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‎Kant Immanuel; Tribuzio G. (cur.)‎

‎Pedagogia‎

‎brossura‎

‎Guénon René‎

‎Scritti su Oriente e Occidente‎

‎brossura‎

‎Guénon René‎

‎Scritti sulla crisi del mondo moderno‎

‎brossura‎

‎De Felice Renzo‎

‎Scritti giornalistici. Vol. 2/1: I nemici dello stato di diritto (1976-1985)‎

‎brossura‎

‎De Felice Renzo‎

‎Scritti giornalistici. Vol. 2/2: I nemici dello stato di diritto (1984-1988)‎

‎brossura‎

‎De Donato G. (cur.)‎

‎Verso i sud del mondo. Carlo Levi a cento anni dalla nascita‎

‎brossura‎

‎Roque Georges‎

‎Che cos'è l'arte astratta? Una storia dell'astrazione in pittura (1860-1960)‎

‎ill., br. L'avvento dell'astrattismo è una delle rivoluzioni maggiori che l'arte occidentale abbia conosciuto nel XX secolo. Storico dell'arte, Georges Roque si interroga su cosa sia l'arte astratta, e in particolare la pittura astratta, riprendendo la questione dalle fondamenta, smontando falsi miti e rimettendo tutto in discussione, cercando di dare risposta ai grandi quesiti che riguardano l'origine, il senso e la definizione dell'arte astratta.‎

‎Morton Timothy‎

‎Iperoggetti‎

‎br. Il mondo per come lo conosciamo è già finito. Fenomeni come i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale ci obbligano non solo a prendere coscienza del cosiddetto Antropocene (la nuova era geologica segnata dall'impatto del genere umano sull'ambiente che lo circonda), ma anche a riconsiderare gli stessi concetti di spazio e tempo. In questo testo già classico, Timothy Morton introduce una categoria nuova: quella di «iperoggetti». E cioè di fenomeni talmente grandi ed estesi da mandare in frantumi le nostre tradizionali nozioni su cosa significa abitare il pianeta Terra.‎

‎Momigliano Levi P. (cur.); Gorris R. (cur.)‎

‎Primo Levi testimone e scrittore di storia‎

‎brossura‎

‎Friedmann Friedrich G.‎

‎Hannah Arendt. Un'ebrea tedesca nell'era del totalitarismo‎

‎brossura‎

‎Chalfen Israel‎

‎Paul Celan‎

‎brossura In Bucovina, provincia orientale dell'ex impero austro-ungarico, nacque nel 1920 Paul Celan, poeta ebreo di lingua tedesca, considerato uno dei massimi lirici del XX secolo. A Czernowitz, capitale della Bucovina, divenuta romena nel 1919, trascorse l'infanzia e gran parte della giovinezza. Durante l'occupazione nazista subì l'internamento in un ghetto e in un campo di lavoro, ma la ferita insanabile fu la deportazione e l'assassinio dei genitori. Con la fine del conflitto mondiale e l'annessione della Bucovina settentrionale all'Ucraina le condizioni di vita degli ebrei sotto il regime comunista s'inasprirono nuovamente. Trasferitosi nel 1945 a Bucarest, vi rimase due anni, tra i più felici e fecondi della sua turbolenta esistenza. Giunto clandestinamente in Austria, soggiornò alcuni mesi a Vienna. Nel luglio del 1948 emigrò a Parigi, dove morì suicida nel 1970. Sulla base di un lavoro di ricerca e di documentazione durato vari anni, Israel Chalfen ripercorre con rigore e fedeltà la prima metà della vita di Celan, la sua dolorosa vicenda umana e intellettuale, risalendo alle radici culturali che ispirarono e permearono la sua densa produzione lirica.‎

‎Nodari Francesca‎

‎Il male radicale tra Kant e Lévinas‎

‎brossura Una lettura del pensiero di Emmanuel Lévinas alla luce del confronto con Kant, su un tema quanto mai classico: il male radicale. Non solo assumono nuovi significati i temi fondamentali della filosofia levinasiana, etica come filosofia prima, primato dell'altro, ma la stessa meditazione sulla tragedia della Shoa è riletta alla luce del concetto kantiano di male, come disposizione inscritta nell'animo umano. Disposizione di cui si è sempre responsabili.‎

