|
Dobricic S. (cur.); Acri M. (cur.)
Creative cities. Which (historic) urban landscape
ill., br.
|
|
Riccini R. (cur.)
Frid 2017. Sul metodo/sui metodi. Esplorazioni per le identità del design
brossura Che senso ha, oggi, proporre una discussione sulle metodologie della ricerca in design, in un mondo di mutamenti rapidi e imprevedibili, in una situazione che sembra richiedere flessibilità e astuzia, intuizione e azzardo più che il rigore di strumenti consolidati? Per rispondere a queste domande, la terza edizione di Frid - Fare ricerca in design ha messo a confronto dottorandi, dottori di ricerca e studiosi sul tema dei metodi. Al plurale. Non per rincorrere modelli normativi, ma per esplorare i diversi modi di ricercare nei vari contesti e per individuare le sfaccettature nelle quali si mostra oggi la disciplina del design. Proprio nel momento del successo planetario del design, mentre la disciplina sembra avere contorni sempre più sfuggenti, il Forum affronta i temi della ricerca finalizzata a produrre nuova conoscenza nel campo del design. Attraverso i racconti dei giovani ricercatori - e con l'aiuto dei docenti, che si confrontano su parole chiave contrapposte - Frid prova a capire come il design, attraverso la ricerca e le sue pratiche, fissare i propri presupposti, il proprio campo di azione e, appunto, i propri metodi di lavoro. Metodi rigorosi, coerenti e precisi, ma al tempo stesso duttili e aperti di fronte alle trasformazioni di un mondo tanto diverso da quello delle origini della disciplina, alla metà del secolo scorso.
|
|
Autori vari
The size effect. A journey into design, fashion and media
Curatori: Antonella Mascio, Roy Menarini, Simona Segre Reinach, Ines Tolic.
|
|
Evans C. (cur.); Vaccari A. (cur.)
Il tempo della moda
br. Pochi fenomeni esprimono in modo preciso la nozione di tempo come la moda. Per definizione la moda deve sempre essere attuale, ma la sua relazione con il tempo non si limita al presente. Al contrario, nella moda entrano in gioco e si mescolano diverse concezioni del tempo. Il libro individua tre qualità principali del tempo in relazione alla moda: industriale, antilineare e ucronico. La prima sezione riflette sul modo in cui l'industria della moda crea e misura i propri tempi, come stagioni, anni, decenni. Indaga il concetto di modernità e analizza la sfida tra Zeitgeist della moda e storicismo. La sezione antilineare è dedicata alla particolare concezione circolare o labirintica del tempo della moda. Oggetto della sezione sono i modi in cui passato e presente sono al centro di un continuo lavoro di ricostruzione e ricombinazione nelle forme di nostalgia e revival. La terza e ultima sezione, dedicata all'ucronia, è un'esplorazione dell'immaginario e della fantasia della moda, con la sua predisposizione a fare previsioni di tendenza e a ingannare il tempo e i processi dell'invecchiamento. Ogni sezione comprende un'introduzione che guida il lettore nell'articolazione del discorso e ne illustra le varie connessioni. Il libro mette insieme testi chiave sulla materia, con un approccio interdisciplinare che spazia dalla filosofia alla storia, dai media al design della moda, in un arco temporale che va dal XIX secolo al presente. L'ampia varietà di fonti usate comprende libri e cataloghi di mostre, articoli scientifici e giornalistici, interviste e autobiografie. Il libro è pensato per tutti coloro che intendono comprendere uno dei meccanismi più affascinanti della moda: la sua relazione con il tempo. Si propone inoltre come una lettura critica fondamentale per chi studia la moda, la sua storia, i suoi processi creativi e la sua commercializzazione.
|
|
Maddaluno Paola
Progettazione aperta. Lo stilista-organico nel fashion design. Ediz. illustrata
ill., br. Uno snodo decisivo nella vicenda della moda contemporanea. Il passaggio dall'epoca dello Stilismo - fine anni Settanta - animata da personalità come Gianfranco Ferré e Gianni Versace, che operano da stilisti-registi, agli scenari del presente, segnati dalla ricerca di figure come Alessandro Michele e Demna Gvasalia, Hussein Chalayan e Iris van Herpen. Questi fashion designer ripensano il proprio lavoro, intendendo il processo creativo come un'esperienza aperta, mobile, orizzontale, capace di contaminarsi con paradigmi estetici e saperi diversi, fino a compiere sintesi inattese e originali. Nascono così abiti fondati sul ricorso ad artifici legati alla tradizione delle avanguardie artistiche del Novecento come il collage e l'assemblage; e basati sulla volontà di saldare craftsmanship e nuove tecnologie. Tra i profeti di queste nuove geografie, una tra le voci più severe e, insieme, visionarie della moda del XX secolo: Issey Miyake. Intorno a questi paesaggi culturali sorprendenti ruota Progettazione aperta. Che vuole "interrogare" la moda di oggi in una prospettiva ancora poco esplorata.
|
|
Bersano Giorgio
Post-design
br. Negli ultimi anni il design ha messo a punto eclettici scenari governati da una frammentazione delle pratiche e da una moltiplicazione delle aree lontane da ogni consolidata tradizione del progetto, dando così origine a un contraddittorio contesto che Post-design si è proposto di esaminare. Non c'è dubbio che il design sia ormai onnipresente perché strumento di definizione di ogni aspetto della vita quotidiana; in apparenza coerentemente con i presupposti di quella società estetica teorizzata dalle avanguardie del Novecento ma in realtà in funzione delle strategie dello sviluppo economico. Da dimensione minoritaria della cultura e della produzione seriale, il progetto si è trasformato in componente strategica di una economia post-fordista che ne ha progressivamente sfruttato la capacità di innovazione, utilizzata dal marketing come strumento utile alla costruzione del valore economico di prodotti messi in circolo dagli attori dell'economia globale.
