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‎AA.VV.‎

‎Kazuto Kuetani 2° biennale internazionale della pietra "città di marino" 1980‎

‎(24X21 cm); (8), 45, pp. Brossura editoriale. Titoli e immagine a colori al piatto anteriore. Esemplare n° 26 di 1000 esemplari numerati. Numerose illustrazioni in bianco e nero delle opere dell'artista. Catalogo della mostra tenutasi a Marino in occasione della 2° biennale internazionale della pietra "città di marino" 1980. Kazuto Kuetani nasce nel 1942 a Hiroshima, Giappone. Dopo aver lavorato in una bottega artigiana di Tokyo, si iscrive all'Accademia di Belle Arti a Roma e studia sotto la guida di Pericle Fazzini con cui collabora, come assistente, all'esecuzione della "Resurrezione" nell'Aula delle Udienze in Vaticano. Nel 2005 vince il Marble Architectural Award, sezione arredo urbano. Collabora con il laboratorio di Luigi Corsanini a Carrara e con la Galleria Open One Modern and Contemporary Art di Pietrasanta. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Raro.‎

‎PIO VII‎

‎Indulgenze che la santità di nostro signore papa Pio VII concede ai fedeli, che ritenendo appresso di se alcune delle corone, rosarj, croci, crocefissi, statuette, o medaglie benedette dalla stessa santità sua adempiranno le respettive opere pie prescritte. Coll'aggiunta di un'opportuna spiegazione della dottrina della Chiesa sull'indulgenze cavata dagli scritti del Bossuet, del Fenelon, del Bourdaloue del Charenus.‎

‎In 12° (15x8,3 cm); 35, (1) pp. Senza legatura ma non slegato. Bello stemma papale di PIO VII al frontespizio. Papa Pio VII, nato Barnaba Niccolò Maria Luigi (in religione Gregorio) Chiaramonti (Cesena, 14 agosto 1742 – Roma, 20 agosto 1823), è stato il 251º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica (1800-1823). L’opera raccoglie le indulgenze date Pio VII nell’anno 1806. Opera non comune, due soli esemplari censiti in ICCU, in questa edizione romana stampata da Lazzarini. A parte la mancanza della brossura in buone condizioni di conservazione.‎

‎Bertoni, Renzo‎

‎Scarpari‎

‎(24X17 cm.), (14), pp. Brossura originale. Catalogo della mostra del famoso pittore Carlo Scarpari tenutasi a Roma presso la galleria d'arte Margherita dal 26 settembre al 20 ottobre 1987. Opera in ottimo stato di conservazione.‎

‎GAGOV GIUSEPPE P. O.F.M. CONV.‎

‎Roma sacra 1950.‎

‎29,5x21,5 cm; (14), 122, (3) pp. e 21 c. di tav. Brossura editoriale illustrata. Monumentale guida di Roma edita in occasione del Giubileo del 1950 dove i monumenti vengono analizzati uno ad uno ricostruendone la storia e le curiosità. Buon esemplare completo della sua brossura editoriale.‎

‎Onorati Antonio‎

‎Vita di Angelina Merolli giovanetta romana scritta da un sacerdote D.C.D.G. seconda edizione accresciuta e corretta dall'autore.‎

‎(19X12,5 cm); (3), 191, (29, pp. Bella legatura coeva in piena pelle scura con titoli e fregi in oro al dorso. Tagli spruzzati in rosso. Seconda rara edizione, un solo esemplare censito in ICCU,corretta ed accresciuta di questa biografia della nota "Figlia di Maria" Angelina Merolli. Le Figli di Marie sono anche dette Salesiane di Don Bosco. Esemplare in ottime condizioni di conservazione.‎

‎R. P. D. CESAREI ROMANA, Seu VERULANA PECUNIARIA, Lunae 4 . Julii 1785.‎

‎In folio (27,5x19,5 cm); (4) pp. Bello stemma araldico di Pio VI, nato Giovanni Angelico o Giannangelo Braschi (Cesena, 27 dicembre 1717 – Valence, 29 agosto 1799). Un'iniziale ornata. Al colophon luogo, data e stampatore. Interessante placchetta con la decicione della Sacra Rota su una causa "pecuniaria" nel territorio di Veroli. Le decisioni della sacra rota, oltre ad uscira sotto forma di fogli volanti o placchette, erano unite slitamente a fine anno in un unico volume che raccoglieva tutti i casi trattati e le decicioni dall'istituzione ecclesiastica. I fogli volanti e le placchette, che venivano distribuite sul trittorio per informare la cittadinanza delle conclusione tratte dalla Sacra Rota e che portano sempre lo stemma del Pontefice in carica al momento della loro stampa, risultano essere RARI.‎

‎Tribunale della Sacra Rota‎

‎Decisiones Sacrae Rotae Romanae coram R.P.D. Petro Otthobono Veneto nunc S.R.E praesbitero cardinali episcopo Brixiensi.‎

‎In folio (31,5×22 cm); (54), 563, (250) pp. Bellissima legatura coeva in piena pergamena rigida con dorso a 5 nervi e titolo manoscritto da mano coeva ad un tassello. Esemplare che presenta alcuni quaderni con leggera ed uniforme brunitura dovuta alla qualità della carta. Un leggerissimo alone in una trentina di carte al centro del volume, ininfluente e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Testatine e finalini xilografici. Bellissima incisone realizzata da Giuseppe Testana al frontespizio con le armi di Pietro Ottoboni, il futuro Papa Alessandro VIII, nato Pietro Vito Ottoboni (in latino: Alexander PP. VIII; Venezia, 22 aprile 1610 - Roma, 1º febbraio 1691), che fu il 241º papa della Chiesa cattolica dal 1689 alla sua morte. Ottoboni fu nominato nel 1643 da Urbano VIII, uditore della Sacra Rota. "Nel quotidiano esercizio di questo ufficio, tenuto per circa dieci anni, l'Ottoboni rivelò un'autentica vocazione giuridica (le sue consulte, meritatamente famose, vennero raccolte e pubblicate: Decisiones Sacrae Rotae Romanae coram R.P.D. Petro Otthobono…, Romae 1657), maturando una larga e approfondita esperienza canonistica che restò poi sempre, sostanzialmente, a fondamento di tutta la sua attività di Curia e della stessa sua concezione della Chiesa, intesa, prima che come realtà spirituale, come organismo giuridico saldamente impiantato in un corpo di dottrine e di diritti da custodire e difendere inflessibilmente nella sua integrità. L'attività svolta alla Rota e i frequenti contatti con le Congregazioni romane e i vari ambienti di Curia gli valsero il 19 febbr. 1652 la nomina a cardinale e, due anni dopo, il 7 dic. 1654, a vescovo di Brescia. A Brescia l'Ottoboni restò dieci anni, reggendo la diocesi con impegno.". L'opera raccoglie le decisioni della Sacra Rota durante la reggenza di Ottoboni con descrizione delle cause pratiche presentate al tribunale e delle conseguenti decisioni inerenti per la maggior parte al diritto civile dello stato pontificio come casi di fedecommessi, iurispatronatus, indulti, gabellae, officii notariatus, restitutuonis dotae, statuto rum, sequestri, territorii ecc. ecc. . Il volume contiene due utilissimi indici uno per città alla quale si riferisce la decisione e l'altro per materia trattata. Fra le città: Ancona, Acerra, Ascoli, Avellino, Avignone, Bagnoregio, Benevento, Bologna. Pamplona, Camerino, Cervia, Compostela, Crotone, Fano, Fermo, Lodi, Macerata, Malta (9 cause), Monfalcone, Napoli, Pisa, Posnan, Roma, Ravenna, Savona, Sorana, Spoleto, Squillaci, Taranto, Terracina, Vercelli, Viterbo, Urbino ecc. ecc. Opera non comune, in bella legatura coeva ed in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎San Carlo Borromeo‎

