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‎De Robertis Carolina‎

‎La città degli incontri proibiti‎

‎ril. Buenos Aires, 1913. Leda ha diciassette anni quando scende dal piroscafo dopo il suo lungo viaggio. La folla del porto la spinge da una parte all'altra del molo mentre lei, accanto al suo baule, attende che qualcuno venga a prenderla. Il baule custodisce qualche ricordo e un prezioso violino, l'ultimo dono di suo padre prima di farla partire dall'Italia. A Buenos Aires la aspetta Dante, l'uomo che ha sposato per procura. Leda attende fiduciosa, perché non sa che Dante non verrà mai all'appuntamento. E morto pochi giorni prima, e l'unica cosa che ha lasciato alla sua sposa è un armadio pieno di abiti da uomo. Leda ora è sola in una città sconosciuta, brulicante di persone, luci e musica. Una musica proibita, che le donne non possono ascoltare. Leda deve sopravvivere e capisce che c'è una sola cosa da fare. Tagliarsi i capelli, vestirsi da uomo e trovare una nuova vita grazie al suo violino. Inizia così un viaggio tra le fumose sale da ballo della Buenos Aires di inizio secolo e i vicoli più oscuri di una città ruvida e sensuale, che non dorme mai. Perché Leda suona divinamente e soltanto seguire la musica che vibra dentro di lei potrà salvarla.‎

‎Licalzi Lorenzo‎

‎Io no‎

‎br. Flavio e Francesco sono fratelli. Il primo è un pragmatico uomo d'affari, dirige con successo l'azienda di famiglia e ha saputo far sua una vita che ha trovato già pronta. Il secondo, musicista e viaggiatore, è di quelli che fin da piccoli vanno a sbattere contro il mondo, e da grandi si ritrovano disillusi pur senza perdere l'ironia. Difficile immaginare due vite più diverse, due orbite più distanti. Eppure la corrispondenza tra le certezze di Flavio e le inquietudini vagabonde di Francesco è troppo precisa per non far pensare a due opposti che, inesorabilmente, tornano ogni volta ad attrarsi. E poi ci sono le donne, ad aggrovigliare i destini: c'è Laura, moglie di Flavio da sempre innamorata di un altro, ed Elisa, l'incontro travolgente, la scintilla che Francesco non sapeva neppure di stare aspettando. "Io no" è la storia di questi amori: sovrapposti, sfasati, ricambiati, nascosti; è, soprattutto, il racconto esilarante e drammatico di un grande viaggio, quello che ognuno intraprende alla ricerca di se stesso. O di qualcuno che gli assomiglia.‎

‎Cervantes Miguel de; Pérez-Reverte Arturo‎

‎Don Chisciotte della Mancia. Adattato da Arturo Pérez-Reverte‎

‎ril. Chi non ha mai sentito parlare di don Chisciotte, il cavaliere errante che senza paura si gettava all'attacco di mulini scambiati per giganti? Da quattrocento anni quel vecchio hidalgo a cavallo di un ronzino, in compagnia del fido Sancio Panza, parla a milioni di lettori del valore irrinunciabile della fantasia. Oggi Arturo Pérez-Reverte riscrive - con rigore filologico e scrupolosa fedeltà all'originale - l'epica storia dell'estroso cavaliere: una versione priva delle digressioni più faticose dell'opera per favorirne una lettura armoniosa, senza interruzioni della trama principale. Un adattamento attento ai gusti della contemporaneità che rinnova le avventure, il tono e la struttura generale di un romanzo entusiasmante: il Don Chisciotte torna a cantarci le sue folli, irresistibili prodezze con un linguaggio finalmente accessibile, godibile per noi come lo era per i coevi di Cervantes. Ha ispirato anche il film di Terry Gilliam "L'uomo che uccise Don Chisciotte".‎

‎Cohen Albert‎

‎Bella del Signore‎

‎br. Ariane e Solal, lei nobile di nascita, lui altissimo funzionario diplomatico, entrambi alteri, irrequieti e bellissimi, si incontrano, si amano e fuggono verso la ricerca di una passione assoluta ed esteticamente perfetta. La perfezione formale però non esiste, l'amore a poco a poco s'illanguidisce e viene sostituito dalla noia, fino alle estreme conseguenze. In una rappresentazione fedele della società francese e ginevrina degli anni Trenta, Albert Cohen ci racconta l'amore in tutta la sua spiritualità ma anche passionalità, che a poco a poco travolge e conduce fatalmente a tragici errori, in un abisso di inganni, miserie e meschinità.‎

‎Forzano Duccio‎

‎Come Rocky Balboa‎

‎ril. Da bambino adora i personaggi dei cartoni animati, li studia, li disegna e al cinema parrocchiale è capace di starsene seduto a guardarli per ore, sovrapponendo nuovi finali a quelli che gli scorrono davanti: ed ecco che Wile E. Coyote riesce ad acciuffare Beep Beep, e Gatto Silvestro banchetta con Titti. Ma immaginare nuovi finali diventa ben presto una necessità: quando, appena tredicenne, legge il laconico bigliettino con cui sua mamma gli affida la cura dei tre fratelli minori prima di andarsene per sempre di casa, la sua vita diventa un lungo, faticoso, straordinario esperimento volto a darsi nuove possibilità. Come Rocky Balboa, anche il protagonista di questo romanzo autobiografico deve imparare a incassare colpi durissimi. E, come Rocky Balboa, capisce che proprio questo può fare la differenza fra perdere e vincere. Intanto, però, deve superare il difficilissimo rapporto con il padre, alcolista chiuso nel suo dolore e incapace di occuparsi dei figli, e riuscire a sopravvivere in un contesto di grande povertà, dove spesso le droghe cancellano prospettive e immaginazione. Tenta così di trasformare il suo dolore in energia, nella convinzione che prima o poi un sogno trova la sua strada. Ed è con questa convinzione che si dedica a mille lavori per lo più precari e saltuari. Neppure quando, poco più che ventenne, deve rinunciare suo malgrado a una promettente carriera musicale, in lui subentra la rassegnazione. Fino a che...‎

