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Verne Jules; Tamburini L. (cur.)
Ventimila leghe sotto i mari
brossura Il romanzo fu pubblicato nel 1871. E' il sogno positivista ad animare Verne inventore di un universo di macchine fantastiche e appassionato cultore di un enciclopedismo di cui offre continui ragguagli. In questa edizione del romanzo, proposto nel centenario della morte dell'autore, al testo tradotto da Luciano Tamburini si affianca un saggio di Daniele Del Giudice.
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Céline Louis-Ferdinand; Godard H. (cur.)
Trilogia del Nord: Da un castello all'altro-Nord-Rigodon
brossura
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Lansdale Joe R.
La sottile linea scura
br. Nell'afosa estate texana del 1958, il tredicenne Stanley Mitchell lavora nel drive-in del padre, e mette il naso in un segreto che doveva rimanere celato. E la "perdita dell'innocenza" di Stanley, in quell'estate in cui il mondo per lui cambia per sempre, coincide con il miracolo di una resurrezione davvero magica. In perfetta naturalezza, Lansdale ricrea le voci, il sapore, la vita, di un tempo scomparso del tutto, come non fosse mai esistito. La "sottile linea scura", che segna per Stanley la scoperta del male del dolore e della morte insieme con l'esplosione del sesso e la consapevolezza del conflitto razziale, diventa la parete trasparente da varcare per immergerci in quegli anni Cinquanta lontani ormai come la preistoria.
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Hamid Mohsin
Il fondamentalista riluttante
brossura Ogni impero ha i suoi giannizzeri, e Changez è un giannizzero dell'Impero Americano. Giovane pakistano, ammesso a Princeton grazie ai suoi eccezionali risultati scolastici, dopo la laurea summa cum laude viene assunto da una prestigiosa società di consulenza newyorkese. Diventa cosi un brillante analista finanziario, sempre in viaggio ai quattro angoli del mondo. Impegnato a volare tra Manila e il New Jersey, Lahore e Valparaiso, e a frequentare l'alta società di Manhattan al braccio della bella e misteriosa Erica, Changez non si rende conto di far parte delle truppe d'assalto di una vera e propria guerra economica globale, combattuta al servizio di un paese che non è il suo. Finché arriva l'Undici settembre a scuotere le sue certezze. "Vidi crollare prima una e poi l'altra delle torri gemelle del World Trade Center. E allora sorrisi". È questo il primo sintomo di un'inarrestabile trasformazione. Il businessman in carriera, rasato a puntino e impeccabilmente fasciato nell'uniforme scura del manager, comincia a perdere colpi. La produttività cala e la barba cresce, quella barba che agli occhi dei suoi concittadini fa di ogni "arabo" un potenziale terrorista. E mentre gli Stati Uniti invadono l'Afghanistan, il Pakistan e l'India sembrano sull'orlo di una guerra atomica, giunge per Changez il momento di compiere un passo irreversibile...
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McCarthy Cormac
Città della pianura
br. Primi anni Cinquanta. John Grady Cole e Billy Parham lavorano in un ranch fra il Texas e il Messico. Insieme allevano cavalli, ascoltano sotto le stelle i racconti dei vecchi cowboy, si divertono al bar o al bordello. E al bordello John Grady incontra una sedicenne così bella da cambiargli la vita. Così contesa da costringerlo a scontrarsi con il protettore-filosofo Eduardo, in un duello allo stesso tempo epico e metafisico. Ultimo capitolo della "trilogia della frontiera", Città della pianura parte dove arrivavano i primi due romanzi, Cavalli selvaggi e Oltre il confine. In un West sempre più al crepuscolo, la natura esplode fuori e dentro i protagonisti, splendida e spietata. E se percepire il respiro delle cose, restituirlo nella forma di una superiore sapienza, è privilegio di pochi, nemmeno quei pochi possono cambiare gli eventi: possono soltanto far sentire la misteriosa forza che tiene insieme gli alberi, gli animali e i destini degli uomini.
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Rigoni Stern Mario
I racconti di guerra
br. Dalle storie della Grande Guerra, scaturite dall'album di famiglia e dai bollettini ufficiali, a quelle della seconda guerra mondiale che ripercorrono la campagna di Francia, la tragica spedizione albanese, il drammatico fronte russo, la prigionia, il ritorno sull'Altipiano: pagina dopo pagina, attingendo alla sua memoria personale e a quella collettiva, "il sergente" Rigoni costruisce un quadro scarno e spietato di un tempo che non è il nostro ma che ci viene lasciato in eredità. Tutti i racconti che Rigoni Stern ha dedicato al tema della guerra nelle sue opere precedenti, oltre a numerosi altri testi sparsi in giornali e riviste, vengono qui pubblicati in un ordine storico-narrativo a cura dell'autore.
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McEwan Ian
Il mio romanzo viola profumato seguito da L'io
br. Fin da ragazzi Parker e Jocelyn hanno condiviso tutto: letture, progetti, ambizioni letterarie. Le alterne fortune degli esordi non hanno fatto che temprare un'amicizia apparentemente destinata a durare per sempre. Perfino oltre l'improvviso successo di Jocelyn e l'altrettanto rapido declino di Parker. Perfino nei mondi ormai irrimediabilmente antitetici delle loro mezze età: una famiglia numerosa, un lavoro da insegnante e pochi libri all'attivo, tutti dimenticati, in un caso; un matrimonio fallito, la fama, il bel mondo delle lettere, nell'altro. Perfino allora, drasticamente separati dalla vita, Parker e Jocelyn restano inseparabili, «una famiglia», come amano ripetersi. Fino al giorno in cui, nella splendida casa dell'amico, Parker trova il dattiloscritto del suo ultimo romanzo. Lo legge d'un fiato: è il migliore che Jocelyn abbia mai scritto, la porta di accesso alla posterità. Come resistere alla tentazione di diventare lui? Del resto che cosa significa essere io, essere lui? Secondo una prospettiva particolarmente cara ai romanzieri, ci ricorda McEwan nel saggio che compendia il volume, l'io non è che «un racconto incessantemente riscritto», la «storia che raccontiamo a noi stessi». Se la biografia si sdoppia, dunque - lo scrittore di successo versus l'everyman travolto dal quotidiano - anche il racconto che l'io ne fa si può sdoppiare, ed è cosi che fra le pagine di un unico profumato romanzo viola si può consumare il crimine perfetto.
