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Wilder Thornton
La cabala
br. Un giovane americano a Roma entra in contatto con un misterioso gruppo dell'alta società chiamato La Cabala, i cui membri sembrano godere di straordinari poteri che evocano un mondo mitico e scomparso...
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Clementi Emidio
L'ultimo dio
br. "Ho capito che le storie che mi piacciono sono quelle che sembrano vere." E la storia vera è quella dell'autore, Emidio Clementi, che racconta come a metà degli anni Ottanta un giovane della provincia italiana, carico di disperazione prima ancora che arrabbiato, scelga di fuggire nel mondo, deciso a imbrogliare il destino assegnatogli - "un destino di miseria e pulizia" -, alla ricerca di un riscatto di cui lui stesso non distingue i contorni. Ecco allora i mesi trascorsi in Svezia, da clandestino, a distribuire i giornali, stordito da una lingua che non capisce, e quelli vissuti a Londra, nascosto nella stanza di un'amica dell'adolescenza, occupato a guardare le vite degli altri. Su tutto la solitudine, l'impossibilità di accogliere l'amicizia, e l'attesa, soprattutto, che il mondo gli dica chi è. Dopo un primo ritorno e una nuova e obbligata fuga, Emidio (Mimi) arriva a Bologna. Ed è lì che cessa di aspettare di ricevere i segnali dal mondo, mettendosi alla ricerca della propria voce. Ricomincia a suonare il basso e fonda un gruppo musicale, i Massimo Volume. Ma la svolta decisiva si consuma quando un cliente del ristorante greco in cui lavora gli regala un libro, "Il primo dio" di Emanuel Carnevali, avvertendolo: "Qui si racconta di uno come te". È la scoperta definitiva della parola, della propria parola. Illustrazioni di Andrea Bruno.
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Coletti Franco
Rosso. Percorsi alchemici dell'orso
ill., br. Un libro che riunisce alchimia, arte, esoterismo, amore e passione. Un sorta di libro d'arte con illustrazioni a colori curate dallo stesso scrittore.
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Buzzati Dino
Il crollo della Baliverna
brossura Terza raccolta di racconti di Buzzati (apparve nel 1954, dopo «I sette messaggeri» e «Paura alla Scala»), «Il crollo della Baliverna» evidenzia due dei temi fondamentali dello scrittore: il gioco del destino e delle coincidenze che imbrigliano l'uomo senza lasciargli scampo e la dimensione religiosa - sempre presente anche quando non è esplicitata nell'opera buzzatiana - intesa non come "fede", ma come unica possibilità per penetrare il mistero dell'essere. In questi trentasette racconti l'autore dà voce alle contraddizioni umane, alle infinite sfumature della libertà del singolo, senza trascurare l'influenza di altre potenze: con la sua complessa intuizione fantastica, arriva così a sondare la realtà in tutto il suo spessore.
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Cabré Jaume
Quando arriva la penombra
br. Un bambino insicuro, abbandonato dal padre in un orfanotrofio abitato da suore che volano lungo i corridoi, si ribella a chi lo considera solo "carne da penitenziario"; un assassino si confessa di fronte alla sua ultima vittima; un ladro rimane imprigionato nel quadro che ha appena rubato; uno scrittore minaccia il suo editore di suicidarsi; un anziano passeggia nei luoghi che lo hanno visto combattere durante la Guerra Civile... quelle raccolte in "Quando arriva la penombra" sono storie che ci toccano nel profondo e che intavolano un dialogo costante tra di loro e con i grandi romanzi dello scrittore catalano.
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Evangelisti Valerio
Chi ha del ferro ha del pane. Il sole dell'avvenire. Vol. 2
brossura In questo secondo, autonomo volume de "Il Sole dell'Avvenire", Evangelisti continua a seguire le vicende di alcune famiglie romagnole attraverso i grandi cambiamenti che investono l'Italia intera, in un arco temporale che va dal 1900 al 1925, dall'affermarsi del movimento operaio, cooperativo e socialista ai grandi scioperi generali, dalle imprese coloniali alla prima guerra mondiale e al "biennio rosso", fino all'affermarsi della dittatura fascista. Come nel primo volume, testimoni di un periodo storico così drammatico sono personaggi inseriti in processi di cui intuiscono appena la portata. Eleuteria, fragile e incapace di ribellarsi alle avversità; Reglio, giovane ribelle involontario, che cerca di sottrarsi al servizio militare e alle compagnie di disciplina; Narda, che col suo spontaneo eroismo riscatterà l'onore di una famiglia che sembrava per sempre macchiata dalla vigliaccheria. Ciò è narrato attraverso piccoli episodi, ora tragici ora umoristici, che vedono in scena personaggi picareschi, litigiosi o astuti. Impegnati a cercare di sopravvivere in un mondo sempre più difficile, a contatto con le grandi figure del loro tempo. Ma sullo sfondo, o forse in primo piano, è il passaggio epocale dal mondo rurale all'agricoltura di tipo industriale, nonché l'opera lenta e paziente di edificazione di una società capace di volgere il cambiamento a favore dei più umili e sfruttati. Operazione fallita: il Sole dell'Avvenire sarà spento sul nascere. Ma non per sempre.
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Baudino Mario
Il violino di Mussolini. Una storia grossomodo d'amore
br. Libri e fantasmi, come sappiamo, sono spesso indistinguibili. Ma può anche capitare ad altri oggetti di assumere un'identità contraddittoria, sfuggente, spettrale: è un violino sforacchiato di pallottole il protagonista latente della nuova avventura dei bibliofili montanari amanti del barolo chinato, l'allegra combriccola di Lo sguardo della farfalla. Mentre dilaga la primavera, Duccio, Demi, il professor Calafava, la giornalista Giuditta e i loro fedeli amici, non ultimo il saggio gatto Monsignore, dovranno smascherare non una persona ma un libro, e non un libro qualsiasi, perché racconta le ultime ore di Mussolini sostenendo che sarebbe stato ucciso non come dicono le ricostruzioni storiche ma in segreto, mentre suonava il violino. Il modesto volume che risulterebbe scritto e pubblicato a ridosso degli avvenimenti è la posta di un confronto dai contorni sfocati, fra politici di estrema destra impigliati nei loro giochi elettorali, truffatori, maestri tipografi, ambigui commercianti. A complicare tutto una seducente signora dal fascino melanconico e per qualcuno irresistibile: e l'amore, si sa, non aiuta a conservare la freddezza necessaria in circostanze così complicate. La stagione è idilliaca, ma sembra annunciarsi un brutto inverno dal punto di vista politico e sociale. Un romanzo dove lo humour dei personaggi, coltissimi, innamorati della letteratura, a tratti burloni, deve misurarsi con la feroce stupidità del mondo che assedia i protagonisti e la loro precaria isola felice.
