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Minazzi F. (cur.)
Il bios theoretikos di Giulio Preti
brossura
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Minazzi F. (cur.)
La moralità come prassi. Carteggio Ludovico Geymonat-Antonio Giolitti 1941-1965
br. Il carteggio tra Ludovico Geymonat ed Antonio Giolitti (1941-1965) qui pubblicato, a cura dell'ultimo allievo di Geymonat, Fabio Minazzi, comprende 32 lettere di Geymonat e 14 di Giolitti, che si intrecciano con altre 5 lettere di Virginia Lavagna Geymonat, unitamente ad alcune postille di Elena d'Amico Giolitti e di Virginia, nonché ad altri interessanti documenti (una lettera di Geymonat a Mario Spinella, un'altra lettera di Geymonat indirizzata, congiuntamente, a Giolitti e Lucio Lombardo Radice, senza trascurare la lettera di dimissioni dal Pci di Giolitti, indirizzata alla Federazione comunista di Cuneo). Formalmente questo carteggio risulta essere dunque parziale e doppiamente unidirezionale, perché prima figurano tutte le lettere di Geymonat a Giolitti, scritte dal 1941 al 1947, cui poi seguono, in modo altrettanto unidirezionale, tutte le lettere di Giolitti a Geymonat, realizzate tra il 1954 e il 1965. Da questo quadro, intrinsecamente unidirezionale, emerge, tuttavia, con grande precisione, il suo esatto significato e il suo valore, soprattutto grazie all'ampio saggio introduttivo di Minazzi (La moralità come prassi) e al suo puntuale apparato di commento analitico alle lettere, che documenta e illustra, con chiarezza, la profonda moralità civile e culturale della straordinaria azione intrapresa e sempre perseguita da Geymonat e Giolitti a partire dalla loro coraggiosa e fondativa partecipazione partigiana alla lotta di Liberazione. Proprio la moralità costitutiva di questi due diversi uomini spiega, del resto, anche la loro opera, perché entrambi hanno sempre operato - complessivamente, ma del tutto autonomamente - per attuare, concretamente ed effettivamente, quella profonda «riforma intellettuale e morale del Paese» già auspicata da Antonio Gramsci. Ma, appunto, lo hanno fatto perseguendo sempre due diverse ed autonome strade di impegno: Geymonat quella del rinnovamento della cultura filosofica e Giolitti quella del rinnovamento dell'azione politica. I risultati che entrambi hanno conseguito - certamente e indubbiamente preziosi e rilevanti, ma anche alquanto parziali, frammentari e non completi - non sono, naturalmente, all'altezza delle loro migliori speranze ed anche delle loro stesse, più profonde, idealità ed aspettative. Tuttavia, proprio la moralità civile della loro tenace e coraggiosa azione aiuta, ancor oggi, a perseguire proprio quel loro fondamentale progetto di profondo rinnovamento intellettuale e morale del nostro Paese che si configura, sempre più, come un'autentica conditio sine qua non per il nostro stesso prossimo ed immediato futuro planetario e globale. Per quale ragione? Perché, per dirla con Kant, la loro opera «dimostra un carattere morale fondamentale che fa non solo sperare nel progresso verso il meglio, ma costituisce già di per sé un tal progresso nella misura in cui esso può essere attualmente raggiunto».
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Minazzi F. (cur.)
La moralità come prassi. Carteggio Ludovico Geymonat-Antonio Giolitti 1941-1965
br. Il carteggio tra Ludovico Geymonat ed Antonio Giolitti (1941-1965) qui pubblicato, a cura dell'ultimo allievo di Geymonat, Fabio Minazzi, comprende 32 lettere di Geymonat e 14 di Giolitti, che si intrecciano con altre 5 lettere di Virginia Lavagna Geymonat, unitamente ad alcune postille di Elena d'Amico Giolitti e di Virginia, nonché ad altri interessanti documenti (una lettera di Geymonat a Mario Spinella, un'altra lettera di Geymonat indirizzata, congiuntamente, a Giolitti e Lucio Lombardo Radice, senza trascurare la lettera di dimissioni dal Pci di Giolitti, indirizzata alla Federazione comunista di Cuneo). Formalmente questo carteggio risulta essere dunque parziale e doppiamente unidirezionale, perché prima figurano tutte le lettere di Geymonat a Giolitti, scritte dal 1941 al 1947, cui poi seguono, in modo altrettanto unidirezionale, tutte le lettere di Giolitti a Geymonat, realizzate tra il 1954 e il 1965. Da questo quadro, intrinsecamente unidirezionale, emerge, tuttavia, con grande precisione, il suo esatto significato e il suo valore, soprattutto grazie all'ampio saggio introduttivo di Minazzi (La moralità come prassi) e al suo puntuale apparato di commento analitico alle lettere, che documenta e illustra, con chiarezza, la profonda moralità civile e culturale della straordinaria azione intrapresa e sempre perseguita da Geymonat e Giolitti a partire dalla loro coraggiosa e fondativa partecipazione partigiana alla lotta di Liberazione. Proprio la