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Esposito Michela
Ivan Illich, l'implicito pedagogico. La filosofia del limite come modello di educazione ambientale
br. La tesi argomenta le principali tesi di Ivan Illich in tema di mobilità, scuola e relazioni sociali. Contiene documenti inediti in Italia: il manifesto dei descolarizzatori, le lettere di John Holt, alcuni brani commentati al CIDOC (centro di documentazione gestito dal filosofo); periodici italiani e spagnoli degli anni Settanta e bollettini delle scuole di quartiere autogestite. Si argomenta in particolare la tesi secondo la quale la scuola è una struttura storicamente determinata, appoggiata dalla borghesia e più tardi dalla classe proletaria per legittimare la 'emancipazione', ovvero la scalata sociale dei più adatti in una società consumistica. Parole come 'democrazia', 'emancipazione', 'sostenibilità' e 'risorse' in coerenza con la prospettiva epistemica dell'autore, risultano ribaltate rispetto al significato comunemente diffuso, dimostrando la loro implicazione nelle ingiustizie sociali e nell'autodistruzione dell'uomo attraverso le guerre, la competizione e il degrado sociale e naturalistico. Nelle conclusioni si accenna a scuola 'altre' nate pensando ad un mondo 'altro' dal modello consumistico-occidentale.
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Codermatz Rodrigo
Spectra. La struttura bi-logica dello specismo
br. In questo saggio, riprendendo la bi-logica di Ignacio Matte Blanco, si propone una nuova lettura della situazione interpersonale instabile e talvolta critica che spesso si viene a creare nel dialogo tra vegano e onnivoro, tra animalismo antispecista e main stream specista. Il cosiddetto "pensiero simmetrico" ci aiuta a far luce su molte argomentazioni e confutazioni che la nostra società specista e antropocentrica oppone al veganesimo e all'antispecismo: assilli e veri tormentoni del tipo "anche le carote soffrono" che sembrano deliri e assurdità ma che, in verità, hanno una loro precisa genesi e percorso ideativo; ci aiuta a spiegare perché lo specista tenda sempre a fare il "terzo grado" alla scelta etica animalista, perché la voglia condurre ad ogni costo all'incoerenza e alla contraddizione in una messa in abisso all'infinito.
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De Gennaro Giuseppe
+/-. Il gioco delle forze. La teoria duale sul magnetismo applicata alla vita dell'uomo
br. La teoria duale sul magnetismo è nata per andare alla radice di quello che spinge ogni persona a fare le cose; da qui l'autore si è accorto che le persone sono spinte ad agire, sia nelle piccole cose che grandi cose, tramite un meccanismo di attrazione e repulsione che si dirige sempre in direzioni opposte tra un polo positivo o negativo. Più ci avviciniamo alle decisioni che maggiormente influenzano la nostra vita e maggiore è la difficoltà dei cambi di direzione da un polo all'altro: tutto questo in natura avviene in maniera armoniosa perché non è presente un ego che persiste in determinate direzioni, ma i cambi di direzione avvengono per l'istinto di sopravvivenza. Nella società moderna, focalizzata sul materialismo, la nostra generazione ha creato molte distrazioni e palliativi per anestetizzare il dolere, evitando i famosi cambi di direzione, tra cui uno dei più importanti è la trasformazione in uomo o donna, che a causa di tutto questo non ci permette di rompere il guscio dell'adolescenza.
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Costa Giuseppina Rosa
Uno sguardo oltre il velo. La ricostruzione del quadro globale attraverso l'incastro attento dei singoli puzzle
br. In "Uno sguardo oltre il velo" l'autrice Giuseppina Rosa Costa, sociologa e studiosa di spiritualismo, presenta una fotografia letteraria dell'attuale nefasta scena del mondo che, manipolata e frammentata in mille rivoli, non consente agli esseri umani di buona volontà di divenire pienamente consapevoli di come essa sia determinante nella loro vita affettiva e sociale, non solo economica. Così non sono in grado di orientare i propri pensieri e le proprie energie, non tanto per mutare l'esistente, che deve comunque giungere alla sua fine, quanto piuttosto a creare immaginativamente un nuovo modello di vera umanità di carne, sangue e spirito, per evolvere sia individualmente che cosmicamente. L'approccio è di tipo didattico-propedeutico, che non vuole mettersi sul piano della saggistica classica, scientifica e impersonale, sia economico-storica, che filosofico-dottrinaria, già molto documentata e conosciuta. È piuttosto una narrazione che conduce alla riscoperta del proprio spirito personale, quale frattale dello spirito universale che, dimenticato o negato, è la vera sostanza della Vita dell'intero universo e di tutti gli esseri viventi. Ogni lettore, riconoscendo una sua esperienza, un suo vissuto, può così trasformare l'informazione in consapevolezza e divenire un co-creatore della nuova umanità.
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Trillat Ivan
Brevi saggi preliminari. Ricerca sui modi di pensare e di ragionare
br. La finalità di questo lavoro è un'indagine nelle scienze di base, orientata alla ricerca d'idee e forme di pensiero efficiente per affrontare analisi di tipo storico-antropologico.
