|
Clark Georgia
Le amiche stupende
ril. C'è qualcosa che non faresti in cambio della bellezza? Evie, Krista e Willow sono tre ragazze normali - e amiche inseparabili. Quando una vecchia conoscenza regala a Krista una boccetta contenente un misterioso liquido viola, lei non immagina che la sua vita stia per cambiare di colpo. Poche gocce del bizzarro intruglio e si ritrova in possesso di un visetto da bambola e di un corpo perfetto - non un semplice upgrade delle sue sembianze normali, ma qualcosa di completamente diverso e perfettamente inspiegabile: la grazia incarnata, l'ideale divenuto in realtà. Nel timore che l'effetto del Pretty - così le ragazze battezzano la strana pozione - possa svanire all'improvviso, Krista non perde tempo nel presentarsi a un provino che, tra esilaranti disavventure ed equivoci, le spalanca le porte di un'improbabile carriera d'attrice. Ma proprio quando sono a un passo dal realizzare i propri obiettivi e le fantasie più sfrenate, le tre amiche si ritrovano faccia a faccia con le debolezze e le contraddizioni che le rendono irrimediabilmente loro stesse. Perché non c'è avventura più grande che imparare ad amare e ad amarsi.
|
|
Baldi Stefano
Sia fatta la tua volontà
ril. Luca Lazzarini detto Lazzaro ha ventisei anni, un'auto a metano e un sacco di problemi. Vive in un paesino sprofondato nella bassa padana, è ancora vergine, certo non bello e di una timidezza patologica. Vivacchia Luca, lavora a testa bassa per dimenticare i suoi insuccessi, non riesce a farsi valere neppure sul lavoro e le sue serate sono fatte di pochi amici fidati e qualche partitella a carte con i vecchietti del circolo Arci. Un fratello ritardato di cui vergognarsi e una madre che ancora non gli ha perdonato di essersene andato di casa completano il quadro. Ma di tempo Luca non ne ha più. Una brutta tosse trascurata, lunghe analisi mediche e una diagnosi che non lascia scampo. Insieme all'angoscia e alla paura arriva, però, anche la fede e ha la voce di Don Edoardo, il sacerdote degli anni del catechismo, perso di vista da anni. Ed è questo incontro a far nascere in Lazzaro il desiderio di voler dare un senso al tempo che gli rimane. E così, anche l'incontro con Anna, prostituta dal viso bellissimo e dall'atroce passato, riesce a fargli superare definitivamente la paura di vivere e di morire.
|
|
Bonacci Anna; Oscani A. T. (cur.); Martelli M. (cur.); Mattioli T. (cur.)
La favolatrice. Novelle e racconti editi e rari
br.
|
|
Nothomb Amélie
Né di Eva né di Adamo
br. Amélie torna in Giappone ma abbandona i tragicomici panni di impiegata nella multinazionale Yumimoto, vicenda narrata in "Stupore e tremori", e si concentra sulle peripezie sentimentali di quel periodo. Rinri è il suo fidanzato giapponese, bello e ricco, li lega un amore bizzarro ma non privo di poesia, raccontato con il solito umorismo, affondando lo sguardo chirurgico che le è proprio nell'incandescente universo dell'amore. Ma l'emozione più grande e la relazione più forte è ancora una volta quella che lega l'autrice al paese in cui è nata, e dove ha trascorso gli anni mitici dell'infanzia.
|
|
Huysmans Joris-Karl
Nella corrente
br. Pochi anni prima del suo celebre "À rébours", il romanzo fondante della letteratura romantica, lo scrittore franco-olandese scrisse questo primo breve romanzo nel quale emergono già chiarissimi tutti i temi dei suoi scritti successivi.
|
|
Mincione Pasquale
Caro Buk
brossura Un epistolario sospeso tra sfogo e liberazione, della durata di cinque anni e mezzo che rievoca tanti episodi di vita quotidiana e dimostra come sia possibile risollevarsi anche dalle cadute più dure. Il romanzo di esordio di Pasquale Mincione, è un dialogo immaginario che l'autore sostiene con il suo scrittore preferito, Charles Bukowski, nonché maestro di vita. Come Bukowski, infatti, anche Mincione ha conosciuto la sofferenza e l'oblio, vivendo ai margini, è stato a un passo dall'arrendersi ma ha saputo reagire alle avversità affidandosi prima di tutto alla sua grande passione: la scrittura. Non ci sono regole in questo libro, le parole scorrono come un flusso difficile da arginare. Riflessioni sulla società, ricordi che si mischiano a frammenti di vita reale, situazioni grottesche e disperate alle quali l'autore reagisce sempre con uno spirito bukowskiano, inteso come sfida beffarda, irriverente e (auto)ironica alle difficoltà che si incontrano lungo il cammino. Il gusto per la citazione, i continui rimandi ad autori che hanno segnato l'esistenza dell'autore, la scrittura vista come terapia fanno di Caro Buk un pastiche quasi surreale, nel cui messaggio finale è racchiuso il senso del lavoro di Mincione: "[...] anche se la Vita non vale niente non c'è niente però che valga una Vita, bella o brutta che sia".
