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‎Histoire‎
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‎SERRA Renato‎

‎SCRITTI INEDITI. Emanuele Kant - Rudyard Kipling - Di G. D'annunzio e di due giornalisti - Intorno alla "Grandezza e decadenza di Roma" di G. Ferrero - Abbozzo di un saggio su Alfredo Oriani. Opere di Renato Serra- volume IV.‎

‎In-16 gr., brossura editoriale, titolo rosso e nero, pp. VIII,256. Prima edizione. Pagine ingiallite per la qualità della carta, peraltro in buono stato.‎

‎Serra Salvatore‎

‎HA RAGIONE IL FILOSOFO LI.‎

‎Ceschina, 1961. In-16, brossura, sovracoperta, pp. 212. Timbro di biblioteca estinta. In buono stato‎

‎Serra Sebastiano‎

‎Sebastiano Moretti. Tutte le opere‎

‎ril. Questo libro rappresenta la prima raccolta dei componimenti scritti, delle corrispondenze poetiche e dei versi superstiti delle gare estemporanee del poeta in lingua sarda Sebastiano Moretti, attualmente dispersi in fascicoli sempre più rari e logorati dal tempo, in quaderni, in singoli fogli manoscritti e nella memoria dei vecchi estimatori. Con essa si intende proteggere dall'azione delle forze entropiche quanto resta della produzione artistica del più popolare poeta civile in lingua sarda del primo '900. Sebastiano Moretti (Tresnuraghes 1868 - Tresnuraghes 1932), più noto in Sardegna come Pitanu Morete, per la sua versatilità, è stato uno dei più grandi e amati poeti estemporanei dell'isola: era sempre a suo agio nel trattare argomenti seri o faceti, sociali o religiosi, storici o di attualità.‎

‎Serrano Marcela‎

‎L'ALBERGO DELLE DONNE TRISTI.‎

‎Feltrinelli, 1999. In-8, brossura, pp. 274. In buono stato.‎

‎Serrano Miguel‎

‎Nietzsche e l'eterno ritorno‎

‎br.‎

‎Serres Michel‎

‎Darwin, Napoleone e il samaritano. Una filosofia della storia‎

‎br. Pochissimi azzardano oggi una filosofia della storia. Il garbuglio e l'incertezza dei tempi scoraggiano l'impresa. Per esserne all'altezza occorre una capacità di visione che si spinga molto indietro nel passato, guardi al presente con appassionato realismo e abbia così a cuore il futuro da reclutare senza esitazione l'utopia. Tra i rari intrepidi, il più crepitante è Michel Serres. Ce lo dovevamo aspettare da chi ha attraversato il pensiero di mezzo secolo con la sublime impertinenza dello scompigliatore, sempre intento a spargere il contenuto dei panieri che i concetti astratti etichettano e tengono sigillati. Qui a saltare sono addirittura i sigilli - cronologici, disciplinari, interpretativi - dell'intera vicenda del mondo, il cui Grande Racconto, nella suggestiva narrazione di Serres, dilata la scrittura da invenzione esclusivamente umana a codifica universale comune a rocce, piante e animali, retrodatando gli inizi di tutto e insieme istituendo una continuità tra il primordiale e il digitale. Nella fantasmagoria dei paesaggi macroscopici o invisibili che per millenni si sono generati e offerti alla decifrazione, corrono tre età della storia scandite da altrettante figure emblematiche. Dal regno naturale sotto il segno di Darwin, all'interminabile dominio della violenza mortifera simbolizzato da Napoleone, all'epoca attuale, la più pacifica dall'alba dell'umanità, dove la vita riprende il sopravvento all'insegna empatica del samaritano: ecco la traiettoria che Serres fa culminare nella nostra «età dolce», l'età del dolore alleviato, della negoziazione e del virtuale, che si è lasciata alle spalle l'«età dura» della tanatocrazia insanguinata. Un netto cambio di focale, quello di Serres, se confrontato al dilagante, cupo giudizio sul presente e ai catastrofismi di maniera. Statistiche alla mano, adesso gli uomini, «portatori sani di aggressività», si comportano in modo meno violento rispetto ai loro predecessori, tanto che la sentenza filosofico-politica Homo homini lupus va rovesciata in senso etologico - accudente e solidale come un lupo. Spesso non ce ne accorgiamo, ma il possibile acquista già vigore, perché «il dolce dura più e meglio del duro».‎

