Professional bookseller's independent website

‎Hitler‎

Main

Number of results : 7,260 (146 Page(s))

First page Previous page 1 ... 61 62 63 [64] 65 66 67 ... 78 89 100 111 122 133 144 ... 146 Next page Last page

‎Kershaw Ian‎

‎Il «mito di Hitler». Immagine e realtà nel Terzo Reich‎

‎br. Pochi leader politici del secolo scorso hanno goduto di un favore popolare maggiore di Adolf Hitler negli anni successivi alla sua presa del potere nel 1933. Ma non bastano la sua personalità, le sue fissazioni ideologiche e il suo magnetismo a spiegare un consenso quasi plebiscitario, al limite dell'adorazione. lan Kershaw, tra i massimi esperti mondiali di storia del Terzo Reich, sposta quindi la sua attenzione da Hitler alla costruzione della sua immagine e alla ricezione di tale immagine da parte della popolazione tedesca. Maestri delle nuove tecniche di propaganda, i nazisti le usarono facendo leva sulle opinioni, sui pregiudizi e sulle paure esistenti, terreno fertile su cui il culto del Rihrer poté attecchire. Il «mito di Hitler» ricostruisce analiticamente la creazione dell'immagine del Fùhrer; la formazione del mito, dal 1920 al 1940, il culmine della popolarità, 1940-41, fino alla sconfitta e al disastro finale.‎

‎Colonna Crupi Franca‎

‎La psicobiografia di Hitler. Per andare oltre il mito ed il pregiudizio‎

‎ill., br. «Hitler è stato definito un "mostro" o un "folle" dimenticando la normalità dei molti, certamente troppi, che si sono identificati in lui, lo hanno seguito con fanatico bisogno di trovare risposte e soluzioni in un complicato gioco di seduzione reciproca. Gli appellativi "mostro" e "folle" troppo spesso nel comune lessico sono affibbiati a tutti coloro le cui condotte inqualificabili ed indegne deviano decisamente da ciò che per convenzione consideriamo normale. Perché i mostri che abitano l'inconscio individuale e collettivo vivono nelle favole e nei miti, ma non esistono nella realtà. La parola "mostro" è un simbolo in cui si condensano tutti gli aspetti che razionalmente non accettiamo della nostra umanità e Hitler e i nazisti erano esseri umani, cittadini, uomini e donne come tutti. E così la follia che è una distorsione dalla realtà oggettiva; e anche questo appellativo non si può attribuire ai nazisti che agirono razionalmente, lucidamente e freddamente, consapevoli delle loro azioni. Intorno a Hitler e associati è stato creato un mito, che ha condotto ad un'idealizzazione che finisce poi nell'enfatizzazione, falsificando la reale natura e statura del personaggio.»‎

‎Dalle Luche Riccardo; Petrini Luca‎

‎Adolf Hitler: analisi di una mente criminale. Psicologia e psicopatologia del nazismo. Ediz. ampliata‎

‎br. Nella sterminata letteratura sul Terzo Reich quest'opera, interamente revisionata e ampliata rispetto alla precedente edizione, rappresenta un unicum: essa infatti porta in rassegna in maniera dettagliatissima tutti gli aspetti della storia personale di Hitler, della sua interazione col popolo tedesco, e dell'organizzazione del genocidio perpetrato dalle politiche naziste, che possono avere una pertinenza psicopatologica. Si passa dai numerosissimi tentativi interpretativi e diagnostici che molti psichiatri, a partire dall'epoca della Seconda guerra mondiale, hanno attuato sulla personalità del Führer - giungendo a risultati diagnostici eterogenei ma che, nel complesso, concordano nell'evidenziare la presenza di numerosi aspetti psicopatologici nella sua personalità e nel suo comportamento -, all'analisi della regressione di massa trascinata dal legame ipnotico con un leader carismatico: un intero popolo evoluto sul piano scientifico, tecnologico, culturale e filosofico, composto da persone comuni e normali, è stato trasformato nell'esecutore efferato di convinzioni totalmente irrazionali. Pur muovendosi nell'ambito di uno scetticismo metodologico rispetto a una seducente spiegazione psicopatologica del complesso fenomeno storico del nazismo, che ovviamente è stato sostenuto soprattutto da fattori politico-economici e anche ideologici, scientifici e para-religiosi, gli Autori hanno inteso di porre in risalto la particolare regressione psicologica necessaria alla esecuzione criminale delle decisioni politiche, che porta alla luce alcuni meccanismi psichici basici evidenziabili anche a livello di micro e macro-gruppi in ogni contesto antropologico. Prefazione di Paolo Francesco Peloso.‎

‎Cartier Raymond‎

‎Il Napoleone del III Reich‎

‎br. Tra gli infiniti studi di carattere vario dedicati a Hitler (storici, psicologici, biografici, persino esoterici) "Il Napoleone del terzo Reich" si segnala per una caratteristica unica: non tratta la complessa personalità del dittatore nazista col metro tipico degli storici anglosassoni, ovvero imputando a una follia insanabile ogni atto e ogni decisione di Hitler. Al contrario, Cartier (che si fonda sulle dichiarazioni "private" raccolte al processo di Norimberga) delinea l'immagine di Adolf Hitler per quella che realmente fu: ossia quella di un lucido, spietato e assolutamente autonomo tecnocrate della guerra, di un capo militare che, nella prima parte del conflitto, ebbe idee tanto geniali da conquistare l'Europa occidentale in pochi mesi, impresa mai riuscita a nessuno, e al quale l'intera casta militare degli junker prussiani obbedì ciecamente dal primo all'ultimo giorno di guerra. Uno studio controcorrente ancora oggi, poco diffuso nel nostro paese. Cartier era un democratico conservatore che visse l'occupazione nazista della Francia in prima persona, conobbe personalità di rilievo del Terzo Reich e affrontò la complessa e terribile storia di Hitler e del Nazionalsocialismo germanico con gli strumenti dello studioso indipendente, evidenziando un lato della storia della conquista del potere da parte tedesca: uno studio che ancora oggi fa scuola.‎

