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Number of results : 19,220 (385 Page(s))

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‎Piazza Tommaso‎

‎Che cos'è la conoscenza‎

‎br. Come ha sottolineato Aristotele all'inizio della "Metafisica", aspiriamo alla conoscenza perché siamo curiosi, e il sapere come stiano le cose è qualcosa che ci appaga di per sé, indipendentemente dalle conseguenze pratiche. Ma in che cosa consiste questa condizione che desideriamo per noi stessi e che ricerchiamo nei nostri simili? Platone, nel "Menone", afferma che la conoscenza non è riducibile a una mera credenza vera. Ma che cosa dobbiamo aggiungere? Stando ad una risposta tradizionale che molti fanno risalire proprio a Platone, una credenza vera, per essere conoscenza, deve anche essere giustificata sul piano epistemico. Partendo da questa analisi, e dalla critica a cui è stata sottoposta da parte di Gettier, il libro ripercorre le principali risposte offerte dall'epistemologia contemporanea, e affronta la questione connessa se la conoscenza sia una condizione alla quale possiamo legittimamente aspirare.‎

‎Di Francesco Michele; Marraffa Massimo; Tomasetta Alfredo‎

‎Filosofia della mente. Corpo, coscienza, pensiero‎

‎br. Il volume presenta in maniera critica i principali problemi discussi nell'ambito della filosofia della mente contemporanea, con particolare attenzione alle questioni poste dall'indagine scientifica intorno alla natura, il funzionamento e l'architettura della mente. Alcune delle questioni trattate rimandano alla tradizione filosofica e riguardano, ad esempio, le caratteristiche essenziali dei fenomeni mentali, la possibilità di darne una spiegazione di tipo scientifico e le ragioni filosofiche pro e contro l'idea che la mente appartenga al mondo fisico. Altri temi portano invece al cuore della scienza cognitiva contemporanea: dobbiamo pensare alla mente come a una serie di computazioni realizzate nel cervello o gli stati mentali vanno caratterizzati direttamente come stati cerebrali? Che ruolo ha il corpo nella realizzazione delle attività cognitive? Muovendo da una ricostruzione storico-teorica dell'affermarsi della nozione contemporanea di "mente", il libro affronta queste e altre questioni mostrando nel dettaglio la complessità della ricerca attuale, nella quale si intrecciano - e si scontrano - istanze metafisiche più tradizionali e la tendenza a una radicale naturalizzazione della filosofia della mente e del mentale stesso.‎

‎Fano Vincenzo‎

‎Le lettere immaginarie di Democrito alla figlia. Un invito alla filosofia‎

‎br. Quale è il ruolo della filosofia in una società pervasa dalla tecnologia? Che cosa fa oggi un filosofo in un mondo dominato dalle conoscenze scientifiche? Immaginiamo che Democrito torni fra noi e, ormai anziano e malato, racconti il suo pensiero alla figlia. Gli episodi della sua vita quotidiana di uomo del XXI secolo sarebbero allora occasioni di riflessione, in cui le scienze e la filosofia dialogano fecondandosi reciprocamente. Galileo, Darwin e Einstein hanno mostrato che viviamo alla periferia dell'universo ma, a differenza degli altri esseri viventi a noi noti, abbiamo la capacità di meditare sulla nostra posizione nel cosmo. Il neo-Democrito ci guiderà in questi pensieri.‎

‎Rooney Anne‎

‎Think like. Pensa da filosofo. comprendere i grandi temi dell'etica e della logia nella vita quotidiana‎

‎br.‎

‎Aristotele; Reale G. (cur.)‎

‎Metafisica. Testo greco a fronte‎

‎ril. La Metafisica è l'opera più famosa di Aristotele. Si tratta degli appunti che Aristotele preparava per le sue lezioni all'interno del Peripato. Lo Stagirita pone qui i problemi fondamentali sull'essere e sul perché del divenire ricercandone le cause e i principi primi. La traduzione, fedele al testo greco, propone una terminologia moderna e una scansione ben articolata dei vari paragrafi, grazie anche alla novità delle intitolazioni. Le note al testo di Giovanni Reale, brevi ed essenziali, chiariscono i passi più difficili. Preziosi gli apparati finali: sono raccolti in sintesi i contenuti per libro e per capitolo della Metafisica. Questa edizione è arricchita da una monografia introduttiva e da un commentario analitico del curatore e traduttore.‎

‎Berkeley George‎

‎Saggio su una nuova teoria della visione-Trattato sui principi della conoscenza umana. Testo inglese a fronte‎

‎br. Un'esatta comprensione del pensiero post-cartesiano non può fare a meno di confrontarsi con Berkeley e le opere raccolte in questo volume, fra le più discusse dalla letteratura specialistica berkeleiana e da quella epistemologica in genere. Il "Saggio sulla visione" contiene la formulazione compiuta della più influente teoria della percezione visiva sino alla metà dell'Ottocento, teoria che raccoglie ancora oggi il consenso di un gruppo consistente di psicologi. Il "Trattato sui principi della conoscenza umana" elabora invece quegli argomenti dell'idealismo che saranno discussi da tutti i maggiori filosofi occidentali.‎

‎Ermete Trismegisto; Ramelli I. (cur.)‎

‎Corpus hermeticum. Con testo greco, latino e copto‎

‎ril. Il Corpus hermeticum è una raccolta di scritti filosofico-religiosi di epoca tardo-ellenistica attribuiti ad Ermete Trismegisto, il Mercurio latino identificato anche con l'egiziano Thot, il Dio che dona agli uomini la scrittura. Le caratteristiche di fondo di questi scritti si riassumono in una dottrina esoterica che pretende di essere una "divina rivelazione", donata agli uomini da Ermete non mediante dimostrazioni razionali e deduzioni logiche, bensì tramite una sorta di "iniziazione" misterica. Qui viene presentata l'edizione critica di Nock e di Festugière, arricchita da alcuni trattati copti trovati nella "biblioteca" gnostica ed ermetica di Nag-Hammadi. Il volume è curato da Ilaria Ramelli.‎

‎Camus Albert‎

‎Il mito di Sisifo‎

‎br. Questo libro, pubblicato nei 1942, quando Camus non aveva ancora trent'anni, intende ripensare "la filosofia dell'assurdo" e si inserisce in una precisa tradizione che, da Kafka a Gide, da Kierkegaard a Nietzsche, offre una altissima testimonianza della crisi spirituale che caratterizza il Novecento. "Il mito di Sisifo" si configura come un'opera insieme di confessione e di riflessione filosofico-letteraria di un uomo che esce dalla giovinezza e prova a cimentarsi con il pensiero del suo tempo e, incrociando il ferro coi padri dell'esistenzialismo, mira a conquistarsi un pensiero originale. L' "assurdo" è una presa di coscienza preliminare a ogni regola di vita, ma segna solo un momento di passaggio. Il ragionamento rigoroso, unito a una fondamentale esigenza chiarificatrice, dimostra che anche la desolante dottrina dell'esistenzialismo, allora dominante, contiene qualche accenno di speranza. Prefazione di Corrado Rosso. Cronologia di Annalisa Ponti‎

