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‎Cicerone Marco Tullio; Fedeli P. (cur.)‎

‎In difesa di Milone (Pro Milone)‎

‎brossura Accusato di avere ucciso il tribuno Clodio, Milone viene trascinato in giudizio. Di fronte a un tribunale straordinario e sotto la pressione ostile della folla vociante, Cicerone non riesce a convincere i giudici della peraltro improbabile innocenza di Milone. Ma l'orazione a noi giunta, frutto di una successiva rielaborazione, è il capolavoro dell'oratoria politica ciceroniana e in assoluto della prosa giuridica. Testo originale a fronte.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Fucecchi M. (cur.)‎

‎Difesa di Cluenzio. Testo latino a fronte‎

‎br. Nel 66 a.C. una fosca vicenda scuote Roma: Oppianico il giovane, figlio del defunto Stazio Albio Oppianico e di Sassia, accusa Cluenzio Abito - figlio di primo letto della donna e quindi figliastro di Oppianico - di aver avvelenato il patrigno per vendicarsi di un analogo tentativo che il patrigno stesso avrebbe compiuto ai suoi danni. Si scopre così la lunga catena di delitti commessi da Oppianico il vecchio per interesse e la corruzione dei magistrati che lo avevano assolto in un precedente processo intentatogli da Cluenzio. Un'arringa magistrale, considerata un capolavoro dell'oratoria penale. Al termine del processo Cluenzio è assolto dall'accusa di veneficio. Il ritratto di una Roma marcia, dove regnano corruzione e avidità.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Gasti F. (cur.)‎

‎Orazioni cesariane. Testo latino a fronte‎

‎brossura Sono le tre orazioni pronunciate da Cicerone tra il settembre/ottobre del 46 e il novembre del 45 a.C. di fronte a Cesare, all'epoca del dominio assoluto di quest'ultimo. La Pro Marcello è un discorso di ringraziamento indirizzato a Cesare per l'avvenuto perdono del senatore Claudio Marcello; la Pro Ligario è un discorso forense, pronunziato durante il processo contro Ligario, accusato di avere tramato con Giuba ai danni di Roma; la Pro rege Deiotaro è un'arringa in difesa di un ex pompeiano reo di avere progettato l'omicidio di Cesare.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Manzoni G. E. (cur.)‎

‎Opere retoriche. Testo latino a fronte‎

‎br. Le opere di Cicerone raccolte in questo volume sono espressione della cultura fondamentale per l'aggregazione sociale nel mondo antico greco e romano: vale a dire la retorica, intesa come arte del dire nelle pubbliche assemblee e del parlare pubblicamente nel foro e nei tribunali. Già nel trattato giovanile intitolato "De inventione" Cicerone si era occupato della prima delle cinque parti che, fin dalla "Retorica" di Aristotele, costituivano tradizionalmente l'oggetto di studio nelle scuole antiche: l'inventio, che è la capacità, scrive l'autore, di escogitare argomenti veri o verosimili, tali da rendere convincente una causa. Il progetto ciceroniano di trattare anche le successive quattro parti non ebbe mai seguito. Oltre al "De inventione", questo volume presenta il breve opuscolo intitolato "De optimo genere oratorum", cui seguono le più corpose trattazioni di scuola, denominate "Partitiones oratoriae" e "Topica". L'insieme costituisce il quartetto delle opere cosiddette minori di retorica di Cicerone. Di tutte queste viene qui fornita innanzitutto un'Introduzione storico-letteraria, seguita dall'elenco delle fonti, dalla discussione dei luoghi di controversa interpretazione filologica e dalla bibliografia specifica. Segue il testo latino con traduzione a fronte: il tutto con corredo di note esplicative. La trattazione delle quattro opere è preceduta da una sintesi di storia della retorica greca e latina, corredata da una bibliografia generale sulla materia.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Marinone N. (cur.)‎

‎Opere filosofiche. Testo latino a fronte‎

‎br.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Maselli G. (cur.)‎

‎In difesa di Lucio Flacco (Pro Flacco)‎

‎brossura Lucio Valerio Flacco viene sottoposto a processo per estorsione nell'autunno del 59 a.C., con ogni probabilità a seguito di reali abusi durante la sua brillante carriera militare. Ma Lucio Flacco aveva un grande merito: si era adoperato in modo risolutivo a favore di Cicerone nella repressione della congiura di Catilina. Cicerone si impegna pertanto nella difesa di Flacco con tutte le risorse della sua professionalità. Non c'è dubbio che la causa difesa da Cicerone fosse una cattiva causa, ciononostante ancora una volta riportò una vittoria e Flacco fu assolto.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Narducci E. (cur.)‎

