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Palmarini Luca
Polveri d'ambra. Storie e leggende dalla Polonia
br. Nel volume di Luca Palmarini sono intessute e raccontate le innumerevoli storie e leggende delle terre polacche. L'autore ha studiato, raccolto, vagliato e organizzato la loro densa e vertiginosa stratificazione, ha individuato e valutato tutte le fonti possibili, confrontato le diverse influenze storiche, dando vita ad un lavoro organico, accompagnato da un apparato critico che consente al lettore di ascoltare magiche voci della rimembranza perse dietro code di sogni. Così, in un viaggio tra luoghi noti e ignoti, da Cracovia ai Carpazi, da Varsavia a Lublino, da Breslavia a Danzica, sino a Varmia, scopriamo una civiltà plurisecolare e multiforme che ci avvolge nella sua travolgente tradizione culturale.
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Colitti Giuseppe
Il tamburo del diavolo. Miti e culture del mondo dei pastori
br. Il "tamburo del diavolo" è, nella colorita immagine usata dai pastori del Cilento, il fragore del tuono, che porta la tempesta e oscura il sole. Questo libro, fin dal titolo, vuole essere dunque uno straordinario omaggio ai pastori, e insieme un rigoroso e ricchissimo studio antropologico del loro mondo. Frutto di una ricerca intrapresa da quarant'anni, esso evoca, per il suo respiro, il grande antecedente del lavoro sui contadini e il mondo magico di Ernesto De Martino. Nei pascoli solitari delle montagne non giungevano i rumori e i contrasti della città. Ma si può ancora immaginare, nella convulsione attuale dei centri urbani, com'era la vita di un pastore? A narrarla, in questo volume, sono gli stessi protagonisti, per lo più del Vallo di Diano, ma anche delle aree vicine, Cilento e Basilicata. I racconti, registrati a partire dagli anni settanta, sono espressione diretta della collettività pastorale. Non pochi, tra i testimoni interpellati, erano nati nell'Ottocento e conoscevano bene le tradizioni degli avi, al di là delle proprie esperienze di vita. Non si può entrare nel vissuto quotidiano del pastore senza tener conto dell'alone di mistero che lo circondava: ecco perché una parte importante del libro è dedicata al suo mondo magico. Qual è il senso del recupero di queste memorie? Prima di tutto un bisogno profondo di ricerca della più remota identità dei luoghi. E un mondo perduto, quello di cui stiamo parlando? Forse, e fortunatamente, ancora non del tutto.
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Zanazzo Giggi
Favole e leggende romanesche
br. In queste pagine troverete perfide matrigne e innocenti figliastre, fate benefiche e terribili streghe, piccoli re innamorati e romantiche reginette, e poi ancora luoghi e personaggi della storia di Roma. È un tuffo nel passato perché sono storie simili a quelle ascoltate nella nostra infanzia. Giggi Zanazzo nel 1906 salvò la memoria di questi racconti da lui uditi in giovinezza o ascoltati da anziane popolane. Questa riedizione del suo lavoro ci restituisce piccole e gustose novelle in dialetto romanesco che ancora oggi dobbiamo preservare dall'oblio, e soprattutto godercele per quel sapore di leggerezza, ironia e semplicità che le pone davvero fuori dal tempo.
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Sicuteri Roberto
Lilith. La luna nera
br.
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Maissen Thomas
I miti svizzeri. Realtà e retroscena
br. Balivi stranieri, neutralità perpetua, caso eccezionale in Europa: i miti schiudono varchi di accesso alla cultura storica del passato e sono espressione della consapevolezza storica di una comunità. Ma sono anche un'apprezzata fonte di semplificazioni e di mezze verità utili nello scontro elettorale. Thomas Maissen, che nel 2010 ottenne un grande successo con la sua Svizzera. Storia di una federazione, rivolge qui, in quindici capitoli, uno sguardo oggettivo alle storie eroiche svizzere, dal giuramento di alleanza al ridotto nazionale, dalle tradizioni libertarie e umanitarie alla «nazione fondata sulla volontà». L'autore spiega come storiograficamente sono nati questi luoghi comuni e quali nozioni possediamo oggi del reale contesto storico, quindi fornisce un orientamento in una fase in cui la Svizzera deve indagare il proprio immaginario storico se non vuole incorrere nel rischio che la memoria pubblica entri in conflitto con la scienza e con la percezione all'estero.
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Rigliaco Dario
Fiabe liguri
ill., br. C'era una volta la Liguria, terra di pescatori ed esploratori, santi e corsari, bestie incantate e polpi campanari: tra i flutti del mare, gli scogli, le montagne e i piccoli borghi di questa regione si celano storie incredibili e talvolta misteriose. L'autore di questo libro ci racconta venti leggende e fiabe che affondano le loro radici nella tradizione popolare, in un tuffo tra realtà e magia.
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Moschella Lucia
Ortigia
ill., br. È un'isola consacrata alla luce e al sole: una balconata sul mare. Di qui ci son passati tutti: greci, romani, arabi, normanni. È qui che potrete incontrarli di nuovo. Nei sapori, nelle forme, nei profumi, nelle leggende. Gli strati della storia si sono affastellati e l'Ortigia di oggi vive di Aretusa e funk, anciove e Federico II, mixology e iconografia sacra. Quella che avete tra le mani non è una guida: piuttosto, un taccuino di viaggio con gli aneddoti tante volte raccontati e mostrati ai tanti amici in visita. Intrecciando le testimonianze storiche con le dicerie popolari, i miti greci con i nomi delle persone che tutti i giorni quest'isola la fanno, abbiamo imparato da Ortigia, mescolato la malta di ogni cosa, nel tentativo di restituirvi lo sguardo di chi quest'isola la vive tutti i giorni.