‎Nietzsche Friedrich; Tomatis F. (cur.)‎

‎Su verità e menzogna:Sul pathos della verità-Su verità e menzogna in senso extramorale. Testo tedesco a fronte‎

‎br. Questo è uno scritto giovanile di Nietzsche: si tratta della prima riflessione teoretica, autonoma e compiuta, del filosofo; egli stesso lo designò nel 1884 come un pro memoria in cui fosse già stato espresso, e in maniera più ardita che nelle opere edite, il proprio modo di pensare. Il testo espone una concezione metaforica della realtà, intesa prospettivisticamente come risultato, sempre in corso di rielaborazione, dell'originaria facoltà metaforizzatrice dell'uomo, capace di creare immagini, suoni, parole, persino i concetti più astratti e lontani dalla vita. Si preannuncia quella svolta radicale nel pensiero occidentale operata da Nietzsche nelle sue più note opere successive. Lo scritto viene affiancato da un altro a esso strettamente connesso e di pochi mesi precedente, "Sul pathos della verità" .‎

‎Alberto Magno (sant'); Rodolfi A. (cur.)‎

‎L'unità dell'intelletto. Testo latino a fronte‎

‎br. Nato intorno al 1200 da una nobile famiglia tedesca, Alberto di Colonia, considerato l'iniziatore della Scolastica medioevale, apprese l'aristotelismo a Padova; come già per Averroè, il pensiero di Aristotele fu inteso da Alberto come il culmine della filosofia, il massimo di verità a cui può giungere da sola la ragione umana prescindendo dalla rivelazione. Diventato frate domenicano, Alberto si recò a Parigi, ove scrisse la maggior parte delle opere, una vera e propria enciclopedia dei saperi del tempo; tra l'altro, fu maestro di Tommaso d'Aquino, insieme al quale fondò lo studium generale dei domenicani a Colonia: la tesi gnoseologica fondamentale di questo scritto breve, ma basilare, è la coincidenza di essere e verità. Una professione di realismo metafisico che sta a fondamento di gran parte del pensiero cristiano degli ultimi sette secoli.‎

‎Spinoza Baruch; Radetti Giorgio (cur.)‎

‎Etica. Testo latino a fronte‎

‎br. Viene qui riproposto il capolavoro di uno dei maggiori filosofi del Seicento, con il testo originale a fronte e con il nutrito commento di Giovanni Gentile. Le dottrine metafisiche e gnoseologiche possono essere considerate come propedeutiche alla definizione di una teoria morale che si propone di liberare gli uomini dalle passioni. E dal momento che il riconoscimento della necessità della sostanza divina è per Spinoza il concetto fondamentale della concezione della realtà e della conoscenza, esso costituirà anche il perno concettuale della sua costruzione etica.‎

‎Duns Scoto Giovanni; Porro P. (cur.)‎

‎Trattato sul primo principio. Testo latino a fronte‎

‎br. Nel periodo della Scolastica medievale si confrontarono due grandi correnti, il Tomismo e lo Scotismo; in questo trattato, Duns Scoto costruisce la sua teoria ontologica, ove il Primo Principio, cioè Dio, è inteso in maniera univoca e non analogica (come invece avviene per Tommaso d'Aquino): quindi, se per Tommaso noi possiamo definire Dio come l'Essere stesso e le sue creature come enti, in questo caso la medesima predicazione di essere è analogica, e si basa sulla partecipazione asimmetrica degli enti all'Essere; per Scoto, al contrario, la predicazione dell'essere è del tutto univoca e con il medesimo significato.‎

‎Kierkegaard Søren; Basso I. (cur.)‎

‎Appunti delle lezioni berlinesi di Schelling sulla «Filosofia della rivelazione» (1841-1842). Testo danese a fronte‎

‎br. Il giovane Kierkegaard si trasferì dalla Danimarca in Germania per ascoltare le lezioni di filosofia della religione e della rivelazione dell'ultimo Schelling, lezioni dalle quali in verità rimase profondamente deluso; questo breve scritto raccoglie gli appunti che Kierkegaard prese durante quei corsi, e dai quali traspare l'idea di una religiosità del singolo credente tutta inferiore e non affatto dispiegata nella storia del mondo e dei popoli come voleva Schelling.‎

‎Aristotele; Fermani A. (cur.)‎

‎Le tre etiche. Testo greco a fronte‎

‎ril. In un unico volume e con testo greco a fronte le tre grandi opere morali di Aristotele: l'"Etica niconomachea", l"Etica eudemia" e la "Grande etica". Questi tre scritti rappresentano tutta la riflessione etica dell'Occidente, e il punto di partenza di ogni discorso filosofico sul fine della vita umana e sui mezzi per raggiungerlo, sul bene e sul male, sulla libertà e sulla scelta morale, sul significato di virtù e di vizio. La raccolta costituisce un unicum, poichè contiene la prima traduzione in italiano moderno del trattato "Sulle virtù e sui vizi". Un ampio indice ragionato dei concetti permette di individuare le articolazioni fondamentali delle nozioni e degli snodi più significativi della riflessione etica artistotelica. Tramite la presentazione, contenuta nel seggio introduttivo, dei principali problemi storico-ermeneutici legati alla composizione e alla trasmissione delle quattro opere, e di un quadro sinottico dei contenuti delle opere stesse, è possibile visualizzare la struttura complessiva degli scritti e le loro reciproche connessioni.‎

‎Heidegger Martin; Cicero V. (cur.)‎

‎Introduzione alla filosofia. Pensare e poetare. Testo tedesco a fronte‎

‎br. Pensare e poetare è il titolo con cui Heidegger (1889-1976) aveva annunciato un corso universitario di introduzione alla filosofia per il semestre invernale 1944/45. Interrotto dopo la seconda lezione a causa della guerra, sarà l'ultimo corso accademico tenuto dal filosofo come titolare ufficiale di cattedra. Il manoscritto, finora inedito in Italia, è speculativamente densissimo e quanto mai provocatorio: la sua tesi di fondo è che non può esserci filosofia senza l'essenziale reciprocità di pensiero e poesia. L'edizione è stata curata da Vincenzo Cicero.‎

