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‎Galeotti Valentina‎

‎La verità della bellezza. Colloquio sull'arte con Jacques Lacan‎

‎br. Come trattare il Reale se non elevandolo alla dignità della Cosa? Questo studio affonda le sue radici nella riflessione di Freud, poi luminosamente ripresa da Lacan, intorno a tre possibili modi di interrogare la sublimazione, intendendola ora come vuoto rappresentabile, ora come anamorfosi e in ultimo - suggerisce l'autrice - come marchio in atto. Da un'inedita rassegna in fieri di varie espressioni artistiche contemporanee, il libro punta il focus esplorativo su una di esse in particolare: l'arte urbana. Ma cosa significa arte urbana? Distante da un approccio esclusivamente sociologico, a parere dell'autrice non sufficiente, l'assunto principale del libro è che l'arte urbana, data la molteplicità propria delle sue variegate espressioni, sia accadimento di tutte e tre le forme di sublimazione lacanianamente intesa. La lettera del tag e i grandi muri figurativi, i collage di JR e l'arte circolare si troveranno annodati al pensiero di Lacan, a sua volta posto in questione forse nell'unico modo possibile, ossia nell'atto di dirsi.‎

‎Galfo Irene‎

‎Empatia bilingue‎

‎brossura L'empatia è un'abilità straordinaria che ci sintonizza sulle frequenze dei nostri simili. Attraverso questa capacità, noi capiamo il nostro interlocutore, sentiamo i suoi stati d'animo, ci immedesimiamo, pur mantenendo uno spazio privato di autonomia inattaccabile. Ci immergiamo nel pathos, nella compassione, nella condivisione comune di immagini, condizioni e conflitti, proseguendo per quel cammino di gioia e lacrime, di amore, di speranze, emozioni, aspettative, fatiche e centinaia di aspetti multiformi che rappresentano la vita. Empatia è cogliere la somiglianza, «Empatia non è di tutti, richiede condizioni e circostanze particolari, stati d'animo, tatto e grande sensibilità, empatia è conoscere e conoscersi e scoprire e progredire, empatia è evoluzione», Irene Galfo.‎

‎Galiani R. (cur.); Napolitano S. (cur.)‎

‎La gelosia. Profili di un affetto fondamentale‎

‎br. Nel gennaio del 1921 Freud cominciava a discutere con gli allievi più fedeli idee che avrebbero trovato forma in uno dei pochi lavori di cui fu dichiaratamente soddisfatto: di alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, nella paranoia e nell'omosessualità. Nonostante la tardiva conquista di un titolo significativamente condiviso, la gelosia è presente sin dall'inizio nell'indagine psicoanalitica: nei luoghi del complesso nucleare, l'edipo, ma non solo. La sua ricorrenza e le considerazioni che sollecita inducevano un lettore come Binswanger a commentare così alcune pagine del "caso Schreber": "la gelosia sembra essere in grado di fornirci le più profonde intuizioni sulla vita psichica normale e patologica". Cosa è divenuto questo affetto fondamentale nella ricerca psicoanalitica post freudiana? Riprendendo uno schema adottato per il "problema del transfert", accanto a nuove traduzioni del testo di Freud e di due scritti di J. Riviere, insieme alla prima proposizione in italiano di un estratto da La jalousie amoureuse di Lagache, questo volume propone capitoli di rassegna critica sull'evoluzione della ricerca psicoanalitica, unitamente a scritti di commento e di approfondimento.‎

‎Galiano Enrico‎

‎Basta un attimo per tornare bambini‎

‎ril. «Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate di essere in grado di farlo.» Questo diceva Peter Pan. Ed è questo che succede nella vita quando si cresce. Ci si convince di non essere più in grado di assaporare la magia dei momenti. Ci si convince che la fantasia non sia una cosa importante. Ci si convince che non sia possibile tornare bambini. Ma non è sempre così. A volte basta ruzzolare in un prato, pedalare a perdifiato in una discesa con le braccia aperte o salire su una giostra. Basta fare una giravolta sulla sedia dell'ufficio durante una giornata difficile, cantare davanti allo specchio appena svegli o fare la guerra con i cuscini in una domenica uggiosa. Piccoli gesti che si possono fare ogni giorno. Piccoli attimi che riportano alle risate che non finiscono mai, alla sensazione di libertà che scorre nelle vene, alla felicità che non dipende da cosa si possiede o si raggiunge. In questo libro, che è una piccola perla, Enrico Galiano con il suo stile inconfondibile, e Sara Di Francescantonio con il tratto immaginifico delle sue illustrazioni, ci invitano a riscoprire quegli attimi che rendono l'infanzia un'età magica che si vorrebbe senza fine. Il libro è anche il primo progetto editoriale a cui hanno partecipato attivamente i lettori descrivendo sui social i gesti che hanno riportato in vita il bambino che è in loro. Che è in tutti noi. Quel bambino che crediamo di non essere più. Invece è sempre lì e ha voglia di tornare.   ‎

‎Galiano Enrico‎

‎Basta un attimo per tornare bambini. Ediz. a colori‎

‎ill., ril. «Nel momento stesso in cui dubitate di poter volare, cessate di essere in grado di farlo.» Questo diceva Peter Pan. Ed è questo che succede nella vita quando si cresce. Ci si convince di non essere più in grado di assaporare la magia dei momenti. Ci si convince che la fantasia non sia una cosa importante. Ci si convince che non sia possibile tornare bambini. Ma non è sempre così. A volte basta ruzzolare in un prato, pedalare a perdifiato in una discesa con le braccia aperte o salire su una giostra. Basta fare una giravolta sulla sedia dell'ufficio durante una giornata difficile, cantare davanti allo specchio appena svegli o fare la guerra con i cuscini in una domenica uggiosa. Piccoli gesti che si possono fare ogni giorno. Piccoli attimi che riportano alle risate che non finiscono mai, alla sensazione di libertà che scorre nelle vene, alla felicità che non dipende da cosa si possiede o si raggiunge. In questo libro, Enrico Galiano e Sara Di Francescantonio ci invitano a riscoprire quegli attimi che rendono l'infanzia un'età magica che si vorrebbe senza fine. Il libro è anche il primo progetto editoriale a cui hanno partecipato attivamente i lettori descrivendo sui social i gesti che hanno riportato in vita il bambino che è in loro. Che è in tutti noi. Quel bambino che crediamo di non essere più. Invece è sempre lì e ha voglia di tornare.‎