‎Galli Giorgio‎

‎Hitler e l'esoterismo‎

‎br. Dopo i volumi dedicati al nazismo magico, Giorgio Galli prende in considerazione l'esoterismo specifico di Adolf Hitler, iniziato a circoli esoterici segreti ma molto attivi. Analizzando accuratamente tutti gli scritti del Fuehrer, l'autore traccia una mappa dell'esoterismo di Hitler, passando per Ernst Jünger, G. I. Gurdjieff, R. Hess e la Società Thule.‎

‎Bertolizio Giorgio‎

‎Gli ultimi dieci giorni di Hitler. Quando la maschera abbandonò il volto‎

‎br. Su Hitler sono stati versati oceani d'inchiostro. Eppure, rimane un enigma. Tanto che Joachim Fest, autore di una monumentale biografia del dittatore, è giunto ad affermare che qualsiasi rappresentazione storica di Hitler sarebbe arbitraria perché vorrebbe rendere comprensibile l'incomprensibile per antonomasia. Oggettivamente, Hitler rimase sempre uno sconosciuto anche per coloro che gli furono molto vicini, spesso stupefatti dalle sue decisioni improvvise, impreviste e imprevedibili. Sicché, di Hitler è rimasta soltanto una maschera impenetrabile dopo tre quarti di secolo dalla sua morte. Le maschere, però, ricoprono sempre un volto.‎

‎Snyder Timothy‎

‎Terre di sangue. L'Europa nella morsa di Hitler e Stalin‎

‎br. 14 milioni di morti. Questa la cifra che da lettori di Timothy Snyder ricorderete dopo aver avuto modo di indagare a fondo le nuove fonti e i moderni studi a sostegno della documentazione di cui lo storico di Yale si serve per reinterpretare in modo originale tutti gli episodi apparentemente noti della Seconda guerra mondiale, ma stavolta come separate sfaccettature di un fenomeno unico. L'Olocausto e le stragi della guerra sono di norma associati ai soli eventi accaduti nei campi di concentramento, ma in questo testo la volontà dello storico è quella di puntare la lente di ingrandimento su diversi protagonisti, vittime e luoghi del conflitto. Le terre di sangue non sono una semplice definizione metaforica ma stanno a identificare delle precise zone geografiche, quei territori dell'Europa centro-orientale, tra Ucraina, Bielorussia, Polonia e stati baltici, dove, tra il 1940 e il 1943, si sono intrecciate le politiche sanguinarie di Hitler e Stalin, oggetto di attacchi contro civili e prigionieri politici, i luoghi in cui i regimi più dittatoriali d'Europa si sono scagliati con la maggiore ferocia. Un saggio in cui la fedeltà della ricostruzione storica non implica la rinuncia all'elemento umano, restituendo con questa trattazione dignità alle vittime e alla loro soggettività, impedendo di pensare a queste persone come a soli numeri. Un'analisi storica che infrange ogni stereotipo e prova a insegnarci a fare ciò che ogni libro dovrebbe: guardare le cose in modo differente.‎

‎Sorge Paola‎

‎Herr Hitler. Nascita di un Führer‎

‎br. La sera del 30 gennaio 1933, per le strade di Berlino sfila una fiaccolata di venticinquemila uomini tra SS e SA. Dalle colonne della Porta di Brandeburgo pende lo striscione: «Führer befiehl wir folgen», 'Führer comanda noi obbediamo'. È la fine della Repubblica di Weimar, è l'inizio di uno dei regimi più efferati della storia dell'umanità. Pochi avrebbero mai immaginato di vedere Adolf Hitler così: apparentemente invincibile, tra folle esaltate, festeggiare la nomina a cancelliere. Non i professori che lo bocciarono quando era solo un ragazzino svogliato. Non Reinhold Hanisch, il suo ex coinquilino a Vienna, come lui povero in canna, che coinvolse nella vendita dei propri quadri. E forse nemmeno Helene Bechstein, la donna che intravide in questo goffo provinciale il micidiale oratore che diverrà tristemente noto a tutto il mondo. Giocando sul confine tra la biografia e il romanzo, con molti episodi raccontati in Italia per la prima volta, questa è la storia vera della radicalizzazione e dell'ascesa di Hitler: infanzia, adolescenza e giovinezza, dalle origini dell'odio per gli ebrei agli incontri che contribuirono a formare il più feroce dittatore del Novecento.‎

‎Hitler e Mussolini. Lettere, documenti, intercettazioni telefoniche‎

‎br. I documenti pubblicati nel presente volume aprono una nuova prospettiva sui fatti politici e militari che vanno dall'estate del 1939 ai giorni del primo governo Badoglio. Le personalità di Hitler e Mussolini emergono vivide, assumendo proporzioni storicamente più esatte. Dalla presentazione di Franco Cardini «...Si tratta della presentazione sostanzialmente fedele e accurata di 67 documenti - in parte in edizione originale italiana, in parte in traduzione dal tedesco - che vanno da un messaggio telefonico del ministro degli esteri del Reich a una serie nutrita di lettere, messaggi fonografici, mozioni di governo, intercettazioni telefoniche, note, verbali di riunioni, relazioni e comunicati vari fino agli ultimi quattro, drammatici "pezzi" che documentano l'eclisse di Mussolini e la sua uscita di scena... Tra i documenti qui editi, i più interessanti riguardano senza dubbio lo scambio epistolare fra Hitler e Mussolini...»‎

‎Chapoutot Johann; Ingrao Christian‎

‎Hitler‎

‎br. «Abbiamo cercato di considerare Hitler un condensato, o se si preferisce come il catalizzatore di forze che si sprigionano dalla vertiginosa mutazione di quei sistemi economici, sociali e cognitivi che costituiscono l'Europa - in particolare l'Europa di mezzo - tra la fine dell'Ottocento e la Grande Guerra e che hanno trasformato il continente, le sue modalità di 'gestire' le masse umane, di nutrirle, guidarle, controllarle e di pensare la dimensione politica. Ciò che si delinea è quindi la storia di un uomo, di un destino, ma anche, per suo tramite, di un oggetto che abbracciò l'Europa e che si autodenominò 'Terzo Reich'. Nel destino di quest'uomo si mescolano infatti militantismo frenetico, speranza imperiale, conquista dell'Europa, guerra ripugnante, inaudito genocidio.»‎