‎Epitteto; Reale G. (cur.); Cassanmagnago C. (cur.)‎

‎Tutte le opere. Testo greco a fronte‎

‎ril. Giuseppe Tornasi di Lampedusa, nel suo "Gattopardo", scrive che il principe Salina, in una delle sue riflessioni, "pensò ad una medicina scoperta da poco negli Stati Uniti d'America, che permetteva di non soffrire durante le operazioni più gravi, e di rimanere sereni fra le sventure". E soggiunge: "Morfina lo avevano chiamato questo rozzo sostituto dello stoicismo antico...". È uno splendido paragone, che meglio di qualsiasi altro illustra analogicamente l'essenza del messaggio stoico: esso vuole essere appunto il farmaco spirituale che lenisce i dolori e che permette la serenità anche nelle sventure. Epitteto (ca. 50-1 38 d.C), lo schiavo-filosofo, più e meglio di qualsiasi altro stoico del mondo antico, ce lo ha dimostrato in queste splendide pagine che hanno avuto, nella storia dell'Occidente, una delle più grandi fortune che siano toccate a scritti di filosofia. Il filosofo frigio riesce, in effetti, a toccare il fondo del problema e a scoprire ciò che può rendere libero e felice, oppure schiavo ed infelice l'uomo. Le cose - egli insegna - si bipartiscono in due grandi classi: quelle che dipendono da noi e quelle che non dipendono da noi. Abbiamo il potere solo sulle prime e non sulle seconde, e di conseguenza dobbiamo comportarci. Purtroppo le cose che alla moltitudine interessano e per cui vanamente i più si battono sono proprio le seconde: donde i mali - tutti i mali senza distinzione - di cui soffre l'umanità.‎

‎Spinoza Baruch; Sangiacomo A. (cur.)‎

‎Tutte le opere. Testo latino e nederlandese a fronte‎

‎ril. La presente edizione raccoglie tutte le opere, per la prima volta con testo a fronte, del celebre filosofo panteista del XVII secolo. L'opera di Spinoza costituisce un imprescindibile punto di svolta nell'elaborazione del "discorso filosofico della modernità" (Habermas), un punto di svolta destinato a originare un vivacissimo dibattito, intessuto di encomi entusiastici e di secchi rigetti, pur sempre nella consapevolezza della grandezza dell'autore in questione. "Philosophieren ist spinozieren": così, significativamente, si esprimerà Hegel, a sottolineare l'importanza decisiva del pensiero spinoziano nella genesi della filosofia moderna. Nella sua elaborazione teorica, infatti, convergono e trovano soluzioni inedite i principali motivi teorici della filosofia moderna: nella tesi cardinale del pensiero di Spinoza l'identificazione panteistica o, meglio, immanentistica di Dio con la Natura ("Deus sive natura") - convergono i temi e i motivi appartenenti alle tradizioni culturali più disparate, la filosofia ellenistica, la teologia giudaico-cristiana, la filosofia neoplatonico-naturalistica del Rinascimento, il razionalismo cartesiano e il pensiero musulmano.‎

‎Ficino Marsilio; Vitale E. (cur.)‎

‎Teologia platonica. Testo latino a fronte‎

‎ril. Marsilio Ficino (1433-1499) è tra i maggiori filosofi del Quattrocento. Dalla personalità complessa, egli fu insieme medico, astrologo, teologo, filologo e filosofo, fine traduttore e interprete e sottile pensatore, tanto votato alla più astratta speculazione dialettica, quanto consacrato all'impegno presbiterale, secondo una particolare visione del rapporto tra ricerca filosofica e dignità sacerdotale, fondata sull'unità di sapientia e religio. Se gli va ascritto il merito di avere, alle soglie dell'età moderna, offerto al mondo latino la conoscenza dei testi fondamentali della tradizione platonica greca, che ebbero sulla coscienza occidentale un influsso equiparabile a quello esercitato dalle opere di Aristotele sul pensiero medioevale del XIII secolo, nondimeno va riconosciuto che, assumendosi consapevolmente e pienamente il compito di affiancare alle traduzioni che andava svolgendo i necessari strumenti ermeneutici, quali introduzioni e commentari, da un lato egli seppe realizzare una sintesi dottrinaria che assurge alla dignità di un autentico sistema filosofico; dall'altro concorse in modo decisivo alla "nascita" di una nuova immagine e di un nuovo linguaggio della filosofia, non più patrimonio esclusivo dei magistri, ma presente e operante nella cultura di letterati e filologi, storici e uomini politici e, addirittura, di un nuovo ceto di tecnici e artisti, contribuendo alla fine dell'egemonia aristotelica in seno alle università.‎

‎Montaigne Michel de; Garavini F. (cur.); Tournon A. (cur.)‎

‎Saggi. Testo francese a fronte‎

‎ril. I "Saggi" di Montaigne non sono un breviario di saggezza ben temperata, un prontuario di morale salutifera, ma lo specchio delle paure e delle difese di un essere che si scopre frammentario e diversificato. È infatti Montaigne stesso il soggetto di questo libro: soggetto mutevole, di cui appunto non l'essere si può descrivere, ma solo il passaggio, e un passaggio "di giorno in giorno, di minuto in minuto", adattando la descrizione al momento. Con alcuni secoli di anticipo sulle ricerche della psicologia, Montaigne sperimenta come la personalità sia un aggregato provvisorio, incomprensibile e affascinante, di soggetti istantanei, un mosaico di io che variano secondo le contingenze. Non per nulla i Saggi sono un'opera in divenire, in continua trasformazione. I due libri consegnati al tipografo per la prima volta nel 1580 (e ristampati con alcune aggiunte nel 1582), nella successiva edizione del 1588 si trovano accresciuti d'un terzo libro, non solo, ma intarsiati di più di seicento addizioni: via via che l'io muta - senza peraltro rinnegare la sua forma precedente - l'opera, sosia dell'io, dovrà mimarne le metamorfosi. Il testo stabilito da André Tournon sull'Esemplare di Bordeaux (corredato da un completo apparato di varianti) e la nuova traduzione di Fausta Garavini fanno di questa edizione un contributo fondamentale agli studi su Montaigne.‎

‎Leibniz Gottfried Wilhelm; Cariati S. (cur.)‎

‎Nuovi saggi sull'intelletto umano. Testo francese a fronte‎

‎ril. Composti tra il 1703 e il 1704, e pubblicati postumi da Rudolf Erich Raspe nel 1765, i "Nuovi saggi sull'intelletto umano" costituiscono un trattato di filosofia della conoscenza, scandito secondo la prospettiva metafisica stabilita dall'"autore del sistema dell'armonia prestabilita", come recita il sottotitolo del volume. Redatti in forma di dialogo tra Filalete, seguace di Locke, e Teofilo, portavoce di Leibniz, paragrafo dopo paragrafo i capitoli dei "Nuovi saggi" seguono pari passo, come un commentario analitico, quelli del "Saggio sull'intelletto umano" di Locke.‎