‎Serres Michel‎

‎Il mancino zoppo. Dal metodo non nasce niente‎

‎br. Chi avrebbe supposto che zoppia e mancinismo - oltretutto associati nella stessa figura ideale - venissero portati a vanto del pensiero in atto, come le sue insegne più onorifiche? A compiere il gesto di giustizia che li riscatta dalla difettività è Michel Serres, epistemologo ultraottantenne così intrigato dall'attuale sconvolgimento del sapere da farsene il supremo cantore, con un'euforia lungimirante e contagiosa, con un'audacia concettuale ignota ai colleghi giovani o a chi rimane abbarbicato a un "umanesimo di opposizione", e con uno stile ruscellante evocatore di mondi, al pari di Lucrezio. Alle idee astratte Serres preferisce da sempre le figure sintetiche. Il mancino zoppo è l'eroe dell'"età dolce", la nostra, che nella riconfigurazione digitale dello spazio-tempo si lascia alle spalle la "dura" rigidità euclidea, cartesiana, metrica, abitando la dimensione utopica del possibile e recuperando il concreto attraverso il virtuale. Ma è anche il simbolo vivo di ogni lavorio della mente degno di questo nome, dalla notte dei tempi: pensare vuol dire infatti deviare dai tracciati, avanzare di traverso e un po' sghembi, rompere le simmetrie, afferrare il segreto di ciò che sarà domani con la stessa "formidabile inventiva dell'Universo in espansione". No, non c'è posto per il già formattato, secondo Serres. "Non conosco alcun metodo che abbia mai aperto la strada a qualche invenzione; né alcuna invenzione trovata con metodo".‎

‎Serres Michel‎

‎Non è un mondo per vecchi. Perché i ragazzi rivoluzionano il sapere‎

‎br. Le tecnologie digitali sconvolgono il quadro antropologico finora noto. Virtualità, connettività universale e libero accesso alle fonti di informazione stanno riplasmando le facoltà cognitive dei ragazzi e dislocando altrimenti il sapere. Non è più là fuori, remoto, scosceso, paludato e spesso respingente; adesso sta tutto in tasca, a portata di mano, senza mediazione. Mentre i grandi mediatori - il sistema scolastico, ma anche gli istituti della politici e della società-spettacolo - si ostinano a brillare come stelle morte da tempo, ignare della propria fine. Il mondo non sarà più un posto per vecchi. L'ultraottantenne Michel Serres, epistemologo tra i più originali, registra sorridente quell'ineluttabile obsolescenza. Non trema, lui, di fronte al crollo di gerarchie e privilegi secolari, anzi rimane incantato dai suoi effetti più tellurici e si schiera incondizionatamente dalla parte dei ragazzi, capaci di un'intelligenza inventiva che è forza di svincolamento, nel corpo e nella mente.‎

‎Sers Philippe‎

‎Kandinskij. L'avventura dell'arte astratta‎

‎ill., ril. La ricchezza della vita, dell'opera e del pensiero di Kandinskij (1866-1944) ne fa uno dei principali protagonisti dell'arte del Novecento. Kandinskij e Blaue Reiter hanno influenzato i protagonisti di quasi tutti i movimenti o scuole artistiche dei primi decenni del XX secolo, da Dada al Bauhaus, passando per De Stijl e il costruttivismo russo. Ammirato da André Breton, amico di Marcel Duchamp e vicino a Paul Klee e a Hugo Bell, ebbe anche scambi esemplari con i musicisti del suo tempo come Arnold Schönberg e Thomas de Hartmann. Questo volume presenta l'opera di Kandinskij nella sua coerenza tra teoria e prassi e nella sua evoluzione interna. L'analisi dell'autore - filosofo e critico d'arte, uno specialista che ha dedicato a Kandinskij decenni di studio - si avvale della documentazione eccezionale a cui ha avuto accesso fin dall'inizio dei suoi lavori sull'artista: gli scritti autobiografici, i testi teorici e la corrispondenza del pittore, che gettano nuova luce su un percorso creativo eccezionalmente fecondo. Kandinskij ha lasciato un insieme considerevole di dipinti ma anche incisioni, poesie e composizioni sceniche. La sua opera si divide in "impressioni" (impressioni del mondo esteriore), "improvvisazioni" (impressioni del mondo interiore) e "composizioni" (messe in tensione delle precedenti). È percorsa da due dinamiche che si intrecciano: una va dal figurativo all'astratto, l'altra dal profano al sacro e l'analisi svolta in questo libro rivela come dietro l'opera di Kandinskij si nasconda una serie di immagini velate, destinate a condurci al di là dei nostri limiti umani e terreni.‎