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Chiara Piero
La stanza del vescovo
brossura Estate 1946. Un giovane uomo solca per diporto le acque del Lago Maggiore; conosce così l'enigmatico dottor Orimbelli, che lo invita a casa sua, dove vive con la moglie molto più anziana e la bella cognata Matilde, vedova. Il giovane - attratto e nello stesso tempo respinto dal mistero che si respira nelle stanze della villa - finisce con l'accettare l'ospitalità di Orimbelli. Un tragico avvenimento viene però a turbare il clima tranquillo dell'estate, e quello che fino a quel momento è stato un fine ritratto della vita di provincia assume all'improvviso i contorni del giallo, tingendo di colori insospettati un romanzo sapido e intenso, indimenticabile capolavoro della narrativa del Novecento.
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Kafka Franz
Il castello
brossura In una gelida sera d'inverno l'agrimensore K. giunge in un villaggio dominato da una collina su cui sorge un immenso castello. È la dimora del misterioso Conte, governatore e despota di tutto il territorio. K. intende fare delle terre del Conte la sua casa ed esercitare qui la sua professione: un progetto semplice, ma realizzarlo si rivelerà più arduo di qualunque previsione. Pubblicato postumo e incompiuto nel 1926, "Il castello" è un'opera di infinita suggestione che offre una rappresentazione indimenticabile della condizione dell'uomo, schiacciato da un'autorità, divina o terrena, infinitamente più potente di lui e inevitabilmente destinato a non raggiungere mai la propria meta.
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Kawabata Yasunari
Denti di leone
br. Su una collina piena di fiori gialli, nel recinto di un vecchio tempio buddista, c'è una clinica psichiatrica. Cinque volte al giorno i rintocchi della campana del tempio portano al mondo esterno la voce dei pazienti. Ascoltando quei suoni, la madre e il fidanzato di Ineko - che hanno appena affidato la giovane alle cure dei medici - si interrogano sul suo dolore e sulla sua malattia, l'asomatognosia: dalla vista le scompare improvvisamente il corpo della persona amata. Sulla via del ritorno, Hisano e la madre di Ineko cercano in quei suoni le vibrazioni del suo animo. Il loro dialogo - nitido e asciutto - evoca con acuminata delicatezza eventi e protagonisti del passato, fra i quali si staglia la figura del padre di Ineko, il colonnello Kizaki Masayuki, soldato fedele a un Giappone ormai scomparso, con la sua tragica morte. Un passato in cui Hisano scava ostinatamente alla ricerca delle fratture che hanno messo a repentaglio la mente della sua innamorata e il loro amore in boccio. Ultimo, incompiuto romanzo di Kawabata, "Denti di leone" uscì a puntate sulla rivista letteraria «Shincho» e - dopo un approfondito editing condotto dal genero dello scrittore in base alle correzioni autografe che testimoniano il lavoro di riscrittura in corso - fu pubblicato all'indomani della morte di Kawabata in un numero speciale della stessa rivista.
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Woolf Virginia
Flush. Biografia di un cane. Ediz. a colori
ill., ril. È l'inizio dell'estate 1842 quando Flush - un cucciolo di cocker spaniel di razza purissima, manto marrone tendente all'oro, coda folta, nessun ciuffo fuori posto - varca la soglia del numero 50 di Wimpole Street, a Londra, per essere regalato a una delle più grandi poetesse inglesi, la brillante e sventurata Elizabeth Barrett. Tra i due basta un'occhiata, un lampo di riconoscimento, perché nasca un'intesa. Finché, qualche tempo dopo, nella vita tranquilla di Flush entra un rivale: il poeta Robert Browning. Leggendo la corrispondenza di Elizabeth Barrett Browning, Virginia Woolf rimane così colpita dalle descrizioni che la poetessa fa del suo cane da decidere di dedicargli una biografia. Mescolando realtà e finzione, guizzi di umorismo e lampi di autentica poesia, la Woolf ricostruisce la vita di Flush, che diventa non solo il racconto del rapporto unico e straordinario che si crea tra un cane e il suo padrone, ma anche un vivido ritratto della società vittoriana e un'acuta riflessione sulla natura umana, vista attraverso lo sguardo di un cane. Un capolavoro della letteratura canina, arricchito dalle raffinate illustrazioni di Iratxe López de Munáin.
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García Márquez Gabriel; Valentinetti C. M. (cur.)
Le avventure di Miguel Littín, clandestino in Cile
brossura All'inizio del 1985, il regista cileno Miguel Littín - che figura in una lista di 5000 esiliati con proibizione assoluta di tornare nella loro terra - è stato clandestinamente in Cile per sei settimane e ha filmato più di 7000 metri di pellicola sulla realtà del suo paese dopo dodici anni di dittatura militare. Con la faccia cambiata, con un modo diverso di vestire e di parlare, con documenti falsi, Littín ha diretto in lungo e in largo per il territorio nazionale tre équipe cinematografiche europee entrate contemporaneamente a lui con diverse coperture legali, e altre sei équipe giovanili della resistenza interna. Il risultato è stato un fil di quattro ore per la televisione e un altro di due per il cinema. Per il metodo dell'indagine e per il carattere del materiale, questo è un reportage. ma è anche qualcosa in più: la ricostruzione emotiva di un'avventura.
