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‎Porta Carlo; Avondo Gian Vittorio‎

‎L'amor a l'e nen polenta. Detti e proverbi sulla vita quotidiana nella tradizione popolare piemontese‎

‎br. Con ij barbis a-i na nass gnun, Dòp dél brut temp a-i ven él bel, Quand a nasso tuti bej, quand a meuiro tuti brav, Se ij giovo a sa-vèjsso e ij vej a podèjsso...: quasi sempre ironici e sentenziosi, a volte ovvi al limite della desolazione, ma veri, spietati e amari, i detti, i modi di dire, gli epiteti della tradizione piemontese aprono scorci su un mondo perduto. È un mondo pieno di sapere e di saperi, di storia, di perle di umorismo al limite del nonsense, (Mòrtuus est, mai pì birbotavit), spesso scorretto (Et ses pì fòl che la guèra 'd Libia) e in più direzioni (Tre fije e na mare, quatr diav per un pare). Questo mondo vive ancora in noi, è un bagaglio che - volenti o nolenti - ci segue: ecco perché è utile e soprattutto divertente aprirlo, esplorarlo, scoprire l'origine degli oggetti che contiene e anche, in un certo senso, con questi oggetti farci i conti. D'altronde, A-i é gnun autar sensa cros. Dopo il fortunato Scapa travaj che mi i rivo, Gian Vittorio Avon-do e Carlo «Carlin» Porta ci guidano alla scoperta dei detti e modi di dire piemontesi dedicati alla vita quotidiana. Lo fanno con la competenza degli storici e la leggerezza di chi parla a un amico di una cosa loro, e con il sentimento di chi ti risponderebbe, dopo le tue scuse, perché per sbadataggine o per fretta gli hai dato la mano guantata: «L'amor a passa N guant...».‎

‎Cucchetti Gino; Mathlouthi P. (cur.)‎

‎Transilvania‎

‎br. Esperto del mondo magiaro, l'Autore ricostruisce le intricate questioni internazionali che videro Ungheria e Romania rivendicare la leggendaria patria di Dracula.‎

‎Centini Massimo‎

‎Streghe, religione e giustizia‎

‎br. Le streghe sono state oggetto di rispetto, ammirazione e venerazione, ma anche di sospetto, invidie, calunnie, persecuzioni.‎

‎Baraldi Mario Celso‎

‎Ma tu, sei da uova o da latte? Detti sul cibo di ieri, accadimenti di oggi, filosofia per domani‎

‎ill., br.‎

‎Epifani Salvatore‎

‎L'aquila, il maiale, il pane‎

‎br. La presente opera si articola in sette capitoli, i primi tre dei quali danno il titolo al libro, gli altri il sottotitolo. Tutti, comunque, hanno come comune denominatore aspetti della religiosità novolese, vista nel quadro delle vicende culturali e spirituali nazionali ed europee. Attraverso l'analisi simbolica di due animali - l'aquila e il maiale - ed attraverso una rigorosa ricostruzione storica dell'evento avvenuto a Novoli nel 1707, nel quale il pane, donato dalla Madre celeste, avrebbe avuto un ruolo fondamentale, l'autore ci offre una sua originale interpretazione di fatti e fenomeni visti sempre col conforto di adeguata documentazione archivistica e bibliografica.‎

‎Rainer Chiap Luisa‎

‎Krampus. Diavoli custodi‎

‎ill., br. Creature antiche e misteriose, la cui storia millenaria si perde tra le ombre del tempo e della tradizione alpina, carica di leggende e magia... Questo libro cerca di raccontare chi sono e soprattutto chi sono stati i Krampus, cercando di far luce sull'importanza della loro presenza, della loro funzione e sui motivi profondi della loro esistenza. Può essere letto come la spiegazione di una leggenda, tra aneddoti sulle loro origini storiche, caratteristiche, peculiarità simboliche e i racconti più emblematici legati all'incantevole Valcanale, loro dimora.‎

‎Te lo dico con un libro‎

‎brossura Questo libro nasce dal concorso "Te lo dico con un libro", edizione 2021. Il concorso, aperto a tutti i bambini e ragazzi che sentivano il desiderio di condividere con il mondo la propria esperienza, ha come fine ultimo proprio questo: far conoscere le difficoltà e i traguardi quotidiani di questi bambini. Neurodiversità, Adhd, Dop, Dsa, Asperger.‎

‎Farris G. Antonio‎

‎Pani tipici della tradizione algherese. Una cultura da troppo tempo dimenticata‎

‎br.‎

‎Tortorelli Chiara‎

‎Storia pettegola di Napoli. Chiacchiere, voci e dicerie, dalle passeggiate di Sartre e de Beauvoir alle seduzioni del cinema‎