‎Baehr Arno‎

‎La lunga strada dal Reno al Giordano‎

‎brossura Lunga è la strada di un ragazzo nato sulle rive del Reno in Germania. Con l'avvento del regime nazista, la famiglia si trasferì a Milano. Paese nuovo, lingua nuova, nuove persecuzioni. Fu cacciato come ebreo prima dalla scuola tedesca e poi da quella italiana. A 12 anni vide il padre arrestato e deportato in manette come ebreo "straniero", e internato in un campo di Mussolini. Nel '43 cercò di scappare in Svizzera, ma rinunciò al diritto d'asilo perché non volevano lasciar entrare sua madre; in seguito, avvertito da agenti di polizia, trovò rifugio in una catapecchia alle porte di Milano e andò a vendere pennelli ai clienti di suo padre. Dopo la guerra rifiutò di "tornare alla normalità", e "salì" in Israele per partecipare alla fondazione di un kibbutz, dove visse per 40 anni facendo il vignaiolo e il pastore, il tesoriere e l'insegnante. E a 60 anni cominciò una nuova vita.‎

‎Krall Hanna‎

‎Arrivare prima del Signore Dio. Conversazione con Marek Edelman‎

‎br. Marek Edelman, il leggendario vicecomandante dell'insurrezione del ghetto di Varsavia da poco scomparso, racconta a Hanna Krall le sue esperienze di combattente e quelle di cardiologo a guerra finita. I due racconti sono strettamente intrecciati perché in fondo, in entrambi i casi, si trattava di arrivare prima del Signore Iddio. "Nella clinica dove ho lavorato in seguito c'era una grandissima palma. A volte mi fermavo lì sotto e davanti vedevo le sale dove stavano ricoverati i miei pazienti. Erano altri tempi, non c'erano i farmaci, le apparecchiature né gli interventi di oggi, e gran parte dei malati in quelle sale era condannata a morire. Il mio compito era quello di salvarne il maggior numero possibile e un giorno, sotto quella palma, mi sono reso conto che in fondo era lo stesso compito che là, all'Umschlagplatz. Anche allora stavo al cancello e tiravo fuori degli individui da una folla di condannati".‎

‎Leone Cinzia‎

‎Antisemitismo nella Vienna «fin de siècle». La figura del sindaco Karl Lueger‎

‎br. «Questo libro di Cinzia Leone ci presenta la figura, in Italia poco conosciuta o comunque dimenticata, di Karl Lueger, borgomastro di Vienna tra fine '800 e inizio '900, protagonista della vita politica nell'ultimo scorcio dell'impero asburgico. Vale la pena ricordare questo avventuriero della politica che ruppe molti schemi tradizionali della vita pubblica austriaca, anche perché costruì il suo straordinario successo personale sull'antisemitismo e ne impresse il marchio sulla finale storia asburgica. Un antisemitismo volgare, rozzo, efficacissimo nell'uso della modernità tecnica e psicologica. Questo antisemitismo popolare, di massa, cui forse neanche lo stesso Lueger credeva, ebbe una grande diffusione e preparò il terreno all'avvento dell'ideologia nazista. Fra gli ammiratori più convinti del borgomastro viennese c'era il giovane Adolf Hitler, che da lui apprese come rendere mediatico e contagioso il disprezzo per gli ebrei. Hitler era segnatamente interessato all'uso politico di tale disprezzo e Lueger lo ispirò durevolmente. [...] La lettura di questo libro, costruito su fonti rare e non sempre facilmente accessibili, si raccomanda per questo scandaglio in Lueger delle radici dell'antisemitismo nazista, ma anche per la descrizione appassionata della Vienna ebraica degli ultimi decenni imperiali. Una Vienna colma di talenti ebraici nella letteratura, nella finanza, nella scienza, si potrebbe dire in ogni ramo del sapere e delle attività umane.» (Prefazione di Roberto Morozzo della Rocea).‎

‎Comunità ebraica di Venezia (cur.)‎

‎Oltre la notte. Memoria della Shoah e diritti umani‎

‎br. "Alcuni anni fa sono stato invitato a tenere una conferenza alle Nazioni Unite in occasione del Giorno della Memoria. Mi sono rivolto all'Assemblea Generale, ho intitolato il mio discorso: "Il mondo ha imparato?". E naturalmente la risposta è: non ha imparato. Se il mondo avesse imparato la lezione, se avesse imparato dalle esperienze attraverso cui la mia generazione è passata, non ci sarebbe il Ruanda, non ci sarebbe la Cambogia, non ci sarebbe il Darfur. Noi abbiamo imparato che qualunque cosa accada a una comunità si ripercuote su tutte le altre, qualunque cosa capiti a un popolo colpisce o dà aiuto ad altri popoli. Questa è la lezione. E la lezione non è stata imparata". (E. Wiesel)‎

