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‎Histoire‎
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‎ROMAGNOLI Ettore‎

‎IN PLATEA.‎

‎Critiche drammatiche dell'anno 1923. Zanichelli, Bologna, 1924. In-16 gr., bross., pp. 288. Prima edizione. In buono stato (good copy).‎

Référence libraire : 14420

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

20,00 € Acheter

‎ROMAGNOLI Ettore‎

‎IN PLATEA. Critiche drammatiche dell'anno 1923.‎

‎In-16 gr., bross., pp. 288. Prima edizione. In buono stato (good copy).‎

‎ROMAGNOLI Ettore‎

‎OTTONOVECENTISMO.‎

‎Satire. La Prora, Milano, 1935. In-8 gr., brossura figurata a colori (piccoli strappi e tracce d'uso), pp. XI,228. Raccolta di sonetti satirici ben illustrati da Salvatore Quattrocchi. Prima edizione. Testo ben conservato.‎

Référence libraire : 47740

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
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‎ROMAGNOLI Ettore‎

‎OTTONOVECENTISMO. Satire.‎

‎In-8 gr., brossura figurata a colori (piccoli strappi e tracce d'uso), pp. XI,228. Raccolta di sonetti satirici ben illustrati da Salvatore Quattrocchi. Prima edizione. Testo ben conservato.‎

‎Romains, Jules (préface)‎

‎Le Fauconnier - art français contemporain‎

‎Bibliothèque du Hérisson, Librairie Edgar Malfère, Amiens, 1921. In-8, broché sous couverture illustrée en noir, 22-22 pp. Préface - Bibliographie - Planches.‎

‎Avec 22 reproductions de peintures en noir et blanc en hors-texte.Exemplaire numéroté de l'édition originale [ex. n° 415]. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Référence libraire : 933

‎Roman (das ist Roman Baumgartner)‎

‎Für eine Rast am Weg. 18 Gedichte und Offsetlithographien.‎

‎Horn, Edition Thurnhof, 2002. 37 S., 1 Bl. Kl.-4° (22 x 17 cm). Original-Karton in Original-Kartonumschlag.‎

‎Oxohyph. - Erste Ausgabe. - Nummer 70 von 400 Exemplaren, im Druckvermerk von Baumgartner signiert. - Mit dem Lesezeichen. Tadellos.‎

Référence libraire : 27022

‎Romanato Maurizio; Mutterle Maria Lodovica‎

‎Alla periferia dell'Impero (1813-1821). Il viaggio di Francesco I, Federico Manfredini, Rovigo e la persecuzione dei Carbonari. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Una piccola città diventa capoluogo di una nuova provincia alla periferia dell'Impero asburgico. Attorno alla Rovigo della Restaurazione (1813-1821) si muovono i grandi interessi della Storia: l'illuminista rodigino Federico Manfredini diventa precettore del futuro imperatore Francesco I, intrecciando con lui stretti e contrastati rapporti legati alla grande politica, da Napoleone a Metternich. Lo stesso sovrano asburgico visita per due volte Rovigo nel 1819 descrivendola nel suo diario e incrocia le sorti dei patrioti polesani. Dopo oltre vent'anni di sconfitte e drammi personali, dall'esecuzione degli zii alla necessità di concedere in sposa la figlia Maria Luisa all'arcinemico Napoleone, Francesco è strenuo difensore del nuovo assetto europeo costruito al Congresso di Vienna e da "buon padre" per i suoi sudditi, ma ossessionato dalla Rivoluzione, diventa persecutore dei Carbonari in una sorta di paranoia del potere.‎

‎Romanato Maurizio; Mutterle Maria Lodovica‎

‎Un imperatore a Rovigo (1819). Francesco I, il «buon padre» persecutore dei Carbonari‎

‎ill., br. Francesco I, l'Imperatore nato a Firenze, costretto a combattere per un ventennio Napoleone al quale ha sacrificato in sposa la figlia Maria Luisa, con il Congresso di Vienna ha consolidato l'egemonia austriaca sulla Penisola. Durante il viaggio in Italia nel 1819, diretto a Roma e Napoli per i colloqui con il Papa, il Sovrano visita per due volte la città di Rovigo. Partendo dagli appunti di Francesco I sui soggiorni rodigini, questo libro intreccia i giudizi e le impressioni dell'Imperatore con le cronache dell'epoca. Focalizza gli interessi dell'ospite e lo sforzo organizzativo e con documenti inediti fa luce sulle vicende dell'Imperial Regia Delegazione rodigina, dove in pochi mesi viene allontanato il conte Ferdinando di Porcia e il suo successore Carlo di Wu?llerstorf è trovato morto a Gavello durante una battuta di caccia. Il Sovrano, accreditatosi come "buon padre" dei suoi sudditi e ben accolto in città, diventa persecutore dei Carbonari condannati a lunghe pene detentive allo Spielberg e a Lubiana. Terrorizzato dalle possibili rivoluzioni (in Francia la zia Maria Antonietta era stata decapitata), Francesco mostra il volto paranoico del potere.‎

