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Heller Ágnes; Boella L. (cur.); Vestrucci A. (cur.); Zancan C. (cur.)
Un'etica della personalità
br. "Un'etica della personalità" costituisce il volume conclusivo - dopo "Etica generale" e "Filosofia morale" - della trilogia "Una teoria della morale", con la quale Ágnes Heller ha compiuto il suo "quasi-sistema" filosofico. Il libro si apre con l'analisi dell'etica della personalità di Nietzsche, trattata in "Genealogia della morale" e messa in rapporto con il "Parsifal" di Wagner, di cui viene proposta una nuova lettura. Seguono tre dialoghi in cui due giovani filosofi immaginari, Joachim e Lawrence, discutono da diversi punti di vista e confrontandosi con una misteriosa figura femminile, Vera, la possibilità di un'etica della personalità. Il libro si chiude con alcune lettere scambiate tra Sophie Meller, la nonna di Ágnes Heller considerata una figura esemplare, e la nipote Fifi (Heller giovane). Una scrittura filosofica che usa differenti stili, anche letterari, corrisponde a un'etica che si ispira esplicitamente più a Shakespeare, a Goethe e a persone reali che a "teorie". L'etica della personalità s'incarna infatti in donne e uomini concreti, con i loro dubbi, le imperfezioni, gli amori e le amicizie e soprattutto la scelta di vivere una vita buona.
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Roni Riccardo
Il flusso interculturale. Pragmatismo etico e peso della storia nella filosofia emergente
br. Una delle principali esigenze della filosofia interculturale consiste nel ridiscutere le fonti e le tradizioni, opere e autori anche classici. Il padre del pragmatismo William James scrisse che la vera partita dell'umanità si gioca tutta all'interno di un grande flusso di esperienze finite che tuttavia poggiano sul niente. Se ci immergiamo in questo flusso che ancora persiste ostinatamente nel seguire la propria avventura, è possibile aprire i confini della storia della filosofia sia verso alcuni suoi momenti dimenticati, sia verso il dibattito contemporaneo sull'interculturalità. Sulla base di questi assunti, attraverso una ricca costellazione di autori anche inediti, in questo libro difendiamo la libertà di decidersi in prima persona fuori dagli spazi globalizzati della «società signorile di massa», in modo da allargare l'immaginazione democratica fino a toccare il "totalmente altro". Questa strategia etica dovrebbe poter consentire alle nuove generazioni di organizzare, forse in forma "oltreumana" e in un tempo non così lontano, la vita del pianeta.
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Marrone P. (cur.)
Soggetto, identità, alterità. Vol. 2
br. Otto ricerche nate da seminari universitari su soggetto, identità alterità a cura di P. Marrone. Pierpaolo Marrone, "Introduzione"; Luigi Francesco Clemente, "Affetti personali. Rileggendo 'Dall'esistenza all'esistente' di Emanuel Lévinas"; Marco Cossutta, "La difesa dell'alterità. Possibili lineamenti di un diritto anarchico a partire da Errico Malatesta e la questione criminale"; Renato Cristin, "Circolarità. L'esperienza della comprensione in Gadamer"; Riccardo Fanciullacci, "La tentazione della malafede. Responsabilità e manovre diversive secondo J.P. Sartre"; Pierpaolo Marrone, "Soggetto morale e punto di vista generale in Hume"; Ferdinando G. Menga, "Ospitare il conflitto. Lo spazio della democrazia alla prova dell'alterità radicale; Francesco Saccardi, "Trascendentalità e pensiero. Note sulla noeticità dell'essere in Maritain, Rosmini e Bontadini"; Paolo Vignola, "Disorientarsi nel pensiero. Linee geofilosofiche oltre il soggetto coloniale.
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Nancy Jean-Luc; Nodari F. (cur.)
Cosa resta della gratuità?
br. Che spazio può esserci per la gratuità se a prevalere oggi è l'ethos dell'efficienza? La strada che Nancy ci invita a percorrere consiste nell'andare alla radice di ciò che si deve intendere per "riconoscimento del debito". Un inedito di Nancy che riflette sul concetto di dono, di libertà e sul legame mai scontato che si instaura tra debitore e creditore.
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Nagel Thomas; Veca S. (cur.)
Lo sguardo da nessun luogo
br. Lo sguardo da nessun luogo è il lavoro di maggiore ambizione fondativa nella riflessione di Nagel, dove cruciali interrogativi etici emergono a partire da una discussione sullo statuto della soggettività. Numerosi problemi di condotta e valutazione derivano infatti dalla tensione fra le pretese di un punto di vista impersonale e oggettivo (esterno) che possiamo adottare su noi e sul mondo, e le pretese di un punto di vista personale e soggettivo (interno). Questa apparente aporia si profila nelle pagine di Nagel come una dualità epistemica inderogabile, alla cui luce l'autore riesamina i temi tradizionali della libertà, del valore, dell'azione giusta e della vita buona.
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Addario Nicolò
La fine della morale. Genealogia, forme storiche e criticità dell'autodescrizione della società moderna
br. Perché una società che si vuole morale si scopre invece immorale, come rivelano i diffusi e ripetuti scandali di corruzione? È una questione che riguarda essenzialmente le singole coscienze o è principalmente una conseguenza della società stessa e del suo modo d'essere e di funzionare? L'economia, il potere politico, la scienza, l'educazione in che senso possono essere morali o immorali una volta che siano esercitati all'interno della legalità? E ancora, cos'è propriamente la morale sul piano storico-sociale? Perché, solo nella società moderna la morale diventa perfettamente simmetrica, vale cioè in egual misura per chi giudica e per chi è giudicato, mentre così non era nell'antichità e nelle società tradizionali della vecchia Europa? Queste sono alcune delle domande che questo libro si pone e a cui prova a dare una risposta tramite una particolare interpretazione sociologica della storia dell'Europa occidentale e del suo pensiero etico a partire dal XVII secolo.
