Balzarotti Valentina
Lorenzo Sabatini. La grazia nella pittura della Controriforma. Ediz. illustrata
ill., br. Lorenzo Sabatini (1530 circa - 1576) è stato un artista di primissimo piano nel secondo Cinquecento, la cui attività si è svolta tra Bologna, Firenze e Roma. Questa prima monografia a lui dedicata intende ristabilire il ruolo di protagonista che il pittore, troppo a lungo sottovalutato, rivestì nel panorama felsineo e in modo più ampio nell'Italia centro-settentrionale. La posizione preminente conquistata nella Bologna di Paleotti e il suo peso tra gli aiuti di Vasari dischiusero a Sabatini le porte della corte di papa Gregorio XIII Boncompagni, dove si consumò la sua stagione più felice. Il libro mira a restituire la complessità di una figura sfaccettata, che non rinuncia all'eleganza della Maniera ma, al contempo, è in grado di intercettare le nuove esigenze dettate dalla Controriforma. Per questa ragione costituisce un tramite essenziale, fino a oggi non adeguatamente considerato, tra la cultura figurativa del Cinquecento e il profondo rinnovamento avviato dai Carracci che apre al Seicento. La monografia include il catalogo generale dell'artista, oltre 150 riproduzioni a colori e una ricca appendice documentaria.
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Bernardini Maria Grazia
Bernini. Catalogo delle sculture. Ediz. illustrata
ill., br. Artista sommo, geniale e poliedrico, uno dei massimi protagonisti dell'arte italiana ed europea del Seicento, profondo rinnovatore della scultura. Quest'opera è il catalogo aggiornato delle sculture, che dà conto delle importantissime scoperte degli ultimi decenni, delle acquisizioni archivistiche e dei nuovi campi di indagini che hanno portato a una profonda revisione dell'arte di Bernini. Prefazione di Emanuele Emmanuele.
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Dal Pozzolo E. (cur.)
Lorenzo Lotto. Il richiamo delle Marche. Luoghi, tempi e persone. Ediz. a colori
ill., br. Agosto 2016. Al Prado di Madrid e alla National Gallery di Londra si sta lavorando a un'importante mostra sui ritratti di Lorenzo Lotto. Nelle Marche si registra la prima di una serie di scosse sismiche che sconvolgono la terra che l'artista, veneziano di nascita, aveva scelto come patria d'elezione, al punto da volervi concludere la vita, a Loreto. Nelle Marche si conservano ben 25 sue opere straordinarie. Alcune di esse devono essere messe in sicurezza, ma l'insieme è salvo ed è un nucleo che costituisce un museo diffuso unico al mondo: il "Museo Lotto". Perché non riaprirlo e riproporlo in modo nuovo? E perché non pensare a un'esposizione - seria, densa, in rapporto con quella del Prado e della National Gallery - sulla sua esperienza nelle Marche, magari riportandovi le opere eseguite per esse e ormai lontane? È quanto si propone in questa iniziativa culturale, di tutela, conoscenza, divulgazione e ricerca.
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LORENZO NANNONI.
Cm. 16x21 (al vivo), incisione originale su rame, ritratto del medico Lorenzo Nannoni. In buono stato (good copy).
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Ducci Luigi & C
Lorenzo Nannoni
Ritratto di Lorenzo Nannoni
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Verico Antonio
Veduta della già Badia di Buonsollazzo
Stampa antica ed originale con veduta panoramica della cittadina. Autore: Verico Antonio. Luogo: Borgo S. Lorenzo - FI. Anno: 1827. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 52x95 mm
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Mancastropa E. inc.
L'attrice Tina Di Lorenzo, nella Margot di Meilhac
Ritratto a mezzo busto dell'attrice. Testo al verso
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Verico Antonio
Veduta del Borgo S.Lorenzo
Stampa antica ed originale con veduta panoramica della cittadina. Autore: Verico Antonio. Luogo: Borgo S. Lorenzo - FI. Anno: 1827. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 52x95 mm
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Bosio G. B. dis.
