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‎Settimelli, Emilio (copertina di Arnaldo Ginna)‎

‎Mascherate futuriste. Travestimenti lirici di Emilio Settimelli‎

‎Prima edizione. CON DEDICA Ottimo esemplare (normali pieghe e piccole sfrangiature all’ampia unghiatura di copertina) pregiato dalla dedica autografa dell’autore alla prima carta seguente il ritratto: «Al “giornale d’Italia” in omaggio Settimelli». Raccolta di scritti vari, prose liriche, pubblicata nella prima collana di Maria Ginanni, a Firenze da «L’Italia Futurista». Dedicatoria alla «contessa Maria Ginanni questo libro d’ambizioni frenetiche [...]». Cammarota, Futurismo, 441.4‎

‎De Goyzueta, Francesco‎

‎La Profana commedia. Poema tragicomico in 34 canti. Con annotazioni del Prof. Giovanni Vaccaro‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Più che buon esemplare (lievi gore d’umido perimetrali alla copertina e qualche segno del tempo). Firma autografa autenticativa dell’autore al colophon. Parodia dell'opera dantesca in chiave antiaustriaca – con tanto di note esegetiche a piè pagina – che ha per protagonista Marinetti. Salaris, Bibliografia, p. 106b; Ead., Storia, p. 87b; Cammarota, Marinetti, Marinettiana II, 28‎

‎Campari, Antonio (a cura di)‎

‎Uomini e macchine. Letture sulla moderna civiltà meccanica scelte e composte da Antonio Campari‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Buon esemplare con lieve mancanza al dorso. Firma autografa di autenticazione dell’autore. Come Mario Morasso, l'autore è uno di quegli esteti e intellettuali che contribuì all'edificazione del mito della macchina e della civiltà industriale, cui molto deve il movimento futurista. Salaris, Bibliografia, p. 6b‎

‎Spiridigliozzi, Fernando‎

‎Uomini del decennale. Edizione per la Lombardia. Disegni di Fernando Spiridigliozzi‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare, ex libris Caproni. Edizione originale in 1000 esemplari. Raccoglie i ritratti dei personaggi ufficiali del fascismo, tutti in stile futurista. La paginazione inizia dal recto della carta incollata al contropiatto anteriore, così da avere come p. 2 la prima di risguardo e via di seguito fino all'ultima incollata al contropiatto posteriore. Cfr. Cammarota, Futurismo, 454.1.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎La tecnica della nuova poesia‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Edizione originale dello scritto poi noto attraverso l'estratto omonimo. Importante assestamento teorico corredato di numerosi esempi tratti da famosi romanzi paroliberi o con arditezze tipografiche, a volte riprodotti in bozza. Introduce il concetto di «accordo simultaneo». Cammarota, Marinetti, 199 (l’estratto)‎

‎Aa. Vv. (Balla, Boccioni, Carrà, Russolo, Severini, Soffici)‎

‎Esposizione di pittura futurista di «Lacerba». Novembre 1913 - Gennaio 1914‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare, fresco e pulito, intatto anche alla copertina. Catalogo della mostra organizzata a cavallo del 1913-14 a Firenze, sotto l’egida della rivista Lacerba. -- «Riproposto a Firenze il sestetto ufficiale dei pittori futuristi già visto a Roma [feb. 1913, Teatro Costanzi], ma con opere diverse [...], o con molte altre (Soffici). Il testo al pubblico lo firma [per la prima volta] anche Soffici, inserito nel cast del Movimento» (NAF). -- Nel biennio 1912-13 di tour dei pittori futuristi in Europa e in Italia, questa tappa fiorentina conclusiva rappresenta il momento della consacrazione futurista di Ardengo Soffici, già presente nella prima collettiva futurista italiana del febbraio 1913 (che seguiva le maggiori tappe del tour europeo) ma qui protagonista con 18 opere (contro le 14 di Carrà e 11 di Boccioni, 10 di Severini, 4 di Balla e 2 di Russolo). Originali tutti i clichés: Boccioni, Testa + Luce + Ambiente; Carrà, Donna + casa + bottiglia...; Russolo, Volumi dinamici; Balla, Plasticità luci X Velocità; Severini, Danzatrice; Soffici, Sintesi pittorica di un paesaggio d’autunno. Il testo introduttivo è il medesimo della collettiva Roma feb. 1913, con le seguenti modifiche riscontrate da Pacini (e riconducibili fino al testo francese di Parigi feb. 1912): l’aggiunta della «pittura dei suoni, rumori e odori» accanto alla «pittura degli stati d’animo» (p. 14 del cat.), assecondando il manifesto di Carrà del settembre 1913; il paragrafo appena precedente la «Conclusione» è di molto snellito, tagliando due capoversi incipitari (p. 15 del cat., e sono «In alcuni dei quadri da noi presentati...» e «Così noi abbiamo realizzato la nostra famosa affermazione del cavallo in corsa...») e i due finali (p. 16 del cat., e sono «Noi andiamo distruggendo ogni giorno ... le forme realistiche ...» e «Così noi rispondiamo alla curiosità grossolana...»). La mostra, tuttavia, è molto diversa da quel gruppo che si sposterà da Roma a Rotterdam nel primo semestre dell’anno. Pacini, Esposizioni futuriste 1912-1918, p. 37-s; Nuovi archivi del futurismo, I, 1913-1914/1‎

‎Aa. vv.‎

‎Mostra di trentaquattro pittori futuristi‎

‎Catalogo originale. Esemplare con il raro inserto di «Elenco delle opere» conservato, in più che buone condizioni di conservazione (minimi difetti al piatto superiore della copertina). Catalogo della prima collettiva futurista alla Galleria Pesaro, in cui — tra le altre cose — esordisce Munari con la ceramica «L’elefante». Opere di F. Azari, L. Balestrieri, G. Balla, Benedetta, U. Boccioni, U. Brescia, A.C. Caligaris, A. Caviglioni, Chitoccapac, G. Costantini, P. Curtoni, M.G. Dalmonte, L. De Amicis, R. De Angelis, F. Depero, G. Dottori, Farfa, L. Fattorello, B. Ferdinando, Fillia, D. Gambetti, A. Gaudenzi, A. Maino, A. Marasco, B. Munari, U. Pozzo, E. Prampolini, P. Rizzo, L. Russolo, F. Sabattini, A. Sassu, M. Sturani, G. Vespignani, M. Zucco. La prefazione – senza titolo e firmata Marinetti, Benedetta, Azari e Fillia – è alternata alle belle riproduzioni da Fillia, Azari, Depero, Prampolini, Balla, Russolo, Boccioni, Dottori: dopo un cappello introduttivo apparentemente inedito, che aggiorna sull’attività futurista del 1927 (Panthomime futuriste, Novatore dancing, palazzo del Corriere Padano a Ferrara, libreria futurista in via Montenapoleone decorata da Baldessari...), il testo corrisponde al manifesto di Benedetta «Sensibilità futurista» (presentato al primo congresso futurista, pubblicato su «L’Ambrosiano» 10.12.1924 e poi in Vetrina futurista 1927). «Prima delle grandi rassegne futuriste milanesi organizzate dalla Galleria Pesaro, fondamentali occasioni per fare di volta in volta il punto sull’evoluzione della ricerca futurista dall’ambito dell’immaginazione ‘meccanica’ (qui prevalente) a quello della proiezione ‘aeropittorica’ e ‘cosmica’» (NAF). Nuovi archivi del Futurismo, I, 1927/11‎