moralità costitutiva di questi due diversi uomini spiega, del resto, anche la loro opera, perché entrambi hanno sempre operato - complessivamente, ma del tutto autonomamente - per attuare, concretamente ed effettivamente, quella profonda «riforma intellettuale e morale del Paese» già auspicata da Antonio Gramsci. Ma, appunto, lo hanno fatto perseguendo sempre due diverse ed autonome strade di impegno: Geymonat quella del rinnovamento della cultura filosofica e Giolitti quella del rinnovamento dell'azione politica. I risultati che entrambi hanno conseguito - certamente e indubbiamente preziosi e rilevanti, ma anche alquanto parziali, frammentari e non completi - non sono, naturalmente, all'altezza delle loro migliori speranze ed anche delle loro stesse, più profonde, idealità ed aspettative. Tuttavia, proprio la moralità civile della loro tenace e coraggiosa azione aiuta, ancor oggi, a perseguire proprio quel loro fondamentale progetto di profondo rinnovamento intellettuale e morale del nostro Paese che si configura, sempre più, come un'autentica conditio sine qua non per il nostro stesso prossimo ed immediato futuro planetario e globale. Per quale ragione? Perché, per dirla con Kant, la loro opera «dimostra un carattere morale fondamentale che fa non solo sperare nel progresso verso il meglio, ma costituisce già di per sé un tal progresso nella misura in cui esso può essere attualmente raggiunto».
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Minazzi F. (cur.)
Sul «bios theoretikos» di Giulio Preti. Problemi aperti e nuove prospettive del razionalismo critico europeo e lombardo alla luce dell'archivio inedito.... Vol. 1
brossura Il Bios theoretikós di Giulio Preti rappresenta un originale programma di ricerca filosofico che ha saputo confrontarsi con le principali correnti ed esperienze della cultura occidentale, mettendo capo ad una riflessione vasta ed insieme profonda ed unitaria, agile, ma non dilettantesca, critica, ma non scettica, tale da costituire uno dei contributi più originali, profondi ed acuti del razionalismo critico del Novecento. Nel presente volume - che raccoglie gli atti di un convegno promosso dal Centro Internazionale Insubrico dell'Università degli Studi dell'Insubria, in occasione del centenario della nascita del filosofo pavese - una sessantina di autori approfondisce il pensiero e l'opera di Giulio Preti, mostrandone tutta l'importanza teoretica per la riflessione contemporanea. I contributi pubblicati offrono un innovativo quadro, assai articolato, ma tendenzialmente unitario, del programma di ricerca pretiano. Il fil rouge che contraddistingue questi studi consiste nell'utilizzazione di numerosi inediti di Preti, conservati presso il Centro Internazionale Insubrico di Varese. In tal modo si delinea un nuovo quadro complessivo della ricerca filosofica del filosofo pavese, in grado di restituire il carattere laboratoriale, aperto, critico e problematico, di una straordinaria riflessione teoretica che ha sempre avuto il dono di trasformare in preziosa occasione di arricchimento concettuale qualsiasi problema preso in considerazione.
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Minazzi F. (cur.); Sandrini M. G. (cur.)
Contributo di Giulio Preti al razionalismo critico europeo
brossura
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Minazzi Fabio
Giovanni Vailati. Epistemologo e maestro
brossura
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Minazzi Fabio
Suppositio pro significato non ultimato. Giulio Preti neorealista logico studiato nei suoi scritti
brossura
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Minchella Giuseppina
Frontiere aperte. Musulmani, ebrei e cristiani nella Repubblica di Venezia
br. Nel quadro mobile della frontiera veneto-ottomana, specchio del variegato ponte che univa Venezia all'Impero turco, emerge la labilità di un confine dinamico, caratterizzato da continui attraversamenti delle barriere geografiche e religiose. Vengono alla luce realtà plasmate dalla circolazione delle cose e delle persone, storie individuali di duplice appartenenza, profondamente segnate dalla coesistenza con l'altro. Del complesso contesto sociale della città di Venezia si ricostruisce qui la realtà segnata dalla presenza di minoranze orientali in contatto quotidiano con i sudditi della Serenissima, mettendo in luce le multiformi relazioni che nell'età moderna hanno interessato gli abitanti delle opposte sponde del Mediterraneo. Si delinea così una frontiera porosa, aperta allo scambio e alla contaminazione, che induce a leggere in modo nuovo la storia dei rapporti tra turchi, ebrei e cristiani.
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MINCKWITZ, J
Der Tempel. Die Mythologien der vorzüglichsten Culturvölker bis zum Christentum. Für Jung und Alt.
