|
Augé Marc
Diario di un senza fissa dimora. Etnofiction
br. Negli ultimi anni, è comparsa una nuova categoria di persone: hanno un lavoro, ma non guadagnano abbastanza per pagare un affitto e dunque sono spinte per strada. Vivono dove possono, vagano da un luogo all'altro, qualcuno magari decide di dormire in automobile, sia pure una Mercedes. L'etnologo Marc Augé, che rivela qui anche un brillante talento letterario, immagina la vita di uno di questi vagabondi di lusso e descrive in forma di diario i drammatici effetti indotti dalla perdita di punti fermi nello spazio e nel tempo. La situazione dei "senza fissa dimora" non mette a rischio solo la psicologia ma anche il senso della relazione, dell'identità e dell'essere. Il nostro eroe guarda dentro di sé e scopre la follia del mondo. Inventando un genere, etnofiction, l'autore utilizza la forma del racconto per illuminare una realtà sociale: il suo protagonista, un amabile funzionario di medio livello, potrebbe non essere diverso da tanti di noi...
|
|
Melville Herman; Spila C. (cur.)
Le encantadas o isole incantate
br.
|
|
Gruen Sara
Acqua agli elefanti
br. In un giorno degli anni Trenta a Norwich, una piccola città del Connecticut, passa il treno che trasporta "Il Più Strabiliante Spettacolo del Mondo dei Fratelli Benzini", uno di quei circhi itineranti che attraversano in lungo e in largo l'America stremata dalla Grande Depressione col loro strabiliante carico di donne-cannone, nani, mostri e animali esotici. Jacob Jankowski, giovane studente di veterinaria di Norwich, accetta di buon grado la proposta, avanzatagli da Zio Al, il megalomane proprietario del circo dei Fratelli Benzini, di curare gli animali del circo. In quel mondo, sottoposto ai capricci e agli umori del volubile direttore e domatore August Rosenbluth, Jacob viene profondamente turbato da due seducenti figure: Marlena, la bella moglie di Rosenbluth, la ragazza che lascia ogni sera stupefatti gli spettatori coi suoi numeri acrobatici ed equestri, e Rosie, l'immensa, pacifica elefantessa che brama limonate e sembra incapace di obbedire al più semplice dei comandi. Un turbamento pericoloso, visto che sia Marlena che Rosie sono in balìa di Rosenbluth, prime vittime della sua gelosia, dei suoi instabili umori e della sua inarrestabile violenza.
|
|
Bevacqua Maria
Con il cuore oltre l'oceano
ill., br. Rosa, la protagonista della storia, nasce a Montalbano nella Sicilia di sessant'anni fa. Trascorre nella sua terra un'infanzia e un'adolescenza segnate dal lavoro e dai sacrifici; poi, ancora giovanissima, si innamora di Giovanni, si sposa e lo segue oltre oceano in Australia a Sidney. Ben presto si accorge di non riuscire a vincere l'immensa nostalgia che prova a stare lontana dalla sua famiglia d'origine. Si trova a vivere in un luogo sconosciuto e si sente circondata solo da estranei, ma la cosa più difficile è imparare l'inglese una lingua per lei ancora oggi straniera. La sua vita è segnata da dispiaceri e ogni giorno il suo pensiero vola al di là dell'oceano alla sua terra a cui non può ritornare. Infine, dopo molti anni, rientra in Sicilia e incontra Maria e con il suo aiuto inizia a raccontare la propria storia... Dall'incontro tra le due anime è nato questo libro: "Con il cuore oltre l'oceano".
|
|
Fenoglio Marisa
Il ritorno impossibile
br. Una casa di vacanze costruita sulle natie Langhe è il fulcro attorno al quale ruotano i tentativi di rimpatrio di Marisa Fenoglio e della sua famiglia, intesi come possibilità di tornare a fare, sia pur saltuariamente, gli italiani. Queste 'belle speranze', alimentate dalle visite di amici italiani ritrovati e da ospiti tedeschi entusiasti, da un rinverdire di ricordi di giovinezza - la macelleria dei genitori a fianco del Duomo di Alba, la difficile via alla scrittura del fratello Beppe in una famiglia impreparata -, devono però convivere con una vita quotidiana tedesca ricca di abitudini e di legami da lungo tempo acquisiti, e forte di un radicamento profondo dovuto a figli e nipoti che vivono in Germania. E l'eterno andare e tornare di chi è espatriato, il conflitto, il confronto continuo tra le due realtà, quel filtrare la propria attraverso quella di chi è rimasto in patria.
|
|
Benghi Raoul
Gli occhi dei pioppi. Storie di vita nella mia terra
br. "Raoul Benghi, oggi architetto importante, è nato nel dialetto della bassa Romagna. Si esprime in un italiano colto, alto, che porta con sé il basso della vita vissuta scoprendo le robuste "ferite antiche", rendendoci quei personaggi come epici eroi omerici. Con un linguaggio aulico, maturo, mitologico evoca il mondo dei contadini, specchiandosi in essi, e noi con lui. Con il respiro universale della grande poesia "incavicchiata alla realtà", egli ci restituisce i personaggi nella loro unicità, con le radici profonde nella terra, radici che sostengono gli alti pioppi con le cime che ci guardano, dall'alto, ondeggianti al vento." (dalla Postfazione di Ivano Marescotti)
|
|
Pera Pia
Diario di Lo
br. Ci sono personaggi, nei romanzi, che non parlano mai, sono raccontati da altri, visti dall'esterno. Succede a tutti di avere il desiderio di sentirne la voce per poter afferrare la storia anche dal loro punto di vista. Così è successo a Pia Pera che, agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, ha tirato fuori dalle pagine di un capolavoro amatissimo la coprotagonista, la Lolita di Nabokov raccontata da Humbert Humbert, e l'ha messa sulla scena del suo primo, e unico, romanzo, facendola parlare in prima persona, mostrandoci la sua versione dei fatti. Che non è quella della vittima ma di un'adolescente in rivolta contro il mondo degli adulti, che lotta con ogni mezzo - lecito o illecito - per sopravvivere nella realtà cruda in cui si trova: e quindi è seduttrice e sedotta, matura e infantile, cinica e ingenua, ribelle e idealista. Ma soprattutto è sfrontata e irriverente, demistifica ogni assoluto e ha il dono di dire sempre la verità, come solo gli adolescenti sanno fare.
|
|
Verga Giovanni; Alfieri G. (cur.); Di Venuta M. (cur.)