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Scolari Paolo
Nietzsche. Tracce morali
br. Corpo, dolore, fraternità e responsabilità rappresentano per Nietzsche i luoghi di una crisi morale della civiltà occidentale. Mentre rivendica la concretezza del corpo nei confronti dei suoi dispregiatori, di questo stesso corpo Nietzsche recupera la ragione intrinseca. Ragione a sua volta inconcepibile e bugiarda senza incarnazione, etica compresa. Gli sguardi nietzscheani sul dolore denunciano, sullo sfondo pubblico della città degli uomini, tutta l'ipocrisia di logiche onnicomprensive e giustificazioni del male, per suggerire al pensiero un cammino di conversione in ascolto della sofferenza. Stessa cosa per fraternità e responsabilità, da sempre coacervo di spinte sociali e umanitarie, e per Nietzsche di altrettante menzogne. Nietzsche si scaglia contro i miti del sentimento fraterno e decostruisce le maschere morali della responsabilità. Ma al tempo stesso, tra pesanti accuse e sospetti genealogici, riabilita ciò che demolisce, replicando con una fraternità elitaria e una responsabilità per uomini superiori. Un Nietzsche che, pur fuggendo dall'epoca e ficcandosi da solo in vicoli ciechi, sembra tenere in vita, fra le stesse righe delle sue polemiche, fraternità e responsabilità. E così le rimette in gioco, per possibili ripartenze etiche.
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Ghilardi Giampaolo
Etica dell'agire scientifico e tecnologico
br. "Tu cosa preferisci? Un medico che ti tenga la mano mentre muori o un medico che ti ignori mentre migliori?! Certo che sarebbe davvero terribile un medico che ti ignora mentre muori!". Con questa frase Hugh Laurie, l'attore inglese che impersonava il Dottor House nell'omonima e fortunata serie televisiva, catturava perfettamente l'idea un po' cinica ma efficace dello scienziato oggettivo e anaffettivo. Quando cioè il camice bianco è vestito come corazza contro gli "inquinanti soggettivi". In questa "matrice House" però manca una casella, quella del "medico che ti tiene la mano mentre migliori": lo scienziato buono, non semplicemente il buono scienziato. Si può dire di più, spiegando quale relazione vi sia tra la bontà professionale, l'essere cioè capaci di produrre conoscenza affidabile, e la bontà morale, l'essere buoni in senso generale. Seguendo da vicino la prassi scientifica come si realizza nei laboratori, si valutano i modelli di interazione tra scienza ed etica: la morale della conoscenza.
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Marzocca Ottavio
Foucault ingovernabile. Dal «bios» all'«ethos»
br. Nelle letture recenti del pensiero di Foucault, a torto o a ragione, si è insistito molto sulla biopolitica. Il che ha offuscato l'importanza della genealogia detta governamentalità che è la cornice in cui il filosofo francese colloca la stessa biopolitica. In questa cornice egli pone anche la sua analisi di liberalismo e neoliberalismo, che consente fra l'altro di mettere a fuoco il controverso rapporto di queste forme di governo con la democrazia. La governamentalità inoltre interagisce con i temi della cura di sé e del coraggio della verità che si impongono nelle ultime ricerche di Foucault. In questa interazione il primo tema si apre a possibili declinazioni in termini di 'auto-governo dell'ethos' come cura del mondo; il secondo invece rivela forti potenzialità critiche verso le forme neoliberali della libertà. Da questa angolatura il neoliberalismo può essere posto in discussione per i suoi effetti problematici sull'ethos sociale prevalente inteso sia come modo di rapportarsi al potere sia come modo di abitare il mondo.
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Rella Franco
Figure del male
br. Dostoevskij ha detto che mai la ragione è stata in grado di distinguere il bene dal male. Di fronte all'indiscernibilità del male, al suo carattere misterioso e imperscrutabile, ci si deve interrogare sulle figure in cui esso si mostra: in cui esso diventa visibile, se non comprensibile. È necessario interrogare queste figure, chiederci se le immagini del male e della sofferenza, che incontriamo già nel mito e nella tragedia antica, siano le stesse immagini che si presentano a noi oggi, davanti ai nostri occhi. Chiederci se la morte rappresentata da Giovanni Bellini sia la stessa delle terribili immagini di morte che scivolano lungo i canali di internet. Se c'è rapporto tra Satana che siede tra i figli di Dio nel Libro di Giobbe e Satana che patina del disgusto della tristezza la nostra lingua quando affondiamo in quella malinconia che è più aspra della disperazione. E infine se c'è un rapporto tra tutto il male che si è sedimentato nei secoli nel mondo e il Male di Auschwitz.
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Chitussi Barbara
Lo spettacolo di sé. Filosofia della doppia personalità
br. Nella seconda metà dell'Ottocento vengono registrati straordinari casi di "sdoppiamento della personalità": dopo un breve sonno, le pazienti di Azam, Galicier, Janet si risvegliano con un carattere, un modo di fare, dei ricordi e persino un nome completamente diversi. Più vivaci e felici di quanto non fossero nella loro prima esistenza, queste "altre" animano delle biografie romanzesche e avventurose, insieme reali e immaginarie, vivono fra noi e in epoche e mondi lontani, sono attrici e spettatrici delle proprie messe in scena. Agli psicologi, ai filosofi e agli scrittori che decretano i successi di una patologia singolare, la personalità appare intanto sotto un aspetto inedito ma anche molto antico, cioè come una maschera o un personaggio. Ricostruendo un momento saliente della storia del soggetto moderno, Barbara Chitussi restituisce al paradigma della personalità-maschera la sua urgente attualità e vi scopre la chiave di un'etica, una modalità della conoscenza di sé.
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Latini M. (cur.); Storace E. S. (cur.)