|
|
Giacomelli Alberto
Bauhaus absconditum. Arte, corpo e mistica alle radici del Modernismo
ill., br. Il centesimo anniversario del Bauhaus (1919-2019) rappresenta un'occasione preziosa per riflettere sulla natura e sull'eredità di uno dei fenomeni più dinamici e significativi che abbiano animato la sperimentazione artistica del Novecento. Nonostante la ricchezza e l'ampiezza di studi sull'argomento, un vasto orizzonte culturale sul quale l'istituzione del Bauhaus si staglia è rimasto per lo più inesplorato. Si tratta dello sfondo costituito dall'esperienza mistica, spirituale e insieme sensibile e corporea che stimola e permea non solo il complesso panorama artistico del primo Novecento, ma anche, direttamente, la visione creativa, innovativa, provocatoria e insieme didattica e formativa della scuola fondata da Walter Gropius. Attraverso l'analisi dell'opera artistica, della riflessione teorica e delle pratiche di vita di Vasilij Kandinskij, Johannes Itten e Paul Klee, il presente lavoro si propone di mettere in luce quegli elementi simbolici, ineffabili, "fantastici", "lirici", non concettualizzabili che il razionalismo artistico ha cercato di dominare e reprimere e che invece si sono rivelati a esso coessenziali, innervando di sé anche la visione pragmatica del Bauhaus.
|
|
Autori vari
Gender & design. Positionen Zur Vergeschlechtlichung in Gestaltungskulturen
Curatori: Tom Bieling.
|
|
Ambrosio Alberto
Dio tre volte sarto. Moda, chiesa e teologia
br. La riflessione si apre con una prima presentazione teologica del vestito e della moda a partire dalla Sacra Scrittura, da alcuni testi della Tradizione cristiana e infine da un discorso agli stilisti di Papa Pio XII. I primi capitoli si concentrano sull'analisi filosofica e teologica del vestito e della moda, segue una riflessione etica della moda nel mondo contemporaneo. Il vestito è al contempo casa comune, di cui il contemporaneo deve prendersi cura, e l'abito del proprio vicino, dell'altro, a cui non si può non prestare attenzione. Le riflessioni finali aiutano a ripensare il vestito e la moda, nelle loro valenze reali, etiche e infine metaforiche. Infatti il sistema moda influenza il pensiero diventandone una potente metafora. Prefazione del Cardinale Gianfranco Ravasi.
|
|
Francesco Galli
«Design» is power. The dark side. Critical thinking through negotiation, politics and leadership
Autori: Francesco Galli.
|
|
Russo Dario
Vanità e socialità nel design. Icone e paradossi
brossura Dov'è finito il good design? Cosa ne è stato del Bauhaus, degli Eames, dei Saarinen, della Scuola di Ulm, del design italiano degli anni d'oro, quello dei maestri? Nel terzo millennio, il design - molto di quello che furoreggia alle mostre o sulle pagine patinate delle riviste - non sembra dare un sostanziale contributo alla qualità della vita quotidiana, non punta sull'innovazione. Il design, oggi, ha perso vocazione sociale. Non affronta i problemi cruciali del nostro tempo, come la razionalizzazione delle risorse o lo smaltimento dei rifiuti. Non offre soluzioni né strategie. Incorpora simboli immaginari, linguaggi, che magnificano merci rendendole irresistibili. Ciò che conta, soprattutto, è far parlare di sé, nel bene o nel male, e vendere. Il prodotto è uno schermo su cui proiettare storie; è diventato design pulviscolare: gadget, gingillo, obsolescenza programmata.
|
|
Antonucci Rocco
Letture di neurosemiotica tra arte e design
br. Il libro evidenzia come alcune scoperte delle neuroscienze acquisiscano coerenza nelle teorie elaborate dalla semiotica interpretativa e mostra perché non si possa dare per scontato, come fa la neuroestetica, che il senso sia sempre inscritto nella percezione stessa e che qualunque altra interpretazione del "dato" sia superflua in quando non arricchisce ulteriormente il suo contenuto semantico. E, similmente, rileva come non sia più accettabile continuare ad analizzare i fenomeni iconici con gli strumenti della psicologia della gestalt come fa la semiotica visiva greimasiana. La relazione che unisce, oppone e disgiunge il discorso dell'arte con quello del design è osservata all'interno di un campo semantico ed è utilizzata per intersecare l'analisi delle neuroscienze con quella della semiotica. Letture di neurosemiotica tra arte e design ridefinisce l'arte elettronica (net art, cybernetic art, new media art...), come una forma di ingegnerizzazione del processo semiotico attuata per generare fenomeni estetici.
|
|
Autori vari
Design (&) activism. Perspectives on design as activism and activism as design
Curatori: Tom Bieling.
|
|
Ciagà G. L. (cur.)
Gli archivi di architettura design e grafica in Lombardia. Censimento delle fonti
br. Gli archivi di architettura design e grafica in Lombardia.
|
|
Rocamora A. (cur.); Smelik A. (cur.); Andò R. (cur.)
