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‎MOLINARI Aldo -‎

‎A Roma un certo Achille Achillei, impazzito improvvisamente per il caldo, si gettava nella Fontana di Piazza Colonna.‎

‎Torino, 1931, 6 settembre, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 16 de “Illustrazione del popolo”.‎

MareMagnum

Libreria Piani
Monte San Pietro, IT
[Books from Libreria Piani]

€ 15.00 Buy

‎GATTI Angelo -‎

‎Nelle vie (I piccoli spettacoli). Con XXI bozzetti all'acquaforte.‎

‎Bologna-Modena, Libreria Treves di Pietro Virano, 1895, 16° brossura originale, frontespizio figurato all'acquaforte, pp. 214 con 20 tavole incise fuori testo.‎

MareMagnum

Libreria Piani
Monte San Pietro, IT
[Books from Libreria Piani]

€ 260.00 Buy

‎CECCHELLI Carlo -‎

‎La nuova chiesa nazionale argentina in Roma.‎

‎Milano, 1931, 8vo stralcio con copertina posticcia muta, pp. 179/184 con una figura e 7 illustrazioni fotografiche. - !! ATTENZIONE !!: Con il termine estratto (o stralcio) intendiamo riferirci ad un fascicolo contenente un articolo, completo in se, sia che esso sia stato stampato a parte utilizzando la stessa composizione sia che provenga direttamente da una rivista. Le pagine sono indicate come "da/a", ad esempio: 229/231 significa che il testo è composto da tre pagine. Quando la rivista di provenienza non viene indicata é perché ci è sconosciuta. - !! ATTENTION !!: : NOT A BOOK : “extract” or “excerpt” means simply a few pages, original nonetheless, printed in a magazine. Pages are indicated as in "from” “to", for example: 229/231 means the text comprises three pages (229, 230 and 231). If the magazine that contained the pages is not mentioned, it is because it is unknown to us.‎

MareMagnum

Libreria Piani
Monte San Pietro, IT
[Books from Libreria Piani]

€ 12.00 Buy

‎GUAITA Ovidio -‎

‎La villa romana del Casale.‎

‎Firenze, 1991, 8vo stralcio con copertina posticcia muta, pp. 130/136 conuna carta ed una pianta in nero e due illustrazioni fotografiche a colori. - !! ATTENZIONE !!: Con il termine estratto (o stralcio) intendiamo riferirci ad un fascicolo contenente un articolo, completo in se, sia che esso sia stato stampato a parte utilizzando la stessa composizione sia che provenga direttamente da una rivista. Le pagine sono indicate come "da/a", ad esempio: 229/231 significa che il testo è composto da tre pagine. Quando la rivista di provenienza non viene indicata é perché ci è sconosciuta. - !! ATTENTION !!: : NOT A BOOK : “extract” or “excerpt” means simply a few pages, original nonetheless, printed in a magazine. Pages are indicated as in "from” “to", for example: 229/231 means the text comprises three pages (229, 230 and 231). If the magazine that contained the pages is not mentioned, it is because it is unknown to us.‎

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Libreria Piani
Monte San Pietro, IT
[Books from Libreria Piani]

€ 12.00 Buy

‎ORTELLI Alfredo -‎

‎Un'altra giornata memorabile della nuova Italia. Pio XI ha posto fine alla clausura papale che durava dal 1870, ed è uscito con una grandiosa processione a benedire il popolo di Roma in Piazza San Pietro.‎

‎Torino, 1929, 4 agosto, copertina illustrata a colori in fascicolo originale completo di pp. 20 de “Illustrazione del popolo" - Supplemento della ”Gazzetta del Popolo" .‎

MareMagnum

Libreria Piani
Monte San Pietro, IT
[Books from Libreria Piani]

€ 12.00 Buy

‎-‎

‎Roma. I saltimbanchi in P.zza Pepe.‎

‎Foglio (1893) a tutta pagina de "Il Secolo Illustrato" cm. 29 x 42 con breve articolo al retro.‎

MareMagnum

Libreria Piani
Monte San Pietro, IT
[Books from Libreria Piani]

€ 12.00 Buy

‎Lorenzo Montanari - Gaetano Rasori -‎

‎Consenso per restrizione d'ipoteca per una casa situata in Bologna nella Seliciata di Strada Maggiore contraddistinta dal n. 629.‎

‎Bologna, 1840, marzo 11, rogito originale di 4 pp. in cartella con bella cornice xilografica, timbro a secco, firma del notaio Carlo Baravelli di Bologna.‎

MareMagnum

Libreria Piani
Monte San Pietro, IT
[Books from Libreria Piani]

€ 25.00 Buy

‎ROCCHI Francesco -‎

‎Un secolo di canzoni. Fogli volanti.‎

‎Roma, Parenti, 1961, 4to legatura originale tutta tela con grandi titoli impressi in nero, pp. XX-395. Centinaia di riproduzioni dei "fogli volanti" colorati, ciascuno con una diversa canzone, applicati alle pagine. Dalla metà dell'800 ai primi anni del '900 + in fine, nell'apposita tasca, un disco "33 1/3", della Fonit-Cetra. Interessantissimo. Esemplare privo del cofanetto contenitivo.‎

MareMagnum

Libreria Piani
Monte San Pietro, IT
[Books from Libreria Piani]

€ 80.00 Buy

‎Lucio Ridenti‎

‎IL DRAMMA / Quindicinale di commedie di grande interesse diretto da Lucio Ridenti (lotto di 2 numeri del 1948)‎

‎Le Piccole Volpi. Vicenda in tre atti di Lillian Hellman / Versione italiana di Ada Salvatore‎

MareMagnum

Le Mille e una Carta
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[Books from Le Mille e una Carta]