‎Goisis Giuseppe‎

‎Hitler e il nazismo‎

‎br. La dittatura nazionalsocialista ha rappresentato la pagina più buia della storia dell'Occidente; ha indicato che non esistono limiti all'efferatezza cui può giungere l'essere umano. Gli studiosi oggi delineano con sempre maggiore chiarezza il percorso storico-ideologico del nazionalsocialismo, portano nuova documentazione per comprendere se il genocidio degli ebrei e dei non ariani fosse insito fin dall'inizio nel pensiero hitleriano oppure avesse rappresentato una "soluzione" funzionale nel corso della guerra; ma ogni analisi storiografica non può alleviare le responsabilità singole o collettive di queste atrocità, così come non può far rimarginare le ferite che il regime hitleriano ha inferto alla dignità dell'uomo, al diritto alla vita e alla sua integrità fisica e spirituale, che rimarranno per sempre aperte.‎

‎Mabire Jean‎

‎Morire a Berlino. Le SS francesi gli ultimi difensori del bunker di Adolf Hitler‎

‎br.‎

‎Ragionieri Mario‎

‎Hitler e gli ebrei. Vol. 2‎

‎br. In questo secondo volume l'indagine si sposta intorno allo sterminio di massa perpetrato da Hitler e dai tedeschi nazisti. L'autore ricostruisce minuziosamente la storia di una popolazione straziata in modo atroce, nell'Europa occupata dai tedeschi: dalla Norvegia ai Balcani, quindi alla Francia e all'Italia. Se nel primo volume si erano indagate le motivazioni che spinsero alla soluzione finale, ora Mario Ragionieri racconta quali fossero i mezzi e le forze dispiegate per metterla in atto e quali le conseguenze di tale estrema azione sono adesso spiegate fin nei dettagli più macabri. Con questi due volumi Mario Ragionieri torna su una delle ferite più dolorose della storia dell'umanità, svelandone i risvolti più insensati e crudeli, riportando alla luce fonti documentate che attestano ciò che non avreste mai voluto sapere di quel periodo da dimenticare.‎

‎Ragionieri Mario‎

‎Hitler e gli ebrei. Vol. 1‎

‎br. Quando Hitler si apprestava a cancellare dalla faccia della terra un intero popolo le sue tesi e i suoi propositi furono ascoltati e accolti da un'eterogenea massa di persone: operai e imprenditori, cattolici e atei, uomini e donne. Quali furono le motivazioni addotte per giustificare la soluzione finale sono da ritrovare nel suo personale manifesto d'intenzioni, che attinge da secoli di odio e false credenze. In questo primo volume Mario Ragionieri ripercorre le tesi professate da Hitler e indaga gli effetti che quelle parole d'odio hanno avuto sulla popolazione in Germania, in Austria, in Polonia e in Unione Sovietica. Ha inizio così lo sterminio di massa. Mario Ragionieri torna su una delle ferite più dolorose della storia dell'umanità, svelandone i risvolti più insensati e crudeli, riportando alla luce fonti documentate che attestano ciò che non avreste mai voluto sapere di quel periodo da dimenticare.‎

‎Dollmann Eugen‎

‎Hitler e le donne‎

‎ill., br. La vita amorosa di Adolf Hitler rappresenta ancora oggi un mistero, e soltanto Eugen Dollmann poteva proporsi di raccontare la verità, sfatando leggende e miti. Dalla tragica passione per Geli Raubal, alle nozze con Eva Braun prima del suicidio, il Führer appare qui, per la prima volta come un essere umano. Innamorato, romantico, fedele alle regole della cortesia viennese, Hitler nascose a tutti, gelosamente, quelle che considerava le sue «debolezze». Soltanto una volta, durante il viaggio in Italia, non seppe resistere e si fece raggiungere dalla sua compagna. Scomparve da Firenze e la scorta lo ritrovò in un alberghetto la mattina seguente, alle tre, e lo sorprese nell'atto di chiudersi dolcemente alle spalle la porta dell'alcova. Mentre gli agenti lo salutavano, Hitler bevve una limonata e torno ad essere il personaggio ufficiale che il mondo conosceva.‎

‎Rauschning Hermann; Baiocco A. M. (cur.)‎

‎Colloqui con Hitler. Le confidenze esoteriche del Führer e i suoi piani per la conquista del mondo‎

‎brossura‎

‎Kubizek August‎

‎Il giovane Hitler che conobbi‎

‎br. August Kubizek descrive in che modo si formarono il carattere feroce, l'impareggiabile forza di volontà e l'implacabile sistematicità mentale del più ingombrante e scomodo personaggio del secolo scorso. Durante l'adolescenza Hitler è un personaggio alla deriva: ha fallito a scuola, è disoccupato, respinto dall'Accademia d'Arte di Vienna, vive miseramente dipingendo cartoline. Ma dietro quest'apparente inettitudine, Kubizek ci mostra il carattere di un uomo che, da questi inizi, grazie ad una personalità magnetica, diverrà il conquistatore più potente e terribile della storia moderna, riuscendo a mobilitare i peggiori istinti di rivalsa del popolo tedesco.‎

‎Mari Giovanni‎

‎Klausener Strasse. 1970: caccia al cadavere di Hitler. Il diario segreto del Kgb‎

‎br.‎

‎Jäckel Eberhard‎

‎Hitler Weltanschauung. La concezione del mondo del Führer‎

‎br. Già dagli anni Venti Hitler ebbe un'idea precisa dei propri orizzonti politici, da lui stesso definiti come la propria concezione del mondo, la sua Weltanschauung. Delineata nel Mein Kampf, la concezione del mondo del Führer servì a edificare e a esercitare il suo progetto di dominio assoluto. Un programma di violenza e di distruzione disumano, ma innegabilmente nitido ed unitario. In questo libro l'autore tratteggia un quadro completo non solo della Weltanschauung di Hitler, ma anche dell'uomo e della sua opera.‎