‎Vivarelli V. (cur.)‎

‎Nietzsche e gli ebrei‎

‎br. Il libro presenta, dopo due importanti saggi introduttivi di tipo filosofico e storico di Jacob Golomb e Andrea Orsucci, un'ampia selezione di passi tratti dalle principali opere, dai frammenti postumi e dalle lettere di Nietzsche sugli ebrei suoi contemporanei, gli antichi ebrei e gli antisemiti, e brani sull'ebraismo tratti dalle conversazioni di Nietzsche col medico viennese Joseph Paneth, amico di Freud. Viene così affrontata nel modo più diretto una questione cruciale, tuttora molto dibattuta e al centro di accese discussioni all'interno della ricerca internazionale su Nietzsche. Per quanto gli studiosi siano sostanzialmente d'accordo sul fatto che Nietzsche sia anti-antisemita, tuttavia la sua valutazione degli ebrei e dell'ebraismo appare molto controversa. In questa raccolta si è cercato di far parlare i testi stessi che molte volte hanno una forza e un'evidenza incontestabile, ma si è cercato anche di bilanciare per quanto possibile i giudizi più elogiativi con quelli più critici. I brani proposti sono accompagnati da introduzioni alle varie fasi e da una rete di note per ricostruirne il contesto; in particolare quelli più problematici (come quelli della "Genealogia della morale" e dell'"Anticristo") vengono ricondotti alle numerose letture di Nietzsche sui rapporti tra ebraismo e cristianesimo.‎

‎Zola Émile; Sestili M. (cur.)‎

‎L'affaire Dreyfus. La verità in cammino‎

‎br. Nel 1894 Alfred Dreyfus, un ufficiale ebreo impiegato presso il Ministero della Guerra, fu accusato di aver rivelato segreti relativi alla difesa all'addetto militare tedesco a Parigi. Arrestato in ottobre, dopo un giudizio sommario Dreyfus fu degradato e condannato alla deportazione a vita nell'Isola del Diavolo (Guyana francese). Zola nel suo "J'accuse" indica con nome e cognome i responsabili della condanna di un innocente firmando una delle più grandi requisitorie contro la ragion di Stato che siano mai state pronunciate. Una denuncia che rimarrà nella storia, da un lato per la forza e il coraggio che esprime nel voler difendere i valori di giustizia e di libertà e, dall'altro, per il richiamo al principio di responsabilità degli intellettuali. Questo testo di Zola viene pubblicato per la prima volta integralmente così come lo aveva concepito il suo autore. Prefazione di Roberto Saviano.‎

‎Edelman Marek; Goldkorn W. (cur.)‎

‎Il ghetto di Varsavia lotta‎

‎ill., br. "A quei tempi, non esisteva alcun canone della scrittura sulla Shoah, e neanche la parola. Non si sa come raccontare l'inenarrabile. Marek Edelman è uno dei primi a tentare. Il risultato: questo testo è oggi più attuale che mai. Lo è perché non è un racconto epico delle gesta belliche, ma una storia su come un gruppo di ragazzi e ragazze abbia tentato di riscattare la dignità e salvare la vita di un'intera città che si voleva condannata a morte e all'ignominia." (dall'Introduzione di W. Goldkorn)‎

‎Rosenzweig Franz; Bertoldi R. (cur.)‎

‎Dio, uomo e mondo‎

‎br. Tradotti per la prima volta in italiano, sono qui raccolti gli abbozzi per un ciclo di lezioni tenuto da Rosenzweig al Freies Judisches Lehrhaus di Francoforte sul Meno dal dicembre del 1921 al giugno del 1922. Dal titolo si comprende facilmente che i temi affrontati in queste lezioni corrispondono proprio ai tre oggetti base trattati dal filosofo nel suo capolavoro "La stella della redenzione" pubblicato nel 1921: Dio-uomo-mondo. Qui, però, questi temi vengono affrontati in ben altro contesto, in un istituto che mira alla formazione di adulti ebrei, e con la duplice consapevolezza di non poter scrivere più nessun libro e di doversi dedicare completamente alla causa dell'educazione degli ebrei. Qui, dunque, diventa preponderante per lui il bisogno di vedere e incontrare l'altro, di tradurre alla lettera nella realtà il suo stesso pensiero, riconfermando così la sua netta opposizione alle pretese totalizzanti di una certa tradizione filosofica.‎

‎Ombrosi Orietta‎

‎Il crepuscolo della ragione. Benjamin, Adorno, Horkeimer, e Levinas di fronte alla Catastrofe‎

