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‎LUCICH (o Lucic) FERDINANDO‎

‎UNA PASSEGGIATA IN ITALIA, DRAMMA SOCIALE in 4 ATTI anni 1862-1864 per Ferdinando Lucich ZARA, LIBRERIA INTERNAZIONALE di Guglielmo Schmidt (Tip. Vitaliani & Jankovc), 1878.‎

‎12,5x19 cm; 71, (3) pp. Bella brossura editoriale con titolo impresso al piatto anteriore entro cornice. Al piatto posteriore curiosa nota a stampa dell'autore "Nel Teatro Italiano non si usa stampare un repertorio, a facilitare lo studio di attori - Ciò viene reso noto ai benevoli associati, L'Autore". Rara prima edizione di questo dramma sociale ambientato a Torino nell'immediato periodo post unitario stampato a Zara nel 1878. Fra i personaggi, un giovane colonello delle truppe di Vittorio Emanuele, un giovane conte, un membro delle società segrete amico di Mazzini, tre deputati al parlamento italiano, un garibaldino, una principessa, un servo e una camariera. Ferdinnando Lucich fu autore anche di alcuni studi di storia locale dalmata. ASSAI RARO. ESEMPLARE BUONO-OTTIMO.‎

‎Benito Geronymo Feijoo‎

‎Ilustración Apologética al Primero, y Segundo Tomo Del Theatro Crítico, Donde Se Notan Más De Quatrocientos Descuidos al Autor Del Antitheatro, y De Los Setenta, Que Este Imputa al Autor Del Theatro Crítico, Se Rebaxan Los Sesenta y Nueve y Medio.‎

‎In 8°; (32), 207, (1) pp. Legature omogenee coeve in piena pergamena molle con titolo manoscritto da mano novecentesca al dorso. Titolo impresso in nero entro cornice xilografica in ogni volume. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Benito Jerónimo Feijoo y Montenegro (Ourense, 8 ottobre 1676 - Oviedo, 26 dicembre 1764) è stato un saggista e religioso spagnolo. Viene considerato come la figura letteraria più importante della Spagna del Settecento, il primo illuminista della penisola iberica. Era un monaco benedettino, poliglotta e studioso di arte e letteratura. Insegnò filosofia tomistica per undici anni anche all'Università di Oviedo, ma successivamente si dedicò agli studi ed agli insegnamenti liberi, socratici, discorrendo con i molti allievi che venivano a visitarlo nella sua cella. Si dedicò prevalentemente al saggio e la sua opera principale è il Teatro crítico universal, del 1726. Un'altra opera importante è Cartas eruditas, una raccolta di 166 saggi. Illuminista ante litteram, sostenitore della libertà di pensiero nelle questioni non di appartenenza ai dogmi della fede, e dell'importanza di combattere la superstizione e l'ignoranza del popolo, nelle sue opere si occupò di vari argomenti, dalla storia alle scienze (in particolar modo medicina e psicologia), dalla filosofia alla letteratura. Non mancarono i suoi avversari e riuscì ad accumulare qualche denuncia all'Inquisizione, e solo grazie alla protezione del re Ferdinando VI evitò guai peggiori. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Good Copy.‎

‎Voltaire‎

‎Theatre de Voltaire precede d'une Notice sur sa vie et ses ouvrages‎

‎In 8° (22,3x14,5 cm); (4), XI, (1), 692, (4) pp. e una bellissima c. di tav. in antiporta con ritratto di Voltaire realizzato da Bulland e Charden. Bellissima ed elegante legatura d'artista in piena tela blu scura con dorso a 4 nervi e ai tasselli titolo, fregi e filettature a secco ed in oro. Piatti con doppia cornice a secco. Tagli riccamente dorati. Legatura che porta nel margine inferiore impresso in oro la firma dall'abile artigiano parigino Quinet che secondo Flèty "Dictionnaire des relieurs francais" operò a Parigi fra il 1850 ed il 1880. Una piccolissima ed insignificante scoloritura al bordo superiore del dorso. Tre insignificanti macchioline di foxing alle prime 10 pagine, ininfluenti e praticamente invisibili e per il resto in perfette condizioni di conservazione. Il volume contiene 11 opere teatrali del grande illuminista francese, tutte in lingua originale: Oedipe, Brutus, Zaire, Adelaide du Guesclin, La Mort de Cesar, Alzire, Le Fanatisme, Merope, Semiramis, L'Orphelin de la Chine, Tancrede. Bell'edizione in ottima legatura artigianale parigina ed in ottime condizioni di conservazione.‎