Pensare attraverso la moda. Una guida agli autori classici
br. "Pensare attraverso la moda" è un libro necessario per chiunque voglia studiare la moda e comprenderla, andando oltre la semplice osservazione delle sue manifestazioni e lasciandosi coinvolgere in una stimolante esperienza di scoperta della sua natura simbolica, dei suoi processi di produzione e di consumo e del suo ruolo nella rappresentazione identitaria e relazionale del quotidiano. Il volume offre al lettore un'imprescindibile guida all'analisi critica del contributo di importanti teorici classici - introdotti da altrettanti studiosi contemporanei -, fornendo gli strumenti per cogliere la rilevanza scientifica della moda nelle teorie sociali e culturali e rispondendo così a una sfida che da sempre accompagna la definizione stessa dei fashion studies come ambito di studio autonomo ma fortemente interdisciplinare.
|
|
Piergiorgio Capparucci
Light art + Design. Segni di arte della luce. Per una didattica integrata del light design
Il titolo (Light Art + Design) cerca di sintetizzare l'incontro in corso tra i contenuti culturali del "fare arte", con i tipici argomenti della cultura del progetto, in una continua contaminazione, che sembra configurare il definitivo abbattimento dei confini tra le così dette "arte applicate" e il "mondo dell'arte classico" che fin qui abbiamo conosciuto. In un passaggio di questo scritto ho riportato una mia definizione di questo processo, che mi è sembrata efficace per descrivere questo fenomeno: "Sono quei luoghi dell'espressione dove convergono più culture della creatività". Ho cercato quindi di individuare questi nuovi spazi, dove questo incontro si rende possibile e con un metodo di indagine del tutto personale, ho cercato di ricostruire i "segni" essenziali, che hanno portato ai risultati odierni. Autori: Piergiorgio Capparucci.
|
|
Piergiorgio Capparucci
Discorsi sulla luce per una didattica integrata del light design. Vol. 3: Il light design per l'architettura
Dalla progettazione della luce naturale ed in particolar modo dal XX secolo ad oggi con la progettazione di quella artificiale, si è raggiunto un risultato fondamentale nella cultura architettonica mondiale: la "cattura" della luce. Questo risultato può oggi diventare uno degli atti più sublimi del fare architettura. Le geometrie architettoniche che si presentano ai nostri occhi, sono prodotte da infinite modulazioni, gestite primariamente dagli equilibri di ombra e luce. Autori: Piergiorgio Capparucci.
|
|
Piergiorgio Capparucci
Discorsi sulla luce. Vol. 2: Il light design per lo spettacolo. Per una didattica integrata del light design
La luce come mezzo di comunicazione espressiva per raccontare uno spettacolo. Questo è in sostanza il contenuto di questo testo. Su di un palcoscenico la luce non ci permette soltanto di vedere la scena è ciò che viene rappresentato, ma aggiunge un valore che può rendere unico qualsiasi spettacolo. Il light design per lo spettacolo riesce a veicolare emozioni e sentimenti direttamente, coinvolgendo il pubblico in questo processo e la luce diventa l'unico "collante" che avvolge il racconto e crea la giusta atmosfera. Autori: Piergiorgio Capparucci.
|
|
Piergiorgio Capparucci
Discorsi sulla luce per una didattica integrata del light design
"Ho iniziato a cercare materiali di base, libri, interviste, articoli di esperti professionisti, le preziose pubblicazioni delle aziende di settore e anche testi ed altro provenienti da discipline apparentemente distanti o quanto meno poco attinenti al light design. Tutti questi "ingredienti" li ho rielaborati, secondo il mio modo di vedere, e sono presto diventati oggetto di lezioni, approfondimenti ed attività laboratoriali del percorso formativo che ancora oggi, insieme ad altri colleghi, portiamo avanti nel corso di light design all'Accademia di Belle Arti di Macerata. Quindi le seguenti pagine altro non sono che ore ed ore di lezioni, registrate e trascritte ed in parte rielaborate da i documenti che consegno a miei studenti. Discorsi (se volete ragionamenti ad alta voce) con cui cerco di 'segnare' la curiosità e l'interesse degli allievi, con la speranza di suscitare in loro la voglia di 'fare luce'. Mi auguro che siano utili ed interessanti anche per chi si appresta soltanto a leggerli." Autori: Piergiorgio Capparucci.
|
|
Franchi Claudio
Thisisbijou! L'ultima frontiera dei giacimenti culturali dell'ornamento per il corpo. Ediz. illustrata
ill., br. "ThisIsBijou!" è un progetto di valorizzazione culturale dell'ornamento per il corpo che si pone l'obiettivo di rispondere alle mutate esigenze del mercato contemporaneo. Il bijou ha una storia ben delineata e rinunciare a conoscerla, non trasmetterla, non usarla come argomento di definizione della propria identità, è certo una lacuna deprecabile. Una storia che merita attenzione perché percorsa da intelligenze curiose e sperimentatrici, da persone che hanno prodotto stile e innovazione ma anche l'esaltazione della conservazione di radici formali classiche. Nell'accogliere la sfida della difficile strada della rappresentazione di un fenomeno, "ThisIsBijou!" affronta un territorio di studio con il fine di comprendere i sempre nuovi territori identitari i cui confini vengono continuamente mediati e modificati dal premere di inedite e poco conosciute realtà.
|
|
Cannoli Livio
Disegno tecnico e rappresentazione di architetture ecosostenibili. Analisi di un caso studio
ill., br.
|
|
Andrea Branzi
Gli strumenti non esistono. La dimensione antropologica del design
La Civiltà Merceologica non è soltanto consumismo, volgarità commerciale, oggetti inutili e invadenti, ma rappresenta la realtà fisica nella quale si svolge la nostra esperienza esistenziale. "Gli strumenti non esistono" è il primo di una serie di libri nati dalla collaborazione tra Johan & Levi e Miart per consolidare il nuovo ruolo della manifestazione quale realtà che produce cultura tutto l'anno, nonché luogo in cui arte moderna, contemporanea e design dialogano fra loro in una città, Milano, che è il contesto privilegiato di un continuo scambio tra i settori della creatività. Autori: Andrea Branzi, Armin Linke, Alessandro Rabottini.