Leipzig, Oehmigke (Geißler), (1878). 3 Bl., 834, 14 S., 46 Tondrucktaf. m. über 100 Abb. Illustr. goldgeprägter OLwdbd (Buchblock gelockert, mit Bleistiftanstreichungen u. -marginalien).
Référence libraire : 1014266
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Mindeleff, Victor
A Study of Pueblo Architecture: Tusayan & Cibola
This is a very good hardcover copy that has been rebound by a private collector in maroon cloth covers with title in gilt on the spine, and clean white endpapers. Closed tear to one text page. Originally released as the 8th annual report of the Bureau of American Ethnology, the long piece by Victor Mindeleff on Pueblo Architecture was removed and rebound as a separate book. The contents are generally very clean, but a few tan spots, and some offsetting to title page, and last page of index. Illustrated in black & white with maps, line drawings, engravings, etc. Bibliography. Some pages uncut. A very nice usable copy with a firm binding. 12" high X 8" wide, 298 pages. Large heavy book, foreign shipping will be extra. This book will be securely wrapped and packed in a sturdy box and shipped with tracking.
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Mine, Molly
Raphaëlle RicolDon't cry for bees
Galerie Polad-Hardouin, Paris, 2010. In-8, broché sous couverture illustrée en couleurs, 47 pp. Préface, par Molly Mine - Version anglaise - Planches - Biographie.
Référence libraire : 8824
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MINEURS et MINES par Adolphe DUBRECQ et Claude PASTEUR.
Un mineur nommé patience. Propos recueillis par Claude Pasteur. (gravures, photos, vers 1900).
Paris, éd. France-Empire 1981. Bel exemplaire broché, in-8, 226 pages avec préface, annexes et table + planches.
Référence libraire : AUB-7154
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MINGUEZ Joan 1900 1960.
Dies verges. Història d'un adolescent.
Barcelona Llibreria Catalonia 1929. 4to.; 241 pp. 1 h. Primera edición. Cubiertas originales. unknown
Référence libraire : Lista5-570
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MINGUZZI Luciano
ACQUAFORTE.
Acquaforte - di mm. 490 x 395 alla battuta - numerata e firmata dall'artista bolognese Luciano Minguzzi (1911-2004), importante scultore ma anche autore di opere pittoriche e grafiche. La ns. - 130/200 - contenuta in una cartella edita da Alfa Romeo (cm. 68,8x 50,3), è molto ben conservata.
Référence libraire : 97817
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MINGUZZI Luciano
ACQUAFORTE.
Acquaforte - di mm. 490 x 395 alla battuta - numerata e firmata dall’artista bolognese Luciano Minguzzi (1911-2004), importante scultore ma anche autore di opere pittoriche e grafiche. La ns. - 130/200 - contenuta in una cartella edita da Alfa Romeo (cm. 68,8x 50,3), è molto ben conservata.
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Miniatur-Kalender
Taschen-Kalender auf das Schalt-Jahr 1804. Mit Kupfern geziert. Herausgegeben mit der Genehmigung der K. Pr. Akademie der Wissenschaften.
[Berlin, 1803.]. 16 n.n. + 12 Bll. OPp., Abbildung
Référence libraire : 7469AB
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Miniaturkalender - Franz Schleicher
Münchener Sackkalender auf das Jahr 1839. Redigirt von Franz Schleicher.
München, Lindauer'sche, [1838]. 16°. o. Pag. [54 + 4 Bll.] Gold- und buntgeprägter OPp., Abbildung
Référence libraire : 10016AB
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Miniaturkalender - Franz Schleicher
Münchener Sackkalender auf das Jahr 1848. Redigirt von Franz Schleicher.
München, Lindauer'sche, [1847]. 16°. o. Pag. [59 + 18 Bll.] Grüngeprägter OPp., Abbildung
Référence libraire : 9823AB
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Minichbauer, Rudolf (Einl. u. Hrsg.)
Blauensteiner, Leopold : Das frühe Werk. Arbeiten 1899-1909.
Wien, Galerie Walfischgasse 2017. 20 x 19 cm. 180 S., Front., 80 farbige Abb., OKSt. mit farbiger Deckelill. u. Einbandgoldpräg., verlagsfrisch. Außerhalb des Handels in kleiner Auflage erschienen. Der Autor Rudolf Minichbauer gilt - auch auf Grund jahrzehntelanger Forschungsarbeit und Marktbeobachtung - als einer der kenntnisreichsten Fachleute zur österr. Kunst der ersten Jahrhunderthälfte
Référence libraire : EEZZ7071a
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Ministerio de Educacion
Cuadernos De La Alhambra 1
This is a very good copy of volume 1 of the series, with just light wear. Completely clean inside and out. Orange and black covers fresh. Text in Spanish. Business card of the Director of the series, Jose Manuel Pita Andrade laid in. 3 fold-out maps + black & white illustrations. 11" high X 8" wide, 115 pages.