‎Cardini Franco; Mancini Roberto‎

‎Hitler in Italia. Dal Walhalla a Pontevecchio, maggio 1938‎

‎ill. Il 3 maggio 1938 Hitler con il suo numeroso seguito arrivava in Italia in visita di Stato. In sette giorni il Führer avrebbe visitato Roma, Napoli e Firenze. Nel dispiegare grandi apparati cerimoniali preparati con cura, il regime fascista volle accoglierlo proponendogli tre «quinte di scenario»: il glorioso passato della nazione che aveva in Roma le radici del suo destino; il mare che essa aveva solcato e dominato e che sarebbe stato ancora suo; l'arte e la cultura che avevano affascinato schiere di viaggiatori venuti da Oltralpe. La visita di Hitler, che seguiva quella fatta pochi mesi prima da Mussolini in Germania, si inseriva in un quadro di politica internazionale quanto mai complesso e il duce, nonostante i discorsi ufficiali, esitava ancora dinanzi alla prospettiva di un'alleanza col Reich. Di lì a poco però, con il «Manifesto della razza», il regime imboccò una strada irreversibile e fatale.‎

‎Orbach Danny‎

‎Uccidere Hitler. La storia dei complotti tedeschi contro il Führer‎

‎ill., br. Nel 1933 Adotf HitLer divenne cancelliere della Germania. Poco dopo, tutti i partiti politici e la libertà di stampa erano solo un ricordo, e il dominio di Hitler sembrava completo. Eppure, nel giro di pochi anni, un improbabile gruppo di cospiratori - insegnanti, politici, teologi, persino un falegname - avrebbe tentato, per molte vie e ripetutamente, di porre fine al regno genocida del Führer. "Uccidere Hitler" restituisce, con il ritmo serrato di un thriller, il drammatico resoconto dei tentativi ingegnosi, nobili, e fallimentari, messi in atto da pochi uomini e donne coraggiosi che si impegnarono in prima persona per provare a cambiare il corso della storia, e getta una luce brillante e di speranza, persino redentiva, sui giorni più bui che l'umanità abbia attraversato.‎

‎Kershaw Ian‎

‎Hitler‎

‎ill., br. Considerata una pietra miliare degli studi su Adolf Hitler e sul Terzo Reich, quest'opera monumentale, pubblicata per la prima volta in due volumi tra il 1998 e il 2000, è il racconto spaventoso e affascinante di come un misero provinciale venuto da un angolo remoto dell'Austria asburgica sia riuscito a conquistare un potere senza precedenti; di come le idee improbabili e spregevoli di un ex studente d'arte perdigiorno siano riuscite a saldarsi in un'ideologia che per dodici anni segnò il destino di milioni di persone; e di come la folle determinazione a imporre militarmente la sua volontà e a respingere i suoi molti nemici abbia scatenato una catastrofe genocida. In queste pagine Ian Kershaw ricostruisce la parabola dell'uomo che trascinò il mondo ben oltre l'orlo del baratro e lo fa con rigore appassionato e indiscussa autorità.‎

‎Langer Walter C.‎

‎Viaggio al centro della mente di Adolf Hitler‎

‎ill., br.‎

‎Fest Joachim C.‎

‎La disfatta. Gli ultimi giorni di Hitler e la fine del Terzo Reich. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Da settimane Hitler si sentiva perseguitato dalla sventura: a Berlino una linea difensiva dopo l'altra aveva ceduto ai colpi degli avversari, e nel bunker in cui aveva stabilito il suo quartier generale era perfettamente consapevole che la guerra era ormai perduta. Eppure da lì, dieci metri sottoterra, isolato dal mondo, il Führer continuò fino al momento del suicidio a manovrare le sue armate già battute e a diramare ordini a ufficiali pluridecorati ancora pronti a obbedire, nonostante comprendessero la follia e l'insensatezza di una incombente sciagura. A partire da quella confusa successione di eventi che segnò la fine del Terzo Reich, una fine fitta di contraddizioni, momenti drammatici e destini tragici, Joachim Fest racconta il succedersi degli avvenimenti convulsi di quelle ore, ricostruisce meticolosamente le testimonianze dei protagonisti e apre uno squarcio di vita vissuta sugli ultimi, catastrofici giorni di Hitler e del suo folle impero.‎

‎Corni Gustavo‎

‎Hitler‎

‎br. Da oltre mezzo secolo la figura di Adolf Hitler non cessa di catalizzare l'attenzione degli storici e l'interesse, persino morboso, del pubblico più largo. Del resto, è indubbio che Hitler sia stato il personaggio storico che con la sua azione ha avuto la maggiore influenza, di segno negativo, sul corso delle cose europee e mondiali nel secolo ventesimo. Sulla biografia di Hitler si contano ormai molti contributi importanti, dalla biografia di Fest a quella vastissima di Rershaw. In questo quadro, il volume di Corni si presenta come un'equilibrata e aggiornata esposizione che mette a frutto e discute la più recente ricerca sia sulla vita e l'azione del Führer sia sulle caratteristiche dello stato nazista, ponendo in rilievo le questioni e i nodi interpretativi salienti che il lavoro degli storici ha fatto emergere.‎

‎Jabes Davide Franco‎

‎Il leader. Adolf Hitler: la manipolazione, il consenso, il potere‎

‎br. Perché parlare ancora di Hitler? Perché è fra noi. A differenza degli uomini con cui si scontrò nella lotta per il potere, e che vivevano nel loro tempo, era infatti già perfettamente inserito nel nostro. Campagne elettorali fulminee per cui viaggiava in aereo. Un uso intensivo della radio e delle tecniche di comunicazione più avanzate. E una modernità che si riflette anche nelle scelte politiche, tra spregiudicatezza nelle alleanze e attenzione a un fronte, quello orientale, ieri come oggi strategico, fulcro di crisi e conflitti. Questo libro segue e illumina gli anni della formazione del dittatore, tra la vita dissipata a Vienna e Monaco e i fronti della Prima guerra mondiale, e il tempo della costruzione politica e dell'ascesa al potere, in cui grazie ad azzardi vincenti e crudeli colpi di mano Hitler seppe sbaragliare ogni opposizione e sedurre un Paese. Lucido e a volte brillante, pur perseguendo disegni criminali indicibili, i deliri in cui credette lui per primo furono in gran parte il prodotto malato delle ansie della società in cui crebbe e si formò. Fu vero leader? Incontestabilmente, sì, seppure in modo scellerato. Venuto dal nulla, seppe farsi percepire e seguire dalle masse come un capo dai poteri quasi sovrannaturali. Per questo la sua storia ci parla di temi che sono i nostri: la natura del comando e del carisma, il pericolo del populismo, la fragilità delle relazioni internazionali e le voragini che si aprono tra la conquista del consenso e la gestione della complessità.‎