€ 12.00 Buy

‎Cardini S. (cur.)‎

‎Piazza Fontana 43 anni dopo. Le verità di cui abbiamo bisogno‎

‎ill., br. Milano, 12 dicembre 1969, ore 16,37, una bomba squarcia la Banca Nazionale dell'Agricoltura. Uccide 17 persone e ne ferisce più di novanta. Cambia la storia d'Italia. Sotto la spinta d'imponenti trasformazioni sociali esplose negli anni Sessanta, si aprono i Settanta, decennio segnato da stragi e violenza politica. Più di quarant'anni dopo, nel marzo 2012, un film tenta di raccontare la vicenda. È "Romanzo di una strage" di Marco Tullio Giordana. E l'Italia di nuovo si lacera. Eppure Piazza Fontana è una strage senza condannati, non senza colpevoli. È una delle verità di cui abbiamo bisogno, perché nelle sue tragiche e comiche maschere ritroviamo tratti rilevanti della crisi di oggi. Una verità da difendere, quindi, se vogliamo trasferire ai più giovani quel senso del passato necessario a progettare il futuro oltre la retorica dei giorni della memoria. Alla verità, quindi, e al suo rapporto con quel passaggio chiave della nostra storia, dedicano in questo libro la propria riflessione il giudice Guido Salvini, artefice dell'ultima indagine sulla strage, Luciano Lanza, amico di Giuseppe Pinelli e memoria storica dell'anarchia milanese, Francesco Barilli e Matteo Fenoglio, autori delle graphic novels sulle stragi italiane, filosofi come Roberta De Monticelli, Paolo Costa, Andrea Zhok, storici come David Bidussa e Maurizio Cau, esperti della produzione e dei consumi letterari come il direttore editoriale di Longanesi, Giuseppe Strazzeri.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€ 19.00 Buy

‎Sceresini Andrea; Palma Nicola; Scandaliato Maria Elena‎

‎Piazza Fontana. Noi sapevamo. Golpe e stragi di Stato. La verità del generale Maletti‎

‎br. Cosa accadde veramente in piazza Fontana alle 16.37 di quel 12 dicembre 1969? Per quale motivo i servizi segreti intervennero per depistare le indagini? Chi furono i responsabili di questa e delle molte altre stragi che si susseguirono in una micidiale escalation di violenza a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e dei Settanta? Perché lo Stato, pur sapendo, non reagì? Dopo oltre 35 anni di latitanza sudafricana, l'ex generale del S.I.D. (Servizio Informazioni Difesa) Gian Adelio Maletti, unico condannato in via definitiva nei processi per la strage di piazza Fontana, accetta finalmente di raccontare la sua verità ai giornalisti Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma. Superata la soglia dei novant'anni, Maletti rende noti per la prima volta nomi e cognomi di mandanti ed esecutori, complici e conniventi, sfogliando le pagine più oscure di un album di ricordi che attraversa un'intera, tragica stagione della storia italiana. I sette chili di tritolo alla Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, la bomba nel cestino di piazza della Loggia, i quattro colpi di pistola con cui venne freddato Mino Pecorelli, si intrecciano alle trame della Loggia P2, alla storia di Ordine Nuovo e dell'Avanguardia Nazionale, "lo so i loro nomi", afferma Maletti in un passaggio dell'intervista. L'indagine dei tre giornalisti riapre gli archivi del generale e uno spiraglio di verità lontano dalle versioni ufficiali. Prefazione di Paolo Biondani.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€ 17.10 Buy

‎Dopo le bombe. Piazza Fontana e l'uso pubblico della storia‎

‎br. Tre generazioni di storici concentrano anni di studio sulla strage di piazza Fontana in un volume corale, accostando le nuove linee di ricerca sul tema a un documentato inquadramento degli eventi. A partire dall'analisi di come oggi la strategia della tensione è studiata nelle aule di scuola e dallo sguardo dei mass media stranieri e italiani, gli autori provano a capire, cinquant'anni dopo le bombe, cosa rimane della strage di piazza Fontana e della strategia della tensione e come raccontare questa complessa fase della storia italiana ed europea, fornendo possibili nuovi strumenti di studio. Questo, anche se non sembra, è un libro di storia del tempo presente. Non perché non ci sia ancora tanto da dire e da indagare sulla vicenda, ma perché è sempre più urgente porre l'attenzione della storiografi a su come quegli eventi e quel periodo sono visti oggi. Smascherare l'origine di alcune storture attuali dell'immaginario collettivo è necessario per aiutare tutti, soprattutto i giovani, a comprendere che questa storia continua a essere la loro e la nostra storia e per correggere finalmente la rotta dell'attuale disgregazione politico-culturale. Postfazione di Mirco Dondi. Con scritti di: Aldo Giannulli, Davide COnti, Elia Rosati, Giulio D'Errico, Elio Catania, Erica Picco, Sara Troglio, Fabio Vercilli.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€ 17.10 Buy

‎A cura di A. Molho e F. Sznura.‎

‎Alle bocche della piazza. Diario di anonimo fiorentino (1382-1401).‎

‎cm. 17 x 24, lvi-252 pp. con 1 tav. f.t. Istituto nazionale di studi sul Rinascimento - Studi e testi 605 gr. lvi-252 p.‎

‎Francesco Lisanti‎

‎L'Italia è su un sentiero di spine. La storia di piazza Fontana nei documenti processuali‎

‎Padova, 18 aprile 1969. A tarda sera, in un appartamento vicino alla Stazione, si ritrovano alcuni membri del gruppo di estrema destra Ordine Nuovo, un agente dei Servizi segreti italiani e un misterioso personaggio arrivato in treno da Roma. La riunione ha lo scopo di decidere cosa fare per alzare il livello della tensione in Italia. Da quella sera in avanti si susseguiranno su tutto il territorio italiano numerosi atti terroristici, compiuti sotto la regia comune di Ordine Nuovo e di un altro gruppo di destra, Avanguardia Nazionale. Alla Fiera di Milano, alla Stazione Centrale, nei Tribunali di Torino, Roma e Milano, arrivando infine alle bombe del 12 dicembre 1969, fra cui quella che alla Banca Nazionale dell’Agricoltura di piazza Fontana ucciderà 17 persone. Un progetto comune, appoggiato anche da alcuni politici e dai Servizi, nato con un unico scopo: destabilizzare il Paese facendo ricadere la colpa sugli anarchici per provocare un colpo di Stato. Autori: Francesco Lisanti.‎

MareMagnum

Tempo Libro Srl
Milano, IT
[Books from Tempo Libro Srl]

€ 15.67 Buy

‎Gianpaolo Ferrari (a cura di)‎

‎Marzale. Arte & natura, catalogo della mostra (Ripalta Vecchia, 22 marzo - 6 giugno 1993)‎

‎pagine in b/n, 21,2x29,8 cm, ottimo stato‎

‎Fausto Carmelo Nigrelli‎

‎Piazza Armerina. Dalla villa al parco. Studi e ricerche sulla villa romana del casale e sul fiume Gela‎

