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‎MATTHIOLI Andrea.‎

‎IL DIOSCORIDE dell’eccellente Dottor Medico... da Siena, coi suoi Discorsi da esso la seconda volta illustrati & diligentemente ampliati. Con la giunta del sesto libro de i rimedi di tutti i veleni, da lui nuovamente tradotto & con dottissimi discorsi per tutto commentato. Con la giunta di tutte le figure delle piante, delle herbe, delle pietre, et de gli animali, tratte dal vero & istesso naturale & non più stampate.‎

‎2 parti in un vol. in-4 antico (mm. 220x155), ccnn 31, 1 cb, cc 500; 63, ccnn 4, bella leg. p. perg. coeva rimontata, con unghie. Marca tipogr. in legno al front. Dedicat. al Cardinal Madruzzo Vescovo di Trento. Iniziali xilogr. Con centinaia di bellis. xilogr. n.t. raff. animali, fiori, piante. I primi quattro libri trattano di specie botaniche, e animali, prodotti della terra, radici e semi; il quinto libro di viticoltura e mineralogia e infine l’ultimo dei veleni e diversi rimedi. Rara edizione mantovana del celebre erbario del Mattioli, pubblicata solo pochi anni dopo la prima veneziana del 1544 ma per la prima volta con l’aggiunta delle figure, e come sembra non approvata dall’A. Preti, in DBI: “La fama del M. e della sua opera principale aveva ormai varcato i confini della penisola. La traduzione di Dioscoride ebbe un notevole successo editoriale, tanto che fu stampata da tipografi senza scrupoli in edizioni non approvate dal M. e con notevoli errori, come avvenne a Mantova per i tipi di G. Ruffinelli nel 1549”. Andreoli, "A voi gran lodi e allo stampatore gran guadagno". Vincenzo Valgrisi stampatore e libraio del Dioscoride del Mattioli...” Sansepolcro: 2015, p. 69-85: “I Discorsi però erano privi d’illustrazioni, probabilmente perché vi si era opposto l’autore che le giudicava super?ue, se non fuorvianti; allestire un corredo di xilogra?e originali signi?cava d’altronde dover a?rontare spese ingenti per l’intaglio e la stampa. Se il Mattioli e il Valgrisi preferirono allora accantonare il progetto, lo stampatore mantovano Giacomo Ru?nelli dovette pensare che un’edizione in qualche modo illustrata avrebbe sempre e comunque incontrato il favore del grande pubblico rispetto a una che ne fosse priva. Con l’edizione valgrisina del 1548 fresca di stampa in mano, all’insaputa dell’autore, egli ristampò l’intero testo, intercalandovi numerose xilogra?e ricavate soprattutto dall’Herbarum, arborum, ‘uticum, ‘umentorum ac leguminum … imagines ad vivum depictae pubblicato a Francoforte da Christian Egenolf due anni prima”. Ferrari, Cinquecentine mantovane, 109. Rhodes, A bibliography of Mantua ,in “La Biblio?lia”, LIX (1957), pp. 23-34. Pescasio, L’arte della stampa a Mantova... 1971, pp. 167-79. Wellcome I, 4130. Manca all’Adams. Pritzel 5986 nota. Manca a Nissen. Errori nella numerazione delle pagine, con salto di numerazione da 353 e 446. Antico restauro a pag.314. Picc. lavoro di tarlo al margine bianco interno delle prime pp. Qualche sporadica antica annotazione marginale. Ex libris. Belliss., fresco e marginoso esempl. di opera raramente completa come annotano diverse biblioteche italiane che la possiedono mutila. [215]‎

‎Matthioli Pietro Andrea‎

‎ASARINA - "Asarina"‎

‎Xilografia, acquarellata, f. 20x30 cm. ca. In: MATTHIOLI, Pietro Andrea. Tavola di botanica da: "De i discorsi della Materia Medicinale" in Venetia‎

‎Matthioli Pietro Andrea‎

‎CAVOLO CAPPUCCIO - "Brassica Cappuccia"‎

‎Xilografia, acquarellata, f. 20x30 cm. ca. In: MATTHIOLI, Pietro Andrea. Tavola di botanica da: "De i discorsi della Materia Medicinale" in Venetia‎

‎Matthioli Pietro Andrea‎

‎CHAMELEONE BIANCO - "Chameleone Bianco"‎

‎Xilografia, acquarellata, f. 20x30 cm. ca. In: MATTHIOLI, Pietro Andrea. Tavola di botanica da: "De i discorsi della Materia Medicinale" in Venetia‎

