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Number of results : 19,226 (385 Page(s))

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‎Benci Viviana A.‎

‎Analisi transazionale e gestione dei conflitti. Dallo scontro all'incontro: modelli e strumenti‎

‎br. Le relazioni umane si fanno sempre più complesse e la caduta delle vecchie regole di vita sociale chiede che si dotino gli individui di nuovi strumenti comunicativi e relazionali che consentano agli individui di non smarrirsi in tale complessità e di gestire i conflitti in modo costruttivo. Il primo passo per la gestione dei conflitti è uscire dalla convinzione che essi siano qualcosa di negativo, che non dovrebbero accadere, per aprirsi, invece, all'idea che il conflitto costituisce una componente ineliminabile di ogni interazione umana e può - se ben gestito - svolgere un ruolo fondamentale per la crescita degli individui e la trasformazione delle relazioni. La positività di una relazione non si misura, infatti, dalla frequenza dei conflitti, ma dalla capacità delle persone coinvolte di gestirli e di risolverli in modo costruttivo e fiducioso. Il libro si ispira a tal fine all'Analisi Transazionale, una delle più note e diffuse correnti della psicologia contemporanea, proponendo spunti e tecniche che consentono, attraverso lo sviluppo della consapevolezza e della capacità comunicativa, di sostare nella diversità esprimendo autenticamente i propri bisogni e vissuti ed esercitando un punto di vista non egocentrico dove la polarità 'io-tu' diviene attraverso il superamento dei propri automatismi relazionali - l'integrazione del 'noi'.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎100 idee di cui non sapevi di aver bisogno‎

‎br. In un'epoca in cui il pensiero tende sempre più a semplificarsi e le opinioni vengono scambiate per idee, Ermanno Bencivenga ci ricorda il valore fondamentale e necessario dell'arte del pensare, il fascino e il piacere che può provocare il pensiero articolato e curioso. E ci spinge a chiederci: che cosa può tenere insieme gli asintoti e le massaie, le geodetiche e le zebre, la marginalità e le macchine del caffè? Il fatto che siano tutti concetti astratti, idee, da cui però possiamo trarre spunti e consigli da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni. Con la sua capacità di far dialogare ambiti diversi e servendosi, quando è necessario, delle parole di pensatori illustri - come Platone, Aristotele, Arendt, Russell - l'autore ci consegna 100 idee che non sapevamo di poter sfruttare e altrettanti modi di utilizzarle: e così gli autotreni diventano una forma di esercizio per le nostre capacità deduttive e le oche uno strumento per misurare i "gradi" di una relazione; un capocomico un modello di approccio alle difficoltà e gli errori, attraverso la serendipity, inimmaginabili ponti verso i nostri migliori successi. Decine di collegamenti fra mondi solo all'apparenza distanti, brevi aneddoti densi dei significati più sorprendenti. Ma, soprattutto, ciò che Bencivenga regala al suo lettore è la capacità di guardare alle cose con occhi sempre nuovi e reinventare ogni giorno la propria realtà, scoprendola stimolante, multiforme e variegata.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎Amore per la saggezza‎

‎brossura La filosofia non è una dottrina ma una pratica, un'attività: la ricerca della saggezza. Chiunque si adoperi per dare alla vita un senso unitario, un suo senso diverso da quello di altri ma comunque plausibile e coerente, che lo faccia in un'aula oppure in un bar o in un chatroom, con amici di una sera o con prestigiosi intellettuali, sta svolgendo attività filosofica, e smette di svolgerla, quale che sia la sua erudizione, appena gli vengono meno l'impegno, la curiosità, il desiderio. La filosofia, dunque, non si impara da un libro come questo. In un libro come questo, però, si possono trovare esempi di persone che hanno condotto l'attività filosofica con scrupolo e intelligenza, e da loro si può trarre spunto come si farebbe andando a bottega da un ciabattino o da un pittore. Non per diventare pedissequi imitatori di un maestro, ma per adattare e combinare gli insegnamenti di dieci, di cento maestri allo sviluppo di un proprio stile, di una propria fisionomia, di una propria ricerca. Perché, in definitiva, l'unica filosofia che conta per ciascuno di noi è la sua. In questo spirito, il libro dà massimo rilievo al dialogo con i filosofi di cui tratta. Li fa parlare direttamente con il lettore; riserva ampio spazio ai loro testi e a una discussione che genera più domande che risposte; chiude ognuna delle unità loro dedicate con un caso tratto dalla vita di tutti i giorni, che invita ad applicarne gli insegnamenti a problemi concreti.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎Critica della ragione digitale‎

‎br. Internet ci rende stupidi? Abituati alla velocità con cui accediamo alle informazioni scivolando, come su una tavola da surf, da un sito all'altro, viene meno in noi la pazienza richiesta da un libro o da un articolo lungo e complicato. Dopo una pagina o due ci innervosiamo, perdiamo il filo, avvertiamo l'esigenza di occuparci d'altro, di cambiare attività. La concentrazione nella lettura ci è divenuta estranea. Oggi l'umanità è totalmente connessa. E quindi: che fare con la novità rappresentata dalla rete, e in generale dalla civiltà digitale? Accettarla o rifiutarla? Per rispondere a questa domanda dobbiamo compiere un viaggio di duemila anni. Ermanno Bencivenga ci accompagna lungo questo cammino nella storia del pensiero occidentale: Platone è la nostra guida, Kant la stella polare. È un tragitto di secoli e millenni di idee e scoperte straordinarie e addirittura scandalose, eppure capaci di conquistare la normalità e tradursi in visioni del mondo universali. Così scopriamo che la nostra identità è stata messa in discussione ad ogni rivoluzione tecnologica. Ciascun cambio di paradigma sconvolge e rinnova la radice delle nostre consuetudini e dei nostri desideri. Ogni giudizio di valore è subordinato a una particolare fase del tempo, del mondo e della Storia. Allora, la domanda va riformulata: la rivoluzione digitale non ci rende più stupidi o più intelligenti, ma cambia profondamente la nostra postura nei confronti di noi stessi e del mondo. E ogni cambiamento radicale è un'occasione preziosa e insostituibile per chiederci chi siamo.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎Filosofo anche tu. Siamo filosofi senza saperlo‎

‎br. La filosofia è un'attività pubblica, nella quale siamo tutti coinvolti, consapevolmente o meno. Che discutiamo di vaccini o di unioni civili, delle condizioni di salute di Totò Riina o delle fandonie di Donald Trump, le posizioni che difendiamo e quelle che avversiamo riepilogano le teorie di Platone o di Nietzsche, di Hobbes o Rousseau, di Aristotele o Kant. Rendercene conto permette di capire e articolare meglio quel che crediamo e di conferire maggiore dignità ai nostri interlocutori; trasforma una potenziale rissa in una conversazione rispettosa e razionale, da cui tutti possono imparare. Questo libro ci aiuta, con esempi tratti da occasioni e controversie quotidiane, a scoprire le nobili idee in cui ci rispecchiamo, le filosofie che adottiamo, spesso senza saperlo.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎Il bene e il bello. Etica dell'immagine‎