‎Autori: Fausto Carmelo Nigrelli, Maria Rosaria Vitale.‎

MareMagnum

Biblioteca del Cenide
VILLA SAN GIOVANNI, IT
[Books from Biblioteca del Cenide]

€ 45.00 Buy

‎Boffelli Silvia; Massentini Cristina; Ugolini Marco; Giugno I. (cur.)‎

‎Noi sfileremo in silenzio. I lavoratori a difesa della democrazia dopo la strage di piazza della Loggia‎

‎brossura‎

‎Marchi Valerio; Boffelli S. (cur.)‎

‎La morte in piazza. Indagini, processi e informazione sulla strage di Brescia‎

‎brossura La mattina del 28 maggio del 1974 una bomba collocata in un cestino dei rifiuti e azionata da un comando a distanza esplode a Brescia sotto i portici di piazza della Loggia mentre è in corso una manifestazione contro il terrorismo di destra organizzata dai sindacati e dal Comitato Antifascista. Il bilancio dell'attentato, rivendicato da un'organizzazione neofascista, è drammatico: otto morti, centodue feriti e una città destinata per sempre a fare i conti con una ferita aperta nella sua storia e nella sua memoria. Ricostruendo la dinamica di un evento centrale nella strategia della tensione, Valerio Marchi affronta con coraggio il modo in cui la tragedia è andata incontro a strumentalizzazioni politiche di comodo e ad altrettanto interessati fenomeni di oblio mentre, con il loro contributo, Silvia Boffelli e Saverio Ferrari portano la narrazione nel cuore della contemporaneità, affrontando il nodo dello stragismo fascista, perennemente al servizio di ambigui comitati d'affari. Un libro per comprendere le dinamiche del terrore e gli strumenti con cui diventa possibile utilizzare la paura per consolidare scandalosi giochi di potere.‎

‎Tobagi Benedetta‎

‎Una stella incoronata di buio. Storia di una strage. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Il 28 maggio 1974, in piazza della Loggia a Brescia, nel corso di una manifestazione antifascista, esplode una bomba che uccide otto persone fra cui Livia, un'insegnante di italiano che ama la poesia. Insieme a queste esistenze, scompare un mondo intero; il mondo prima del 1974, un anno che marca un punto di svolta per l'Italia e non solo. Dopo, niente e nessuno sarà mai più uguale. Benedetta Tobagi ci accompagna in un viaggio dentro i misteri recenti della vita italiana, per restituire un volto alle vittime e dare voce alla rabbia dei sopravvissuti. Perché «solo la verità può ristabilire un ordine nelle cose, dove il senso è stato distrutto», e solo la verità può porre fine all'ingiustizia e fare in modo che una strage non si riduca semplicemente a un luogo e a una data.‎

‎Barbacetto Gianni‎

‎Piazza Fontana. Il primo atto dell'ultima guerra italiana‎

‎ril. Il 12 dicembre 1969, una bomba scoppia all'interno della Banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana a Milano provocando 17 morti e 88 feriti. È la «madre di tutte le stragi», il prologo di una stagione di violenti attentati che insanguinerà l'Italia negli anni successivi, ma per Gianni Barbacetto rappresenta anche il primo atto di una strategia eversiva molto più ampia e ispirata a un sistematico disegno criminale. Quell'ordigno segna infatti l'inizio di una «guerra non ortodossa»: da una parte, un esercito occulto, senza divise e senza bandiere ma pronto a tutto, che riteneva di combattere contro il «mostro» comunista; dall'altra parte, cittadini inermi con l'unica colpa di trovarsi al momento sbagliato nel luogo sbagliato: una banca, un treno, una piazza, una stazione. Dopo gli anni dell'orrore e dell'indignazione, e dopo il fallimento quasi completo della via giudiziaria, quelle stragi sono state ridotte a occasione per meste cerimonie di commemorazione. Questo libro, frutto di una ricerca di decenni, dà voce in presa diretta ai magistrati che hanno indagato sull'eversione, getta nuova luce su eventi tra i più oscuri della nostra Repubblica, li collega tra loro e sottolinea come le vicende siano ormai chiare, le responsabilità accertate, il disegno e le connessioni svelati. E ribadisce che raccontare resta un dovere per non dimenticare.‎

‎Lucarelli Carlo‎

‎Piazza Fontana‎

‎br. Milano, 12 dicembre 1969. Una bomba esplode nella sede della Banca nazionale dell'agricoltura, in piazza Fontana. È una strage. È l'inizio della strategia della tensione che con il sangue e la violenza tenta la via del colpo di Stato autoritario. Lucarelli ricostruisce questo «romanzo nero della Storia d'Italia», guidandoci in un percorso disseminato di bugie, capri espiatori, coperture e depistaggi. In appendice, a cura di Nicola Biondo, la cronologia degli avvenimenti, la sintesi delle fasi processuali, le biografie dei protagonisti, la bibliografia e filmografia essenziali.‎

‎Consani Mario‎

‎Piazza Fontana. Per chi non c'era. Cosa c'è da sapere su una pagina decisiva della nostra storia‎

‎br. Sono trascorsi cinquant'anni da quel pomeriggio del 12 dicembre 1969, quando un potente ordigno esplode nel salone centrale della Banca nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, a Milano, uccidendo diciassette persone e ferendone più di ottanta. Quasi nello stesso momento, altre tre bombe scoppiano a Roma, fortunatamente senza causare vittime. È l'avvio della strategia della tensione messa in atto dalle formazioni neofasciste per influenzare l'opinione pubblica e trascinare il paese in una spirale autoritaria. Dopo appena settantadue ore dalla tragedia, viene individuato e arrestato un presunto colpevole tra le file degli anarchici, Pietro Valpreda, che poi sarà scagionato. Saranno necessarie tre ondate di processi, in un periodo lungo più di trent'anni, per identificare tra i veri "responsabili" dell'attentato due militanti della cellula padovana di Ordine nuovo. Ma a mezzo secolo di distanza, una verità giudiziaria completa ancora non c'è. Lo ricorda bene chi c'era, lo sanno in pochi tra quelli che ancora non erano nati. Partendo dagli atti processuali e dalle sentenze dagli anni Ottanta a oggi, da conversazioni e interviste con i protagonisti, Mario Consani ricompone con rigore i pezzi fondamentali delle vicende intorno a Piazza Fontana per spiegare i decenni più caldi della storia italiana dal dopoguerra alle generazioni che sono venute dopo. Prefazione del Sindaco di Milano Beppe Sala. Con un'intervista al giudice Guido Salvini.‎

