MARINA D'AMATO
CI SIAMO PERSI I BAMBINI. PERCHÉ L'INFANZIA SCOMPARE
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. FONDO DI MAGAZZINO PARI AL NUOVO, LIEVI SEGNI DEL TEMPO. RARO. Fanno le stesse cose degli adulti, si vestono come loro, guardano la tv, giocano con i videogiochi, navigano su internet, praticano gli stessi sport, parlano con un uguale numero di vocaboli, usano gli stessi gesti, hanno pochi giocattoli ma moltissimi gadget. Sono i bambini dei nostri giorni, i bambini adulti, figli di adulti bambini. Più imparano, più rapidamente crescono, meno responsabilità hanno coloro che se ne dovrebbero prendere cura. Divorati dall'ansia, i genitori preferiscono delegare alla scuola, ai vecchi e nuovi media, alle tecnologie, all'associazionismo, il compito di accudire, crescere ed educare alla vita adulta. Perché esistono i bambini ma è scomparsa l'infanzia? Come sono e come dovrebbero essere gli adulti che hanno il compito di farli diventare grandi? Genitori e figli fanno le stesse cose: guardano la tv, giocano con i videogiochi, navigano su Internet, si vestono, mangiano, parlano e interagiscono allo stesso modo, esprimendosi con gli stessi gesti e le stesse parole. Si inventano, spiega ancora la sociologa, pochi giocattoli per i bambini ma moltissimi gadget per tutti e nei parchi giochi come Disneyland grandi e piccoli hanno gli stessi comportamenti e le stesse reazioni. Di fatto, la stessa età". Sono i bambini dei nostri giorni i "bambini adulti, figli di adulti bambini". Più imparano, più rapidamente crescono e meno responsabilità hanno coloro che sene dovrebbero prendere cura. Per Marina D'Amato, i genitori divorati dall'ansia "preferiscono delegare alla scuola, ai vecchi e nuovi media, alle tecnologie, all'associazionismo, il compito di accudire, crescere ed educare alla vita adulta. Così la sociologa spiega perché è scomparsa l'infanzia edonica "come sono e come dovrebbero essere gli adulti che hanno il compito di farli diventare grandi". Indice Prima di cominciare: Pollicino Introduzione. Si sono persi i bambini. Perché? 1. I bambini sono sempre esistiti, l'infanzia no Una presenza incerta Un'assenza antica 2. Non sappiamo come pensarli Idee di bambini Diversi punti di vista Rappresentazioni dell'infanzia in Occidente Atteggiamenti e pratiche 3. Bambini adulti e adulti bambini Genitori infantili e bambini adulti Il mondo mentale del bambino Genitori postmoderni L'infanzia: una zona d'ombra 4. Sono sempre figli, e mai bambini e alunni Piccoli re Nuovi padri Nuove madri ...e una peculiarità tutta italiana Il bambino è un individuo Molte educazioni Insegnare ad insegnare/imparare ad imparare 5. Non si distinguono più dai grandi Pubertà precoce ...e perché vestono come gli adulti 6. Non giocano ma competono Play o game? I videogiochi Piccoli campioni 7. Crescono con i media Lo schermo: padre di tutti i mali? Quali media e in che misura Fatti e misfatti dei media Democratizzazione delle conoscenze o digital divide? Generazione touch screen 8. Sono sempre meno Calo demografico Cambiamenti della famiglia Gli spazi del gioco 9. La preoccupazione come alibi dell'attenzione Prima della nascita Le parole d'ordine: organizzare e delegare Per finire: Peter Pan Bibliografia Descrizione bibliografica Titolo: Ci siamo persi i bambini: Perché l'infanzia scompare Autore: Marina D'Amato Editore: Roma, Bari: Gius. Laterza & Figli, Marzo 2014 Lunghezza: 175 pagine; 17 cm ISBN: 8858110188, 9788858110188; 8858112520, 9788858112526 Collana: Volume 395 di Saggi tascabili Laterza Soggetti: Studi culturali e sociali, Libri universitari, Educazione, Pedagogia, Psicologia infantile, Infanzia, Bambini, Ragazzi, Bambino overscheduled, Impegni, Colpa, Genitori, Sistema, Crescita, Competizione, Gara, Sport, Ansie, Immaturità, The anxious parents, Peter Stearns, Filosofia, Teorie pedagogiche, Sociologia, Ruoli, Relazioni genitori-figli, Adulti, Attualità, Cultura, Costume, Didattica, Gioco, Tecnologia, Cellulare, Telefonino, Videogiochi, Tablet, Televisione, Computer, Nativi digitali, Gruppi, Dinamiche, Comportamento, Personalità, Disturbi psichici, Isolamento, Partecipazione, Attività all'aria aperta, Giocare, Alienazione, Iperattivi, Paul Auster, Sunset Park, Saggistica, Bibliografia, Riferimento, Libri Vintage fuori catalogo, J. Bruner, E. 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MARINO REGINI, EMILIO REYNERI