‎Romanelli G. (cur.); Lugato F. (cur.)‎

‎Il racconto della montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento. Catalogo della mostra (Conegliano, 6 marzo-5 luglio 2020). Ediz. a colori‎

‎ill., br. Da sempre caricata delle più disparate valenze simboliche e caratteristiche magiche, come sede degli dei, trono di Giove, rifugio e nascondiglio, luogo remoto e inaccessibile, la montagna diviene oggetto di una fascinazione italiana e europea soprattutto tra Ottocento e Novecento. Guglielmo Ciardi si attribuisce il titolo di quasi inventore della pittura di montagna. Insieme alle sue tele, il volume racconta la montagna attraverso opere di pittori e artisti-esploratori che hanno rappresentato le Dolomiti venete e friulane. Opere di Compton, Flumiani, Pellis, Salviati, Sartorelli, Tagliabue sono presentate insieme ai manifesti della Collezioni Salce e a curiosità e approfondimenti storico-sociali. Tra i focus inediti, si analizzano una delle prime alpiniste donne delle Dolomiti, la trevigiana Irene Pigatti, la figura di Giuseppe Mazzotti e i taccuini illustrati di Napoleone Cozzi. Dalla scoperta delle Dolomiti alla montagna romantica e la pittura dal vero, Giandomenico Romanelli e Franca Lugato ci raccontano i secoli durante i quali esplodono l'amore e l'attenzione per il tema.‎

‎Romanelli G. (cur.); Lugato F. (cur.)‎

‎Teodoro Wolf Ferrari. La modernità del paesaggio. Catalogo della mostra (Conegliano, 2 febbraio-24 giugno 2018). Ediz. a colori‎

‎ill., br. La mostra "Teodoro Wolf Ferrari. La modernità del paesaggio" presenta un'importante riflessione dedicata al pittore veneziano Teodoro Wolf Ferrari, che fa luce su alcuni aspetti fondamentali, ma ancora da approfondire, della storia dell'arte italiana tra XIX e XX secolo. Wolf Ferrari, veneziano, classe 1878, ha saputo assimilare e interpretare gli stimoli migliori della cultura secessionista di inizio '900 trasferendoli a Venezia, animata in quegli anni dalle esperienze fondamentali della Biennale e di Ca' Pesaro, cui prese attivamente parte. Vengono riunite assieme per la prima volta, in un percorso del tutto inedito, oltre 70 opere, tra le quali dipinti, acquarelli, pannelli decorativi, vetrate, studi per cartoline. Il catalogo racconta le 7 sezioni che abbracciano vari momenti ed esperienze, ripercorrendo l'intera produzione di Wolf Ferrari, attraverso un importante confronto non solo con alcuni dei giovani capesarini, ma anche con autori quali Otto Vermehren e Mario de Maria. A testimonianza del contributo critico vengono identificate le linee guida del linguaggio e della poetica dell'autore, rintracciabili in almeno tre direttive principali: la fantasiosa e inquietante simbologia böckliniana; il sintetismo di Pont-Aven attraverso il dialogo con l'ambiente di Ca' Pesaro; la componente secessionista e più marcatamente klimtiana.‎

‎Romanelli G. (cur.); Vatin P. (cur.)‎

‎L'angelo degli artisti. L'arte del Novecento e il ristorante all'Angelo a Venezia‎

‎ill., ril.‎

‎Romanelli G. (cur.); Vatin P. (cur.)‎

‎Le tre stelle di Romano. Burano: arte e storia di un ristorante entrato nel mito‎

‎ill., ril. Il secondo appuntamento del progetto "Tavoli e tavolozze" è dedicato a alla storica trattoria di Romano Barbaro a Burano, luogo di convivialità e punto di riferimento per l'intera isola. In questo volume racconteremo la storia del ristorante e della sua ampia collezione di dipinti, ancora oggi esposti alle pareti del locale: più di quattrocento opere che racchiudono veri e propri capolavori di varia epoca. Sfoglieremo inoltre le pagine dei ventisei Libri d'album di firme della trattoria - i famosi Libri d'Oro -, sulle cui pagine hanno lasciato segno del loro passaggio un'infinita varietà di personaggi, artisti, scrittori, attori, cineasti, sportivi e via dicendo.‎

‎ROMANELLI Giandomenico‎

‎VENEZIA VIENNA. Il mito della cultura veneziana nell’Europa asburgica.‎

‎In-4 p., cartonato editoriale, sovracoperta, custodia, pp. 301, con 314 Illustrazioni in bianco e nero e a colori nel testo. In ottimo stato (nice copy).‎

‎Romanelli Giandomenico; Putnam James‎

‎Igor Mitoraj. Sculture 1983-2005. Opere scelte Venezia. Catalogo della mostra‎

‎brossura‎

‎Romanelli Raffaele‎

‎Sulle carte interminate. Un ceto di impiegati tra privato e pubblico: i segretari comunali in Italia, 1860-1915‎

