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‎AA. VV.‎

‎Giornale del dipartimento del Metauro, Ancona 9 Agosto 1813‎

‎30x22 cm; 4 pp. Numero del celebre giornale legato al territorio del Dipartimento del Metauro, ricostituito l'11 maggio 1808, con lo scorporo delle Marche dallo Stato della Chiesa e la loro annessione al Regno d'Italia. Sarebbe stato creato una terza volta per un breve periodo tra l'aprile e il maggio 1815, in occasione della riconquista delle regioni centromeridionali d'Italia da parte di Gioacchino Murat. Il giornale raccoglie articoli relativi a paesi esteri come Inghilterra, Russia, Ungheria, Boemia, Baviera, Sassonia, Austria, Maclemborgo; storia italiana la pubblicazioni del maceratese Spadoni del suo studio relativo alle Gessaje di Sant’Angelo, la caduta di un fulmine sul campanile della chiesa del comune di Gison nel Tagliamento; notizie di storia locale dove nelle ultime due pagine viene descritto come si svolgeranno i festeggiamenti per l’onomastico di Napoleone Bonaparte con colpi di artiglieria, una regata nel porto ed altre iniziative organizzate ad Ancona. In più in fondo all’ultima pagina i prezzi delle granaglie ad Ancona, Senigallia, Jesi, Pesaro e Urbino ed i numeri del lotto.‎

‎Veccia Romualdo‎

‎A Domenico Veccia che mena in moglie la gentile donzella Antonina Castellotti entrambi naturali di Offida, Felicitazioni e voti dello Zio Romualdo veccia Pievano di S. Benigno in Ripatronsone‎

‎20,5x14,5 cm; (8) pp. Brossura coeva arancione. Nessun esemplare censito in ICCU di questo nuptalia stampato a Ripatronsone nel quale si celebrano le nozze di due abitanti del piccolo comune di Offida. Ottimo esemplare ancora a fogli chiusi.‎

‎Anonimo‎

‎THEATRUM FIRMANAE pietatis, ac magnificentie seu solemnes pompae, quae in homorem DEIPARAE in coelum assumptae, ad Templum Metropolitanum. XVIII. Kal. Sep. à Firmanis ducuntur: Exametro Carmine Descriptae a Benedicto Moro Patritio Firmano. I. V. D.‎

‎In 8° (21x16 cm); 16 pp. A fogli slegati. Bella e rarissima placchetta stampata a Fermo da Andrea dal Monte nel 1675. Leggerissimo alone d'umidità nel margine inferiore delle prime e ultime due carte (quasi inivisibile). Margini leggermente corti nel margine superiore dove vengono sfiorati i numeri ma nel complesso buona copia. Bellissimo stemma della città di Fermo inciso a tutta pagina alla carta 3. Lettera al senato di Fermo firmata da Benedetto Moro. Iniziale ornata a pagina 3. RARISSIMA PLACCHETTA di interesse marchigiano. Nessun esemplare in ICCU.‎

‎Veneri Natale‎

‎Odi e canzoni / con prefazione di Silvio Ubaldi‎

‎19x11 cm; 179, (5). Bella brossura editoriale rosa con motivo marino. Prima edizione di questa rara e curiosa raccolta di poesie. Fra i componimenti un dedicato a San Marino e numerosi alle Marche. Ottimo stato di conservazione.‎

‎Orfeo Tamburi‎

‎Dietro un muro di vetro. Con tre aquaforti di Orfeo Tamburi.‎

‎25,2x16,5 cm; 55, (9) pp. Brossura editoriale realizzatta con cartoncino "Murillo". Edizione stampata in 115 copie (questa nr 99) su carta di Fabriano fatta a mano, con tre aquaforti di Orfeo Tamburi anch'esse numerate. Orfeo Tamburi nasce a Jesi nel 1910. Giovanissimo entra in contatto con i maggiri esponenti dell'arte italiana con i quali stringe salda amicizia. Nel 1939 è presente alla III Quadriennale e alla mostra milanese di "Corrente" dove espone con il gruppo "romano". L'anno dopo espone a Roma insieme a Guttuso, Guzzi, Montanarini, Ziveri, Fazzini. Da questo momento in poi diventa artista affermato in tutta Italia ed Europa. Nel 1944 inizia a pubblicare i primi libri d'arte: il volume di disegni Piccola Roma, con una poesia di Ungaretti, e illustra le Passeggiate romane di Stendhal. Bellissime le acquaforti presenti in questo volume. In perfetto stato di conservazione. COME NUOVO. RARA EDIZIONE ORIGINALE.‎

‎Pierleoni Antonio‎

‎La purità di Maria orazione panegirica di Antonio Pierleoni canonico della cattedrale basilica di Recanati recitata nella chiesa dei RR. PP. dell'oratorio di detta città il di' 23 settembre 1866‎

‎In 8° (20,5x14,5cm); (7), 30, pp. Senza legatura ma non slegato. Al frontespizio piccola incisione raffigurante la Vergine con Bambino. Una testatina ed un finalino incisi. Prima rara edizione di questa orazione panegirica di culto mariana composta dal noto Canonico della Cattedrale di Recanati, Antonio Pierleoni. Esemplare in buone - ottime condizioni di conservazione.‎