‎br. La bellezza conforta, riscalda e illumina il nostro percorso di vita. Ma è possibile una bellezza indipendente dal bene, perfino alleata del male? Questo libro risponde di no, in primo luogo negando che le immagini siano paradigma di oggettività, emblema di neutralità descrittiva. Anche quando pensiamo che mostrino la realtà nuda e cruda, senza possibilità d'inganno, sono spesso più ambigue di qualsiasi discorso, e danno origine a discorsi senza fine. II modo in cui sono costruite, tagliate e contestualizzate afferma un progetto di mondo, di umanità: la figura della tabaccaia felliniana di Amarcord potrebbe non distinguersi dalle "velone" dell'omonimo programma tv, ma racchiude un messaggio radicalmente diverso. Nelle particolari circostanze in cui viene proposta e percepita, un'immagine è portatrice di giudizi. D'altra parte, se "un'immagine vale più di mille parole" è perché può suscitare emozioni intense e rappresentare un vigoroso stimolo all'azione. Ispirato dai grandi filosofi occidentali, Ermanno Bencivenga ci guida alla scoperta del significato etico delle immagini, muovendosi sul doppio registro della passione e del giudizio. I numerosi esempi tratti dalla storia dell'arte, dal cinema, dalla pubblicità e dalla cronaca confermano uno dei cardini del pensiero kantiano: il bello è simbolo del bene. Lo può rappresentare in modo diretto o in modo indiretto, facendone avvertire la mancanza. L'esito è identico: risvegliare in noi il desiderio del bene.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎Il teatro dell'essere‎

‎br. Questo saggio esamina il modo in cui il teatro può illuminare il principale tema metafisico della nostra tradizione: la natura del soggetto nella società contemporanea. Dopo una disamina della nozione di "io" all'interno della filosofia, l'autore si rivolge ai maestri del teatro, da Stanislavskij e Grotowski fino a Brecht, per dimostrare come gli attori teatrali promuovano e sviluppino la ricchezza del soggetto attraverso la recitazione. Due importanti capitoli sono inoltre dedicati al ruolo degli spettatori e al giudizio morale nel teatro e nell'io. Per anni Bencivenga ha sostenuto che la soggettività ha un carattere teatrale, che l'io è costituito da voci molteplici costantemente in dialogo l'una con l'altra. Chiaramente si tratta di un dialogo metaforico: non sempre le voci si parlano, qualche volta si appropriano del corpo e lo muovono a modo loro. Questo studio sulla pratica dell'attore è quindi quanto mai opportuno per indagare la metafisica del soggetto. Platone aveva scacciato gli attori dalla sua repubblica ideale, per evitare la molteplicità che incarnavano e la distrazione che causavano, impedendo ai cittadini di concentrarsi unicamente sul loro ruolo sociale. Con un'inversione di centottanta gradi, l'autore propone in questo saggio una repubblica degli attori, in cui la molteplicità sia la regola e la distrazione uno strumento prezioso.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎L'arte della guerra per cavarsela nella vita‎

‎br. La guerra da sempre accompagna, e definisce, la storia umana, e nei secoli gli uomini hanno fatto dello scontro una riserva di strategie, conoscenze, tecniche. Allora perché non prendere la guerra come una fonte di conoscenze, utili anche agli altri ambiti della vita? È quel che Bencivenga fa in questo libro: a partire da fatti storici e seguendo un filo logico e lineare, l'autore ci mostra come le strategie che hanno condotto ai grandi successi militari possono esserci d'aiuto in condizioni di pace, magari per preparare al meglio un discorso o per comprendere le dinamiche aziendali. E così da Cesare apprendiamo che la rapidità può fare la differenza, anche nel rapporto con nostro figlio o nella crescita della nostra carriera; da Carlo Magno che l'organizzazione ci consente di cogliere le occasioni al momento giusto; da Federico il Grande che la miglior difesa è l'attacco, ancora di più se lo intendiamo come iniziativa. Basta metter da parte l'aspetto violento e utilizzare lo straordinario potenziale della strategia bellica per ottenere continue conquiste nelle nostre battaglie quotidiane.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎La filosofia in ottantadue favole‎

‎br. Per illustrarci i temi chiave sui quali la filosofia da sempre si interroga, Ermanno Bencivenga ha scelto un linguaggio insolito: quello delle favole. Ne è nato, nel 1991, "La filosofia in trentadue favole", poi ampliato in diverse edizioni successive fino ad approdare a "La filosofia in ottantadue favole". In queste pagine il noto filosofo torna a parlarci di un mondo nel quale la magia è negli occhi di chi guarda, nella continua meraviglia di chi osserva le cose con l'innocenza di un bambino, di chi gioca a chiedersi «perché» sapendo che ogni risposta cela sempre in sé una nuova domanda. Perché è proprio dal senso di stupore, dall'incantamento con cui i bambini ascoltano le favole che nasce la riflessione filosofica.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎La scomparsa del pensiero. Perché non possiamo rinunciare a ragionare con la nostra testa‎

‎br. Perché un candidato alla Presidenza degli Stati Uniti può vincere le elezioni sbraitando menzogne come "Costruirò un muro fra gli Stati Uniti e il Messico e sarà il Messico a pagarlo"? Perché abbiamo voglia di comprare una confezione di Nespresso dopo aver vistò l'ennesima pubblicità con George Clooney? Perché se ci troviamo in una città sconosciuta camminiamo con lo sguardo incollato allo schermo del telefonino, preoccupati solo di non perdere di vista Google Maps? Se non riconosciamo più le incoerenze logiche e ci facciamo guidare dagli impulsi emotivi, lasciando che siano altri cervelli (magari digitali) a pensare al posto nostro, che cosa sta succedendo? Logico e filosofo del linguaggio, Ermanno Bencivenga smaschera la più insidiosa delle catastrofi del nostro tempo: la capacità di ragionare rischia di scomparire. Ma ragionare significa tacitare le emozioni e gli impulsi per fare spazio alle idee e, soprattutto, a una discussione ordinata che le analizzi e ne determini il valore, aprendo nuove strade alla nostra convivenza. Raccontando la sua esperienza di professore, Bencivenga mostra che questa "catastrofe gentile", tanto silenziosa quanto devastante, riguarda soprattutto le nuove generazioni, che sono più esposte alla proliferazione forsennata dei mezzi d'informazione e di comunicazione, diventati ormai troppo veloci e potenti rispetto al tempo che il pensiero logico richiede. Con il risultato inquietante che i giovani si abituano sempre più all'idea che qualcun altro, o meglio qualcos'altro, ragionerà per loro. Un saggio schietto e tagliente, che ci mette in guardia di fronte alle insidie di una mutazione antropologica che sottrae alla nostra specie la sua risorsa più preziosa: il ragionamento.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎La stupidità del male. Storie di uomini molto cattivi‎

