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Pope Alexander
Il riccio rapito
brossura
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Fitzgerald Francis Scott
Tenera è la notte
ril. Dick è un giovane psichiatra e Nicole una sua ex paziente. Dopo essersi sposati si trasferiscono in Costa Azzurra dove, grazie ai soldi di Nicole, conducono un'esistenza frivola e agiata e vivono di rendita. Dick abbandona la professione e si lascia andare alla deriva, invece Nicole risorge dai suoi antichi incubi e si trasforma in una donna capace di amare. Introduzione di Walter Mauro.
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Gamberale Chiara
Qualcosa
ill., ril. La Principessa Qualcosa di Troppo, fin dalla nascita, rivela di possedere una meravigliosa, ma pericolosa caratteristica: non ha limiti, è esagerata in tutto quello che fa. Si muove troppo, piange troppo, ride troppo e, soprattutto, vuole troppo. Ma, quando sua madre muore, la Principessa si ritrova «un buco al posto del cuore». Smarrita, prende a vagare per il regno e incontra così il Cavalier Niente che vive da solo in cima a una collina e passa tutto il giorno a «non-fare qualcosa di importante». Grazie a lui, anche la Principessa scopre il valore del «non-fare». E del silenzio, dell'immaginazione, della noia: tutto quello da cui era sempre fuggita. Tanto che, dopo avere fatto amicizia con il Cavalier Niente, Qualcosa di Troppo gli si ribella e pur di non fermarsi e di non sentire l'insopportabile «nostalgia di Niente» che la perseguita vive tante, troppe avventure... Fino ad arrivare in un misterioso tempio color pistacchio e capire che «è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura». Chiara Gamberale si concentra sul rischio che corriamo a volere riempire ossessivamente le nostre vite, anziché fare i conti con chi siamo e che cosa vogliamo. Grazie a un tono sognante e divertito, e al tocco surreale delle illustrazioni di Tuono Pettinato, «Qualcosa» ci aiuta così a difenderci dal Troppo. Ma, soprattutto, ci invita a fare pace col Niente.
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Benni Stefano
La traccia dell'angelo
br. Un Natale degli anni Cinquanta. Tutta la famiglia è riunita intorno all'albero, che porta sulla cima un puntale con l'effigie di un angelo che il piccolo Morfeo fissa incantato; ora il bambino si allontana, si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il trauma lo lascia per giorni tra la vita e la morte. Ciò che segue è il tempo di Morfeo, da quel disgraziato incidente agli anni futuri. Ma ciò che segue può essere letto come un lungo delirio, come un sogno oppure come un racconto di verità alterato dal dolore, un dolore che c'è sempre, acquattato nelle pieghe della vita, e periodicamente mostra la smorfia. Morfeo cresce, diventa scrittore, incontra il mondo e i suoi curiosi abitanti: ha amici, passioni, e un amatissimo figlio. Ma tutto il suo cammino è segnato dalla malattia, forse eredità di quella ferita, forse no, che lo rende diverso e non mette d'accordo i medici, tantomeno l'industria delle cure. Superbia, vanità, incompetenza, ma soprattutto il cinico affarismo lo lasciano in balia dei farmaci, ne diventa dipendente, le sue giornate sono ritmate da quel "dominio chimico".
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Worth Jennifer
Le ultime levatrici dell'East End
br. «Finii in un posto chiamato Nonnatus House. Pensavo fosse un piccolo ospedale, ma si rivelò essere un convento diretto dalle Sorelle di St. Raymund Nonnatus. Quando scoprii il mio errore, ebbi quasi l'impulso di scappare. Le suore non facevano per me, pensai. Io volevo l'avventura, non la religione. A quel tempo non potevo saperlo, ma la mia anima aveva bisogno di entrambe. Le suore erano una miniera di avventure. Si arrischiavano ovunque senza paura: strade e cortili privi di illuminazione, scale buie e sinistre, docks, bordelli, padroni di casa disonesti, genitori violenti, non si risparmiavano nulla». Per come l'autrice racconta le storie della sua giovinezza da levatrice, non c'è avventura più avvincente e tumultuosa che far nascere bambine e bambini nella parte più povera della Londra degli anni Cinquanta uscita dalla guerra. I libri autobiografici di Jennifer Worth ricostruiscono, con vivacità da gran teatro, la vita quotidiana di un gruppo di ventenni chiamate a coadiuvare le suore ostetriche di una più antica istituzione ospedaliera. Una svolta epocale, del nascente sistema sanitario nazionale, perché sollevava centinaia di donne dalle angherie della loro condizione, ne promuoveva l'istruzione e la coscienza sociale, infondendo nel contempo la cultura dei diritti all'intera comunità. Questo fascino di strane avventure, corse nel mondo reale di una moderna città occidentale, è probabilmente la prima ragione del successo dei libri della Levatrice (anche nella sua versione televisiva). Ma non è l'unica: meravigliosamente in armonia con l'impegno più ricco di ideali di giustizia e con lo spaccato sociale più crudo, rivive l'esperienza umana di un gruppo variegato di ragazze per la prima volta alle prese con la vita, nel clima di allegria speranzosa di un'epoca convinta che si è felici veramente solo insieme agli altri. Il maestro letterario di queste pagine è il grande Charles Dickens. E non solo quello drammatico dei romanzi più esplicitamente sociali, ma soprattutto il Dickens dei fascicoli pieni di arguzia e di umorismo del Circolo Pickwick.
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Morselli Guido
Un dramma borghese
brossura
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Hardy Thomas; Petoia E. G. (cur.)