‎Aristotele; Radice R. (cur.)‎

‎La fisica. Testo greco a fronte‎

‎ril. La "Fisica" di Aristotele è un'opera cosiddetta "acroamatica" vale a dire è una raccolta di appunti preparatori alle lezioni dello "Stagirita" che originariamente non costituivano uno scritto unitario ma una serie di saggi su argomenti specitici. Questi furono raccolti in un unico trattato secondo l'ordine tematico da Andronico di Rodi nel I sec. a.C. nella forma in cui oggi l'abbiamo. Da ciò dipende lo stile e il lessico asciutti spesso molto sintetici ed ellittici. La "Fisica" vuol essere lo studio della natura vista nel suo aspetto peculiare che è il movimento: per la precisione Aristotele intende come enti naturali (e quindi fisici) quelli che hanno in sé la causa del loro mutamento, distinguendoli dai prodotti dell'arte che non hanno tale carattere. In ogni modo lo studio di questi aspetti è condotto a livello filosofico e cioè in un senso universale e ontologico. Per tale motivo Aristotele non può esimersi dall'affrontare molti temi correlati al movimento di grande importanza, come l'infinito, il luogo, il tempo, il continuo e, da ultimo il rapporto, motore-mosso. Sarà proprio questo aspetto a proiettare gli esiti della "Fisica" nella "Metafisica", attraverso la nozione di Motore immobile. La fortuna di quest'opera fu immensa perché determinò la percezione dell'universo per secoli (per tutto il Medioevo).‎

‎Fusaro Diego‎

‎Minima mercatalia. Filosofia e capitalismo‎

‎br. La modernità è anche la storia del nesso di tensione, adattamento e contrasto tra la filosofia e l'assolutizzazione del mercato in cui si condensa lo spirito del capitalismo. Sulle orme di Hegel e di Marx, il libro delinea una fenomenologia dello spirito del capitalismo condotta sui due piani della storia della modernità e delle principali figure del pensiero che l'hanno animata. Massima alienazione dell'uomo rispetto alle proprie potenzialità ontologiche, l'odierno monoteismo del mercato è la prima società in cui regna sovrano il principio metafisico dell'illimitatezza, il "cattivo infinito" della norma dell'accumulazione smisurata del profitto a scapito della vita umana e del pianeta. In questo scenario, la filosofia resta il luogo del rischio assoluto: infatti, essa è il luogo della possibile resistenza al nichilismo della forma merce e, insieme, della sua eventuale legittimazione in stile postmoderno. Saggio introduttivo di Andrea Tagliapietra.‎

‎Vico Giambattista; Sanna M. (cur.); Vitiello V. (cur.)‎

‎La scienza nuova. Le tre edizioni del 1725, 1730 e 1744‎

‎ril. La "Scienza nuova", di cui in questo volume si pubblicano le tre edizioni, del 1725, del 1730 e del 1744, è un Classico del pensiero occidentale, essenziale per la comprensione del nostro mondo storico non meno della "Repubblica" di Platone e dell'"Etica" di Spinoza, della "Metafisica" di Aristotele e della "Critica della ragion pura" di Kant, del "De Civitate Dei" di Agostino e della "Fenomenologia dello spirilo" di Hegel. Due le idee-guida che si intrecciano, e anche configgono, in quest'opera geniale e inquietante: l'estensione al mondo umano della mathesis universalis, che ha segnato la nascita della scienza moderna, ma che in Galilei e Cartesio era limitata alla natura; la genealogia della coscienza e della logica a partire dal "senso" e dalla "fantasia", da cui discende l'interesse prevalente di Vico per il formarsi della prima umanità. Interesse mai disgiunto dalla consapevolezza dei limiti della ragione, che può a stento "intendere", ma non "immaginare" quell'età ancora incerta tra storia e pre-storia. Da questa consapevolezza "critica" nacque quella fusione di logos e mythos, concetto e immagine, che caratterizza il linguaggio barocco della "Scienza nuova" (in particolare nelle due ultime edizioni, qui presentate nella loro scrittura originaria), nel quale Vico espose due e diverse concezioni del tempo umano-divino della storia. In particolare il quinto e ultimo libro di quest'opera in continuo compimento, se per un verso ripropone l'idea pre-cristiana della ciclicità del corso storico.‎

‎Moreschini Claudio‎

‎Storia del pensiero cristiano tardo-antico‎

‎ril. Il volume esamina la formazione del pensiero cristiano nel mondo antico, nei secoli successivi alla formazione dei testi sacri e alla predicazione apostolica, allorquando la società cristiana, staccatasi oramai definitivamente dalle sue origini ebraiche, è proiettata con sempre maggiore interesse alla diffusione e alla "conquista" del mondo pagano circostante. Per una tale conquista i contatti - anche se frequentemente polemici - con la cultura greca e latina sono essenziali. Come si attua la formazione di una letteratura, di un diritto e di una legislazione romano-cristiana, così sorge anche un pensiero cristiano nel contatto con la filosofia greca. Il presente volume intende esaminare il formarsi di tale pensiero - non di una speculazione patristica - e il suo sempre più vigoroso consolidarsi, fino a giungere senza soluzioni di continuità al pensiero medievale latino e bizantino. Si è ritenuto necessario aggiungere una ricca copia di testi, che costituiscono un'antologia mai tentata fino ad ora, affinché il lettore possa avere un diretto contatto con i filosofi cristiani dei primi secoli. Presentazione di Giovanni Reale.‎

‎Scheler Max; Guccinelli R. (cur.)‎

‎Il formalismo nell'etica e l'etica materiale dei valori. Testo tedesco a fronte‎

‎ril. Apparsa in versione integrale nel 1916, l'opera che offriamo al lettore in una nuova traduzione, accompagnata peraltro dal testo originale e da un esteso indice analitico che, in edizione italiana, restituisce la ricchezza del lessico fenomenologico (e le integrazioni editoriali apportate nel tempo al testo - fino all'ultima edizione tedesca, l'ottava), costituisce l'"opus magnum" di Max Scheler e, nell'ambito della ragione pratica, un modello di pensiero mai disgiunto dalla vita, capace di guidare, nel sentire e nei corrispondenti giudizi di valore, i nostri passi nel mondo: il nostro volere e il nostro agire. Muovendo da una concezione olistica della percezione assiologica, in linea con i più influenti orientamenti del pensiero filosofico e scientifico contemporaneo, quest'opera presenta una teoria dei valori che sfugge finalmente alla cieca alternativa del relativismo e dell'assolutismo etico e indica con precisione i criteri di correttezza dei giudizi di valore. Il volume tradisce, inoltre, l'intento più ambizioso di Scheler, quello di rifondare il classico personalismo declinandolo, appunto, nei termini di una personologia laica che, rivelando all'essere umano un possibile accesso alla propria identità personale e alla propria vocazione, tenta di strapparlo al destino. Presentazione di Roberta De Monticelli‎