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Hardy Thomas
Tess dei d'Urberville
br. Nelle campagne dell'Inghilterra vittoriana cresce Tess, creatura incantevole e pura. Ma né la sua bellezza, né l'innocenza la salveranno da un destino di brucianti e pericolose passioni. Per Alec d'Urberville, bello, ricco, potente: il seduttore al quale la giovane sembra legata da un vincolo più forte di ogni disperazione, più forte di ogni sentimento. E per Angel Clare, l'amore di gioventù appena intravisto, a lungo sognato, posseduto, perduto, ritrovato. Capolavoro della narrativa vittoriana, in cui già si accendono le inquietudini del Modernismo, "Tess dei d'Urberville" è un romanzo di grande impatto, una lunga, emozionante ballata; e «solo un grande scrittore» scrisse Carlo Cassola «può dar corpo a una ballata». Introduzione di Carlo Cassola.
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Andríc Ivo
La cronaca di Travnik. Il tempo dei consoli
br. Ambientato tra il 1806 e il 1814 nell'allora capitale della Bosnia ottomana, luogo di incontro di mille etnie e mille religioni, "La cronaca di Travnik" è il romanzo del confronto tra l'Occidente moderno che si va delineando e un mondo segnato dall'oppressione turca, dall'attaccamento alle tradizioni, dalla durezza dei luoghi e delle condizioni di vita. Opera di straordinaria lungimiranza e intelligenza storica, politica e letteraria, è un libro di tolstoiana grandezza, che restituisce la storia a un popolo che ne è stato privato e dà a noi oggi gli strumenti per capirla.
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Böll Heinrich; Ruchat A. (cur.)
Racconti
ril. Per tutta la sua carriera, Böll ha coltivato la forma del racconto, arrivando a tratteggiare, attraverso le sue raccolte, un ritratto senza censure della vita tedesca negli snodi cruciali del Novecento, dall'epoca precedente la Seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta. «Più di ogni altro narratore tedesco della sua epoca» scrive infatti Anna Ruchat, curatrice di questa raccolta, «Heinrich Böll ha saputo guardare e raccontare la realtà del proprio tempo senza filtri ideologici ma con una profonda sensibilità religiosa, una pietas senza condizioni.» Questo volume racchiude quarantadue testi - alcuni dei quali mai tradotti in italiano -, tra brevi, brevissimi bozzetti e narrazioni più articolate, dai quali emerge la voce inconfondibile dello scrittore, ora cruda, grottesca, beffarda, ma anche teneramente lirica. Si va dai racconti giovanili anteriori alla Seconda guerra mondiale alle numerose storie degli anni Quaranta, con lo scenario bellico e post-bellico; e poi i racconti degli anni Cinquanta, nei quali guerra, fame e miseria sono ancora presenti, ma proiettati sullo sfondo di una ripresa economica che Böll osserva con amaro sarcasmo; per chiudere infine con la produzione degli anni Settanta, che mostra la Germania divisa, la Guerra fredda e il terrorismo. Tra testi celeberrimi come Viandante, se giungi a Spa... e Vai troppo spesso a Heidelberg, si segnala il Rapporto sui sentimenti politici della nazione, qui in una nuova traduzione: una feroce satira del mondo dello spionaggio e dell'assurda divisione tra Est e Ovest.
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Coari Cristina
Miralda
br. Nei tre racconti brevi che compongono questo libro, le protagoniste - Miralda, Alice, Noemi - sono tutte sulla soglia di quella delicata fase dell'esistenza che è l'adolescenza. E ognuna la oltrepassa mettendo in gioco un proprio nucleo prezioso e profondo, che si rivela in grado di traghettarle verso nuove esperienze. Miralda è una ragazzina che si confronta con una identità in via di formazione, che deve integrare l'appartenenza ad una cultura "diversa", dove l'essere ragazza può ancora oggi essere occasione di discriminazione. Il confronto avviene attraverso le relazioni importanti che Miralda ha con le sue coetanee, e mediante l'esecizio di due forze vitali importanti: la spinta verso una libertà personale e la necessità di acquisire una nuova consapevolezza della propria crescita. Alice è una bambina che frequenta l'ultimo anno della scuola primaria: curiosa, sempre pronta a farsi e fare domande. Alice esprime la sua capacità di interrogarsi in questo momento attuale, ovvero "in tempore Covid". Inizia così un percorso che la porterà, da una fase iniziale in cui cerca nel mondo la presenza del virus, per conoscerlo e comprenderlo, a successivi cambiamenti, che le daranno la chiave di prospettive inaspettate. Ombra è la cagnetta di una ragazzina, Noemi, che scopre il suo bisogno profondo di sentirsi in connessione con la natura, attraverso il rapporto intenso e delicato che costruisce con la sua silenziosa e vigile compagna a quattro zampe. È, il loro, un rapporto che offre la possibilità di esplorare sintonie e corrispondenze, nutrito da una cura e un rispetto che sono i veri cardini di questa speciale amicizia.
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Palazzeschi Aldo
I fratelli Cuccoli
brossura Celestino Cuccoli, zitello dolce e pacioso, sente il desiderio di avere dei figli e ne adotta quattro in un orfanotrofio. Li amerà, li tratterà come principi, sperperando per loro una fortuna, incurante di non essere ricambiato. Fino a quando la sua inesausta bontà non verrà premiata: a settant'anni Celestino conosce una ragazza, se ne innamora e muore felice nel giorno delle nozze.
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Palazzeschi Aldo; Nozzoli A. (cur.)
Il doge-Stefanino-Storia di un'amicizia
br. Questo volume accoglie tre romanzi scritti da Aldo Palazzeschi nei suoi anni estremi che hanno visto la luce in pressoché esatta contestualità con la pubblicazione di "Cuor mio" (1968) e di "Via delle cento stelle" (1972), le due singolarissime testimonianze della definitiva chiusura dei conti con la poesia. "Il Doge" (1967), "Stefanino" (1969), "Storia di un'amicizia"(1971) segnano il ritorno di Palazzeschi alla sua vena più anarchicamente inventiva e con la loro partitura ludica e paradossale illuminano retrospettivamente l'intero "sistema" narrativo dell'autore.