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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.
BOLLETTINO D'ARTE. 1948. Direzione Generale Antichita’ e Belle Arti.
In-4, brossura, di circa 100 pagine cad., con illustrazioni in bianco e nero. Il Bollettino d’Arte riprende la pubblicazione nel 1948 con la Serie IV e diventa trimestrale, col titolo Bollettino d'Arte - Ministero della Pubblica Istruzione Offriamo l’anno 1948, composto di 4 fascicoli, completo, ben conservato. Sommario: "I. M.Santangelo- Una terracotta di Falerii e lo Zeus di Fidia; A. de Capitani d'Arzago- Le recenti scoperte di Castelseprio; L. Becherucci- Ritrovamnti e restauri orcagneschi- I; P. Sampaolesi- Le sinopie del Camposanto di Pisa; S. Ortolani- Restauro d'un Tiziano; Cronaca d'arte; II. B.M. Falletti Maj- Ritratto inedito nel Museo delle Terme; G.Becatti- Cose estiensi del tardo impero- I; E. Carli- Sculture inedite di Giovanni d'Agostino; L. Becherucci- Ritrovamenti e restauri orcagneschi- II; A. Mezzetti- La pittura di Antonio Gherardi; Cronaca d'arte; III. E.Paribeni- Una scultura greca di stile severo dei Magazzini del Capitolino; G. Becatti- Case ostiensi del tardo impero- II; G.Rosi- L'atrio della Cattedrale di Salerno; C. Ceschi- La distrutta chiesa di San Bartolomeo del Fassato a Sampierdarena; G. Poggi- La ripulitura delle porte del Battistero fiorentino; Cronaca d'arte; IV. G.F. Carettoni- Sculture rinvenute nella Domus Augustana; S.Ortolani- Inediti meridionali del Duecento; M. de Vita- La chiesa di S. Giovanni Battista a Matera; G. Fiocco-Un'opera giovanile del Moretto; Cronaca d'arte".
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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.
BOLLETTINO D'ARTE. 1955. N. III Luglio-Settembre. Direzione Generale Antichita’ e Belle Arti.
In-4, brossura, pp. 193-288, con illustrazioni in bianco e nero nel testo. In buono stato (good copy).
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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.
BOLLETTINO D'ARTE. 1955. N. IV Ottobre-Dicembre. Direzione Generale Antichita’ e Belle Arti.
In-4, brossura, pp. 289-387, con illustrazioni in bianco e nero nel testo. In buono stato (good copy).
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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.
BOLLETTINO D'ARTE. 1956. N. I Gennaio-Marzo. Direzione Generale Antichita’ e Belle Arti.
In-4, brossura, pp. 1-96, con illustrazioni in bianco e nero nel testo. In buono stato (good copy).
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MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
UNGARETTI. LA BIBLIOTECA DI UN NOMADE. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Roma Teatro dei Dioscuri: dicembre 1997 - febbraio 1998.
In-4 (cm. 30), brossura, pp. 149, con illustrazioni in bianco e nero e a colori. Catalogo della mostra tenuta a Roma. In buono stato di conservazione (good copy).
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Mink Janis
Miró. Ediz. italiana
ill., ril. Con una carriera lunga settant'anni, il catalano Joan Miró (1893-1983) fu un eclettico gigante dell'arte moderna. Dalla pittura alla scultura, dai libri d'arte ad arazzi e ceramiche, realizzò innumerevoli capolavori, aderendo di volta in volta a varie correnti, quali i Fauves, il surrealismo, il dadaismo, il realismo magico, il cubismo e l'astrattismo. L'impressionante corpus di opere realizzate mette in luce una costante evoluzione che mira a respingere qualsiasi tentativo di categorizzazione e l'approvazione della critica borghese: delineando al contempo i mondi onirici tipici dell'artista. Salito alla ribalta all'inizio degli anni Venti, Miro si dedicò inizialmente a sperimentazioni di stampo fauves e cubista per poi sviluppare il proprio stile peculiare basato su simboli e pittogrammi disposti in enigmatiche narrazioni visive con frequenti riferimenti alla vita catalana. Con l'avanzare della sua carriera, Miró si orientò verso il surrealismo e, pur non essendosi mai del tutto identificato con questa corrente, divenne noto come uno dei suoi esponenti più celebrati in virtù del ricorso a tecniche quali il disegno automatico, l'astrazione lirica e la pittura a campi di colore. In seguito diversificò ulteriormente i propri mezzi espressivi, lavorando con ceramiche, tessili e arrivando a proporre sculture fatte di gas. Con i suoi colori vividi, le fantasie oniriche e i simboli enigmatici, questo libro riunisce i numerosi filoni dell'opera caleidoscopica di Miró.