‎Servadio Gaia‎

‎Gioachino Rossini. Una vita‎

‎br. La vita di Gioachino Rossini è più avventurosa di quella dei quattro moschettieri messi assieme, è un romanzo. Da ragazzino povero a uomo ricco e infelice, da giovane di "sinistra" a vecchio di destra però sempre pronto a sfottere imperatori e impostori. Ci sono più di mille donne nel catalogo di Gioachino, una lista che avrebbe imbarazzato Leporello. Dopo i primi successi è talmente popolare che le ragazzine lo rincorrono per la strada tagliandogli pezzi di vestito da dosso, come succederà con i Beatles, e, se possibile, qualche ciocca di capelli. Lo scrive Lord Byron, furibondo che qualcuno fosse diventato ancora più famoso di lui. Delle opere di Rossini tutti conoscono Il barbiere di Siviglia (del quale quest'anno ricorre il bicentenario, fu composto nel 1815), ma, con la rinnovata percezione del grande compositore, si vanno riscoprendo le opere "serie" e in particolare la sua ultima, il Guillaume Tell, che spalanca le porte al Romanticismo. C'è totale follia ne L'Italiana in Algeri, e Il Turco in Italia è surreale, ante litteram. Ma il vero fulcro tematico del libro è perché Rossini abbia smesso di comporre all'ancora verde età di trentasette anni. La risposta che dà Gaia Servadio si basa sull'analisi critica di un epistolario trovato solo di recente. Oltre 250 lettere che esprimono bene lo humour feroce del Maestro, le sue passioni nascoste ma anche il male e il bene di vivere. La pazzia e il genio sono fratelli gemelli, non solo in Mozart, ma anche in Rossini.‎

‎Servadio Gaia‎

‎IL METODO. romanzo.‎

‎Feltrinelli, 1970. In-8, cartonato editoriale, pp. (2)-243-(7). Volume della collana: I Narratori di Feltrinelli n. 168. In buono stato (good copy). 1970.‎

‎SESSA G.‎

‎CARIMAA STRAVACCAA.‎

‎Poesij in meneghin. Copertina del pittore G. Grossi. Quaderni di Poesia, Milano, 1933. In-8 p., brossura editoriale (lievi tracce d'uso), pp. 281,(3). Prima edizione. Testo ben conservato, intonso.‎

Référence libraire : 35221

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

40,00 € Acheter

‎SESSA G.‎

‎CARIMAA STRAVACCAA. Poesij in meneghin. Copertina del pittore G. Grossi.‎

‎In-8 p., brossura editoriale (lievi tracce d’uso), pp. 281,(3). Prima edizione. Testo ben conservato, intonso.‎

‎Sessa Giovanni‎

‎Itinerari nel pensiero di tradizione. L'origine e il sempre possibile‎

‎br. "L'intento fondamentale che muove le pagine di questo libro è ambizioso, si tratta del tentativo di suggerire delle risposte forti, sia sotto il profilo teorico che politico, a quanti, per scelta intellettuale e/o retaggio spirituale ed esistenziale, si pongano in posizione critica rispetto allo stato attuale delle cose e al naufragio della modernità. Nei cinque saggi che compongono la raccolta, l'autore si confronta con il pensiero di Heinrich, Heidegger, Colli, Evola e Berto Ricci. Intellettuali diversi tra loro, ma accomunati, in particolare i primi quattro, dall'aver esperito la tradizione in termini dinamici attraverso la concezione sferica della temporalità. In questa prospettiva la tradizione, in quanto origine, non è semplicemente posta alle nostre spalle. Essa non è l'inizio, il passato, ma qualcosa che continua a vigere, ad essere presente, testimoniata nella storia. I diversi plessi teorici del testo sono attraversati da un ripensamento attivo delle tesi di Julius Evola, vero deus ex machina che, con la sua filosofia, anima dall'interno i cinque scritti e dà loro, oltre che organicità, soluzione teorica".‎

‎Sessa Giovanni‎

‎Julius Evola e l'utopia della tradizione‎

‎br. L'Evola che emerge da queste pagine è un intellettuale aperto al proprio tempo e alle sue suggestioni non solo negli anni in cui fu il maggior rappresentante del dadaismo in Italia e nel periodo dell'idealismo magico. Il lettore viene condotto nella fucina evoliana, nell'atanòr in cui il filosofo realizzò il solve et coagula del pensiero otto-novecentesco, nonché delle esperienze maturate nel milieu occultistico all'inizio del secolo XX, e discute le interpretazioni evoliane di Michelstaedter, Gentile, Scaligero e, soprattutto, del pensiero tedesco. Per quest'ultimo l'autore si avvale della categoria, presente in George e Kantorowicz, della 'Germania segreta'. La tradizione di Evola è dinamica. In quanto origine, essa non è posta alle nostre spalle, non è semplicemente il passato, ma qualcosa che continua a vigere, che è presente, perfino nell'età ultima. Prefazione di Massimo Donà e con un contributo in appendice di Julius Evola.‎