‎Luigi Mercantini‎

‎Tito Speri Canti di Luigi Mercantini‎

‎In 8°; 150, (2 b.) pp. e una c. di tav. con bel ritratto di Tito Speri. Senza brossura ma non slegato. Qualche leggera macchiolina di foxing e fioritura dovuta alla qualità della carta utilizzata e presente nella maggior parte delle copie conosciute. Prima edizione di questa celebre raccolta di componimenti dedicata al grande patriota bresciano, Tito Speri, composti dal celebre poeta originario di Ripatronsone (Ascoli Piceno, Marche). I componimenti qui presenti sono fra i più celebri del Risorgimento. Alla fine del volume sono presenti 10 pagine con i "Nomi e Cognomi che si sono potuti ricavare dei morti delle dieci giornate di Brescia del 1849" con anche il mestiere, l'età ed il modo in cui ognuno venne ucciso. Mercantini, figlio del cagliese Domenico Mercantini, servitore e uomo di fiducia di monsignor Luigi Ugolini, e della ripana Barbara Morelli, di antica famiglia artigiana, il nacque a Ripatransone nel 1821. Accondiscendendo ai desideri di Ugolini il padre gli impose al battesimo, in onore del vescovo, il nome Luigi.[1] Nel 1824 si trasferì con la famiglia a Fossombrone al seguito del vescovo. Studiò nel seminario forsempronese; nel 1841 divenne bibliotecario della Biblioteca comunale, per assumere poi l'insegnamento di retorica ad Arcevia. Si sposa nel 1845 con Anna Bruni; la moglie muore però dopo soli otto mesi per una malattia incurabile. Segnato da questo evento, Mercantini nondimeno si accende di entusiasmo per le riforme di papa Pio IX, salito al soglio pontificio nel 1846. Nel 1849 partecipa alla difesa di Ancona che, avendo aderito alla Repubblica Romana, era assediata dagli Austriaci. Dopo la presa della città va in esilio nelle isole ioniche di Corfù e Zante. Là conosce altri noti esuli come Daniele Manin, Niccolò Tommaseo e Gabriele Pepe. Rientra in Italia nel 1852. Si stabilisce a Torino dove fa parte degli ambienti patriottici piemontesi. Nel 1854 diviene docente di letteratura italiana nel Collegio femminile delle Peschiere; si risposa un'altra volta con Giuseppa De Filippi, giovane pianista di appena vent'anni. Dal matrimonio avrà cinque figli: Adele, Corinna, Mario, Costanza e Guido. Nel 1856 diviene direttore di quello che potrebbe considerarsi come antesignano dei periodici femminili, La Donna; vi collaborano, tra gli altri, Niccolò Tommaseo e Francesco Dell'Ongaro. Nel 1858 fa la conoscenza di Giuseppe Garibaldi, ed è Garibaldi stesso che lo invita a comporre un inno. Nasce così la Canzone Italiana, musicata da Alessio Olivieri, assai più nota come Inno di Garibaldi (Si scopron le tombe, si levano i morti…). Altro inno patriottico scritto da Mercantini è Patrioti all'Alpe andiamo, musicato da Giovanni Zampettini. Nel 1860 fonda un quotidiano, il Corriere delle Marche (l'odierno Corriere Adriatico); viene nominato docente di storia e di estetica all'Accademia delle Belle Arti di Bologna. Il 3 febbraio 1861 viene eletto deputato alla Camera dei deputati del Regno d'Italia nel collegio di Fabriano (Ancona), con voti 157 su 195 votanti, ma la sua elezione viene annullata. Nel 1865 è nominato docente di Letteratura italiana presso l'Università di Palermo. A Palermo fonda il giornale La Luce e continua a scrivere versi; nel capoluogo siciliano muore il 17 novembre 1872 ed è stato sepolto nel Cimitero di Santa Maria di Gesù. A parte le leggere macchioline di foxing in buono stato di conservazione.‎

‎Tribunale della Sacra Rota‎

‎Decisiones Sacrae Rotae Romanae coram R.P.D. Petro Otthobono Veneto nunc S.R.E praesbitero cardinali episcopo Brixiensi.‎

‎In folio (31,5×22 cm); (54), 563, (250) pp. Bellissima legatura coeva in piena pergamena rigida con dorso a 5 nervi e titolo manoscritto da mano coeva ad un tassello. Esemplare che presenta alcuni quaderni con leggera ed uniforme brunitura dovuta alla qualità della carta. Un leggerissimo alone in una trentina di carte al centro del volume, ininfluente e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Testatine e finalini xilografici. Bellissima incisone realizzata da Giuseppe Testana al frontespizio con le armi di Pietro Ottoboni, il futuro Papa Alessandro VIII, nato Pietro Vito Ottoboni (in latino: Alexander PP. VIII; Venezia, 22 aprile 1610 - Roma, 1º febbraio 1691), che fu il 241º papa della Chiesa cattolica dal 1689 alla sua morte. Ottoboni fu nominato nel 1643 da Urbano VIII, uditore della Sacra Rota. "Nel quotidiano esercizio di questo ufficio, tenuto per circa dieci anni, l'Ottoboni rivelò un'autentica vocazione giuridica (le sue consulte, meritatamente famose, vennero raccolte e pubblicate: Decisiones Sacrae Rotae Romanae coram R.P.D. Petro Otthobono…, Romae 1657), maturando una larga e approfondita esperienza canonistica che restò poi sempre, sostanzialmente, a fondamento di tutta la sua attività di Curia e della stessa sua concezione della Chiesa, intesa, prima che come realtà spirituale, come organismo giuridico saldamente impiantato in un corpo di dottrine e di diritti da custodire e difendere inflessibilmente nella sua integrità. L'attività svolta alla Rota e i frequenti contatti con le Congregazioni romane e i vari ambienti di Curia gli valsero il 19 febbr. 1652 la nomina a cardinale e, due anni dopo, il 7 dic. 1654, a vescovo di Brescia. A Brescia l'Ottoboni restò dieci anni, reggendo la diocesi con impegno.". L'opera raccoglie le decisioni della Sacra Rota durante la reggenza di Ottoboni con descrizione delle cause pratiche presentate al tribunale e delle conseguenti decisioni inerenti per la maggior parte al diritto civile dello stato pontificio come casi di fedecommessi, iurispatronatus, indulti, gabellae, officii notariatus, restitutuonis dotae, statuto rum, sequestri, territorii ecc. ecc. . Il volume contiene due utilissimi indici uno per città alla quale si riferisce la decisione e l'altro per materia trattata. Fra le città: Ancona, Acerra, Ascoli, Avellino, Avignone, Bagnoregio, Benevento, Bologna. Pamplona, Camerino, Cervia, Compostela, Crotone, Fano, Fermo, Lodi, Macerata, Malta (9 cause), Monfalcone, Napoli, Pisa, Posnan, Roma, Ravenna, Savona, Sorana, Spoleto, Squillaci, Taranto, Terracina, Vercelli, Viterbo, Urbino ecc. ecc. Opera non comune, in bella legatura coeva ed in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎ARESTI PIERUGOLINO‎

