|
Voldben Amadeus
Il protettore invisibile
brossura
|
|
Voldben Amadeus
La coppa d'oro. Insegnamenti dei maestri, fonte di luce e di energia
brossura In queste pagine sono raccolti insegnamenti provenienti da varie fonti, uniti da un unico filo: la realtà della presenza divina nell'uomo. Questa certezza è sufficiente a cambiare la propria vita, se realizzata con coerenza. La parola dei maestri è come una coppa d'oro, che contiene i tesori della vita, dalla quale l'uomo può bere e dissetarsi.
|
|
Voldben Amadeus
La reincarnazione
brossura Questo libro affronta una verità antica quanto l'uomo, tornata oggi a dare agli uomini una speranza e una visione nuova della vita. La reincarnazione dà una spiegazione più logica e soddisfacente a tanti interrogativi, risolve dubbi e problemi, i timori creati da pseudo-verità del passato. L'autore, si sofferma in particolare ad esaminare il fenomeno dei fanciulli prodigio: casi famosi e sorprendenti, non solo del passato, ma anche recenti e contemporanei, sono narrati con stile semplice e chiaro, unito a riferimenti precisi e riscontrabili. Il fenomeno, afferma l'autore, dimostra l'esistenza nell'uomo di un quid, lo spirito, che, preesistendo, riveste successivamente più corpi per le sue esperienze nel suo viaggio per le vie dei mondi, allo scopo di raggiungere quella perfezione indicata dal Cristo come mèta.
|
|
Voldben Amadeus
Le influenze negative. Come neutralizzarle con il pensiero positivo
br. Numerose persone si definiscono sfortunate, perseguitate dalla malasorte, nella vita privata, sul lavoro, e si lamentano di essere "scalognate". Si parla di giornata nera, di malocchio, di iella, di iettatura e, troppo frequentemente di fatture, di magie e di stregonerie. Sono espressioni che stanno a indicare influenze malefiche di ogni genere, influssi nefasti che tentano di colpire l'uomo e che si riflettono immancabilmente sul corpo fisico. Malefici di varie specie vengono attribuiti a maghi, fattucchieri e simili, e molti vanno dall'uno all'altro per esserne liberati. Questo libro si propone come guida per cautelarsi dalle svariate influenze negative; espone con chiarezza i metodi utilizzati da coloro che vogliono colpire gli altri tramite proiezioni psichiche dagli effetti nefasti, e descrive i contatti con persone e ambienti da evitare per proteggersi. L'autore fornisce in tal modo indicazioni precise e dettagliate per difendersi dalla negatività, dando la chiave per neutralizzarla: una magia difensiva, della luce e dell'amore, che è necessario conoscere per non soccombere.
|
|
Voldben Amadeus
Lo scopo e il significato della vita
brossura Un libro che affronta i problemi fondamentali della vita dal punto di vista spirituale: la terra è solo una tappa del lungo viaggio per le vie dei mondi. Chi ha compreso lo scopo vive con un ideale che lo fa sereno, attivo per operare il bene!
|
|
Voldben Amadeus
Un'arte di vivere
brossura La serenità è l'aspirazione di tutti ed è anche la condizione ideale per qualsiasi lavoro proficuo; essa è alla portata di tutti coloro che applicheranno i suggerimenti dell'autore. La stragrande maggioranza degli uomini vive la propria giornata tra ansie e preoccupazioni: timori, apprensioni e incertezze di ogni genere, agitazioni e inquietudini interne sono il tessuto ordinario della vita e delle relazioni umane in quest'epoca tormentata, che non ha riscontro con altre del passato. Solo le medicine morali, elaborate dall'antica saggezza possono aiutare i nostri contemporanei a ritrovare l'equilibrio smarrito.
|
|
Voldben Amadeus
Una luce nel tuo dolore
brossura Chi è colpito dal dolore troverà in queste pagine un aiuto per alleviare la sofferenza. Una visione più ampia della vita contribuirà a farlo uscire dalla zona d'ombra in cui si trova e a portarlo alla luce della serenità che è la conclusione di ogni travaglio. I momenti del dolore sono quelli nei quali si compie la maturazione psichica e spirituale dell'uomo, nella comprensione delle più grandi verità della vita. In queste pagine è indicata la preziosa funzione del dolore per l'evoluzione dell'uomo in maniera chiara e comprensibile a ogni lettore, che potrà meditare sulle cause di quello che qualcuno ha definito "il più grande enigma di questo mondo". Il lettore apprenderà da queste pagine come tramutare il proprio dolore e farne uno scalino per l'ascesa verso la pace e la serenità che sono l'aspirazione di ogni uomo in questo mondo travagliato e sconvolto.
|
|
Voldben Amadeus; Bilotta V. (cur.)
La potenza creatrice del pensiero
br. Anche questo libro, come il precedente "Le leggi del pensiero", nasce postumo; giunto all'editore sotto forma di appunti è stato ordinato e curato da Vitaliano Bilotta. Il testo completa la visione evolutiva che Amadeus Voldben aveva della vita, e termina con alcuni capitoli dedicati al pensiero mistico, che per l'autore era il fine ultimo a cui l'uomo tende attraverso la disciplina del pensiero. È un libro che insegna a pensare, poiché la trasformazione dell'uomo dipende dai propri pensieri. L'uomo comune è dominato dai suoi pensieri, che invadono la sua mente sotto forma di ricordi, sensazioni, immagini, brandelli di emozioni e di ragionamenti. Si abbandona passivamente alle fluttuazioni del pensiero, che cambia direzione e velocità ad ogni momento, come una vela posseduta dal vento. L'uomo saggio sa che se riesce a far tacere il rumore delle cose, la parte migliore di sé fa sentire la sua voce. Questo libro insegna a chi non sa pensare a dirigere la propria mente.
|
|
Voldben Amadeus; Bilotta V. (cur.)