‎Pasolini Pier Paolo; Sofri A. (cur.)‎

‎12 dicembre. Con DVD video‎

‎brossura Un cofanetto che contiene: il film "12 dicembre" di Pierpaolo Pasolini e Giovanni Bonfanti, come extra video 50 minuti di filmati di cinema militante degli anni '70 commentati con una selezione di canzoni del proletariato di Lotta Continua; il libro "Il malore attivo dell'anarchico Pinelli", a cura di Adriano Sofri, con scritti, tra gli altri, di: Licia Pinelli, Goffredo Fofi e Mauro Decortes del Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa.‎

‎Damiani Antonio; Framba Maurizio‎

‎Parole per piazza Fontana. Biennio rosso, strage nera‎

‎ill., br. L'idea di questo libro è nata per raccontare quello che ha voluto dire per i lavoratori del Monte dei Paschi di Siena confrontarsi con un evento fondamentale nella storia del Paese; nel 2009 infatti era entrata a far parte di Montepaschi la Banca Nazionale dell'Agricoltura nella cui sede di Piazza Fontana fu consumata la strage, dunque in seguito alla fusione i lavoratori e i sindacalisti della banca si sono sentiti, se possibile, ancora più coinvolti. Viene così raccontato tutto ciò che, negli anni, il coordinamento Fisac Cgil del Monte dei Paschi ha realizzato per ricordare quei tragici avvenimenti, dando con tinuità al lavoro compiuto precedentemente dal sindacato della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Sono stati inoltre coinvolti giornalisti, storici, militanti politici e sindacali, scrittori, artisti, familiari delle vittime, per acquisire la loro conoscenza e memoria sulla strage e per dare voce anche ai sentimenti evocati dal ricordo. Vengono inoltre ospitati nel libro gli interventi di una scrittrice e di un gruppo di cartoonists che, pur non avendo vissuto direttamente gli anni di cui si parla nel libro, hanno fornito contributi preziosi utilizzando le loro specifiche for me d'arte. Si è così composto nel libro un concerto di voci, un tributo, un coro, un corteo di parole, «Parole per Piazza Fontana». Con il contributo di Carlo Arnoldi, Alessio Atrei, Simona Baldanzi, Marco Cattaneo, Lido Contemori, Francesco Del Casino, Saverio Ferrari, Paolo Lombardi, Paolo Morando, Antonio Pizzinato, Saro Pizzuto, Tiziano Riverso, Vanessa Roghi, Guido Scalvinelli, Fortunato Zinni. Prefazione di Luciana Castellina.‎

‎Barbacetto Gianni‎

‎Piazza Fontana. Il primo atto dell'ultima guerra italiana‎

‎br. Il 12 dicembre 1969, una bomba scoppia all'interno della Banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana a Milano provocando 17 morti e 88 feriti. È la «madre di tutte le stragi», il prologo di una stagione di violenti attentati che insanguinerà l'Italia negli anni successivi, ma per Gianni Barbacetto rappresenta anche il primo atto di una strategia eversiva molto più ampia e ispirata a un sistematico disegno criminale. Quell'ordigno segna infatti l'inizio di una «guerra non ortodossa»: da una parte, un esercito occulto, senza divise e senza bandiere ma pronto a tutto, che riteneva di combattere contro il «mostro» comunista; dall'altra parte, cittadini inermi con l'unica colpa di trovarsi al momento sbagliato nel luogo sbagliato: una banca, un treno, una piazza, una stazione. Dopo gli anni dell'orrore e dell'indignazione, e dopo il fallimento quasi completo della via giudiziaria, quelle stragi sono state ridotte a occasione per meste cerimonie di commemorazione. Questo libro, frutto di una ricerca di decenni, dà voce in presa diretta ai magistrati che hanno indagato sull'eversione, getta nuova luce su eventi tra i più oscuri della nostra Repubblica, li collega tra loro e sottolinea come le vicende siano ormai chiare, le responsabilità accertate, il disegno e le connessioni svelati. E ribadisce che raccontare resta un dovere per non dimenticare.‎

‎Salvini Guido; Sceresini Andrea‎

‎La maledizione di Piazza Fontana. L'indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati‎

‎ill., br. Le rivelazioni esclusive del giudice che ha condotto l'ultima istruttoria su piazza Fontana. Giugno 2005: la Corte di cassazione conferma l'assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice Guido Salvini, autore dell'istruttoria che ha portato all'ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. "La prego contattarmi personalmente - recita - per novità su piazza Fontana." È il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista Andrea Sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza Fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Nel corso di dieci anni Salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha raccolto elementi e riscontri. Una narrazione ricca di elementi inediti, a cinquant'anni dalla strage. La vicenda più drammatica della nostra Repubblica raccontata come un grande giallo italiano.‎

‎Cucchiarelli Paolo‎

‎Il segreto di Piazza Fontana. Nuova ediz.‎

‎ill., br. 12 dicembre 1969: il nostro venerdì nero. In un Paese che - dopo il fascismo e la guerra civile si credeva innocente, quattro esplosioni lacerano il pomeriggio invernale, una a Milano e tre a Roma. Per la più grave, alla Banca Nazionale dell'Agricoltura di piazza Fontana a Milano, moriranno in diciassette. I feriti sono in tutto centocinque. Comincia la strategia della tensione, comincia la stagione dei sotterfugi e delle manipolazioni, della corruzione e dei soprusi: la stagione che dura ancora oggi. La sua serietà, la sua passione per la verità - in un Paese in cui questi sono pregi rari - ha portato l'autore a indagare per dieci anni e a penetrare la cortina di acciaio di un segreto coltivato da tutte le parti politiche. Il segreto indicibile delle doppie bombe, piazzate dagli anarchici e raddoppiate dai fascisti; il segreto delle altre due bombe scomparse e dell'esplosivo utilizzato in quel giorno fatidico; quel che sapeva la DC, quel che sapeva il PCI, quel che sapevano gli USA e la NATO. Un segreto che non salva nessuno. E che spiega anche la tragica morte di Pinelli, Calabresi, Feltrinelli. Dopo troppe assoluzioni, dopo che con l'ultima sentenza i parenti delle vittime sono stati condannati a risarcire le spese processuali, il nostro Pasticciaccio finalmente si sbroglia.‎

