‎Poetry‎

‎BIANCHI ROSSELLA‎

‎INTORNO A PIO II: UN MERCANTE E TRE POETI. PRIMA EDIZIONE.‎

‎25,5 X 17 CM., 215 - (7) PP., IV TAVV. B.N. F.T., BROSS. EDIT., NUOVO (M), (STUDI E TESTI, 4).<BR>IN TESTA AL FRONT.: UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MESSINA. FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA. CENTRO DI STUDI UMANISTICI.<BR><BR>DAL SOMMARIO:<BR>ABBREVIAZIONI PIU' FREQUENTI<BR>UNA MISCELLANEA UMANISTICA LUNIGIANESE: IL MANOSCRITTO VAT. LAT. 5167<BR>IL MERCANTE CARLO GIGLI, PIO II E LE GUERRE DELLE ROSE<BR>NICCOLO' DELLA VALLE, LODRISIO CRIVELLI E GIANNANTONIO CAMPANO: ANCORA SULLA POESIA ALLA CORTE DI PIO II<BR>INDICI DEI MANOSCRITTI<BR>INDICE DELLE TAVOLE<BR>INDICE DEGLI AUTORI CLASSICI E MEDIEVALI<BR>INDICE DEI NOMI<BR> FL 155‎

‎BIANCHI SANDRO‎

‎PAROLL DE SPANTEGA' (cent pagin in dialet)‎

‎24784 BIANCHI SANDRO PAROLL DE SPANTEGA' (cent pagin in dialet). BERGAMO, T.A.M. 1977 , In-8 - bross. edit. con sovracop. a stampa - pp. 86 - ottimo‎

‎Bianchi Umberto‎

‎Carme a Ugo Foscolo con cenni biografici‎

‎In 16°, brossura editoriale.‎

‎Bianchi, Nicolas; Grafitt, Toby (eds.)‎

‎Writing the Great War: Francophone and Anglophone Poetics (Romanticism and After in France, Volume 27)‎

‎Paperback with text in English and French. Unused shop stock with minor shelf wear. Like new. AD Used‎

‎Bianchi, Pier Gildo‎

‎Lampion in la scighera. Poesie in dialetto milanese‎

‎18 cm, pp. 76, brossura editoriale, titolo al piatto e dorso, fascetta originale allegata. Premio Sant'Ambroeus 1974, ex libris privato applicato al frontespizio, esemplare ottimo‎

‎Bianchimano Antonio‎

‎Vita serena (il profumo dei miei ricordi)‎

‎brossura "La serenità è un sentimento, uno stile di vita, un modus vivendi che ci imprime forza, vitalità, e gioia di vivere. Ritornare coi ricordi indietro nel tempo della nostra giovinezza ci ridona quella gioia di vita serena unica ed irripetibile che ha condizionato la nostra attuale esistenza. La serenità, a differenza della felicità che è fatta di picchi, di alti e bassi e attimi che ci portano su in cielo e momenti che ci fanno scendere all'ultimo gradino di una scala, è molto più stabile e dona calma, armonia, pace e fiducia in se stessi. Spero che leggendo questo libro ognuno entri in armonia col proprio passato e rievochi, come ho fatto io, la vita serena della propria giovinezza!" (L'autore)‎

‎Bianchini Bepi.‎

‎Le vilote del rio.‎

‎Padova, Drucker, 1908, in-8, br. edit., pp. (100). Copertina di Guido Marussig. Invio autografo dell'Autore. Poesie in dialetto friulano.‎

‎Bianchini E. (cur.)‎

‎Carmina Priapea‎

‎brossura Giunto dalla Grecia tra il III e il II secolo a.C., il culto di Priapo, divinità agreste dall'esuberante sessualità associata al culto di Dioniso, riscosse subito un enorme successo. A Priapo sono indirizzati i Carmina Priapea, una raccolta di ottantacinque brevi componimenti variabili per metro, lunghezza e tono, ora sommessamente elegiaci ora salaci e scherzosi, che lo esaltano come simbolo della forza generatrice e della prosperità per uomini e animali. Carmi dal tema scabroso e poco adatto alla severa gravitas romana, dunque, ma opera di poeti (rimasti anonimi) certo tecnicamente esperti e non ignari della tradizione culturale latina e greco-ellenistica. A Edoardo Bianchini si devono l'introduzione, la traduzione e l'apparato critico che mette in luce il fitto sostrato di rimandi e citazioni letterarie sottese al testo.‎

‎Bianchini L.‎

‎Il tesoro più bello‎

‎cartone edit. ill., piccola rottura e mancanza al dorso‎

‎Bianchini, E.‎

‎Carmina Burana. Canti morali e satirici (Vol. 1)‎

‎Bianchini, E. Carmina Burana. Canti morali e satirici (Vol. 1). , BUR Biblioteca Univ. Rizzoli 2003, Testo latino e altotedesco a fronte. 1398 p. Ottimo (Fine) . <br> <br> Copertina flessibile <br> 1398<br> 9788817106863‎