‎Galimberti Fabio‎

‎Bion. L'esperienza emotiva della verità‎

‎br. Come diventiamo reali? Come riusciamo a vivere ciò che siamo? Come possiamo farlo attraverso l'esperienza psicoanalitica? A queste domande W.R. Bion ha provato a rispondere in tutta la sua esistenza e la sua opera. Nel libro è ripercorsa la sua lunga e affascinante avventura umana e teorica. L'autore, che è uno psicoanalista di orientamento lacaniano, ripercorre il complesso e ricco itinerario di Bion, per dimostrare la grande svolta data alla pratica freudiana, restituirne la forza innovativa e la capacità di ispirare ad ogni psicoanalista una riflessione sul proprio operato, al di là della scuola di appartenenza e del modello teorico-clinico adottato. Con una scrittura piana e comprensibile, introduce il lettore nel mondo speciale di Bion, della sua vita, dei suoi scritti, che sono presentati passo passo, nel loro rigore scientifico e nella loro creatività speculativa, a partire dal lavoro pionieristico con i gruppi per arrivare alle ultime elaborazioni sul potere trasformativo della verità. Prefazione di Luciana La Stella. Postfazione di Antonino Ferro.‎

‎Galimberti Fabio‎

‎Il corpo e l'opera. Volontà di godimento e sublimazione‎

‎br. Di che cosa abbiamo paura? Del nostro corpo, rispondeva Lacan. E non perché il nostro corpo abbia dei bisogni fisiologici - come la fame, la sete, il sonno -, richieda continue cure per mantenersi sano o ci dia sofferenza e preoccupazione perché si ammala. Il nostro corpo ci fa paura perché è estraneo. Un corpo estraneo. Perché è animato da una esigenza in cui non ci riconosciamo, che non riusciamo a ricondurre alle buone ragioni del senso, che supera la nostra capacità di controllo, ci trascende e ci fa male. Questa esigenza è la causa della nostra angoscia. Freud l'ha chiamata pulsione, Lacan godimento. L'autore opera qui una revisione psicoanalitica di questa volontà estranea che è alla base della nostra paura. Come affrontare questa paura è l'altra questione trattata nel libro, dove si riesamina il concetto cruciale, ma finora poco elaborato nella psicoanalisi, di sublimazione, indicandolo come un possibile perno di una "nuova alleanza" con questa strana volontà che abita il nostro corpo. La sublimazione, completamente ripensata a partire dall'insegnamento di Lacan, viene proposta come un modo vivibile di dire di sì alla pulsione/godimento senza esserne sottomessi, senza pagare con la propria carne, ma con il corpo dell'opera. Presentazione di Antonio di Ciaccia.‎

‎Galimberti Fabio‎

‎Il principe nero. Don Giovanni, un sogno femminile‎

‎br. Cosa rappresenta don Giovanni per una donna? E cosa per un uomo? Come ha fatto a diventare il seduttore per eccellenza, pur essendo un impostore e un infame poco incline - a leggere bene i testi - all'arte del corteggiamento? Perché mai allora è un sogno femminile e non un incubo? L'autore, con una scrittura rivolta anche ai non addetti ai lavori, risponde a queste e ad altre domande, proponendo una lettura psicoanalitica. Considerato per quello che è, ossia una creatura di finzione, il cavaliere spagnolo non è analizzato in quanto individuo concreto, com'è stato fatto finora da quegli interpreti che lo hanno steso sul lettino di Freud. Don Giovanni, mito della modernità, suscita interesse non per la sua psicologia - ammesso che ne abbia una - ma per l'impatto che ha avuto sulla psicologia femminile e, di conseguenza, su quella maschile; è interessante in quanto fantasia e realtà mentale, per quello che dice di essenziale del rapporto tra uomo e donna. Va preso come personaggio immaginario, per l'archetipo che è diventato e dunque per le cruciali funzioni psichiche che svolge. Prima fra tutte quella formidabile indicata nel finale del libro: portare una donna al limite di ciò che ne regola e contiene l'esistenza, per aprirle la possibilità di una realizzazione inedita della propria femminilità.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€20.90 Buy

‎Galimberti Fabio‎

‎Il principe nero. Don Giovanni, un sogno femminile‎

‎br. Cosa rappresenta don Giovanni per una donna? E cosa per un uomo? Come ha fatto a diventare il seduttore per eccellenza, pur essendo un impostore e un infame poco incline - a leggere bene i testi - all'arte del corteggiamento? Perché mai allora è un sogno femminile e non un incubo? L'autore, con una scrittura rivolta anche ai non addetti ai lavori, risponde a queste e ad altre domande, proponendo una lettura psicoanalitica. Considerato per quello che è, ossia una creatura di finzione, il cavaliere spagnolo non è analizzato in quanto individuo concreto, com'è stato fatto finora da quegli interpreti che lo hanno steso sul lettino di Freud. Don Giovanni, mito della modernità, suscita interesse non per la sua psicologia - ammesso che ne abbia una - ma per l'impatto che ha avuto sulla psicologia femminile e, di conseguenza, su quella maschile; è interessante in quanto fantasia e realtà mentale, per quello che dice di essenziale del rapporto tra uomo e donna. Va preso come personaggio immaginario, per l'archetipo che è diventato e dunque per le cruciali funzioni psichiche che svolge. Prima fra tutte quella formidabile indicata nel finale del libro: portare una donna al limite di ciò che ne regola e contiene l'esistenza, per aprirle la possibilità di una realizzazione inedita della propria femminilità.‎

‎Galimberti Katja‎

‎Nietzsche. Una guida‎

‎br. È molto diffusa l'idea che identifica Nietzsche come il grande demolitore della metafisica occidentale, e delle abitudini di pensiero da essa derivate. Ma questo ritratto del filosofo è, nella migliore delle ipotesi, incompleto: la sua opera di decostruzione è infatti funzionale alla liberazione di nuovi sensi e significati, che non avrebbero potuto esprimersi sotto il giogo metafisico; di qui l'esigenza di spezzarlo "filosofando con il martello". Tuttavia l'etichetta affibbiata a Nietzsche ha avuto un'ampia fortuna, e questo spiega perché la sua filosofia continui a essere accolta con un certo sospetto, amplificato dallo stile appassionato e non imparziale, spesso violento, e dalla forma frammentaria di molte delle sue opere. Nietzsche. Una guida tenta la ricostruzione organica e sistematica di un pensiero che, sparso in aforismi, è spesso stato utilizzato in maniera enfatica e oracolare oppure ridotto a un generico nichilismo senza prospettive. Analizzata l'idea di volontà e le sue espressioni nella conoscenza, nella natura, nella società, nel singolo individuo e nell'arte, Katja Galimberti affronta il perno della filosofia nietzscheana, il concetto di eterno ritorno, strettamente connesso al tema del nichilismo. In questa ricostruzione il nichilismo di Nietzsche si rivela non tanto nella parziale accezione passiva e decadente, ma soprattutto in quella attiva, condizione necessaria per inaugurare un tipo d'uomo nuovo che scavalca le definizioni della filosofia occidentale. Un saggio accurato e agile, utile a comprendere e apprezzare un pensatore che ha avuto il coraggio di "guardare in volto il negativo e raccontare agli uomini come effettivamente appare il mondo, proponendo loro di smettere di negarlo e provare ad affrontarlo e a sostenerlo".‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Eros e psiche‎