‎Lettres de S. Charles Borromee, Archeveque de Milan, Cardinal de Ste. Praxede, donnees au public pour la premier sois, l'original italien est a la suire de la traduction.‎

‎In 8° (18,5x11 cm); 192 pp. Senza legatura ma non slegato ma esemplare in barbe ed in buone-ottime condizioni di conservazione. Piccola xilografia al frontespizio. Prima rara edizione, un solo esemplare censito in ICCU, di questa raccolta di lettere del Cardinale Borromeo. Carlo Borromeo (Arona, 2 ottobre 1538 - Milano, 3 novembre 1584) celebre arcivescovo cattolico e cardinale italiano fu canonizzato nel 1610 da papa Paolo V. Attuando nella diocesi ambrosiana la riforma tridentina, vivendo costantemente in ascetica povertà, Carlo Borromeo dedicò la sua azione pastorale alla cura delle anime e alla riforma dei costumi, promuovendo oltre al culto "interiore" anche il culto "esteriore" - riti liturgici, preghiere collettive, processioni - ravvivando in tal modo la fede, l'identità e la coesione sociale soprattutto dei ceti più popolari. È considerato patrono dei seminaristi, dei direttori spirituali e dei capi spirituali, protettore dei frutteti di mele; si invoca contro le ulcere, i disordini intestinali, le malattie dello stomaco; è patrono della Lombardia, del Canton Ticino, di Monterey in California, di Salò, di Portomaggiore (Ferrara), di Rocca di Papa (Roma) e compatrono di Francavilla Fontana in Puglia. Rarissima prima edizione in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎Anonimo‎

‎Divoto esercizio in apparecchio alla festa del glorioso S. Francesco di Sales vescovo, e principe di Ginevra.‎

‎In 16° (14,8x8,2cm); (2), 59, (1), pp. Senza legatura ma non slegato. Tagli spruzzati in rosso. Esemplare in buone - ottime condizioni.‎

‎ROMANO PIETRO‎

‎LE MANCE‎

‎22x16,2 cm; 44, (4) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore entro cornice. Prima edizione in soli 300 esemplari di questo curioso scritto di Pietro Romano, pseudonimo del giornalista e scrittore Pietro Fornari, nato a Roma. Dall'indice: Origine delle mance; I Saturnali; La sportula; M. papali; M. cardinalizie; M. ai prelati; Una supplica a Pio IX, ecc. Buono stato di conservazione.<BR>‎

‎Ragionamenti del v. p. Paolo Segneri estratti dalla sua opera intitolata Il cristiano istruito nella sua legge‎

‎13x8,5 cm; 199, (1) pp. Bella brossura editoriale gialla (minime mancanze al dorso e 4 minimi forellini al piatto anteriore) tipica delle edizioni stampate dall'"Associazione per la ristampa di Buone Operette stabilita a Modena l'anno 1843" distribuzione n° 32. Questa associazione stampò diverse opere durante i travagliati anni 40' dell'ottocento che videro diverse agitazioni popolari all'interno del ducato estense. Raccolta di alcuni ragionamenti del grande gesuita origianrio di Nettuno in provincia di Roma, Paolo Segneri. Prima edizione nella serie delle "Buone Operette" OTTIMO stato di conservazione, ancora intonso. Due soli esemplari censiti in ICCU.‎

‎SACRA ROTA‎

‎R. P. D. DE BAYANE COESENATEN. BENEFICII, Lunae 4 . Julii 1785‎

‎In folio (27,5x19,5 cm); (8) pp. di cui l'ultima bianca. Bellissimo stemma araldico di Pio VI, nato Giovanni Angelico o Giannangelo Braschi (Cesena, 27 dicembre 1717 – Valence, 29 agosto 1799) alla prima pagina. Un'iniziale ornata. Al colophon luogo, data e stampatore. Interessante placchetta con la decicione della Sacra Rota pertinente alla "communitatem Oppidi Montis Jani Coesenaten" e ad alcuni benefici. L'autore della decisione è probabilemnte Alphonse-Hubert de Latier de Bayane a lungo a capo del concistoro. Le decisioni della sacra rota, oltre ad uscira sotto forma di fogli volanti o placchette, erano unite slitamente a fine anno in un unico volume che raccoglieva tutti i casi trattati e le decicioni dall'istituzione ecclesiastica. I fogli volanti e le placchette, che venivano distribuite sul trittorio per informare la cittadinanza delle conclusione tratte dalla Sacra Rota e che portano sempre lo stemma del Pontefice in carica al momento della loro stampa, risultano essere RARI. BUONO STATO DI CONSERVAZIONE.‎

‎Romano Pietro‎

‎Orologi di Roma‎

‎22x16,2 cm; 54, (2) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore entro cornice. Prima edizione in soli 300 esemplari di questo curioso scritto di Pietro Romano, pseudonimo del giornalista e scrittore Pietro Fornari, nato a Roma. Dall'indice: gli orologi ad acqua, La clessidra, L'orologio solare di Augusto, La meridiana vaticana, L'orologio dei Filippini, L'orologio di Palazzo Orsini ecc. Buono stato di consevazione.‎

‎BOSSIER GASTON‎

‎ROMA E POMPEI DI G: BOSSIER, traduzione italiana con illustrazioni appendici e note di Arturo Jan Rusconi‎

‎In 8° (23x14,3 cm); 519, (1) pp. e varie tavole fuori testo. Brossura editoriale. Prima edizione di questa celbre guida archeologica di Roma e Pompei. Buono stato di conservazione. Esemplare ancora in barbe.‎