Le leggi del pensiero. L'energia mentale e l'azione della volontà
br. La mente e il pensiero sono l'origine di tutto. Essi però rispondono a determinate regole e, per comprendere e migliorare la nostra vita interiore ed esteriore, è fondamentale capire le leggi del pensiero. Una guida per padroneggiare e usare al meglio la sconfinata energia mentale celata in ogni individuo attraverso esempi legati alla realtà quotidiana.
|
|
Voli Franco
Comunicare con i nostri genitori anziani. Manuale di convivenza per figli adulti
brossura Quante volte ci sentiamo esasperati dopo discussioni con i nostri genitori anziani? E quante volte non ci sentiamo più in sintonia con loro? Come possiamo invece trovare un buon modo per dialogare? Questo libro ci aiuterà a trovare la modalità, partendo dal lavoro che riusciremo a fare prima di tutto con noi stessi, cercando il nostro benessere emozionale. Una volta raggiunto questo primo obiettivo, ci renderemo conto che le nostre relazioni con gli altri miglioreranno progressivamente. A questo punto si potrà anche affrontare l'argomento in famiglia, generando una riflessione e una collaborazione collettiva che coinvolgerà tutti, dai più grandi ai più piccini. Nell'Appendice finale del libro troverete anche, come suggerimento pratico, una serie di frasi e pensieri che vi permetteranno di interagire in modo nuovo e positivo con i vostri genitori anziani.
|
|
Volney Constantin F.; Tagliapietra A. (cur.); Bruni M. (cur.)
Le rovine. Ossia meditazione sulle rivoluzioni degli imperi
br. "Le Rovine" è un importante documento dell'ultima fase dell'illuminismo francese, in cui Volney narra il suo imbattersi nella città di Palmira, in Siria, uno dei siti archeologici più belli e suggestivi del mondo che, grazie proprio a questo libro, diventa uno dei luoghi d'ispirazione del culto romantico delle rovine, sito oggi conquistato e minacciato dalle milizie islamiche dell'Isis. Volney medita sulla caducità umana che lo spettacolo dei ruderi di una così maestosa civiltà antica suscita in lui. Attraverso il dialogo con una sorta di spirito (il Genio delle rovine) sulla condizione dell'uomo nell'universo, egli espone una penetrante analisi sulle cause delle rivoluzioni e della rovina degli antichi stati che consente di illustrare il punto di vista rivoluzionario del popolo libero e legislatore, supportato anche da una lunga riflessione comparativa sui vari sistemi delle idee religiose dell'umanità, considerate come l'ultimo ostacolo al progresso della collettività. Il libro fu definito "il testamento del XVIII secolo" ed ebbe fra i suoi lettori più appassionati il giovane Hegel. Il libro entusiasmò anche Napoleone: tra i motivi che lo spinsero a preparare la campagna d'Egitto ci fu la consapevolezza dell'imminente fine dell'Impero ottomano, testimoniata dalla decadenza delle civiltà precedenti.
|
|
Volney Constantin F.; Tagliapietra A. (cur.); Bruni M. (cur.)
Le rovine. Ossia meditazione sulle rivoluzioni degli imperi
br. "Le Rovine" è un importante documento dell'ultima fase dell'illuminismo francese, in cui Volney narra il suo imbattersi nella città di Palmira, in Siria, uno dei siti archeologici più belli e suggestivi del mondo che, grazie proprio a questo libro, diventa uno dei luoghi d'ispirazione del culto romantico delle rovine, sito oggi conquistato e minacciato dalle milizie islamiche dell'Isis. Volney medita sulla caducità umana che lo spettacolo dei ruderi di una così maestosa civiltà antica suscita in lui. Attraverso il dialogo con una sorta di spirito (il Genio delle rovine) sulla condizione dell'uomo nell'universo, egli espone una penetrante analisi sulle cause delle rivoluzioni e della rovina degli antichi stati che consente di illustrare il punto di vista rivoluzionario del popolo libero e legislatore, supportato anche da una lunga riflessione comparativa sui vari sistemi delle idee religiose dell'umanità, considerate come l'ultimo ostacolo al progresso della collettività. Il libro fu definito "il testamento del XVIII secolo" ed ebbe fra i suoi lettori più appassionati il giovane Hegel. Il libro entusiasmò anche Napoleone: tra i motivi che lo spinsero a preparare la campagna d'Egitto ci fu la consapevolezza dell'imminente fine dell'Impero ottomano, testimoniata dalla decadenza delle civiltà precedenti.
|
|
Volosinov Valentin N.; Ponzio A. (cur.)
Freud e il freudismo. Studio critico
br. Questa importante opera del 1927 di Valentin N. Volosinov (1885-1936), che fu uno dei maggiori rappresentanti del "Circolo di Michail Bachtin" degli anni Venti, è una critica - costruttiva - tutt'ora valida ed efficace dei presupposti filosofici e ideologici della psicoanalisi. Essa per molti aspetti, e in particolare per il rapporto che stabilisce tra inconscio, linguaggio e ideologia, anticipa, con tratti originali notevoli, l'interpretazione della psicoanalisi da parte di Jacques Lacan e la critica a Freud di Gilles Deleuze e Felix Guattari. Il testo è preceduto da un'ampia introduzione di Augusto Ponzio, riconosciuto ormai come uno dei maggiori interpreti, a livello internazionale, dell'opera di Bachtin. In appendice "Al di là del sociale. Sul freudismo", saggio del 1925 che costituì il nucleo originario da cui il libro fu sviluppato e che permette perciò di vedere come a partire da esso la critica al freudismo sia andata via via assumendo quella prospettiva che, per l'interesse che rivolge al linguaggio, al dialogo, all'alterità, caratterizza questa opera.
|
|
Volosinov Valentin N.; Ponzio A. (cur.)