|
|
Emilitri Patrizia
La volta del Bricolla
brossura
|
|
Viola Fabio
I dirimpettai
br. "I dirimpettai" è una feroce satira sul mondo sospeso del nostro presente televisivo. Un mondo in cui la legge del più forte è la sola a essere rispettata, nel quale l'ex sindaco di Roma si arrabatta a chiedere favori e se ti comporti male finisci a lavorare a La7, dove le domestiche hanno tutte lo stesso nome e "Magalli lo trovi al presidio antifascista". La vita dei dirimpettai è raccontata da un voyeur invisibile che, con attenzione chirurgica, segue la quotidianità di due uomini potenti, spietati, impossibili da scalfire. Ma un grottesco incidente scuoterà la vita esclusiva dei dirimpettai: saranno coinvolti, loro malgrado, in traffici illeciti dagli esiti brutali e violenti. Tra cocktail e beveroni dietetici, perfidia e opulenza, sorelle New Age e cognati cafoni, la placida esistenza dei dirimpettai, spesa sotto le fronde degli alberi di limone all'ultimo piano di uno splendido palazzo romano, subirà le prime increspature. Questa volta, però, non sarà il più forte a trionfare, ma il meno disumano.
|
|
Cechov Anton
Una scommessa
br. In questo volume sono pubblicati «Una scommessa» e «Il consigliere segreto», due racconti fondamentali dell'opera di Cechov per quanto riguarda la narrativa e la novellistica, che ci presentano molte delle tematiche - la libertà, la lotta sociale, l'impegno civile - presenti anche in quei testi teatrali che hanno reso immortale questo autore.
|
|
Abdolah Kader
Un pappagallo volò sull'Ijssel
br. Lungo le placide sponde del fiume IJssel, quattro paesini dell'Olanda profonda si ritrovano ad accogliere un gruppo di rifugiati. Provenienti da diversi angoli del Medioriente ma uniti dalla comune cultura islamica, sono i primi stranieri ad arrivare negli anni '80 in questi centri di rigorosa tradizione protestante, incontrando la spontanea solidarietà dei locali e un nuovo mondo che li obbliga a interrogarsi sulla propria identità. Dall'affascinante Memed, che allaccia una difficile relazione con un'olandese, all'interprete Lina, che si adopera per l'integrazione fino a essere eletta in Parlamento, a Khalid, discendente da una famiglia di miniatori del Corano, che si fa strada come restauratore museale e "pittore di gay". Dai fieri "dodici anziani" che tengono vive le antiche radici, alla ribelle Pari, che lascia il marito, studia l'olandese e comincia a scrivere per un giornale, pagando a caro prezzo la propria emancipazione. Ma le nuove ondate di profughi e populismi, l'11 settembre e l'omicidio di Theo van Gogh rompono i loro precari equilibri. In un imponente romanzo corale Kader Abdolah racconta dall'interno, con gli occhi degli immigrati, l'Olanda della proverbiale tolleranza che degenera in contrapposti radicalismi. E trasportando nell'Europa di oggi la poesia delle fiabe persiane, affida al pappagallo di una vecchia guaritrice olandese il ruolo di testimone delle umane vicende e mediatore, attraverso la letteratura, tra Oriente e Occidente.
|
|
Perillo Fulvia
Il cuore ha quasi sempre ragione
br.
|
|
De' Manzoni Boschini Francesca
Il sole sulle pietre
br.
|
|
Costanzo Michele
La palazzina in via di Villa Sciarra
ill., br. La trama del romanzo è composta da più fili narrativi che in alcuni momenti s'incrociano, si sovrappongono. Il primo riguarda le vicende di vita di una coppia di collezionisti romani. Il secondo segue gli accadimenti nel campo dell'arte in Italia e, in particolare, a Roma quando, intorno agli anni '50, ha vissuto il drammatico momento del trapasso dall'arte figurativa a quella astratta, dando origine a un acceso dibattito dalle forti implicazioni politiche, oltre che culturali.
|
|
Alexander Francesca; Tornar M. (cur.)
Storie molto antiche
br.
|
|
D'Ambrosio Charles
Il suo vero nome
br. "Il suo vero nome" è il libro d'esordio che ha svelato al pubblico americano Charles D'Ambrosio, immediatamente considerato uno dei migliori scrittori della sua generazione. Sono sette lunghi racconti sul dolore e la speranza, lo smarrimento e la scoperta di sé, popolati di bambini troppo saggi e adulti allo sbando, morti crudeli e attimi di redenzione. C'è un tredicenne che riaccompagna a casa gli ospiti sbronzi delle feste della madre in una località di villeggiatura disperatamente borghese; c'è un ex marinaio che viaggia per le strade dell'Ovest in compagnia di una ragazza appena conosciuta e già troppo malata; c'è una crisi familiare che si consuma in mezzo al silenzio limpido dei frutteti e una che si risolve quasi per magia tra piatti rotti e dischi sparpagliati; c'è un uomo che gira di notte, sotto la neve, con due patate al forno in tasca... C'è, soprattutto, una penna che ha il dono della grazia, e da cui è impossibile non lasciarsi incantare.
|
|
Eliselle (cur.); Covilli S. (cur.)