‎br. Napoli è una città intrisa di vitalità e di passione, un luogo in cui, nel tempo, i personaggi più illustri e i popolani più umili hanno contribuito insieme alla nascita di un'infinità di storie, voci e pettegolezzi. Dal Caffè Gambrinus, in cui si rifugiava Benedetto Croce, alle sfrenate serate di Marinetti; da Lenuccia, eroina della Resistenza napoletana, a Totò e Maradona: una strepitosa galleria di luoghi, persone e incontri che hanno colorito la vita di Napoli, una serie di avvenimenti difficili da trovare nei libri di storia, ma che più di molti altri hanno contribuito a formare la cultura popolare partenopea come la conosciamo oggi. Chiara Tortorelli ci conduce in questo viaggio attraverso le storie più strane, piccanti ed emozionanti del Novecento napoletano, trasformando voci e pettegolezzi in preziose testimonianze di storia e di cultura. Non è pettegolezzo: è storia, da raccontare sottovoce! Tra gli argomenti trattati: Matilde Serao, Eduardo Scarfoglio, Gabrielle Bessard: un triangolo d'amore Salvatore Di Giacomo e Ferdinando Russo: la poesia che sfocia in rissa I giorni della resistenza. Storia di una combattente: Maddalena Cerasuolo Anna Maria Ortese e Adriana Capocci Belmonte: due donne allo specchio Il principe de Curtis e Liliana Gli amori di Eduardo: Luisella e Isabella Le donne secondo Massimo Troisi. Ricomincio da un sogno Sophia Loren, la seduttrice contesa tra Ponti e Cary Grant Diego Armando Maradona: l'ultimo scugnizzo Renato Caccioppoli e la follia Straniamento. Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir a Napoli Luciano De Crescenzo e Diotima. L'esperienza dell'amore napoletano.‎

‎Polito Vittorio‎

‎Storie curiosità e proverbi‎

‎ill., ril. La storia della tradizione dei proverbi nella lingua italiana risale al comune fondo culturale greco, latino, poi cristiano, medievale e rinascimentale. Già alla cultura greca si deve la preparazione di raccolte proverbiali, perché i proverbi, come gli indovinelli e gli enigmi, erano considerati una componente importante dell'arte oratoria e del bello stile. Inoltre, la ricchezza del panorama dialettale italiano si riflette in un'ampia varietà di proverbi in tutti i settori della vita, e il presente saggio trova il giusto collegamento con la precedente produzione letteraria dell'autore, studioso della cultura riguardante i dialetti in generale e, in particolare, della Baresità.‎

‎Nuccio Aldo‎

‎Abbanniate! Voci dal cuore di Palermo‎

‎ill., br. In questo libro illustrato. L'autore fa memoria degli antichi mestieri le cui tracce ormai sono sempre più smarrite e perdute nel tempo. Protagonista della rassegna è la città di Palermo che, con i suoi vicoli e remoti angoli, ha ospitato, e raramente ancora ospita, i classici venditori di frutta, verdura, carne, pesce e delizie varie, che affidavano unicamente alla propria inconfondibile voce il buon esito della proposta e della vendita di ogni genere alimentare e non solo. Ecco che nelle intonazioni e nelle cantilene degli "abbanniatori", i banditori appunto, risiede la più remota essenza della tradizione orale, indispensabile elemento delle nostre radici storiche, legate, esclusivamente, alle relazioni ed al contatto umano. Nel testo, a fianco del messaggio originale, il commento e la spiegazione di ogni singolo dettaglio; a chiusura un'utile glossario dei termini in vernacolo.‎

‎Scrosati Luisella‎

‎Il vero presepe. Tutte le statuine raccontate una per una‎

‎brossura‎

‎Giacomin Joan‎

‎The little book of makeup in Venice‎

‎ill., ril.‎

‎Giacomin Joan‎

‎Le petit livre du maquillage à Venise‎

‎ill., ril.‎

‎Costantino Giovanni‎

‎Cunti e raccunti de lu paise miu. Parte seconda‎

‎ill.‎

‎Alloggio Felice‎

‎Quando gli Dei dell'Olimpo passarono per Bari Vecchia‎

‎ril. Perché i baresi consumano molto i frutti di mare? "u crute de mare?"; Perché talune massaie baresi nella teglia di patate riso e cozze "la tièdde de patane ris'è ccozze" aggiungono la zucchina, mentre altre no?; Perché la società barese ha prodotto tanti scrittori e poeti vernacolari?; Lo sapevate che il primo fermo biologico marino avvenne a Bari vecchia oltre duemila anni fa? A queste e a tante altre domande l'autore propone una risposta, ipotizzando, in modo ironico e con una carica notevole di satira, che molte delle tradizioni, usi e costumi dei baresi siano nate ai tempi del paganesimo, quando anche a Bari vecchia si adoravano gli dei dell'Olimpo.‎

‎Fezia Laura‎

‎Misteri, crimini e storie insolite di Torino. Gli enigmi insoluti, i misteri oscuri e i delitti irrisolti della capitale italiana dell'esoterismo‎

‎br. Torino è una città densa di contraddizioni. Nelle sue strade all'apparenza piane e tranquille, il bianco e il nero, il bene e il male, la luce e l'ombra si mescolano fino a confondersi. Gli elementi segreti che la caratterizzano si nascondono agli occhi di chi non la conosce a fondo. L'aura magica che da sempre la pervade si perde nel silenzio dettato dalle regole d'oro degli antichi libri di magia. Questa unicità energetica unita all'elemento della segretezza che, come recitano i grimoires , i manoscritti esoterici medievali, deve contraddistinguere il lavoro di coloro che operano in senso cosmico, ha fatto sì che, nei secoli, Torino si sia affermata come Capitale dell'esoterismo italiano. Parallelamente si è consolidata una gran quantità di luoghi comuni che confondono la figura del mago con quella del ciarlatano, sedute spiritiche e una preoccupante diffusione di "sette sataniche" con la ricerca di una comunione cosmica. Laura Fezia ci accompagna in una escursione tra sacro e profano, alchimia e spiritismo, cronaca gialla e nera, nei luoghi più insoliti ed enigmatici della città piemontese, dove i crimini assumono connotazioni magiche e le storie parlano quasi sempre il linguaggio dell'arcano... Crocevia simbolico tra magia bianca e magia nera, a Torino tutto può accadere... Tra gli argomenti insoliti e misteriosi: Il portale dello zodiaco; Le signore dell'occulto; Luigia Sola e la misoginia di Lombroso; Una "liaison dangereuse" nella Torino degli anni Trenta; Il diavolo in via Gradisca; Serial killer a Torino; Tutti in fila al freddo per vedere lei; Un re dai modi poco regali; Un capo indiano a spasso per il centro; Il Buddha a Porta Pila.‎