‎Matthioli Pietro Andrea‎

‎CIPOLLA -"Cipolla Capitata"‎

‎Xilografia, acquarellata, f. 20x30 cm. ca. In: MATTHIOLI, Pietro Andrea. Tavola di botanica da: "De i discorsi della Materia Medicinale" in Venetia‎

‎Matthioli Pietro Andrea‎

‎COCOMERO - "Cocomeri"‎

‎Xilografia, acquarellata, f. 20x30 cm. ca. In: MATTHIOLI, Pietro Andrea. Tavola di botanica da: "De i discorsi della Materia Medicinale" in Venetia‎

‎Matthioli Pietro Andrea‎

‎INDIVIA -"Endivia Crespa"‎

‎Xilografia, acquarellata, f. 20x30 cm. ca. In: MATTHIOLI, Pietro Andrea. Tavola di botanica da: "De i discorsi della Materia Medicinale" in Venetia‎

‎Matthioli Pietro Andrea‎

‎SPINACI - "Spinacci"‎

‎Xilografia, acquarellata, f. 20x30 cm. ca. In: MATTHIOLI, Pietro Andrea. Tavola di botanica da: "De i discorsi della Materia Medicinale" in Venetia‎

‎Matthioli Pietro Andrea‎

‎TARTUFO -"Tartuffi"‎

‎Xilografia, acquarellata, f. 20x30 cm. ca. In: MATTHIOLI, Pietro Andrea. Tavola di botanica da: "De i discorsi della Materia Medicinale" in Venetia‎

‎Matthioli, Pietro Andrea‎

‎I discorsi nelli sei libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale. Hora di nuovo dal suo istesso autore ricorretti, e in più di mille luoghi aumentati, con le figure tutte di nuovo rifatte.‎

‎Mm 240x360 6 volumi in 5 Tomi. Brossura cucita di pagine complessive 1527 con numerose illustrazioni nel testo. Ristampa anastatica dell'edizione veneta Valgrisi del 1568. Edizione a cura di R. Peliti. - Weighing over 4 Kg. international orders may need extra shipping. Thanks - Opera in condizioni di nuovo, spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine‎

MareMagnum

Salvalibro Snc
Foligno, IT
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‎Mattioli Andrea Pietro‎

‎I DISCORSI DI M. PIETRO AND. MATTHIOLI sanese, Medico del Sereniss. Principe Ferdinando Archiduca d'Austria&c. ne i sei‎

‎In 4' , leg. in pelle con nervi, pp. 802, copia n. 464/1000. Copia anastatica.Ritaglio di giornale fissato in antip., lievi segni del tempo, buone condizioni.Luogo di pubblicazione TodiEditore Editrice di Travel & BusinessAnno pubblicazione 1989Materia/Argomento Medicina, Botanica‎

‎Mattioli Pietro Andrea‎

‎La vita, le opere, con l'identificazione delle piante. A cura di Sara Ferri‎

‎In buono stato tavole a colori e figure n.t.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Acoro falso‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Arbuto‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi.Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides. Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563. The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa. In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy.Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Cocomeri‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Glicirrihiza‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Loto falso‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Mele‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Perseo‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Raphano‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Sangvino‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Scammonea‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Sicomoro falso‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Sorbo‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Sorbo Torminale‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Trasi‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎MATTIOLI Pietro Andrea (1500 - 1577)‎