L'anno di fuoco. Il Sessantotto a Modena
br. Il Sessantotto è un anno di fuoco. L'anno di un mondo che vuole cambiare: i vecchi schemi sono contestati e travolti da nuove visioni, le generazioni sono in lotta, i conflitti da latenti si fanno manifesti, il fermento si trasforma in azione e le rivolte vanno di pari passo con le speranze in una società diversa. Un anno di crisi e di nuove consapevolezze, un anno di passaggio che ha segnato un'epoca. E a Modena, come viene vissuto questo anno di fuoco? Quali sono le vicende da raccontare? Nove autori narrano con la propria personalissima voce una città che diventa protagonista della storia.
|
|
Ferracini Monica
La magica storia dei folletti biancoblù
ill., ril.
|
|
Zanuso Arturo
L'osteria del Magazin. Racconto di montanari e contrabbandieri
brossura Il protagonista del precedente "La strada delle Piccole Dolomiti", Emilio Ersego, ritorna al paese natale, Valdagno, dopo aver abbandonato gli studi in seminario per problemi di salute. Di Emilio vengono narrate le vicissitudini, le incertezze sul proprio futuro, i sogni a occhi aperti, il primo innamoramento e infine la decisione di diventare contrabbandiere. Ambientato nelle vallate e sui monti al confine tra il Veronese, il Vicentino e il Trentino, tra Ottocento e Novecento, il romanzo di Zanuso (finalista al Premio Letterario Venezia del 1949) offre un ritratto dell'ambiente naturale e della società rurale della montagna del Veneto occidentale.
|
|
Frasca Gabriele; Vertov Dziga
Amore uomo vivo-Colpo d'occhio
brossura
|
|
Meno Joe
Billy Argo. Il ragazzo detective fallisce
br. Al termine di un'infanzia meravigliosa, Billy Argo, brillante ragazzo detective, resta sconvolto dal suicidio della sorella Caroline, sua compagna di avventure. Dopo dieci anni in un istituto di igiene mentale, all'età di trent'anni, Billy Argo ritorna nel mondo esterno, riscoprendolo popolato di inimmaginabili stranezze: edifici svaniscono senza lasciar traccia, animaletti vengono ritrovati senza testa, furfanti tessono trame malvagie alle sue spalle. Confuso, disadattato e ancora un po' bambino dentro, è costretto ad affrontare la realtà, riprendere le redini della propria vita e far pace con il passato. Così trova la compagnia di due ragazzini solitari, Effie e Gus Mumford, sperimenta la monotonia di un lavoro come venditore telefonico, conosce il turbamento della bellezza nell'incontro con l'inguaribile taccheggiatrice Penny Maple, si scontra con inquietanti donne mascherate. Ma in questo suo percorso di riadeguamento alla realtà, costeggiato di strani indovinelli ed enigmi da risolvere, Billy Argo dovrà decifrare un ultimo mistero: il segreto della morte della sorella. Così, forse, il ragazzo detective, sempre così razionale e scientifico, scoprirà quant'è prezioso l'ignoto.
|
|
Saint-Exupéry Antoine
El Principe boceta
br.
|
|
Makanin Vladimir; Possamai D. (cur.)
Là c'era una coppia...
ill., br. Nel racconto "Là c'era una coppia" si colgono molti dei temi da sempre cari a Makanin: dal conflitto con il passato, che è individuale ma in Makanin assurge a dimensioni escatologiche, al conflitto generazionale che spesso assume una connotazione culturale. Lo scrittore russo entra nel vivo delle grandi questioni irrisolte, ma lo fa con una maestria e una levità di tocco che persino l'amarezza che accompagna l'ineluttabilità del nostro destino umano ne risulta addolcita.
|
|
Dolfini Giuliano
Il traditore della Val Susa e le bignole del vescovo
br.
|
|
Carta Nino
L'amore fa la differenza
brossura "Cosa succede quando, in un bellissimo giorno di primavera del millennio appena iniziato, una notizia ti stravolge completamente la vita? Questo è il mio racconto, la mia testimonianza intrisa di coraggio, lacrime, paure, decisioni prese, fede ritrovata, nuove conoscenze e soprattutto "amore", quell'amore che fa la differenza. Quell'amore che senti attorno e dentro te, negli occhi degli altri, nella natura, nella forza delle parole, nei colori del tramonto... Siete pronti a leggere tutto questo?"
|
|
Ciccia Silvio
La forma del perdono
br. Algeria, una delle terre più belle del Mediterraneo, dilaniata da una guerra coloniale che, per sua natura spesso, prendendo la forma di una guerra civile, causa profonde ferite, difficili da rimarginare. Ma poiché tra due nemici le ragioni e il torto quasi sempre si dividono in parti uguali, la riflessione e l'uso del cuore possono servire ad innescare un processo di comprensione e di reciproco perdono.