‎Aa. Vv. (Severini, Prampolini, Fillia et alii)‎

‎23 Galerie 23. Peintres futuristes italiens [...] Conférences [...] par F.T. Marinetti de l’Académie d’Italie‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. Catalogo della mostra 27 dic. 1929 - 9 gen. ’30 alla Galerie 23, rue La Boëte, Parigi. A p. [1] elenco degli espositori: Severini, Russolo, Balla, Prampolini, Depero, Marasco, Dottori, Fillia, Pozzo, Ciacelli, Diulgheroff, Munari, Oriani, Sant’Elia, Sartoris. L’importante mostra, voluta da Severini che ne firma la «Préface» (giocata sulla rievocazione dell’esordio parigino del 1912), segna il trionfo dello stesso Severini, di Prampolini (i più rappresentati), di Fillia e del gruppo torinese (Sartoris su tutti come esponente dell’architettura vicino al nume tutelare Sant’Elia) — accanto alle certezze di Russolo, Balla, Depero, Dottori e Munari. Riprodotte opere di: Severini (L’Autobus), Russolo (Bulles de Savon), Balla (Chiffres amoureux), Prampolini (Architecture spirituelle; Benedetta Marinetti), Marasco (Equivalences géometriques), Dottori (Les Voiles), Fillia (Les Amants), Sartoris (Groupe d’édifices pour habitations, boureaux et ateliers), Diulgheroff (L’homme rationnel), Munari (Construire), Oriani (Nature-Morte). -- «Il presente opuscolo è stato inserito nella prima raccolta di cataloghi futuristi in quanto vi figurano opere eseguite avanti il 1916, ma non esposte oppure presentate con dati incompleti (v. Russolo e Severini)» (Pacini) Pacini, Cataloghi futuristi 1912-1918, p. 53-s; Nuovi archivi del futurismo, I, 1929-1930/1‎

‎Fillia [Luigi Colombo] et alii‎

‎Arte futurista. Pittura scultura architettura ceramica arredamento. Mostra d’arte organizzata dallo S.G.U.F.‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Catalogo della mostra 22-31 marzo 1930 ad Alessandria. Curiosa grafica tra déco e scuola di Torino. Elenco degli espositori a p. [3]: Brescia, Diulgheroff, Fillia, Mazzotti, Oriani, Portalupi, Pozzo, Rosso, Saladin, Sartoris, Zucco. Prefazione di Marinetti, che ristampa il testo già edito per il catalogo ‘Trentatré pittori futuristi’ alla Galleria Pesaro (ott. ’29) — quello dove a strapaese e stracittà si contrappone «stracielo!», violento attacco ai novecentisti, agli ex Soffici e Carrà (e Sironi, ridimensionato), e glorificazione dei nuovi pilastri Depero, Prampolini, Dottori, i circumvisionisti napoletani e i pittori milanesi — aggiungendovi un cappello più ampio sul gruppo torinese. Postfazione senza titolo di Fillia, qui sembra in edizione originale, che fa il punto storico sul futurismo legandolo indissolubilmente al fascismo, e chiude esaltando «l’architettura vertice della potenza, della solidità, della ricchezza, del lavoro e del genio di un popolo» e chiedendo più spazio all’avanguardia in architettura. Belle riproduzioni di opere a piena pagina: Fillia (Dramma umano), Pozzo (Danze russe), Diulgheroff (Città grigia; progetto di villa), Oriani, (Residui di romanticismo), Zucco (Avventurieri), Brescia (Composizione), Rosso (Giuocatori di foot-ball), Sartoris (gruppo di centrali editrici), Portalupi (mobili futuristi). Nuovi archivi del futurismo, I, 1930b‎

‎Aa. vv. (Tato, Dottori, Prampolini, Diulgheroff, Fillia, Oriani, Brunas, Thayaht, Balla, Ballelica, Benedetta, Marinetti)‎

‎Prima mostra di aeropittura dei futuristi [...] organizzata da S.E. Marinetti. Omaggio futurista ai trasvolatori‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Fondamentale mostra romana del febbraio 1931, creata per celebrare la prima traversata atlantica organizzata da Balbo a cavallo del 1930-31 e ufficiale atto di nascita dell’«aeropittura». Contiene per la prima volta a stampa il «Manifesto della aeropittura», cui segue il catalogo della piccola ma densa esposizione, dove primeggiano Tato e Dottori, seguiti da Prampolini, quindi a parimerito con due opere cadauno Diulgheroff, Fillia, Oriani, Brunas, Thayaht, e le singole opere di Balla, Ballelica, Benedetta. L’iconografia prevede Dottori («Stormo di aeroplani» e «Sintesi di mare dall’alto-Volo»), il disegno di Prampolini «Eliche», Tato «Aeroplani», e il bello scatto della «Vittoria dell’ala» di Thayaht. Nuovi archivi del futurismo I, 1931/4; Tonini, I manifesti, 246.1‎

‎Aa. vv.‎

‎Mostra d’arte futurista. Aeropittura. Arte sacra [titolo in copertina]‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. Molto raro. Mostra al Ridotto del Teatro Massimo nel marzo 1935. Contiene il testo di Marinetti «L'aeropittura futurista inizia una nuova era della plastica» e il manifesto sull'«Arte sacra futurista» (Marinetti-Fillia). Personali di Fillia e Pippo Oriani (protagonista unico anche dell’interessante sezione del ‘bianco e nero’, dove espone xilografie e disegni), pareti di Prampolini (Crispolti, NAF, sottolinea la novità delle «interviste con la natura»), Dottori e Mino Rosso (sculture), quindi la collettiva con Bruschetti, Tato, Pozzo, Francesco Costa, A. Dal Bianco, Vottero, Carrera, Saladin. Diz. Fut., p. 5a; Nuovi archivi del futurismo I, 1935/4‎

‎Forlin, Corrado, R. Averini, Fasullo, M. Goretti, L. Zen, Caviglioni, U. Veronesi, G. Marcati, E. Morato, A. Giglioli‎

‎Aeropoeti aeropittori di guerra. Gruppo futurista Savarè [...]. Forlin. Averini. Fasullo. M.A. Goretti [...]. 8a [OTTAVA] Mostra di aeropitture di Guerra‎

‎Catalogo originale. CON DEDICA Ottimo esemplare pregiato da invio autografo di F.T. Marinetti sul piatto superiore della copertina: «a Paola Ojetti», la figlia di Ugo Ojetti. Molto raro con autografo. Catalogo della mostra — o «numero unico» (C. Rebeschini in Diz. Fut.) — contiene aeropoesie composte in diversi caratteri tipografici di: C. Forlin, R. Averini, M. Goretti, U. Veronesi, G. Marcati, E. Morato, A. Giglioli. Riproduzioni in bianco e nero delle opere esposte in copertina. Tra i vari stampati pubblicati dal Gruppo futurista Savarè, questo è il più “comune”, forse perché è uno dei primi e fu tirato in un numero di copie più ampio rispetto ai successivi. Nuovi archivi del futurismo I, 1940/9; Diz. Fut., p. 7b‎

‎Aa. Vv. (Ambrosi - Crali - Di Bosso - Dottori - Prampolini - Tato)‎

‎6 Aeropittori futuristi di guerra. Ambrosi - Crali - Di Bosso - Dottori - Prampolini - Tato‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. Raro catalogo della mostra 20-31 dic. 1942. È l’ultima collettiva di aeropittura, e penultima mostra futurista tout court (seguita solo dalla ‘Mostra primaverile futurista’, Savona mar.-apr- 1944). Contiene lo scritto di Marinetti «L’Aeropittura futurista inizia una nuova era della plastica», ricorrente nei cataloghi fin dalla prima apparizione in ‘Stile futurista’ 2 (ago. ’34), qui preceduto dalla nota originale: «Dopo 4 mesi di guerra al fronte russo ora in licenza a Roma inauguro con gioia questa mostra che vuole collaborare alla sicura vittoria contro il disfattismo di molti passatisti nemici del nostro ottimismo italiano novatore». Segue l’elenco delle opere esposte (Tato è il più rappresentato, con 16 opere) e chiude la riproduzione di un quadro di Ambrosi (Crociera atlantica Balbo 1932) in taglio basso della penultima pagina. Aa. Vv., Prampolini, p. 497; Nuovi archivi del futurismo, I, 1942/5‎