‎brossura‎

‎Romani Brizzi A. (cur.); Mazzacchera A. (cur.)‎

‎Mirko. Nel tempo e nel mito. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Da alcuni anni si sta affrontando un nuovo avvicinamento di lettura all'opera di Mirko Basaldella - un approfondimento teso alla rinascita delle attenzioni più vaste sull'opera complessa di questo artista italiano di grande spicco. Mirko è sempre stato velocemente classificato dai testi di storia dell'arte come scultore, e certo questo è il ruolo in cui maggiormente si è fatto conoscere in vita ma, come vedremo, non esclusivamente.‎

‎Romani Romano‎

‎Libertà e filosofia‎

‎brossura‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

5,61 € Acheter

‎Romani U. (cur.)‎

‎Luca Gazzaniga. Istinto e ragione-Instinct and reason. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Con il suo atteggiamento Gazzaniga riflette ciò che il critico francese Jacques Lucan nel 1995 ha definito come i due poli dell'evoluzione contemporanea dell'architettura ticinese. Da una parte la radicalizzazione dell'atteggiamento progettuale, che si esprime sotto forma di rigore geometrico, e dall'altra il manierismo, inteso positivamente, da cui risulta un arricchimento del linguaggio formale. I progetti di Gazzaniga sono caratterizzati dal rispetto per i luoghi, dall'attenzione per la scala, da una raffinata geometria nel controllo degli spazi, dall'importanza conferita ai materiali e alle loro connessioni, dal rigore e dall'estrema accuratezza nei dettagli costruttivi e, non meno importante, da un'attitudine professionale disponibile a interpretare senza passività alcune esigenze del mercato.‎

‎Romano A. (cur.); Di Blasio A. (cur.)‎

‎Una stanza tutta per loro. Cinquantuno donne della letteratura italiana‎

‎ill., br. Cinquantuno scrittrici italiane fotografate nel luogo in cui sono solite scrivere: in uno studio pieno di libri, al tavolo di una cucina, sulla panchina di un parco, nel vagone di un treno, in una biblioteca pubblica, sul bordo di una piscina, in un bar affollato. Un viaggio inedito alla scoperta delle voci più interessanti della letteratura italiana contemporanea diventa un'indagine sulla scrittura, sulla narrazione e sul ruolo della donna all'interno del mondo culturale italiano.‎

‎Romano Antonio‎

‎Seduzione dell'opera aperta. Una introduzione‎

‎brossura Cosa hanno in comune Jacques Lacan e Umberto Bossi? Che rapporti intercorrono tra la Legge e il Porno? Una scultura di Michelangelo e un programma televisivo hanno la stessa incisività? Se la realtà umana è fatta di parole, è come linguaggio che si articola e come "testo" che si può leggere, con le sue strategie espressive, i suoi escamotage linguistici, le sue metafore e i suoi espedienti narrativi. Sotto di essi scava l'ansia del contemporaneo, con la sua fame di realtà, in cerca di un significato che non abbia bisogno d'interpretazione. Seduzione dell'opera aperta guarda questa ansia e il suo lavoro su quella scenografia di parole chiamata "realtà", scomponendosi e adattandosi al suo oggetto, mostrando che "l'opera è aperta in base al suo grado di seduzione".‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

19,00 € Acheter

‎Romano Beda; Romano Sergio‎

‎Berlino capitale. Storie e luoghi di una città europea‎

‎ill., br. Fra le capitali europee Berlino è una delle più giovani e forse quella maggiormente condizionata dalle sorti politico-militari del proprio paese, con il suo ciclo di sconfitte e di rinascite. Dopo la disfatta del grande impero guglielmino nella prima guerra mondiale, la città seppe rigenerarsi nella Repubblica di Weimar diventando un centro fra i più effervescenti sul piano artistico e culturale. Ridotta a cupo campo di battaglia negli ultimi giorni di Hitler, fu ricostruita mattone su mattone. Le Berlino ricostruite in realtà furono due, divise tra le repubbliche dell'Est e dell'Ovest, e rispecchiarono fisicamente, oltre a due ideologie, aspetti diversi del carattere nazionale. Oggi, nella Germania riunificata, l'identità di Berlino, forte e dinamica, è fatta di storia e apertura al futuro.‎

‎Romano Gianni‎

‎Mimmo Rotella. Flashion [Deutsch]‎

‎illustrazioni‎

MareMagnum

Laura Guerra
Bologna, IT
[Livres de Laura Guerra]

12,00 € Acheter

‎Romano Giorgio‎

‎BIBLIOGRAFIA ITALO EBRAICA. (1848 1977).‎

‎Olschki, 1979. In-8, brossura, pp. 208. In ottimo stato.‎

‎Romano Giorgio‎

‎ESCHILO A GELA.‎

‎Rotary Club Gela, 2000. In-8, brossura, pp. 112. In ottimo stato‎

‎ROMANO L.‎

‎LA PENOMBRA CHE ABBIAMO ATTRAVERSATO.‎

‎Einaudi, Torino, 1964. In-8, tela editoriale, sovracoperta (piccoli strappi), pp. 207. Seconda edizione. In buono stato (good copy).‎