|
|
Michele De Lucchi
L'importanza di essere individui e società
L"'io" non può essere "io" se non si trasforma in "noi", e il "noi" non ha alcun senso se non ci si conosce come "io". Autori: Michele De Lucchi, Federica Sala.
|
|
Autori vari
Arte ri-programmata. Un manifesto aperto-Re-programmed art. An open manifesto
"Arte ri-programmata: un manifesto aperto" è un progetto di ricerca-azione sul tema dell'introduzione in ambito artistico dei metodi e degli approcci di hardware e software open source e dell'open design, che si pone come obiettivo lo sviluppo di artefatti fisici e tecnologici le cui informazioni e specifiche d'implementazione sono rilasciate pubblicamente con licenze libere. Il progetto ha coinvolto un gruppo di artisti digitali e designer nel processo di ri-programmazione di alcune opere del Gruppo T, che rappresenta un punto di riferimento di quella sperimentazione artistica italiana definita Arte Programmata. Tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta, sono stati realizzati - in nome di un'arte riproducibile, partecipata e interattiva - prototipi basati sull'uso della tecnologia e di algoritmi, poi riprodotti come serie di artefatti in costante variazione. "Ri-programmare" significa non solo ricostruire, capire di cosa e come le opere sono fatte, quali materiali sono stati utilizzati, quali algoritmi o stratagemmi impiegati per inserire il caso nel loro programma, ma anche qualcosa in più: farle rinascere aggiornandole da un punto di vista materiale e tecnologico. La scelta di partire da opere del Gruppo T trasformandole in artefatti nuovi e aperti, supportandone la riproducibilità, l'estensione e il completamento da parte di altre persone, rende omaggio a un'esperienza innovativa e fuori da ogni schema, collocata nel difficile territorio di confine tra arte e design... Curatori: S. Cangiano, D. Fornari, A. Seratoni.
|
|
Gio Ponti
Mobili. Antichi e moderni
Autori: Gio Ponti.
|
|
Autori vari
Design X. Dieci anni di design a San Marino con uno sguardo ai prossimi cento
Sono dieci gli anni di attività dei Corsi di laurea in Design dell'Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Un traguardo importante, ma ancora più importante - per un ateneo dedicato al progetto - è rivolgere lo sguardo agli anni a venire per interrogarsi sulle prospettive che attendono la professione, la didattica e il ruolo sociale del design. Terra incognita per antonomasia, il futuro che ci aspetta dipenderà da come lo sapremo costruire oggi. Curatori: Gianni Sinni.
|
|
Gianni Sinni
Una, nessuna, centomila. L'identità pubblica da logo a piattaforma
Il tema dell'identità, come ha scritto Lévi-Strauss, si colloca al crocevia di tutte le discipline, ed è del resto costantemente al centro del dibattito filosofico, sociologico e antropologico, nonché oggetto d'interesse principe per la psicologia, il marketing e, naturalmente, il design. Tuttavia, l'indagine sul concetto d'identità visiva, sulla sua origine e sul suo sviluppo, specialmente ove applicata all'«identità pubblica», non è soltanto un problema da «addetti ai lavori». Come dimostra una fin troppo diffusa visione del brand territoriale, tutta orientata al marketing, è lo stesso rapporto cittadini-istituzioni che può essere qui rimesso in discussione. Oggi, le metodologie citizen centered e la co-progettazione di servizi digitali possono diventare uno strumento per ricondurre il progetto dell'identità istituzionale all'interno dei confini del pubblico interesse. Autori: Gianni Sinni.
|
|
Michele Zannoni
Progetto e interazione. Il design degli ecosistemi interattivi
Qual è il ruolo del design dell'interazione nei molteplici ambiti del progetto? Il volume nasce con l'obiettivo di dare una risposta adeguata a questa domanda, che pone una questione apparentemente semplice, ma che in realtà evoca complessità storiche e attuali. Le più recenti riflessioni legate alla ricerca e alla didattica hanno infatti sottolineato il ruolo fondamentale del design dell'interazione, una disciplina trasversale, che, rispetto al design del prodotto, della comunicazione visiva e dei servizi, adotta una metodologia aperta. Il design contemporaneo oggi non può prescindere da questa esperienza, ed è proprio in tal senso che il libro analizza il rapporto tra interazione e progetto alle diverse scale, offrendo spunti di riflessione sul ruolo dell'uomo immerso nella continua trasformazione della tecnologia. Autori: Michele Zannoni.
|
|
Renato De Fusco
Quaderni ADI Lazio. Casi e cose di design. Ediz. italiana e inglese. Vol. 1: I designer del bagno
Questo primo quaderno dell'ADI Lazio disegna un breve ma esauriente percorso storico-critico attraverso la progettazione e la produzione dei numerosi componenti dell'arredo bagno, tradizionalmente sviluppate in modo particolare nel territorio laziale. Dapprima Renato De Fusco compie un excursus che tende a distinguere nettamente l'architettura dal design e ad assegnare all'arredamento un ruolo intermedio fra i due, mentre al bagno in particolare riconosce lo specifico status di "un interno nell'interno" fino ad immaginare un'ironica "metafisica del bathroom". Quindi Carlo Martino icostruisce a partire dalla pioneristica figura di Fabio Lenci - la nascita e lo sviluppo professionale di un gruppo di designer di grande valore, affermatisi grazie alla rigogliosità di questo specifico distretto industriale a Roma e nel resto della regione. Emerge così il contorno, fino ad oggi non molto noto, di un pezzo importante del cosiddetto made in Italy quello del bathroom design - che ancora oggi vede ampi margini di internalizzazione. Chiudono il quaderno un approfondito repertorio di prodotti dal forte valore iconico, nelle diverse articolazioni tipologiche ascrivibili al bagno, ed una rassegna di progetti dei designer del Lazio realizzati nell'ultimo decennio. Autori: Renato De Fusco, Carlo Martino. Traduttori: M. Sholto Radford.