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Collura Matteo
Sicilia. La fabbrica del mito
ill., ril. In questo nuovo libro dedicato alla sua terra d'origine, Matteo Collura affronta i miti che hanno reso celebre la Sicilia, ricercandone le origini e seguendone gli imprevedibili sviluppi. Viene così fatta luce su misteri e arcani che hanno reso e rendono la Sicilia una vera e propria fabbrica del mito, dal divino stupratore Plutone ai feroci boss mafiosi dei giorni nostri. Ecco quindi i protagonisti di leggende che ancor oggi condizionano la vita dell'isola: Salvatore Giuliano, i monaci "mafiosi" di Mazzarino, Giuseppe Genco Russo, il barone Agnello e il suo ineffabile sequestratore, il mago Cagliostro, il satanico Crowley, il padre dei surrealisti Raymond Roussel, Ettore Majorana e il barone Pietro Pisani, fondatore, in una Palermo lontana anni luce dalla ragione, della caritatevole ancorché eccentrica Real Casa dei Matti. Tra tanto incalzare di misteri, ecco i ritratti di donne che hanno cambiato il corso della storia (Franca Viola), e di uomini che furono vittime di fatali ossessioni femminili (Vincenzo Bellini). Chiudono degnamente la stravagante galleria il principe di Palagonia e i suoi mostri, eloquenti simboli di un destino geografico e storico le cui radici affondano in un contesto antico e severo, quello di una terra aspra che sa nutrire il silenzio e coltivare l'enigma.
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Gasparotti Federico
Morgana. Donna, fata, strega, dea
ill., br. Dalle opere medievali che l'hanno plasmata ai romanzi contemporanei, Morgana ha attraversato i secoli muovendosi sempre nella penombra, come figura che modifica gli eventi senza volersi manifestare. Soltanto questa sua attitudine a esistere nel crepuscolo le ha permesso di sopravvivere nell'immaginario collettivo nonostante sia stato fatto di tutto per denigrarla come fata, accusarla come donna, oscurarla come dea. Morgana è vissuta nei miti e nell'arte tra misteri, malefici, sortilegi, inganni e clamorosi errori interpretativi. Con il mutare delle epoche, delle religioni, dei regni, degli stili letterari, ha seguito o anticipato il flusso del pensiero dominante e ogni volta lo ha sfidato muovendosi fra le pieghe del folklore e dei racconti, silenziosa e assordante, bellissima e orribile, generosa e avida, amabile e spietata, vergine e meretrice.
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Giorgi Fiorenza
A buon intenditor... Proverbi, modi di dire e saggezza ligure
ill., br. Questo volume nasce dalla collaborazione fra due persone molto diverse, un magistrato in prima linea nel lavoro quotidiano e un'artista-giardiniere, che vive in campagna nella sua casa-atelier. A unire i due autori è la Liguria, l'amore fortissimo, ma non cieco, e per questo più autentico, per la propria terra. Dal loro incontro nasce un lavoro che è un garbato invito, in tempi di massificazione, a non perdere le radici di una cultura popolare, ricca di saggezza, pervasa di ironia, di umorismo talvolta caustico ed irriverente. La saggezza ligure trova espressione originale proprio nei proverbi e nei modi di dire, prevalentemente riconducibili ai contesti contadino e marinaro. Recuperati con pazienza e passione da Fiorenza Giorgi nel suo lavoro di "memoria" e illustrati con garbo e ironia da Dino Gambetta i proverbi testimoniano una saggezza popolare, ricca e stuzzicante, che offre mille spunti di riflessione e di piacevole divertimento. Fiera di appartenere ad una terra aspra e vulnerabile, di meravigliosa ma fragile bellezza, Fiorenza Giorgi si fa paladina della sua cultura popolare con leggerezza ed intelligenza, con amore e gratitudine.
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Ronchi Della Rocca Barbara; Porchia C. (cur.)
Bollicine, che passione!
ill., br.
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Valperga Beppe
Leggende del canavese
br. I protagonisti di fiabe e leggende vengono dal popolo, pochi dall'aristocrazia. Il Canavese brulica di creature fatate figlie dei miti della cultura europea e non solo, caso più unico che raro nelle Alpi e in Italia. Il popolo fatato e gli uomini convivono in un'armonia delicata e rischiosa. Ci sono draghi, orchi, vampiri, licantropi, fate, ninfe, folletti, elfi, e molti altri. C'è il diavolo e ci sono i fantasmi, ovviamente streghe e stregoni e la presenza di qualche uomo di Dio, baluardo contro il male. È lo spirito del Canavese storico, coraggioso e solidale, fantasioso e forte nei suoi sentimenti.
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Ieranò Giorgio
Il mare d'amore. Eros, tempeste e naufragi nella Grecia Antica
ril. Tramite le parole dei poeti, dai lirici greci alle elegie di Ovidio, l'immagine del mare d'amore ha attraversato i secoli. Nelle saghe mitologiche gli amanti eroici, Teseo e Arianna, Giasone e Medea, Paride ed Elena, solcano le onde sospinti dal vento del desiderio. Isole e scogli sono spesso scenari dei drammi amorosi e un tuffo tra le acque, come quello di Saffo dalla favolosa rupe di Leucade, sigilla talvolta una storia infelice. Sullo sfondo c'è il culto della dea Afrodite che per i greci non era solo la divinità dell'amore ma anche la signora dei mari e della navigazione.