‎Bianciardi Luciano; Bianciardi L. (cur.)‎

‎Il cattivo profeta‎

‎ril. La rivoluzione, il gruppo di boiardi di provincia del Lavoro culturale, alla fine non la fanno mai; Marcello, nell'Integrazione, si ferma prima di scagliare il mattone contro la metropoli che lo asfissia con le sue torri metalliche; il narratore della Vita agra non attua il piano di far saltare in aria il torracchione della grande azienda che ha lasciato morire ammazzati quarantatre minatori. Ma quello che le opere di Luciano Bianciardi hanno rappresentato per l'Italia degli anni sessanta, così ingenuamente imbevuta dei miti del progresso e del miracolo economico, è stato qualcosa di simile a un intero plotone mitraglieri che apriva il fuoco contro il cielo di carta che la proteggeva. Intellettuale corsaro, cantore corrosivo delle contraddizioni della società del benessere, esistenzialista anarchico, Bianciardi è oggi un punto cardinale nel panorama letterario del secondo Novecento italiano. Il Saggiatore ne ripropone in un unico volume tutti i romanzi, i saggi, i racconti e i diari, le molte vite di un irregolare entrato nel canone; dagli anni giovanili dell'impegno nella natia Grosseto - da cui nacquero il libro-inchiesta I minatori della Maremma e il primo romanzo Il lavoro culturale - al trasferimento a Milano; dal racconto del lato oscuro dell'industria editoriale nell'integrazione al capolavoro La vita agra, in cui confluirono tutta l'alienazione del periodo trascorso nel capoluogo lombardo. Fino alla fine, con la riscoperta-rifugio dell'epopea risorgimentale in Aprire il fuoco, romanzo ucronico in cui sulle barricate delle Cinque giornate di Milano, al fianco di Carlo Cattaneo, sfilano Enzo Jannacci e Giorgio Bocca. Curato da Luciana Bianciardi e arricchito della nuova prefazione di Matteo Marchesini, Il cattivo profeta raccoglie tutte le sfumature di un autore che, facendo della sua esistenza appassionante letteratura, è riuscito a immortalare le illusioni, i tic e le miserie dell'infinito presente dell'età post-industriale.‎

‎Bianco Giuseppe‎

‎Il verso del tempo‎

‎br. "L'opera di Giuseppe Bianco è una versificazione che sottende una linea di pensiero filosofica profonda e un ancoraggio alla tradizione classica particolarmente saldo. La poesia assume qui un altro volto e una diversa sembianza, rispetto a quel pensare monolitico che l'autore adopera come suo strumento di ricerca e scavo nell'essere, nel tentativo di disseppellire letteralmente le verità ultime e prime della vita umana, nel tentativo ancora di darvi nuova luce, di apprestarsi a una nuova alba o battesimo di sé. Il tentativo cioè di attualizzare la vita con la luce di una nuova risorgenza umana." (Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi - marioluzi.it)‎

‎Bianco Riccardo‎

‎In quieta mente‎

‎br. Quando poesia e fotografia si incontrano, ecco che viene fuori un'opera come "In quieta mente" che raccogliendo le foto di Arianna ed i versi di Riccardo, crea un insieme unico, delicato ed allo stesso tempo intenso. Una raccolta delicata, che trasmette i sentimenti dei due autori facendo si che la poesia trasudi dall'opera nella sua interezza.‎

‎Bianco Vito‎

‎Avamposto sul confine‎

‎ril. "In un universo dove la faglia fra sé e l'altro, fra tutti gli esseri viventi e fra parola e azione si allarga ogni giorno inesorabile, l'unica possibilità di commozione è etimologica, è nel muoversi con: "Fino a quando tutto si muove / possiamo assecondare il movimento". Essere un camminatore solitario che sceglie di stare dall'altro lato del vento in strade sperdute e lascia orme più leggere del fumo smette di essere una condanna e diventa una scelta se si può essere battista e testimone di tutto ciò che si muove: è la sola speranza di senso, il solo modo per non sentirsi sempre e soltanto "un passante che trascorre / assordato sulla terra instabile / e non trova o sa un minuto cavo / dove sostare", un cerotto staccato dalla ferita, che si perde nella corrente, un cappotto che cade dalle spalle, un tetto che crolla sotto il peso della neve. Solo il movimento può "percuotere l'assenza primordiale", può torturare il nulla "perché parli / una lingua che ci faccia capire"." (Dalla nota critica di Leonora Cupane).‎

‎Biancogiglio Roberto‎

‎Cielo di cuoio Prefazione di M. Pomilio‎

‎21 cm, brossura editoriale con risvolti; pp. 71. Firma autografa dell'Autore all'occhietto‎

‎Bianconi Giovanni.‎

‎Legni e versi.‎

‎In-8° (cm. 27), legatura in t. tela editoriale con titoli in oro al piatto e al dorso, sovraccoperta illustrata, pp.&nbsp;140 n.n., con 73 stampe su legno e 15 poesie. Prefazione di Giorgio Orelli. Ottimo esemplare. (Ne7)‎

‎Bianconi, Piero.‎

‎Pascoli.‎

‎<p>19 cm, brossura editoriale con titolo al piatto e dorso, p. 348. Firmetta di posseso all'antiporta. Complessivamente ben conservato.</p>‎

