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‎Au Conseil des prises. Re'ponse au Me'moire du cit. Boucanier fils, armateur du corsaire le Redoutable pour Laurenzo Repetto, citoyen Ligurien subre'cargue du navire ragusain la Santa Trinita, et les citoyens Pitalouga et Antoine Boccardi, citoyens Gênois, proprie'taires de la cargaison‎

‎In 8, pp. 18 + (2b). Testatina xilogr. Br. rifatta. Importante atto indirizzato al Conseil, legato alla tragica vicenda dell'assedio di Genova avvenuto tra l?aprile e il giugno 1800. La Santa Trinita', vascello che batteva la bandiera neutrale di Ragusa, era stato trovato dai cittadini genovesi Pittaluga e Boccardi al fine di passare indenne il blocco inglese e rifornire di vettovaglie la cittadina alla fame. Venne quindi redatta una falsa bolla di carico in base alla quale il carico, fatto in Sicilia, era diretto a Lisbona. Caricati a Palermo orzo e fave, la nave venne portata dal vento sull?isola di Maiorca e, all?altezza dell'isola di Cabrera, venne catturata dalla nave corsara Redoutable nonostante fosse in acque spagnole. Questa 'reponse' dei cittadini genovesi risponde alle ragioni del capitano del Redoutable, ovviamente convinto della veridicita' della destinazione Lisbona, e del fatto che il carico fosse avvenuto in un porto di un paese nemico.‎

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‎Au Conseil des prises. Supple'ment au Me'moire pre'sente' au Conseil des Prises pour les proprietaires de la cargaison du navire il Sole Dorato contre le corsaire francais l'Intre'pide‎

‎In 8, pp. 10 + (2b). Testatina xilogr. Br. rifatta. Memoria aggiuntiva di impronta fortemente giuridica. Da questa si evince che il Sole Dorato venne abbordato dall'Intre'pide nel momento in cui si trovava gia' nella rada di Livorno, dove la nave corsara risultava essere alla fonda. Questa, visto il Sole Dorato arrivare, battente la bandiera inglese, si mosse contro di lui e lo incrocio' gia' in rada.‎

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‎Avanti il trib. arcivescovile di Fermo. Fermana di pretesa colpabilita' nell?omicidio dell?arciprete D. Ercole de? Conti Bacili. Per il Nobil uomo Canonico D. Antonio de Conti Bonafede fermano contro la curia e il fisco. Difesa con sommario; LEG. CON: Idem, Difesa addizionale‎

‎In 8, pp. 80; 48. P. pl. coeva con bordura oro ai piatti e fregi al d. Tagli dorati. Fatto di sangue che coinvolse a Fermo un canonico ed un arciprete. L'arciprete Bacili venne accoltellato di notte. Prima di esalare l'utimo respiro disse di non aver visto l'aggressore ma fece cenno ad alcuni dissapori avuti con il canonico Bonafede. Questa dichiarazione, insieme a varie dicerie e dubbie testimonianze, porto' in carcere il canonico. Alcuni testimoni parlarono di una successiva ricomposizione dei rapporti tra i due sacerdoti ma vi fu anche la voce di una gelosia tra i due a causa di una certa signorina.‎

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‎Bando a favore di chi fara' cattura dei confinati alla galea‎

‎In 8, pp. (4). Stemma mediceo xilogr. al fr. Capolettera fig. xilogr. Antica data manoscritta la fr. Bando a favore di chi consegnera' nelle mani della giustizia un condannato alla galea 'per proveder alla quiete e sicurezza de popoli e all'esecuzione del gastigo si simili condannati'. La condanna alla galera era come una sentenza capitale, la quale, piu' dei grandi criminali contro lo stato, colpiva vagabondi, piccoli malfattori e ladri, disertori ed eretici, contrabbandieri, prigionieri di guerra, contravventori all'ordine familiare, religioso e sessuale, falsari. Sulle navi costoro, sotto il feroce controllo dell'aguzzino che dalla corsia li guidava a nerbate, erano ridotti in schiavitu'. Spesso i galeotti non erano rilasciati allo scadere esatto della punizione ma a discrezione delle esigenze di servizio.‎

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‎Bre'ves observations sur les relations commerciales de la ville de Hambourg avec la Re'publique francais par rapport au Traite' de 1769, et par rapport a' l?adhe'sion faite par la dite ville a' la proposition du Corps le'gislatif du 24 fe'vrier 1792 d?abolir la corse sur mer. Servant d?addition au Pre'cis communique' dans l?affaire du navire la Jeune Catherine de Hambourg‎

‎In 8, pp. 7 + (1b). Testatina xilogr. Br. rifatta. Dibattimento giuridico in cui si entra nel merito di antichi trattati commerciali.‎

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‎Bulletins de Lois n. 15 et 16. Loi et arcte's relatifs aux jugemens des prises maritimes. Des 26 Ventose, 6 et 14 Germinal an VIII de la Re'publique? 2o arrête' portant cre'ation d?un Conseil des prises? du 6 Germinal an VIII de la Re'publique francaise Il y aura a' Paris un Conseil des prises; il sie'gera dans le local qui lui sera de'signe'?‎

‎In 8, pp. 7 + (1b). Br. rifatta. Bulletins des lois in cui viene istituito il Conseil de prises, organo deputato a dare legittimita' alla presa di qualunque nave da parte di corsari francesi. I membri venivano nominati dal Primo Console, ogni commissario nominato riceveva la retribuzione di 10.000 franchi l?anno. In fine compare l'elenco dei commissari nominati.‎