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Autori vari
I metodi puri impazziscono. Strumenti dell'antropologia e pratiche dell'etnografia al lavoro
Come vengono selezionati e potenziati i metodi e gli approcci della ricerca antropologica nei contesti operativi? In quali forme vengono integrati con linguaggi, strumenti e tecniche che non sempre sono coerenti con l’impianto epistemologico della disciplina? Con quali modalità vengono mediati dall’antropologo/a quando progetta con un gruppo di designer, promuove un prodotto commerciale in un’azienda, collabora per innovare un progetto o innescare cambiamenti nei servizi pubblici? Accogliendo un desiderio comune di confronto su questi temi, il volume ospita contributi che discutono le criticità e opportunità di ripensare strumenti e metodi dell’antropologia dentro a variegati ambiti di intervento e mutevoli scenari professionali. Senza nessuna pretesa di esaustività, il testo vuole offrire uno spazio critico e riflessivo sugli usi “pratici” della metodologia antropologica nel tentativo di contribuire a un già nutrito dibattito sul rapporto fra sapere antropologico, pratica etnografica e azione sociale. Curatori: Ivan Severi, Federica Tarabusi.
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De Tommaso Achille
Antropologia digitale
brossura La mediazione digitale coinvolge individui ed aziende in tutta la sfera della loro esistenza. Si deve quindi affrontarla con profonda analisi; anche se non siamo tecnici. In che modo i dispositivi digitali influenzano le nostre relazioni? Siamo sempre più connessi, ma questa è vera connessione umana? E una iperconnessione basta a fornire alle aziende migliore efficienza e migliore sostenibilità sociale? L'obiettivo generale dell'innovazione nel digitale, è quello di ottenere una quantità crescente di velocità, accessibilità e visibilità. Questo migliora le interazioni private e aziendali? Qual è la differenza tra "umano" e "digitale", "reale" e "virtuale"? Diventa sempre più difficile intendere queste categorie per chi non abbia una cultura tecnologica. Queste domande coinvolgono tutto il nostro vivere; come l'informazione, l'arte, la cultura, la filosofia, la religione, l'intrattenimento, l'economia, la finanza. Il libro contiene risposte a queste domande; risposte sempre rigorose dal punto di vista scientifico, e con fonti ben documentate. Risposte che ci aiutano a pensare; a riflettere su bisogni e ansie più ampie all'interno della società.
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Gùrnari Annunziato Antonio
Studi sulla teoria della fondazione e sulla teoria antropologica
brossura Momenti costitutivi della umanità occidentale sono la tensione a un sapere assolutamente certo e il convincimento della superiore degnità ontica dell'uomo rispetto a qualsiasi altro ente. Nei presenti studi questa matrice dell'Occidente è esaminata in alcuni dei suoi più decisivi snodi storico-concettuali per quanto attiene sia alla fondazione di un sapere rigoroso a prova di dubbio sia a quei fondamenti della natura umana che possano positivamente giustificare la pretesa dell'uomo di essere qualcosa di più che '"l'animale meglio riuscito".
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Milena Manili
Da virale a vitale. Una riconnessione antropologica
Cogliere lo "spirito del tempo" e cercare di trasformarlo positivamente è un'impresa che nessun individuo di per sé può compiere. Tuttavia esiste un "tempo per lo spirito", frutto dell'esperienza di ogni singola persona: una fucina di idee, sofferenze, narrazioni ed opere, che ognuno di noi innesca dialetticamente nel corso degli eventi, fino a rovesciare la clessidra spazio-temporale che ci opprime. Una sola storia ci appartiene: dobbiamo saperne coglierle la tragicità e la vitalità, la permanenza e la resilienza, la morte e la vita, trasmutandole nel filone aureo dell'esistenza. Rigenerare sé stessa è l'unico "costrutto antropologico" che l'umanità può realizzare nella propria storia evolutiva. Autori: Milena Manili.
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Milgram Stanley
Obbedienza all'autorità. Uno sguardo sperimentale
ill. Psicologo sociale "irriverente" e anticonformista, Stanley Milgram ha reclutato cittadini nordamericani assolutamente ordinari per un esperimento sull'obbedienza all'autorità. Individui qualsiasi convocati in laboratorio per obbedire a ordini che offendono il loro senso morale e studiati nella loro propensione alla sudditanza o alla ribellione. Desacralizzando la coscienza quanto l'autonomia morale, e constatandone la docile inefficacia quale baluardo contro l'azione immorale e malvagia, il saggio di Milgram dischiude scenari inquietanti ed attuali. Il testo è stato pubblicato per la prima volta nel 1974.
