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‎Histoire‎
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‎Severino Emanuele‎

‎Oltre il linguaggio‎

‎br.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Oltrepassare‎

‎ril. L'angoscia più profonda dell'uomo, che da sempre lo accompagna, è che la morte uccida ogni possibilità di salvezza. Tuttavia Emanuele Severino ha mostrato, nella "Gloria", come la salvezza dalla morte sia una necessità, non una semplice possibilità: "L'uomo è atteso dalla terra che salva". Ma nella "cadenza primaria" di "Oltrepassare", che della "Gloria" è al tempo stesso "rischiaramento" e sviluppo, appare come in realtà "la terra che salva sia 'infinitamente' più ampia, cioè più salvatrice" di quanto lo scritto precedente lasciava intendere, e come il senso autentico del divenire "mostri una complessità che nella "Gloria" non viene ancora indicata". Severino ha dedicato molti scritti a una rigorosa messa in atto del principio aristotelico di non contraddizione. E proprio in quanto mostrava le aporie su cui si reggevano celebri edifici della metafisica il suo pensiero suscitava un provocatorio interrogativo: che cosa si apre al di là della contraddizione?‎

‎Severino Emanuele‎

‎Storia, gioia‎

‎ril. Gli scritti di Severino indicano un senso della "storia" profondamente diverso da quello presente nelle varie forme di cultura: nel suo significato più radicale la storia è l'infinito e sempre più ampio apparire degli eterni in ognuno dei "cerchi dell'apparire del destino della verità". Ogni cerchio è l'essenza di ciò che chiamiamo "un uomo". Gli eterni, quindi, non sono res gestae. Che esistano res gestae - cose che son fatte esistere e che escono poi dall'esistenza - è la "follia estrema". Solo gli eterni hanno Storia, solo essi possono "morire" e rimanere eterni: la loro Storia prosegue all'infinito anche dopo la loro morte. La totalità infinita degli eterni è la Gioia, la Pianura che dà spazio all'infinito, e sempre più ampio, apparire degli eterni nella "costellazione" dei cerchi.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Tautótes‎

‎brossura L'Occidente si è condannato a pensare che il divenire sia l'emergere delle cose dal niente: e tale fede lo ha sospinto all'estremo limite del nichilismo. Intorno a questa precoce intuizione Severino ha dipanato con rigore la sua meditazione intorno all'essere e alla sua identità, al divenire e alla possibilità (o all'impossibilità) di dire senza contraddizione l'altro da sé, il diverso. In questo libro Severino torna sulla definizione aristotelica dell'identità (tautotes) come "l'unità dell'essere di più cose", e da essa muove verso un originale approdo: come dire le differenze fra una cosa e un'altra senza per ciò stesso dire che "questo non è quello" e cadere quindi nella contraddizione dell'Occidente di dire di qualcosa, cioè di un ente, che "non è"?‎

‎Severino Emanuele‎

‎Téchne. Le radici della violenza‎

‎br. Il problema del senso della tecnica è una delle costanti della ricerca filosofica di Emanule Severino. La civiltà della tecnica, che incarna e realizza la vera anima dell'occidente, ha esteso oggi il suo dominio al mondo intero. Questo libro, scritto alla fine degli anni Settanta, prende le mosse da temi come la guerra fredda, il socialismo reale, il terrorismo, l'evoluzione del partito comunista e la presenza della Chiesa nella società italiana, per risalire da un lato alle "radici della violenza" (che affondano nel pensiero greco), e per giungere sul versante opposto a delineare gli sviluppi futuri della storia e della politica.‎

‎Severino Emanuele‎

‎Verità, volontà, destino. Con 2 CD-ROM‎

‎brossura Il volume accompagna le registrazioni audio degli incontri tenuti dal grande filosofo Emanuele Severino all'Università San Raffaele di Milano sul problema della verità, della volontà e del destino. Il volume rappresenta una lettura propedeutica all'ascolto, esso è introdotto da un saggio di Massimo Dona e si compone anche di un lessico dei concetti chiave della filosofia severiniana.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

14,25 € Acheter

‎Severino Emanuele; Cusano N. (cur.)‎

‎Pólemos. Con CD Audio formato MP3‎

‎br. Eraclito diceva che pòlemos è padre di ogni cosa. In queste intense lezioni, Emanuele Severino rovescia l'affermazione eraclitea e mostra che è la "cosa" (il senso greco dell'esser cosa) ad essere la madre di ogni guerra. Severino analizza il rapporto tra pòlemos e mito attraverso i concetti di "smembramento" e "sacrificio"; quindi considera il rapporto tra pòlemos e filosofia analizzando il frammento di Anassimandro e alcuni passi del I libro della "Metafisica" di Aristotele; infine riflette sul rapporto tra pòlemos e civiltà della tecnica. Emerge che all'interno del cammino che affonda le proprie radici nel senso greco dell'esser cosa non solo era inevitabile il tramonto dell'epistéme, ma ogni tentativo di pensare l'identità dell'essente era ed è necessariamente destinato a fallire. All'interno della fede nel "diventare altro" l'identità dell'essente è qualcosa di impossibile. Solo se ci si porta fuori da quella fede, solo se si pensa lo stare del destino della verità, l'identità dell'essente può essere pensata incontraddittoriamente.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