‎Bessarione Basilio; Accendere P. D. (cur.); Privitera I. (cur.)‎

‎La natura delibera-La natura e l'arte. Testo greco e latino a fronte‎

‎ill., ril. Lo scontro fra Giorgio da Trebisonda e Bessarione visse il suo primo atto con la polemica sul "De natura et arte", all'incirca databile agli anni tra il 1455 e il 1458. In discussione era l'interpretazione di un passaggio chiave tratto dal secondo libro della "Fisica" aristotelica, che implicava concetti decisivi come la provvidenza divina e che era già stato dibattuto da due prospettive diverse dal maestro di Bessarione Giorgio Gemisto Pletone, nel suo "De Differentiis", e poi da Teodoro Gaza in un breve scritto oggi perduto. Ma oltre a un problema esegetico, si affacciava nello scontro tra Giorgio e Bessarione anche il confronto generale con la tradizione filosofica precedente, padri della Chiesa e maestri della Scolastica compresi. E altrettanto evidente appare la differenza tra le motivazioni e le strategie dei contendenti: la violenta invettiva di Giorgio era mirata a sostenere la sua talora "fideistica" sovrapposizione di aristotelismo e cristianesimo attraverso la diffamazione del platonismo; per difendere Platone dagli attacchi, Bessarione invece era stato spinto ad assumere in modo ponderato una posizione concordista che in precedenza non pareva aver considerato. Così facendo, il cardinale rinunciava alle più estreme istanze antiaristoteliche della polemica suscitata in origine dal suo maestro, ma questo non gli impediva di affermare la superiore religiosità e compiutezza del platonismo. Prefazione di John Monfasanti e Introduzione di Eva del Soldato.‎

‎Lenoir Frédéric‎

‎La felicità. Un viaggio filosofico‎

‎br. "Il grande paradosso della felicità è che essa è allo stesso tempo indomabile e addomesticabile. Ha a che fare tanto col destino o la fortuna quanto con una componente razionale e volontaria. È questa una delle ragioni per cui non esiste una 'ricetta' della felicità valida per tutti". (Frédéric Lenoir)‎

‎Aristotele; Ferri F. (cur.)‎

‎Politica. Testo greco a fronte‎

‎br. La "Politica" è molte cose. È un manuale di "ingegneria" costituzionale e tecnica di governo, un saggio di economia e di storia delle costituzioni, di dottrina dello Stato e di filosofìa del diritto. Ma è fondamentalmente la trattazione di quella che, fra le scienze che si occupano della condotta morale dell'uomo (animale politico), ha la funzione strutturale, poiché fornisce gli strumenti per ordinare uno Stato in cui sia possibile vivere bene (e, ultimamente, umanizzarsi). Tessendo la sua ricca trama, Aristotele tiene mirabilmente uniti sintesi teorica e analisi (a tratti sorprendentemente "attuale") della realtà del suo tempo, orizzonte "ideale" e realismo. Al centro di tutto il ruolo dell'educazione, il cui delicatissimo compito è garantire la riproduzione dell'ethos capace di far perdurare la costituzione, e quindi lo Stato. La presente edizione offre una versione insieme rigorosa e leggibile di questo testo chiave del pensiero politico occidentale. L'introduzione, concepita come un "capitolo di manuale" sulle scienze pratiche aristoteliche, "mette a sistema" etica e politica, in prospettiva prevalentemente didattica. La titolazione dei capitoli e la lista delle parole-chiave velocizzano l'individuazione di temi e percorsi all'interno dell'opera. L'ampia sintesi di tutti i capitoli degli otto libri, infine, fornisce al lettore una guida per ordinare i contenuti e una mappa per orientarsi nelle argomentazioni. L'opera è curata da Federico Ferri che insegna filosofia e storia nei licei e fa parte del Coordinamento delle scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva.‎

‎Wackenroder Wilhelm H.; Agazzi E. (cur.)‎

‎Opere e lettere. Scritti di arte, estetica e morale in collaborazione con Ludwig Tieck. Testo tedesco a fronte‎

‎ril. Wilhelm Heinrich Wackenroder (1773-1798) è ritenuto l'iniziatore del Romanticismo tedesco. Condividendo con l'amico Ludwig Tieck (1773-1853) l'esperienza di brevi viaggi in Franconia nel 1793, Wackenroder rimane folgorato dalla grandezza della pittura rinascimentale, concependo nel tempo la stesura di alcuni testi redatti sul modello delle cronache degli artisti di Vasari o nella forma di carteggi tra giovani apprendisti pittori. Istituisce intanto un rapporto ideale tra l'arte di Dürer e quella di Raffaello. Tieck integra quei testi con contributi propri, perfettamente in sintonia con l'amico. Nascono così le "Effusioni di cuore di un monaco amante dell'arte" e le "Fantasie sull'arte per gli amici dell'arte". Il carteggio tra Wackenroder e Tieck offre, inoltre, un quadro del dibattito estetico dell'epoca che interessa molti temi del tardo Illuminismo europeo, riferiti alla letteratura e alla drammaturgia: dalle teorie sui sentimenti al pensiero sul sublime.‎

‎Aristotele; Cannavò F. (cur.)‎

‎Retorica. Testo greco a fronte‎

‎ril. Scritta dopo la "Poetica", la "Retorica" appartiene all'ultimo periodo della vita di Aristotele. Ci è stata tramandata in tre libri che l'antico dossografo, Diogene Laerzio, ricorda separatamente. I primi due libri hanno per oggetto generale l'argomentazione, mentre il terzo prende forma dalla composizione di due trattatelli, rispettivamente sullo "stile" (elocutio) e sull'ordine" (dispostilo) delle parti del discorso. Riassumendone altrimenti i contenuti, il primo libro si potrebbe considerare "il libro dell'oratore", il secondo "il libro del pubblico", il terzo, infine, quello più vicino alle tematiche della retorica tradizionale, "il libro della comunicazione". L'importanza attribuita nei primi due libri al ragionamento retorico, alle argomentazioni "concepite" dall'oratore (I libro) e "recepite" dall'uditorio (II libro), sta a indicare il contributo che Aristotele apporta alla retorica tradizionale, proponendo una retorica del ragionamento in luogo di quella della mozione degli affetti, una retorica di cui l'elocutio (lo "stile") è ormai solo una parte e, certo, non la più importante.‎

