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Kang Han
La vegetariana
br. "Ho fatto un sogno" dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l'ideale di un'estatica dissoluzione nell'indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell'ordinario quando si inceppa il principio di realtà - proprio come avviene nei sogni più pericolosi.
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Kawabata Yasunari; Amitrano G. (cur.)
La danzatrice di Izu
br. Scritto nel 1926 e divenuto a partire dal dopoguerra immensamente popolare, "La danzatrice di Izu" è la storia dell'iniziazione di uno studente che, per scacciare i suoi «tormenti di ventenne», si mette in viaggio verso la penisola di Izu. Un viaggio - nei colori autunnali di boschi incontaminati, catene montuose e scoscese vallate - che lo segnerà per sempre, giacché, grazie all'incontro con una giovane artista girovaga, scoprirà la pura bellezza. Kaoru ha lunghe gambe che rendono il suo corpo simile a un giovane albero di paulonia, occhi magnifici, e quando ride pare che sbocci: ma soprattutto colpisce in lei la semplicità piena di stupore, il candore infantile nel mettere a nudo i sentimenti. Effimera, evanescente, ineffabile nella sua assoluta naturalezza, la bellezza è dunque - come ci rivelano due magnifiche conferenze del 1969 che costituiscono il secondo pannello di questo libro - 'ichigo ichie', cioè incontro unico e irripetibile, miracolosa combinazione di elementi insostituibili: come il prezioso tè che viene raccolto nella prefettura di Shizuoka la ottantottesima notte dopo l'inizio della primavera, capace di regalare eterna giovinezza, lunga vita e salute. Scoprire e registrare fugaci momenti di bellezza nell'arte, nella natura, nella vita di ogni giorno, e insieme la gioia e il dolore che suscita la sua impermanenza è precisamente, per Kawabata, la funzione della letteratura giapponese.
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Bolaño Roberto
Lo spirito della fantascienza
br. I lettori di Bolan?o l'hanno capito da tempo: l'universo narrativo di questo autore (oggetto di un culto fervido quanto ormai diffusissimo) è simile a una ragnatela, a un labirinto, alla mappa di un'isola misteriosa, a una galleria degli specchi come quella della "Signora di Shanghai", a una scacchiera, a un campo gravitazionale - o a un complesso organismo vivente. In ogni suo libro, infatti, quasi in ogni sua pagina, vi sono tracce, indizi, sintomi che rimandano ad altro, a qualcosa che era già - o che sarebbe poi stato - presente in altri libri. Qui, sullo sfondo di una Città del Messico concretissima e fantasmatica al tempo stesso, assistiamo all'iniziazione alla vita e all'amore di «un goffo poeta di ventun anni», «un nuovo arrivato piuttosto pretenzioso», il quale divide una stanza sul tetto con un giovanissimo scrittore che non esce mai di casa, vede topi mutanti sul soffitto e scrive lettere liriche e deliranti ad autori nordamericani di fantascienza. Un filo narrativo al quale (come sempre in Bolan?o) se ne intrecciano altri: le lezioni radiotrasmesse del responsabile dell'Accademia della Patata di Santa Bárbara, scene della seconda guerra mondiale, aneddoti su altri scrittori... In questo libro - che è in sé stesso un rito di iniziazione, e un ritratto dell'autore da giovane - la scrittura di un Bolan?o non ancora trentenne è letteralmente sfrenata: un fuoco d'artificio di effetti speciali, apparizioni, visioni, allucinazioni, sogni psichedelici e scene surreali - quasi una scrittura «in acido». E invece gli appunti che troviamo in appendice al volume rendono conto dell'intenso e meditato lavoro di messa a punto dell'architettura del romanzo.
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Landolfi Tommaso
A caso
br. Non è amabilmente consolatore, il mondo di Landolfo, né amichevole, né tantomeno compiacente. Estraneo, piuttosto, luminosamente torbido e degradato. E, come in questa raccolta di racconti del 1975 - l'ultima sua -, più che mai urtante, percorso com'è da un eros luttuoso e sogghignante, da orride agnizioni, da avvilenti confessioni, da personaggi oltraggiati dalla vita, feriti dall'«invalicabile stridore» che li separa dagli altri, torturati da un'animale e irrimediabile tristezza. Sicché ogni racconto cela una sorpresa che ha su di noi lo stesso effetto di «un'unghia che stride contro un vetro, o d'una carezza contropelo» (I. Calvino): ci fa rabbrividire, e subito vorremmo scacciarla. Invano: incapsulata in una lingua tanto inconsueta quanto secca, lucida ed esatta, ogni immagine torna a riaffacciarsi, come una piccola testa malevola. Il fatto è che per Landolfi, uccisa ogni speranza, dobbiamo accontentarci «di gioie ambigue, torte e per giunta fuggevoli». Non c'è altra via di scampo, se non, estremo rimedio, un «genosuicidio» capace di liberarci da una «abominosa storia».
