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Eltern des Themas

‎Guerre‎
‎Histoire‎
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‎Pezzini Alberto‎

‎L'ombra della colpa‎

‎br. Un avvocato resta tale anche se commette un reato ? Favorire un ragazzo di diciannove anni che commette un furto per sopravvivere può essere considerato un vero favoreggiamento ? Mario Squinzati è un avvocato al giro di boa. Vive ad Ardea, una città di mare e di provincia, dove tutti si conoscono. È un bravo penalista che pensava di avere visto ormai tutti i giochi della professione. Invece, quello più inaspettato, non lo conosceva ancora. Mentre si trova a dover fronteggiare forse il processo più delicato della propria carriera, Mario Squinzati dovrà combattere contro un'indagine che lo coinvolgerà di persona rischiando di azzopparlo una volta per tutte. Diventerà un avvocato migliore oppure soccomberà. Non ha alternative. Deve accettare la propria carriera e giocarsi l'ultima partita come al Go: fino a quando le gru non torneranno al nido.‎

‎Quadrino Pietro‎

‎Provaci ancora Brancusi‎

‎br. Silvano Brancusi è un giovane attore, scrittore e poeta, o almeno così è come si definisce lui nei sui momenti migliori. Scanzonato e irriverente, si ritrova catapultato ad Anversa, per seguire la compagnia del Grande Peter Frame, uno degli artisti contemporanei più talentuosi e controversi, che lo chiama a creare uno spettacolo colossale della durata di 24 ore. Ed è proprio durante le prove di quella folle creazione che Silvano incontrerà "la donna più bella del mondo". Parigi, Salonicco, Roma, Havana, Bruxelles, Milano, Berlino: dopo anni di fatiche, avventure e fallimenti, il 23 novembre del 2018 Silvano Brancusi si trova di fronte alla più importante decisione della sua vita: fermarsi e ritirare il premio che si è finalmente conquistato, o lasciare tutto e ricominciare daccapo.‎

‎Caponigro Marianna‎

‎Il castello di Amanda‎

‎br. Amanda è una bambina che, dalla finestra della sua stanza, riesce a vedere un bellissimo castello medievale, ed è a lui che racconta nel buio delle sue notti ansie e vicissitudini, ma anche speranze e sogni. Oltre alle aggressioni del padre, la bambina affronta segretamente un'altra sciagura: le molestie di un pedofilo, che la fanno crollare in una profonda depressione. Ma Amanda non sa che, oltre alla mamma e ai suoi nonni, c'è un'altra persona che segretamente si prende cura di lei.‎

‎Prella Bernardino‎

‎Brevi storie bestiali‎

‎br.‎

‎Castelli Valerio‎

‎I fuochi nella notte‎

‎br.‎

‎Bernasconi Lorenzo‎

‎La solitudine percepita, assoluta‎

‎brossura "Tre racconti che sono metafore dell'esistenza, della vita di tutti noi, fatta di cose quotidiane svolte con maniacale ossessione, segnata da una condizione divenuta quasi necessaria, che vela lo sguardo e limita le intenzioni. Ci vorrebbe uno strappo, uno squarcio in quel cielo quotidiano che scopra e renda visibile la vera bellezza, l'unica in grado di sconfiggere la malinconia azzittendo una volta per tutte una solitudine fin troppo rumorosa". (Monia Di Mauro)‎

‎Giovannini Evy‎

‎Oggi è nevicato a Roma‎

‎br. Giulio è un brillante ed affermato commercialista, con alle spalle un matrimonio a dir poco burrascoso, seguito da un altrettanto difficile divorzio, dalle cui nefaste conseguenze ha cercato di mettersi in salvo, finendo col cacciarsi in una sorta di trappola da cui ora stenta a tirarsi fuori. Sembra quasi esservi rassegnato, finché non incontra Martina, una bellissima ragazza molto più giovane di lui. Si innamorano. Con lei Giulio scopre l'amore vero, la passione, la complicità. Un'intesa perfetta cui non vuole assolutamente rinunciare, e per questo è pronto a fare qualsiasi cosa, anche a mentire, nascondendo una scomoda verità. Ogni giorno dunque, sarà costretto ad arrampicarsi sugli specchi pur di non perdere la donna che ama. Tutto ciò lo porterà ad esplorare se stesso, riscoprendo le sue emozioni più profonde, insieme alla solitudine e alla speranza.‎