‎Sessa Giovanni‎

‎L'eco della Germania segreta. «Si fa di nuovo primavera»‎

‎br. L'idea di Natura nel pensiero di cinque grandi pensatori antimoderni: Stefan George, Ludwig Klages, Ernst Jünger, Walter Benjamin, Karl Löwith, le cui opere rivelano un'anima nuova e antica della vecchia Germania, segreta ma ancora palpitante.‎

‎Sessa Giovanni‎

‎La meraviglia del nulla. Vita e filosofia di Andrea Emo‎

‎ril. Eugenio Montale scrisse che nel palazzo dell'immortalità artistica si può entrare per la porta principale o quella di servizio, ma anche passando dalla finestra o dal comignolo. È questo il caso di Andrea Emo, filosofo appartato e inattuale, le cui riflessioni, annotate in decine di quaderni (molti dei quali raccolti nel 2006 per Bompiani), sono emerse solo dopo la sua morte, grazie all'interessamento di Massimo Cacciari. Antimoderno e non allineato, le sue pagine sono fondamentali tanto da un punto di vista filosofico quanto per leggere in una prospettiva diversa il XX secolo. Questo volume ne raccoglie la biografia e la filosofia, ma anche il pensiero politico e l'estetica. Un quaderno emiano inedito chiude il primo studio organico dedicato a uno dei grandi solitari del Novecento.‎

‎Sessions, Ralph‎

‎The Shipcarvers' Art: Figureheads and Cigar-Store Indians in Nineteenth-Century America‎

‎This is a very good hardcover copy in a very good dust jacket with almost no wear. Very clean inside and out. Text page top edges just starting to yellow a bit. Illustrated with 90 color plates + 32 black & white. Carvers' biographies. Bibliography. 12" high X 9" wide, 240 pages. Publisher's promotional brochure laid in. Large heavy book foreign postage will be extra. This book will be securely wrapped and packed in a sturdy box and shipped with tracking.‎

MareMagnum

Design Books
New York, US
[Livres de Design Books]

46,36 € Acheter

‎Sestan, Ernesto A cura di G. Spadolini.‎

‎La Firenze di Vieusseux e di Capponi.‎

‎cm. 17 x 24, xiv-226 pp. Biblioteca storica toscana - Serie II 460 gr. xiv-226 p.‎

‎Sestani Armando‎

‎Esuli a Lucca. I profughi istriani, fiumani e dalmati 1947-56‎

‎br. La biografia e le memorie familiari rappresentano spesso la scintilla iniziale della ricerca storica. Si parte dall'ambito privato, e si cercano risposte nel passato, si fa appiglio alla memoria, alla storia, intesa come insieme di fatti ma anche come disciplina. Questo percorso a ritroso emerge in modo chiaro e forte dal lavoro di Armando Sestani, figlio e nipote di profughi giuliani che, da Pola e attraverso Taranto, hanno poi trovato a Lucca la meta finale del loro esodo.Una ricerca documentata, ma anche un racconto evocativo di esistenze segnate e di incontri. Un altro passo verso il superamento di quella sorta di "amnestia" che ha accomunato per decenni un po' tutto il paese nella dimenticanza e nella mancanza di attenzione ed empatia verso la storia e il dramma degli italiani esuli. Un libro importante, il terzo della collana del nostro Istituto, la storia, in questo caso, diventa così anche uno strumento per fare giustizia, alle vittime e ai sofferenti.‎

‎Setta Sandro‎

‎L'UOMO QUALUNQUE. 1944 1948.‎

‎Laterza, 1975. In-8, cartonato editoriale, sovracoperta, pp. 342. In buono stato.‎

‎Seuphor, Michel.‎

‎Arp Sculptures‎

‎Fernand Hazan, Petite encyclopédie de l'art, 61, Paris, 1964. In-12, broché sous couverture illustrée, 12 pp. - pl. Arp Sculptures, par Michel Seuphor - Table des planches - Planches.‎

‎Avec 24 planches en noir in fine. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Référence libraire : 4848

‎Seuphor, Michel...‎

‎Bram Bogart‎

‎Willy d'Huysser Gallery, Knokke-le-Zoute, 1988. In-4, agrafé sous couverture illustrée en couleurs, s.p. [12 pp.].Textes en français, en néerlandais, en italien et en anglais. Extraits de textes par : Michel Seuphor, Francine Claire-Legrand, Jean Dypreau, Lucio Fontana, Harry Torczyner - Persoonlijke tentoonstellingen/Expositions individuelles - Groepstentoonstellingen/Expositions collectives.‎