‎FRANCESCO NOBIILI VITELLESCHI (POMPONIO LETO)‎

‎LA ROMA CHE SE NE VA‎

‎18,5x12,5 cm; 415, (3) pp. Legatura coeva in mezza tela con titolo impresso in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Prima edizione di questo scritto dedicato alla storia locale romana. Buono stato di conservazione. Ex-libris Alessandro Litta applicato all'interno del piatto anteriore.‎

‎Cantù Cesare‎

‎La Sera del 30 ottobre a Roma, pensieri di Cesare Cantù‎

‎18,5x13 cm; (16) pp. Legatura in brossurina azzurra coeva. Esemplare corto di margini al margine superiore, un segno di piega a metà del volume e qualche minima macchiolina di foxing in alcune pagine e per il resto buon esemplare. Prima edizione di questo scritto del grande storico, insegnante, poeta e romanziere, letterato e saggista, fondatore dell' Archivio Storico Lombardo e primo presidente della Societa Storica Lombarda (1874), nato a Brivio (CO), morto a Milano, Cesare Cantù. L'opera, che si apre con la descrizione dei giardini di Villa Borghese, ripercorre la storia della vita e del funerale di Caterina Guendalina Talbot figlia di lord Shrewsbury pari d'Inghilterra e moglie del principe Borghese. Non comune.‎

‎PETRAI GIUSEPPE‎

‎ROMA ANEDDOTICA (UNDIQUE COLLECTA)‎

‎18x11 cm; 264 pp. Brossura editoriale illustrata a colori (qualche piccolissima macchiolina). Prima edizione uscita nella collana della "Bibliloteca Romantica Popolare di Autori Scelti". Petrai fu un celebre scrittore e studioso del costume popolare ed in particolare del teatro e delle sue maschere. Questo studio presenta una Roma popolare con i suoi spetacoli, costumi e usanze. Buon esemplare.‎

‎AA. VV.‎

‎Il cracas. Diario di Roma fondato nel 1716. Suo rinnovamento in III. serie. anno I. vol. I. (15 numeri annata completa), anno II, Vol. I (11 numeri tutto lo stampato).‎

‎15,7x11,2 cm; due annate in un unico volume: 240 pp. e 176 pp. Bella legatura in mezza pelle verde con titolo, filettatura e fregi in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata. Perfetto stato di conservazione all'interno. Fino al 1894 il Cracas pubblicò, in breve o per esteso, gli avvenimenti religiosi, politici e militari della città e le notizie che ad essa pervenivano dall’Italia e dall’estero, diventando per i posteri una ricchissima fonte di notizie per ricostruire storia e soprattutto cronaca di quei due secoli (La Befana, Maschere e carnevale, La benedizione dei Cavalli, La Bocca della Verità, Il corpo bellissimo di Aurelia Estricata attrice tragica ritrovato incorrotto e conservatissimo dopo 1500 anni, Il sotterraneo dei capuccini e della morte, Le ottobrate romane ecc.). Per quarant’anni, fino al 1771 anno della sua morte, la redazione del giornale fu completamente nelle mani di Caterina Chracas, figlia di Lucantonio e arcade romana. Le succederanno nel tempo l’abate Vincenzo Giannini, Gaetano Cavalletti, l’abate Pietro Magnani e Giovanni de Angelis. Numerose incisioni nel testo. Prima edizione in ottime condizioni di conservazione.‎

‎Anonimo‎

‎DOCUMENTI AUTENTICI RELATIVI ALL'ARRESTO, DEPORTAZIONE, E TRATTAMENTO DEL SOMMO PONTEFICE PIO VII. RACCOLTI E PUBBLICATI PER OPERA DI ALCUNI INGLESI AMMIRATORI DELLA SUBLIME VIRTU', E DELL'EROICA.‎

‎In 16° (21,2x12, cm); 70, (2) pp. Brossura coeva azzurra. Sopraccoperta moderno in acetato protettivo Prima edizione di questo studio che raccoglie l'interessante corrispondenza intercorsa tra le varie autorità vaticane e francesi, tra il 1807 e il 1809, sulle controversie tra il Pontefice Pio VII, nato Barnaba Niccolò Maria Luigi (in religione Gregorio) Chiaramonti (Cesena, 14 agosto 1742 – Roma, 20 agosto 1823), e Napoleone. In fine la ""Protesta del Sommo Pontefice"", datata 10 giugno 1809, contro il decreto imperiale che toglieva la sovranità temporale al Papa e ""La Lettera Pastorale"", datata 6 Luglio 1809 e diretta al clero e al popolo cattolico, compilata poco prima che il generale Radet abbattesse le porte del Quirinale e procedesse all'arresto di Pio VII. Opera discretamente rara.‎

‎LIDDELL ENRICO G.‎

‎STORIA DI ROMA. DAI TEMPI PIÙ ANTICHI FINO ALLA COSTITUZIONE DELL'IMPERO. CORREDATA DI ALCUNI CAPITOLI INTORNO ALLA STORIA DELLE LETTERE E DELLE ARTI (2 volumi)‎

‎18,2x12 cm; (4) XXXIV, 869 pp.Una cartina più volte ripiegata. Legatura editoriale in mezza tela, qualche piccolo difetto. Titolo in oro al dorso. Entrambi i volumi sono in buone condizioni. Celebre opere di Storia Romana.‎

‎SILVAGNI DAVID‎

‎LA CORTE E LA SOCIETÀ ROMANA NEI SECOLI XVIII E XIX (3 volumi)‎

‎21,8x14,4 cm; (8) 428 (4) pp. 24 c. di tav. (6) 558 (6) pp. 16 c. di tav. (6) 543 (9) pp. 20 c. di tav. Legatura editoriale in tela blu con copertina protettiva in acetato e cofanetto editoriale. Volumi in buono stato di conservazione per questa importante opera di storia locale di Roma.‎

‎Gentili Ottaviano‎

‎De Patriciorum Origine, Varietate, Praestantia, et Juribus Libri Quatuor Ad Emum & Rmum Principem Antonium Xaverium Gentilium S. Romanae Ecclesiae Presbyterum Cardinalem SS. Domini Nostri Papae Pro-Datarium.‎

‎In 4° (23,5x17,3 cm); (26), 560, (28) pp. Legatura coeva in peina pergamena rigida con titolo impresso in oro al dorso. Tagli spruzzati in rosso. Alcuni antichi timbri di appartenenza di antiche biblioteche ecclesiastiche estinte e di privati al frontespizio. Frontespizio con vignetta incisa dal Franceschelli. Alcune incisioni nel testo. Testatine, finalini e iniziali incisi. Una quarantina di pagine leggermente ed uniformemente brunite a causa della qualità della carta e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di quest'opera del noto studioso e uditore del Cardinale Spinola, Gentili Ottaviano (Perugia 1705). Fu iscritto anche all'Accademia dell'Antichità Romane. Importante studio di storia romana antica. Prima edizione.‎