‎Segal Francesca‎

‎La cugina americana‎

‎br. Hampstead Garden, nordovest di Londra, è il quartiere della buona borghesia ebraica, ricca, istruita, liberal, solidale: tutti conoscono tutti, tutti frequentano tutti, tutti sono pronti a soccorrere chiunque si trovi in difficoltà. Adam e Rachel si conoscono da sempre, si amano dall'adolescenza, e stanno per fidanzarsi. La comunità segue l'evolversi della relazione da quando è nata, tutti aspettano il matrimonio, i figli. Tutto va come dovrebbe andare fino a quando, da New York, città di liberi costumi e strane usanze, arriva Ellie, la cugina di Rachel: bellissima, fragile, dolce, infelice, anticonformista. Ellie è una sopravvissuta, come tanti dei membri anziani della comunità: non ai campi di concentramento, ma alla morte della madre in un attentato terroristico in Israele, e alla conseguente decisione del padre di vagare per il mondo portando la piccola con sé. Tra Adam ed Ellie è amore al primo sguardo. Entrambi resistono, si evitano, si cercano, irresistibilmente attratti e irrimediabilmente divisi. Fino a quando Adam, avvocato nello studio del padre di Rachel, viene incaricato di risolvere la situazione incresciosa, pericolosa, che Ellie si è lasciata alle spalle a New York. I due sono costretti a incontrarsi, per lavoro, fino a quando una malattia di Ziva, la nonna di Ellie e Rachel, fornisce ai due innamorati impossibili l'occasione di infrangere le regole.‎

‎Tarantino Ignazio‎

‎Sto bene. È solo la fine mondo‎

‎br. Anni Ottanta, nel sud dell'Italia. La vita di una numerosa, modesta famiglia, dominata da un padre depresso e violento, viene sconvolta dall'ingresso della madre in una setta religiosa chiamata Società, che promette la sopravvivenza a un'imminente fine del mondo. Giuliano Flavio, il più piccolo dei figli, che nutre per la donna, mite e generosa, un amore incondizionato, non può far altro che unirsi agli altri nel percorso che porterà tutti alla vita eterna. Ma quello che da principio è un sogno diventa presto un incubo di obblighi e divieti, di isolamento dalla famiglia allargata, di visioni e terrori apocalittici. Man mano che il mondo della famiglia "così come lo conosce" si sfalda, Giuliano deve lottare duramente per conquistare l'indipendenza, a cominciare dalla possibilità di vivere liberamente un amore che gli è stato vietato, per l'"incredula" Sara.‎

‎Kreitman Singer Esther‎

‎L'uomo che vendeva diamanti‎

‎br. Questo romanzo è una vera sorpresa. Esther è la sorella maggiore del due molto più famosi Isaac Bashevis e Israel Joshua: privata dell'istruzione concessa ai fratelli, costretta a sposarsi, rifiutata dalla madre perché "brutta", relegata "In cucina", ma incapace di "stare zitta". Per fortuna, dato che ci regala questo superbo racconto, ambientato nella Anversa del commercianti e tagliatori di diamanti, tutti ebrei, e poi nella Londra del rifugiati, sempre ebrei, durante la prima guerra mondiale. Per tutta la narrazione, l'autrice sfoggia un'ironia più tagliente del diamante. Il protagonista assoluto della storia è Gedaliah Berman, ricco commerciante delle preziose pietre, emigrato dalla Polonia ad Anversa, iracondo, umorale, forte con i deboli e debole con i forti, e soprattutto invidioso oltre misura. Quando viene a sapere che il figlio di un concorrente sta per sposare la figlia di un ricco signore, mentre suo figlio Dovid passa le giornate a letto a leggere Spinoza e a fumare, incapace di adeguarsi alle aspettative paterne, per poco non sviene. C'è anche una figlia, altrettanto degenere ma astuta, che circuisce iI padre per ottenere favori e denaro. E la moglie, Rochl, vittima della prepotenza di Berman. La pesante routine della famiglia si complica con l'arrivo di una coppia di attivisti comunisti provenienti dallo stesso shtetl del Berman, e poi dalla comparsa del padre di Gedaliah , accolto dal figlio con un affetto e un calore inaspettati, che ammorbidiscono la durezza del personaggio.‎