‎Edoardo Ferravilla‎

‎IL TEATRO DI FERRAVILLA prefazione di Attilio Bertolucci‎

‎20,1x13,4 cm; (2) 237 (3) pp. Legatura editoriale in tutta tela grigio-verde con disegno impresso in rosso al piatto anteriore e titolo in rosso al dorso. Sopraccoperta illustrata, copertina protettiva in acetato e cofanetto editoriale. Raccolta di alcune delle opere in dialetto milanese del celebre attore e commediografo teatrale Edoardo Ferravilla. Copia in buone condizioni.‎

‎Rozewicz Tadeusz‎

‎Nic w plaszczu Prospera‎

‎19,8×11,5 cm; 155, (3) pp. Brossura editoriale con titolo in bianco e nero al piatto anteriore. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questa raccolta di componimenti e scritti teatrali del famoso poeta, scrittore e drammaturgo Tadeusz Rózewicz (Radomsko, 9 ottobre 1921 – Breslavia, 24 aprile 2014). Formatosi nella Polonia riunificatasi dopo la fine della prima guerra mondiale, pubblicò le prime opere nel 1938. Durante la Seconda guerra mondiale militò nell’esercito nazionale di resistenza polacco assieme al fratello Janusz (egli pure poeta), che fu ucciso dalla Gestapo nel 1944. Uscì fortemente provato dal conflitto rivivendo l’esperienza in diverse opere. La sua opera poetica fu grandemente apprezzata da alcuni dai maggiori esponenti della poesia polacca come Leopold Staff, Julian Pzybós e Czeslaw Milosz. Negli anni 60’ la sua produzione letteraria si sposta verso la drammaturgia producendo varie opere teatrali di grande successo, scritte nel solco del teatro dell’assurdo e sviluppando uno stile particolare, dove i spunti di grande valore lirico, si mischiano a situazioni grottesche ed improbabili. Prima edizione. First edition. Good copy.‎

‎Gripp Carlo, Charles-Lucien Huard ed altri‎

‎L’Image Critique, Litteraire, Satirique (poi L’image, Journal hebdomadaire illustré, dirigé par Carlo Gripp.‎

‎In folio; 35 numeri raccolti in un volume: prima annata 1,4-8, 10,12, 13, 15, 16, 18, 20 – 23, 25 – 29; seconda annata: 2, 3, 5 – 16. Ogni numero composto da 8 pagine. Legatura coeva in mezza-pelle chiara con titolo e fregi in oro al dorso (piccola mancanza al margine superiore del dorso). Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Un leggerissimo alone di unto all’angolo basso degli ultimi 4 numeri, ininfluente e nel complesso giornali si presentano in ottime condizioni di conservazione. Una delle collezione fra le più ampie apparse sul mercato, di questa celeberrima testata giornalistica satirica illustrata fondata da Charles-Lucien Huard (colui che fondò anche i giornali "Le Bouffon" nel 1867, "La Caricature" nel 1877 e la rivista di viaggi "Sur mer et sur terre" 1888) alla quale collaborarono alcuni dei più importanti illustratori francesi del XIX° secolo come Carlo Gripp (che ne divenne anche direttore), Leray e Marland. Dal numero 13 del primo anno la prima pagina della rivista presenta una grande vignetta con fine coloritura coeva. La testata contiene articoli di Alexandre Dumas, Antonin Poulet, Lucien d’Hura (Charles-Lucien Huard), Firmin Javel, Crale des Perrieres, Jules Claretie, Amedee Blondeau, Ivan de Woestyne, Paul de Leoni, Aime Mauduit, Pierre Vitali, Adolphe Saint-Leger, A. Humbert, Alexis Muenier, Cyrille Clavier, Octave de Buvilly, Fernand d’Avrigny. Uscita nel 1867 con il titolo “L’Image Critique, Litteraire, Satirique” con direttore Antonin Poulet, la testata muta, ben presto, il titolo in “L’image, Journal hebdomadaire illustré, dirigé par Carlo Gripp” dal numero 15 del primo anno per essere poi sospesa alla fine della seconda annata con il numero del 27 dicembre del 1868 (sarà poi riaperto con un nuovo titolo “Journal Paris-Comique” a partire dal 3 gennaio e definitivamente chiuso con il numero 37° 10 sept. 1870). Le vignette satiriche colpiscono il mondo teatrale e culturale francese senza dimenticare la classe politica con caricature esilarante e graffianti durante la fase calante del Secondo Impero con conflitti sociali che si vanno intensificando e movimenti filosofico-sociali che si radicalizzano con la nascita delle teorie marxiste e dell’anarchismo di Proudhon. I numeri della rivista sono molto rari ed ancor più raro è reperire una quantità così abbondante di numeri.‎