‎br. Che cos'hanno in comune Adolf Hitler e Dracula, Maldoror e i personaggi del marchese De Sade, Michael Corleone e i terroristi jihadisti? Reali o immaginati, sono tutti uomini molto cattivi. E attraverso le loro storie, le loro motivazioni e perfino le loro teorizzazioni morali Ermanno Bencivenga ci conduce in un viaggio senza ritorno nel regno del male e delle sue (presunte) giustificazioni. Perché mi serve. Perché mi piace. Perché è male. Perché non posso farne a meno. Ma esiste una logica del male? Perché, se la meditazione sul male è oggi attualissima, vale la pena domandarsi se esso abbia di per sé dignità intellettuale. No, è la risposta del filosofo. Il male è stupido. O banale, per usare l'espressione di Hannah Arendt. Non ci sono teorie del male che siano lontanamente paragonabili, per complessità, spessore e ricchezza di dettagli, alle teorie del bene. Non c'è una logica del male che determini fra eventi e atti malvagi relazioni e legami come quelli determinati dalle logiche del bene e dell'accadere. Questo è un libro antimanicheo perché, se il male esiste, in queste pagine si prova a spiegare come non ne esista un principio ordinatore, non ci sia un piano intelligente e intellettualmente accessibile che lo spieghi. Allora, se il male è stupido, gli uomini molto cattivi hanno la medesima statura intellettuale di un rubinetto che perde o di un bambino che fa i dispetti. E il male forse è solo la tentazione della stupidità, è il rifiuto di pensare.‎

‎Bencivenga Ermanno‎

‎Logica dei paradossi. Esercizi di ginnastica filosofica ai confini del pensabile‎

‎br. Nel 1947 Kurt Gödel, sotto gli occhi dell'amico Albert Einstein, entrò in una pericolosa discussione con il giudice che doveva accordargli la sospirata cittadinanza statunitense. Gödel era infatti convinto che la Costituzione degli Stati Uniti, faro della democrazia, celasse in sé il germe della dittatura nell'articolo v, che regola gli emendamenti alla costituzione stessa. Giocando sul principio dell'autoreferenzialità, Gödel sosteneva che, permettendo di fatto la modifica di articoli che si presumevano immodificabili, la costituzione made in USA aprisse la strada a una possibile evoluzione antidemocratica. Al più grande logico moderno non era sfuggita, nascosta tra le righe, l'ombra del celebre paradosso del mentitore, il granello di caos che rischia di inceppare l'intero meccanismo logico delle regole. Questo, come molti altri paradossi, sembra all'apparenza quanto di più antilogico ci possa essere, la negazione stessa del ragionamento lineare. Eppure un tale scarto filosofico è la perfetta rappresentazione della ginnastica mentale che occorre per allenare la mente nella palestra della logica. Partendo da esempi concreti tratti dalla storia e dall'esperienza comune, con incursioni nell'arte, nel calcio e nella letteratura, Ermanno Bencivenga traccia un'insolita storia del pensiero attraverso i suoi inciampi, mostrandoci come i paradossi non siano uno scherzo linguistico, ma lo strumento fondante del ragionamento. In Logica dei paradossi il filosofo mette spericolatamente insieme Zenone e Kant, gli Eagles e Sartre, Locke e le barzellette su Pierino, Spinoza e i koan zen, Wittgenstein e il poker, mostrandoci come ogni occasione comune sia buona per aggiungere un tassello alla storia del pensiero, ma anche come il più piccolo esercizio mentale possa essere veicolo di complessità. Perché trovare la soluzione logica a un problema apparentemente insolubile ci permette di spostare ogni volta più in là il confine del pensabile.‎

‎Bender Hans; Giovetti P. (cur.)‎

‎Precognizioni, veggenze, profezie. Con un saggio sul miracolo del sangue di san Gennaro‎

‎br. La precognizione - dopo la telepatia, la chiaroveggenza e la psicocinesi - è la quarta grande categoria dei fenomeni paranormali. È una manifestazione inquietante e di non facile accettazione perché è arduo ammettere che possa essere "visto" oggi ciò che ancora non si è realizzato e che appartiene al futuro. Bender analizza la precognizione dal punto di vista scientifico ed esamina diversi casi eclatanti di preveggenza. Si spinge, inoltre, a studiare l'ancora inspiegabile fenomeno della liquefazione del sangue di San Gennaro riportando tutte le misurazioni e le verifiche che ha condotto sul campo - e il problema delle cosiddette "esperienze di confine", ovvero delle visioni di chi è stato in punto di morte.‎

‎Bendire Carmine‎

‎Mindgym‎

‎brossura‎

‎Bendit Laurence J.; Girardi B. (cur.); Moschin Calvi P. (cur.); Sempi E. (cur.)‎

‎Lo yoga della bellezza‎

‎ill., br. Lo sviluppo dello "Yoga della bellezza" insegna ad andare al di là del piano mentale, lungo la via del cuore, poiché la bellezza suscita amore. Introduzione di Bernardino Del Boca.‎

‎Benedetti Valerio‎

‎Riprendersi Giovanni Gentile‎

‎br. "Riassumere in poche pagine e in forma accessibile anche ai non iniziati al sapere filosofico il pensiero gentiliano non è cosa semplicissima. Si tratta, in effetti, di un pensiero filosofico puro, anche se si sbaglierebbe nel volerne per questo fare un pensiero sganciato dalla realtà. Le ricadute pratiche dell'attualismo sono massimamente concrete e questo non tanto per le sortite gentiliane nel campo della politica ma proprio per una visione del mondo globale dell'uomo e della realtà che va a scontrarsi con altre visioni dell'uomo e della realtà, in una conflagrazione che avviene negli atenei e sui libri, certo, ma che ha il riflesso nei tremendi sconvolgimenti della storia concreta. Quello di Gentile è un pensiero dell'azione e della libertà, della trasformazione incessante del mondo, dello Stato e della comunità: tutto questo lo pone nel cuore delle tempeste d'acciaio del secolo passato e al centro delle questioni aperte del secolo presente, e per di più con una collocazione che è già da sempre politica, anche a prescindere dalla militanza fascista di Gentile, portata avanti con cristallina coerenza fino all'estremo sacrificio." (Dall'introduzione di Adriano Scianca)‎