Lorenzo Gouvion Sant - Cyr
Stampa antica originale raffigurante il ritratto del generale francese Laurent de Gouvion-Saint-Cyr, in allegato pagina descrittiva. Piccole gore. Inserita nell'opera "Serie di vite e ritratti de Famosi Personaggi degli ultimi Tempi" edita da Bettalli e Fanfani a Milano dal 1815 al 1818
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Bramati dis
Lorenzo Sterne
Stampa antica originale raffigurante il ritratto dello scrittore Laurence Sterne, in allegato pagine descrittive. Piccole gore.
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Spagnoli inc.
Paillette
Stampa antica ed originale del ritratto Paillette Pier Tommaso Lorenzo eroe salvatore di diverse vite umane. Autore: Spagnoli inc.. Paillette Pier Tommaso Lorenzo. Anno: 1835. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 240x150 mm il foglio. In allegato 4 pagine descrittive della vita del marinaio
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Marchi inc.
Lavoisier
Stampa antica ed originale del ritratto di Lavoisier Antonio Lorenzo nato a Parigi nel 1743. Autore: Marchi inc.. Anno: 1835. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 240x150 mm il foglio. In allegato 4 pagine descrittive della vita di Lavoisier
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Viani Lorenzo
Le vedove (1910 - 1915)
Xilografia tirata su carta di Cina, legno di mm.182x253 su foglio di mm.235x315. Tiratura postuma da legno originale, 1950 circa, non firmata. (Cfr. Fini Rodolfo, Viani Xilografo, p.162: "Tiratura originale 20-25 esemplari non numerati, né firmati. Frequenti ristampe")
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Viani Lorenzo
A letto col nipotino (1910 - 1915)
Xilografia tirata su carta di Cina, legno di mm.190x125 su foglio di mm.485x335. Tiratura postuma da legno originale, 1950 circa, non firmata. (Cfr. Fini Rodolfo, Viani Xilografo, p.89: "Tiratura originale 20-25 esemplari non numerati, alcuni firmati a penna. Scarse ristampe")
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Viani Lorenzo
Le vedove del mare (1910 - 1915)
Xilografia tirata su carta di Cina, legno di mm.308x205 su foglio di mm.490x315. Tiratura postuma da legno originale, 1950 circa, non firmata. (Cfr. Fini Rodolfo, Viani Xilografo, p.95: "Tiratura originale 20-25 esemplari non numerati né firmati. Frequenti ristampe")
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Viani Lorenzo
La colazione del nipotino (1910 - 1915)
Xilografia tirata su carta di Cina, legno di mm.287x63 su foglio di mm.485x335. Tiratura postuma da legno originale, 1950 circa, non firmata. (Cfr. Fini Rodolfo, Viani Xilografo, p.95: "Tiratura originale 20-25 esemplari non numerati, né firmati. Frequenti ristampe")
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Viani Lorenzo
La Chiesa vecchia (1910 - 1915)
Xilografia tirata su carta di Cina, legno di mm.275x140 su foglio di mm.485x335. Tiratura postuma da legno originale, 1950 circa, non firmata. (Cfr. Fini Rodolfo, Viani Xilografo, p.132-133: "Tiratura originale 20-25 esemplari non numerati, alcuni firmati a matita. Poche ristampe")
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Viani Lorenzo
Attesa serena (1910 - 1915)
Xilografia tirata su carta di Cina, legno di mm.293x134 su foglio di mm.470x312. Tiratura postuma da legno originale, 1950 circa, non firmata. (Cfr. Fini Rodolfo, Viani Xilografo, p.88: "Tiratura originale 20-25 esemplari non numerati, né firmati. Frequenti ristampe")
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Viani Lorenzo
Il nipotino in collo (1910-1915)
Xilografia tirata su carta di Cina, legno di mm.120x240 su foglio di mm.485x335. Tiratura postuma da legno originale, 1950 circa, non firmata. (Cfr. Fini Rodolfo, Viani Xilografo, p.123: "Tiratura originale 20-25 esemplari non numerati, alcuni firmati a matita. Poche ristampe")
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Viani Lorenzo (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
Soldato inglese 1917-18
Carboncino su carta, cm.40x49, firmato in basso a destra 'Lorenzo Viani'. L'opera è corredata da autentica di Enrico Dei archiviata nel 2016
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Lorenzi Lorenzo
Quadro di Paolo Veronese. Alto palmi Rom. 6 e once 6e2/3 largo palmi 4.