Référence libraire : 19992

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

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‎ROMANO L.‎

‎LA PENOMBRA CHE ABBIAMO ATTRAVERSATO.‎

‎In-8, tela editoriale, sovracoperta (piccoli strappi), pp. 207. Seconda edizione. In buono stato (good copy).‎

‎ROMANO Lalla‎

‎INSEPARABILE.‎

‎In-8 (cm. 22.50), cartonato editoriale, sovracoperta editoriale illustrata (macchioline), pp. (4), 175, (5). Prima edizione. In buono stato (good copy).‎

‎ROMANO Lalla‎

‎UN SOGNO DEL NORD.‎

‎Einaudi, Torino, 1989. In-8 p., cartonato editoriale, sovracoperta illustrata, pp. (6),294,(2). Prima edizione. Cfr. Gambetti / Vezzosi, p. 781: Premio Procida-Isola d'Arturo/Elsa Morante. Ben conservato, con dedica autografa della scrittrice a Giorgio Barberi Squarotti (1929-2017, critico letterario e poeta italiano).‎

Référence libraire : 138827

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
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‎Romano Sergio‎

‎Guerre, debiti e democrazia. Breve storia da Bismarck a oggi‎

‎br. Col Trattato di Versailles, al termine della Grande guerra, la Germania è condannata a pagare in trent'anni 132 miliardi di marchi d'oro. Le conseguenze della miopia dei vincitori emergono presto: una Germania frustrata e indignata diventa il vivaio ideale per la nascita del nazismo. Dopo la Seconda guerra mondiale tutto cambia: il Piano Marshall finanzia la ricostruzione europea e, più tardi, nella conferenza di Londra del '53, i Paesi creditori decidono di cancellare metà del debito tedesco. Ma non esistono solo i debiti di guerra, ci sono anche quelli contratti in tempo di pace. L'Europa degli anni più recenti ha affrontato la questione senza riuscire a dimostrare unità. Il caso del debito greco esplode nel 2009, seguito da una crisi di rapporti greco-tedeschi: la Grecia accusa la Germania di non aver onorato i debiti contratti con la guerra, mentre i tedeschi accusano la Grecia di aver truccato i conti. L'Unione vacilla sotto il peso della crisi. Oggi, per capire le polarizzazioni e i contrasti sulle politiche dell'austerità è fondamentale isolare gli snodi storici che hanno definito i rapporti tra creditori e debitori in Europa. È quello che fa Sergio Romano attraverso gli ultimi centocinquant'anni, sottolineando come la fiducia reciproca tra i popoli abbia svolto una funzione fondamentale per superare i momenti di difficoltà e avviare la ripresa.‎

‎Romano Sergio‎

‎Guerre, debiti e democrazia. Breve storia da Bismarck a oggi‎

‎br. Col Trattato di Versailles, al termine della Grande guerra, la Germania è condannata a pagare in trent'anni 132 miliardi di marchi d'oro. Le conseguenze della miopia dei vincitori emergono presto: una Germania frustrata e indignata diventa il vivaio ideale per la nascita del nazismo. Dopo la Seconda guerra mondiale tutto cambia: il Piano Marshall finanzia la ricostruzione europea e, più tardi, nella conferenza di Londra del '53, i Paesi creditori decidono di cancellare metà del debito tedesco. Ma non esistono solo i debiti di guerra, ci sono anche quelli contratti in tempo di pace. L'Europa degli anni più recenti ha affrontato la questione senza riuscire a dimostrare unità. Il caso del debito greco esplode nel 2009, seguito da una crisi di rapporti greco-tedeschi: la Grecia accusa la Germania di non aver onorato i debiti contratti con la guerra, mentre i tedeschi accusano la Grecia di aver truccato i conti. L'Unione vacilla sotto il peso della crisi. Oggi, per capire le polarizzazioni e i contrasti sulle politiche dell'austerità è fondamentale isolare gli snodi storici che hanno definito i rapporti tra creditori e debitori in Europa. È quello che fa Sergio Romano attraverso gli ultimi centocinquant'anni, sottolineando come la fiducia reciproca tra i popoli abbia svolto una funzione fondamentale per superare i momenti di difficoltà e avviare la ripresa.‎

‎Romano Sergio‎

‎I falsi protocolli. Il «complotto ebraico» dalla Russia di Nicola II a oggi‎

‎ril. Nei primi anni del Novecento cominciò a circolare - dapprima in Russia, poi nell'Europa occidentale e negli Stati Uniti - un libro dal titolo apparentemente neutro, "I Protocolli dei savi anziani di Sion" (il cui testo è qui riprodotto in appendice), che descrive in ogni particolare la strategia messa in atto dagli ebrei per conquistare il mondo. Riconoscendovi il plagio di un pamphlet contro Napoleone III e di altri coevi testi antisemiti, nel 1921 il Times dimostrò che i Protocolli erano un falso, ed erano stati scritti probabilmente a Parigi da agenti dell'Ochrana (il servizio segreto zarista) per fomentare i pogrom che insanguinavano il declino dell'impero. Nonostante la comprovata falsità, i Protocolli sono in seguito riaffiorati periodicamente a sostegno di ogni campagna antiebraica: nella Germania hitleriana e nell'Italia fascista, in Medio Oriente (dove arrivarono "nei bagagli della propaganda di Goebbels") e nella Russia dei nostri giorni. Sergio Romano non solo ripercorre i retroscena delle vicende legate a questa colossale mistificazione, ma indaga anche gli scopi cui essa è servita e gli orrori che ha contribuito a provocare nel secolo scorso.‎