‎L'amicizia. Testo latino a fronte‎

‎br. A Roma, in una società agitata da una lotta continua e spesso subdola che non faceva alcun conto dei sentimenti "l' amicitia" era anche un'arma politica, non solo un sentimento basato sulla simpatia reciproca. Nato insieme alle altre grandi opere filosofiche durante il periodo di forzato ritiro dalla vita politica, il "De amicitia" è il tentativo di Cicerone di superare questo concetto utilitaristico per riscoprire un'amicizia fine a se stessa, fondata sulla "virtus" e quindi ancorata a valori etici e personali. Emanuele Narducci esplora nel saggio introduttivo il concetto di "amicitia" a Roma e il significato profondo di quest'opera nell'insieme della produzione ciceroniana.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Negri A. (cur.)‎

‎L'amicizia‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio; Nenci F. (cur.)‎

‎La repubblica. Testo latino a fronte‎

‎br. Costruito come dialogo, il "De Repubblica" è uno dei testi fondamentali dell'intero corpus ciceroniano. Un testo di filosofia politica che analizza in maniera sorprendentemente attuale le possibili forme del governo e le sue altrettanto possibili degenerazioni. Cicerone riflette sulla natura della monarchia, sempre a rischio di trasformarsi in tirannide, sull'aristocrazia e sulla sua deriva in oligarchia, sulla democrazia che può scadere in demagogia. Ma si concentra anche sull'idea di giustizia e sulla sua pratica, all'interno dello stato e nei rapporti internazionali, sulla costituzione romana nel suo sviluppo storico e sulla figura dell'uomo di governo ideale, il princeps, colui il quale sacrifica l'interesse individuale a vantaggio di quello collettivo.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Pacitti G. (cur.)‎

‎De senectute-De amicitia. Testo latino a fronte‎

‎br. Composti nel 44 a.C., un anno prima morte di Cicerone, i dialoghi "De senectute" e "De amicitia" - insieme al "De officiis" - formano la triade di opere filosofiche in cui è espressa la summa del pensiero ciceroniano, plasmata dalla consuetudine di una vita intera con le grandi correnti di età ellenistica, quali lo stoicismo, l'epicureismo e l'Accademia platonica. Vecchiaia, dunque, come "fine attiva" della vita, fase vitale dell'esistenza del cittadino repubblicano, punto di riferimento soprattutto in funzione politica. Amicizia, invece, come cardine della moralità, pilastro sul quale poggia la nobilitas, intesa come espressione di quella repubblica senatoria destinata di lì a poco a scomparire.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Picone G. (cur.); Marchese R. R. (cur.)‎

‎De officiis. Quel che è giusto fare. Testo latino a fronte‎

‎br. Nel 44 a. C., in un periodo di profonda crisi delle istituzioni sociali e politiche di Roma, Cicerone dedica al figlio Marco un trattato che intende riordinare le forme dell'interazione tra i cittadini e rifondare la res publica. Consapevole che l'antico sistema di valori è ormai superato, Cicerone tenta di organizzare un sistema di trasmissione della memoria fra generazioni, regole di comportamento che indichino «quel che è giusto fare» ai giovani della città, cui tocca ripartire dalle rovine ancora fumanti dello Stato. Una specie di «Etica spiegata a mio figlio», come si intitolerebbe oggi, che è diventata uno snodo fondamentale per il mondo latino, medievale e moderno, permeando la cultura occidentale fino ai giorni nostri.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Pierini Degli Innocenti R. (cur.)‎

‎Lettere dall'esilio. Testo latino a fronte‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio; Ricchieri T. (cur.)‎

‎Orazione sul comando di Pompeo-De imperio Cn. Pompei. Testo latino a fronte. Ediz. bilingue‎

‎br. Nel 66 a.C. Cicerone è pretore e pronuncia il primo discorso pubblico della sua carriera, dopo aver già riportato negli anni precedenti importanti successi in tribunale. L'occasione è offerta dalla proposta di legge del tribuno della plebe Gaio Manilio di attribuire a Pompeo un comando straordinario nella guerra contro Mitridate, l'inafferrabile re del Ponto che da più di vent'anni teneva Roma in scacco minacciando i suoi domini in Oriente. Cicerone prende la parola a sostegno della legge, inserendosi in un acceso dibattito politico tra i più convinti difensori delle prerogative del senato e quei gruppi sociali - popolo e ceto equestre - che reclamavano un uomo solo al comando per porre fine alla grave crisi economica provocata dal protrarsi del conflitto mitridatico. Nel celebrare Pompeo, Cicerone ritrae l'uomo "divino", il comandante ideale più volte artefice della salvezza di Roma, la figura nella quale l'indiscusso primato militare si sposa con le più alte doti di humanitas. Con un discorso dalla prosa fluida e brillante, in cui lo scorrere dell'argomentazione lascia ampio spazio alla riflessione teorica sull'economia e sul buon governo dell'impero, Cicerone contribuì in maniera determinante all'approvazione della legge, assicurandosi l'appoggio di Pompeo per la sua corsa al consolato: appena tre anni dopo, proprio a Cicerone sarebbe toccato di mettere in salvo la res publica dalla mortale minaccia di Catilina. Introduzione di Gianluigi Baldo.‎