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Cappellini Perla
Pistoia insolita e misteriosa
br. Storie insolite, a volte misteriose, si raccontano all'ombra dei vicoli medievali di Pistoia, "città rocciosa" come amava definirla il poeta Piero Bigongiari, dove i suoi cittadini non si accorgono "di abitare in una stella solitaria, caduta per chissà quale attrazione fatale in questo angolo di terra toscana". Una città, quindi, che cela nel suo illustre passato personaggi inquietanti, accadimenti ed episodi particolari, segreti nascosti, proiettati come ombre sulle sue antiche mura nel corso dei secoli. Storie di traditori, ladri e assassini, quelle "anime nere", che marchiarono Pistoia come città empia e violenta, un'immagine che sembra segnata dalle misteriose "teste mozze" affisse su alcuni antichi edifici del centro storico. Sorprendente è scoprire il significato dei simboli scolpiti sui magnifici "libri di pietra" dell'architettura romanica pistoiese, mentre una passeggiata nel parco della villa Puccini a Scornio ci porta a percorrere un suggestivo e affascinante itinerario nel mondo esoterico di un pistoiese illustre: Niccolò Puccini.
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Schmitt Jean-Claude
Medioevo «superstizioso»
ill., br. Fate benefiche, visioni di fantasmi dell'aldilà, raduni di streghe nelle notti di luna piena, riti magici, folletti dell'abbondanza e della miseria: figure dell'immaginario e dell'inconscio collettivo indagate nel momento in cui presero forma. Il racconto curioso e ricco di fascino di quella cultura alternativa del sacro, condannata come superstiziosa dalla Chiesa e tuttavia sempre riemergente.
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Montinaro B. (cur.)
Canti di pianto e d'amore dall'antico Salento
brossura Sono poche ormai le aree della Puglia dove il "grico", antica lingua greca, arcaica o bizantina secondo le teorie, ancora resiste benché insidiato dai dialetti romanzi circostanti. Bruno Montinaro ha raccolto dalla voce delle prefiche le nenie funebri, i réputi, i testi orali che hanno attraversato i secoli con il lamento di generazioni lontane, conservando per noi un significato antico e desolato dell'oltretomba.
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Ceccherini Daniele
Gli oratori delle contrade di Siena. Storia, architettura, arte
ill., br. Cos'erano le Contrade nella protostoria del Palio? Se per esse si chiama in causa l'etimologia da "con-strata", cioè unione di più strade, si coglie solo in parte il senso che la parola ha acquisito negli ultimi tre secoli; "la Contrada - come scrive il Ceccherini - comprendeva tutti i suoi abitanti, che erano solidalmente responsabili dell'esecuzione degli ordini emanati dalle autorità comunali, rispondeva del pagamento delle imposte e preste, attendeva alla polizia urbana, al mantenimento delle vie e a vari altri servizi di pubblica utilità nell'ambito della sua circoscrizione, rappresentando un organo subordinato del Comune". Ad ogni rione corrispondeva una compagnia e non è casuale la significativa coincidenza dei confini delle contrade con quelli delle parrocchie. Un momento decisivo del percorso secolare che ha portato le contrade e il loro Palio sino a noi, fu rappresentato dall'aggregarsi dei contradaioli intorno a una chiesa. Nel testo si fa un quadro delle 17 Contrade di Siena, partendo proprio dai suoi oratori, analizzati e riletti attraverso la storia, l'arte e l'architettura che li contraddistingue.
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Pendragon Yvan
Morrigan la dea oscura
br. Il sentiero spirituale della dea Morrigan è un percorso arduo che richiede studio dei miti passati, delle usanze di popoli dimenticati e nel lato pratico può richiedere anche sacrifici personali. Il presente libro contiene miti, favole e misteri di questa temibile dea nella sua concezione protoceltica la cui fama e pericolosità si estese in tutto il continente, uniti a pratiche magiche e devozionali e a una sorta di "codice etico" per quanti vogliano auto iniziarsi al culto.
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Alliegro Michele
Gli scugnizzi di Napoli. Racconti e cenni storici a cavallo di tre secoli
br. Il testo ci trasporta, racconto dopo racconto, nella realtà di una Napoli del passato, attraverso le vite degli "scugnizzi", i ragazzi di strada, spesso abbandonati, i cosiddetti "figli della Madonna", e i racconti di vita degli uomini che hanno reso la cultura popolare partenopea ancora oggi famosa in tutto il mondo. La raccolta contiene esperienze di vita tra realtà e leggenda e inneggia ai tesori di Napoli, storici e umani, ai colori, agli odori e ai sapori che inebriano i vicoli stretti e pieni di vitalità di una città in cui l'arte di arrangiarsi è un vero e proprio stile di vita. I ricordi dell'autore e le sue esperienze, intervallati da cenni storici e curiosità, arricchiscono ulteriormente il testo e ne fanno una valida raccolta di avvenimenti e di folklore d'altri tempi, ma mai veramente lontani.
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Venzi Fabio
Massoneria. Teorie sulle origini dall'homo ludens all'invenzione di una tradizione
brossura
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Agricola Mikael; Giansanti D. (cur.)