Il marito di Elena
ril. Cesare, giovane di origini contadine, compiuti gli studi in legge a Napoli, sposa Elena, vivace donna di città e amante della mondanità. Il romanzo descrive i contrasti dei due mondi che si riflettono all'interno della coppia, causa di una progressiva e sempre più evidente incompatibilità dei due protagonisti che porterà l'uomo, combattuto tra l'amore e i valori della società da cui proviene, all'epilogo più classico dei drammi d'amore.
|
|
Tan Amy
Il circolo della fortuna e della felicità
ril. San Francisco, 1949. Proseguendo una tradizione cominciata nel loro paese d'origine, quattro dorme cinesi appena immigrate si incontrano regolarmente per mangiare dim sum, giocare a mah-jonge condividere storie e ricordi. Unite da un passato doloroso minato da guerre e rovesciamenti di fortuna, invece di lasciarsi trascinare dalla disperazione scelgono di affrontare con coraggio e determinazione ciò che il futuro ha in serbo per loro. E quarant'anni - e quattro figlie - dopo, giunge il momento, davanti a quello stesso tavolo, di tirare le somme. Attraverso il divario tra due generazioni, due continenti e due culture, le loro storie percorrono l'Oceano Pacifico da San Francisco alla Cina dei primi decenni del Novecento, che agli occhi delle figlie è sempre apparsa più mito che realtà. Emerge così un passato inedito, intriso di echi e suggestioni orientali, ma indissolubilmente legato al presente delle figlie e al loro nuovo, diverso modo di sperare. Con fine sensibilità, Amy Tan analizza in questo romanzo corale il legame a volte doloroso, spesso tenero, sempre profondo tra madri e figlie nate da culture diverse, ma legate da un sentimento universale che valica il tempo e i confini geografici.
|
|
Piumini Roberto
La sposa nel faro
brossura
|
|
Blanchietti Ilario
Il fresco tepore delle lenzuola di canapa
br. Il romanzo descrive uno spaccato dell.Italia contadina a cavallo tra fine Ottocento e i primi decenni del Novecento. Un piccolo paese del Canavese diventa scenario evocativo e fornisce i presupposti per la narrazione, dal fenomeno dell'emigrazione in America all'immane tragedia della Prima Guerra Mondiale, dalle miniere di carbone della Pennsylvania ai campi di battaglia del Carso e dell'Altipiano di Asiago. Una storia che potrebbe trovare collocazione in un qualsiasi piccolo paese della nostra penisola. Una vicenda universale che racconta l'amore contadino per la famiglia e la propria terra, la forza e le debolezze di quelle generazioni e la preoccupazione di non potere offrire ai figli l'istruzione necessaria per superare le dure condizioni di vita. I protagonisti descrivono episodi misteriosi e portano in evidenza segreti, superstizioni e vecchie leggende.
|
|
Ulickaja Ljudmila
Un bicchiere di acqua fresca. Cronache da una Russia solidale e sconosciuta
br.
|
|
Moscato Enzo
Tempo che fu di Scioscia
br. Undici racconti, undici punti di vista sulle Quattro Giornate di Napoli. Ne emerge, attraverso una lingua arcaica e modernissima al tempo stesso, con il plurilinguismo che è cifra stilistica propria di Enzo Moscato - e che lo ha imposto all'attenzione della critica e del pubblico, non soltanto italiani una vivida e vivace descrizione dell'inquieta Partenope. Per dirla con Moscato: "[...] un piccolo affresco, senza la solita separazione dicotomica, in bianco e nero, delle cose e le persone, con i Napoletani, puri e buoni, da una parte, e i Tedeschi, bruti e bestie, da quell'altra. Con i martiri e gli eroi, da un canto, e i vigliacchi e gli assassini, simmetricamente opposti a quelli". Il tutto nel "Tempo che fu di Scioscia": "[...] proverbialmente riferito a una figura, un personaggio antico, di cui tutti sentono dire, sentono parlare, ma che nessuno ha mai conosciuto o visto, concretamente, nella vita. Le gesta di Scioscia sono, di fatto, temporalmente come relegate dentro una distanza siderale. Come ammantate di un fiabesco, leggendario alone. Ma sono anche - e sempre di più, al giorno d'oggi - come circonfuse dalla malinconia di un progressivo, inarrestabile cader nell'oblio".
|
|
Garitta Serena
Ti meriti una vestita di marrone. Storia di un'eterna seconda
br. Primo romanzo per la vincitrice del Grande Fratello 2004. L'inviata speciale di "Domenica Live", si presenta nel mondo editoriale con un romanzo divertente, ironico e agrodolce. Giulia ha 32 anni, lavora in televisione. La vittoria di un reality, che - ironia della sorte - l'ha incoronata "fidanzatina d'Italia", forse le si è rivoltata contro. Quando il fidanzato con cui conviveva da anni la lascia da un giorno all'altro per mettersi con un'altra, Giulia si interroga sui motivi di una lunga serie di fallimenti. Perché ogni sua storia d'amore è sempre finita male? Perché la sua vita è sempre stata indirettamente segnata dalla presenza di altre donne, che l'hanno resa un'eterna seconda? Perché la sua strada verso l'amore sembra la Salerno-Reggio Calabria, mentre quella di certe inutili donne vestite di marrone sembra "la vie en rose"?
|
|
Deledda Grazia
Chiaroscuro
brossura
|
|
Anime. La filosofia si racconta
br. Quattro tra i più grandi filosofi italiani provano ad impugnare la penna non per scrivere un complesso trattato di filosofia, ma per cimentarsi in prima persona con la letteratura. Quattro grandi firme della filosofia mostrano qui tutta la loro abilità narrativa, creando quattro racconti di taglio filosofico che toccano i grandi temi di attualità, dalla vita alla morte al destino dell'uomo nel mondo.
|
|
De Amicis Edmondo; Carini C. (cur.)