‎Ullrich Volker‎

‎Hitler. La caduta (1939-1945)‎

‎ril. Nell'estate del 1939 Adolf Hitler era all'apice della gloria. Attraverso un'aggressiva politica estera, aveva riportato la Germania allo status di grande potenza e sembrava destinato a realizzare i suoi progetti più ambiziosi. Ben pochi riuscirono a scorgere nella sua visione del mondo - improntata alla conquista dello «spazio vitale a est» e all'eliminazione degli ebrei dalla Germania e, se possibile, dall'Europa intera - i germi dei tragici sviluppi futuri. Eppure, con l'attacco all'Unione Sovietica nel giugno 1941 e l'ingresso in guerra degli Stati Uniti nello stesso anno, le sorti della Germania nazista iniziarono a cambiare. Volker Ullrich dedica questo secondo volume della sua imponente ricerca agli anni più terribili nella storia del Terzo Reich, quelli dominati dalla smania di conquista di un dittatore che, del tutto impreparato al compito di comandante e stratega, se ne arrogò le funzioni e pianificò le operazioni con i suoi generali, fino ai minimi dettagli. L'autore rivolge quindi particolare attenzione ai rapporti fra Hitler e l'élite della Wehrmacht, cercando di chiarire in quale misura lo stato maggiore fosse coinvolto nelle decisioni più rilevanti e quali iniziative intraprese per favorirle o, eventualmente, ostacolarle. È in quelle occasioni che i tratti chiave della personalità del Führer emergono con più evidenza. Hitler era un giocatore d'azzardo e al tempo stesso era profondamente insicuro; bastava la minima battuta d'arresto per turbarlo ed era pronto a incolpare i suoi subordinati per i propri errori catastrofici; e quando si rese conto che la guerra era persa, si imbarcò nell'annientamento della stessa Germania come punizione del popolo tedesco che non gli aveva consegnato la vittoria. L'opera di Ullrich offre dunque uno spaccato affascinante sulla personalità del Führer, sondando gli abissi del suo carattere, quei complessi, quelle ossessioni e quelle spinte omicide che erano all'origine dei suoi pensieri e delle sue azioni, poiché, senza un'opportuna messa a fuoco del ruolo nefasto che esercitò, né il corso della guerra né la via verso l'Olocausto troverebbero una descrizione e una spiegazione adeguate. È difficile pensare a una biografia definitiva di Hitler - l'argomento è troppo vasto, l'uomo troppo contraddittorio e le fonti ingovernabili - ma queste pagine si avvicinano quanto più possibile a tale traguardo.‎

‎Brisard Jean-Christophe; Parshina Lana‎

‎L'ultimo mistero di Hitler. L'inchiesta definitiva sugli ultimi giorni e la morte del dittatore nazista‎

‎br. Come e quando è davvero morto Adolf Hitler? All'indomani dell'armistizio, riuscirono o no i russi a identificarne il corpo, nonostante fosse stato probabilmente bruciato? Nei mesi successivi, i dubbi che Stalin istillò nei suoi alleati si propagarono come una cancrena e continuano ancora oggi ad alimentare ogni genere di teoria.Per la prima volta dopo oltre settant'anni, il governo russo ha consentito a due giornalisti e a un illustre medico legale di consultare gli archivi segreti del KGB. Ne emergono centinaia di documenti, per la gran parte inediti: gli interrogatori dei testimoni degli ultimi giorni del Führer, la pianta del bunker dove Hitler ed Eva Braun si sposarono e poi si suicidarono- a quanto si ritiene - il 30 aprile 1945, un piano di fuga, verbali ricchi e contraddittori, ma soprattutto resti umani: un pezzo di cranio che presenta un foro di pallottola, un frammento di mandibola, alcuni denti attribuiti a Eva Braun. Grazie al loro faticoso lavoro d'indagine - che rappresenta una storia all'interno della storia - i due autori ci consegnano un'inchiesta che riscrive gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale.‎

‎Spotts Frederic‎

‎Hitler e il potere dell'estetica‎

‎ill., br. Su Adolf Hitler sono stati scritti innumerevoli libri. Anni fa, quando la CBS annunciò di voler produrre un film sugli anni della sua gioventù, si sollevò un coro di proteste quasi unanime, riassumibili nella domanda: "Sappiamo chi è e sappiamo che cosa ha combinato, cos'altro c'è da sapere?". Frederic Spotts apre su Hitler e il Terzo Reich una prospettiva del tutto inedita, offrendoci una sorprendente rivisitazione degli obiettivi del Fuhrer e della grande macchina che allestì intorno a sé. Raramente si è parlato del ruolo della cultura nella sua visione di un Superstato ariano, dove invece aveva un'importanza fondamentale: non era il fine a cui doveva aspirare il potere, ma addirittura il mezzo per conquistarlo. Dagli spettacolari raduni di partito a Norimberga alle imponenti opere architettoniche, dai festival musicali e il travagliato rapporto con Wagner alle politiche di epurazione, dai suoi stessi acquerelli al sogno di aprire un'enorme galleria d'arte a Linz: così l'artista mancato riuscì a esprimere il proprio talento ipnotizzando la Germania e gran parte dell'Europa. Una volta finito il conflitto, poi, l'unico nemico che Hitler non avrebbe imprigionato ma "lasciato comodamente vivere in una fortezza, con la possibilità di scrivere le sue memorie e di dipingere", sarebbe stato Winston Churchill, ovvero l'ufficiale britannico che durante la Prima guerra mondiale ritraeva le rovine di un villaggio mentre il Fuhrer, sulla sponda opposta del fiume, immortalava una chiesa.‎