‎br. "Guardando le 'cose d'amore'(...), Platone si chiede che cosa con esse l'anima riesce e non riesce a dire. E dove il dire si interrompe e la regola non basta a portare la parola a espressione si apre lo sfondo buio del presagio e dell'enigma. La sessualità appartiene all'enigma e l'enigma alla follia." (Umberto Galimberti)‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Heidegger e il nuovo inizio. Il pensiero al tramonto dell'Occidente‎

‎brossura La metafisica, inaugurata da Platone, secondo Martin Heidegger ha messo in circolazione un'unica forma di pensiero: il pensiero calcolante, che ha trovato nell'economia e nella tecnica l'espressione più alta e organizzata. "Tutto funziona", scrive Heidegger, e "questo è appunto l'inquietante". La tecnica è infatti la realizzazione compiuta dell'intenzione segreta della metafisica, la più idonea a garantire non solo la disponibilità di tutte le cose, ma anche la loro riproducibilità. Eppure, la razionalità imposta dalla tecnica, che esige di raggiungere il massimo degli scopi con l'impiego minimo dei mezzi, finisce per mettere fuori gioco la condizione umana. Ciò che fuoriesce da questa razionalità, per la tecnica è solo un elemento di disturbo e dunque deve essere eliminato. Accade però che l'uomo non sia solo razionalità, ma anche irrazionalità. Infatti irrazionale è la fantasia, l'immaginazione, l'ideazione, il desiderio, il sogno. E se questi aspetti vengono ridotti o soppressi, abbiamo ancora a che fare con l'uomo? Umberto Galimberti ci conduce nella riscoperta del pensiero di Heidegger e fa un fondamentale passo in avanti. Al tempo di Heidegger la tecnica poteva ancora essere considerata uno strumento nelle mani dell'uomo. Oggi non lo è più: è diventata l'ambiente in cui l'uomo vive, e l'uomo stesso è diventato un funzionario della tecnica. "Questo libro", scrive Galimberti, "è una guida alla lettura di Heidegger e, come ogni guida, conduce da un 'primo inizio' a un 'altro inizio', come lo chiama Heidegger, per giungere al quale occorre attraversare l'intero pensiero occidentale, che è stato governato dalla metafisica inaugurata da Platone".‎

‎Galimberti Umberto‎

‎I miti del nostro tempo‎

‎brossura Culto della giovinezza, idolatria dell'intelligenza, ossessione della crescita economica, tirannia della moda: sono alcuni dei miti di oggi che Umberto Galimberti passa in rassegna per smontarli e denunciarne la natura ingannevole, mostrando come i falsi miti siano in realtà "idee malate", non avvertite come tali, e quindi tanto più capaci di diffondere i loro effetti nefasti senza trovare la minima resistenza. Sono i miti del nostro tempo, le idee che più di altre ci pervadono e ci plasmano come individui e come società. Quelle che la pubblicità e i mezzi di comunicazione di massa propongono come valori e impongono come pratiche sociali, fornendo loro un linguaggio che le rende appetibili e desiderabili. I miti sono idee che ci possiedono e ci governano con mezzi non logici, ma psicologici, e quindi radicati nel profondo della nostra anima. Sono idee che abbiamo mitizzato perché non danno problemi, facilitano il giudizio, in una parola rassicurano. Eppure molte sofferenze, molti disturbi, molti malesseri nascono proprio dalle idee che, comodamente accovacciate nella pigrizia del nostro pensiero, non ci consentono più di comprendere il mondo in cui viviamo. Per recuperare la nostra presenza al mondo dobbiamo allora rivisitare i nostri miti, sia quelli individuali sia quelli collettivi, dobbiamo sottoporli al vaglio della critica perché i nostri problemi sono dentro la nostra vita, e la nostra vita vuole che si curino le idee con cui la interpretiamo.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Il libro delle emozioni‎

‎br. La mente e il cuore. Platone invita a privilegiare la mente razionale, capace di governare le passioni del cuore. Ma noi non possiamo dimenticare che anche il cuore ha le sue ragioni. Anzi, prima che la mente giungesse a guidare la vita dell'uomo, per i nostri antenati la vita era governata dal cuore, che con le sue sensazioni arrivava a capire, come peraltro fanno gli animali, in modo rapido e senza riflettere, che cosa fosse vantaggioso e che cosa fosse pericoloso per il mantenimento della vita. Il cuore, infatti, promuove le azioni più rapidamente della ragione e senza troppo indugiare sul da farsi, perché il mondo non è ospitale e i pericoli, che sono a ogni passo, richiedono decisioni immediate. Le decisioni del cuore sono promosse da emozioni come la paura di fronte al pericolo o come il desiderio, che approda all'accoppiamento per la preservazione della specie. Tutto questo senza riflettere, perché la luce della ragione ancora non c'è. La nostra è un'epoca di spaventosa espansione della razionalità tecnica. Da un lato, questa espansione impone la rimozione delle emozioni e, dall'altro, innesca una reazione di ritirata nel proprio sentimento, assunto come unica legge di vita. A ciò si aggiunge la ricerca costante di visibilità e di notorietà, che trasforma le nostre emozioni in merci. Ma allora siamo ancora capaci di riconoscere che cosa sia un'emozione? Umberto Galimberti costruisce un cammino nelle profondità del nostro vissuto e ci insegna a ritrovare il nostro spazio intimo, cioè lo spazio che si nega al pubblico per concederlo a chi si vuol far entrare nel proprio segreto profondo che è spesso ignoto persino a noi stessi.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Il tramonto dell'Occidente nella lettura di Heidegger e Jaspers‎

‎br. "Il messaggio che scaturisce dalle loro analisi contiene l'indicazione di un possibile futuro" "Sta forse giungendo a compimento il senso espresso dalla nostra cultura che, come dice il nome, è 'occidentale', cioè 'serale', avviata a un 'tramonto', a una 'fine'. L'evento occidentale è sempre stato presso la sua fine, ma solo ora comincia a prenderne coscienza. Ma che cosa finisce, oggi che l'Occidente è sulla via di occidentalizzare il mondo e, quindi, di annullare la propria specificità che l'ha reso finora riconoscibile? Finisce la fiducia che l'Occidente aveva riposto nel progressivo dominio da parte dell'uomo sugli enti di natura, oggi divenuti, al pari dell'uomo, materiali della tecnica. Ma la tecnica non ha alcun fine da raggiungere né alcuno scopo da realizzare, non apre scenari di salvezza, non redime, non svela la verità, la tecnica 'funziona' secondo quelle procedure che, pur nel loro rigore e nella loro efficacia, si rivelano incapaci di promuovere un orizzonte di senso. E sulle ceneri della categoria del 'senso', che dell'Occidente è sempre stata l'idea guida, si affacciano le figure del nichilismo, le quali, nel proiettare le loro ombre sulla 'terra della sera', indicano, a ben guardare, la direzione del tramonto. Un tramonto già iscritto nell'alba di quel giorno in cui l'Occidente ha preso a interpretare se stesso come cultura del dominio dell'uomo sulle cose."‎