‎Aa. Vv.‎

‎Esposizione futurista internazionale inaugurata da Marinetti‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare proveniente dalla biblioteca di Luce Marinetti, come da timbro ex libris alla prima carta. Rarissimo: Iccu registra solo tre esemplari, tutti nel Nord Italia (Braidense, Apice Milano, Asac Venezia); Oclc aggiunge l’esemplare di Getty e quello di Yale. -- Catalogo della mostra nel marzo-aprile del ’22 «nel Salone del Winter Club». Come apertura, un importante scritto militante di Antonio Marasco che dimostra confidenza con l’avanguardia francese e tedesca, e risulta particolarmente adatto a introdurre i manifesti che seguono: «Contro tutti i ritorni in pittura» (Russolo), «Che cos'è il futurismo» (Marinetti, Settimelli, Carli). In catalogo spiccano: Carlo Frassinelli con «Alcune illustrazioni per la “Rivoluzione Grafica” (pubblicazione in corso di stampa [ma sarà «Campo grafico»])», Gino Soggetti, Pino Masnata, Jamar 14, Ivo Pannaggi, Vinicio Paladini, Rougena Zátková, Arnaldo Ginna, Lucio Venna, Volt, pareti dedicate a Cangiullo (numericamente il più esposto) e Rognoni; tra i meno noti, Bolongaro, De Nardis, G. Spina, G. Soldi, Mimì Lazzaro, Res, Pittèri, Alteroi, Togo, Ago, Duilio Remondino, De Gobis, P. Ancarani etc. Una sola opera di Balla, tre di Depero, sei di Prampolini. «... prima di randellare i batraci proponiamo loro un potente rimedio che li allontanerà da tutte le vigliaccherie del dopo guerra. Eccolo: Nell’arte come nella vita, Allenare i muscoli - Amare la lotta - Adorare il nuovo - Centuplicare la Virilità novatrice ... [firmato:] Marasco futurista» Nuovi archivi del futurismo I, 1922/4‎

‎Aa. Vv. (Fillia et al.)‎

‎Futuristi di Torino. Pittura. Scultura‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. «Another important exhibition of the Turin group led by Fillia» (NAF). Raro catalogo della mostra alla Galleria Codebò di Torino nel marzo '32, con le personali di Mino Rosso, Pippo Oriani, E. Alimandi, M. Mori, M. Zucco, e la mostra collettiva comprendente, tra gli altri, Diulgheroff, Pozzo, Saladin, D'Albisola, Fillia. Riproduzioni b.n. di opere (Oriani, La lettrice; Zucco, Composizione; Diulgheroff, Trasparenze musicali; Saladin, La città; Mori, Radio). Raffinata grafica torinese, nel tipico stile di «Città nuova», «Stile futurista» etc. Diz. Fut., p. 816c.; Nuovi Archivi del futurismo I, 1932/8‎

‎Forlin, Corrado, Fasullo, Caviglioni, Zen, Menin‎

‎Futuristi aeropittori di guerra. Gruppo futurista Savarè [...]. Forlin. Fasullo. Caviglioni. L. Zen. Menin. 9a [NONA] Mostra di aeropitture di Guerra in onore del Trasvolatore Italo Balbo‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Ottimo esemplare (traccia di ruggine alla pinzatura), pregiato da invio autografo di Marinetti in copertina; proveniente dalla storica collezione futurista di Giampiero Mughini. Rarissimo con autografo. Raro catalogo della mostra tenutasi al Castello Estense in Ferrara, 1-31 gennaio 1941. Notevole impaginazione futurista, con lo slogan in verticale al mezzo del paginone centrale: «A Inos Ferraro camicia nera futurista del Gruppo ‘Savarè’ caduto ad Alcaniz (Guerra di Spagna)». Testi di Marinetti (L'attività del Gruppo Futurista Savarè), C. Forlin (Arte dinamica del tempo fascista), I. Fasullo (Aeropittura dell'infinitamente grande e dell'infinitamente piccolo), Caviglioni, L. Zen, M. Goretti (La donna e l’aeropittura di guerra), Marga Biesenbach (resoconto dell’8va mostra Savarè a Padova, ott. 1940), U. Veronesi (Arte Vita - Arte Patrie - Arte Politica), R. Averini (Marciare non marcire), alternati alle riproduzioni di opere impaginate a fil di piede o di testa delle pagine: Forlin (Palio di Siena, Carbonia, Battaglia del grano, Italo Balbo, Dinamismo di una famiglia, Ardentismo dei palombari di donne, Sorpresa primaverile del volo, L’astronomo Mattana, Ardentismo del fondatore dell’Impero), Fasullo (Genio fascista di Marconi, Gli ubriachi - Stati d’animo), Caviglioni (Trimotori sopra le torri bolognesi), Zen (Genio fascista di Mussolini, Autoritratto sintetico), Menin (I mitraglieri a passo Uarieu). In ultima pagina una fotografia di Forlin e Marinetti intenti a declamare aeropoesie a Padova. Nuovi archivi del futurismo, I, 1941/1; Buscaroli Fabbri e Ortenzi, I gruppi futuristi Boccioni e Savarè, p. 169; Diz. Fut., pp. 466c-467c‎

‎Boccioni, Umberto‎

‎Grande esposizione Boccioni. Pittore e scultore futurista. Catalogo con scritti di Boccioni e prefazione di Marinetti‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Catalogo della prima mostra postuma al Palazzo Cova, 28 dicembre 1916 - 14 gennaio 1917, registrato da Domenico Cammarota quale libro postumo di Boccioni. Il geniale pittore futurista era morto sotto le armi, ma per un banale incidente a cavallo, il 17 agosto di quell’anno. Commovente scritto prefatorio originale di Marinetti, segue intero «Il dinamismo plastico», denso articolo punto di arrivo della teorica boccioniana, uscito per la prima volta su «Lacerba» (I,24, dicembre 1913) quindi architrave del «Pittura scultura futuriste (dinamismo plastico)»; seguono i giudizi della stampa, 22 riproduzioni b.n. di opere, elenco delle opere. Due fotografie di Boccioni alle prima pagine, un primo piano e l’artista in divisa a cavallo. «La più grande esposizione di opere di Boccioni (quasi 350) è inopinatamente anche la prima retrospettiva della sua opera. [...] un orgoglioso primo atto di autostoricizzazione della creatività futurista» (NAF) Cammarota, Futurismo, 40.3; Pacini, Esposizioni futuriste 1912-1918, p. 50-s; Nuovi archivi del futurismo I, 1916-1917/1‎