‎Un' altro Hiacintho Orientale‎

‎Opera tratta da I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale.  Con dedica alla Principessa Giovanna, arciduchessa d’Austria (il Mattioli era medico reale), escono in volgare, nel 1568, i sei libri di nuovo dallo istesso autore ricorretti, & in più di mille luoghi aumentati. Con le figure grandi tutte di nuovo rifatte, & tirate dalle naturali & vive piante & animali, & in numero maggiore che le altre per avanti stampate.  Lo stesso Pietro Andrea Mattioli presenta così la nuova edizione del libro, che già ha ricevuto molti consensi e che toccherà il culmine del successo grazie, appunto, alla forma di presentazione molto più organica, alla completezza delle informazioni, e, soprattutto, alla ricchezza e alla chiarezza delle illustrazioni. Chi sapesse tutte le virtù delle piante farebbe miracoli: questo enunciato dell’autore sembra animare per primo proprio lui, che va a cercare con certosina pazienza ogni minimo appiglio per lodare le virtù medicinali di ogni erba, raccontando ogni aneddoto, scoprendo ogni notizia curiosa, riportando ogni considerazione fatta sull’argomento da altri studiosi prima di lui.  Il tono enciclopedico dell’opera si avverte, in maniera evidente, fin dalla dedica. Il discorrere dell’autore, le cui radici toscane o, per meglio dire, senesi non si smentiscono, è agile, piano, adatto ad un pubblico ampio, anche meno colto e poco preparato ma che, in qualche maniera, faceva parte del vasto mondo della medicina e della farmacia del tempo. Non è un caso che il testo sia tra quelli rimasti più a lungo in uso, anche nel piccolo bagaglio librario di famiglie povere o quasi analfabete.  Alla sostanziosa dedica segue un proemio dedicato agli addetti ai lavori e le solite lettere di complimenti. Seguono due copiose tavole, cioè due indici: uno analitico per tutte le voci, l’altro per patologie.  L’opera vera e propria inizia con il ritratto a piena pagina di Mattioli e illustra, in sequenza, le piante medicinali (concentrate nei primi quattro libri) e una serie di preparazioni (oli, unguenti, ecc.). Per Mattioli l’occasione è ghiotta sia per potersi dilungare sulla esatta identificazione delle specie, mostrando una vasta preparazione botanica, sia, soprattutto, per mostrare le splendide immagini delle piante, che, a volte, sono anche più di una per esemplare e messe a confronto, qualora il lettore avesse dubbi. Il secondo libro è dedicato in parte agli animali marini (ricci, spugne, seppie, pesci, ecc.) in parte a quelli terrestri (lepri, capriolo, castoreo, rospo, ecc.), comprese le vipere e le api con relativi prodotti (miele, cera, propoli, ecc.). Il quinto libro è dedicato ai minerali e il sesto ai veleni.  Di ogni voce viene riportato il testo di Dioscoride tradotto in italiano, un esame moderno di identificazione con analogie e confronto dei pareri di autori diversi poi le virtù e i nomi in più lingue.  Un’opera che ha lasciato il segno nella letteratura medica e farmaceutica del Rinascimento e che, ancora oggi, sprizza fascino ad ogni pagina. Plate taken from I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli sanese, medico cesareo, et del serenissimo prencipe Ferdinando arcidvca d'Austria & c. Ne i sei Libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della materia medicinale printed in Venice by Vincenzo Valgrisi. Mattioli's Italian translation of the works of Dioscorides.  Mattioli (1501-1577) was a Siennese doctor and naturalist. He described more than one hundred new plants and contributed to the development of medical botany. This, his most important work, was first printed in 1544 in Italian, 1554 in Latin, French in 1561, Czech in 1562, and in German in 1563.  The wood cuts in his work were accurate and standardized enough to allow for easy identification. While nominally a commentary on the work of the botanist Dioscordies, Mattioli significantly expanded the work by adding major new contributions. He relied in part on the contributions of the Turkish diplomat, Buscecq, his doctor, Quakelbeen, and the famed botanist, Luca Ghini, who founded the botanical garden in Pisa.  In this work, Mattioli significantly provided the first known observation of a tomato being grown and eaten in Italy. Woodcut with fine later hand colour, good condition.‎

‎Mattioli, Pietro Andrea (1500-1577)‎

‎Italien. Arzt und Botaniker.‎

‎1764. Kupferstich von F. Allegrini nach Lorenzo Feliciati. Plattengrösse: 29,5 x 19,5 cm. Blattgrösse: 42 x 32,5 cm. + Wichtig: Für unsere Kunden in der EU erfolgt der Versand alle 14 Tage verzollt ab Deutschland / Postbank-Konto in Deutschland vorhanden +, A‎

Bookseller reference : 165CG

‎Mattioli, Pietro Andrea (1500-1577)‎

‎Italien. Arzt und Botaniker.‎

‎O.J. (16. Jh.). Holzschnitt (Brustbild in ovaler Umrahmung umgeben von allegorischen Figuren und Blattranken). Bildgrösse: 31 x 22,5 cm (picture size). Blattgrösse: 35 x 23 cm (leaf size). + Wichtig: Für unsere Kunden in der EU erfolgt der Versand alle 14 Tage verzollt ab Deutschland / Postbank-Konto in Deutschland vorhanden +‎