‎Ferracin Francesco‎

‎Storie segrete della storia di Venezia. Il fascino di Venezia nelle vicende meno note della sua storia millenaria‎

‎br. Il mito di Venezia nacque nelle nebbie dell'ampia laguna, sulla costa orientale delle terre dei Veneti, durante l'ultimo secolo di vita dell'impero romano d'occidente. La leggenda racconta che i pacifici abitanti delle campagne, vista l'impossibilità di difendersi dalla piaga degli Unni, andarono a rifarsi una vita sugli inospitali isolotti della laguna, riparati da paludi e canneti e protetti da una miriade di canali. La città che prese lentamente forma in quel paesaggio salmastro era destinata a diventare la capitale di uno Stato che attraversò le tempeste della storia medievale e moderna indenne e pressoché immutato nella sua forma istituzionale, fino ad autodissolversi all'alba dell'epoca contemporanea. Le vicende narrate in questo libro svelano l'anima autentica di Venezia, una città unica al mondo che, invece di combattere l'elemento naturale ostile, il mare, è riuscita ad adattarvisi in un rapporto simbiotico, e addirittura a fondarvi la propria fortuna. Queste storie segrete possono aiutarci a capire quello che Venezia è stata e quello che potrebbe, forse, tornare a essere. Il mito della città sull'acqua tra arte, leggende e curiosità Tra gli argomenti trattati: la difficile nascita della Serenissima, figlia (illegittima) di due imperi; fortuna e disgrazie di Romano Mairano, mercante veneziano; Enrico Dandolo e la calda estate del 1203; il duca dell'arcipelago; il colpo di stato di Bajamonte Tiepolo; vite parallele di viaggiatori veneziani; la corte veneta della regina di Cipro; vita quotidiana a Venezia ai tempi del viaggio in Italia di Goethe; la sortita di Forte Marghera.‎

‎Baraldi Barbara‎

‎Misteri, crimini e storie insolite di Bologna. Alla scoperta dell'anima oscura, nascosta, sotterranea, esoterica e criminale della città‎

‎br. È antico il fascino di Bologna. Come un'ombra, percorre da secoli i vicoli del centro storico, i sotterranei e i portici che hanno reso celebre nel mondo la città. Tutti conoscono la Bologna "dotta", "grassa" e "turrita", ma solo in pochi conoscono i segreti, gli enigmi e i gialli del capoluogo emiliano. Come la necropoli dei vampiri emersa dalle viscere della terra durante i recenti scavi per l'alta velocità, o il codice mai decifrato inciso sulla Pietra di Bologna. Nella storia locale ci sono stati anche personaggi controversi come Girolamo Menghi, il più grande esorcista del Cinquecento, i cui libri furono inseriti nella lista dei testi proibiti dal Vaticano. Mentre le pagine della cronaca recente hanno portato alla ribalta figure ambigue come i poliziotti-criminali della banda della Uno bianca. E sempre nella storia contemporanea troviamo i delitti irrisolti del DAMS o l'ormai storica strage del due agosto, tra terrorismo e segreti di Stato. Barbara Baraldi, autrice definita dalla stampa «la regina del thriller gotico italiano», torna a raccontare la sua città, cogliendone l'anima oscura, il volto misterico, gli aspetti insoliti che ogni amante di Bologna dovrebbe conoscere. Una città misteriosa e ricca di segreti tutti da svelare. Tra gli argomenti insoliti e misteriosi: La città dei vampiri; I misteri della Bologna sacra; I predatori di tesori templari; 666 archi per la Madonna nera; Esoterismo e alchimia; Bologna tra magia e scienza; Il giudice che scomparve nel nulla; Delitti di gente perbene; Strage del 2 agosto 1980, segreti di Stato; Finestre che ridono: le case infestate.‎

‎Pisano Dario‎

‎La Firenze segreta di Dante. Alla scoperta della città accompagnati dal sommo poeta‎

‎br. Una giornata tra i monumenti sulle tracce di Dante Alighieri Nelle prime terzine del XXV canto del Paradiso , Dante rivela il suo doloroso sogno: ritornare a Firenze ed essere incoronato poeta, nel luogo stesso (il Battistero fiorentino) dove era stato battezzato. Questo libro è un'esplorazione narrativa dei luoghi che custodiscono la memoria dell'avventura umana e poetica di Dante Alighieri, segnata dall'esilio. Attraverso un itinerario percorribile in un giorno, La Firenze segreta di Dante ci guida in un percorso suggestivo, fortemente ancorato ai versi danteschi. Il primo biografo del sommo poeta, Giovanni Boccaccio, ha infatti più volte posto l'accento sul rapporto fra «Firenze madre e matrigna» e il suo più illustre figlio, amato e respinto. In questo libro si intende recuperare i momenti più intensi e concitati della riflessione boccacciana (e di altri biografi) per dare maggior profondità e prospettiva storica alle memorie dantesche di Firenze, invitando il lettore a soffermarsi su ognuna delle tappe proposte con il giusto riferimento poetico. Una giornata tra i monumenti sulle tracce di Dante Alighieri Firenze come Itaca. Il battistero; Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui; Guida poetica per il dantista itinerante; Il fiore di Roma; Giovanni Boccaccio e la favola di Dante e Beatrice bambini; Calendimaggio 1274; Le lapidi commemorative; Il sasso di Dante; La Descriptio Dantis; Dante e gli amici; I viaggi di Dante; Dante e la lussuria Dante mago.‎