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Ritondale Roberto
Il sole tra le mani
br. Novembre 2004. Aldo Montesi, emigrato da Milano a Napoli, è uno strano voyeur del lutto: incapace di provare emozioni, ruba lacrime straniere nei cimiteri più singolari. La sua vita trascorre apatica fino a quando due eventi lo spingono all'azione: le minacce di un gruppo criminale e il dialogo surreale con un impiegato che vuole vendergli un loculo matrimoniale vista mare. Attraverso un viaggio catartico nel suo passato, Montesi cercherà di porre fine alle sue eclissi e di abbracciare la luce, distruggendo tutte le foto che lo riguardano, simbolo di ciò che è stato, e imparando ad aprirsi agli altri.
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Perrotta Tom
The leftlovers. Svaniti nel nulla
br. Il giorno del Rapimento predetto dalla Bibbia è arrivato e voi siete tra quelli che sono rimasti sulla Terra. Cosa fareste? E se invece non si fosse trattato del Rapimento biblico, ma di qualcosa di più oscuro, di una raffica di sparizioni misteriose, apparentemente casuali, che in un momento devastano il mondo, dividendo la storia in un Prima e un Dopo, senza risparmiare nessuno? Come fareste a ricostruire le vostre vite dopo un evento così sconvolgente? Questa è la domanda che devono porsi gli sconcertati cittadini di Mapleton, una comunità suburbana, un tempo tranquilla che, nell'Improvvisa Dipartita, perde più di un centinaio di persone. Kevin Garvey, il nuovo sindaco, vuole accelerare il processo di guarigione, riportando un senso di rinnovata speranza e fiducia nella vita tra i suoi traumatizzati concittadini, anche se la sua stessa famiglia sta andando in pezzi. Sua moglie, Laurie, l'ha lasciato per arruolarsi tra le fila dei Colpevoli Sopravvissuti, un culto autoctono i cui membri devono rispettare un voto di silenzio, ma infestano le strade della città come "promemoria viventi" del giudizio divino. Il figlio, Tom, ha abbandonato l'università per seguire un improbabile profeta che si fa chiamare Santo Wayne. Solo la figlia adolescente, Jill, rimane con lui, ma non è più la ragazza dolce né la studentessa modello di un tempo. Da questo romanzo la serie televisiva HBO "The leftlovers".
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Pound Ezra; Gallesi L. (cur.)
Carta da visita
ill., ril. Poesia, storia, economia: ecco alcuni degli argomenti trattati fulmineamente da Ezra Pound in questo suo biglietto da visita, che offre al lettore curioso, l'unico che ai suoi occhi meriti la fatica dello scrittore, un'intensa raccolta di pensieri e aforismi che sono altrettante munizioni per quella battaglia ingaggiata dall'autore dei "Cantos" contro la pigrizia intellettuale. A quasi quarant'anni dall'ultima edizione (Scheiwiller, Milano 1974), Bietti ripropone le attualissime pagine di "Carta da visita", corredate da un saggio di Luca Gallesi dedicato alla vicenda biografica del poeta americano.
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Del Curatolo Annamaria
In fondo al mare
br.
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Everett Percival
Non sono Sidney Poitier
br. Los Angeles, 1968. Nato dopo due anni di gravidanza isterica da una madre, la signora Poitier, non proprio sanissima di mente e che a memoria d'uomo non aveva avuto rapporti con l'altro sesso, Non Sono Sidney Poitier - sì, si chiama proprio così - porta già nello strampalato nome il segno del suo disadattamento e della sua diversità. Non Sono Sidney, pur somigliando come una goccia d'acqua fin dalla nascita al noto attore americano, e pur assomigliandogli sempre di più con il passare degli anni, non ha niente a che fare con lui, anzi quella sovrapponibilità sarà la sua croce, il perpetuarsi di un passaggio obbligato ogni volta che gli chiederanno chi è, fatto di parossistici distinguo e precisazioni che scateneranno il più delle volte l'effetto contrario. La scalcinata e taccagna madre passa a miglior vita quando Non Sono Sidney ha undici anni, ma non prima di aver effettuato un lungimirante investimento nell'allora sconosciuta Turner Broadcasting System. In pochi anni, il giovane diventa così ricco che lo stesso Ted Turner decide di prenderlo sotto la sua custodia a Atlanta. Deciso per noia a dare una sterzata alla sua vita, Non Sono Sidney si compra l'ingresso al college dove farà il fatale incontro con il professor Percival Everett, docente di Filosofia dell'assurdo, e si fidanzerà con Maggie Larkin, anche lei nera. Ma sarà il desiderio di tornare alle origini che lo porterà a essere accusato dell'omicidio di un uomo identico a lui.
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Fossey Dian
Gorilla nella nebbia
br. È il 1963 quando la giovane Dian Fossey lascia il suo lavoro da educatrice e l'America alla volta del continente nero, con l'obiettivo di studiare una specie di primate di cui si sa poco o nulla: il gorilla di montagna. Dian ha un carattere duro e determinato e riuscirà a trasformare una capanna nel bel mezzo della foresta equatoriale, a più di 3000 metri di quota, nel Karisoke Research Centre, che ancora oggi ospita scienziati da tutto il mondo. Alla fine del 1985 verrà uccisa nel cuore dell'Africa centrale, in circostanze misteriose mai chiarite. Questo libro autobiografico - diventato uno dei testi più importanti e noti nell'ambito dell'etologia - ripercorre gli anni trascorsi a studiare i gorilla, i magnifici incontri con le famiglie di primati, le lotte estreme contro i contadini e le autorità locali, i sacrifici che Dian ha dovuto affrontare per portare a termine il suo lavoro.