Auschwitz dopo Auschwitz. Politica e poetica di fronte alla Shoah
br. Tra divieto e provocazione si muove il famoso verdetto di Theodor Wiesengrund Adorno del 1949 per il quale "scrivere poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie". Il volume raccoglie testi di diversi studiosi che si sono confrontati (direttamente o indirettamente con la controversa sentenza adorniana, analizzandola in una prospettiva interdisciplinare attraverso le lenti di filosofi, scrittori, poeti, intellettuali, in un passo incrociato tra il poetico e il politico. Si possono quindi analizzare e confrontare le risposte al verdetto di Adorno da parte di autori come Jean Amery, Günther Anders, Hannah Arendt, Paul Celan, Günter Grass, Victor Klemperer e Primo Levi, misurando così anche la portata delta frase lapidaria nel tentativo di leggere Auschwitz dopo Auschwitz. A coronare il volume un breve scritto di Günther Anders, dal titolo Nach Auschwitz ("Dopo" Auschwitz, ma anche "Secondo" Auschwitz, 1982), che testimonia la sua tarda replica ad Adorno. Testi di: Raut Calzoni, Matteo Cavalieri, Francesco Ferrari, Micaela Latini, Stefano Marino, Fausto Pellecchia, Francesca Romana Recchia Luciani, Erasmo Silvio Storace, Alberto Tommasi.
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Zhok Andrea
L'etica del metodo. Saggio su Ludwig Wittgenstein
brossura
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Spinoza Baruch; Fadini U. (cur.)
Corpi e libertà. Carne/corpo nei processi di trasformazione sociale
ill. 'Corpi e libertà. Trasformazioni antropologiche del presente' si apre con l'epistola LVIII di Baruch Spinoza. Il significato del concetto spinoziano di libertà come processo attivo viene ampiamente analizzato attraverso saggi di diversi autori.
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Zaltieri Cristina
Felicità e bene comune. Etica e politica nel tardo Novecento
br. Quale senso può assumere, nel secolo della decomposizione della soggettività, la questione dell'eudaimonia, ossia del progetto di felicità come piena realizzazione del sé, che ha caratterizzato l'etica fin dalle sue origini greche? Nel persistere di violazioni continue dei diritti elementari di tante donne e tanti uomini, è un gesto di tracotanza del pensiero porre ancora la domanda di felicità al cuore dell'etica? Oppure, senza domanda di eudaimonia, cosa permane dell'etica? Il libro si propone di condurre il lettore lungo i percorsi più significativi che tali domande hanno aperto alla filosofia etica e politica nel secolo scorso e di indicare quali questioni sono ancora attuali e destinate ad alimentare il dibattito del XXI secolo.
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Bonito Oliva R. (cur.); Trucchio A. (cur.)
Paura e immaginazione
br. I termini paura e immaginazione evocano temi di grande attualità, pensarli insieme richiama la funzione terapeutica e creatrice dell'immaginazione rispetto all'impatto emotivo della paura. Se la paura è l'innegabile sfondo emotivo che accompagna l'esistenza umana consapevole della caducità e del pericolo di una vita a termine, l'immaginazione, muovendosi in direzione di immagini di catastrofe o di salvezza, può declinarla con la speranza o con la rassegnazione, individuando modi di investimento che, decontestualizzando e deinvestendo la carica emotiva, allegeriscono il peso della realtà. Le diverse visioni del mondo sono altrettanti ordini di dislocazione possibile degli affetti umani. I saggi presenti in questo volume focalizzano le infinite sfumature della paura attraverso la trama continua delle storie attraverso le quali l'uomo si è rappresentato, raccontato, legittimato nel suo essere-nel-mondo ed essere-con-altri.
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Meazza Carmelo
Sulla soglia etica del pulchrum. Materiali per le variazioni sull'attualismo
brossura
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Accarino Bruno
Le frontiere del senso. Da Kant a Weber: male radicale e razionalità moderna
br. Nella linea interpretativa proposta da Accarino, la riflessione sul male, quando viene affrontata con gli strumenti forniti da due autori come Kant e Weber, mostra di poter uscire da un ambito esclusivamente teologico: essa fornisce indicazioni rilevanti su un arco di temi che va dal potere alla giustizia, dalla politica all'amore. Ad accomunare due pensatori così lontani e diversi come Kant e Weber non è il punto di partenza, ma il punto di arrivo: il male, anche quando è ineluttabile catastrofe naturale, spinge gli uomini a interrogarsi sulle frontiere del senso. Il male, pur sempre "mysterium", cessa allora di essere un tema di meditazione per pochi e diventa un terreno di lotta e di confronto per tutti.
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Chimirri Giovanni
Trattato filosofico sulla libertà. Etica della persona e teoria dell'agire
brossura Un "trattato" su uno dei temi fondamentali della filosofia: la "libertà", analizzata in modo sistematico e in prospettiva etico-antropologica, pur non mancando considerazioni di carattere psicologico, teologico e giuridico. Concepita la libertà come "essenza della coscienza spirituale" e come "autodeterminazione razionale del volere", vengono analizzate le classiche questioni dell'arbitrio e del valore, dei condizionamenti e della responsabilità, del bene e del male, del rapporto fra intenzione e azione. Domina l'intero svolgimento il connubio verità/libertà, sia in riferimento alla concretezza della persona, e sia in riferimento all'Assoluto come orizzonte fondante l'umana esistenza.
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Fronzi Giacomo
Etica ed estetica della relazione
br. Il mondo contemporaneo sembra orientato verso gli estremi, verso l'assenza di limiti e di vincoli, verso la restaurazione di una ragione assolutistica (scientifica, teorica o politica), verso un orizzonte di autoannientamento. Per cercare di muoversi in senso opposto si è scelto di riflettere sulla relazione, intesa come dialogo tra i saperi e come modalità d'esistenza (intersoggettività responsabile), ma anche come apertura all'altro e alla non-identità. Con un approccio ancora di tipo relazionale si è guardato anche all'esperienza estetica, tanto rispetto alla produzione dell'opera d'arte quanto alla sua ricezione. Alla crisi planetaria (non solo economo-finanziaria) che ci ha investiti non possiamo rispondere con l'isolamento, la paura e la diffidenza, ma con una rinnovata e responsabile apertura all'altro, riscoprendo le "ragioni della relazione". Esplorare i sentieri rischiosi, oscuri e incerti della relazione, nelle sue varie forme, sembra offrire all'uomo d'oggi un'interessante possibilità per accedere ad una dimensione realmente aperta e comunitaria.