‎br. "Pensare il disastro" è l'ingiunzione di un pensiero che si confronta con la Catastrofe che si è abbattuta sugli ebrei d'Europa durante il periodo hitleriano. "Pensare il disastro" significa, da una parte, comprendere perché la Shoah ha potuto prodursi proprio in una Europa civilizzata, cresciuta sull'ideale della ragione dell'uomo, sui valori del progresso e dell'illuminismo; dall'altra, significa pensare la possibilità di un avvenire per la filosofia. Infatti, i filosofi del dopo Catastrofe non possono esimersi da questa interrogazione critica e radicale: è ancora possibile fare filosofia? Se sì, come pensare filosoficamente? T. W. Adorno, M. Horkheimer e E. Lévinas - ma anche W. Benjamin e sebbene prima dell'ora - hanno avuto il coraggio, la forza, l'acume, a volte solo la disperazione, di pensare ciò che è accaduto. Mossi dall'indignazione e dal desiderio di testimoniare, hanno sentito l'urgenza di confrontare il loro pensiero con il grido d'agonia dei morti di Auschwitz. E chi scrive, di mettersi in ascolto proprio di quello. Prefazione di Catherine Chalier.‎

‎Nodari Francesca‎

‎Il bisogno dell'altro e la fecondità del maestro‎

‎br. Il volume indaga la portata della relazione che accade tra me e l'Altro, concentrando l'attenzione sul non-detto che scaturisce dal rapporto che si dà tra il Maestro e l'allievo. Muovendo dagli stimoli decisivi della filosofia levinasiana e rosenzweighiana, il testo esamina le situazioni originarie dell'aver bisogno dell'Altro e del prendere sul serio il tempo che conducono ad una visione intellettiva in cui la fecondità è la cifra dell'umano. Fecondità che trova una delle sue esplicazioni più alte nell'accadimento dell'insegnamento ove la visione di profilo del Maestro viene definitivamente superata dal faccia a faccia che connota la transitività dell'insegnamento.‎

‎Berti F. (cur.); Cortese F. (cur.)‎

‎Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno‎

‎br. Quattro testimonianze sul genocidio armeno che ne ricostruiscono la storia, ne chiariscono le peculiarità e ne descrivono gli orrori denunciando le responsabilità con il coraggio di chi non rimane in silenzio davanti all'umanità calpestata e l'indignazione di chi vede il mondo restare inerme se non indifferente davanti al crimine.‎

‎De Girolamo Alfredo‎

‎Giorgio Nissim. Una vita al servizio del bene‎

‎ill., br. Questo libro vuole essere un piccolo omaggio all'opera di Giorgio Nissim, un ebreo impavido e generoso che negli anni della seconda guerra mondiale e delle leggi razziali ha salvato dalla deportazione e da morte certa centinaia di ebrei. Al tempo stesso, è un omaggio alla memoria delle numerose persone senza le quali Nissim non avrebbe mai potuto portare a termine la sua missione. Queste persone sono un messaggio di speranza, la testimonianza che anche quando l'umanità sprofonda nell'abisso più nero vi è ancora qualcuno capace di tenere viva la luce della solidarietà e dei buoni sentimenti. Non tutte saranno ricordate, non tutte riceveranno il titolo di "Giusto tra le Nazioni", ma ad ognuna di queste persone, che abbia compiuto un gesto piccolo o grande in soccorso dei perseguitati, deve andare la nostra eterna riconoscenza.‎

‎Volli Gemma‎

‎Il caso Mortara. Il bambino rapito da Pio IX‎

‎ill., br. Come scrive Ugo Volli nell'introduzione, "questo studio, pubblicato nel 1960 da La Rassegna Mensile di Israel, ha avuto il merito di riportare dopo un secolo all'attenzione del pubblico un episodio che suscitò, moltissima emozione pubblica quando avvenne, fra il 1858 e il 1860. Ma in seguito esso cadde per molti decenni nel silenzio e nell'oblio. Questi sono i fatti: Edgardo Mortara nacque a Bologna il 27 agosto 1851 da Salomone Momolo e Marianna Padovani. La sera del 23 giugno 1858 la polizia dello Stato pontificio, per ordine dell'inquisitore di Bologna, si presentò presso l'abitazione dove i coniugi Mortara vivevano con i loro otto figli per prelevare Edgardo affermando che il bambino era stato battezzato all'insaputa dei genitori. Una giovane domestica aveva raccontato all'inquisitore che durante il periodo in cui era stata a servizio presso la famiglia Mortara aveva fatto battezzare Edgardo, allora di circa un anno, preoccupata del grave stato di malattia in cui il bambino si trovava. Secondo le leggi dello Stato pontificio, il bambino non poteva quindi continuare a vivere in una famiglia ebraica. La comunità ebraica di Roma, subito contattata dai Mortara, si attivò per aiutare la famiglia bolognese a recuperare Edgardo. La notizia rimbalzò in tutto il mondo. La pressione su Pio IX per la liberazione del bambino si fece sempre più intensa. Nonostante i ripetuti appelli, Pio IX si oppose al suo ritorno in seno alla famiglia.‎