‎Cucchiarelli Paolo‎

‎Il segreto di Piazza Fontana‎

‎br. 12 dicembre 1969, il nostro venerdì nero. In un Paese che dopo il fascismo e la guerra civile si credeva innocente, quattro esplosioni lacerano il pomeriggio invernale, una a Milano e tre a Roma. Per la più grave, alla Banca nazionale dell'agricoltura di piazza Fontana a Milano, moriranno in diciassette. I feriti sono in tutto centocinque. Comincia la strategia della tensione, comincia la stagione dei sotterfugi e delle manipolazioni, della corruzione e dei soprusi: la stagione che dura ancora oggi. Leggete, leggete questo libro. La sua serietà, la sua passione per la verità - in un Paese in cui questi sono pregi rari - ha portato l'autore a indagare per dieci anni e a penetrare la cortina di acciaio di un segreto coltivato da tutte le parti politiche. Il segreto indicibile delle doppie bombe, piazzate dagli anarchici e raddoppiate dai fascisti; il segreto delle altre due bombe scomparse e dell'esplosivo utilizzato in quel giorno fatidico; quel che sapeva la DC, quel che sapeva il PCI, quel che sapevano gli USA e la NATO. Un segreto che non salva nessuno. E che spiega anche la tragica morte di Pinelli, Calabresi, Feltrinelli. Dopo troppe assoluzioni, dopo che con l'ultima sentenza i parenti delle vittime sono stati condannati a risarcire le spese processuali, il nostro pasticciaccio finalmente si sbroglia...‎

‎Cederna Camilla‎

‎Pinelli. Una finestra sulla strage‎

‎br. È il 15 dicembre 1969, a Milano è da poco passata la mezzanotte. Da tre giorni non si parla d'altro che dell'attentato alla Banca dell'Agricoltura, in piazza Fontana. Per Camilla Cederna è stata una lunga giornata, quella dei funerali in Duomo delle diciassette vittime della strage. Si è appena addormentata, quando all'improvviso squilla il telefono. Sono gli amici e colleghi giornalisti Corrado Stajano e Giampaolo Pansa: "Fatti trovare in strada tra cinque minuti, è successo qualcosa in questura". Così inizia il libro che state per leggere. Un libro che Camilla Cederna scrisse dopo le sue indagini di quei giorni e destinato a suscitare scalpore ancora per molto tempo. All'origine, piazza Fontana: il luogo in cui un'intera generazione perse l'innocenza, in cui l'entusiasmo e la positività della contestazione si dileguarono di fronte alla strategia della tensione. Cercando i responsabili della bomba, la polizia ferma alcuni esponenti del movimento anarchico, tra cui Giuseppe Pinelli e Pietro Valpreda. Dopo tre giorni di interrogatori, Pinelli vola giù da una finestra della questura, in circostanze mai del tutto chiarite. Gli inquirenti e l'opinione pubblica, tutti gli italiani si dividono: è stato suicidio, incidente o forse qualcosa di peggio? Chi era presente in quella stanza al momento del fatto, con una finestra aperta in pieno dicembre?‎

‎Severini Marco‎

‎Licia. Storia della prima italiana che denunciò un questore‎

‎br. Questo lavoro, che si basa su un'intervista esclusiva e l'utilizzo di fonti edite e inedite, ripercorre la lunga vicenda e la coraggiosa battaglia di una donna, Licia Rognini Pinelli, che da mezzo secolo cerca di ottenere verità e giustizia. Nel 1969, all'inizio dei cosiddetti "anni di piombo", Licia ha perso il marito, uomo simbolo dell'anarchismo milanese, e da allora lotta, insieme alle due figlie, per conoscere le ragioni della sua morte.‎

‎Deaglio Enrico‎

‎La bomba. Cinquant'anni di Piazza Fontana‎

‎ill., ril. "La bomba del 12 dicembre 1969 ha cambiato l'Italia; o meglio l'ha picchiata come un pezzo di ferro rovente su un'incudine, umiliata. Per cinquant'anni, tutta la vasta cospirazione di potere che l'ha prodotta ha lavorato per lei, perché restasse impunita e si moltiplicasse. È una storia talmente enorme che non si sa da che parte cominciare." E la storia comincia dalle cicatrici, dalle premonizioni, dalle coincidenze, dai luoghi da cui la Storia è passata. E riemergono il tassista Rolandi, la fatale stanza della Questura da cui precipitò Pinelli, il "colpo di stato" in Procura, il "silenzio monumentale di Milano", l'angosciante Veneto profondo in cui la bomba venne concepita, le manovre finanziarie intorno alla banca della strage, la sublime arte del depistaggio che da allora ci ha sempre accompagnato. La ricerca diventa così uno "studio in rosso" sulla struttura del potere in Italia e sulle nobili forme di resistenza che lo hanno contrastato, con le armi dell'amicizia, della parola, della musica, del coraggio civile. In mezzo campeggia, senza tempo, il grande quadro di Enrico Baj - la nostra Guernica che venne bendato perché troppo vero. Questo è un viaggio nella memoria, che ha l'andamento di un giallo e racconta l'ultimo mezzo secolo di storia italiana, come non l'abbiamo mai sentita. Chi non c'era potrà respirare l'aria pesante di quei giorni, quando sembrava che fosse buio a mezzogiorno. Chi c'era ritroverà la ferocia della bomba che scoppia, e poi si ritira, e poi si riproduce, e continua a scoppiare per decenni, con il potere di assoggettare tutti - tutti? - alla sua ferocia e al suo ricatto. Con lo sguardo di chi ha vissuto questa storia dall'inizio, Enrico Deaglio ricompone l'intrigo mettendo insieme le scoperte - alcune clamorose - degli ultimi dieci anni e nuovi spunti di ricerca con la speranza che una verità si possa raggiungere e, soprattutto, rendere nota.‎

‎Sceresini Andrea; Palma Nicola; Scandaliato Maria Elena‎

‎Piazza Fontana. Noi sapevamo. Golpe e stragi di Stato. La verità del generale Maletti‎