|
|
Sangiorgi Marina; Carlucci Francesca; Baldini Lucia
Ho famiglia
br. "Ho famiglia", che prende il titolo dal noto aforisma di Leo Longanesi, affronta uno dei temi italici per eccellenza e, grazie alla diversità delle penne, lo affronta con diversi pensieri, diverse realtà, diverse emozioni. Quelle che ci narrano gli autori del libro sono storie di immigrazione, di frustrazioni, di opportunismi. C'è chi utilizza l'ironia, attenendosi il più possibile a uno spirito "longanesiano"; c'è chi ricostruisce la violenza dei drammi familiari; chi racconta un po' di se stesso; chi imbastisce una favola; chi ci sbatte in faccia l'indifferenza quotidiana e chi ci commuove con storie di miseria (umana ed economica insieme). Sette modi differenti, insomma, di declinare il classico "tengo famiglia". Il libro è il risultato del concorso letterario Ita(g)liani, prima edizione. I racconti: Marina Sangiorgi, "Tornare a casa"; Francesca Carlucci, "Quelle parole sulla bandiera"; Lucia Baldini, "In Parlamento, ovvero cambio (la) bandiera"; Nello Agusani, "Nonno Andrea"; Stefano Fabbri, "Il sorriso che conoscete"; Mirella Santamato, "Il vestito delle tasse"; Massimo Padua, "Vietato sfamare".
|
|
Pojavis Isabella
Il laccio
ril. Questo romanzo ha come protagonista la piccola Aura che vive con i suoi genitori e il fratellino Yuri. Una mattina, al suo risveglio, inaspettatamente vede entrambi i suoi genitori immobilizzati, quasi "congelati", incapaci di muoversi, di vedere e di sentire. Sarà l'inizio di una dura avventura emotiva che Aura sarà costretta a vivere tra sogno e realtà, con l'ausilio di numerosi personaggi e con un "laccio" rosa che stringe il cuore che, con fierezza, Aura porterà dentro di sé e che la accompagnerà dal dolore fino alla rinascita.
|
|
Caravita di Toritto Giuseppe
Avvocà, per ora grazie. Piccole storie di un gran bel mestiere
br. Le cinquanta storie che Giuseppe Caravita racconta in questo volume sono piccole e veloci, nate per un ambiente comunicativo rapido, il social network. Sono storie che in poche pagine e a volte, in poche righe, centrano un argomento, prendono direttamente per la semplicità del linguaggio e lo stile asciutto. Storie di avvocati che potrebbero essere le storie di tutti gli avvocati, che tutti gli avvocati potrebbero aver vissuto. Sono come una piccola telecamera nascosta che riprende scene di tutti i giorni. Le 'short stories' di Caravita sono ambientate nei tribunali e negli studi o raccontano fatti di una avvocatura che sembra non esserci più, travolta dall'ansia di una giustizia sempre più in difficoltà. Eppure molti avvocati anche oggi possono riconoscersi in questi piccoli, veloci ritratti. Lo stile di Caravita è rapido, veloce, diretto, quasi una sceneggiatura, riuscendo a essere sia commovente che ironico e divertente.
|
|
Jerome Jerome K.
Storie di fantasmi per il dopocena
ill., br. È la Vigilia di Natale nella campagna inglese e, nel dopocena, alcuni gentiluomini si siedono in cerchio attorno al camino a fumare la pipa, sorseggiando bicchieri di punch: questo è il momento perfetto per raccontarsi vecchie storie di fantasmi. Ecco quindi il racconto di Terry Biffles e quello del dottore. Non possono mancare un mulino infestato o il fantasma della camera azzurra perché «la vigilia di Natale è la notte di gran gala per i fantasmi». Immaginate di essere nel salotto e fatevi trasportare dalla magnifica scrittura di Jerome K. Jerome. Non ve ne pentirete.
|
|
Schirinzi Mattia
Il gusto amaro della vita
br. Un letto d'ospedale su cui un cuore rallenta sempre di più. Un gusto amaro nella bocca e un ricordo che esplora il passato, un passato recente che mette in mostra la fatalità di una malattia: la schizofrenia. La malattia viaggia nei meandri più oscuri della sua mente, umiliandolo e facendolo ritornare improvvisamente indietro nel tempo, in un periodo incredibilmente e stranamente dolce per lui. Inizia ad amare, inizia a capire il valore di un'amicizia, ma l'ombra tetra della malattia ritorna riportandolo in un presente che lo respinge fino all'ultimo respiro.
|
|
Vacca Gisella
Sulla mia carne morbida
brossura
|
|
Udall Tor
Il destino ha ali di carta
ril. Come ogni giorno, la giovane Chloe è seduta in riva al lago circondata da alberi secolari. Qui, al sicuro nel silenzio dei Kew Gardens, il più grande giardino botanico di Londra, Chloe si dedica all'arte degli origami con cui cerca di dare voce a quello che non riesce a dire. Fare origami è l'unico modo per sentirsi protetta da una colpa segreta che non riesce a lasciar andare. Come lei, anche Jonah ha scelto i Kew Gardens per allontanarsi dal caos e rimettere insieme i pezzi di un'esistenza su cui sente di non avere più il controllo. I due ragazzi sembrano non avere nulla in comune, se non di essere anime solitarie e alla deriva. Eppure l'anziano Harry Barclay, il custode dei giardini che li osserva ogni giorno, sa che non è così. Sono mesi che la sua vita scorre secondo un antico rituale: assistere al mutare delle stagioni, preservare le piante più deboli, rispondere alle domande strambe della piccola Milly, la bambina appassionata di fiori rari che gli fa compagnia. Ma soprattutto sono mesi che Harry aspetta. Aspetta che quella promessa che il giardino custodisce possa finalmente essere realizzata. Sa che Chloe e Jonah sono quelli giusti per svelare un segreto lontano. Per raccontare di un amore che supera i confini del tempo. Solo allora loro quattro saranno liberi. Solo allora, proprio come gli origami di Chloe, potranno dare nuova forma alle loro ali fragili e volare in alto per riconquistarsi il loro posto nel mondo.