‎Knapp bis zum Bildrand beschnitten. - Résumé: Mattioli, Pietro Andrea (1500-1577): Italian physician and botanist. Woodcut (half length portrait in oval with allegoric figures). 16th century. - Margins cropped close.‎

Bookseller reference : 1356AG

‎MATTIOLI, Pietro Andrea - BORGARUCCI, Prospero -  CALZOLARI, Francesco‎

‎Il Dioscoride dell'eccellente dottor medico M.P. And. Matthioli da Siena; con li suoi discorsi da esso la terza volta illustrati, et copiosamente ampliati...(bound with): La fabrica de gli spetiali, partita in XII distintioni. Dove s'insegna di comporre perfettamente tutte le sorti de medicamenti, che più si costumano nella medicina...(bound with): Il viaggio di Monte Baldo, della magnifica città di Verona. Nel quale si descrive con maraviglioso ordine il sito di detto Monte...‎

‎MATTIOLI, Pietro Andrea (1500-1577). Il Dioscoride dell'eccellente dottor medico M.P. E. Matthioli da Siena; con i suoi discorsi da esso la terza volta illustrata, e copiosamente ampliata. Co'l sesto libro de gli antidoti contro tutti i veleni da lui venduti, e con dottissimi discorsi per tutto commentato. Venezia, Vincenzo Valgrisi, 1552-1551. (legato con) BORGARUCCI, Prospero (fl. metà XVI sec.). La fabrica de gli spetiali, partita in XII distintioni. Dove s'insegna di comporre perfettamente tutti i sorti di medicinali, che più si costumano nella medicina: [...] Tratti da diversi antidotarij di medici antichi, e moderni; e ampliati con belli, e utili discorsi. Con tutte le regole, e modi di preparargli, e coservargli. Con la dichiarazione di molti semplici, che nelle composizioni di medicinali sono compresi. Con la correzione delle dosi, pesi, misure e succedanei [...] Con la tavola de 'sintesi di tutte le composizioni. Venezia, Vincenzo Valgrisi, 1566. (legato con) CALZOLARI, Francesco (1521-ca.1600). Il viaggio di Monte Baldo, della magnifica città di Verona. Nel quale si descrive con ordine maraviglioso il sito di detto Monte, e altre parti ad esso contigue. E così si dice che qualcuno indica piante, e erbe, che ivi nascono, e che nell'uso della medicina più di tutte le acque conferiscono […] Venezia, Vincenzo Valgrisi, 1566. Tre opere in un volume, in 4- (204x146 mm). Mattioli (2 parti): [136], 845, [3] bb; 144, [12] pp. La seconda parte si apre con un nuovo frontespizio: " Il sesto libro di Dioscoride Anazarbeo […]. Seconda edizione datata 1552 nel primo frontespizio e 1551 nel secondo. Marca tipografica ad entrambi i frontespizi. Borgarucci: [32], 899, [1] pp. Variante B con la marca di Valgrisi sul frontespizio e al verso dell'ultima carta Calzolari: 16 pp. marca tipografica al frontespizio.Legatura in bella e solida pergamena del XVII secolo su assicelle , titolo manoscritto al dorso, tagli spruzzati. Alcune carte leggermente brunite, piccolo restauro al margine bianco inferiore del Borgarucci senza perdita di testo, leggera macchia sui margini delle ultime 40 carte, il tutto in un esemplare assai bello e genuino. Bellissimo insieme di tre rare opere botaniche tutte stampate da Valgrisi a Venezia. La Sammelband include una rara edizione vernacolare del celebre commento di Mattioli sul De materia medica di Dioscoride - il libro di botanica più significativo dell'antichità e la fonte più autorevole sulla botanica medica durante il Rinascimento - che apparve per la prima volta in italiano nel 1544 e in latino nel 1554 ; l'edizione originale di un importante ricettario e manuale farmaceutico di Prospero Borgarucci, successore di Vesalio all'Università di Padova; e l'edizione originale del racconto di Francesco Calzolari sulla sua salita al Monte Baldo, compiuta con il direttore dell'Orto botanico di Padova Luigi Anguillara, il medico Andrea Alpago e il grande Ulisse Aldrovandi. Vi descrive la montagna ma soprattutto le 350 piante e erbe medicinali raccolte durante la sua ascesa, che in seguito costituirono il primo nucleo del museo che fondò a Verona, oggi considerato il primo museo di storia naturale al mondo. Modifica 16, CNCE 36167; CNCE 7083; CNCE 8626.. P. Findlen, Possessing Nature: Museums, Collecting, and Scientific Culture in Early Modern Italy, Berkeley-Los Angeles-, London, p. 184...‎