Gli dèi di Finlandia e di Carelia
br. Sebbene il Kalevala abbia fornito una sorta di fisionomia "ufficiale" al mondo mitico e magico degli antichi finni, esso non può essere utilizzato come fonte per la nostra conoscenza della religione baltofinnica proprio a causa del pesante adstrato interpretativo imposto dal suo compilatore, Elias Lönnrot. Bisogna allora risalire alle fonti letterarie pre-kalevaliane per riscoprire parte degli aspetti originali degli dèi e degli eroi della tradizione finlandese e careliana. Il più antico documento sulla religione finnica è un peritesto poetico scritto da Mikael Agricola (1510-1557), primo vescovo finlandese della Riforma, come prefazione a una sua traduzione di alcuni salmi dell'Antico Testamento. Non solo vi traspare un quadro vivido delle divinità adorate in Häme e in Carelia, ma viene anche fornito un ritratto inedito di alcuni dei futuri eroi del Kalevala.
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Parrini Matteo
Marche esoteriche e occulte. Segreti, riti, simboli e antiche culture di una terra di confine
br. In cosa consistevano le cerimonie sotterranee delle streghe e cosa rappresentava la Sibilla appenninica? Dove portava il percorso iniziatico degli alchimisti ancora celato nei labirinti di palazzi e giardini marchigiani? Quali furono i più segreti riti delle sette esoteriche esistite nelle Marche medievali e moderne? Attraverso le pagine del libro, come in un viaggio millenario per le valli di una regione tanto ricca di storie, miti e leggende, con un linguaggio semplice e scevro da pregiudizi, si cercherà di far luce su alcuni aspetti rimasti piuttosto sconosciuti e controversi dalla figura del grande Federico II, lo «Stupor Mundi», ai perseguitati Sacconi e ai ribelli Fraticelli, fino alle congreghe occulte dei Quietisti e degli Spiritisti. Filo conduttore del testo è quello di offrire al lettore una visione alternativa della cultura regionale, scoprendo in luoghi dimenticati e simboli arcani le antiche tracce di rituali e fedi religiose o filosofie. E così, dopo essere usciti dalle metaforiche tenebre, si torna a rivedere le stelle e paradossalmente si giunge alle origini della scienza stessa.
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Abbiati S. (cur.)
Fiabe di Praga magica
br. La stravaganza delle situazioni e dei personaggi, tipica dello spirito ceco intriso di una graffiante ironia, lega fra loro queste fiabe, in cui, tanto per fare qualche esempio, una coppia tenta a più riprese di restituire il maltolto al legittimo proprietario, senza riuscirci; un diavolo sfugge terrorizzato all'abbraccio di una zitella che non vuole mollarlo; un contadinotto è convinto di aver imparato il latino, un falso sciocco crea una serie di equivoci cambiandosi ogni volta di nome. La curatrice del volume, studiosa di lingue e letterature slave, ha scelto queste storie nell'immenso patrimonio folcloristico cecoslovacco, privilegiando quelle della Boemia e della Moravia, regioni in cui la gente è particolarmente dedita a "sognare".
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Collura Matteo
Sicilia sconosciuta. Itinerari insoliti e curiosi
ill., br. La nuova edizione del libro che da oltre trent'anni svela l'anima più intima e segreta della Sicilia. Un invito alla "deviazione" dai percorsi consueti, arricchito da itinerari inediti per assaporare ancora di più il viaggio nella terra di Pirandello, Tomasi di Lampedusa e Sciascia.
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Polia Mario; Intini Cosmo; Nitoglia Curzio
Cavalleria. Una via sempre aperta
brossura Essere Cavalieri, oggi, non significa prendere il cavallo e partire per la guerra con spada e corazza, ma semplicemente raccogliere l'eredità dei veri cattolici che ci hanno preceduti e continuare a viverne lo spirito. Certo, basterebbe il Vangelo. Lo sappiamo, ma occorre che questo venga predicato nella sua verità e integrità. Lo spirito della Cavalleria non inventa nulla di nuovo, ma rinvigorisce e purifica un ideale di vita cristiana che sembra essersi perso nel mare dei compromessi, degli accomodamenti, dei mescolamenti con la mondanità. Recuperare lo "spirito" della Cavalleria è possibile, perché la Cavalleria è una Via sempre aperta. Oggi più che mai vuol dire affrontare la vita sociale con una virile tempra che sia finalmente cristiana in maniera integra. Il Sodalitium Equitum Deiparae Miseris Succurentis (Sodalizio Cavalleresco di Maria Soccorso dei Bisognosi) è una Fratrìa costituita da Cavalieri investiti sacramentalmente secondo il rituale contenuto nel Pontificale Romano di S.S. Papa Pio V, tramite investitura originale compiuta da un Vescovo della S. Chiesa Cattolica. Scopo del Sodalizio è quello di "combattere la buona battaglia" in maniera esemplare, a difesa della S. Chiesa Cattolica, della Sua Santa Fede e di tutti i bisognosi ed oppressi, per mezzo delle caritatevoli armi della preghiera, dell'azione e della cultura di Verità. Nel redigere codesto 'manifesto di Cavalleria', il Sodalizio ringrazia quegli 'Uomini di Dio' che lo hanno con generosità onorato dei propri contributi scritti, nonché fraternamente sostenuto con le proprie preghiere: - p. Serafino Tognetti (monaco e sacerdote nella Comunità dei Figli di Dio fondata da don Divo Barsotti, Settignano - FI); - fra' Mario Rusconi (monaco eremita) - don Curzio Nitoglia (cappellano delle Suore Discepole del Cenacolo, Velletri - RM).
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Andreis Angelo
Tradizioni popolari in alta Valpantena
ill., br.
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Altomare Tito M.
Puglia in festa
ill.