‎br. Cosa accadde veramente in piazza Fontana alle 16.37 di quel 12 dicembre 1969? Per quale motivo i servizi segreti intervennero per depistare le indagini? Chi furono i responsabili di questa e delle molte altre stragi che si susseguirono in una micidiale escalation di violenza a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e dei Settanta? Perché lo Stato, pur sapendo, non reagì? Dopo oltre 35 anni di latitanza sudafricana, l'ex generale del S.I.D. (Servizio Informazioni Difesa) Gian Adelio Maletti, unico condannato in via definitiva nei processi per la strage di piazza Fontana, accetta finalmente di raccontare la sua verità ai giornalisti Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma. Superata la soglia dei novant'anni, Maletti rende noti per la prima volta nomi e cognomi di mandanti ed esecutori, complici e conniventi, sfogliando le pagine più oscure di un album di ricordi che attraversa un'intera, tragica stagione della storia italiana. I sette chili di tritolo alla Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, la bomba nel cestino di piazza della Loggia, i quattro colpi di pistola con cui venne freddato Mino Pecorelli, si intrecciano alle trame della Loggia P2, alla storia di Ordine Nuovo e dell'Avanguardia Nazionale, "lo so i loro nomi", afferma Maletti in un passaggio dell'intervista. L'indagine dei tre giornalisti riapre gli archivi del generale e uno spiraglio di verità lontano dalle versioni ufficiali. Prefazione di Paolo Biondani.‎

‎Dopo le bombe. Piazza Fontana e l'uso pubblico della storia‎

‎br. Tre generazioni di storici concentrano anni di studio sulla strage di piazza Fontana in un volume corale, accostando le nuove linee di ricerca sul tema a un documentato inquadramento degli eventi. A partire dall'analisi di come oggi la strategia della tensione è studiata nelle aule di scuola e dallo sguardo dei mass media stranieri e italiani, gli autori provano a capire, cinquant'anni dopo le bombe, cosa rimane della strage di piazza Fontana e della strategia della tensione e come raccontare questa complessa fase della storia italiana ed europea, fornendo possibili nuovi strumenti di studio. Questo, anche se non sembra, è un libro di storia del tempo presente. Non perché non ci sia ancora tanto da dire e da indagare sulla vicenda, ma perché è sempre più urgente porre l'attenzione della storiografi a su come quegli eventi e quel periodo sono visti oggi. Smascherare l'origine di alcune storture attuali dell'immaginario collettivo è necessario per aiutare tutti, soprattutto i giovani, a comprendere che questa storia continua a essere la loro e la nostra storia e per correggere finalmente la rotta dell'attuale disgregazione politico-culturale. Postfazione di Mirco Dondi. Con scritti di: Aldo Giannulli, Davide COnti, Elia Rosati, Giulio D'Errico, Elio Catania, Erica Picco, Sara Troglio, Fabio Vercilli.‎

‎Tobagi Benedetta‎

‎Piazza Fontana. Il processo impossibile‎

‎br. In un racconto serrato e documentatissimo, Benedetta Tobagi indaga la strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969) a partire dal primo processo sull'attentato, un processo-labirinto celebrato tra Milano, Roma e infine Catanzaro nell'arco di quasi vent'anni. Prima di essere affossato da assoluzioni generalizzate, esso porta alla luce una sconcertante trama di depistaggi fino a trasformarsi in un processo simbolico allo Stato: una ricostruzione che si arricchisce e trova sostanziali conferme nei decenni successivi. Piazza Fontana sottopone il sistema della giustizia a una torsione estrema; è un incubo, ma insieme un risveglio. Se da un lato la tragedia dell'impunità alimenta un profondo sentimento di sfiducia, dall'altro comporta una dolorosa presa di consapevolezza che contribuisce alla maturazione di una coscienza critica in ampi settori del mondo giudiziario e tra i cittadini.‎

‎PIAZZA DELLA SCALA (MILANO). (riproduzione di stampa d’epoca).‎

‎Cm 36x25 al vivo, riproduzione di stampa d’epoca, stampata a torchio e acquerellata a mano. In buono stato.‎

‎PIAZZA CORDUSIO (MILANO). (Riproduzione di stampa d’epoca).‎

‎Cm 36x25 al vivo, riproduzione di stampa d’epoca, stampata a torchio e acquerellata a mano. In buono stato.‎

‎Leitch W. L. dis.‎

‎The town & convent of Piazza. Sicily‎

‎Stampa, antica ed originale, con raffiguara la cittadina di Piazza Armerina in prov di Enna. Autore: Leitch W. L. dis.. Luogo: Piazza Armerina (EN). Anno: 1851. Tecnica: incisione in acciaio. Dimensioni: 133x192. Opera inserita in alcune edizioni tra cui " Les Iles e les Bords de la Mediterranée comprenant la Sicile ...." di M. Clément Pellé edita a Londra e Parigi da Fisher, Son & C. nel 1841 - "Il Mediterraneo illustrato le sue isole e le sue spiagge", edita a Firenze nel 1851 presso Spirito Batelli‎

‎Saint - Non‎

‎Vue prise dans les environs de Piazza jolie Ville située au centre de la Sicile et dans la partie la plus fertile du Val di Noto‎

‎Stampa, antica ed originale, con veduta dei dintorni di Piazza Armerina. Pieghe al margine dx. Autore: Saint - Non. Luogo: Piazza Armerina. Anno: 1786. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 166x243. Tratta dal vol. IV° della monumentale opera " Voyage ou Description des Royaumes de Naples et de Sicilie " edita a Parigi dal 1781 al 1786‎

‎Saint - Non‎

‎Vue Dessinée dans les environs de Pietra Percia petite Ville située près de Piazza dans le Val di Noto‎

‎Stampa, antica ed originale, con veduta dei dintorni del piccolo villaggio di Pietra Percia, nella Val di Noto. Autore: Saint - Non. Luogo: Piazza Armerina. Anno: 1786. Tecnica: incisione in rame. Dimensioni: 172x247. Tratta dal vol. IV° della monumentale opera " Voyage ou Description des Royaumes de Naples et de Sicilie " edita a Parigi dal 1781 al 1786‎