‎Benedetto Alessio‎

‎Come migliorare noi stessi attraverso l'astrologia‎

‎brossura‎

‎Benedetto Alessio‎

‎Migliorare la nostra vita con il dizionario completo sui sogni‎

‎brossura Mentre dormiamo il nostro cervello non smette mai di lavorare e lo fa in simbiosi con il nostro subconscio. Durante la notte il nostro subconscio riesce a dialogare con il nostro inconscio attraverso i sogni. Tutti sogniamo ed ogni sogno non è mai banale ma porta con sé messaggi più o meno importanti che dobbiamo necessariamente percepire ed interpretare per poter vivere al meglio. I sogni vengono per aiutarci a capire noi stessi, a capire come possa andare la nostra vita quotidiana se seguiamo i loro consigli che poi vengono dal profondo del subcosciente. Anche gli incubi possono essere d'aiuto alla nostra evoluzione e per questo non dobbiamo temerli ma analizzarli cercando di capire cosa si nasconde dietro di loro. Cerchiamo le risposte alle nostre domande proprio nel nostro mondo onirico e così tutti gli aspetti della nostra vita ne beneficeranno.‎

‎Benedetto Alessio‎

‎Migliorare la nostra vita con il dizionario completo sui sogni‎

‎brossura Mentre dormiamo il nostro cervello non smette mai di lavorare e lo fa in simbiosi con il nostro subconscio. Durante la notte il nostro subconscio riesce a dialogare con il nostro inconscio attraverso i sogni. Tutti sogniamo ed ogni sogno non è mai banale ma porta con sé messaggi più o meno importanti che dobbiamo necessariamente percepire ed interpretare per poter vivere al meglio. I sogni vengono per aiutarci a capire noi stessi, a capire come possa andare la nostra vita quotidiana se seguiamo i loro consigli che poi vengono dal profondo del subcosciente. Anche gli incubi possono essere d'aiuto alla nostra evoluzione e per questo non dobbiamo temerli ma analizzarli cercando di capire cosa si nasconde dietro di loro. Cerchiamo le risposte alle nostre domande proprio nel nostro mondo onirico e così tutti gli aspetti della nostra vita ne beneficeranno.‎

‎Benedetto L. (cur.); Ingrassia M. (cur.)‎

‎Crescere connessi: risorse e insidie del web‎

‎brossura I processi di apprendimento e sviluppo dei nativi digitali sono molto influenzati dai nuovi media. Smartphone e selfie cambiano il loro modo di comunicare ed entrare in relazione. La connessione alla rete si dilata su tutte le 24 ore. Internet può essere pervasivo, ma è un'opportunità o un rischio? I social dilatano le relazioni in modo esponenziale. Postare foto e stati contribuisce allo sviluppo del Sé? Si crea un'immagine pubblica con cui confrontarsi: ma qual è il vero Sé? Quello delle relazioni dirette, quello dei social o un mix di entrambi? Qual è la reazione dei genitori all'uso continuo della rete da parte dei figli? La comunicazione con loro ne risente? Il testo nasce dall'interesse di ricercatori di psicologia e giovani psicologi della "generazione net" fruitori critici delle tecnologie digitali che hanno approfondito le forme più recenti di comportamento online: il selfie posting, la connettività diffusa attraverso lo smartphone, l'operare in multitasking, le prevaricazioni e i rischi del web. Gli autori affrontano con ricerche aggiornate questi e altri temi controversi degli effetti della tecnologia sullo sviluppo psicologico dei ragazzi e delle ragazze, dando vita a un volume in cui la riflessione teorica è arricchita da dati empirici che offrono un prezioso aggiornamento sul rapporto tra sviluppo psicologico, educazione e nuove tecnologie.‎

‎Benedict Elsie Lincoln‎

‎How to analyze people on sight‎

‎br.‎

‎Benemeglio Stefano; Stano S. (cur.)‎

‎C'era una volta l'ipnosi. Storia di una rivoluzione‎

‎br. In questo libro è racchiuso l'originale sistema ipnotico individuato da Stefano Benemeglio: un approccio nuovo e interessante per conoscere e conoscersi. Il metodo di Stefano Benemeglio ha lo scopo di incanalare energia propulsiva come risorsa da spendere in maniera efficace, mirata e senza dispersioni. Il testo permette di acquisire tecniche verbali, non verbali, simbolismo e strategie motivazionali che portano alla risoluzione delle problematiche emotive e relazionali. Il lettore accede a metodi e tecniche frutto di sperimentazioni approfondite da Stefano Benemeglio e dal suo staff di Analogisti, massimi esperti di procedure analogiche. L'Analogista ha il compito di guidare il soggetto alla conoscenza di sé e al dialogo con la propria parte emotiva per affrontare i conflitti e riscoprire il benessere e l'armonia interiore.‎

‎Benemeglio Stefano; Stano Samuela‎

‎L'arte delle emozioni. La realtà rovesciata che non ti aspetti‎

‎br. Sono ad opera di Stefano Benemeglio, psicologo e ricercatore, e dunque tutte italiane, le originali scoperte che hanno consentito di dare voce in modo inedito all'emotività umana. Accedere al patrimonio delle proprie emozioni compresse e non espresse, avere la possibilità, attraverso un dialogo profondo con questa parte nascosta di sé, di raggiungere un benessere mai sperimentato prima e migliorare di conseguenza la qualità della propria vita: sono scoperte che rivoluzionano nettamente il tradizionale approccio cognitivo razionale alla comunicazione e ai problemi dell'individuo. È un modo del tutto nuovo di rapportarsi con se stessi e con gli altri, restituendo dignità a un mondo emotivo da sempre misconosciuto o temuto, e consapevolizzando gli inganni e gli schemi spesso davvero limitanti della cultura logica. E lo strumento utilizzato è, appunto, inedito e al tempo stesso antichissimo: un codice interattivo non verbale in grado di fornire risposte e indicazioni straordinarie, attraverso la rivoluzionaria Linea del Tempo Benemegliana, sulla vita emotiva e sui nodi irrisolti provenienti dal passato di ogni persona.‎

MareMagnum

OM EDIZIONI SNC
GRANAROLO EMILIA, IT
[Books from OM EDIZIONI SNC]

€13.00 Buy

‎Benenti M. (cur.); Ravasio M. (cur.)‎

‎Espressività. Un dibattito contemporaneo‎

‎br. Il volume si propone di ricostruire in forma di antologia ragionata alcuni aspetti del dibattito contemporaneo, sia in ambito analitico, sia continentale, sulle qualità espressive delle opere d'arte e degli oggetti in genere, mettendone in luce i nodi problematici.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€17.10 Buy