Acquaforte cm.40x32 (parte incisa mm. 355x280).Incisione eseguita da un disegno di G. Zocchi
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Viani Lorenzo (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
Ritratto a mezzo busto di profilo
Inchiostro su carta da taccuino, cm. 18x14. Descrizione di pugno di Lorenzo Viani firmato sul retro. Leggerissima ossidazione della carta. Il disegno è corredato da autentica di Enrico Dei.
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Loli Lorenzo inc. (1612-1691)
[Sacra Famiglia con San Giovannino]
Acquaforte mm. 208x158. Rifilata ai margini. In basso a sin. 'L. Lol f.' Fresca impressione. ALBUM GRANDE STAMPE RELIGIOSE
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Loli Lorenzo inc. (1612-1691)
[Tre puttini che sorreggono la dedicatoria]
Acquaforte mm. 192x141 alla battuta, marg. bianchi di 10 mm circa. Questo soggetto deriva da un'idea di Sirani, monogramma 'L.LL' inciso sulla lastra in basso a destra. Il foglio è dedicato da Vittorio Serena (?) al Signor Filippo Guastavillani, notabile della città di Bologna poi cardinale dal 1574. Fresca impressione. ALBUM Y
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Loli Lorenzo inc. (1612 - 1691)
Sacra Famiglia
Acquaforte mm. 206x147 alla battuta, 4 mm. di margini bianchi oltre la battuta. Da un soggetto di Giovanni Andrea Sirani (1610-1670), iscrizione sulla lastra in basso a destra 'Lorenz. Loli f.' Buona conservaz. ALBUM GRANDE RELIGIOSE
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Viani Lorenzo
Tre figure 1912 c.ca
Tempera su carta incollata su cartone cm. 40,5x30,4. Non firmata ma corredata da autentica di Enrico Dei archiviata nel 2015
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De Musi Lorenzo?
[Allegoria della pace. Riconciliazione di Minerva e Cupido]. Da Pallade pudica/ Ha d'alina il fanciul bella rama/ Per mostrar che chi bram/ Haver Minerva amica/ Ed ineffetto è di virtù seguace/ Gode un'interna pace
Incisione a bulino, mm. 220x118 alla battuta + c.ca mm. 2 di margini bianchi, applicata su carta settecentesca. Buona prova con monogramma "L M" prima dell'apposizione del n° 8 nell'angolo inferiore dx. "... copia nello stesso verso di un'incisione del Raimondi da disegno di Raffaello. L'assegnazione della lastra al Musi è controversa, dato che l'artista è semisconosciuto e si citano solo cinque stampe con le sue iniziali ..." Cfr."Raffaello e l'incisione europea dal Cinquecento all'Ottocento pp. 22 del 2020. Reggio Emilia " Minime tracce di foxing
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D'Alessandro F.
Ritratto a Viani
Bellissimo ritratto a carboncino su cartone, mm.455x455. Firmato in basso al centro 'F. D'Alessandro'. Databile attorno al 1930 circa. Stato perfetto.
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Viani Lorenzo (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
Ritratto di soldato (italiano). 1917-18
Carboncino su carta, cm. 35x30, firmato in basso a destra 'Lorenzo Viani'. L'opera è corredata da autentica di Enrico Dei archiviata nel 2018
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Viani Lorenzo (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
[Uomo di schiena seduto]
Disegno a matita su carta da taccuino, cm. 18x14. In basso, sempre a lapis, autentica del pittore Renato Santini
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Viani Lorenzo (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
[Bambina in piedi di schiena]
Disegno a matita su carta da taccuino, cm. 18x14. In basso, sempre a lapis, autentica del pittore Renato Santini
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Viani Lorenzo (Viareggio 1882 - Lido di Ostia 1936)
[Bambina in piedi accanto a tavolo]
Disegno a matita su carta da taccuino, cm. 18x14. In basso, sempre a lapis, autentica del pittore Renato Santini
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S. Laurentius
Miniatura a tempera su pergamena del XVII secolo, mm. 112x73
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[Hercules Gratiani Inv. et Pinx. - Ioseph de Benedictis incid]
B. Arcangelus Canetuli Bonon: Can: Regulariss SS: Salvatoris: Oblatu sibi a Iuliano Medices, Florenti: Archiepiscopa: nomine Leo: PP: X: constanti: recusavit.