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Auster Paul
Nel paese delle ultime cose
brossura Immaginate un posto dove le persone (la nonna, il droghiere, il vicino di casa) e gli oggetti (le auto, lo spazzolino, la caffettiera, la gomma da cancellare) sono a rischio di estinzione. Una mattina ti alzi e non c'è più il postino o lo schiaccianoci. E non solo il tuo, ma quello di tutti. Qualsiasi rimasuglio diventa allora l'oggetto più prezioso del mondo, soprattutto per i "cacciatori di oggetti", persone in grado di uccidere per accaparrarsi, che so, un mozzicone di matita. La prima edizione italiana di questo romanzo è stata pubblicata nel 1996 da Guanda.
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Woolf Virginia
Gita al faro
brossura "Girandosi, guardò al di là della baia, e laggiù, certo, scivolando a intervalli regolari sulle onde, prima due lampi veloci, poi uno lungo e durevole, c'era la luce del Faro. L'avevano acceso". 1914. La signora Ramsay, serena e materna. Il signor Ramsay, brusco e severo. Insieme a loro, in vacanza sull'isola di Skye, ci sono gli otto figli e una nutrita schiera di amici. Una sera programmano una gita al Faro. Per James, il figlio più piccolo, quel faro lontano rappresenta una meta magica e sconosciuta, un luogo a lungo sognato. Ma trascorreranno dieci lunghi anni prima che i superstiti della famiglia Ramsay realizzino quel desiderio in una giornata che farà riaffiorare ricordi mai dimenticati e si trasformerà in un ultimo tentativo di riconciliazione. A partire da un episodio all'apparenza insignificante, Virginia Woolf costruisce un romanzo profondo e straordinario, un viaggio nel cuore di una famiglia, tra conflitti sotterranei, alleanze e tensioni che sopravvivono nel tempo. Un esperimento letterario, un'elegia ai fantasmi dell'infanzia, un caleidoscopio di punti di vista e pensieri che la nuova traduzione di Anna Nadotti restituisce in tutta la sua struggente poesia. Introduzione di Hisham Matar.
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Brusegan R. (cur.)
Fabliaux. Racconti francesi medievali
brossura Mugnai e villani, ladri e mercanti, asinai e vedove, giovinetti e giullari si aggirano nel mondo fantastico eppure iperrealistico dei "Fabliaux", anonime narrazioni in versi dei secoli XII-XIV provenienti dalla Francia nordorientale. Questi racconti, dove coesistono alto e basso, nobiltà e miseria, passioni e avvenimenti, sono i precursori della novella e dunque alle origini della narrazione moderna.
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Volponi Paolo
Il sipario ducale
brossura
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Rigoni Stern Mario
Amore di confine
brossura
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Celati Gianni
Cinema naturale
brossura "Questi sono racconti scritti nell'arco di vent'anni, poi riscritti a lungo per tenermi occupato e vedere che cosa succede... Sono racconti di studenti e di girovaghi, di qualcuno che vuole diventare santo nel deserto e qualcun altro che si perde correndo dietro alle voci, d'un ragazzo che corteggiava sua mamma e d'un mendicante che diceva di aver parlato con Dio. Poi c'è la storia della prima volta che sono sbarcato in America, la storia di una celebre modella, e infine il racconto di Cevenini e Ridolfi che si perdono in Africa." (G. C.)
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Lessing Doris
Il sogno più dolce
brossura Anni fatti di speranze, di lotte, di sofferenze. Sono gli anni Sessanta e il clan Lennox sembra non volersi risparmiare nessuna contraddizione. Due donne straordinarie, Julia e Frances, infinitamente diverse ma unite nella protezione della prole, combattono per i "ragazzi" contro tutti gli ostacoli. Fra tutti il peggiore è il Compagno Johnny, padre dei ragazzi, figlio di Julia ed ex marito di Frances. "La rivoluzione viene prima delle questioni personali" è il motto che recita mentre deposita mogli scartate e figli danneggiati nella grande casa di Julia.
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Mendoza Eduardo
Il tempio delle signore
brossura Per anni dimenticato in un fatiscente manicomio giudiziario, il protagonista ritrova inaspettatamente la libertà e tenta di sopravvivere nella Barcellona "post-olimpica" dove le illusioni della "transizione" si sono smarrite nella corruzione generale. Con l'aiuto fraterno di un folcloristico autista nero, il nostro eroe sbroglia la matassa di situazioni grottesche in cui due ragazze con lo stesso nome (Ivet) inseguono scopi contrari, un politico corrotto e svanito offre amicizia in cambio di voti, un avvocato idiota e disonesto perdona alla moglie i peggiori tradimenti e un paralitico assassino si mette a camminare.
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Maggiani Maurizio
Il viaggiatore notturno
br. Uno specialista di migrazioni animali siede su una vetta nel cuore del deserto sahariano: attende il passaggio delle rondini. In quell'attesa, in quel deserto, si lascia contaminare dalla fiera saggezza del popolo dei tagil, fa sua la sapienza della sua guida Jibril, consuma amore mercenario con la berbera Jasmina, ascolta il dimah Tighrizt, poeta itinerante. Da lì, viaggiatore della notte, l'irundologo misura la distanza dal mondo che altrove continua a collassare nel disordine della guerra e racconta a Jibril altre storie di erranze e migrazioni: dell'orsa Amapola sorpresa nelle foreste della Carnia, dell'armeno Zingirian incontrato nel suo cammino, del principe polacco Potocki, e della Perfetta, la donna che va lungo le strade del mondo.
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Pallavicini Piersandro
Atomico dandy
br. 2002. Sposato, ricco, ossessivamente dandy, il professor Nuvolani è un quarantenne di sinistra, intelligente e senza scrupoli. Capo di un gruppo di ricerca finanziato dall'industria informatica, è alle soglie di una grande scoperta: un computer ultraveloce che funziona non con i microchip, ma grazie alle molecole. Cadenzata da una progressiva ricapitolazione del passato e da una rapida progressione verso il futuro, l'avventura di Nuvolani disegna una parabola narrativa che parte dagli anni ottanta di Chernobyl e dalla grottesca formazione scientifica sessuale, politica e sentimentale del giovane studente, e arriva al 2009 passando attraverso l'esercizio di un inimitabile stile di vita, un'esibita promiscuità sessuale, e la messa a punto del Chemputer.
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Vonnegut Kurt
Dio la benedica, Mr Rosewater o perle ai porci
br. Eliot Rosewater è l'ultimo erede della casata; suo padre ha costituito la Fondazione Rosewater con l'incarico di gestire tutti gli immensi beni di famiglia e con la clausola che la presidenza venga tramandata di erede in erede. Lo scopo è impedire che il fisco si impossessi dei soldi. Eliot, però, dopo aver partecipato alla Seconda guerra mondiale, è diventato un uomo strano: non solo ha iniziato a bere, a vagabondare, a prestare servizio come pompiere ma ha anche iniziato a usare il denaro per aiutare la gente. Ma cosa succede quando un uomo immensamente ricco decide di aiutare i poveri, dando loro buoni consigli, e, soprattutto, tanti tanti soldi? Verrà considerato un benefattore o un pazzo?