‎Mattioli, Pietro Andrea [Matthiole, Pierre André] / des Moulins, Jean‎

‎Commentaires de M. Pierre Andre Matthiole Medecin Senois, sur les six livres de Ped. Dioscoride Anazarbeen de la matiere medicale Reveuz et augmentés en plus de mille lieux par l’autheur mesme, et enrichis pour la troisiéme fois, d’un grand nombre de pourtraits, de plantes et animaux tirés au vif, plus qu’aux precedentes editions.. Davantage y a sur la fin, divers pourtraits de fourneaux et alembics, pour distiller et tirer les eaux de toutes plantes, avec le moyen de les conserver en leur naïves odeurs..‎

‎RARE FIRST FRENCH EDITION of a 16th-century treatise in botany, where the author - Pietro Andrea Gregorio Mattioli (Matthiolus) (1501-1577), a renowned doctor and naturalist, described 100 new plants and coordinated the medical botany of his time in his Discorsi ("Commentaries") on the Materia Medica of Dioscorides. The first edition of Mattioli's work appeared in 1544 in Italian. There were several later editions in Italian and translations into Latin (Venice,1554), Czech, (Prague,1562), German (Prague, 1563) and the present lavishly illustrated French edition (Lyon,1572). 385x250mm. 138+819+22 pages (altogether 973 pages). Marbled rebound board Hardcover with brown leather ribbed gilt spine. Cover scratched and worn. Cover and spine rubbed. stained and partly peeled. Cover edges, corners, spine edges and hinges worn/peeling. Spine gilt partly faded or missing. Small hole on front whitepage. Title page repaired - text partly missing. First few pages bottom corner repaired - text partly missing on several pages. Page 108/109 slightly torn with small damage to text. Page 239/240 bottom half taped - text readable. Several pages stained due to pressed flower - text readable. Few pages slightly stained and/or age-stained - no damage to text. Text block upper edge slightly stained. Pages yellowing and slightly wavy. [SUMMARY]: This extremely rare profusely illustrated 16th-century treatise in botany has suffered some damage, but is still in good reading condition. PLEASE NOTE: This item is overweight. We may ask for extra shipping costs.‎

MareMagnum

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‎MATTIOLI, Pietro Andrea.‎

‎Commentarii in VI libros Pedacii DIOSCORIDIS Anazarbei de medica materia...‎

‎in-folio, pp. CLXXII, 1459, (13), splendida legatura strettamente coeva, in pelle di scrofa su assicelle in legno, i piatti adorni di vari ordini di bordure in rilievo, una con data 1558 e ripetuti ritratti della Vergine ''Maria Mat.Do'' e dei Profeti Davide, Isaia ed Elia, fino a S.Paolo. Iscrizione ''1569'' a secco in corpo grande al piatto anteriore; dorso a 5 nervi con nome dell'autore a penna al secondo scomparto. Impresa tipogr. ai tit. e in fine, capilettera ornati; ritratto dell'autore entro ovale con splendida bordura formata di figure allegoriche e frutti; 1012 grandiose silogr. a 3/4 di pagina raffig. piante e frutti, animali (91), minerali e, in fine, 6 apparecchi per la distillazione. Prima edizione a figure grandi, che si devono a Giorgio Liberale da Udine "gentilissimo depintore, il quale con arte, ingegno e patientia inestimabile ha disegnato il tutto dalle vive piante e parimente da i vivi animali". Tra le più stimate e complete edizioni di questo classico commento alla celebre opera di Dioscoride (I sec. d.C.) che aveva descritto sistematicamente le varie specie di medicamenti dei tre regni della natura. Nel Rinascimento il Mattioli (Siena 1500 - Trento 1577), considerato il più valente fitologo del suo tempo, traducendo la sua opera, ne colmò le lacune, integrandola con un vasto commento nel quale raccolse ed esaminò un gran numero di semplici, varie centinaia di nuove piante medicinali, di cui molte menzionate per la prima volta, fornendo precisa descrizione della loro morfologia e delle loro applicazioni terapeutiche. Magnifico esempl. genuino, con le silografie assai bene inchiostrate impresse su ottima carta, marginoso e conservato nella sua in superba legatura datata quattro anni dopo la pubblicazione; libro raramente reperibile in tali condizioni, considerandone la mole ed il fatto che l'opera costituì per alcuni secoli testo di uso comune per l'insegnamento della botanica e della farmacia.. Nissen 1305. Pritzel 5985. Adams D-672. Hunt 92. Dioscorides identified natural families of plants long before Linnaeus"s practical classification system of the eighteenth century; thus his work also has significance in the history of biology and taxonomy."–Grolier Club, One Hundred Books Famous in Medicine (1995), 3–(earlier eds.).‎