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Abate Carmine
Il mosaico del tempo grande
br. Una calda estate del nuovo millennio: nella piazza assolata di Hora, paese della Calabria fondato secoli fa da esuli albanesi, si ferma un autobus e ne scende una splendida ragazza bionda con un bimbo fra le braccia. Ad assistere al suo arrivo c'è Michele, un giovane fresco di laurea che sta trascorrendo l'ultima estate al paese, prima di emigrare al Nord. E proprio Michele presto scoprirà il segreto di Laura Damis, la bionda sconosciuta. A guidarlo nell'indagine sul passato, a raccontargli le vicende degli antenati albanesi, e quelle più vicine che hanno condotto il padre di Laura, anni prima, a lasciare Hora, è Gojàri, cioè Boccadoro, con le sue mille storie tutte vere e preziose come i tasselli del grande mosaico a cui sta lavorando da tempo.
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Maurensig Paolo
L'arcangelo degli scacchi. Vita segreta di Paul Morphy
ril. Sessantaquattro caselle. Trentadue figure. E una possibilità combinatoria pressoché infinita. Nessuna partita di scacchi è uguale a un'altra. Ognuna è una sfida unica, giocata su quel quadrato magico che è la scacchiera: quasi un mondo fuori dal mondo. Paul Morphy è stato un autentico artista della scacchiera, forse il più grande. Nella sua brevissima parabola, sospesa sull'esile filo che separa la genialità dalla follia, ha incarnato alla perfezione l'essenza del "nobile gioco". Paul nasce a New Orleans, da una famiglia facoltosa, nel 1837. Ha solo quattro anni quando rivela il proprio straordinario talento. A dodici anni è già il più forte giocatore della Louisiana e, non ancora maggiorenne, si laurea campione degli Stati Uniti con una facilità disarmante. A quel punto non gli resta che affrontare i più famosi campioni europei, e soprattutto quello che molti considerano il migliore al mondo: Howard Staunton. A nulla valgono le suppliche della madre, e neppure della sua amata Adele. L'ambizione di Paul non conosce ostacoli. Come un cavaliere, sprezzante di qualunque premio che non sia la gloria, Morphy parte per la sua missione accompagnato da un ambiguo scudiero, il giornalista Frederick Milnes Edge, lasciando la solatia città natale per smarrirsi nelle nebbie londinesi. Chi era in realtà Paul Morphy? Quali accadimenti spensero la fiamma del suo genio, inducendolo ad abbandonare per sempre gli scacchi all'apice della carriera, e a ritirarsi?
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Kerouac Jack
La città e la metropoli
brossura Protagonista del romanzo, il primo di Kerouac a essere pubblicato, è la famiglia Martin, originaria dell'immaginaria "città" di Galloway, Massachusetts (molto simile alla vera Lowell), i cui membri sono destinati a perdersi nella "metropoli", New York. Vivida e precisa è la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto i cinque ragazzi Martin, ognuno dei quali incarna un diverso aspetto della personalità dell'autore. L'afflato religioso, la commovente rappresentazione del rapporto padre-figlio, l'esuberanza visionaria della scrittura, fanno di questo romanzo l'inizio del viaggio "sulla strada" del padre della Beat Generation.
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Tesio Enrica
La verità, vi spiego, sull'amore
br. Aprire questo libro è un'esperienza sorprendente, capace di portare allegria nella più grigia delle giornate. Proprio come entrare in casa di Dora, la protagonista. Nel suo appartamento torinese potrete incontrare: i suoi due bambini, piccoli saggi e buffissimi; il loro tato Simone, magari sul balcone intento a fumare (meglio non chiedersi che cosa); Sara, la migliore-amica-senza-figli di Dora, stavolta alle prese con la decisione più difficile; il massimo del disordine che una donna nata alle nostre latitudini possa sopportare; un paio di nonni molto diversi da quelli delle pubblicità; un quadro con un pappagallo zampe all'aria, in grado di infondere pace a chi lo guarda; un sacco di ricordi felici sospesi nell'aria, diversi angoli dove ristagna la malinconia per tutto ciò che invece non è stato o non sarà, e grandi finestre per lasciar entrare il sole. Zitti, se fate attenzione sentirete bussare alla porta! È un giovane vicino di casa, decisamente sexy a dirla tutta, ed è qui per Dora. Ma eccola che arriva, Dora, è appena sveglia e già sa che dovrà correre, e correre, sempre in ritardo su tutto, da vera"madre Gazzella": due bambini, un lavoro, un mutuo e una separazione con cui fare i conti. La storia di questa giovane donna coraggiosa, anticonformista e piena di vita, e di tutto il mondo che la circonda, fa riflettere proprio perché prende forma in scene esilaranti o tenere, sempre profondamente sincere.
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Némirovsky Irène; Ricciardi S. (cur.)
Il ballo e altri racconti
br. Il rapporto madre-figlia, la vita dell'alta borghesia parigina negli anni Trenta, l'identità ebraica, la guerra, i demoni del tradimento e del ricordo: tutti i temi della narrativa di Irene Némirovsky ricorrono nei dieci racconti qui proposti. A partire da "Il ballo", in cui una figlia quattordicenne si vendica distruggendo le ambizioni di una madre fatua e distratta, fino a "Le vergini", in cui quattro donne mature rievocano i turbamenti sentimentali della giovinezza, gli amori perduti, gli scherzi del destino, la solitudine: queste brevi storie non solo illuminano il percorso letterario della scrittrice e il suo inconfondibile timbro stilistico, ma si rivelano anche incredibilmente attuali e mettono in luce squarci di profondissima umanità.
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Palahniuk Chuck
Romance
br. La felicità è una bomba a orologeria e il mondo un luogo disseminato di candele profumate, lucine difettose e prese elettriche sovraccariche pronte a far divampare un incendio. O perlomeno questo è il mondo dei personaggi di Palahniuk, che non cede mai al sorriso di plastica del pagliaccio americano e nemmeno al grande sogno degli eroi venuti dalla provincia. Ma scava più a fondo e vede la desolazione dietro le coppie felici, l'astuzia perversa dei bambini, la crudeltà dei figli e l'egoismo dei genitori, le bugie che cementano i matrimoni più di qualsiasi promessa nuziale. I suoi adolescenti sono compulsivi consumatori di show televisivi a premi dove il pubblico succhia LSD da francobolli di Hello Kitty e i partecipanti possono vincere tutto fino a morire. Sono ragazzini disturbati che provano un nuovo tipo di sballo, l'elettroshock con defibrillatore, oppure desiderano raggiungere il padre morente solo per potergli raccontare un'ultima barzelletta crudele. Sono adulti grassi che sposano modelle ritardate, lavoratori dalle personalità di scimmia o coyote, e donne che sposano uomini che non sono una cima "con lo stesso spirito con cui si può assumere un dipendente a tempo indeterminato".