LOTTE OPERAIE E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. OTTIME CONDIZIONI GENERALI, LIEVI SEGNI DEL TEMPO, SPORADICHE SOTTOLINEATURE. Oltre a smentire le ipotesi di istituzionalizzazione del conflitto industriale, le recenti lotte operate presentandosi con caratteristiche nuove per la consueta prassi sindacale hanno decisamente messo in cristi molte delle posizioni sostenute negli ultimi venti anni dalle tradizionali organizzazioni politiche e sindacali del movimento operaio italiano. Infatti dal 1968, soprattutto a livello aziendale, le lotte operaie si sono sempre più sviluppate con metodi di lotta e su obiettivi, quali il superamento del cottimo e la drastica riduzione delle qualifiche, che attaccano l'organizzazione aziendale della produzione. Con un taglio non neutrale, ma politicamente pregnante, in questa ricerca si è tentata una rigorosa analisi sociologica delle trasformazioni avvenute nel rapporto fra lotte operaie, organizzazione del lavoro in fabbrica e linee strategiche sindacali, per poter poi valutare sulla base di questa analisi il significato politico delle linee effettive di azione sindacale e delle loro possibili alternative. I tre poli delle analisi sono perciò: le trasformazioni avvenute nelle funzioni e nella struttura di due aspetti cruciali dell'organizzazione del lavoro: gli incentivi e le qualifiche; il significato delle recenti lotte operaie che hanno investito questi aspetti della condizione di lavoro; le linee sindacali tradizionali e il loro recente mutamento in conseguenza sia delle trasformazioni nell'organizzazione del lavoro sia delle lotte operaie. Questa ricerca vuole essere un primo contributo all'approfondimento teorico dei problemi che una strategia di lotta operaia contro l'organizzazione capitalistica del lavoro pone. L'analisi si è focalizzata sui cottimi e le qualifiche, in quanto questi sono stati gli aspetti concreti dell'organizzazione del lavoro che le recenti lotte hanno attaccato e quindi solo attraverso questa riduzione si è ritenuto possibile evitare di cadere in esercitazioni astratte. Proprio in base ai risultati di questa analisi si giunge infine ad avanzare alcune ipotesi parziali sulle possibilità che le lotte sindacali e politiche della classe operaia hanno di combattere contro l'organizzazione capitalistica del lavoro. Descrizione bibliografica Titolo: Lotte operaie e organizzazione del lavoro Autori: Marino Regini, Emilio Reyneri Editore: Venezia, Padova: Marsilio, Gennaio 1971 Edizione: Settima (Luglio 1975) Lunghezza: 194 pagine; 23 cm ISBN: 8831700375, 9788831700375 Collana: Volume 5 di Saggi/Ricerche sociologiche Soggetti: Economia, Lavoro, Fabbrica, Organizzazione, Lotte operaie, Movimento operaio, Sindacalismo, Diritti sociali, Operai, Fabbriche, Scioperi, Storia contemporanea, Scienze sociali, Sociologia, Ideologie politiche, Qualifiche professionali, Cottimo, Salario, Busta paga, Orario, Contrattazione, Concertazione, Sindacati, Conflitti sociali, Industria, Produzione, Produttività, Analisi sociologica, Incentivi, Trasformazioni, Condizioni lavorative, Capitalismo, merce, Marxismo, Fordismo, Rapporti di forza, Studi culturali, Contestazione, Anni Sessanta, Sessantotto, Anni Settanta, Pace sindacale, Lotta operaia, Proposte, Vertenze, Coscienza, Normativa, Mansioni parcellari, Linee padronali, Patronato, CISL, CGIL, UIL, FIM, FIOM, Mestieri, Professioni, Formazione, Controllo, Strategia, Lavoratori, Militanti, Dibattito, Bruno Manghi, Marianella Pirzio Biroli, Angelo Pagani, Scienze politiche, Rivendicazioni, Rendimento, Cottimi aziendali, Reparti, FIAT, Comitati Tecnici-Paritetici, Relazioni personali, Candy, Manodopera, Boom economico, Job evaluation, IBM, Privilegi, Impiegati, Capitale, Comunismo Weber Economy Work Factory Organization Workers' struggles Labor movement Trade unionism Social rights Workers Factories Strikes, Contemporary history, Social sciences, Sociology, Political ideologies Professional qualifications Cooking Salary Payroll Hours Bargaining Concertation Social conflicts Industry Production Productivity Sociological analysis Incentives, Transformations, Working conditions, Capitalism commodities Marxism Fordism Power relations Cultural studies Contestation Sixties Sixty-eight Seventies Peace of trade union Workers' struggle Proposals Disputes Consciousness Legislation Parcel duties Master lines Patronage Professions Training Control Strategy Workers Militants Debate Political sciences Claims Performance Corporate cooking Departments Technical Committees Paritetics, Personal Relationships Labor Privileges Employees Capital Communism Out of Print Books Libri Vintage Fuori catalogo
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