‎Benevento A. (cur.); Costantini M. (cur.); Gianandrea A. (cur.)‎

‎La voce delle mie emozioni. Una guida per comprendere le ansie e le emozioni in un mondo che cambia‎

‎br. Questo libro affronta il tema delle emozioni e dell'ansia nell'ambito della famiglia e della scuola. Imparare a riconoscere le emozioni, a saperle gestire è probabilmente uno degli aspetti più importanti nella relazione con se stessi e con gli altri, sia in ambito scolastico sia in ambito familiare e lavorativo. Le emozioni riguardano la nostra storia personale e ci accompagnano sempre e ovunque. Comprendere le emozioni, la loro natura e il loro evolversi aiuta a migliorare noi stessi e le relazioni con gli altri. Questo libro, curato da esperti del mondo della psicologia e della scuola, intende offrire una lettura multidisciplinare; è per questo che alla stesura hanno collaborato anche altri professionisti come la scrittrice Chiara Gamberale, l'attore e regista Edoardo Leo e la poetessa Donatella Bisutti. Il volume nasce dalla volontà e dall'impegno dell'AIED (Associazione Italiana Educazione Demografica) di Roma, che da anni aiuta - attraverso i servizi medici e psicologici - gli adolescenti, i giovani adulti e le loro famiglie.‎

‎Beni Luisa‎

‎I tarocchi di Marsiglia. Con 78 Carte‎

‎br. Un prezioso cofanetto per intraprendere un percorso di conoscenza di sé grazie all'antica arte dei tarocchi. Il cofanetto racchiude un mazzo di carte e un libretto per riuscire a interpretarle. I Tarocchi, sintesi simbolica della scienza occulta, sono un tramite per afferrare le leggi universali che da sempre governano l'uomo. Amore, fortuna, lavoro, amicizie si dispiegano sul tavolo tra le mani del consultante, coadiuvato dal mazzo di 78 antichi Tarocchi di Marsiglia.‎

‎Beni Luisa‎

‎I tarocchi raccontano. Un linguaggio universale‎

‎ill., br. Molti conoscono e apprezzano queste semplici, antichissime e misteriose carte, ma in pochi prestano attenzione al fatto che siano un linguaggio universale. I Tarocchi, infatti, si collegano a ogni forma di arte, di pensiero, di conoscenza, senza luogo né tempo. In questo libro ogni Arcano è raccontato e svelato, collegandolo a curiosità, aneddoti, arte ed emozioni che hanno come tema la figura della carta trattata.‎

‎Beni Luisa‎

‎Tarocchi di Marsiglia. Mini. Con 78 Carte‎

‎ill. I tarocchi sono un metodo di divinazione nobile e antico, vere e proprie opere d'arte dal fascino misterioso. Per alcuni di noi queste carte sono compagne quotidiane, da consultare per sapere cosa ci riserva il futuro o prima di prendere una decisione importante... ancora più facili da portare con sé, in tasca o nella borsa. All'interno: 1 libro e un mazzo di 78 carte.‎

‎Benincasa Fortunato‎

‎Libro e cabala dei sogni‎

‎brossura Attingendo alle più antiche tradizioni, questo Libro dei Sogni raccoglie oltre 10000 voci, arricchite da termini moderni, con i relativi numeri per giocare al Lotto. Il sogno infatti suggerisce scene, immagini e figure ricollegabili a uno dei numeri compresi tra l'1 e il 90.‎

‎Benini Debora‎

‎La vita dei chakra. Il massaggio siflesso e la psicologia del corpo per l'autoguarigione (dalla ghiandola di Luschka alla ghiandola Pineale)‎

‎brossura‎

‎Benini Elvezia; Malombra Cecilia‎

‎Donne che corrono con gli orchi‎

‎br.‎

‎Benini Elvezia; Malombra Cecilia; Malombra Giancarlo‎

‎Le fiabe per... andare sereni al nido e a scuola. Per grandi e piccini‎

‎brossura L'asilo nido, la scuola dell'infanzia e poi la scuola primaria costituiscono un passaggio fondamentale per mamme e piccini. Per la prima volta, il bambino avrà una sua vita indipendente, in un posto nuovo, con i suoi piccoli amici e delle figure di riferimento diverse. Nido e scuola, posti per definizione accoglienti e gioiosi, possono però diventare fonte di paura, di ansia e di somatizzazioni per i bambini più sensibili e meno propensi al distacco da casa. Come vivrà il nostro bambino questo passaggio? Come si troverà a stare senza di noi? Si sentirà abbandonato? E noi come staremo? Sapremo aiutarlo? Fermiamoci, e leggiamo una fiaba... L'utilizzo della fiaba favorisce lo sviluppo psico-affettivo e aiuta a elaborare paure e sofferenze psichiche. I piccoli e grandi lettori, sia quelli più "fragili" sia quelli già "forti", potranno identificarsi nei vari personaggi e, ritrovando le parti nascoste di sé, potranno recuperare l'energia necessaria a proseguire il cammino. Ogni fiaba si presenta con una veste di facile accessibilità ed immediatezza emotiva per ogni lettore, specialista o non, ed è anticipata e seguita da un'analisi dettagliata che porta la fiaba stessa a essere utile nella vita di ciascuno. Per grandi e piccini, per genitori e insegnanti, per psicologi ed educatori, per ogni persona che crede nell'importanza della comunicazione emotiva, prima ancora che in quella cognitiva e razionale: solo attraverso il cuore si può raggiungere la mente.‎

‎Benini Elvezia; Malombra Giancarlo‎

‎Le fiabe per... affrontare i distacchi della vita. Un aiuto per grandi e piccini‎

‎ill., br. Numerosi sono i distacchi che si devono affrontare nelle diverse fasi della vita. C'è il bambino che non vuole partire per la settimana di campeggio estivo, quello che viene preso da crisi di pianto ogni volta che il papà deve allontanarsi per lavoro, o, ancora, quello che deve andare in ospedale. Ma il problema del distacco è un problema che anche i grandi sentono e a volte non riescono ad affrontare. Fermiamoci, allora, e leggiamo una fiaba. L'utilizzo della fiaba favorisce lo sviluppo psico-affettivo ed aiuta ad elaborare le sofferenze psichiche che oggi sono forse più laceranti, o semplicemente più visibili, di un tempo. I piccoli e i grandi lettori, sia quelli più "fragili" che quelli già "forti", potranno identificarsi nei vari personaggi e, ritrovando le parti nascoste di sé, potranno recuperare l'energia necessaria a proseguire il cammino. Ogni fiaba si presenta con una veste di facile accessibilità e di immediatezza emotiva per ogni lettore, specialista o no, ed è anticipata e seguita da un'analisi dettagliata che porta la fiaba stessa ad essere utile nella vita di ciascuno, diventando uno strumento di riflessione e di riconoscimento "nella storia" della propria storia, che non è altro che parte della storia dell'umanità. Il testo è corredato da illustrazioni della pittrice Lia Foggetti e da un'appendice relativa al burn-out di chi "si prende cura".‎