‎Diderot Denis; Beretta Anguissola A. (cur.)‎

‎Il nipote di Rameau. Testo francese a fronte‎

‎br. "Che faccia bello o cattivo tempo" il filosofo, che ha l'abitudine di passeggiare alle cinque di pomeriggio seguendo i suoi pensieri come se fossero "baldracche", incontra il nipote disgregato e paradossale del grande musicista. Inizia cosi il più celebre dialogo della letteratura moderna. Da una parte la voce del filosofo anticonformista e però coerente nella sua ricerca del giusto e del bello; dall'altra quella di un individuo reazionario e cinico, pronto a cambiare opinione se gli si offre da bere e addirittura a prostituire la moglie - e tuttavia geniale nella sua stravaganza. Da che parte sta la ragione? Questo dialogo si è prestato a interpretazioni svariate e illustri di filosofi come Hegel e Marx fino a Foucault, di letterati come Aragon ed Enzensberger, conservando intatto il suo carattere enigmatico e il suo potere di dissacrazione.‎

‎Stevenson Robert Louis; Sandid D. (cur.)‎

‎Le favole‎

‎br. Anche se basterebbero le sue due opere più popolari, "L'isola del tesoro" e "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde", a testimoniare della grandezza di Stevenson, occorre subito aggiungere che lo scrittore scozzese, per lungo tempo confinato fra gli scrittori "per ragazzi", è oggi considerato uno dei massimi narratori del secondo Ottocento. E questo non solo per le due opere citate, ma per altre non meno importanti, prima fra tutte il romanzo "Il signore di Bailamme" e i racconti, da quelli raccolti in "The New Arabian Nights" a quelli ambientati negli amati mari del Sud, molti dei quali pubblicati in questa stessa collana. Fra le sue opere meno frequentate, ma non per questo meno interessanti, stanno queste favole: anche in esse, dalle più brevi ai due racconti di maggior respiro - fra i quali il bellissimo "La casa di Eld" - Stevenson si conferma uno dei grandi maestri dell'arte del racconto, rivisitando alla sua maniera un genere che lo affascinava fin da quando, bambino, ascoltava i racconti del padre e della sua bambinaia Alison Cunnigham.‎

‎Veneziano Sebastiano; Ferrario I. E. (cur.)‎

‎Legionario in Algeria 1957-1962‎

‎ill., br. Sebastiano Veneziano, classe 1934, ultimo nato di cinque fratelli di una povera famiglia siciliana, a ventitré anni lascia l'isola e, senza sapere una parola di francese, arriva a Marsiglia per arruolarsi nella Legione Straniera. Sogna l'avventura e un futuro migliore: per cinque anni indosserà il képi blanc e la Legione sarà "suo padre e sua madre, una famiglia che dà un numero di matricola". Un'esperienza dura e drammatica sullo sfondo della guerra d'Algeria: la disciplina ferrea, i combattimenti, le torture, la morte degli amici. Ma saranno anche anni indimenticabili, durante i quali conoscerà il valore della vera amicizia e della solidarietà tra compagni. Memorie scritte a distanza di decenni, che sono una rara testimonianza di come fosse la vita nella Legione Straniera francese di allora, uno dei reparti militari più elitari e decorati al mondo.‎

‎Enright Anne‎

‎La strada verde‎

‎br. Rosaleen Madigan è una donna forte, forse troppo, un'irresistibile matriarca irlandese da cui prima o poi bisogna allontanarsi, se si vuole sopravviverle. Dei quattro figli solo Constance è rimasta nella contea di Clare, presa nelle spire di una vita troppo prevedibile; gli altri hanno cercato di sfuggire alla personalità ingombrante della madre, ma non è detto che ci siano del tutto riusciti. Dan l'inquieto ha scelto New York e il mondo eccentrico dell'arte; Emmet è arrivato fino in Mali, dove l'impegno rigoroso sul fronte umanitario non compensa l'incompiutezza di una vita sentimentale fatta di strade non prese; Hanna ha tentato senza successo la carriera di attrice a Dublino. Richiamati a casa per quello che potrebbe essere l'ultimo Natale condiviso Rosaleen, rimasta sola, ha deciso di liberarsi della dimora di famiglia -, dovranno fronteggiare se stessi cresciuti, misurarsi con desideri ancora accesi e aspirazioni appassite, ma soprattutto non potranno più eludere lo scontro con una madre che in un gioco di sguardi giudicanti, silenzi e improvvise asprezze riesce a trascinarli indietro nel tempo, a quello che erano e per lei sono rimasti: bambini per sempre, prigionieri di un'infanzia eterna pronta a rivivere nel momento in cui tornano tutti insieme, domati e definiti dal suo sguardo implacabile.‎

‎Füst Milán‎

‎La storia di mia moglie‎

‎brossura Lui è grande e grosso, una sorta di Orson Welles impacciato e maldestro. Lei è minuta, graziosa, civettuola. Lui è chiuso, solitario, brusco, diffidente. Lei è espansiva, gentile, capricciosa, arrendevole. Lui non ride mai. Lei ride sempre. Eppure, l'unione tra il capitano di lungo corso Jacques Stör e sua moglie Lizzy non è fondato sull'attrazione tra due opposti temperamenti: nasce invece dall'incontro di due anime irrequiete e disilluse, "che procedono in parallelo verso il nulla" in un crescendo di rancori e malintesi, scenate furibonde e riconciliazioni provvisorie, rimanendo sempre profondamente estranee l'una all'altra. Ciò nonostante la loro è la storia di un amore che vive al di là della morte.‎

‎Márai Sándor; D'Alessandro M. (cur.)‎

‎Confessioni di un borghese‎

‎brossura Nella prima parte, siamo in una cosmopolita cittadina dell'Alta Ungheria agli inizi del Novecento, nel luminoso tramonto della Monarchia, in seno a una famiglia della borghesia colta di origine tedesca. Nella seconda parte, il narratore - prima bambino e poi adolescente animato da un inesprimibile senso di ribellione - è diventato un ombroso déraciné che, spinto da una vorace curiosità e da un'irrequietezza che è in lui forma di vita, abbandona il suo Paese per una destinazione a lui stesso ignota. Iniziano così le peregrinazioni nell'Europa fra le due guerre: dapprima a Lipsia, Stoccarda, Weimar, Monaco, Francoforte, Berlino, e poi Parigi, Firenze, Londra per arrivare fino al Medio Oriente.‎