‎Romano Sergio‎

‎La quarta sponda. Dalla guerra di Libia alle rivolte arabe‎

‎ril. Non è certamente un caso, se oggi la Libia è, insieme alla Siria, il Paese più violento e caotico del Mediterraneo. Nella "Quarta sponda", Sergio Romano ne ripercorre la storia e ce ne illustra i tanti volti. Il primo è quello delle due province ottomane, alla periferia dell'Impero, quando l'Italia ne decise la conquista: piccole società ebraiche ed europee nelle due città maggiori, modesti traffici con il Mediterraneo e con l'Africa, tribù combattenti e gelose della loro indipendenza che daranno molto filo da torcere all'amministrazione coloniale italiana. Il secondo è quello della colonia degli anni Venti e Trenta. Nacque allora, soprattutto durante il governatorato di Balbo, una Libia italiana di cui esistono ancora parecchie tracce. Il terzo è quello della Libia post-coloniale, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e la proclamazione dell'indipendenza: un piccolo regno, una nuova ricchezza rappresentata dal petrolio e dal gas, un'importante comunità italiana e buone relazioni con la vecchia potenza coloniale. Il quarto è quello di Gheddafi, ufficiale nazionalista, spregiudicato, tirannico, divorato da insaziabili ambizioni. Il quinto e ultimo volto è quello incompleto di un Paese che non è ancora riuscito, dopo le rivolte arabe, a trovare un nuovo equilibrio ed è tuttora sconvolto da una sanguinosa guerra civile.‎

‎Romano Sergio‎

‎Putin e la ricostruzione della grande Russia‎

‎ril. Perché i russi amano Putin? Il numero uno del Cremlino preoccupa europei ed americani, ma esprime le ambizioni di un Paese fiero della sua storia e che non intende rinunciare al suo ruolo Dire Russia per molti significa dire Vladimir Putin. Da più di quindici anni al governo di un Paese di enormi dimensioni, che si estende dal Mare del Nord al Pacifico, l'«uomo più potente del mondo», come dal 2013 lo definisce Forbes, ha infatti impresso il proprio marchio sulla storia recente dell'ex impero sovietico. Non solo. Con una strategia politico-istituzionale aggressiva e spregiudicata, che in più occasioni è parsa lontana dagli standard delle democrazie occidentali, è diventato uno degli attori principali sullo scenario geopolitico contemporaneo. Ma quali sono le ragioni profonde di questo successo? Quale il segreto di un potere così incontrastato? Secondo Sergio Romano, che ha concluso la sua lunga e prestigiosa carriera diplomatica come ambasciatore proprio a Mosca, Putin si è impegnato a fondo nella ricostruzione dell'identità russa, rinnovando un bagaglio di simboli, valori e ideali rimasti sepolti per secoli. Consapevole del peso della tradizione, che da Pietro il Grande al tramonto dello zarismo ha forgiato istituzioni e culture politiche della nazione, Putin ha saputo gestire a proprio vantaggio la memoria pubblica della Rivoluzione d'Ottobre, rafforzando al tempo stesso il ruolo della Chiesa ortodossa, cui ha garantito un nuovo spazio sociale. Ha rispolverato, insomma, un'ideologia e una missione. È da queste premesse, ci fa capire Romano in pagine documentate che dobbiamo necessariamente partire se vogliamo capire qualcosa di più della Russia odierna e del nostro presente, dalla guerra al terrorismo in Cecenia al conflitto con l'Ucraina per l'annessione della Crimea, dalla dottrina militare anti-NATO all'attuale intervento in Siria, che agita i fantasmi di una guerra fredda collocata troppo in fretta negli archivi della Storia.‎

‎Romano Tanio‎

‎I Savoia. La verità. La storia diffamata dei re d'Italia‎

‎brossura Per quali motivi al Referendum Repubblica-Monarchia del 1946 quasi metà dei voti, e pressoché tutto il Sud Italia, fu per i Savoia? Sulla base di quasi 200 volumi e inedite fonti, in oltre 350 pagine di facile lettura, molte delle accuse mosse ai singoli Re d'Italia vengono per la prima volta revisionate valutando i fatti per come si sono realmente verificati senza preconcetti. Poteva Vittorio Emanuele III rifiutarsi di firmare le leggi razziali o la dichiarazione di guerra? Fu il Parlamento o il Re a legittimare il primo Governo Mussolini? Quali erano i veri rapporti tra il Sovrano, il Duce e Hitler? Cosa sarebbe successo se la Famiglia Reale non si fosse mossa da Roma l'8 Settembre ed è vero che non furono dati ordini per la difesa della città? È vero che Umberto II avesse tendenze omosessuali? fu il referendum realmente manipolato? È stata davvero una protesta dello stomaco quella di Milano del 1898? Chi complottò per il regicidio di Monza? È meritato il favore con cui le Regine Margherita e Maria Josè sono state considerate dalla storiografia o hanno un proprio lato oscuro?‎