Jude l'oscuro. Ediz. integrale
ril. Pubblicato inizialmente a puntate e poi in volume nel 1895, "Jude l'oscuro" fu l'ultimo romanzo di Hardy e fu stroncato senza riserve dalla critica e dal pubblico vittoriano del tempo, a tal punto che Hardy ritenne conclusa la propria carriera di romanziere. Il libro, ribattezzato dalla critica "Jude the Obscene" (Jude l'Indecente), venne inoltre bruciato pubblicamente dal vescovo di Exeter lo stesso anno. Il protagonista della storia è Jude Fawley, un giovane uomo appartenente alla classe più umile della società, il cui sogno nella vita è divenire letterato. Altri due personaggi cruciali del racconto sono la volgare prima moglie di Jude, Arabella, e Sue, la cugina di cui si innamora perdutamente. Opera cupa e pessimista, ha avuto un'efficace trasposizione cinematografica nel 1996, per la regia di Michael Winterbottom, con Christopher Eccleston e Kate Winslet nei panni di Jude e Sue.
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Dumas Alexandre
I fratelli corsi
ril. Il racconto si divide in due quadri. Nel primo, lo scrittore, che si è recato nell'isola, conosce Lucien, un giovane corso selvatico e fiero, deciso a svolgere il suo ruolo di arbitro nella faida tra due clan nemici. Fantasia e realtà si mescolano inestricabilmente, in questa Corsica avventurosa e magica, popolata di banditi che difendono il proprio onore, e scossa dal continuo inseguirsi delle vendette. Nel secondo quadro, Dumas, tornato a Parigi, incontra Louis, il fratello gemello di Lucien, che si trova coinvolto in un duello per aver difeso l'onore di una dama. Nonostante la separazione, i due gemelli sono rimasti uniti da una strana telepatia, dono ereditario della loro famiglia, che sconfina talvolta nella condivisione a distanza delle stesse sensazioni fisiche. Dumas contrappone con grande sottigliezza la Corsica selvaggia e cruda, ma fedele alle regole dell'antica ospitalità e della morale inflessibile, a una Parigi ricercata e galante, sotto le cui raffinatezze si celano crudeltà, cinismo e disprezzo. Non ci si stacca facilmente da una vicenda così incalzante, così ricca di materie diverse, che si apre con la levità di un diario di viaggio, e si conclude con un esito tragico. Ma il tema cruciale del romanzo sta nel gioco del doppio, in una telepatia che rimanda a una reiterata predilezione di Dumas per la dimensione fantasmatica. A fine volume il racconto "I due studenti di Bologna".
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Wharton Edith; Chondrogiannis A. (cur.)
La porta sbarrata
br. Non aveva alcun fiuto per gli affari, né testa per i numeri, e nemmeno la più fievole perspicacia che lo guidasse nei misteri del commercio. Voleva viaggiare e scrivere, questi erano i suoi desideri. E mentre gli anni si trascinavano e lui raggiungeva la mezza età, una folle disperazione lo pervase.
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Zadoorian Michael
Second hand. Una storia d'amore
br. Mentre tutto il mondo è a caccia di novità ipertrendy e ipertecno, Richard è a caccia di cose "già vissute", che qualcuno non vuole più. Le fiuta, le scova, le vende, con l'entusiasmo di chi ha appena scoperto la luna. Uno stereo quadrifonico a otto piste. Una tuta da bowling anni Cinquanta. Un fermatovagliolo a forma di Cascate del Niagara. Nella sua vita, per il resto, non accade molto. Poi, di colpo, accade tutto. Muore la madre: manco a farlo apposta, gli lascia una montagna di oggetti e un pacchetto di foto scattate dal padre che gli fanno cambiare radicalmente idea sui genitori. E nel Satori Junk, il suo negozio, si materializza una ragazza meravigliosa, una vera e propria "dea del riuso": Theresa. Per lavoro e per missione, lei recupera animali abbandonati e li accoglie in un rifugio. Ma il rifugio è strapieno, nessuno li adotta, e lei è costretta, con profondo dolore, a "eliminarli". Richard è il romanticismo in persona, ma facilmente si imbozzola nel suo mondo di oggetti. Theresa è bizzosa, umorale, eterna indecisa... Giornate di miele si alternano a fasi di pura tempesta.
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Di Bella Saverio
Eros e Priapo
brossura
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Dulbecco Marisa; Manzoni Franco
A Piero Chiara un omaggio in forma di racconti
br. Una "biografia" di Piero Chiara in forma di racconti dove una piccola folla di personaggi, veri o verosimili, con la stessa solare complessità, la stessa vertigine di incroci, rimandi, ritorni e ripensamenti ci ricorda il clima dei lavori di Chiara.
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Babboni Moreno
Cuntrolladò, b'at una berveghe in su trenu!
br. Sui treni delle Ferrovie dello Stato succede tutto e il contrario di tutto. Moreno Babboni, che ha fatto parte per 35 anni del personale viaggiante delle FS e ora si gode la meritata pensione, lo sa bene per esperienza diretta e, in questo suo gradevole e divertente libro, ci racconta tante situazioni bizzarre e strampalate di cui è stato testimone durante il suo lungo periodo al servizio dello Stato.
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Marani Diego
Vita di Nullo
br. "Vita di Nullo" è il romanzo della provincia italiana, una ballata intensa cantata da eroi troppo grandi per le piazze in cui abitano. Il palcoscenico è un bar che ha la sacralità di una chiesa e un sacerdote indiscusso, Nullo, che regna su un popolo di rivoluzionari, come Belaghega l'inventore di parole, Patecia il collezionista di tristezze e Scandul, barrelliere per mestiere e pescatore per vocazione. Da quando Nullo è sparito nessuno più sorride al bar, perché lui era l'anima dell'intero paese. Sovrappeso e sognatore fin da bambino, vittima sacrificale dei coetanei eppure insostituibile animatore di ogni serata, Nullo è uno di quei lucidi folli che fioriscono nella provincia italiana. Ha idee strampalate, geniali, è lo zimbello del gruppo ma riempie la vita di tutti. È vittima e carnefice dei larghi vuoti della pianura padana. Ora Nullo ha finalmente l'occasione della vita per uscire dalla provincia e conquistare la platea del mondo. Lascerà la sua opera incompiuta?