|
|
Le Corbusier
L'arte decorativa
Pubblicato nel 1925 come raccolta degli articoli polemici di Jeanneret sull'arredamento e le arti applicate apparsi su "L'Esprit Nouveau", "L'arte decorativa" non è solo il tentativo di applicare alla sfera dell'arredamento il nuovo criterio modernista della produzione in serie e quindi uno dei primi libri in assoluto sul design, parola non ancora in uso negli anni Venti del secolo scorso. "L'arte decorativa" è soprattutto uno snello trattato estetico sugli oggetti che ci circondano quotidianamente e ci aiutano a vivere, distinguendo fra quelli futilmente decorativi e gli utensili o attrezzature, cioè utili a soddisfare i nostri bisogni in maniera corretta. Pertanto, Le Corbusier, forzando anche le convenzioni tipografiche del tempo, giustappone immagini di arredi e manufatti di ogni epoca, anticipando così di decenni le atmosfere pop o postmoderne. Non solo: scrivendo questo libro tratta insieme la piccola e la grande scala senza soluzione di continuità così come nel padiglione dell'"Esprit Nouveau" presentato all'Expo del 1925. Un'esaltazione dell'industria tanto inattuale quanto indispensabile e un'autorevole obiezione ai venti di sfiducia millenarista che scuotono il nostro tempo. Autori: Le Corbusier. Curatori: D. Dardi. Traduttori: E. Cocever.
|
|
Renato De Fusco
Fondazione Plart. Plastica, arte, artigianato, design
Oggetto principale di questo libro è la Fondazione Plart che comprende un museo, un centro di ricerca e di restauro, un'organizzazione didattica, una struttura espositiva per la promozione artistica delle materie plastiche, con sede a Napoli. Pertanto il testo è articolato in capitoli in cui le informazioni generali sono anteposte a quelle contenenti argomenti particolari. Esemplificando, il discorso sulla Fondazione e la sua attività è preceduto da un altro sulla cultura materiale e la plastica stessa, l'argomento usa-e-getta viene dopo alcuni cenni sull'ecologia, la teoria del "quadrifoglio" prelude altri temi storico-critici, mentre centrale, solitario, ma pertinente ogni altro tema del testo, resta il concetto di "artidesign". Autori: Renato De Fusco.
|
|
Stefania Bedoni
Vivai del Sud. Ediz. italiana e inglese
Con questo secondo quaderno l'ADI Lazio vuole ricordare il cammino percorso da un'azienda romana, Vivai del Sud, che nel decennio tra gli anni Settanta e Ottanta si impose come leader nel campo della produzione di arredi e complementi di alta gamma sia per interni sia per esterni. Vivai del Sud si propone, sin dall'inizio della sua attività, l'obiettivo ambizioso di competere anche a livello internazionale con le migliori aziende del design italiano, imponendo uno "stile romano" colto e sofisticato. Stefania Bedoni, insieme agli altri ex art director di quegli anni, Giusto Puri Purini e Maurizio Mariani, ricostruisce l'esperienza vissuta dall'interno dell'azienda. Emergono così l'interessante profilo del suo fondatore Piero di Pierri e degli architetti-designer che negli anni si sono succeduti e che hanno contribuito alla grande affermazione di Vivai del Sud. In chiusura, il quaderno offre un approfondito repertorio dei prodotti che per qualità di produzione e per forza di immagine entrarono prepotentemente nel mercato. Autori: Stefania Bedoni.
|
|
Autori vari
Giovanna Talocci designer
Come in un racconto corale, la complessità della storia progettuale di Giovanna Talocci si articola a più voci e su più registri, restituendo così gli incontri umani e professionali che sono alla base del mestiere del designer. Ne risulta un volume che esce dall'austerità della monografia - di cui mantiene però il valore scientifico e documentario - per sfociare nel calore di una storia plurale. Come ha notato Anty Pansera, lo strumento più prezioso nelle mani del designer è infatti la sua insaziabile "curiosità naturale per l'innovazione e per la ricerca di nuovi materiali e di nuove tecnologie, e soprattutto l'attenta e profonda osservazione della realtà che la circonda, delle esigenze dei nuovi comportamenti". Curatori: A. Pansera, D. Dardi.
|
|
Germano Celant
Architettura-Design 1965-2015
Il volume raccoglie quarantotto saggi su architettura e design, scritti da Germano Celant nell’arco di cinquant’anni. Si va dal testo su Marcello Nizzoli, fino a quelli su Frank O. Gehry e Rem Koolhaas, passando per il celebre Architettura radicale, che ha dato il nome di battesimo a un intero e composito movimento. I saggi, qui riuniti offrono uno spaccato globale della cultura progettuale a cavallo dei due secoli, scrutata da un punto di vista unico, quello che lo storico Filiberto Menna, a proposito del libro di Germano Celant, Precronistoria 1966-69, aveva lucidamente definito come «una marcata tendenza a una lettura per così dire raffreddata [...], una lettura che insiste in maniera particolare sui significati e tende a sottolineare, contro le facili e ricorrenti compromissioni con altre serie di fatti, l’autonomia dell’arte come un sistema linguistico che opera sul piano della specificità». Autori: Germano Celant.