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Marrone Gianfranco
La Cura Ludovico. Sofferenze e beatitudini di un corpo sociale
br. Dopo un lungo periodo di rimozione, la questione del corpo è al centro della riflessione intellettuale contemporanea: scienze umane e cognitive ne discutono fittamente, con differenti elaborazioni teoriche o esperimenti di laboratorio. Questo libro torna sul problema con un ausilio differente: quello dell'analisi sociosemiotica del testo. Ne viene fuori una ricostruzione delle sofferenze e delle beatitudini di Alex, giovane eroe di Arancia meccanica, sottoposto alle violenze della Cura Ludovico, ma salvato dalle incongrue reazioni del suo corpo di fronte alla musica. Il romanzo di Anthony Burgess e la sua reinvenzione filmica proposta da Stanley Kubrick si scoprono essere il terreno dove si svolge lo scontro teorico fra due diverse corporeità.
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Di Napoli Giuseppe
Il colore dipinto. Teorie, percezione e tecniche
ill., br. Tra arti e scienze, tra fisica e psicologia, tra geometria e linguistica, tra chimica ed estetica, lo studio del colore ha prodotto tante teorie quanti sono gli ambiti di ricerca. Questo libro si propone come un vero e proprio manuale del colore analizzato da diversi punti di vista scientifici e culturali, studiando allo stesso tempo le implicazioni e connessioni tra le teorie della percezione elaborate nei secoli e le tecniche pittoriche messe a punto dai pittori nei loro studi.
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Diamond Jared
Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni
brossura Perché gli europei hanno assoggettato gran parte degli altri popoli? Secondo Diamond le diversità culturali affondano le loro radici in diversità geografiche, ecologiche e territoriali sostanzialmente legate al caso. Armato di questa idea, l'autore può lanciarsi in un appassionante giro del mondo, alla ricerca di casi esemplari con i quali illustrare e mettere alla prova le sue teorie. Attingendo alla linguistica, all'archeologia, alla genetica molecolare e a mille altre fonti di conoscenza, Diamond riesce a condurre questo "tour de force" storico-culturale con sorprendente maestria, affiancando aneddoti personali a racconti drammatici o a spiegazioni di complesse teorie biologiche, che affronta con abilità di divulgatore.
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Todorov Tzvetan
La conquista dell'America. Il problema dell'«altro». Ediz. integrale
brossura "Voglio trattare della scoperta che l'io fa dell'altro". Nel secolo che segue il primo viaggio di Cristoforo Colombo, le regioni dei Caraibi e del Messico sono lo scenario di avvenimenti fra i più sconvolgenti della storia degli uomini. Tzvetan Todorov ripercorre quelle vicende, leggendole attraverso le più famose cronache e relazioni di Cortés, Las Casas, Duràn, Sahagùn, non tanto quanto incontro-scontro fra due civiltà, quanto come scoperta e impatto.
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Diamond Jared; Civalleri L. (cur.)
Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere
br. Sono molte le civiltà del passato che parevano solide e che invece sono scomparse. E se è successo nel passato, perché non potrebbe accadere anche a noi? Diamond si lancia in un ampio giro del mondo alla ricerca di casi esemplari con i quali mettere alla prova le sue teorie. Osserva somiglianze e differenze, storie e destini di antiche civiltà (i Maya, i Vichinghi, l'Isola di Pasqua), di società appartenenti al Terzo Mondo (Ruanda, Haiti, Repubblica Dominicana) o che nel giro di un solo secolo si sono impoverite, e individua le cause principali che stanno dietro al collasso: degrado ambientale, cambiamento climatico, crollo dei commerci, avversità dei popoli vicini, incapacità culturali e politiche di affrontare i problemi.
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Baudrillard Jean
Le strategie fatali
br. Uno dei più radicali e influenti pensatori contemporanei ci dà le coordinate per mappare e decodificare l'assurdo quotidiano. Perché non siamo più nel Reale, ma nell'Iperreale. Non siamo più nella Storia, ma nella Non-storia. Non abitiamo più l'era del Politico, ma del Transpolitico. "L'enigma si è capovolt una volta era la Sfinge che poneva all'uomo la domanda dell'uomo, che Edipo ha creduto di risolvere, che tutti noi abbiamo creduto di risolvere, oggi è l'uom che pone alla Sfinge, all'inumano, la domanda dell'inumano, del fatale, della disinvoltura del mondo verso le nostre azioni, della disinvoltura del mondo verso le leggi oggettive. L'oggetto (la Sfinge), più sottile, non risponde. Ma bisogna pure che disobbedendo alle leggi, eludendo il desiderio, risponda in segreto a qualche enigma. Che cosa resta se non il volgerci dalla parte di questo enigma?"
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Mazzara Bruno M.
Stereotipi e pregiudizi
br. Assumere giudizi preconfezionati, avvalersi di conoscenze non verificate, accontentarsi di spiegazioni semplicistiche, lasciarsi persuadere da impressioni superficiali: a questo in parte siamo costretti sia dalla sovrabbondanza di informazioni e contatti, sia dalla necessità di organizzare le nostre idee sulla realtà. Se questo è un formidabile meccanismo di difesa, dobbiamo tuttavia guardarci dalla sua rigidità che ci conduce a pietrificare uomini e cose, fmo a rifiutarli e trasformarli in nemici. La discriminazione, il pregiudizio etnico e il razzismo ne sono il conseguente riprovevole sviluppo.