‎Singer Israel Joshua‎

‎La fuga di Benjamin Lerner‎

‎br. Prima guerra mondiale, Varsavia. Benjamin Lerner, un giovane soldato ebreo dell'esercito imperiale russo decide di disertare. Si rifugia dallo zio reb Baruch Joseph, a sua volta profugo da uno shtetl occupato dai cosacchi. Nel misero appartamento di Baruch, vivono anche la moglie Toybele e la figlia Gitta. Mentre marito e moglie si danno ad accesi e coloriti battibecchi, Gitta e Benjamin si innamorano. Ma Baruch sogna di diventare ricco grazie a una serie di progetti improbabili e di dare Gitta in moglie a un uomo ricco e anziano. Dopo un ennesimo scontro con lui, Lerner, non meno irascibile dello zio, decide di andarsene e incontra per caso un vecchio amico scultore, e accetta la sua ospitalità in uno studio frequentato da artisti e disertori. Si avventura fuori dal rifugio e finisce in un campo di lavoro tedesco, dove la bestialità e la crudeltà che regnano anche tra gli internati, a scapito degli studiosi e degli intellettuali, dei più deboli, lo spingono a tentare una rivolta insieme a un altro disertore. La rivolta fallisce e Benjamin scappa, per ricongiungersi poi con Gitta, a sua volta in fuga dal padre e dal matrimonio forzato. Incontra un ricco ufficiale ebreo che lo convince a seguirlo in una comune che vuole creare nella sua tenuta in Russia, dopo la guerra. Ma anche questo progetto fallirà nel peggiore dei modi per Gitta e Lerner, che finisce in prigione ma riesce a evadere in tempo per partecipare all'assalto del Palazzo d'Inverno...‎

‎Arnim Elizabeth von‎

‎Vera‎

‎br. La ventiduenne Lucy Entwhistle, viso e corpo da bambina, è rimasta sola al mondo dopo che l'adorato padre se n'è andato per sempre. Affranta, confusa, mentre si stringe al cancello di casa viene turbata dalla comparsa di Everard Wemyss, un bell'uomo maturo a sua volta vestito a lutto. Sua moglie Vera è morta da poco, in circostanze misteriose. Prima che Lucy possa rendersene conto, Wemyss entra nella sua vita facendosi carico di ogni incombenza, dall'organizzazione del funerale del padre alle cure della dolce zia Dot, e ben presto di Lucy stessa, del suo corpo e della sua anima. Lei lo ripaga di un amore devoto, grata della sua protezione e del suo senso dell'umorismo. Ma nella casa intrisa di rituali in cui lui la porta a vivere, si addensa il mistero della morte di Vera. Scritto diciassette anni prima di Rebecca, la prima moglie, questo libro - che la von Arnim stessa considerava il suo romanzo migliore - anticipa le atmosfere inquietanti del thriller di Daphne du Maurier che Alfred Hitchcock riprenderà nel celebre film omonimo: Vera è un'indagine nei labirinti dell'amore, della violenza e della morte, a partire dal potere degli uomini nel matrimonio e dalla debolezza delle donne innamorate.‎

‎Arnim Elizabeth von‎

‎Amore‎

‎br. «Tutta colpa della vanità, della lusinga dolce e irresistibile di esser scambiata per una donna ancora giovane; e prima di rendersene conto, era già innamorata, innamorata cotta come una stupida ragazzina». Catherine si accorge di Christopher mentre assiste alla quinta replica dell'Ora immortale, recitato davanti a una platea semivuota. E un giovanotto esuberante, dalla chioma rosso fiamma. Lei è una donna minuta nascosta sotto il cappello. Quella sera si ritrovano seduti accanto e tutto sembra preludere a una perfetta storia d'amore. C'è però un problema: l'età. Catherine è un po' più vecchia. Per una donna di quasi cinquant'anni, che ha ormai alle spalle gli anni del matrimonio e della maternità, l'essere creduta più giovane aggiunge ulteriore emozione al corteggiamento. Ma nascono ostacoli imprevisti... Sotto l'affilato umorismo di questo romanzo pubblicato per la prima volta nel 1925, emerge l'ipocrisia di un'intera società e i codici cui le donne sono costrette a ubbidire nel nome dell'«amore». Elizabeth von Arnim lo sapeva bene: buona parte del romanzo è autobiografica.‎

‎Gorkij Maksim; Montagnani L. (cur.)‎

‎La madre‎

‎br. L'evoluzione della protagonista, da donna succube delle violenze di un marito ubriacone a donna emancipata, fiera del figlio, combattente di primo piano per la difesa dei diritti degli sfruttati, emerge con un crescendo lungo le pagine del romanzo. Così come emerge l'interessante intreccio con la figura di Cristo, non considerato come Dio, ma come predicatore della giustizia e dell'amore per il prossimo. "Ama lituo prossimo come te stesso". "Verranno i giorni felici" - dice la madre diventata una attivista clandestina dei lavoratori in lotta contro le prepotenze dei padroni e dello Stato che li difende - "ci sono nemici cattivi, avidi, falsi che ci tengono prigionieri, ci legano, ci schiacciano. Contro tutto questo combattono l nostri figli, per amore di tutti, per amore della verità di Cristo." Introduzione di Diego Novelli. Prefazione di Gian Carlo Pajetta.‎