‎Aa. Vv. (Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini, Soffici)‎

‎Les Peintres et les sculpteurs futuristes italiens‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. Non comune e prezioso catalogo della mostra olandese della primavera del 1913, organizzata dal Circolo cittadino. Si tratta della prima mostra tout court dove appaiono delle sculture futuriste (e sono la «Compenetrazione di testa, finestra» etc. e lo «Sviluppo di una bottiglia nello spazio», entrambe opere boccioniane). Realizzato sulla falsariga di quello per la «Prima esposizione pittura futurista» Roma febbraio 1913 (Teatro Costanzi / Gall. G. Giosi), di cui traduce il testo «Les exposants au public» (a sua volta minimo aggiornamento del testo introduttivo realizzato per la tournée del 1912 — Pacini segnala le varianti tra i due testi francesi), il catalogo di Rotterdam ne è un perfezionamento: Soffici entra a pieno diritto nel gruppo, anche come firmatario del testo; in catalogo figurano un elenco dei quadri venduti durante la tournée 1912, con relativi compratori (Marinetti, Borchardt, Busoni, Bernheim Jeune, Rothschild, Meyer-See); i prezzi (o il prestatore) delle nuove opere presentate (il più costoso è il «Dynamisme musical» di Russolo, seguito a stretto giro da quadri di Boccioni e Carrà); la nuova sezione dedicata alla scultura; 6 clichées originali delle opere esposte (Boccioni, Elasticité; Carrà, Forces centrifugues; Russolo, Résumé plastiques des mouvements d’une femme; Balla, Une laisse en mouvement; Severini, Hiéroglyphe dynamique du Bal Tabarin; Soffici, Synthèse picturale de la ville de Prato). Tra le altre varianti rispetto alla mostra romana, due quadri di Russolo (Moi mouvementé, Résumé plastique des mouvements d’une femme). La copertina del catalogo, invece, riprende colore e impaginazione del ‘mitico’ catalogo Parigi feb. 1912, ovvero poi della tappa Bruxelles mai-juin 1912, con i quali viene facile a prima vista confonderlo. «Nella nuova formazione a sei sperimentata all’inizio del 1913 a Roma [Galleria Giosi], estesa con Boccioni anche alla scultura, gli artisti futuristi si ripropongono in Europa [...]. In catalogo [...] si esibisce un elenco dei dipinti [con prezzi e] venduti» (NAF) Pacini, Esposizioni futuriste 1912-1918, p. 31-s; Nuovi archivi del futurismo I, 1913/4‎

‎Aa. Vv. (Boccioni, Carrà, Russolo, Severini)‎

‎Der Sturm ... Zweite Ausstellung: Die Futuristen. Umberto Boccioni. Carlo D. Carrà. Luigi Russolo. Gino Severini‎

‎Catalogo originale. In ottime condizioni. In calce al frontespizio indicazione di tiratura «Dritte bis fünfte Auflage des Katalogs» (terza-quinta tiratura), forse legata alla proroga della mostra fino al 31 maggio. Catalogo della mostra organizzata nella primavera del 1912 da Herwarth Walden, direttore di «Der Sturm»; terza tappa della tournée europea dei pittori futuristi, dopo Parigi e Londra. Contiene il «Manifest des Futurismus», il testo «Die Aussteller an das Publikum» – comune a tutti i cataloghi di detta tournée – e il «Manifesto dei pittori futuristi» (tradotto semplicemente come «Manifest der Futuristen»). Editorialmente, il catalogo segue quello di Londra, espungendo chiaramente Balla anche dall’elenco degli artisti in frontespizio (il nome rimane quale firmatario dei testi) e risistemando la numerazione del catalogo a 35 opere complessive con il ‘nuovo’ Russolo che sostituisce l’assente Balla; conforme a Londra anche l’impaginazione degli 8 clichées, i testi e il breve commento che segue le opere. «[...] l’autentico esordio del futurismo in Germania avviene a Berlino, il 12 aprile 1912, con l'apertura alla Galleria Der Sturm della mostra di Boccioni, Carrà, Russolo e Severini» (Diz. Fut.); «[...] seconda mostra [= Zweite Ausstellung] della rivista d’avanguardia ‘Der Sturm’» (NAF). Pacini, Esposizioni futuriste 1912-1918, p. 21-s; Nuovi archivi del futurismo, I, 1912/5; Diz. Fut., p. 516c; Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti e l’avanguardia giuliana (cat. Gorizia 2009), n. 53‎

‎Aa. Vv. (Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini)‎

‎Les Peintres futuristes italiens. Boccioni. Carrà. Russolo. Balla. Severini‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Catalogo della prima collettiva futurista tout court, che inaugura a Parigi la tournée europea dei pittori futuristi nel 1912. Testo in francese «Les exposants au public» – comune a tutti i cataloghi di detta tournée – a firma di Boccioni, Carrà, Russolo, Balla e Severini – che sviluppa le idee esposte da Boccioni nella conferenza sulla pittura futurista al Circolo Internazionale Artistico di Roma il 29 maggio 1911. Segue la redazione in francese del Manifesto dei pittori futuristi (a firma degli stessi). 8 riproduzioni b.n. di opere esposte, due per artista (manca Balla): Severini, Danseuse obsédante, La modiste; Russolo, Souvenirs d’une nuit (e La révolte a chiusura delle illustrazioni); Boccioni, Les adieux, Le rire; Carrà, Les funérailles de l’anarchiste Galli, Cahots de fiacre. Da alcune lettere di Boccioni conosciamo la tiratura, che fu tra le 13.000 e le 17.000 copie (Pacini). -- «L’esposizione di pittura futurista alla Galleria Bernheim Jeune di Parigi, che si svolge dal 5 al 24 febbraio 1912, costituisce il primo appuntamento internazionale del movimento in ambito pittorico [...]. La risonanza all'avvenimento è grande e l'esposizione viene descritta come un grande successo di pubblico [...]. Il catalogo comprende anche un'opera di Balla non presente nell'esposizione oltre a un'importante dichiarazione introduttiva intitolata “Les Exposants au public” [...]» (Diz. Fut.) Pacini, Esposizioni futuriste 1912-1918, pp. 17-19; Nuovi archivi del futurismo, I, 1912/1; Diz. Fut., p. 478c-479a‎

‎Aa. vv. [Boccioni, Carrà, Russolo, Severini]‎

‎The Italian Futurist Painters [tit. in cop.: Exhibition of Works by the Italian Futurist Painters]‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. Catalogo della mostra londinese, seconda tappa della tournée europea dei pittori futuristi. Contiene, in versione inglese, il manifesto di fondazione del futurismo (Marinetti); il testo in inglese «The Exhibitors to the public» – comune a tutti i cataloghi di detta tournée – a firma di Boccioni, Carrà, Russolo, Balla e Severini – che sviluppa le idee esposte da Boccioni nella conferenza sulla pittura futurista al Circolo Internazionale Artistico di Roma il 29 maggio 1911; Pacini evidenza le varianti con la precedente edizione parigina: «a p. 14, dopo il 3° capoverso, sono soppressi 3 capoversi (“Voilà porquoi nous avons dit” ecc.)». Segue la redazione in inglese del Manifesto dei pittori futuristi (a firma degli stessi). Ogni opera è seguita da un breve commento in inglese, che poi verrà tradotto in tedesco nei cataloghi di Walden. Il dipinto di Balla «Lumièrer électrique», mai pervenuto, viene espunto e sostituito dal «Ritratto d’artista» di Russolo (probabilmente in corso di composizione già avanzata del catalogo, dal momento che il nuovo dipinto viene inserito come n. 26A). 8 riproduzioni b.n. di opere esposte, utilizzando i medesimi clichées di Parigi, ma significativamente ridisposti: laddove nel parigino si iniziava con Severini (2 opere), quindi Russolo (1 + 1 in chiusura di cat.), Boccioni e Carrà, qui si comincia con Boccioni e la sequenza iniziale parigina diviene conclusiva, con le due opere di Russolo consecutive e quindi Severini. -- «Seconda tappa della tournée [...] che prosegue con pressoché le medesime opere [...]. In catalogo i testi di quello parigino ma con in più un commento relativo a ogni singola opera esposta» (NAF); «Il successo di pubblico in termini di afflusso è straordinario [...]» (Diz. Fut.); «La mostra, organizzata da Mayer-See, comprende tutte le 35 opere esposte a Parigi con una sola variante: invece della ‘Lampada’ di Balla figura ‘Portrait of the Artist’ di Russolo (n. 26 cat.); le riproduzioni sono le stesse del catalogo parigino, ma sono presentate in ordine diverso» (Pacini) Pacini, Esposizioni futuriste 1912-1918, pp. 19-21; Nuovi archivi del futurismo, I, 1912/3; Diz. Fut., p. 586b‎