15,20 € Acheter

‎Severino Emanuele; Cusano N. (cur.)‎

‎Téchne‎

‎brossura‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

17,10 € Acheter

‎Severino Emanuele; Cusano N. (cur.)‎

‎Téchne‎

‎brossura‎

‎Severino Emanuele; Taddio L. (cur.)‎

‎La guerra e il mortale. 2 CD Audio formato MP3. Con Audiolibro‎

‎br. È qui possibile apprendere direttamente dalla viva voce di Emanuele Severino il suo pensiero: il volume contiene un intero ciclo di lezioni e consente a tutti coloro che desiderano avvicinarsi alla filosofia di trovarsi virtualmente a lezione da uno dei maggiori pensatori del nostro tempo. Prendendo le mosse da esempi di assoluta attualità, la riflessione di Severino mira a cogliere ciò che soggiace all'essenza violenta del contemporaneo, permettendoci di comprendere il significato della guerra fin dalla sua origine.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

15,20 € Acheter

‎Severino Emanuele; Testoni I. (cur.)‎

‎La follia dell'angelo. Conversazioni intorno alla filosofia‎

‎br. L'angelo del titolo è il cherubino posto da Dio a sbarrare l'accesso ad Adamo ed Eva al giardino dell'Eden e a negare quindi l'immortalità che è loro dovuta: un angelo che Severino definisce folle, ravvisando nel fondamento della fede cristiana le radici della nostra incompiutezza e infelicità. Da questa immagine parte questa conversazione in cui Severino espone il proprio pensiero e la propria autobiografia intellettuale.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

17,10 € Acheter

‎Severino Gerardo; Bartolini Roberto‎

‎La guerra del Pacifico (1879-1883)‎

‎ill.‎

‎SEVESO Giorgio, SOMAINI Luca (a cura di)‎

‎PITTURA A MILANO 1945-1990.‎

‎In-8 (cm. 27), brossura illustrata, pp. 216, con 162 illustrazioni in bianco e nero e a colori nel testo. Catalogo della Mostra: Milano, Palazzo della Permanente, 2 Giugno - 19 Luglio 1992. In ottimo stato (fine copy).‎

‎Sevigne, Marie de Rabutin-Chantal Marquise de / Francoise Marguerite de Sevigne Comtesse de Grignan‎

‎Lettres choisies de Mmes. de Sévigné, de Grignan, de Simiane, et de maintenon; précédées des Reflexions de M. l'Abbé de Vauxcelles, et accompagnées de Notes Historique de M. Grouvelle. Tome 1-3 cplt. in drei Bänden. Mit je einem gestochenen Fronstispiz im Band 1 und 2 (Portraits v. Sevigne).‎

‎Paris: Masson et fils / Bossange freres 1825/1826. CLXXIV, 150; 295 und 268 Seiten / p. Volumes semi-cuir postérieurs dans le style de l'époque avec dorure au dos (légèrement frotté et bosselé, en partie un peu taché, sinon très bonnes et propres copies). // Spätere Halblederbände im Stil der Zeit mit Rückenvergoldung (gering berieben und bestoßen, teils etwas stockfleckig, sonst sehr gute und saubere Exemplare). 12°. fest gebunden‎

‎Belle édition complète. // Schöne, vollständige Edition.‎

Référence libraire : 17672-yb7037

‎Sexau, Richard‎

‎Symphonie. Erzählungen.‎

‎Straßburg, Hünenburg-Verlag, 1942. 64 S. 8°. Original-Karton.‎

‎Erste Ausgabe. - Papierbedingt leicht gebräunt. Minimal bestoßen. Gutes Exemplar. - Vortitel mit eigenhändiger Widmung des Verfassers.‎

Référence libraire : 11901

‎SEYFFARDT, J. L. K. F‎

‎Die Geusen. Bilder aus dem niederländischen Befreiungskampfe. Epische Dichtung von -.‎

‎Halle a.d.S.:, Hendel., (1898). Kl.8°. 88 S. Original Leinwand mit goldgeprägtem Rückentitel und reich verziertem Deckeltitel, Dreikantfarbschnitt. ##############-WIR MACHEN EINE FRÜHLINGSAKTION MIT 25 PROZENT AUF DEN GANZEN BESTAND BIS ZUM 31.05. ÜBER IHR INTERESSE AN UNSEREN SELTENEN OBJEKTEN WÜRDEN WIR UNS WIE IMMER FREUEN-############### Einband leicht berieben, Vorsätze papierbedingt gegilbt, sonst gut erhalten. (= Bibliothek der Gesamt-Litteratur 1129-1130).‎