‎Benini Paolo‎

‎Tra i fiori il ciliegio tra gli uomini il guerriero. L'eccellenza come abitudine‎

‎br. Perché un richiamo al Samurai? È un riferimento simbolico, è un riferimento alla imperturbabilità della loro mente. Nell' "impertubabilità" della mente c'è posto per la benevolenza, per la pietà filiale e religiosa per cui, secondo un antico detto si dice che "l'eroe è forte come una montagna, lieve come la brezza". Questa qualificazione interiore di limpida, inalterabile mente è comune al guerriero ed al contemplante. La disciplina ascetica alla quale i samurai si sottoponevano evidenzia che nella Via del Guerriero è data la preminenza gerarchica alla contemplazione dalla quale l'azione discende. Questo non è un manuale di auto-aiuto se non nella misura in cui ti può aiutare a capire di più su come funzioni e sul fatto che hai la possibilità di cambiare qualcosa di te, forse non tutto, se lo ritieni opportuno. Il processo di cambiamento verso l'eccellenza personale ti vedrà protagonista ma ha necessità di essere supportato da professionisti del cambiamento.‎

‎Benini Veronica @Spora‎

‎Insplagenda 2022‎

‎ril. La Inspla è un planner, una botta di autostima, un vero e proprio strumento di ispirazione e pianificazione.‎

‎Benini Veronica @Spora‎

‎La mia posizione preferita‎

‎ill., br. C'è un limite al numero di volte in cui possiamo cambiare tutto, rinascere, "ricominciarci"? Per Veronica @Spora Benini, evidentemente, no. Dopo aver parcheggiato l'ormai mitico furgone Lucio - coprotagonista delle avventure on the road raccontate in "La vita inizia dove finisce il divano" - Veronica si è stabilita a Milano per coltivare i suoi progetti imprenditoriali e aiutare altre donne a sviluppare i propri. Oggi "Spora" non è solo un nome, ma un'azienda che fattura milioni di euro all'anno. E Veronica è diventata un'imprenditrice-attivista che si spende per la causa dei diritti e dell'empowerment femminile: l'esperienza di questi anni nel campo della formazione, della consulenza e del lavoro le ha aperto uno spaccato straordinario sulla realtà delle donne di oggi, con tutte le sue contraddizioni, criticità e ingiustizie. E le ha permesso di fare un altro passo nel suo personalissimo percorso di maturazione e presa di coscienza, cominciato da bambina nell'Argentina del Golpe militare. Partendo dalle sue esperienze umane e professionali - come dipendente, poi startupper, imprenditrice e datrice di lavoro - Veronica scrive di donne, soldi, successo e rapporti di potere con il suo stile diretto e inconfondibile. Perché oggi più che mai c'è bisogno di parlarne senza tabù, e senza paura. Ma scrive anche di fragilità, sogni e insopprimibile attrazione per la libertà. "La mia posizione preferita" è un racconto di formazione. Una storia sul prendere coscienza, parola, posizione. Una chiamata alle armi per tutte le lettrici (e i lettori) pronti a rimboccarsi le maniche per cambiare concretamente le cose, per le generazioni future ma anche per il nostro presente.‎

‎Benini Veronica @Spora‎

‎La vita inizia dove finisce il divano‎

‎br. Che cosa succede quando ti rendi conto che la tua vita ti sta stretta? Che non ti corrisponde, perché è fondata sulle aspettative degli altri? Moltissime persone sentono una profonda esigenza di cambiare, ma è così difficile capire quando è arrivato il momento di dire "basta", e vedere la via per farlo davvero. A 33 anni, Veronica vive a Parigi, ha un ottimo lavoro, un marito, una casa. Ha perfino comprato il divano che sognava da bambina. Ma nel giro di una notte la terra le viene meno sotto i piedi: un cancro al collo dell'utero, il marito che chiede il divorzio, le cose di ogni giorno che sembrano perdere senso. Mentre cerca di capire come rialzarsi, Veronica apre un blog e un account Twitter, e trova online una community pronta a seguirla e sostenerla. Si fa strada la pazza idea di mollare tutto e andare a vivere in un furgone Volkswagen: non per fare una vacanza "da hippie", ma per cominciare una vita completamente nuova in Italia, dedicandosi a un'attività ideata, pianificata e lanciata da lei, infischiandosene del giudizio degli altri (perché si sa, dal divano sono tutti furgonisti). E che importa se ancora non ha la patente! Comincia così un'avventura on the road - fra autisti trovati su Twitter, amicizie straordinarie e iniziative social che sfociano nella vita reale - ma anche una storia imprenditoriale di successo che diventa un modello per moltissime donne. "Spora" è il nickname di Veronica sul web, ma è diventata anche una Srl. "Spora" è un personaggio che dà voce a tutte quelle persone che sono ancora e sempre alla ricerca di sé stesse e della propria personale strada verso la felicità. "Spora" è la protagonista di questo libro in cui - partendo dalla sua storia e dalle esperienze vissute sulla sua pelle - Veronica dimostra che si può rinascere, si può credere in se stesse, si può ricominciare. Perché l'"Ormai non esiste".‎

‎Benini Veronica @Spora; Buonarrivo Laura‎

‎Revoluscion. Invece di sognare, invece di invidiare: cambia!‎

‎br. Stiamo vivendo un momento storico eccezionale: pandemia, lockdown, quarantene ci hanno spinto a fare i conti con la nostra quotidianità, a sperimentare ritmi diversi, a confrontare lo stile di vita che abbiamo con quello che vorremmo. Insomma, a riflettere sulla felicità che stiamo rimandando da troppo tempo. Certo, siamo felici nel tempo libero, durante le vacanze, in quei pochi momenti di pienezza che ci costano ansie e sacrifici per più di trecento giorni l'anno. Ma ne vale davvero la pena? Se l'è chiesto anche Veronica Benini, la Spora, che in attesa di risposte non poteva certo rimanersene con le mani in mano. Così, da Milano, dove per anni ha coltivato con successo i suoi progetti imprenditoriali e guidato altre donne sulla stessa strada, si è trasferita in un piccolo paese andaluso sullo stretto di Gibilterra con un nuovo, e apparentemente semplice, obiettivo: imparare il kitesurf. Ma «il successo è far succedere le cose che ti fanno sentire meglio», come dice lei, e può bastare un piccolo passo per far sì che accadano le cose più sorprendenti. In un nuovo racconto di "ricominciamento", Veronica ci invita a riprendere possesso della nostra vita guidandoci in un percorso di consapevolezza per costruirci il nostro smart-shifting, il cambiamento intelligente ritagliato sulla misura dei nostri desideri e aspirazioni. Un percorso in cui si fa affiancare dalla psicoterapeuta Laura Buonarrivo, che a ogni capitolo offre spunti di riflessione e veri e propri esercizi per lavorare su se stessi. La Revoluscion di ciascuno di noi può iniziare da qualsiasi ambito della nostra vita, con cambiamenti anche piccoli ma in grado di sovvertire le regole imposte da paura, conformismo, pregiudizi, e innescare un circolo virtuoso fondato su una nuova e unica regola: costruirsi una vita su misura, come un abito di sartoria. Fare la cosa giusta per noi stessi, che è giusta perché è ciò che vogliamo davvero.‎