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Minore Renato
La promessa della notte. Conversazioni con i poeti italiani
br. Ventuno poeti - i maggiori del secolo scorso - sono raccontati in questo libro attraverso le loro stesse parole, frutto di giornate di incontri straordinari con Renato Minore. La strategia interrogativa della "bonne distance" da lui usata evita sia il "vicino" di una fuorviarne aneddotica sia il "lontano" di molte ricognizioni critiche e bibliografiche. C'è la famiglia, delizia e trappola per Bertolucci e Sanguineti. Ci sono le visioni della Merini, l'operosità di Roversi, la vitalità di Loi, la ghirlanda dei ricordi di Cergoly, la candida furbizia di Guerra, la tenera ossessione di Pierre, l'essenzialità tragica della Rosselli, la "felicità" di Porta rubata ai morsi dell'angoscia, l'affabulazione di Pagliarani e di Buttitta. C'è la notte della conoscenza, quella di Zanzotto, carica di speranze, e quella di Luzi, che parla del "tempo rovesciato" dei fisici. Il puntuale, maieutico, rigoroso, per nulla rituale, schema della conversazione critica può così rinnovare l'effetto di consapevolezza e di conoscenza in ogni lettore amante di quella forma della mente rivelata dal linguaggio che è la poesia. Quella parola che, come dice Caproni, "va proprio giù, come un minatore, e può trovare una zona dell'io che è di tutti". Questo libro si delinea come un singolare catalogo di voci letterarie, una testimonianza straordinaria, individuale e anche collettiva, di un periodo essenziale del nostro Novecento poetico.
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Minore Renato
Leopardi. L'infanzia, le città, gli amori
brossura Al centro di questo libro i giochi, i sogni, i terrori dell'infanzia nel soffocante microcosmo familiare di Giacomo Leopardi, tra una madre gelida e un padre debole e "colto". Lo scontro con la Roma dei potenti, dei postulanti, dei letterati che trescano con la gloria. La sofferenza della diversità fisica, oggetto di continua maldicenza. Una infelice passione vissuta sotto la tutela del chiaccheratissimo Ranieri. Gli ultimi anni della Napoli chiassosa dei lazzaroni e dei Pulcinella, su cui incombe il terribile colera del 1837. Il Leopardi di Minore è tenero e disperato, curioso e appassionato, fragile e implacabile. Dolorosamente uomo quando offre l'amata Fanny al bel Tonino o medita una profetica lettera a un giovane del Ventesimo secolo.
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Minotti Cerini W. (cur.)
Peter Russell. Vita e poesia
br. Vi è una grande concordia tra i moltissimi importanti recensori, sia italiani che esteri, nel considerare Peter Russell senza ombra di dubbio, uno dei maggiori poeti inglesi viventi, se non addirittura il principale. Il motivo per cui tale merito non sia ancora universalmente riconosciuto rimane uno dei misteri più "arcani" di quest'ultimo squarcio di secolo si chiede il prof. Alex R. Falzon (Università di Siena). Russell è stato chiamato "l'ultimo dei grandi Modernisti" come pure "un poeta appartenente alla più alta tradizione romantica" avvicinandolo alla poetica di Yeats. La poesia di Russell, è dunque una specie di platonica anamnesi, di prescienza paradisiaca, grazie alla quale si può arrivare alla comprensione del Tutto e all'Unità che lo sorregge. Russell ha rivolto la sua dedizione più completa, dedicandogli, al di là di ogni razionalismo, scientifismo, al di là di ogni realtà pragmatica, per creare un perfetto atto di contemplazione in cui l'oggetto e il soggetto si identificano. Poetare, per Russell, equivale a creare un intermondo, che sta tra l'esistere (il mondo delle apparenze) e la luminosa vita dello spirito (il mondo dell'Idea). Russell ha rivolto la sua dedizione più completa, dedicandogli ogni singolo componimento, come disse una volta: "La poesia ha a che fare col respiro. Il respiro è vita, anima, pneuma". Ha dato vita a straordinari poemi come "Le Elegie di Quintilius" e "Paesaggi Leggendari". Amico di Ezra Pound considerato il suo maestro per elezione, fautore con Eliot, ed altri eminenti intellettuali, della sua liberazione dal manicomio di St. Elizabeth negli Stati Uniti d'America. Considerato tra i più grandi studiosi dell'opera di Dante Alighieri; ha tenuto conferenze di altissimo livello in varie Università. Innumerevoli le recensioni di Stampa sui maggiori quotidiani e riviste italiane ed estere. Cantore del Valdarno e del Pratomagno, che amava smisuratamente, ha vissuto alla Turbina di Piandiscò (AR) dal 1983 quasi sino alle soglie della sua morte nel gennaio del 2003. Proposto al Premio Nobel dall'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
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Mins Leonard Emil 1900
Founding of the First International September-November 1864 : a Documentary Record / Edited by L. E. Mins
New York : International Publishers 1937. First Edition. A fine copy in the original title-blocked cloth. Remains particularly well-preserved overall; tight bright clean and especially sharp-cornered. ; 96 pages; Physical desc. : vi 96 p. 5 leaves of plates : ill. front. facsims. ports. ; 19 cm. Subject: International Workingmen's Association --History --The International --Working class --History --19th century. New York : International Publishers hardcover
Référence libraire : 133279
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Minutaglio Stefania
Depero. Futurismo e pubblicità. Ediz. illustrata
ill. "L'arte del futuro sarà un'arte potentemente pubblicitaria". Così scriveva nei primi anni '30 Fortunato Depero, l'artista futurista che più di ogni altro contribuirà all'evoluzione della pubblicità in Italia. La sua storica collaborazione con Davide Campari ne fece un vero e proprio simbolo della nuova cultura industriale. Pittore, scultore, scenografo, costumista e grafico, Depero rimodellò il concetto di design e di advertising, puntando sull'immediatezza visiva, sull'essenzialità delle forme e sulla forza del carattere tipografico. Il suo stile grintoso, aggressivo ed esplosivo, caratterizzato da audaci combinazioni coloristiche di colori spot, lo rende ancora oggi una fonte di ispirazione per i designer contemporanei.