‎Lee Vernon; Brilli A. (cur.)‎

‎L'amante fantasma. Tre racconti‎

‎brossura‎

‎Zweig Stefan‎

‎Storia nel crepuscolo‎

‎brossura‎

‎Hawthorne Nathaniel‎

‎La bambina di neve‎

‎brossura‎

‎Cela Camilo José‎

‎Undici racconti sul calcio‎

‎br. Diverse centinaia di migliaia di spagnoli, forse diverse migliaia di migliaia, applicano le loro energie del lunedì, del martedì e del mercoledì a glossare le azioni della partita di calcio già passata, e le loro forze del giovedì, del venerdì e del sabato a predire gli avvenimenti della partita di calcio prossima ventura. La domenica riposano e vanno allo stadio: a soffrire o a sollazzarsi, onestamente, vedendo soffrire gli altri...‎

‎Wharton Edith; Ceni A. (cur.)‎

‎Xingu‎

‎br. Nel quadro dei ricevimenti organizzati dal loro esclusivissimo "club", alcune signore della migliore società americana hanno invitato il romanziere Osric Dane, quello, cioè, che bisogna assolutamente aver letto. Preziose e ridicole, queste signore circondano il romanziere con le loro attenzioni e con i loro commenti insipidi, tanto che lo scrittore non si perita di punzecchiarle. Ma, in maniera del tutto inaspettata, ecco che una di esse rovescia la situazione e mette a mal partito il celebre romanziere domandandogli cosa pensa di Xingu. Chi è dunque questo Xingu che tutti sembrano conoscere?‎

‎Wagner W. Richard‎

‎Una visita a Beethoven‎

‎br. Come ebbe a scrivere lo stesso Wagner, furono proprio le sinfonie di Beethoven a determinare in lui la vocazione per la musica. E infatti Wagner restò sempre fedele al grande compositore, al quale dedicò - oltre a diversi scritti di approfondimento teorico - il suo giovanile racconto "Una visita a Beethoven". Protagonista è il grande compositore, assediato da frotte di curiosi desiderosi di incontrarlo. Wagner immagina il pellegrinaggio verso la dimora del Maestro di un giovane musicista, tormentato dall'incontro ripetuto con uno di questi "curiosi", un aristocratico inglese appassionato di musica, che pare incarnare la sciocca superficialità di un pubblico che, dopo non aver saputo riconoscere il genio di Beethoven, continuava ora a travisarlo.‎

‎Mandeville Bernard‎

‎Modesta difesa delle case di piacere‎

‎br. Constatato ovunque un allarmante aumento delle malattie veneree, visto che le prescrizioni moraleggianti a poco o a niente servono al fine di reprimere il desiderio dell'un sesso per l'altro, si suggerisce l'organizzazione statale dei bordelli, completa di controlli medici e di un fondo per la pensione... Questa l'ironica e satirica tesi di questo volumetto apparso nel 1724 e divenuto in breve tempo uno dei più celebri pamphlets settecenteschi; tale, infine, da rinnovare lo scandalo che aveva accompagnato, dieci anni prima, la pubblicazione dell'altra più famosa opera di Bernard Mandeville, "La favola delle api", che recava il provocatorio sottotitolo 'vizi privati, pubbliche virtù'.‎

‎Nerval Gérard de; Ferrara M. (cur.)‎

‎L'harem‎

‎br. Il racconto "L'harem" fa parte di quel "Viaggio in Oriente" che Nerval pubblicò prima in una serie di articoli, poi in due edizioni incomplete dal titolo "Scene della vita orientale", e, infine, nella versione definitiva apparsa nel 1851, quattro anni prima del suicidio dello scrittore. Il viaggio, in realtà, Nerval lo effettuò in due riprese, fra il 1843 e il 1844, ma la sua opera, e dunque anche il racconto qui pubblicato, non rappresenta un mero resoconto di quell'itinerario. Nerval scrive in effetti un 'romanzo-viaggio', e all'interno di esso l'episodio narrato ne "L'harem" si staglia fra tutti come quello più 'romanzesco'.‎