Freud e il freudismo. Studio critico
br. Questa importante opera del 1927 di Valentin N. Volosinov (1885-1936), che fu uno dei maggiori rappresentanti del "Circolo di Michail Bachtin" degli anni Venti, è una critica - costruttiva - tutt'ora valida ed efficace dei presupposti filosofici e ideologici della psicoanalisi. Essa per molti aspetti, e in particolare per il rapporto che stabilisce tra inconscio, linguaggio e ideologia, anticipa, con tratti originali notevoli, l'interpretazione della psicoanalisi da parte di Jacques Lacan e la critica a Freud di Gilles Deleuze e Felix Guattari. Il testo è preceduto da un'ampia introduzione di Augusto Ponzio, riconosciuto ormai come uno dei maggiori interpreti, a livello internazionale, dell'opera di Bachtin. In appendice "Al di là del sociale. Sul freudismo", saggio del 1925 che costituì il nucleo originario da cui il libro fu sviluppato e che permette perciò di vedere come a partire da esso la critica al freudismo sia andata via via assumendo quella prospettiva che, per l'interesse che rivolge al linguaggio, al dialogo, all'alterità, caratterizza questa opera.
|
|
Volpato C. (cur.)
Raccontare le molestie sessuali. Un'indagine empirica
br. Le molestie di strada e le molestie sessuali fanno parte dell'esperienza quotidiana di molte persone, eppure risultano spesso invisibili perché giudicate banali o insignificanti.Questo libro nasce dalla necessità di far luce su tali fenomeni, partendo da una ricerca condotta presso l'Università di Milano-Bicocca. Le molte partecipanti donne e i pochi partecipanti uominihanno usato l'occasione per raccontare ogni tipo di molestie subite, fino alle violenze più gravi.I loro racconti consentono di tracciare una mappa del fenomeno, descrivendone ampiezza, tipologie, autori, conseguenze, reazioni, vissuti, emozioni.Sono testimonianze che documentano il persistere di una miseria relazionale e sociale, iscritta nel maschilismo ancora presente nel nostro paese.Vista dalla parte di chi la subisce, questa miseria si rivela potente nella sua quotidiana capacità di provocare dolore, di intralciare percorsi e frenare aspirazioni.I racconti testimoniano però anche la capacità di resistenza e riflessione di chi non ha più intenzione di subire, attestano la crescita di una coscienza civile che si ribella al dominio patriarcale e rivendica la necessità che donne e uomini sviluppino relazioni mature, capaci di fornire a tutte e a tutti sostegno, solidarietà, affetto.
|
|
Volpato Chiara
Deumanizzazione. Come si legittima la violenza
br. "Nella storia della nostra specie deumanizzare serve a pensare l'altro essere umano incompleto, animale, oggetto. Serve a compiere su di lui azioni inaccettabili in un contesto normale". Chiara Volpato indaga gli atteggiamenti, i comportamenti e le pratiche sociali che, in maniera aperta e violenta, oppure sottile e subdola, escludono l'altro - l'oppositore, il nemico, il diverso - dalla specie umana.
|
|
Volpato Chiara
Le radici psicologiche della disuguaglianza
br. Le disuguaglianze sono tra le cause principali dell'infelicità collettiva: seminano sfiducia, indeboliscono la coesione sociale e mettono a rischio la democrazia. Perché, allora, i tentativi di contrastarle sono pochi e deboli? Questo libro esamina come le disuguaglianze vengono costruite, occultate, accettate, interpretate, contrastate. Esplora il gioco dei meccanismi di assoluzione o di colpevolizzazione rispettivamente dei dominanti e dei dominati seguendo due diverse prospettive: la prima si sofferma sui processi cognitivi e motivazionali che fanno sì che i privilegiati, che della disuguaglianza beneficiano, si convincono di possedere la 'stoffa giusta' e di meritare i propri vantaggi. La seconda ricostruisce i processi di chi subisce la disuguaglianza e la accetta, interiorizzandola.
|
|
Volpe Alessandro
Le ragioni dell'Europa. Habermas e il progetto d'integrazione tra etica e politica
brossura L'Europa, come la modernità, è un progetto incompiuto. È questa la diagnosi di Jürgen Habermas, uno degli intellettuali più in vista del vecchio continente e nel dibattito sulla sua unità politica. Questo libro ripercorre l'evoluzione delle prese di posizione del pensatore tedesco sull'Europa, dagli anni Ottanta del Novecento ai giorni nostri, in costante confronto con la sua più ampia prospettiva teorica e, inevitabilmente, con le tappe più salienti dell'integrazione europea.
|
|
Volpe Giorgio
La verità
br. Come si distingue il vero dal falso? C'è una sola verità o ce ne sono tante? La verità si scopre o si costruisce? È assoluta oppure relativa? Queste sono soltanto alcune delle questioni che sorgono quando si tenta di fare i conti con questa proprietà familiare ma al contempo elusiva. La domanda fondamentale, tuttavia, è: "Che cos'è la verità?". Molti filosofi hanno ripreso questo interrogativo, rielaborando le risposte tradizionali o formulando soluzioni totalmente nuove. Presentando criticamente i loro contributi, il volume ricostruisce in maniera chiara e accurata, senza tecnicismi superflui, le principali teorie della verità discusse nell'ambito della filosofia analitica contemporanea.
|
|
Volpi Barbara
Genitori digitali. Crescere i propri figli nell'era di internet
br. Come possiamo proteggere i nostri figli dai pericoli e dalle insidie della rete? Come possiamo essere genitori consapevoli nell'era touch? Siamo in grado di cogliere segnali di disagio che s'insinuano in selfie, post e giochi online? Il testo fornisce risposte scientificamente fondate, guide procedurali e strumenti duttili per affrontare con coraggio e determinazione la nuova sfida che la società multimediale ci pone: educare responsabilmente alla digitalità.
|
|
Volpi Barbara
Gli adolescenti e la Rete. Nuova ediz.
br. Riusciamo oggi a comprendere l'iGeneration? Siamo in grado di impostare una corretta educazione digitale che possa aiutare i ragazzi a utilizzare i device in modo responsabile, critico e consapevole? Di fronte alla velocità con la quale evolve la tecnologia e cambiano gli ambienti di relazione, di gioco, di intimità, di apprendimento, le scienze psicologiche possono offrire punti di riferimento che permettono di affrontare con resilienza lo svincolo adolescenziale, oggi profondamente ristrutturato in chiave digitale. Il volume, in una nuova edizione aggiornata, fornisce un maneggevole strumento teorico e operativo per capire le dinamiche mentali degli adolescenti sottese al loro rapporto con la multimedialità dando ampio spazio ai vissuti emotivi riportati da loro stessi.
|
|
Volpi F. (cur.)