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Oz Amos
D'un tratto nel folto del bosco
br. La notte, al villaggio, uno strano, impossibile silenzio abita il buio. Anche di giorno, l'assenza degli animali lascia ovunque le sue tracce: non un cane in cortile, non un gatto sui tetti, e nemmeno una mosca che ronza o un grillo che canta nei prati intorno. Qualcosa dev'essere successo tempo fa e i bambini ogni tanto fanno domande che restano senza risposta. Fino a quando Mati e Maya non partono per la loro avventura, in cerca del mistero del villaggio dove gli animali sono scomparsi. Nel folto del bosco troveranno Nimi, il bambino puledrino ammalato di nitrillo, Nehi, il demone del bosco e una triste verità.
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Bocca Giorgio
Il provinciale. Settant'anni di vita italiana
br. "Il provinciale attento alle opportunità, la formica che ha accumulato cultura e professione vede nel Sessantotto un'onda anomala che lo sorprende, lo sballotta, qualcosa che ribalta i valori, confonde le procedure, scompagina le gerarchie." Così, introducendo le pagine sul Sessantotto, il "provinciale", che è il "personaggio guida" di questa bizzarra autobiografia, balza fuori continuamente. Bocca restituisce il cammino di questo personaggio, penetrando nel tessuto connettivo del nostro Paese, sommando personaggi minori e personaggi maggiori. Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1991.
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Tyrewala Altaf
Nessun dio in vista
br. Attraverso lo sguardo dei numerosi personaggi delineati con tratti sicuri, Tyrewala descrive una variegata umanità alle prese con il quotidiano, che si confronta con il peso della tradizione, le derive del progresso, la povertà, l'imposizione o l'assenza dei valori, gli scontri religiosi e i dubbi esistenziali. Il libro si apre con l'autoritratto della signora Khwaja, un tempo poetessa capace di attardarsi ore e giorni sulle metafore più sottili, adesso ridotta al silenzio dal suo ruolo di angelo del focolare, moglie e madre immersa ventiquattr'ore al giorno nei suoi compiti. Prende la parola il signor Khwaja, che dichiara di non riconoscere più sua moglie dopo ventisei anni di matrimonio, di non trovare più poesia nella loro vita, racconta del figlio Ubaid, che vive perennemente connesso a Internet, e della figlia Minaz, mai a casa. Entra in scena Ubaid, per lui la casa è sua madre che gli propina cibo, suo padre che borbotta, rimprovera e si lamenta, sua sorella, che di fronte a tutto questo fugge via, mentre lui stesso si rifugia in Rete, alla ricerca di altri come lui. E così via, i lettori assistono alle vicende grandi e piccole, pubbliche o private di santoni in crisi, mendicanti, cinici reporter, commercianti, poliziotti, gangster e un'infinità di altri personaggi, tutti intenti a interpretare come possono le loro vite su quel palcoscenico che è Bombay.
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Benni Stefano
La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria
br. Un cane troppo fedele che torna sempre come un boomerang dal padrone che lo vuole abbandonare; un potentissimo manager pronto a tutto pur di riunire i Beatles per un concerto; un terzino fantasioso e romantico su uno spelacchiato campo di periferia; un arrogante e irredimibile uomo d'affari; un frate che sceglie il silenzio per sentirsi più vicino a Dio ma viene vinto dalla bellezza di una muta; una perfida vecchietta divorata dall'invidia e dal livore sono solo alcuni dei protagonisti di questa raccolta di racconti, nella quale Benni mostra il lato più curioso, imprevedibile e misterioso della vita.
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Duras Marguerite
Quaderni della guerra e altri testi
br. I "Quaderni della guerra" costituiscono la parte più importante degli archivi depositati da Marguerite Duras all'lmec (Institut Mémoires de l'édition contemporaine) nel 1995. Scritti tra il 1943 e il 1949, sono rimasti a lungo chiusi nei mitici "armadi blu" della sua casa di Neauphle-le-Chàteau; la loro pubblicazione permette l'accesso a un documento autobiografico unico e a una testimonianza preziosa sul lavoro letterario della scrittrice ai suoi inizi. Il contenuto di questi quattro quaderni eccede ampiamente il quadro della guerra, malgrado la nota apposta da Marguerite Duras sulla busta che li conteneva, ora diventata il titolo del volume. In effetti, troviamo racconti dove evoca i periodi più cruciali della sua vita, in particolare la gioventù in Indocina; abbozzi di romanzi in corso, come Una diga sul pacifico o "Il marinaio di Gibilterra"; o il racconto all'origine de "Il dolore". Dieci "altri testi" inediti, contemporanei alla stesura dei quaderni, completano quest'immagine di un'opera nascente dove si disegna l'architettura primitiva dell'immaginario durassiano.
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Schwarcz Luiz
Elogio della coincidenza
br. I personaggi che danno vita ai racconti brasiliani dell'"Elogio della coincidenza" sono timide figure racchiuse in un isolamento poetico e struggente dal quale comunicano con il mondo secondo regole eccentriche dettate dalle loro ossessioni: sculture neoclassiche realizzate con tovaglioli o lenzuola, la ricostruzione ironica del mito di Orfeo ed Euridice, il delirio di un cinéphile monomaniaco che vive le sue giornate come in una sceneggiatura di Truffaut, il gioco delle premonizioni di un bambino che osserva la realtà dalla finestra di un palazzo. L'infanzia è un motivo ricorrente e perfino un punto di vista, come nel caso del bambino che in Acapulco affianca le vicende della biografìa di Tarzan/Johnny Weissmuller ai primi personali riti di passaggio, compresi quelli legati alla matrice culturale ebraica, segno di un non troppo remoto sradicamento dall'Europa. Il meticoloso labor limae che da un materiale copioso ha selezionato i racconti fa dell'essenzialità la cifra della scrittura di Schwarcz.
