michael in the cave on Mount Gargano. The work was mainly inspired by Flavio Biondo s Italia illustrata but Alberti did not adhere to its pattern completely, collecting first-hand information and using new sources such as local histories and maps, as well as other early modern authors. Woodcut, printed on contemporary laid paper, very good condition. Piloni S. 58; Cremonini 5/2
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Du PINET Antoine (1510 - 1584 circa)
Plant de la puissante et renommee cite de Calaris ville capitale de l'isle de Sardaigne
Rara veduta a volo d'uccello dellla città di Cagliari, tratta dall'opera Cartes Cosmographiques & Plantz de Villes, edita a Lione nel 1564. La veduta riproduce, in formato più piccolo, quella di Arquer- Münster, pubblicata nel 1550.Xilografia, testo in francese, in ottimo stato di conservazione. Rare bird's-eye view of Cagliari by Du Pinet; in a smaller size after the ones first published by Arquer-Münster in 1550.Map taken from the very rare "Plantz, pourtraitz et descriptions de plusieurs villes et forteresses, tant de l'Europe, Asie, & Afrique, que des Indes, & terres neuves: Leurs fondations, antiquitez, & manieres de vivre: Avec plusieurs cartes generales & particulieres, servans à la Cosmographie, iointes à leurs declarations: deux tables fort amples, l'une des chapitres, & l'autre des matieres contenues en ce present livre. Le tout mis par ordre, region par region, par Antoine du Pinets" printed in Lyon by Jean d’Ogerolles. The work include 55 woodcuts, many after Munster, comprising 3 double-page maps (cordiform world after Apianus, Europe and Germany), 7 half-page maps, 18 double-page views (including Lyon, Bordeaux, Geneva, Frankfurt, Florence, Venice, Rome, Constantinople, Jerusalem, Cusco and others), and 27 illustrations (including Mexico city).Woodcut, text on the verso, in very good condition. Pastoureau S. 132, (32); Piloni S. 53.
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Anonimo
Sardinia
Rarissima carta della Sardegna, pubblicata nel volume "Pomponii Mela De Orbis Situ Libri III & C. Julii Solini Polyhistor…" edito a Basilea da Sebastian Henricpetri nel 1595.Il volume consiste di due opere: il De Orbis Situ di Pimponio Mela (I sec.d.C.) e il Polyhistor di Gaio Giulio Solino (III sec. d.C.). Corredano il volume, 33 mappe xilografiche numerate. Le carte dalla num. 20 in poi, che accompagnano il Polyhistor, sono di formato più piccolo. La num. 22 è appunto questa "Sardinia".Xilografia, lieve alone d'umido nell'angolo sinistro, per il resto in ottimo stato di conservazione. Rare small map of Sardinia, from "Pomponii Mela De Orbis Situ Libri III & C. Julii Solini Polyhistor…" edited by Sebastian Henricpetri, Basle, 1595. 33 woodcut maps accompannying with text"This volume consists of works by both Pomponius Mela and Caius Julius Solinus, with maps bound at intervals within the text. There are new maps accompanying the Polyhistor from no. 20 onwards which are smaller in size than hitherto…"The num. 22 is this map of Sardinia.Woocut,waterstain to left margin, otherwise in good condition. Shirley G.Mela-1c, Nr. 21.
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GAUTTIER Pierre Henri (1772 – 1850)
Plan de la Rade d'Agincourt dans les Iles de la Madelaine en Sardaigne
Piano nautico tratto dal raro portolano "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" edito a Marsiglia da Joseph Maistre nel 1862 e basato sulle carte nautiche dle Depote de la Marine francese. Litografia, in buono stato di conservazione. Nautical chart taken from the rare pilot "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" published in Marseille by Joseph Maistre in 1862 and based on the nautical charts of the French Depote de la Marine.Lithograph, very good condition.
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GAUTTIER Pierre Henri (1772 – 1850)
Plan de Longo Sardo, Situè à la Còte N. de Sardaigne dans les Bouches de Bonifacio
Piano nautico tratto dal raro portolano "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" edito a Marsiglia da Joseph Maistre nel 1862 e basato sulle carte nautiche dle Depote de la Marine francese. Litografia, in buono stato di conservazione. Nautical chart taken from the rare pilot "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" published in Marseille by Joseph Maistre in 1862 and based on the nautical charts of the French Depote de la Marine.Lithograph, very good condition.
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GAUTTIER Pierre Henri (1772 – 1850)
Plan du Port Villa Marina dans les ile de la Madelaine en Sardaigne
Piano nautico tratto dal raro portolano "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" edito a Marsiglia da Joseph Maistre nel 1862 e basato sulle carte nautiche dle Depote de la Marine francese. Litografia, in buono stato di conservazione. Nautical chart taken from the rare pilot "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" published in Marseille by Joseph Maistre in 1862 and based on the nautical charts of the French Depote de la Marine.Lithograph, very good condition.