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‎Canzonetta nuova sopra un barbaro assassinio eseguito in Ferrara nella sera da che uccise dopo aver cenato con lei la sua Benefattrice portandole via parte della collana di granate, denari, ed altro, colla morte dell'assassino‎

‎Foglietto volante (cm 17 x 21), stampato al recto e al verso, contenente versi in rima ispirati ad un fatto di cronaca accaduto a Ferrara: una donna venne uccisa e rapinata dei suoi averi. Il colpevole fu poi incastrato proprio perche' trovato con la collana della vittima, e condannato a morte.‎

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‎Carlo ossia cenni intorno alla vita di un condannato a' lavori forzati‎

‎In 24, pp. 63. Br. rifatta (conservato p. post.). Storia di Carlo G., figlio di notaio stimato, condannato ai lavori forzati a Cayenna per false scritture. In appendice e' raccontata la storia di un giovane di mente ottusa che acquisto' ingegno attraverso la lettura del santo rosario.‎

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‎Carlo Vincenzo Pensa... Ad ognuno sia manifesto che li Dragoni Guardiacaccia trovandosi in un bosco sovra li fini di Vinoso avendo scoperto tre cacciatori armati fu detto Guardiacaccia da uno ferito con colpo di coltello per la qual ferita si rese la notte seguente defunto?‎

‎In 4, pp. 4. Stemma xil. Caso di bracconaggio conclusosi con la morte di un guardiacaccia. Si promette ai complici che sveleranno il colpevole un salvacondotto per mesi due piu' lire 200 e quattrocento nel caso non siano coinvolti nell'omicidio.‎

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‎De'cision realtive a' la prise du navire prussien la Diana du 13 Ventose an 9‎

‎In 8, pp. 8. Br. rifatta. Il Diana, a causa di una tempesta, si rifugio' nella rada di Dunkerque e qui venne catturato. La presa venne riconfermata a causa del fatto che non ci fosse a bordo alcun passaporto prussiano, che non ci fosse corrispondenza tra i membri indicati a ruolo e quelli effettivi e che avesse una falsa destinazione.‎

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‎De'cision relative a' la prise d'un Bateau catalan du 22 Frimaire an 12. Au nom du peuple francais... Le chebeck de la Re'publique le Collin affecte' au service des douanes...‎

‎In 8, pp. 7 + (1b). Br. rifatta. Decisione in merito alla cattura di una nave catalana utilizzata dagli inglesi per il contrabbando di armi, finalizzata ad attribuire i proventi della messa in vendita ai doganieri.‎

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‎De'cision relative a' la prise des Navires anglais l'Astrea et la Mary Stevens faite a' l'abordage par le corsaire l'Intre'pide, Capitaine Joseph Bavastro. Du 13 nivose an 12? Entre J. J. Donny de Nice armateur du corsaire francais l'Intre'pide Joseph Bavastro capitaine du dit corsaire... Et J. Pollan armateur du corsaire francais l'Espe'rance, de Marseille, capitaine J. Martin...‎

‎In 8, pp. 14 + (2b). Br. rifatta. Decisione del Conseil de prises relativamente ad uno dei fatti piu' noti della guerra di corsa francese durante il periodo napoleonico. La presa di due navi da guerra inglesi da parte di Giuseppe Bavastro, all'epoca gia' notissimo per le sue azioni in occasione del blocco di Genova, venne propagandata dalla Repubblica, in realta' debole sui mari, per sostenere l'idea di un inesistente primato. Bavastro, nato a Sampierdarena e vissuto a Nizza, divenne il corsaro per eccellenza sino alla restaurazione e le sue imprese ebbero grande rinomanza. La cattura dell'Astrea e della Mary Stevens fu l'apoteosi di cio'. Meno noto e' il risvolto che sta dietro questa Decision: Bavastro, presa l'Astrea, l'affido' ad alcuni suoi uomini mentre continuava la caccia alla Mary Stevens. Nel frattempo sopraggiungeva la nave corsara francese Esperante con a bordo il capitano Martin. Questi, approfittando dell'inferiorita' numerica degli uomini di Bavastro sull?Astrea, attacco' la nave pur essendo in mano a dei francesi. Nonostante le ragioni, il Conseil de prise attribui' la presa interamente a Bavastro, coprendo d'ignominia il capitano Martin e il suo armatore. Cfr. A. Jaeger Gerard, Grandeur et mise're du corsaire Joseph Bavastro: 1760-1833.‎

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‎De'cision relative a' la prise du Corsaire anglais le Hazard, faite, apre's un heure de combat, par le corsaire francais la Repre'saille du 3 Frimaire an 12‎

‎In 8, pp. (3) + (1b). Br. rifatta. Il corsaro inglese, comandato dal capitano W. Wishart, con 10 cannoni cannoni e 35 uomini, tento' l'assalto al Repre'saille, armato di 14 cannoni e 75 uomini. La nave francese ebbe la meglio e consegnata l'Hazard al capitano francese J. Sabarthy, dopo molte difficolta' dovute alle avverse condizioni climatiche, raggiunse il 15 fruttidoro il porto di La Guardie e poi quello di Vigo dove venne notificata la cattura.‎