‎Knut Hamsun‎

‎Sulla soglia del Regno, Commedia in quattro atti, traduzione di Raffaello Casertano.‎

‎In 8°; 224, (4) pp. Brossura editoriale illustrata con titolo in nero e rosso al piatto anteriore entro cornice realizzata da Cisari. Qualche leggerissima traccia di sporco ai piatti, del tutto ininfluente e nel complesso in buone-ottime condizioni di conservazione, ancora in barbe. Prima edizione italiana. Traduzione e introduzione di Raffaello Casertano. Volume N. 12 della Collana: La Collezione del Teatro. Knut Hamsun, pseudonimo di Knut Pedersen, scrittore norvegese (1859-1952), ricevette il Premio Nobel per la letteratura nel 1920. Non comune.‎

‎Anonimo, Altimani Felice‎

‎Miscellanea Teatrale di 4 opere: Amor Generoso di N. N.; Nuovo Metodo di Prender Moglie Commedia a' Signori Associati di Reggio e sua Provincia; La notte del sette luglio mille ottocento trentotto, Commedia del dottore Felice Altimani da Novellara Un Caso Moderno Commedia del dottor Felice Altimani …‎

‎In 8°; 79, (9) pp., 70, (2) pp., 62, (2) pp., 77, (3) pp. Legatura coeva in cartoncino giallo con alcuni difetti. All'interno volume in buone condizioni di conservazione. Serie di diverse prime edizioni di opere teatrali composte per essere rappresentate nel ducato estense. Alla fine di ogni commedia è presente un lungo elenco dei sottoscrittori delle commedie con loro occupazione e titolo nobiliare. Serie di commedie molto rare.‎

‎Cosenza Giovanni Carlo‎

‎Dante a Ravenna commedia in quattro atti del barone Gio. Carlo Cosenza‎

‎In 8° piccolo (17,5x12 cm); 79, (1) pp. Brossura editoriale con titolo impresso entro cornice xilografica al piatto anteriore. Esemplare in buone condizioni di conservazione. Terza edizione, non comune come tutte le edizioni, di questa commedia in quattro atti scritta dal noto Barone napoletano Giovanni Carlo Cosenza (Napoli 1765 - Napoli 25 febbraio 1851). Cosenza fu autore prolifico che con le sue commedie influenzò notevolmente il gusto dell'epoca. La sua passione enorme per il teatro lo portò nel 1808 a costruire un "teatrino accademico" nel suo palazzo di via Mezzocannone ed ad d organizzare una compagnia di dilettanti che, a partire dal 1808, rappresentò i suoi lavori per circa un decennio. "La tendenza al romanzesco indolore lo indusse anche al travestimento leggendario della biografia dantesca, che venne interpretata in chiave di dramma della gelosia nell'opera Dante a Ravenna (non rappresentata), che è di tutte le storpiature del C. la più avventurosa e sbrigliata. Le disgrazie politiche di Dante sono infatti ascritte alla gelosia di Iacopo della Gherardesca che, innamorato di Gemma Donati, perseguita il rivale con intrighi e insidie di ogni genere. Inseguitolo fino a Ravenna, egli riesce a farlo scacciare da Guido da Polenta infastidito del trattamento riservato nell'Inferno a Paolo e Francesca, nonché a provocare la gelosia di Gemma con la complicità di una falsa Beatrice. Quasi una coreografia è il convulso epilogo allegorico, in cui si vede Dante abbracciare Guido da Polenta, mentre la figlia Bice è tenuta in braccio da Giotto". Non comune.‎