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Böll Heinrich; Chiusano I. A. (cur.)
E non disse nemmeno una parola
br. "E non disse nemmeno una parola" è la cronaca di un fuggevole incontro, dopo quindici anni di matrimonio, tra Fred, che ha abbandonato la casa non sopportandone la soffocante atmosfera di miseria, e sua moglie Käte, che è rimasta tenacemente al suo posto, accanto ai bambini. Il romanzo, considerato da molti il capolavoro di Heinrich Böll, descrive le poche indimenticabili ore che i due trascorrono insieme e che culminano con il tentativo di Fred di riconquistare l'amore della moglie. La vicenda, pura ed essenziale, si svolge entro lo squallido scenario di una città tedesca dell'immediato dopoguerra, tra le torri di una cattedrale gotica, le baracche di una fiera e le tristi stanze di un modesto albergo, dove, in mezzo a discorsi e ripensamenti, Fred e Käte riscoprono un duplice passato di tenerezza e di lotte, di incontri e di separazioni, facendo maturare il destino di una nuova convivenza.
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Brontë Charlotte
L'angelo della tempesta (Villette)
br. "Quella sera mi si rinsaldò nell'animo più fermamente che mai la convinzione che il Fato fosse di pietra, e la Speranza un falso idolo, cieco, senza sangue e dal cuore di granito." È la giovane Lucy Snowe a raccontarsi con queste parole colme di dolore. Rimasta senza parenti, casa e mezzi economici dopo un disastro familiare, accetta un impiego come istitutrice in un collegio femminile nell'immaginaria città di Villette. E lì conosce l'amore. Ma il suo non sembra essere un destino di felicità... Pubblicato nel 1853, "L'angelo della tempesta" è l'ultimo e il più autobiografico tra i romanzi di Charlotte Brönte: un testo di sorprendente finezza psicologica e dalle tonalità narrative che svariano dal lirico al gotico. Un libro molto ammirato da Virginia Woolf, che lo considerava superiore anche a "Jane Eyre"; da George Eliot, che vi ravvisava quasi un "potere soprannaturale". Postfazione di Lucio Angelini.
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Palahniuk Chuck
Pigmeo
brossura «Pigmeo» è una commedia dark che parla di terrorismo e razzismo. Il protagonista è un tredicenne straniero che approda negli Stati Uniti nell'ambito di un programma di scambio studenti e finisce in una classica famiglia middle-class, bianchissima, felicissima (e cristianissima) che vive in un altrettanto classico, altrettanto middle-class, altrettanto bianco, felice (e cristianissimo) sobborgo sperso da qualche parte nell'immensa provincia americana. La permanenza dovrebbe durare sei mesi e il nostro "eroe" è in compagnia di un'altra dozzina di ragazzini simili a lui spediti negli Usa a vivere in tipiche famiglie locali. Il problema è che "Pigmeo" viene da un non meglio identificato paese totalitario ed è un terrorista, addestrato fin dalla più tenera età alle arti marziali, alla chimica e all'odio assoluto per gli Stati Uniti. A guidare il suo comportamento sono citazioni di "grandi uomini" come Hitler, Pinochet, Idi Amin etc. etc. Pigmeo vuole sfruttare i suoi sei mesi di soggiorno per creare un progetto in grado di superare le qualificazioni per il Concorso Nazionale di Scienze. Se ce la farà, potrà andare a Washington per le finali, portando con sé il suo interessante piano, che dovrebbe provocare la morte di milioni di persone. Attraverso lo sguardo di Pigmeo - obnubilato dalla propaganda e dalla paranoia - scopriamo tutto l'orrore dell'America di oggi, con la sua xenofobia, il suo soffocante fondamentalismo religioso, l'onnipresenza dei media e della violenza.
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Svevo Italo
La coscienza di Zeno. Ediz. integrale
br.
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Morin Edgar; Bellusci F. (cur.)
Maggio '68. La breccia
br. Che cosa è stato il Maggio 68? Lo sguardo straordinariamente acuto di Edgar Morin sugli eventi di quel mese cruciale (università occupate, agitazioni, barricate, scontri) restituisce un'immagine vivida dell'amalgama che dà origine alla protesta. Sempre intrecciando istanze libertarie e velleità rivoluzionarie, conflitto generazionale e lotta di classe, il movimento studentesco e giovanile di quell'anno apre una faglia, una breccia, dentro la quale si riversano processi innovativi: la parità uomo-donna, la difesa delle minoranze, la coscienza ecologica, l'esigenza di riappropriarsi delle scelte di vita. La rivolta studentesca e giovanile del maggio non sfocia, secondo Morin, in una rivoluzione politica o sociale, ma annuncia un rinnovamento culturale e antropologico. La crisi che provoca non è una crisi politica ma una strisciante crisi di civiltà, di quella "civiltà del benessere" ancora trionfante negli anni immediatamente precedenti il 1968.
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Augé Marc
Le tre parole che cambiarono il mondo
br. Il giorno di Pasqua del 2018, durante il tradizionale discorso urbi et orbi, il papa, dopo un lungo silenzio, esclama a gran voce: "Dio non esiste!". Tre parole che gettano nello sconcerto cristiani, ebrei, musulmani, agnostici, atei, e scatenano uno tsunami nel mondo intero. È l'inizio di una settimana folle, che incendierà il pianeta e farà piazza pulita di ogni sentimento religioso. Ma che cosa ha spinto il sommo pontefice a un intervento così intempestivo? In tempi di massacri nel nome della religione, questa favola contemporanea, visionaria e insolente, che tiene il lettore con il fiato sospeso, lascia trasparire gli accenti di una fede illuministica nella ragione: forse, senza la violenza che a volte il sentimento religioso comporta, la fratellanza tra gli esseri umani non sarebbe più un'utopia.