‎Falconi Fabrizio‎

‎I fantasmi di Roma. La storia della città eterna attraverso i suoi misteri, le sue inquietanti presenze, le sue figure spettrali‎

‎ril. Lo spirito di Messalina, le ombre che frequentano le catacombe cristiane, i celebri spettri di Beatrice Cenci e Lucrezia Borgia; altri meno conosciuti come la bella Costanza De Cupis, il fantasma dalle mani mozze o l'infelice Emmeline che abitò la splendida Villa Stuart, e poi i fantasmi di Shelley e Keats fino alle ossessioni di Dario Argento: questo libro ripercorre la storia millenaria della città dei papi e degli imperatori da un punto di vista insolito, attraverso i racconti dei suoi fantasmi e delle sue presenze occulte. Ne emerge una Roma dai tratti magici, legata alle religioni e ai riti misterici del passato, alla tradizione etrusca, ai culti orientali, ai primi riti cristiani. Si parte dai fantasmi che si dice infestino i teatri della città antica e imperiale, per passare a quelli creati dai roghi e dai processi della Santa Inquisizione, e arrivare infine ad alcune presenze più vicine a noi: una finestra su una Roma esoterica misteriosa, inquietante e dal fascino sorprendente. Spettri, spiriti e inquietanti presenze in una storia parallela della città eterna Tra i fantasmi di Roma: Storia infelice di Berenice, l'amante dell'imperatore Tito, e del suo fantasma; Il Pantheon, monumento esoterico per eccellenza, e i suoi abitanti misteriosi; La notte delle streghe e il fantasma di Salomè al Laterano; Le geometrie di Athanasius Kircher e il suo spaventoso museo del Collegio Romano; Il fantasma di Donna Olimpia Maidalchini, la Pimpaccia, la donna più temuta di Roma; Piazza Vittorio e la porta magica degli alchimisti; Il terribile fantasma di Lorenza, moglie del Conte di Cagliostro; I fantasmi del Museo delle Anime del Purgatorio; Beatrice Cenci, il più famoso fantasma di Roma; I Borgia a Roma, una storia di fantasmi Costanza de Cupis, la nobildonna dalle mani mozze; Il fantasma della chiesa dei Cappuccini e il racconto gotico di Hawthorne; Shelley e Keats, fantasmi a Roma; I fantasmi di Emmeline e di Lord Allen e Villa Stuart; Il Quartiere Coppedè, set per Dario Argento.‎

‎Cacciari Patrizio‎

‎A Roma oggi se dice così. Dizionario e modi di dire del nuovo romanesco‎

‎br. Da "Ahò" a "bella pe' te", da "sto a rota" a "zagajà" ecco a voi il libro per scoprire, attraverso la sua lingua, qualcosa in più sulla Città Eterna. Il romanesco è una "lingua" in evoluzione, non un dialetto "in via d'estinzione" come lamentano i più pessimisti. Ci sono parole e modi di dire che ancora conserviamo dai tempi di Nerone, accanto ad altri che prendono in prestito lo slang della più moderna tecnologia, sconosciuti ai romani di qualche decennio fa. Il tutto si amalgama in un mix linguistico di straordinaria concretezza, che rispecchia il carattere dei romani, sbruffoni e bonaccioni, dissacranti e ironici, mai contenti. Questo dizionario non è un manuale linguistico, ma un modo diverso e divertente di raccontare Roma, i suoi abitanti, il loro modo di fare e di comunicare nella vita di tutti i giorni. Ogni parola è "tradotta" in italiano e poi commentata con aneddoti e piccole storie tratte dal mondo di oggi o dai ricordi di un passato che rivive nei racconti dei più anziani. Nel frasario finale, si illustrano le espressioni, insulti feroci o semplici sfottò, che risuonano nei vicoli e nelle strade congestionate della città. Insomma, si spazia dai sonetti del Belli alle battute dei personaggi dei film di Sordi e Verdone, dai versi di Califano alle dichiarazioni d'amore di Venditti, fino al "neo-romanesco" contemporaneo di Johnny Palomba e Diego Bianchi, in arte Zoro. A Roma oggi se dice così: Appiccicà; Cojonà; Inquartasse; Intuzzà; Monticiano; Piotta; Svortà; Stacce; Fattela pijà bene; Sto a schiumà; Vai cercanno Maria pe' Roma; A chi tocca nun se 'ngrugna; Magnatela 'na cosetta.‎

‎Cattabiani Alfredo‎

‎Simboli, miti e misteri di Roma. Un viaggio attraverso tremila anni di storia alla ricerca del significato nascosto di personaggi, opere d'arte e monumenti emblematici‎