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Andrini Anna
Per fede e per scaramanzia. Usanze e superstizioni della tradizione contadina
ill., br. Per Santa Lucia si saldano i conti in sospeso e si mangiano i granchi alla fiera; a Natale si brucia il "Pater noster" e si indossa una camicia nuova per tenere lontani i malanni. Contro la grandine si accende il cero della Candelora; di venerdì non si semina. Queste sono alcune delle indicazioni di cui è ricca la tradizione contadina, argomento di questo libro. Leggendone le pagine ci si addentra in un mondo già scomparso, vi si ritrova una società legata fortemente alla vita rurale, ai ritmi delle stagioni e delle colture agricole, conosciuta dalle generazioni meno attempate solo in parte, fatta intuire ai più giovani solo attraverso i ricordi di nonni o genitori.
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Piludu Vesa M. (cur.); Frog (cur.)
Kalevala. Epica, magia, arte e musica
ill., br. Il Kalevala, il poema nazionale finnico, fu composto da Elias Lönnrot, che integrò migliaia di canti popolari epici e lirici da lui stesso trascritti nei villaggi della Finlandia e della Carelia, al fine di creare un épos unitario e di vasto respiro. Pubblicato nel 1835/1849, il Kalevala fu il fulcro attorno al quale la Finlandia costruì la sua identità nazionale e fondò la propria letteratura. Questo libro raccoglie articoli scritti dai maggiori studiosi di mitologia finnica: il mito del sampo; la morte di Lemminkäinen; i riti per la caccia all'orso; il ruolo di Maria nei canti popolari; gli incantesimi del Kalevala; l'enigma del dio Suuri Synty e i suoi legami con l'altro mondo. Ma anche articoli sulla profonda influenza che il Kalevala ha avuto sulla letteratura, la musica colta e popolare, la percezione delle arti figurative e le esperienze teatrali. Il libro comprende un articolo di V.M. Piludu dedicato alla storia culturale del Kalevala in Italia.
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Santini Raffaele
La pizzella abruzzese nelle usanze dei peligni
ill.
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Wlislocki Heinrich Von; Cagna Ninchi P. (cur.)
Credenze popolari e usanze religiose zigane
br. L'autore, Heinrich von Wlislocki, etnofilologo di metà 800, ha raccolto e salvato, con un'esperienza diretta frequentando per mesi comunità di rom nomadi transilvani e dell'area balcanica, un patrimonio unico sia per la ricchezza di documentazione di tradizioni popolari fino ad allora di esclusiva trasmissione orale sia per la disponibilità di testi nella lingua originale, il romanès.
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Mourning Dove; Blasini M. (cur.)
Racconti di nativi americani: Coyote stories
br. Meravigliosi racconti delle figure mitiche native americane più carismatiche. In questa edizione, tradotta e annotata da Myriam Blasini, troviamo i racconti di Christine Quintasket o Hum-ishu-ma, meglio conosciuta come Mourning Dove. È una delle prime autrici Native Americane mai pubblicate, e la sua mission, animata da fervente passione, è stata quella di salvare le antiche leggende del suo popolo dalla contaminazione culturale occidentale. Al tempo stesso, il suo desiderio è stato, fin da bambina, quello di diventare scrittrice. In queste sue storie, estremamente originali e di cui è stato rispettato lo spirito originale e il linguaggio, non ci sono buoni e cattivi in senso tradizionale. Tutti i sentimenti - positivi e negativi - del Popolo degli Animali trovano spazio e si alternano nei diversi personaggi, mentre le uniche colpe a essere costantemente additate con spregio, e punite, sono l'ingordigia, l'avidità e il desiderio di consumare più di quello che serve per sopravvivere. Questo libro è una preziosa testimonianza culturale, ma anche una lettura appassionante e divertente. Qui troviamo l'eroe-antieroe Coyote e il Popolo degli Animali nelle loro gesta, mentre si preparano all'arrivo di chi cammina su due gambe, il Nuovo Popolo.
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Romanazzi Andrea
Stregoneria popolare italiana. Le conoscenze della tradizione
ill., br. Scongiuri e gesti. Creature magiche e folkloriche. Stregoneria divinatoria, fascinatoria e terapeutica. Amuletistica e credenze popolari. Un saggio completo ed esaustivo sulla tradizione magico-religiosa italica.
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Colaiacomo Claudio
Il libro dei viaggi nel tempo di Roma
ill., ril. Una serie di viaggi nel tempo per essere protagonisti di quei momenti che hanno fatto la storia di Roma e del mondo intero: immaginate di assistere in prima persona all'omicidio di Giulio Cesare, o di passeggiare tra i vicoli di Trastevere nel Medioevo, o ancora di stare al fianco dei nostri avi nelle sommosse popolari del Risorgimento, durante gli assedi stranieri, oppure stretti nel buio di un rifugio antiaereo mentre tuonano le bombe su San Lorenzo. Percepirete l'angoscia dei rastrellamenti nazisti, per poi ritrovarvi, spensierati, a partecipare ai giochi olimpici di Roma, al carnevale romano o a goliardiche serate all'osteria nell'Ottocento. Sarete viaggiatori di tutti i tempi, vi unirete all'autore fino a incrociare lo sguardo di Romolo, ammirare le movenze degli imperatori in corteo trionfale, udire la voce di Cola di Rienzo, sbirciare Hitler in visita a Roma. Pagina dopo pagina, Roma sarà sempre con voi, così come la gente comune di ogni epoca, a condividere questo meraviglioso viaggio senza tempo a spasso attraverso la storia.
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Pitrè Giuseppe; Lazzaro B. (cur.)