Cuore. Audiolibro. CD Audio formato MP3
brossura Insieme a "Pinocchio", "Cuore" è il più grande successo letterario nell'Italia post risorgimentale. Pubblicato in quaranta edizioni in meno di un anno, e tradotto in numerosissime lingue, i valori contenuti in questo libro (l'amor di patria, il rispetto per i genitori, la difesa dei più deboli, l'educazione, l'obbedienza) hanno formato intere generazioni. Strutturato come un diario di un alunno di una scuola elementare torinese, è un libro che ha contribuito in maniera considerevole a creare un'unità tra le varie regioni, soprattutto a livello culturale.
|
|
De Carlo Andrea
Arcodamore
br. Dopo il fallimento del suo matrimonio, Leo Cernitori, fotografo, evita qualsiasi coinvolgimento emotivo. Lo si vede nelle foto che fa, nella qualità delle relazioni che intreccia con le donne conosciute. Ma, in una Milano sbigottita per le rivelazioni di Tangentopoli, Leo incontra Emanuela. È una strana ragazza, che indossa jeans e giacche in pelle, suona talentuosamente l'arpa in orchestre classiche ma frequenta discoteche afro. Leo viene travolto in un vortice di musica, dolore, desiderio, paura. Percorrendo l'arco di un amore, difficile ma profondo, doloroso ma autentico, si fa strada l'analisi e la rappresentazione di sentimenti che gli uomini e le donne tentano di nascondere a loro stessi.
|
|
Guarnieri Luigi
Forsennatamente Mr. Foscolo
br. Un viaggio letterario, appassionato e avventuroso, nella vita turbolenta di Ugo Foscolo. A partire dagli ultimi difficili anni in Inghilterra, dove il poeta approda nel 1816 dopo il volontario esilio in Svizzera. Tra i pochi splendori e le molte miserie della vita londinese, le spese scriteriate e i soggiorni in prigione, la strenua difesa della dignità di scrittore e le battaglie con gli editori, ripercorriamo le passioni di una vita vissuta forsennatamente. Il grande amore per Quirina e il matrimonio sfumato con Caroline, la stesura dell'Ortis e dei Sepolcri, Byron e Mazzini, l'apparizione della figlia Floriana e la subdola malattia che lo porterà alla morte: furori, disperazioni, spropositi e follie nel ritratto incandescente di un uomo tormentato e fatale, abitato da grandi passioni e destinato a generarne altrettante, fieramente avverso al mondo e dal mondo perciò ripagato con la stessa moneta. Un romanzo sulla vita sfrenata di uno degli autori più amati, e meno conosciuti, della nostra letteratura, inquieto e dannato come un eroe dei nostri tempi.
|
|
Rafanelli Leda; Cappellini M. M. (cur.)
L'oasi. Romanzo arabo
br. L'amore sensuale e doloroso tra una fanciulla beduina e un giovane giornalista francese, affascinato dalle bellezze orientali eppure convinto delle ragioni del colonialismo; le storie di due europei colti e consapevoli, convertiti all'Islam e alla saggezza dell'Oriente; le carovane di berberi che attraversano il deserto e le comunità di coloni affamati di ricchezze; i poveri villaggi di capanne e i lussuosi alberghi di Tunisi. Sullo sfondo, albe e tramonti sulle dune, palmeti nel plenilunio, tende di nomadi, imperturbabili cammelli. L'editore Monanni, nel 1929, pubblica "L'Oasi" a firma di Étienne Gamalier: sono gli anni della repressione fascista in Cirenaica e Leda Rafanelli, sorvegliata con attenzione dal regime, preferisce fingersi la traduttrice di un libro che afferma pratiche e ideali radicalmente alternativi: alla vicenda sentimentale esotica, degna del più classico feuilleton, Leda Rafanelli intreccia un discorso politico e culturale forte e preciso, confutando gli argomenti delle potenze conquistatrici e le mistificazioni degli intellettuali europei, contrastando il militarismo e il razzismo, e di contro sostenendo valori di comprensione, cura e riconciliazione. Dopo la Grande Guerra che ha devastato l'Occidente come il ghibli sconvolge il deserto, nelle pagine di questo romanzo sorprendente fioriscono nell'oasi insperate possibilità di rinascita.
|
|
Scott Walter
Waverley. Vol. 1: Prima parte
ill., br. Primo romanzo storico che inaugurò la serie di ambientazione scozzese e impose Walter Scott come un modello di riferimento per tutti i romanzieri dell'Ottocento, "Waverley" racconta la storia di un giovane sognatore e sensibile che viene inviato in Scozia con il suo reggimento. Inesperto e poco saggio, rimane conquistato dal mondo remoto in cui si avventura, incontra fuorilegge e tribù selvagge, si innamora della sorella di un capoclan e rimane intrappolalo nell'insurrezione giacobita del 1745 contro la monarchia inglese. Riuscirà il nostro eroe a tornare alla civiltà da cui proviene oppure resterà intrappolalo in questo mondo di onore e fedeltà?
|
|
Scott Walter
Waverley. Vol. 2: Seconda parte
ill., br. Accusato di diserzione e arrestato, Edward Waverlev viene liberato e si unisce al capoclan Fergus Mac-Ivor e al Giovane Pretendente Carlo Edoardo Stewart nell'insurrezione armata della Scozia contro la corona inglese. La prima battaglia è vinta ma ben presto Fergus quasi sfida a duello l'amico convinto che Edward sia promesso alla stessa donna di cui è innamorato: sarà lo stesso Pretendente a riappacificarli, ma la catastrofe dell'esercito giacobita è prossima. In questa seconda e ultima parte del romanzo che inaugurò la serie di ambientazione scozzese, Walter Scott conduce il lettore sul campo di battaglia e porta a compimento la maturazione del suo giovane e romantico protagonista insieme al processo di trasformazione della Scozia dei clan.
|
|
Mantello Stefano Maria
Cinque controsensi
ill., br. Qual è il segreto celato dietro le terrificanti sculture di Antea Mida? Perché lo scrittore Biagio Lizzani non riesce a rileggere la sua autobiografia? Quale terribile passato nasconde il quadro appeso nella stanza di Giovanna? Chi sono le persone che si sentono piangere e ridere nell'appartamento vuoto accanto a quello di Paolo? Come possono Lucia e Luigi perdersi e non ritrovarsi nella loro stessa camera da letto? I cinque racconti contenuti in questo volume hanno per protagonisti i cinque sensi. Qui però, ogni senso sviluppa una sua controparte, un negativo che si alimenta di ossessioni, segreti, fobie, misteri irrisolti. Cinque sensi e cinque controsensi, dunque, ma non solo. Ciascun racconto, riferendosi ognuno a un senso in particolare, celebra le relazioni tra quel senso e una forma d'arte. In tal modo, i cinque racconti fanno riferimento ad altrettante espressioni artistiche - scultura, letteratura, pittura, musica e cinema - e, allo stesso tempo, a ossessioni feticistiche e suggestioni esoteriche.
|
|
Diotallevi Stefano
(H)eart(H)quakes. Moti di terra e di cuore
br. La trama del romanzo, a metà strada tra realtà e fantasia, si dipana su due piani intersecanti dei moti della terra e del cuore dell'autore, come emblematicamente recita il titolo. Al di là di ogni opportunistico riferimento a situazioni tragiche recenti, dalla intera vicenda scaturiscono situazioni di coincidenze straordinarie. Lo svolgersi delle vicende, a volte tragico-comiche, è accompagnato da spiegazioni sempre nell'ambito dei due piani narrativi, cioè la realtà (terremoti) e le vicissitudini dell'autore (amori). Alla fine si percepisce l'eterna lotta tra morte (tànatos) e vita (eros).