‎Galimberti Umberto‎

‎L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani‎

‎br. Il nichilismo, la negazione di ogni valore, è anche quello che Nietzsche chiama "il più inquietante fra tutti gli ospiti". Si è nel mondo della tecnica e la tecnica non tende a uno scopo, non produce senso, non svela verità. Fa solo una cosa: funziona. Finiscono sullo sfondo, corrosi dal nichilismo, i concetti di individuo, identità, libertà, senso, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si è nutrita l'età pretecnologica. Chi più sconta la sostanziale assenza di futuro che modella l'età della tecnica sono i giovani, contagiati da una progressiva e sempre più profonda insicurezza, condannati a una deriva dell'esistere che coincide con il loro assistere allo scorrere della vita in terza persona. I giovani rischiano di vivere parcheggiati nella terra di nessuno dove la famiglia e la scuola non "lavorano" più, dove il tempo è vuoto e non esiste più un "noi" motivazionale. Le forme di consistenza finiscono con il sovrapporsi ai "riti della crudeltà" o della violenza (gli stadi, le corse in moto). C'è una via d'uscita? Si può mettere alla porta l'ospite inquietante?‎

‎Galimberti Umberto‎

‎L'uomo nell'età della tecnica‎

‎br. Ancora una volta tocchiamo con mano che la tecnica non è più un mezzo a disposizione dell'uomo, ma è l'ambiente, all'interno del quale, anche l'uomo subisce una modificazione, per cui la tecnica può segnare quel punto assolutamente nuovo nella storia, e forse irreversibile, dove la domanda non è più: "che cosa possiamo fare noi con la tecnica?", ma: "che cosa la tecnica può fare di noi?". (U. Galimberti).‎

‎Galimberti Umberto‎

‎L'usura della terra‎

‎br. "L'antropocentrismo, da cui la tecnica è nata e in cui si è sviluppata, non è più il luogo in cui si possono decidere i destini dell'uomo, perché da questo luogo la tecnica già da tempo s'è congedata e, con questo congedo, anche l'uomo è diventato materiale della tecnica.".‎

‎Galimberti Umberto‎

‎La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica‎

‎br. "Chi sono gli abitatori del tempo? Siamo noi gli abitatori del tempo, tutti noi: chi persuaso di potersi salvare dal nichilismo aggrappandosi (disperatamente o felicemente) a una fede che salva, chi invece persuaso che i valori, gli immutabili, sono destinati a non reggere, H perché deboli. Siamo tutti noi, figli della tecnica, figli a volte felici, e altre disperatamente alla ricerca del senso rubato, angosciati di fronte alla Götterdämmerung, alla caduta degli dei, o apparentemente acquietati nel paradiso occidentale. Noi, convinti che 'ormai solo un Dio ci può salvare'". (Dalla Presentazione di Rosanna Lissoni).‎

‎Galimberti Umberto‎

‎La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica‎

‎brossura‎

‎Galimberti Umberto‎

‎La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo‎

‎br. Nel 2007 Umberto Galimberti ha pubblicato un libro, "L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani", in cui descriveva il disagio giovanile da imputare, a suo parere, non tanto alle crisi psicologiche a sfondo esistenziale che caratterizzano l'adolescenza e la giovinezza, quanto a una crisi da lui definita "culturale", perché il futuro che la cultura di allora prospettava ai giovani non era una promessa, ma qualcosa di imprevedibile, incapace di retroagire come motivazione a sostegno del proprio impegno nella vita. A distanza di anni cos'è cambiato di quell'atmosfera che Galimberti aveva definito "nichilista"? Non granché, fatta eccezione per una percentuale forse non piccola di giovani che sono passati dal nichilismo passivo della rassegnazione al nichilismo attivo di chi non misconosce e non rimuove l'atmosfera pesante del nichilismo senza scopo e senza perché, ma non si rassegna. E dopo un confronto serrato con la realtà, si promuove in tutte le direzioni, nel tentativo molto determinato di non spegnere i propri sogni. La parola ai giovani raccoglie la voce di questi giovani, che hanno un gran bisogno di essere ascoltati per poter dire quelle cose che tacciono ai genitori e agli insegnanti, perché temono di conoscere già le risposte, che avvertono lontane dalle loro inquietudini, dalle loro ansie e dai loro problemi. E allora si affidano a un ascoltatore lontano, che prende a dialogare con loro, non per risolvere i loro problemi, ma per offrire un altro punto di vista che li faccia apparire meno drammatici e insolubili.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Nuovo dizionario di psicologia. Psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze‎

‎ril. Questo Dizionario si articola in quattromila voci relative a quattro ambiti disciplinari: la psicologia propriamente detta, la psicoanalisi, la psichiatria e le neuroscienze. Queste quattro discipline, che affondano le loro radici nella filosofia, presentano tra loro vari livelli di contaminazione teorica, e non di rado mutuano modelli concettuali da campi affini quali l'epistemologia, la fenomenologia, l'antropologia culturale, la sociologia, la pedagogia, lalinguistica e l'ermeneutica. Oggi questo perimetro si allarga fino alle nuove frontiere delle neuroscienze, di recente adiuvate dalle competenze via via acquisite dalla genetica e dalle verifiche sperimentali della diagnostica strumentale, senza trascurare i progressi compiuti nell'ambito delle teorie della mente, della psicometria, della statistica e della psicologia dei nuovi media. Questo "Dizionario d'autore", oltre a organizzare sistematicamente tali ambiti di conoscenza, consente al lettore di percorrere le oscillazioni di significato che la stessa parola assume attraversando i vari territori del sapere psicologico. Un simile risultato è stato ottenuto attraverso la citazione diretta degli autori che hanno introdotto il termine o ne hanno variato il significato. Il tutto documentato da un ampio apparato bibliografico seguito dall'Indice degli autori, segnalati con le voci in cui compaiono, e da un Indice delle voci.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 12: Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica‎

‎br. Noi continuiamo a pensare la tecnica come uno strumento a nostra disposizione, mentre la tecnica è diventata l'ambiente che ci circonda e ci costituisce secondo quelle regole di razionalità che, misurandosi sui soli criteri della funzionalità e dell'efficienza, non esitano a subordinare le esigenze dell'uomo alle esigenze dell'apparato tecnico. Inconsapevoli, ci muoviamo ancora con i tratti tipici dell'uomo pre-tecnologico che agiva in vista di scopi iscritti in un orizzonte di senso, con un bagaglio di idee e un corredo di sentimenti in cui si riconosceva. Ma la tecnica non tende a uno scopo, non promuove un senso, non apre scenari di salvezza, non redime, non svela verità: la tecnica funziona. E poiché il suo funzionamento diventa planetario, questo libro si propone di rivedere i concetti di individuo, identità, libertà, salvezza, verità, senso, scopo, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si nutriva l'età umanistica e che ora, nell'età della tecnica, dovranno essere riconsiderati, dismessi o rifondati alle radici.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 14: I vizi capitali e i nuovi vizi‎