Guida a Heidegger. Ermeneutica, fenomenologia, esistenzialismo, ontologia, teologia, estetica, etica, tecnica, nichilismo
br. La proverbiale difficoltà del linguaggio di Heidegger e la vertiginosa altezza delle questioni da lui affrontate rendono particolarmente ardua la comprensione del suo pensiero, tanto più che esso si inerpica per sentieri non praticati dal senso comune. L'unico vero modo per superare questo ostacolo è quello di affrontare la lettura diretta delle sue opere, seguendolo passo per passo nel suo cammino di pensiero. Mai come per Heidegger appare indispensabile una guida adeguata che aiuti a penetrare nei recessi talvolta oscuri del suo meditare.
|
|
Volpi Franco
Il nichilismo
br. Crisi della ragione, perdita del centro, decadenza dei valori: il nichilismo si è presentato a volte con il proprio nome, a volte sotto altre sembianze. Ma che cos'è propriamente il nichilismo? Da dove viene quest'"ospite inquietante" - come Nietzsche lo definisce - che si aggira ormai ovunque in casa nostra e che nessuno può mettere alla porta? Attraverso un'analisi storico-concettuale, Volpi risale alle radici del fenomeno, ne illustra il manifestarsi nel pensiero del Novecento e prepara una prospettiva "oltre il nichilismo".
|
|
Volpone Alessandro
Pratiche filosofiche comunitarie. Scritti epistemologici 1999-2009
br. A vent'anni dall'inizio del dibattito sulle Pratiche filosofiche, il suo iniziatore Alessandro Volpone traccia un bilancio della vicenda, riflettendo sui limiti e le prospettive della proposta, sui rapporti con la Storia e l'Epistemologia della filosofia, e mette a disposizione per la prima volta tutti i suoi interventi di quella stagione che ha contribuito ad arricchire e rinnovare lo scenario filosofico italiano contemporaneo.
|
|
Voltaire
Commentario sul libro «Dei delitti e delle pene»
br. Dopo aver letto il libro "Dei delitti e delle pene", Voltaire (1694-1778) rimase sinceramente colpito dalle idee di Cesare Beccaria, che gli apparvero come la conferma e l'approfondimento delle sue stesse convinzioni. Infatti il contenuto di questo libro dava nuovi argomenti alla sua lotta contro l'autoritarismo. Così decise di scrivere questo Commentario, passando in rassegna gli avvenimenti e le situazioni che si prestano a una riflessione sulla necessità di abolire i supplizi e la discrezionalità dei magistrati e che, più in generale, contribuiscono a sostenere la tolleranza politica e religiosa. Un'opera che aveva avuto grande successo in passato, a partire dalla prima traduzione che era avvenuta già nel Settecento, ma che non era più stata presentata da molti anni. Prefazione di Gianni Francioni.
|
|
Voltaire
Dizionario filosofico
br. Pubblicato in forma definitiva nel 1769 con l'emblematico titolo La Raison par alphabet, il Dizionario filosofico riprende lo spirito antisistematico e divulgativo dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert, affrontando in uno stile polemico e aneddotico i temi cari al pensiero illuminista: la critica delle religioni rivelate e della superstizione; la difesa della ragione come unico strumento di indagine; l'elogio dello stato laico e della libertà di coscienza. Attraverso voci brillanti e sarcastiche, l'autore conduce una corrosiva requisitoria contro ogni pretesa dogmatica di verità, accostando in una prospettiva relativistica le concezioni filosofiche e teologiche dell'Occidente cristiano alle credenze dei popoli extraeuropei. Nonostante la condanna della facoltà di teologia della Sorbona e il rogo sulla pubblica piazza, l'opera ebbe vasta eco in Europa contribuendo a diffondere i principi di tolleranza e libertà civile, nonché l'ironia scettica e l'impronta anticlericale tipiche di Voltaire.
|
|
Voltaire
Il trattato sulla tolleranza
br. Il 10 marzo 1762 il protestante Jean Calas viene giustiziato in una piazza di Tolosa, di fronte a una folla inferocita. L'accusa è quella di aver ucciso il figlio, sospettato di volersi convertire al cattolicesimo. Nonostante l'inconsistenza delle prove e l'arbitrarietà di un processo che risponde più alle storture del fanatismo religioso che al rigore della ragione e della giustizia, la supplica di Calas - che fin sul patibolo non cessa di protestare la propria innocenza - rimane inascoltata. Non da Voltaire, che impugna la penna contro questa palese ingiustizia. L'anno successivo viene pubblicato il breve e fulminante "Trattato sulla tolleranza". Non solo Voltaire chiede la riabilitazione della memoria di un padre amorevole e di un uomo innocente: la sua invocazione assume i toni di un'accorata denuncia del fanatismo religioso e della superstizione, di un vibrante appello alla tolleranza e alla libertà di pensiero destinato a risuonare nei secoli a venire.
|
|
Voltaire
Pensieri vegetariani. Cosa c'è di più abominevole che nutrirsi continuamente di cadaveri?