‎Cicerone Marco Tullio; Storoni Mazzolani L. (cur.)‎

‎Le catilinarie. Testo latino a fronte‎

‎brossura‎

‎Cicerone Marco Tullio; Timpanaro S. (cur.)‎

‎Della divinazione‎

‎br. Introduzione, traduzione e note di Sebastiano Timpanaro «Mi meraviglio che un aruspice non si metta a ridere quando incontra un altro aruspice». Cicerone aveva ben presente il celebre motto di Catone il Vecchio mentre componeva il De divinatione (44 a.C.). Nel dialogo, il fratello Quinto, suo interlocutore, seguendo la dottrina degli stoici difende l'eterogeneo armamentario delle pratiche divinatorie, che va dal consultare gli oracoli all'interpretare il volo degli uccelli, al decifrare prodigi, portenti e inusuali segni celesti per ricavarne anticipazioni sul futuro. Cicerone, invece, ne è un fiero e convinto detrattore: tutti i fenomeni hanno cause naturali, anche quando appaiono straordinari, ed è meglio rassegnarsi all'ignoranza che cadere nella superstizione. E se da cittadino e uomo politico, nel timore che l'incredulità generi pericolosi sovvertimenti sociali è costretto a difendere il ricorso ai riti divinatori come instrumentum regni, in quanto filosofo egli denuncia con veemenza l'infondatezza e il carattere ridicolo di tali pratiche che alimentano terrori irrazionali finendo con l'inquinare l'autentico sentimento religioso.‎

‎Cicerone Q. Tullio‎

‎Come vincere le elezioni. Nuova ediz.‎

‎br. Questa lettera di Quinto Tullio Cicerone risulta estremamente utile perché il suo contenuto fa comprendere il "clima politico" che caratterizzava le fasi finali della Repubblica Romana, specialmente in occasione di "competizioni elettorali". Ciò che sorprende è la sua straordinaria "attualità", tale da sembrare scritta anche per la situazione politica-culturale che sta caratterizzando oggi la vita del Bel Paese. L'importante, in una competizione elettorale, è "vincere", preoccuparsi di "apparire" più che di "essere", "farsi amici", "screditare" gli avversari, abbondare in "promesse" ecc. Prefazione di Giuseppe Vatinno.‎

‎Cilli Oronzo‎

‎Guida completa al mondo di Tolkien‎

‎br. Tutte le opere, dallo Hobbit al Silmarillion, fino al Signore degli Anelli, con aneddoti, indiscrezioni e segreti dell'universo letterario di Tolkien. Vita e curiosità dei personaggi tolkieniani, da Bilbo Baggins a Thorin Scudodiquercia, da Frodo il Portatore dell'Anello ad Aragorn, da Gandalf a Gollum. La Terra di Mezzo dalla A alla Z: Hobbit, Nani, Uomini, Ent, Stregoni, Elfi e altre creature che abitano questo mondo fantastico. Tutti i film, realizzati o solo progettati, e i fumetti sull'opera di Tolkien con curiosità e notizie dal set; registi, attori e differenze tra libri e pellicole, dal film d'animazione di Bakshi alle trilogie di Peter Jackson, dalle parodie al progetto incompiuto dei Beatles con loro come attori! Un viaggio attraverso i luoghi più significativi per lo scrittore e il suo mondo. Dall'Inghilterra fino alla Nuova Zelanda e... all'Italia! Le lingue elfiche e naniche, e anche il linguaggio nero: l'invenzione degli idiomi che influenzerà tutta la letteratura fantastica a venire. Alla scoperta di J.R.R. Tolkien: non una semplice biografia, ma aneddoti e curiosità mai raccontati sul creatore degli Hobbit. Da un esperto di fama internazionale: i libri, i film, le serie, i personaggi, i luoghi, il mito dell'autore fantasy più amato al mondo. Quando si pensa a Tolkien e al suo successo letterario, immagini di Elfi, Hobbit, draghi, territori leggendari e avventure mozzafiato si materializzano prodigiosamente ai nostri occhi. E la voglia di mettersi in viaggio insieme ai personaggi tolkieniani che più ci hanno emozionato diventa irrefrenabile! Ma se Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit costituiscono le opere più rappresentative di J.R.R. Tolkien, dietro questo nome e al suo immenso genio creativo si nasconde un universo sfavillante di oscuri segreti, preziose intuizioni e aneddoti imperdibili, tutto da scoprire. Dalla barba di Gandalf alla lentezza di Barbalbero, dalle mura di Gondor alle rovine di Moria, passando per le lingue elfiche e i backstage più celebri dei capolavori cinematografici - con un capitolo dedicato alla nuova edizione di LOTR -, questa guida, la prima scritta da un esperto e studioso di Tolkien di fama mondiale, ci conduce in un viaggio unico nella vita e nel mondo fantastico dello scrittore inglese più amato di sempre.Un libro da leggere e rileggere, capace di saziare anche i cultori più avidi e di risvegliare in noi emozioni e sentimenti ancestrali. Perché l'avventura può bussare alla porta quando meno te lo aspetti, con un cappello grigio e dell'erba pipa in tasca... Con la prefazione di John Howe e la postfazione di Brian Sibley.‎