‎Biancossi, Remigio‎

‎Il pesco ferito. Pellegrinaggio alla Madonna di Re‎

‎8°, 23 cm, pp. 30, alcune figure, brossura editoriale illustrata, titolo al piatto, esemplare molto buono, poesie‎

‎BIANCOTTI Angiolo‎

‎ADONHIRAM (Poema del Tempio di Salomone). Collezione 'I poeti dell'ariete'. Presentazione di Emilio Guicciardi, commemorante l'Autore.‎

‎In-8° (cm. 21,2x15,8), pp. 117, (6). Brossura editoriale. Poemetto ispirato alla leggenda di Salomone e della Regina di Saba, risalente alla Bibblia, ma diffusa, oltre che nellìuniverso copto, anche nei villaggi sperduti dell'Africa nera. Censito in 5 bibl.‎

‎Biancotti Angiolo‎

‎Gli eroi in pantofole‎

‎Interpretazioni eroicomiche all'arsenico di molti eroi della poesia scritte per divertire Sè e Qualche Altro -‎

‎Biancucci Giovanni Battista‎

‎Dove l'erba si affolla‎

‎br. In questa raccolta di poesie, che si è andata formando molto lentamente durante gli anni di insegnamento come ordinario di scienze umane presso le scuole medie superiori della sua città, l'autore afferma di cantare la natura e l'uomo che la contempla; ma in realtà è forse l'inverso: è la natura che canta o incanta con i suoi colori, i suoi suoni, i suoi echi, i suoi silenzi, le sue bellezze e i suoi ritmi che sono ciò che appunto desta gli echi del cuore, che anzi lo fanno vivere palpitare, amare, sperare, sostare... "dove l'erba si affolla".‎

‎BIANU (Zéno) -‎

‎L'Atelier des mondes -‎

‎Paris : Arfuyen, 1999 - un volume 13,5x20,5cm broché sous couverure illustrée de 62 pages - bon état - Edition originale avecun bel envoi autographe signé de l'auteur -‎

Bookseller reference : 40811

‎Bianu Zéno‎

‎Fatigue de la lumière - Collection de la Clef n°19.‎

‎Granit. 1991. In-8. Broché. Bon état, Couv. convenable, Dos satisfaisant, Intérieur frais. 69 pages - jaquette en bon état - couverture contrepliée.. Avec Jaquette. . . Classification Dewey : 841-Poésie‎

‎Collection de la Clef n°19. Classification Dewey : 841-Poésie‎

Bookseller reference : R100053251

‎BIANU Zéno - BULTEAU Michel - CRETIN Jean-Pierre - FERRY Jacques - FAUSSOT Jean-Jacques (et autres)‎

‎Manifeste électique - Aux paupières de jupes‎

‎Le Soleil Noir, 1971, in-8 br. carré (18 x 18), 92 p., textes de Gyl Bert-Ram-Soutrenom, Zéno Bianu, Michel Bulteau, Jean-Pierre Cretin, Jacques Ferry, Jean-Jacques Faussot, Patrick Geoffrois, Benoît Holliger, Thierry Lamarre, Bertrand Lorquin, Jean-Claude Machek, Matthieu Messagier, Gilles Mézière, Jean-Jacques N'Guyen That, Alain Prique et Mick Tréan, très bon état.‎

‎" ""Ce texte ressemble à un recueil de textes poétiques d’un genre nouveau, sinon expérimental, qu’à un texte manifestaire. On n’a pas affaire à une théorie poétique mais à une pratique poétique qui semble relever de l’expérimentation. Le texte, en effet, ne ressemble guère aux recueils de poésie que l’on a l’habitude de lire. Certains poèmes sont très obscurs, difficilement lisibles voire incompréhensibles. Au moins aussi importante que l’influence surréaliste est celle des écrivains américains de la beat generation : William Burroughs, Allen Ginsberg, Jack Kérouac. Les poètes du Manifeste électrique leur empruntent diverses techniques comme le cut-up (méthode de réarrangement des textes grâce au montage, au pliage et à l’utilisation du magnétophone), les procédés d’intersection, de télescopage des mots, de brouillage qui font que les mots, les phrases, sont mutilés, emboutis les uns dans les autres. La poésie du ""Manifeste électrique"" est influencée par l’air du temps, elle est une poésie de la jeunesse, de la révolte, issue des événements de mai 68 et marquée par la musique, notamment le rock and roll. Comme la musique électrique a révolutionné la musique, les poètes du ""Manifeste électrique"" veulent révolutionner la poésie avec leur poésie électrique. On peut retrouver dans cette poésie le slogan des années 70 ""sexe, drogue et rock and roll"". Dans son anthologie ""La nouvelle poésie française"", Bernard Delvaille juge le ""Manifeste électrique"" aussi important que le furent en leur temps ""Les champs magnétiques"" (K. Guilhard)"‎

Bookseller reference : QWA-16490

‎Bianucci F.‎

‎Rassegnazione. (Liriche).‎

‎Pescia, Tip. G. Franchi, 1935, in-8, br., pp. 26.‎