|
|
Bosco Federica
Non perdiamoci di vista
ril. È l'ennesimo 31 dicembre, e Benedetta lo trascorre con gli amici della storica compagnia di via Gonzaga, gli stessi amici che, negli anni Ottanta, passavano i pomeriggi seduti sui motorini a fumare e a scambiarsi pettegolezzi, e che ora sono dei quarantenni alle prese con divorzi, figli ingestibili, botulino e sindrome di Peter Pan. Ma quello che, a distanza di trent'anni, accomuna ancora quei «ragazzi» è l'aspettativa di un sabato sera diverso dal solito in cui, forse, succederà qualcosa di speciale: un bacio, un incontro, una svolta. Un senso di attesa che non li ha mai abbandonati e che adesso si traduce in un messaggio sul telefonino che tarda ad arrivare. Un messaggio che potrebbe riannodare il filo di un amore che non si è mai spezzato nonostante il tempo e la distanza, che forse era quello giusto e che torna a far battere il cuore nell'era dei social, quando spunte blu, playlist e selfie hanno preso il posto di lettere struggenti, musicassette e foto sbiadite dalle lacrime. Una nostalgia del passato difficile da lasciare andare perché significherebbe rassegnarsi a un mondo complicato, competitivo e senza punti di riferimento, che niente ha a che vedere con quello scandito dai tramonti e dal suono della chitarra intorno a un falò. Fino al giorno in cui qualcosa cambia davvero. Il sabato diverso dagli altri arriva. L'inatteso accade. La vita sorprende. E allora bisogna trovare il coraggio di abbandonare la scialuppa e avventurarsi a nuoto nel mare della maturità, quella vera.
|
|
Dalton Anna
La ragazza con le parole in tasca
br. Andrea è sempre più vicina al suo sogno. Il secondo anno al Longjoy College, una delle scuole di giornalismo più prestigiose al mondo, sta per iniziare e non riesce ancora a credere di aver avuto una simile opportunità. Eppure, quando varca la soglia dell'antico edificio lasciandosi alle spalle i canali e le calli di Venezia, capisce che per lei sarà ancora più dura. Per lei che è lì solo grazie a una borsa di studio che deve mantenere a tutti i costi. Per lei così impacciata e introversa. Per lei che è cresciuta con i libri come unici compagni. Ma ora non è più sola ad affrontare la vita del college, perché è entrata a far parte di uno strambo gruppo di amici: la cinica Marilyn, il dolce Andre, l'irrefrenabile Uno e, soprattutto, il misterioso Joker, che l'ha conquistata al primo sguardo. Ma non sempre è sufficiente. Andrea è bravissima nello studio, meno a difendersi dagli attacchi di chi ha intuito il suo talento e vuole metterle i bastoni tra le ruote. Perché solo il primo del corso avrà le occasioni migliori. Una competizione che Andrea è pronta ad affrontare perché la sua passione per la scrittura è profonda e viene da molto lontano. Da quando era bambina e la madre, che ora non c'è più, le ha strappato una promessa e affidato una pesante eredità: diventare una giornalista come lei. Nient'altro conta per Andrea. Non importa se Zen, il nuovo studente appena arrivato, è così simile a lei e così affascinante da farle perdere per un attimo la rotta che la porta a Joker. Non importa se la scuola vuole imporle scelte che non condivide. Lei ha un obiettivo chiaro in mente e un'arma infallibile per raggiungerlo: le parole. La capacità di raccontare la realtà con la scrittura. Deve solo capire che la vita è fatta di scelte, e che più si cresce più esse diventano difficili.
|
|
Gaarder Jostein
La ragazza delle arance. Nuova ediz.
br. Georg Røed ha quindici anni e conduce una vita tranquilla. Un giorno trova una lettera che suo padre Jan gli aveva scritto prima di morire - quando Georg era ancora molto piccolo - e che aveva poi nascosto nella fodera del passeggino, affinché il figlio la potesse trovare una volta cresciuto. In questa lettera il padre racconta la storia della «Ragazza delle arance», da lui incontrata per caso su un tram di Oslo. Una storia misteriosa, fatta di molti sguardi e pochissime parole, alla quale Georg si appassiona immediatamente e che sembra riguardarlo sempre più da vicino. Un film quasi muto che Jostein Gaarder, a poco a poco, fa parlare con una musica lieve, quasi una fantasia tra memoria e presente in cui le voci del padre e del figlio finiscono con l'intrecciarsi a creare un'unica riflessione sul valore dell'esistenza umana e sulla sua bellezza.
|
|
Badani Sejal
La cacciatrice di storie perdute
br. Jaya ha il cuore spezzato. Ha tentato a lungo di avere un bambino, ma dopo la terza gravidanza interrotta sta cominciando a perdere le speranze. Anche il suo matrimonio inizia a sfaldarsi e così, nel disperato tentativo di ritrovare sé stessa, decide di allontanarsi da New York per riavvicinarsi alle sue origini indiane. Non appena Jaya arriva in India viene immediatamente sopraffatta dai colori, dai profumi e dai suoni. Ogni cosa ha un fascino esotico, per lei, e ben presto il desiderio di riscoprire la cultura della sua famiglia prende il sopravvento. Ma ci sono segreti del passato a lungo taciuti che hanno il potere di influire sulle generazioni a venire. E così Jaya viene a conoscenza della storia di sua nonna e di un amore clandestino che è destinato a cambiare per sempre la sua vita. Solo dopo aver scoperto il coraggio e l'inarrestabile spirito di resilienza che hanno caratterizzato le donne della sua famiglia, infatti, Jaya si accorgerà di avere dentro di sé una forza che non avrebbe mai potuto immaginare di possedere.
|
|
Fe Santa
La notte che stirai dieci camicie e divenni onnipotente
br. Contenuto: 22 racconti con un'alta concentrazione dei seguenti principi attivi: verità, senso critico, lasciare andare, indicazioni. "La notte che stirai dieci camicie e diventai onnipotente" è indicata come trattamento in caso di: depressione, dubbio, senso di vuoto, incertezza, sensazione di aver perso il senso della propria vita. Controindicazioni ipersensibilità alla verità o ad un qualsiasi aspetto delle vita non conforme al credo comune. Chiusura mentale. Grave insufficienza neuronale. Precauzioni per l'uso: la verità deve essere somministrata con cautela, alle persone con insufficienza neuro cellulare da lieve a moderata. Il senso critico può provocare forti reazioni allergiche, ad individui che hanno tendenza ad indentificarsi come parte di un gruppo e si sono allontanati dalla propria individualità. Il lasciare andare è un principio attivo che può risultare di difficile assimilazione, per le persone che a causa di traumi pregressi o condizionamenti familiari e sociali, hanno bisogno di controllare ogni aspetto delle loro vita e delle persone che le circondano.
|
|
Brodkey Harold; Rattazzi Gambelli G. (cur.)