|
|
Colwin Laurie
Come si dice addio
br. Geraldine, ragazza ebrea di buona famiglia e appassionata di musica soul, ha lasciato il dottorato per fare la corista (l'unica corista bianca) in un gruppo rhythm and blues, Vernon e Ruby Shakely e le Shakettes. Per un paio d'anni ha condotto la vita avventurosa e sregolata dei musicisti "on the road", ma poi ha messo la testa a posto e ha sposato un suo fan: un avvocato ebreo newyorkese di successo. Innamorata e corrisposta, Geraldine si trova quindi la strada spianata verso una placida esistenza di moglie borghese, e poi di madre: ma riuscirà ad adattarsi a questa nuova identità senza tradire la parte più autentica di sé stessa? Nel corso del romanzo Geraldine si confronterà con la cultura nera verso cui nutre un amore viscerale e con quella ebraica a cui appartiene per tradizione, con il profondo cattolicesimo della sua migliore amica e con le radici europee di un possibile amante, cercando via via di costruirsi un mondo a misura della propria sensibilità. Il percorso di scoperta e accettazione di sé di un personaggio femminile complesso e anticonformista.
|
|
Ciacci Giovanni
La Contessa. La scandalosa vita di Giò Stajano
br. "Sono nato la prima volta l'11 dicembre, e le stelle già prevedevano per me una vita piena di scandali e di favolose virtù. Non ho mai voluto dare troppi dettagli sulla mia età reale. Una vera signora non lo farebbe mai! Ma è giusto che cominci questo racconto con una data precisa e veritiera". Chi era Giò Stajano? Era un personaggio eccentrico, geniale, animatore instancabile delle notti italiane della seconda metà del Novecento. Giò è stato il primo gay dichiarato della storia del nostro Paese e una delle prime transessuali note alla cronaca. Questo romanzo racconta, tra leggenda e realtà, tra aneddoti incredibili ma veri e particolari perfettamente verosimili ma inventati, la straordinaria vita della Contessa. Amico della pittrice Novella Parigini, si dice che una foto che li immortala mentre fanno il bagno nella fontana di piazza di Spagna abbia ispirato Federico Fellini per la celebre scena della Dolce Vita. Negli anni Ottanta Giò si fa operare per cambiare sesso a Casablanca e, armata di parrucche e gioielli, continua a infuocare le notti di politici e personaggi dello spettacolo. Alla fine della sua vita, dopo decenni di clamore e colpi di scena, Gioacchina ha in serbo ancora qualcosa che lascerà tutti a bocca aperta per l'ultima volta... Scrittore censurato, attore, pittrice, star dei fotoromanzi piccanti, suora laica: la vita di Giò Stajano è costellata di scandali, è una vita unica che ha come sfondo la storia dei costumi e della sessualità degli italiani. "La Contessa" è un romanzo che fa riflettere su un percorso complicato, delicato e molto faticoso, fatto sulla pelle di una persona che è nata ben due volte.
|
|
Belloni Emanuele
Tutto sbagliato. Con CD-Audio
ill., br. Un lavoro in cui si parla e canta di carcere, di detenzioni e di pene ma anche, e soprattutto, di musica e di canzoni che hanno come sfondo il carcere e le storie personali dei suoi abitanti temporanei. Piccole storie di una quotidianità ordinaria se non fosse che si consumano all'interno di un microcosmo fatto di silenzi ipnotici, di partitelle tra detenuti, di gendarmi che si innamorano delle criminali più incallite e delle stesse criminali che, interrogate trovano forse l'ultima voce amica prima di sentirsi chiudere le sbarre del blindo dietro le spalle. E da questo microcosmo si levano le voci dei suoi protagonisti, come nel brano registrato nel braccio G11 di Rebibbia insieme ad un gruppo di detenuti. E altre voci ancora come quella di Nâz?m Hikmet con l'ultimo slancio prima della fuga da Alcatraz, quella vera, quella dei fratelli Anglin nella loro storica fuga durante le ore del corso di canto. E, come a riveder le stelle, la speranza che tutto sia dolce, come dolce è il tempo che un padre trascorre con sua figlia che è la certezza che niente sia, poi, così tutto sbagliato. Con la produzione artistica di Riccardo Tesi e scritti di Belloni, Carlo Bna e Mauro Armuzzi.
|
|
Siragusa Gualtiero
La compagna Lilla
br. La storia di una famiglia siciliana negli anni della seconda guerra mondiale, raccontata attraverso la vita di Lilla, la cameriera-governante che, come accadeva spesso in quegli anni, diventa a pieno titolo parte della famiglia Siracusa. Arrivata giovanissima e mostrando un'intelligenza acuta ed una grande voglia d'imparare, viene iniziata all'alfabetizzazione ed alla cultura attraverso la lettura dei classici e si rivela ben presto uno spirito indomito, sensibile ai valori della giustizia e della libertà, giocando un ruolo attivo in episodi importanti. Attraverso paesaggi e personaggi antichi eppure familiari, la narrazione svela, con una lingua semplice ed elegante, pagine di storia e mette in scena la Palermo degli anni quaranta - ed anche la sua provincia- con immagini in bianco e nero e possibili nuovi colori.