‎Cattarina Silvio‎

‎Un fuoco sempre acceso‎

‎br. Cosa c'è di più bello al mondo degli occhi di un ragazzo o di una ragazza di vent'anni che dopo avere sperimentato l'inferno rinasce e ritrova il gusto di vivere? "I ragazzi e le ragazze dell'Imprevisto hanno una cosa che li somiglia fra di loro. Gli occhi. Ti guardano. Sono occhi affamati. Sempre aperti, sbranati" (Paolo Cevoli). "Come fate?". Tanti hanno posto all'autore questa domanda dopo avere incontrato e ascoltato i ragazzi e le ragazze dell'Imprevisto o avere visto l'ordine e la cura del giardino e degli ambienti della Comunità Terapeutica Educativa, incrociato i loro sguardi. Da essa è nato questo libro che descrive il cuore che arde dentro l'Imprevisto, una paternità vissuta, un fuoco sempre acceso negli adulti perché possa accendersi nei giovani. E così infiammare il mondo. "Chi ha una passione educativa potrà leggere in queste pagine il metodo educativo che un'esperienza di decenni ha insegnato a un uomo, e vi troverà un prezioso paragone per il suo compito quotidiano" (Mariella Carlotti)‎

‎Piazzoni I. (cur.)‎

‎Non solo piombo. Politica e cultura nella Milano degli anni settanta‎

‎br. Non solo piombo, la Milano degli anni settanta. Certo una città ferita, in crisi, ma anche fervido laboratorio di esperienze amministrative; effervescente centro di iniziative artistiche e sperimentazioni teatrali; sede di memorabili esposizioni; fucina di talentuosi stilisti capaci di coniare un brand che sarà esportato in tutto il mondo; culla della rivoluzione dei linguaggi pubblicitari e degli stili comunicativi, delle nuove tecnologie e del terziario avanzato. Una città impegnata a cambiare pelle, dove convivono impegno politico e fantasia, contestazione e ricerca, politiche pubbliche e iniziativa privata. In un incandescente incrocio capace di sprigionare energie che alimenteranno, a breve e a lungo termine, una grande mutazione identitaria, verso la metropoli futura.‎

‎Andreoli Vittorino‎

‎Omeni, done e buteleti. Frammenti di vita‎

‎brossura ll noto psichiatra e autore Vittorino Andreoli dedica una serie di racconti alla "sua" Verona, scritti nella lingua veronese più antica, espressione delle civiltà contadina di un tempo e radice culturale della città di oggi. "Omeni donne e buteleti" raccoglie frammenti di vita ricomposti nella lingua madre dell'autore. Ventisei affreschi dove riconoscere le agricole ascendenze, le satireggianti matrici, nonché le folgoranti inserzioni di una vividissima contemporaneità con esiti trascinanti, espressamente concepiti per il divertimento del lettore, come "You not understand n'ostrega. Savéito che ostrega lè american. Sa volio saver voialtre done puoarete. Fachin...". Con questo libro Andreoli condivide il frutto delle sue meditazioni, che lo portano a rivisitare, quasi nella dimensione del sogno, il mondo da cui proviene, il mondo dei suoi padri: una scrittura che diventa elegia - pulsante di vita- di un'umanità ormai passata. Ogni racconto è il ritratto di uno degli aspetti di quell'umanità, prevalentemente legati all'esperienza religiosa, all'avvento della civiltà post-contadina, e alla dimensione dell'affettività e della sessualità raccontata da Andreoli attraverso le "liturgie contadine" dei protagonisti di questa raccolta, Bepi e Maria.‎

‎De Roberto Federico; Molfetta A. (cur.)‎

‎Cinque novelle‎

‎br. Federico De Roberto (Napoli, 1861 - Catania, 1927), ideatore di un Verismo giovane ed originale, fu osservatore minuzioso, sarcastico eppur spietato della Sicilia del suo tempo: dalle sue opere traspare per essa una passione tormentata, quasi feroce. Ne nasce una strabiliante capacità di narrare a rapidi tocchi ma profondamente, di sorvolare le maree della folla come di scandagliare gli angoli più oscuri delle coscienze. Questa antologia consta di una snella e mirata introduzione sul periodo storico-letterario degli esordi narrativi dell'autore catanese, e di cinque novelle, corredate di note e di singole presentazioni, tra le più famose ed innovative ("La disdetta", "San Placido", "Il rosario", "La scoperta del peccato", "Il paradiso perduto"). La raccolta nasce destinata agli 'studenti' di tutte le età: tanto a quelli a cui la scuola riesce ancora a solleticare qualche curiosità, quanto a quelli che hanno lasciato i banchi da un pezzo ma che sentono il desiderio di conoscere, lasciandosi guidare, senza invadenze critiche né didattiche, in una raccolta 'di fiore in fiore' che non potrà non affascinare.‎

‎Bérot Violaine‎

‎Le parole mai dette‎

‎br. Lei è la figlia maggiore e non si è mai comportata come una bambina. Si occupa dei numerosi fratelli e sorelle, del padre e della madre. È la padrona di casa, e tiene così tanto a questo ruolo che non riesce a farne a meno. Da sempre l'amore che lega i suoi genitori la affascina. Nella sua solitudine lei osserva questo amore e sogna di vivere anche lei un giorno una storia così meravigliosa. Eppure un giorno decide di lasciare tutti. Quando tornerà tutto sarà cambiato. Una fiaba, un racconto pieno di sensibilità, capace di esplorare tutti gli aspetti più misteriosi dell'infanzia e delle dinamiche familiari.‎

‎Szécsi Noémi‎

‎La vampira snob‎

‎br. Jerne Voltampère, l'ultima discendente di una stirpe di vampiri, vive a Budapest con la nonna centenaria, donna maliarda e sensuale di giorno e spietata cacciatrice di notte, che tenta invano di spingere la nipote verso la tradizione di famiglia. Jerne infatti persegue testardamente il suo sogno: fare la scrittrice di favole per bambini. Tra riflessioni sull'opera di Hans Christian Andersen e un odio verso Winnie the Pooh, le giornate trascorrono prima nel lavoro come correttrice di bozze in una casa editrice, poi come lavapiatti in un ristorante vegetariano, fra la relazione con un vampiro dalla personalità disfunzionale e l'apparizione di un angelo sino alla sua morte, cui seguirà la rinascita come vampira. Una sarabanda di personaggi e storie raccontata da una voce colta, ironica e grottesca, che tratta con disincantata leggerezza e sano cinismo temi attuali come l'appartenenza a categorie quali genere e nazionalità, il rapporto tra uomo e donna e il disagio dei giovani verso il mondo.‎