‎L'amor dell'universo per Innocenzio XI, presago del suo successore Alessandro VIII, all'eccellenza del principe Otthoboni, ODA di Piero Ugolino Aresti da Camerino‎

‎In 8° (21x16 cm); (12) pp. Senza legatura. Leggerissimo ed ininfluente alone d'umidità al margine esterno dell'ultima carta (ininfluente). Esemplare ancora in barbe nel margine esterno. Rarissima placchetta stampata a Foligno da Gaetano Zenobi nel 1689. Frontespizio entro cornice xilografica. Aresti, originario di Camerino, fu autore di diverse opere e componimenti di notevole fattura. Questa ode fu scritta in occasione della salita al trono di Alessandro VIII, al secolo il veneziano Pietro Vito Ottoboni. Placchetta rarissima. Nessun esemplare in ICCU.‎

‎Sassi Giustiniano‎

‎Per il terzo centenario della erezione in Comune di Loreto, DISCORSO PRONUNCIATO in Loreto nel giorno 30 Ottobre 1887 in cui si festeggiò il terzo centenario della erezione in comune di quella città.‎

‎In 8° (22,3x15 cm); 73, (3) pp. e un foglio di 4 pagine su carta intestata del Municipio di Loreto che descrive il volume come dono da parte del Municipio stesso, di tale volume ad eminente personaggio anconetano. Brossura editoriale con titolo in rosso e blu al piatto anteriore. Prime due carte con scritte in tre colori: rosso, azzurro e nero. Stemma della tipografia Santucci al frontespizio. Uno strappetto al piatto anteriore nel margine basso, qualche piccola ed ininfluente macchiolina di foxing e per il resto in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione non comune di questo interessante scritto che ripercorre le biografie di vari celebri personaggi loretani come Francesco Basili e Traiano Boccalini. Prima rara edizione in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎Aresti Pier Ugolino‎

‎S'invita la poesia comendata a celebrare il Ternarjo delle tre ultimi sommi pontefici. All'eminentiss. E Reverendiss. Sig. Cardinale Pietro Ottoboni Oda del priore Pier Ugolini Aresti.‎

‎In 8° (21x16 cm); 12 pp. Senza legatura. Leggerissimo alone d'umidità in alcune pagine, assolutamente non fastidioso. Rarissima placchetta stampata a Macerata da Girolamo Sassi. Contiene l'ode ai tre ultimi pontefici che si sono susseguiti sul trono papale (Innocenzo XI, al secolo Benedetto Odescalchi, Como; Alessandro VIII, Pietro Ottoboni, Venezia, Innocenzo XII, Antonio Pignatelli, Sinazzola in provincia di Bari) scritta dal poeta, originario di Camerino e autore di vari altri componimenti, Pier Ugolino Aresti. Nel complesso buona copia. Placchetta RARISSIMA. Nessun esemplare in ICCU.‎

‎Borromeo Antonio Maria, Lancisi Giovanni Maria, Peroni Lorenzo‎

‎Istoria dell'Epidemia de' Buoj Coll'Essame delle Cagioni, uso de' Rimedj, e modo di preservare i Buoj sani, In questa terza impressione arrichita di un Trattato sopra l'Epidemia de Cavalli, d'una Lettera del male de Buoi succeduto in Matelica, e d'un‎

‎In 8°; (8), 224 pp. Bella legatura degli inizi del XX° secolo in tutto cartoncino rigido a motivi verdi, rossi e amaranto. Titolo in oro su fascetta in pelle rossa al dorso. Ottimo esemplare ancora in barbe. Terza edizione ma la più completa fra quelle uscite che presenta, in più rispetto alle edizioni precedenti, per la prima volta la descrizione dell'epidemia che colpì i buoi di Matelica in provincia di Macerata. L'opera contiene anche la celebre opera sull'epidemia dei cavalli di Roma descritta dal grande medico romano Giovanni Maria Lancisi. Antonio Maria Borromeo, figlio del Conte Bonifacio e chierico teatino, fu un celebre arcade, letterato e scienziato padovano. L'opera qui presentata ebbe un enorme successo e fu scritta dall'autore dopo aver visto e seguito in prima persona una virulenta epidemia che colpì i buoi nel villaggio di Sarmeola, in provincia di Padova, nell'estate del 1712. "L'opera, lodata anche da G. M. Lancisi per le interessanti argomentazioni esposte, dimostra un non superficiale interesse del B. per le scienze naturali e la zoologia, confermato anche dalla lettera indirizzata ad A. Vallisnieri e da questo inserita nelle Osservazioni ed esperienze intorno all'origine e costumi di varii insetti, Padova 1713.". L'opera contiene anche varie ricette per rimedi farmaceutici per la cura delle epidemie. Importante studio di veterinaria in bellissima copia con ampi margini. Opera rara, tre soli esemplari censiti in ICCU.‎

‎Brunetti Francesco Saverio‎

‎Modo di assistere fruttuosamente al santo sagrificio della Messa ed altre diverse orazioni. Operetta dedicata a Maria sempre vergine madre di Dio da F. Saverio Brunetti da Corinaldo cappellano di Nostro Signore Papa Clemente XII. Edizione seconda accresciuta.‎

‎In 16° (13,2x9 cm); (2), 24, pp. Senza Legatura ma non slegato. Due capilettere istoriati. Ad una pagina bella incisione raffigurante il rito dell'eucarestia a pagina 15. Raro, nessun esemplare censito in ICCU. Esemplare in buone ottime-condizioni. Opera del noto religioso originario di Corinaldo in provincia di Ancona, Saverio Francesco Brunetti che fu cappellano di Papa Clemente XII.‎