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Rossetti Giovanni
Le radici estetiche dell'etica in Gregory Bateson
brossura
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Ferraro Giuseppe
La declusione della libertà. Per una cittadinanza senza nazione
brossura Siamo alla fine degli Stati nazionali chiusi in un confine territoriale. All'economia dell'accumulazione capitalistica si è sostituita quella dell'inclusione del capitale umano. La libertà come la cittadinanza è ridotta a reddito d'inclusione. Il povero è "pericoloso", "disperato", fuori dal cerchio sociale. Il povero è sempre solo. Deve essere incluso o recluso o escluso. Non ci sono più le classi sociali rappresentate dai partiti. Quando ci si libera di un passato prossimo si rischia di ritornare al passato remoto in cerca di un'identità smarrita. Il bisogno di sentirsi popolo di nazione conduce al populismo dell'inclusione. Fuori è l'escluso, il clandestino, fuori è il pericolo, l'estraneo, l'inconcludente, non certificato, non masterizzato, non formattato. L'inclusione comporta l'esclusione e la reclusione. Come si può includere chi è recluso dentro l'inclusione? E come includere chi è escluso, sull'orlo della povertà, del niente? La società è lasciata al volontariato del "terzo settore", come il "terzo stato" che diede inizio ai diritti universali del mondo della vita. Nessuno è libero da solo, la libertà è fatta di legami. Il grado di libertà per ognuno si misura dalla qualità dei propri legami personali. Ci sono quelli che soffocano e imprigionano, ci sono quelli che invece lasciano liberi di respirare la gioia. Anche la libertà di un Paese si misura dalla qualità dei suoi legami sociali. La libertà è "declusiva", chi è libero è "declusore", ha le chiavi di ogni incontro, apre, allarga il cerchio del proprio cammino senza perdere il centro del raggio della vita in un dialogo corale.
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Caltagirone Calogero
Per un'etica del pensare. Jürgen Habermas e il progetto di una ragione critica pubblica
br. Lo studio parte dalla constatazione che il tema della "ragione critica" è il motore di tutto lo sviluppo diacronico (svolta comunicativa prima e pragmatica poi) e sincronico (etica, filosofia politica e diritto) della filosofia di Habermas. Attraverso l'analisi della variegata e complessa produzione habermasiana, che investe diverse competenze disciplinari, le riflessioni articolate nel testo si concentrano sulla ricostruzione e rimodulazione delle principali tappe del pensiero del filosofo tedesco. L'intento è ritrovare, nello sviluppo e nel continuo rimodularsi della riflessione di Habermas, il valore della proposta di una "ragione critica pubblica", in grado di configurare un'"etica del pensare", capace di dare senso al con-vivere umano plurale all'interno di comunità partecipative e solidali, tutte ancora da coniugare e declinare nel prossimo futuro.
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De Caro M. (cur.)
La logica della libertà
br. Cos'è la libertà del volere e dell'agire? In quali condizioni essa è possibile - se è possibile - e come può conciliarsi con la legalità del mondo naturale? Gli esseri umani sono liberi? Quale nesso intercorre tra libertà e responsabilità morale? Sono queste alcune delle domande attorno alle quali ruota, da secoli, la discussione sul libero arbitrio o, come spesso si preferisce dire oggi, sulla "libertà metafisica". Questo libro, introdotto da un ampio saggio e da un'introduzione di Mario De Caro, raccoglie alcuni tra i più significativi contributi offerti a questo dibattito dalla filosofia anglosassone contemporanea: da Alfred J. Ayer a Peter F. Strawson, da Harry Frankfurt a Peter van Inwagen.
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Addario Nicolò
La fine della morale. Genealogia, forme storiche e criticità dell'autodescrizione della società moderna. Vol. 2
br. In questo volume 2 il libro chiarisce le ragioni strutturali per cui la società moderna avanzata genera il paradosso di una morale al tempo stesso inflazionata e deflazionata: per un verso, tramite i mass-media (fortemente propensi a enfatizzare ogni caso di scandalo), inflaziona la comunicazione pubblica di discorsi morali; per l'altro, a causa della "superiore amoralità" dei suoi sistemi di funzione, dà luogo a un effetto contrario di deflazione morale. L'economia, il diritto, l'arte, la scienza operano infatti esclusivamente in base a criteri propri (profitto/perdita; ragione/torto; bello/brutto; vero/falso), i quali sono indifferenti alla morale poiché sono primariamente indirizzati alla rispettiva funzione. Così, mentre da un lato la società funziona in chiave amorale, dall'altro lato si crea la percezione di un'immoralità crescente. La politica può sfruttare opportunisticamente il lato inflazionato di questo paradosso, ma ne resta poi vittima. Anch'essa, infatti, opera necessariamente tramite un criterio funzionale (potere/non-potere) e inoltre, se i sistemi di funzione fossero costretti a operare con criteri morali, cadrebbero in una crisi irreversibile.
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Maraini Dacia; Fedi B. (cur.); Corsini M. (cur.)
L'errore antropocentrico. Uomo-natura-altri viventi. Con un'intervista a Dacia Maraini
br. Eretto a padrone e signore di tutti gli altri viventi, l'uomo considera oggi gli animali non umani quali oggetti a propria disposizione, nella più barbara ottica specista e antropocentrica. Ma quale humus culturale ha determinato l'orrore in cui le specie non umane sono costrette a vivere? Qual è la reale condizione che sono costrette a subire? Ed è davvero immodificabile? Attraverso il confronto tra specialisti, diversi per formazione e impostazione, questa raccolta vuole essere un proficuo contributo rivolto sia al mondo della scuola e dell'università, sia a tutti coloro che ritengono inaccettabile questo stato di cose, e intende problematizzare il rapporto uomo-animali non umani, fornendo elementi di riflessione che possano indurre a ridimensionare la follia antropocentrica.