‎Mit einem Vorwort von Karl Menne.‎

Référence libraire : 26726B

‎SEYFFARDT, J. L. K. F.:‎

‎Die Geusen. Bilder aus dem niederländischen Befreiungskampfe. Epische Dichtung von -.‎

‎Kl.8°. 88 S. Original Leinwand mit goldgeprägtem Rückentitel und reich verziertem Deckeltitel, Dreikantfarbschnitt. (= Bibliothek der Gesamt-Litteratur 1129-1130). Einband leicht berieben, Vorsätze papierbedingt gegilbt, sonst gut erhalten. Mit einem Vorwort von Karl Menne.‎

‎Seyfried, Gerhard‎

‎Gelber Wind oder der Aufstand der Boxer. ERSTAUSGABE.‎

‎Frankfurt, M. : Eichborn, 2008. 641 Seiten ; 22 cm Originalpappband mit Original-Schutzumschlag..‎

‎FRISCHES, SEHR schönes Exemplar der ERSTAUSGABE.‎

Référence libraire : 263269

‎Sferrazza Papa Ernesto‎

‎Le pietre e il potere. Una critica filosofica dei muri‎

‎br. Nonostante la globalizzazione si sia presentata come la produzione di uno spazio liscio globale ad alta velocità, sempre più i territori si articolano mediante bastioni, muraglie e fili spinati. Oggetto apparentemente semplice, il muro svolge un insieme di funzioni: blocca, filtra, respinge, ordina, gerarchizza, costruisce identità, polarizza, promette felicità e sicurezza. Lavora allo stesso tempo sugli spazi, sui corpi e sulle anime, offrendo l'immagine di una comunità che si protegge respingendo. La ricevibilità pubblica dei muri, simbolo per eccellenza di una forma di vita incentrata sulla difesa e sulla separazione, risiede in ultima istanza negli ordini di discorso che tentano di fondarne la razionalità. Il saggio propone una critica filosofica di tali ordini di discorso e delle logiche che i muri veicolano sin dalla loro preistoria, indagando le implicazioni politiche, etiche e sociali di questa compartimentazione materiale del mondo.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

20,90 € Acheter

‎Sferrazza Papa Ernesto C.‎

‎Modernità infinita. Saggio sul rapporto tra spazio e potere‎

‎br. Come si configura il rapporto tra lo spazio e il potere nell'epoca contemporanea? È possibile offrire una concettualizzazione dei processi di spazializzazione del politico e di politicizzazione dello spazio che organizzano il nostro mondo? La diagnosi postmoderna, che vede nella modernità un'epoca ormai superata, ha offerto una risposta eccessivamente affrettata a queste domande. Nella nostra epoca le logiche e le strutture spazio-politiche ereditate dalla modernità sembrano infatti radicalizzarsi precisamente in virtù della crisi che le attraversa. Da questo punto di vista la modernità non va pensata né come un affare del passato né come una presenza fantasmatica, bensì come un orizzonte di senso in continua tensione. Attraverso un confronto serrato con autori e teorie decisivi per comprendere le strutture del moderno e la loro persistenza, il saggio si propone di ricostruire la storia filosofica e di rintracciare simboli e sintomi di quella che potremmo definire "epoca ultramoderna".‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

24,70 € Acheter

‎Sforazzini Federica‎

‎L'image, la séduction, la rhétorique. Flaubert en sept essais‎

‎brossura‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

15,20 € Acheter

‎Sforzini Arianna‎

‎Michel Foucault. Un pensiero del corpo‎

‎br. Il corpo attraversa il pensiero di Michel Foucault come un filo rosso. Cadavere aperto sul tavolo autoptico, massa opaca allo specchio della quale l'uomo, oggetto/soggetto delle scienze umane, percepisce il proprio riflesso fondante e inquietante. Corpo dilaniato dal supplizio, corpo "infame" di fronte al corpo onnipotente del re. Corpo dell'operaio reso docile dalle tecniche disciplinari. Corpo agitato del convulsionario, corpo contorto dell'isterica di fronte alle richieste di verità del medico o del confessore. Corpo del saggio antico aduso alle pratiche dietetiche o etiche. Corpo utopico, doppio, immaginario. Attraverso questa variegata panoplia, la questione della verità del corpo viene messa fuori gioco. Non esiste un concetto univoco, una natura essenziale del corpo. Esistono solo storie, storie di lotte. Se infatti è vero che il corpo è il luogo dell'iscrizione del potere, è altrettanto vero che esso ne è l'istanza di contestazione, verifica e alterazione. Oggi, riscoprire la centralità di tali questioni appare tanto più urgente in quanto molte delle nostre lotte contemporanee (attorno al genere o alla bioetica, per esempio) vengono condotte proprio sotto il segno di una "politica del corpo".‎

‎SGARBI V.‎

‎GUARIENTI.‎

‎Introduz. di Alberto Moravia. Fabbri, Milano, 1985. In-4 p., tela edit., sovracoperta, custodia in tela, pp. 229, con alc. ill. in b.n. e 148 tavv. a colori e in bianco e nero, nel testo. In buono stato (good copy).‎