‎br. Umberto Galimberti prende le mosse dai vizi capitali: Accidia, Avarizia, Gola, Invidia, Ira, Lussuria, Superbia. Identificati come "abiti del male" da Aristotele, come "opposizione della volontà dell'uomo alla volontà divina" nel Medioevo, come espressione della tipologia umana nell'Età dei lumi, appaiono infine come manifestazione psicopatologica nel Novecento. "E così, fuoriescono dal mondo morale per fare il loro ingresso in quello patologico. Non più vizi, ma malattie dello spirito." Alla luce di questa sequenza storica, Galimberti "ambienta" i vizi nel panorama contemporaneo conflittualmente compresi fra la funzionalità (anche del male) propria dell'età della tecnica e l'urgenza dell'etica. Segue un'ampia ricognizione su quelle tendenze o modalità comportamentali per le quali suona efficace (e impropria) la definizione di "nuovi vizi": la sociopatia, la spudoratezza, il consumismo, il conformismo, la sessomania, il culto del vuoto, la voluttà dello shopping, la dipendenza dalla merce, la meccanicità del sesso hanno a che fare con il dissolvimento della personalità. Sono di fatto la negazione del modello "vizioso". Inquadrarli come vizi fa sì che si possa parlarne, onde "esserne almeno consapevoli e non scambiare per 'valori della modernità' quelli che invece sono solo i suoi disastrosi inconvenienti".‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 15: Le cose dell'amore‎

‎br. Quando dico "ti amo" che cosa sto dicendo di preciso? E soprattutto, chi parla? Il mio desiderio, la mia idealizzazione, la mia dipendenza, il mio eccesso, la mia follia? Non c'è parola più equivoca di "amore" e più intrecciata a tutte quelle altre parole che, per la logica, sono la sua negazione. Tutti, chi più chi meno, abbiamo fatto esperienza che l'amore si nutre di novità, mistero e pericolo e ha come suoi nemici il tempo, la quotidianità e la familiarità. Nasce dall'idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia, ma poi il tempo, che gioca a favore della realtà, produce il disincanto e tramuta l'amore in un affetto privo di passione o nell'amarezza della disillusione. Qui Freud ci pone una domanda: "Quanta felicità barattiamo in cambio della sicurezza?". Umberto Galimberti ci consegna un volume in cui l'acutezza del pensiero penetra i meandri del sentimento e del desiderio, registrando i mutamenti intervenuti nelle dinamiche dell'attrazione, nel patto con l'amato/a, nei percorsi del piacere (dall'onanismo alla perversione). Sullo sfondo si muove, come un fantasma, continuamente evocato e rimosso, quello che propriamente o impropriamente gli uomini non smettono di chiamare amore.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 16: La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica‎

‎br. L'uomo soffre per "l'insensatezza" del suo lavoro, per il suo sentirsi "soltanto un mezzo" "nell'universo dei mezzi", senza che all'orizzonte appaia una finalità prossima o una finalità ultima in grado di conferire senso. Sembra infatti che la tecnica non abbia altro scopo se non il proprio autopotenziamento. Di fronte a questa diagnosi, la psicoanalisi rivela tutta la sua impotenza, perché gli strumenti di cui dispone, se sono utilissimi per la comprensione delle dinamiche emotivo-relazionali, per i processi di simbolizzazione sono inefficaci. Qui occorre la pratica filosofica perché, fin dal suo sorgere, la filosofia si è applicata alla ricerca di senso.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 5: Il corpo‎

‎br. Organismo da sanare, forza lavoro da impiegare, carne da redimere, inconscio da liberare: nel corpo, nella repressione della sua naturale ambivalenza, è leggibile la storia culturale dell'Occidente. Un libro fondamentale, la proposta di una psicologia che, togliendo la scissione anima/corpo sui cui si fonda, cominci a pensarsi contro se stessa.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 6: La terra senza il male. Jung: dall'inconscio al simbolo‎

‎br. "Questo libro parla della terra e del suo male, del segno e del simbolo del linguaggio e del suo limite. Questo libro parla di Jung, perché, come Nietzsche, Jung raggiunge l'essenza violenta del discorso psicologico e quindi l'origine del discorso, che neppure la filosofia conosce perché, come 'scienza umana', non dice che il limite... Dopo Jung non si può fare psicologia se non accedendo alla nascita della psicologia che non si trova nei testi scientifici, dove le tautologie assicurano i generi e le tecniche, ognuno al suo posto, ma in quel pre-testo che è la religione, dove il dramma divino narra la vicenda umana che l'uomo non può raccontare, perché il suo racconto, il suo testo è venuto dopo. Per questo in Jung non parla il sapere, ma Dio e gli dèi. Con Jung torna l'enigma, torna l'Oscurità. La sua psicologia assume il modo del discorso per trasferirlo al limite del discorso. È questo limite che vogliamo indagare." (Dalla prefazione)‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 7: Gli equivoci dell'anima‎

‎br. La parola anima, nell'attraversare i più svariati sistemi di pensiero (filosofico, religioso, antropologico, psicologico), genera una serie di equivoci in cui si nascondono vertiginose variazioni di significato. Percorrendole è possibile scorgere gli spostamenti di volumi di senso e le migrazioni linguistiche da cui dipendono le epoche storiche e gli scenari da esse dischiusi. L'analisi di Galimberti muove da Platone, che gioca l'anima su un doppio registro, coniugandola da un lato con la costruzione della ragione e il governo di sé, dall'altro con l'abisso della follia e la dissoluzione dell'individuo. Da allora in poi, questi due registri non hanno cessato di condizionare la costruzione dei saperi, sempre insidiata sul piano teorico dalle oscillazioni delle opinioni e sul piano pratico dalla vertigine delle passioni, in quel gioco di maschere, assunte e dismesse dall'anima, a cui non sfugge che ogni nuova parola della ragione non è possibile se non liberando a ogni istante i frammenti di una segreta follia. Prima e dopo Nietzsche, Plotino e la Gnosi, Schopenhauer e il romanticismo, Freud e la psicoanalisi, Husserl e la fenomenologia, Heidegger e l'ermeneutica hanno tentato di liberare l'anima dal giogo dell'idea ma la loro opposizione al platonismo si è rivelata di segno uguale anche se contrario.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 8: Il gioco delle opinioni‎