‎Robida Albert‎

‎La Caricature, 1880 – 1881 (le prime due annate complete) per un totale di 104 numeri (presenti anche tre numeri del 1883 dal 159 al 161)‎

‎In folio (28,5x26 cm); 107 numeri, tutto il pubblicato delle prime due annate (104) e tre numeri del 1883 (159 – 161) rilegati in un unico volume con legatura coeva in mezza tela verde e piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Ogni numero presenta, solitamente, 8 pagine e alcuni numeri presentano, alla fine, grandi tavole più volte ripiegate. Prima edizione di questa celeberrima rivista caricaturale francese che uscì tra il 1880 ed il 1904 a fasi alterne, anche se Robida ne seguì l’edizione e partecipò alle illustrazioni, solo fino al 1892. La rivista caricaturale che presentava tavole coloratissime, sfru ttava la recentissime invenzioni tipografiche che permettevano una stampa a colori in modo veloce e preciso anche se era discretamente costoso. Nelle prime annate ed in particolare il primo anno, i numeri della rivista vennero stampati in un numero ridotto di copie anche perché è solo con l’atto del 29 luglio del 1881 che viene introdotta in Francia una maggiore libertà di stampa dopo il periodo di forte repressione seguito alla Comune di Parigi del 1871, tanto che la prima annata è molto rara a reperirsi. Robida, per il titolo, si ispirò alla celebre rivista francese La Caricature edita da Philippon negli anni 30’ del XIX° secolo. I numeri della rivista, pur non disdegnando la satira politica, si concentrò principalmente sugli usi e costumi dell’epoca come le corse dei cavalli, le mostre, la moda, gli spettacoli delle mongolfiere, le nuove invenzioni (spesso con idee prese anche da Jules Verne) ma anche l’emancipazione femminile ed altri temi sociali. Il periodico prendeva di mira ironicamente anche i personaggi principali del mondo letterario dell’epoca come Sarah Bernhardt, Alexander Dumas ed Emile Zola. Il giornale, con la sua veste grafica, proietta direttamente il lettore agli albori della “Belle Epoque” divenendone anche uno delle riviste di maggior successo. Robida decisa di usare per la nuova rivista, dei colori audaci, anche in contrasto con la moda delle altre riviste dell’epoca. I primi tre anni de “La Caricature” sono caratterizzati anche, da un particolare interesse per gli avvenimenti teatrali per i quali il giornale pubblicò giornali divertenti articoli di critica satirica anche illustrati da grandi “quadri” teatrali. La rivista p ubblicò lavori dei più grandi illustratori dell’epoca come Bac, Caran d'Ache, Louis Morin, Draner (Jules Renard Jean Georges) ed il caricaturista Aussi (Humphrey Jacques de Breville, 1858-1931). Molto raro ed in buone-ottime condizioni di conservazione.‎

‎Tasso Torquato‎

‎Aminta favola boscareccia Con le annotazioni d’Egidio Menagio, Accademico della Crusca. In questa prima Veneta Edizione accresciuta e migliorata. Con le annotazioni d’Egidio Menagio, Accademico della Crusca. In questa prima Veneta Edizione accresciuta e migliorata.‎