Référence libraire : 12708

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

25,00 € Acheter

‎SGARBI Vittorio (Presentaz. di)‎

‎SARTINI.‎

‎Ritratti, embriocosmo, autoritratti. Milano - Palazzo Litta Modignani: 1996. s.d. (1966) In-8 gr., bross., pp. 63, con ill. a colori nel t. Catalogo della mostra.‎

Référence libraire : 48193

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

25,00 € Acheter

‎Sgalambro Manlio‎

‎De mundo pessimo‎

‎br. Una raccolta di scritti definiti dallo stesso autore "parerga che precedono, anziché seguire, un sistema ancora inesistente". Un viaggio attraverso schegge di pensiero che si presentano sotto forma di brevi trattati: "De mundo pessimo" sottopone a una critica radicale la vulgata pessimista, in modo da sottrarre al pessimismo quel "troppo umano" concernente solo la vita, per individuare così il pessimum della totalità; "Dialogo sul comunismo" oppone alle concezioni correnti l'idea di un "comunismo metafisico"; in "Della filosofia geniale" si pone il problema se la filosofia non debba essere sottratta all'università e restituita al genio; "Contro la musica" getta le basi di una critica dell'ascolto che prende le distanze da Adorno e Bloch.‎

‎Sgalambro Manlio‎

‎Del delitto‎

‎br. "Se è vero che le vicende della sua vita sono parte integrante dell'importanza di Socrate, si deve comunque dare tutto il rilievo possibile al fatto che egli morì assassinato" dichiara perentoriamente Manlio Sgalambro. Tuttavia Platone "omette pietosamente quella parola", e dal canto suo Nietzsche afferma - certo a ragione - che "Socrate volle morire". Ma chi desidera morire, osserva Sgalambro, "si trova intrappolato in una insana contraddizione", giacché nello stesso tempo vuole vivere. E così fu anche per Socrate, che delegò infatti il compito a un "benefattore" (euergetikós) - così egli definì l'assassino - e con ciò introdusse una volta per tutte nella filosofia la figura dell'omicida. Eppure la speculazione filosofica ha per lo più evitato di porsi le domande cruciali che ne derivano: quale mistero cela il delitto in se stesso? Chi è l'assassino nella sua essenza? Domande che invece non teme di affrontare qui Sgalambro, tenace esploratore delle zone impervie del pensiero, spingendo lo sguardo verso quel punto dove l'espressione "'L'uomo è mortale' non significa in primis che 'l'uomo muore' - insigne banalità concettuale -, ma che l'uomo è datore di morte".‎

‎Sgalambro Manlio‎

‎Della misantropia‎

‎br. "I più alti spiriti, se così vogliamo chiamarli, sono stati misantropi" osserva Sgalambro in questo suo ultimo libro. "L'Idea" infatti "è raggiungibile solo in uno stato di misantropia. Il misantropo non vede più l'uomo, la cui carne detesta, ma l'Idea dell'uomo". Scortato da questo presupposto, il filosofo prosegue qui il suo cammino solitario attraverso una filza di brevi trattati: da quello che dà il titolo al volume a Teoria del delinquente ("In realtà il delinquente rappresenta l'Essere di cui si parla, nei palazzi del sapere, in maniera altisonante"); da Moraletta sulla teologia, "apologia del teologo, ma del teologo infedele", a Intransigenza e clownerie del saggista, sorta di autoritratto filosofico-letterario; da Dialoghetto tra Epicuro e Colote, che dietro l'apparenza del divertissement offre una purissima gemma speculativa, al vibrante II discepolo ("Nessuno deve entrare in una filosofia se non è disposto, almeno come possibilità, a non lasciarla per tutta la vita"), a De gubernatione, che delinea una critica del governare: "Non ci può essere offerta politica se non per coloro che non hanno niente, e che quindi non possono 'rappresentarsi' da sé".‎

‎Sgalambro Manlio‎

‎La consolazione‎

‎br.‎

‎Sgalambro Manlio‎

‎Trattato dell'empietà‎

‎br. "Osservare freddamente Dio - caldamente, lo fu già abbastanza". Per questa impresa, che è già di per sé un'empietà, Sgalambro si è scelto come invisibili protettori quei grandi teologi dimenticati, come Suárez o Melchor Cano, che sapevano trattare di Dio con cupa professionalità. Qui, come ancora in Spinoza e in Schopenhauer, Dio torna a essere il mondo nella sua profonda estraneità, nella sua avversione al soggetto, che attacca fino a ucciderlo, nella sua controfinalità.‎