‎London Jack‎

‎Gli equivoci delle donne‎

‎br. Gli equivoci delle donne è un racconto piuttosto singolare nella produzione del geniale scrittore americano Jack London (1876-1916): l'ambiente è ancora una volta il Klondike, la terra ai confini fra Canada e Alaska, divenuta celebre verso la fine del secolo scorso in seguito alla scoperta dei ricchissimi giacimenti auriferi. Ma in questo racconto l'oro è proprio soltanto sullo sfondo, all'origine della ricchezza del 'buon partito' Floyd Vanderlip, intorno al quale si svolge il divertentissimo balletto che ha un po' le movenze della 'commedia degli equivoci'.‎

‎Muñoz Molina Antonio‎

‎Beatus Ille‎

‎ril. Alla ricerca del manoscritto postumo di Jacinto Solana, mitico scrittore nemico del regime franchista, assassinato nel 1947 dalla Guardia Civile, un giovane studente, Minaya, si trova ad affrontare un'intricata storia di oblii e menzogne, che lo rende poco a poco partecipe di un passato che non ha mai potuto ricomporsi, e che lo guida traccia a traccia, come mosso dai fili di un misterioso burattinaio, al suo epilogo più imprevisto ed inquietante. Organizzato su tre diversi piani temporali che lentamente arrivano ad intersecarsi nell'enigmatico finale, "Beatus Ille" è romanzo di ricerca e insieme di iniziazione, orchestrato con repentini passaggi dalla prima alla terza persona, che svelano solo progressivamente l'identità del narratore.‎

‎Rilke Rainer Maria; Specchio M. (cur.)‎

‎Canto d'amore e morte dell'alfiere Christoph Rilke. Testo tedesco a fronte‎

‎br. Scritto di getto "in una notte di nuvole e luna", come ebbe a scrivere il poeta stesso, il "Canto d'amore e morte dell'alfiere Christoph Rilke" appartiene alla leggenda non meno che alla storia dell'opera e della figura di Rainer Maria Rilke. In questo testo in prosa ritmica, vero e proprio poème en prose, l'autore giovanissimo ripercorre un viaggio immaginario di un presunto antenato morto al seguito dell'esercito imperiale nella campagna contro i Turchi del 1664. Ma il pretesto si trasforma subito in una sorta di amalgama entro il quale Rilke fonde - all'indomani del primo, importantissimo viaggio in Russia compiuto insieme a Lou Salomé - tutti i temi e le intuizioni della sua poetica giovanile. Il motivo della morte precoce, l'iniziazione alla morte attraverso l'amore, la figura dell'eroe come emblema della comunità delle stirpi, l'eros come forza ancestrale, insomma tutti quelli che saranno gli elementi costitutivi della poetica rilkiana nell'arco del primo ventennio del secolo, sono qui per la prima volta armonizzati in una tensione ininterrotta cui fa da sostegno una mirabile perizia linguistica e compositiva.‎

‎Balzac Honoré de‎

‎Il ballo di Sceaux‎

‎br. Apparso per la prima volta nel 1830, "Il ballo di Sceaux" appartiene alla produzione giovanile di Balzac, e possiede l'impareggiabile freschezza di altri suoi racconti dell'epoca, prime importanti tessere del gigantesco mosaico della Commedia umana. "Il ballo di Sceaux o Il pari di Francia", così recita il suo titolo per esteso, ma potrebbe forse chiamarsi piuttosto "come non sposare un pari di Francia", perchè proprio questo è in realtà il motivo conduttore di questo racconto: una storia d'amore e vanità.‎

‎Vogel David‎

‎Davanti al mare‎

‎br. Anni '30: in un villaggio di pescatori della Costa Azzurra arriva dall'Austria una coppia di giovani sposi: belli, spensierati, si abbandonano volentieri al clima dolce della riviera, entrando in relazione con gli abitanti del luogo e con altri turisti. Senza mai rinunciare del tutto ad un loro senso di superiorità ironica e di distacco rispetto al nuovo mondo che li circonda, se ne sentono tuttavia pian piano risucchiare, come se la sensualità del posto si insinuasse lentamente nei loro corpi e nei loro sogni, fino all'imprevedibile esito finale. Ma non si deve pensare a un aspetto 'morale' della narrazione: a Vogel non interessa affatto giudicare i suoi protagonisti, censurarne una certa leggerezza o liberalità di costumi. Quello che è straordinario in questo breve romanzo è semmai proprio l'opposto, l'osservazione quasi distaccata di come piccoli e a prima vista insignificanti particolari arrivino ad incidere sul destino delle persone; e solo allora queste potranno rendersi conto dell'enorme, spaventoso vuoto che le contraddistingue e che non attende che di essere colmato, in un modo o nell'altro. Come scrive Alessandro Guetta nella postfazione al volume: "La piccola pensione della riviera è un laboratorio delle passioni in cui la soluzione è distillata lentamente, quasi inavvertitamente".‎