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Casavola Francesco Paolo; Chieffi L. (cur.); Lucrezi F. (cur.)
De dignitate hominis. Scritti di bioetica
br. Una riflessione a 360 gradi sulle frontiere del dibattito bioetico contemporaneo, tra filosofia, diritto, storia e scienza. Una "messa a punto" dei traguardi raggiunti e dei molti ancora lontani, una inquieta ricerca sulla peculiare posizione e responsabilità dell'uomo nel creato, e sulla possibile definizione e difesa della dignità dell'uomo.
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Braidotti Rosi
Materialismo radicale. Itinerari etici per cyborg e cattive ragazze
br. Nel bel mezzo del clamore tecno-politico e della paranoia securitaria è ancora possibile immaginare pratiche e teorie politiche affermative? Che strumenti abbiamo per non consegnarci al nichilismo, per non arrenderci all'egoismo, per non chiuderci in noi stessi rifiutando l'altro? La filosofa Rosi Braidotti, tra le maggiori studiose di postumanesimo e soggettività, getta le basi per un'etica affermativa, che opponga al diffuso senso di precarietà e di nichilismo una visione attiva e alternativa, che passi per il corpo e per la resistenza. Braidotti mostra come l'etica affermativa sia alla base di alcuni movimenti di matrice neofemminista. Sono infatti proprio le "cattive ragazze" - dalle Riot Grrrls alle Pussy Riot, passando per le cyborgeco-femministe e le attiviste antirazziste e antispeciste - a farsi ispiratrici di modelli di soggettività alternativi a quelli costruiti sull'isolamento.
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Heller Ágnes; Boella L. (cur.); Vigorelli A. (cur.)
Morale e rivoluzione. Il mio percorso nel Novecento
brossura Questo libro-intervista ad Ágnes Heller è un'opera cruciale perché per la prima volta un intellettuale socialista dell'Est europeo ripercorre le tappe della propria maturazione culturale e politica, esplicitandone i nessi con gli avvenimenti e le svolte fondamentali della storia di quei Paesi - il 1953, il 1956, il 1968, gli anni Settanta. Ne risulta un documento umano di estrema vivezza e una testimonianza intellettuale di grande attualità. Ma questa intervista alla Heller è molto di più. Contiene una serie di considerazioni e di valutazioni teoriche che rappresentano un intervento nel nostro dibattito, nei nostri problemi. Dall'eurocomunismo a una "nuova morale", dalla "crisi del marxismo" al pluralismo, la celebre e apprezzatissima "teorica dei bisogni" interviene nel dibattito su democrazia e socialismo, illuminando il rapporto tra morale e rivoluzione.
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Amato Andrea
Il Dio legislatore, il Dio educatore. Considerazioni dissonanti sull'etica del Vecchio e Nuovo Testamento
br. Se il Dio del Vecchio Testamento lo si può definire "legislatore", in quanto stabilisce un patto con l'uomo e da questo patto fa discendere leggi formalizzate, particolareggiate, il Dio del Nuovo Testamento, invece, lo si può chiamare "educatore", perché non ci detta comandamenti scritti sulle tavole, bensì ci trasmette il suo ammaestramento tramite Cristo e lo imprime nella nostra coscienza. Queste due diverse interpretazioni della figura divina portano con sé un differente modo di intendere: la colpa dell'uomo, il senso del suo pentimento, la possibilità di riscatto. Tutto scaturisce da due distinte letture della natura dell'uomo. Entrambe le visioni di Dio, quella vetero e quella neotestamentaria, però, rapportano l'uomo a Dio in modo tale da far cogliere la nostra finitudine e in modo da far avvertire dentro di noi "la disperazione", per dirla con Kierkegaard, che anima il nostro tentativo di tornare a Lui. L'uomo moderno è ancora capace di tollerare un peso di tale portata? A questo punto, la riflessione si indirizza verso di noi, uomini del nostro tempo. Con acclusi due saggi sul linguaggio e su alcuni principi pedagogici fondamentali.
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Zilletti Lorenzo
Il potere dei piu buoni e altre sconvenienze
brossura Un libro che riesce a unire la serietà delle questioni trattate con la leggerezza della critica caustica e disillusa. Una scrittura in cui si innestano un'allergia endemica al potere, il coraggio dell'imprudenza e una sottile ironia. Il volume si compone di tre parti. Nella prima si raccontano due incontri fatali, di quelli capaci di cambiare una vita: Italo Mereu e Massimo Nobili, fondamenta di un allenamento al dissenso e al dubbio. La seconda si affida a un pungente divertimento per smascherare le ipocrisie e gli inganni con cui, oramai senza più pudore, si celebra il sacrificio della libertà: una parodia precisa e feroce abbozza quindi un nuovo dizionario di termini giuridici; sfida l'idiozia della casa di vetro a ogni costo; emula argomentazioni farisaiche, da zelo forcaiolo. Nella terza parte, infine, il punto di vista dell'autore corre come un dardo verso il bersaglio: gli Imperia dei legibus soluti, così cari ai fautori della nuova legalità e del diritto inventato con le sentenze.
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Bucelli Valter
Questione di valori. Punti di vista su scelte e valutazioni
br. Questo libro nasce dall'esigenza di fornire ai lettori gli strumenti filosofici per conoscere i motivi delle scelte, gli aspetti generali delle valutazioni e dei giudizi di valore. Vengono presi in considerazione i diversi tipi di valore e i loro rapporti, con particolare riferimento ai contrasti fra valori e fra scale di valori. Ciò dovrebbe permettere di comprendere maggiormente i punti di vista altrui e le discordanze valutative. Non sempre si può giungere a un accordo, ma è importante capire le motivazioni e i punti di vista dell'altro per ottenere un confronto di opinioni risoluto e autentico.