‎Boccara Elia‎

‎Un ebreo livornese a Tunisi. Affetti trovati e perduti tra Tunisi, Italia e Israele‎

‎br. È la storia di un giovane ebreo nato a Tunisi, di lontana origine iberica, con antenati stabilitisi in Tunisia nel XVII secolo. Alcuni membri della famiglia si misero a servizio della Francia, mentre altri divennero italiani con l'Unità d'Italia. Il libro riflette quel misto di affetti e problematiche familiari che, su uno sfondo di rivalità, erano in realtà alimentate dalle contese tra Francia e Italia. Il protagonista nasce in periodo fascista, vivendo fin dall'infanzia il trauma delle leggi razziali in Italia, pur frequentando la scuola italiana di Tunisi rimasta aperta agli ebrei. Malgrado l'ambigua situazione si sente tuttavia oggetto di una benevola accoglienza da parte delle autorità italiane, tra cui i militari che occuparono per breve tempo il paese, in continuo contrasto con le imposizioni naziste. L'arrivo degli alleati anglo-americani impedì il peggio, ma fu l'inizio di umiliazioni dirette contro gli ebrei italiani da parte dell'amministrazione francese. Tempo una decina d'anni, tutti gli europei vennero costretti a lasciare il paese dopo l'indipendenza. Con Israele nel cuore, inizia per il protagonista un'educazione sentimentale in Italia, purtroppo seguita dalla morte della moglie e da un forzato ritorno in Tunisia come artefice di varie attività a carattere culturale, prima di stabilirsi definitivamente in patria.‎

‎Procaccia Angelina; Terracina Sandra; Tedeschi Ambra; Procaccia M. (cur.)‎

‎Una storia nel secolo breve. L'orfanotrofio israelitico italiano Giuseppe e Violante Pitigliani (Roma 1902-1972). Con DVD video‎

‎br. Le vicende dell'Orfanotrofio israelitico italiano sono ricostruite in questo libro attraverso fonti orali, documentarie e a stampa, dalla sua fondazione nel 1902 fino al 1972. Intitolato nel 1930 a Giuseppe e Violante Pitigliani, è una delle istituzioni più longeve dell'ebraismo italiano post-unitario, che, attraverso mutamenti politici e sociali, ha svolto e continua a svolgere tutt'oggi la sua missione di assistenza all'infanzia. L'edificio del Pitigliani ha accolto e protetto bambini di Roma e di molte altre città italiane, ha fornito un rifugio in più occasioni, come nel caso dei profughi dalla Francia nel 1943 o dalla Libia nel 1967. Oltre cento audio interviste a ex ospiti, consiglieri, personale interno e amici esterni danno luogo a una narrazione corale, arricchita e avvalorata dalla documentazione conservata nell'Archivio del Pitigliani e di altri enti, ebraici e non. È stato così possibile, non solo tracciare la storia del "Pitigliani" e dei suoi rapporti con le altre istituzioni ebraiche, ma anche mettere in luce aspetti non sempre noti della società ebraica italiana e soprattutto romana e della sua integrazione nel tessuto cittadino. Una parte del libro è dedicata, inoltre, agli aspetti educativi e alla loro impostazione e realizzazione attraverso gli anni, con particolare riferimento all'educazione ebraica. Il libro è corredato da un DVD con alcune interviste e foto storiche.‎

‎Nodari Francesca‎

‎Temporalità e umanità. La diacronia in Emmanuel Levinas‎

‎br. Riflettere sulla nozione di «diacronia» in Emmanuel Lévinas significa sforzarsi di portare a datità il senso che da essa scaturisce nella nuova accezione che il filosofo ebreo lituano le conferisce: ovvero intendendola tutt'altrimenti che nella mera accezione linguistica di Ferdinand de Saussure. In un'era segnata dallo scacco della sincronia ci pare quanto mai centrale sostare sullo stretto rapporto che si dà tra temporalità e umanità. Al tempo degli orologi si contrappone il "frattempo" o "lasso di tempo" diacronico che è. innanzitutto, un tempo che "eviene" tra me e l'altro. Di qui le implicazioni con il linguaggio, il paradosso di un "allora insegnato" che si fonda sul sapere d'angelo di un "io sono" di carne e di sangue che, suo malgrado, è chiamato a farsi responsabile prendendo sul serio il tempo e l'altro.‎