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Tabucchi Antonio
Il tempo invecchia in fretta
br. Tutti i personaggi di questo libro sembrano impegnati a confrontarsi col tempo: il tempo delle vicende che hanno vissuto o stanno vivendo e quello della memoria o della coscienza. Ma è come se nelle loro clessidre si fosse alzata una tempesta di sabbia: il tempo fugge e si ferma, gira su se stesso, si nasconde, riappare a chiedere i conti. Dal passato emergono fantasmi beffardi, le cose prima nettamente distinte ora si assomigliano, le certezze implodono, le versioni ufficiali e i destini individuali non coincidono. Un ex agente della defunta Repubblica Democratica Tedesca, che per anni ha spiato Bertolt Brecht, deambula senza meta a Berlino fino a raggiungere la tomba dello scrittore per confidargli un segreto. In una località di vacanze un ufficiale italiano che in Kosovo ha subito le radiazioni dell'uranio impoverito insegna a una ragazzina l'arte di leggere il futuro nelle nuvole. Un uomo che inganna la propria solitudine raccontando storie a se stesso diventa protagonista di una vicenda che si era inventato in una notte d'insonnia. I personaggi di questo libro disegnano l'ineffabile volto di una stagione. È la nostra epoca impietosa e futile, fatta di un tempo anfibio che non scandisce più la vita e del quale ci sentiamo ospiti estranei. Storie straordinarie che entrano in modo indelebile nel nostro immaginario, anche se non appartengono al piano dell'immaginario ma a una realtà di cui forse abbiamo perso il codice.
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Benni Stefano
Pane e tempesta
br. Quali sono le ventisette azioni dell'uomo civile? Lo scoprirete a Montelfo, il paese più magico e fantastico del mondo. In un romanzo di sfrenata comicità, Stefano Benni monta un grande circo di creature indimenticabili: il Nonno Stregone, Ispido Manidoro, Trincone Carogna, Sofronia e Rasputin, Archimede detto Archivio, Frida Fon, lo gnomo Kinotto, il beato Inclinato, Simona Bellosguardo, il gargaleone e il cinfalepro, Fen il Fenomeno, Piombino, Raffaele Raffica, Alice, don Pinpon e don Mela, Zito Zeppa, la Jole, Gino Saltasù, il sindaco Velluti, Ottavio Talpa, Bubba Bonazzi, Bum Bum Fattanza, Nestorino e Gandolino, Sibilio Settecanal, Tramutone, la Mannara, Giango, i fratelli Sgomberati, Bingo Caccola e Tamara Colibrì, Maria Sandokan, Adelmo il Cupo, Checca e Caco.
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Sorrentino Paolo
Hanno tutti ragione
br. Tony Pagoda è un cantante "di night" con tanto passato alle spalle ("Se a Sinatra la voce l'ha mandata il Signore, allora a me, più modestamente, l'ha mandata san Gennaro"). La sua è stata la scena di un'Italia florida e sgangheratamente felice, fra Napoli, Capri e il mondo. È stato tutto molto facile. Il talento. I soldi. Le donne. E insieme, una pratica dell'esistenza che ha coinciso con la formazione di una formidabile (e particolare) cognizione del mondo. Quando la vita comincia a complicarsi (la moglie chiede il divorzio), quando la scena si restringe (la sua band si esibisce in piazze minori), per Tony viene il tempo di cambiare. Una sterzata netta. Andarsene. Sparire. Cercare il silenzio. Alla fine di una breve tournée brasiliana, Tony Pagoda decide di restare là, prima a Rio, poi a Manaus, ossessionato dagli scarafaggi ma coronato da una nuova libertà. Senza perdere lo sguardo di eterna sorpresa per il mondo e la schiettezza di chi, questo mondo, lo conosce fin troppo bene, Tony si lascia invadere dai dubbi e dalle insicurezze che fino a quel momento, nel suo ordinato e personalissimo "catalogo" di quelli che passano per uomini, aveva attribuito agli smidollati. E scopre che tutte le risposte possono essere trovate in un infuocato tramonto.
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Douaihy Jabbour
Pioggia di giugno
br. "Pioggia di giugno" non è soltanto la storia di un uomo, Elia, che, ai nostri giorni, torna nel suo paese arroccato in cima alla montagna libanese per indagare sui motivi che lo hanno costretto, vent'anni prima, a partire per gli Stati Uniti. Né soltanto la storia di sua madre, Kamleh, che in quel paesello ha consumato tutta la propria vita. Non è nemmeno soltanto la storia della faida tra due famiglie maronite che hanno condiviso un territorio angusto pur essendo separate da ataviche rivalità. Né soltanto la storia di un fatto di sangue avvenuto nel 1957, episodio che può considerarsi prodromo e paradigma della guerra civile che ha insanguinato il Libano dal 1975 al 1990. "Pioggia di giugno" è anche una profonda indagine sulle cause e sugli effetti di ogni scontro fratricida, una ferma denuncia dei danni del comunitarismo esasperato, una messa alla berlina delle velleità delle appartenenze identitarie, un'amara constatazione dell'impossibilità di rimanere neutrali. In una carrellata, a tratti scanzonata, di individui strattonati tra la propria pochezza e qualche slancio di grandezza, "Pioggia di giugno" ci fa riflettere sulle fragilità delle ideologie, sulla caducità delle arroganze, sulle infinite varianti della resistenza degli umili e, per finire, anche sull'egoismo dell'amore.
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Al-Neimi Salwa
Il libro dei segreti
br. Otto racconti brevi, intensi, che esprimono con grande forza e coraggio un desiderio di libertà e riscatto. Da "La pancia", sulla maternità illecita, ad "Angeli", dove il sarcasmo pungente di Salwa al-Neimi mette alla berlina la rispettabilità presunta del matrimonio. O, uno per tutti, "Pisolino", inno alla libertà di decidere di vivere la propria vita sessuale in maniera libera e senza inibizioni. Nel raccontare di un uomo e una donna che si incontrano a un convegno sul ruolo della donna nei paesi arabi, Salwa al-Neimi è abilissima, sottile e ironica nell'accostare la sensualità dell'approccio dei due alle voci dei massimi esperti che si affannano a dimostrare come la donna araba non possa avere un ruolo di responsabilità nella società perché non è in grado di gestirlo. Otto racconti dove Salwa al-Neimi critica e sbeffeggia le impalcature che circondano le strutture sociali e le oscurano con una facciata di falsità e buonismo. Otto storie pervase di una femminilità piacevolissima, di una bellezza primitiva e irriverente. Con una scrittura poetica velata da una sottile e malinconica ironia, Salwa al-Neimi racconta l'illecito: nell'amore, nel matrimonio, nella famiglia, nella vita delle donne arabe. Lo sguardo lucido e illuminato di una donna che vive senza inibizioni, né proibizioni, la sua sessualità, la sua femminilità, la sua vita, scegliendo e prendendo ciò che vuole per se stessa.