‎Trollope Anthony; Caddia L. (cur.)‎

‎L'ultimo austriaco che lasciò Venezia. Racconti italiani‎

‎br. Per la prima volta vengono qui riuniti e tradotti per i lettori italiani tre racconti del grande narratore dell'Inghilterra vittoriana che presentano la peculiarità di essere ambientati in Italia, fra Venezia, Roma e il Lago di Como. Anthony Trollope conosceva bene il nostro paese, e più volte vi si recò in visita alla madre e al fratello che vivevano a Firenze. Ed è interessante notare nei primi due racconti - più direttamente ne "L'ultimo austriaco che lasciò Venezia", e più defilato ma comunque presente ne "La moglie del generale Talboys" - lo sfondo storico delle Guerre di Indipendenza, così come poteva venire recepito da un autore per nazionalità estraneo agli Stati contendenti ma simpatizzante per la causa italiana. Ma l'Italia per gli inglesi è sempre anche la meta del Grand Tour, aspetto, questo, ben evidente nel gruppo un po' fatuo di intellettuali che si raccoglie a Roma intorno alla signora Talboys, o nel viaggio dei coniugi Greene nel racconto "L'uomo che teneva il denaro in una valigia". Qui, come scrive Luca Caddia, "l'inguaribile senso pratico di Trollope trasforma il Grand Tour in gran turismo", mentre il viaggio si trasforma lentamente in una commedia degli equivoci, con effetti sottilmente umoristici.‎

‎Vogel David‎

‎La cascata‎

‎br. Forse niente più di una malattia lenta e avvolgente può provocare una prorompente voglia di vita, un desiderio di 'normalità' e insieme di evasione che spezzi l'angusta cornice di giornate tutte spese all'interno di un sanatorio. Per questo il sanatorio non è soltanto il luogo cupo della malattia e della cura, è anche una sorta di microcosmo esemplare, come possiamo vedere in questo breve romanzo di David Vogel del 1925, che non a caso segue a un solo anno di distanza il capolavoro di Thomas Mann "La montagna incantata". Se apparentemente siamo molto lontani dal paesaggio idilliaco della Costa Azzurra che ambientava "Davanti al mare" - l'altro romanzo breve di Vogel pubblicato in questa stessa collana - in realtà ritroviamo anche ne ha cascata la forza e la suggestione della natura, ingigantite anzi perché sembrano rappresentare il polo opposto della vita costretta del sanatorio, come se i maestosi scenari alpini che lo circondano non potessero che incombere sul destino dei suoi ospiti. E quello che accade al protagonista Irme Ornik, la cui principale occupazione, e preoccupazione, è di guarire al più presto e andarsene: si prova la temperatura ogni due ore, è terrorizzato dal vento gelido che spira dalle cime del monte Mendel... Ma il destino ha in serbo per lui qualcosa di diverso, qualcosa di imprevisto e di imprevedibile.‎

‎Trollope Anthony; Caddia L. (cur.)‎

‎Due ragazze‎

‎br. "Non ha senso perdere la testa quando si parla di affari". Questa frase, detta al proprio innamorato da una delle protagoniste di questo racconto - una delle "eroine" della piccola città di Plumplington -, riassume o meglio ancora svela l'ironico leitmotiv dell'intera vicenda narrata. Infatti, eroi e antieroi qui si assomigliano molto, e si differenziano soprattutto per i diversi ruoli sociali, che li obbligano a macchinose strategie per tentare di imporre la propria volontà. Nessuno sembra fare eccezione, neppure l'influentissimo dottor Free-born, che parteggia sì per le due ragazze che vorrebbero sposare i loro spasimanti contro la volontà dei rispettivi padri, ma che a suo tempo aveva pensato bene di dare in moglie le proprie figlie ad uomini cui non mancava alcuna delle caratteristiche di 'censo' pretese dai genitori delle due eroine - ed ora da lui giudicate assurde o persino ridicole. Tutto il racconto, insomma, si basa su una sorta di 'gioco delle parti', dove la 'parte' forse più cospicua la gioca l'epoca in cui la storia è ambientata: l'epoca di Trollope, quell'età vittoriana che prese il nome dal lungo regno della regina Vittoria (1837-1901). 'Epoca vittoriana' oggi è quasi divenuto sinonimo, sotto certi aspetti, di 'ipocrisia sociale'; il racconto di Trollope permette di penetrare più a fondo le ragioni di questa 'ipocrisia', mettendoci a contatto con una realtà sociale cristallizzata a tal punto da offrirsi come rituale cui, volenti o nolenti, nessuno si può sottrarre.‎