‎Carrà, Carlo Dalmazzo‎

‎Mostra personale del pittore futurista Carlo Carrà‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. Raro catalogo della personale di Carrà a Milano, 18 dic. 1917 - 10 gen. ’18: 73 opere dalla fase analitica a quella metafisica. Contiene il notevole ritratto lirico «Carrà» di Paolo Buzzi (qui in edizione originale?), e un testo programmatico originale dell'artista, di memoria e congedo («Fu gioia di amici veri presentaci un dì unti, ma ora [...]), alternato a belle riproduzioni b.n. piena pagina di opere. Pacini, Esposizioni futuriste 1912-1918, p. 52; Nuovi archivi del futurismo, 1917-1918/1‎

‎Depero, Fortunato‎

‎88ma [ottantottesima] Mostra Depero. Pittura e arte applicata 1915-1951. Prima presentazione di pittura nucleare [in copertina: DEPERO DEPERO DEPERO DEPERO DEPERO DEPERO. Rovereto - 11 agosto - 11 settembre 1951]‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Ottimo esemplare pregiato dalla dedica autografa di Depero ala prima carta. Catalogo dell'ottantottesima mostra personale, nell'agosto-settembre a Rovereto. Belle fotoriproduzioni, e scritti di vari. Cammarota, Futurismo, 169.18.‎

‎Depero, Fortunato (cur.), Roberto Marcello Baldessari “Iras” et al.‎

‎VI Esposizione sindacale d'arte a. XV del sindacato interprovinciale fascista belle arti Venezia tridentina. Pittura scultura bianco e nero arte pubblicitaria arte fascista e sportiva mostra del libro‎

‎Raro catalogo originale (nessuna copia in Iccu; 4 localizzazioni in Cbt, cui Oclc ne aggiunge 3 (KhI Firenze, NAL London, Getty). Esemplare più che buono. Mostra del settembre 1937 al Palazzo Scuole Raffaello Sanzio. Segretario del Sindacato interprovinciale tridentino è Depero, che cura buona parte della mostra e del catalogo, firmando l’introduzione/manifesto e due delle notizie sulle mostre retrospettive. Inaugura in questa edizione il premio Caproni «Ala fascista». Una trentina di belle riproduzioni b.n. di opere (tra le quali ‘Plastico Campari’ e ‘La polenta’ di Depero, e ‘Ala fascista’ di Baldessari Nuovi Archivi del futurismo I, 1937/7‎

‎Aa. Vv. (Fillia et al.)‎

‎Aeropittura aeroscultura arte sacra futuriste e mostra postuma Fillia‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. Catalogo della mostra tenutasi al Salone della Gazzetta del Popolo 19 feb. - 15 mar. 1938. Contiene il testo di Marinetti «L'aeroscultura futurista inizia una nuova era della plastica» (per la prima volta in ‘Stile futurista’ 2, ago. ’34), e il «Manifesto dell'arte sacra futurista» (1931). 5 riproduzioni b.n. delle opere esposte, ritratto fotografico b.n. di Fillia a p. 20. -- «Attorno al gruppo torinese, con la novità Nenoff, un ricordo di Fillia [...], una consistente presenza di Oriani, progetti architettonici di Diulgheroff e Mosso, e lavori di diversi ‘aeroceramisti’ liguri. E affluenze diverse: altre liguri, trivenete, marchigiane [i.e. il gruppo Savarè, Acquaviva, Tano, Tato, Monachesi]» (NAF). -- Fillia era scomparso appena trentaduenne nel 1936 a causa di una lunga malattia. Interessanti anche le manifestazioni nel corso della mostra, elencate a p. [1]: inaugurazione di Marinetti, declamazioni di simultaneità dal ‘Poema africano’ a cura della contessa Morozzo della Rocca; il 2 marzo discorso ‘La Madonna del Tambien’ di Frate Ginepro (legionario divisione 28 ottobre) e ‘L’avvenire dello sport femminile’ di Marinetti; il 15 marzo ‘convegno di chiusura’. Nuovi archivi del futurismo, I, 1938/2‎

‎Menin, Mario, raccontato da F.T. Marinetti e Luigi Scrivo‎

‎Mario Menin. Camicia Nera Futurista e primo battaglista del mondo‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Rimozione di timbro ex-libris al piatto, nel complesso bell’esemplare pregiato dall’invio autografo di Marinetti. Proveniente dalla collezione futurista di Giampiero Mughini. Catalogo / monografia sul pittore futur-fascista padovano Mario Menin (1896-1961), arruolato nel futurismo dopo il 1935, quando incontra Marinetti durante la comune militanza presso la divisione «28 Ottobre» in Etiopia. Il testo eponimo di Marinetti, seguito dal manifesto dell’artista «Sentimento e violenza» e dai «Rapporti Mario Menin - Futurismo» di Luigi Scrivo, introduce un catalogo di 24 opere dell’artista che spaziano dai capolavori futuristi ispirati alla guerra d’Africa alle tele “passatiste” del periodo prefuturista («... atmosfere sospese, ... soluzioni stilistiche derivanti dal realismo magico di F. Casorati» per E. Piersensini, voce DBI) fino alle opere più recenti, ispirate dalla più vieta adesione alle parole d’ordine strapaesane della propaganda fascista. Cammarota, Marinetti, n. 234‎

‎Prampolini, Enrico‎

‎Bragaglia [...] 86a Esposizione. Mostra personale di E. Prampolini Futurista. Interpretazione futurista del paesaggio di Capri. Conferenza inaugurale di F.T. Marinetti. Prefazione di Edwin Cerio Sindaco di Capri. [In copertina: Invito. Mercoledì 25 ottobre ore 17 i futuristi Marinetti - Balla - Folgore - Cangiullo - Marchi inaugureranno la mostra futurista caprese di Prampolini ...].‎

‎Edizione originale. Staordinario esemplare: la copia dell’artista e designer Rosa Menni (1889-1975), dal 1920 moglie di Raffaello Giolli (pecetta di invio postale in quarta di copertina: «Sig.na Rosa Menni | corso B. Ayres [sic] 20A. -Milano»); l’esemplare è poi transitato nella storica collezione futurista di Sergio Cereda, e di lì nell’altrettanto storica Collezione Mughini. Minime macchie d’inchiostro alla copertina, lievemente scolorita su dorso e taglio alto, come normale; annotazione d’archivio della collezione Cereda a matita sul piatto superiore («3218»); normale uniforme brunitura delle pagine interne. Rarissimo invito/catalogo della personale “caprese” di Prampolini a Roma, inaugurata il 25 ottobre 1922. Si tratta di un’emissione ad hoc del «Bollettino quindicinale della Casa d'Arte Bragaglia» n. III/72, avvolto in una copertina leggera con al piatto anteriore il testo dell'invito (che prosegue: «Marinetti esporrà la sua nuova invenzione 'Il programma di vita'. Cangiullo esporrà la sua nuova invenzione: la “Poesia pentagrammata”»). In seconda di copertina «Grand Cotillon Futurista diretto da F.T. Marinetti, Cangiullo, Bragaglia, Prampolini, Marchi, Balla, Paladini, Fornari» al Circolo delle Cronache d’attualità nella mezzanotte dello stesso 25 ottobre. In terza di copertina anticipazioni sulla Sala Futurista della Casa Bragaglia: esposizioni di Zatkova, Peeters, Marasco, Togo e i pittori futuristi giapponesi, i cecoslovacchi «Dvetsyls», Balla e il gruppo «Noi» diretto da Prampolini. All’interno elenco delle 40 opere esposte (tempere, acquarelli, disegni), con prezzi, e la lunga prefazione originale di Cerio «Prampolini a Capri», in una versione accorciata: la mostra era stata esposta nel settembre dello stesso anno a Salerno come «1a Esposizione d’arte futurista a Salerno» organizzata da Mario Hyerace e Ugo Abundo, nel cui catalogo relativo compariva lo scritto esteso. -- A dire della rarità: nei «Nuovi archivi del futurismo» viene erroneamente riprodotta solo la copertina del nostro libretto, scambiato per un semplice invito. Nuovi archivi del futurismo, I, 1922/14a‎