‎Cimadamore Daniela‎

‎La donna francese. Garçonne e femme fatale‎

‎br. Durante la Prima Guerra Mondiale, la donna francese viene mobilitata per sostituire in diversi ambiti gli uomini che erano al fronte. Al termine del conflitto, così, si intraprende, per la prima volta nella storia, un cammino verso una difficile e contrastata emancipazione. Se da una parte la donna borghese si trova libera di subentrare in settori lavorativi prima di allora riservati ai soli uomini, al contrario, nella realtà di provincia ne rimane quasi esclusa a causa della forte reticenza ad una liberalizzazione della donna che avrebbe potuto vederla indipendente economicamente e quindi lontana dai canoni tradizionali. Gli anni Venti diventano folli tra balli, cinema e feste; palcoscenico di forti contrasti tra una dominazione maschilista che coinvolge anche la medicina, accusando le donne di perdere la femminilità e di scadere in una vera malattia deviante. Non meno importante è quel diritto alla citoyenneté non concesso, per il quale si lottava fin dai tempi della rivoluzione francese. Per comprendere meglio l'importanza di questo periodo storico se ne è analizzato il carattere anticonformista ed emancipatore partendo dal romanzo "La Garçonne" di Victor Margueritte.‎

‎Cimini M. (cur.); Poitrenaud-Lamesi B. (cur.)‎

‎Ignazio Silone o la Logica della privazione. Atti del Convegno Internazionale di Studi Caen (7 Febbraio 2019) Pescina (23-24 Agosto 2019)‎

‎brossura Prendendo le mosse da una consolidata attività di collaborazione tra il LASLAR («Lettres, Arts du Spectacle, Langues Romanes») dell'Université de Caen (Normandia) e il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara, questo volume raccoglie i frutti di un comune progetto di ricerca intorno all' "immaginario pauperistico" nell'opera di Silone, realizzato anche con il sostegno del Centro Studi "Ignazio Silone" di Pescina. La questione del realismo siloniano, già molto discussa in sede critica, trova un saldo fondamento non solo nella rappresentazione meticolosa del mondo subalterno dei cafoni ma anche nella prospettiva politico-esistenziale del suo riscatto. Si tratta di un programma che fa leva, quasi invariabilmente, su una logica del dépouillement e della "privazione", della destrutturazione dei falsi miti e delle incrostazioni pseudoculturali che opprimono la vita degli uomini, per rilanciare la centralità di valori "archetipici" come la giustizia, l'amore, l'amicizia, la solidarietà.‎

‎Cimmino, Nicola Francesco‎

‎Il Mondo e L'arte Di Federigo Tozzi‎

‎Mm 150x230 Volume nella sua brossura originale, 200 pagine. Copia in condizioni molto buone, contiene un' etichetta di biblioteca dismessa alla prima carta, mostra leggere fioriture ai tagli e normali segni d'uso e del tempo. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.‎

‎Cingria Charles-Albert‎

‎Oeuvres complètes de Cingria, Tomes 1 à 7‎

‎L'Age d'homme Cartonné sous rhodoïd Sept volumes in-8 (15 x 23 cm), cartonnés toilés sous rhodoïds, tomes 1 à 7 (sur 10) des oeuvres complètes de Cingria, 345, 340, 293, 316, 300, 299 et 293 pages ; rousseurs aux tranches et gardes, quelques petites déchirures sur les rhodoïds, par ailleurs bon état général. Livraison a domicile (La Poste) ou en Mondial Relay sur simple demande.‎

書籍販売業者の参照番号 : pf1579

Livre Rare Book

Abraxas-Libris
Bécherel France Francia França France
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€ 180.00 購入