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Mauvignier Laurent
Degli uomini
br. Alla festa dei sessant'anni di Solange, che coincide con il suo pensionamento, c'è quasi tutto il piccolo paese della campagna francese, ci sono amici e soprattutto fratelli e cugini. Una comunità grigia, un po' conformista, brave persone, appena un po' grette. E in questo scenario che irrompe Bernard, o Fuoco di legna, com'è soprannominato da tutti, fratello di Solange, pecora nera della famiglia, da subito circonfuso da un alone di sventura, che pare materializzarsi fin nel cattivo odore di legna bruciata che emanano inesorabilmente i suoi abiti pur tirati a lucido alla bell'e meglio per l'occasione. Non invitato, si presenta però con un regalo per Solange, un regalo prezioso, una spilla d'oro, che subito suscita lo sgomento, poi lo scandalo degli altri fratelli, persuasi, nemmeno troppo segretamente, che Bernard abbia derubato la vecchia madre, dopo aver per anni approfittato anche dell'aiuto economico dei fratelli. Cacciato dalla festa, Fuoco di legna si ubriaca al bar di fronte e quando rientra nella sala, alterato dall'alcol, si rivolge con parole insultanti a Chefraroui, vecchio collega di Solange di origine araba. È proprio questo episodio, e poi la presunta aggressione ai familiari di Chefraroui da parte di un Fuoco di legna sempre più alterato, a gettare scompiglio nella piccola comunità. E lentamente, nella lunga notte che precede la probabile denuncia, il narratore dipana la trama del passato di Fuoco di legna. L'orizzonte si dilata, si sposta, riandiamo indietro nel 1961.
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Erdrich Louise
Passo nell'ombra
br. Irene America e suo marito sono logorati da un rapporto d'amore ormai degenerato. Gil è un pittore affermato, Irene l'ossessivo soggetto dei suoi quadri. Coronata dalla nascita di tre splendidi figli, l'unione di Irene e Gil dovrebbe rientrare nello schema del Sogno Americano. Invece, dopo molti anni di matrimonio, la loro vita sta precipitando in una spirale distruttiva, percorsa da tensioni e litigi. La spiegazione è in questa frase di Irene: "Tu vuoi possedermi. E io ho commesso un errore: ti amavo e ti ho lasciato credere che potevi farlo". Così la donna, sapendo che il marito legge di nascosto il suo diario, decide di servirsene per manipolarlo e comincia a tenerne due: uno per i pensieri che non vuole confidargli e l'altro in cui lo mette continuamente fuori strada e gli insinua gravi dubbi sulla propria fedeltà. Dalle sue note Gil ricava l'impressione di avere perso la sua presa su di lei. Irene non lo ama più. Irene si nasconde. Irene ha deciso di lasciarlo. In un crescendo di egoismi e meschine vendette, sempre morbosamente attuate in una cornice di complicità, si arriva al drammatico ma inevitabile finale. La storia di un amore devastante ma nello stesso tempo unico e indissolubile.
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Serrano Marcela
Dieci donne
br. Nove donne più una. Nove donne radunate nello studio della loro psicoterapeuta raccontano la propria storia e le ragioni per le quali sono andate in terapia. Lupe, adolescente lesbica, alla ricerca della propria identità tra feste, sesso, droghe e passioni non proprio convenzionali; Luisa, vedova di un desaparecido, che per trent'anni aspetta il ritorno del suo unico amore; Andrea, giornalista di successo che si rifugia nella solitudine di Atacama, il deserto più arido del pianeta, sono alcune delle protagoniste di questo vivace romanzo che parla di donne e di sentimenti. Seppur profondamente diverse per età, estrazione sociale e ideologia politica, scopriamo che le loro esperienze si richiamano e che la vera protagonista del romanzo è la femminilità. Dall'autrice di "Noi che ci vogliamo così bene", un caleidoscopio dell'universo femminile in tutta la sua sfaccettata bellezza.
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Jaber Rabee
Come fili di seta
br. Nel 1913 Marta, non ancora ventenne, lascia il suo paesino arroccato sulle montagne libanesi e, da sola, si imbarca per l'America alla ricerca del marito, emigrato un paio di anni prima, che non dà più sue notizie da molti mesi. Non è difficile immaginare che lo troverà accanto a un'altra donna. Ma Rabee Jaber fa di questa storia, così simile a tante altre, la storia speciale di una donna speciale. L'America che incontriamo pagina dopo pagina è sempre vista con gli occhi di Marta. Marta che, dallo sbarco a Ellis Island e poi a New York fino ai giorni nostri, attorniata dai nipoti a Pasadena, ci trasmette le sue impressioni su un mondo che dapprima le è totalmente estraneo e poi, piano piano, diventa anche suo. Incerta, spaventata e disperata affronta i grattacieli e la metropolitana newyorkese. Decisa, soave e appassionata costruisce la sua vita giorno dopo giorno. Ne risulta un affresco dell'America visto dalla parte dei milioni di emigranti che l'hanno costruita ma anche un inno alla vita. Un soffio di aria pura, questa Marta.
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Longo Davide
Ballata di un amore italiano
br. Un ballo all'aperto. Fine estate. Un'orchestrina suona vecchi pezzi anni sessanta. Checco e Renata dondolano tra le coppie, belli, complici, divertiti. Hanno deciso di prendersi una serata tutta per loro: nulla da festeggiare in particolare, solo il semplice piacere di stare insieme dopo tanto tempo. Sulle note delle canzoni che hanno scandito la loro storia, si rivedono poco più che ventenni in un'Italia che decollava: Checco giovane ingegnere in carriera, Renata studentessa, poi insegnante. Guardandosi negli occhi ricordano il loro primo incontro, le gite al mare sulla decappottabile di lui, gli amici, i genitori, le nozze e poi la vita insieme: la vita felice di una coppia colta, innamorata, invidiata. Ma c'è una voce misteriosa a fare da controcanto. È lei a raccontare in rima le zone d'ombra delle loro esistenze, intrecciate a quelle del paese. Una voce che nessuno sembra sentire, tranne Renata, o che forse nessuno vuole ascoltare. La voce di un uomo che nessuno vede o che nessuno forse vuole vedere. Perché ha il dono.
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Mauvignier Laurent
Storia di un oblio
br. Un uomo entra in un supermercato all'interno di un grande centro commerciale di una città francese, ruba una lattina di birra e viene bloccato da quattro addetti alla sicurezza che lo trascinano nel magazzino e lo ammazzano di botte. Questo scarno fatto di cronaca è raccontato da Mauvignier in un lungo racconto, una sola frase per una mezz'ora in cui finisce insensatamente una vita. Teso quasi allo spasimo nel resoconto minuzioso di una morte assurda, il flusso di parole raduna impercettibilmente tutti i temi cari a Mauvignier. E torna così il suo sguardo purissimo su un universo di "umili" che la scrittura rigorosissima accoglie senza una briciola di retorica, senza un'ombra di furbizia. Raro, oggi, nel trionfo dei format narrativi nei quali la realtà diventa un reality, uno stile così impeccabilmente morale, una prosa così pudica e vera.