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Dalrymple William
In India
br. Dalrymple ha vissuto a lungo in India, la sua vera seconda patria, per sei anni a Delhi e per quattro in giro per l'intero subcontinente: dalle fortezze dei signori della droga presso la frontiera nordoccidentale alle giungle delle Tigri Tamil, dai cocktail party di Bombay al tempio, nel Kerala, della dea Parashakti, "colei che siede sul trono di cinque cadaveri". Questo libro è il ritratto di un'India sospesa tra antichissime tradizioni, il modello occidentale e la minaccia del caos: l'India dell'età di Kali, quella che precede la distruzione del mondo per mezzo del "fuoco di mille soli".
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Héritier Françoise
Il sale della vita
brossura Tutti conosciamo la felicità, e malgrado ciò ci sfugge. Questo libro ci insegna a ritrovarne le tracce, come briciole di pane nella memoria: vacanze, libri, amici, un pranzo in riva al mare, la maionese fatta in casa, una foto in bianco e nero, la tromba di Chet Baker, le dune di Dakar, una serata speciale sotto la pioggia sottile di Parigi... In un gioco di immagini, associazioni e rimandi Françoise Héritier compone una riflessione sull'essenza della vita, che è insieme esperimento letterario e inno d'amore per la quotidianità.
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Wadih Haddad Georges
La donna in Medio Oriente. Storia e prospettive a confronto con l'Occidente
brossura Questo volume descrive il cammino di maturità della donna islamica alla luce del Corano e della legge musulmana Sharià, in accordo con le tesi dei musulmani sia fondamentalisti che moderati. Prende in considerazione, inoltre, la libertà di scelta nell'agire e nel vivere della donna come figlia, sposa e madre dentro il suo ambiente. È un libro che aiuta ogni donna in Occidente e in Oriente a capire il mondo in cui si muove e vive la donna islamica, e il perché del suo modo di vivere alla luce dei sacri testi: Bibbia, Corano e Vangelo. Questo saggio è stato scritto dopo una lunga tesi di approfondimento, avendo consultato molti testi dell'islam fondamentalista e moderato, a seguito di confronto con tanti autori occidentali e, infine, una tesi scritta dall'autore stesso che ha vissuto per nove anni nel Golfo Arabo, sopratutto in Kuwait e vuole aiutare la donna musulmana ad essere più libera e più autonoma nelle proprie decisioni.
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Da Re M. G. (cur.)
Dialoghi con la natura in Sardegna. Per un'antropologia delle pratiche e dei saperi. Con DVD
ill. I saggi, pur con diversi approcci e prospettive, condividono l'idea di una 'antropologia della natura' che tiene insieme tecniche e simboli, estetica e utilità, rapporti sociali, identità e memoria. Il rapporto tra esseri umani e ambiente naturale appare il risultato di una continua attività di riflessione, dialogo, interpretazione e invenzione, che tiene conto delle potenzialità, dei limiti e delle caratteristiche che la natura stessa presenta allo sguardo umano.
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Hünermann Peter
Uomini secondo Cristo oggi. L'antropologia di papa Francesco
brossura Peter Hünermann riflette sulle caratteristiche fondamentali dell'antropologia teologica negli scritti magisteriali di papa Francesco. L'Autore, partendo dall'idea che i testi magisteriali di Bergoglio si basino su una elaborazione di una moderna teologia, usa l'Antropologia filosófica di Gabriel Amengual come punto generale di paragone. Nella seconda parte del volume egli evidenzia le caratteristiche fondamentali delle argomentazioni catechetico-teologiche del Santo Padre attraverso l'esame dei suoi documenti magisteriali.
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Ciabarri L. (cur.)
Cultura materiale. Oggetti, immaginari, desideri in viaggio tra mondi
br. "Cultura materiale" ricostruisce i punti salienti di un dibattito classico all'interno della storia dell'antropologia. Qual è il rapporto tra l'uomo e l'infinito numero di oggetti che compongono la sua vita quotidiana? Cosa trasforma un oggetto in oggetto d'arte, simbolo identitario, strumento di potere, mezzo di distinzione sociale, ricettacolo di memoria, oggetto di valore o oggetto senza valore pronto per essere gettato via? Come la cultura e le relazioni tra uomini prendono forma attraverso il mondo delle cose che ci circonda? Come la materialità si lega con il campo dell'immaginario e dell'azione sociale? Questi e altri interrogativi compongono il campo di studi sulla cultura materiale, che qui ci portano ad analizzare la passione coloniale per il collezionismo dell'esotico, i culti cargo, i processi di mercificazione in Tanzania, la globalizzazione del sushi, l'arte dei nativi australiani o, ancora, la sfrenata passione per la Coca-Cola nella ex Germania dell'Est.