‎Cioran Emil M.‎

‎Al culmine della disperazione‎

‎brossura In questo libro, concepito come una "sfida al mondo", tutto è negazione della misura, violazione del limite, talora sino al paradosso; e tuttavia tra sangue, fuoco, risa demoniache, slanci lirici e interrogativi che sconfinano nell'iperbole, si insinuano osservazioni acutissime, sintesi taglienti che fanno intuire le future folgorazioni: sotto il ribollire di un magma denso di detriti letterari, sotto le esplosioni di un lirismo sfrenato già si colgono un piglio personalissimo, una mano sicura e impietosa.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎Breviario dei vinti‎

‎br. Scritto da Cioran nella sua lingua materna tra il 1941 e il '44, dovranno passare circa trent'anni perché il testo veda la luce, prima in romeno e poi in francese. Composto di 70 divagazioni di diversa lunghezza, rappresenta una sorta di vetrino da microscopio che consente di cogliere il momento di trapasso fra il "più straniero fra gli stranieri di Parigi" - come l'autore medesimo si definiva - e la nuova identità nata al contatto con una cultura che ha influenzato a fondo quella romena pur essendone sideralmente lontana. Da questo vero e proprio "innesto" scaturisce un ibrido straordinario, capace di rinserrare nelle lucide formulazioni del francese la scomposta effusione lavica delle sue mai del tutto rinnegate vene balcaniche. Cura e postfazione di Roberto Scagno.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎Il funesto demiurgo‎

‎br.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎L'inconveniente di essere nati‎

‎brossura‎

‎Cioran Emil M.‎

‎La caduta nel tempo‎

‎brossura "Non siamo realmente noi se non quando, mettendoci di fronte a noi stessi, non coincidiamo con niente, nemmeno con la nostra singolarità" leggiamo già alle prime righe di questo libro. E subito sappiamo di trovarci di fronte a qualcuno che non si identifica né con l'uomo, né con la specie, né con una causa qualsivoglia, e neppure con se stesso. Pubblicato nel 1964, questo testo mostra con evidenza come il pensiero dell'autore fosse proiettato in avanti, verso temi che oggi appaiono ancora più urgenti. Si parla dell'albero della vita, della civiltà, dello scetticismo, della barbarie, della gloria, della malattia come in una sequenza di meditazioni segretamente collegate.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎Sommario di decomposizione‎

‎brossura Quando il Sommario apparve a Parigi, nel 1949, Cioran era un oscuro apolide, che aveva già pubblicato in Romania opere importanti, ma ignorate da tutti. La cultura francese inclinava per l'engangement e le sue molteplici bassezze, che sarebbero poi venute alla luce con decenni di ritardo. Cioran era perfettamente solo e, con queste pagine, scopriva una lingua, il francese, di cui si rivelava subito maestro. Non alla maniera di Sartre ma piuttosto a quella di Chamfort e di Pascal. Con un solo gesto Cioran presentava tutto se stesso. Così non meraviglia che questo libro abbia avuto la ventura di incontrare come traduttore in tedesco uno dei poeti più alti del secolo: Paul Celan.‎

‎Cioran Emil M.‎

‎Squartamento‎

‎brossura‎

‎Cioran Emil M.; Alechinsky Pierre; Scapolo B. (cur.)‎

‎Vacillamenti‎

‎ill., br. Felice è l'incontro di Cioran e Alechinsky in quest'opera del 1979, contemporanea a "Squartamento". In essa si scopre tutto l'eccesso della parola sincera delle diagnosi lapidarie e risanatrici degli aforismi di Cioran e la sovrabbondanza del tratto onirico della "pittura urlata" di Alechinsky. Laddove Cioran mette in atto un ennesimo esercizio di stile, risoluto nella ricerca della "perfezione stretta" dei suoi aforismi, la mano di Alechinsky cerca il possibile mediante elementi formali, nel necessario intreccio di sogno e realtà, attraverso l'illanguidimento delle immagini. Straordinaria coabitazione e modulazione di parola e figura, di segno e gesto, di discorso e macchia: è qui indubbiamente all'opera un tono affettivo di angoscia e di ferocia, che si muove su un livello profondo, poiché tra il soggetto preso in esame e la sua messa in forma (sia essa parola di Cioran o immagine di Alechinsky) si stabilisce un vincolo viscerale, quasi organico.‎

‎Cioran Emil M.; Rigoni M. A. (cur.)‎

‎Fascinazione della cenere‎

‎br. Vedere gli uomini e le cose alla luce della cenere: c'è forma di conoscenza più lucida e più radicale? Attorno all'oscura e abbagliante verità della cenere si aggirano molti degli scritti sparsi che Cioran compose tra il 1954 e il 1991 e che qui vengono raccolti. Concepiti nelle forme letterarie che egli predilesse e rinverdì, il frammento il ritratto e il saggio breve, essi mostrano come Cioran, abbandonati i melmosi deliri della storia, abbia presto abbracciato una via negationis risoluta: su questa strada non poteva non incontrare i mistici, in particolare Meister Eckhart, colui che probabilmente ha spinto il pensiero occidentale al limite estremo delle sue possibilità.‎