‎br. Una raccolta degli interventi attraverso cui l'autore ha registrato eventi culturali, mutamenti di mentalità e di costume, partendo dalla pubblicazione di un'opera o dall'uscita di un libro le cui tematiche si prestavano a mettere a fuoco un problema. Nel rapporto con il mondo della cultura che guarda le vicende degli uomini e l'andamento delle cose, possiamo apprendere come gli uomini si sono congedati dal mito senza per questo potersi sottrarre al lavoro del simbolo che continua a operare; come sono state tracciate le vie del pensiero, minacciate dalle incursioni di una follia che mai gli uomini possono congedare; come la psiche abbia giocato le movenze del corpo portandole a quell'espressività di cui la sessualità è traccia ed equivoco.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Opere. Vol. 9: Idee: il catalogo è questo‎

‎br. Una volta cadute dall'Iperuranio dove le aveva poste Platone e svestite del carattere di Verità, le idee sono entrate nella storia, hanno assunto un significato nella tradizione e nel tempo, sono diventate episodiche e discontinue, rinviano di continuo ad altro, non sono più una faccenda di puro intelletto, muovono le emozioni e svolgono un'azione seduttiva, sono oggetto del pregiudizio di ciascuno ma sono in grado anche di erodere, corrompere e modificare il pensiero tramite la loro comunicazione.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Paesaggi dell'anima‎

‎br. Dell'anima è stato detto di tutto: che è mortale o immortale, che può salvarsi o dannarsi, conoscere la verità o cadere nell'errore, che eleva e nobilita tutto ciò che nell'uomo è poco nobile, cosicché anche il desiderio non è solo dei corpi. Due secoli fa si pensò che potesse ammalarsi, proprio come il corpo, e richiedere medici dell'anima: nacquero la psichiatria, la psicoanalisi, la psicologia, che tolsero all'anima la sua aureola e contribuirono a disperderne la verità nei vari saperi. Ma per Umberto Galimberti è necessario andare al di là del linguaggio della razionalità e delle scienze psicologiche. Bisogna recuperare l'irrazionale che abita la profondità dell'anima e ci fa accedere alla radice da cui si dipartono sia la ragione sia la follia, giungere al fondamento non storico della storia. Oggi non conosciamo più l'anima universale che gli antichi descrivevano ai limiti dei due mondi, dello spirito e della materia: ci sono solo anime individuali rese asfittiche dall'incapacità di correlare la loro sofferenza quotidiana con il dolore del mondo. Ogni indagine sull'anima implica quindi per Galimberti un esplicito riconoscimento della sua dipendenza da ambiti culturali più vasti, un dialogo ininterrotto con tutte le forme di cultura e gli scenari storico-culturali che possono dare modelli interpretativi, e il recupero della visione degli antichi che avevano dato un'anima sia all'uomo sia al mondo, e nell'armonia delle due anime vedevano la bellezza.‎

‎Galimberti Umberto‎

‎Parole nomadi‎

‎br. "Il paesaggio dispiegato dalle parole nomadi è già la nostra instabile, provvisoria e inconsaputa dimora." Perché "se siamo disposti a rinunciare alle nostre radicate convinzioni, allora il nomadismo delle parole ci offre un modello di cultura che educa perché non immobilizza [...], dove è scongiurata la monotonia della ripetizione, dell'andare e riandare sulla stessa strada, con i soliti compagni di viaggio, senza nessuno da incontrare".‎

‎Galimberti Umberto; Greco M. (cur.)‎

‎Eros e follia. DVD-ROM‎

‎brossura [...] Ma l'amore è anche dolore. È confusione e tradimento, in qualsiasi forma esso sia 'consumato'. Non si dà amore senza possibilità di tradimento, così come non si dà tradimento se non in un rapporto d'amore. Non è forse nel Vangelo di Giovanni (capitolo 21) che riecheggia - tremenda! - la domanda inaudita che Gesù rivolge ad uno dei suoi seguaci: «Simone, mi ami tu?». [...].‎

‎Galimberti Umberto; Perissinotto Luigi; Rossi A. (cur.)‎

‎Tra il dire e il fare. Saggi e testimonianze sulla consulenza filosofica‎

‎br. Il presente volume racconta un nuovo percorso formativo in filosofia inaugurato nel biennio 2005-2007 come Master universitario di II livello in Consulenza Filosofica presso l'allora Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze dell'Università Ca' Foscari di Venezia, con il coordinamento di Umberto Galimberti e Luigi Perissinotto. Il percorso del Master COFIL è raccontato qui attraverso i testi di molti dei corsisti del primo ciclo, testi preparati per l'esame finale, che sono stati rielaborati poi dagli autori per questa pubblicazione. Essi rilanciano spunti di riflessione teorica al dibattito sulla consulenza filosofica, offrendo assieme testimonianze dell'esperienza pratica di tirocinio per il Master in contesti vari, in particolare nella scuola, nell'ospedale, nell'azienda. Con la follia, la malattia, la dipendenza, la formazione aziendale e scolastica, la rieducazione, e come attività di uno sportello, la consulenza filosofica è stata messa in opera come pratica individuale e di gruppo basata sul dialogo, tra il dire e il fare.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€30.40 Buy

‎Galimberti Umberto; Perissinotto Luigi; Rossi A. (cur.)‎

‎Tra il dire e il fare. Saggi e testimonianze sulla consulenza filosofica‎

‎br. Il presente volume racconta un nuovo percorso formativo in filosofia inaugurato nel biennio 2005-2007 come Master universitario di II livello in Consulenza Filosofica presso l'allora Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze dell'Università Ca' Foscari di Venezia, con il coordinamento di Umberto Galimberti e Luigi Perissinotto. Il percorso del Master COFIL è raccontato qui attraverso i testi di molti dei corsisti del primo ciclo, testi preparati per l'esame finale, che sono stati rielaborati poi dagli autori per questa pubblicazione. Essi rilanciano spunti di riflessione teorica al dibattito sulla consulenza filosofica, offrendo assieme testimonianze dell'esperienza pratica di tirocinio per il Master in contesti vari, in particolare nella scuola, nell'ospedale, nell'azienda. Con la follia, la malattia, la dipendenza, la formazione aziendale e scolastica, la rieducazione, e come attività di uno sportello, la consulenza filosofica è stata messa in opera come pratica individuale e di gruppo basata sul dialogo, tra il dire e il fare.‎

‎Galis Lyana; Filios F. (cur.)‎

‎Il diario? Te lo do in testa, professoressa!‎

‎br. Scritto usando un tono ironico che faccia divertire, ma sopratutto con l'intento di dare dei validi insegnamenti a ragazzi, genitori e a chi ha smarrito la propria strada e ha perso di vista i concetti essenziali dell'esistenza. Un vero e proprio Vademecum. Un breve e conciso dizionario del buonsenso scritto da chi ha vissuto quaranta bellissimi in mezzo ai giovani.‎