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Anderloni Alessandro
Il prete dei castagnari
ill., br.
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Parker Dorothy
Eccoci qui
br. È difficilissimo parlare di Dorothy Parker. Icona del ventesimo secolo, rappresentò il fascino, la raffinatezza, lo snobismo intellettuale della New York degli anni venti e trenta e i suoi racconti sono considerati dei piccoli capolavori. I dieci che qui presentiamo, introvabili ormai da anni - tra cui "Una bella bionda", considerato il suo capolavoro, e "Composizione in bianco e nero", una delle più feroci ed efficaci descrizioni del razzismo della buona società - mostrano la straordinaria abilità della scrittrice nel cogliere tutte le sfumature dell'animo americano. Dorothy Parker non si limita a rivelare le ipocrisie, vanità, miti e fobie dei suoi personaggi, ma li trafigge, con uno stile impietoso, estremamente divertente e, spesso, triste. Una donna creativa la cui passione per l'infelicità non aveva limiti. Ritrae con acre ironia pregiudizi e conformismi del mondo alto borghese, scrivendo per le donne di cui capiva la rabbia dalla A alla Z.
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Arlt Roberto
Una domenica pomeriggio
br. "Il gobbetto", "Le belve" e "Una domenica pomeriggio": questa raccolta riunisce i tre più importanti racconti dell'argentino Roberto Arlt, in una nuova traduzione. Una via d'accesso privilegiata per i lettori che ancora non conoscono la sua opera, e un ulteriore approfondimento per chi ha già amato i suoi romanzi di culto come "I sette pazzi" e "I lanciafiamme". In queste pagine Arlt conferma l'attualità e il vigore della sua letteratura, che supera la prova del tempo, mettendo in scena un'umanità "terrestre, triste e sonnolenta": ladri e assassini, uomini perduti e donne infedeli. Un'umanità eccentrica e imprevedibile, forse non così diversa da quella che ci circonda.
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Moccia Federico
Tre volte te
br. Che fine ha fatto quel ragazzo arrabbiato col mondo intero, il picchiatore che passava i pomeriggi in piazza con gli amici e le notti a correre in moto? A volte, Step ha l'impressione che quella vita appartenga a un altro. Ormai lui è una persona molto diversa, è un produttore televisivo di successo e sta per sposarsi con Gin, la donna che ha scelto. Gin che è dolce, bella, tenera, perfetta. E che gli ha perdonato persino lo sbaglio di sei anni prima, quando lui l'ha tradita con Babi, il suo primo, mai dimenticato amore. Babi e Step non si sono più rivisti da allora, ma ecco che Babi rientra come un tornado nella sua vita, rivelandogli una verità sconvolgente. E Step è costretto a riconsiderare tutte le sue scelte, a mettere in discussione tutte le sue certezze. E a porsi delle domande scomode. È davvero felice con Gin? Babi è solo un ricordo o un fuoco che niente e nessuno potrà mai spegnere?
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Pisi Paolo
Il meccanico di Nuvolari e altri personaggi di genio. Con Libro in brossura
br. Dieci racconti. Dieci storie da raccontare. C'è il meccanico che salva il campione dalla sconfitta, il pugile suonato che abbandona per una volta i panni della vittima sacrificale, il funambolo che non vuole camminare sul filo e altri personaggi che svelano il loro essere geniale: da perdenti abituali, ribaltano la situazione e affermano la loro sostanziale vittoria, alla conquista di nient'altro che di se stessi e di un armonico spazio vitale.
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Dumas Alexandre (figlio)
La signora delle camelie
br. «L'amore vero, qualunque sia la donna che lo ispiri, rende migliori.» Parigi di metà Ottocento, la "Signora delle camelie", ossia la splendida cortigiana Marguerite Gautier, protetta da un duca e con molti spasimanti che sa bene come tenere ai suoi piedi, viene vinta dall'amore ardente di Armand Duval, l'unico a voler conquistare il suo cuore. Quando Marguerite abbandona per lui la vita dissoluta, il padre di Armand s'intromette fra loro e lei, per proteggere l'amato dalle conseguenze che la loro relazione avrebbe sul suo buon nome e sul matrimonio della sorella, lo lascia, senza che lui sappia perché. Il dolore tormenta entrambi, ma solo la malattia e la morte di Marguerite porteranno in piena luce la grandezza del sentimento che li univa. Una storia d'amore archetipica - intrisa di passione e desiderio, ma anche di gelosie e incomprensioni - fra le più riprese in ambito letterario, teatrale, musicale e cinematografico.
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Brontë Emily
Cime tempestose
br. «Lui è me più di me stessa. Di qualunque cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono identiche.» Un amore possessivo ed esclusivo, impossibile e tormentato, i cui unici frutti sono la disperazione, la vendetta, l'autodistruzione. È questa la natura della passione che lega l'austero, imperscrutabile e orgoglioso Heathcliff alla sorellastra Catherine Earnshaw, che prova per lui un'attrazione ambigua, ma irresistibile. Inutile anche il tentativo della giovane di allontanarsi da Heathcliff e spezzare il loro morboso legame, sposandosi con il dolce e accudente sir Edgar Linton. La scelta di Catherine avrà anzi il solo effetto di alimentare il desiderio di vendetta del fratellastro, che da quel momento voterà la sua vita all'odio e alla violenza. La brughiera, le sue atmosfere, e i molti elementi soprannaturali, ripresi dal romanzo gotico, danno alla vicenda un'intensità emotiva unica, che ha reso la sola opera firmata da Emily Brontë uno dei capolavori assoluti della letteratura inglese di metà Ottocento.