Acquaforte e bulino, mm. 365x240, rifilata ai margini. Giovanni di Lorenzo dei Medici riceve doni dai Canonici Regolari di Ss. Salvatore.
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Lorenzo Loli (Bologna 1612 ca. – Bologna 1691)
Baccanale di putti
Acquaforte misure: mm 182 × 132 Pittore ed incisore allievo di Guido Reni e di Giovanni Andrea Sirani dai quali spesso ha desunto i soggetti delle sue incisioni. Più noto come incisore che come pittore segue i modi classicisti del maestro Guido Reni adottando un segno chiaro e sciolto; è oggi considerato uno dei protagonisti del panorama grafico bolognese di pieno Seicento; a lui vengono ricondotte venticinque lastre in tutto secondo Bartsch nelle quali si evince qualche incertezza nelle morsure. In questa stampa, tra botti di vino e fiasche vengono rappresentati due putti. In primo piano un putto è sdraiato comodamente a terra su di un tessuto panneggiato posizionato su di un cuscino. I riccioli gli incorniciano il volto, guarda intensamente l'altro soggetto e ha il braccio sinistro alzato mentre con l'altro sorregge la fiaschetta contenente il vino. L'altro putto si trova alle sue spalle, è chino in avanti e tra le braccia afferra il contenitore del vino e lo porta alla sua bocca. Impressione eccellente, dai neri delicati. Ottimo stato di conservazione. Minimi margini oltre la battuta del rame. Al verso disegno a matita nera raffigurante San Giuseppe con in braccio il Bambin Gesù (?). L’incisione si presenta applicata in antico su una pagina di album (databile al secolo XVIII). Bibliografia: Bartsch, “Le Peintre Graveur”, vol. 19, pag. 176, n 21.
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Lorenzo Loli (Bologna 1612 ca. – Bologna 1691)
Lo stemma Guasta Villani
Acquaforte misure: mm 192 × 141 Pittore ed incisore allievo di Guido Reni e di Giovanni Andrea Sirani dai quali spesso ha desunto i soggetti delle sue incisioni. Più noto come incisore che come pittore segue i modi classicisti del maestro Guido Reni adottando un segno chiaro e sciolto; è oggi considerato uno dei protagonisti del panorama grafico bolognese di pieno Seicento; a lui vengono ricondotte venticinque lastre in tutto secondo Bartsch nelle quali si evince qualche incertezza nelle morsure. Il soggetto di questa incisione deriva da un’idea di Giovanni Andrea Sirani (Bologna 1610 – Bologna 1670). Sotto una tenda drappeggiata e aperta, che ci permette di osservare un muro sullo sfondo, vediamo tre putti. Il primo sulla sinistra a fatica sorregge uno stemma con incisa la dedica da Vittorio Serena (?) al Signor Filippo Guastavillani, notabile della città di Bologna poi cardinale dal 1574. Il secondo è dietro lo stemma che guarda un punto in lontananza e a destra troviamo l'ultimo con le ali dispiegate, arco e frecce, che guarda lo spettatore e indirizza attraverso la mano destra il suo sguardo. In basso a sinistra "G.A. Sirano In.", a destra "L.LL. F." Impressione eccellente nello stato unico. Foglio rifilato lungo l’impronta del rame, carta ingiallita. L’incisione si presenta applicata in antico su una pagina di album (databile al secolo XVIII). Bibliografia: Bartsch, “Le Peintre Graveur”, vol. 19, pag. 91, n° 26; The Illustrated Bartsch, vol. 42, 26 (179).