‎Le Beau, Pierre-Adrien‎

‎"Entrée des Francais dans Turin le 17 firmaire an 7"‎

‎Incisione in rame (mm. 445x570 con margini), firmata dagli autori nella parte inferiore della veduta. In basso al centro il titolo: "Entrée des Francais dans Turin le 17 firmaire an 7", cui segue il resoconto dell'avvenimento su quattro righe. Seguono le indicazioni tipografiche: a sinistra, "Deposée à la Biblioteque Nationale"; a destra, "A Paris, chez Jean, rue Jean de Beauvais N° 32". Veduta prospettica - inusuale tra quelle dell'epoca - di Piazza delle Erbe (attuale Piazza Palazzo di Città) nel giorno dell'ingresso delle truppe francesi in Torino, il 7 dicembre 1798, sotto il comando del generale Joubert. Centrale il Palazzo del Municipio con, a lato, la Torre Civica abbattuta da Napoleone solo tre anni dopo durante la sua occupazione. Sulla battuta inferiore, centrale, il timbro "Bibliothèque de San Donato": la biblioteca fu dispersa a Parigi nel 1880 (cfr. Catalogue vente aux enchères publiques le mercredi 5 mai 1880 et les jours suivants). . A. Peyrot, I, 244, p. 372.‎

‎Pianta del Giardino Pubblico dei Ripari e sue adiacenze‎

‎Litografia originale (mm 460x635). Interessante carta topografica databile intorno al 1875, dei progetti per l'aiuola Balbo di Piazza Cavour a Torino, su progetto di Ernesto Sambuy -sovrintendente ai giardini pubblici- che propose l'abbattimento dei baluardi di San Giovanni e Sant'Andrea per sostituirli da due polmoni verdi. Da notare la toponomastica delle vie, differente da quella attuale ( come Via del Re, attuale Corso Vittorio Emanuele; Via Borgo Nuovo, ora Via Mazzini; Via dell'Ospedale, odierna Via Giolitti). In alto centrale il titolo "Pianta del Giardino Pubblico dei Ripari e sue adiacenze", subito sotto la scala 1:2000; a sinistra indicazione della Città di Torino e dell'Ufficio d'Arte. . .‎

‎Luigi Cherbuin (Basilea 1810 - Milano 1875)‎

‎Piazza Borromeo in Milano‎

‎Acquatinta misura: mm 140 x 190 Importante acquafortista e disegnatore attivo per lo più a Milano. Autore di un gran numero di vedute fù il principale illustratore dell'Album Esposizione di Belle Arti in Milano. Tale album venne pubblicato annualmente dal 1839 al 1861 prima da Carlo Canadelli e poi da Giuliano Canadelli e C., in forma di strenna con tavole ritraenti le opere esposte annualmente presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Egli fu un abile e attento vedutista capace di cogliere il bello della vita quotidiana tanto incidendo da sue stesse invenzioni tanto riproducendo dipinti o fotografie di altri autori. A tal proposito vale la pena ricordare la serie del Dragherrotipo delle vedute milanesi, primo esempio di impiego della fotografia quale modello per le incisioni,  esteso anche ad altre città italiane per un totale di 119 tavole. Questa tavola di traduzione riprende un dipinto eseguito da Angelo Inganni (Brescia 1807 - Gussago 1880) su commissione del Nobile Signor Filippo dei Marchesi Villani. Vediamo Piazza Borromeo a Milano durante una copiosa nevicata. Gli edifici che circondano la piazza hanno i tetti imbiancati, gli esili alberi in primo piano sono spogli, animano la scena signori in tuba e pastrano, un curato, due cani, un carro e una carrozza, una scena animata che pare descritta come in un fotogramma. Si noti a destra l’insegna di un rivendita di "Tabacchi/sale e cartaboll” appena sotto l’insegna con l’aquila bicipite dell’Imperatore d’Austria. Oltre l’immagine in basso inciso il titolo e più sotto nell'angolo destro "Cherbuin dis. et inc". Impressione eccellente dai contrasti chiaroscurali. Ottimo stato di conservazione. Piccoli margini oltre la battuta del rame. Bibliografia: Paolo Arrigoni, Milano nelle vecchie stampe, 1970 (Album Esposizione di Belle Arti in Milano, a III-XI, 1839-51), 1970, 189/6.‎

‎Luca Beltrami (Milano 1854 - Roma 1933)‎

‎Demolizione dell'isolato Rebecchino, Milano 1875‎

‎Acquaforte misure: mm 100 x 118 Pittore, incisore e architetto eclettico. Studiò inizialmente all'Accademia di Belle Arti di Brera che presto abbandonò per continuare la formazione presso la scuola di Architettura del Politecnico di Milano. Dopo la laurea, nel 1876, si trasferì a Parigi presso la Scuola di Belle Arti che non frequenterà assiduamente privilegiando viaggi di studio e lo studio di diversi cantieri. Beltrami ebbe un ruolo di rilievo come architetto, come restauratore e come incisore. La passione per tale tecnica gli venne trasmessa dall'amico Luigi Conconi (Milano 1852 - Milano 1917). Realizzerà diverse incisioni eseguite con segno rapido e deciso di pieno gusto scapigliato, tutte in tirature occasionali. Questa stampa è uno straordinario documento storico, una fotografia di storia milanese. Viene rappresentato il momento in cui veniva abbattuto l'antico gruppo di case medioevali, eliminate per fare spazio all'attuale piazza Duomo. L'intero isolato caratterizzato da portici, negozi e abitazioni era chiamato del Rebecchino. Il nome deriva da una locanda presente nel rione che come insegna aveva la raffigurazione di una donna che suonava la ribeca. Durante i lavori per il rifacimento della facciata del Duomo si prese in considerazione l'idea di allargare la piazza e il progetto di demolizione fu inserito nel Piano Generale di Milano del 1810. I lavori iniziarono 50 anni dopo e la demolizione avvenne in occasione della visita in città dell'imperatore tedesco Guglielmo I. Assistiamo ad uno spaccato della vita milanese dell'ottocento; uomini, donne e animali gremiscono la piazza, osservano e commentano la scena, mentre alle loro spalle qualche muro è già crollato. La luce fredda di una mattina di ottobre crea contrasti chiaroscurali forti che rendono la facciata del Duomo iridescente. Incisa in alto a destra la scritta: "3 ottobre/1875/LB".  Impressione eccellente, molto curata con morbida velatura d’inchiostro più marcata nella zona inferiore del foglio e con effetti di pulitura nelle zone in luce. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. L'opera faceva parte dell'album di sei acqueforti di Luca Beltrami pubblicato a spese dalle Società per l'Esposizione Permanente di Belle Arti per i suoi soci per l'anno 1879 e stampato a Torino Presso Carlo Lovera. Stato: Unico. Un esemplare simile è conservato presso la Raccolta Bertarelli di Milano http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/H0080-03980/?view=ricerca&offset=33. Dal catalogo: Luca Beltrami acquafortista (1909), compilato dall'autore stesso con lo pseudonimo di Polifilo, si apprende che l'acquaforte è stata il "dono annuale della Società di Belle Arti di Milano, nel 1879". Bibliografia: A.M.Comanducci, Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni - II ediz. Milano 1945; Polifilo, Beltrami acquafortista, Milano 1909, n.2 pag.33; A. Mazzetti, L'acquaforte lombarda nella seconda metà dell'800, Milano, n 39; S. Paoli, Luca Beltrami (1854-1933). Storia, Arte e Architettura a Milano, Milano, Castello Sforzesco 27 marzo - 29 giugno 2014.‎