‎Prampolini, Enrico‎

‎Enrico Prampolini et les aeropeintres futuristes italiens‎

‎Catalogo originale. Più che buono se non ottimo esemplare. Raro catalogo della personale di Prampolini, che fa da traino alla mostra delle aeropitture futuriste. Contiene il «Manifesto dell'aeropittura» (Marinetti et alii), e riproduzioni b.n. di opere di Dottori, Fillia, Benedetta, Rosso, Oriani, Diulgheroff, Tato, Munari. Pregiata grafica ‘torinese’ (certificata dallo stabilimento tipografico ARS) nel solco della rivista «Città nuova» e che sarà tipico del mensile «Stile futurista» e del catalogo della «Prima mostra di plastica murale». Interessante l’edizione del manifesto aeropittorico, con le date del maggio 1926 (Prospettive di volo di F. Azari), settembre 1929 (decorazione aeroporto di Ostia per G. Dottori) e gennaio/febbraio 1931 (pubblicazione del manifesto). «Importante riproposizione internazionale ... Complementare al catalogo della mostra ‘Les cahiers jaunes’ 1, Paris 1932» (NAF) Cammarota, Marinetti, 161; Diz. Fut., pp. 4c e 920c; Nuovi archivi del futurismo I, 1932/5‎

‎Prampolini, Enrico‎

‎XLI Mostra della Galleria di Roma con le opere del pittore futurista Enrico Prampolini. [In cop.: Confederazione Fascista Professionisti e Artisti. Mostra del pittore Enrico Prampolini‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare proveniente dalla collezione Giampiero Mughini. «Antologica fondamentale per una rappresentazione del lavoro di Prampolini da fine anni trenta, nell’ambito delle prospettive d’‘idealismo cosmico’ di cui è protagonista; corredata di un importante catalogo che ne offre un’articolazione tematica» (NAF). -- Raro catalogo della personale di Prampolini nel febbraio-marzo 1941. Prefazione originale di Marinetti, premessa originale dell’artista, 6 opere riprodotte b.n. (Organismo umano 1928, Itinerario plastico 1929, Maternità cosmica 1929, La fabbrica dell’emozione 1930, Apparizione dell’essere unicellulare 1935, Figura nello spazio 1939, Automatismo polimaterico 1940, Rarefazione siderale 1940), elenco delle 86 opere esposte. Nuovi archivi del futurismo, 1941/3‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Fondazione e manifesto del futurismo (Pubblicato dal «Figaro» di Parigi il 20 febbraio 1909) [SECONDA EDIZIONE, PRIMA TIRATURA]‎

‎Seconda edizione italiana in questo formato, prima tiratura. Più che buon esemplare, con un sobrio e professionale intervento di restauro alla giuntura del bifolio Seconda edizione del testo integrale (comprensivo di «Prologo» o «Fondazione» seguito dal «Manifesto») nel formato volantino a bifolio, tipico dei manifesti futuristi. Prima edizione sotto l’egida della «Direzione del Movimento Futurista», segue l’edizione stampata dalla Poligrafia italiana tra 1910 e 1911, nello stesso formato, senza indicazioni editoriali (in calce appare solo la firma di Marinetti in qualità di «direttore di “Poesia”»). Il testo è ovviamente datato in sottotitolo 20 febbraio 1909, ma questa edizione fa parte della «ristampa» annunciata da Marinetti a Francesco Balilla Pratella in una lettera datata primo maggio 1913, che vale dunque come “terminus post quem” (nonostante la data «fine 1911 / 1912» indicata nella bibliografia di riferimento compilata da Paolo Tonini). -- Esiste un’ulteriore ristampa non dichiarata da collocare post 1919, che si differenzia da questa stampa solo per: l’assenza del punto fermo a chiudere la riga del sottotitolo; l’indirizzo dello stampatore Taveggia, in piccolissimo al piede dell’ultima pagina, indicato nella ristampa al civico 1 di via Ospedale (si veda Coronelli, Spigolature). Coronelli, The Futurist Manifestos of 1909 (IYFS 10, 2020: 3-34), p. 21-s; Versari, The Letterhead (in Futurism: a Microhistory: 91-115), pp. 99-s e nota 24; Tonini, I manifesti del futurismo italiano, 1.24; Coronelli, Spigolature bibliografiche sui manifesti (ALAI 2, 2016: 59-77), p. 67-s‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Fondazione e manifesto del futurismo. (Pubblicato dal «Figaro» di Parigi il 20 febbraio 1909) [PRIMA EDIZIONE]‎

‎Prima edizione italiana in questo formato. Ottimo esemplare (normali lievi segni del tempo perimetrali, con piccole mancanze sul bordo esterno delle pagine — ben lontane dal testo). Per la prima volta in questo volantino a bifolio — il formato tipico dei manifesti futuristi — appare il testo del «Manifesto del futurismo» completo dell’ampio prologo narrativo che comincia con «Avevamo vegliato tutta la notte — i miei amici ed io — sotto lampade di moschea dalle cupole di ottone traforato…». Il «Manifesto del futurismo» fu pubblicato per la prima volta all’inizio del febbraio 1909, in un depliant / lettera circolare stampato in inchiostro blu che principiava direttamente con il primo dei nove punti del manifesto. Poco dopo veniva stampato invece il testo completo del prologo introduttivo, sulla rivista di Marinetti «Poesia», come introduzione ad alcuni libri delle Edizioni di «Poesia» e sul «Figaro» del 20 febbraio. Parallelamente compariva sul vari quotidiani e riviste non futuristi, e nei mesi successivi del 1909 verrà ristampato molte volte: mai, però, come volantino a bifolio. Le ultime ricerche hanno dimostrato che questo volantino — ovvero il primo a contenere il testo completo nella sua forma definitiva — non fu stampato prima del gennaio 1910: «[…] only the serate of 1910 provided Marinetti with a compelling reason for printing the very first leaflet bearing the full text of “Foundation and Manifesto of Futurism” in Italian, i.e. “Fondazione e Manifesto del Futurismo (pubblicato dal “Figaro” di Parigi il 20 febbraio 1909)”. A new way of distributing leaflets in theatres complemented the traditional mailing system used to distribute manifestos until then. […] In early 1910, Marinetti undertook a fresh attempt at conquering the Italian public by means of a series of serate futuriste. He therefore had the Foundation and Manifesto of Futurism printed as a leaflet in a high print run, all headed “published in Le Figaro on 20 February 1909.” This third launch of Futurism relied heavily on the success of the front-page article in Le Figaro, which from now on was exploited to the full. In the next thirty years, Marinetti never ceased to emphasize, usually in large bold letters, that his foundation manifesto had been heralded to the world in the prestigious French newspaper» (Coronelli, pp. 28-9). Coronelli, The Futurist Manifestos of 1909: Dates and Editions Reconsidered (IYFS 10, 2020: 3-34) fig. 4 p. 23 & passim; Tonini, I manifesti, 1.14 (con data 1909)‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Manifeste du futurisme (Pubblié [sic, per “publié”] par «Le Figaro» le 20 Février 1909)‎