br. Cosa c'è di più abominevole che nutrirsi continuamente di cadaveri? L'autore di questa domanda così attuale, espressa in uno scritto "dimenticato" all'interno della sua vasta bibliografia è, contro ogni previsione, Francois-Marie Arouet, in arte Voltaire, il padre dell'illuminismo europeo. Con "Pensieri vegetariani" Voltaire riesce a far riflettere sulla moderna zootecnia e le odierne "fabbriche del cibo", dove gli animali sono degradati dall'inizio alla fine del loro "ciclo produttivo" a meri oggetti posti al servizio dell'uomo. Poco nota e ancor meno studiata è infatti la posizione vegetariana e animalista che Voltaire assunse soprattutto durante gli ultimi 20 anni della sua vita. Brevi estratti, dialoghi e racconti sparsi in opere completamente diverse fra loro per stile e oggetto, che sono però sufficientemente espliciti per rintracciare all'interno della sua opera un corpus di scritti omogeneo e di sorprendente attualità in chiave vegetarista e animalista: Voltaire fu forse il primo filosofo "vegetariano" della modernità.
|
|
Voltaire; Bianchi L. (cur.)
Il trattato sulla tolleranza
br. "Il trattato sulla tolleranza" (1763), che prese spunto dalla vicenda di un commerciante ugonotto di Tolosa condannato a morte ingiustamente per l'omicidio del figlio, è un vero e proprio "manifesto" per la libertà e il valore universale della tolleranza religiosa. È un'opera che apre il cosiddetto periodo dei Lumi e costituisce una delle basi ideologiche della Rivoluzione francese. Prefazione di Salvatore Veca.
|
|
Voltaire; Bordoli R. (cur.)
La filosofia della storia
br. Viene qui proposta la prima versione italiana commentata di una delle opere più importanti ma anche meno note di Voltaire. "La Philosophie de l'histoire" uscì pseudonima nel 1765. Quattro anni dopo essa divenne (e restò) la parte introduttiva dell'"Essai sur les moeurs". La grande diffusione nel XVIII secolo corrisponde all'interesse per la nuova disciplina filosofica che involontariamente Voltaire fonda: con quest'opera per la prima volta la locuzione "filosofia della storia" compare nel lessico filosofico. Se ne avvarranno a piene mani autori come Herder, Lessing, Kant e Hegel.
|
|
Voltaire; Campi R. (cur.)
Il pirronismo della storia
br. A cavallo tra la storiografia, la filosofia della storia e quella che oggi chiameremmo antropologia (o etnologia), gli scritti di Voltaire che qui si presentano mostrano il formarsi di una coscienza storica che cerca nello studio di altre civiltà e di altre epoche i principi di un diverso modo di guardare al proprio mondo e a quello degli altri. Ma Voltaire, che fu "storiografo di corte" nella Versailles di Luigi XV, ha anche il merito di aver inaugurato, insieme a Montesquieu, un modo nuovo di studiare la storia: la coscienza storica che ha distinto il pensiero occidentale a partire dal XIX secolo gli è debitrice di averne fatto una disciplina rigorosa, fondata sull'analisi obiettiva delle fonti e dei documenti.
|
|
Voltaire; Defelice D. (cur.)
Il caso Calas. Con il Trattato sulla tolleranza e testi inediti. Ediz. critica
br. La sera del 13 ottobre 1761 il primogenito del commerciante calvinista Jean Calas si suicida nella casa di famiglia a Tolosa. Il padre, anche sulla base di pettegolezzi del vicinato, viene accusato di omicidio, torturato e condannato all'altroce supplizio della ruota. Voltaire, che fiuta nel caso l'errore giudiziario e il fanatismo religioso, si occupa della vicenda con una serie di scritti e ne ottiene la riabilitazione. Questa edizione propone una nuova versione del celebre Trattato sulla tolleranza, condotta per la prima volta sul testo critico pubblicato nelle Oeuvres complètes de Voltaire della Voltaire Foundation di Oxford, e la traduzione dei più significativi scritti voltairiani che lo hanno preceduto e seguito. Sono inoltre proposti qui per la prima volta in italiano i testi attribuiti alla vedova e a due figli di Calas, ma concepiti e scritti dal patriarca dei Lumi sulla base delle informazioni giunte via via in suo possesso.
|
|
Voltaire; Felice D. (cur.)
Opere storiche. Testo francese a fronte
ril. Nel vasto orizzonte degli interessi di Voltaire lo studio della storia ha sempre avuto un'importanza che è impossibile sopravvalutare. Fin dagli anni giovanili, in cui Voltaire si dedicava alla composizione del poema epico La Henriade, consacrato alla figura esemplare di Enrico IV, la storia fu sempre per lui materia di riflessione, tanto sul passato quanto sul presente. Se nel 1745 Voltaire ottenne la prestigiosa carica di "storiografo di Francia", che lo costrinse per alcuni anni a svolgere la funzione di storico ufficiale di Luigi XV, è grazie alla sua opera di storico che la storia ha cessato di essere opus rhetoricum o erudizione antiquaria, per diventare uno strumento funzionale alla lotta per la diffusione dei lumi della ragione. «Ciò che solitamente manca a coloro che compilano la storia è lo spirito filosofico: la maggior parte, invece di discutere di fatti con degli uomini, racconta favole a dei bambini», Voltaire lamentava nelle Osservazioni sulla storia. La sua immensa opera storica, che abbraccia le civiltà più remote nel tempo e nello spazio fino alla situazione politica e militare degli anni a lui contemporanei, che sono quelli della Guerra dei Sette Anni, ha provveduto a conferire un nuovo significato e una nuova forza critica al vecchio adagio della historia magistra vitae: alla storia, e in primo luogo a quella che egli studia ed espone nelle proprie opere, Voltaire chiede di essere "utile", ovvero una storia che sia capace di farci «conoscere i nostri doveri e i nostri diritti, senza avere la pretesa di insegnarceli», come scrive, senza mezzi termini, nel Dizionario filosofico.
|
|
Voltaire; Felice D. (cur.)