‎Giris Cesare‎

‎Pagine di Sangue, Composizioni di Cesare Giris‎

‎In folio (38,5×28,5 cm); (20) pp. Brossura editoriale in rosso e nero con titolo su sfondo che richiama del sangue che cola sulla pagina. Magnifiche le tavole litografiche a colori. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica rara edizione, di questo importante lavoro del noto artista originario di San Severino Marche, Cesare Giris (San Severino Marche 1877 – Roma 1941). L’opera è una raccolta di tavole satiriche di propaganda antigermanica, prodotte da Giris tra il 1915 ed il 1916. Proveniente da una famiglia della piccola borghesia della Provincia di Macerata, Cesare Giris studiò l’arte pittorica all’Accademia di Belle Arti di Roma (IT) dove imparò l’arte del disegno del nudo, la scultura. Ricevute due borse di studio potè iscriversi alla prestigiosa Accademia di San Luca, dove si specializzò in architettura. Coinvolto dall’architetto Giuseppe Sacconi alla realizzazione del Monumento a Vittorio Emanuele II, negli stessi mesi inizia a collaborare alla rivista satirica italiana “Fantasio”. Qui conosce Bontempelli del quale diventa buon amico. Continua a coltivare in modo particolare la scultura realizzando il celebre busto mortuario di Umberto I ed un servizio d’argento appositamente commissionatogli dalla Regina Margehrita. A soli 24 anni, sembra disgustato dal clima politico reazionario italiano, decide di lasciare Roma per recarsi a Parigi. Qui a partire dal 1903 quando la rivista satirica “L’Assiette au beurre” gli commisione una serie di tavole dedicata al Papa ed alla laicità della società, collabora con diverse riviste, raggiungendo in breve tempo una fama per le sue caricature vive e sprezzanti. Negli anni parigini, Cesare frequenta Montmatre ed il Quartiere Latino dove incontra e conosce diversi artisti italiani come Leopoldo Fregoli. Stringe amicizia anche con diversi artisti francesi fra i quali Georges Rouault. Nel 1910 espone al celebre “Salon des Indépendants” e ritorna in Italia dove partecipa all’“Esposizione umoristica internazionale” tenutasi al Castello di Rivoli. Nel 1915, allo scoppio del primo conflitto mondiale viene richiamato in patria, ma viene presto riformato. Decide di partecipare allo sforzo bellico italiano sfruttando la sua arte e compone quello che viene considerato il suo capolavoro “Pagine di Sangue” nel quale, 17 dipinti espressionisti, raffiguranti l’orrore e la tragedia delle trincee si alternano ad una graffiante critica del desiderio espansionistico germanico. Stampato dalla Libreria Editrice Mantegazza con la collaborazione delle Officine Istituto Italino d’Arti Grafiche di Bergamo, con testo in italiano e francese, nonostante la bassissima tiratura, l’opera ebbe un’enorme apprezzamento nazionale ed internazionale tanto che diverse testate estere ne scrissero. Opera molto rara. Rif. Bibl.: IT\ICCU\CUB\0419402.‎

‎M. l’abbe Moyne‎

‎Italie Guide du Jeune Voyageur Par M. l’Abbé Moyne aumonier du lycee Imperial d’Avignon‎

‎In 4° (27×16 cm); 400 pp. e 4 tav. fuori testo. Bella legatura coeva in mezza pelle scura con dorso a 4 nervi e titolo e fregi in oro allo stesso (fregi leggermenti sbiaditi). Piatti foderati con carta marmorizzata coeva (qualche leggera strofinatura). Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. 4 belle tavole fuori testo con vedute di Firenze, duomo di Milano, Roma e Goflo di Napoli. Celebre resoconto di viaggio. Questa edizione del 1867 è tra le più rare. Tipico esempio dei Grand Tour ottocenteschi. L’abate Moyne attraverso l’Italia e ne descrisse in quest’opera le bellezze e costumi suggerendo tragitti e modi migliori di visitare ogni luogo. Il racconto si snoda partendo da Nizza e proseguendo per Genova, Torino, i laghi Maggiore e di Como, Milano, Pavia, Bergamo, Brescia, lago di Garda, Verona, monti Berici, Vicenza, Venezia, Padova, Arquà, Este, Rovigo, Ferrara, Bologna, Imola, Faenza, Ravenna, Rimini, San Marino, Pesaro, Fano, Fossombrone, Senigallia, Ancona, Loreto, Recanati, Macerata, Tolentino, S.Severino, Camerino, Foligno, Assisi, Spoleto, Terni, Narni, Civita Castellana, Roma, Tivoli, Frascati, Palestrina, Valmontone, Anagni, la Maremma, Ferentino, Frosinone, Ceprano, Aquino, Arpino, Montecassino, Capua, Aversa, Napoli, Pozzuoli, Baia, Cuma, Portici, Pompei, Vesuvio, Nisida, Procida, Ischia, Capri, Sorrento, Castellammare, Civitavecchio, Livorno, Pisa, Siena, Firenze. Buono-ottimo esemplare.‎

‎Pacione Pietro‎

‎Pietri Pacioni J. C. Pistoriensis et in Alma Urbe Advocati, Tractatus de Locatione et Conductione, in quo non solum agitur in genere de Contractu Locationis, & omnibus ad eum pertinenti bus; sed etiam in specie de Locatione Operarum, ac Singualrum re casusque individui passim inferuntur. Cum tribus indici bus, capitulorm uno; Argumentorum, seu Materiarum altero; Verborum, et Sententiarum tertio locupletissimo. Huic Venetae Editioni accedunt nonnullae Sacrae Rotae Romane recentissimae Decisiones..‎