‎Romano Tanio‎

‎I Savoia. La verità. La storia diffamata dei re d'Italia‎

‎brossura Per quali motivi al Referendum Repubblica-Monarchia del 1946 quasi metà dei voti, e pressoché tutto il Sud Italia, fu per i Savoia? Sulla base di quasi 200 volumi e inedite fonti, in oltre 350 pagine di facile lettura, molte delle accuse mosse ai singoli Re d'Italia vengono per la prima volta revisionate valutando i fatti per come si sono realmente verificati senza preconcetti. Poteva Vittorio Emanuele III rifiutarsi di firmare le leggi razziali o la dichiarazione di guerra? Fu il Parlamento o il Re a legittimare il primo Governo Mussolini? Quali erano i veri rapporti tra il Sovrano, il Duce e Hitler? Cosa sarebbe successo se la Famiglia Reale non si fosse mossa da Roma l'8 Settembre ed è vero che non furono dati ordini per la difesa della città? È vero che Umberto II avesse tendenze omosessuali? fu il referendum realmente manipolato? È stata davvero una protesta dello stomaco quella di Milano del 1898? Chi complottò per il regicidio di Monza? È meritato il favore con cui le Regine Margherita e Maria Josè sono state considerate dalla storiografia o hanno un proprio lato oscuro?‎

‎Romano Tanio‎

‎È colpa del Nord‎

‎brossura Tanio Romano con tono anche satirico viviseziona tutti gli errori, orrori e "fake news" sull'Unità d'Italia riportati sui libri antirisorgimentali o borbomonarchici, sul web o sui social. Vengono smontate per la prima volta vecchie e nuove "bufale" come ad esempio altri 60 "primati" del Regno delle Due Sicilie. Sorprende la scoperta del "razzismo antipartenopeo" dei dittatori borbonici, nonché i loro furti e le loro truffe ai danni dei meridionali. Viene anche segnalato che il Reame dei Borboni ebbe casi di schiavismo ancora pochi anni prima del Risorgimento, che non pochi settori economici erano fallimentari o in perdita, che tutti gli ultimi Papi hanno ritenuto "provvidenziale" la Breccia di Porta Pia, che nell'esercito i soldati meridionali erano discriminati economicamente e socialmente rispetto agli svizzeri mercenari, che gli stessi briganti affermavano che il Regime borbonico era caduto per la grande abilità, anche guerriera, dei Mille e che invece nessuno di loro si era appositamente voluto sacrificare per Francesco II. Altra cosa occultata è che lo stesso Crocco confessò testualmente che Vittorio Emanuele II fu "un grande Re perché ci ha liberato dagli stranieri.‎

‎Romano Valentino‎

‎Nacquero contadini, morirono briganti. Storie del Sud dopo l'Unità dimenticate negli archivi‎

‎brossura Per comprendere pienamente il brigantaggio postunitario meridionale, liberandolo da ogni orpello ideologico, occorre immergersi nel mondo contadino che ne è il substrato culturale e sociale. Le storie riportate - tutte recuperate pazientemente in anni di scavi archivistici - aprono uno squarcio interessante, spesso inedito, su questo mondo nel quale convivono e si scontrano tutti insieme cafoni e galantuomini, idealisti e profittatori, ultimi eroi romantici e avventurieri di sempre, briganti e soldati, vittime e carnefici, giudici e imputati, carnefici e condannati, preti avidi e monaci intriganti: comparse che affollano il Sud, palco di speranze, di illusioni e di delusioni sul quale, malinconicamente dissoltosi il Regno delle Due Sicilie, va in scena la nuova Italia.‎

‎Romano Valentino‎

‎Nacquero contadini, morirono briganti. Storie del Sud dopo l'Unità dimenticate negli archivi‎

‎br. Per comprendere pienamente il brigantaggio postunitario meridionale, liberandolo da ogni orpello ideologico, occorre immergersi nel mondo contadino che ne è il substrato culturale e sociale. Le storie riportate - tutte recuperate pazientemente in anni di scavi archivistici - aprono uno squarcio interessante, spesso inedito, su questo mondo nel quale convivono e si scontrano tutti insieme cafoni e galantuomini, idealisti e profittatori, ultimi eroi romantici e avventurieri di sempre, briganti e soldati, vittime e carnefici, giudici e imputati, carnefici e condannati, preti avidi e monaci intriganti: comparse che affollano il Sud, palco di speranze, di illusioni e di delusioni sul quale, malinconicamente dissoltosi il Regno delle Due Sicilie, va in scena la nuova Italia.‎