‎Fedeli Sabina‎

‎Gli occhiali del sentimento. Ida Bonfiglioli: un secolo di storia nella memoria di un'ebrea ferrarese‎

‎br. Ida Bonfiglioli, ebrea antifascista ferrarese, a novantanove anni festeggia la visita del nipote con un gesto guascone: una gita a tutta velocità sulla sua spider. Ha ancora lo stesso spirito anticonformista e battagliero della gioventù quando il 21 settembre 1941 corre al tempio israelitico della sua città per fotografare lo scempio operato dai fascisti che distruggono arredi e oggetti sacri. Suo marito è già stato mandato al confino per la sua opposizione al regime e i due figli cacciati dalla scuola. In un racconto-intervista, la protagonista, ripercorrendo le vicende drammatiche della sua famiglia, narra un secolo di storia italiana, dal padre irredentista che si lascia morire a Vienna pur di non combattere per l'Austria, alle leggi razziali, alla strage della lunga notte del '43 e alla fuga in Svizzera durante la quale la madre viene catturata dalle SS. E lo fa infilando gli occhiali nelle cui stanghette è celato l'apparecchio acustico, gli "occhiali del sentimento" come li chiama, giocando sul doppio senso fra udito e cuore. Ne emerge il ritratto di una donna lucida e dalla grande umanità che sopporta lutti e dolori con un'arma formidabile: quella dell'ironia. Profonda conoscitrice della musica classica, lettrice vorace di gialli, Ida accanto al ricordo dei parenti mai più tornati dai lager descrive i giorni spensierati delle partite di tennis in casa dello zio Silvio Finzi-Magrini, alla cui figura si ispira Giorgio Bassani nel romanzo "II giardino dei Finzi-Contini". E ancora rievoca la ricostruzione postbellica attraverso aneddoti e curiosità sui concerti organizzati a palazzo Bonfiglioli con grandi pianisti come Benedetti Michelangeli e Dallapiccola. Un libro che parla di passione politica e coraggio, di processi della vergogna e gesti di altruismo. E del piccolo segreto che Ida nella sua lunga vita non ha mai svelato.‎

‎Aste Fiorenza‎

‎Il montanaro‎

‎br. Sullo sfondo della natura integra, dura e bellissima della Vallarsa, colta nei profumi e nei colori delle quattro stagioni, la voce narrante della Aste dipinge l'affresco di una vita fuori dal comune. Dal caos della città, attraverso un lungo avventuroso viaggio esistenziale, per approdare infine al silenzio denso e generoso delle cime, il libro traccia il percorso di un uomo che ha fatto della montagna il suo sentiero di vita e conoscenza. E anche ora che la malattia gli preclude la salita al Corno, Mario continua a camminare lungo le pietraie bianche del monte che gli ha fatto da Maestro, nel ciottolio fine delle schegge di roccia che si sgretolano dalle pareti a picco. Seduto sulla panca della sua cucina, nel silenzio quieto della sua Obra, Mario rispecchia dentro di sé l'ombra affilata della montagna, proseguendo con coraggio il suo sentiero.‎

‎Tragni Bianca‎

‎I nostri eroi. Breve manuale di storia del Risorgimento in Puglia‎

‎ill.‎

‎Giacovazzo G. (cur.)‎

‎Puglia e Basilicata nell'800. La straordinaria esperienza delle «cento città d'Italia»‎

‎ill., br.‎

‎Contini Annamaria‎

‎Jean-Marie Guyau. Una filosofia della vita e l'estetica‎

‎brossura Questo lavoro si propone di sondare le molteplici diramazioni del pensiero di Guyau, inserendolo nel contesto filosofico da cui ha preso le mosse, ma mostrandone anche le singolari aperture, la carica innovatrice che continua a sollecitare la riflessione. Dall'analisi dei testi, emerge la centralità del nesso etica-estetica, in cui viene colto il nucleo fondante di una prospettiva per la quale la vita più intensa è quella più ricca di elementi di socialità, in linea con una creatività esistenziale che trova nell'arte un momento esemplare e paradigmatico.‎

‎Billè Patrizia‎

‎A Passion for technique. Esperimento e disciplina nei racconti di Katherine Mansfield‎