‎Seconda edizione francese in questo formato. Ottimo esemplare (normale lieve brunitura perimetrale, minime sfrangiature al piede con piccola mancanza all’angolino, ben lontana dalla parte a stampa). Seconda edizione del testo integrale (comprensivo di «Prologue» seguito dal «Manifeste») nel formato volantino a bifolio, tipico dei manifesti futuristi. Prima edizione sotto l’egida della «Direction du Mouvement Futuriste», segue l’edizione stampata dalla Poligrafia italiana tra 1910 e 1911, nello stesso formato, senza indicazioni editoriali (in calce appare solo la firma di Marinetti in qualità di «Directeur du “Poesia”»). Il testo è ovviamente datato in sottotitolo 20 febbraio 1909, ma questa edizione fa parte della «ristampa» annunciata da Marinetti a Francesco Balilla Pratella in una lettera datata primo maggio 1913, che vale dunque come “terminus post quem” (nonostante la data «fine 1911 / 1912» indicata nella bibliografia di riferimento compilata da Paolo Tonini). Si distingue particolarmente dalla prima (che è molto rara) per l’errore macroscopico in sottotitolo: «pubblié» invece di «publiè». Coronelli, The Futurist Manifestos of 1909 (IYFS 10, 2020: 3-34), p. 21-s; Versari, The Letterhead (in Futurism: a Microhistory: 91-115), pp. 99-s e nota 24; Tonini, I manifesti del futurismo italiano, 1.23; Coronelli, Spigolature bibliografiche sui manifesti (ALAI 2, 2016: 59-77), p. 67-s‎

‎Aa. vv. (Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini)‎

‎La Pittura futurista. Manifesto tecnico [SECONDA EDIZIONE]‎

‎Seconda edizione. Ottimo esemplare. Ultima edizione del manifesto in formato volantino, è in realtà la prima a uscire sotto l’egida della «Direzione del Movimento Futurista», preceduta solo dall’edizione stampata da Poligrafia italiana nel 1910 (in diverse tirature varianti) e rilasciata dagli «Uffici di “Poesia”». A dispetto della data in calce «11 aprile 1910» — che è la data originaria di composizione del testo — questa edizione appartiene alla «ristampa» annunciata da Marinetti a Francesco Balilla Pratella in una lettera datata primo maggio 1913, che vale dunque come “terminus post quem” (nonostante la data «fine 1911 / 1912» indicata nella bibliografia di riferimento compilata da Paolo Tonini). In ultima pagina compare l’organigramma della Direzione del Movimento Futurista, suddiviso nelle sezioni di Poesia, Pittura, Musica, Scultura, Azione Femminile, Arte dei Rumori. Tonini, I manifesti del futurismo, 9.7‎

‎Aa. Vv. (Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini)‎

‎Manifesto dei pittori futuristi [PRIMA EDIZIONE, SECONDA TIRATURA]‎

‎Prima edizione, seconda tiratura. Ottimo esemplare (lievissima brunitura al margine esterno delle pagine). Seconda e definitiva tiratura del «Manifesto dei pittori futuristi», atto di nascita del gruppo artistico del futurismo. In questa tiratura il gruppo dei cinque artisti è aggiornato con le firme di Gino Severini e Giacomo Balla, che entrano i sostituzione dei due membri originari, Romolo Romani e Aroldo Bonzagni, i quali lasciarono il gruppo uno dopo l’altro tra marzo e maggio 1910. Rispetto alla prima tiratura, stampata senza data nella seconda metà del febbraio 1910 e con le due firme poi dimissionarie, viene cassata la frase «Noi non invochiamo certo la materiale distruzione dei musei, come grossolanamente capirono gli stupidi detrattori del futurismo [...]», sostituita da «[religione del passato] alimentata dall’esistenza nefasta dei musei». «Romolo Romani and Arolodo Bonzagni, one after another, left the group between March and May 1910, to be replaced, respectively, by Gino Severini and Giacomo Balla. Consequently, Marinetti ordered a reprint of the “Manifesto dei pittori futuristi” with the names of the signatories revised. He used the same plates as in the first printing, except for a major interpolation at the beginning of the text, a few other minor changes here and there, and the bottom lines of the last page with the new names in the — now definitive — quintet of the Futurist Painters. Furthermore, the “Redazione di Poesia” became “Uffici di Poesia”, and the date “11 February 1910” was added at the foot of the last page. Contrary to what is asserted in all the studies on the subject, this updated reprint of the manifesto leaflet did not coincide with the actual changes in the composition of the group. Several documents, which I shall examine more thoroughly below, show that the reprint of the “Manifesto dei pittori futuristi” did not take place before September 1910; there is even an off-chance that it may have taken place a whole year later, in preparation for a new series of serate to take place in the first half of 1911» (Coronelli). Coronelli, The Futurist Manifestos of Early 1910 (IYFS 12, 2022, in print), fig. 1b & Appendix 2; Tonini, I manifesti del futurismo, 4.2‎

‎Aa. vv. (Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini)‎

‎Manifesto dei pittori futuristi‎

‎Seconda edizione. Seconda edizione ma prima pubblicata sotto le insegne della «Direzione del Movimento futurista». Testualmente conforme alla tiratura definitiva della prima edizione, che vedeva Balla e Severini tra i firmatari e alcune non banali modifiche testuali. -- A partire circa dal maggio 1913 Marinetti ordinò alla nuova tipografia, con cui lavorava dal 1912, una nuova edizione di tutti i principali manifesti usciti nel periodo fondativo 1910-1911: oltre a questo dei pittori, il manifesto di fondazione, il manifesto tecnico sulla pittura, i due manifesti sulla musica e sui musicisti. La nuova edizione aggiorna la grafica a quella in uso in quel momento — mantenendo generalmente una stretta identità formale con la serie già uscita — ed esce con le insegne editoriali della «Direzione del Movimento futurista» (suddiviso nelle sezioni di Poesia, Pittura, Musica, Scultura, Azione Femminile, Arte dei Rumori), denominazione coniata già nel tardo 1911 ma impiegata massicciamente proprio a partire da questo rinnovato slancio editoriale dei manifesti futuristi. Tonini, I Manifesti, 4.3 (ma datazione erronea al 1911/12)‎

‎Pratella, Francesco Balilla‎

‎La Musica futurista. Manifesto tecnico [PRIMA ED., SECONDA TIRATURA]‎

‎Prima edizione nella seconda tiratura. Ottimo esemplare. La seconda tiratura si distingue dalla prima per pagina 1, terzo capoverso, che comincia con «Siamo dunque alla finestra di un manicomio glorioso»; in ultima pagina, tra i poeti futuristi è presente Federico De Maria. Nei più approfonditi repertori consultati (Tampieri; Tonini) non è interpretata correttamente la successione delle diverse tirature di questo manifesto. Si tratta del secondo manifesto pratelliano, preceduto dai «Musicisti futuristi» e seguito dalla «Distruzione della quadratura» pubblicato solo nel volume «Musica futurista». Tampieri, Pratella (1995), n. 39 (con imprecisioni); Tonini, I manifesti del futurismo italiano, n. 30 (con imprecisioni)‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Supplemento al Manifesto tecnico della Letteratura futurista‎

‎Manifesto di cm 23x29, pp. [4]. Edizione originale. Oltre agli 8 punti di supplemento, la parolibera «Battaglia. Peso + odore». Cfr. Cammarota, Futurismo, Manifesti, 16. Tonini, I manifesti, 51.1‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso.‎

‎Supplément au Manifeste technique de la Littérature futuriste‎

‎290x230 mm, un bifolio per pp. [4]. Prima edizione in francese, uscita in contemporanea a quella italiana. Cfr. Tonini. I manifesti, 51.2‎