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‎Decision du Conseil de prises qui annulle la prise du navire danois la Constance... entre le capitaine J. B. Henrisksen commandant le navire danois? et les armateurs, capitaine, e'quipage et inte'resse's du corsare les Deux-Amis de Marseille‎

‎In 8, pp. 8. Br. rifatta. Interessante decisione che annulla i precedenti pronunciamenti che approvavano questa cattura.‎

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‎Decision du Conseil des prises sur l'envoi des pie'ces relatives aux affaires de sa compe'tence‎

‎In 8, pp. 4. Br. rifatta. Decisione che demanda tutti i giudizi in materia di prese al Conseil.‎

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‎Decision qu'il n'y a lieu a' de'libe'rer sur le Me'moire intitule' Requête civile, pre'sente' par les Armateurs des corsaires l?Effronte' et la Le'ge're Du 3 pluviose an 9...‎

‎In 8, pp. 8. Br. rifatta. Decisione relativa alla memoria intitolata Requête civile considerata dal Conseil irricevibile. La presa venne annullata perche' fatta a meno di due leghe dalla costa di un paese neutrale. Cfr. Jurisprudence du XIX siecle, vol. 23. p. 36.‎

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‎Decision relative a' la prise du Navire francais l'Assomption Du 13 fructidore an 11... La tartane francais l'Assomption, enregistre'e au port de Canary, partit des iles d'Hie'res...‎

‎In 8, pp. 7 + (1b). Br. rifatta. Decisione del Conseil de prise relativa alla ripresa di una tartana francese gia' catturata dai corsari inglese e in seguito riconquistata dal capitano francese in seconda che era sbarcato in Corsica. Nella contesa si dibatteva se barca e carico si dovessero ridare all'armatore o al capitano in seconda. Il caso fece giurisprudenza, infatti si ritrova riportato in Repertoire universel et raisonne de jurisprudence, vol. 13. 1828.‎

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‎Delitto infame avvenuto a Roma. Un uomo che violenta e soffoca una ragazza‎

‎In 16, pp. 8 con ill. n.t. Taglietti ai margg. est. dei p. Br. ed. con ill. ai p. Racconto di un fatto di cronaca, avvenuto a Roma, che ha come vittima una bambina di otto anni violentata e uccisa dal guardiano di una fabbrica, subito riconosciuto come colpevole, e tradotto in carcere dove fu condannato a trent'anni di reclusione e dieci di sorveglianza speciale.‎

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‎Deposizioni giurate dei detenuti correi del cavaliere Giuseppe Ricci nella congiura ordita l'anno MDCCCXXXII contro la persona di S. A. R. il Duca di Modena e sua Reale Famiglia ricevute e pubblicate dal ministero di buon governo‎

‎In 8, p. 36. Br. ed. Raro documento testimonianza della congiura ordita dal famigerato conte Girolamo Riccini, ai danni di Giuseppe Ricci, guardia nobile del Duca, accusato di attentato alla vita di Francesco IV. Montanari e Tosi, accusati di furto, dichiararono di essere stati convocati dal Ricci in una sua villa presso Bastiglia con la promessa di 200 napoleoni d'oro nel caso avessero ucciso il Duca in occasione di una sua visita alla Chiesa dei Benedettini. Col Ricci venivano accusati di essere presenti al convegno altri quattro cospiratori: Piva, Guicciardi, Gasparini e Borghi. Il processo, ampiamente falsato, si concluse con la morte del Ricci e dei suoi presunti complici. Solo piu' tardi, nel 1865, venne riabilitato da una corte dell'Italia unita e ascritto nell'empireo dei martiri risorgimentali. L'ennesima beffa per il povero Cavaliere Ricci, duchista e anti liberale convinto.‎

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‎Difesa pronunciata nel pubblico dibattimento del 16 settembre 1858 dall?Avvocato Jacopo Dott. Buonamico per un'accusata del crimine di stupro. Estr. dall?Eco dei Tribunali n. 853‎

‎In 16, pp. 22. Dedica dell?A. Br. rifatta. Processo per stupro ai danni di una ragazzina e di tentato stupro per altre tre. L'incipit e' dedicato ad una ampia storia della prostituzione, dopodiche' la difesa si dilunga sui segni che possano attestare una violenza e sugli esami chimici per l'analisi di sperma e sostanze organiche. A p. 20 si puo' leggere: 'sia onta rimprovero e castigo ai genitori che non curano la prole e non pongono spine intorno al giglio per preservarlo dal morso. Sia compassione alle madri operaie che per bisogno di procurarsi il pane devono abbandonare i propri figli'.‎

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‎Dissertazione medico-forense riguardante la causa dell'ill.mo Sig. Crespi accusato di stupro immaturo‎

‎In 16, pp. 146. Br. rifatta. Disamina medico legale riferita ad un controverso caso di violenza su di una bambina di circa sette anni, data dalla madre in custodia alla famiglia del suddetto Crespi. Al ritorno della bambina presso la famiglia, la madre riscontro' sulle pudenda di questa i sintomi della gonorrea. Risulto' esserci stato uno stupro di cui fu imputato il Crespi sebbene questo non mostrasse segni sifilitici. Nella sostanza la bambina verra' piu' volte visitata, le parti intime piu' volte esaminate e nuovamente violate per amor della verita': 'e' di somma importanza altresi' notare se nelle grandi e piccole labbra o nelle braccia e nei femori esistan lividure di sorta alcuna [...] onde congetturare se lo stupro sia consensuale o violento o piuttosto di un genere misto ch'e' a mio credere il piu' frequente: son ben rari i casi di una resistenza costante dal momento dell'aggressione fino a quello della consumazione dell'atto'. Cfr. Medicinisches schriftsteller lexicon, p. 1.‎