|
|
Cestonaro Silvia
Impressions of London
brossura Il critico britannico Samuel Johnson ha detto a proposito di Londra: "Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, poiché a Londra esiste tutto quello che la vita può offrire". In quel tutto è compreso anche l'amore. Un amore che può sorprenderti una sera d'inizio estate nel cortile di una strada residenziale chiusa oppure mentre ti perdi tra i vicoli nascosti di uno dei quartieri centrali e ti ritrovi a confondere persino destra e sinistra. A volte si tratta di amare la nuova versione di noi stessi che esplode con la meraviglia dei colori autunnali nei Kew Gardens. Sono degli schizzi preparatori, rapide pennellate che delineano quell'incontro, un inizio, un particolare. Sono quell'impressione intensa che solo occhi apparentemente mai incrociati prima sanno regalare, sono mani conosciute eppure mai sfiorate ed emozioni a cui non si era ancora data voce.
|
|
Panarese Virgilio
E se Zeus fosse nato a Napoli?
ill., br. Gennaro Rotondo, ingegnere alla soglia dei quaranta, decide di ritornare a casa, a Napoli. Dopo anni in giro per il mondo e un soggiorno in Inghilterra si concede una seconda possibilità: essere felice nella città in cui è nato. Nel suo nuovo condominio al civico 45 di Vico Lungo Gelso, Ncopp' 'e quartiere, trova una famiglia allargata e nuovi rituali come il banchetto domenicale a casa della signora Virgilia. Ritrova i dialoghi e le passeggiate alla ricerca di una Napoli presocratica, che vive il suo eterno presente nei racconti dei condomini e nella memoria di luoghi, leggende, tradizioni che affondano le radici nella cultura e nella mitologia Greca. Ritrova il parco sommerso di Baia, la Farmacia degli Incurabili e la cappella di San Severo e li riscopre attraverso i racconti del pittore e scultore Peppe o'nano, di Salvatore o'filosofo, di Geppino, estetista femminiello e aspirante youtubber, di Toni Parascandolo, laureato in storia dell'arte ma cantante da matrimonio. In questo teatro ritrovato brulicante di voci e personaggi la parte dell'ingegnere e basta gli sta stretta, decide così di ricavarsi il ruolo del narrastorie.
|
|
Simenon Georges; Frausin Guarino L. (cur.)
Marie la strabica
br. Sylvie ha diciassette anni ed è bella, procace, impudica; ha un seno magnifico, che eccita gli uomini, e prova piacere «a guardarselo, ad afferrarlo a piene mani». Marie, che ha un anno più di lei, è brutta e strabica, timida e spaurita; a scuola le compagne «le giravano alla larga, dicevano che aveva il malocchio». Da piccole, Sylvie le prometteva: «Quando sarò ricca ti prenderò come cameriera, e ogni mattina mi pettinerai». Eppure, di quello che passa per la testa di Sylvie, che adora e disprezza al tempo stesso, Marie intuisce tutto. Sa perché si spoglia davanti alla finestra aperta con la luce accesa, e sa anche che è lei a provocare il suicidio di Louis, il ragazzo ritardato ed epilettico che si aggira di sera nel giardino della pensioncina dove entrambe lavorano. Priva di scrupoli, ferocemente determinata a fuggire quella povertà che le fa orrore, Sylvie lascia la provincia e parte alla conquista di Parigi. Marie, che appartiene alla razza delle creature «segnate dalla malasorte», la segue nella capitale, ma si rassegna all'esistenza mediocre a cui è destinata. Quando, molti anni dopo, le due donne si rincontreranno, sarà Sylvie ad aver bisogno dell'aiuto di Marie, e questa sembrerà assecondarla con la succube arrendevolezza di sempre. Ma forse, questa volta, con il segreto proposito di rovesciare i ruoli: chi sarà, allora, la serva, e chi la padrona?
|
|
Capuana Luigi; Muoio I. (cur.)
Fausto Bragia e altre novelle
br. Pubblicato a Catania dall'editore Giannotta nel 1897, dopo un complesso iter editoriale e contrattuale, "Fausto Bragia e altre novelle", con la sua struttura tripartita, condensa in un unico volume alcuni fra i motivi più cari al Luigi Capuana fin de siècle: l'adulterio e la casistica della passione, il binomio genio-follia, la fobia dell'eros e il potere distruttivo della belle dame sans merci, la suggestione e l'occulto, l'arte di ridere e la sempre fertile pratica della vis comica. Al centro della raccolta, pur in un'ispirazione eclettica e proteiforme, resta il motivo autobiografico della creazione artistica, del profondo travaglio psicofisico connesso all'esercizio stesso della fantasia, dell'angoscioso passaggio dal «concetto» alla «forma». Molti dei protagonisti delle novelle - dal pittore Mario Procci al narratore disilluso Giorgio*** - sono allora riflessi dell'autore, frazioni scisse della sua personalità, maschere letterarie attraverso cui Capuana, io individuale e io-scrittore collettivo, esorcizza i propri turbamenti di «uomo di genio».
|
|
Messina Maria; Di Silvestro A. (cur.)