‎DURANT WILL‎

‎STORIA DELLA CIVILTà L'ETà della REPUBBLICA‎

‎In 8°; 410, (4) pp. Legatura in similpelle con sopraccoperta editoriale. Volume terzo tomo primo "Cesare e Cristo" della collana , Storia della civiltà, il mondo antico". Preludio Etrusco e storia romana fino a Cristo e alla fine della Repubblica Romana. Ottimo esemplare come nuovo.‎

‎DI CASTRO EUGENIO‎

‎RICORDI DEI VECCHI RIONI ROMANI‎

‎In 8°; 309, (3) pp. e due tavole più volte ripiegate. Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore. Importante apparato grafico. Prima edizione di questa curiosa ed interessante storia locale romana. Ottimo esemplare.‎

‎COSSA PIETRO‎

‎BEETHOVEN DRAMMA IN CINQUE ATTI in prosa di Pietro Cossa.‎

‎17,6x11,6 cm; 135, (1 b.) pp. Legatura in brossura azzurra. Prima edizione di questo dramma in cinque atti ispirata a Beethoven scritta dal grande drammaturgo romano Pietro Cossa. All'interno ottimo stato diconservazione. PRIMA EDIZIONE DISCRETAMENTE RARA.‎

‎MARTINI FAUSTO M.‎

‎L'Altra nanetta. Commedia in tre atti.‎

‎18x12,5 cm; 105, (3) pp. Brossura editoriale ill. da B. Disertori. Involucro editoriale protettivo di carta velina. Qualche piccola foritura dovuta alla qualità della carta sulla copertina, ma per il resto copia in perfette condizioni, ancora intonsa. Prima edizione di questa commedia in tre atti scritta dallo scrittore e commediografo romano Fausto Maria Martini. Gambetti-Vezzosi, Rarità Bibliografiche del novecento italiano, Bonnard, 2007, pag. 531. PRIMA EDIZIONE, curiosamente ancora sotto la carta velina che veniva utilizzata per la distribuzione delle copie.‎

‎Da Kempis Tommaso e Bergamuccio Bergamai‎

‎Opere spirituali del R. Padre D. Tommaso da Kempis canonico regolare tradotte dal latino in lingua italiana dall'eccellente M. Borgamuccio Borgamai nell'anno 1568. Nuovamente ricorretta e ridotta a migliore ortografia.‎

‎In 16° (14x9,3 cm); VII, 168, pp. Senza Legatura ma non slegato. Edizione coretta della traduzione di Borgarucci Borgamai, celebre traduttore e studioso originario di Canziano presso Gubbio (PG), delle opere spirituali di Tommaso da Kempis. Tommaso da Kempis, al secolo Thomas Haemerkken (Kempen, 1380 circa – Zwolle, 25 luglio 1471), è stato un monaco tedesco, noto soprattutto per essere il presunto autore del De imitatione Christi (Imitazione di Cristo). Tommaso viene detto da Kempis poiché questo era il nome della sua città natale, Kempen in Germania. Egli vi nacque intorno al 1380. Il suo cognome era Hemerken, "piccolo martello". In un'epoca travagliata Tommaso visse una vita tranquilla, spese molto del suo tempo tra esercizi devozionali, composizione e copiatura di testi. Egli copiò almeno quattro volte la Bibbia. Una di queste copie, rilegata in cinque volumi, è conservata a Darmstadt. Nei suoi scritti, ci sono molte citazioni bibliche, specialmente del Nuovo Testamento. Tommaso da Kempis appartiene alla corrente dei mistici che si diffuse lungo il Reno dalla Svizzera fino a Strasburgo e Colonia. Egli era un seguace di Geert Groote e Florentius Radewijns, fondatori dei Fratelli della Vita Comune. I suoi scritti sono tutti di carattere devozionale. È considerato autore, o comunque uno dei maggiori autori, de l'Imitazione di Cristo. Questo documento medioevale di sapienza cristiana redatto appositamente per la formazione dei monaci ed inizialmente indirizzato esclusivamente a loro, costituisce uno degli esempi della più alta mistica di orientamento cristiano che ha formato generazioni di seguaci di Cristo anche non monaci. Tra gli scritti di Tommaso da Kempis ci sono anche trattati, meditazioni, lettere, omelie, il racconto della vita di Santa Liduina, le biografie di Geert Groote, Florentius Radewijns e di altri nove compagni. Questi lavori hanno uno stile simile ad Imitazione di Cristo, prolungandosi nella meditazione della vita, delle benedizioni del Cristo, e dell'Incarnazione di Gesù. Non comune, nessun esemplare censito in ICCU. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎DURANT WILL‎

‎TEORIA DELLA CIVILTà, I SECOLI DELL'IMPERO‎

‎In 8°; 501, (3) pp. Legatura in similpelle con sopraccoperta editoriale. Volume terzo tomo secondo "Cesare e Cristo" della collana , "Storia della civiltà, il mondo antico". Da Augusto al 192 d.c. Ottimo esemplare come nuovo.‎

‎Giovanni Gualberto Uccelli e Giuseppe Gazzeri‎

‎Saggio sulle Terme Rosellane del dottore Gio. Gualberto Uccelli, Medico primario dell'I. e R. Arcispedale di S. M. N., uno de' componenti l'I. E. R. collegio medico fiorentino, socio dell'I. E. R. Accademia de' Georgofili di Firenze dell'Etrusca di Cortona, e di altre accademie. Con l'aggiunta dell'analisi delle acque del Professore Giuseppe Gazzeri.‎

‎pIn 8° (19x12 cm); 158, (2) pp. Legatura brossura di recupero. Tagli spruzzati in rosso. Piccola fascetta, in parte abrasa, applicata dal libraio-venditore del volume al margine basso del frontespizio in corrispondenza dei dati di stampa. Prima rara edizione, due soli esemplari censiti in ICCU, di questo importante studio di storia locale grossetana dedicata alle celebri terme di Roselle che sorgevano in epoca etrusca prima e romana poi, nelle vicinanze dell'omonima località di Roselle sulle pendici di una collina. Il complesso termale era caratterizzato da murature che in alzato presentavano la tecnica dell'opus reticulatum con zoccolo e ammorsature in laterizio, mentre in fondazione si aveva l'opus caementicium. La struttura, in base a quello che si può dedurre da scavi recenti, era divisa in due settori, con una zona intermedia d'angolature di non chiara estensione. Lo studio che comprende anche sia l'analisi delle acque di Uccelli sia quelle realizzate alcuni anni prima da Gazzeri, è una ricostruzione attenta della storia delle terme dalla loro fondazione fino all'abbandono della città di Roselle all'inizio del settecento. Particolare rilevanza è data all'impiego medico delle acque di Roselle. All'interno il volume si presenta in buone condizioni di conservazione, raro.‎