‎Fusaro Diego‎

‎Il futuro è nostro. Filosofia dell'azione‎

‎br. Il sistema economico in cui viviamo, a differenza dei regimi del passato, non pretende di essere perfetto: semplicemente nega l'esistenza di alternative. Per la prima volta il potere non manifesta le proprie qualità, ma fa vanto del proprio carattere inevitabile. Il nuovo saggio di Diego Fusaro è un colpo di frusta alla retorica della realtà come situazione immutabile, all'abitudine di prenderne atto anziché costruirne una migliore. Si impone così il principale comandamento del monoteismo del mercato: "non avrai altra società all'infuori di questa!". Il primo compito di una filosofia resistente è quindi ripensare il mondo come storia e come possibilità, creare le condizioni per cui gli uomini si riscoprano appassionati ribelli in cerca di un futuro diverso e migliore. A partire da questo pensiero in rivolta, si può combattere il fanatismo dell'economia: e, di qui, tornare a lottare in vista di una più giusta "città futura", un luogo comune di umanità in cui ciascuno sia ugualmente libero rispetto a tutti gli altri.‎

‎Vitiello Vincenzo‎

‎L'immagine infranta. Linguaggio e modo da Vico a Pollock‎

‎br. "L'immagine infranta" descrive la parabola del moderno attraverso una fitta trama di rapporti tra romanzieri e poeti (da Cervantes a Celan), filosofi (da Vico a Benjamin), pittori e scultori (da Manet a Fontana, a Pollock). Il filo conduttore è la crisi del linguaggio figurale: il mondo non offre più un'immagine stabile di sé, né il "pensiero" sembra capace di creare nuove immagini per dare ordine al mondo. La profondità di questa crisi, che ha raggiunto la stessa origine dell'esistenza umana, quell'"iconologia della mente" che ha segnato il passaggio da natura a storia, è testimoniata dalle decisioni estreme di due tra gli artisti più significativi del nostro tempo, Pollock e Celan, che non esitarono a "ripetere", per stanchezza, e disperazione, il gesto dell'Empedocle holderliniano - già compiuto, in altra forma, da Nietzsche. Tramonto o nuova alba? "L'immagine infranta" termina con questa domanda, che è anche una speranza: e se la crisi del linguaggio immaginale fosse il prezzo necessario per aprirsi alla possibilità di un linguaggio più umile, ma insieme più largo e profondo? Il linguaggio del corpo e della natura, il linguaggio che non "immagina", che non "fa-segno", ma è la cosa stessa: l'"essere-accanto" di uomini e cose, tra "pietre ed erbe".‎

‎Reale Giovanni; Torno A. (cur.)‎

‎Mi sono innamorato della filosofia‎

‎ril. "Qualche studente si è talvolta lamentato con me di non trovare nella filosofia risposte definitive, come desiderava. E la stessa cosa mi è stata detta più volte da varie persone, che respingevano la filosofia per le sue contraddizioni. In risposta, io citavo loro un pungente aforisma di Nicolas Gómez Davila: 'la filosofia è proprio l'arte di contraddirsi reciprocamente senza annullarsi'; e, aggiungevo, non solo senza annullarsi, ma arricchendosi dialetticamente proprio in questo contraddirsi. L'uomo può trovare nella filosofia quelle ali che gli permettono di volare molto in alto, e di realizzare, in questo continuo cercare, la sua vera natura." (Giovanni Reale)‎

‎Platone; Reale G. (cur.)‎

‎Ippia Maggiore. Sul bello. Dialoghi socratici. Testo greco a fronte‎

‎br. In aggiunta ai numerosi dialoghi di Platone già pubblicati nei Testi a fronte, una nuova collana di undici titoli con una nuova traduzione di Giovanni Reale. Undici dialoghi cosiddetti "socratici" in quest'ordine: Teagete, Ippia minore, Ippia maggiore, Ipparco, Amanti, Carmide, Lachete, Liside, Eutidemo, Alcibiade primo, Alcibiade secondo. Spesso trascurati dal grande pubblico, perché perlopiù aporetici, e apparentemente non conclusivi sul problema trattato, sono stati studiati da specialisti, peraltro condizionati, a partire dall'Ottocento, da pregiudizi ermeneutici, che hanno talvolta deposto a favore dell'affermazione della loro povertà teoretica e della negazione della loro autenticità. Giovanni Reale ha capovolto tali convinzioni e dimostrato come, sulla base delle nuove scoperte dell'ermeneutica, della tecnologia della comunicazione nel mondo antico e delle nuove interpretazioni dell'ironia socratica, tali dialoghi si rivelino tra gli scritti più freschi e innovativi di Platone. Platone ha compreso, come nessun altro filosofo, la portata rivoluzionaria della domanda di Socrate sul "che cos'è" e il metodo dialettico-confutatorio con cui dalla domanda si dipana la trattazione. Questo nuovo approccio ha comportato un mutamento radicale del modo tradizionale di "pensare per immagini e per miti" traghettandolo nel nuovo modo di "pensare per concetti", che si imponeva come una necessità storica.‎

‎Gabriel Markus‎

‎Perché non esiste il mondo‎

‎ril. "In questo libro, Markus Gabriel prende sul serio la risposta che a metà del secolo scorso il filosofo americano Willard Van Orman Quine aveva dato all'interrogativo ontologico 'che cosa c'è?'. 'C'è tutto'. Per Gabriel tutto esiste allo stesso modo, dagli atomi a Sherlock Holmes, e l'unica cosa che non esiste è il mondo, perché non c'è un campo di senso capace di accoglierlo al suo interno. Gabriel può dire 'tutto è reale, purché non lo si prenda per più di quello che è'. L'esistenza non si riduce dunque agli oggetti naturali, ma viene a comprendere un catalogo più rigoglioso dell'enciclopedia cinese di Borges, fatto di unicorni, fate, tasse, notizie giornalistiche e così via..." (Maurizio Ferraris)‎

‎Platone; Reale G. (cur.)‎

‎Lachete. Sul coraggio. Testo greco a fronte‎

‎br. In questa collana presentiamo, in volumi singoli, i primi dialoghi platonici, interpretandoli come documenti che attestano in modo assai efficace 'il pensiero storico' di Socrate. La lettura di questi Dialoghi ci farà conoscere a fondo Socrate nella grandezza del suo messaggio rivoluzionario.‎

‎Bonfantini M. A. (cur.); Fabbrichesi R. (cur.); Zingale S. (cur.)‎

‎Su Peirce. Interpretazioni, ricerche, prospettive‎

‎br. Charles Sanders Peirce (1839-1914) è il massimo filosofo americano. Inventore di tre termini cruciali, pragmatismo, semiosi, abduzione. Peirce è al contempo il padre della semiotica e l'autore di una originale interpretazione del mondo. Gli scritti di questo volume nascono da seminari e convegni tenuti a Milano nel centenario della morte, sotto l'egida del Club Psòmega, dell'Università Statale e del Politecnico. È un volume che rappresenta tutte le correnti degli studi peirceani in Italia: dagli aspetti e problemi teorici e ontologici, alle relazioni e influenze di Peirce su filosofi e semiotici contemporanei, sino alle applicazioni e reinterpretazioni della sua riflessione alla realtà odierna. Il libro si apre con tre introduzioni alla discussione e considerazione complessiva di Peirce: tre visioni d'insieme su questioni centrali - una ricognizione sulla "semiosi progettuale" nel progresso della ricerca peirceana, di Massimo Bonfantini; la difesa della fondamentalità dell'icona, ovvero dell'"iconismo primario", da parte di Umberto Eco; e una "nuova antropologia pragmatica", che si ispira a Peirce, ma non solo di Rossella Fabbrichesi.‎