Premio della giustizia e dell'umanità
br. Composto durante l'estate del 1777 e pubblicato alla fine di ottobre dello stesso anno, vale a dire nel medesimo periodo in cui Voltaire scrisse e diede alle stampe il "Commentaire sur l'Esprit des lois", il "Prix de la justice et de l'humanité" costituisce l'approdo dei suoi studi legali e dei suoi interessi per i problemi della giustizia, studi e interessi dapprima sporadici e superficiali, poi, a partire dagli anni Cinquanta del Settecento, sempre più intensi e continui, fino a culminare appunto nel Prix, la più vasta e radicale delle sue opere giuridiche.
|
|
Voltaire; Felice D. (cur.)
Taccuino di pensieri. Vademecum per l'uomo del terzo millennio
br. Domenico Felice ha estratto con mano sicura dalla monumentale opera di Voltaire, che occupa più di cinquanta volumi, i pensieri, le massime e gli aforismi che possono aiutare l'uomo contemporaneo a orientarsi in quel teatro di violenze, illusioni e inganni che è il mondo. Nemico delle idee preconcette e dei luoghi comuni, Voltaire ci appare in queste pagine come il fondatore della comunicazione moderna. Sa condurre le sue battaglie polemiche con un linguaggio diretto e accessibile, che valorizza al meglio le sue conoscenze enciclopediche, dalla storia all'economia politica, dalla filosofia del diritto all'astronomia, dall'agronomia alla matematica, dalla medicina alla geografia. La politica, la guerra, le società, le religioni, la letteratura, i comportamenti umani, continenti remoti come la Cina o l'India, ma anche sentimenti come l'amicizia e l'amore: non c'è campo in cui il Patriarca dei Lumi non sappia giostrare con l'eleganza sorridente e provocatoria dello spadaccino che non sbaglia un colpo. Per lui, la filosofia deve porsi degli obiettivi concreti: affrontare di petto i problemi dell'oggi, battersi per facilitare l'avanzata della ragione contro l'arroganza e gli inganni del potere, le violenze del fanatismo religioso, la credulità degli sciocchi, le narrazioni strumentali che hanno la pretesa di diventare Storia, perché "i maestri della menzogna fondano il loro potere sulla stupidità umana". "Il dubbio non è molto piacevole, ma la certezza è ridicola." Nell'epoca delle falsità digitali e del trionfo della demagogia, le massime di Voltaire diventano, come scrive Ernesto Ferrero nella sua prefazione, "un presidio civile da riconquistare e difendere".
|
|
Voltaire; Felice D. (cur.)
Taccuino di pensieri. Vademecum per l'uomo del terzo millennio
br. Domenico Felice ha estratto con mano sicura dalla monumentale opera di Voltaire, che occupa più di cinquanta volumi, i pensieri, le massime e gli aforismi che possono aiutare l'uomo contemporaneo a orientarsi in quel teatro di violenze, illusioni e inganni che è il mondo. Nemico delle idee preconcette e dei luoghi comuni, Voltaire ci appare in queste pagine come il fondatore della comunicazione moderna. Sa condurre le sue battaglie polemiche con un linguaggio diretto e accessibile, che valorizza al meglio le sue conoscenze enciclopediche, dalla storia all'economia politica, dalla filosofia del diritto all'astronomia, dall'agronomia alla matematica, dalla medicina alla geografia. La politica, la guerra, le società, le religioni, la letteratura, i comportamenti umani, continenti remoti come la Cina o l'India, ma anche sentimenti come l'amicizia e l'amore: non c'è campo in cui il Patriarca dei Lumi non sappia giostrare con l'eleganza sorridente e provocatoria dello spadaccino che non sbaglia un colpo. Per lui, la filosofia deve porsi degli obiettivi concreti: affrontare di petto i problemi dell'oggi, battersi per facilitare l'avanzata della ragione contro l'arroganza e gli inganni del potere, le violenze del fanatismo religioso, la credulità degli sciocchi, le narrazioni strumentali che hanno la pretesa di diventare Storia, perché "i maestri della menzogna fondano il loro potere sulla stupidità umana". "Il dubbio non è molto piacevole, ma la certezza è ridicola." Nell'epoca delle falsità digitali e del trionfo della demagogia, le massime di Voltaire diventano, come scrive Ernesto Ferrero nella sua prefazione, "un presidio civile da riconquistare e difendere".
|
|
Voltaire; Felice D. (cur.)
Trattato sulla tolleranza
br. «La tolleranza non ha mai provocato guerre civili, mentre l'intolleranza ha coperto la Terra di stragi». A Tolosa il 10 marzo 1762 il commerciante ugonotto Jean Calas viene giustiziato con l'accusa di aver ucciso il figlio per impedirgli di convertirsi al cattolicesimo. Nonostante la mancanza di prove e un processo arbitrario, Jean Calas, che anche sotto tortura si professa innocente, è giudicato colpevole. Non da Voltaire, che con la sua penna tagliente scaglia parole feroci contro le storture del fanatismo religioso, mostrando come il dogmatismo e la superstizione inquinino la convivenza pacifica e corrompano la facoltà di giudizio. Dando avvio a una battaglia di civiltà, il "Trattato sulla tolleranza" è un vero e proprio «manifesto» per la libertà di pensiero e il rispetto di ogni diversità. Un'opera sempre attuale capace di riportarci alle radici stesse della modernità. Con un saggio di Italo Mereu.
|
|
Voltaire; Flabbi L. (cur.)
Filosoficamente vostro. Lettere di un genio indaffarato
br. Le sue idee incendiarono le menti di mezza Europa, i suoi motti di spirito fecero ridere l'altra metà: Voltaire (1694-1778), più di chiunque altro, contribuì ad affermare le istanze del razionalismo e della tolleranza. Nella guerra delle idee, la parola fu la sua arma. Una vera e propria enciclopedia di pensiero epistolare che stupisce per lucidità e audacia intellettuale.
|
|
Voltaire; Gurrado A. (cur.)