‎Jane Martineau e Andrrew Robinson‎

‎La Gloria di Venezia l'arte nel diciottesimo secolo‎

‎In 8° (29,8x24,8 cm); 528 pp. Legatura editoriale in tutta tela nera con sovraccoperta editoriale. Testo italiano, con 292 illustrazioni in nero e a colori. Come nuovo.‎

‎AA. VV.‎

‎Venezia e la Roma dei Papi‎

‎In 4° grande (29x25 cm); 303, (1) pp. Legatura editoriale in tutta tela bianca, con sovraccoperta editoriale illustrata e cofanetto editoriale illustrato. Esemplare in ottime condizioni di conservazione di questo importante studio sul rapporto secolare fra Venezia ed il Vaticano. Prima edizione.‎

‎Rochère (Mme La Comtesse de la)‎

‎ROME. SOUVENIRS RELIGIEUX, HISTORIQUES, ARTISTIQUES DE L'EXPEDITION FRANCAISES EN 1849 ET 1850‎

‎In 8° (24x15 cm); (4), 516 pp. e 8 c. di tav. compresa l’antiporta incisa. Bellissima legatura editoriale in piena tela blu scuro con ricchissimi fregi in oro ed ai piatti. Prima edizione, una seconda uscì nel 1854, di questa celebre descrizione della Roma di metà ottocento. L’opera contiene 8 belle e fini vedute di Roma e del Vaticano ognuna protetta da una velina. L'opera contiene anche una descrizione della festa della vendemmia. Tagli in oro. Prima edizione in buone condizioni di conservazione e completo della sua legatura originale.‎

‎VEDRIANI LODOVICO‎

‎LE VITE ET ELOGII DE CARDINALI MODONESI. CAVATI DA VARI AUTORI PER D. LODOVICO VEDRIANI DA MODONA‎

‎In 8° (18x14 cm); 94, (2) pp. Legatura in cartoncino coevo molle, dorso con rinforzo in cartoncino bianco. Stemma xilografico al frontespizio "Uno scoglio tra le onde del mare. In una cornice ovale. Motto su un nastro: Virtuti fidens". Il frontespizio presenta una carta leggermente debole. Una piccola mancanza ai margini esterni bianchi delle ultime due carte, ininfluente. Belle testatine, finalini ed inixiali xilografiche. Timbri dei censori estensi alla prima e all'ultima carta. Celebre prima edizione, non comune, di questo importante trattato di storia locale scritto da Ludovico Vedriani e stampato da Soliani. L'opera contiene vari brevi cenni biografici di alcuni illustri cardinali di origine modenese tra cui Tomaso Frignano, Gabriele Rangone, Giovanni Battista Ferrari, Tomaso Badia, Alessandro d'Este e vari altri di queste illustri famiglie modenesi. Qualche lieve segno del tempo, qualche pagina uniformemente brunita e poi per il resto nel complesso buono stato di conservazione.‎

‎Angelo Secchi‎

‎Serie Seconda delle Misure Micrometriche fatte all'Equatoriale di Merz dal Collegio Romano dal 1863 al 1866 inclusive stelle doppie e nebulose.‎

‎30,8x23 cm; 14, (2) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero entro cornice al piatto anteriore. Prima edizione in forma di estratto. Padre Pietro Angelo Secchi (Reggio nell'Emilia, 28 giugno 1818 - Roma, 26 febbraio 1878) fu celebre astronomo e geodeta appartenente all'Ordine dei Gesuti. Fu direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano fu il primo a classificare le stelle in classi spettrali fondando la spettroscopia astronomica. Allievo di Giovanni Battista Pianciani (1784 - 1862) e Francesco De Vico (1805 - 1848), iniziò la sua brillante carriera astronomica nel 1848 quando, a causa delle condizioni politiche turbolente italiane ed in particolare romane, fu costretto ad emigrare in Inghilterra insieme ai suoi confratelli. Fuggito in Inghilterra venne assunto come assistente da padre Curley, direttore dell'Osservatorio della Georgetown University. Ritornato a Roma all'Osservatorio romano riprese il progetto di Boscovich di ammodernare la struttura per renderla una delle più avanguardistiche del mondo. Alla struttura vennero aggiunti alcuni ambienti riservati ad abitazione, uno studio, una biblioteca, quattro corpi di fabbrica per le osservazioni meridiane (una per il grande equatoriale, una per l'equatoriale minore di Chauchaoix e infine un gabinetto magnetico e uno meteorologico). Autore di numerosi trattati ed articoli di notevolissima importanza, prese parte a numerose spedizioni internazionali, venendo universalmente riconosciuto come uno delle più importanti figure del panorama astronomico mondiale della seconda metà del XIX° secolo. Le sue conoscenze ed interessi erano variegati. Lo Stato Pontificio lo mise a seguire lavori sugli acquedotti e la sanità e a studiare il clima e l'elettricità. Fu autore di diversi studi di geodetica. Nel 1867, fece scalpore il suo "Meteorografo", un'invenzione presentata a Parigi all'Esposizione Universale. Tale fu il successo di questo strumento che Napoleone III gli conferì la Legione d'Onore. Ma i suoi più grandi successi li ottenne nel campo della nascente astrofisica divenendone uno dei fondatori e delle figure chiave. Durante la sua vita osservò dal vivo numerose eclissi solari, organizzando importanti spedizioni per il loro studio e rilevando,insieme a Tacchini, le prime (e da quel momento ininterrotte fine ad oggi) serie di immagini spettroscopiche del bordo solare. "Alle prime notizie delle osservazioni di spettroscopia stellare il S. con un prisma obiettivo e con varî spettroscopî volle vedere, come egli stesso ebbe a scrivere, se, come sono innumerabili le stelle, fosse pure proporzionatamente varia la loro composizione, trovando "che mentre le stelle sono numerosissime, pure i loro spettri si riducono a poche forme ben definite e distinte che per brevità noi chiamiamo tipi". La scoperta dei suoi famosi tipi spettrali era avvenuta e l'esame di 4000 stelle gli permetteva di classificarle in 5 tipi" da Treccani, Enciclopedia Italiana 1936.‎