‎Benjamin Jessica‎

‎Il riconoscimento reciproco. L'intersoggettività e il Terzo‎

‎br. Jessica Benjamin, autrice del pionieristico "Legami d'amore", amplia qui la sua teoria del riconoscimento reciproco visto come unica alternativa alla tirannica complementarità del "chi agisce-chi è agito". La sua teoria innovativa colloca lo sviluppo del Terzo nelle fasi evolutive precoci attraverso il movimento tra riconoscimento e rottura, e mostra come esso corrisponda agli enactment nella relazione psicoanalitica. Le riflessioni di Benjamin illuminano il profondo potenziale del concetto di "riconoscimento" sia nella guarigione del trauma individuale e sociale sia nella creazione di una riparazione relazionale, che divengono possibili soltanto nello spazio trasformativo della terzietà. Le originali formulazioni dell'intersoggettività di Benjamin sono dunque una lettura fondamentale sia per gli psicoanalisti sia per i teorici delle scienze umanistiche e sociali.‎

‎Benjamin Jessica; Lingiardi V. (cur.); Carone N. (cur.)‎

‎Legami d'amore. I rapporti di potere nelle relazioni amorose‎

‎br. Perché nelle relazioni amorose tendono a prevalere i rapporti di dominio e di sottomissione? Perché è così difficile riconoscere e accettare l'autonomia dell'altro? A partire dal rapporto madre-bambino e dalla creazione di ciò che consideriamo "maschile" e "femminile", "Legami d'amore" ricostruisce la struttura del dominio erotico e ci aiuta a capire le ragioni per cui un atto d'amore può trasformarsi in pratica di sottomissione. Jessica Benjamin ripercorre con sguardo lucido e consapevole le diverse teorie psicoanalitiche, alla ricerca delle condizioni che impediscono a uomini e donne di riconoscersi reciprocamente come soggetti. Venticinque anni dopo la sua prima edizione, "Legami d'amore" diventa un classico che rivoluziona il modo in cui intendiamo l'infanzia e le sessualità alla luce dello sforzo di diventare soggetti, tra aspirazione al potere e necessità della dipendenza. Questo volume contiene anche "Legami d'amore: guardandomi indietro", un nuovo scritto in cui Jessica Benjamin ricorda i momenti che hanno preceduto la scrittura del volume e sottolinea come i temi trattati siano quanto mai attuali.‎

‎Benjamin Walter‎

‎L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica‎

‎brossura‎

‎Benjamin Walter‎

‎Mickey Mouse. Testo tedesco a fronte‎

‎br. "Mickey Mouse raffigura il fatto che la creatura può continuare a esistere anche quando si sia spogliata di ogni rassomiglianza con l'umano. Esso spezza la gerarchia delle creature concepita a partire dall'essere umano. Questi film sconfessano ogni esperienza in modo più radicale di quanto sia mai accaduto. In un tale mondo non vale la pena di fare esperienze". (Walter Benjamin)‎

‎Benjamin Walter‎

‎Per una critica della violenza‎

‎br. Si può circoscrivere il compito della critica della violenza esponendo il rapporto tra violenza da una parte e giustizia e diritto dall'altra. Una causa effettiva diventa sempre violenta, nel senso pregnante della parola, solo quando incide sui rapporti morali. La sfera di questi rapporti è data dai concetti di diritto e giustizia. Per quanto riguarda il diritto è chiaro in primo luogo che ogni ordinamento giuridico si fonda sul rapporto più elementare tra fini e mezzi. In secondo luogo è altrettanto chiaro che la violenza può trovarsi solo nell'àmbito dei mezzi e non dei fini. Già queste constatazioni rappresentano per la critica della violenza qualcosa di più e di diverso di quanto non sembri a prima vista. Ammesso che la violenza sia un mezzo, sembrerebbe che il criterio della sua critica sia già dato. Si pone il problema se in determinati casi la violenza sia sempre mezzo per fini giusti o ingiusti. In un sistema di fini giusti la sua critica sarebbe data implicitamente. Ma non è così. Infatti, anche ammettendo che sia al riparo da ogni dubbio, tale sistema conterrebbe non tanto un criterio della violenza stessa come principio quanto un criterio per i casi di applicazione.‎

‎Benjamin Walter‎

‎Tesi di filosofia della storia‎

‎ill., br. Quando l'affermazione del nazi-fascimo generava, per le coscienze progressiste di tutta Europa, il crollo di ogni speranza, nella sua Tesi di filosofia della storia Walter Benjamin ha provato a indicare una dimensione temporale di libertà davvero rivoluzionaria, in rottura con l'ottimismo lineare e progressivo tipico della modernità, cioè con la storia scritta dai vincitori. Ma se la contemporaneità ha abbandonato ogni grande narrazione, ancora più valido resta il monito di Benjamin a una tensione messianica in cui ogni "secondo è la piccola porta da cui può entrare il Messia".‎

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‎Benjamin Walter; Bloch Ernst; Marchesoni S. (cur.)‎

‎Ricordare il futuro. Scritti sull'«Eingedenken»‎

‎br. Il concetto benjaminiano di "Eingedenken", che compare in alcuni passaggi decisivi delle tesi Sul concetto di storia, ha alle spalle una storia misconosciuta che la presente antologia intende finalmente illuminare. Fu Ernst Bloch nello Spirito dell'utopia (1918) a insistere su un atto capace di portare alla luce le potenzialità inespresse che giacciono nel passato. Già in Bloch l'Eingedenken non è dunque mera rammemorazione dell'accaduto, ma paradossale "ricordo del futuro": irruzione nel presente di potenzialità inevase che attendono una redenzione. In una parola: immemorare.‎

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‎Benjamin Walter; Cangini N. P. (cur.)‎