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Lorenzo Loli (Bologna 1612 ca. – Bologna 1691)
Baccanale
Acquaforte misure: mm 188 × 142 Pittore ed incisore allievo di Guido Reni e di Giovanni Andrea Sirani dai quali spesso ha desunto i soggetti delle sue incisioni. Più noto come incisore che come pittore segue i modi classicisti del maestro Guido Reni adottando un segno chiaro e sciolto; è oggi considerato uno dei protagonisti del panorama grafico bolognese di pieno Seicento; a lui vengono ricondotte venticinque lastre in tutto secondo Bartsch nelle quali si evince qualche incertezza nelle morsure. Nel foglio, immersi in un paesaggio bucolico caratterizzato da rocce e fronde di alberi, vengono rappresentati tre putti. A figura stante due putti, avvolti in tessuti drappeggiati sorreggono una pesante brocca per versare del vino. La loro posa e il loro sguardo evidenziano la fatica. In primo piano è colto sdraiato su di una brocca il terzo putto, con il braccio destro alzato per sorreggere un calice nel quale viene versato del vino e dietro di lui, sulla destra, si scorge il muso di un cavallo. In basso a sinistra, inciso, "L. Lol.F". In alto a destra, oltre l'immagine, a penna in grafia antica il numero 13. Impressione eccellente nello stato unico. Ampi margini oltre la battuta del rame. Ottimo stato di conservazione, eccetto qualche macchia sul foglio. L’incisione è applicata in antico su una pagina di album (databile al secolo XVIII). Bibliografia: Bartsch, “Le Peintre Graveur”, vol. 19, pag. 179, n 27.
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Lorenzo Loli (Bologna 1612 ca. – Bologna 1691)
Cupido addormentato sotto una tenda
Acquaforte misure: mm 164 × 130 Pittore ed incisore allievo di Guido Reni e di Giovanni Andrea Sirani dai quali spesso ha desunto i soggetti delle sue incisioni. Più noto come incisore che come pittore segue i modi classicisti del maestro Guido Reni adottando un segno chiaro e sciolto; è oggi considerato uno dei protagonisti del panorama grafico bolognese di pieno Seicento; a lui vengono ricondotte venticinque lastre in tutto secondo Bartsch nelle quali si evince qualche incertezza nelle morsure. In questo foglio viene raffigurato cupido colto in una posa classica che teneramente giace su dei cuscini lasciati a terra, la scena si svolge all'interno di una tenda lasciata aperta in modo da mostrare allo spettatore il paesaggio sullo sfondo caratterizzato da un esile arbusto e da delle rocce. Il dio dell'Amore è assopito, ha gli occhi chiusi e la bocca aperta e a terra possiamo notare abbandonati l'arco e le frecce. Buona impressione nello stato unico, foglio rifilato lungo l’impronta del rame, carta ingiallita, una macchia nell’angolo superiore destro del foglio e un piccolo foro sul ventre di cupido. L’incisione è applicata in antico su una pagina di album (databile al secolo XVIII). Bibliografia: Bartsch, “Le Peintre Graveur”, vol. 19, pag. 91, n° 20; The Illustrated Bartsch, vol. 42, 20 (176).