‎Sgaravatti Daniele‎

‎Esperimenti mentali e metodo filosofico. Un saggio antieccezionalista‎

‎br. Questo libro affronta svariati temi legati alla metodologia della filosofia: la natura e il ruolo delle "intuizioni", la possibilità dell'analisi concettuale, la forma logica degli esperimenti mentali e le competenze cognitive che li rendono possibili e, infine, la crisi della veneranda distinzione fra indagini a priori e a posteriori. Le tesi difese su questi argomenti sono accomunate da un atteggiamento "antieccezionalista"; in tutti i casi, si rifiuta l'attribuzione alla filosofia di metodi e risorse diverse da quelli delle altre scienze e anche del pensiero non scientifico. La filosofia dunque non si basa sulle intuizioni come fonte di evidenza primitiva, e non si occupa di analizzare i nostri concetti attraverso la scoperta di verità definitorie. Il metodo degli esperimenti mentali, che ad alcuni suggerisce il contrario, è proficuamente visto come l'estensione sistematica di risorse che stanno alla base dell'uso quotidiano dei concetti. Alla luce anche di questi risultati, non viene rivendicata una natura empirica o a posteriori della filosofia, ma viene messa in discussione la stessa distinzione fra a priori e a posteriori.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Livres de Mimesis Edizioni]

17,10 € Acheter

‎SGARBI V.‎

‎GUARIENTI. Introduz. di Alberto Moravia.‎

‎In-4 p., tela edit., sovracoperta, custodia in tela, pp. 229, con alc. ill. in b.n. e 148 tavv. a colori e in bianco e nero, nel testo. In buono stato (good copy).‎

‎Sgarbi V. (cur.)‎

‎Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice. Catalogo della mostra (Bologna, 14 febbraio-17 maggio 2015). Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. La mostra 'Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice', curata da Vittorio Sgarbi, intende riproporre i principi e il metodo dello studioso e ripercorrere, attraverso il filo conduttore delle opere e degli artisti bolognesi, la storia dell'arte e della pittura italiana tra la fine del Duecento e l'inizio del Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, appunto, consacrato proprio da Longhi come "uno dei migliori pittori viventi d'Italia". La mostra si svolge nelle sale di Palazzo Fava, acquisito dalla Fondazione e aperto al pubblico nel 2011 dopo un lungo e accurato restauro scientifico. Gli affreschi di Ludovico, Agostino e Annibale Carracci e della loro scuola, che ne ornano le sale, saranno la preziosa, inestimabile cornice di un percorso culturale e artistico articolato in una ricca selezione di dipinti e sculture provenienti da chiese, musei, istituzioni e collezioni private, talvolta non bolognesi. Per la prima volta saranno esposti insieme capolavori quali la Madonna in trono con il Bambino e due angeli di Cimabue, conservata nella chiesa di Santa Maria dei Servi, la celebre Estasi di santa Cecilia, dipinta da Raffaello per la cappella funeraria di Elena Duglioli Dall'Olio nella chiesa di San Giovanni in Monte (oggi nella Pinacoteca Nazionale), e la tavola di San Rocco e il donatore del Parmigianino, custodita nella basilica di San Petronio. A queste preziose testimonianze, spesso sottovalutate dagli itinerari turistici, se ne aggiungono molte altre.‎

‎Sgarbi Vittorio‎

‎Dal mito alla favola bella. Da Canaletto a Boldini. Il tesoro d'Italia. Vol. 5‎

‎ill., ril. "Dal mito alla favola bella" continua il percorso di Vittorio Sgarbi per comporre una storia e geografia dell'arte in Italia. Con Venezia si apre, nel segno del mito, questo quinto volume, in una luce che, per l'ultima volta, si diffonde in tutta Europa. Dopo i fasti di Tiepolo, Canaletto e Canova, iniziano, infatti, esperienze artistiche meno clamorose, eppure non meno straordinarie. In un itinerario che, da Venezia, ci porta a Roma, a Napoli, risale in Toscana e in Emilia in un arco temporale che dalla seconda metà del Settecento ci conduce ai primi decenni del Novecento, approdiamo, infine, a Milano, alla soglia delle avanguardie e in un momento in cui l'Italia sembra recuperare, con Boldini e la Belle Époque, "la favola bella", appunto, una nuova e diversa centralità. Boldini chiama D'Annunzio. Vittorio Sgarbi disegna un rigoroso itinerario cronologico, ma prestando estrema attenzione a non tralasciare gli umori regionali, illustrando artisti noti e invitandoci, come sempre, a scoprirne altri meno noti ma non meno grandi. Bellotto, Piranesi, Hayez, la Scapigliatura, Stern, Signorini, De Nittis, Segantini, Pelizza da Volpedo, Morbelli, Klimt, Baccarini, Morbelli, Previati, per ricordare solo alcuni dei cinquanta autori illustrati in questo volume: una galleria di meraviglie e sorprese che invitano il lettore a un suo inevitabile personalissimo viaggio. Prefazione di Arturo Carlo Quintavalle.‎

‎Sgarbi Vittorio‎

‎DAVANTI ALL'IMMAGINE.‎

‎In-8, cartonato editoriale, sovracoperta, pp. 330. Prima edizione. In ottimo stato‎

‎Sgarbi Vittorio‎

‎Marcello Jori. Giovani opere‎

‎illustrazioni a colori‎

MareMagnum

Laura Guerra
Bologna, IT
[Livres de Laura Guerra]