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‎Editto con cui S. M. accorda libero salvacondotto per mesi due dalla data d?esso col contrabbando di giorni quattro nel caso di rivocazione a tutti gli inquisiti contumaci esclusi quelli intitolati de' delitti nel medesimo menzionati con cio' che debbano presentarsi fra giorni vinti avanti il governatore o comandante della provincia in cui erano domiciliati per servire nelle compagnie fisse dei volontari...‎

‎In 4, pp. (4). Stemma xil. al fr. Amnistia condizionata al vestire la divisa. Dal provvedimento erano esclusi i colpevoli di alcuni delitti quali lesa Maesta', falsificazione di monete, assassinio, parricidio, uxoricidio, ecc.‎

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‎Funestissimo caso di un assassino che uccise il proprio figlio incognito accaduto in un bosco tre miglia distante da Roma. Istoria sull'aria Dolce Chiarina di Nicomede Lermil‎

‎In 8, pp. 4. Rara placchetta popolare che racconta il ritorno a casa di un soldato per lungo tempo assente. Ospite della locanda del proprio padre, senza essere riconosciuto, viene da questi ucciso con lo scopo di impossessarsi delle sue ricchezze.‎

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‎Il Senato di S. M. in Torino sedente‎

‎In 4, pp. (4). 'La frequenza delle grassazioni che tuttora seguono a pregiudicio della pubblica tranquillita' [...] Un particolar motivo ci porge la grassazione commessa [...] sulli fini del luogo di Cozzo nella Lumellina alla cassina denominata la cassinetta [...] undici o dodici persone in parte mascherate e armate [...] con depredazione di lire mille circa [...] Accordiamo pure l?impunita' a chi, essendo complice rivelera' gli altri correi'.‎

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‎Il Senato di S. M. in Torino sedente. Essendosi S. M. degnata di prendere in considerazione la supplica del Signor Conte di Malgra' Giuseppe Maria Cortina? luogo di Foglizzo per impetrare l?impunita' premi a favore di chi scoprisse colla somministrazione d?una semipiena prova si l?autore e complici del veneficio di cui e' morto il suddetto Conte?‎

‎Manifesto cm. 30 x 38. Stemma xil. Caso di veneficio a Foglizzo ai danni di un rappresentante di una nota casa nobiliare piemontese. Venivano promessi 40 scudi d?oro al venditore del veleno, sessanta al rivelatore che avesse dato prova semipiena.‎

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‎Istoria della vita, e morte, uccisioni ed imprese di Pasquale Riccio di Lauro e suoi compagni‎

‎In 16, pp. 16. Intonso. Br. rifatta con carta d'epoca. Canzone che esalta le gesta di Pasquale Riccio, inserendosi nella pubblicistica encomiastica che eleva a mito il brigante-patriota che si oppone ai soprusi dei signori locali e combatte per la liberta'. La figura del brigante tradizionale e' tipica soprattutto della storia e della cultura del Meridione, in particolare di quella fase storica caratterizzata dal passaggio dal Regno borbonico allo Stato Unitario. L'innescarsi di una vera e propria guerra tra briganti ed esercito vide i proprietari terrieri schierarsi con i piemontesi e il popolo appoggiare i briganti, che, in molti casi, acquisirono fama e un alone di eroismo. Ciambelli, I fogli volanti e il brigantaggio, p. 166 (in La scienza e la colpa...).‎

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‎La bolla del N. S. PP. Pio IIII sopra tutte le pene pecuniarie de i maleficii et altre cose pertinenti al Criminale di tutto il Stato della Chiesa, d'applicarsi alla Camera Apostolica‎

‎In 8, pp. (4). Stemma xilogr. al fr. Capolettera fig. xilogr. Ordinanza in base alla quale si stabilisce che le pene pecuniarie o le confische sancite su citta' e province per reati commessi non si applicano alle suddette comunita' ma alla Camera Apostolica 'e si debbono riscuotere per gli officiali, o essecutori, da deputarsi sopra cio' da essa Camera quelle pene, che per negligentia, o per troppo perdono per fin qui non fossero state riscosse'.‎

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‎Lettres patentes de S. M. et arret de la chambre des comptes contenant divers orders et recompenses promises pour contenir et faire arreter les contrebandiers en Savoie. De 9 et 10 septembre 1766‎

‎In 4, pp. 8. Stemma xil. Insieme di provvedimenti per le province della Savoia a contrasto del contrabbando. Veniva promessa impunita' per i delatori, pena di morte laddove si sorprendessero gruppi di contrabbandieri con piu' di dieci armi da fuoco, carcere a vita per chiunque fosse sorpreso con piu' di tre rubbi di sale o piu' di cinque di tabacco.‎

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‎Manifesto senatorio con cui si promette premio e impunita' mediante l'arresto di alcuni grassatori. In data delli marzo 1777; SEGUE: Sentenza il senato di S. M. in Torino sedente nella causa del fisco di Trumello contro Cesare Agheno del luogo di Recco e Pietro Aschie' di Castelnuovo Scrivia disertore inquisiti di complicita' con altri nella grassazione commessa? luogo di Trumelo'lo nella cassina denominata Donzellina a pregiudizio de fittavoli Pietro e Bernardo Bassini? ligate le braccia...‎