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Lorenzo Loli (Bologna, 1612 ca. – 1691)
Ercole e i serpenti
Acquaforte misure: mm 188 × 142 Pittore ed incisore allievo di Guido Reni e di Giovanni Andrea Sirani dai quali spesso ha desunto i soggetti delle sue incisioni. Più noto come incisore che come pittore segue i modi classicisti del maestro Guido Reni adottando un segno chiaro e sciolto; è oggi considerato uno dei protagonisti del panorama grafico bolognese di pieno Seicento; a lui vengono ricondotte venticinque lastre in tutto secondo Bartsch nelle quali si evince qualche incertezza nelle morsure. In questo foglio, semi nascosto da un drappo tenuto alzato da un tronco di un albero, viene rappresentato il giovane Ercole nudo. Egli è sdraiato, colto in una posa plastica nella sua culla; i riccioli incorniciano il volto e lo sguardo e la bocca aperta attirano l'attenzione dello spettatore sul serpente. L'animale si annoda sul braccio destro ma Ercole con forza afferra la sua testa e tenta di strangolarlo, nel frattempo un altro serpente che sta salendo dalla culla è stretto nella morsa della mano sinistra. Questa incisione, con altre diciotto di simile soggetto allegorico incise anche da Girolamo Scarsello, venne concepita per illustrare un volumetto dedicato al Machese Filippo Guastavillani, una di queste stampe reca la data 1641. Impressione eccellente, fortemente inchiostrata nello stato unico. Foglio rifilato lungo l’impronta del rame, carta ingiallita. Piccoli fori sulla spalla sinistra di Ercole. L’incisione si presenta applicata in antico su una pagina di album (databile al secolo XVIII). Bibliografia: Bartsch, “Le Peintre Graveur”, vol. 19, pag. 178, n 24.
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Lorenzo Loli (Bologna 1612 ca. – Bologna 1691)
Fuga in Egitto
Acquaforte misure: mm 317 × 247 Pittore ed incisore allievo di Guido Reni e di Giovanni Andrea Sirani dai quali spesso ha desunto i soggetti delle sue incisioni. Più noto come incisore che come pittore segue i modi classicisti del maestro Guido Reni adottando un segno chiaro e sciolto. Oggi è considerato uno dei protagonisti del panorama grafico bolognese di pieno Seicento; a lui vengono ricondotte venticinque lastre in tutto -secondo Bartsch- nelle quali si evince qualche incertezza nell’uso delle morsure. In questa grande stampa, tratta da un'invenzione di Guido Reni, viene rappresentata all'interno di un paesaggio la Sacra Famiglia in fuga. Sotto delle alte palme, sulla sinistra, vediamo la Vergine vestita con un abito riccamente panneggiato mediante forti contrasti chiaroscurali che regge avvolto tra le fasce il Bambin Gesù dormiente. Alle sue spalle San Giuseppe, un uomo anziano dalla barba e dai capelli bianchi, assiste premuroso alla scena intima, colma di amore. In basso sulla destra un putto dona un fiore a Maria preso dal vassoio che regge nella mano sinistra. In basso a sinistra "G.R.IN" e a destra "L.Loli". Tutta la composizione è giocata su una ricerca di luci che creano un effetto grigio-argenteo conferendo solennità alla scena. Impressione eccellente, dai neri delicati. Ottimo stato di conservazione. Minimi margini oltre la battuta del rame. Stato unico. Filigrana: cerchio con iscritto un motivo non identificabile. Bibliografia: Bartsch, vol. 19, pag. 94, 1; TIB vol.42, pag. 127, 1 (165).
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Luigi Cherbuin (Basilea 1810 - Milano 1875)
Colonnes de S. Laurent a Milan
Acquatinta misura: mm 228 x 284 Importante acquafortista e disegnatore attivo per lo più a Milano. Autore di un gran numero di vedute fu il principale illustratore dell'Album Esposizione di Belle Arti in Milano. Tale album venne pubblicato annualmente dal 1839 al 1861 prima da Carlo Canadelli e poi da Giuliano Canadelli e C., in forma di strenna con tavole ritraenti le opere esposte annualmente presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Egli fu un abile e attento vedutista capace di cogliere il bello della vita quotidiana tanto incidendo da sue stesse invenzioni quanto riproducendo dipinti o fotografie di altri autori. A tal proposito vale la pena ricordare la serie di vedute milanesi e non per un