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Gardini Nicola
Le parole perdute di Amelia Lynd
br. L'Italia che cambia degli anni settanta non sembra aver voglia di cambiare in via Icaro 15, Milano. Sì, certo, l'eco arriva anche lì ma Elvira, la portinaia, è, come un secolo prima, alla mercé di inquilini gretti, litigiosi, pettegoli. Un universo di maligne ottusità e luoghi comuni che tuttavia diventa teatro del mondo nell'immaginazione duttile e porosa di Chino, il figlio adolescente di Elvira. Quando, al quinto piano, prende casa Amelia Lynd, un'anziana signora dall'incedere altero, maniere impeccabili, madrelingua inglese, Chino ne avverte subito il carisma e ne diventa adorante discepolo. Da dove viene? Cos'ha da nascondere? Qual è il suo segreto? Gli inquilini la mettono al bando, la ostracizzano. Chino si muove, con una sorta di strana ebbrezza, fra i sogni combattivi della madre - diventare proprietaria di uno degli appartamenti abitati dai suoi aguzzini - e le utopie della nuova madre-maestra dalla quale apprende la magia delle parole, le parole che raccontano e le parole che semplicemente dicono. Proprio allora la commedia quotidiana cede al dramma e le vicende di via Icaro e della sua portineria subiscono una fortissima accelerazione. E Chino deve imparare più in fretta, di che passioni, di che ambizioni, di che febbri è intessuta la vita.
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Aiyar Pallavi
L'incredibile storia di Soia e Tofu
br. Contrariamente all'opinione comune, non è per niente facile la vita di un gatto. Soprattutto a Pechino. Lo sanno bene Soia e Tofu. Soia è grosso, rosso e baldanzoso. È convinto di essere il più abile cacciatore al mondo di libellule, anche se non ne ha ancora catturata una. Tofu, invece, è una piccola randagia: nata in un bidone della spazzatura, è più timida e schiva. Pur essendo così diversi tra loro, quando vengono allontanati dalle rispettive famiglie e si ritrovano a vivere insieme nella stessa casa, i due diventano inseparabili. Soia, più esperto, guida Tofu nel mondo degli umani, queste creature così poco abili a comunicare che non comprendono nemmeno il significato dei suoi miagolii e dei movimenti della sua coda. E Tofu ben presto impara la regola più importante: mai varcare il cancello del giardino, là da dove un giorno spunta il volto sorridente di Xiao Xu. Trionfante, l'uomo annuncia che un'azienda che produce cibo per gatti ha scelto Soia come testimonial per una grande campagna pubblicitaria. È l'inizio di un'incredibile avventura, grazie alla quale i due gattini esploreranno il mondo al di là degli hutong del centro di Pechino e, affrontando sfide e pericoli, diventeranno grandi. Una toccante storia da leggere a mente aperta e senza preconcetti, come farebbe un bambino, per scoprire che gli animali protagonisti di questo romanzo non sono poi tanto diversi dagli uomini.
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Yoshimoto Banana
Moshi moshi
br. Dopo aver perso il padre in quello che ha tutta l'aria di essere stato un doppio suicidio d'amore, Yoshie si trasferisce dalla sua casa di Meguro a un minuscolo e vecchio appartamento a Shimokitazawa, un quartiere di Tokyo famoso per le sue stradine chiuse al traffico, i ristoranti, i negozietti, nonché meta degli alternativi della capitale. Qui Yoshie spera, aiutata dall'atmosfera vivace, di superare il dolore e dare una nuova direzione alla sua vita. Un giorno, però, sua madre le si presenta a casa all'improvviso con una borsa Birkin di Hermès e qualche sacchetto. Inizia così una bizzarra convivenza che unisce le due donne lungo il percorso di elaborazione del lutto che le ha colpite, le pone di fronte a verità inaspettate, le aiuta a scorgere fiochi lumi di speranza nel buio di una quotidianità ferita. "Moshi moshi" "pronto" al telefono - è il racconto di una rinascita, la favola delicata e struggente della vita di un quartiere, la storia di una madre, di una figlia, di un grande dolore e di qualche piccola felicità inattesa.
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Gordimer Nadine
Ora o mai più
br. Sudafrica del dopo apartheid. Jabu e Steve hanno vissuto in prima linea la Lotta al vecchio regime, pagando con il carcere e la clandestinità un impegno politico che è un imperativo morale. Lei nera, zulu, cresciuta in un villaggio tribale, lui bianco di famiglia benestante, Jabu e Steve abbracciano la differenza e si sposano quando ancora i matrimoni misti sono illegali. Ma come riconciliare l'esperienza di una normalità prima impensabile con la realtà di una giovanissima democrazia afflitta da povertà, violenza, tensioni sociali e già inquinata da corruzione, scandali e giochi di potere? Accettare la disillusione degli ideali e scegliere l'emigrazione è davvero l'unica soluzione percorribile? E in questa nuova realtà, come riconciliare le scelte private con l'impegno politico?
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De Luca Erri
Storia di Irene
br. Una bambina salvata in mare dai delfini cresce orfana su un'isola greca. Si chiama Irene, di giorno vive in terraferma, di notte si unisce in mare alla sua vera famiglia. A quattordici anni è incinta e consegna a uno straniero di passaggio la sua storia.