|
|
Gian Piero Frassinelli
Design e antropologia. Riflessioni di un non addetto ai lavori
Gian Piero Frassinelli si è interessato, sin dagli anni universitari, all’analisi dell’architettura nell’ottica dell’antropologia culturale. Da membro del Superstudio, il celebre gruppo fiorentino, ha introdotto l’antropologia come disciplina di stimolo per l’architettura e per il design radicale, specie negli ultimi lavori, dedicati alla Cultura materiale extraurbana e volti a una radicale critica del funzionalismo. Più di recente è tornato sull’argomento in una serie di lezioni, qui raccolte e riviste in modo organico. Frassinelli si dedica inizialmente all’analisi pre-progettuale e alla definizione del design e dei problemi etici che solleva, per passare poi in rassegna una «galassia di oggetti», dalla bottiglia di birra alla tavoletta di cioccolata fino alla bomba a mano (oggetti con caratteristiche fisiche simili, ma destinati a un uso profondamente diverso), dagli utensili degli aborigeni ai modelli matematici ed economici, concludendo con la rivalutazione di un designer oggi dimenticato, ma attualissimo, Victor Papanek. Autori: Gian Piero Frassinelli. Curatori: Gianfranco Bombaci.
|
|
Ugo La Pietra
Argomenti per un dizionario del design
«Quando, attraverso il tempo, l’evoluzione del linguaggio passò da poche parole a un numero di espressioni sempre maggiore, divenne necessario l’uso di un “dizionario” capace di elencare i vari termini e dare per ognuno la giusta interpretazione. È possibile, in un certo senso, paragonare quest’evoluzione all’itinerario percorso dal design». (Ugo La Pietra). Trenta voci – dedicate a temi come l’Arredo domestico, l’Artigianato, la Città, la Moda e la Tecnologia – sono la struttura portante di questo atipico dizionario, che raccoglie un centinaio di testi scritti da Ugo La Pietra sui molteplici problemi legati alla cultura del progetto e riferiti alla grande area disciplinare che va dalle arti applicate al disegno industriale, fino all’architettura. Gli articoli e i saggi qui pubblicati, sempre accompagnati da immagini cariche di indicazioni esemplificative, di ironia e di allusioni metaprogettuali, coprono un arco temporale che va dal 1972 a oggi, e testimoniano del continuo e inarrestabile esercizio conoscitivo dell’autore. Autori: Ugo La Pietra. Curatori: Carlo Vinti.
|
|
Emanuele Quinz
Contro l'oggetto. Conversazioni sul design
«"È impossibile definire il design". Sempre più spesso ci imbattiamo in questa affermazione, da parte di critici e storici del design. Un vezzo? O l'ammissione di un'impossibilità reale di identificare e delimitare le frontiere di un fenomeno troppo esteso o sfuggente? Come se non si trattasse più di una disciplina all'interno di un sistema delle arti, di un settore professionale e produttivo all'interno di un sistema economico, di un campo di tecniche, concetti, pratiche e tradizioni all'interno di un orizzonte culturale, ma al contrario di una nozione a cui si presta una forma di universalità: il design è tutte queste cose, e molto di più». L'autore, che da tempo risiede e insegna in Francia, fa dunque il punto sul design degli ultimi anni, sfruttando la propria formazione artistica per decifrarne i processi creativi. Le personalità internazionali qui esposte vanno dai veterani Giovanni Anceschi e Ugo La Pietra fino a Martino Gamper o Didier Fiuza Faustino. Attraverso una serie di interviste viene data la parola direttamente ai designer. Autori: Emanuele Quinz.
|
|
Autori vari
Updating values. Perspectives on design education
Curatori: Alessandra Bosco, Silvia Gasparotto.
|
|
Autori vari
Artist's box. Il luogo dell'anima
|
|
Autori vari
Italia: la verità dei materiali. Ediz. italiana, inglese, cinese
Shanghai Expo Trade Co., Ltd. è un'azienda partecipata totalmente da Shanghai Expo Group, incaricata di seguire lo sviluppo post-Expo e di gestire alcuni padiglioni donati da paesi stranieri, in particolare Italia, Lussemburgo e Spagna. Dopo l'Expo Shanghai 2010, il Padiglione Italiano ha acquisito una nuova immagine sotto il nome di "Shanghai Italian Center". A seguito della mostra "Tradizione e innovazione. L'Italia in Cina", il tema della mostra attuale è "La verità dei materiali. L'Italia in Cina". La mostra sottolinea la nuova idea di design secondo cui il design italiano contemporaneo scaturisce dalle materie prime come il legno, la pietra e i materiali di sintesi, e si relaziona strettamente con la vita quotidiana. Presentare la cultura italiana ai visitatori cinesi è uno degli obiettivi primari dello Shanghai Italian Center. Per raggiungere questo scopo, i primi due piani del Padiglione ospitano mostre aperte al pubblico, offrendo in questo modo ai visitatori una vera esperienza italiana attraverso prodotti e idee in molti casi mai visti prima in Cina. Il primo piano del Padiglione ospita la mostra curata dalla Triennale di Milano, dall'architetto Alessandro Colombo dello Studio Cerri & Associati. Con la mostra, La Triennale sviluppa il tema dei materiali usati nell'arte italiana, nel design e nell'architettura (legno, pietra, materiali di sintesi), al cuore del migliore Made in Italy, in una combinazione di tradizione e tecnologia. Curatori: A. Colombo.
|
|
Rossana Carullo
Interior design. Action on surfaces. International exhibition. TransHumance. A new humus for textile identity. Ediz. italiana
Il libro documenta gli esiti dell’esposizione dal titolo TransHumance. A new Humus for textile identity, presentata a New York alla prima mostra tessile internazionale: New York Textile Month (NYTM) nell’ambito della sezione Talent, riservata ai giovani talenti. Sono esposti frammenti di superfici che descrivono una progressione di minute sperimentazioni sulla materia, ovvero di processi/azioni, che conferiscono a ciascuna superficie una differenziazione degli stati della materia. La trasformazione del valore materiale è al tempo stesso trasformazione del valore espressivo, che accoglie amplifica e declina nuove potenzialità di significato della superficie stessa. In particolare, ciascun frammento utilizza materiali rappresentativi del territorio pugliese, e suggerisce il divenire della configurazione materica attraverso l’interpretazione dei processi di lavorazione tradizionali, secondo nuove interazioni materiche, dalla tessitura, alla piega ai processi di feltratura. L’artefatto trasforma il valore espressivo diventando superficie sensibile, amplificando e potenziando le qualità sensoriali, tattili e visive. Ciascuna superficie evolve così il carattere vernacolare di una tradizione localistica per aprirsi all’esperienza di una trasmigrazione culturale, condizione fertile necessaria per un rinnovamento del patrimonio tessile nel mondo. Autori: Rossana Carullo, Rosa Pagliarulo. Prefazione: Alberto Bassi.