‎Angelo Secchi‎

‎Di alcuni fenomeni accaduti nella scarica di un fulmine in Alatri‎

‎30,8x23 cm; 7, (1) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero entro cornice al piatto anteriore. Descrizione di un fulmine che colpì la città di Alatri in provincia di Frosinone dove Secchi aveva posizionato diversi parafulmini. Prima edizione in forma di estratto. Padre Pietro Angelo Secchi (Reggio nell'Emilia, 28 giugno 1818 - Roma, 26 febbraio 1878) fu celebre astronomo e geodeta appartenente all'Ordine dei Gesuti. Fu direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano fu il primo a classificare le stelle in classi spettrali fondando la spettroscopia astronomica. Allievo di Giovanni Battista Pianciani (1784 - 1862) e Francesco De Vico (1805 - 1848), iniziò la sua brillante carriera astronomica nel 1848 quando, a causa delle condizioni politiche turbolente italiane ed in particolare romane, fu costretto ad emigrare in Inghilterra insieme ai suoi confratelli. Fuggito in Inghilterra venne assunto come assistente da padre Curley, direttore dell'Osservatorio della Georgetown University. Ritornato a Roma all'Osservatorio romano riprese il progetto di Boscovich di ammodernare la struttura per renderla una delle più avanguardistiche del mondo. Alla struttura vennero aggiunti alcuni ambienti riservati ad abitazione, uno studio, una biblioteca, quattro corpi di fabbrica per le osservazioni meridiane (una per il grande equatoriale, una per l'equatoriale minore di Chauchaoix e infine un gabinetto magnetico e uno meteorologico). Autore di numerosi trattati ed articoli di notevolissima importanza, prese parte a numerose spedizioni internazionali, venendo universalmente riconosciuto come uno delle più importanti figure del panorama astronomico mondiale della seconda metà del XIX° secolo. Le sue conoscenze ed interessi erano variegati. Lo Stato Pontificio lo mise a seguire lavori sugli acquedotti e la sanità e a studiare il clima e l'elettricità. Fu autore di diversi studi di geodetica. Nel 1867, fece scalpore il suo "Meteorografo", un'invenzione presentata a Parigi all'Esposizione Universale. Tale fu il successo di questo strumento che Napoleone III gli conferì la Legione d'Onore. Ma i suoi più grandi successi li ottenne nel campo della nascente astrofisica divenendone uno dei fondatori e delle figure chiave. Durante la sua vita osservò dal vivo numerose eclissi solari, organizzando importanti spedizioni per il loro studio e rilevando,insieme a Tacchini, le prime (e da quel momento ininterrotte fine ad oggi) serie di immagini spettroscopiche del bordo solare. "Alle prime notizie delle osservazioni di spettroscopia stellare il S. con un prisma obiettivo e con varî spettroscopî volle vedere, come egli stesso ebbe a scrivere, se, come sono innumerabili le stelle, fosse pure proporzionatamente varia la loro composizione, trovando "che mentre le stelle sono numerosissime, pure i loro spettri si riducono a poche forme ben definite e distinte che per brevità noi chiamiamo tipi". La scoperta dei suoi famosi tipi spettrali era avvenuta e l'esame di 4000 stelle gli permetteva di classificarle in 5 tipi" da Treccani, Enciclopedia Italiana 1936.‎

‎Angelo Secchi‎

‎Sull'Aurora Elettrica del 4 febbraio 1872, Memoria del P. Angelo Secchi.‎

‎30,8x23 cm; 14, (2) pp. Brossura editoriale in cartoncino azzurro con titolo impresso in nero entro cornice al piatto anteriore. Descrizione ed analisi di una celebre Aurora Boreale apparsa nei celi di Roma nel giorno del 4 febbraio del 1872. Prima edizione in forma di estratto. Padre Pietro Angelo Secchi (Reggio nell'Emilia, 28 giugno 1818 - Roma, 26 febbraio 1878) fu celebre astronomo e geodeta appartenente all'Ordine dei Gesuti. Fu direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano fu il primo a classificare le stelle in classi spettrali fondando la spettroscopia astronomica. Allievo di Giovanni Battista Pianciani (1784 - 1862) e Francesco De Vico (1805 - 1848), iniziò la sua brillante carriera astronomica nel 1848 quando, a causa delle condizioni politiche turbolente italiane ed in particolare romane, fu costretto ad emigrare in Inghilterra insieme ai suoi confratelli. Fuggito in Inghilterra venne assunto come assistente da padre Curley, direttore dell'Osservatorio della Georgetown University. Ritornato a Roma all'Osservatorio romano riprese il progetto di Boscovich di ammodernare la struttura per renderla una delle più avanguardistiche del mondo. Alla struttura vennero aggiunti alcuni ambienti riservati ad abitazione, uno studio, una biblioteca, quattro corpi di fabbrica per le osservazioni meridiane (una per il grande equatoriale, una per l'equatoriale minore di Chauchaoix e infine un gabinetto magnetico e uno meteorologico). Autore di numerosi trattati ed articoli di notevolissima importanza, prese parte a numerose spedizioni internazionali, venendo universalmente riconosciuto come uno delle più importanti figure del panorama astronomico mondiale della seconda metà del XIX° secolo. Le sue conoscenze ed interessi erano variegati. Lo Stato Pontificio lo mise a seguire lavori sugli acquedotti e la sanità e a studiare il clima e l'elettricità. Fu autore di diversi studi di geodetica. Nel 1867, fece scalpore il suo "Meteorografo", un'invenzione presentata a Parigi all'Esposizione Universale. Tale fu il successo di questo strumento che Napoleone III gli conferì la Legione d'Onore. Ma i suoi più grandi successi li ottenne nel campo della nascente astrofisica divenendone uno dei fondatori e delle figure chiave. Durante la sua vita osservò dal vivo numerose eclissi solari, organizzando importanti spedizioni per il loro studio e rilevando,insieme a Tacchini, le prime (e da quel momento ininterrotte fine ad oggi) serie di immagini spettroscopiche del bordo solare. "Alle prime notizie delle osservazioni di spettroscopia stellare il S. con un prisma obiettivo e con varî spettroscopî volle vedere, come egli stesso ebbe a scrivere, se, come sono innumerabili le stelle, fosse pure proporzionatamente varia la loro composizione, trovando "che mentre le stelle sono numerosissime, pure i loro spettri si riducono a poche forme ben definite e distinte che per brevità noi chiamiamo tipi". La scoperta dei suoi famosi tipi spettrali era avvenuta e l'esame di 4000 stelle gli permetteva di classificarle in 5 tipi" da Treccani, Enciclopedia Italiana 1936.‎

‎Rossetti Gaetano‎

‎Cenni storici sull’origine e sui progressi della nobil casa dei duchi Lante Della Rovere‎