Cola Pesce e altre fiabe e leggende popolari siciliane. Ediz. integrale
ill., ril. Nel cuore azzurro del Mediterraneo c'è un'isola del tesoro, anzi, dei tesori: è infatti dalla Sicilia che ci arriva l'ultimo prezioso repertorio di fiabe e storie popolari che il grande maestro Giuseppe Pitrè ha sottratto all'oblio più di cento anni fa, trascrivendo parola per parola altre centosettantatré storie ascoltate dai popolani. Dopo il successo delle trecento fiabe sgorgate dal Pozzo delle meraviglie (2013), la Donzelli getta di nuovo in acqua la lenza per ripescare un altro forziere di trame incantate e dimenticate. Questa volta l'amo si cala negli abissi mediterranei, per portare in superficie storie e personaggi suggestivi come quel Cola Pesce di cui la raccolta offre al lettore ben diciassette diverse storie. Talvolta bambino e talvolta uomo, Cola è una creatura per metà umana e per metà marina, a cui un re o una regina divorati dalla curiosità chiederanno di scoprire cosa si celi nei fondali dell'isola e su cosa poggi l'intera Sicilia. Il filo del racconto si tende tra il mito classico e la leggenda popolare, che tramandandosi di bocca in bocca si arricchisce. Non a caso, la storia di Cola Pesce fu scelta da Calvino tra le più belle destinate alla sua raccolta di Fiabe italiane.
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Poltronieri Morena
Bologna. Esoterica e occulta
br. Bologna è una città unica che nasconde innumerevoli segreti e misteri. Non è sempre facile penetrare in questa zona oscura perché le sue caratteristiche accoglienti e gaudenti intrattengono e distraggono il visitatore. Bologna necessita di uno sguardo profondo per scorgere i segni di un passato glorioso in cui hanno lasciato traccia personaggi straordinari. Anche la sua urbanistica nasconde un profilo magico che sottintende un linguaggio celeste. La città è infatti racchiusa tra 12 porte, collegate agli altrettanti segni dello Zodiaco. Qui sorse la Cattedra di astrologia più importante d'Europa. Incontreremo anche le misteriose storie dei Templari e la mitica ricerca del Santo Graal, così come gli studi legati alla cabala e all'alchimia. Argomento che tira in ballo anche la figura delle streghe, donne depositarie di antiche conoscenze naturalistiche. Ogni strada racchiude una storia e un segreto che stimola non solo l'immaginazione, ma anche la volontà di approfondirne la conoscenza attraverso l'osservazione attenta di alcuni edifici, veri libri di pietra interpretare.
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Serni Casalini Miriam
Dal tetto al pagliaio. Bricciche del vecchio Chianti
ill., ril. Aneddoti e storielle, "bricciche" appunto, di San Polo, paesino che custodisce tutta l'essenza del Chianti e della Toscana di un tempo. Piccolo ma vivissimo, racchiude un intero universo di storie, fatti e persone, da attraversare nel tempo del volo di un passero, dal tetto al pagliaio. Con abile prosa e giovanile arguzia l'autrice, appassionata di memorie paesane, ci conduce nella vita d'altri tempi della campagna toscana fatta di personaggi, luoghi, modi di dire, proverbi e leggende popolari. Un'opera da leggere d'un fiato, arricchita da un calendario liturgico che rievoca usanze e tradizioni ormai dimenticate.
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Mottola Salvatore; Del Vecchio Francesco
La civiltà contadina nell'Alto Casertano. Tradizioni, abitudini, usanze e riti dei nostri nonni
br. Siamo in provincia di Caserta, nella sua estremità Nord, l'Alto Casertano. Tradizioni e usanze contadine sono raccontate attraverso ricordi, racconti, testimonianze vissute e raccolte dagli autori. Parte integrante di questo mondo sono i proverbi e i detti popolari, le ricette tipiche, i giochi, i passatempi, le superstizioni. Le due Guerre e il ventennio fascista modificano i luoghi, dettano le storie delle famiglie e degli abitanti: la storia, come sempre, sconvolge la vita sociale e produttiva, ne detta i tempi e il progresso.Questo piccolo territorio, un po' ai margini, un po' alla periferia delle aree più popolose, di quelle più prospere, scarsamente popolato, racconta la sua ricchezza di vita sociale, di tradizioni, di umanità, consentendo piacevoli e interessanti scoperte.
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Veneziani Marcello
Alla luce del mito. Guardare il mondo con altri occhi
br. Il mito è il racconto sorgivo sulla nascita della vita, del pensiero e del mondo, che si esprime nella parola e nel silenzio, nell'arte e nella preghiera, nel gioco, nel canto e nella poesia elementare della vita. Non è verità né illusione, abita su un altro piano: è ordine nella bellezza. Sul mito si fondano la storia, la politica, perfino il cinema e la pubblicità; mitico è l'amore e così l'infanzia. Quando però i miti sono negati, crescono al loro posto idoli e surrogati, come quelli che ci circondano oggi. In questo libro Marcello Veneziani si propone di recuperare la dimensione autentica del mito per porlo al centro dell'esistenza e rispondere così a un desiderio profondo e diffuso di «vita superiore». Dopo la disfatta di religione e filosofia, per compensare lo strapotere della scienza e contendere la sovranità alla tecnica e alla finanza, non resta che affidarsi al «mitopensiero». Senza miti, infatti, la vita non è affatto più libera, più autonoma, più razionale; solo più povera, più insensata, più labile. All'uomo di oggi - scrive Veneziani - «il mito non offre profitti ma fondamenti, non assicura vantaggi ma significati. Dona bellezza, irraggia gli eventi e illumina i volti».