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Nerhot Patrick
La «fine» e il «finito»: filosofia profana e «fine di vita»
brossura Una "dignità" profana non può che significare la realizzazione della libertà che una filosofia profana ha creato, quest'indeterminazione metafisica, un infinito metafisico che apre alle infinite possibilità dei campi storici dei possibili. Questa libertà profana è la cultura per eccellenza del rispetto dell'altro, un "altro" radicalmente indefinito, che questa cultura della libertà obbliga a costruire storicamente come un'uguaglianza totale. Un "diritto di morire" ne è l'espressione più perfetta, la concezione etica più alta. La libertà viene affermata e nel rispetto dell'uguaglianza tra chi chiede di morire e chi si trova nella situazione di poter aiutare a realizzare tale implorazione. Ma questo "diritto" non è un obbligo, è una possibilità come la cultura profana definisce giuridicamente questo termine, cioè un "diritto". Questa "possibilità" si accompagna con indicazioni giuridiche alla quale danno storicamente tutto il suo senso, ad esempio l'illegittimità di comportamenti simili agli "accanimenti terapeutici" o invece l'incoraggiare "cure palliative". Prima di tutto, però, questa "possibilità" apre a una ricomposizione della relazione tradizionalmente gerarchica, "paternalista", tra un medico e i suoi pazienti, a una cultura dell'uguaglianza che significa rispetto dell'altro e l'etica della dignità. I medici sono chiamati ad affrontare questa vera rivoluzione culturale (comma 3, art. 1, legge 219/2017), il loro sapere non può ovviamente diventare il sapere dei pazienti, ciò che implica una relazione, sotto questo aspetto, ovviamente gerarchizzata. Questo squilibrio, tuttavia, non può significare né giustificare un potere gerarchico, ma al contrario un'uguaglianza etica, la dignità dei pazienti che incita, in queste tragiche situazioni, medici e pazienti a trovare insieme, in un mutuo rispetto, la trascendenza storica alla quale la libertà-immanenza profana ci invita.
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Ghisleri Luca
Verità, simbolo, libertà. Studi sul pensiero di Luigi Pareyson
br. Il pensiero di Luigi Pareyson è costituito da una riflessione costante e radicale intorno alle nozioni di verità e di libertà e al rapporto essenziale che le unisce. La verità è da lui intesa ontologicamente come origine trascendente e sorgente inesauribile che l'uomo, nella sua costitutiva libertà, è chiamato ad accogliere - potendola rifiutare - nell'interpretazione creativa e nella testimonianza fedele. La concezione originaria e insieme concreta di tali nozioni - il cui nesso problematico e paradossale si struttura e si attua alla luce della relazione simbolica - è indagata negli studi del presente volume da diversi punti di vista (in riferimento, tra l'altro, ai temi della responsabilità, della comunità e del male e, più in generale, in rapporto al testo biblico e ad un'ontologia ermeneutica di matrice analogica e dialettica) che ne fanno emergere in modo organico la rilevanza esistenziale e il vigore speculativo e che insieme possono offrire istruttivi strumenti teorici per la comprensione attiva e critica del nostro tempo.
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De Caro Luigi A.
Homo homini unctor. I paradossi del lockdown
brossura Durante i lunghi mesi di sofferenza del cosiddetto lockdown, mosso dalla volontà di superare il senso di scissione, Luigi A. De Caro ha composto di getto questo saggio. Con argomentazioni stringenti ma aperte al dibattito, Homo homini unctor pone in questione la ratio del confinamento in casa: non si vieta direttamente il contatto ravvicinato con altri, ma si decide di tagliare alla radice la possibilità di contagio, criminalizzando addirittura chi esce. È l'imposizione, arbitraria, di un nuovo ordinamento sociale ove l'uomo viene ridotto a untore per l'altro uomo.
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Grion Luca
Chi ha paura del postumano? Vademecum dell'uomo 2.0
br. Questo libro offre un contributo alla riflessione sulle implicazioni della tecnica per la vita dell'essere umano, in un tempo nel quale la tecnica è motivo di fervente entusiasmo e di crescenti timori. Vuole aiutare a comprendere le ragioni di chi sostiene che l'impetuosa accelerazione del progresso tecnico-scientifico potrà dischiudere una nuova era, nella quale sarà possibile prendere congedo dai limiti e dalle vulnerabilità che caratterizzano l'umanità così come conosciuta finora e edificarne una nuova e migliore. È questo l'obiettivo del movimento postumanista, un arcipelago variegato di sigle e di autori accomunati dalla fiducia nel valore emancipatore della tecnica e nella possibilità, grazie a essa, di costruire una nuova umanità.
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Volpe Alessandro
Le ragioni dell'Europa. Habermas e il progetto d'integrazione tra etica e politica
brossura L'Europa, come la modernità, è un progetto incompiuto. È questa la diagnosi di Jürgen Habermas, uno degli intellettuali più in vista del vecchio continente e nel dibattito sulla sua unità politica. Questo libro ripercorre l'evoluzione delle prese di posizione del pensatore tedesco sull'Europa, dagli anni Ottanta del Novecento ai giorni nostri, in costante confronto con la sua più ampia prospettiva teorica e, inevitabilmente, con le tappe più salienti dell'integrazione europea.
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Aportone A. (cur.)
Pensare la sostenibilità. Prospettive kantiane e postkantiane
br. La "filosofia pratica" di Kant offre un punto di vista positivo sulla difficoltà anzitutto concettuale di perseguire una prospettiva di sviluppo globale sostenibile senza poter presupporre, almeno così sembra, un orizzonte di generale condivisione dei principi e degli scopi dell'agire. Essa propone un'elaborazione del legame sistematico tra l'universalità dei principi morali e la specificità delle scelte concrete, tra l'assoluta autonomia della ragione e una ricerca condizionata della felicità nel rispetto per la legge morale, che è stata poi diversamente declinata da altri pensatori. Qui sono considerati in particolare Hegel, Ricoeur e Schapp. In generale, i contributi raccolti nel volume indicano che la tradizione filosofica ha qualcosa di significativo da offrire ai dibattiti odierni sulla sostenibilità e che quest'ultima è una metodologia per avverare la ragione e l'umanità.