‎In 4, pp. 4. Stemma xil. Gora all'ang. inf. Si promette taglia di trecento lire a chiunque fornisca prova semipiena tale da rivelare le persone concorse nella grassazione avvenuta nella cascina denominata Donzellina posta sul territorio di Grumello Lomellina durante la quale i fittavoli vennero legati, bastonati, feriti e derubati di 40 zecchini e varie suppellettili. Non solo, i briganti tentarono anche l'onesta' di un figlia di tredici anni; SEGUE: Manifesto cm. 27 x 38. Stemma xil. Non ci e' dato sapere se la taglia venne pagata o se i due rei siano caduti da soli nella ben tesa rete della giustizia, sappiamo invece, come indicato in calce alla sentenza, che S.S.R.M. si degno' di commutare la pena della ruota in quella dell?impiccagione: i tempi stavano decisamente cambiando.‎

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‎Manifesto senatorio continente provvidenze per l'abuso delle armi degli abitanti del luogo di Narzole. In data degli 8 febbraio 1770‎

‎In 4, pp. 4. Stemma xil. 'Gli omicidi ed altri gravi delitti che frequentemente si commettono dagli abitanti...'. In effetti Narzole ebbe sempre fama di essere ricettacolo di briganti e avere abitanti poco ossequiosi del potere.‎

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‎Manifesto senatorio di diverse provvidenze contro li malviventi vagabondi e stradajuoli che infestano il tortonese, il bobbiese, l?oltrepo' Sicomario, Pavese e Langhe. In data delli 18 settembre 1744‎

‎In 4, pp. (4). Stemma xil. al fr. 'Si commettano furti, ruberie, violenze ed altri ben gravi disordini da diversi vagabondi e stradajuoli che camminano in squadriglia, armati di diverse sorti d?armi alcuni dei quali eziandio si fingono in vigilatori de daciti'. Veniva comunque data la giurisdizione rispetto a questi casi al Governatore di Tortona.‎

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‎Manifesto senatorio notificante li premi, ed impunita', che si accordano alli denunciatori, quantunque correi, di furti sacrileghi e specialmente di quello seguito nella sagrestia e chiesa parrocchiale di Viu' la notte de? 28 a 29 dello scaduto mese di maggio. In data delli 2 giugno 1770‎

‎In 4, pp. (4). Stemma xil. al fr. 'La continuazione de? furti di Vasi sacri che si commettono nelle chiese e sacrestie ed eziandio con ampio sprezzo delle ostie consacrate ne? tabernacoli degli altari' obbliga alla promessa di cento scudi d?oro a chi, non essendo complice, fornira' prova semipiena di questo furto sacrilego e promessa di impunita' e 25 scudi d?oro a chi essendo complice denuncera' gli altri correi.‎

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‎Manifesto senatorio per cui in aggiunta alle disposizioni date con altri precedenti de' 16 Novembre 1740 e 8 Gennaio 1743 per l'estirpazione de' malviventi nelle province d'Alessandria e Lomellina viene dichiarato che possano impunemente uccidersi in caso di resistenza con armi. In data del primo Giugno 1743‎

‎In 4, pp. (4). Stemma e capolettera xilogr. Manifesto che stabilisce che 'ogni qual volta si tentera' l'arresto dei vagabondi e malviventi o che occorrera' di dover inseguire i medesimi per farli cadere nelle forze possano questi, in caso pero' solamente di resistenza con armi, impunemente uccidersi nonostante non siano ancora condannati ne' descritti sovra alcun catalogo'.‎

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‎Notizie statistiche sulle condanne alla pena di morte in Italia nel decennio 1867-1876 pubblicate per cura del Ministro di Grazia e Giustizia‎

‎In 4, pp. 90 + (4). P. post. e dorso rifatti con carta d'epoca. P. ant. orig. con tracce di polverosita'. Pubblicazione contenente tavole sinottiche relative ai dati dei condannati a morte in Italia nel decennio 1867-1876.‎

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‎Nuovo libro che tratta dei furti commessi dal rinomato Lucchini veronese famoso meccanico, e celebre falsificatore di monete, maniera del di lui arresto, processo e morte, e di Michele Calvo detto di Castro spagnolo ladro sacrilego e prete falso‎

‎In 16, pp. 8. Intonso. Placchetta popolare che racconta le vicende di Ridolfi conosciuto con vari nomi fra i quali quello di conte Luchini. Falsario, fu arrestato, ma grazie alla sua abilita' riusci' a evadere dalla prigione. Si trasferi' a Bologna, citta' nella quale porto' a segno diversi furti come quello al Monte di Pieta' di S. Petronio. Fu poi arrestato e condannato al patibolo. Segue poi la storia del falso prete spagnolo Michele Calvo.‎

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‎Privileggi e statuti della venerabile archiconfraternita dell'anime piu' bisognose del Purgatorio eretta in Roma sotto il patrocinio di Gesu', Maria, e S. Giuseppe dal venerabile servo di Papa Innocenzo XI‎