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Singer Isaac Bashevis; Singer Israel Joshua
L'ultimo capitolo inedito de «La famiglia Mushkat»-La stazione di Bakhmatch
br. "Qui traduco due fratelli. Del più celebre mi fa piacere procurare il lungo capitolo finale del romanzo 'La famiglia Mushkat'. È sconosciuto nel mondo, rimasto chiuso nell'edizione in yiddish che fu stampata a New York nel 1950, l'anno che sono nato. Isaac Bashevis Singer controllava personalmente la traduzione in inglese, dalla quale provengono le versioni nelle altre lingue. Lui stesso tolse l'ultimo capitolo, il 65, su pressione degli editori stranieri che consideravano l'opera eccessivamente corposa. Possiedo l'edizione yiddish, ripubblicata dalla casa editrice Peretz di Tel Aviv. Il capitolo 65 va da pagina 749 a pagina 760, dunque è una sezione consistente. È presso di noi inedita. In più presenta un finale opposto a quello del capitolo precedente, conclusivo del romanzo nell'edizione inglese e quindi anche nella corrente versione in italiano. Da dieci anni cerco di pubblicare questo capitolo mancante. Finalmente Feltrinelli è riuscito a ottenere dal figlio di Singer che vive in Israele il diritto alla traduzione dall'originale yiddish. È una mia personale soddisfazione di lettore di quel romanzo in madrelingua fornire in italiano il capitolo mancante. Ringrazio l'editore anche per la seconda parte di questo libro, la traduzione del raccono 'La stazione di Bakhmatch' di Israel Joshua Singer..." (Erri De Luca)
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Beccaria Lola
Basta non dire ti amo
br. Iris ha un amore infelice, come tante. L'uomo che la fa disperare è un Peter Pan, come la maggior parte. È psicologa, come alcune. Un giorno il suo capo le comunica che deve organizzare un workshop nel centro di sostegno psicologico dove lavora. Tema: l'arte della seduzione. Proprio lei, che in ambito sentimentale non ne azzecca una? Assurdo! Cosa può saperne di "seduzione", lei che non è riuscita a tenersi l'unico uomo che abbia veramente amato? Non potendo permettersi di perdere il posto, Iris accetta la sfida. Ed ecco che al corso si presentano sei donne che vogliono farsi aiutare a riconquistare o trovare il partner giusto. Ma come farlo, se le premesse sono sbagliate? Se appena si dice "ti amo" diventa tutto più difficile e complicato, sotto il peso di paure, pregiudizi e convenzioni? In questo romanzo tutto al femminile, condividendo sogni, delusioni, segreti e fantasie erotiche, Iris e le sue allieve impareranno una cosa importante: per evitare di finire sempre nella storia sbagliata, bisogna prima avere la voglia e il coraggio di liberare le proprie emozioni e mettersi davvero a nudo, capendo chi siamo e cosa vogliamo. È questa la vera arte della seduzione.
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Oksanen Sofi
Quando i colombi scomparvero
br. 1941, l'Estonia è comunista. Due cugini, l'intrepido Roland e il pavido Edgar, hanno disertato le file dell'Armata Rossa per unirsi alle brigate partigiane dei Fratelli della foresta e opporsi all'occupazione dei russi. Ma all'arrivo dei nazisti, che prendono possesso delle terre e cacciano i nazionalisti estoni, le strade dei due giovani si separano: Roland, devastato dalla morte misteriosa di Rosalie, l'amore della sua vita, viene rinchiuso in un campo di lavoro, mentre Edgar, ritrovata la moglie che non ama, finisce per assumere una nuova identità e diventa Eggert, collaborazionista dei nazisti. 1963, l'Estonia è di nuovo sovietica. I vecchi partigiani del regime tedesco sono braccati per fare pulizia nel paese. Il compagno Parts è incaricato di scrivere una cronaca dei misfatti dell'occupazione nazista per glorificare il regime al potere. Ma durante le sue ricerche s'imbatte in un diario compromettente che sembra essere appartenuto a Roland. Occupazione, resistenza e collaborazione sono le molle di questo romanzo potente, ambientato in un'Estonia invasa a turno dai sovietici e dai nazisti. Per rispondere ai drammi della storia, ciascun personaggio dovrà scegliere il proprio cammino. Roland, il giusto, combatte senza tregua l'invasore; suo cugino Edgar, un vero camaleonte, sposerà come sempre l'ideologia al potere. Ma chi sarà il vincitore di questa lotta accanita?
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Fabiani Ilva
Le lunghe notti di Anna Alrutz
br. A quasi settant'anni dalla morte, Anna Alrutz, che in vita è stata una braune Schwester, una delle infermiere specializzate volute da Hitler, non è che un fantasma, una voce senza corpo che vive e rivive brandelli della sua breve esistenza. Primogenita di una ricca famiglia borghese, il padre medico, la madre elegante e colta ma di salute cagionevole, Anna ha trascorso un'infanzia serena. Per via della malattia polmonare cronica della madre e della sorella, tutte le estati della famiglia Alrutz si sono svolte nella stessa amena località termale, Bad Salzgitter. Lì Anna ha conosciuto Helene, l'amica di tutta la vita, e il pastore Rudinski, il suo primo amore impossibile. Ma Bad Salzgitter è anche il luogo dove si è formato il suo carattere, insolitamente forte, ossessionato dall'ordine e dalla disciplina. Nel 1927, dopo la morte della sorella, contravvenendo al volere della famiglia, Anna lascia Medicina per iscriversi alla nuova scuola per infermiere e diventa una braune Schwester. Richiamata a Gottinga dal suo ex professore, il ginecologo Hartmann, diventa la sua assistente personale e svolge con lui un compito molto particolare, voluto per decreto da Hitler: sterilizzare il più alto numero di donne, per "purificare" la futura razza ariana. Anna crede nell'ordine e nel benessere sociale che ne consegue ma quando nella clinica viene ricoverata l'amica Helene, apre gli occhi e quel che vede è, improvvisamente, l'orrore.
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Cornia Ugo
Animali (topi gatti cani e mia sorella)
br. Una casa di famiglia, sull'Appennino bolognese. Una vecchia casa. Gli animali sono una presenza nota. Non si tratta sempre di animali domestici, o quantomeno la loro domesticità è lontana dalla nozione tradizionale. Se nell'annus mirabilis 1992 quella di topi, arvicole e ratti era stata una vera e propria invasione, il dibattito si riapre quando arrivano i piccioni con il vaiolo: la sorella del narratore, dolce animalista, si fa in quattro per curarli, e nondimeno cura, almeno idealmente, i topi, anzi i ratti che turbano la quiete della magione. Uno in particolare, piuttosto abitudinario, compare sempre sullo stesso ripiano della libreria, dal che sorge spontaneo il sospetto che il topo sia un osservatore consapevole delle cose umane. Ugo Cornia parte da qui per una scorribanda dentro tutte le convivenze che hanno a che fare con figure animali. Alle derattizzazioni e alle stragi di volatili innocenti fan seguito storie di gatti (il cacciatore di prede Cito, l'avventuroso Cionci, la depressa Pinzia), e di cani (il setter cieco Billo e Tobi, il cane pazzo della sorella). Attraverso gli animali Cornia ricostruisce la storia di famiglia, dove con le bestie si parla, si confligge, si fanno patti, si stabiliscono confini, dove attraverso le bestie si dispiegano il labirinto emotivo degli affetti, le stagioni di un'esistenza, lo spazio delle assenze e la sequenza delle morti.