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Perrault Gilles
Il ragazzo con gli occhi grigi
br. Francia, giugno 1940. A seguito dell'invasione tedesca, migliaia di sfollati si dirigono verso le regioni del sud, formando delle colonne umane infinite. Tra loro anche una giovane donna della buona società parigina - sposata con un ufficiale dell'esercito - e i suoi due figli: Sylvie di sei anni e Philippe di dieci. Mentre procedono lentamente su una strada di campagna, compare in cielo uno Stuka tedesco che a tradimento comincia a mitragliare i civili, provocando una strage. Solo grazie al tempestivo intervento di un ragazzo, la donna e i suoi due figli riescono a salvarsi. Jean, questo è il nome del misterioso sedicenne, è un tipo dai modi rozzi, dall'aria impenetrabile, ingentilita solo da bellissimi occhi grigi. Nonostante la giovane età, si rivela indispensabile, fronteggiando i pericoli di una situazione caotica e senza più regole. A venir meno però non sono solo le leggi di ordine pubblico, ma anche i tabù e i conformismi della società del tempo, permettendo ai protagonisti di esplorare i propri desideri con più libertà. Una concessione fugace ai veri sentimenti, capace di prefigurare vite e mondi diversi.
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Leonelli Giuseppe Leo
Santiago
brossura
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Guareschi Giovannino
Don Camillo della Bassa
br. Nel "Mondo piccolo" della Bassa parmense regnano la simpatia, l'ospitalità e una passione politica di un'intensità preoccupante. "E la gente che nasce in quei posti ha la testa dura come la ghisa". Eppure don Camillo e Peppone, sempre affannati a glorificare Dio o il Partito, non scordano mai l'amicizia. E in Don Camillo della Bassa, che raccoglie i racconti di Gente così e Lo Spumarino pallido, intorno alla dispettosa complicità dei due protagonisti si dipanano avventure più vere del vero - baruffe politiche, grattacapi, episodi surreali - in cui la realtà prende spunto dalla fantasia e spesso la supera. Tanto che, scrive l'autore sornione, "più di una volta, un mese o due dopo aver inventato una storia, il fatto accadeva realmente e lo si leggeva sui giornali".
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Dostoevskij Fëdor; Salmon L. (cur.)
Le notti bianche. Testo russo a fronte
br. Lungo un canale di Pietroburgo, nella luce crepuscolare delle notti bianche, un giovane e una fanciulla si incontrano per la prima volta. Sospesi tra realtà e rêverie, i due intraprendono un dialogo serrato, appassionato e velatamente ambiguo. La situazione pare preludere a un epilogo romantico; tuttavia, al quarto incontro notturno, nel momento in cui si realizza il sogno della fanciulla, s'infrange quello del giovane, costretto a tornare alla sua solitaria realtà. Questo breve romanzo del primo Dostoevskij, che ha come scenario la luminescente e umbratile magia delle notti bianche, viene presentato qui in una nuova traduzione, a cura di Laura Salmon, che propone nella postfazione un'inedita chiave di lettura dell'opera, tradizionalmente considerata il primo approccio al grande romanziere russo.
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Guareschi Giovannino
La calda estate del Pestifero
br. Gigino il Pestifero e la sua ghenga vivono in una grande città, ma non quella del centro affollato di macchine e tram. Vivono in periferia, dove è tutto cemento e asfalto, e questa è l'estate più calda che si ricordi. Per sfuggire all'afa l'unica soluzione è allora andare in campeggio: a mezzi e soldi poi si penserà. E infatti le avventure di Gigino e compagni li conducono in un'immensa villa abbandonata, splendido quanto insperato ostello per delle vacanze improvvisate. Ma le cose non sempre filano lisce fino in fondo: così, quando in piena notte strani rumori rompono la quiete della montagna, Gigino e i suoi si trovano a essere testimoni di malefatte impossibili da ignorare. Che fare? Diviso tra ataviche antipatie di classe e principi morali ben saldi anche nella coscienza di un Pestifero, Gigino è costretto a compiere una scelta importante. In questa storia avventurosa, in cui non manca un pizzico di soprannaturale, Guareschi insegna a diffidare di false apparenze e pregiudizi per andare in cerca della natura autentica delle persone.
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De Roberto Federico
Novelle
br. La poetica di De Roberto, espressasi al suo massimo nel romanzo I Vicerè, che assieme a L'Illusione e a L'Imperio costituisce la "trilogia degli Uzeda", ma anche nella sperimentazione di generi di più ampio consumo (Spasimo è in Italia uno dei primi polizieschi), raggiunge nella novellistica, in testi come La disdetta, Il rosario, La paura, ecc., un punto altrettanto alto. I racconti qui presentati in una selezione ricca e originale ripropongono i temi a lui più cari, dove sull'influenza dei maestri del verismo siciliano, Verga e Capuana, s'innestano più moderne sollecitazioni culturali; si spazia dalla vivida pittura politica, d'ambiente, di costume, a una corrosiva analisi psicologica e dei turbamenti dell'eros fino al plurilinguismo grottesco delle cosiddette "novelle di guerra". Una generazione intellettuale disillusa, quella di fine Ottocento, già sfiorata dalle inquietudini dell'incipiente "secolo breve", trova in questo scrittore instancabile e ossessionato dal fallimento una delle sue voci più memorabili.