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GAUTTIER Pierre Henri (1772 – 1850)
Plan du Golfe d'Oristano En Sardaigne
Piano nautico tratto dal raro portolano "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" edito a Marsiglia da Joseph Maistre nel 1862 e basato sulle carte nautiche dle Depote de la Marine francese. Litografia, in buono stato di conservazione. Nautical chart taken from the rare pilot "Recueil des Plans des Ports & Rades de la Mer Méditerranée de la Mer Noire & de la Mer d'Azof" published in Marseille by Joseph Maistre in 1862 and based on the nautical charts of the French Depote de la Marine.Lithograph, very good condition.
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PAZZINI CARLI Vincenzo (Siena ? - 1769)
La Sardegna
Carta tratta dalla rara raccolta di carte geografiche denominata Atlante Geografico, prima stesura delle opera dell’abate Bartolomeo Borghi, pubblicata in Siena dal Pazzini Carli. Molte delle carte, datate tra il 1788 ed il 1800, sono incise da Agostino Costa e poi successivamente inserite nell’opera Atlante generale dell'ab. Bartolommeo Borghi, pubblicato a Firenze nel 1819.Bartolomeo Borghi, che Vermiglioli (Biografia degli scrittori perugini, 1829) definisce "uno dei migliori geografi dell'Europa", nacque nel 1750 a Monte del Lago, piccola frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia, sulle rive del Trasimeno. Ordinato sacerdote nel 1774, trascorse i primi anni del suo mandato nel paese natale, poi a Magione e quindi a Sorbello (Cortona).Appassionato studioso di geografia, applicò dapprima le sue conoscenze all'analisi delle terre a lui più familiari: nel 1770 scrisse Descrizione geografica, fisica e naturale del Lago Trasimeno (che sarà tuttavia data alle stampe per la prima volta solo nel 1821), e nel 1791 pubblicò negli atti dell'Accademia etrusca di Cortona una Dissertazione sopra l'antica geografia dell'Etruria, Umbria e Piceno, arricchendo entrambe le opere di una carta delle regioni descritte. Intanto la sua fama di cartografo, oltre che di geografo, cresceva, tanto da fargli ottenere le nomine a membro delle Accademie Cortonese e Reale di Firenze, e procurargli l'incarico, da parte di Pietro Leopoldo, di delineare la carta del catasto pubblico di Cortona e del contado di Castiglione.Nello stesso tempo gli orizzonti geografici della sua attività si allargavano sensibilmente, e se nell'Atlante Novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni, e scoperte fatte dai più celebri e più recenti cartografi di Antonio Zatta (Venezia 1779-1785) il suo contributo fu ancora legato all'area toscana, nell'Atlante geografico che si pubblicò a Siena da Pazzini Carli tra il 1798 ed il 1800 il Borghi tracciò la maggior parte delle carte e spaziò dalle province del Sud-Est dell'Inghilterra, al Regno di Danimarca, alla Romania.Una sorta di prova generale, quest'ultima, della sua opera più importante, quell'Atlante generale dell'ab. Bartolommeo Borghi, pubblicato a Firenze nel 1819. L'Atlante, corredato da brevi descrizioni storiche, politiche, civili e naturali che introducono le carte relative ai territori afferenti a ciascun Impero o Regno illustrato, rispecchia il nuovo assetto geo-politico attuato dal Congresso di Vienna. Incisione in rame, in buone condizioni. Map taken form the very rare Atlante Geografico, the first draft of the abbot Bartolomeo Borghi, published in Siena by Pazzini Carli. Many of the mapss, dated between 1788 and 1800, are engraved by Agostino Costa and then later incorporated in the work of AB Atlante Generale di Bartolomeo Borghi, published in Florence in 1819.Bartolomeo Borghi, who Vermiglioli (Biography of writers Perugini, 1829) calls "one of the best geographers of Europe", was born in 1750 in Monte del Lago, a small fraction of the town of Mansfield, in the province of Perugia, on the shores of Lake Trasimeno. Ordained in 1774, spent the first years of his term in his hometown, then to Mansfield and then Sorbello (Cortona).A passionate student of geography, first applied his knowledge to the analysis of land more familiar to him: he wrote in 1770 Description geographical, physical and natural Lake Trasimeno (which will however be given to the press for the first time only in 1821), and 1791 published in the Proceedings of Etruscan Cortona a dissertation on the geography of ancient Etruria, Umbria and Piceno, enriching both the works of a map of the regions described. Meanwhile, his fame as a cartographer, as well as a geographer, was growing, so that he get the nomination as a member of the Royal Academies of Florence and Cortona, and give him the job, by Pietro Leopoldo, to outline the paper's public land Cortona and the county of Castiglione.At the same time the geographical horizons of its activities widened considerably, and if in the Atlas Novissimo, illustrated and amplified the observations and discoveries made by the most recent and most famous cartographer Antonio Zatta (Venice 1779-1785) his contribution was still related area of Tuscany, in the Atlas geographic monthly published in Siena by Pazzini Carli between 1798 and 1800 the villages drew most of the cards and spaced from the provinces of South-East of England, the Kingdom of Denmark, Romania.A sort of dress rehearsal, the latter, his most important work, quell'Atlante General of AB. Bartolomeo Borghi, published in Florence in 1819. The Atlas, accompanied by brief descriptions of historical, political, civil and natural to introduce the papers relating to the territories belonging to each United Empire or illustrated, reflects the new geo-political structure implemented by the Congress of Vienna.
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