‎br. Cupole, obelischi, archi trionfali, ma anche piante e animali, dal mitico fico ruminale, sotto il quale approdò la cesta con Romolo e Remo, alle salamandre sulla facciata di San Luigi dei Francesi. Tutta Roma è una costellazione di simboli che attraversano tre millenni di storia, spesso celati in monumenti che sembrerebbero pure decorazioni: come la fontana delle Tartarughe che idealmente raffigura il motto coniato da Augusto, «Festina lente» ovvero «Affrettati lentamente». Alfredo Cattabiani, studioso di simbolismo e di tradizioni popolari, ricostruisce in questo libro la mappa dei simboli fondamentali di Roma rivisitando anche i miti ad essi collegati, da quelli della fondazione della città fino alle leggende medievali. Ma non vi è mito senza mistero: come ad esempio quello della Lupa che allattò i gemelli o l'altro del nome segreto di Roma, mai svelato nonostante l'illusione di chi, come Giovanni Pascoli, credeva fosse Amore. Sfilano così sulla scena personaggi antichi e moderni, divinità e santi, elefanti sapienti accanto a gatti enigmatici, una Befana che assume le sembianze della lunare Anna Perenna, l'arcangelo Michele dagli attributi eguali a quelli di Toth e di Mithra, e infine cardinali e gesuiti attenti ai fiumi carsici delle tradizioni romane. La città eterna è una costellazione di simboli che attraversano tre millenni di storia. Il mistero della lupa; Le metamorfosi di Anna Perenna; Le piante simboliche di Roma; L'obelisco Bestiario di Mithra Ocno e l'asino; L'Ara della Vittoria; Le guide di Roma antica nel Medioevo; Il cardinale di San Pietro in Vincoli; La salamandra di San Luigi dei Francesi; «Festina lente»; Athanasius Kircher Elephas sapiens; San Michele protettore di Roma.‎

‎Di Liello Salvatore‎

‎Procida sacra‎

‎ill., br.‎

‎Ferrari Anna‎

‎Dormire, sognare. Sonno e sogni nella mitologia classica‎

‎ill., br. Nella mitologia classica i sogni costituiscono parte dell'armamentario del dio Sonno (Hypnos) e sono inviati talora direttamente dalle divinità maggiori dell'Olimpo per preannunciare agli uomini avvenimenti futuri, per metterli in guardia da eventuali pericoli, per far loro comprendere quale sia il volere divino. Ma esiste anche un dio Sogno personificato, Oneiros, diverso e indipendente da Hypnos, il Sonno, identificato spesso dai latini con Morfeo. Ed esiste una casa del sogno, che molti poeti, da Omero a Ovidio, hanno provato a descrivere in pagine di altissima poesia. La mitologia classica è ricca di riferimenti al sogno e di proposte di interpretazione del mondo misterioso che esso dischiude agli uomini. Non solo i poeti, ma anche gli storici lasciano ampio spazio, nei loro resoconti dei fatti del passato, all'irrompere dell'altrove rappresentato dal sogno. Vale dunque la pena di indagare, nella prospettiva del mito, quale ruolo gli antichi attribuivano a quella dimensione che non ha mai cessato di affascinare gli uomini di ogni tempo e che secondo qualcuno non è altro che un essere svegli da qualche altra parte.‎

‎Meyer Matthew‎

‎Kitsune. Le nozze della volpe e altre storie di yokai giapponesi. Ediz. a colori‎

‎ill., ril. Dopo Hakutaku, Yeikai e Mononoke, la raccolta illustrata di yokai dell'antico Giappone si arricchisce di 113 nuove creature, tra le quali primeggiano le più potenti, insidiose e seducenti di tutte: gli spiriti volpe kitsune.‎

‎Fusco Amerigo‎

‎Gli antichi mestieri lombardi‎

‎brossura Lombardia, terra di lavoro. Un viaggio attraverso gli antichi mestieri di questa meravigliosa regione, dove l'avanguardia è fatta delle conquiste che hanno raggiunto grandi obiettivi partendo dalle piccole cose.‎

‎Roncoroni F. (cur.)‎

‎Proverbi erotici lombardi. Raccolti da Piero Chiara‎

‎br. "Quarantacinque «proverbi erotici lombardi» selezionati e annotati da Piero Chiara, con ironia e maliziosa arguzia. Il mondo che essi sottendono e rispecchiano è lo stesso dei personaggi «di paese» del 'Piatto piange' e di altri romanzi e racconti dello scrittore luinese: un mondo di persone semplici, la cui semplice saggezza si esercita su problemi come il sesso e la sessualità, i rapporti tra uomo e donna e tra moglie e marito, le funzioni fisiologiche, la morale comune e il contrasto tra essere e apparire. Il dialetto, che Chiara trascrive direttamente dal parlato badando più alla carica espressiva delle parole che alla filologia, accentua la forza del realismo e del pragmatismo di quella gente tanto acuta quanto sferzante, con le sue affermazioni sempre nette e con le sue dolorose certezze. Annunciata più volte agli amici, anticipata su riviste, promessa a vari editori e a lungo creduta perduta, questa «raccoltina» di 'Proverbi erotici lombardi' è stata ritrovata, per caso, tra le carte dello scrittore luinese." (Federico Roncoroni)‎

‎Rapetti C. (cur.)‎

‎Storie e filastrocche di Lunigiana‎

‎ill., br. "C'era un volta..." così cominciano tutte le favole, c'era una volta la favola, verrebbe da dire, il racconto trasmesso oralmente, in un tempo senza dimensioni prefissate, cadenzato soltanto dal ritmo e dalla pausa del narratore. Fiabe di magia, apologhi moralistici, fiabe di animali, racconti di mostri e fantasmi, storie umoristiche di astuzia e dabbenaggine, leggende, proverbi. Storie ascoltate e storie narrate da ragazzi. Ad altri e ad altre responsabilità il momento dell'analisi, della sistemazione, dello studio: per questa volta concediamoci il piacere di scoprire queste storie con la stessa freschezza con cui i giovani raccoglitori le hanno scoperte dagli anziani e ce le hanno volute raccontare.‎