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Cavazzoni Ermanno
Storia naturale dei giganti. Nuova ediz.
br. Una pazzoide storia d'amore e di gelosia che cresce via via, mentre il giovane studioso innamorato prende appunti per un trattato sui giganti dei poemi cavallereschi, i loro usi, costumi e la loro sgonfia attività sessuale, che li ha portati a degenerare e all'estinzione. Intanto degenera anche la gelosia: lo studioso spera che gli extraterrestri rapiscano chiunque abbia avuto contatti carnali con la sua bella e troppo emancipata signorina. Forse più che una speranza è una truffa, che lui nella sua passione ossessiva subisce. Il romanzo, rispetto alla prima edizione del 2007, è stato abbondantemente revisionato e riscritto dall'autore, con capitoli nuovi aggiunti.
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Bach Richard
Il gabbiano Jonathan Livingston
ill., ril. Il gabbiano Jonathan Livingston non è come tutti gli altri. Se i suoi simili si limitano a composti viaggetti per procurarsi il cibo, lui intuisce nel volo una bellezza e un valore assoluti. Tanto basta per meritargli il marchio dell'infamia e l'allontanamento dallo stormo Buonappetito. Solo, audace, sempre più libero, Jonathan ci accompagna a scoprire l'ebbrezza del volo acrobatico, gli orizzonti emozionanti di mondi nuovi, fino a condurci in altre dimensioni, abitate da gabbiani solitari che hanno la sua stessa fame di perfezione e di verità. Il romanzo-culto degli anni Settanta torna in un'edizione completamente nuova, per la prima volta illustrata dall'artista britannico Ashley Crowley; una versione che comprende anche il nuovo finale, scritto da Bach dopo un'esperienza tra la vita e la morte.
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Bertone G. (cur.)
Racconti di vento e di mare
ril. Affrontare il mare aperto è da sempre l'avventura delle avventure, la sfida da cui originano le più incredibili scoperte, la metafora stessa della vita. Per questo i più grandi scrittori si sono cosi spesso misurati con gli abissi. Di questa sterminata letteratura si raccoglie qui un "gruzzolo" di racconti che cresce via via per accavallamenti, incroci, contrapposizioni, accordi e somiglianze lontane. Si disegna cosi una rotta precisa e appassionante, che salpa da un punto sicuro della mappa per giungere, in quattordici tappe, all'approdo finale. Un lungo viaggio, sospinti dall'inesorabile capriccio del vento. Dal dolore struggente della "vedova ciola" narrato da Melville alle sorprendenti "istruzioni per l'uso del surf" impartite da London; dal racconto-cortometraggio di Roald Dahl su un assurdo tuffo in mare - da cui Hitchcock trasse un episodio televisivo - alla cruda storia dei fratelli Javel e dei loro averi, magistralmente riportata da Maupassant. Fino al resoconto di Moitessier, il più visionario navigatore a vela del dopoguerra, vero cavaliere errante moderno. Ma il mare è anche una categoria del "vedere", dell'immaginare, come nei racconti di Pavese e Montale, in cui si narra l'esclusione o l'inettitudine alla pratica marinara. E cosi il mare di Pessoa, visto da un lido di vacanza, porgerà la promessa di una dolce regressione ai primordi degli elementi, alla libertà originaria, alla calma nostalgia della contemplazione.
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D'Arrigo Stefano; Cedola A. (cur.); Sgavicchia S. (cur.)
I fatti della fera
br. Nel 1960 D'Arrigo consegnò all'editore Mondadori per la stampa una prima redazione di Horcynus Orca, dalla quale furono estratte le prime cento pagine e pubblicate sul Menabò di Vittorini. Già allora Vittorini chiosò con queste parole: "Fa parte di un work in progress ch'io non sono riuscito ad appurare in che anno, e come, e perché, sia stato iniziato, e come sia andato avanti finora, ma che ritengo possa restare soggetto a mutamenti e sviluppi anche per un decennio". Questo libro è la prima stesura del capolavoro di D'Arrigo, pubblicato con il titolo originale.
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Parise Goffredo; Perrella S. (cur.)
L'odore del sangue
br. Roma, fine anni Settanta. Filippo, psicanalista cinquantenne, scopre il tradimento della moglie Silvia, a cui lo lega un sentimento stanco, di sensualità platonica. Lei ha perso la testa per un ragazzo, un picchiatore che incarna lo stereotipo del fascista col culto della forza, e così il loro matrimonio ha una virata radicale. Filippo inizia a proiettare sulla moglie le sue fantasie erotiche, la interroga in modo ossessivo sui dettagli più torbidi della storia, e finisce col costruire insieme a lei una nuova morbosa intimità, in un gioco di specchi travolgente e distruttivo. Scritto con furia da Parise e poi chiuso in un cassetto - "non deve essere pubblicato mai, ma distrutto" - "L'odore del sangue" esce postumo nel 1997, scandaloso e da subito iconico nel restituire con precisione l'anatomia di un amore anziano, perché capace di dissezionare il desiderio e la natura animale dei suoi protagonisti e di tutti noi, che usciamo dalla tana per uccidere o per essere uccisi.