‎brossura La rivalutazione dei racconti della Mansfield è avvenuta per effetto di una sinergia di impulsi derivati dalla critica femminista, dalla crescente attenzione nei confronti della letteratura modernista e dal fiorire, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, di studi sulla narrativa breve. E' in quest'ultima prospettiva che si pone questo volume, in cui, attraverso una dettagliata analisi testuale che prende in esame buona parte della produzione più matura della Mansfield, si dimostra il suo impegno per la trasformazione ed il perfezionamento di questo genere narrativo, che trova in lei uno dei maggiori artefici della sua nobilitazione.‎

‎Festanti M. (cur.)‎

‎I giorni del tricolore. Cronaca di don Pio Motti degli anni 1797-1812‎

‎ill.‎

‎Catelli N. (cur.)‎

‎Simmetrie naturali. Luigi Malerba tra letteratura e cinema‎

‎br. All'interno del panorama letterario degli ultimi cinquant'anni il profilo di Luigi Malerba si staglia con spiccata individualità: la ricchezza del suo percorso, una sperimentazione tanto incessante quanto lontana da esiti estremi e poco fruibili, si misura soprattutto nel virtuoso equilibrio raggiunto tra una sensibile vocazione affabulatoria e una continua mistificazione del reale (e del verosimile). Queste caratteristiche, dispiegate sia nei romanzi e nei racconti sia nelle scritture per il cinema e la televisione, hanno fatto di Malerba uno dei più interessanti scrittori e intellettuali italiani del secondo dopoguerra (vincitore, peraltro, di prestigiosi premi letterari e alla carriera). Proprio a partire dall'intreccio simbiotico tra cinema e narrativa, tra fantasmi di carta e maschere di celluloide, il "Convegno nazionale di studi Luigi Malerba. La letteratura e il cinema", svoltosi a Parma nel 2009, di cui il presente volume raccoglie gli Atti, ha inteso rendere omaggio alla complessa figura intellettuale dello scrittore parmense.‎

‎D'Angelo Giovanni‎

‎La strana morte del tenente generale Alberto Pollio. Capo di Stato maggiore dell'Esercito. 1° luglio 1914‎

‎ill., br.‎

‎Caturelli Alberto‎

‎Michele Federico Sciacca. Metafisica dell'integrità‎

‎br. La più completa e autorevole opera sul pensiero di Michele Federico Sciacca, autore di oltre sessanta volumi tradotti in molte lingue. L'Autore ricostruisce l'intero percorso del filosofo con rigore storico-critico e profonda partecipazione, mettendone in risalto l'impianto teoretico. L'integralità della persona come centro fecondissimo della ricerca filosofica è la prima fondamentale conquista di Sciacca.‎

‎Viglione Massimo‎

‎1861. Le due Italie. Identità nazionale, unificazione, guerra civile‎

‎br.‎

‎Cima Annalisa‎

‎Le occasioni del «Diario postumo». Tredici anni di amicizia con Eugenio Montale‎

‎ril. Questo libro, che spiega la circostanziata genesi di molte poesie del Diario postumo, è importante su due versanti: fa conoscere aspetti inediti del Montale "privato", e fornisce illuminazioni letterarie sorprendenti. Montale aveva visto in Annalisa l'alter ego che avrebbe voluto essere, scoprendo in sé un sentimento di paternità e, addirittura, di maternità poetica, impensabile anche per i più fedeli ammiratori del poeta che "spesso", tra il 1920 e il 1927, aveva incontrato "il male di vivere". Annalisa Cima che, dopo averla letta, aveva pregato Montale di non pubblicare sul Corriere, nel 1969, la lusinghiera prefazione al suo primo libro di versi, era, per il poeta, la persona giusta per accogliere quel nuovo sentimento di paternità/maternità, e alla quale affidare, anche in sede testamentaria, la propria fama attraverso la cura dell'Opera omnia.‎

‎Morra Gianfranco‎

‎Il cane di Zarathustra. Tutto Nietzsche per tutti. Con un antologia delle opere‎

‎br. La figura del "cane" che nel profondo silenzio della notte ulula e trema suscitando pietà esprime, in "Così parlò Zarathustra", il "dolore" di Nietzsche e anche, secondo Romano Guardini, l'orrore che promana dalla dottrina dell'eterno ritorno, il messaggio che non esiste nulla se non il mondo finito. Nietzsche, sostiene Gianfranco Morra in questo saggio, è acuto nel descrivere l'uomo decadente della modernità, ma si rivela incapace di un progetto positivo di recupero: distrugge ogni fondamento della civiltà europea e cristiana, trovandosi poi del tutto privo di ogni criterio di ricostruzione che non sia quello soggettivo del gioco e dell'arte o, peggio, quello oggettivo della selezione e dell'allevamento. Morra sostiene la necessità di "andare 'oltre' Nietzsche, nel senso che dobbiamo riflettere a fondo sulla perentorietà della sua critica, ma in nessun modo 'con' Nietzsche, nel senso che nulla del suo progetto di recupero appare sensato o realizzabile". Il volume è arricchito da un'ampia antologia dalle opere del filosofo tedesco, la cui scrittura aforistica, allusiva e spesso enigmatica mantiene una forte carica suggestiva. In appendice è illustrata l'enorme influenza che la filosofia di Nietzsche ha esercitato ed esercita sulla cultura contemporanea, nella letteratura, nell'arte, nella musica, nel cinema.‎