|
|
Autori vari
Torri Lana 1885. Archives and future. Ediz. italiana e inglese
L'archivio Torri Lana è costituito da tessuti e documenti cartacei. All'interno di questi due gruppi si possono fare numerose suddivisioni perché esistono diversi livelli di lettura per ricostruire la lunga storia dell'azienda. Raramente i livelli possono restare ben separati l'uno dall'altro: nella maggior parte dei casi, come è normale che sia, si intersecano e si sovrappongono e ognuno di essi diventa un archivio a sé. Abbiamo cominciato ad esplorare questi numerosi archivi con la volontà di ricostruire un racconto chiaro, ma senza mai perdere la ricchezza di stimoli che deriva dall'eterogeneità dei materiali trovati. Nelle sale che raccolgono i campioni di tessuto abbiamo visto la grande produzione storica, che risale agli inizi del Novecento, quando Torri Lana produceva tessuti in lana per l'abbigliamento femminile, coperte, copriletto e vari tipi di feltri. In altri scaffali sono conservati tutti i tessuti per l'arredamento, che riguardano principalmente un arco temporale che parte dagli anni Settanta-Ottanta e arriva fino ad oggi. Nell'archivio cartaceo, tra i numerosissimi documenti, troviamo lettere scambiate con clienti e fornitori, disegni e progetti, ordini e fatture, fotografie, materiali promozionali, documenti di acquisto a cessione di proprietà, materiali pubblicitari di macchinari e documenti sulla famiglia Torri. Tanti dei materiali analizzati hanno una qualità estetica molto alta, al di là dell'importanza che singolarmente assumono per la ricostruzione di un pezzo di storia, e abbiamo deciso di farci guidare anche da questo nella selezione. Durante la ricerca è stato subito evidente che non avrebbe avuto senso seguire un ordine cronologico. I diversi livelli andavano esplorati contemporaneamente e inquadrati in un'unica visione che si sarebbe formata strada facendo. Lo stesso abbiamo fatto quando è arrivato il momento di riordinare il tutto per la pubblicazione. I materiali scelti e riprodotti in questo volume non sono schiacciati in una linea temporale, ma si presentano allettare quasi come si sono presentati a noi. Per questo motivo il libro non ha un indice e ogni gruppo omogeneo di documenti parla la sua lingua e interpreta la storia, passata a recente, a modo proprio. II racconto del presente produttivo dell'azienda è stato affidato a sguardi esterni, che hanno conosciuto gli stabilimenti Torri Lana proprio in occasione della realizzazione di questo progetto. Curatori: Studiocharlie. Traduttori: Susan Atim Ocaya, Anna Cecchini Manara.
|
|
Autori vari
Ars et ingenium. Similitudine e invenzione celebrando Leonardo Da Vinci. Design. Ediz. italiana e inglese
Florence Biennale 2019 presenta una nuova sezione dedicata al mondo del design Il padiglione sviluppa differenti prospettive e si focalizza sui diversi fattori che strutturano la cultura del progetto nel product design, moda, interior design, architettura, comunicazione grafica e game design. L’apertura della sezione design assume un valore particolarmente significativo nell’anno in cui ricorre il 500esimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, il genio del progetto e dell’invenzione tecnico-scientifica. Il pensiero e l’opera di Leonardo hanno saputo unire i valori tangibili e intangibili della creatività, una mente capace di creare ponti tra cultura ingegneristico-esplorativa del progetto e valori umanistici e artistici. Proprio la connessione tra valori intangibili e valori tangibili propri dei processi di creazione e produzione si presentano come un tema di assoluto rilievo nel padiglione Design di Florence Biennale 2019, includendo spunti e riflessioni che uniscono elementi propri delle humanities e dei contenuti immateriali del prodotto a elementi propri della perizia tecnica e della manifattura avanzata. Il padiglione Design raccoglie differenti anime della cultura del Design, sia legate a una sfera internazionale che legati a caratteristiche e valori locali del territorio toscano.
|
|
Marcatti Roberto
Frasario per giovane designer ovvero per ragazzo di belle speranze, in cerca di lavoro, anche gratis
ill., br. Design significa progetto. Il termine sottintende quindi un pensiero, un percorso che unisca idea, scopo e prodotto finito. Ma come il pensiero sfugge a regole imposte, così il progetto tende a seguire principi, metodi o mode sempre diversi, assecondando di volta in volta chi o cosa lo governa. "Frasario per giovane designer" contiene frasi che ci mandano un messaggio o soltanto l'istantanea di un mestiere; spunti interessanti, una lettura spassosa, un misto di pomposità e cinismo a fianco di una modestia esemplare o un'apprezzabile ironia taciturna. Smitizzare, divertire, far meditare, anche prendendosi in giro, e giocare con il termine "design": questo è in sintesi il risultato di questo libro. Aforismi, pensieri, considerazioni, e riflessioni rubate a coloro che lavorano in questo settore, ma non solo, per dare vita a un insolito specchio della realtà progettuale che stiamo vivendo. La casualità contribuisce a rendere ancora più sorprendenti certe definizioni lontane tra loro nel tempo: avvicinate però, sulla pagina ci parlano dei dubbi, degli entusiasmi, dei sogni, delle speranze e delle incertezze che protagonisti del design hanno vissuto in questi anni.
|
|
Lonati Maddalena; Rocco D. (cur.)