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Minutelli Marzia
L'arca di Saba «i sereni animali che avvicinano a Dio»
br. Il volume offre una fenomenologia del motivo zoologico nell'opera di Saba: le bestie, nella loro ancestrale autenticità, rappresentano per il poeta gli intermediari per attingere la verità della «calda / vita». Alla loro presenza nel Canzoniere e nelle altre opere sabiane è dunque sotteso un postumanesimo aderente alla natura: sprofondando nel bios primordiale, Saba scopre di condividere essenza e destino con i «sereni animali / che avvicinano a Dio». Lo studio conduce a incidere il nodo del giudaismo dello scrittore, attese le radici bibliche di tesi quale l'uguaglianza di tutti i viventi dinnanzi al Signore, asseverata nell'Ecclesiaste.
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Minutelli, Marzia
L'arca di Saba ?i sereni animali / che avvicinano a Dio?
cm 17 x 24, xxiv-330 pp. con 3 figg. n.t. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum?. Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 481 Il volume offre una fenomenologia del motivo zoologico nell?opera di Saba: le bestie, nella loro ancestrale autenticit?, rappresentano per il poeta gli intermediari per attingere la verit? della ?calda / vita?. Alla loro presenza nel Canzoniere e nelle altre opere sabiane ? dunque sotteso un postumanesimo aderente alla natura: sprofondando nel bios primordiale, Saba scopre di condividere essenza e destino con i ?sereni animali / che avvicinano a Dio?. Lo studio conduce a incidere il nodo del giudaismo dello scrittore, attese le radici bibliche di tesi quale l?uguaglianza di tutti i viventi dinnanzi al Signore, asseverata nell?Ecclesiaste. This volume presents a phenomenology of the zoological element in Saba?s work: animals, in their ancestral authenticity, are viewed by the poet as intermediaries to access the truth of ?warm / life?. Their presence in the Canzoniere and beyond is therefore inspired by a post-humanism rooted in nature. Furthermore, by delving into our primeval bios, Saba comes to realize that he shares his essence and destiny with those ?serene animals / who draw near to God?. The study points to Saba?s relationship with Judaism, placing special emphasis on biblical themes like equality among all living creatures before God, as clearly stated in the Ecclesiastes. Minutelli - Arca di Saba Letteratura italiana 1600 - 1900 809
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Minuto, Emanuela
Il partito dei parlamentari. Sidney Sonnino e le istituzioni rappresentative (1900-1906)
cm. 17 x 24, 210 pp. Accademia toscana di scienze e lettere ?La Colombaria? - Serie Studi Il volume ricostruisce la biografia politica di Sidney Sonnino negli anni cruciali compresi tra la crisi di fine secolo e la formazione del suo primo brevissimo governo del 1906. Durante tale arco temporale si ? esaurita la possibilit? per Sonnino di essere il leader del partito dei parlamentari. Falliva cos? il programma di conservazione dello Stato dei liberali da attuarsi tramite un?opera riformatrice condotta dall?alto e con l?ausilio di una formula politica che sovrapponeva Stato, liberalismo e monarchia. A reconstruction of Sidney Sonnino?s political biography in the crucial years between the crisis at the turn of the century and the formation of his first, albeit brief, government of 1906. During this period Sonnino?s chance to become leader of his party vanished, with it the Liberals? plan to conserve the State by means of a reform that superimposed the State, liberalism and monarchy. 400 gr. 210 p.