‎Avec 4 planches pleine-page en couleurs. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Référence libraire : 1067

‎Seuphor, Michel‎

‎La peinture abstraite - sa genèse, son expansion‎

‎Editions Flammarion, Paris, 1964. In-12, broché sous couverture illustrée en couleurs, 192 pp. Bibliographie succincte - Première Partie : Avant 1915. - Deuxième Partie : de 1915 à 1940. - Troisième Partie : Après 1940 - Index des illustrations.‎

‎Avec 131 illustrations en noir et en couleurs. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Référence libraire : 4917

‎Seuphor, Michel‎

‎Le style et le criQuatorze essais sur l'art de ce siècle‎

‎Editions du Seuil, Paris, 1965. In-8, broché sous couverture illustrée, 285 pp. Préambule - I. Mouvements : I. Le futurisme. - II. Les mouvements russes. - III. Les synchronistes américains. - IV. L'internationale Dada. - V. De Stijl. - VI. Cercle et Carré - II. Les hommes et lesœuvres : VII. Mission ...‎

‎Planches en noir en hors texte.Exemplaire du Service de Presse. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Référence libraire : 7158

‎Seuphor, Michel‎

‎Mondrian- peintures‎

‎Editions Fernand Hazan, "Petite encyclopédie de l'art, abc", Paris, 1958. In-12, broché sous couverture illustrée en couleurs, 12 - 15 pp. Mondrian, par M. Seuphor - Table des planches - Planches.‎

‎Illustrations en noir in texte et 15 planches en couleurs en hors-texte. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Référence libraire : 1005

‎Seuphor, Michel‎

‎Piet Mondrian - Sa vie, son oeuvre‎

‎Editions Flammarion, Paris, 1970. In-4, cartonnage éditeur sous jaquette illustrée en couleurs, 444 pp. Note préliminaire de la première édition (1956) - Sommaire : Mondrian à l'Orangerie. - Préambule. - I. Origines familiales de Mondrian... - II. Crises de croissance. Théosophie... - III. La peinture en Hollande au temps de la jeunesse de Mondrian... ...‎

‎Edition nouvelle, corrigée et augmentée.Rare. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Référence libraire : 1029

‎Seuphor, Michel et al.‎

‎Un dadaïsme polonais?‎

‎Cahiers Dada Surréalisme, Publication de l'Association internationale pour l'étude de Dada et du Surréalisme, n° 2, Minard, Paris, 1968. In-12, broché sous couverture illustrée, 263 pp. Sur Jean Arp : I. Jean Arp ou l'enfance de l'art, par Marcel Janco. - 2. Arpanniversaire, par Michel Seuphor. - 3. Arp et la poésie, par Jacques Bersani. - 4. "Unser guter Kaspar ist tot", Leonard Forster - Dada ...‎

‎Avec 7 planches en noir et blanc en hors texte. --- Plus d'informations sur le site archivesdunord.com‎

Référence libraire : 5090

‎Seume, Johann Gottfried (Mitwirkender)‎

‎Bilder aus Italien : 174 photograph. Aufnahmen dt. Italienreisender um 1900 ; mit Texttaf. von Johann Gottfried Seume aus "Spaziergang nach Syrakus im Jahre 1802". Delphi ; 1009‎

‎Nördlingen : Greno 1985. 127 S. : überwiegend Ill. ; 30 cm Karton‎

‎Zustand: sehr gut --- Inhalt: 174 historische Aufnahmen in schwarzweiß mit Texten von Seume, der 1802 nach Syrakus spazierte LIL2-6 ISBN: 9783921568521‎

Référence libraire : 74534

Antiquariat.de

Antiquariat Biebusch
DE - Lilienthal
[Livres de Antiquariat Biebusch]

20,00 € Acheter

‎Severgnini Silvestro‎

‎Invito all'ascolto di Puccini‎

‎br. La collana propone a tutti coloro che intendono accostarsi alla musica di tutti i tempi un «invito» allo studio e all'analisi dei vari autori, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nel mondo espressivo dei musicisti e coglierne i rapporti con la loro epoca. Ogni volume, dedicato a un singolo artista, è così articolato: le cronologie parallele, che danno risalto alle corrispondenze significative tra la biografia dell'artista e i fatti della storia politica, musicale e culturale; il profilo della vita del musicista e della sua personalità artistica e intellettuale; la produzione musicale, analizzata opera per opera in un panorama completo e inquadrata criticamente; gli orientamenti della critica; la bibliografia essenziale; il catalogo dell'opera dell'artista; la discografia essenziale; l'indice dei nomi; l'indice delle opere.‎