‎Nisini Giorgio‎

‎La lottatrice di sumo‎

‎br. Giovanni Cadorna è un fisico alla soglia dei cinquant'anni. Dopo il successo raggiunto con la pubblicazione di un libro, scettico sulla possibilità della vita oltre la morte, inizia a dubitare delle proprie certezze in seguito al ritrovamento di un dipinto che lo costringe a fare i conti con il passato e il ricordo di una donna, scomparsa tragicamente trent'anni prima. Decisivo, all'interno di un intreccio costantemente in bilico tra ossessione e raziocinio, ragione e occulto, risulterà l'incontro con Olga, figlia dell'artista esoterico presunto autore dell'opera, che, insieme ad altre figure femminili cariche di significato, darà vigore alla storia fino allo scioglimento della vicenda personale e familiare del protagonista come del mistero legato al quadro. Con una cura formale di rara evidenza e una lingua densa di risvolti emotivi, l'autore affronta qui un tema delicato come quello della comunicazione con l'aldilà nonché argomenti universali come la libertà individuale, il desiderio di paternità e l'amor filiale. Dopo i primi due libri incentrati sul dubbio, Giorgio Nisini torna a parlare di incertezza confermandosi uno degli scrittori più originali e visionari della narrativa italiana di oggi. La sua scrittura avvolgente e al contempo cristallina conferisce alla narrazione un tono dai contorni metafisici mettendo in scena, con "La lottatrice di sumo", la tormentata storia d'amore di un Orfeo moderno.‎

‎Migliorini Bruno; Prezzolini Giuseppe; Selvitella N. (cur.)‎

‎Carteggio 1924-1975‎

‎brossura‎

‎Scarron Paul‎

‎Novelle tragicomiche‎

‎br. Frutto di più ruvidi semi spagnoli, le "Nouvelles tragi-comiques" di Scarron hanno avuto grande fortuna in Francia, tanto che già nei primi sessant'anni dalla loro pubblicazione si contano più di venti edizioni. La speciale qualità di questi racconti non sfuggì a Molière, che da "La Precaution inutile" trasse "L'Ecole des Femmes", e da "Les Hypocrites" creò una delle più divertenti scene del suo "Tartuffe"; né a Stendhal, che da "L'Adultère innocent" ricavò il soggetto per il suo "Le Philtre". Delle cinque Nouvelles si sono qui scelte le tre più significative del personalissimo stile narrativo dell'autore.‎

‎Bigongiari Piero; Iacuzzi P. F. (cur.)‎

‎L'azzurro e altri racconti‎

‎ill.‎

‎Bigongiari Piero; Dei E. (cur.)‎

‎Una città rocciosa e altri frammenti di un'autobiografia‎

‎ill.‎

‎Barreiro Iker‎

‎Il club basco‎

‎br. In una Bilbao di maggio, durante un concorso di bellezza improvvisato in un locale gay della città, si incontrano Xabier, un giovane sindacalista, Aitor, studente di Economia, e Mikel, un elettricista di trentadue anni. Tre uomini molto diversi, ma uniti da un incontrovertibile tratto comune: sono tutti e tre bellissimi. Per Aitor e Xabier è una benedizione, per Mikel, invece, una specie di trappola che complica la vita: «Ti fa credere che tutto sia facile, che avere amici sia facile, che avere amanti sia facile, che vivere sia facile. E poi scopri che non lo è e quando lo scopri non sei preparato.» Quella sera Xabier, Aitor e Mikel si ritrovano a ragionare su vantaggi e svantaggi della bellezza, e decidono, come risposta ai loro dubbi, di fondare un misterioso club, che battezzano "Il club basco" e che sarà all'origine di innamoramenti, fascinazioni, dolori e tradimenti.‎

‎Barnes Julian‎

‎Guardando il sole‎

‎ril. «Né il sole, né la morte si possono guardare intensamente». È questa massima di La Rochefoucauld a fare da premessa al romanzo di Julian Barnes che in origine doveva intitolarsi «Question and Answer». Le domande (numerose e bizzarre) e le risposte (pressoché nulle) sono quelle di Jean Serjeant, una donna del tutto ordinaria le cui vicissitudini ripercorrono quasi un secolo di storia. La incontriamo bambina, fatalmente e ingenuamente innamorata dell'eccentrico zio Leslie con il quale condivide risate sguaiate e giochi spericolati, l'incanto di trucchi fumosi e indovinelli improbabili: perché agli ebrei non piace giocare a golf? Esiste davvero un museo del panino? Perché il cibo esce tanto diverso dall'altra parte del corpo? Il paradiso è in cima al camino come sospettava? E perché i visoni sono cosí ostinatamente attaccati alla vita? Le risposte, com'è ovvio, non hanno alcuna importanza, ma saranno proprio queste sollecitazioni - scintillanti e misteriose al contempo - a svegliare quella curiosità che le farà da bussola nella vita adulta. A seguito di un matrimonio deludente, una maternità tardiva e numerosi fallimentari tentativi di comprendere l'universo maschile, Jean sfodererà saggezza e coraggio imprevisti per poter rispondere, con la vita stessa, a un paio di domande mai esplicitamente formulate: come fa la gente comune, protagonista di vite anonime e incolori, a proteggersi dal tedio? Ed è capace, di tanto in tanto, di rendere la propria esistenza straordinaria? Sembra esserci riuscito il sergente-pilota Thomas Prosser che, mentre sorvola i cieli della Francia settentrionale in una quieta notte di giugno del 1941, si volge verso est e vede l'arancia del sole che fa capolino dalla banda gialla dell'orizzonte. Poco dopo si lancia in picchiata per una ricognizione e, giunto a quota 8000 piedi, guarda di nuovo verso oriente. Ed è allora che gli si manifesta il prodigio: il globo arancione che sorge per la seconda volta sopra l'orizzonte, lo stesso sole che si leva dallo stesso punto dello stesso mare. Da quel momento il pilota sarà per tutti Alba Due Prosser; e per la giovane Jean, poi donna adulta e infine vecchia, lo stimolo per aspirare sempre a una vita di prim'ordine. È possibile, dunque, scorgere lo straordinario nell'ordinario, il magico nel quotidiano? Come per ogni grande miracolo, suggerisce Barnes, occorre saper vedere: basta schermarsi gli occhi con le mani e persino il sole può diventare oggetto di osservazione negli stretti interstizi delle dita schiuse. (Daniela Fargion)‎