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Zola Émile
Il paradiso delle signore
br. Due trame si intrecciano in questo «poema dell'attività moderna»: l'inarrestabile ascesa dell'imprenditore Octave Mouret grazie al successo commerciale del suo grande magazzino di stoffe "Il Paradiso delle Signore" ("Au Bonheur des Dames"); e la delicata vicenda della giovane Denise, umile commessa che grazie alla sua fermezza riuscirà a conquistare il datore di lavoro. "Il Paradiso delle Signore", epopea del capitalismo commerciale e profetica raffigurazione del consumismo, è uno dei romanzi più belli e moderni del XIX secolo per la sensualità con cui descrive il fascino conturbante delle merci, ma anche la loro dispotica, alienante disumanità. Introduzione di Pierluigi Pellini.
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Carter Caela
Per sempre o per molto, molto tempo
ril. Sballottati per anni da una famiglia all'altra, Flora e Julian non possono contare su molte certezze. Sanno di essere fratelli e che nulla, o quasi, li può separare, ma soprattutto sono sicuri di non essere mai nati: Siamo creature dell'oceano... siamo figli del caos... si ripetono, formulando strampalate teorie sulle proprie radici. Solo una cosa potrebbe convincerli del contrario: l'amore di Persona, la donna che finalmente li adotta e che non li abbandonerà mai, anche se a Flora le parole restano spesso sospese tra le labbra e Julian non può fare a meno di nascondere il cibo nell'armadio. Insieme a Persona il viaggio di Flora e Julian alla ricerca delle proprie origini può cominciare. A ogni tappa una nuova scoperta li attende: la sicurezza che l'affetto di una mamma dura "Persempre", che solo partendo dal passato si può costruire il futuro e, soprattutto, che famiglia è qualsiasi nucleo di persone che insieme vive, cresce, ama.
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Beyer Marcel
Forme originarie della paura
ril. Quando Dresda bruciò, nel febbraio del 1945, dal cielo piovvero uccelli carbonizzati e nel parco della città si radunarono, atterriti, gli animali fuggiti dallo zoo. Hermann Funk, all'epoca un ragazzino, si trovava nel bel mezzo di quell'inferno. Non lo scorderà per tutta la vita: nei bombardamenti perse entrambi i genitori. E la visione degli animali bruciati lo spingerà a dedicarsi all'ornitologia, studiando e successivamente lavorando sotto la guida dell'eccentrico e per molti versi ambiguo Ludwig Kaltenburg, un amico di famiglia e il più famoso zoologo ed etologo del XX secolo. Il professore lo vuole con sé quando, nel secondo dopoguerra, accetta l'offerta di creare, appena fuori Dresda, un Istituto di ricerca destinato a consolidare la sua fama ma soprattutto a dare lustro alla Repubblica democratica tedesca. Il giovane lo vedrà muoversi con apparente disinvoltura fra i complessi meccanismi dello stato e le sottigliezze ideologiche del partito, attraversare i drammatici mutamenti degli anni Cinquanta e infine, dopo la costruzione del Muro, lasciare per sempre la Rdt. Ma soprattutto è al suo fianco quando Kaltenburg decide di dedicarsi, nel saggio "Forme originarie della paura", a un raffronto fra i comportamenti di panico negli animali e negli essere umani. La paura appare cosi come il sentimento dominante di tutto il XX secolo e pervade, nelle sue declinazioni individuali, politiche, sociali, ogni pagina del romanzo di Marcel Beyer.
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Miller Arthur
Una ragazza semplice
br. I tre racconti di questa raccolta immortalano personaggi lanciati alla frenetica rincorsa di una felicità che non li aspetta, costretti a subire le contraddizioni di una società che si reinventa costantemente lasciando indietro chiunque non riesca a tenere il passo. Arthur Miller, con la sensibilità del grande drammaturgo, rivela i conflitti psicologici e morali che si agitano nelle profondità di animi all'apparenza trasparenti, e conduce un'amara riflessione sulla futilità del sogno americano. Janice, nel racconto che dà il titolo alla raccolta, odia il proprio aspetto da quando era bambina e la madre le mostrava con rammarico le modelle nelle pubblicità. La sua vita cambia il giorno in cui un amore imprevisto le fa capire che la vera bellezza è nascosta sotto la pelle. Un incontro casuale con un vecchio compagno del college conferma a Meyer Berkowitz, protagonista di Fama, la verità che in fondo ha sempre saputo: non è sufficiente essere il Re di Broadway e vedere il proprio volto sulle copertine patinate per raggiungere l'autentica felicità. La manciata di ore in cui si svolge ha notte del carpentiere racchiude il senso dell'intera esistenza di Tony, immigrato calabrese di seconda generazione, amareggiato e sconfitto dalla vita. Sul gelido ponte di un cacciatorpediniere sferzato dal vento di New York, Tony sperimenta il calore della redenzione per un breve istante luminoso. Con "Una ragazza semplice" Arthur Miller punta dritto al nodo della condizione umana, tornando a temi a lui molto cari: conflitto famigliare, immigrazione, isolamento emotivo dell'intellettuale.