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Miorandi Paolo
Verso il bianco. Diario di viaggio sulle orme Robert Walser
ill., br. "Verso il bianco" è un diario di viaggio a Herisau, nella Svizzera tedesca, dove Robert Walser ha vissuto, internato in manicomio, per ventitré anni, la parte finale della sua vita. Nel primo pomeriggio del giorno di Natale del 1956, il corpo senza vita di Robert Walser fu trovato lungo un sentiero di montagna. Una celebre fotografia in bianco e nero, scattata da un anonimo poliziotto accorso sul posto, lo ritrae disteso sulla neve, adagiato nel bianco. Questo pellegrinaggio nei luoghi walseriani, come lo definisce lo stesso autore, è una sfida e uno scavo. Paolo Miorandi procede, dal capitolo 7 (sette sono le orme di Walser nella neve) al capitolo 1, che è l'ultimo, viaggiando a ritroso in una delle più profonde ed eccentriche esperienze letterarie del Novecento.
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Miozzi Eugenio
Modern Venice between innovation and tradition 1931-1969
brossura
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MIQUEL, Pierre - PHILIPPE, Pierre - SABATES, Fabien.
Nos ancêtres les français.
Paris, éd. Olivier Orban, 1982, cartonnage souple, in-4, couv. photos en noir sur fond noir éd., 216 pp., très nb. photos en noir, sommaire, L'histoire des français au changement du 19e et du 20e siècle. L'école, l'armée, la terre, l'usine, l'église, le musci-hall, le rail, la mode et la colonie. Superbes photographies en noir. Très bon état
Référence libraire : 69423
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MIRABEAU, Victor de Riquetti, Marquis de
L'ami des hommes. ou traité de la population. 6 Bände.
La Haye, Gibert, 1758-1762. Mit 6 Tafeln (Tableaux économiques, falsch in Band 4 gebunden). Moderne Pappbände mit schwarzem Lederrückenschild, Buchblöcke unbeschnitten.
Référence libraire : 630639
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Mirabile, Andrea
Ezra Pound e l'arte italiana Fra le Avanguardie e D'Annunzio
cm 17 x 24, vi-138 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum?. Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 488 I Cantos di Ezra Pound (1885-1972), opera di una vita e opera come vita, documentano l?appassionato interesse del poeta statunitense per la cultura italiana, in particolare l?arte del Quattrocento e Venezia. Stranamente la critica ha finora trascurato la maggiore influenza in questo settore dell?officina poundiana. Si tratta di Gabriele D?Annunzio, come Pound in bilico fra estetismo ottocentesco e rinnovamento avanguardista, scrittura letteraria e arti visive, Decadenza e Modernismo. I Cantos di Ezra Pound (1885-1972), opera di una vita e opera come vita, documentano l?appassionato interesse del poeta statunitense per la cultura italiana, in particolare l?arte del Quattrocento e Venezia. Stranamente la critica ha finora trascurato la maggiore influenza in questo settore dell?officina poundiana. Si tratta di Gabriele D?Annunzio, come Pound in bilico fra estetismo ottocentesco e rinnovamento avanguardista, scrittura letteraria e arti visive, Decadenza e Modernismo. I Cantos di Ezra Pound (1885-1972), opera di una vita e opera come vita, documentano l?appassionato interesse del poeta statunitense per la cultura italiana, in particolare l?arte del Quattrocento e Venezia. Stranamente la critica ha finora trascurato la maggiore influenza in questo settore dell?officina poundiana. Si tratta di Gabriele D?Annunzio, come Pound in bilico fra estetismo ottocentesco e rinnovamento avanguardista, scrittura letteraria e arti visive, Decadenza e Modernismo. I Cantos di Ezra Pound (1885-1972), opera di una vita e opera come vita, documentano l?appassionato interesse del poeta statunitense per la cultura italiana, in particolare l?arte del Quattrocento e Venezia. Stranamente la critica ha finora trascurato la maggiore influenza in questo settore dell?officina poundiana. Si tratta di Gabriele D?Annunzio, come Pound in bilico fra estetismo ottocentesco e rinnovamento avanguardista, scrittura letteraria e arti visive, Decadenza e Modernismo. I Cantos di Ezra Pound (1885-1972), opera di una vita e opera come vita, documentano l?appassionato interesse del poeta statunitense per la cultura italiana, in particolare l?arte del Quattrocento e Venezia. Stranamente la critica ha finora trascurato la maggiore influenza in questo settore dell?officina poundiana. Si tratta di Gabriele D?Annunzio, come Pound in bilico fra estetismo ottocentesco e rinnovamento avanguardista, scrittura letteraria e arti visive, Decadenza e Modernismo. The Cantos by Ezra Pound (1885-1972) is the work of a lifetime and life as an artwork. The poem documents the passionate interest of the American poet for the Italian culture, particularly 15th art and Venice. Surprisingly, critics have generally overlooked the most powerful influence on this section of Pound?s production, that of Gabriele D?Annunzio. Like Pound, D?Annunzio struck a delicate balance between 19th century aestheticism and avant-gardist renewal, literary writing and the visual arts, Decadence and Modernism. Mirabile - Ezra Pound e l'arte italiana Storia dell'architettura 850
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Mirandola, Giorgio
?La Gazzetta Letteraria? (1877-1902).
cm. 15,5 x 21,5, 212 pp. Letterature d'Oltralpe e d'Oltre Oceano - Saggi e studi 365 gr. 212 p.