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Turgenev Ivan; Bazzarelli E. (cur.)
Primo amore. Il canto dell'amore trionfante
br. Dalla dolcezza di un'estate nella campagna russa nella prima metà del XIX secolo alla cupa atmosfera di intrigo e magia della corte di Ferrara ai tempi dell'Ariosto. L'innocente amore del giovane Vladimir per la bellissima e affascinante Zinaida, che ai suoi occhi di adolescente incarna l'ideale dell'eterno femminino; la torbida passione di Muzio che, grazie alla magia nera appresa in Oriente, vuole strappare Valeria, che ha respinto il suo amore, a suo marito Fabio. La storia di due amori difficili e impossibili. Ma anche un'analisi dell'amore vissuto come sogno, come rimpianto e anche come mezzo di formazione e della passione sfrenata che non si ferma di fronte a nulla pur di raggiungere il suo scopo.
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Scott Walter
Ivanhoe
br. La vicenda si colloca nell'Inghilterra del XII secolo sullo sfondo dei contrasti tra sassoni e normanni. Ivanhoe, figlio di Cedric, ama, riamato, lady Rowena. Ma Cedric ha deciso di dare in moglie Rowena a Athelstane per riportare una stirpe sassone sul trono e bandisce Ivanhoe, amico del re normanno Riccardo Cuor di Leone. Il giovane va crociato al seguito di Riccardo mentre, assente il re, Giovanni usurpa il trono. Al ritorno dei crociati, Ivanhoe batte tutti i campioni dell'usurpatore. Ma i nobili normanni lo fanno prigioniero con Cedric, Rowena e Athelstane. Vengono però liberati da re Riccardo e Robin Hood. Ivanhoe e Rowena infine si sposano.
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Dostoevskij Fëdor
Il giocatore
br. Scritto da Dostoevskij in soli ventotto giorni per rispettare la scadenza di un contratto, "Il giocatore" racconta la storia di un giovane precettore con la passione del gioco, ma in realtà è l'ennesima acuminata esplorazione del grande russo nei meandri dell'animo umano. Tra baroni tedeschi, conti italiani, gentlemen inglesi e la straordinaria invenzione narrativa della nonna del generale, la "baboulinka", tutti riuniti intorno al tavolo da gioco, si dipana una vicenda che pone sempre al centro di tutto il demone dell'azzardo e quello della vita.
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Diderot Denis; Bianconi P. (cur.)
Jacques il fatalista
br. Opera originalissima e attuale, considerata una delle più importanti della letteratura francese, "Jacques il fatalista" descrive il viaggio a cavallo, le vicende e soprattutto la conversazione, del complesso e loquace servitore Jacques col suo padrone. Non è un semplice romanzo intrecciato in un dialogo teatrale e intercalato con racconti, è un esuberante insieme di narrazione e drammatizzazione, con intromissioni del narratore nel suo immaginario confronto col lettore, e digressioni sui temi più svariati. Denis Diderot coinvolge, sorprende e diverte con intelligenza, umorismo e fantasia e con la sua geniale tecnica narrativa.
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Gao Xingjian
La montagna dell'anima
br. L'opera più nota del premio Nobel per la letteratura 2000. È il racconto, in gran parte autobiografico, di un lungo viaggio nella Cina del sud-ovest, compiuto da uno scrittore perseguitato dal regime e al quale, per errore, è stato diagnosticato un cancro. Il viaggio è dunque l'occasione di un bilancio esistenziale e fonte inesauribile di nuove esperienze. E il libro diviene romanzo picaresco in cui si intrecciano avventure di feroci briganti e tristi storie di fanciulle suicide per amore, saggio enciclopedico sugli animali e le piante della foresta, sugli usi delle popolazioni tribali, sulla storia classica e contemporanea, riflessione politica sulla Cina comunista, ricerca filosofica, storia d'amore...
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Wilde Oscar; Scarlini L. (cur.)
De profundis
br. Oscar Wilde (1854-1900) è stato uno degli scrittori più amati e discussi dell'Ottocento. La sua prosa spregiudicata ha dato alla luce capolavori come "II ritratto di Dorian Gray" e "L'importanza di chiamarsi Ernesto". Nel 1891 intreccia una relazione con lord Alfred Douglas: ne scaturiscono un processo per omosessualità e una condanna a due anni di lavori forzati. Dal chiuso della prigione di Reading scrive "De Profundis", una lettera lancinante indirizzata all'uomo che ama. Muore in Francia, all'alba del Novecento, solo e in miseria.