Primo amore e altri affanni. Nuova ediz.
br. Nel 1958 appare per la prima volta in volume una raccolta di racconti che lo scrittore Harold Brodkey aveva pubblicato periodicamente negli anni precedenti sul New Yorker. Era già considerato, a meno di trent'anni, la più grande promessa della narrativa americana e più tardi Harold Bloom l'avrebbe definito il Proust d'America. "Primo amore e altri affanni" fu l'opera che lo consacrò e lo fece conoscere a tutto il mondo. Un volume nel quale affiora l'ossessione autobiografica dell'autore per la memoria impietosa delle situazioni famigliari, la vita nel college, l'infanzia perduta, il matrimonio, l'ambiguità sessuale, il romanticismo. Nelle dieci storie di "Primo amore" la cronaca interiore diventa epica, ogni sentimento un labirinto di sentimenti. È l'amore dei primi turbamenti, quello eversivo, mozzafiato, devastante, che capovolge la vita, a essere al centro: una pulsione innocente che dà i brividi, la fiamma vitale che torce lo stomaco, l'ebbrezza adolescenziale che toglie il respiro e che dà da pensare, perché se si esaurisce, ecco che si trasforma in affanno. Primo amore è l'epopea dell'animo umano, una raccolta scritta in una prosa trasparente che intrappola il lettore in un dolce, lungo sogno, in cui ogni dettaglio, ogni piccolo frammento di un tempo perduto diventa commovente, appassionante. Perché quell'amore giovane, in qualche modo, ce lo ricordiamo tutti.
|
|
Kitamura Katie
Tra le nostre parole
br. Una giovane donna di origine giapponese, nata a Singapore, cresciuta in Francia e poi trasferitasi negli Stati Uniti, arriva all'Aja per lavorare come interprete alla Corte penale internazionale. Multilingue, ma senza radici, è in cerca di un luogo in cui sentirsi se stessa, un luogo da chiamare «casa». Nel tessere una prima rete di relazioni, si ritrova presto coinvolta in un ribollire di drammi personali: con Adriaan, l'uomo separato dalla moglie ma ancora legato a quel matrimonio, con cui comincia una storia d'amore; con Jana, l'amica gallerista che assiste a un apparentemente casuale atto di violenza che diventerà un'ossessione per la nostra protagonista; e con l'imputato, un ex presidente di Stato cui deve prestare la sua voce in traduzione, colpevole di crimini così orrendi da crearle importanti problemi etici. Silenziosa e introversa, dominata da passioni tranquille, la giovane interprete si ritrova ad affrontare dubbi legati all'amore, al potere, alla violenza, sia nelle sue relazioni più private, sia nel lavoro alla Corte. Tutto questo minaccia di sopraffarla, ma la condurrà a capire che cosa, nella vita, vuole davvero. Con echi di Un cuore così bianco di Javier Marías, Tra le nostre parole affronta la ricerca del segreto nascosto dentro ogni essere umano. Come in un thriller, una forte suspense caratterizza una vicenda dove le motivazioni personali spesso si scontrano contro una realtà molto diversa da come era stata immaginata, e Katie Kitamura è bravissima nello scandagliare i sentimenti e il disorientamento dei suoi protagonisti.
|
|
Bacchelli Riccardo
Il figlio di Stalin
br. Estate 1941. Un soldato viene catturato durante l'avanzata dell'esercito nazista in Unione Sovietica, insieme a un compagno d'armi. È un capitano di fanteria. Viene assegnato a un campo della Prussia orientale che accoglie slavi, tartari, mongoli, caucasici e, soprattutto, militari russi. All'ufficiale tedesco che lo interroga dichiara le proprie generalità: Jacob Giugashvili. Un nome da aggiungere ai meticolosi verbali di internamento e decesso. Non vorrebbe aggiungere altro, ma una piccola foto della madre lo rivela. Dietro vi è una scritta, e la firma del padre: nientemeno che Stalin in persona. Sulla base di fonti incerte (diceria di guerra o verità?), nel 1953 Riccardo Bacchelli cercò di riordinare in un romanzo i pezzi di questa singolare vicenda come se fossero le tessere di un enigma. Tra diffidenze e sospetti, servizi investigativi messi in burla, dottori che praticano esperimenti scientifici su cavie umane e persino una baronessa disposta a sedurre il misterioso prigioniero per convertirlo al nazismo, la storia di un uomo che avrebbe voluto essere dimenticato, uscire dalla Storia così come era uscito dal Cremlino. Un disperato, anarchico, forse nichilista, tentativo di distinguersi da ogni vincolo con il potere, con la famiglia, con l'identità. Postfazione di Raffaello Palumbo Mosca.
|
|
Bazyar Shida
Fuoco
br. Hani, Kasih e Saya sono tre amiche, giovani donne accomunate da un passato in un quartiere periferico, quello che qualcuno chiamerebbe ghetto, figlie di famiglie di immigrati cresciute in palazzine tutte uguali, le prime a parlare e considerare la lingua del paese in cui vivono e in qualche caso sono nate la loro madrelingua. Dopo anni, si rincontrano in occasione del matrimonio di un'amica e ovunque guardino, che siano i tetti dei palazzi intorno a loro di notte o le metro affollate, si imbattono sempre nelle stesse cose: odio, pregiudizi, paura. A dare l'innesco alla vicenda l'incendio di un palazzo di cui viene accusata Saya: avrebbe appiccato il fuoco per colpire il rappresentante di un movimento di estrema destra. Ma è davvero lei la responsabile? Che cosa è successo nelle ore precedenti all'attentato? Da dove nasce la rabbia e l'ossessione per i neonazisti che infesta il suo sonno? Come guarda il mondo una persona consapevole che in strada, ogni giorno, c'è qualcuno disposto a ridurre in fin di vita lei e le persone che ama? Come ci si libera dalle etichette che la società ci assegna? Shida Bazyar ci mostra cosa significa dover rendere conto costantemente delle proprie origini, ma svela anche l'ipocrisia del nostro mondo che nasconde violenza endemica e ignoranza quotidiana. Fuoco è un romanzo intransigente e toccante sulla straordinaria alleanza tra tre giovani donne e sull'unica cosa che rende possibile una vita autodeterminata in una società che non tollera l'alterità: l'amicizia. Un romanzo tumultuoso e politico che mina le nostre certezze e il nostro punto di vista sull'integrazione e la democrazia. Un terremoto di parole.
|
|
Gazzano S. (cur.); Ferrari E. (cur.)