‎Brisard Jean-Christophe; Parshina Lana‎

‎L'ultimo mistero di Hitler. L'inchiesta definitiva sugli ultimi giorni e la morte del dittatore nazista‎

‎br. Come e quando è davvero morto Adolf Hitler? All'indomani dell'armistizio, riuscirono o no i russi a identificarne il corpo, nonostante fosse stato probabilmente bruciato? Nei mesi successivi, i dubbi che Stalin istillò nei suoi alleati si propagarono come una cancrena e continuano ancora oggi ad alimentare ogni genere di teoria. Per la prima volta dopo oltre settant'anni, il governo russo ha consentito a due giornalisti e a un illustre medico legale di consultare gli archivi segreti del KGB. Ne emergono centinaia di documenti, per la gran parte inediti: gli interrogatori dei testimoni degli ultimi giorni del Führer, la pianta del bunker dove Hitler ed Eva Braun si sposarono e poi si suicidarono- a quanto si ritiene - il 30 aprile 1945, un piano di fuga, verbali ricchi e contraddittori, ma soprattutto resti umani: un pezzo di cranio che presenta un foro di pallottola, un frammento di mandibola, alcuni denti attribuiti a Eva Braun. Grazie al loro faticoso lavoro d'indagine - che rappresenta una storia all'interno della storia - i due autori ci consegnano un'inchiesta appassionante e approfondita, che riscrive gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale e l'inizio della guerra fredda, e getta una luce definitiva sul giallo storico più discusso del Novecento.‎

‎Spinosa Antonio‎

‎Mussolini‎

‎brossura Il tribunale della storia ha condannato Mussolini senza alcuna possibilità di riabilitazione. Ma al di là della condanna c'è l'uomo, con il suo carattere, il suo animo e i comportamenti quotidiani. In questo saggio, Spinosa traccia del duce un profilo nuovo e diverso, portandoci a conoscere il figlio di un fabbro, un arrivista pragmatico che voleva comandare, un parvenu che riesce a diventare il padrone d'Italia e che dichiara guerra a mezzo mondo; un astuto manipolatore di folle e un grande comunicatore che riesce a trasformare uomini comuni in piccoli superuomini in camicia nera, in protagonisti, ma anche in automi e vittime.‎

‎Irving David‎

‎La guerra di Hitler. Vol. 1: 1933-1941‎

‎ill., br. In questo primo volume de "La guerra di Hitler" David Irving ripercorre gli eventi che hanno portato all'ascesa al potere di Adolf Hitler, fino alla preparazione della campagna di Russia. In questo resoconto degli eventi emerge non solo l'astuto cancelliere, con le sue geniali intuizioni e l'incredibile determinazione con cui perseguiva le proprie convinzioni, ma anche l'essere umano, con le sue debolezze e le sue insane ossessioni. Ciò che Irving si propone di sottolineare è il fatto che nessun dittatore, benché vigile, è in grado di controllare tutte le azioni dei subalterni; la stessa responsabilità dell'assurdo e brutale sterminio della popolazione ebraica ricade su un gran numero di tedeschi e non unicamente su un despota pazzo, ai cui ordini bisognava incondizionatamente sottostare. Il lettore si troverà di fronte a discorsi in cui Hitler si scaglia, con assoluto convincimento non solo contro gli ebrei, ma anche contro i minorati mentali e la Chiesa. Difficile individuare le motivazioni del successo di Hitler nel fortificare il carattere del suo popolo. Dopo anni di indottrinamento nazista, i tedeschi furono capaci di resistere, con uno stoicismo che annichiliva i nemici, a spaventosi attacchi aerei. Hitler costituì il movimento nazionalsocialista non su un precario suffragio elettorale, ma sul popolo. E questi, nella grande maggioranza, gli garantì, fino alla fine, il suo appoggio incondizionato.‎

‎Irving David‎

‎La guerra di Hitler. Vol. 2: 1941-1945‎

‎ill., br. In questo secondo libro, relativo al periodo compreso tra il luglio 1941 e l'aprile 1945, Irving ripercorre gli eventi cruciali della seconda guerra mondiale. In questi anni, le iniziali vittorie conseguite sul fronte sovietico e in Africa contribuiscono al diffondersi di un illimitato ottimismo che contagia non solo Hitler, ma tutti i suoi collaboratori, inclini ad appoggiare il proprio leader. Di fronte a tale incrollabile stima, emerge ancora più chiaramente la delusione delle sconfitte, con cui si annuncia il definitivo crollo di quel Reich che appariva così invincibile. Eppure, nonostante le disfatte subite dall'esercito, malgrado il disfattismo imperante dei feldmarescialli, i tradimenti, gli attentati e la sempre più evidente incapacità della Luftwaffe di adempiere ai suoi compiti, la fede di Hitler in una vittoria finale persiste immutata fino all'ultimo. Schopenhauer identificò un raro tipo di individui che il destino eleva dall'oscurità all'eminenza: individui portati a credere che una misteriosa forza non li abbandonerà mai, persino nei momenti di sventura. Per loro nessun abisso è senza fondo e qualsiasi caduta deve essere necessariamente seguita da una risalita. Adolf Hitler era tra questi. Solo alla fine, le ripetute defezioni dei suoi generali, l'evidente supremazia nemica e il desiderio di sfuggire a un'umiliante cattura lo portano a scegliere il suicidio, atto finale di una tragedia ormai conclusa.‎