‎In 2° (32x22 cm); (24), 440, (90) pp. Bella legatura settecentesca in mezza pelle con titolo e ricchi fregi in oro al dorso. Frontespizio in rosso e nero. Tagli gialli. Stemma al frontespizio con un'aquila bicipite con una corona tra le due teste, al centro in uno stemma le iniziali PB intrecciate simmetricamente. Iniziali dall’antico proprietario al margine basso del dorso che identifica l’esemplare come appartenuto a Monsignor Giuseppe Zacchia che fu uditore della Sacra Rota e governatore di Roma intorno al 1840, appartenente alla nobile famiglia dei Marchesi Zacchia fu un personaggio che ebbe anche un importante ruolo nella vita culturale del territorio ascolano nella prima metà del XIX° secolo. Zacchia fu anche delegato della Provincia di Campagna e Marittima, delegato di Viterbo. Zacchia fu una delle figure più influenti del vaticano nei turbolenti anni dei moti carbonari e rivoluzionari della prima metà del XIX° secolo. Nel 1826 fu inviato nel Frusinate a dirigere le operazioni di Polizia dopo che era divenuto celebre per aver respinto militarmente un assalto dei carbonari a Ripatransone. Qui riuscì a scoprire i capi settari facendoli condannare a pene detentive ed all’esilio, facendo redigere un elenco "degli individui ,che appartengono alla Setta dei Carbonari ,dei sospetti per le loro idee politiche nelle province di Marittima e Campagna Nicola”. Non comune edizione, in bella legatura ed in ottime condizioni di conservazione di questo testo di diritto dall’avvocato e giureconsulto pistoiese, Pietro Pacione (a volte riportato anche come Pacioni). Questo trattato legale, composto nel seicento, ebbe un notevole successo e diverse riedizioni, tutte abbastanza rare. Pietro Pacione, originario di Cutigliano in provincia di Pistoia, era figlio di Francesco Pacioni e fratello minore di Giuliano Pacioni, visse la maggior parte della sua vita a Roma dove esercitò con notevole successo la professione di av­vocato. In età matura, per le sue grandi doti e conoscenze, venne invitato dai Principi di Toscana, ad occupare la carica di Auditore presso la Rota toscana. Tale era la sua fama che papa Innocenzo XI che era solito servirsi dei sui scritti, gli offrì il vescovato di Nocera che però Pietro ricusò. Opera non comune ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\MILE\006703.‎

‎Bigiaretti Libero‎

‎Un discorso d'amore‎

‎In 8° (19,6x13 cm); (4), 176, (2) pp. Brossura editoriale a colori, sopracoperta in acetato e anche, conservata la fascietta editoriale del Premio Fiuggi. Vecchia ed elegante firma d’appartenenza privata alla prima carta datata 1956. Prima edizione di questo scritto del noto poeta, scrittore e traduttore, Libero Bigiaretti (Matelica in provincia di Macerata, 16 maggio 1905 – Roma, 3 maggio 1993). Nato in una famiglia di modeste condizioni economiche è costretto fin da piccolo a partecipare attivamente ai guadagni famigliari, trascurando così gli studi regolari senza però, trascurare di impegnarsi, con notevole profitto, in studi da autodidatta che gli permisero di iscriversi al Liceo Artistico a Roma dove consegue il diploma. Nel dopoguerra diventa, ad Ivrea, direttore dell’Ufficio Stampa dell’Olivetti e segretario del Sindacto Nazonale Scrittori. Collaboratore dell’Unità e dell’Avanti, Bigiaretti fu scrittore prolifico che nei suoi romanzi e nelle sue poesie, analizzò i sentimenti umani con particolare sensibilità alla condizione femminile che descrive nei suoi romanzi in toni più positivi rispetto alle scelte, spesso criticabili, dei protagonisti maschili. La sua abilità di scrittore gli permise di vincere numerose premi letterari come il Fiuggi, il Marzotto, il Chianciano ed il Viareggio. Uno dei suoi temi preferiti è la condizione umana straniante nella società industriale e la sua vicinanza ai movimenti operai, quasi Bigiaretti se ne sentisse parte, stride con i rapporti spesso scontrosi con gli ambienti letterari. Sebbene notevolmente apprezzato dagli scrittori suoi contemporanei ne rimane, per scelta personale, sempre isolato a causa del carattere difficile e timido e anche, per un complesso dell’autodidatta che lo caratterizzerà per tutta la vita. L’opera qui presentata, poi ampliata nel 1956 con il cambio del titolo in “Disamore”, ricostruisce l’affievolirsi di un grande amore rappresentato attraverso gli occhi del protagonista. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione. Rif. Bibl.: Gambetti – Vezzosi, Rarità Bibliografiche del Novecento Italiano, 2009, pag. 98.‎

‎Don Antonio Maria Coltraro‎

‎Novena di Maria Santissima del Conforto Da Principiarsi alli 16. Aprile, in preparazione della festa, che si celebra alli 25. di Aprile, giorno del miracoloso scoprimento della prodigiosa Imagine nella Chiesa della Madonna del Piano, della Città di Corinaldo nella Marca. Terza edizione.‎

‎In 12; 71, (1) pp. Senza brossura ma non slegato. Esemplare in buone condizioni di conservazione. Terza edizione ma non si conoscono edizioni censite prima del 1829, di questo raro devozionalia dedicato ad un'immagine miracolosa di Maria Santissima del Conforto miracolosamente ritrovata nella chiesa della Madonna del Piano a Corinaldo. Le prime pagine descrivano il miracoloso ritrovamento e seugue poi il vero e proprio devozionalia.‎

‎Serra Luigi‎

‎Lineamenti dell'Arte Italiana con 230 illustrazioni‎

‎In 8° grande; (8), 203, (1) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore. Qualche lieve segno del tempo al dorso e per il resto in buone condizioni di conservazione. Prima non comune edizione (al piatto anteriore è presente la data 1925) di questo scritto dedicato all'arte italiana, opera del noto storico dell'arte, museologo e critico d'arte, Luigi Serra (Napoli, 23 settembre 1881 – Roma, 10 febbraio 1940) che fu allievo di Adolfo Venturi e lavorò a lungo nelle Marche. Raro.‎

‎Edward Wells‎

‎A New Map of Latium, Etruria, and as much of Antient Italy, as lay Between Gallia Cisalpina and Grecia Magna Sheving their Principal Divisions, Cities, Towns, Rivers, Mountains &c. Dedicated to his highness William Duke of Glocester.‎