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Mireille Madou
Santiago de Compostela. De apostel van het Westen in beeld en verbeelding.
, Primavera Pers, 2004 Paperback, 136 pagina's, ca. 100 illustraties in kleur. ISBN 9789059970168.
Référence libraire : 51527
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Mirenzi Nicola
Pasolini contro Pasolini
br. Da quel novembre del 1975 in cui fu ucciso, Pier Paolo Pasolini si è trasformato in un fantasma che si aggira per l'Italia. Da morto, lo scrittore friulano è stato usato da tutti: la destra, la sinistra, i cattolici, gli estremisti, i giustizialisti, i complottisti e i militanti della decrescita felice. Ognuno prende la parte che più gli fa comodo e butta via il resto. È stato detto che Pasolini ha previsto ogni cosa e oggi le sue analisi sono vissute come profezie, ma le sue parole scivolano sulla superficie delle nostre coscienze come balsami. Nessuna abrasione, nessuno scuotimento. Gli schiaffi che dava (e riceveva) sono diventati morbide carezze. Pasolini si è fatto specchio delle nostre brame, ognuno vi si vede più bello e pulito. Nicola Mirenzi appartiene alla generazione di chi non c'era nell'Italia di Pasolini, ma ha "vissuto con lui" perché Pasolini è onnipresente ancora oggi, sotto forma di spettro, icona pop, mito, oggetto di un'operazione di "beatificazione" che nasconde in realtà un atteggiamento superficiale e sostanzialmente indifferente verso la sua opera e le sue battaglie. Nel quarantennale della morte appare quindi impossibile parlare di Pasolini se prima non si distingue l'autore dal racconto edulcorato (e tossico) che ne è fatto. Perché un conto è Pasolini, un altro è il pasolinismo. Una cosa è lo scrittore, un'altra la sua leggenda. E solo il ritorno alla sua opera può riscattare il chiacchiericcio intorno alla sua immagine.
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Mirkovi Nikola
Il martirio del Kosovo
br.
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Mirri, Edoardo
Storia dell'Accademia etrusca dal dopoguerra ad oggi Quasi settant'anni di cronaca
cm 28 x 24, 324 pp. con numerose illustrazioni i b/n e a colori. Accademia Etrusca di Cortona Mirri - Storia Acc. Etrusca dopoguerra Archeologia, Etruscologia
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MIRZA, H. A. & Sons (Hrsg.)
Album of Agra. Containing 36 Views.
Delhi., Mirza., o.J. [ca. 1900-1920]. ca. 14 x 20 cm (quer). 36 Fotografien. Original-Broschur, geklammert, mit farbigem Einbandkarton und Deckel-Beschriftung. Einband mit Gebrauchsspuren, Buchblock gelockert. Insgesamt befriedigender Zustand.
Référence libraire : 6000C
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MIRZA, H. A. & Sons (Hrsg.):
Album of Agra. Containing 36 Views.
ca. 14 x 20 cm (quer). 36 Fotografien. Original-Broschur, geklammert, mit farbigem Einbandkarton und Deckel-Beschriftung. Einband mit Gebrauchsspuren, Buchblock gelockert. Insgesamt befriedigender Zustand.
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Misan, Jacques
L'Italie des doctrinaires (1817-1830). Une image en ?laboration.
cm. 18 x 25,5, 204 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia Francese 445 gr. 204 p.
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Misan, Jacques
Les lettres italiennes dans la presse fran?aise (1815-1834).
cm. 18 x 25,5, 210 pp. Biblioteca dell'?Archivum Romanicum? - Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia Francese 460 gr. 210 p.
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Misasi Nicola
Briganteide. Vol. 2
br.
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Mischkind, Galerie R.
L'art naïf
Galerie R. Mischkind, Lille, 1968. In-4, plaquette agrafée sous couverture illustrée en couleurs, 25 pp. Avant-propos : "Mes Naïfs", par Raphaël Mischkind - L'art naïf, extraits de textes et citations de Claude Levi-Strauss, Francis Spar, Raymond Charvet, Wilhem Uhde, Léon-Paul Fargue, Bergson, Anatole Jakovsky - La Genèse du musée d'Art naïf de Laval, par A. ...
Référence libraire : 6685
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