‎Severini M. (cur.)‎

‎Memoria, memorie. 150 anni di storia nelle Marche‎

‎brossura‎

‎Severini M. (cur.)‎

‎Studi sulla Repubblica romana del 1849‎

‎brossura‎

‎Severini Marco; Montesi Luana; Benedetti Piero M.‎

‎Il testimone. Vita e politica in Francesco Marzi (1823-1903)‎

‎brossura‎

‎Severino Emanuele‎

‎Cervello, mente, anima. Nuova ediz.‎

‎brossura Una domanda attraversa queste pagine: è legittimo il disinteresse di molti scienziati verso la filosofia, quando i concetti fondamentali della scienza hanno per lo più una genesi filosofica? È il caso delle categorie cervello, mente, anima, pensiero. Categorie che, nella loro stessa origine, sono attraversate da tensioni che si evidenziano, ad esempio, nelle riflessioni delle neuroscienze. Tensioni che un approccio riduzionista a questi concetti oggi divenuto senso comune - sembra occultare.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Cosa arcana e stupenda. L'Occidente e Leopardi‎

‎br. Un libro che ricostruisce il pensiero filosofico del Leopardi, un pensiero che ha un'importanza basilare per la definizione di quell'"essenza del nichilismo" attorno alla quale ruota la riflessione di Severino. Leopardi ha affrontato le questioni ultime (la verità, l'essere, il nulla) per giungere a un linguaggio in cui la poesia diviene la forma della filosofia. Per questo Severino studia e interpreta l'intero corpus leopardiano, illuminandone l'intima coerenza umana e intellettuale e la tragica grandezza. Perché "l'autentica filosofia dell'Occidente, nella sua essenza e nel suo più rigoroso e potente sviluppo, è la filosofia di Leopardi".‎

‎Severino Emanuele‎

‎Destino delle necessità - Katà tò chreon‎

‎brossura‎

‎Severino Emanuele‎

‎Dike‎

‎ril. La parola dike, comunemente tradotta con "giustizia", nasce in un contesto religioso e poi giuridico, ma ha in realtà un significato più profondo, che compare per la prima volta nella più antica testimonianza del pensiero filosofico: il frammento di Anassimandro. Si può dire che l'avvento della filosofia coincida con l'avvento di tale significato - quello che Aristotele chiama "il principio più stabile". Dike designa l'incondizionata stabilità del sapere. E richiede la stabilità incondizionata dell'essere. Riguarda tutto ciò che l'uomo può pensare e può fare. In rapporto con essa si svolge l'intera storia dell'Occidente. Se nel "Giogo" Severino aveva puntato l'attenzione sulla conseguenza decisiva per l'uomo della tradizione occidentale, resa esplicita da Eschilo, ovvero che l'incondizionata stabilità del sapere e dell'essere è il "vero" rimedio contro il dolore e la morte, e sul rapporto tra Eschilo e Anassimandro, in questa sua nuova opera si volge invece verso le radici di quel significato. Soprattutto perché dike e l'Occidente, che ne è dominato, sfigurano il volto della stabilità autentica: il volto del destino della verità. Affrontando il rapporto tra il puro volto del destino e il suo volto sfigurato da dike, questo libro compie alcuni passi avanti rispetto agli scritti precedenti, da cui pure trae origine.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Il mio ricordo degli eterni. Autobiografia‎

‎ill., br. Un bambino di appena quattro anni nascosto sotto il tavolo di una grande cucina, nell'attesa degli eventi che diventeranno poi la sua vita. È questa la prima immagine che appare a Emanuele Severino quando, errando tra i ricordi, riavvolge i fili della propria esistenza. Errando, appunto, perché il ricordo è di per sé falso e distratto. Tra aneddoti e suggestioni, riaffiorano l'infanzia a Brescia e gli anni della guerra; la scomparsa prematura di suo fratello Giuseppe, arruolatosi come "volontario" sul fronte francese, e l'incontro con Esterina, "la ragazza più bella di Brescia", che sarebbe diventata sua moglie, la controversia con la Chiesa, che nel 1970 proclamò l'insanabilità delle posizioni del filosofo con quelle della dottrina cattolica, e l'evoluzione del suo pensiero. "Il mio ricordo degli eterni" è lo sguardo dell'autore che per la prima volta si posa, delicato e ironico, su frammenti della sua vita, illuminando via via luoghi, volti ed esperienze, perché "ciò che se ne va scompare per un poco. Ma poi, tutto ciò che è scomparso riappare".‎