‎In folio (46x25 cm); esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questa bella carta del centro Italia con fine coloritura coeva che descrive i territori della Toscana, dell'Umbria, delle Marche, del Lazio, della Campania ed una parte della capitanata. Edward Wells, il cartografo che realizzò la stampa, era un sacerdote della Chiesa d'Inghilterra e sostenitore dell'istruzione. Durante la sua vita pubblicò numerose carte, tra cui diversi atlanti del mondo antico e contemporaneo. Wells era figlio di un vicario ed entrò alla Christ Church di Oxford alla fine del 1686. Si laureò nel 1690 e lavorò come tutore nel suo college dal 1691 al 1702. Quindi, si spostò a Cotesbach, nel Leicestershire, da dove continuò a pubblicare i suoi lavori. Dal 1698 in poi, Wells compilò molti sermoni, diversi libri ed alcunbi atlanti. Tradusse anche testi classici e cristiani, aggiungendo talvolta annotazioni geografiche. Le sue “geografie descrittive” non erano opere eccessivamente originali, ma furono molto popolari al suo tempo per la bellezza ed eleganza del tratto. Nel 1701 pubblicò un Trattato di geografia antica e moderna che riscosse un notevole successo e che vide quattro edizioni successive. A quest'opera, seguì una Geografia storica del Nuovo Testamento pubblicata nel 1708, accompagnata da una Geografia storica dell'Antico Testamento edita tra il 1711 ed il 1712. Opera in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎Homman Johann Baptist‎

‎Status ecclesiastici magnique Ducatus Fiorentini. Nova Exibitio repraesentatio a Io. Bapt. Hommano. Norimbergae, Cum privilegio Sac. Caes. Majestatis.‎

‎In folio grande (56,5x48 cm); un rinforzo moderno in adesivo (assolutamente non visibile al verso con l'immagine della Toscana, in corrispondenza della piega del foglio. Un piccolo strappetto, di 6 cm circa, senza perdita di carta e ora chiuso, al margine basso, in corrispondenza della piega del foglio, ininfluente e per il resto, in buone condizioni di conservazione. Fine coloritura coeva a mano. Magnifica e dettagliata carta del centro Italia, dai possedimenti del Ducato Estense fino alla periferia romana, con i possedimenti dello Stato Pontificio nel territorio toscano. La tavola è opera di Johann Baptist Homann celeberrimo cartografo ed incisore tedesco, nato a Norimberga nel 1663. Homman iniziò l'attività di cartografo, come apprendista, nella bottega di David Funk prima e per Giacomo Sandrart, dove apprese l'arte. Nel 1702, decise di aprire una nuova attività in proprio di produzione di carte geografiche. L'estrema cura geografica e l'innovativa veste grafica gli fece ottenere, velocemente, un enorme successo ed una notevole fama, tanto da divenire, ben presto, uno dei cartografi più di successo del XVIII° secolo. Nel 1707 pubblica la propria opera più importante, il “Grosser Atlas” che nella sua massima estensione, fu composto di 126 carte. Esemplare in buone condizioni di conservazione.‎

‎Autori vari‎

‎Le Gare de' Cigni nel Felicissimo Dottorato in Filosofia, e Medicina, Del molto Illustre, e Molto Eccellente Signore, Il Signore Pietro Agostino Boscherini da Corinaldo. Dedicate all'Eminentissimo Principe Il Signor Card. Carpegna.‎

‎In 8° piccolo; (4), 30, (2) pp. Brossura in carta settecentesca. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Frontespizio entro ricca cornice xilografica, leggermente rifilata al margine esterno. Grande stemma araldico del Cardinale prima e Vescovo di Frascati poi, Ulderico Carpegna (Scavolino frazione di Pennabili in provincia di Rimini, 24 giugno 1595 – Roma, 24 gennaio 1679) dei conti di Carpagna nel Montefeltro. Al frontespizio stemma araldico del noto medico e fisico di Corinaldo, in provincia di Ancona nell'entroterra di Sinigallia, Pietro Agostino Boscherini al quale si deve anche il celebre trattato "Dell'acqua minerale di Fonte Bono della terra di santa Natoglia diocese di Camerino, e delle sue miniere". Grande stemma a piena pagina dei Boscherini da Corinaldo all'ultima carta. Numerosi componimenti sono ispirati e dedicati alle comete in quanto una cometa si trova nello stemma stesso dei Boscherini di Corinaldo. Opera rarissima, nessun esemplare censito in ICCU o citato da altra bibliografia consultata.‎

‎Angeletti Nazzareno‎

‎Scritti di Luigi Castellani pubblicati da Nazzareno Angeletti. I. I peccati di liceo (Versi). II. Di alcuni precedenti della lirica amorosa di F. Petrarca. III. Il seicento e Vincenzo da Filicaia. IV. Tradizioni popolari della Provincia di Macerata.‎

‎In 8°; XIX, (1), 211, (5) pp. Bella legatura coeva in mezza-pergamena con filetti in oro e titolo e autore in oro su fascetta in pelle rossa al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Una nota manoscritta da Nazzareno Angeletti a pagina VII. Qualche lievissima fioritura in due pagine e per il resto esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione, tirata in soli 200 esemplari, di questa raccolta di scritti inediti di Luigi Castellini (Roma 18 febbraio 1863 - 1887) nato da famiglia di origine marchigiana, sotto lo pseudonimo Lorenzo Nicastro, collaborò con periodici maceratesi come "La Vedetta", "L'Ateneo marchigiano" (del quale fu anche un fondatore), il "Vessillo delle Marche". L'opera raccoglie interessanti scritti sui dialetti marchigiani, fiabe leggende e credenze popolari, proverbi, canti popolari, la conzonetta del Pecoraio in Maceratese, i Trovatori che il Petrarca nomina nel IV de' Trionfi, alcuni Trovatori non ricordati dal Petrarca nel IV de Trionfi ecc. ecc. Gli scritti di Castelani nascono dai suoi studi negli archivi marchigiani.‎