Lettere filosofiche
br. Dal 1726 al 1728 Voltaire, poco più che trentenne, va a vivere in Inghilterra. A Londra impara l'inglese, frequenta nobili e borghesi colti, viene ricevuto da re Giorgio I, convince il primo ministro Walpole a concedergli un finanziamento, diventa un habitué dei teatri e matura il proprio capriccioso disprezzo per Shakespeare, incontra alcuni degli intellettuali più in vista dell'epoca - Swift, Pope, Berkeley, Bolingbroke, John Gay, Lady Montagu - e assiste ai solenni funerali di Newton. S'ingrazia la nipote del grande fisico, che gli racconta come la teoria della gravitazione universale fosse stata ispirata dalla caduta di una mela: Voltaire si impossessa dell'aneddoto, raccontandolo per iscritto, e gli fa acquisire fama imperitura. Più di vent'anni dopo, Voltaire scriverà con orgoglio: «Sono diventato inglese a Londra». Le Lettere filosofiche - che nella prima versione del 1734 si chiamavano Lettere inglesi - raccontano un procedimento ben più vasto. Descrivendo la pacifica convivenza delle religioni, indagando sui rapporti fra parlamento e governo e sulla rilevanza dei letterati, patrocinando le idee di Bacone, Newton e Locke a discapito di quelle di Cartesio e Pascal, Voltaire getta le basi delle convinzioni filosofiche, politiche e religiose che lo renderanno per decenni il faro dell'Illuminismo. Qui presentate in una nuova edizione, con un'ampia introduzione e un ricco corpus di note esplicative, le Lettere filosofiche sono la testimonianza imprescindibile degli anni decisivi che hanno trasformato identità e ruolo degli intellettuali in Europa.
|
|
Voltaire; Locke John
Intolleranza zero. I testi fondativi della cultura della tolleranza. Ediz. ampliata
br. Ci saranno sempre dei barbari e delle canaglie che fomenteranno l'intolleranza. Siamo stati contagiati a tal punto da tale furia che sono scorsi fiumi di sangue e ci siamo sterminati per dei paragrafi. Voltaire Quanto sono attuali queste parole? Immensamente. Il virus dell'intolleranza, che sembrava estirpato, è tornato a infettare le menti delle persone e ad armare le comunità le une contro le altre. Le conquiste della ragione non sono mai definitive e irreversibili. Devono essere coltivate. È questo il motivo per cui la collana "meme" vi propone con tre piccoli grandi classici fondativi della cultura della tolleranza: il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Saggio sulla tolleranza (1687) e la Lettera sulla tolleranza di John Locke. Tre saggi vi introdurranno alla lettura di questi classici del pensiero illuminista e liberale. Una lettura terapeutica contro un virus che rischia di diventare una vera e propria pandemia che va ad aggiungersi a quella che già ci ha flagellato.
|
|
Volterri Roberto
Dimensione tempo. Ricerche di precognizione sperimentale
br.
|
|
Volterri Roberto
L'ombra della clessidra. Tra le ombre della storia, tra infiniti misteri, tra gli angoli più oscuri delle vicende umane
br. Historia magistra vitae est? Qualche volta sì, qualche volta essa dimentica di esserlo o ce ne dimentichiamo noi. Quel che appare indubitabile è la presenza di eventi la cui spiegazione non appare subito evidente perché la documentazione disponibile non è certamente esaustiva, perché "la Storia la scrivono i vincitori", perché gli eventi stessi sono collocati così lontani nel tempo che una buona parte di essi appare evanescente, indecifrabile, nascosta dalle nebbie delle ere trascorse. Roberto Volterri ha volutamente articolato questo libro sugli avvenimenti che non trovano sempre esaustive spiegazioni, alternandoli apparentemente "a caso". Così, insieme a qualche riflessione di matrice "religiosa" sull'Anticristo, motivata dal rinvenimento di uno strano tavolaccio ligneo ora conservato a Canossa e alla strana, "sulfurea", chiesa parigina di St. Merry, troverete un capitolo sulle esoteriche ricerche di personaggi quali Isaac Newton e Robert Fludd, seguito a ruota da capitoli sui Lapidari astrologici, sul Graal e sugli eterni "misteri" di Rennes-le-Chateau e molto altro ancora.
|
|
Volterri Roberto; Ferrante Bruno
Gli stregoni della musica
br. Dopo "Gli stregoni della scienza" ecco un libro dedicato agli "stregoni" che hanno trascorso la loro esistenza in un universo musicale costellato di "sulfuree" note, di diaboliche armonie, di esoteriche dissonanze. Tutto ha avuto origine quando abbiamo pensato di indagare su uno strano spartito musicale affrescato all'interno di una strana chiesa posta a poca distanza da uno strano e abbandonato cimitero. Tutti e due, ovviamente, debitamente e stranamente... "sconsacrati"! Si tratta di quello che viene chiamato Spartito del Demonio... Ma troverete anche Niccolò Paganini e il suo diabolico violino a cui "saltavano" regolarmente le corde, potrete suonare il Trillo del Diavolo di Giuseppe Tartini, ma sarete anche in grado di udire quali strane melodie possono scaturire da brevissimi ed enigmatici brani musicali raffigurati in curiosi dipinti o graffiti su antichissimi muri. Non sentirete la nostalgia del geniale Nikola Tesla perché qui troverete un intero capitolo dedicato alla "Musica ad Alta Tensione" e scoprirete che la musica si può creare con qualsiasi cosa. Anche con pezzi di automobile, calici di cristallo e coperchi di pentole!
|
|
Volterri Roberto; Piana Alessandro
Rennes-le-Château e il mistero dell'abbazia di Carol
ill., br.