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Ugolini Luigi
Musoduro. Memorie di un bracconiere
br. Tra l'uomo dei boschi e la vita della natura scorre un legame sottile, un filo attraverso il quale transitano percezioni ed energie, saggezza e passioni. E un'intelligenza sorgiva che lentamente svela i segreti delle cose. Musoduro vi si alimenta, da lei si lascia guidare nei momenti più critici, ed è a lei che delega lo scioglimento dei propri dubbi, la risoluzione dei propri interrogativi morali, e sempre a quell'intelligenza lascia la parola quando la smania affabulatrice si fa più repellente. Parla, Musoduro, e racconta delle sue scorribande per le colline, dei suoi guai con la giustizia e con la gente del paese, dei signori di città eccitati dal sangue del cinghiale, della moglie morta di stenti, degli anni vissuti da emigrante in Argentina e in Africa, del figlio che cresce a sua immagine, anche lui passionale e cacciatore nel profondo. Nascosto dietro la convenzione dello pseudonimo, l'Autore lo lascia parlare, purgando quel linguaggio che sa di terra e di selvatico «quel tanto che basta per licenziarlo alle stampe», ma consapevole che «se si potesse scrivere come Musoduro racconta, la grammatica ne scapiterebbe, ma l'arte acquisterebbe un monumento».
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Hawke Ethan
Mercoledì delle ceneri
br. Jimmy è un post-adolescente che si è arruolato nell'esercito per capriccio, e passa il tempo a strafarsi coi commilitoni; Christy è una giovane infermiera con la testa sulle spalle - fin troppo, vista la sua tendenza allo scetticismo e all'ipercritica. I due, con un figlio in arrivo, si lasciano, si rimettono insieme, si detestano, si adorano, si sposano e, alla fine di un rocambolesco viaggio in macchina, approdano più confusi che mai nel disfacimento surreale delle strade di New Orleans dopo il Martedì Grasso.
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Giordano Paolo
Il corpo umano
br. È un plotone di giovani ragazzi quello comandato dal maresciallo Antonio René. L'ultimo arrivato, il caporalmaggiore Roberto Ietri, ha appena vent'anni e si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita. Al momento di partire, i protagonisti non sanno ancora che il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l'area del conflitto: la forward operating base (fob) Ice, nel distretto del Gulistan, "un recinto di sabbia esposto alle avversità", dove non c'è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio. Ad attenderli laggiù, c'è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all'interno di quella precaria "bolla di sicurezza", di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco. Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la fob la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti. In un romanzo corale, che alterna spensieratezza e dramma, Giordano delinea con precisione i contorni delle "nuove guerre". E, nel farlo, ci svela l'esistenza di altri conflitti, ancora più sfuggenti ma non meno insidiosi: quelli familiari, quelli affettivi e quelli sanguinosi e interminabili contro se stessi.
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Grossman Vasilij
La Madonna a Treblinka
brossura La raffigurazione immortale della maternità, e quindi della continuazione della vita, colta nella bellezza "oscura" della Madonna Sistina di Raffaello, evoca in Grossman il ricordo delle più grandi tragedie vissute dall'uomo contemporaneo. Anche qui, come in Vita e destino, non esita ad accostare il nazismo hitleriano al bolscevismo di Stalin, Treblinka agli orrori della collettivizzazione forzata. Tale inaudita spregiudicatezza non poteva certo essere tollerata dalla censura sovietica nel 1955, anno della stesura del saggio, agli inizi di un timido disgelo, nel cui clima si inquadrava anche l'esposizione a Mosca dei capolavori della Pinacoteca di Dresda, da dove erano stati prelevati dalle truppe sovietiche alla fine della Seconda guerra mondiale. Il veto non cadde neppure dopo il XX Congresso del Pcus (1956), il "discorso segreto" di Krusciov e l'avvio della destalinizzazione. Si è dovuta così attendere la perestrojka gorbacioviana per vedere la pubblicazione dello scritto sulla Madonna Sistina sulla rivista "Znamja", nel 1989.
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Schenk Sylvie
Veloce la vita
br. In una Lione degli anni Cinquanta che non ha ancora dimenticato i drammi dell'occupazione, arriva Louise che ha lasciato le Alpi francesi e un ambiente famigliare oppressivo. Per lei tutto è nuovo: la vita di una grande città, le avventure, l'amore... Conosce Henri, pianista jazz molto dotato che non riesce ad accettare l'uccisione dei genitori e vive in un'antica casa con una biblioteca ormai vuota perché depredata dai nazisti, e quindi Johann, un ragazzo tedesco, con il quale è amore. Per lui, Louise lascerà la Francia, si opporrà alla famiglia e sceglierà un nuovo Paese, imparerà una nuova lingua... Resta solo un tarlo: quello che Henri le ha svelato prima della sua partenza. Le persone da cui andrà forse non sono così innocenti. "Veloce la vita" è un romanzo dalle molteplici letture che racconta la storia di una donna, della sua indipendenza, della sua forza, delle sue scelte e dell'amore, dei ponti tra le lingue, dei libri letti, dei sogni, delle ombre e delle colpe che ci portiamo dietro - a volte anche quelle di cui non siamo responsabili - della drammatica velocità con cui passa il tempo e con cui anche la vita più piena, alla fine, si consuma.
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Vinci Simona
In tutti i sensi come l'amore
br. Una bambina in viaggio con la madre in una Maremma soffocata da una coltre nera di pioggia; una ragazza alla finestra su una strada di periferia che spia un uomo e lo invita in casa; solitudini di corpi alle prese con pulsioni elementari e assolute che potrebbero chiamarsi amore, o forse sesso cibo silenzio, nel confronto continuo con la figura materna, nella vendetta continua sulla figura paterna, spezzata e franta in tante patetiche figure maschili. Questi racconti di Simona Vinci, Premio Campiello 2016, sono diventati nel tempo un libro di culto per tutti i suoi lettori.