‎Gallagher B. J.‎

‎Perché non faccio le cose che mi fanno stare bene?‎

‎br. Tutte noi sappiamo quello che è giusto fare: seguire una dieta sana ed equilibrata, andare in palestra o in piscina, non sperperare il denaro in acquisti superflui, evitare di prendere decisioni affrettate e di cui un giorno potremmo pentirci. Eppure, trasgrediamo volentieri alle regole alimentari, ci sottraiamo con qualche scusa all'esercizio fisico, per distrarci dopo una brutta giornata andiamo a fare shopping in modo compulsivo e qualche volta, anzi più di una volta, ci accompagniamo a partner non proprio ideali. Anche se in famiglia e sul lavoro siamo bravissime, non ci prendiamo grande cura di noi stesse. In pratica, ci trascuriamo. Questo libro ci dimostra che è possibile salire suH'"autobus" della nostra vita per sederci al posto dell'autista e non nell'ultimo posto in fondo. Che è possibile, e doveroso, non rinunciare a noi stesse, e vivere in armonia con il mondo intero. "Perché non faccio le cose che mi fanno bene?" inizia esplorando le ragioni più comuni per cui le donne non si prendono cura di se stesse. E, una volta riconosciute queste barriere, spiega come adottare le misure per superarle. Piccoli cambiamenti possono avere un grande impatto sulla qualità della vita: passo dopo passo possiamo abbandonare vecchie abitudini che sappiamo non essere adatte a noi. In modo semplice, diretto ed efficace, l'autrice fornisce consigli, strumenti e suggerimenti per volerci bene, il modo migliore per prenderci cura anche delle persone che amiamo.‎

‎Gallagher Shaun; Zahavi Dan‎

‎La mente fenomenologica. Filosofia della mente e scienze cognitive. Nuova ediz.‎

‎ill., br. La mente fenomenologica pone domande fondamentali sulla mente dalla prospettiva della fenomenologia ed esamina temi come il tempo e la coscienza, l'intenzionalità e la percezione, la mente incarnata, l'azione. Questa nuova edizione è stata rivista e aggiornata estesamente. Il capitolo sulle metodologie fenomenologiche è stato ampliato per coprire la ricerca qualitativa e vi sono nuove sezioni che discutono gli studi recenti su temi come la fenomenologia critica, la cognizione sociale, la razza e il genere, l'intenzionalità collettiva e il sé. Presenta anche altre utili novità, come i riassunti dei capitoli, le guide a ulteriori letture e numerosi box con spiegazioni di temi specialistici, che rendono il volume un'introduzione ideale ai concetti chiave della fenomenologia, delle scienze cognitive e della filosofi a della mente. Postfazione alla nuova edizione di Patrizia Pedrini.‎

‎Galland Sylvie‎

‎Quando i figli crescono e i genitori invecchiano. Costruire legami solidi e il giusto distacco tra genitori e figli adulti‎

‎br. Ci sentiamo esasperati dai nostri genitori? Viviamo come un peso il rapporto con loro? Ci annoiamo o ci irritiamo? Oppure, da madre o da padre, siamo delusi, feriti dai comportamenti dei nostri figli, o contrari alle loro scelte? Siamo schiacciati dal senso di colpa o di impotenza? Sono segnali che ci dicono che dovremmo apportare un cambiamento a quella relazione, con tutto l'amore possibile. Ma come svolgere il nostro ruolo di figlio o di figlia, una volta raggiunta l'età adulta? E come, dal canto opposto, essere buoni genitori di figli ormai cresciuti? Sylvie Galland affronta questi temi, basando le sue riflessioni su più testimonianze. Presenta gli adattamenti necessari nella relazione tra genitori e figli durante le diverse età della vita, che, con l'invecchiamento dei primi, possono portare fino all'inversione dei ruoli. Descrive le condizioni che ostacolano il progresso reciproco e suggerisce possibili vie d'uscita da compiti, lealtà e sistemi relazionali costrittivi per entrambi. Con quale obiettivo? Che genitori e figli, insieme, possano trovare un sano distacco che permetta l'ascolto e il riconoscimento vicendevole, incontri autentici e una comunicazione vivace.‎

‎Gallego Katia‎

‎La nascita della farfalla. Testo frequenziale per la tua trasformazione. In 28 lingue della Terra‎

‎br. "La nascita della farfalla" è un libro con un concetto nuovo. Stimola la Coscienza di ciascuno, accelerando l'azione della Trasformazione di ogni individuo, sincronizzata a quella della Terra nella coerenza dell'Armonia evolutiva. Il libro si basa su un testo frequenziale dinamizzato da parole, suoni e scritture in 28 lingue della Terra. È associato a una raccolta di podcast, online. Le varie lingue sono l'espressione di codici diversi. Il libro contiene l'elenco dei codici, il loro senso e i loro modi di azione. La loro lettura e ascolto simultanei, anche senza la comprensione della lingua stessa, attivano e orientano la direzione dei movimenti energetici visivi e sonori. È da guardare, leggere, ascoltare per vivere la Trasformazione individuale sincronizzata a quella della Terra «È semplice, dice la Coscienza - Accetta di essere una Farfalla adesso, subito» E la Pace è sulla Terra. L'autrice: Katia Gallego. Sensitiva dalla nascita, Katia ha imparato a catalizzare in permanenza l'energia lungo tutto il suo percorso di vita, per codificare gradualmente in frequenze le sue connessioni. Così ha concepito la creazione di questo progetto sulla base di un testo frequenziale scritto e audio. Il testo frequenziale la Nascita della Farfalla tradotto in 28 lingue, può essere ascoltato nelle sue versioni audio dal sito di Katia Gallego e su YouTube. L'edizione del libro cartacea o ebook è disponibile in italiano, francese, inglese, spagnolo e portoghese. www.katiagallego.com.‎

‎Gallerani Fabio‎

‎Teoria delle dimensioni‎

‎brossura "La teoria delle dimensioni parte dalla considerazione che ogni persona vive in una realtà propria, che condivide con altri ma che costruisce lui stesso nel corso della sua vita. Questa costruzione inconsapevole porta molte volte alla creazione inconscia di una realtà che spesso non ci soddisfa, con la conseguenza che se creiamo vincoli con essa, non ce ne liberiamo più per tutta la vita. Questo libro vuole essere una guida "pratica" per aiutare le persone a capire meccanismi che regolano la creazione della realtà in cui ci troviamo per aiutare più persone possibili a creare una dimensione soddisfacente che duri per la vita. La mia missione nasce qui, dopo aver sperimentato le tecniche condivise in questa pagina ed averle applicate con successo, voglio aiutarti a capire che tu sei destinato a grandi cose e che la chiave per avere la possibilità di vivere ciò che sogni è in mano tua. Benvenuto in un viaggio che ti porterà ad imparare dinamiche incredibili, segrete che riuscirai a controllare una volta appresi ed applicati i consigli di questo libro. "Lasciare che la vita ti accada è irresponsabile, crea tu la dimensione dei tuoi sogni. Ora Puoi"."‎