‎Kant Immanuel; Hinske N. (cur.); Sadun Bordoni G. (cur.)‎

‎Lezioni sul diritto naturale (Naturrecht Feyerabend). Testo tedesco a fronte‎

‎ril. Per il successo della filosofia di Kant non meno importanti delle opere pubblicate furono le trascrizioni delle lezioni, che circolarono in tutta la Germania in innumerevoli copie. Esse costituiscono da circa trent'anni un oggetto centrale della Kantforschung. Di queste lezioni, una parte significativa è rappresentata dai corsi che Kant tenne regolarmente sul diritto naturale, dei quali ci è rimasta oggi una sola trascrizione manoscritta, relativa a quello tenuto nel semestre estivo del 1784. Si tratta però di un testo di grande importanza: Kant tenne infatti il corso mentre stava finendo di scrivere la Fondazione della metafisica dei costumi onde i due testi si illuminano a vicenda, aprendo scorci importanti per comprendere la filosofia morale kantiana in un suo snodo decisivo. Tale corrispondenza tra i due scritti non è certo casuale: Kant era infatti fermamente convinto che lo studio del diritto presupponesse una formazione filosofica e que le lezioni sul diritto naturale iniziano infatti con una presentazione della sua filosofia pratica in generale. Dal punto di vista della filosofia del diritto, un motivo centrale d'interesse di queste lezioni è che costituiscono la prima presentazione organica del pensiero giuridico di Kant, tredici anni prima della Metafisica dei costumi (1797). Esse consentono perciò di gettare uno sguardo nuovo sull'evoluzione di tale pensiero e inoltre sulla formazione della filosofia della storia e della politica di Kant.‎

‎Confucio; Maggio L. (cur.)‎

‎Analecta. Pensieri, dialoghi, sentenze. Testo cinese a fronte‎

‎br. Nella loro immediatezza e profondità, gli "Analecta" sono una delle opere più limpide e cruciali per capire lo spirito della civiltà cinese, via d'accesso obbligata alla conoscenza delle sue prospettive esistenziali e peculiarità culturali. "Analecta" è il titolo invalso nel mondo occidentale per riferirsi al testo che secondo la tradizione raccoglie le testimonianze più dirette e accreditate concernenti la vita e gli insegnamenti di Confucio. In essa trovano posto i dialoghi tra il maestro e i discepoli, sentenze a lui direttamente attribuite o espresse dai suoi allievi più intimi, commenti a versi poetici, notizie relative a eventi coevi, confronti con personaggi del tempo nonché note di vita quotidiana significative per comprendere l'uomo Confucio. Un ventaglio di oltre cinquecento massime tutte intese a orientare verso una ridefinizione dell'ideale etico e del senso umano dell'esistenza.‎

‎Heidegger Martin; Pietropaoli M. (cur.)‎

‎Dell'essenza della libertà umana. Introduzione alla filosofia. Testo tedesco a fronte‎

‎ril. Il corso "Dell'essenza della libertà umana", tenuto a Friburgo nel 1930, è il primo esplicito confronto di Martin Heidegger con il tema della libertà. Essa viene posta in questione tanto nei termini di libertà negativa e libertà positiva quanto in quelli di libertà trascendentale e libertà pratica. Kant infatti è l'autore di riferimento, sebbene l'interrogazione sia diretta alla messa in luce del pensiero dell'essere, di cui la libertà si dimostra fondamento. Un'introduzione alla filosofia dunque come sguardo sull'intero di ciò che è, a partire dalla questione sulla libertà, ma ancor di più quale aggressione all'individuo che pone la questione, tale che lo costringe a decidere della propria essenza.‎

‎Aristotele‎

‎Organon. Testo greco a fronte‎

‎ril. Il volume presenta una nuova e originale traduzione dei sei trattati che costituiscono la raccolta conosciuta con il nome di Organon e che viene considerata come l'atto di nascita della "logica" occidentale. L'originalità della proposta editoriale non si limita alla traduzione, scientificamente accurata e particolarmente attenta alle esigenze e al linguaggio del lettore di oggi. La novità maggiore è la chiave interpretativa: la decisione è stata quella di non proiettare su questi testi il peso del grande sviluppo successivo della logica. In effetti l'Organon non può essere considerato solo come un'opera di logica proprio perché questa nasce "dopo" e "per effetto" di questi scritti. Non a caso il lavoro è stato svolto da giovani studiosi di storia della filosofia antica, ognuno dei quali ha curato uno specifico trattato, in un'attività che però ha sempre coinvolto l'intera équipe. Si è così riusciti sia a ricostruire un quadro unitario nel rispetto delle notevoli differenze tra i testi, sia a cogliere e valorizzare, oltre agli elementi tecnicamente "logici" presenti soprattutto negli Analitici, tutti gli importanti collegamenti che le opere hanno con altri ambiti del pensiero aristotelico, come la retorica e l'etica. È così emersa una delle caratteristiche del pensiero classico, interessato a capire la realtà molto più che a costruire un sistema chiuso e perfettamente coerente.‎

‎Breitman Patti; Hatch Connie‎

‎Come dire di no senza sentirsi in colpa‎

‎br. Quando siamo costretti a dire di no alle persone con le quali condividiamo l'esistenza (gli amici, i colleghi e persino gli stessi famigliari), spesso la situazione che ci troviamo a vivere diventa imbarazzante, talvolta insopportabile, e inevitabilmente il nostro rifiuto ci sprofonda nei dubbi e nei sensi di colpa. Con le regole e i consigli di questo manuale, Patti Breitman e Connie Hatch hanno elevato il saper rifiutare al rango di arte, un'arte semplice che tuttavia può cambiare radicalmente la nostra vita. Prefazione di Richard Carlson.‎

‎Cusano Niccolò; Peroli E. (cur.)‎

‎Opere filosofiche, teologiche e matematiche. Testo latino a fronte‎

‎ril. Riscoperto agli inizi del Novecento come il punto di passaggio decisivo dal Medioevo all'età moderna, Niccolò Cusano (1401-1464) è il pensatore più importante e significativo del Quattrocento. Figura di dimensione europea e insieme spirito profondamente ecumenico, per la sua originale riflessione filosofica e teologica, nella quale intende percorrere una strada diversa da quella seguita dalla tradizione scolastica, per le sue tesi cosmologiche, che anticipano la rivoluzione copernicana, per la sua nuova visione dell'uomo e della creatività dello spirito umano, per la sua concezione del sapere scientifico e matematico, Cusano è un pensatore fondamentale per comprendere la genesi dell'età moderna. Il volume contiene la traduzione di tutti gli "Scritti filosofici e teologici" di Cusano e la prima versione italiana delle più importanti "Opere matematiche". La traduzione, condotta sul testo dell'edizione critica curata dall'Accademia delle Scienze di Heidelberg, è corredata di un ampio apparato di note e di un commentario sistematico ai singoli scritti.‎