Il Parasio Wunderkammer del Ponente Ligure
br. Un luogo non è solo "quel luogo" È chi sei tu in quel luogo. È quello che ti suscita, è quello che ti ricorda, è quello che ti lascia dentro. Il Parasio non è solo un luogo, è un forziere senza serratura che contiene tesori più o meno conosciuti. È una grande stanza con tante finestre che si aprono su una miriade di panorami, con tante foto alle pareti, che si fanno guardare e ti guardano a loro volta. Sapevate di Napoleone al Parasio? Di Elia Benza e di Giuseppe Mazzini? Avete mai sentito il pianto di Mamma Fiammetta? E avete mai preso il fresco sotto l'albero del pepe? Leggere questo volume sarà come un'avventura, un tuffo tra ricordi, Storia e storie, leggende e giochi dimenticati. Aprite la porta di questa Stanza delle Meraviglie.
|
|
Smith Zadie
Swing time
br. La loro pelle ha la stessa sfumatura di bruno, hanno lentiggini negli stessi punti e sono alte uguali. Quel sabato mattina del 1982 non sono ancora amiche né nemiche, si rivolgono appena la parola. Eppure una forza invisibile le collega, sulla soglia della loro prima lezione di danza. Tracey e la narratrice di questa storia sono simili, ma anche diverse. Tracey ha riccioli seducenti raccolti con nastri di raso, minigonne e un sorriso vivace. Ha un talento luminoso per la danza. La narratrice ha intelligenza e un naso severo, una tendenza alla malinconia. Ha i piedi piatti ma un intuito anticipatore per la musica. Amiche, complici, rivali. Alla prima lezione di danza arrivano accompagnate dalle madri, che non potrebbero essere più opposte. Obesa, vestita di strass e marchi vistosi, chiassosa ed entusiasta del talento della figlia, quella di Tracey. L'altra così bella da non avere bisogno di trucco o gioielli, forse nemmeno di sua figlia, una femminista protesa verso il salto sociale nel mondo colto e radical chic. Malgrado le loro madri, l'amicizia tra le due ragazzine cresce, strettissima, alimentata da una competizione sotterranea. Poi di colpo finisce. Sono diventate grandi, ognuna deve fare i conti con il proprio talento: Tracey entra in un prestigioso corpo di ballo ma la vita non si rivela così facile come era stato danzare a sette anni, la narratrice diventa assistente di una cantante famosa tirannica e magnetica. È per seguire i capricci filantropici della star che la storia si sposta in Africa, in un territorio dove si viaggia indietro nel tempo per trovare le proprie radici e si balla, proprio come Tracey. Zadie Smith torna a raccontare l'amicizia assoluta e inquieta tra adolescenti, il mondo dei sobborghi multiculturali, l'attrazione perturbante per coloro che sono animati da un talento e nascondono un segreto.
|
|
Ibrahimi Anilda
Il tuo nome è una promessa
br. Nella vita di Rebecca la fuga a un certo punto è l'unica trama possibile. Il suo matrimonio con Thomas probabilmente è arrivato al capolinea, meglio non assistere alla consunzione dell'amore. Per questo accetta l'incarico dell'organizzazione internazionale per cui lavora: destinazione Tirana. Non è mai stata in Albania, ma di quel paese sa molte cose. Sa per esempio che l'ospite è sacro e che la parola data viene presa seriamente. Quello infatti è il paese che ha dato ospitalità a sua madre Esther in fuga dalla Berlino nazista, il paese che le ha salvato la vita. Ma proprio nell'Albania di re Zog, che accoglieva gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, Esther ha perso sua sorella Abigail - catturata dai nazisti e deportata a Dachau. E quello strappo mai ricucito è ancora troppo doloroso per essere raccontato. Ad accoglierla a Tirana, Rebecca trova un ragazzo dalla voce rauca ma che con le parole sa fare vertiginosi ricami: Andi sarà il suo assistente, e forse qualcosa di più. Rebecca farà così i conti col passato della sua famiglia ma anche con Thomas, che la raggiungerà per provare a dare un nuovo corso alla loro storia. Sarà proprio lui, fotografo di fama, a riannodare i fili di quelle vite spezzate ricostruendo in un documentario le vicende degli ebrei salvati da re Zog, e delle due sorelle Esther e Abigail.
|
|
Morante Elsa
Lo scialle andaluso
brossura Dei moltissimi racconti scritti nella sua vita, Elsa Morante presenta qui una scelta disposta in ordine cronologico. Nei dodici racconti di questa inquieta vicenda predestinata, si potrà seguire, meglio ancora che nei romanzi, il tema drammatico e affascinante che sempre ha accompagnato la scrittrice e che prende forma soprattutto nel breve romanzo finale che dà il titolo alla raccolta: il rapporto viscerale madre e figlio. Menzogna e sortilegio s'incammina verso la necropoli del proprio mito familiare: pari a un archeologo che parte verso una città leggendaria. Christian, fratello minore di Thomas, muore in sanatorio; la sorella Tony passa da un matrimonio all'altro, l'ultimo erede Hanno muore infine di tifo.
|
|
Byatt Antonia Susan; Nadotti A. (cur.); Galuzzi F. (cur.)
Possessione. Una storia romantica
brossura Roland Mitchell scopre in un libro appartenuto al poeta vittoriano Randolph Henry Ash due minute di una lettera indirizzata a una donna. Il tono della lettera lascia trapelare un amore insospettato. Roland scopre l'identità della donna, una poetessa e coinvolge nelle sue ricerche la collega Maud Bailey. Roland e Maud ripercorrono i passi della donna e dell'uomo vissuti un secolo prima ricostruendo una vicenda che ben presto diventa la loro.
|
|
Divakaruni Chitra Banerjee
Sorella del mio cuore
brossura Calcutta, anni Ottanta. Anju e Sudha secondo le leggi del sangue non sono neanche cugine di primo grado. Ma perfino le crepe dei muri sanno che, più e meglio di due gemelle, intendono il mutamento degli umori, l'altalena dei cicli, la giostra degli sguardi. A cercare di dividerle, ostacoli di ogni genere: ombre di antiche maledizioni, suocere come streghe cattive, imperscrutabili capricci del destino e persino due continenti distanti e diversissimi. Lungo il dispiegarsi delle pagine sono proprio le voci di Anju e Sudha a tracciare in controluce la complicata sequenza di passi di danza che accomuna le loro vite e a far emergere un sentimento più forte di ogni regola e di ogni cosa.