‎In 8, pp. (2b) + 46 + (2). Stemma xilogr. al fr. Ex libris al verso della sguardia. Legatura coeva in p. pg. Statuti della Confraternita delle anime del Purgatorio di Roma il cui scopo principale - come dichiarato nel primo capitolo - e' 'l'esercizio di opere di Pieta', e di devozione con profitto spirituale de' Fratelli'. Tra gli uffici della Confraternita c'e' anche quello di assistere i condannati a morte: quando e' dichiarata la condanna a morte di un prigioniero, si stabiliscono un numero di messe 'ad postulandam gratiam bene moriendi'. Il giorno antecedente l'esecuzione si recitano continue orazioni 'da applicarsi in sollievo dei delinquenti, e nel giorno della morte dopo l'ore 20, per suffragio de' medemi, invigilera' che da Fratelli si reciti nella nostra Chiesa l'Officio intero di requie'. Il giorno successivo alla morte viene fatta celebrare una messa cantata con l'assistenza di 33 'povere vedove preventivamente invitate' alle quali viene distribuito in segno di ricompensa un giulio ciascuna 'per suffragio di quell'anima'. Il denaro raccolto dalle cassette delle elemosine dovra' essere impiegato per la celebrazione di altre messe. A tal fine sara' redatto un libro nel quale compare da un lato il nome del giustiziato e dall'altro il denaro raccolto durante le messe celebrate per lui. Si allega un foglio sciolto (cm 20 x 27,5) con stemma della Confraternita xilogr. in testa. Si tratta del foglietto che veniva distribuito alle 'carissime sorelle' per invitarle a presenziare alle oblazioni delle messe.‎

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‎Proces-verbal d'installation du Conseil des prises. L'an huit de la Re'publique francaise... les citoyens Redon... nomme's President, Membres... du Conseil des prises...‎

‎In 8, pp. 10 + (2b). Br. rifatta. Discorso d?insediamento del Conseil des prises. Il Conseil era stato proposto da Napoleone e autorizzato il 27 marzo 1800 al fine di sanare ogni abuso in materia di prese marittime.‎

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‎Processo contro Achille Agnoletti per assassinio del proprio figlio dibattutosi avanti la corte d'assise di Milano nella sessione di giugno e luglio 1872‎

‎In 8, pp. 123 + (1b) con 1 tav. all'antip. con xilogr. Br. rifatta. Documenti del dibattimento processuale che vide imputato il ferrarese Achille Agnoletti accusato di aver ucciso il figlio di tre anni per affogamento. Si tratta di un caso giudiziario che all'epoca fece molto scalpore. Venne condotta una perizia psichiatrica su Agnoletti da Andrea Verga, Antonio Berti e da Cesare Lombroso.‎

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‎Psalmi, litaniae et preces quae a' Societate Misericordiae sub invocatione Sancti Ioannis Decollati nationis Florentine in Urbe dici solent pro iis qui morte damnati ad supplicium deducendi sunt‎

‎In 16, pp. (8b) + 39 + (9b). Fr. nero e rosso. Bella vignetta inc. all'acq. al fr. raff. San Giovanni Decollato. Testo stampato in nero e rosso. Capilettera figg. Tarletto alle prime 5 cc. Antica cart. rustica. Rarissima raccolta di salmi, litanie e preghiere in lingua latina utilizzati dai membri della confraternita romana della Misericordia per accompagnare i condannati a morte nel momento estremo. Questa confraternita nacque a Firenze alla fine del 1400 con il nome di 'Confraternita di San Giovanni Decollato dei Fiorentini' con lo scopo di confortare i condannati a morte durante gli ultimi istanti di vita, e, una volta giustiziati, di dar loro dignitosa sepoltura. Nel 1490, Papa Innocenzo VIII canonizzo' la loro opera umanitaria con una Bolla Pontificia. La Confraternita divento' quindi 'Privilegia Venerabilis Arciconfraternitas Sancti Joannis Decollati', detta della 'Misericordia della Nazione Fiorentina in Roma'. Il Papa concesse alla confraternita come sede l'antichissima chiesa di S. Maria de Fovea. Alla vigilia di un'esecuzione, i Confratelli uscivano da una porticina della casa dell'Arciconfraternita nei loro sai e mantelli neri, dirigendosi verso le carceri di Tor di Nona o di Corte Savella, al lume di candela, e accompagnati dal suono di una campanella, per annunciare al popolo l'esecuzione dell'indomani. Dopo la lunga veglia notturna, scortavano il condannato, confortandolo fino alla fine. Quindi lo seppellivano nel chiostro della Confraternita, attraverso sette botole i cui coperchi di marmo portano ancora la scritta 'Domine, cum veneris judicare, noli me condemnare'.‎

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‎Remonstrance a' Messieurs de la Cour de Parlement sur le parricide commis en la persone du roy Henry Le Grand‎