‎25,5×17 cm; (2 b.), 40, (2 b.) pp. Brossura editoriale azzurra con cornici xilografiche ai piatti. Frontespizio riccamente impresso in oro stampato entro cornice azzurra. Qualche lieve fioritura in poche pagine dovuta alla qualità della carta e presenta in tutti gli esemplari conosciuti e per il resto in buone condizioni di conservazione. Prima rara edizione, due soli esemplari censiti in ICCU, di questa interessante monografia dedicata alla storia della nobile famiglia romana dei Lante della Rovere. Nel 1609 la nobile famiglia pisana dei Lante, nella figura di Marc’Antonio Lante, Marchese di San Lorenzo e Monteleone (1566 – 1643) si fuse con la nobile famiglia originaria di Savona ma fortemente legata alle vicende di Urbino, dei della Rovere con il matrimonio di Marc’Antonio con Lucrezia della Rovere. Da questo momento la famiglia assunse il nome di Lante Montefeltro della Rovere. I della Rovere avevano all’epoca avuto già due papi in famiglia (Sisto IV e Giulio II) ed erano divenuti Duchi di Urbino. Un secolo dopo, a causa dell’ampliamento delle mura gianicolensi i Lante dovettero cedere al papato una parte del giardino della loro residenza romana, ricevendo però in cambio dal Papa Urbano VIII la villa di Bagnaia ed il titolo di duchi di Bomarzio, nella figura d’Ippolito Lante Montefeltro della Rovere (1618-1688) che nel 1646 ottenne, appunto, il titolo di I Duca di Bomarzio. Prima ed unica edizione di opere rara.‎

‎Anonimo‎

‎Orazioni a Maria SSMA, detta di S. Maria Maggiore con un cenno storico sull'origine del Culto della Sacra Immagine.‎

‎In 12°; 10 pp. e una c. di tav. in antiporta con immagine della "Mater Amabilis". Senza brossura ma non slegata. Prima rara edizione, nessun esemplare censito in ICCU, di questo devozionalia che contiene la storia della celebre immagine sacra conservata a Roma in Santa Maria Maggiore oggi conosciuta come "Salus Populi Romani". È ritenuta un'icona del primo millennio cristiano, dipinta secondo la tradizione da san Luca. L'immagine attuale, che mostra varie ridipinture successive risalenti al medioevo che ne rendono difficile una precisa collocazione temporale "è stata datata con sicurezza a quasi ogni possibile periodo compreso tra il V secolo e il XIII". Anche il recente studio di M. Wolf "afferma, con cautela, che è probabilmente tardoantica" nella sua forma originale. Per secoli l'icona venne posta sopra la porta del battistero della basilica e nel 1240, come si evince da un documento, le venne attribuito il titolo di Regina Coeli. In seguito fu spostata nella navata e dal XII secolo fu conservata in un tabernacolo di marmo. Dal 1613 è stata sistemata sopra l'altare della Cappella Paolina (costruita appositamente per essa). Il Pontificale Romano offre un dato ulteriore riguardo alle sue origini: "La basilica liberiana, oggi chiamata Santa Maria Maggiore, fu fondata da papa Liberio (352-366) e fu restaturata ed ampliata da Sisto III...papa Liberio selezionò un'immagine venerata che appesa nell'oratorio pontificio. Fu verosimilmente portata a Roma da Sant'Elena, madre di Costantino, nel IV secolo". "nel 593 papa Gregorio I portò in processione l'icona mariana per far cessare la peste che in quel tempo imperversava su Roma. Nel 1571 papa Pio V pregò l'icona per implorare la vittoria nella battaglia di Lepanto. Nel 1837 Papa Gregorio XVI l'ha pregata per chiedere la fine di una epidemia di colera. Altri esempi più recenti di devozione papale sono quelli di Paolo VI, Giovanni Paolo II, che l'ha indicata come protettrice delle GMG, Benedetto XVI, che ha venerato la Salus populi romani in diverse occasioni, nonché di Papa Francesco che ha effettuato la prima visita da pontefice in tale basilica per pregare innanzi a tale icona.". Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎Anonimo‎

‎Pensieri Cristiani per tutt'i giorni del mese coll'aggiunta di varie sentenze de' Santi, e Mestri della Vita Spirituale, che dimostrano la necessità, ed utilità dell'Orazione, ed infine diverse considerazioni sopra la Passione, e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo. Con gli Atti delle Virtù Teologali Fede, Speranza, Carità, e di Contrazione, ed una particolare Divozione da Praticare Verso Maria Santissima.‎

‎In 12°; 130 pp, Senza brossura ma non slegato. Testatine xilografiche. Piccolo fregio xilografico al fronetspizio. Due piccole scritte al frontespizio anticamente cancellate anche se ancora visibile. Prima ed unica edizione stampata a Roma da Slavioni di questo devozionalia di culto cattolico. Una leggera gora alle ultime pagine ma nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione.‎

‎Anonimo‎

‎Orazione da recitarsi da chi desidera acquistarsi la protezione della SSMA Vergine e di ottenere qualche grazia purchè sia espediente per l'eterna salute.‎

‎In 24° (12,5x8 cm); (2), 10, (2) pp. Senza Legatura ma non slegato. In barbe. In frontespizio incisione xilografica con le iniziali della Vergine Maria e una corona. Esemplare in buone ottime-condizioni.‎

‎Quadrupani Carlo Giuseppe e San Francesco da Sales‎

‎Documenti per tranquillare le anime buone tratti dai santi più illuminati e massime da S. Francesco di Sales lasciati dal P.D. Carlo Giuseppe Quadrupani barnabita. Seconda edizione romana con indice in fine.‎

‎In 16° (14,8x8,5 cm); (2), 70 pp. Senza Legatura ma non slegato. Tagli marmorizzati. Raro devozionale, nessun esemplare censito in ICCU, ispirato a massime di San Francesco da Sales, e scelte dal padre Barnabita, Carlo Giuseppe Quadrupani. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

‎Anonimo‎

‎Stimolo a' fedel per segnalasi nella divozione de' due prencipi degli apostoli. Pietro, e Paolo. Per mezzo di dieci considerazioni sopra la loro vita, virtù e miracoli. Proposto da un religioso della Compagnia di Gesù e dedicato alli devoti delli medesimi santi.‎

‎In 16° (14x7,5 cm); (6), 143, (1) pp. Senza Legatura ma non slegato. In frontespizio bella incisione xilografica con cesto di uva. Testatine e capilettere incisi istoriati. Raro devozionalia, nessun esemplare censito in ICCU, dedicato alle figure degli apostoli Pietro e Paolo con considerazioni sulla vita ed i miracoli. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

‎Anonimo‎

‎Preghiere ai santi apostoli Pietro e Paolo da farsi nei nove giorni di apparecchio alla loro festa. Nella Ven. Chiesa parrocchiale di S. Niccolò de' Prefetti in Campo Marzo.‎