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Mauri Sebastiano
Goditi il problema
br. Martino passa l'infanzia in una grande villa alle porte di Milano, che l'eccentrica famiglia Sepe condivide con un numero variabile di ospiti quantomeno inusuali. Una casa dove, tanto per dire, si cena con una scimmia indonesiana di nome Clarissa che ti ruba il pollo dal piatto per strofinarselo addosso. Arrivati i vent'anni, opta per la fuga e si trasferisce a New York con la speranza di sfondare nel mondo del cinema. Rocambolescamente solo, Martino scopre giorno dopo giorno il gusto della normalità di sentirsi diverso da tutto. Una mattina, risvegliandosi in un letto sconosciuto tra un uomo e una donna mai visti prima, s'interroga sui suoi clamorosi naufragi sentimentali. Gli effetti collaterali delle prime, goffe, notti d'amore; la cronaca di un fallimento annunciato con la top model più desiderata al mondo; la burrascosa relazione con l'attore Alejo, che lo porterà dal paradiso dritto all'inferno. Come il film che Martino avrebbe voluto dirigere, il romanzo della sua vita è un vortice in cui tutto precipita e torna in superficie, avventure e contraddizioni, affetti e spudoratezze. "Goditi il problema" è un inno alla libertà di godersi la vita nonostante tutto, senza remore e prima che sia troppo tardi. Un'avventura metropolitana di sesso e sentimento, di tracolli prevedibili alla ricerca di una tragicomica e commovente scoperta di sé.
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Vasta Giorgio
Spaesamento
br. Tre giorni a Palermo, alla fine dell'estate, come occasione per prendere le misure del presente italiano. Perché se davvero la parte è in grado di descrivere il tutto, allora immergersi in fenomeni quotidiani apparentemente irrilevanti - andare in spiaggia al mattino e a spasso per la città durante il pomeriggio - può diventare un modo per confrontarsi con la tragicomica brutalità del nostro paese. Un paese "spaesato" nel quale i paradossi si mescolano ai miraggi, le intenzioni concrete alle velleità, i bar del centro spariscono e i bagnanti in spiaggia fabbricano tutti insieme un idolo di sabbia. E Berlusconi, il fantasma di Berlusconi, pervade ogni cosa rivelandoci il processo in atto: la disponibilità nazionale a rassegnarsi, senza rabbia, con stucchevole fierezza, alla propria miseria.
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Basile B. (cur.)
Mitografi vaticani. Cento «fabulae». Testo latino a fronte
br. Riproposti alla cultura internazionale nel 1831 da una celebre edizione di Angelo Mai, i tre scrittori noti come Mitografi vaticani rappresentano ciascuno con la stesura di un fabularius di leggende sugli dèi ed eroi dell'antichità greco-latina - una testimonianza insostituibile sulle credenze del pantheon religioso pagano. Indagini recenti hanno collocato gli Autori delle sillogi in epoca medievale (tra il IX e il XIII secolo) suggerendo, almeno per il terzo Mitografo, una possibile paternità: si tratti di Alberico di Londra (XII sec.) o di Alessandro di Neckam (m. 1217). L'antologia di testi presentata comprende cento fabulae dei Mitografi in prima traduzione italiana, essenziali per comprendere come il Medioevo recuperasse il volto leggendario dell'antichità reinterpretandolo in chiave allegorica. L'importanza delle fabulae, accettate e discusse da un pubblico di dotti ed artisti, risiede anche nel fatto che divennero il referente figurativo per le divinità dell'Olimpo classico dall'età del Gotico fino a Petrarca, Boccaccio e l'Umanesimo.
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Walser Robert
I temi di Fritz Kocher
ill., br.
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Anonimo romano; Porta G. (cur.)
Cronica
br.
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Meldini Piero
L'antidoto della malinconia
brossura
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Richler Mordecai
Le meraviglie di St. Urbain Street
br. Chi ha di Mordecai Richler l'immagine di un narratore irresistibile e torrenziale (irresistibile anche perché torrenziale) deve metterla da parte. Da vero epigono di razza del cabaret yiddish, Richler sapeva perfettamente come allestire un one man show, cioè come scrivere e interpretare un breve monologo che sotto l'ombrello di una comicità viscerale e inarginabile disegnasse, attraverso le vicissitudini e i tic di un personaggio, tutto un mondo. Non è dunque un caso che nel 1969, a metà circa della sua carriera, abbia deciso di prendersi una vacanza, e raccontare daccapo le storie del suo quartiere a Montreal, solo in una forma più diretta e confidenziale, lasciando cioè che si sovrapponessero e si intrecciassero così come, in apparenza, gli venivano in mente. Ecco perché in queste pagine si mischiano, con la massima libertà possibile, una disamina delle catastrofiche ripercussioni di un pezzo di "Time" sulla vita quotidiana di St. Urbain Street, una divagazione sull'uso "privato" delle cabine telefoniche pubbliche e un manualetto sul sesso redatto da un cultore della materia assai vicino a molti lettori: Duddy Kravitz. Per capire di chi è questo libro, e cosa offra, basterebbe insomma aprirlo a caso, senza neppure guardare la copertina.