‎Gallesi Susi‎

‎Semplicemente angeli. La mia esperienza con loro‎

‎br. La nostra voce è collegamento amorevole per gli angeli, la nostra parola e puro amore per loro.‎

‎Galli Carlo‎

‎Platone, la necessità della politica‎

‎br. Meraviglioso e vertiginoso, coinvolgente e sconvolgente, magnetico ed enigmatico, la Repubblica è il libro che segna la riflessione filosofico-politica occidentale. Un classico di potenza inesauribile, che ci insegna come porre problemi servendosi non solo di ragionamento ma anche di immagini, come quella della caverna, il mito più famoso della storia. Speculazione e potenza narrativa si combinano qui per descrivere con straordinario realismo le dinamiche delle oligarchie, delle democrazie, delle tirannidi, e per sollevare questioni che attraversano anche la politica di oggi. Un filosofo contemporaneo legge il più grande filosofo di tutti i tempi, aiutandoci a capire che cosa di questo libro ancora ci parla.‎

‎Galli Daniela‎

‎Mediazione e conflitti. Dalla formazione alla supervisione dei casi in ambito familiare, scolastico e civile‎

‎br. Il volume si rivolge a quei professionisti che, fatti propri i fondamenti teorici della mediazione e seguiti direttamente diversi casi pratici, ricercano uno strumento di aiuto e un supporto per la revisione della propria attività. Attraverso le interviste a mediatori italiani e internazionali, dopo un breve inquadramento contestuale, vengono dapprima presentati casi reali di mediazione in ambito familiare, scolastico e comunitario, civile e commerciale, quindi sono esaminati alcuni specifici problemi metodologico-operativi affrontati dal professionista di volta in volta. La riflessione prosegue soffermandosi sulle tecniche e sulle soluzioni utilizzate dal mediatore per superare l'impasse e agevolare la negoziazione. L'analisi pragmatica del saper fare e del saper essere del mediatore, sviluppata attraverso i capitoli in macro-aree e accompagnata dall'utilizzo di mappe concettuali, intende fornire al lettore uno strumento che si avvicini quanto più possibile a una "supervisione professionale".‎

‎Galli Giorgio‎

‎Illuminismo magico‎

‎br. L'Illuminismo storico, quello degli estensori dell'"Encyclopédie" e di Voltaire, si è autorappresentato come la forza della Ragione, l'uso corretto della mente umana in grado di spazzar via tutte le superstizioni e le false credenze del Medioevo e della barbarie del passato. Giorgio Galli, in questo breve pamphlet, mostra i limiti di un simile approccio. I seguaci e i divulgatori dell'Illuminismo estremo, come Piero Angela, mettono alla berlina pseudo-scienze come l'astrologia o la magia, negando l'influsso degli astri o delle forze sottili, ma non dicono una parola sull'intero sistema economico, basato sull'attività profetica degli agenti di borsa e del capitale finanziario. Contro il falso razionalismo degli epigoni dell'"Encyclopédie", Galli propone un "Illuminismo aggiornato", che non rinnega affatto la principale conquista di quel movimento, ossia il pensiero critico, ma al contempo ne rifiuta i dogmi e il suo non saper cogliere anche in discipline antiche e apparentemente anacronistiche, come l'astrologia o l'alchimia, aspetti di grande interesse e attualità.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€6.65 Buy

‎Galli Giuseppe‎

‎Psicologia del corpo. Fenomenologia ed ermeneutica‎

‎ill. Nel libro il tema del vissuto del corpo viene presentato in maniera globale senza separare gli aspetti "cognitivi" da quelli "affettivi" tra loro inscindibili. Utilizzando un approccio multidisciplinare, vengono proposti e analizzati testi presi dai vari campi delle scienze umane, incentrati, nella prima parte, sul "corpo immagine" e, nella seconda parte, sul "corpo delle passioni": Nella terza parte, infine, il vissuto corporeo viene considerato alla luce di vari "atteggiamenti esistenziali".‎

‎Galli Giuseppe; Arfelli Galli A. (cur.)‎

‎La soggettività fenomenica. Integrazioni alla teoria della Gestalt‎

‎br. Il libro è dedicato allo studio della soggettività fenomenica in prospettiva multidisciplinare. Partendo dalla constatazione che i teorici della scuola della Gestalt si sono dedicati soprattutto all'oggettività fenomenica, le ricerche dell'Autore evidenziano la necessità di integrare metodologie di discipline diverse per studiare la relazione interpersonale come struttura dialogica, tenendo conto dei ruoli che le persone hanno nel campo globale, del rapporto Io-Noi e delle teorie a cui si fa riferimento, pur rispettando i modelli antropologici e i principi metodologici della Gestalt.‎

‎Galligani Clemente‎

‎Pomponazzi. Il grande eretico alla ricerca della verità‎

‎br. Un viaggio nel Rinascimento, epoca florida e fiorente a livello intellettuale, alla riscoperta dei più influenti personaggi come Machiavelli, Pico della Mirandola, Leonardo Da Vinci, Michelangelo e nuove scoperte, come quella di Pietro Pomponazzi. intellettuale influente, umanista e filosofo, accusato di eresia per aver tentato di liberare l'uomo dalle forzature dei dogmi, per aver distinto le conquiste della ragione da quelle della fede. L'opera ha come nucleo il passaggio dal Medioevo al Rinascimento e, sfociando tra questi termini temporali, allarga l'orizzonte in un quadro non convenzionale.‎

‎Gallimberti Luigi‎

‎C'era una volta un bambino... Le basi neuroscientifiche del buon senso. Con DVD‎

‎ill., br. C'era una volta un bambino ... la cui vita si svolgeva senza la presenza di tablet o smartphone. Oggi quel bambino sta scomparendo. Il bambino nuovo è stato denominato nativo digitale. I nativi digitali sono bambini nati all'inizio del terzo millennio. Questo libro si occupa di loro. E, unendo la ricerca neuroscientifica alle più elementari basi del buon senso, si rivolge soprattutto ai loro genitori e a quanti si trovano ad avere responsabilità educative. Con il linguaggio semplice e accattivante che caratterizza la sua riconosciuta capacità comunicativa, oltre che con l'ausilio di molte illustrazioni a colori e di un DVD allegato al libro, Gallimberti racconta e spiega le origini degli abusi, delle dipendenze e dei disagi che li generano. I giovani di oggi sono sempre più assediati non solo dalle sostanze, quali alcol, spinelli, cocaina e molte altre, ma anche da videogiochi, da gioco d'azzardo, da Internet. È possibile ridurre questi rischi. Il libro offre risposte chiare e facilmente applicabili alle domande sulle cause degli "incidenti", suggerendo ai genitori le strade migliori per proteggere i propri figli.‎

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