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Collerone Lucia Maria
200 giorni. La dislessia tra i banchi di scuola e la vita
brossura Questo romanzo non parla di dislessia, sarebbe troppo riduttivo dire che l'argomento principale è una storia che racconta delle difficoltà di chi vive questo problema; ma è un taglio di visione molto particolare sul mondo attraverso gli occhi e le capacità creative di una ragazza che usa quella particolare modalità di apprendimento. Attraverso il suo filtro positivo il mondo viene visto, studiato, compreso e anche cambiato. Non si può superare ogni cosa da soli, bisogna poter contare sulla famiglia, sugli amici, sui professori, bisogna essere fonte di cambiamento e lottare perché le cose difficili da vivere, diventando condivise, possano essere addomesticate. A volte basta una persona che abbia il coraggio di tendere la mano per fare la differenza, basta credere che solo l'amore conta perché tutto cambi e ciò che pare invivibile diviene fonte di novità e di strutturazione positiva del reale. Essere capaci di questo è una dote, un dono per il quale non serve conoscere le tabelline o non fare errori di ortografia o avere una bella grafia, spesso ciò che conta è quello che si ha nel cuore, quello che ti spinge a condividere, a impegnarsi perché nessuno soffra, nessuno si senta solo.
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Torregrossa Giuseppina
Manna e miele, ferro e fuoco
brossura Romilda Gelardi viene alla luce in una notte di tormenta. Nel caldo della loro casa, Marica e Alfonso si illuminano davanti al miracolo di quella figlia femmina tanto desiderata, bella e polposa come una spiga di grano a giugno. Romilda si rivela subito una bambina speciale, capace di stabilire un dialogo istintivo con cose e persone. E suo padre Alfonso si rende conto che, di tutti i figli, forse solo Romilda ha le capacità per ereditare i segreti del suo mestiere. Sì, perché Alfonso è un mannaluoro: uno dei pochissimi depositari dell'arte di estrarre dai frassini la manna, sostanza dalle miracolose virtù nutritive e curative. Romilda cresce così tra gli insegnamenti della madre, e quelli del padre. Ma Romilda è destinata a incontrare presto la violenza del ferro e la prepotenza del fuoco: don Francesco, barone di Ventimiglia, la chiede in sposa ancora bambina. Seguire don Francesco significherà lasciare il bosco, conoscere le durezze di una vita più agiata ma profondamente inautentica - in cui anche l'esperienza della maternità può finire per espropriare una donna di se stessa. Giuseppina Torregrossa torna ai temi che le sono visceralmente cari: la sua terra e la femminilità. Una Sicilia nobile é feroce, terra di pazzi e sognatori, di aranceti e solfatare, è il palcoscenico sul quale si muovono personaggi memorabili, sul quale grandezza e miseria delle umane passioni prendono vita nel canto di una donna alla ricerca della propria libertà.
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Silone Ignazio
Severina
brossura
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Riva Gigi
Non dire addio ai sogni
br. Sa essere amara la vita in Senegal, se nasci in uno dei suoi tanti paesi spazzati da vento e povertà. Nonostante le difficoltà, però, Amadou è cresciuto circondato dall'affetto della sua famiglia, e ora, a quattordici anni, ha il cuore e la mente gonfi di sogni. Quello più grande riguarda il calcio, e per Amadou è naturale immaginarsi lontano, magari proprio in quell'Europa dove giocano i suoi idoli. E così, quando due procuratori lo avvicinano alla fine di una partita fortunata, affermando che ha tutte le carte in regola per entrare nelle giovanili di una grande 'équipe' francese, Amadou si convince che il suo desiderio stia per avverarsi. Vedono il riscatto a portata di mano anche mamma e papà, perché un figlio in Europa significa più possibilità economiche per tutti, e così nessuno mette in discussione la proposta ricevuta... nemmeno quando i due procuratori chiedono soldi per avviare l'impresa. Amadou ancora non lo sa, ma ad attenderlo all'orizzonte c'è un'odissea in cui tanti suoi coetanei sono naufragati. Toccherà anche a lui la stessa sorte? La strada sembra segnata, ma non c'è ragazzo più forte di quello che non vuole dire addio ai propri sogni. Ispirato a drammatici fatti di cronaca, il nuovo romanzo di Gigi Riva - autore del libro "L'ultimo rigore di Faruk" - è una storia di formazione che racconta una nuova, terribile forma di tratta degli schiavi.
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Meroni Ezio
Angela. Una storia d'amore nella guerra partigiana
br. Sullo sfondo della lotta partigiana per la liberazione dal nazifascismo si sviluppa la storia d'amore tra Dina (Angela) e Andrea (Gilera), due giovani che scelgono di sacrificare tutto in nome di un ideale di libertà e di amore per la propria terra. Il romanzo d'amore ambientato nella guerra di Liberazione ha ispirato Zucchero nella creazione di "Don't cry Angelina", uno dei 6 nuovi brani contenuti nel suo ultimo album "D.O.C. Deluxe Edition".
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Conrad Joseph
Lord Jim
br. Eroe solitario, segnato dalla sventura e dal rimorso, estraniato dalla famiglia e dalla patria, Jim è in fuga. Smarrito e in balia dei ciechi colpi del caso ha paura del suo passato. E abbandona tutto e tutti, si sposta a Oriente, sempre più lontano, perseguitato dalle sue Erinni. Ma nella vita di ogni uomo esiste un istante cruciale, una "linea d'ombra": nell'attraversarla si può precipitare nell'abisso o approdare a un porto sicuro. E laggiù, nella foresta del Borneo, alla ricerca dell'oblio e del riscatto, Jim, Lord Jim, riprende a vivere: riconquista un'identità, ricostruisce un mondo di affetti, ritrova l'occasione di fissare la morte in faccia, di oltrepassare quella fatidica "linea".
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Conrad Joseph
Tifone-Gioventù. Testo inglese a fronte
br. Al centro del racconto Tifone (1902) sta la figura del capitano MacWhirr che con forza eccezionale affronta il ciclone, opponendo all'apocalisse della natura la gestione tenace e scrupolosa della sua nave e resistendo al caos, all'abisso risucchiante - reale e simbolico - con l'azione concreta. Gioventù (1898) è invece la storia di una vicenda memorabile vissuta al tempo della giovinezza, del "primo comando". Narrazioni di straordinaria suggestione e perfezione stilistica, i due racconti qui raccolti sono emblematici della visione del mondo di Conrad, testi indimenticabili nei quali gli eventi e i paesaggi diventano magistrali metafore esistenziali.