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Augé Marc
Il senso degli altri. Attualità dell'antropologia
br. «Il senso degli altri» può essere inteso in due modi, scrive Augé. In una prima accezione, come il senso della famiglia o dell'orientamento, è un dono acquisito o innato, che varia a seconda degli individui, dei gruppi o delle epoche. Oggi in Europa il senso degli altri si attenua e insieme si acuisce: diminuisce l'attitudine a tollerare la differenza, ma questa intolleranza crea e struttura l'alterità: i nazionalismi, i regionalismi, i fondamentalismi, le imprese di «purificazione etnica» rinviano non tanto a una crisi d'identità, quanto a un imbizzarrirsi dei processi che generano alterità. In una seconda accezione (che fa degli altri non più l'oggetto ma il soggetto del senso), il senso degli altri ci mette di fronte al senso elaborato dagli altri, individui e collettività. Ma le due accezioni sono collegate, perché il senso di cui si tratta è il senso sociale, cioè l'insieme dei rapporti simbolizzati, istituiti e vissuti tra gli uomini all'interno di una collettività che questo insieme permette di considerare tale.
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Monod Théodore
L'avventura umana
br. "E se l'avventura umana dovesse fallire? Supposizione assurda! L'uomo non occupa forse il vertice della evoluzione biologica? Non è il solo animale la cui tana sia illuminata di notte? Nonché il solo in grado di avere una storia e di scriverla?". Pubblicato per la prima volta nel 1991 con il titolo "Sortie de secours", questo libro fu ripreso e attualizzato dall'autore, ormai quasi centenario, nel 1999. Alle soglie del XXI secolo, forte di tutte le sue conoscenze e riflessioni, Monod pone i termini della scelta: "Accettare la vera ominizzazione, cioè la simpatia e la pietà verso tutti gli esseri, il rispetto della vita, il rifiuto della violenza oppure, pagando il giusto prezzo delle nostre follie e crudeltà, lasciare il posto ai calamari".
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Aime Marco
L'incontro mancato. Turisti, nativi, immagini
br. Il turismo esotico in genere è caratterizzato da tre paradossi: l'impossibile ricerca dell'autenticità; un certo fondo di paura; lo spazio vuoto dell'incontro, la cosiddetta «bolla ambientale». Bolla che è il prodotto degli sforzi messi in atto dai molti mediatori che accompagnano il turista (dal tour operator alla guida locale) per attenuare lo shock dell'incontro. Nemmeno le forme alternative di turismo proposte oggi sono immuni da tale mediazione. Si cerca, infatti, la diversità culturale ma la costruzione dell'immaginario turistico, sia esso fondato sull'esotismo o sull'attenzione alle questioni sociali, come nel caso del turismo alternativo, dà sempre vita a chiavi di lettura che spesso accompagnano il turista fin dalla partenza.
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Knox John; Adamo P. (cur.)
Il primo squillo di tromba contro il mostruoso governo delle donne
brossura
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Crippa Sabina
La voce. Sonorità e pensiero alle origini della cultura europea
br. "E Dio disse: Sia la luce! E la luce fu." Ma, quale lingua parlava il Signore? E - soprattutto - com'era, cos'era la voce del Signore? Parecchi secoli dopo, l'evangelista Giovanni non ha dubbi: "Nel principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e Dio era il Verbo"; la voce del Signore è diventata il Verbo (logos). Sulla scorta d'una bibliografia impressionante, questo lavoro si spinge fino alle origini del pensiero occidentale, mettendo in evidenza le scelte attraverso cui la sola voce articolata ha conseguito il rango di voce interiore (logos), e con ciò quello di unico strumento legittimo di ragione, escludendo sia tutto il variopinto arcobaleno dei diversi vocalismi sia ogni altra modalità operativa della mente - immagini, suoni, odori, sensazioni. Il risultato di questo processo è stato un pensiero logico schematico e chiuso a ogni altra modalità d'approccio con il mondo sia esterno che interiore: un pensiero a un tempo misero e maschile che, nella sua arroganza e nella sua debolezza, bolla come "irrazionale" tutto ciò che, in virtù dei limiti ch'esso stesso si è dato, non riesce a comprendere.
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Bravo A. (cur.)
Donne e uomini nelle guerre mondiali
brossura
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Remotti Francesco
Prima lezione di antropologia
br. In modo diretto e concreto, Francesco Remotti conduce il lettore nel complesso e ricco mondo dell'antropologia attraverso i grandi continenti, dall'Africa all'America e all'Oceania, descrivendo usanze, riti e forme di umanità. Francesco Remotti è docente di Antropologia culturale presso la facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Torino.