‎Porfirio; Muscolino G. (cur.)‎

‎Mathematikós. Testo greco a fronte‎

‎ril. Il filo rosso che collega gli scritti raccolti in questo volume è la scienza matematica. Porfirio utilizza l'isagoge o introduzione, genere letterario che serve a iniziare i suoi allievi a un'opera del matematico alessandrino Claudio Tolemeo dal titolo "Tetrabiblos o Quadripartitum", cioè un trattato in quattro libri che spiega gli effetti prodotti dai corpi celesti sulla Terra. E, giacché lo scritto di Tolemeo si presenta in più punti oscuro per la complessità degli argomenti trattati, Porfirio scrive l'introduzione al ''Trattato sugli effetti prodotti dalle stelle'' per chiarire ai suoi discepoli, o ai neofiti, gli argomenti e i passaggi considerati di più difficile comprensione. L'opera - qui tradotta per la prima volta in italiano - pervenuta in modo parziale e corredata degli scolî di Demofilo, un dotto bizantino attivo intorno al X secolo, chiarisce alcuni argomenti quali le figure che i pianeti assumono in cielo e il conseguente influsso che hanno sulle realtà materiali, l'importanza della luce negli effetti prodotti tra le stelle e la realtà terrestre, i calcoli matematici per computare un oroscopo, il ruolo dei segni zodiacali e il potere che essi hanno su particolari punti del corpo umano. In quest'opera Porfirio espone numerosi argomenti provenienti dalla tradizione astrologica caldea, egizia e greca, e li confronta in modo critico con il pensiero di Tolemeo, apportando a sua volta importanti innovazioni. Gli altri scritti raccolti all'interno di questo volume trattano alcune testimonianze e frammenti su opere di aritmetica e geometria. Sugli studi di aritmetica rimangono solo poche testimonianze, mentre sulla geometria rimangono cinque frammenti, in cui Porfirio, esponendo alcuni enunciati di Euclide, ne riporta le dimostrazioni geometriche.‎

‎Proclo; Abbate M. (cur.)‎

‎Commento al «Cratilo» di Platone. Testo greco a fronte‎

‎ril. Il "Commento al Cratilo" di Proclo è una raccolta di appunti o di estratti (probabilmente di un allievo) dalle lezioni che il filosofo neoplatonico tenne su questo articolato e complesso dialogo di Platone. Si tratta di un testo significativo per comprendere la concezione tardo-neoplatonica relativa alla natura dei nomi e del linguaggio nel suo insieme. In esso s'intrecciano considerazioni di vario genere, di carattere non solo "linguistico" e "etimologico", ma anche e soprattutto concezioni teologiche desunte dall'interpretazione dei teonimi. La riflessione sulla natura della realtà divina, nelle sue diverse articolazioni, è strettamente connessa in questo commentario a una ripresa e rielaborazione di arcaiche concezioni mitico-sacrali sulla natura dei nomi divini, cui fa eco un'ampia serie di riferimenti a quella particolare forma di "magia filosofica" nota come teurgia. In questo testo, la riflessione di natura logico-razionale sul linguaggio viene così a fondersi, in modo affascinante e suggestivo, con prospettive di matrice magica e mistica, anche attraverso una fitta serie di citazioni e rimandi agli oscuri versi degli "Oracoli Caldaici", considerati come il prodotto della diretta comunicazione divina.‎

‎De Sanctis S. (cur.)‎

‎I nuovi realismi‎

‎br. Il termine "nuovo realismo" può essere a pieno titolo considerato la parola chiave della filosofia continentale contemporanea. In un movimento che abbraccia pensatori provenienti da tutto il mondo, questa corrente di pensiero si oppone all'antropocentrismo che ha caratterizzato la filosofia occidentale da Kant in poi, sostenendo un ritorno alla realtà oggettiva: c'è un mondo che esiste "là fuori", indipendente rispetto all'intelletto umano, che anzi resiste a quest'ultimo e ne smentisce ipotesi e aspettative. Questa raccolta di saggi include i contributi di diversi filosofi collegati al nuovo realismo nelle sue varie espressioni: Maurizio Ferraris, che ha reso il movimento celebre in Italia, Quentin Meillassoux, pensatore estremamente influente e principale ispiratore del realismo speculativo, Tristan Garcia, Markus Gabriel, Graham Harman, Peter Gratton e Lee Braver.‎

‎Aristotele; Reale G. (cur.)‎

‎Metafisica‎

‎brossura La Metafisica è l'opera più famosa di Aristotele. Si tratta degli appunti che Aristotele preparava per le sue lezioni all'interno del Peripato. Lo Stagirita pone qui i problemi fondamentali sull'essere e sul perché del divenire ricercandone le cause e i principi primi. La traduzione, fedele al testo greco, propone una terminologia moderna e una scansione ben articolata dei vari paragrafi, grazie anche alla novità delle intitolazioni. Le note al testo di Giovanni Reale, brevi ed essenziali, chiaririscono i passi più difficili. Preziosi gli apparati finali: sono raccolti in sintesi i contenuti per libro e per capitolo della Metafisica. Il volume è inoltre arricchito da una appendice bibliografica a cura di Roberto Radice. Testo greco a fronte.‎

‎Hegel Friedrich; Cicero V. (cur.)‎

‎Fenomenologia dello spirito‎

‎brossura La Fenomenologia espone "il sapere nel suo divenire", cioè le varie tappe dell'autodispiegamento dialettico dello Spirito nella Storia. Essa comprende le diverse figure dello Spirito come stazioni del cammino mediante il quale lo Spirito diviene Sapere puro ovvero Spirito assoluto. In ogni suddivisione fondamentale di questa scienza vengono considerate: la coscienza, l'autocoscienza, la ragione osservativa e attiva, lo Spirito nelle sue varie forme (etico, colto, morale, religioso), per giungere allo Spirito assoluto o Sapere puro. L'introduzione di Cicero mette in evidenza le difficoltà, il significato e i contenuti dell'opera. Il glossario, la bibliografia e gli indici analitici completano l'opera. Testo tedesco a fronte.‎

‎Platone; Reale G. (cur.)‎

‎Tutti gli scritti‎

‎brossura‎

‎Plotino; Faggin G. (cur.); Radice R. (cur.)‎

‎Enneadi. Testo greco a fronte‎

‎brossura‎

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