‎Lenti Marina‎

‎J. K. Rowling. L'incantatrice di babbani‎

‎br. La vicenda artistica di Joanne Kathleen Rowling non ha precedenti nella storia dell'industria libraria. Mai, prima di lei, un autore era assurto a fama e ricchezza così velocemente e, al tempo stesso, in maniera così estesa e capillare. Nel giro di una dozzina d'anni la scrittrice è passata da un sussidio di disoccupazione pari a 278 sterline al mese a una fortuna stimata in 530 milioni di sterline, diventando un fenomeno editoriale, cinematografico e mediatico. A uno sguardo più attento è possibile scorgere, tuttavia, il sottile filo «magico» che lega gli eventi e capire come i 32 anni che vanno dalla sua nascita alla pubblicazione di Harry Potter e la Pietra Filosofale non siano altro che un lungo terreno preparatorio per tutto quello che verrà superficialmente etichettato dalla stampa anglosassone come una semplice storia «dagli stracci alla ricchezza», ma che in realtà ha tutti gli appassionanti connotati di un racconto fantastico. Un racconto che questo saggio biografico narra in dettaglio grazie a scrupolose e ampie ricerche, dimostrando la fondatezza del vecchio adagio: «Attenti a ciò che desiderate. Perché potrebbe avverarsi...».‎

‎Gulisano Paolo; De Rosa Daniele‎

‎Chesterton. La sostanza della fede‎

‎br. Gilbert Keith Chesterton: il più brillante giornalista dell'Inghilterra del XX secolo, scrittore poliedrico che seppe spaziare dai gialli, dov'era protagonista il suo personaggio più fortunato, il prete-detective Padre Brown, ai saggi storici, dalla politica alla filosofia, il tutto espresso con magnifica leggerezza, con l'uso magistrale del paradosso. Un uomo intenso, appassionato cercatore della Verità, un polemista che finiva per diventare amico dei suoi avversari. Un lucidissimo e profetico interprete della modernità. A ottant'anni dalla sua morte Chesterton è più interessante che mai, e questo libro è la più completa guida al «Chesterton-pensiero» mai pubblicata. Il volume è opera di Paolo Gulisano e don Daniele De Rosa.‎

‎Lévinas Emmanuel; Riva Franco‎

‎L'epifania del volto‎

‎ill., br.‎

‎Picard Max‎

‎L'ultimo volto dell'uomo. Maschere mortuarie da Shakespeare A Nietzsche‎

‎br. L'opera, datata 1959 e l'ultima di Max Picard, viene qui presentata per la prima volta in italiano nel cinquantesimo della morte dell'autore. Alla luce della contemplazione di una serie di maschere funerarie di personaggi celebri, nella prima parte del saggio viene esposta una riflessione sul tema del Mehr, ovvero l'Eccedente, il Più. Nella seconda parte dell'opera l'autore, descrivendo alcuni tratti delle maschere, mostra come il Più conduca l'ultimo volto dell'uomo, irrigidito dalla scomparsa del soffio vitale, ad apparire nella sua purezza, decantato dalla contingenza terrestre e ora collocato in una dimensione superiore.‎

‎Zanotti Bianco Umberto‎

‎La Basilicata. Storia di una regione del Mezzogiorno dal 1861 ai primi decenni del 1900‎

‎brossura‎

‎Noviello F. (cur.)‎

‎Nicola Sole e la sua poesia. Atti del Convegno nazionale di studi lucani (1984)‎

‎ill.‎

‎Benucci Elisabetta‎

‎Paolina Leopardi «Viaggio notturno intorno alla mia camera» (traduzione dal francese dell'opera di X. de Maistre) e altri scritti‎

‎brossura‎

‎Caserta Giovanni‎

‎Giovanni Pascoli a Matera (1882-1884). Lettere dall'Africa‎

‎brossura‎

‎Maspoli Carlo; Conti Giorgio‎

‎Supplemento all'Armoriale Ticinese‎

‎ill., ril.‎

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