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Pierosara Silvia
Autonomia in relazione. Attraverso l'etica contemporanea
br. Il libro propone un ripensamento dell'autonomia morale in chiave relazionale e decentrata e nell'orizzonte di una soggettività chiamata a interpretarsi in senso non proprietario né possessivo. Il testo si sviluppa in tre capitoli. Nel primo, attraverso un esame di alcuni dizionari e di alcune storie di questo concetto, si ricostruisce la genesi del concetto di "autonomia" e il suo "ingresso" in ambito morale. Nel secondo capitolo, si rilegge il concetto di autonomia oltre le alternative entro cui è tradizionalmente relegato (autonomia/eteronomia; deontologia/ teleologia; analitica/dialettica; materiale/ formale). Emerge così che l'autonomia non può considerarsi una capacità innata, una competenza indipendente dal contesto, vuota e formale, ma è piuttosto assimilabile a una virtù, un esercizio. La storicità dell'autonomia, nel terzo capitolo, coincide infine con ciò che la lega da sempre alla responsabilità e si modula attraverso un dialogo fra tre possibili "rifigurazioni": l'autonomia relazionale; l'autonomia decentrata; un'apertura finale verso l'autonomia narrativa. Essere autonomi non significherebbe quindi più essere "padroni", ma forse essere "autori".
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Berque Augustin; Maggioli M. (cur.); Tanca M. (cur.)
Essere umani sulla terra. Principi di etica dell'ecumene
br. La Terra non rappresenta solo l'ambiente indispensabile alla nostra vita biologica, come lo è per tutte le specie viventi della biosfera. In quanto ecumene la Terra costituisce anche la condizione che ci permette di essere umani. Senza ecumene, saremmo come gli altri animali. Una delle caratteristiche proprie dell'umano è di essere etico; di possedere cioè il senso del bene e del male, e di poter determinare la propria condotta a partire da questa distinzione, avere dunque la coscienza di un dovere. Essere etico, essere umano, significa poter scegliere coscientemente. L'obiettivo di questo libro è di esaminare questa relazione etica per cercare di comprenderne i principi.
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Fuller Lon Luvois; Porciello A. (cur.)
A cosa serve il diritto? Due scritti
br. Questa collana ospita brevi testi filosofici di diritto, morale e politica scritti da autori classici. Diretta da Marina Lalatta Costerbosa e Andrea Porciello, "Elephas" nasce dal convincimento che il sapere critico non possa crescere se non nella condivisione, nel confronto, nella trasmissione delle idee. Per questo fine, insieme alla discussione pubblica, è irrinunciabile la memoria collettiva che ne assicuri lo sfondo e le condizioni di attuazione. "Elephas" suggerisce questo desiderio di ricordare, di ripensare a pagine che per il caso, le vicissitudini, le mode, talvolta rimangono nell'ombra.
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Porcheddu Federica
Ripensare il terzo a partire da Levinas. Trascendenza e reciprocità
br. Questa ricerca nasce dalla esigenza di ricostruire la struttura teorica del "terzo" a partire da Levinas, per riformulare le questioni etiche che la "mediazione" pone alla riflessione filosofica. Riflessione che nel corso del Novecento si è particolarmente orientata a delucidare l'intreccio fra soggettività e alterità al fine di elaborare un'etica della reciprocità. Il "terzo" come vero snodo teorico volto a meglio decifrare la fisionomia di un'etica aperta e plurale.
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Scaramuzza Gabriele
Scelte
br. Non è detto che le scelte avvengano sempre e solo tra termini esclusivi l'uno dell'altro; si danno anche opzioni tra dimensioni che possono conciliarsi. Liliana Segre, in senso diverso Antonia Pozzi, taluni tra quanti ho riunito sotto il titolo di "Cristianesimo profetico" si sono trovati di fronte ad aut aut che mettono in gioco decisioni che impegnano valori "ultimi", morali, etico-politici, esistenziali: senso e non senso, empatia ed estraneità, coinvolgimento e indifferenza, qualità del vivere e del morire. Possono per converso, e talvolta devono, fecondarsi a vicenda doti umane e abilità tecniche, professionalità ed empatia, bello e non bello, musica e filosofia, meditare e agire. Quali si ritrovano nei capitoli dedicati a eventi estetici e artistici. Somiglianze delle scelte: un ossimoro che è falso.
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Calogero Guido; Brancacci A. (cur.)
Logica ed etica nel pensiero antico
br. Il parallelismo che nella visione di Calogero si dà tra storia della logica e storia dell'etica costituisce il motivo teorico soggiacente ai dieci saggi raccolti in questo volume, la prima parte dei quali è dedicata al problema logico, la seconda a questioni etiche. Pur incentrati sul pensiero greco (Presocratici, Sofisti, Socrate, Platone, Aristotele, Seneca, Epitteto), lo trattano allargando la loro considerazione alla filosofia moderna (Constant) e contemporanea (Hegel). In capo alla prima è Aristotele, con la sua concomitante presenza di una logica dianoetica e di una logica noetica, fuse e confuse poi nel concetto di logica classica, che da Aristotele fa sentire la sua presenza fino a Hegel e ancora oltre. In capo alla seconda è Socrate, con la sua concreta unità teoretico-pratica dell'agire, e la sua storia è certamente anche la storia della perdita di quella sintesi e della conseguente emersione di posizioni unilaterali, contrasti e dualismi che tuttavia possono condurre, attraverso la matura coscienza dei termini della distinzione, a ristabilire la necessità della risoluzione del teoretico nel pratico: principio cardine della riflessione filosofica di Calogero. Questo libro costituisce una introduzione propriamente teoretica al problema logico nell'Antichità, ricco di contributi sul problema etico sia dal punto di vista storico che teoretico. Introduzione Aldo Brancacci.