‎Briatore Samuele; Martinelli Francesca‎

‎Il galateo dello spazio. Le buone maniere di vivere la casa‎

‎brossura Samuele Briatore (@accademia.italiana.galateo), presidente dell'Accademia Italiana Galateo e Francesca Martinelli (@unacasaallavolta) l'home stager più seguita in Italia ci accompagnano alla scoperta della casa gentile: Lo spazio inteso come un luogo domestico, caldo, famigliare è rappresentativo di sè si trova a dover continuamente combattere tra l'utile e il bello, l'accoglienza e la funzionalità, il design contemporaneo e l'antico. Il galateo e le buone maniere possono offrire un diverso punto di vista, spostando l'attenzione dall'esibizione all'autenticità, comprendendo la rappresentanza come un concetto fondamentale per la conoscenza di noi stessi, quindi una rappresentanza come "narrazione di noi" e non come "autorizzazione di un potete". Samuele e Francesca si stringono la mano e ci accompagnano nel loro mondo fatto di immagini, suggestioni, consigli ma soprattutto vogliono condividere con il lettore il loro sogno.‎

‎Tezuka Osamu‎

‎I cento demoni e altre storie. Lion books. Vol. 2‎

‎ill., br. Ichirui Hanri è un samurai a cui, nonostante la sua innocenza, è stato chiesto di fare hara-kiri per rimediare a un'offesa provocata al suo Signore. L'improvvisa apparizione di una strega, pronta a realizzare tre suoi desideri in cambio dell'anima lo porterà a vivere una vita ricca e soddisfacente, finché non giungerà il momento di onorare il suo patto. "I cento demoni" raccoglie questa e altre leggende giapponesi, messe su carta in racconti brevi a fumetti realizzati da Osamu Tezuka, uno dei più grandi narratori moderni.‎

‎Maschere tradizionali della Sardegna. Ediz. italiana, inglese e francese‎

‎ill., ril. Questo volume fotografico racconta i riti ancestrali del carnevale tipico della Sardegna, chiamato in sardo Su Carrasegare, attraverso la descrizione delle maschere tradizionali più conosciute - Mamuthones e Issohadores, Boes e Merdules, Thurpos, Urthos, Maimones e Battileddos - le cui fogge e pantomime ricordano il sacrificio di Dioniso, il dio della natura che muore d'inverno e rinasce in primavera. Anche altri carnevali famosi, come Sa Sartiglia e Su Carrasegare osincu, tra metafore e simbolismo riconducono a misteriose celebrazioni dedicate al dio della vegetazione. Di ogni carnevale vengono descritte le origini, i personaggi, la messinscena e il significato allegorico. "Visi cupi di carbone e maschere ferine, campanacci con batacchi d'osso per le danze degli invasati di Dioniso. E tamburi, cavalli, fantocci di pezza, semidei che muoiono all'alba, rinascono al tramonto. "Carrasegare" è più di un carnevale: è rito ancestrale per la celebrazione del dio della natura, un'orgia visionaria, un sogno a colori per un mondo folle d'abbondanza".‎

‎Pepè Marco Alex‎

‎Misteri & leggende del Piemonte‎

‎br. Il Piemonte è una terra ricca di castelli, laghi, montagne e boschi: in questi luoghi, quando cala la nebbia e il buio ammanta ogni cosa, se si ha un po' di fortuna - si fa per dire - è possibile incontrare spiriti di donne senza pace, congreghe di masche e demoni danzanti, diavoli tentatori che costruiscono ponti, processioni di monaci senza testa, spettri di cavalieri inquieti. Qui magia, storia e leggenda si fondono dando vita a racconti da brivido, che traballano continuamente tra realtà e suggestione. In questo libro l'autore ci conduce alla scoperta di una regione che rappresenta un baluardo del mistero, presentandoci le vicende di streghe e diavoli, di fantasmi di principi e regine, di cavalieri sciagurati e arcangeli vittoriosi.‎

‎Bassignana Enrico‎

‎Bogia nen! Proverbi piemontesi per resistere con coraggio‎

‎br. Bogia nen!, resisti! Dalle fortificazioni dell'Assietta alla vita di tutti i giorni, è fondamentale la capacità di fronteggiare con coraggio gli eventi: dall'eccezionale al quotidiano. Il coraggio serve sempre e - questa è una bella notizia - si può imparare e allenare. I proverbi piemontesi sono alleati straordinari. Contengono il distillato di una saggezza accumulata nei secoli: insegnamenti pratici, pronti per l'uso, alla portata di chiunque. Possono aiutarci nella sfida cui non ci si può sottrarre: avere più coraggio per vivere meglio.‎

‎Casara Severino‎

‎Fole delle Dolomiti. Fiabe e leggende alpine tra mito e realtà‎

‎ill., br. La montagna è un luogo che ispira leggende, favole, storielle, fole appunto, che nella tradizione popolare si tramandano da generazioni. Storie che profumano di una poesia primitiva e che si svolgono in un ambiente, come quello dolomitico, intatto e primordiale; fantasticherie che i nonni narrano ai nipoti davanti al camino accesso prima andare a dormire, nelle fredde notti invernali. Casara in questo prezioso libro ne raccoglie diverse e tutte avvincenti nelle quali il povero montanaro, bersagliato dalle avversità superiori, riesce a vincere la malasorte con una scaltra prudenza, tipica dell'uomo di queste terre. Sull'ala della leggenda ritroviamo il bosco, la cima, il burrone, il nevaio; luoghi pieni di mistero e profondamente suggestivi, scenografie ideali di storie fantastiche che oscillano tra mito e realtà.‎