|
|
Comencini Cristina
Quando la notte
br. È estate, Marina è in montagna con il figlio piccolo, sola di fronte alla propria incapacità di essere la brava madre che dovrebbe, che vorrebbe, essere - una sensazione che si affanna a nascondere alla famiglia e persino a se stessa. Il suo padrone di casa, Manfred, è un montanaro rude e silenzioso, che nasconde con la ruvidezza il trauma di un doppio abbandono: quello della madre e quello della moglie, che gli ha portato via anche i figli. Il figlio di Marina accidentalmente cade dal tavolo, il sangue scorre, lei è incapace di reagire. Manfred salva il bambino e scopre il "segreto" di quella donna che ha continuato a spiare: Marina non è in grado di accudire il suo bambino. Ben presto però anche Manfred viene smascherato come l'uomo traumatizzato e angosciosamente solo che è: lo smascheramento è tanto più doloroso perché avviene dopo un incidente (in montagna, là dove lui dovrebbe sentirsi più sicuro e forte) nel quale rischia di perdere la vita ma viene salvato da Marina. Per un attimo lunghissimo sono stati l'uomo e la donna che si guardano, si sfidano, si desiderano - e forse si vogliono morti, tanto è intollerabile e estremo il loro desiderare.
|
|
Oz Amos
La scatola nera
brossura Alec e Ilana non si parlano da sette anni. Il divorzio è stato brutto, le emozioni in gioco crudeli, lui si è trasferito negli Stati Uniti dove è diventato famoso per i suoi studi sul fanatismo religioso, lei è rimasta in Israele, si è sposata con un ortodosso da cui ha avuto una bimba. Alec e Ilana hanno un figlio, Boaz, disconosciuto dal padre nel corso del divorzio come atto di estrema offesa verso la moglie. Boaz è un adolescente difficile e, dopo svariati scatti di violenza, si fa buttare fuori da scuola. Così, dopo anni, Ilana scrive ad Alec per chiedergli aiuto. Attraverso le lettere emergono i diversi personaggi che si delineano nettammente, mostrando i differenti volti della società israeliana.
|
|
Cacucci Pino
In ogni caso nessun rimorso
br. Pino Cacucci racconta la singolare storia di Jules Bonnot operaio, soldato, autista nientemeno che di sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes. E il suo sogno di una felicità rabbiosa che lo trasforma in rapinatore (il primo rapinatore che usa l'automobile) e anarchico sanguinario, convinto di dover colpire la società borghese senza mezze misure, creando il caos, facendo parlare i giornali. Cacucci gli oppone il commissario Jouin, vicecapo della Sureté, a cui è stato affidato il compito di fermare con ogni mezzo la banda Bonnot.
|
|
Homes A. M.
La sicurezza degli oggetti
br. Una coppia manda i figli in vacanza per ritrovare lo spirito da giovani innamorati anche se non sa più da che parte cominciare; un bambino non riesce a sentirsi accettato nemmeno da chi lo rapisce; una ragazzina grassa cerca di spogliarsi del suo corpo per non essere altro che puro sesso; un avvocato che ha scelto di vivere in una bella casetta fuori città scopre di ignorare totalmente la vita che vi conduce la moglie; un ragazzo corteggia una Barbie... I protagonisti sono moderni disadattati, divenuti affettivamente analfabeti, che cercano tuttavia di aggrapparsi a quello che hanno per dare un senso alle proprie vite. Sono persone perbene, della classe media, con belle case, tanti oggetti, eppure sentono la mancanza di qualcosa di fondamentale. Manca per esempio la trasparenza dei sentimenti, che risultano opachi a sé e agli altri, come manca il possesso di affetti, anziché di cose, mentre ci sarebbe, e invece si spreca, il tempo di condividere esperienze con gli altri. Concentrandosi su alcuni episodi significativi delle loro esistenze, la Homes ci restituisce così brandelli di una vita alienata, descritta con uno stile minimalista, attento ai particolari minori, solo apparentemente insignificanti, e lo fa però con calore umano e autentica capacità di empatia. Perché l'insensatezza è di questo mondo, riguarda in fondo tutti noi.
|
|
Malzieu Mathias
Il bacio più breve della storia
br. Parigi, una sera al Théâtre du Renard, l'orchestra suona "It's Now or Never". Una ragazza misteriosa e sfuggevole si aggira, lui la nota, cerca in ogni modo di avvicinarla e, quando ormai tutto sembra impossibile, si trovano faccia a faccia e si baciano. Un bacio minuscolo, il più breve mai registrato, e lei scompare. Invisibile, si allontana. Un mistero anche per un inventore come lui che, seppur di indole tendenzialmente depressa, è determinato a rivedere l'eterea e vulnerabile creatura che lo ha ammaliato. Inizia così una ricerca serrata in cui sarà affiancato da due bizzarri personaggi: un detective in pensione, che ha tutto l'aspetto di un orso polare, e il suo stravagante pappagallo. Le invenzioni si susseguono e qualcosa di molto goloso e originale aiuterà il protagonista nel suo scopo. Ormai è chiaro, fra i due è scoccata una scintilla, si è prodotto un cortocircuito. Ma in amore gli artifici non bastano, servono coraggio e temerarietà, doti che entrambi dovranno conquistare se vorranno trovarsi e abbandonarsi l'uno all'altra. Riusciranno i due a superare ostacoli e paure e a vivere il loro amore?
|
|
Pallavicini Piersandro
Una commedia italiana
br. Carla Pampaloni Scotti ha cinquant'anni, una netta somiglianza con Ave Ninchi, è professoressa di Chimica alla Statale di Milano, è sposata con un fisico geniale, ha un figlio quindicenne purissimo nerd. La sua collega e amica della vita è Paola Ottolina: bassa, grassa, occhialuta, irrimediabilmente brutta e sola, con le sue fattezze da can-bulldog. O almeno così sostiene il vecchio Alfredo Pampaloni, padre di Carla, ex industriale. Un ottuagenario che guida la sua Jaguar come Manuel Fangio, che prepara i Martini migliori del mondo, che indossa sempre giacca blu, pantaloni bianchi e mocassini senza calze, come un playboy anni sessanta. Agosto 2012: Alfredo Pampaloni convoca tutti a Solària. Nella futuribile villa di famiglia arriva Carla con suo figlio e l'Ottolina, e da Londra arriva Edo, con i suoi gemelli biondi e una moglie maleducata. E allora subito: il vecchio Pampaloni porta i figli da un notaio per cedere loro la casa di Solària e quella di Milano; Edo chiede conto dei milioni di euro da ereditare che sembrano svaniti; la villa e i suoi occupanti sono vittime di aggressioni incomprensibili, un'accetta conficcata nella centralina elettrica, scritte ingiuriose sui muri, palle di fuoco che scendono dal crinale. Ed è da qui che parte un intrigo che mescola il misterioso passato del capofamiglia con un presente minaccioso, affrontato con l'aiuto del vice ispettore Erica Daldosso, rughe e capelli d'argento. Il passato si sgroviglia. Ed è quasi tutto da ridere.