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Brugger Karl
Cronaca di Akakor. Mito e saga di un antico popolo dell'Amazzonia
ill. Karl Brugger riporta un racconto, trasmessogli oralmente, che dopo dubbi iniziali gli è parso autentico. Akakor, situata tra Brasile e Perù, sta aspettando di essere scoperta. Il libro racconta la storia dei popoli che abitavano la città e risale a 12.000 anni fa. Finora non si conosce data più remota di una testimonianza trasmessaci di una civiltà altamente evoluta. Tatunca Nara, sovrano e principe del popolo degli Ugha Mongulala, racconta la gloriosa ma anche tragica storia del suo popolo. Ci parla di una civiltà molto evoluta, fondata su un sapere divino e, sotto molti aspetti, superiore a quello dei Maya e degli Inca.
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Lazzaro B. (cur.)
Il mangiafiabe. Le più belle fiabe italiane di cibi e di magia
ril. «Di bocca in bocca», è questa la forma primaria di trasmissione della fiaba, che nasce orale e popolare e scivola via via sulla carta grazie all'inchiostro dei grandi trascrittori e folkloristi dell'Ottocento che l'hanno tramandata a noi. Se questo è vero per le fiabe di tutta Europa, con i fratelli Grimm per antesignani, lo è ancor di più per l'Italia, dove il genere fiabesco annovera già tra Cinque e Seicento i suoi due capostipiti letterari universalmente riconosciuti: Straparola e Basile. Ma c'è un altro primato che il mondo riconosce al Belpaese e che pure si affida al tramite della bocca, e in particolare al palato: l'eccellenza della sua tradizione culinaria e alimentare. La bocca dà fiato alle parole che si fanno fiaba, la bocca assapora e nutre. E dunque forse non è un caso se le nostre fiabe, dalle Alpi alle isole, riservano ai cibi un posto di riguardo. È questa l'intuizione da cui nasce la presente raccolta, frutto di una consuetudine ventennale della curatrice Bianca Lazzaro con il genere della fiaba dall'Europa all'Oriente, e in particolare del suo recupero in traduzione integrale italiana del nostro principale repertorio.
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Maccioni Antonio
I luoghi e i racconti più strani della Sardegna. Itinerari, luoghi nascosti e imperdibili segreti che sopravvivono al trascorrere del tempo
br. La Sardegna è un'isola da raccontare. Anche perché, nell'isola, la pratica del narrare si intreccia con la bellezza sfrontata della natura, la grazia dell'arte, l'epopea di un mondo arcaico restituito alla storia dall'archeologia. A partire da luoghi realmente esistenti, spesso insoliti e anche per questo strani, di volta in volta presentati al lettore - montagne, voragini e vallate, borghi e quartieri, chiese e grotte naturali, ville, foreste e castelli, pozzi, nuraghi e sorgenti - l'autore raccoglie e riporta alla luce i racconti custoditi dalla tradizione. Fanno la loro comparsa diavoli crudeli e mostri terribili, fantasmi misteriosi e santi potentissimi, animali, banditi, fate e amanti. Lasciando intravvedere - oltre la superficie di una terra già di per sé fonte di stupore e meraviglia - un mondo magico e pieno di mistero.
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Caniato G. (cur.)
L'arte dei remèri. I 700 anni dello statuto dei costruttori di remi. Con DVD
brossura
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Bakeka
Sedurre e rimorchiare. Guida, divertente ma utile, per desperados & desperadas
brossura Dopo anni di oblio, ritorna un libro, giustamente, dimenticato. Un libro da regalare allo sfigato - sfigata della comitiva. Che, ovviamente, siete voi, Un manuale per insegnarvi la nobile arte dell'Acchiappanza e cioè di indurre la "preda" - maschio o femmina - adocchiata in tram, in ufficio, in parrocchia... ad entrare con voi nella garçonnière o in un alberguccio economico. Qui non si parla né di innamoramenti, né di come vivere un matrimonio felice, ma si insegnano centinaia di subdole tattiche: come attaccare conversazione, come pianificare una vacanza di caccia, come tradire il coniuge, come farsi dare il numero di telefono, come insediarsi in una comitiva ... Questo libro rappresenta l'ultima spiaggia per quelle legioni di desperados e desperadas che, come voi, hanno finora bazzicato - senza successo alcuno - spiagge, comitive, conferenze, aeroporti, discoteche, brefotrofi, cortei, festicciole, vernissage... Un libro da regalare agli amici. Un libro inutile ma divertente. Un libro da regalare ad amici, donne, uomini, ragazze, ragazzi... di buona volontà. Un improbabile, divertente, manuale per rimorchiare.