‎Il concetto di critica d'arte nel romanticismo tedesco‎

‎br. Con la presente traduzione, condotta sulla recente edizione critica tedesca delle opere di Walter Benjamin, "Il concetto di critica d'arte nel romanticismo tedesco" appare in veste monografica. Nel 1919, il filosofo tedesco concluse la sua carriera da studente universitario con questa dissertazione. Per il suo rigore, la profondità delle intuizioni e la sua struttura sistematica, quest'opera è diventata un costante riferimento negli studi sul romanticismo tedesco. Il suo testo è tuttavia altrettanto importante poiché vi si trovano, ancora in germe, alcuni tra i motivi fondamentali del pensiero maturo di Walter Benjamin.‎

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‎Benjamin Walter; Cangini N. P. (cur.)‎

‎Il concetto di critica d'arte nel romanticismo tedesco‎

‎br. Con la presente traduzione, condotta sulla recente edizione critica tedesca delle opere di Walter Benjamin, "Il concetto di critica d'arte nel romanticismo tedesco" appare in veste monografica. Nel 1919, il filosofo tedesco concluse la sua carriera da studente universitario con questa dissertazione. Per il suo rigore, la profondità delle intuizioni e la sua struttura sistematica, quest'opera è diventata un costante riferimento negli studi sul romanticismo tedesco. Il suo testo è tuttavia altrettanto importante poiché vi si trovano, ancora in germe, alcuni tra i motivi fondamentali del pensiero maturo di Walter Benjamin.‎

‎Benjamin Walter; Cariati S. (cur.); Cicero V. (cur.); Tripepi L. (cur.)‎

‎L'opera d'arte nel tempo della sua riproducibilità tecnica (1935-36). Testo tedesco a fronte‎

‎br. "L'opera d'arte nel tempo della sua riproducibilità tecnica'' è il saggio di filosofia dell'arte più importante del XX secolo. Ne esistono cinque differenti versioni, a vario livello di incompiutezza, elaborate da Walter Benjamin tra il 1935 e il 1936: quattro in tedesco, una in francese (l'unica a essere pubblicata con l'autore in vita). La presente edizione propone per la prima volta il "Kunstwerkaufsatz" di Benjamin in una forma radicalmente innovativa, che coniuga il rigore storico-filologico nella ricostruzione genetica dell'opera con l'interrogazione teoretica, aperta e problematica, delle cinque versioni del saggio. Il nucleo centrale del volume è costituito dalla collazione del testo tedesco, a cura di Vincenzo Cicero, e dalla traduzione italiana, curata da Salvatore Cariati e Luciano Tripepi: l'intento è di offrire, finalmente in una visione sincronica, la collazione critica di tutti i passi e di tutte le varianti significative delle cinque versioni, graficamente riconoscibili nella loro autonomia, disposte come innesti comparativi sul testo base dell'ultima redazione. La premessa gnoseocritica e la nota editoriale tratteggiano rispettivamente la prospettiva speculativa e redazionale entro cui è sorto il progetto di rimontaggio dell'opera. L'introduzione e la cronologia della vita e delle opere di Benjamin ricostruiscono il contesto della sua genesi e delle sue varie redazioni sulla base della più recente edizione critica tedesca. Infine, la struttura degli apparati, in gran parte bilingui, comprende le varianti testuali più ampie, la sinossi delle cinque versioni, una significativa selezione di paralipomeni, alcuni momenti epistolari essenziali, le note ai testi, i registri terminologici e gli indici. Un'edizione, dunque, che si pone come una novità nel panorama internazionale degli studi su Benjamin.‎

‎Benjamin Walter; Desideri F. (cur.); Montanelli M. (cur.)‎

‎L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. Edizione integrale comprensiva delle cinque stesure‎

‎br. Tra il 1935 e il 1939 Benjamin lavorò a più riprese al suo saggio forse più celebre: «L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica». Un vero e proprio cantiere, accompagnato da un'avventurosa e complicata vicenda editoriale. Questa edizione, curata da uno dei più importanti studiosi italiani di Benjamin, offre al lettore la traduzione delle tre principali stesure del saggio: la versione francese uscita nel 1936, tradotta da Pierre Klossowski, con la decisiva supervisione dello stesso Benjamin, e le due versioni tedesche, una del 1936 e l'altra scritta tra l'estate del 1936 e il 1939, in ciascuna delle quali l'autore apporta sostanziali cambiamenti alla prima versione tedesca manoscritta del 1935. Fondamentale in questo senso poter entrare nel laboratorio Benjamin: l'unico modo per farlo è avere sotto gli occhi gli interventi del filosofo tedesco nelle due stesure. È questo il puntuale lavoro di ricostruzione a cui Fabrizio Desideri ha sottoposto i testi, evidenziando le cospicue varianti dell'uno rispetto all'altro direttamente nella tessitura della riflessione benjaminiana. E mostrando così come in realtà nessuna di queste versioni possa considerarsi quella definitiva. Ripensare questa "officina" significa rispondere all'esigenza di un'opera ancora alla ricerca di una lettura adeguata alla complessità e alla profondità della sua intuizione originaria.‎

‎Benjamin Walter; Gentili D. (cur.)‎

‎La politica e altri scritti. Frammenti III‎

‎br. Sono qui raccolti i frammenti e gli appunti di Walter Benjamin riconducibili alla sua intenzione di scrivere una Politica. Si tratta di un progetto che lo accompagnò dal 1919 al 1921 e che - tra scritti annunciati, in corso di elaborazione, in via di pubblicazione e altri irrimediabilmente andati perduti - non ha mai visto luce. In questo libro si tenta per la prima volta di restituirne una configurazione attraverso i frammenti che ci sono pervenuti: quelli di cui è possibile attestare direttamente l'appartenenza all'"arsenale" della Politica e quelli che, seppur senza un riscontro diretto, è possibile riferire alla sua costellazione per cronologia, tematica e terminologia. Tra gli altri, La Politica comprende alcuni dei frammenti più noti di Benjamin, come il Frammento teologico-politko e Capitalismo come religione, spesso considerati quasi scritti a sé stanti, e che invece trovano proprio nella Politica il loro contesto originario. Questo libro si compone inoltre di altre due parti, Antropologia e Sulla menzogna, i cui frammenti, sebbene risalgano al medesimo periodo, non è possibile attribuire inequivocabilmente al progetto della Politica, ma rappresentano tuttavia una risorsa essenziale per una sua più piena e profonda comprensione. Infine, in Appendice, è presentata una nuova traduzione di Sulla critica della violenza, in assoluto uno dei saggi benjaminiani più celebri e discussi, che della Politica è l'unico testo non rimasto allo stato di frammento e pubblicato in vita da Benjamin.‎

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