‎In 16, pp. 28. Br. coeva. Libello antigesuitico pubblicato subito dopo il regicidio Henry IV Le Grand, avvenuto per mano di Ravaillac. Questi, fanatico cattolico, perseguitato da visioni, si convinse che il Re volesse far guerra al Papa. Decise di ucciderlo, cosa che fece il 14 maggio 1610 in Rue de la Ferroviere, pugnalandolo sulla sua carrozza. Durante il processo, nonostante le torture cui fu sottoposto, non rivelo' di avere altri complici. Mori' il 27 maggio, squartato da 4 cavalli, tra atroci torture. Subito dopo si scateno' una feroce diatriba tra coloro che indicavano i gesuiti come i mandanti del regicidio, e i gesuiti che, con alcuni scrittori come il Mariana, Coton e il Bellarmino, arrivavano addirittura a sostenere la legittimita' del tirannicidio quando il sovrano fosse eretico o senza una forte convinzione religiosa. Quando il 6 giugno il parlamento emano' un 'arret' che condannava il tirannicidio, inizio' la lunga querelle portata avanti a forza di libelli, perlopiu' anonimi quelli antigesuitici, con autore dichiarato invece quelli redatti dalla Compagnia. Il primo a comparire e' proprio questa 'Remostrance' con la quale si afferma che la mano di Ravaillac fu armata dai buoni padri. Tornando pero' al regicidio di Ravaillac, occorre considerare che se in ogni infrazione c?e' un crimen majestatis e nel piu' infimo dei criminali un regicida in potenza, il regicida a sua volta e' il criminale assoluto. Invece di fare la lotta al potere, attaccando la volonta' del potere sovrano, egli ne attacca il principio nella persona fisica del Principe. La punizione ideale per il regicida dovrebbe formare la somma di tutti i supplizi possibili: la vendetta infinita. Non esistendo una pena specifica per questo reato, per Ravaillac era stato necessario inventarla, combinando tra loro le piu' crudeli. Lo stesso accadra' nel 1757 a Damiens, fallito regicida di Luigi XV. Si puo' persino considerare che queste due atroci esecuzioni rappresentarono una moderazione dell?efferatezza della vendetta del potere, paragonata all?esecuzione dell?omicida di Guglielmo d?Orange nel 1582, durata addirittura 18 giorni. Cfr. Foucault, Sorvegliare e punire, p. 58. Duchini, Faire voir, faire croire, pp. 90-91.‎

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‎Richiede il servizio della giustizia che trattenendosi e capitando in cotesto territorio [?] sieno immediatamente arrestati [?] costoro sono complici in furto egregio d?argenterie commesso la notte delli 29 gennaio 1732 in pregiudizio del sig. Marchese Lucini di Milano...‎

‎Foglio volante cm. 20 x 30. Avviso che riporta i dati fisici completi di questi tre indiziati per il furto di argenterie. Sono: Bartolomeo Franzoja, genovese, ha servito per molti anni come porteur, 'statura un poco piu' bassa dell?ordinario ma di corporatura compita [...] parla intieramente in genovese [...] Domenico Boscarola detto il Nano di nazione milanese e che per molti anni servito in qualita' di staffiere [...] Gio Granzino detto il Gamberana e che attendeva all?esercizio di calzolaio'.‎

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‎Ristretto di pratica criminale raccolto da piu' scelti e rinomati autori in cui saranno citati i loro sentimenti non solo, ma le loro sentenze. Con un facile metodo di poter formare ogni e qualunque sorta di processo‎

‎In 8, pp. (2) + 160. Qualche tarletto a poche pp. con minima lesione del testo. Br. rifatta. Manuale di pratica criminale che bene evidenzia come nello Stato Pontificio trent'anni dopo la pubblicazione dell'opera del Beccaria la prassi criminale fosse la stessa di due secoli prima: l'atroce si oppone ancora all'atroce all'insegna di una simmetria della vendetta. Napoleone e' ormai in Italia, i grandi riformatori hanno scritto le loro opere maggiormente significative, il diritto di punire e' stato spostato dalla vendetta del sovrano alla difesa della societa' (cfr. Foucault, Sorvegliare e punire, p. 98), eppure le voci tortura e tormento occupano gran parte del sommario e i riferimenti giuridici sono Farinacei, Pellegrini.‎

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‎Romana d'incompetenza di azione criminale di peculato. Illustrissimi ed Eccellentissimi Signori‎

‎In 8, pp. 16. Br. rifatta. Difesa del Capitano Quartier Mastro Giov. Battista Leoni, indotto (a detta della sua difesa) a provocare un ammanco nella cassa del suo battaglione di oltre duemila scudi dal suo Tenente Colonnello Alessandro Cenci Bolognetti, il quale gli fece chiudere il buco nel bilancio del 1836 con i fondi del '37. Il Colonnello afferma qui di non avere mai saputo nulla sino alla fine del 1837, allorche' denuncio' subito l'ammanco.‎

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‎Sagra congregazione dei vescovi regolari. L?E.mo e R.mo Sig. Cardinale Ostini Prefetto - L?Il.mo ed Ecc.mo Sig. Avvocato Bruni luogotenente generale criminale dell?A. C. giudice relatore. Poggio Mirteto ossia Torricella di preteso adulterio per Angelo Galassi. Difesa con sommario; SEGUE: Idem. Risposta alle deduzioni fiscali‎

‎In 8, pp. 16; 4. Br. rifatta. Disgraziato caso di una querela per violenza da parte di una donna di Torricella che nel corso del dibattimento venne ribaltato in adulterio semplice. Una serie di sue contraddizioni e una fama di donna lasciva contribuirono al ribaltamento del processo. Una storia di miseria morale e materiale, iniziata in una porcilaia nella quale due individui si appartarono con Santa Massi, e proseguita con il marito della stessa costretto, un anno dopo i fatti, a suffragare la posizione della moglie, non piu' abusata, bensi' adultera consenziente.‎