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Pirandello Luigi
I vecchi e i giovani
br. Dopo lo scandalo della Banca Romana e la repressione nel sangue dei Fasci siciliani, Pirandello scrive il suo unico romanzo storico, doloroso omaggio alla "sicilianitudine", ma soprattutto congedo dall'epopea di Garibaldi, dal Risorgimento e dai sogni della sua giovinezza. Ad animare le vicende del romanzo, che rappresenta l'opera più vasta e complessa di Pirandello, sono aristocratici ancora borbonici, nuovi borghesi arrivisti, plebi inquiete: tutti finiranno trascinati nella polvere. Una scrittura senza un vuoto né un momento di sollievo, che ha il ritmo di una durissima e attuale requisitoria. Introduzione di Andrea Camilleri.
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Woolf Virginia
Romanzi: La crociera-Gita al faro-Orlando-Le onde
ril. Virginia Woolf è tra i maggiori scrittori sperimentali europei, le sue pagine hanno aperto strade inedite al romanzo del Novecento. Ma del Novecento la Woolf è stata anche una vittima, la sua immagine subissata di moderni luoghi comuni: donna emancipata e intellettuale, nevrotica e anoressica, bisessuale e suicida. Intanto lei portava sulla pagina la frammentata vitalità del soggetto contemporaneo: dalla prima opera, "La crociera", legata al romanzo di formazione dell'Ottocento, nel giro di pochi anni passerà alla struttura più ardita di "Gita al faro", in cui il fuoco della scrittura è fissato sulla creazione artistica. In una manciata di mesi arriverà "Orlando", "un capriccio" che rivelerà tutta la sua raffinata capacità di mescolare i generi e diventerà uno straordinario successo di pubblico. Sarà poi la volta di "Le onde", uno dei suoi ultimi romanzi: lo sforzo qui è titanico, la sperimentazione tocca il suo punto più estremo e maturo. Pochi anni dopo, nel 1941, Virginia Woolf sceglierà di abbandonare la letteratura e la vita. Introduzione di Roberto Bertinetti.
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Pratolini Vasco
Diario sentimentale
br. L'adolescenza, la povertà, Firenze, l'amore, la guerra, la guarigione. Raccolta dolceamara e autobiografica, "Diario sentimentale" tocca i temi e le atmosfere più cari a Pratolini, che lo definiva "un libro ancora assolutamente privato", quasi un sognante "congedo della giovinezza". Sono racconti di bambini e adolescenti "sbocciati sugli orti e sulla strada" di periferie campestri o quartieri diroccati. Come Valerio, in "Via de' Magazzini", orfano di madre in una Firenze popolare e falcidiata dalla guerra e dalle malattie. Come i monelli di "Una giornata memorabile", che vivono tra scazzottate di strada, piccoli furti, baci sull'argine dell'Arno. Ugualmente spavaldi, anche se non più fanciulli, sono il narratore delle cronache dal sanatorio e il protagonista di "Il mio cuore a Ponte Milvio": la loro sfida, tenace e sfrontata, stavolta è contro la morte - la malattia, la guerra - che minaccia di portarsi via gli anni più belli. Tutti loro, giovani e meno giovani, ladruncoli o soldati, hanno in comune il cuore: quell'impeto generoso e popolano che li guida attraverso i rovesci della vita, incrollabile e saldo come solo il sogno di un ragazzo può essere.
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Harbach Chad
L'arte di vivere in difesa
br. Quando arriva al Westish College, sulle sponde del lago Michigan, Henry Skrimshander è un ragazzo gracile e spaesato, certo soltanto della propria inadeguatezza. Ma sul campo da baseball si trasforma, e un istinto infallibile lo guida in gesti di una grazia assoluta. Mike Schwartz, il suo mentore e migliore amico, ripone in lui tutte le sue speranze di ragazzone stempiato dal cuore grande e dal futuro incerto, mentre Owen Dunne, il compagno di stanza gay e mulatto, lo confonde con l'inarrivabile spigliatezza dei modi e i lapidari giudizi in fatto di letteratura e blue jeans. Poi c'è Guert Affenlight, il rettore che a sessant'anni ha ceduto alla forza di un sentimento inconfessabile, e adesso lotta felice e sgomento per non soccombere alla marea delle proprie emozioni impazzite. Sua figlia Pella sta per tornare in città con una vecchia borsa di vimini e un matrimonio fallito alle spalle, precoce e irrequieta come il giorno in cui se ne andò. Ma al Westish, tra drammi che incombono e amori incipienti, tutto sta per cambiare. E ciascuno, che lo voglia o no, sarà costretto a fare i conti con quella cosa luminosa e terribile che chiamiamo vita.
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Esopo
Favole. Ediz. speciale
br. La cicala e la formica, la volpe e il serpente, il lupo e l'agnello, la gallina dalle uova d'oro: i personaggi e le situazioni delle favole di Esopo fanno parte da millenni della cultura popolare e non solo, al punto da essere ormai depositati nel profondo del nostro immaginario. E se i protagonisti delle storie sono quasi sempre animali, le doti, i difetti e le virtù che essi incarnano sono intensamente umani: invidiosi o saggi, avidi o coraggiosi, ipocriti o astuti, con i loro stratagemmi, i loro errori ingenui e le loro battute fulminanti compongono davanti ai nostri occhi un mondo semplice ma profondamente autentico, in cui ognuno di noi può riconoscere tratti di se stesso e delle persone che ci circondano. In questa edizione di pregio, le raffinate illustrazioni di Edward Detmold restituiscono alla perfezione - con la loro vitalità naturalistica e la loro vivacità decorativa -l'eterna attualità delle favole di Esopo, facendoci sorridere, e insieme riflettere, davanti all'immutabilità della natura umana.