‎Severino Emanuele‎

‎Il nulla e la poesia. Alla fine dell'età della tecnica: Leopardi‎

‎br. Questo libro di Emanuele Severino, pubblicato per la prima volta nel 1990, rappresenta la più lucida e rigorosa interpretazione filosofica del genio poetico di Giacomo Leopardi. Leopardi come pensatore del nulla - dell'opacità e dell'inconsistenza della realtà imprigionata nell'eterna gabbia del nascere e del morire - va ben oltre la filosofia di Schopenhauer: anticipando il nichilismo di Nietzsche, apre la strada dell'intera filosofia del nostro tempo. Per Leopardi la poesia rappresenta l'ultima illusione di salvezza offerta agli uomini, oltre il fallace ottimismo alimentato dal paradiso della scienza moderna e della tecnica.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Il tramonto della politica. Considerazioni sul futuro del mondo‎

‎br. Nel mondo del Ventunesimo secolo sono esplose tensioni forse tra le più laceranti della storia: il contrasto tra la globalizzazione, e la crisi economica che ne è conseguita, e le istanze locali delle forze del passato; le migrazioni delle masse di poveri che premono alle porte del ricco Occidente; lo scontro tra le forme della cultura e la tradizione occidentale, che sino a poco tempo fa poteva considerarsi dominante, e il terrorismo di matrice islamica. A questi problemi la politica non è in grado di offrire soluzioni efficaci: non sul piano internazionale, dove ogni forma di cooperazione tra Stati viene messa in seria discussione, né all'interno dei singoli Paesi, dove ha ceduto all'economia la gestione della società, limitandosi a garantire il funzionamento del mercato. In relazione a questo quadro Emanuele Severino riprende e sviluppa qui temi a lui cari come il rapporto tra politica, tecnica e filosofia e propone una chiave di lettura per smascherare il significato profondo della volontà di disfarsi di quella adesione alla verità assoluta che il tempo presente vuole abbandonare. In questo processo il capitalismo, per trionfare sui propri nemici, dopo aver emarginato la politica, deve sfruttare a fondo le potenzialità della tecnica, la quale è divenuta sempre più forte e ora da serva si sta trasformando in padrona, svuotando il capitalismo del suo scopo e conducendolo quindi alla morte. Quello che oggi ci pare uno scontro epocale tra valori è in realtà soltanto l'espressione di una battaglia di retroguardia, tra le diverse "verità" che intendono piegare il mondo alla loro visione ma che in realtà sono tutte destinate a essere sconfitte dall'avvento della tecnica, che potrà compiersi pienamente solo quando quest'ultima potrà godere del sostegno della filosofia e raggiungere il proprio scopo: realizzare tutto quanto è possibile.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Intorno al senso del nulla‎

‎br. Il significato radicale che il "nulla" ha assunto nella riflessione filosofica occidentale accompagna come un'ombra non solo questa forma di pensiero, ma l'intero tragitto della nostra civiltà. Radice prima dell'angoscia, il nulla turba anche e soprattutto per il suo carattere sommamente ambiguo: già Platone, infatti, si accorge che pensare il nulla e parlare del nulla significa pensare qualcosa e parlare di qualcosa - come se il nemico che si ha di fronte si sdoppiasse, ingannandoci sulla sua identità. Questa nozione spaesante, che esige di essere interpretata alla luce delle forme più rigorose della speculazione, è stata affrontata da Severino a partire da "La Struttura originaria" (1958) e fino a "La morte e la terra" (2011): a queste due opere, e alla seconda in particolare, si ricollega "Intorno al senso del nulla", dove da un lato si mostra come l'ambiguità sia ben più profonda di quanto possa sembrare e dall'altro si indagano "le condizioni che rendono possibile la via d'uscita". Approfondimento quanto mai necessario, giacché se si rinunciasse a discutere le aporie suscitate dal senso del nulla resterebbe in sospeso la stessa tesi di fondo del pensiero di Severino: che l'uomo e ogni altro ente "sono da sempre salvi dal nulla".‎

‎Severino Emanuele‎

‎Istituzioni di filosofia‎

‎br. Questo corso di Istituzioni di Filosofia, pubblicato in forma di dispensa nel 1968, rappresenta uno degli ultimi momenti dell'insegnamento di Emanuele Severino all'Università Cattolica di Milano, dalla quale si allontanerà nel 1970 per passare all'Università di Venezia. È un ciclo di lezioni contemporaneo alla stesura dei saggi Il sentiero del Giorno, La terra e l'essenza dell'uomo, Risposta ai critici, in cui Severino approfondisce la svolta iniziata con Ritornare a Parmenide, e che culminerà con la raccolta di questi e altri saggi nel libro Essenza del nichilismo. Ripensando a queste lezioni, Salvatore Natoli, allora assistente di Severino, ha scritto: «Severino [...] mi ha costretto a dare consistenza alle mie argomentazioni filosofiche, a fornire giustificazioni adeguate alle mie tesi e direi che mi ha definitivamente vaccinato dai vizi delle mode filosofiche». Rigore dell'argomentazione e attenzione al variare del significato delle categorie e dei problemi costitutivi della filosofia (identità, contraddizione, dialettica, verità, realismo, idealismo...): questo in sintesi il contenuto del libro. Pagine che permettono al lettore, come agli uditori di allora, di fare esperienza di cosa significa educare al pensiero: filosofare è saper declinare in modo riflessivo l'Èlenchos, la confutazione come fondamento dell'argomentazione.‎