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Remotti Francesco
Cultura. Dalla complessità all'impoverimento
br. L'uomo è principalmente un animale culturale, dipende da qualcosa che non è depositato nel Dna ma trasmesso attraverso le relazioni sociali. Per questo la cultura è sommamente precaria e non ereditabile. Da questo assunto prende avvio lo studio di Francesco Remotti per porre in luce la precarietà di base dei mondi culturali e la conseguente incompletezza di ogni realizzazione culturale. Precarietà e incompletezza possono tuttavia divenire oggetto di due opposti atteggiamenti: riconoscimento o, al contrario, occultamento. Le società molto spesso costruiscono un 'in più' di cultura per celare le basi fragili delle loro realizzazioni, ma gli antropologi osservano anche società che ammettono e tematizzano la propria incompletezza, aprendosi così alla comunicazione con gli altri. E sempre l'antropologia ci dice che ogni cultura opera tagli, selezioni, sfrondamenti di possibilità: lo fa sul mondo, tanto quanto sul cervello da cui dipende. Ogni cultura comporta inevitabilmente una riduzione della complessità e quindi ogni cultura contiene sempre in sé il germe di un qualche impoverimento: la cultura è sempre una coperta troppo corta rispetto alla complessità del mondo. Le culture non sono tutte uguali, tutte ricche o tutte povere allo stesso modo e nella stessa misura. Certamente la cultura ha rappresentato un indubbio vantaggio evolutivo per il genere umano, altrimenti votato all'estinzione, ma vi sono molti aspetti problematici che possono costituire altrettanti vicoli ciechi.
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Cozzo Andrea
La tribù degli antichisti. Un'etnografia ad opera di un suo membro
br. Un grecista studia antropologicamente il territorio, le attività e le idee, quelle scientifiche, della "tribù" di cui fa parte. La grecistica viene considerata nelle sue pratiche didattiche e della ricerca, con tutto ciò che la struttura come campo disciplinare in evoluzione, con le sue dinamiche di potere, i suoi miti, i suoi eroi fondatori, i suoi criteri di validità, in relazione ad un preciso contesto tecnico (l'università) e politico (la nazione).
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Shipman Pat
Invasori. Come gli umani e i loro cani hanno portato i Neanderthal all'estinzione
ill., br. L'estinzione dei neandertaliani è uno dei grandi misteri della storia evolutiva. Un enigma che ha appassionato generazioni di scienziati sin dal 1856, quando furono rinvenuti i primi resti di questi ominini. Per centinaia di migliaia di anni avevano vissuto in Europa superando le enormi sfide dei cambiamenti climatici, come mai allora sono improvvisamente scomparsi circa 45.000 anni fa? Pat Shipman punta il dito sul predatore più spietato del regno animale, l'Homo sapiens, e sul suo fido alleato, il cane.
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Harari Yuval Noah
Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità. Nuova ediz.
ill., br. Centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la Terra. Erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. Oggi sulla terra c'è una sola specie di umani. Noi: Homo sapiens. E siamo i signori del pianeta. Il segreto del nostro successo è l'immaginazione. Siamo gli unici animali capaci di parlare di cose che esistono solo nelle nostre fantasie: come le divinità, le nazioni, le leggi e i soldi. "Sapiens. Da animali a dèi" spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.
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Morris Desmond
La scimmia nuda
br. Desmond Morris, zoologo famoso per avere studiato a lungo le scimmie, in questo libro divertente, sconvolgente e al tempo stesso rigorosamente scientifico, si è occupato di uno degli animali più complessi e interessanti: l'uomo. Lo ha studiato in quanto scimmia e cioè come l'unico, tra le centonovantatré specie di scimmie, a essere sprovvisto di peli. Nudo, appunto. Per quanto cerchi di ignorare l'eredità del passato, l'uomo rimane essenzialmente un primate, una scimmia in crisi, che segue nella vita sessuale e sociale i modelli di comportamento fissati dai suoi antenati scimmioni cacciatori. Così attraverso l'indagine delle abitudini alimentari, sessuali, o delle relazioni con i propri simili, Morris ci restituisce un ritratto che fa riflettere e pensare. Un libro provocatorio che ha conosciuto nel mondo un immenso successo e che non smette di far discutere e sorridere. Da leggere oggi con una nuova "Prefazione" dell'autore per questa edizione speciale a cinquanta anni dalla prima.
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Taliani Simona
Il bambino e il suo doppio. Malattia, stregoneria e antropologia dell'infanzia in Camerun
br. Il libro si propone di esplorare, a partire dalla ricerca condotta nel Camerun meridionale, la logica simbolica che sottende l'insieme dei discorsi e delle pratiche connessi alla malattia, ai modelli dell'infanzia, alla dimensione morale della malattia e della cura. L'analisi dei termini utilizzati nella costruzione di questi discorsi rivela quanto la semantica sociale del concetto di "stregoneria", la cui polisemia e la cui economia sono state messe in rilievo da un'ampia letteratura, sia il riflesso di un intricato gioco di riverberi fra l'immaginario locale e le rappresentazioni della persona da un lato, le ideologie del corpo e l'etica del soggetto veicolate dal colonialismo e dall'evangelizzazione.
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Casari Matteo
La Settimana Santa di Castelsardo
br.