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Villaggio Paolo
Il secondo tragico libro di Fantozzi
brossura
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Gordon Noah
Medicus
br. Londra 1021. Rob Cole ha solo nove anni quando si accorge di "sentire" l'istante in cui la vita abbandona il corpo. E la scoperta di una vocazione irresistibile: diventare medico. Un obiettivo che lo porta all'università di Ispahan, dove in breve diviene allievo prediletto e assistente di Avicenna, il principe dei medici. Inizia così la storia del leggendario capostipite della famiglia Cole, che si spinge fino in Persia per apprendere i segreti dell'arte della medicina e di quel dono misterioso che gli è toccato in sorte. Un viaggio affascinante attraverso il Medioevo euroasiatico, per scoprire le pratiche mediche di ieri e di oggi e l'etica profonda e antichissima che guida i dottori di tutte le epoche.
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Hill Nathan
Il Nix
brossura Quando aveva nove anni, a Samuel la madre raccontò la leggenda norvegese del Nix: uno spirito che può assumere forme diverse e che ogni tanto appare con le sembianze di un grande cavallo bianco per rapire i bambini. Chicago 2011. Samuel alla soglia dei quarant'anni non sa ancora dire quando lo spirito del Nix gli abbia rovinato l'esistenza. Insegna letteratura inglese al college, di notte è schiavo di un gioco di ruolo online ma i piani erano stati altri: doveva diventare uno scrittore di successo. Poi una voce al telefono cambia il suo destino. Un avvocato lo convoca perché risulta essere il figlio della donna che ha lanciato una manciata di sassi contro il candidato repubblicano alla presidenza; un fatto minimo, che già infiamma tutti i media nazionali. Il punto è che Samuel non vede la madre Faye dal giorno lontano in cui lei abbandonò all'improvviso la famiglia. È esattamente questo il momento di fare i conti con quello strappo: cosa e chi avevano spinto Faye a partecipare ai movimenti di protesta del '68? Come ha vissuto Samuel gli anni della sua assenza? In questa travolgente ricerca storica e dell'anima, a guidarci è una scrittura in piena, capace di dar voce a una girandola di personaggi, tutti in primo piano, ognuno custode di un'umanità preziosa.
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Jennings Gary
I nomadi
brossura
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Flaubert Gustave
L'educazione sentimentale
brossura Nel 1840 Frédéric Moreau, giovane baccelliere, sogna intense passioni e grandi successi artistici. Turbato dal fascino di Mme Arnoux, stabilitosi a Parigi, cerca di rivederla. Nel frattempo frequenta giovani ambiziosi tra i quali Deslauriers che aspira al potere politico. Frédéric non riesce però a imporsi in nessun settore e la sua vita oscilla tra facili amori, il gran mondo e l'amore che prova, nonostante tutto per Mme Arnoux. Col passare degli anni tutti i sogni si infrangono e resta solo la sensazione del fallimento.
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Zola Émile; Bellonci M. (cur.)
Nanà
brossura Nana Coupeau è fuggita dalla sua famiglia e dalla miseria. Diventata attrice, si diverte a umiliare i suoi spasimanti, primo fra tutti il conte Muffat che la mantiene principescamente. Incapace di amare altri che il suo bambino, avida di lusso e di piaceri, Nana finisce coll'essere abbandonata da Muffat e col rovinarsi economicamente. Morirà di vaiolo, mentre nelle strade echeggia l'annuncio della dichiarazione di guerra alla Prussia.
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Dostoevskij Fëdor
I demoni
brossura Petr Verchovenskij, guidato ideologicamente dal demoniaco Stavrogin, è a capo di un'organizzazione nichilista e lega i suoi seguaci con una serie di delitti. L'ultima vittima è Satov, un ex-seguace convertitosi alla fede ortodossa. Per coprire il delitto Petr obbliga Kirillov a scrivere una lettera di autodenuncia, prima di suicidarsi. Altri delitti, apparentemente immotivati, seguono e solo il suicidio di Stavrogin che si impicca nella soffitta del suo appartamento, sembra pore fine all'azione di questi "demoni.
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Jerome Jerome K.
Tre uomini a zonzo
brossura
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Svevo Italo
La coscienza di Zeno
brossura La storia di Zeno Cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. E' il capolavoro di Svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del Novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.
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Proust Marcel
Alla ricerca del tempo perduto. I Guermantes
brossura
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Goethe Johann Wolfgang
I dolori del giovane Werther
brossura Sulla scia del ricordo per un amore infelice, Goethe scrisse nel 1774 il romanzo epistolare "I dolori del giovane Werther", che ottenne un immediato successo e suscitò accesi dibattiti per la sfida - ben leggibile sotto la superficie sentimentale - lanciata alle convenzioni che reggevano la società dell'epoca. Centro dell'opera è l'amore di Werther, giovane dall'animo estremamente sensibile, per Lotte, già fidanzata a un amico e per questo irraggiungibile. Ma i tentativi del protagonista di fuggire da questa relazione disperata sono tutti votati al fallimento, e a Werther non resta che la tragica risoluzione del suicidio. Tuttavia, il romanzo è molto più di una semplice tragedia amorosa: è una potente rappresentazione del drammatico contrasto tra purezza d'animo e i compromessi chiesti dalla vita in società, è uno specchio dell'anima in cui tutte le passioni si fondono nel fuoco incandescente dell'amore.