‎Romantik. - Schneider, Arthur von (Einführung und Auswahl):‎

‎Deutsche Romantiker-Zeichnungen. 2. Aufl.‎

‎Gr.-8°. XVI 16 SS. Text, 48 Taf. Illustr. Orig.-Kart. Präsentiert Arbeiten von Julius Schnorr von Carolsfeld, Carl Gustav Carus, Peter von Cornelius, Carl Philipp Fohr, Caspar David Friedrich, Ernst Fries, Joseph von Führich, Ludwig Emil Grimm, Franz Horny, Joseph Anon Koch, Joh. Ev. Scheffer von Leonardshoff, Ferdinand von Olivier, Friedrich von Olivier, Johann Friedrich Overbeck, Franz Pforr, Johann Anton Ramboux, Ludwig Richter, Philipp Otto Runge, Moritz von Schwind. - Einbd. im Rand leicht gebräunt und etw. angestaubt. Ecken leicht bestoßen. Kunst 19. Jahrhundert, Malerei, Handzeichnung, illustrierte Ausgabe vor 1945 Bücher Deutsch‎

‎Rombach, Otto‎

‎Herodes in den Pyrenäen. In der alten Römerstadt St-Bertrand-de-Comminges.‎

‎Stuttgart, Deutsche Verlags-Anstalt, 1961. 24 S., 2 Bl. Mit einigen Abbildungen. 8° (21,5 x 13,5 cm). Original-Pappe.‎

‎Weihnachtsgabe für die Freunde der Deutschen Verlags-Anstalt. - Einband schwach lichtrandig. - Vortitel mit eigenhändiger Widmung von Otto Rombach. - DAZU: I. Otto Rombach, Das Liebesdenkmal von Brou. Vortrag im Rotary-Club Heilbronn. 1972. 31 S. Original-Pappe. - Vorsatz mit eigenhändiger Widmung des Verfassers. - II. Otto Rombach zum 60. Geburtstag am 22. Juli 1964. Stuttgart, DVA, 1964. 32 S. Original-Broschur. - Mit eigenhändiger Widmung Rombachs. - III. Otto Rombach. Auf dem Wege nach Marburg. Festvortrag. 1953. 15 S. Original-Broschur. - Gebräunt, keine Widmung. - Zusammen 4 Titel.‎

Référence libraire : 22318

‎Romein jan‎

‎IL SECOLO DELL'ASIA. IMPERIALISMO OCCIDENTALE E RIVOLUZIONE ASIATICA NEL SECOLO XX.‎

‎Einaudi, 1969. In-8, cartonato editoriale, sovracoperta, pp. XXVIII,536. Biblioteca di Cultura Storica numero 101. In ottimo stato.‎

‎Romele Alberto‎

‎L'esperienza del verbum in corde. Ovvero dell'ineffettività dell'ermeneutica‎

‎brossura Questo studio prende le mosse dal paragrafo "Linguaggio e verbum di Verità e Metodo", nel quale Gadamer tratta della nozione di verbo interiore. Con la maggior parte degli interpreti è condivisa l'ipotesi secondo cui la riabilitazione di ciò che Agostino chiama "verbo nel cuore (verbum in corde)" è un punto di vista privilegiato per mettere alla prova l'effettività della tradizione dell'ermeneutica ontologica e veritativa. Tuttavia, contrariamente a buona parte di essi, è avanzata la tesi, per certi aspetti provocatoria, secondo cui tale riabilitazione finisce per mostrare non tanto le potenzialità quanto i limiti di questa tradizione. La dimostrazione si muove lungo un'originale decostruzione e ricostruzione della storia del concetto accanto a un'indagine sulla sua presenza, oltre che in Gadamer, anche in Heidegger e Ricoeur. Nelle conclusioni, che prospettano ulteriori ricerche, è suggerito per quale motivo quella dell'ineffettività dell'ermeneutica non sia da intendersi solamente come una tesi negativa.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

19,00 € Acheter

‎Romeo Carlo‎

‎Alto adige/Südtirol. XX secolo. Cent'anni e più in parole e immagini‎

‎ill., ril.‎

‎Romeo Domenico‎

‎Stavamo tutti al buio... Io accesi un lume. Tommaso Campanella. Vita e opere‎

‎ill., br. Nel volume, l'autore offre una biografia di Tommaso Campanella, mettendo in evidenza alcune figure poco conosciute della sua famiglia, gli anni giovanili trascorsi tra Stilo e Stignano e nei conventi domenicani di Calabria, il suo incontro con il rabbino Abraham, il quale gli predisse che era destinato a divenire Monarca del mondo. Viene trattato il periodo dei viaggi nelle principali città italiane e dei primi processi subiti, il ritorno in Calabria e il suo rinnovato rapporto con i luoghi natii, facendo emergere il peregrinare del frate calabrese nei castelli e paesi di Calabria nell'estate del 1599 per organizzare la rivolta. Emergono altresì alcuni aspetti relativi alla sua cattura e alle torture subite. Altra parte del volume è dedicata ai ventisei anni passati nelle prigioni dei castelli di Napoli, nel corso dei quali scrisse, in condizioni estreme, le sue maggiori opere, intrattenendo una copiosa corrispondenza con i personaggi più in vista dell'epoca, ricevendo visite e insegnando a discepoli.‎