|
|
Di Lascia Mariateresa
Passaggio in ombra
br. Solitario come un'autobiografia e corale come una saga familiare, questo vigoroso e insieme delicato romanzo intreccia le storie di una comunità e i destini dei suoi componenti attraverso lo sguardo di una donna che, per scongiurare la follia sprigionata dal dolore, si affida al potere rasserenante della memoria. Riemergono allora, in un accorato fluire di ricordi, la madre Anita, il padre Francesco, la zia Peppina, il cugino Saverio... Sullo sfondo di un Sud tanto avvolgente e aspro quanto vitale e dolce, Chiara guida, da una vecchiaia vissuta fuori dal tempo nel turbinare dei suoi fantasmi, lungo gli aspri sentieri della sua esistenza.
|
|
Ehsani Alì; Casolo Francesco
Stanotte guardiamo le stelle
br. Afghanistan, anni novanta. Ali è un ragazzino che trascorre le giornate tirando calci a un pallone con il suo amico Ahmed, in una Kabul devastata dalla lotta tra fazioni, ma non ancora in mano ai talebani. La città non è sempre stata così, gli racconta suo padre: un tempo c'erano cinema, teatri e divertimenti, ma ad Ali, che non ha mai visto altro, la guerra fa comunque meno paura delle sgridate del maestro o dei rimproveri della madre. Il giorno in cui, di ritorno da scuola, Ali trova un mucchio di macerie al posto della sua casa, quella fragile bolla di felicità si spezza per sempre. Convinto inizialmente di aver solo sbagliato strada, si siede su un muretto e aspetta il fratello maggiore Mohammed, a cui tocca il compito di spiegargli che la casa è stata colpita da un razzo e che i genitori sono morti. Non c'è più niente per loro in Afghanistan, nessun futuro e nessun affetto, ma "noi siamo come uccelli (...) e voleremo lontano", gli dice Mohammed, che lo convince a scappare. E in quello stesso istante, l'istante in cui inizia il loro grande viaggio, nascosti in mezzo ai bagagli sul portapacchi di un furgone lanciato verso il Pakistan, Mohammed diventa per Ali un padre, il miglior amico e, infine, un eroe disposto a tutto pur di non venire meno alla promessa fattagli alla partenza: Ali tornerà a essere libero e a guardare le stelle, come faceva da bambino quando il padre gli spiegava le costellazioni sul tetto di casa nelle sere d'estate. Dal Pakistan all'Iran, e poi dall'Iran alla Turchia, alla Grecia e infine all'Italia, quella di Ali e Mohammed è un'epopea tragica, ma anche una storia di coraggio, determinazione e ottimismo.
|
|
Shalev Zeruya
Dolore
br. Iris - quarantacinque anni, sposata, con due figli - pensa di aver lasciato dietro di sé i due grandi traumi della sua vita: l'abbandono da parte del primo amore, Eitan, che l'ha portata giovanissima a desiderare la morte e, anni dopo, l'attentato di cui è stata vittima che l'ha portata tra la vita e la morte. Ma a distanza di dieci anni da quell'attentato, Iris non si aspetta il riaffiorare del dolore fisico, di quei ricordi terribili, ma soprattutto non si aspetta di rincontrare per caso Eitan. Se a questo si aggiungono il sospetto che il marito Michi abbia un'amante e la preoccupazione per la figlia, plagiata da un uomo molto più grande di lei, la vita di Iris sembra andare di nuovo in frantumi e la situazione diventa ingestibile.
|
|
Wharton Edith; Antonelli S. (cur.)
L'età dell'innocenza
br. Uscito nel 1920, "L'età dell'innocenza" vale alla sua autrice, Edith Wharton, il premio Pulitzer: sarà la prima donna a vederselo assegnare. Il libro è una critica spietata alla convenzionalità dell'alta società newyorchese: una vera aristocrazia immobiliare in cui le famiglie sono le stesse da generazioni, le donne un ornamento e gli uomini non fanno nulla neppure quando fingono di andare in ufficio. I ricchi personaggi dell'"Età dell'innocenza" vivono tutti nello stesso quadrilatero di strade, e d'estate si spostano tutti quanti a Newport. Sono sempre insieme, sono privilegiati e severi al contempo, e non concepiscono l'esistenza di un mondo fuori dal loro. Il mondo, ovviamente, progredisce, cambia e rischia di lasciarli indietro. Ai cancelli della vecchia New York premono l'aristocrazia imprenditoriale e bancaria - i Morgan, i Lehman, i Guggenheim -, gli operai migrati dall'Europa e soprattutto stili di vita dinamici e aggressivi. Il protagonista del romanzo, Newland Archer, è un giovane raffinato che nella prima parte vediamo emanciparsi lentamente dai valori della vecchia New York ma che poi si trova costretto a sposare una donna che non ama assolutamente.
|
|
Mannu Cristian
Maria di Ísili
br. Zia Borìca, che di neonati ne ha visti nascere tanti, capisce subito che quegli occhi così azzurri possono solo essere opera di un angelo o di un demonio. Sin da bambina Maria si distingue dal resto della famiglia: dalla madre vestita di scuro con lo sguardo fisso nel vuoto, dal padre che ha gli occhi neri più del camino sporco di fuliggine, dalla sorella maggiore Evelina che ha sempre un rosario in mano. Maria è ardente e sognatrice, e ha una dote speciale: sotto le sue mani il telaio è come un pianoforte, con cui dà vita ad arazzi meravigliosi, intrecciando sapientemente lana e rame. Un dono grazie al quale sembra destinata a un futuro felice, nel piccolo villaggio di Ísili, dove il vento che sferza le pietre delle case profuma di avena selvatica e rosmarino. Ma un giorno in paese arriva Antonio Lorrài, il ramaio, il gitano, bello come un principe delle favole sul suo cavallo nero. E per la prima volta Maria, che a sedici anni non ha mai baciato nessuno, si sente accendere come un fiore nel fuoco. Anche se Antonio sta per sposare la sorella Evelina, Evelina che lei ama profondamente, Evelina che aspetta un figlio da quell'uomo oscuro...
|
|
|