‎Olivi Dazio‎

‎Intorno all'arte di piacere, discorso dottore Dazio Olivi‎

‎In 12° (15,5x11,5 cm); 96 pp. Presente il solo piatto anteriore nella sua brossura originale rosa con il titolo e l'autore in nero entro cornice a motivi geometrici. Legatura un po' lenta ma nel complesso esemplare in buone condizioni. Prima edizione di questo curioso scritto del noto medico marchigiano, Olivi Dazio (Loreto 1814 - 1889), che fu anche autore di un noto scritto della storia di Monte Santo "Notizie topografiche di Monte Santo", pubblicato a Fano nel 1850. Olivi fu medico condotto di Monte Santo, l'odierna Potenza Picena. L'autore fu un apprezzato medico anche a Senigallia, Fano, Marina di Montemarciano e successivamente a Filottrano. L'opera qui pubblicata è una curiosa raccolta di consigli utili per i giovani che come si può leggere nell'introduzione "ha l'alto scopo di ispirare nell'animo di molti giovani un po' di vergogna per una vita strascinata nel nulla". Fra i consigli pratici il non usare il tabacco che rovina i denti, non leggere alla sera al lume di candela per non danneggiare la vista, evitare i profumi e le tinture che possono essere dannosi. Prima edizione in buone condizioni di conservazione.‎

‎Trionfi Honorati‎

‎Il Mobile Marchigiano‎

‎1 lingua: italiano Legat. edit. in tela con sovrac. illustrata, cm 30x23, pag. 148, con 220 illustraz. prevalentemente in b.n. - A cura di Maddalena Trionfi Honorati - Collana: Mobili regionali italiani - Riproduzione integrale dell'edizione Gorlich copyright 1971 - Perfetto stato.‎

‎Raggio, Wilmering‎

‎Lo Studiolo di Federico da Montefeltro‎

‎2 lingua: italiano Opera in due volumi, legat. edit. in tela con sovrac. illustrata e cofanetto edit. rigido illustrato, cm 30x22, pag. complessive 508, con numerosissime tavole e illustraz. a colori e illustr. in b.n. - Volume 1: Il Palazzo Ducale di Gubbio e il restauro del suo studiolo, di Olga Raggio - Volume 2: Le tarsie rinascimentali e il restauro dello studiolo di Gubbio, di Antoine M. Wilmering - A cura di Giordana Benazzi - La pubblicazione è una presentazione approfondita dello studiolo di Gubbio, il capolavoro di arte lignea rinascimentale italiana che è stato rimontato al Metropolitan Museum of Art nel 1996. Questo piccolo studio privato è prezioso non soltanto per la bellezza delle sue tarsie prospettiche, che rappresentano una straordinaria realizzazione illusionistica, ma anche per i suoi importanti collegamenti storici. I suoi pannelli intarsiati, commissionati da Federico da Montefeltro, uno dei più potenti condottieri italiani del XV secolo, mostrano un assortimento stupefacente di pezzi dell'armatura del duca e stemmi che alludono al suo valore militare e al suo abile e saggio governo, unitamente a strumenti musicali e scientifici e a libri, che ne attestano l'amore per la cultura. Questa vera e propria miniera di tesori umanistici, riposti su scansie dietro porte a grata semiaperte, è resa con mirabile padronanza delle leggi della prospettiva. Gli oggetti raffigurati e le ombre che danno loro volume sono composti da migliaia di frammenti e schegge di diverse varietà di legni, ognuno dei quali è inserito al suo posto con precisione straordinaria. - Perfetto stato di conservazione.‎

‎NATALUCCI MARIO‎

‎Visita al Duomo di S. Ciriaco e breve itinerario della Città di Ancona.‎

‎Cm. 21; pp. 56. Brossura editoriale illustrata colorata. Numerose fotografie nel testo. Ottimo esemplare. (20 / 708) 662‎

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‎AAVV‎

‎Il Lapidario del Palazzo Comunale di Macerata.‎

‎Cm. 24; da p. 45 a p. 110. Brossura editoriale a stampa. Originale estratto da "Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Macerata - 1972 / 73". Venticinque tavole fuori testo di lapidi: "Tardo etrusco - Latine di Età Imperiale - Ebraica". Ottimo esemplare. (20 / 713) 664‎

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‎STOCCHI SABBATINO‎

‎Tempio della Madonna di macereto nel territorio di Visso, eretto nel secolo XVI dall'Architetto Battista Lucano. Considerazioni dell'Ingegnere Sabbatino Stocchi.‎

‎Cm. 32x47; pp. (10). Brossura editoriale a stampa, titoli entro ampia cornice xilografica. Bel frontespizio inciso da Giovanni della Longa, su disegno di G. Stocchi (1854) raffigurante veduta dei fabbricati di Macereto, tempio abitazioni e persone. Tre tavole incise raffiguranti il Tempio della Madonna di Macereto: ortografia esterna, sciografia trasversale, capitelli, iconografia. Ottimo stato di conservazione. Opera di non facile reperibilità. (20 / 711) 665‎

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‎ROSSI NELSON‎

‎Flora e fauna dell'hiterland Sambenedettese. Cenni sulle piante ornamentali e sui funghi simbianti, mammiferi, rettili e uccelli in via di estinzione.‎

‎Cm. 24; pp. 208. Brossura editoriale illustrata colorata. Moltissime tavole a colori fuori testo. Importante studio per la tutela e la protezione della natura. Ottimo esemplare. (20 / 716) 667‎

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‎Giuseppe Lipparini‎

‎Lipparini, Urbino‎

‎Giuseppe Lipparini, Urbino, Istituto Italiano d’Arti Grafiche, Bergamo 1930, seconda ed., pp. 136, ill. b.n., 1 c. di tavv. f.t. ripiegata ill. b.n., cm 26, cart. ed. con titoli e fregi in oro al piatto, velina di protezione e costodia ed. in cartoncino. Collana Collezione di monografie illustrate. Serie Italia artistica, vol. 6. Sigla d’appartenenza alla prima carta di guardia. Mancanze al dorso della velina di protezione, tracce d’uso, minima ingiallitura della carta, ma nel complesso copia in condizioni più che accettabili.‎