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Montanaro Giovanni
Tommaso sa le stelle
br. Pietro è il custode di un deposito giudiziario nel mezzo della Pianura Padana, a due passi dal Po. La sua è una vitalità burbera da grande solitario, da re in esilio fra proprietà che non appartengono più a nessuno. Da quando Nina lo ha lasciato spia la natura, la memoria e gli stessi sentimenti affidandoli, melomane nato, alle arie di opere che ascolta rigorosamente da vecchie cassette. Laura, la bella postina del paese, gli porta con regolarità la rivista "Navi e imbarcazioni" e risponde volentieri alla sua virilità senza parole. In questa routine appare, quasi dal nulla, un ragazzino arabo che non riesce a spiegare esattamente da dove viene, ma conosce la maestà dei grandi fiumi e la severità petrosa dei deserti. Si è nascosto nel deposito e ce ne vuole per convincerlo che può lavarsi, vestirsi, mangiare, dormire, restare lì. Tommaso, così ha deciso per comodità di chiamarlo Pietro, viene da lontano, è sfuggito a una baby gang controllata da criminali e, senza sapere come, vuole una cosa sola: raggiungere il fratello in Inghilterra. Nel giro di poche settimane il rapporto diventa quello che lega padre e figlio, quello che da un'intesa quasi animale si trasforma in umana compatibilità di destini. Pietro deve tenere nascosta la presenza di Tommaso, ma quando la situazione precipita quel deposito giudiziario perso in mezzo alla pianura diventa una fortezza da difendere, diventa Fort Alamo, diventa il futuro.
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Capossela Vinicio
Il paese dei coppoloni
brossura "Da dove venite? A chi appartenete? Cosa andate cercando?" Così si chiede al viandante-narratore nelle terre dei padri. Il viandante procede con il passo dell'iniziato, lo sguardo affilato, la memoria popolata di storie. E le storie gli vengono incontro nelle vesti di figure, ciascuna portatrice di destino, che hanno il compito di ispirati accompagnatori. Luoghi e personaggi suonano, con i loro "stortinomi", immobili e mitici, immersi in un paesaggio umano e geografico che mescola il noto e l'ignoto. Scatozza "domatore di camion", Mandarino "pascitore di uomini", la Totara, Cazzariegghio, Pacchi Pacchi, Testadiuccello, Camoia, la Marescialla: ciascuno ragguaglia il viandante, ciascuno lo mette in guardia, ciascuno sembra custode di una verità che tanto più ci riguarda, quanto più è fuori dalla Storia. Il viandante deve misurarsi, insieme al lettore, con un patrimonio di saggezza che sembra aver abbandonato tutti quanti si muovono per sentieri e strade, sotto la luna, nella luce del meriggio, accompagnati dall'abbaiare dei cani. E poi ci sono la musica e i musicanti. La musica da sposalizio, da canto a sonetto, la musica per uccidere il porco, la musica da ballo per cadere "sponzati come baccalà", la musica da serenata, il lamento funebre, la musica rurale, da resa dei conti.
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Keret Etgar
Sette anni di felicità
br. Negli ultimi sette anni, Etgar Keret ha avuto molte ragioni per stare in pensiero. Suo figlio Lev è nato nel bel mezzo di un attentato terroristico a Tel Aviv. Suo padre si è ammalato. Tremende visioni del presidente iraniano Ahmadinejad che lancia invettive antisemite lo perseguitano. E Devora, l'implacabile venditrice di un call center, sembra determinata a seguirlo anche all'altro mondo. Con un'ironia fulminante e la sua speciale capacità di cogliere del buono dove meno te l'aspetti, Keret si muove con disinvoltura tra il personale e il politico, il faceto e il terribilmente serio, per raccontare i suoi ultimi sette anni a Tel Aviv: un condensato di vita, humour ed emozione.
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Fiorio Barbara
Qualcosa di vero
br. A rincasare ubriachi nel cuore della notte si rischia di inciampare in qualsiasi cosa: un gradino, i lacci delle scarpe, uno stuoino fuori posto. Ma se ti chiami Giulia, sei una pubblicitaria di successo e per te l'infanzia è solo una nicchia di mercato, puoi anche inciampare in una camicia da notte con una bambina dentro: Rebecca, la figlia della nuova vicina. Allora, tra i fumi dell'alcol, puoi persino decidere di ospitarla per una notte sul tuo divano. Salvo poi rimanere invischiata in sessioni di fiabe da raccontarle ogni volta che la madre, misteriosamente, non c'è. Da Cenerentola a Pollicino, da Raperonzolo alla Sirenetta, purché siano sempre le versioni originali: quelle di Perrault, dei Grimm e di Andersen, dove i ranocchi si trasformano in principi soltanto se li lanci contro un muro, e non sono certo i baci a risvegliare le più belle del reame. Se invece ti chiami Rebecca e sei arrivata da poco in città, puoi provare a conquistare i compagni di classe con le "fiabe vere". Salvo poi imbatterti nelle temibili bimbe della Gilda del cerchietto, pronte a screditarti con le versioni edulcorate della Disney. E forse, nonostante i tuoi nove anni, cercherai di far capire a Giulia, la tua amica del pianerottolo, che, anche se i principi azzurri nella realtà non esistono, l'uomo giusto a volte è più vicino di quanto si pensi. Ciò che ancora non sai è che la verità costa cara. E non solo perché certe cose è meglio non raccontarle, specie quando ci sono di mezzo i segreti degli adulti.
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Vila-Matas Enrique
Kassel non invita alla logica
br. Una strana telefonata interrompe la routine di Enrique Vila-Matas. L'enigmatica voce femminile all'altro capo della linea gli dice che i coniugi McGuffin desiderano invitarlo a cena per rivelargli il mistero dell'universo. Ben presto capirà che si tratta di un invito a partecipare a Documenta, la leggendaria mostra d'arte contemporanea che si tiene a Kassel, in Germania. L'invito prevede che lo scrittore si trasformi in un'opera d'arte vivente. Per tre settimane deve farsi trovare ogni mattina seduto al tavolo di un ristorantino cinese nella periferia della città intento a svolgere il suo lavoro, cioè scrivere. In principio un po' titubante, Vila-Matas accetta e, una volta a Kassel, viene pervaso da un'euforia contagiosa e, spinto da un misterioso soffio, si avventura entusiasta tra le opere di autori del calibro di Tino Sehgal, Ryan Gander, Pierre Huyghe e molti altri. Libro di viaggio, diario e romanzo in cui l'autore si sdoppia, Enrique Vila-Matas racconta la storia di una grande spedizione: quella del vagabondo solitario che, circondato da bizzarrie e meraviglie, ci invita a guardare il mondo da un'altra prospettiva e trova nel piacere dell'immersione nell'arte le ragioni ultime, e le più solide, per scrivere e per vivere.
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