12,00 € Acheter

‎SGARBI Vittorio (Presentaz. di)‎

‎SARTINI. Ritratti, embriocosmo, autoritratti. Milano - Palazzo Litta Modignani: 1996.‎

‎In-8 gr., bross., pp. 63, con ill. a colori nel t. Catalogo della mostra.‎

‎Sgarbi Vittorio (Testo di)‎

‎Luca Crocicchi‎

‎illustrazioni‎

MareMagnum

Laura Guerra
Bologna, IT
[Livres de Laura Guerra]

7,00 € Acheter

‎Sgavicchia Siriana‎

‎Carlo Emilio Gadda‎

‎brossura Scrittore eclettico e irregolare, Carlo Emilio Gadda è uno dei maggiori narratori del Novecento italiano. Questa è la prima antologia che raccoglie un'ampia scelta di suoi testi dall'opera omnia: pagine dalle prime prove diaristiche e dagli scritti saggistici sulla letteratura, dalle meditazioni filosofiche e dal pamphlet antimussoliniano, dagli studi di narrazione breve, dai romanzi meno noti e da quelli che anche fuori dall'Italia sono riconosciuti come capolavori, La cognizione del dolore e Quer pasticciaccio brutto de via Merulana. Il libro intende consentire al lettore di accostarsi alle varie tipologie della scrittura di Gadda attraverso brevi ma significative testimonianze testuali e di soffermarsi sulla varietà della sua prosa, che è insieme veicolo espressivo e strumento di indagine conoscitiva. La scelta antologica, accompagnata da un'introduzione, da commenti, da annotazioni e da aggiornate informazioni bibliografiche, valorizza il talento narrativo dell'autore che, spregiudicato e ironico nei confronti della tradizione, cattura il lettore mettendo in scena sorprendenti spettacoli barocchi in cui rappresenta la ricchezza e la complessità dell'animo umano, dei fenomeni storico-culturali e dell'invenzione letteraria.‎

‎Sgorbati Bosi Francesca‎

‎Guida pettegola al Settecento francese‎

‎ill., br. Il gossip, sostiene l'autrice di questo libro, è nato in Francia, nel Settecento illuminista. Inteso come sistema del pettegolezzo, cioè la maldicenza e l'indiscrezione inserite in una rete ben organizzata di informazione e comunicazione ad uso innocente o perverso della gente alla moda. Sia per sapere i segreti degli altri o inventarseli, sia per far parlare di sé comunque. Lo dimostra questa inchiesta tra le centinaia di "rumors" o di "bruits" che questo libro raccoglie, cataloga per argomento e inquadra nel tempo nello spazio e nei protagonisti. Erano notizie brevissime e senza sottintesi, che venivano pubblicate in libretti e altre forme: "Espions", "Chroniques", "Gazettes scandaleuses". Ed esistevano addirittura allora, come oggi le agenzie, bollettini specializzati che li rifornivano. La curiosità vivissima verso di loro tra il pubblico era accesa dal fatto che mancavano giornali, l'informazione non era libera né fluida, di contro alla novissima aria di libertà che circolava, soprattutto tra le donne. Non mancava a volte la volontà di colpire un avversario, in un'epoca in cui i canali istituzionali non erano adeguati allo scopo (un po' come oggi i blog rispetto all'insufficienza della stampa e delle rappresentanze politiche). Toccano naturalmente tutti i campi, con preferenza per sesso, potere, carriera e gloria. E tutti gli ambienti interessanti, dalla corte in giù.‎

‎Sgorbati Bosi Francesca‎

‎Guida pettegola al teatro francese del Settecento‎

‎ill., br. Il Settecento aborriva i toni saccenti e pomposi: e con una leggerezza volutamente settecentesca questo libro affronta di quel secolo la storia di attori, cantanti, ballerini e del loro pubblico. Con leggerezza e anche con una non velata nostalgia, per un'epoca spiritosa e fiduciosa come fu quella precedente la Rivoluzione. Protagonista è il deciso affermarsi di una figura il teatrante - fino a poco prima disprezzata e emarginata, colpita dall'anatema della chiesa e dalla repressione dell'ordine pubblico, poi a poco a poco emergente nelle cronache, nei salotti e nei luoghi che contano, sempre più ricca vezzeggiata e influente. Naturalmente, la presa dell'attrice e dell'attore sulla società avveniva anche sul piano frivolo: si era seguiti e ascoltati, oltre che per la bravura sul palcoscenico, per l'eccentricità giù dal palcoscenico, per la quantità e la qualità degli amanti, per il tenore della vita e delle spese, per l'ostentazione magnifica del capriccio, per la spregiudicatezza del libertinaggio, per la sottigliezza della battuta feroce. E quindi, il miglior punto d'osservazione della carriera del teatrante in società è quello del "che cosa dice la gente", del pettegolezzo e della fama. Così il libro sceglie una serie di inquadrature provenienti dal gossip e dalle cronache dell'epoca: gazzette, fogli clandestini, pamphlet vietati, memorie segrete, relazioni, verbali di polizia, processi, epistolari che restituiscono ral lettore la cosa più preziosa di un quadro d'ambiente storico: l'atmosfera.‎