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Malamud Bernard
L'uomo di Kiev
br. Basato su una vicenda realmente accaduta, «L'uomo di Kiev» è la storia di uno sconcertante caso giudiziario. È il 1911 e la Russia zarista è attraversata da frequenti scoppi di violenza antisemita. Yakov Bok è un ebreo che si guadagna da vivere come tuttofare; lasciato dalla moglie, cerca fortuna nella città di Kiev dove, spacciandosi per gentile, riesce a farsi assumere come sorvegliante in una fabbrica di mattoni. Ma quando accanto alla fabbrica viene ritrovato il cadavere di un bambino, si diffonde la voce che si tratti di un delitto perpetrato dagli ebrei a scopi rituali e scatta la ricerca del capro espiatorio: tradito da false testimonianze e incastrato dalla polizia, Yakov viene accusato del crimine. Rinchiuso in carcere senza processo, umiliato, abbandonato da tutti, non smetterà di lottare con tutte le sue forze per difendere la propria innocenza. Premiato con il Pulitzer e il National Book Award, «L'uomo di Kiev» non è soltanto una vigorosa denuncia del razzismo e della violenza del potere, ma un apologo universale sulla condizione umana: sulla nostra solitudine, le nostre paure irrazionali, il nostro incoercibile desiderio di giustizia. Prefazione di Alessandro Piperno.
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Chiara Piero
Di casa in casa, la vita
br. Uscito postumo nel 1988, "Di casa in casa, la vita" raccoglie trenta racconti che, per usare le parole di Fruttero & Lucentini, «si sono ordinati in volume praticamente da sé: secondo un filo cronologico che non è quello della loro stesura o prima pubblicazione, ma degli anni e della vita che "di casa in casa", di paese in paese, sfilano e vi si rispecchiano". La coppia F&L si è ispirata al metodo compositivo dello stesso Chiara, e a uno dei suoi indimenticabili personaggi, l'orologiaio Metastasio Finetti: «il quale, tirando fuori ogni volta, dai ripostigli del suo stambugio, di che montare un orologio nuovo, si ritrova giusti giusti i pezzi per un ultimo orologio (e, vuole il caso, uno dei suoi più belli)».
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Palahniuk Chuck
Beautiful you
br. Mettiamo che uno scrittore voglia raccontare la favola di Cenerentola e mettiamo che questo scrittore sia Chuck Palahniuk, quale storia ci capiterebbe tra le mani? La storia di Penny Harrigan, giovane impiegata dall'aspetto scialbo e i desideri opachi che passa le sue giornate a servire caffè in un ufficio di avvocati. E lì che un giorno incontra Cornelius Linus Maxwell, bellissimo, ricchissimo, divorziatissimo. Sorprendentemente Maxwell la invita a cena e a un dopo cena nella suite di un albergo da miliardari ed è qui che, taccuino alla mano, le fa sperimentare il più alto grado di piacere. Tutto magnifico, vero? Non esattamente, perché Penny scopre presto di essere la cavia per il collaudo di una linea di "sex toys only for ladies" che Maxwell sta per lanciare, chiamata "Beautiful you". È un successo planetario dalle conseguenze devastanti: famiglie distrutte, bambini abbandonati, uomini ignorati, donne inchiodate alla dipendenza pressoché ininterrotta dai fantastici, e micidiali, giocattoli di Maxwell. E Penny? Deciderà di essere complice del più grande spacciatore di piacere mai esistito o proverà a salvare il mondo dalla sua dipendenza cieca da prodotti genialmente confezionati?
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Bevilacqua Alberto
La califfa
brossura La storia delle passioni e della ribellione di una donna bella, autentica e fiera, sullo sfondo di una città - Parma - e del suo torrente, che separa simbolicamente i poveri dai ricchi.
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Cassola Carlo
Tempi memorabili
br. Il quindicenne romano Fausto trascorre l'estate a Marina di Cecina. Siamo nei primi anni Trenta, i giorni scorrono lenti in giochi e amicizie di spiaggia. Tra dubbi e insicurezze, Fausto si confronta con gli altri. Fa la scoperta dell'amore, prima incerto tra Gabriella e Anna, poi pago soltanto del suo magico stato di grazia; e scopre anche la vocazione letteraria. Una duplice epifania, alla quale in "Tempi memorabili" (1966) che riprende e dilata un precedente racconto Cassola dà forma rappresentando l'attesa della vita nel tempo sospeso della vacanza e fissando come indimenticabile il passaggio dall'infanzia all'adolescenza.
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Némirovsky Irène
Due
br. Pasqua 1920. In un albergo solitario nella campagna parigina alcune coppie di giovani amoreggiano sui divani. La Grande Guerra è finita da poco e quei ventenni sono avidi di vita, d'amore e di piacere. In quella notte di primavera Antoine e Marianne si conoscono e si innamorano - lei con totale trasporto, lui con più distacco - fino a intrecciare una relazione destinata a passare per tutte le fasi dell'amore e del disamore, comprese quelle più drammatiche. È attraverso la loro storia, e quella dei loro amici, che Irene Némirovsky ci offre il ritratto della "generazione perduta" vissuta tra le due guerre. Ma traccia anche un'analisi impietosa, e allo stesso tempo partecipe e ironica, dell'amore coniugale; di cosa significhi, tra passione e disincanto, "essere due".
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Erdrich Louise
Il giorno dei colombi
br. L'ambiente è quello descritto così bene da Louise Erdrich ne "La casa tonda" e nei suoi romanzi precedenti: le riserve indiane degli stati settentrionali americani, quelli al confine con il Canada, in questo caso il North Dakota. Qui il romanzo si apre, all'inizio del Novecento, con la breve descrizione di una strage. Qualcuno ha sterminato una famiglia, lasciando viva, aggrappata alle sbarre del lettino, solo una bambina. Questo delitto, mai risolto nel corso degli anni, sarà soltanto la prima di una lunga serie di vicende, drammatiche e comiche in giusta proporzione, che ci verranno raccontate di volta in volta da Evelina Harp, controfigura dell'autrice tra infanzia e adolescenza; da suo nonno, il vecchissimo Mooshum, grande affabulatore di aneddoti e "tall stories" nella tradizione pellerossa; e dal giudice Antone Bazil Coutts, un sanguemisto che dopo aver diretto per anni un cimitero occupa lo scranno di magistrato delegato a dirimere piccole controversie secondo le leggi tribali in vigore.
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