‎Bor Josef‎

‎Il requiem di Terezín‎

‎br. La città ceca di Terezín fu inglobata nel Reich tedesco nel 1938 e nel 1941 l'intera cittadina fu circondata da un muro e adibita, come un grande ghetto, a campo di concentramento per gli ebrei. Intere famiglie vi furono trasferite: il campo, progettato per ospitare settemila internati e settemila militari, arrivò a ospitare cinquantamila internati, con una forte presenza di bambini. La propaganda nazista lo presentò come modello di insediamento della popolazione ebraica, ma in realtà si trattava soltanto di un 'serbatoio' di raccolta degli internati, che via via venivano trasferiti ad Auschwitz e ad altri Lager per la 'soluzione finale'. In particolare a Terezín fu internato il fior fiore degli intellettuali ebrei mitteleuropei, pittori, scrittori, musicisti, e a Terezín, caso unico in un campo di concentramento e di sterminio, si manifestarono episodi di ribellione e di resistenza organizzata condotti con le uniche armi possibili, l'intelligenza e la forza morale. La manifestazione più clamorosa fu l'esecuzione da parte di musicisti e cantanti ebrei del Requiem di Verdi, della quale fu organizzatore il direttore d'orchestra Rafael Schächter e alla quale partecipò come spettatore il fior fiore delle SS capitanato da Adolf Eichmann, non capendo che i destinatari di quel Requiem non erano gli ebrei, che a poco a poco sarebbero stati trasferiti nei campi di sterminio, ma gli stessi tedeschi, che oramai, nell'estate del 1944, vedevano le proprie armate ritirarsi e le loro città ridursi in macerie.‎

‎Singer Israel Joshua‎

‎Perle e altri racconti‎

‎br. "Sto ancora imparando da lui e dalla sua opera": queste parole di Isaac B. Singer, Premio Nobel 1978, costituiscono la migliore introduzione alle opere del fratello Israel J. Singer. Il lettore italiano, che ha apprezzato opere di questo scrittore come "La famiglia Karnowski", "I fratelli Ashkenazi", "La pecora nera", rimarrà incantato dalla forza e dalla varietà tematica dei suoi racconti. D'altra parte, come molti degli scrittori yiddish, Singer ha conosciuto la prima celebrità come autore di storie brevi: "Perle", scritto nel 1919 e pubblicato a Varsavia sulla rivista modernista "Ringen" nel 1921 ha infatti preceduto di tredici anni il successo del romanzo "Yoshe Kalb". E fu proprio "Perle" che attrasse l'attenzione di Abraham Cahan, potente editore del quotidiano newyorkese in yiddish "Forverts" sul quale Singer pubblicò molti scritti, e che gli assicurò la notorietà negli Stati Uniti e poi in Europa, ove Claudio Magris lo ha definito come "ultimo 'classico' della letteratura yiddish, e quindi uno degli ultimi classici del romanzo di stampo ottocentesco".‎

‎Singer Israel Joshua‎

‎Sulle rive del mar Nero‎

‎br. In questi racconti ambientati in città quali Odessa e Mosca, ma soprattutto nei piccoli villaggi ebrei dell'Europa Centrale che costituiscono la gran parte della narrativa di Singer, lo scrittore si conferma un testimone attento e partecipe di una grande tradizione che si dispiega in personaggi e situazioni che rispecchiano in modo magistrale la favolosa cultura e il finissimo senso dell'humour del mondo ebraico, anche in situazioni estreme quali la rivoluzione che pose fine all'impero zarista, e la guerra civile che ne seguì.‎