totale di 119 tavole da Dagherrotipo, primo esempio di impiego della fotografia quale modello per le incisioni. In questa stampa che fa parte della serie da Dagherrotipo viene rappresentata una veduta ancora molto amata di Milano, uno dei rari scorci superstiti della Milano imperiale. Quella che vediamo è una rappresentazione del colonnato di San Lorenzo prima delle demolizioni che coinvolsero gli edifici circostanti nel 1935. Infatti, tra le 16 colonne in marmo alte sette metri con capitelli corinzi e la Basilica, si può vedere uno tratto del gruppo di case popolari che occupava l'attuale sagrato. La composizione è vivacemente animata da persone in strada colte in pose e atteggiamenti diversificati: c'è chi prega inginocchiato davanti a una grande edicola votiva con l'immagine di Cristo, chi si affaccia dal negozio di liquori sulla sinistra, e chi si incontra e passeggia: un curato, un agente, una donna in costume della Brianza, un venditore di immagini e nastri...Delicati contrasti chiaroscurali suggeriscono una giornata di sole e creano una luce argentea che invade la scena. In basso oltre l'immagine, incisi titolo autore e editore Ferdinando Artaria e figlio. Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. Timbro a secco a sinistra: Artaria. Un altro esemplare è conservato presso Milano (MI), Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli Bibliografia: P. Arrigoni (a cura di) Milano nelle vecchie stampe, n.193
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Paolo Mezzanotte (Milano 1878 - Romanò di Inverigo, Como 1969)
San Lorenzo
Acquaforte misure: mm 267 x 376 Architetto e pittore italiano. Iniziò studiando privatamente pittura con Vespasiano Bignami e Roberto Fontana per poi, nel 1909, laurearsi al Politecnico di Milano in ingegneria. Dal 1904 progettò l'ospedale di Luino, quindi presso il Cimitero Monumentale di Milano e sempre a Milano progetta la chiesa del Sacro Cuore ai Cappuccini in viale Piave. Considerato uno dei più importanti architetti milanesi del Novecento fu anche storico dell'architettura e pubblicista, partecipò a diverse Biennali. Viene ricordato soprattutto per il complesso progetto della sede del palazzo della Borsa a Milano, conosciuto come Palazzo Mezzanotte terminato nel 1931 è una sintesi dell'architettura moderna. Durante la Prima Guerra Mondiale, a cui partecipò come ufficiale del genio, conobbe e strinse amicizia con Giò Ponti il quale divenne suo allievo per le tecniche incisorie e suo collaboratore nella decorazione interna di molti progetti. Presso il Castello Sforzesco di Milano (Raccolta Bertarelli) si conserva la serie completa di incisioni realizzate fino al 1939, fantasie architettoniche o vedute cittadine, eseguite con l'acquaforte, la cera molle o l'acquatinta, oggi certamente rare poiché parte della tiratura andò perduta con i bombardamento del suo studio. L'ecclettismo di Mezzanotte si inserisce in quella schiera di architetti come Luca Beltrami e Camillo Boito, che consideravano l'arte come il risultato di più attività creative. In questa stampa viene rappresentato l'abside della Basilica di San Lorenzo a Milano vista dal parco della Basiliche. La scena è spoglia, la neve copre i tetti e il suolo, si percepisce un senso di straniamento, di silenzio ovattato. Il taglio diagonale conduce l'attenzione dello spettatore verso la massa scura della cupola ottagonale sormontata da una lanterna realizzata nella seconda metà del XVI secolo su progetto di Martino Bassi. Si vedono tre delle quattro torri campanarie che avevano la funzione di contenimento del carico della cupola e la serie di cappelle che si ramificano dal corpo centrale. In primo piano sulla sinistra, due donne rompono il silenzio creato dalla neve. Il tratto netto e incisivo accentua in chiaroscuro e accende il candore della coltre bianca. La scena è costruita impiegando un tratteggio corto e irregolare, le superfici appaiono vibranti, si percepisce il senso della luce. Il cielo è privo di un qualsiasi segno grazie anche ad un'accurate pulizia dell'inchiostro in fase di stampa. Presso la Raccolta Bertarelli si conserva un'altra lastra molto simile per soggetto ma di formato differente (Mod 49-11). Impressione