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Ciccarese Maria Teresa
Proverbi salentini con filastrocche e preghiere. Pillole di saggezza popolare in dialetto leccese
brossura
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Maggio Mauro
Ginevra. Tra mito e storia
br. La biografia della regina Ginevra, moglie di Re Artù, vive fra mito e storia. Nonostante la sua origine si perda nella notte dei tempi e sia di probabile origine celtica, come suggerisce l'etimologia del suo nome (Ginevra in antico gaelico significava "la maga bianca", o "il fantasma bianco"), la sua figura è strettamente legata a quella di Artù, che, come raccontano le fonti più antiche del ciclo arturiano, per lei sfidò il perfido Mordred, venendo ferito a morte proprio in questo combattimento. Ma il legame fra Ginevra e Artù nell'immaginario europeo è stato messo in ombra dall'altra leggenda legata alla sua figura: ella infatti incarna la bellezza e la grazia aristocratiche, ma anche la ribellione alla ragion di stato, che l'ha costretta a un matrimonio, quello con Artù, senza amore, ma che non può impedirle di innamorasi e concedersi a Lancillotto, il più valoroso e splendido cavaliere della Tavola rotonda. La leggenda di questa relazione adulterina verrà ripresa dal più celebre scrittore francese medioevale, Chrétien de Troyes, e divulgato nel suo romanzo cortese Lancelot, citato da Dante, nel V canto della Commedia, come il "libro galeotto", che permise all'amore - anche'esso adulterino - fra Paolo e Francesca di rivelarsi.
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Cappelli Piero
Puglia in fabula. Fiabe e racconti di Cerignola
brossura Questo è il primo libro della serie "Puglia in fabula" che non ricorre ad un'unica raccolta ma attinge ai contributi di più raccoglitori o trascrittori di narrazioni popolari, rilevate ed editate in un lungo arco temporale: quasi un secolo. Si va da una fiaba pubblicata da Michele Siniscalchi nel 1883, a trascrizioni di testimonianze registrate da Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero e altri collaboratori nella seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso. Di mezzo ci sono stati le "novelline" di Nicola Zingarelli, il fondamentale libro di Maria Conte sulle «Tradizioni popolari di Cerignola», alcuni apporti di Saverio La Sorsa, un contributo di Giuseppe Angione. Tutte, ovviamente, testimonianze raccolte a Cerignola dalla voce di cerignolani, in genere contadini, braccianti, piccoli artigiani, donne del popolo. Sono fiabe, leggende, racconti e novelle che si tramandano mai uguali, sempre originali. Ad essi si aggiungono le esperienze di vita vissuta, dove il racconto del vero spesso diventa fantastico, come documentano la memoria della figura carismatica di Giuseppe Di Vittorio o le storie del bandito Nicola Morra: miscela di elementi mitici e reali, in cui convivono trasfigurazione epica e rappresentazione del quotidiano.
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Imbriani Eugenio
F come folklore
br. Il fine di questo libro è fornire elementi che aiutino la comprensione di quei fenomeni sociali riassunti nella parola "folklore", pure con l'avvertenza che essa nasconde un fondo forse ineliminabile di ambiguità, derivante dal fatto che l'oggetto, la materia che vorrebbe individuare è mobile, cambia, si modifica nel tempo, perché appartiene alla storia e alla vita degli uomini. Si ripercorre la storia della nozione di folklore e delle sue connotazioni, dall'epoca romantica fino a ieri, dall'idea che fosse un deposito di residuali testimonianze dell'antichità di un popolo e di una nazione a quella di patrimonio immateriale meritevole di tutela, passando attraverso le vicende che hanno interessato l'Italia: l'Unità, il colonialismo, le guerre, il fascismo, il turbinio delle trasformazioni sociali che hanno segnato la fine del mondo rurale e l'avvento della società dei consumi e della comunicazione di massa.
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Anguana Nera
Halloween e i misteri di Samhain. Un viaggio alla scoperta delle antichissime radici europee di questa celebrazione e, con esse, delle nostre stesse radici
ill., br. Dietro il sorriso delle zucche intagliate si cela una delle celebrazioni più antiche e iniziatiche dell'Europa Antica, che parte dal Culto degli Antenati, e attraversando il Velo tra i Mondi, ci porta a una Visione più Altra e Spirituale della nostra stessa esistenza. Halloween e Samhain sono 2 facce della stessa medaglia. L'Halloween commerciale è un portale per accedere a Samhain e ai suoi "Misteri" spirituali. Halloween/Samhain è una celebrazione/festa iniziatica, che apre la consapevolezza e ci fa scoprire che esiste qualcosa di più profondo (di altro), oltre all'apparenza superficiale delle cose. Qualcosa che ci permette di sperare, e ci dà la forza di affrontare il futuro e le sue sfide.
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Davies Gill; Saunders Gill
Il linguaggio romantico dei fiori
ill., ril. Un mondo di romanticismo, fiori e delicati acquerelli, un passo indietro sino al tempo in cui il Linguaggio Floreale era messaggero di segrete dichiarazioni di amore, di sospirati e romantici convegni tra amanti... Questo volume affonda le sue radici in un'epoca ormai tramontata, che reprimeva le emozioni sotto l'egida di ferree regole familiari e sociali, costrittive per le giovani dame non meno delle stecche di balena che soffocavano il loro punto vita. I fiori servivano allora per trasmettere messaggi, e consentire agli innamorati di entrambi i sessi una pudica esternazione dei loro sentimenti. La prima metà di questo libro attinge a "The Book of Memory", opera redatta dall'artista Fanny Robinson (1802-1872). I meravigliosi fiori che Fanny dipinse simboleggiano le più svariate emozioni: i loro gioiosi cromatismi, gli abili tratti di pennello con cui sono realizzati e i sentimenti che li sottendono - esaltati dalle poesie di celebri autori a corredo delle schede sanno sedurre anche lo smaliziato lettore del III millennio. La seconda sezione del libro arricchisce la raccolta con altre immagini e significati del Linguaggio dei Fiori, ricomponendo un dettagliato alfabeto poetico in forma di petali e foglie. Concluso da una nutrita appendice con ulteriori notizie, questo volume offre l'opportunità di ammirare decine di eleganti ed evocative composizioni botaniche e floreali.
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