‎Cervantes Miguel de‎

‎Don Chisciotte‎

‎ill., ril. Il testo immortale di Miguel de Cervantes: "El hingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha", scritto nel 1605 e articolato in due parti, racconta le vicende di Alonso Quijiano, appassionato di romanzi cavallereschi. In un mondo immaginario crede di essere un cavaliere errante, don Chisciotte della Mancia, e insieme al contadino Sancio Panza vive innumerevoli avventure con il fine di difendere i deboli e riparare torti. Con il Don Chisciotte Cervantes inventò il romanzo moderno i cui esperimenti narrativi, di grande novità per il pubblico dell'epoca, esercitano un fascino ancora intatto sui lettori contemporanei. Giusi Rigoni, con le sue illustrazioni, ne ha estrapolato i momenti salienti raccontandolo in maniera moderna e straordinariamente efficace.‎

‎Dunsany (lord); Scorsone M. (cur.)‎

‎Il libro delle meraviglie e altre fantasmagorie‎

‎ill., ril. Due romanzi (La Figlia del Re degli Elfi e La maledizione del veggente) e due raccolte di racconti (Il Libro delle Meraviglie e Demoni, uomini e dèi), arricchiti da eleganti illustrazioni: questo volume permette di riscoprire un autore fantastico poco noto ma di grande suggestione, che lo stesso Lovecraft descrisse come «insuperabile nella magia di una prosa cristallina e musicale e nella creazione di mondi sgargianti e fantastici di iridescenti visioni esotiche».‎

‎Maurutto Moreno‎

‎Acqua e zucchero‎

‎brossura Acqua e zucchero è una raccolta di brevi racconti, a cavallo tra il fantastico, il surreale e il grottesco. Il filo conduttore è caratterizzato dalla presenza di un elemento disturbante: aleggia spesso, per esempio, la presenza della morte, evocata come in La telefonata, premeditata e pianificata come in Acqua e zucchero o Il giorno del mio compleanno, presentata come fatalità in altri casi. Se Hamburger al sangue racconta una terrificante distopia, O evoca invece un classico topos della fantascienza come l'incontro ravvicinato con gli alieni, mentre Miaooo rivisita in modo originale il tema dell'epidemia e in Signor giudice sembra di sentire echi kafkiani. Salvo alcuni casi, i racconti lasciano un senso di inquietudine, e come di un turbamento del naturale ordine delle cose.‎

‎Mussoni Manuel‎

‎Le ferite che non volevo‎

‎br. La rabbia negli adolescenti, ciò che pensano e ciò che sta loro a cuore, emergono con forza e realismo in questo romanzo, ispirato a fatti realmente accaduti, scritto da un insegnante che vive per ascoltarli e ricucire la distanza generazionale col mondo adulto.‎

‎Magliani Marino‎

‎Peninsulario‎

‎br. Nella raccolta di racconti "Peninsulario", Marino Magliani ricerca un percorso emozionale oltre che geografico, attraverso una narrazione a tratti ironica a tratti visionaria, che ricorda quella di certi racconti di Calvino. Queste storie sono ambientate perlopiù nella Liguria pietrosa e severa dell'entroterra, e i protagonisti non sono mai i turisti estivi o di un weekend, bensì coloro che rimangono in ogni stagione, che vivono di solitudini a volte, spesso di nostalgie, ma soprattutto di ossessioni. C'è un sapore amarognolo in ognuno di questi cinque racconti, come se il ricordo, e il ritornare a ragionare sul passato, non dia buoni frutti, e l'atmosfera sfaccendata e un po' deludente che pervade le storie sia all'origine di quell'essere altrove proprio dello scrittore di frontiera.‎

‎Venezia Mariolina‎

‎Da dove viene il vento. Il nostro viaggio nel cuore della notte‎

‎br. Dora e Salvatore, entrambi originari del Sud, verso la fine degli anni Settanta s'incontrano a Padova, all'università. Condividono ideali e battaglie politiche, s'innamorano, stanno insieme, con tutte le contraddizioni della loro generazione. Si rivedono poi a distanza di vent'anni, in una Padova abbrutita dal miracolo del Nordest, dove i delusi si consolano giocando in borsa. Anche loro sono cambiati, ma la passione rinasce, diventa un'ossessione erotica, una dipendenza in mezzo ad altre dipendenze, che cercano di coprire il vuoto lasciato dalla fine dei sogni. Le vicende di Dora e Salvatore s'intrecciano con quelle del berbero Idir, che attraversa i tanti lager di un Bel Paese solo apparentemente civile, fuggendo da una storia che noi scopriremo insieme a lui un po' alla volta. I loro pensieri entrano in risonanza con quelli di un astronauta sospeso nello spazio mentre il suo Paese, sotto di lui, smette di esistere, e con quelli di un altro uomo, vissuto tanto tempo prima, che con la sua scommessa ha cambiato il nostro modo di stare al mondo. Perché le parole, le idee, i sentimenti sono un bene comune che scavalca il tempo e lo spazio, e le storie degli uomini sono legate una all'altra da infiniti nodi. Cosi tutto corre fino a un appuntamento col destino dove è in gioco la vita e il suo senso. Un romanzo intenso e coinvolgente, la storia di un'ossessione amorosa ma anche artistica, un viaggio alla scoperta delle nostre emozioni.‎