eccellente, dai neri intensi impressa su carta avorio compatta. Ottimo stato di conservazione eccetto qualche piega nella carta. Ampi margini oltre la battuta del rame. Al verso etichetta dell'archivio Sandro Angelini n. 645272. Oltre l'inciso nel margine inferiore a matita: 3/35 e firma; con una grafia moderna è stato aggiunto: arch Paolo Mezzanotte - Milano. Bibliografia: P. Bellini, L’incisione in Italia nel XX secolo, Milano 1992, pp. 118; A. Burg, Novecento milanese, Milano 1991, p. 31; A. Melchiorre, L'opera grafica di Paolo Mezzanotte, tesi di laurea, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, 2009-2010; Milano attraverso le stampe, i disegni e i graffiti di un architetto del Novecento, catalogo mostra, a cura di E. Giacomini Miari, E. Mero, Roma 2018, p. 32
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Filippo Campi (notizie 1820-1852)
Milano, Colonne di S. Lorenzo, 1835-38
Acquatinta misure: mm 240 x 300 Incisore, operò a Milano nel periodo compreso tra il 1820 e il 1852. Non sono giunte molte notizie circa l'autore ma sappiamo che collaborò ai tre volumi d'aggiunte per l'opera di Ferrario Il costume antico e moderno di tutti i popoli, 1831-34 e si specializzò nelle vedute ad acquatinta. Questa stampa fa parte della serie di 27 tavole sulle Vedute di Milano da disegno di Giovanni Migliora ed altri.. edite da Luigi Valeriano Pozzi 1835-38, ed è la numero 7. Viene rappresentata uno scorcio ancora molto amato di Milano, il colonnato di San Lorenzo prima delle demolizioni che coinvolsero gli edifici circostanti nel 1935. Infatti, tra le 16 colonne in marmo alte sette metri con capitelli corinzi e la Basilica, si può vedere una parte del gruppo di case popolari che occupava l'attuale sagrato. La composizione è vivacemente animata da persone in strada colte in pose e atteggiamenti diversificati: c'è chi prega inginocchiato davanti a una grande edicola votiva chiusa, chi passeggia vicino al negozio di liquori sulla sinistra, e chi passeggia. Delicati contrasti chiaroscurali suggeriscono una giornata di sole e creano una luce argentea che invade la scena. In basso oltre l'immagine, incisi "Cav. Gio. Migliora dip. A.Protti e G.Mazzola dis F.Campi.inc", titolo in italiano e francese al centro e in basso "EDIZIONE DI L.V. Pozzi..." con timbro a secco. Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione, eccetto leggero foxing sparso visibile per lo più negli ampi margini oltre la battuta del rame. Bibliografia: Arrigoni, Milano nelle vecchie Stampe, n.179
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Lorenzen Pusterthaler-Bahn. San Lorenzo di Sebato.
Stampa all'albumina di misure 84x64 mm applicata su cartoncino di misure 107x67 mm.
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Abbazia di San Lorenzo.
Cartolina postale fotografica di misure 148x105 mm con griglia al verso. La fotografia raffigura l'Abbazia di San Lorenzo: in primo piano il campanile decorato da quattro bifore. Cartolina viaggiata a Diano Marina con francobollo e timbro dell'ufficio postale di Trento e timbro dell'ufficio postale di Diano Marina. Al verso note manoscritte e timbro "Trentino Dolomiti paradiso degli sciatori".
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Fotografo anonimo
Roma. Quartiere San Lorenzo dopo il Bombardamento
Foto in buono stato di dimensioni 18x13.
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Fotografo anonimo
Roma, bombardamento della ferrovia e lungo le mura adiacenti alla via Tiburtina
Foto in stato di conservazione discreto di dimensioni 18x22. Lieve macchia
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Fotografo anonimo
Roma Il cimitero del Verano dopo il bombardamento
Foto in discreto stato di dimensioni 18x24
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Istituto Luce
Roma, bombardamento di San Lorenzo
Foto in buono stato di dimensioni 18x13.
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L'ILLUSTRAZIONE ITALIANA. 22 Gennaio 1893. Anno XX - N. 4.
In-4, brossura. In buono stato di conservazione. In questo numero: “Galleria degli Uffizi a Firenze - Santa Caterina, quadro di Lorenzo Lippi”.
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