‎TÖPFFER (Rodolphe).‎

‎Voyages en zigzag - Excursions d'un pensionnat en vacances.‎

‎Réédition des 4 premiers de ces fameux "Voyages en zigzag", récits d'excursions pédestres "dans les cantons suisses et sur le revers italien des Alpes" (précisait le titre de précédentes éditions) publiés en 1844 par l'écrivain et artiste suisse Rodolphe TÖPFFER (1799-1846), inventeur de la bande dessinée: "Aux Alpes et en Italie", 1837; "Saint-Gothard, Vallée de Misocco, Via-Mala, Glaris et Schwitz", 1838; "Milan, Come, Splugen", 1839; "Chamounix, l'Oberland, le Righi", 1840; préface du directeur de l'Ecole normale d'Angoulême Léon CHAUVIN (1839-1906); vignettes in texte et portrait de l'auteur en frontispice par VERDEIL d'après le buste érigé à Genève. Exemplaire en reliure percaline éditeur, au 1er plat et dos polychromes: plaque signée Paul SOUZE Sc et DELMAS Français‎

‎LE BON, L.‎

‎Les Plus Beaux Treks du monde.‎

‎in-4° 144 pages, entièrem. ill. en coul. in-t., cartes, rel. cartonnage ed., jaq. ill. plast. Très bel exemplaire. [VU-2] Preface de J. Lanzmann.‎

‎MAYER, E.‎

‎Le Livre international des ventes 1990. Estampes - Dessins - Aquarelles - Peintures - Sculptures.‎

‎Fort vol. grand in-8°, 2128 pages, illustrations in-t., relie pleine toile ed., jaq. . Bon etat - Fine in G DW. [FL-3] 60 000 œuvres d'art !‎

‎WATERMAN, Robert.‎

‎Les Champions du renouveau.‎

‎in-8°, 380 pages, index, broche, couverture illustree plast. Tres bel exemplaire. [AZ]‎

‎MEYERS, Gerald C.‎

‎Les 9 Fleaux qui menacent votre entreprise.‎

‎in-8°, 312 pages, broche, couverture illustree plastifiee. Tres bel exemplaire. [AZ]‎

‎ALCOTT, Louisa M.‎

‎La Deuxième Fille du Docteur March. Illustrations de M. HERMET.‎

‎in-8°, 124 pages, ill. in-t. n., broche, couverture illustree en couleurs. Tres bel exemplaire, tres frais. [MI-7][JJ-1]‎

‎KAIRIS, Pierre-Yves (dir.)‎

‎Le Syndrome Picasso.‎

‎grand in-8 etroit (16 x 25 cm), 80 pages, illustrations N&B, broche, couverture illustree plastifiee. Tres bel exemplaire. [GD8/1] Un pouvoir public peut-il vendre une œuvre d’art appartenant à son patrimoine ? Le cas liégeois.‎

‎BERNIER, Georges.‎

‎L’Art et l’Argent. Le marché de l’art à la fin du XXe siècle.‎

‎in-8°, 317 pages, notes, index, broché, couverture illustrée. Bel exemplaire. [CA32-4]‎

‎REYMONDIN, M.‎

‎Psychologie du marche de l’art.‎

‎grand in-8°, 186 pages, illustrations hors texte couleurs, broche, couverture illustree plastifiee. Bel exemplaire [CA32-3]‎

‎SEDILLOT, R.‎

‎Histoire des marches noirs.‎

‎in-8°, 364 pages, broche, couverture plastifiee. Bel exemplaire. [DV-6]‎

‎BERTRAND, Olivier.‎

‎Belgian Artists in the World's Salerooms 1988-1989.‎

‎in-8°, 334 pages, ill., cartonnage de l"editeur. Bel exemplaire [DV-15]‎

‎RAUCH, Andre (Dir.).‎

‎La Marche, la Vie. Solitaire ou solidaire, ce geste fondateur.‎

‎grand in-8°, 172 pp., carte, broche, couverture illustree. Tres bon etat. [NV-7]‎

‎BERTRAND, Olivier.‎

‎Belgian Artists in the World's Salerooms 1989-1990 (2e edition).‎

‎in-8°, 388 pages, ill., cartonnage illustre de l"editeur. Bel exemplaire [CA31-8]‎

‎COVEY, Stephen R.‎

‎Les Sept Habitudes de ceux qui realisent tout ce qu"ils entreprennent. Nouvelle edition (nouvelle traduction).‎

‎in-8°, 320 pp., figures, broche, couverture illustree plastifiee. Tres bel exemplaire. [NV-10][109B-5-2001+]‎

‎JOLY, Eric.‎

‎Almanach du Promeneur dans la nature.‎

‎in-8°, 231 pages entierement illustrees en couleurs, broche, couverture cartonnage souple ill. plastifie. Bel exemplaire [BL-6]‎

‎HELLEBOSCH, Lucienne.‎

‎Guide pratique de l'interview en étude de marché et sondage d'opinion.‎

‎in-16, 135 pages, broche, couv.- ISBN 9900046641 Tres bon etat [BL-7]‎

‎VAUCAIRE, Michel.‎

‎Le Livre, valeur de placement Suivi de Patrick HENNESSY : l'Autographe, valeur de Placement.‎

‎Hardcover in-8, 174 pp., ill. h.t. n., index, rel. cart. éd., jaq. rhod. Bel exemplaire [TX-21-74]‎

‎DE BAECQUE, Antoine.‎

‎La Traversée des Alpes: Essai d'histoire marchée.‎

‎in-8, 423 pp., broche, couv. Tres bel exemplaire. [MI-12]‎

‎[SPORTS]. BELHOMME - CURELY - GEUDIN - LAFONT - OKI - POPARD - RAMADIER - VANDERSTUYFT, etc.‎

‎Le Golf - L"Escrime - Cyclisme sur piste Vitesse - Culture physique de la femme - Le Cyclisme sur piste demi-fond - Les Lancers athletiques - Culture physique des enfants - La Marche athletique - Le Base-Ball - Le Saut à la perche - Le Jiu-Jitsu - Le Craw‎

‎Hardcover fort volume in-12, + de 420 pages, nombreuses figures in-t., reliure demi-basane à coins. Reliure de 15 volumes de cette celebre collection, couvertures conservees. [HA-109/2] Tres bel ensemble.‎

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