‎MATTIOLI, Pietro Andrea.‎

‎Dei discorsi nelli sei libri di Pedacio Dioscoride Anazarbeo della Materia Medicinale‎

‎in-folio, ff. 80 n.n., pp. 1527, ff. 6 n.n. (2 ff. nn. di titolo della parte II e dedica dopo p. 672), leg. posteriore in piena pergamena, tit. manoscritti ai dorsi. Impresa tipogr. ai tit., capilettera ornati; ritratto dell'autore entro ovale con splendida bordura formata da figure allegoriche e frutti; 1012 grandiose silogr. a 3/4 di pagina raffig. piante e frutti, animali (91), minerali e, in fine, 6 apparecchi per la distillazione dei liquidi. Stimata e non comune edizione volgare a figure grandi, qui assai bene impresse, che si devono a Giorgio Liberale da Udine ''gentilissimo depintore, il quale con arte, ingegno e patientia inestimabile ha disegnato il tutto dalle vive piante e parimente da i vivi animali''. Tra le più stimate e complete edizioni di questo classico commento alla celebre opera di Dioscoride (I sec. d.C.) che aveva descritto sistematicamente le varie specie di medicamenti dei tre regni della natura. Nel Rinascimento il Mattioli (Siena 1500 - Trento 1577), considerato il più valente fitologo del suo tempo, traducendo il Discoride ne colmò le lacune, integrandolo con un vasto commento nel quale raccolse ed esaminò un varie centinaia di nuove piante medicinali, di cui molte menzionate per la prima volta, fornendo precisa descrizione della loro morfologia e delle loro applicazioni terapeutiche. Bell'esemplare (restauro di strappo della carta al foglio di titolo ed al seguente; il margine bianco inferiore del ritratto rifatto), marginoso, considerando la mole del volume e che l'opera costituì per secoli il testo d'insegnamento della botanica e della farmacia.. .‎

‎MATTIROLO O. -‎

‎Ciò che hanno fatto i botanici italiani nell'ultimo cinquantennio e ciò che dovrebbero fare.‎

‎Roma, Soc. It. Progr. Sc., 1911, 8vo estratto con copertina originale, pp. 27. - !! ATTENZIONE !!: Con il termine estratto (o stralcio) intendiamo riferirci ad un fascicolo contenente un articolo di rivista, sia che esso sia stato stampato a parte utilizzando la stessa composizione sia che provenga direttamente da una rivista. Le pagine sono indicate come "da/a", ad esempio: 229/231 significa che il testo è composto da tre pagine. Quando la rivista di provenienza non viene indicata é perchè ci è sconosciuta. - !! ATTENTION !!: : NOT A BOOK : “estratto” or “stralcio” means simply a few pages, original nonetheless, printed in a magazine. Pages are indicated as in "from” “to", for example: 229/231 means the text comprises three pages (229, 230 and 231). If the magazine that contained the pages is not mentioned, it is because it is unknown to us.‎

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‎MATTIROLO O. -‎

‎I licheni e la malattia delle vetrate antiche.‎

‎Milano, 1928, estratto cop. muta, pp. 66/75 con ill. - !! ATTENZIONE !!: Con il termine estratto (o stralcio) intendiamo riferirci ad un fascicolo contenente un articolo, completo in se, sia che esso sia stato stampato a parte utilizzando la stessa composizione sia che provenga direttamente da una rivista. Le pagine sono indicate come "da/a", ad esempio: 229/231 significa che il testo è composto da tre pagine. Quando la rivista di provenienza non viene indicata é perché ci è sconosciuta. - !! ATTENTION !!: : NOT A BOOK : “extract” or “excerpt” means simply a few pages, original nonetheless, printed in a magazine. Pages are indicated as in "from” “to", for example: 229/231 means the text comprises three pages (229, 230 and 231). If the magazine that contained the pages is not mentioned, it is because it is unknown to us.‎