‎Severino Emanuele‎

‎L'anello del ritorno‎

‎brossura "Corpo estraneo" o problema insoluto della filosofia nietzscheana, la dottrina "dell'Eterno Ritorno dell'uguale" è tanto citata quanto misconosicuta. Persino nelle chiose dei filosofi che l'hanno percorsa fino all'ossessione, come Martin Heidegger, restano tracce di ambiguità, sospensioni, o residui di interpretazioni funzionali al pensiero di ciascuno di essi. La complessa lettura di Severino ha perciò innanzitutto il merito di restituire l'Eterno Ritorno al lettore che voglia avvicinare la nuda, ipnotica vertigine ontologica. "Che tutto ritorni è l'estrema approssimazione del mondo del divenire al mondo dell'essere" (F. Nietzsche).‎

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‎L'etica del capitalismo e lo spirito della tecnica-Sulla pena di morte‎

‎br. "Chi sono gli abitatori del tempo? Siamo tutti noi, aggrappati ad un Immutabile nella persuasione di doverci salvare dal nichilismo, sempre alla ricerca di verità e al tempo stesso convinti della inevitabile caduta di ogni immutabile. Siamo tutti noi in quanto mortali, in quanto persuasi del divenire e dell'inevitabile risolversi di ogni cosa, anche della verità, nel nulla." (dalla Introduzione di Rosanna Lissoni)‎

‎Severino Emanuele‎

‎La filosofia dai Greci al nostro tempo. La filosofia contemporanea‎

‎br. Con i due volumi su "La filosofia antica" e "La filosofia moderna", Severino è riuscito a fornire una chiarificazione nuova e potente dello sviluppo della grande tradizione filosofica. Questo terzo volume dedicato alla filosofia contemporanea, completa il disegno e insieme ne riprende tutti i temi fondamentali. Vengono a emergere la profonda unità e solidarietà in cui si trovano pensatori che sembrano andare in direzioni del tutto diverse.‎

‎Severino Emanuele‎

‎La filosofia futura. Oltre il dominio del divenire‎

‎br. La filosofia futura mette in questione quella che da sempre è ritenuta una evidenza assoluta, secondo la quale ogni cosa del mondo è soggetta all'eterno flusso del divenire. La filosofia futura mostra che tale evidenza è il perimetro all'interno del quale il pensiero occidentale da sempre si stabilisce, e la civiltà dell'Occidente, ormai planetaria, va manifestandosi. L'uomo va alla ricerca del rimedio contro l'angoscia del divenire perché, innanzitutto, crede che il divenire esista. Quando si inizia a mettere in discussione questa fede, si incomincia a mettere in questione la logica stessa del rimedio.‎

‎Severino Emanuele‎

‎La gloria. Risoluzione di «Destino della necessità»‎

‎brossura‎

‎Severino Emanuele‎

‎La ragione, la fede‎

‎br.‎

‎Severino Emanuele‎

‎La strada. La follia e la gioia‎

‎br. Quali elementi contraddistinguono l'identità dell'Occidente? Riprendendo la riflessione iniziata con "A Cesare e a Dio", Emanuele Severino prosegue la sua analisi della civiltà occidentale allargando in modo decisivo l'orizzonte della sua ricerca: se infatti nell'apparente contrapposizione tra "Cesare" e "Dio" si esprime una delle due anime che abitano il nostro petto, quella della distruttività - o "follia" - estrema, l'altra anima presente in noi è la "gioia", intesa non come semplice stato psicologico ma come gioia del tutto, che è insieme "verità" del tutto. E l'uomo è proprio il luogo di questa contesa tra gioia e follia. Potentemente al di fuori di ogni nichilismo, di ogni sfiducia e lamento sulla miseria della vita, Severino mostra in queste pagine che al di sotto della sua disperazione l'uomo è l'eternità della verità e della gioia. E che la gioia nascosta può diventare manifesta lungo una "strada" che differisce essenzialmente da tutto ciò che la nostra cultura ha inteso con questa parola.‎

‎Severino Emanuele‎

‎La struttura originaria‎

‎br.‎

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