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Cattaneo Cristina
Antropologia
brossura
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Price Sally
I primitivi traditi. L'arte dei «selvaggi» e la presunzione occidentale
ill., br. Di che cosa parliamo quando parliamo di "arte primitiva"? Quali parametri usiamo per definire e valutare manufatti che, un po' come gli africani durante la tratta degli schiavi, sono stati catturati, strappati via dal loro tessuto socio-culturale di origine, trapiantati in terre ignote e riproposti in nuovi contesti per soddisfare le esigenze economiche, ideologiche e culturali di un'elite colta? Sally Price attinge a una varietà di fonti - la pubblicità della moda e i film, l'antropologia e i fumetti - per guidarci in un'indagine attorno all'arte tribale e ai malintesi che la accompagnano in Occidente, dove l'osservatore "civilizzato" si accosta alle culture remote per mezzo di una fitta rete di preconcetti, convinto, il più delle volte, che i loro prodotti siano l'esito di pulsioni irrazionali sorrette da dinamiche sociali e riti religiosi oscuri. L'antica contrapposizione tra oggetto etnografico e opera d'arte - insieme a quella tra selvaggio e civile - viene qui gettata alle ortiche man mano che si fa luce sull'oscurità che avvolge gli artisti primitivi, fino a invalidare l'idea corrente che questi operino nell'anonimato mentre il culto dell'espressione individuale sarebbe appannaggio esclusivo dei "nostri" artisti. Equivoco, quest'ultimo, che ha contribuito a ratificare il processo di disumanizzazione dell'arte primitiva: ovvero il completo disconoscimento dell'ambiente intellettuale dal quale tali oggetti provengono.
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Augé Marc
Momenti di felicità
br. Il piacere di incontrare un viso, un paesaggio, un libro, un film, una canzone, l'emozione del ritorno o della prima volta: sono impressioni fugaci, momenti di felicità concessi a tutti, indipendentemente da origini, cultura, sesso. Spesso arrivano improvvisi, in situazioni dove nulla sembrerebbe favorirli: nondimeno esistono e resistono, contro venti e maree, al punto di abitare stabilmente la nostra memoria. Marc Augé esplora questi momenti di felicità, mescolando riflessioni e ricordi personali, con un piccolo cammeo dedicato ai canti e sapori d'Italia, delizioso omaggio ai piaceri dei sensi che il nostro paese gli ha sempre offerto e offre a chiunque sappia intenderli come forma di autentica cultura. Ma lo sguardo dell'antropologo si fissa anche sull'oggi, sui momenti felici che oppongono resistenza all'epoca presente, all'inquietudine e all'angoscia: momenti "di felicità nonostante tutto", perché nei periodi di incertezza avviene di norma che si vada in cerca di salvagenti.
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De Lauri Antonio
Antropologia giuridica. Temi e prospetive di ricerca
brossura Questa raccolta di saggi rappresenta un punto di riferimento nel settore di studi dell'antropologia giuridica. Pensato come strumento per esplorare, più che sintetizzare, l'ambito dell'antropologia giuridica, il volume mette in relazione temi "classici" con prospettive di ricerca attuali discutendo criticamente questioni quali vendetta, strategie di risoluzione dei conflitti, onore, cultural defense, creazione di marginalità, usi e discorsi relativi alle categorie di giustizia e diritto, antropologia in tribunale, contenzioso strategico, neurolaw, censura e uso politico e culturale della Rete. Il risultato è un testo interdisciplinare, multifocale e multifocalizzato che fornisce elementi di studio e riflessione sia per ciò che concerne il dibattito sugli usi dell'antropologia nei terreni di elaborazione e applicazione del diritto sia per lo sviluppo di indagini e prospettive teoriche particolarmente rilevanti nel contesto contemporaneo.
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Centini Massimo
Montagne sacre. Storia, mistero e leggenda
br. Tutte le culture hanno sacralizzato le vette: la storia delle religioni, la teologia, l'arte, la letteratura e anche la psicologia hanno proposto le loro tesi per provare a spiegarci le motivazioni dell'atteggiamento dell'uomo nei confronti dei rilievi. Ogni tesi ha una sua verità, una propria chiave di lettura per dare un senso alle istanze che possono aver spinto gli uomini ad assegnare, ad alcune montagne in particolare, una caratura sacra, avvolta dal soprannaturale. In questo libro l'autore ci introduce al rapporto tra la montagna e le religioni, dagli Indiani d'America agli Aborigeni australiani, dalle società preistoriche all'antichità greco-romana, dai culti orientali alle tradizioni monoteistiche, per poi raccontare la storia delle principali montagne dell'Antico e del Nuovo Testamento che sono state teatro di eventi storici, spirituali e leggendari: Ararat, Moriah, Carmelo, Nebo, Armageddon, Masada, Tabor, Golgota e gli altri monti della Bibbia. Questa è la storia dei luoghi dove l'uomo ha cercato (e sfiorato) il Cielo.
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Pagliarani Luigi; Weber C. (cur.); Morelli U. (cur.)
Violenza e bellezza. Il conflitto negli individui e nella società
br. Mentre tra conflitti, muri che cadono e che vengono innalzati finisce un'epoca storica, le rovine sembrano conquistarci più dell'inedito che emerge. Un inedito conflittuale, che per essere colto e accettato ha bisogno della nostra attenzione generativa, che assuma l'intensità del conflitto e le ragioni della sua negazione. Luigi Pagliarani conversa, con saggezza e divertimento, con Carla Weber, Ugo Morelli e tutti noi, tessendo la trama affascinante e difficile della trasformazione necessaria per far nascere l'"uomo che non è mai stato", capace di abitare il presente nonostante il presente.