‎Romeo Enzo‎

‎Diari a confronto. Anna Frank, Etty Hillesum‎

‎br.‎

‎Romeo M. Vita‎

‎Il re di concupiscenza. Saggio su Pascal etico-politico‎

‎br. A dispetto di antichi pregiudizi, Pascal è un pensatore che scruta l'uomo e la società con la speranza cristiana di chi crede che i discendenti di Adamo possano realizzare nella città terrena una giustizia meno ingiusta, per mezzo di istituzioni miranti al bene comune, e non all'interesse particolaristico di individui o di gruppi. E che Pascal non sia nemico dell'uomo si comprende dai tre Discorsi sulla condizione dei grandi, ove si delineano il profilo e l'operato del "re di concupiscenza". A differenza del re tiranno, che domina con la forza, il re di concupiscenza mira al benessere degli altri. Il suo è un "umanesimo imperfetto", che rimane al di qua della linea di demarcazione fra paganesimo e cristianesimo, impantanato in un mondo senza speranza e senza Dio. Da qui il necessario passaggio dal re di concupiscenza al re di carità che, riunendo in sé i valori dell'umanesimo e del cristianesimo, diventa il portatore di un pascaliano "umanesimo perfetto".‎

‎Romeo Rosario‎

‎Risorgimento e capitalismo‎

‎brossura Un grande classico della storiografìa italiana: la risposta neoliberale all'lnterpretazione gramsciana del Risorgimento come rivoluzione agraria mancata. Una lettura indispensabile per chiunque voglia capire a fondo le caratteristiche originarie del sistema economico italiano.‎

‎Romitelli Valerio‎

‎La felicità dei partigiani e la nostra. Organizzarsi per bande‎

‎br. Nei micro-corpi delle bande partigiane è avvenuta una sperimentazione politica alternativa a quella allora, nel cuore del Novecento, sempre più in espansione e sempre meno efficace dei partiti. È stata questa sperimentazione, di breve durata ma inventiva di nuovi orizzonti politici, a rendere possibile la felicità dei partigiani: felicità di pionieri, scopritori di un nuovo modo di organizzarsi per incidere, in rapporto con le popolazioni, sui destini del proprio paese. L'idea centrale di questo testo sta non solo nell'ipotesi che sarebbe proprio questa felicità ciò che viene, più o meno implicitamente, rimpianto nella maggior parte delle ricostruzioni e delle narrazioni del biennio '43-45, ma anche che sarebbe necessario, per uscire dalla tristezza politica che ci imbriglia, riprendere l'esperienza partigiana, sia pure nelle condizioni assai diverse del nostro paese.‎

‎Romiti Roberto‎

‎BRIBON (BRIGANTE).‎

‎Blu International Studio, 1996. In-8, brossura, pp. 117. In ottimo stato.‎

‎Romito Matilde‎

‎Wanderer in Traumlandschaft. Pittori stranieri ad Amalfi, Atrani e Ravello nella prima metà del '900‎

‎ill., br. "Wanderer in Traumlandschaft" (Viaggiatori in una terra di sogno) rappresenta una ulteriore sperimentazione di quello che, ormai da vari anni, ho denominato "il metodo Positano" e che mi ha consentito di realizzare ben tre corposi volumi sulla pittura di Positano nel Novecento. Partita da un gruppetto di pittori che avevo già "incontrato" negli ultimi anni di ricerca sugli artisti stranieri in territorio salernitano, mi incanalai nel dedalo delle aste sia in Europa che in America (ma anche in altre parti del mondo), ritrovando un numero strabiliante di dipinti che rappresentavano la diffusione del paesaggio di Positano a livello mondiale, utile sia all'incremento della conoscenza dei numerosi artisti di lì transitati che alle scelte e ai gusti del collezionismo su così vasta scala. Di qui l'idea di sperimentare tale metodologia di ricerca su un altro tratto della costiera amalfitana, appunto Amalfi, Atrani, Ravello, e solo attraverso gli artisti stranieri (tranne che per i manifesti) e in un arco cronologico ristretto alla prima metà del Novecento, considerato che l'Ottocento è già stato sviscerato dalle attente ricerche di altri studiosi, uno per tutti Dieter Richter per Amalfi nel 1989 e anche, con espansioni all'inizio del Novecento, Massimo Ricciardi nel 1998. Il tutto pensando all'importante elemento di "congiunzione" con il resto del territorio che, nell'intero arco del XIX secolo, fu rappresentato, per questa parte del salernitano, dalla strada statale fra Salerno e Sorrento, portata fino ad Amalfi a metà del secolo e soltanto alla fine dell'Ottocento a Positano.‎

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