‎McGuire Ian‎

‎Le acque del Nord‎

‎ril. 1859, Patrick Sumner è un giovane medico che ha servito nell'esercito inglese durante l'assedio di Delhi. Ma nel suo passato militare c'è un evento oscuro che l'ha costretto alle dimissioni e il cui ricordo lo perseguita. Rimasto senza un soldo e in fuga dai propri fantasmi, decide di imbarcarsi come chirurgo di bordo su una nave baleniera, la Volunteer. Nel nord della baia di Baffin, tra il Canada e la Groenlandia, c'è una polinia (una zona di mare artico dal microclima particolare dove si concentrano le balene) nota come North Water: è qui che è indirizzata la Volunteer, ed è qui che il suo equipaggio scoprirà cos'è l'inferno. Del resto sembra già una nave di dannati: a bordo della baleniera, Sumner si ritrova di fronte un'umanità perduta e violenta. Ma soprattutto si ritrova di fronte un uomo brutale, che sembra essere l'incarnazione stessa del male: Henry Drax, il ramponiere. Quando sulla nave viene ucciso un giovanissimo mozzo, primo di una serie di brutali omicidi, Sumner è costretto a guardare in faccia il suo passato e a sfidare nuovamente l'orrore.‎

‎Meneghello Luigi; Antonelli G. (cur.)‎

‎Pomo pero. Paralipomeni di un libro di famiglia‎

‎br. Un viaggio a ritroso nel tempo: è questo Pomo pero, un ritorno ai luoghi dell'infanzia e della giovinezza di Meneghello, con cui prosegue - a dieci anni di distanza -, il "ciclo di Malo" iniziato col suo celebrato capolavoro - Libera nos a malo. Sono pagine, queste, in cui con nuovo slancio emotivo e linguistico l'autore fa rivivere le tradizioni del paese natio nell'Alto Vicentino, attraverso le "voci" del dialetto e il suo incontro-scontro con l'italiano. Ci ritroviamo - filtrate dal ricordo e narrate con ironia e poesia in una struttura composita che alterna prosa, sequenze di vocaboli dialettali e versi - le "memorie di un italiano" del suo e del nostro tempo. I Paralipomeni del sottotitolo rivelano la loro natura di "aggiunte", frammenti autobiografici che si riverberano sull'intera società e - servendosi della lingua come macchina del tempo - fanno di Malo un microcosmo che ancora oggi siamo chiamati a visitare.‎

‎Bukowski Charles‎

‎La campana non suona per te. I nuovi taccuini del vecchio sporcaccione‎

‎br. Le riviste underground hanno rappresentato per Charles Bukowski un'eccellente palestra per acquisire una tecnica e una metodicità artigianali che, unite al suo genio, avrebbero formato l'ossatura della sua narrazione inconfondibile. Questo libro, che riunisce per la prima volta i racconti apparsi sulle riviste tra il 1948 e il 1985, ne è la prova. Ogni settimana il nostro cronista d'eccezione si sedeva davanti alla macchina da scrivere e sfornava un pezzo attingendo alla sua corrosiva tavolozza di argomenti e stili tra i più vari: si spazia dalla satira contro la guerra e il razzismo alla fantascienza, dal racconto di formazione alla fiction vera e propria. Ma il nucleo del libro è costituito dalle celeberrime scorribande sessuali del Vecchio Sporcaccione: Bukowski filtra e reinventa sulla pagina le sue avventure con donne folli, violente, passionali, confidando ogni volta al lettore nuovi particolari, instaurando con lui un rapporto unico. Un libro essenziale per tutti gli amanti di Bukowski: quarant'anni di storia americana raccontati attraverso gli occhi dissacranti di una delle sue icone più controverse.‎

‎Scott Walter‎

‎Rob Roy‎

‎br.‎

‎Maugham W. Somerset‎

‎La lettera‎

‎br. Né il marito, membro influente della colonia britannica di Singapore, né tanto meno l'avvocato pensano che sarà difficile far assolvere la bella Leslie Crosbie dall'accusa di omicidio: lei si è solo difesa da un tentativo di stupro. Ma qualcosa non va, e qualcuno ha in mano una lettera che potrebbe esserle fatale. Da questo racconto di sottile crudeltà (che lo stesso Maugham adattò per il teatro) sono stati tratti ben cinque film, fra cui lo splendido "Ombre malesi", di William Wyler (con Bette Davis e Herbert Marshall), che nel 1941 ricevette sei candidature agli Oscar - fra le altre, quelle per il miglior film e la migliore attrice protagonista.‎

‎Manfredi Gianfranco‎

‎Splendore a Shanghai‎

‎br. Tra gli anni Venti e Trenta Doremì, giovane pianista di provincia, improvvisa colonne sonore dal vivo in un piccolo cinema di paese, mescolando la formazione classica alla sua istintiva propensione al jazz e al varietà angloamericano. L'incontro con il conte Paolini e l'inaspettato ingaggio per un concerto in Estremo Oriente daranno una svolta decisiva alla sua vita, fino all'arrivo in una Shanghai internazionale e all'avanguardia, sullo sfondo della guerra civile e dell'incipiente conflitto contro il Giappone.‎

‎Saint-Exupéry Antoine de‎

‎Prinzipì (Il piccolo principe in romagnolo) (E')‎

‎ill., br.‎

‎Moccia Federico‎

‎Quell'attimo di felicità-Sei tu‎

‎br. Nicco è giovane, ironico, spiritoso, perfino profondo. Però è anche uno che si fa un sacco di problemi e, soprattutto da quando la sua ragazza l'ha lasciato, è azzoppato da molti rimpianti. Finché una sera in cui Roma è "friccicarella", nella sua ammaccata esistenza arriva Ann, una splendida turista americana. L'estate, la bellezza e la voglia di vivere un sogno sembrano offrirgli una chance di felicità. Ma è un sogno destinato a non durare perché Ann all'improvviso scompare senza lasciare traccia. Nicco però ha ormai imparato che non ci sono ostacoli in grado di fermare un cuore che grida "ti amo". E insieme al fedele e formidabile amico Ciccio parte alla ricerca del suo amore perduto, avendo il cuore come unica bussola...‎

‎Montanelli Indro‎

‎Storia d'Italia. Vol. 17: L' Italia del miracolo (14 luglio 1948-19 agosto 1954)‎