‎Goodrich Norma Lorre‎

‎Il mito di Merlino‎

‎ill., br. Chi era Merlino? Qual era la sua professione? Quale il suo titolo? Queste sono alcune delle domande a cui Norma Lorre Goodrich prova a rispondere ne "Il mito di Merlino". L'autrice intraprende infatti una ricerca per scoprire chi fosse, che legami avesse con Artù e quale fosse la sua reale professione, mostrando interesse anche per altre figure circondate dal mistero, come la Fata Morgana, la Dama del Lago, Lancillotto e Parsifal. Proseguendo la sua ricerca storica e filologica sul ciclo bretone, Goodrich giunge a una completa storicizzazione della figura di Merlino, portando chiarezza anche su "La Prophetia Merlini", una "meraviglia della letteratura" attribuita per secoli al mago, che potrebbe essere una testimonianza di prima mano sui secoli bui.‎

‎Young Ella‎

‎Le meravigliose leggende celtiche. Con note finali sui personaggi mitici citati nel testo‎

‎ril.‎

‎Forestiero F. (cur.)‎

‎Calabresi per sempre. Viaggio emozionale nel cuore della Calabria‎

‎br. "Calabresi per sempre" è un itinerario nel cuore del profondo Sud, tra scenari suggestivi e protagonisti coraggiosi. Un viaggio narrativo nell'intimità della Calabria tra una bellezza incredibile e l'ostinazione nel superare difficoltà e luoghi comuni.‎

‎Giacomin Joan‎

‎Il piccolo libro del makeup a Venezia‎

‎ill., ril. Attraverso la vivace penna di Joan Giacomin e le splendide illustrazioni di Massimo Alfaioli, il racconto della storia del makeup nella Venezia dei dogi ci dà l'occasione di affacciarci su un'epoca lontana, molto diversa dalla nostra per gusto, stile, canoni di bellezza. Il piccolo libro del makeup a Venezia ci porta in una Venezia protagonista del mondo della bellezza in ogni sua forma, non solo quella della sua arte immortale, ma anche quella delle sue dame entrate nel mito. Un'immagine di città crocevia di culture, mode, commerci, pronta a riconoscere le nuove tendenze ma anche ad anticiparle e confermarle. Una città che è simbolo di un'emancipazione femminile espressa anche attraverso la cosmetica e la profumeria.‎

‎Rossotti Renzo‎

‎Curiosità e misteri di Torino‎

‎ill., ril. Come in un gioco di scatole cinesi, generose di sorprese, Torino si svela in queste pagine sin dai suoi più remoti albori, quando per conquistarla Annibale attraversò le Alpi con i suoi elefanti. Ne emerge una città incredibilmente "magica" che attira alchimisti, avventurieri, personaggi come Casanova e Cagliostro. È la città in cui Lombroso fu attratto dallo spiritismo nascente e in cui sembrerebbe imperare il diavolo, prediletta, così si dice, anche dagli extraterrestri. Renzo Rossetti ha delineato in queste pagine una Torino "bianca", legata alle tradizioni religiose e ai suoi santuari; una Torino "rossa", scenario di un agitato socialismo che fece di Borgo San Paolo una "piccola Stalingrado", in cui esplosero i disordini per il pane durante la prima guerra mondiale; quindi una Torino "nera", con i suoi segreti e molti delitti insoluti, che Dario Argento scoprì quale scenario ideale per alcuni suoi film e che affascinò Alfred Hitchcock. Rossotti si sofferma sulle tradizioni perdute, ci fa riassaporare il piacere di imbattersi in botteghe del tempo che fu e ricorda una Torino sabauda illuminata dalle lanterne, con le voci e i richiami del vecchio Balon, il mercato che eleggeva la propria regina, quando nel gran carnevale torinese Gianduja era il re incontrastato. Una Torino irripetibile e perduta.‎

‎Basile Gaetano‎

‎Tonnare indietro nel tempo. Storia, folclore e costume si intrecciano in un ordito sacro e selvaggio festoso e sanguinario‎

‎ill., ril. Diffuse in tutta la Sicilia ma particolarmente importanti nella zona del trapanese, le tonnare sono uno dei più antichi e caratteristici lasciti della storia locale, a testimoniare un pezzo di cultura del Mare Mediterraneo fatto di duro lavoro, racconti, cronache e canti dei pescatori. Gaetano Basile li ripercorre col suo consueto tono affabulatore ed esperto, consegnando al lettore un pezzetto di reliquia al profumo di acqua salata, radici profondissime di un tempo che non c'è più.‎

‎Okakura Kakuzo‎

‎Il libro del The‎

‎brossura‎

‎Streghe maghi e sortíleghi in Abruzzo tra Cinquecento e Settecento‎

‎br.‎

‎Cella L. (cur.)‎

‎Torinesi per sempre. Viaggio emozionale nel cuore di una città magica‎

‎ill., br. Torino, una città che guarda al futuro e tutela con cura il suo grande passato. Le leggende di una volta, le tradizioni che legano le famiglie, le storie d'amore nate attorno a un tavolino di Piazza Castello racconteranno la città. "Torinesi per sempre" trasporta il lettore per le vie e le piazze della prima capitale d'Italia. Un volume antologico, tra narrativa e storia, per mostrare l'essenza dei torinesi, orgogliosi sotto lo sguardo della Mole.‎