‎Sgorbati Bosi Francesca‎

‎Non mi attirano i piaceri innocenti. Costumi scandalosi nella Parigi del Settecento‎

‎br. "Non mi attirano i piaceri innocenti" affronta la spasmodica ricerca del piacere che della società settecentesca fu forse il tratto più distintivo. Il quadro che ne viene fuori stride con la definizione e l'immagine luminosa così diffusa del Secolo dei Lumi. Ogni piacere era portato all'eccesso, senza limiti, in tutti i campi, ma soprattutto nel sesso. La filosofia aveva stabilito che goderne le gioie era soddisfare un basilare istinto naturale, che non doveva essere represso. E piano piano tutte le convenzioni morali crollarono, una dopo l'altra. Non giocare d'azzardo nei salotti migliori diventò una sgarberia, non frequentare i bordelli o avere una mantenuta una ridicolaggine di cui vergognarsi, se non una vera perversione. La moglie ufficiale regnava nella dimora familiare; nella petite maison, invece, si viveva, con l'amante del momento e con gli amici, nella più completa libertà. Questo stile di vita era regola diffusa per gli uomini. Alle donne si riconobbe finalmente il diritto di godere del piacere dei sensi purché con discrezione. «Noi non abbiamo che un mezzo per riconquistare i nostri diritti - diceva una signora -: fare in segreto quello che voi siete così orgogliosi di fare in pubblico». Quindi nessuna parità di genere, nessuna vera emancipazione se non nei rapporti omosessuali, dove le barriere di classe scomparivano. Le ragazze restavano le vittime dei predatori, senza possibile difesa, soprattutto di fronte a prepotenti nobili e ricchi. Solo le grandi cortigiane di successo potevano usare il sesso come una sorta di rivalsa. In un secolo che ignorava la minima riservatezza, la polizia aveva occhi e orecchie ovunque. Controllava tutti, soprattutto nobili, stranieri e clero, grazie a un esercito di spie ma, preferibilmente, interveniva solo per evitare scandali e prevenire disordini. Ed è quindi anche grazie ai rapporti degli ispettori se conosciamo tanto sulla vita privata nel Settecento francese, e non solo dei privilegiati ma anche degli umili che «volenti o nolenti, a volte come primi attori, a volte come comparse, troppo spesso come vittime, parteciparono a quella continua ricerca del piacere che fu la vita a Parigi nel XVIII secolo».‎

‎Sgorlon Carlo‎

‎Invito alla lettura di Elsa Morante‎

‎br. La Collana propone a quanti si accostano alla letteratura contemporanea un "invito" alla lettura critica dei testi, fornendo gli strumenti necessari per penetrare nel mondo espressivo degli scrittori e coglierne i rapporti con la cultura italiana. Ogni volume, dedicato a un singolo artista, è così articolato: le cronologie parallele, che danno risalto alle corrispondenze significative tra la biografia dello scrittore e i fatti della storia politica e culturale, il profilo della vita dello scrittore e della sua personalità artistica e intellettuale, le opere, analizzate singolarmente in un panorama completo e inquadrate criticamente, con un'essenziale esposizione degli argomenti, i temi più significativi ricorrenti nella produzione dello scrittore, gli orientamenti della critica, la bibliografia, essenziale e ragionata, l'indice dei nomi, l'indice delle opere.‎

‎SGORLON Carlo‎

‎REGINA DI SABA : ROMANZO.‎

‎In-8 (cm. 21), cartonato editoriale, sovracoperta, pp. 290. Prima edizione. In buono stato di conservazione (good copy).‎

‎Sgricci Tommaso‎

‎Nel fausto ritorno in Firenze di S. A. Reale Leopoldo Secondo Granduca di Toscana. Canzone.‎

‎[Gran Ducato di Toscana-Storia] (cm.22,8) brossura posteriore.-- pp. 14. Edizione originale assai elegante, Stampata su carta grave ad ampli margini. Esemplare molto bello.[f59] Libro‎

‎Sgroi Salvatore C.‎

‎Scrivere per gli italiani nell'Italia post-unitaria‎

‎br. Sono qui proposti undici saggi che hanno come tema portante l'italiano scritto di autori otto-novecenteschi, di diversa estrazione culturale e linguistica, per lo più in prima istanza dialettofoni e/o dialettografi: Luigi Capuana, Luigi Pirandello, Vitaliano Brancati, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Ercole Patti, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo e Gesualdo Bufalino; tutti scrittori per i quali, fatta eccezione per il toscano Dino Campana, l'uso della lingua nazionale ha costituito uno storico problema risolto con esiti diversi e con diversa consapevolezza teorica. Un'occasione, dunque, per osservare in prospettiva linguistica opere di grande valore letterario - da "Scurpiddu" a "L'amica delle mogli", dai "Canti Orfici" a "Il bell'Antonio", passando per "Il Gattopardo" e "Un bellissimo novembre" - per analizzare, in un'ottica descrittivista, la stratificazione della lingua scritta nei suoi vari livelli (grafia, fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testo, ecc.) e nelle sue diverse varietà (di italiano letterario, medio, regionale, popolare, di mistilinguismo, ecc.), non di rado allo specchio con le giustificazioni teoriche e auto-analisi delle scelte dei vari autori.‎