‎Cioran Emil M.; Rigoni M. A. (cur.)‎

‎Sillogismi dell'amarezza‎

‎br. In questi pensieri sul tempo e sull'Occidente, sull'amore e sulla solitudine, sulla religione e sulla musica, la ribellione appare venata da ironia, lo sgomento da humour. Rimasti dapprima senza eco, i Sillogismi divennero poi il libro più letto di Cioran in Francia e in Germania e il più rappresentato nelle antologie di aforismi.‎

‎Cioran Emil M.; Rigoni M. A. (cur.)‎

‎Storia e utopia‎

‎br.‎

‎Cioran Emil M.; Stolojan S. (cur.)‎

‎Lacrime e santi‎

‎br.‎

‎Cioran Emil M.; Von Der Heyden-Rynsch V. (cur.)‎

‎Taccuino di Talamanca. Ibiza (31 luglio-25 agosto 1966)‎

‎br. Scritto nell'estate del 1966 durante un soggiorno a Ibiza, sull'orlo di un abisso tutt'altro che metaforico, un quaderno di pagine roventi, tra le più intense e radicali mai vergate da Cioran.‎

‎Cisi Daniela‎

‎Frammenti tecnologici. Prosa anti-realistica e sottrazione del referente nei racconti brevi di Donald Barthelme‎

‎br. Il testo analizza l'opera di Donald Barthelme, uno dei massimi esponenti del post-moderno americano (1931-1989), focalizzandosi sulla sua produzione di racconti brevi, da "Come back Dr. Caligari" a "Sixty stories'", individuando nella forma breve il tratto peculiare del suo intero corpus narrativo ma anche la forma emblematica di un'epoca, quella tardo-contemporanea, che trova nel frammento e nel mondo disincarnato dei media elettronici uno dei suoi tratti più distintivi. Redivivo dadaismo in chiave pop ma anche anticipazione ante-litteram di future, omologhe, dis-connessioni globali, alla ricerca di nuovi paradigmi della scrittura che, all'alba del terzo millennio, sono ben lungi dall'aver esaurito la loro carica propulsiva. E risultano anzi, forse proprio oggi, più irriverenti e destabilizzanti di ieri.‎

‎Citati Pietro‎

‎Il male assoluto. Nel cuore del romanzo dell'Ottocento‎

‎br. "Nessuno come Dostoevskij è andato mai così lontano, nel viaggio verso il Male assoluto: nessuno vi ha mai abitato con tale costanza; e ci ha guardato così, con gli occhi stessi del crimine" scrive Pietro Citati mentre ci accompagna guida lucida e insieme partecipe, quasi febbrile - attraverso "Delitto e castigo". E ad attirarlo, ancor più di Svidrigajlov o Raskol'nikov, è Stavrogin, in cui soffia "il vento di un vuoto gelido e vertiginoso, illimitato e senza confini": certo perché scrivendo i "Demoni" Dostoevskij si è rispecchiato in lui, e "scorgendo questo riflesso, ha avuto paura delle profondità inattingibili del proprio cuore". Sono dunque Dostoevskij e Stavrogin il cuore tenebroso di questo libro, dove Citati rilegge i grandi romanzi dell'Ottocento (quelli di Balzac, Poe, Dumas, Hawthorne, Dickens, Flaubert, Tolstoj, Stevenson, James) per cogliervi in atto la passione del Male, l'incontro con il Male. Li rilegge come soltanto lui sa fare: non da critico accademico o militante ma da "lettore-scrittore" (come ha notato Nadia Fusini), capace di illuminarli prolungandone il fascino nella sua scrittura. E comunicando a noi il desiderio irresistibile di rileggerli a nostra volta.‎

‎Citati Pietro‎

‎La colomba pugnalata. Proust e la «Recherche»‎

‎br. Ne "La colomba pugnalata", Pietro Citati accetta una sfida temibile: avvicinarsi al mistero che fu Marcel Proust. Con la sensibilità e gli strumenti del narratore, con il rigore del saggista, egli ci rivela il paradosso di quest'uomo tutto dolcezza e passività che cela dentro di sé un grandioso architetto, un sublime legislatore, un pensatore metafisico capace di costruire una delle ultime cattedrali d'Occidente.‎