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Richler Mordecai
La storia di Mortimer Griffin
br. Nulla infastidiva Mordecai Richler quanto le ortodossie vecchie e nuove e i vari tipi di intolleranza da esse generate. E furono proprio gli anni trasgressivi della Swinging London a ispirargli, durante il suo lungo soggiorno in Inghilterra, questo romanzo, uno sberleffo così audace e irriverente da essere subito messo all'indice in numerosi paesi di lingua inglese. A doversi districare fra i meandri della 'controcultura' è Mortimer Griffin, che lavora in una sofisticata casa editrice, ha una vita familiare convenzionale e l'imperdonabile colpa di essere bello e wasp. Dopo l'acquisizione della Oriole Press da parte di un potentissimo e stravagante produttore hollywoodiano chiamato da tutti il Creatore di Stelle, il quale ha un solo vero scopo nella vita, la propria immortalità, Mortimer finisce in un labirinto dove fatichiamo a distinguere la farsa dalla satira e dall'horror. Tormentato dallo sguaiato tradimento della moglie con il laido amico Ziggy, perseguitato da un giornalista che lo accusa di essere un ipocrita ebreo rinnegato, scandalizzato dalla scuola all'avanguardia dove il figlio di otto anni recita Sade per poter liberare la sua sessualità, concupito da due colleghe più simili ad androidi che a donne vere, accusato via via di perbenismo, moralismo, razzismo, antisemitismo, mollezza e meschinità e sempre più insicuro delle sue prestazioni virili, Mortimer si ritrova protagonista di una tragicommedia dell'assurdo dall'esito di paradossale crudeltà.
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Santos Care
Tre tazze di cioccolata
br. Sara, moglie e madre modello, è proprietaria di un negozio che a Barcellona è sinonimo di cioccolato, ed è fiera di continuare la tradizione di famiglia. Prima ancora di lei Aurora, la cui madre era al servizio di una famiglia borghese del XIX secolo, per la quale la cioccolata è qualcosa di proibito e peccaminoso. E all'inizio di tutto c'era Marianna, moglie del cioccolataio più famoso del XVIII secolo, inventore di una macchina prodigiosa. I destini di queste tre donne sono intrecciati e indissolubilmente legati alla storia di un'antica cioccolatiera di porcellana, che passa di mano in mano trasmettendo l'amore per la cioccolata, la vita e il coraggio di inseguire i propri desideri. Care Santos racconta di un'unica dolce passione che unisce destini e segna la vita delle sue protagoniste attraverso tre secoli di storia. Un viaggio nel tempo che ha profumo e sapore...
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Maffei Sabrina
Il linguaggio del pensiero
brossura Vita, la protagonista, attraversa un percorso formativo che la condurrà al raggiungimento della felicità piena e totale. Inizialmente superficiale e nevrotica, un incontro con un'anziana signora le cambierà la vita. Sarà proprio la signora Miller, la saggia vecchietta conosciuta sull'autobus, che diventerà la guida spirituale, il punto di partenza e di rinascita interiore della giovane.
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Akutagawa Ryunosuke
Sogni e altri racconti inediti
brossura
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Frascà Cristina
Egò. La ricetta dell'amore su misura
brossura Egò è un originale atelier-restaurant nel cuore medievale di Torino, all'interno del quale si incrociano i destini di Blanche e Jepé. Lei è una giovane, non convenzionale, stilista francese in Italia alla scoperta delle proprie origini; lui un cuoco ombroso che, al contrario, vorrebbe andare lontano per dimenticare gli errori commessi in passato. Completano il quadro una migliore amica parigina, super sexy, giornalista sportiva, incredibilmente prossima al matrimonio; un'incantevole bimba di quattro anni alla ricerca della figura materna; un'anziana cliente in fuga dai fantasmi della storia, in compagnia delle sue adorabili nipoti; un lavapiatti marocchino scappato, per amore, da una società omofoba; una nonna dallo charme ineguagliabile, vero deus ex machina dell'intera vicenda; le clienti abituali, gli avventori occasionali, dialoghi serrati, ironia, divertimento, paura e speranza. Questi sono gli ingredienti dell'amore che, come un abito sartoriale, va cucito su misura. Perché la felicità, prima che un obiettivo, deve essere una scelta... e richiede coraggio.
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Brigante Colonna Gustavo; Ercolanoni I. (cur.)
La nepote di Sisto V. Il dramma di Vittoria Accoramboni (1573-1585)
br.
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De Roberto Federico
I Viceré. Ediz. integrale. Con Segnalibro
br. Considerato, insieme a I Malavoglia di Verga, uno dei capolavori del verismo italiano, lo splendido romanzo di De Roberto narra la storia di un'antica famiglia catenese, discendente da antichi viceré spagnoli della Sicilia, gli Uzeda di Francalanza, che si dipana per tre generazioni, dai primi moti rivoluzionari siciliani agli ultimi decenni del XIX secolo. La saga familiare ha inizio con la morte della principessa Teresa e con la lettura del suo testamento, e la smaniosa ricerca delle eredità, di cui impossessarsi anche con la truffa, sarà una costante di tutto il racconto. I personaggi creati da De Roberto sono infatti avidi, meschini, assetati di potere e carichi di odio gli uni verso gli altri. La loro corruzione morale si manifesta anche nell'aspetto fisico, con una serie di malformazioni dovute ai frequenti matrimoni tra consanguinei. I vizi e le furberie immaginate dall'autore fanno degli Uzeda una famiglia particolarmente attuale. Secondo lo stesso Consalvo, ultimo discendente della nobile stirpe, il loro destino è quello di comandare, prima con il denaro e la violenza, poi con l'inganno e il tradimento. Ma oltre alla vicenda degli Uzeda, I Viceré offre anche un affresco dai toni forti e disillusi della storia d'Italia prima dell'unificazione, da cui emerge il fallimento degli ideali risorgimentali, e fornisce una descrizione impietosa e ironica del popolo italiano.
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Dickens Charles; Asfalti G. T. (cur.)