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Roessler Johannes
Azioni, ragioni e valori
br. Spesso si sente sostenere che etica e filosofia della mente concepiscono le ragioni dell'agire in modo diverso. Mentre, infatti, i filosofi morali si occuperebbero delle ragioni in senso normativo, i filosofi della mente sarebbero interessati a ragioni di tipo diverso: ossia quelle che "motivano" le azioni intenzionali. In questo libro si argomenta contro questo punto di vista, sostenendo che in etica e in filosofia della mente è in gioco un'unica nozione di ragione pratica: quella - tradizionale in filosofia - che raccomanda come preferibili specifici corsi d'azione. Il vantaggio di questo punto di vista non è però la mera parsimonia teorica, ma il fatto che esso dà conto in maniera adeguata del modo in cui ordinariamente comprendiamo le nostre azioni e quelle altrui. In questo modo, inoltre, si mette in dubbio la tesi, oggi molta diffusa, secondo cui dovremmo abbandonare la visione ordinaria dell'agire in nome di una qualche concezione filosoficamente purificata.
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Moscati Giuseppe
In bocca al gufo
br. Se questo libretto fosse una casetta, si dovrebbe dire che Kafka ne esce dalla porticina per rientrarvi dalla finestretta (ogni scrittura ha un debito con una lettura). Se questo libretto fosse un piccolo esercizio filosofico, si potrebbe dire che tra i suoi fini c'è quello di collaborare a decostruire certi luoghi comuni (come quello che un gufo porterebbe sfortuna). Se questo libro fosse un'ossessione, si farebbe bene a citare gli otto gradi e venti di latitudine nord che perseguitano il povero signor Burns nel bel mezzo della bonaccia de La linea d'ombra di Joseph Conrad. Se questo libretto fosse qualcos'altro, con i suoi animali che ascoltano e poi pensano a voce alta (a verso alto?), provate voi stessi a dire cosa sarebbe alla cagnolina qua sotto.
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Grion L. (cur.)
Il senso dello sport. Valori, agonismo, inclusione
br. Lo sport rappresenta un potente veicolo formativo, capace di incidere sugli stili di vita e sulle modalità di pensiero delle persone. Affinché la lezione dello sport sia realmente positiva, è però necessario che tale ruolo educativo sia riconosciuto e incoraggiato. Se ciò non avviene, la pratica sportiva continua a veicolare valori, ma corre il serio rischio di favorire il diffondersi di quelli negativi. Vincere diventa così l'unica cosa che conta e questo apre la strada a tutta una serie di pratiche e comportamenti palesemente antisportivi, doping in primis. Il volume, dedicato al rapporto tra sport, valori e inclusione sociale, vuole contribuire alla promozione di una rinnovata cultura sportiva. A tal fine si propone di mettere al servizio di associazioni, scuole e istituzioni sportive le competenze necessarie a fare della pratica sportiva una reale occasione di crescita umana e civile.
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Filosofia morale-Moral philosophy (2022). Ediz. bilingue. Vol. 1
br. Filosofia morale/Moral Philosophy (FM/MP) si presenta come una rivista scientifica digitale, ad accesso libero e sottoposta a revisione a doppio cieco. È aperta al contributo di tutte le persone impegnate nello studio dell'etica e mira a promuovere il senso di appartenenza alla comunità scientifica della filosofia morale italiana e internazionale. La rivista pubblica Articoli, Discussioni e Recensioni nell'ambito dell'etica e delle discipline limitrofe (politica, teoretica, estetica, linguaggio, antropologia, religione), in una prospettiva pluralista, aperta alle diverse tradizioni di pensiero e ai diversi approcci che animano la filosofia morale. Questo primo fascicolo del 2022, che segna l'inizio delle pubblicazioni, attraversa temi diversi e ospita prospettive differenti, che spaziano dall'ambito più teorico a questioni applicate, sempre in stretto dialogo con la letteratura critica.
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Michaud N. (cur.); Watkins J. (cur.)
La filosofia di Jurassic Park
br. Nessun critico ha mai negato la portata dell'impatto della saga di Jurassic Park sulle nuove (e meno nuove) generazioni di lettori e spettatori. Milioni di copie vendute, effetti speciali all'avanguardia, merchandising accattivante, incassi record al botteghino. In poche parole: tutto ciò che si può chiedere a romanzi di successo e a blockbuster d'intrattenimento. Ma oltre alle vendite, oltre allo spettacolo, c'è qualcosa di più profondo che si cela tra le pagine e le immagini della saga giurassica; essa ci parla del nostro impatto sull'ambiente, della pretesa dell'essere umano di modificare a proprio piacimento il mondo che lo circonda, di un delirio antropocentrico che sfugge di mano e si rivolta. Tematiche che, all'epoca dell'uscita del primo capitolo, si presentavano come distopiche fantasie, mentre oggi sembrano più attuali che mai. la filosofia di Jurassic Park è un libro imperdibile per i fan della saga che svela, per la prima volta, "l'avvertimento" lanciato da Jurassic Park e i suoi fondamentali risvolti filosofici, scientifici e antropologici.
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Chieffi Lorenzo
L'emergenza pandemica da Covid-19 nel dibattito bioetico. Vol. 2
br. Il volume si propone di approfondire, attraverso l'apporto di studiosi provenienti da diversi Paesi, le molteplici questioni di ordine etico, giuridico ed economico poste dalla repentina diffusione dell'epidemia da Covid-19. Attraverso un proficuo confronto di tipo interdisciplinare, l'intento è stato quello di analizzare le ragioni che hanno impedito, nella fase più critica della pandemia, un'efficace risposta da parte dei sistemi sanitari, nonostante i significativi progressi compiuti dalla scienza epidemiologica. Nell'evidenziare le fragilità degli apparati preposti alla prevenzione e cura delle patologie che ne sono derivate, tale emergenza ha poi rappresentato una sorta di lente di ingrandimento delle inadeguatezze strutturali che hanno favorito la diffusione del virus e l'approfondimento dei divari sociali. Alla pari di qualunque altro evento traumatico che interrompe il normale incedere della vita di relazione, la crisi sanitaria ed economica che ne è derivata potrebbe comunque fornire valide motivazioni per una successiva ripartenza e rinnovamento delle nostre società.
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