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Arnim Elizabeth von
Mr Skeffington
br. All'approssimarsi del suo cinquantesimo compleanno Fanny, che ha da tempo divorziato da Mr Skeffington e ha vissuto molte altre storie senza pensare più a lui, è sorpresa dal riaffiorare dei ricordi che la riportano alla propria giovinezza, quando era bella e ricca di fascino. Per una serie di circostanze, ma anche per volontà deliberata, ritrova gli uomini che aveva conquistato un tempo: ma tutti si sono fatti una nuova vita e non intendono rimettersi in gioco. Attraverso una serie di incontri spesso esilaranti che mettono a nudo con la consueta fine sensibilità i vari aspetti del comportamento maschile, Fanny è costretta a rendersi conto del peso che ha avuto nella sua vita una bellezza ormai svanita. Se vuole sopravvivere deve confrontarsi con una diversa percezione di sé e riorganizzare la propria esistenza.
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Arnim Elizabeth von
Uno chalet tutto per me
br. Estate 1919. Oppressa da una profonda tristezza causata dagli orrori della guerra, Elizabeth si rifugia nel suo chalet svizzero. Arriva sola, l'animo rabbuiato dalle pesanti perdite subite e consapevole della malvagità umana, nella casa tra i monti che fino a pochi anni prima riecheggiava della presenza e delle risate di numerosi amici. Vuole ritrovare la gioia di vivere, scuotersi dall'apatia, tornare ad amare la natura, ad apprezzare i fiori e i panorami incantevoli che la circondano. Non è un'impresa facile, ma lentamente comincia a riaccendersi in lei una sottile vena di energia. Anche per il suo compleanno è sola. Concede ai domestici un giorno di libertà e si accinge a dedicarsi a qualche lavoro pesante che la costringa a non pensare, quando le arriva un regalo inatteso: due donne inglesi, reduci da un'escursione e in cerca di una pensione dove trascorrere la notte, giungono per caso allo chalet. Elizabeth le invita a pranzo, poi per il tè, quindi a rimanere con lei per alcune settimane. E dalla loro presenza nascerà la promessa di una nuova felicità. Pieno di scene divertenti e intriso della solita lieve ma spietata ironia che contraddistingue lo stile di Elizabeth von Arnim, "Uno chalet tutto per me", scritto in forma di diario, ci offre una serie di pensieri profondi sull'importanza del preservare la vita e sull'insensatezza della guerra.
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Ogawa Yoko
L'isola dei senzamemoria
ril. In un tempo non precisato, su un'isola senza nome l'intera popolazione progressivamente smette di ricordare. Come per un'inspiegabile epidemia della memoria, sparisce l'idea di qualcosa, quindi sparisce la cosa stessa. Un giorno dopo l'altro, l'epidemia colpisce tutto e tutti. Nottetempo un guizzo inatteso, e gli uccelli è come se non esistessero più: cancellati dalla mente, vibrano nell'aria come meteore senza senso. Che cos'erano le fotografie e i francobolli, cosa i frutti del bosco e le caramelle? Che cos'era il suono del carillon, cosa il profumo delle rose? Dimenticati, i fiori vengono gettati nel fiume, per sbarazzarsi di ciò che è inutile oramai. Gli abitanti dell'isola non ricordano più i traghetti, non sanno più andarsene. Gli abitanti dell'isola non ricordano più la funzione di gambe e braccia, non sanno più muoversi. Gli abitanti dell'isola bruciano i libri su un rogo per disfarsi di quegli oggetti di carta che nessuno è in grado di usare. La Polizia Segreta vigila sull'oblio collettivo, perseguitando chi, per cause misteriose, non riesce a dimenticare. Vigila e perseguita chi dei libri vorrebbe ancora servirsi, come un'autrice e il suo editore, impegnati a difendere la memoria attraverso la narrazione scritta, ultimo baluardo contro la cancellazione della coscienza. Nell'Isola dei senza memoria di Yoko Ogawa la dimenticanza si fa regime totalitario, sistema di sorveglianza, come nelle migliori distopie e nelle peggiori deviazioni del reale. Una fiaba allegorica e oscura, terribilmente vera, sul potere della memoria e la devastazione generata dalla sua perdita, che equivale alla perdita dell'umanità; sulla speranza della letteratura come ultima traccia del nostro labile passaggio sulla Terra. Yoko Ogawa scrive così il surreale libro nero di un mondo in cui il divenire è svuotamento e la vita persecuzione; in cui alienazione e separazione dal senso sono le uniche costanti nel buio grottesco della natura umana.
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Schnitzler Arthur
Fuga nelle tenebre
br.
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Schnitzler Arthur
Gioco all'alba
br.
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Andríc Ivo
La corte del diavolo
br.
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Sciascia Leonardo
La scomparsa di Majorana
brossura
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