Tutte le novelle
br. «Ha una bravura e una grazia speciale nel troncare i suoi racconti, che veramente non finiscono mai di raccontare»: questo giudizio di Antonio Baldini ci aiuta a illuminare il percorso novellistico di Maria Messina. Una scrittrice che esordisce facendo propria in tutta la sua profondità la lezione di Verga (e apparendo in questo "scolara" ben più scaltrita di quanto potesse immaginare Borgese), per poi aprire la trama del suo narrare a un'incompiutezza pienamente novecentesca. Dopo aver seguito un modello fedele al tracciato del "maestro", ella approda a una modalità di racconto in cui alla maggiore fragilità dell'intreccio si accompagna una più acuta analisi della psicologia dei personaggi femminili. Tuttavia, anche nel momento in cui, per ambientazioni e storie prescelte, la sua narrativa sembra allontanarsi dalla stella polare verghiana, il richiamo dei nuclei primari e delle immagini fondanti di quel mondo è pronto a riaffiorare. Di questo dialogo fatto di consensi e dissensi, all'insegna di una visione dell'esistenza come transito, dove il tempo segna parole e corpi di vinti "vecchi" e "nuovi", danno prova i testi qui raccolti, comprendenti la novellistica "maggiore" della Messina, da «Pettini-fini e altre novelle» (1909) fino all'ultima silloge «Personcine» (1921), con un'appendice di racconti mai apparsi in volume.
|
|
Pirolli Armando
Il vento avrebbe detto sì
br. Alessandro è un infermerie soddisfatto della sua vita e della sua quotidianità nella quale di colpo irrompe Milla, una ragazza enigmatica. Incontrarla tutti i giorni diventa per lui una necessità, un bisogno insopprimibile che lo porterà a immergersi nei meandri del proprio Io e a venire a conoscenza di aspetti sconosciuti del proprio passato. L'autore, con questo romanzo ricco di colpi di scena, ci accompagna alla scoperta di una vicenda al limite tra sogno e realtà dove mai nulla è come sembra e niente può esser dato per scontato.
|
|
Roscia Massimo
Il dannato caso del signor Emme
br. Restituire dignità, onorabilità e reputazione a una figura non trascurabile del Novecento italiano, sferzante, raffinata, sensibile, ma che rischia l'oblio come tante altre vittime della "damnatio memoriae": questo è l'obiettivo di Carla, ex giornalista, specializzata in topografia della miseria e della disperazione e perennemente votata al prossimo. Per farlo dovrà ricomporre la vita e le opere del fantomatico Signor Emme e mettere insieme un fascicolo da sottoporre al giudizio dell'oscura "Congregazione dell'Indice delle vite cancellate e delle opere proibite". Siamo in un'Europa totalmente lacerata, mosaicizzata in una miriade di piccoli stati, separati da dogane, muri, filo spinato, e in un tempo in cui passato, presente e futuro sono deliberatamente mescolati. A bordo di un vecchio scuolabus (forse rubato), trasformato in camper e targato Zagabria, Carla intraprende un folle e strampalato viaggio che le regalerà incontri con più o meno noti personaggi, accompagnata dai due figli gemelli: il primo è un bambino prodigio "in grado di risolvere equazioni differenziali lineari omogenee del secondo ordine a coefficienti costanti o confutare il teorema di Fermat"; il secondo, nonostante lo stesso patrimonio genetico, è candido, simpaticissimo, ha una sensibilità tutta sua di percepire il mondo ed è a suo modo geniale. Insieme a loro viaggia lo zio Giordano, autore del trattato filosofico "De gli eroici furori", arso vivo a Campo de' Fiori. Prima della stesura di questo romanzo, Massimo Roscia ha svolto un lungo lavoro di ricerca documentale/storiografica nel Fondo "P.M.", custodito presso una biblioteca romana, visionando un patrimonio archivistico vasto ed eterogeneo. Tra manoscritti, appunti stenografici, diari, ritagli di stampa, opere edite e inedite, fotografie, una fitta corrispondenza con direttori di giornali, editori e lettori, poesie e appunti di viaggio, Roscia si è avventurato nella grande varietà dei temi di cui il Signor Emme si è occupato: le due guerre mondiali, la politica internazionale, la tutela ambientale, il turismo culturale, la lingua italiana, la gastronomia, l'enologia, per trarne un romanzo tra il vero, il verosimile e il falso, sicuramente colto e divertente. Solo alla fine del romanzo scopriremo chi è questo fantomatico Signor Emme.
|
|
Negretti Angelica
The choice is yours
br. Konrad, giovane sensitivo, si ritrova a compiere scelte estremamente difficili. Nonostante tutti i raggiri e le delusioni che subisce, non perde mai il coraggio e la voglia di vivere. Solo alla fine, riuscirà a superare tutte le difficoltà e a maturare la scelta giusta.
|
|
Verne Jules
Il giro del mondo in ottanta giorni
br. Phileas Fogg, meticoloso gentiluomo inglese con tanto di cilindro e favoriti, non sembra il tipo da affrontare imprese avventate; ma per vincere una scommessa al club è pronto a fare il giro del mondo, e in meno di ottanta giorni. Per l'impresa utilizzerà tutti i mezzi di trasporto più moderni: ferrovie ancora in costruzione, piroscafi, navi a vapore e persino il dorso di un elefante. Fondamentale sarà l'aiuto di Passepartout, fedele maggiordomo dalle mille risorse, e di Fix, detective deciso a far indossare le manette a Fogg appena messo piede sul suolo inglese. Riproposto in una nuova traduzione di Bérénice Capatti, uno dei più noti romanzi di Verne, che racconta il fascino del viaggio e della conquista, l'ebbrezza di una scommessa, il gusto amaro della sconfitta e, alla fine, anche quello dolce della vittoria.