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‎MATTIROLO O. -‎

‎La flora alpina e i suoi caratteri.‎

‎Milano, 1901, estratto con copertina posticcia muta, pp. 687/695 con ill. - !! ATTENZIONE !!: Con il termine estratto (o stralcio) intendiamo riferirci ad un fascicolo contenente un articolo di rivista, sia che esso sia stato stampato a parte utilizzando la stessa composizione sia che provenga direttamente da una rivista. Le pagine sono indicate come "da/a", ad esempio: 229/231 significa che il testo è composto da tre pagine. Quando la rivista di provenienza non viene indicata é perchè ci è sconosciuta. - !! ATTENTION !!: : NOT A BOOK : “estratto” or “stralcio” means simply a few pages, original nonetheless, printed in a magazine. Pages are indicated as in "from” “to", for example: 229/231 means the text comprises three pages (229, 230 and 231). If the magazine that contained the pages is not mentioned, it is because it is unknown to us.‎

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‎MATTIROLO O. ed altri.‎

‎L'opera botanica del Prof. Caro Massalongo.‎

‎In Folio (360x245); pagg. 72, ritratto fotgr. di Massalongo, 25 tavole ill. f.t , alcune a col. Con relative schede esplicative. Cartone edit. con tit. al piatto. Intonso, internamente perfetto, qualche strappo e piega al cartone. <BR>‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎1729 - 1929. Cronistoria dell'orto botanico (Valentino) della R. Universita' di Torino‎

‎In 8 (cm 18 x 25), pp. 131 + 10 + (3b) con riproduzioni fotografiche in b/n n. t. Ritratto di Vittorio Amedeo II. Timbro e dedica autografa dell'autore ad una sguardia. Brossura editoriale con lievi danni al dorso. Interessante testo di riferimento su questo istituto scientifico torinese con dettagliati profili biografici sui  vari direttori succedutesi: Bartolomeo Caccia, Allioni, Donati, Bellardi, Dana, Balbis, Biroli, Arcangeli, Del Ponte, Moris, Belli, Mattirolo.‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎ARCHIVES ITALIENNES DE BIOLOGIE - Revues, resumes, reproductions des travaux scientifiques italiens sous la direction de A. Mosso (Professeur de Physiologie a' l'Universite' de Turin). Anne'e VI - TomeXI - Fasc. III. Extrait Contribution a' la biologie des He'patiques. Mouvements hygroscopiques dans le Thallus des Hepatiques Marchantiees. Recherches du Oreste Mattirolo (Avec deux planches)‎

‎In 8, pp.26. Con due tavv. ripieg. f. t. Br. ed. Bruniture‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎Carlo Emanuele I e la sue benemerenze floreali considerate da un botanico (Miraflores - Millefonti). Dalla Rassegna mensile Torino. Numero speciale Settembre 1930.‎

‎In 4, pp. 26 con ill. n. t. Br. ed.‎

‎Mattirolo Oreste‎

‎Carlo Emanuele I e le sue benemerenze floreali considerate da un botanico (Miraflores - Millefonti)‎

‎In-8° (23 x 31 cm). 26 pp. Illustrazioni fotografiche. Invio autografo dell'A. Brossura editoriale.‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎Giulio Camus e la sua opera botanica (1847-1917). Cenni biografici del Socio O. M. Estr. dagli Atti della R. Accad. delle Scienze di Torino. Vol. 52, 1916-1917. Adunanza del 29 Aprile 1917.‎

‎In 8, pp. 16. Intonso. Br. ed. muta con strappetti‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎GIULIO CAMUS e la sua OPERA BOTANICA (1847-1917). Cenni biografici. Estratto originale dagli Atti della R. Accademia delle scienze di Torino, vol. 52(1916-17), 29 aprile 1917.‎

‎In-8° (cm. 24,6x16,5), pp. 16 (da p. 736 a p. 751). Brossura editoriale protetta da piatti in cartoncino leggero edit. a risvolti aggiunti, riproducenti la fonte e il titolo. Intonso. Jules CAMUS (1847-1917), botanico ed entolologo francese, docente a Torino, autore dimopere sull'opera salernitana "Circa instans) ed erbari e botanica antichi.‎