‎ill., ril. Superato l'assestamento postbellico, la vittoria elettorale della Democrazia cristiana sancisce definitivamente il passaggio a un nuovo ordine. Si apre ora la difficile via alla ricostruzione, segnata indelebilmente dalla figura di Alcide De Gasperi. Già ultimo presidente del Consiglio sotto la monarchia e capo provvisorio di Stato, a lui la Dc affida l'incarico di formare il governo. Un compito che si rivela particolarmente delicato: durante i mandati di De Gasperi, che si erano aperti sotto il segno dell'attentato a Togliatti, viene firmato il Patto Atlantico; nascono la Ceca e il Ced, primi antesignani dell'Unione europea; le colonie vengono dichiarate indipendenti; cominciano le occupazioni contadine al Sud e le grandi migrazioni interne verso il Nord; il Polesine è devastato dall'alluvione; l'organizzazione democratica subisce continui attacchi da parte degli opposti estremismi di destra e sinistra, si assiste ai primi pasticci politici come la "legge-truffa". E, soprattutto, il nostro Paese è chiamato a schierarsi compiutamente con le democrazie occidentali, non solo con scelte politiche ma inserendosi nel mercato internazionale e accettandone le regole. Montanelli e Cervi ci presentano il racconto di una stagione complessa - divisa tra un'operosità frenetica e i vizi tipici della Prima Repubblica - che fu fondamentale per il nostro successivo sviluppo: quel boom economico e sociale che De Gasperi riuscì a orchestrare senza avere il tempo per potervi assistere.‎

‎Faulkner William; Materassi M. (cur.)‎

‎Foglie rosse e altri racconti‎

‎br. I racconti di William Faulkner sono scaturiti dalla stessa materia dei grandi romanzi dell'autore. Vi ritroviamo così il microcosmo della Contea di Yoknapatawpha, trasfigurazione di quella di Lafayette, nel suo Mississippi, con quel particolare métissage prodotto da un secolo e mezzo di invasioni coloniali, immigrazioni e conflitti tra etnie, classi e generazioni: indiani Chickasaw e schiavi neri braccati come selvaggina, bianchi poveri e benestanti, tagliagole portuali e gente perbene, vigliacchi e altruisti capaci di occasionali eroismi, sopravvissuti della guerra civile e reduci della prima guerra mondiale. E vi ritroviamo, contiguo a questo brulichio di personaggi elevati ad archetipi, un paesaggio inconfondibile, dove la cieca tensione alla sopravvivenza pervade un susseguirsi di boschi e borghi, piantagioni e viottole sterrate, terre dissodate e foreste popolate di cervi, luoghi incendiati da meriggi accecanti o sfiorati da interminabili crepuscoli in cui si condensa una disillusione immedicabile. Prigionieri di un determinismo da cui non riesce a liberarli l'effimera euforia dei balli, del whisky, del gioco d'azzardo, dei combattimenti di galli, tutti sembrano abitati da pensieri imperscrutabili. Eppure proprio in questo agitarsi impotente Faulkner trova il segreto "del cuore umano e dei suoi dilemmi": un segreto esteso a tutto il mondo animato e inanimato, se persino delle vecchie finestre sfondate ricordano "occhi colpiti da cateratte".‎

‎Agus Milena‎

‎Mentre dorme il pescecane‎

‎br. Una lingua nuova, comica e potente, per raccontare la storia di una famiglia, la famiglia Sevilla Mendoza, sarda "sin dal Paleolitico superiore". Chi narra è la figlia che ama un uomo sposato dai gusti perversi: e di amore si parla molto in famiglia, e si parla molto di sesso, e di morte, e di Dio, di cui non si riesce mai a decidere se c'è o non c'è, se vuole o non vuole, e della vita, che è come stare in bocca a un pescecane, che a volte si addormenta, e allora, se hai fortuna, riesci a sgusciarne fuori.‎

‎Mikszáth Kálmán‎

‎Il vecchio farabutto‎

‎br. Nel castello del barone Inokay vive la bella Maria, sua figlia. Oltre le mura vive il vecchio factotum del barone, un furbacchione, con il nipote Laci, burrascoso come un brigante. Maria e Laci si incontrano bambini e a lui che le chiede un bacio che sia per sempre, il barone promette subito e per certo uno schiaffo. Il vecchio manda Laci a bottega da un fabbro, il barone, che è uno spendaccione, chiude Maria in collegio. Il vecchio, sotto il nero delle unghie, tiene la polvere delle vite di tutti. Tra cani rognosi, una fortuna persa e ritrovata, un vecchio che tutti credono un miserabile e una guerra, si rincorrono le peripezie amorose di Laci e Maria che, nonostante i tranelli del tempo, non smettono mai di cercarsi, e agisce avaro e incredibile il vecchio, sempre incompreso. Una storia di ironia, d'amore e di incastri che, scritta cento anni fa da un grande autore magiaro, ci seduce con la sua freschezza.‎

‎Thúy Kim‎

‎Il mio Vietnam‎

‎br. Vi, la protagonista di questo nuovo libro di Kim Thùy, porta il destino nel suo nome: è "preziosa", "minuscola" e votata alla riservatezza. Discendente di una ricca famiglia di Saigon, fugge dal Vietnam alla fine della guerra, seguendo il destino comune a molti notabili del Sud del paese. Dall'infanzia toccata dalla grazia del benessere nel microcosmo ovattato della famiglia al terribile viaggio nel mare in tempesta, dai campi profughi della Malesia all'emigrazione in Quebec, il racconto di Vi traccia un'accurata mappa di spazi, persone e atmosfere, cui la vita adulta aggiungerà nuove destinazioni e incontri, generando un atlante privato dei sentimenti e dei riti di passaggio. Fino al ritorno in Vietnam e all'amore per un uomo, che arriveranno a delineare un'ulteriore tappa del cammino dell'"invisibile" Vi verso la conoscenza di sé e la scoperta di quanto di "prezioso" custodisce, come una "mimosa pudica" che si ritrae al minimo sfioramento.‎

‎Prévost Antoine-François; Beretta Anguissola A. (cur.)‎

‎Storia del cavaliere des Grieux e di Manon Lescaut. L'una e l'altra Manon, il celebre romanzo e la sua misteriosa prosecuzione‎