‎Ieranò Giorgio‎

‎Eroi. Le grandi saghe della mitologia greca‎

‎br. La sfida col Minotauro nel labirinto, la testa tagliata di Medusa, l'impresa degli Argonauti, Orfeo che scende nell'Aldilà per salvare la donna amata: i miti eroici dell'antica Grecia sono un caleidoscopio di racconti infiniti e stupefacenti. Ma anche un repertorio di favole orrende e bizzarre. Medea che uccide i suoi stessi figli. Edipo che ammazza il padre e poi si unisce con la madre. Eracle che abbandona le sue fatiche per ingozzarsi di arrosti e di dolci. Teseo che, invece di salvare le fanciulle, le stupra. L'eroe greco aveva molti lati oscuri. Era una creatura smisurata, un essere prodigioso, eccessivo nel suo furore e nelle sue passioni. E non sempre era arruolato al servizio del Bene: stava piuttosto oltre il Bene e il Male, oltre tutte le regole e le leggi dell'umano. Era venerato come lo sono oggi i nostri santi patroni. Si raccoglievano le sue reliquie, si portavano offerte sulla sua tomba. Ma soprattutto ci si divertiva a narrare le sue imprese in forme sempre diverse e sempre nuove. Nei miti eroici si trova la matrice di tutte le narrazioni future. Ci sono amori, avventure, intrighi, prodigi, mostri. Ci sono viaggi fino alla fine del mondo e love stories che sfidano anche la morte. Tutto quello che ancora oggi ci appassiona e ci commuove quando leggiamo un romanzo o guardiamo un film, i greci lo avevano già narrato nei loro miti.‎

‎Dizionario illustrato di mitologia greca e romana. I miti, gli eroi, gli dei, le leggende, i luoghi mitologici del mondo greco e romano‎

‎ill., br. Chi era la madre di Achille? Come ebbe inizio la guerra di Troia? Quali sono i nomi delle Muse? Chi era Proteo? A queste e a tante altre domande e curiosità può rispondere il praticissimo Dizionario illustrato di mitologia classica, che, come recita il sottotitolo, raccoglie in ordine alfabetico "i miti, gli eroi, gli dei, le leggende, i luoghi mitologici del mondo greco e romano". Quest'opera offre un esaustivo panorama del variegato mondo della mitologia classica, che da sempre affascina e incuriosisce, forse perché in esso si trovano le radici dell'Occidente. È un mondo governato da un magico caos, in cui guerre, avventure e imprese eroiche si succedono a ritmo incalzante e in cui tutto può accadere: da Atena, partorita dal cranio del padre Zeus, al neonato Ercole, che strozza due serpenti, le vicende delle divinità che hanno abitato il monte Olimpo sono straordinarie. Tutto, però, è governato dall'ineluttabile Fato, per cui ogni cosa è già stata scritta.‎

‎Centini Massimo‎

‎Stregoneria e superstizioni in Torino e dintorni. Un viaggio tra leggende e tradizioni‎

‎br. La caccia alle streghe è parte di un periodo storico che è stato facile preda del mito e della leggenda, assumendo connotazioni che in alcuni casi rendono problematica la ricostruzione di fatti e vicende di un tempo attraversato dalla grande paura del diavolo, con tutti i risvolti sociologici e culturali che tale paura poteva determinare. In fondo, basta pensare a quante tradizioni, luoghi comuni e credenze circolano, ancora oggi, intorno all'immagine della strega: miti che spesso hanno completamente trasfigurato la dimensione storica di fatti concretamente ancorati alla realtà.‎

‎Favole e fiabe 2021. Vol. 2‎

‎br. Le migliori favole e fiabe selezionate dal concorso letterario di Historica edizioni.‎

‎Marzella Francesco‎

‎Excalibur. La spada nella roccia tra mito e storia‎

‎br. La spada nella roccia è il simbolo per eccellenza della leggenda di re Artú. Eppure la storia del prodigio che consacra il giovane sovrano «per grazia di Dio» - entrata nell'immaginario collettivo fino a confondersi con la leggenda di Excalibur - non figura nei testi piú antichi che raccontano le imprese del mitico re e dei suoi cavalieri ed è attestata per la prima volta solo nel Merlin di Robert de Boron, un'opera scritta intorno al 1200 la cui fonte di ispirazione era rimasta fino ad oggi sconosciuta. Questa indagine prende le mosse da un confronto fra il celebre episodio arturiano e un racconto molto piú antico, incentrato su un pastorale infisso in una pietra tombale, che risale al tempo di Edoardo il Confessore, re d'Inghilterra e santo. Dai romanzi cortesi alle saghe nordiche emergeranno numerose storie di elezione che hanno per protagonisti giovani di stirpe regale in cerca di legittimazione, pronti a sfidare anche le forze oltremondane per conquistare magnifiche spade e completare la loro iniziazione eroica. Sarà cosí ricostruita una fitta trama di rimandi che restituirà uno scenario tanto piú attendibile quanto piú intricato, utile a gettare nuova luce sulla genesi di uno degli episodi piú celebri di tutta la letteratura medievale.‎

‎Di Modugno Giuseppe; Antinori Andrea‎

‎Storie, leggende e altro sui monti Sibillini‎

‎ill., br. Anche se i tempi sono molto cambiati, da quando i primi popoli si insediarono sul territorio dei Monti Sibillini, è pur sempre vero che le leggende sono rimaste, sia pure trasformate da culture e tradizioni diverse, che hanno trasmesso alle narrazioni le proprie valutazioni ed i propri giudizi. Le leggende hanno avuto in passato, come l'hanno attualmente, un importanza decisiva per la comprensione delle nostre radici culturali, per non parlare poi del fascino che, grazie a queste narrazioni, hanno acquisito le nostre montagne. Se è vero infatti che l'interesse verso i nostri monti è dovuto soprattutto alla loro aspra bellezza non ancora del tutto contaminata, è altrettanto vero che esso è accresciuto dall'alone di mistero che vi aleggia, e dalle leggende che quei luoghi hanno ispirato.‎

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