|
|
Russo Emilio Paolo
Dedalo e i labirinti. Viaggio di Luca nella sua scuola
ril. "Dedalo e i labirinti" ci propone il quadro appassionante, polemico e vivace della scuola italiana tra Novecento ed oggi, in un racconto nel quale l'autore - dopo una vita intera dedicata all'insegnamento e alla direzione di istituti scolastici - ne ricostruisce lo svolgersi sdoppiandosi nei due protagonisti del libro, l'io narrante, senza nome, e Luca, professore e preside, per il quale la scuola è stata ragione di vita. La curvatura saggistica, che arricchisce il racconto, agile e vivo nello stile, si trasforma propriamente nel romanzo di un viaggio in treno, viaggio che porta i due alle terre della loro origine, il Meridione incantato delle loro nostalgia e della loro formazione. Nel racconto, l'io narrante svolge soprattutto la funzione dell'ascoltatore, tuttavia reattivo e partecipe; Luca evoca le esperienze scolastiche dall'infanzia all'Università nel tempo mitico del Sessantotto, fino alla direzione di istituti scolastici in Romagna, divenuta sua terra d'elezione: e dunque ricostruisce il labirinto dedaleo della sua vita, le polemiche, le passioni, gli uomini e le donne delle sue esperienze, specie nel luogo - la scuola - che più di ogni altro, al di fuori degli affetti familiari, ha segnato la sua esperienza d'uomo.
|
|
Busi Aldo
Seminario sulla gioventù
br. "Seminario sulla gioventù" è la storia di un'autoeducazione selvaggia, quella di un ragazzino della campagna lombarda che per leggere il mondo si affida solo ai propri sensi e al proprio cervello, smascherando le menzogne delle autorità costituite, siano queste la famiglia, il maestro o il prete del paese. La sua è una strada fatta di seduzioni e di fughe, percorsa con le essenziali ma vitalissime risorse di cui dispone, lungo la quale, tra Milano, Parigi e Londra, incrocia una quantità di personaggi che gli offriranno altrettante opportunità di scoprire il mondo e, prima e più di ogni altra cosa, se stesso. Un'opera fondamentale della letteratura del Novecento e il folgorante esordio di uno scrittore unico nel panorama italiano. Dalla virgola tolta alle quindici righe di romanzo scritte ex novo dall'autore, sono circa 450 gli emendamenti apportati in questa nuova veste editoriale del 2021.
|
|
Rigiani Davide
Il Tullio e l'eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino
ill., ril. I Ghiringhelli sono una strampalata famiglia italosvizzera che abita nel Canton Ticino, in una casa piena di gatti che si chiamano come avverbi o congiunzioni. La signora Ghiringhelli è una donna imperturbabile e pragmatica che lavora nella sede luganese della Banca d'Elvezia, il signor Ghiringhelli è un poeta avanguardista che traduce in quartine guide e manuali d'istruzioni, la figlia grande è un'adolescente sempre imbronciata. E poi c'è il Tullio. Il Tullio fa la quinta elementare, ed è un bambino timido e silenzioso, che cerca di passare inosservato. Ma nella sua smisurata immaginazione vive e pulsa un'intera città popolata da supereroi, alieni, piante carnivore parlanti, Roger Federer, cavalieri medievali e tutto quello che può abitare la fantasia di un bambino di dieci anni. Il Tullio presta più attenzione a loro che ai maestri, ragion per cui a scuola va così così. Ma una sera trova un eolao, e se hai un eolao non puoi proprio passare inosservato. Tra superlativi iperbolici, girondi stornati e animali fantastici, sui sentieri dell'assurdo tracciati da Gianni Rodari, Pennac e Vonnegut, dai film di Wes Anderson o dai fumetti di Calvin & Hobbes, Rigiani ci ricorda che felice e sovversiva sarabanda possa essere la letteratura. Un gioco spericolato con la lingua, una trovata esilarante, la messa a soqquadro di quella metafora dell'ordine universale che è la Svizzera.
|
|
Di Bruno Francesco
Me & John (Lennon)
br.
|
|
Tabai Sonia
La ragazza di Monteluna
br. Deva e Andrea si ritrovano dopo vent'anni, consapevoli di non aver realizzato i loro sogni. Sono sempre andati di corsa, lasciando passare ore, minuti e giorni senza mai voltarsi indietro e senza mai fermarsi, fino a quando si sono accorti che non c'era più tempo e lo spazio si era fatto troppo stretto, angusto e mortale. Non potevano più aspettare, dovevano cambiare la loro vita o la vita avrebbe cambiato loro per sempre. Nel romanzo si snoda un percorso "iniziatico" in cui si intuisce quanto la Letteratura possa salvare la vita e quanto la Natura incontaminata possa essere medicina per l'anima e lo spirito.
|
|
|