‎br. Una passione indomabile nata da un amore incontrato per caso, dove la morale religiosa e il libertinaggio settecentesco si confrontano in una storia piena di colpi di scena. Un'edizione, questa, arricchita da una prosecuzione della storia conosciuta da tutti, rimasta inedita negli ultimi due secoli.‎

‎Roscia Massimo‎

‎La strage dei congiuntivi‎

‎br. Chi ha ucciso l'assessore alla cultura? Ma, soprattutto, chi salverà la grammatica? Cinque bizzarri personaggi, abilmente descritti, si uniscono per mettere in atto un grande disegno criminoso a difesa estrema di una lingua quotidianamente vilipesa, deturpata e ferita a morte. I congiuntivi vengono invertiti con i condizionali, i verbi intransitivi goffamente resi transitivi, i gerundi sfregiati, i sinonimi ignorati, i troncamenti confusi con le elisioni, i vocabolari abbandonati nelle cantine ammuffite. Reggenze errate, fastidiose sovrapproduzioni di avverbi, insopportabili diminutivi iperbolici. Espressioni trite e banali, frasi mangiucchiate, difettose, frammentate, incoerenti, prive di punteggiatura... I più si mostrano indifferenti al progressivo diffondersi della non-lingua; altri si indignano, limitandosi a contrarre le labbra in segno di disgusto; altri ancora - Dionisio e i suoi sodali, un analista sensoriale, un bibliotecario, un dattiloscopista della polizia e un professore di letteratura sospeso dall'insegnamento a tempo indeterminato - decidono di reagire, combattere, attuare il loro salvifico piano, costi quel che costi.‎

‎Ólafsdóttir Audur Ava‎

‎Hotel Silence‎

‎br. Jónas ha quarantanove anni e un talento speciale per riparare le cose. La sua vita, però, non è facile da sistemare: ha appena divorziato, la sua ex moglie gli ha rivelato che la loro amatissima figlia in realtà non è sua, e sua madre è smarrita nelle nebbie della demenza. Tutti i suoi punti di riferimento sono svaniti all'improvviso. Niente sembra avere più senso: Jónas vuole farla finita, ma quando lascia l'Islanda per attuare il suo progetto lontano da tutti, scoprirà che c'è sempre una seconda possibilità.‎

‎Bartoletti Marino‎

‎La cena degli dei‎

‎ill., ril. Il Grande Vecchio era sicuro che in quel luogo avrebbe trovato amici straordinari. La sua vita, un po' riservata, gli aveva comunque consentito di frequentare uomini potenti, dive bellissime, campioni ineguagliabili, artisti formidabili: molti li avrebbe rivisti volentieri, qualcuno che - per anagrafe - aveva solo incrociato lo avrebbe voluto conoscere un po' meglio. Così stilò un piccolo elenco e pregò Francangelo, il suo assistente, di cercarli. Quando vide arrivare quel celebre tenore con l'enorme foulard al collo, quel grandissimo pilota con lo sguardo malinconico, quel ragazzo timido con la bandana in testa, quella principessa col sorriso un po' triste e altri ospiti strabilianti capì di aver avuto un'idea bellissima. La cena fu un successo. Tutti andarono via felici. Con un cavallino fra le mani.‎

‎Proust Marcel‎

‎Del piacere di leggere. Ediz. ampliata‎

‎br. Apparso per la prima volta su «La Renaissance Latine» il 15 giugno 1905 e riutilizzato da Marcel Proust l'anno successivo come prefazione alla sua traduzione di "Sesamo e i gigli" di John Ruskin, lo scritto "Sulla lettura" rappresenta una delle più belle e profonde riflessioni sul ruolo che i libri assumono nella nostra vita. Proust vi racconta la propria iniziazione alla lettura, mischiando il ricordo delle sue prime letture con i luoghi della propria vita, in un racconto disteso il cui stile preciso e minuzioso affascina come alcune delle pagine più belle della "Recherche". Completa questa nostra nuova edizione un altro breve saggio di Proust, molto meno noto ma non meno interessante, apparso su «La Revue de Paris» il 5 novembre 1920 e che divenne poi la prefazione all'esordio narrativo del giovane amico Paul Morand, "Tendres Stocks" (1921): un intelligentissimo quanto rapido excursus sui principali autori della sua formazione letteraria, che si presenta anche come un breve e sapido "manuale" di scrittura.‎

‎Mercadini Roberto‎

‎Bomba atomica‎

‎br. Sappiamo tutti come va a finire, e quindi che senso ha raccontare la storia della bomba atomica? Nessuno, in apparenza. Il mattino del 6 agosto 1945 il primo ordigno viene sganciato sulla città di Hiroshima e fa circa 166.000 morti, seguito tre giorni dopo dal secondo, su Nagasaki. La sorpresa però, ci svela Mercadini con una prosa brillante e insieme rigorosa, non sta nel finale, bensì nei singoli passaggi, negli innumerevoli dettagli e casualità - un presidente che sale al potere nel momento sbagliato, Nobel consegnati per errore, fisici convinti di doversi opporre ai marziani, piste sbagliate... - che portano all'esplosione di Fat Man e Little Boy: la più grande catastrofe della Storia del Novecento, forse, e cartina al tornasole della follia di un destino che si realizza per vie tortuose e inaspettate. Prendendo spunto da uno dei suoi monologhi più riusciti, Roberto Mercadini ci racconta protagonisti e retroscena di quell'evento devastante, e traccia una mappa del mondo che dimostra come l'assurdo sia la più potente molla evolutiva.‎

‎Orwell George‎

‎Fiorirà l'aspidistra‎

‎br. Ambientato nella Londra, degli anni Trenta, in Fiorirà l'aspidistra si narrano le vicende di un giovane che coltiva ambizioni letterarie. Figlio della piccola borghesia britannica, si ribella alla morale della sua classe: il rifiuto della rispettabilità e del mito del "buon posto" gli fa intraprendere una vera e propria discesa agli inferi. Per affermare i diritti della poesia contro il mondo dominato dal denaro, vive in solitudine, povertà e squallore, macerandosi nel vittimismo e nella frustrazione. Fino a che una notizia inaspettata segna la sua rinascita.‎

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