‎Heiber H. (cur.)‎

‎I verbali di Hitler. Rapporti stenografici di guerra. Vol. 1: 1942-1943‎

‎ill., br. Fu la grave crisi di fiducia nei confronti dei suoi generali - in particolare Halder e Jodl -, sorta a motivo dell'arbitraria esecuzione delle sue direttive durante l'avanzata tedesca nel Caucaso nell'estate del 1942, a indurre Hitler a istituire il "Servizio Stenografico al quarto generale del Führer" (Stenographischer Dienst im Führerhauptquartìer). A suo vedere, la registrazione stenografica delle riunioni con i collaboratori militari avrebbe evitato che i comandanti potessero in futuro addurre, a propria giustificazione, l'aver ricevuto ordini diversi da quelli effettivamente da lui trasmessi. Già nei primi due anni di guerra Hitler richiedeva due volte al giorno un rapporto sulla situazione bellica, senza però che i capi militari supremi venissero convocati, a meno che la situazione lo richiedesse. Con l'inizio della campagna orientale, le riunioni informative - che si tenevano nella cosiddetta "Wolfsschanze", presso Rastenburg, nella Prussia Orientale - diventarono più regolari: quotidianamente si tenevano la riunione di mezzogiorno e la riunione serale. Successivamente, Hitler iniziò a far stenografare sinteticamente le sue "conversazioni a tavola" (verbali che abbracciano il periodo tra il 5 luglio 1941 e il 7 settembre 1942). Dopo lo scontro con Jodl (avvenuto proprio la notte del 7 settembre), Hitler ordinò la registrazione stenografica anche delle riunioni informative, affidata a personale qualificato. Quando, a metà aprile 1945, l'attività degli stenografi presso il quartier generale del Führer si concluse, erano stati accumulati 103.000 fogli, redatti su una sola facciata. A fine mese, con il tracollo tedesco e in previsione dell'imminente occupazione americana, si dovette decidere il destino dei verbali; i primi di maggio del 1945, all'Hintersee, non distante da Berchtesgaden, i documenti furono bruciati (in tale decisione, fu determinate l'influenza dello storico militare Scherff, mentre l'ordine partì sostanzialmente da Bormann), ma un migliaio di pagine - quelle che costituiscono pressoché integralmente il materiale di questo libro, trascrizione fedele delle parole di Hitler nei suoi incontri con i vertici militari del Reich dal dicembre del '42 alla primavera del '45 - si salvarono, grazie al lavoro svolto dal Military Intelligence Service americano nei giorni immediatamente successivi all'occupazione. Di inestimabile valore storico, "I verbali di Hitler" travalicano le valenze legate alle risoluzioni strategiche che, ormai nelle mani del Führer, gradualmente segnarono la disfatta militare tedesca e trascinarono la Germania nell'abisso; dall'opera traspaiono i rapporti quantomeno conflittuali tra Hitler e i suoi generali, quei generali che, negli anni dell'autogiustificazione, ebbero gioco relativamente facile nell'imputare il naufragio di idee sempre giuste e promettenti degli stati maggiori al dilettantismo del loro "caporale comandante". Nella resa dei conti postbellica tra i generali e Hitler, questo è l'unico caso in cui la parola non viene data solo agli accusatori, ma anche all'accusato, anche se di norma possiamo vedere il condottiero Hitler solo attraverso gli occhi dei primi. Le scelte di "guerra totale" e "guerra fino a cinque minuti dopo la mezzanotte" non furono decisioni militari, ma politiche; queste e molte altre scelte vanno addebitate all'uomo politico andante militare.‎

‎Schacht Hjalmar‎

‎La resa dei conti con Hitler. Il libro più discusso del dopoguerra tedesco‎

‎br. "La resa dei conti con Hitler" ricostruisce gli avvenimenti decisivi che hanno segnato la memoria collettiva di un intero continente: dalla crisi tedesca seguita al primo conflitto mondiale all'incapacità governativa della Repubblica di Weimar, dalla presa del Reichstag nei primi anni '30 fino all'opposizione interna al nazismo, all'attentato fallito del 20 luglio nella Wolfsschanze e al processo di Norimberga. Con uno stile schietto e arguto il "mago della finanza" Hjalmar Schacht delinea un profilo di Hitler, il "grande colpevole", all'interno di un vasto contesto storico-politico che solo un protagonista dei fatti poteva restituirci.‎

‎Valentino Bartolomeo‎

‎Alimentazione e disfunzioni biologiche nei delitti di Hitler‎

‎ill., br. È stato condotto uno studio sulle cause dei delitti commessi da Hitler e dai suoi gerarchi ipotizzando che tali cause fossero dovute ad una disfunzione biologica a carico di alcune cellule speciali, i neuroni specchio, scoperti dal prof. Giacomo Rizzolatti e collaboratori negli anni '90. La disfunzione di questi ultimi è da far risalire ad una carenza di serotonina in circolo, a sua volta in rapporto ad una dieta vegetariana, che non consente di fornire, sufficientemente, il precursore di questa catecolamina, il triptofano. La serotonina, infatti, secondo gli studi di P.D. MacLean, autore della celebre teoria del cervello uno e trino, ha la funzione di coordinare ed integrare le attività delle formazioni cerebrali. Una sua carenza causa, tra l'altro, mancanza di empatia, aggressività, misticismo: tutte prerogative presenti in Hitler.‎

‎Dragosei Fabrizio‎

‎Così parlò Hitler. Le conversazioni private, i discorsi pubblici, i verbali degli archivi sovietici‎

‎brossura La storia del nazismo e del Terzo Reich viene raccontata in questo libro attraverso le parole di Hitler: il progetto di Reich mondiale, altoatesini in Crimea, svizzeri a gestire gli alberghi, l'Est europeo trasformato in una grande colonia con città germaniche fortificate in mezzo a campagne abitate da milioni di schiavi. E ancora: la "Soluzione Finale", i commenti sugli alleati e sui nemici, la passione per le automobili e la conoscenza dei dettagli tecnici di aerei e carri armati. Infine, la guerra per la conquista del mondo secondo il Führer, così come emerge dall'analisi delle conversazioni pubbliche e private fatte stenografare puntualmente per anni. Ne esce un ritratto a tutto tondo del Führer arricchito anche dai documenti conservati negli archivi ex sovietici, messi a disposizione degli studiosi solo recentemente. Veniamo a sapere così che Stalin non scomparve affatto dal Cremlino all'indomani dell'attacco tedesco nel 1941 e che i sovietici avevano preparato i piani per un attacco preventivo alla Germania. Gli Alleati sapevano già nel 1939 del protocollo segreto aggiuntivo al patto Ribbentrop-Molotov e nel 1944 avevano foto aeree che mostravano lo smantellamento del campo di Auschwitz.‎