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‎Sanctissimi D. N. D. Benedicti Divina Providentia Papae XIII constitutio qua san. mem. Gregorii Papae XIV literae apostolicae certa excipientes delicta, & casus, in quibus Inquisiti Laici Ecclesiastica Immunitate gaudere non debent, confirmantur, declarantur, & ad alia etiam delicta, & casus extenduntur, ac ampliantur: necnon Curiis Ecclesiasticis forma in eorundem Inquisitorum extractione a locis immunibus observanda praescribitur, cum aliis ordinationisbus, & clausulis...‎

‎In 4, pp. (8). Tre stemmi xilogr. al fr., capolettera xilogr. Mancanza all'ultima c. Restauro all'ultima c. Br. rifatta con carta d'epoca. Decreto promulgato da papa Benedetto XIII che esclude e respinge dal beneficio dell'immunita' ecclesiastica non solo coloro che avessero compiuto in modo proditorio un omicidio, ma anche gli uccisori del loro prossimo con premeditata decisione. Il decreto riprende, ampliandola, la costituzione edita nel 1591 da Papa Gregorio XIV, Cum alias, nella quale si stabiliva che non si doveva accordare l'immunita' ecclesiastica a coloro che avessero ucciso in modo proditorio il loro prossimo e che si fossero poi rifugiati nelle Chiese e nei luoghi sacri.‎

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‎Si notifica ad ognuno siccome nell?uffizio del Vicario si trovano diverse tabacchiere, fassoletti di varie qualita' ed una mostra d?orologgio d?argento rispetto ai quali cade il sospetto che possino essere stati derubati...‎

‎Foglio volante cm. 25 x 18. Avviso del ritrovamento di refurtiva.‎

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‎Statistica delle carceri e delle colonie per domiciliati coatti. Anno 1910. I. Stabilimenti di detenzione preventiva. II. Stabilimenti penali. III. Colonie per domiciliati coatti‎

‎In 8 grande, pp. XVI + 472 + (2b) con molte tavv. sinott. n.t. D. rifatto. Strappetto al p. ant. Br. ed. Relazione sullo stato delle carceri italiane con molti dati: consistenza numerica e capienza degli stabilimenti, istruzione scolastica, numero delle evasioni, detenuti stranieri, stato civile ed eta' dei detenuti, liberazione condizionale, recidivita', movimenti d'infermeria, casi di tubercolosi, mortalita', casi di alienazione mentale, suicidi, ricompense e punizioni, proventi delle carceri giudiziarie, spese di mantenimento dei detenuti, risultati economici dell'azienda industriale, domiciliati coatti.‎

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‎Voto medico legale per la soluzione di cinque quesiti su di un preteso stupro violento‎

‎In 8, pp. (2b) + (20) + (2b). Serie di quesiti relativi al preteso stupro di una ragazza quindicenne da parte di un uomo di 37 anni. I quesiti vertono sulla possibilita' che la sola presenza dell?imene possa garantire la verginita', se la presenza di segni di sifilide (ulcera al velo pendulo) possa presentarsi anche in mancanza di rapporti carnali, se una violenza carnale possa presentare a distanza di 6, 7 giorni tracce della violenza stessa, se la dilatazione vaginale rinvenuta da un chirurgo si possa conciliare con una deflorazione recente e se la dilatazione riscontrata possa testimoniare la frequenza di commerci carnali. La povera Mariantonia N., essendo incline ad avere rapporti sessuali, non puo' aver subito alcuna violenza: 'si possono con tutta sicurezza escludere non solo i segni di un violento stupro ma quelli altresi' di una recente violazione'.‎

‎1) DON JOSE' GARCIA Y ROMERO DE TEJADA . 2) CALOGERO COSTANZO PERATONER.‎

‎1) MONOGRAFIAS PENALES.2) DEI DELITTI CONTRO LA LIBERTA'‎

‎DUE VOLUMI IN 8° RILEGATI IN UNO. VOL.1) pp.132. VOL.2) pp.375, LEGATURA D'EPOCA IN MEZZA TELA CON TITOLO E FREGI IN ORO, PIATTI MARMORIZZATI, ANGOLI IN TELA.<BR>PRIMA OPERA : MONOGRAFIAS PENALES - DE LOS ATENTADOS CONTRA LA AUTORIDAD Y SUS AGENTES RESISTENCIA Y DESOBEDIENCIA. TEXTO: PRECEDENTES - CONCORDANCIAS - COMENTARIO - JURISPRUDENCIA. TESTO IN LINGUA SPAGNOLA. SECONDA OPERA : DEI<BR>DELITTI CONTRO LA LIBERTA', DIVISA IN DUE PARTI PARTE:1) TEORICA GENERALE DEI DELITTI CONTRO LA LIBERTA. PARTE 2) TEORICA SPECIALE DEI DELITTI CONTRO LA LIBERTA'. DAL GIUGNO DEL 1891, L'AUTORE FU INSIEME A GABRIELLO CARNAZZO DIRETTORE DELLA ANTOLOGIA GIURIDICA, STAMPATA A CATANIA DAL 1886 AL 1904. SPORADICHE BRUNITURE DOVUTE AL TIPO DI CARTA, ALTRIMENTI OTTIMA CONSERVAZIONE GENERALE. ID 3677‎

‎6th Madrid International Congress on Criminology‎

‎Criminological Research Trends in Western Germany: German Reports to the 6th International Congress on Criminology in Madrid 1970‎

‎Springer-Verlag. Used - Good. Former Library book. Shows some signs of wear and may have some markings on the inside. Springer-Verlag unknown‎

Bookseller reference : GRP21684988 ISBN : 0387057544 9780387057545

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