|
|
Voltolin Adriano
Critica della mente innocua. Gruppo e legame sociale in Bion
br. Il lavoro di Bion sui gruppi consente di guardare da una prospettiva diversa aspetti della società, della politica e della storia che erano pur stati intuiti da grandi filosofi e pensatori otto-novecenteschi: si pensi all'ideologia come falsa coscienza in Marx, alla funzione della morale in Nietzsche o a tutto ciò di cui Wittgenstein dice che si deve tacere. L'indagine di Bion, partita con l'esperienza di lavoro terapeutico compiuta con i militari colpiti da shock durante la seconda guerra mondiale, approfondisce il ruolo svolto dal gruppo nella vita individuale di ognuno. L'individuo necessita del gruppo in quanto questo costituisce un rifugio psichico contro le angosce primarie. Attraverso la creazione di una propria mentalità, il gruppo si pone in relazione con la società attraverso modalità varie che convergono sempre nella difesa della propria identità.
|
|
Voltolin Adriano
Il giuramento di Annibale. Le Brigate rosse: un vertice di osservazione psicoanalitico
br. Il volume prende in esame, a partire da memorie e testimonianze, il tragitto formativo del gruppo fondatore delle Brigate Rosse. L'idea di fondo di una parte del gruppo era quella di ristabilire le ragioni di chi si batté per un'idea di Stato in cui prevalessero uguaglianza, giustizia e libertà. Il contesto in cui nascono le BR è quello degli anni Settanta, in cui i grandi movimenti studenteschi e operai del decennio precedente erano andati progressivamente affievolendosi mentre la reazione politica e ideologica si rafforzava. Partendo da quella che in psicoanalisi è la relazione ambivalente con il padre, in questo libro si cerca di focalizzare il significato della vendetta in nome dei valori del padre. Storie individuali e relazioni simboliche si intersecano sino a formare un nodo terribile, la cui durezza finisce in un tragico fallimento per i brigatisti e in un comodo appiglio per le classi dirigenti di allora: per autoassolversi e dimenticare il proprio fallimento, meno sanguinoso, ma forse più tragico.
|
|
Voltolin Adriano
Il rifugio e la prigione. La psicoanalisi tra clinica e critica
brossura Il quadro di sofferenza mentale oggi probabilmente più diffuso riguarda la difficoltà di entrare in relazioni profonde con gli altri. La tendenza è quella di proteggersi entro strutture che tendono a divenire col tempo luoghi mentali dai quali non è poi più possibile uscire: gioco compulsivo, videodipendenza, internet e così via. Anche nella società assistiamo ormai da anni al progressivo affermarsi di gruppi ed associazioni che trovano in un tratto identitario la ragione della propria esistenza: dai tifosi della squadra calcistica locale agli appassionati di cucina, dai sostenitori delle radizioni localistiche agli amanti del trekking, vi è una fioritura di gruppi che sostengono di fatto la frammentazione come sicuro rifugio in una società divenuta "mucillaggine". L'indagine psicoanalitica rileva come la psicopatologia individuale sempre più spesso si coniughi oggi, fino a confondervisi, con le nevrosi della comunità in quanto tali.
|
|
Voltolin Adriano
Lo spazio, la città e la mente
br. Quali sono le ragioni della trasformazione della città da luogo di rifugio a città-mondo, uguale in tutto il pianeta e nella quale gli abitanti non hanno relazioni significative tra loro, se non diffidenza e timore? Da un punto di vista psicoanalitico si può osservare che la nascita della città appare proprio come un modo per proteggersi dai pericoli esterni. Ciò che muove a radunarsi in un luogo circoscritto e protetto è la paura di uno spazio che appare pieno di pericoli che vanno dagli animali feroci, ai predoni e così via. Una paura che viene da lontano e che ci porta fino alle città della globalizzazione, dove gli esseri viventi appaiono essere monadi superflue della società dei big data, che pare avere prodotto qualche cosa che va al di là della significazione: c'è un progressivo immergersi nel presimbolico, lo vediamo nelle patologie causate dall'impossibilità di sopportare la caesura (Bion) e che Lacan individua nella figura complessa del sintomo.
|
|
Voltolin Adriano
Minima immoralia (2016). Vol. 1: Costruzioni psicoanalitiche
brossura I contributi che appaiono in questo volume funzionano come una lente di ingrandimento che consente di vedere più nitidamente, o, meglio, sotto una prospettiva diversa, fatti ed opinioni che, nell'ottica dell'informazione, assumono profili deformati e talvolta grotteschi. Si tratti di eventi drammatici di risonanza mondiale come il virus Ebola o la strage di Parigi del gennaio 2015, di fatti minori ma che hanno riscosso interesse nell'opinione pubblica, come l'uccisione di un'orsa, e anche di notiziole di poca importanza come le nuove tecnologie applicate alla produzione di bambole erotiche. Il punto di osservazione psicoanalitico e critico focalizza il ruolo discorsivo dell'informazione e dell'ideologia correnti che, vicendevolmente, si rinforzano producendo dei paradossi - vere e proprie psicopatologie - per i quali una catastrofe appare come una piaga in un corpo sano e alcuni comportamenti patologici divengono non molto di più e di diverso di curiose originalità.
|
|
Voltolin Adriano; Borgomaneri Luigi; Perfetto G. (cur.)
Dall'io a noi
brossura Nella prospettiva psicoanalitica il passaggio dall'"io" al "noi" comporta un movimento dialettico, continuo e mai concluso, che dal mondo interno, dominato dalla fantasia per la quale la vita consiste nella piena giustificazione della realizzazione delle proprie pulsioni, si apra a un'esistenza vista come esperienza del mondo e sviluppo di relazioni. Passaggio che presuppone lo sviluppo di una capacità di sopportazione dell'angoscia da costruirsi attraverso le difficoltà del sentirsi gettati nel mondo. Se ciò è ripercorribile nello sviluppo individuale, ancor più evidente appare nelle dinamiche storiche e sociali, nelle quali l'"altro" compare come il nemico, l'estraneo, l'elemento da contrastare o sfruttare.
|
|
|