‎Bullock Alan‎

‎Hitler. Studio sulla tirannide‎

‎brossura‎

‎Rauschning Hermann; Baiocco A. M. (cur.)‎

‎Colloqui con Hitler. Le confidenze esoteriche del Führer e i suoi piani per la conquista del mondo. Nuova ediz.‎

‎br. Una nuova edizione aumentata e illustrata del famoso libro di Hermann Rauschning, il Presidente nazista del Senato di Danzica che svelava per la prima volta gli sconvolgenti piani di guerra e di dominio del Führer, tracciando il ritratto di un dittatore pronto a impadronirsi del mondo con la violenza e la magia. Nella postfazione lo storico David Redles rifà la storia di quest'opera sconvolgente, che fece infuriare Hitler e scatenò una grande campagna nazista di disinformazione.‎

‎Werner Maser‎

‎Mein Kampf di Adolf Hitler Storia, brani e commento‎

‎Il volume in ottimo stato di conservazione pari al nuovo, è una ricerca compiuta dall'autore in cui ha analizzato i documenti dell'ex archivio superiore dell' NSDAP, e di altri archivi in Germania e America.‎

‎LA DOMENICA DEL CORRIERE. 15 Maggio 1938. Anno XL - N. 20.‎

‎In-4, brossura, in buono stato di conservazione. In questo numero: "Tempre di legionari italiani nella guerra di Spagna. Caduto con l'apparecchio in territorio nemico, ferito e malconcio, un pilota azzurro si nasconde per sfuggire ai miliziani rossi che lo cercano. Quando, poi, un avversario isolato riesce a scoprirlo e gli spara contro una raffica di mitraglia, il legionario gli balza addosso e lo uccide, s'impadronisce dell'arma e, incurante delle sofferenze, senza cibo e senz'acqua, vaga per tre giorni celandosi a tutti, finché riesce a raggiungere le linee nazionali." "Il trionfale arrivo di Hitler a Roma. La berlina col Re Imperatore e il Fuhrer, lungo la via dell'Impero fantasticamente illuminata.".‎

‎L'ILLUSTRAZIONE ITALIANA. 5 Febbraio 1933. Anno 60 - N. 6.‎

‎In-4, brossura. In buono stato di conservazione. In questo numero: “Hitler e la nuova Germania al potere”.‎

‎L'ILLUSTRAZIONE ITALIANA. 12 Marzo 1933. Anno 60 - N. 11.‎

‎In-4, brossura. In buono stato di conservazione. In questo numero: “La grande vittoria hitleriana in germania”.‎

‎MAC (Georg)‎

‎La vie et la mort d'Hitler‎

‎1946 Paris, Ed. Medicis, 1946, In douze, 219 pp, broché, couverture rouge illustrée, fatiguée, première de couverture détachée, dos abimé, traces de mouillure,‎

‎Avec un envoi de l'auteur (livre signé).‎

Bookseller reference : 3901

Livre Rare Book

Librairie Jousseaume
Paris France Francia França France
[Books from Librairie Jousseaume]

€18.00 Buy

‎BARRES (Philippe)‎

‎Sous la vague hitlérienne octobre 1932-juin 1933‎

‎1933 Paris, Plon, 1933, In douze, 312 pp, broché, couverture illustrée d'une croix gammée, légèrement pliée,‎

‎.‎

Bookseller reference : 11878

Livre Rare Book

Librairie Jousseaume
Paris France Francia França France
[Books from Librairie Jousseaume]

€38.00 Buy

‎FEST ( Joachim )‎

‎HITLER Jeunesse et conquête du pouvoir 1889-1933‎

‎1973 Paris, Gallimard, 1973, in huit, 526 pp, broché, couverture à rabats, très bon état,‎

‎traduit de l'allemand par Guy Fritsch-Estrangin avec la collaboration de Marie-Louise Audiberti, Michel Demet et Lily Jumel.‎

Bookseller reference : 15043

Livre Rare Book

Librairie Jousseaume
Paris France Francia França France
[Books from Librairie Jousseaume]

€19.00 Buy

‎FEST (Joachim)‎

‎HITLER. Le Führer‎

‎1973 Paris, Gallimard, 1973, in huit, 541 pp, broché,bon état,‎

‎.‎

Bookseller reference : 15082

Livre Rare Book

Librairie Jousseaume
Paris France Francia França France
[Books from Librairie Jousseaume]

€16.00 Buy

‎KIMCHE (Jon)‎

‎Un Général suisse contre Hitler.‎

‎1962 Paris, Fayard,1962, n huit,214 pp, couverture jaune,‎

‎collection : "les grandes études contemporaines" L'espionnage au service de la Paix.‎

Bookseller reference : 18074

Livre Rare Book

Librairie Jousseaume
Paris France Francia França France
[Books from Librairie Jousseaume]

€18.00 Buy

‎PETITFRERE (Ray)‎

‎La mystique de la croix gammée‎

‎1962 Paris, éditions France-Empire,1962, in huit ,473 pp, reliure d'éditeur , avec jaquette illustrée, bon état,‎

‎.‎

Bookseller reference : 66091

Livre Rare Book

Librairie Jousseaume
Paris France Francia França France
[Books from Librairie Jousseaume]

€20.00 Buy

‎Raymond Cartier Hitler‎

‎ses généraux J'ai lu‎

‎Éditions J'ai lu 1969 1969. Raymond Cartier - Hitler et ses généraux / J'ai Lu 1969‎

‎Bon état‎

Bookseller reference : 400029490

Livre Rare Book

Démons et Merveilles
Joinville France Francia França France
[Books from Démons et Merveilles]

€2.50 Buy

Number of results : 7,260 (146 Page(s))

First page Previous page 1 ... 61 62 63 [64] 65 66 67 ... 78 89 100 111 122 133 144 ... 146 Next page Last page