Un canto di Natale. Ediz. integrale. Con Segnalibro
ill., br. Un canto di Natale (titolo originale A Christmas Carol), pubblicato nel 1843, è indubbiamente uno dei racconti più famosi di Charles Dickens e in assoluto forse il titolo più famoso e commuovente sul Natale al mondo. Come in altre opere di Dickens, è la descrizione della contemporaneità, nelle sue sfaccettature più tristi e angoscianti, a dominare le pagine: i terribili anni quaranta del XIX secolo, la povertà, la fame, lo sfruttamento minorile. La vicenda si svolge in una Londra cupa, degradata e fatiscente, che pare estranea ai progressi tecnici e scientifici dell'Inghilterra ottocentesca. Il vecchio Ebenezer Scrooge, arido e avaro, per il quale il Natale è soltanto una perdita di tempo, in un'atmosfera onirica e surreale viene visitato da tre spiriti che incarnano i Natali passati, presenti e futuri. Questi lo conducono in un viaggio attraverso tutti i periodi della sua vita e gli mostrano in visione diverse realtà, in un percorso catartico di redenzione. Il romanzo è presentato qui nella sua versione integrale, conforme al tipico uso della punteggiatura Dickensiana, corredata da illustrazioni originali e un ricco apparato di note.
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Nakajima Atsushi
Monti e luna. Storia del poeta che si trasformò in tigre e altri racconti
br.
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Tonellato Giovanni; Tonelli Nicola
Il pittore inquieto e la ragazza del fiore
br. Il grande pittore, nato a Venezia il 6 giugno 1884, era inquieto. Da ragazzo, riluttante, aveva dovuto studiare, per volontà del padre, al Collegio della Badia Fiesolana diretto dai Padri Scolopi, alle porte di Firenze. Poi una folgorante ispirazione pittorica e un multiforme apprendistato artistico lo conducono ai fasti veneziani di Ca' Pesaro. Fu sempre molto attaccato alla madre, in una sorta di relazione simbiotica durata tutta la vita. Gino Rossi conobbe la miseria, la solitudine, l'oblio dei cosiddetti amici, con i quali era di casa, nel primo decennio del Novecento, alla celebre Osteria alla Colonna di Treviso, dove si era costituito un vivace circolo culturale dominato da Arturo Martini, il futuro celebre scultore. È ancora giovanissimo quando si manifestano i primi segni della malattia psichica che lo tormenterà per l'intera esistenza. La follia, benché mite nel suo radicarsi ed esprimersi, non gli dà tregua: viene ricoverato infatti in diversi ospedali psichiatrici. Muore a Treviso, per collasso cardiaco, il 16 dicembre 1947. Il pittore inquieto e la ragazza del fiore racconta soprattutto dell'internamento di Gino Rossi al manicomio Sant'Artemio di Treviso, abbandonato da tutti tranne che da Marina, una ragazza costretta dal patrigno fascista alla segregazione, che mostrerà affetto e premure per il pittore. Questo "romanzo" onora il grande pittore tracciandone una biografia singolare e affascinante che mette a fuoco la vera personalità dell'artista inerme.
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Coletti Franco
Emi e i mari scarlatti
ill., br. L'alto col basso si scambiano le parti, l'uragano dei sentimenti porta alla bonaccia del cuore e le onde calme della vita, scuotono i sensi fin dalle radici. Niente è sicuro. Nuotare nell'aria e volare nell'acqua. Il rischio è perdere il senno. Spaccare lo specchio delle convenzioni. Recidere i falsi cordoni ombelicali, anche se fa male. Occorre tagliare per vedere il sangue e capire che la linfa scorre dentro di noi, incessante, e chiede un tributo. Una celebrazione all'altare della vita. Paura. Disagio. Incertezza. Poche certezze nelle tasche. Qualche proiettile in canna. Ferire è un po' come morire. Andare oltre la vita, se davvero si vuole nascere. Anche il primo legame con la vita avviene tramite un taglio. Lamette, e non solo lamenti. Creare ciò che non esiste col proprio sguardo. Cessare di vivere solo per volare da dove siamo partiti, ma sempre a occhi aperti, come ci ricorda una celebre frase di Marguerite Yourcenar.
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Arlt Roberto; Schenardi R. (cur.)
Scrittore fallito
ril. Ruffiani e prostitute, malati di tisi e nostalgia, pazzi conclamati che spiegano i loro deliri, uno scrittore senza opera: sono alcuni dei tipici personaggi arltiani, insieme ad altre inusuali figure: spie internazionali e feroci avventurieri europei in Africa, una perfida danzatrice del ventre, un filantropo perverso dedito a demolire l'istituzione del matrimonio, un ingegnere argentino che liquida una banda di mafiosi statunitensi. Audace sperimentatore, Arlt affronta il monologo drammatico, il racconto di avventure e il genere fantastico, senza mai privarsi del suo humour corrosivo. Romanziere, giornalista e drammaturgo, nella sua carriera letteraria Roberto Arlt ha scritto anche molti racconti. Questa antologia, oltre ai suoi testi più celebri, presenta al lettore italiano numerosi inediti.
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Fabbri Mario
Favolette politicamente scorrette
br. "Favolette politicamente scorrette" è un'antologia di 35 racconti brevi o brevissimi ma tutti "cattivelli" corredati da illustrazioni create dallo stesso autore. Topolini pessimisti, lupi vegetariani, cani senza padrone, vecchi generali molto tenaci, pomposi profeti di sventura, soldati valorosi ed illusi popolano le pagine di questa raccolta, fruibile più dai grandi che dai bambini e in cui l'epilogo non è mai scontato e la morale è sempre non politically correct e sferzante.