‎In 16° (14x8 cm); (2), 12 pp. Senza Legatura ma non slegato. In frontespizio bella incisione xilografica floreale. Raro devozionalia, nessun esemplare censito in ICCU, dedicato alle figure degli apostoli Pietro e Paolo da tenersi nei giorni di Novena nella Chiesa Parrocchiale di S. Niccolò de' Prefetti in Campo Marzo a Roma. Testatine e capilettere incisi. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

‎Anonimo‎

‎Breve spiegazione d'una grazia singolare fatta da San Francesco Saverio per mezzo del sagro suo braccio che si conserva nella chiesa del Gesù di Roma ed infine la novena di detto santo.‎

‎In 16° (15,7x8,5 cm); (2), 23, (1), pp. Senza Legatura ma non slegato. Rara descrizione di un miracolo avvenuto nel settecento per mezzo della reliquia del braccio di San Francesco Saverio e per intercessione dello stesso Santo. Francisco de Jasso Azpilcueta Atondo y Aznares de Javier, comunemente noto con il nome italianizzato in Francesco Saverio (Javier, 7 aprile 1506 – isola di Sancian, 3 dicembre 1552), è stato un gesuita e missionario spagnolo, proclamato santo nel 1622 da papa Gregorio XV; il suo culto è ammesso anche dalla Chiesa anglicana. Era nato in una famiglia nobile di Javier (in Navarra). I beni della famiglia erano stati confiscati da Ferdinando il Cattolico dopo la vittoria sugli autonomisti navarrini filofrancesi. Per sfuggire alla sconfitta e alla miseria si rifugiò quindi in Francia, e andò a studiare teologia alla Sorbona dove, dopo il primo triennio, divenne Magister. Nel suo stesso collegio di Santa Barbara arrivò Ignazio di Loyola che ne riconobbe immediatamente il temperamento combattivo ed ardente e decise di conquistarlo alla propria causa. Francisco Javier, indicato da Ignazio, partì per i suoi viaggi missionari nel marzo del 1541. Per le Indie si partiva da Lisbona, e il viaggio del nuovo missionario durò più di un anno: arrivò a Goa nel maggio dell'anno successivo, spingendosi poi fino a Taiwan. La tradizione vuole che egli abbia portato la propria attività missionaria fino alle Filippine, ma di questo viaggio mancano tracce documentali. Molto raro, nessun esemplare censito in ICCU. Prima ed unica edizione. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

‎Debos Stefano‎

‎Esercizio di divozione che si pratica nove giorni innanzi la festa di San Paolo primo eremita nella chiesa del conservatorio pio della SSMA Trinità al medesimo santo dedicata in Roma operetta postuma del sacerdote Stefano Debos ultimo superstite dell'ordine di S. Paolo primo eremit, e penitenziere della Basilica Vaticana.‎

‎IIn 16° (15x8,5 cm); (4), 60, pp. Senza Legatura ma non slegato. In antiporta bella incisione xilografica raffigurante San Paolo eremita. Tagli spruzzati in rosso. Paolo di Tebe, ricordato come Paolo il Primo Eremita (Egitto, 230 circa - Tebaide, 335 circa), è considerato dalla tradizione cristiana il primo eremita; è venerato dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa Bizantina (ortodossa e greco-cattolica) e da quella copta. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

‎Anonimo‎

‎Tre divote meditazioni tradotte dal francese per le monache celesti dette volgarmente Le Turchine‎

‎In 16° (15x8,5 cm); (2), 25, (1), pp. Senza Legatura ma non slegato. Tagli spruzzati in rosso. Interessanti meditazioni per le monache celesti dette volgarmente Turchine. L'Ordine della Santissima Annunziata (in latino Ordo SS. Annuntiationis) è un ordine monastico femminile di diritto pontificio: le monache dell'ordine, dette comunemente annunziate turchine, pospongono al loro nome la sigla O.SS.A. L'ordine venne fondato a Genova da Maria Vittoria De Fornari Strata (1562-1617) con il fine di adorare il mistero del Verbo Incarnato e onorare la divina maternità di Maria: il 5 agosto 1604 le prime cinque monache vennero rivestite dell'abito religioso, dando formalmente inizio all'ordine. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

‎Anonimo‎

‎Istorica relazione del mirabile scuoprimento seguito nell'anno 1530 della miracolosa immagine di Maria Santissima detta della Purità in borgo custodita dal Ven. Collegio de' RR. Cappellani caudatarj degli eminentiss. Signori cardinali. Dedicata all'Emo, Rmo Principe il signor cardinale Luigi Ercolani protettore vigilantissimi di detto ven. consiglio.‎

‎In 16° (15x8,5 cm); 12 pp. e una c. di tav. in antiporta con bella immagine della sacra immagine della Madonna della Purità. Senza Legatura ma non slegato. In antiporta bella incisone xilografica raffigurante Maria Puritatis. L'opera ricostruisce il miracoloso ritrovamento della sacra immagine e i miracoli a lei attribuiti. Testatine e capilettera incisi. Tagli spruzzati in rosso. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

‎Anonimo‎

‎Sagra novena della madonna Santissima delle Grazie da farsi nelli nove giorni precedenti la sua festa, che si celebra nella domenica immediata dopo il giorno undici giugno, nella sua chiesa de' PP. della Penitenza a Porta Angelica.‎

‎In 16° (15x8,5 cm); (2), 12, pp. Senza Legatura ma non slegato. Alla seconda pagina bella incisone xilografica raffigurante la Vergine delle Grazie con bambino. Al frontespizio incisione xilografica dei simbolo cristiano con croce INRI. Tagli spruzzati in rosso. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

‎Anonimo‎

‎Pratica divota per onorare ogni mese i principali misteri della SS. Vergine concezione, annunziazione e assunzione che potrà anche servir di novena, o di triduo per ben disporsi a celebrare divotamente gli stessi misterj nelle rispettive loro festività.‎

‎In 16° (15x8,5 cm); (2), 36, pp. Senza Legatura ma non slegato. Al frontespizio piccola incisone xilografica raffigurante la Vergine. Bei capilettere, testatine e finalini incisi con immagini sacre. Contiene 4 belle incisioni xilografiche a piena pagina raffiguranti i tre misteri di Maria (concezione, assunzione, annunziazione) e il Sacro Cuore. Tagli spruzzati in rosso. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎Anonimo‎

‎Modo di recitare la corona de' sette dolori della SS. Vergine Maria. Compatimur. Et glorificabimur.‎

‎In 16° (15x8,5 cm); (4), 12, pp. Senza Legatura ma non slegato. Testatine incise. Tagli spruzzati in rosso. Lievi bruniture. In antiporta bella immagine xilografica della Pietà con putti e Madonna trafitta al cuore da una spada mentre sorregge Gesù Cristo. Esemplare in buone-ottime condizioni.‎

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