‎Sgroi Salvatore Claudio‎

‎Un trittico sciasciano con «giallo». Quaquaraquà, mafia, pizzo‎

‎br. Diciamo subito che il lettore può avviare la lettura di questo Trittico sciasciano muovendo dalla curiosità per un titolo qualsiasi dei nove capitoli del volume, i quali mettono a fuoco prioritariamente tre aspetti della personalità di Leonardo Sciascia (1921-1989). Ovvero Sciascia scrittore e la sua lingua (cap. 3), Sciascia linguista in erba che riflette come tutti gli scrittori sulla lingua (capp. 2, 7), e Sciascia scrittore che diffonde in italiano e nel mondo certi lessemi (senza esserne il glottoplaste ovvero l'onomaturgo), come quaquaraquà, mafia, pagare il pizzo. I quali sono l'oggetto per una analisi intralinguistica (quaquaraquà, ancora equivocato, cap. 5; mafia e derivati, cap. 8), interlinguistica (diffusione di quaquaraquà nel mondo, in lingue romanze, germaniche e non-indoeuropee, cap. 6), in chiave storico-etimologica (mafia, oggetto di «allucinazioni» spagnole, cap. 7; taddema, cap. 4; e pagare il pizzo, cap. 9). Il tutto preceduto da un «giallo» sulla (tardiva) laurea postuma del nostro autore (cap. 1).‎

‎Sguerri Ferdinando‎

‎Storie della guerra aerea, della corsa allo spazio e di ciò che (in proposito) non è mai stato detto. Dal 1940 al 1986‎

‎ill., br. 33 articoli raccolti in un volume illustrano retroscena della "Battaglia d'Inghilterra", di "Pearl Harbour", della "Battaglia di Stalingrado", delle bombe atomiche sul Giappone. E poi della Guerra in Corea, del Ponte aereo di Berlino, dell'abbattimento della U-2, della corsa allo spazio, di vari momenti della Guerra del Vietnam, fino alla "Battaglia aerea della Bekaa" e all'operazione "El Dorado Canyon" nella Libia di Gheddafi.‎

‎Sguerri Ferdinando‎

‎Storie di aerei, di armi aeree, di azioni di guerra e di strane cose che si vedono nel cielo. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Un'altra serie di argomenti narrati da Ferdinando Sguerri alla sua seconda pubblicazione del genere. Battaglie aeree e aeronavali; spionaggio aereo; imprese temerarie; Guerra Fredda; progresso tecnico degli aerei e del loro armamento, come l'avvento dei seggiolini eiettabili o quello del sistema satellitare GPS per usi civili; e molto altro ancora nei più svariati teatri geopolitici. Come l'aggressione alla Finlandia del novembre 1939, conseguenza del "patto scellerato" tra Germania e Unione Sovietica che già aveva favorito l'invasione della Polonia da parte dell'Esercito tedesco e di quello sovietico. O piuttosto l'attacco del 1942, nell'Oceano Indiano, alla base navale di Colombo, nell'isola di Ceylon, dove il Giappone sperava di reiterare contro la flotta inglese il successo di Pearl Harbor per poter portare l'azione della Flotta Imperiale fino al Mare Arabico e al Mar Rosso. E molto altro.‎

‎SHANAHAN Mary (A cura di)‎

‎EVIDENCE 1944-1994: RICHARD AVEDON.‎

‎Essays by Jane Livingston and Adam Gopnik. Richard Avedon, New York, 1994. In-4 gr., cartonato edit. a colori, sovrac., pp. 183, interam. illustr. da foto in b.n. e a colori nel t. Pubblicato in occasione della mostra tenuta al Whitney Museum of American Art, New York, March-June 26, 1994, il volume segue le tracce della vita e dell'opera del grande Avedon, attraverso pi di 600 fotografie. Sono: ritratti formali, pose di moda, reportage, copertine di riviste, bozzetti, provini, istantanee, etc. Prima edizione. In ottimo stato.‎

Référence libraire : 58413

Livre Rare Book

Libreria Malavasi
Milano Italy Italia Itália Italie
[Livres de Libreria Malavasi]

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‎Shaftesbury Anthony‎

‎Lettera sul fanatismo‎

‎br. Tre motivi per leggerlo: perché è una lettera illuminante scritta da un filosofo più di tre secoli fa e ancora oggi essenziale. Perché è un manifesto contro la malinconia e l'eccesso di serietà. Perché è un inno alla leggerezza che è l'anticamera della libertà.‎

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