‎Némirovsky Irène‎

‎La commedia borghese‎

‎br. Apparso su «Les Oeuvres libres» nel giugno del 1932, e dunque quasi contemporaneo di Ida, già pubblicato in questa stessa collana, "La Comédie bourgeoise" è un'opera che sembra concepita per il cinema. Ci troviamo invece davanti non ad una sceneggiatura cinematografica, ma ad uno splendido racconto. La commedia borghese rappresenta infatti il breve romanzo della vita, che Irene Némirovsky traccia come una successione di episodi salienti che, pur seguendo la cronologia degli avvenimenti, dalla gioventù alla vecchiaia, si compone come un flusso veloce e inarrestabile. La scrittrice, con pochi tratti tanto delicati quanto incisivi, ci narra la storia di Madeleine, prima ragazzina nella casa dei genitori, poi donna sposata e madre, e infine nonna... Tra le due estremità, la vita è trascorsa, «la sera sembra calare di colpo, e tutto svanisce».‎

‎Guerra Tonino‎

‎I cento uccelli‎

‎brossura I cento uccelli.‎

‎Guerra Tonino‎

‎Quartetto d'autunno‎

‎brossura Sovente mi muovo nella sua casa colorata d'oriente che cattura l'alba del Montefeltro. Accade così che raccolgo con pudore le parole di Tonino Guerra. Come quelle dei quattro (quartètt) poemi che qui incontrerete, dove è sempre forte il suo stile poetico, straordinario esempio di epica moderna. La stagione dei poemi, che ha aperto con Il miele nel 1981, ora si riaccende con un poetare che acquisisce sempre più le categorie dell'eternità e dell'universalità. Caratteri che fanno parte del suo essere artista a tutto tondo capace di esprimersi in molteplici ambiti, come svela La Guidina che scoprirete, nella tasca del volume, in cui tutto ciò che il maestro ha scritto sui muri e nei borghi, e ha ideato per città e paesi, personaggi noti e sconosciuti, viene raccolto, come mai era stato fatto, affinché strutturi un percorso di viaggio, un'indicazione per la ricerca dei suoi mondi artistici, nei luoghi a cui il poeta ha donato fascino e mistero. Rita Giannini‎

‎Guerra Tonino‎

‎Una foglia contro i fulmini‎

‎brossura Da un momento all'altro dovrò pur dire a qualcuno che non sto cercando soltanto la mia infanzia, ma addirittura l'infanzia del mondo.‎

‎Guerra Tonino‎

‎Tempo di viaggio‎

‎brossura Tonino Guerra sceneggiatore e poeta di fama internazionale, è nato a Santarcangelo di Romagna. Da diciotto anni vive a Pennabilli. Ampio successo hanno riscosso le sue opere di narrativa e di poesia attirando l'attenzione di critici come Carlo Bo e Gianfranco Contini. Con Maggioli Editore ha pubblicato: Il miele, 1981 L'aquilone (con Michelangelo Antonioni), 1982 La capanna, 1985 Il viaggio, 1986 Il libro delle chiese abbandonate, 1988 L'orto d'Eliseo, 1989 Il vecchio con un piede in Oriente, 1990 A Pechino fa la neve, 1992 Il polverone, 1992 I bu, 1993 La pioggia tiepida, 1997 L'uomo parallelo, 1997 I cento uccelli, 1997 Quartetto d'autunno, 2001 Una foglia contro i fulmini, 2006‎

‎Guerra Tonino‎

‎Il vecchio con un piede in Oriente‎

‎brossura Il vecchio con un piede in Oriente.‎

‎Kusniewicz Andrzej‎

‎Il re delle due Sicilie‎

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‎Il mirto e la rosa‎

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‎Meredith George; Graziano A. (cur.)‎

‎Il racconto di Cloe‎

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‎La vera storia di Salvatore Giuliano‎

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‎Cocchiara Giuseppe; D'Agostino G. (cur.)‎

‎L'eterno selvaggio‎

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‎Fusco Gian Carlo‎

‎Le rose del ventennio‎

‎br. Uno strano destino - ma non insolito in un paese di poca memoria come Sciascia diceva essere il nostro - coinvolge la fortuna letteraria di Gian Carlo Fusco. Scrittore apprezzato dai molti che l'abbiano letto, giornalista di memorabili cronache, non compare nelle enciclopedie e nelle storie della letteratura. Eppure, tre dei suoi libri almeno, "Duri a Marsiglia", "Guerra d'Albania", e questo "Le rose del ventennio" (pubblicato per la prima volta alla fine degli anni Cinquanta), sono di quelli dotati del potere di incidere, con l'efficacia del proverbiale, ricordi deliziosi e deliziati, che la vita quotidiana risuscita di continuo nonostante il passare del tempo e per quanti cambiamenti trascorrano negli ambienti e nella storia.‎

‎Dovlatov Sergej; Salmon L. (cur.)‎

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