‎Vico Calabrò (Belluno 1938 - Coldogno)‎

‎Feltre, Piazza Maggiore, 1971‎

‎Penna misure: mm 240 x 330 Pittore, frescante e incisore italiano. Dopo gli studi scientifici, dal 1961 si dedica alla pittura grazie al maestro Bruno Saetti (Bologna 1902 - Bologna 1984) e grazie a diversi viaggi nelle città italiane durante i quali studia Giotto, Masaccio ma anche l'arte etrusca e i mosaici di Monreale. Nel 1964 si trasferisce in Spagna avvicinandosi all'opera di Goya e di Picasso e l'anno successivo a Parigi. Collabora con riviste e periodici e illustra libri per scrittori contemporanei. Si avvicina all'incisione presso la stamperia d'arte Busato di Venezia; qui oltre a stingere amicizia con diversi artisti quali Ernesto Treccani (Milano 1920 - Milano 2009), Gina Roma (Vazzola 1914 - Fratta 2005), Giorgio Celiberti (Udine 1929) produce diverse litografie. Dal 1974 si dedica principalmente alla pittura a fresco realizzando dipinti murali, pubblici e privati sia in Italia che all'estero. In questo foglio vediamo rappresentato uno scorcio della Piazza Maggiore a Feltre. L'opera appartiene probabilmente agli studi che l'artista esegue nel 1971 quando viene chiamato a illustrare scorci della città. Attraverso un tratto a penna rapido ma puntuale, quasi una sorta di bozzetto, mostra allo spettatore la Torre del Campanon e gli edifici che la affiancano. Tutto è descritto con una sorta di sguardo che abbraccia l'insieme, delicatamente suggerisce le forme e i volumi insistendo su alcuni dettagli. La vegetazione, i profili delle case, la scalinata che porta alla chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano e la statua sull'estrema destra in basso di Panfilo Castaldi  (Feltre, ca. 1430 - Zara 1487) primo tipografo italiano e co-inventore con Gutenberg della stampa a caratteri mobili. Firma e data, VII 71, in basso a destra. Ottimo stato di conservazione, eccetto minimo ingiallimento del foglio.‎

‎Vico Calabrò (Belluno 1938 - Coldogno)‎

‎Feltre, Piazza Maggiore, 1971‎

‎Penna misure: mm 240 x 330 Pittore, frescante e incisore italiano., un artista poliedrico. Dopo gli studi scientifici, dal 1961 si dedica alla pittura grazie al maestro Bruno Saetti (Bologna 1902 - Bologna 1984) e attraverso diversi viaggi nelle città italiane studia Giotto, Masaccio ma anche l'arte etrusca e i mosaici di Monreale. Nel 1964 si trasferisce in Spagna avvicinandosi all'opera di Goya e di Picasso e l'anno successivo a Parigi. Collabora con riviste e periodici e illustra libri per scrittori contemporanei. Si avvicina all'incisione presso la stamperia d'arte Busato di Venezia; qui oltre a stingere amicizia con diversi artisti quali Ernesto Treccani (Milano 1920 - Milano 2009), Gina Roma (Vazzola 1914 - Fratta 2005), Giorgio Celiberti (Udine 1929) produce diverse litografie. Dal 1974 si dedica principalmente alla pittura a fresco realizzando dipinti murali, pubblici e privati sia in Italia che all'estero. Mediante una prospettiva dall'alto verso il basso, Calabrò rappresenta alcuni particolari della Piazza Maggiore a Feltre. L'opera appartiene probabilmente agli studi che l'artista esegue nel 1971 quando viene chiamato a illustrare scorci della città. Il tratto a penna rapido, quasi nervoso, descrive il lato sinistro della piazza; si riconosce la loggia del Palazzo neo-gotico Guarnieri, sullo sfondo la facciata della chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano che domina dall'alto, una parte della colonna con il Leone di San Marco e la statua di Vittorino de' Rambaldoni (Feltre 1373 - Mantova 1446) umanista ed educatore presso la corte dei Gonzaga. Firma, titolo e data in basso a destra a penna: Calabrò/Piazza Maggiore/luglio 71 Ottimo stato di conservazione, eccetto una piccola gora al centro.‎

‎3703. Verona. Piazza d'Erbe.‎

‎Albumina di cm 27x21.‎

‎16775. P. Z. - Verona. Piazza delle Erbe.‎

‎Photocrome su cartoncino di cm 22,5x17. Il processo fu inventato negli anni 1880 da Hans Jakob Schmid (1856-1924), un impiegato della compagnia svizzera Orell Gessner Füssli, un'impresa di stampe la cui storia risale al XVI secolo. La Füssli fondò la società per azioni Photochrom Zürich (conosciuta in seguito come Photoglob Zürich), come veicolo negli affari per lo sfruttamento commerciale del processo. Sia la Füssli che la Photoglob esistono ancora oggi. Dalla metà degli anni 1890 il processo fu concesso in licenza ad altre società, tra cui la Detroit Photographic Company, negli Stati Uniti, e la Photochrom Company di Londra. Il processo di fotocromia fu molto popolare negli anni 1890, quando la vera fotografia a colori era già stata sviluppata ma era ancora commercialmente impraticabile.‎

‎Trento. Piazza Duomo.‎

‎Stampa all'albumina di misure 140x100 mm applicata su cartoncino di misure 165x110 mm.‎

‎2966. Trento. Piazza Grande e Via Larga. [ora Piazza del Duomo e Via Belenzani].‎

‎Stampa fotomeccanica di misure 150x100 mm applicata su cartoncino di misure 165x110 mm.‎

‎2968. Trento. Piazza della Stazione.‎

‎Stampa fotomeccanica di misure 150x95 mm applicata su cartoncino di misure 170x110 mm.‎

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