‎Citati Pietro‎

‎La morte della farfalla. Zelda e Francis Scott Fitzgerald‎

‎ill., br. "Citati segue con impressionante precisione la progressiva caduta nel buio delle due farfalle, come prima la loro ascesa nella luce sfolgorante. Penetra a fondo nell'animo dei Fitzgerald, nell''incrinatura' che in lui si fa sempre più profonda, nella molteplicità e nella metamorfosi dello scrittore: nelle crisi di lei, nella complessità e tenacia del loro rapporto. Il ritratto che disegna della malattia mentale di Zelda, rapido e ritardato, pieno di particolari ma sovrastato dall'incombente Dümmerung, è un'opera al nero di prima grandezza che fa venire i brividi." (Piero Boltani)‎

‎Citati Pietro‎

‎Tolstoj‎

‎br.‎

‎Citati Pietro Pérol Brigitte‎

‎Le Mal absolu: Au coeur du roman du dix-neuvième siècle‎

‎Gallimard 2009 560 pages 13 2x4 4x20 8cm. 2009. Broché. 560 pages.‎

‎très bon état de conservation tranche ternie intérieur propre‎

書籍販売業者の参照番号 : 100119925 ISBN : 2070762769

Livre Rare Book

Un Autre Monde
Val Couoesnon France Francia França France
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€ 10.00 購入

‎CIVININI Guelfo.‎

‎Pantaloni lunghi.‎

‎Scheda bibliografica editoriale all'interno. Ottimo esemplare. Brossura editoriale, sopracoperta illustrata, pp. 230, in 8°‎

‎CLAES Ernest & TIMMERMANS Felix, ills.‎

‎Le réveillon du gueux. Wannes Raps‎

‎92pp.avec 9 ills.par Felix Timmermans, 19cm., traduit du flamand par Roger Kervyn de Marcke ten Driessche, dans la "première série des chefs-d'oeuvre flamands illustrés par Felix Timmermans" no.3, cachet sur tranches‎

‎CLAES Ernest & TIMMERMANS Felix, ills.‎

‎Le réveillon du gueux. Wannes Raps‎

‎Louvain, Rex s.d. 92pp.avec 9 ills.par Felix Timmermans, 19cm., traduit du flamand par Roger Kervyn de Marcke ten Driessche, dans la "première série des chefs-d'oeuvre flamands illustrés par Felix Timmermans" no.3, cachet sur tranches‎

書籍販売業者の参照番号 : T65295

‎Clairmont Claire; Mazza M. (cur.)‎

‎Epistolario‎

‎ill., br. Claire Clairmont, sorellastra di Mary Shelley l'autrice di Frankenstein, cognata del grande poeta romantico Percy Bysshe Shelley e amante dell'altrettanto celebre poeta Lord Byron, non è stata né una romanziera né una poetessa. Dalla letteratura romantica inglese Claire Clairmont è ricordata solo come una componente del "Circolo Shelley". Istitutrice annoiata, cosmopolita, poliglotta e indipendente, lascia alla posterità un breve racconto, "Il Polacco" (che fu attribuito in un primo momento a Mary Shelley) oltre ai suoi diari e alle sue lettere. Questi ultimi, pubblicati per la prima volta in Inghilterra rispettivamente nel 1968 e 1995, non sono assimilabili alle immortali poesie del cognato o ai romanzi della sorellastra ma possono considerarsi ugualmente come esempi di vera letteratura e sono stati ritenuti indispensabili dagli studiosi per una visione più completa della vita e della poetica shelleyana e del periodo romantico. La vita quotidiana appare qui narrata con stile unico da una donna che, come lei stessa ebbe a dire, espiò non solo le proprie colpe ma anche le proprie virtù.‎

‎Clajus, Gisela‎

‎Das literarische Porträt : eine Untersuchung zur geschlossenen Personendarstellung in der französischen Erzählliteratur vom Mittelalter bis zum Ende des 19. Jahrhunderts. Gisela Ruth Köhler / Abhandlungen zur Sprache und Literatur ; 38‎