‎Boccioni, Umberto‎

‎Manifesto tecnico della scultura futurista‎

‎Edizione originale. Esemplare con il testo appartenente alla rara prima, corretta tiratura (identificabile a colpo d’occhio dal fatto che l’ultimo rigo della prima pagina termina perfettamente giustificato al lato destro), con la sottoscrizione tipografica stampata a destra al piè dell’ultima pagina. In ottime condizioni (segni di piegatura in quattro parti con lieve usura terminale, particolarmente evidenti in quarta). «La data di nascita della scultura futurista è, di fatto, coincidente con quella del “Manifesto tecnico” lanciato [con data] 11 aprile 1912, da Umberto Boccioni, unico lucido teorico della disciplina e suo principale esponente [...]» (Diz. Fut., p. 1047b). Il manifesto sembrerebbe stato effettivamente diffuso a partire dal settembre 1912, secondo le ricerche di Lista (Le Futurisme 2015 p. 384) sostanziate dalla rassegna stampa in D’Ambrosio, NAF 2, p. 612a. -- «In the summer and fall of 1912, Boccioni focused on the problem of the interaction between perception, emotion, and representation. [...] One of the major sources for this evolution in those months was his decision to extend his Futurist experimentation in the field of sculpture. He wrote a manifesto devoted to this art, which was officially dated April 1912 but was not distributed until after the end of the summer. In June, back in Paris from their European travels with the itinerant Futurist show, Boccioni and Marinetti visited the studio of Medardo Rosso. [...] in reality the manifesto relied on what Soffici had said about Rosso much earlier, in 1909. [...] Sculpture allowed Boccioni to reconsider the relationship between the subject and the surrounding environment and to deepen his study of materiality. He experimented with the insertion of different materials in the sculpture’s body (glass, a wig, a real windowpane, and so on) [...]» (Versari, ed., Boccioni: Futurist Painting Sculpture, Getty 2016, pp. 44-45). Tonini, I manifesti del futurismo italiano, n. 44.1; D’Ambrosio, Nuovi archivi del futurismo 2, n. 1912/76; Cammarota, Futurismo, Manifesti, 13‎

‎Boccioni, Umberto.‎

‎Manifeste technique de la sculpture futuriste‎

‎Prima edizione in francese. Ottimo esemplare. Celebre manifesto di Boccioni - uno dei capisaldi tecnici del primo futurismo - nella versione francese, uscita in contemporanea a quella italiana. Tonini. I manifesti, 44.2‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Manifesto tecnico della letteratura futurista‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare (normale uniforme brunitura). Uno dei manifesti essenziali della teorizzazione futurista, racchiude e anticipa concetti poi sottolineati autonomamente p. es. nel manifesto «L’arte dei rumori» di Russolo, ne «La pittura dei suoni, rumori, odori» di Carrà oppure ne «La ricostruzione futurista dell’universo» di Balla e Depero. Diz. Fut., p. 639c e s.; Cammarota, Futurismo, Manifesti, 14‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso.‎

‎Manifeste technique de la littérature futuriste‎

‎Prima edizione in francese. Edizione contemporanea a quella italiana. Fondamentale manifesto che codifica le regole della nuova scrittura dell’avanguardia, costituisce uno dei testi teorici fondamentali della svolta parolibera concretizzata pienamente solo nel 1913 e finalmente con «Zang tumb tuuum» (pubblicato al principio del 1914). Sono note due tirature, senza priorità particolare, impresse con diversi caratteri per quanto riguarda i grassetti nel testo, che comportano dunque una mise en page leggermente diversa. Per il resto apparentemente uguali, compresi i più minuti dettagli della sottoscrizione tipografica (A. Taveggia - S: Margherita 7 - Milano). Tonini, I manifesti, 45.2 (non specifica varianti)‎

‎Carrà, Carlo Dalmazzo.‎

‎La Pittura dei suoni, rumori, odori. Manifesto futurista [PRIMA TIRATURA]‎

‎Prima edizione, prima tiratura. Ottimo esemplare. In quarta pagina il catalogo dei «Manifesti del Movimento futurista» fino ad allora pubblicati, il che consente di stabilire di volta in volta la tiratura alla quale appartiene il singolo esemplare. I repertori specialistici consultati non distinguono le diverse tirature.‎

‎Carrà, Carlo Dalmazzo‎

‎La Peinture des sons, bruits et odeurs. Manifeste futuriste‎

‎290x230 mm, un bifolio per pp. [4]. Edizione originale, prima tiratura. Si tratta della versione integrale francese del corrispettivo italiano. Cfr. Tonini. I manifesti, 62.2‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎L’Immaginazione senza fili e le parole in libertà. Manifesto Futurista‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Uno dei manifesti letterari fondamentali di Marinetti, caposaldo teorico del paroliberismo. Ultimato senz’altro nel maggio del 1913, è inviato per lettera da Carrà a Soffici con data 20 maggio 1913, e detto «non ancora distribuito ad alcuno» (Archivi del futurismo 1958, p. 267-8). Cammarota, Futurismo, Manifesti, 20; Tonini, I manifesti, 58.1‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎L’Imagination sans fils et les mots en liberté. Manifeste Futuriste‎

‎Prima edizione francese. Ottimo esemplare. Uno dei manifesti letterari fondamentali di Marinetti, caposaldo teorico del paroliberismo. Ultimato senz’altro nel maggio del 1913, nella sua versione italiana fu inviato per lettera da Carrà a Soffici con data 20 maggio 1913, e detto «non ancora distribuito ad alcuno» (Archivi del futurismo 1958, p. 267-8). «In questa versione manca il paragrafo finale in cui è precisato che le parole in libertà richiedono la sensibilità di un declamatore futurista» (Tonini). Tonini. I manifesti, 58.2‎

‎Russolo, Luigi‎

‎L’Arte dei rumori. Manifesto futurista‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Il celebre manifesto rumorista qui nel testo italiano (fu diffusa contemporaneamente anche una versione francese come «Art des Bruits»). Contiene un intervento parolibero di Marinetti. Tonini, I manifesti, 55.1‎

‎Russolo, Luigi‎

‎L’Art des bruits. Manifeste futuriste‎

‎Prima edizione, versione francese (uscì in contemporanea a quella italiana). Cfr. Tonini. I manifesti, 55.2‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso.‎

‎Le Music-hall. Manifeste futuriste. Publié par le «Daily Mail» 21 Novembre 1913‎

‎Prima edizione francese. Ottimo esemplare (normale leggera brunitura). 290 x 230 mm, un bifolio per pp. [4]. Prima edizione autonoma, in francese (uscita in contemporanea a quella italiana). Il primo manifesto futurista sul teatro, con il punto 5 interamente parolibero. Cfr. Tonini, I manifesti, 65.4. Assenti in questa versione, per ovvi motivi di pubblico di destinazione, i riquadri-reclames per Lacerba e Sprovieri presenti nella versione italiana. Tonini, I manifesti, 65.4‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Il Teatro di varietà. Manifesto futurista. Pubblicato dal «Daily Mail» 21 Novembre 1913‎

‎Edizione originale, in italiano; prima tiratura. Ottimo esemplare. La prima tiratura si distingue da una ristampa apparentemente identica (ma realizzata a partire almeno da qualche mese di distanza) grazie all’indirizzo dello stampatore Taveggia, stampato in piccolissimo al piede dell’ultima pagina, che prima è in via Santa Margherita, mentre successivamente è in via Ospedale 3: «[...] il cambiamento di indirizzo dello stabilimento Taveggia da via S. Margherita a via Ospedale dovrebbe essere localizzato tra la fine del 1913 e i primi mesi del 1914» (Coronelli, Spigolature). Mario Sironi parla del manifesto in una lunga lettera a Boccioni in data 15 ottobre 1913 (Archivi del futurismo 1958, pp. 297-9). -- Il «Teatro di varietà» è primo manifesto futurista sul teatro, tutto incentrato sull’antiaccademismo, la sintesi (= brevità) e la spontaneità. Interessante la menzione del «Daily Mail» in sottotitolo, evidentemente a scopo promozionale dato che il lancio fu invece su «Lacerba» I.19 (1° ott. 1913). Il giornale fiorentino è comunque omaggiato con un riquadro-réclame impaginato a lato del sottotitolo e voltato di 90°, cui risponde a specchio sull’altro lato réclame della Galleria Permanente Futurista [Sprovieri] di Roma (soluzione qui inaugurata e che tornerà in qualche altro manifesto). Tonini, I manifesti, 65.3 (non distingue varianti); Coronelli, Spigolature bibliografiche sui manifesti (ALAI 2, 2016: 59-77), p. 67-s‎

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