‎Mattirolo Oreste‎

‎Gruppo di 5 opuscoli di Oreste Mattirolo‎

‎5 opuscoli. In-8° (22 x 15,5 cm). Brossura editoriale con rinforzo del dorso. 1) O. Mattirolo, Parole pronunziate nell'Archiginnasio di Bologna il 12 Giugno 1907 in occasione delle onoranze per Ulisse Aldovrandi nel III centenario della sua morte, Torino, C. Clausen, 1907, 6 (2) pp. 2) O. Mattirolo, Prove di coltivazione dell'Helianti "Heliantus decapetalus" Linn. detto Scorzonera d'America "Salsifis d'Amerique", Torino, V. Bona, 1910, 13 pp. 3) O. Mattirolo, Edoardo Strasburger (1844-1912). Commerazione. R. Acc. delle Sc. di Torino. Torino, V. Bona, 1912. 9 pp. 4) O. Mattirolo, Notes sur l'histoire de la Pierre à Champignons - Pietra fungaia, Extrait du Buletin de la Société nationale d'Acclimatation de France (Novembre 1914). Paris. 17 pp. 5) O. Mattirolo, Un interessante volume d'etnografia valdostana, Torino, S.T.E.N. 1915. 4 pp.‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎Il Museo e l'Orto botanico di Firenze durante il triennio Accademico 1898-900. Relazione.‎

‎In 4, pp. 20 + (4) con 1 ill. fot. n. t. Intonso. Br. ed. Pubblicazione a cura del R. Istituto di Studi Superiori, Pratici e di Perfezionamento in Firenze. Sezione di Scienze Fisiche e Naturali. R. Istituto Botanico.‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎L'opera del Duca EMANUELE FILIBERTO in favore della BOTANICA e della AGRICOLTURA. Corposo estratto originale da "Studi pubblicati d. R. Univ. di Torino nel IV Centenario d. nascita di Em. Filiberto". 8 luglio 1928.‎

‎In-4° (cm. 28,4x21,7), pp. 44 (da p. 191 a p. 235) con 2 front. e 1 veduta. Bross. edit. Asportato il dedicatario dal piatto ant. "Lettura dei semplici" in Piemonte. Ombre vistose in cop., orrimo l'interno. Provvidenze agricole. Il REGIO PARCO e la descriz. del Giardino di Armida del Tasso (giardino "all'inglese"?). Nostradamus, alchimia, Argentario, Michele Sebastiano, Rapaluto, Baravallo, Aldrovandi, Moncenisio, Allioni ecc. Prodotti agricoli, macchine per irrigazione, bestiame. Agostino GALLO. Di eccezionale interesse. Il nome del destinatario è stato rimosso dalla DEDICA AUTOGRAFA non firmata dell'A. in cop. Così com'è.‎

‎mattirolo oreste‎

‎Nel I centenario della tragica scomparsa del celebre botanico esploratore medico Carlo Bertero di Santa Vittoria d'Alba.‎

‎In 4°, broch. edit, stanca,pp 22 e ritratto all'antiporta. Contiene biografia e bibliografia.‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎Nel I° centenario della tragica scomparsa del celebre BOTANICO ESPLORATORE MEDICO Carlo BERTERO di SANTA VITTORIA d'ALBA 1831-1931.‎

‎Estr. da: Memorie della R. Accademia delle scienze di Torino, s. 2., vol. 67., Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali. In-4° (cm. 29,8), pp. 22 + bel RITRATTO riprodotto da un disegno "d'après nature" di Sophie GIORDANO e che recava anche la firma del Bertero. Bross. edit. con piccole mancanze a cuffie e angoli e presso il dorso dei piatti. BERTERO (1789- 1831): Erborizzò nel territorio del Moncenisio, dell'albese e nelle Langhe: dal 1808 al 1816 e dal 1822 al 1826, avviò l'Herbarium Pedernontanum, poi nelle Piccole Antille; in Sardegna, in Cile;scomparve in un naufragio nel 1831, 264 specie e un'isola portano il suo nome! Censito in 13 bibl.‎

‎Mattirolo Oreste‎

‎Note bibliografiche e Nomenclator Allionianus pubblicati in occasione della ricorrenza centenaria della morte di Carlo Allioni 1804-1904‎

‎In 8° (24 x 16,5 cm). 82 pp. Ill. Brossura editoriale a fogli indivisi. Estratto da Malpighia anno XVIII, Vol. XVIII.‎

‎MATTIROLO Oreste‎

‎Sulla importanza pratica della botanica scientifica. Prelezione al corso di botanica nella R. Universita' di Torino anno 1900-1901‎

‎In 8, pp. 20. Intonso. Dedica autogr. dell'A. al p. ant. Br. ed.‎

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