‎Bonn : Romanistischer Verl., 1991. 321, [42] S. kart.‎

‎Sehr gutes Exemplar. - 0. EINLEITUNG -- Für die fiktionale Erzähl1iteratur - und hier in besonderer Weise für den Roman - gilt, daß sie bei ihrem Versuch nach literarischer Abbildung von "Welt" den Menschen in den Mittelpunkt der Betrachtung stellt. An seinem Schicksal entzündet sich nicht nur das Interesse des Lesers, sondern es ist auch entscheidend für die Sinnkonstituierung sowie die Relevanz der Darstellung. Auf eine eingängige Formel bringt François Mauriac diese anthropozentrische Einschätzung des Romans: -- Ainsi, nous devons donner raison à ceux qui prétendent que le roman est le premier des arts. Il l'est en effet par son objet qui est l'homme. (1) -- Die Personen sind jedoch nicht nur Gegenstand, sondern vor allem auch Träger der Romanhandlung. Somit gehören die Figuren neben Ort und Zeit zu den Grundkomponenten des Erzählens. Diese große Kodeutung, die den Figuren innerhalb des Romans beigemessen wird, provoziert die Frage, ob und wie dem Leser ein Bild von don handelnden Personen vermittelt wird. -- Sicherlich hat man eine recht genaue Vorstellung von Don Quijoins Äußerem vor Augen, jedoch wird er an keiner Stelle des Romans ausführlich beschrieben; Mme Rénal aus Stendhals Meister- work "Le Rouge et le Noir" stellt man sich gemeinhin als Brü- hotte vor, aber der Erzähler nennt kaum Details ihrer äußeren Schönheit, weder ihre Haar- noch ihre Augenfarbe. Andere Autoren dagegen wie Mlle de Scudéry, Marivaux, Balzac sind berühmt für Ihre ausführlichen Personenbeschreibungen. ISBN 9783924888732‎

書籍販売業者の参照番号 : 1223310

‎Clara Cron‎

‎Für Herz und Geist. Auswahl deutscher Dichtung für die Frauen- und Mädchenwelt.‎

‎Berlin, Norddeutsches Verlags-Institut Jolowicz um, 1895.‎

‎X / 255 Seiten mit Frontispiz und einigen teilweise ganzseitigen Schwarz-weiß-Abbildungen, reich verziertes Orig.-Leder mit Gold- und Blindprägung, Rundumgoldschnitt, Einband mit leichten Gebrauchsspuren, sonst guter Zustand - um 1895. HK 820‎

書籍販売業者の参照番号 : 48573

‎CLAUDEL Paul‎

‎Oeuvres en Prose.‎

‎Gallimard, NRF. Bibliothèque de la Pléiade. 1965. In-12. Rel. de l'éditeur sous jaquette et rhodoïde. 1625 p. Positions et propositions - l'oeil écoute - Accompagnements - Conversations - Figures et Paraboles - Contacts et circonstances. Etat neuf.‎

書籍販売業者の参照番号 : 36303

‎CLAUDEL (Paul)‎

‎Connaissance de l'Est‎

‎Lausanne, Gonin & Ce, 1930. In-folio, 97 pp., en feuilles, couverture originale illustrée, chemise à dos de toile brune et étui cartonné (étui un peu défraîchi).‎

‎Belle édition illustrée des compositions et des lettrines en couleurs de Jean Berque gravées sur bois par Philippe Gonin ainsi que deux gouaches originales signées de Berque. Un des 20 exemplaires hors commerce tirés sur vélin, signé à la justification par l'artiste comprenant la couverture illustrée en couleurs sur Japon ainsi qu'une suite en couleurs sur Japon et une suite en noir sur vélin. Bel exemplaire aux couleurs parfaitement fraîches. Voir photographie(s) / See picture(s) * Membre du SLAM et de la LILA / ILAB Member. La librairie est ouverte du lundi au vendredi de 14h à 19h. Merci de nous prévenir avant de passer,certains de nos livres étant entreposés dans une réserve.‎

書籍販売業者の参照番号 : 19659

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L'Ancienne Librairie
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‎CLAUDEL (Paul)‎

‎Discours et remerciements‎

‎Paris, Gallimard, 1947. In-12, 153 pp., broché, couverture originale imprimée (quelques rares rousseurs).‎

‎Recueil de discours de Paul Claudel. Un des 100 exemplaires sur vélin pur fil Navarre. Ex-libris manuscrit sur le premier plat de couverture et le faux-titre. On joint un prospectus pour l'Histoire de la littérature française de Clouard aux éditions Albin Michel. Voir photographie(s) / See picture(s). * Membre du SLAM et de la LILA / ILAB Member. La librairie est ouverte du lundi au vendredi de 14h à 19h. Merci de nous prévenir avant de passer,certains de nos livres étant entreposés dans une réserve.‎

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‎Claudel Paul‎

‎Oeuvres en prose de Paul Claudel (Bibliothèque de la Pléiade)‎

‎Gallimard Bibliothèque de la Pléiade Reliure d'éditeur 1965 In-12 (11 x 18 cm), reliure d'éditeur sous rhodoïd, XLVII-1627 pages, ce volume contient : Positions et propositions - L'Œil écoute - Accompagnements - [Conversations] - Figures et paraboles - Contacts et Circonstances ; exemplaire sans jaquette ni étui, rhodoïd jauni, déchirure avec manque au quatrième plat du rhodoïd, par ailleurs assez bon état général. Livraison a domicile (La Poste) ou en Mondial Relay sur simple demande.‎

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Abraxas-Libris
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