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Martini Massimo
Identità regionale. Sardi e siciliani
ril.
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Popoli sovrani. Il valore della persona umana indigena
brossura Selvaggi, arretrati, incivili. Molti sono gli stereotipi che colorano le definizioni dei popoli primari. Eppure, con questa raccolta di articoli apparsi sugli Ecologist nelle varie edizioni, si dimostra come in realtà queste popolazioni siano molto più che semplici "persone da acculturare". Ancora oltre, si mette in luce come la società occidentale si ostini a pensare di rappresentare il futuro di tutte le società e come concepisca i suoi interventi come missioni di soccorso per "aiutare queste popolazioni tribali a svilupparsi", errando. Si impone in questo modo una riflessione sullo sviluppo tecnologico e umano e ci si interroga sul senso dell'affanno occidentale verso la crescita e la pienezza di mezzi, servizi e cose. È allora che si riscopre il valore della persona indigena, come contenitore che raccoglie in sè, nella pacatezza e nella semplicità della propria esistenza, i valori dell'intera umanità che l'Occidente, nella sua corsa sfrenata verso lo sviluppo, ha dimenticato.
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Fassin Didier; Alunni L. (cur.)
Ragione umanitaria. Una storia morale del presente
br. I sentimenti morali sono diventati uno strumento politico fondamentale per rispondere ai disordini del mondo. Che si tratti di gestire poveri e rifugiati, di soccorrere vittime di catastrofi o di giustificare interventi militari, a dispiegarsi è sempre quel governo umanitario del quale Didier Fassin analizza le premesse, le tensioni e le contraddizioni. Dalla Francia al Sudafrica, dal Venezuela alla Palestina, l'autore esplora alcune scene globali in cui la ragione umanitaria è messa alla prova dalla disuguaglianza, dalla violenza, dal dolore. Emerge una nuova economia morale del mondo contemporaneo, della quale Didier Fassin propone una critica allo stesso tempo rispettosa dell'impegno delle figure coinvolte e capace di leggere con lucidità le questioni che le sovrastano.
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Santoro Livio
Antropologia
br. L'antropologia nasce nel XVIII secolo come apparato scientifico giustificativo dell'impresa coloniale sviluppandosi nel tempo attraverso la costante tensione tra l'osservatore, generalmente l'europeo, e l'osservato, il cosiddetto "selvaggio" abitante delle terre colonizzate. Consapevole del forte carattere di prevaricazione che ne ha contraddistinto le origini, l'antropologia più recentemente ha ridefinito il proprio impianto di ricerca. Nel volume, dopo un'ampia disamina degli obiettivi e dei metodi della disciplina, vengono descritte le maggiori correnti. Tra gli argomenti principali: il dibattito evoluzionista (Darwin, Spencer, Tönnies, Durkheim, Tylor, Smith, Frazer); l'antropologia nordamericana (Morgan, Boas, Kroeber, Benedict, Mead); la scuola etnologica francese (Lévy-Bruhl, Mauss, Hertz, Van Gennep); il funzionalismo (Malinowski), lo struttural-funzionalismo (Radcliffe-Brown), lo strutturalismo (Lévi-Strauss); l'etnologia militante in Italia (Ernesto de Martino); l'antropologia interpretativa (Geertz), economica (Polanyi), post-modernista.
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Lamb Bruce
Lo sciamano del Rio delle Amazzoni. La storia di Manuel Córdova-Rios
br. Questo libro è un documento sulla vita di una tribù indigena dell'Amazzonia all'inizio del '900. La voce narrante è quella di Manuel Córdova-Rios, rapito appena quattordicenne da un gruppo di indiani Amahuaca, mentre si trovava presso un campo d'estrazione del caucciù nella giungla peruviana. Più di sessant'anni dopo, divenuto un famoso guaritore, Córdova-Rios ha deciso di narrare la sua storia a un testimone d'eccezione: Bruce Lamb. Córdova-Rios attribuisce i suoi poteri sciamanici al periodo trascorso presso la tribù e, in particolar modo, alle intense sedute effettuate sotto l'influenza dell'ayahuasca, o yagé, un potente allucinogeno al quale viene attribuita la facoltà di trasportare gli esseri umani in regni dove telepatia e chiaroveggenza sono condizioni normali. In particolare narra come ha imparato il sapere della foresta e degli Amahuaca direttamente dalle visioni indotte dall'estratto di ayahuasca e descrive ripetute esperienze di coscienza condivisa. Le sue parole danno vita a un testo che trasporterà il lettore in mondi remoti e di eccezionale suggestione: il regno della giungla, primitivo, spietato e d'indicibile bellezza; il regno della tribù, con il suo antico sapere e le sue cerimonie, e il regno delle visioni, intenso, colorato, simbolico, ma altrettanto vivo e reale.
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Monferdini Laura
Il cannibalismo
brossura
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Morin Edgar; Gembillo G. (cur.)
La latinità
brossura
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