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Pieri Lorenza
Il giardino dei mostri
br. Siamo tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta, in un paese della Maremma toscana troppo famoso per essere citato. Le vicende di due famiglie, una locale di allevatori di cavalli, i Biagini, e una romana altoborghese, i Sanfilippi, si intrecciano, mentre il luogo in cui si incontrano diventa il teatro perfetto della messa in scena dei cambiamenti che avvengono in Italia. Così l'amicizia tra Sauro, un buttero ambizioso, e Filippo, un politico edonista, diventati anche soci in affari, porterà gli altri membri delle loro famiglie a legarsi o scontrarsi. Nel paese, dove a prima vista si assiste a una diffusione ubriacante di denaro e allegria, le fedi politiche, i legami familiari, il rigore morale, l'identità sessuale sembrano perdere i loro contorni. Sauro e Filippo, le mogli Miriam e Giulia, i figli Saverio e Luca sono i prototipi di un'umanità debole, apparentemente magnanima ma il più delle volte meschina. In mezzo a loro la fragile Annamaria, quindici anni e parecchi complessi, fatica a trovare il suo posto. Soprattutto nel confronto con Lisa, bella e spigliata. Ma c'è un mondo parallelo che sta prendendo forma. È il Giardino dei Tarocchi dell'artista franco-americana Niki de Saint Phalle. Un luogo magico a cui Annamaria si avvicinerà un poco alla volta e in cui apprenderà, attraverso i racconti e i ricordi dell'artista, molte di quelle lezioni di vita che nessuno, nella sua famiglia, aveva mai saputo o voluto darle.
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Parazzoli Ferruccio
Happy hour
br. È sabato sera, a Milano. I bar e le tavole calde sono affollati per l'happy hour, l'irrinunciabile piccola "ora felice", e in corso Buenos Aires, via dell'abbondanza, la calca dell'aperitivo si confonde con quella dello shopping. Poi, all'improvviso, un uomo si toglie la vita: è il caso zero, quello da cui tutto comincia. Nelle settimane successive, un'inspiegabile epidemia di suicidi paralizza la città. Tra capitani d'azienda e vecchine in pensione, tra chi si impicca in salotto e chi si getta in pieno giorno dalle terrazze del Duomo, l'unico denominatore comune è un male di vivere improvviso e irrimediabile. Mario Spinoza, professore di Letteratura francese, segue questi fatti con interesse. Quando il morbo si aggrava e Milano viene messa in quarantena, ricercarne le ragioni gli pare indispensabile: perché proprio questa città internazionale, città del benessere, città da bere? E perché gli stranieri, anche i più sfortunati, ne sono immuni? Insieme ad Aram, seminarista con velleità rivoluzionarie, e a Mara, studentessa convinta che la "peste" milanese sia paragonabile a quella di Camus, Spinoza cerca di rispondere a una domanda fondamentale: esiste ancora, nel nostro tempo, qualcuno in grado di essere felice?
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Austen Jane
Orgoglio e pregiudizio
br. «Se fossi stata innamorata, non avrei potuto essere più stupidamente cieca! Ma la vanità, non l'amore, è stata la mia follia.» Le cinque figlie della famiglia Bennet vivono nella campagna inglese del Derbyshire di fine Settecento e sono cresciute con l'unica ambizione di trovare un marito grazie a cui sistemarsi. Tra le sorelle Bennet, solo Elizabeth sembra avere delle idee diverse sul matrimonio. Solo lei sogna di sposarsi per amore, rifiutandosi di farlo per interesse. E quando nella sua vita compare Mr Darcy, le cose si complicano. Bello, affascinante e intelligente, Darcy potrebbe essere il marito ideale per Elizabeth, se non fosse per quella sua arroganza, quei non detti, quelle incomprensioni e quei messaggi che vengono dal cuore, così difficili da ascoltare. Definita da Virginia Woolf «La più perfetta artista tra le donne, la scrittrice i cui libri sono tutti immortali», Jane Austen, con il suo romanzo più famoso, ha ispirato lettori e autori nei secoli, e ci parla con immutata freschezza di quelle irrazionali follie che facciamo per amore.
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Contrafatto Marco
La leggenda dei fiocchi di neve
br. David Thomas, imprenditore edile di Flakesville (Inghilterra) con la passione per la scrittura, vive da ormai troppi anni un tormentato rapporto con il Natale che lo spinge ad isolarsi provocandogli un dolore tanto atroce quanto inspiegabile. Questo Natale, però, David sta attendendo la risposta di un'importante casa editrice e sente che la situazione potrebbe finalmente cambiare. In seguito a un bruciante rifiuto, invece, realizza di non essere più capace di scrivere con il cuore e dopo anni di gelo emotivo, prova l'urgente bisogno di pregare e chiedere proprio a quel Dio che ha tradito, sprecando il suo talento solo per la comodità di un lavoro sicuro, di aiutarlo a ritrovare il Dono, il Cuore e lo Spirito del Natale. Come per magia, all'insaputa di chi li ha espressi, i desideri raggiungono il cielo e si trasformano in tre prodigiosi fiocchi di neve colorati. Comincia così un percorso tortuoso e irto d'ostacoli che, tra un fiocco di neve e l'altro, porterà David, attraversato da perplessità, dubbi, angosce e guidato dalle sagge parole di Edward, il portalettere, a combattere i propri demoni e a scoprire chi è veramente.
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Darida Elisabetta
Intolleranze elementari
br. Venti storie per sorridere, piangere, sdegnarsi, inorridire e sempre riflettere. Donne maltrattate, amori discriminati, vite straniere che con fatica cercano di reinventarsi, famiglie sul punto di scoppiare, tra non detti e tradimenti, rifiuto dell'altro, fatica di trovare il proprio posto nel mondo. I protagonisti, commoventi, acidi, tragici, comici, sono i testimoni di quelle intolleranze piccole - "elementari" - subite e inflitte quotidianamente, originate da preconcetti di cui si è persa la consapevolezza e diventate abitudini o convinzioni. Intolleranze che non sempre si fanno violenza conclamata, ma a volte sì.
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