Memorie preziose
ill., br. Un viaggio nel curioso ed affascinante mondo dei gioielli e delle gemme preziose attraverso la mitologia, l'arte, i cambiamenti sociali, storici e di costume. Una panoramica vana e stimolante sul ruolo ed il significato che i monili hanno assunto nel corso dei secoli nelle più diverse civiltà. L'evoluzione degli stili artistici, le tecniche e le innovazioni, le grandi dinastie dei celebri gioiellieri, le vite intriganti delle collezioniste più famose. Un libro che narra da una prospettiva inconsueta i gioielli e che invita a non considerarli più come dei semplici status symbol ma come reali opere d'arte da comprendere e apprezzare grazie ad una miriade di informazioni poco note e aneddoti interessanti.
|
|
Rosi Gian Domenico
Manuale di progettazione architettonica assistita. Con aggiornamento online
ill., ril. È uscito nelle librerie il "Manuale di progettazione architettonica assistita", autore Gian Domenico Rosi, edito da Carlo Mancosu Editore. Manuale a guidare, in un unico volume, lungo tutte le principali fasi della progettazione assistita: informatica di base, algoritmi di computer grafica, CAD 2D/3D (AutoCAD), modellazione NURBS (Rhino 3D), CAD architettonico (ArchiCAD), grafica raster (Photoshop), rendering e animazione (LightWave 3D), simulazione illuminotecnica (Lightscape), vegetazione (Xfrog), GIS (AutoCAD MAP), computo metrico (Primus-DCF), raddrizzamento fotografico (ArchiFacade), calcolo strutturale (SAP 2000).
|
|
Sasso Ugo
Il nuovo manuale europeo di bioarchitettura. Con aggiornamento online
ill., br. Sappiamo che non sempre materiali e tecnologie risultano innocui per l'uomo e per l'ambiente, non sempre le risorse vengono utilizzate al meglio; ma anche che la volontà di rinnovamento e aggiornamento proveniente dal settore si scontra spesso con ambiti di confusione e incertezza. Del resto, la produzione edilizia contemporanea raramente risponde alle esigenze di qualità: qualità progettuale, esecutiva, organizzativa, sociale ecc. e quindi una architettura "più corretta" costituirebbe già un importante traguardo. Una architettura più attenta alla salute degli abitanti e meno sprecona è del resto già nelle strategie di molti strumenti legislativi, formativi, editoriali, quale obiettivo raggiungibile e che non richiede importanti aggiustamenti culturali dal momento che è possibile appoggiarsi a studi, strumenti, tecnologie approfonditi e affidabili. Questo "Manuale di bioarchitettura" si pone tuttavia obiettivi ancora più ambiziosi.
|
|
Longobardi Giovanni; Panizza M. (cur.); Cellini F. (cur.)
Manuale di progettazione dei musei. Con aggiornamento online
ill., br. Opera fondamentale per la progettazione e gestione degli spazi museali. Oltre alle normative tecniche in materia sono impostate le disposizioni in materia di risparmio energetico. Il volume è ricco di esempi pratici di progetti già realizzati in Italia e all'estero.
|
|
Zagari Franco
Manuale di progettazione. Giardini. Con aggiornamento online
ill., br. Il "Manuale di progettazione" di Franco Zagari è un volume della collana "TecnoTipo" edita dal Gruppo Mancosu Editore, una collana dedicata ai manuali di progettazione, in grande formato e riccamente illustrati, rivolti a professionisti ed esperti. Il volume è organizzato in maniera sistematica per guidare i professionisti nella progettazione e nella costruzione di giardini. A esempi di progetti e realizzazioni si alternano indicazioni di carattere più prettamente manualistico, affermando in maniera chiara l'importanza della creatività e dell'intuizione nella pratica progettuale. L'apertura del manuale è dedicata alla storia della progettazione dei giardini, una sintesi costituita da immagini e didascalie per ambientare subito il lettore all'interno di un mondo ricco di esperienze diverse. Una corretta e approfondita analisi del contesto nel quale si è chiamati a operare è il primo passo per arrivare a un buon progetto che, in particolare nel caso dei giardini, non può che essere un continuo processo di interazione con il luogo. Il progetto viene poi scomposto negli aspetti normativi e procedurali più direttamente inerenti la pratica professionale per poi riarticolarsi sui suoi temi centrali: la fisiologia (il supporto che ne assicura la vita), il progetto morbido ("soft") degli elementi viventi (la vegetazione) e il progetto duro delle opere edilizie che lo integrano e completano. Il manuale contiene una amplia selezione di immagini di progetti e di giardini realizzati in cui compaiono anche le opere dello studio Zagari, bagaglio di esperienza che offre concrete garanzie e riscontri ai suggerimenti contenuti nel testo. Una scelta molto ampia di opere in un panorama contemporaneo e internazionale costituisce un ulteriore repertorio di idee con le quali confrontarsi. Il volume è ricco di riferimenti bibliografici, spesso commentati, che possono orientare il progettista in un articolato percorso di formazione e perfezionamento.
|
|
Prestinenza Puglisi L. (cur.); Baldini A. (cur.)
PresS/Tmag. Ediz. illustrata
ill., br. PresS/Tmag è la raccolta delle oepre pubblicate su presS/Tmagazine. Sono oltre cento, presentate in cinque anni di attività sulla rivista elettronica che viene spedita ogni settimana per e-mail.
|
|
|