‎In 8° (17,9x12 cm); XLII, (2), 387, (1 di errata) pp. Legatura coeva in piena pergamena con titolo impresso in oro al dorso. Ex libris applicato all’interno del piatto anteriore. Numerose note bibliografiche manoscritte ottocentesche a matita al recto del piatto anteriore. Frontespizio in rosso e nero. Tagli spruzzati in rosso. Esemplare in magnifiche condizioni di conservazione di questo classico della letteratura italiana, composta dal grande poeta, scrittore, drammaturgo e filosofo sorrentino Torquato Tasso (Sorrento, 11 marzo 1544 – Roma, 25 aprile 1595) composto nel 1573 e pubblicato nel 1580 che rappresenta uno degli apici del dramma pastorale cinquecentesco. Marca tipografica al frontespizio con Minerva e motto “La felicita delle lettere. Nella “Raccolta Tassiana”,1206 si scrive: L’accrescimento non consiste che in alcune edizioni aggiunte al catalogo già impresso de Volpi. L’edizione molto bella, e soprattutto si legge emendatissimo, siccome quello, che tratto dalla correttissima edizione cominiana”. Questa edizione, che presenta il lungo commento del celebre poeta, saggista, grammatico, critico letterario, membro dell’Accademia della Crusca ed erudito francese, Gilles Ménage (latinizzato in Aegidius Menagius, italianizzato in Egidio Menagio; Angers, 15 agosto 1613 – Parigi, 23 luglio 1692) considerato uno dei massimi conoscitori del Tasso, è un’edizione particolarmente ricercata per la sua estrema correttezza filologica. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed in legatura genuina coeva. Rif. Bibl.: Non in Brunet; IT\ICCU\LO1E\000861.‎

‎Mucha Alfons‎

‎Representations de M..me Sarah-Bernhardt et de sa Compagnie du Theatre de la Renaissance de Paris, Administrateur general: M. Victor Ullmann.‎

‎In 8° (19,5x13,5 cm); un foglio volante di (4) pp. Leggera piega al centro del foglio e per il resto esemplare in ottime condizioni di conservazione. Rarissima pubblicità teatrale per lo spettacolo che la grande attrice tearale e cinematografica francese, Sarah Bernhardt (Parigi, 22 ottobre 1844 – Parigi, 26 marzo 1923) tenne al Theatre de la Renaissance di Parigi. All’interno della brossure si trova anche la pubblicità per lo spettacolo che la Bernhardt avrebbe tenuto l’11 dicembre del 1898 al Teatro Paganini di Genova. La borossure pubblicitaria presenta un magnifico ritratto dell’attrice realizzato dal grande artista moravo, Alfons Maria Mucha (Ivancice in Moravia nel distretto di Brno, 24 luglio 1860 – Praga, 14 luglio 1939), considerato come il massimo esponente dell’Art Nouveau. L'attrice parigina Sarah Bernhardt (1844-1923) fu la figura più influente nella vita artistica di Mucha. Fu il suo primo poster per lei, Gismonda, a renderlo famoso e crebbe sia come uomo che come artista attraverso la sua collaborazione professionale e l'amicizia con la più grande personalità scenica dell'epoca. Mucha conobbe Sarah Bernhardt per la prima volta alla fine del 1894. La leggenda narra che nel giorno di Santo Stefano (26 dicembre) Mucha, allora umile illustratore, stava facendo un favore a un amico, correggendo le prove nel laboratorio di stampa di Lemercier, quando l'attrice chiamò la stamperia con una richiesta urgente di un nuovo poster per la sua partecipazione all’opera teatrale, Gismonda. Tutti i soliti artisti di Lemercier erano in vacanza, quindi disperato si rivolse a Mucha chiedendogli se se la sentiva di realizzare lui un poster. Nonostante la sua mancanza di esperienza nella progettazione di poster, Mucha colse l’opportunità e si mise subito al lavoro. Finito il manifesto lo presentarono insiema alla grande attrice che con grande stupore di Mucha, si entusiasmò per l’opera. Fu così che i manifesti “Gismonda” di Mucha tapezzarono tutta Parigi il mattino del 1° gennaio del 1895. Questa data è oggi celebre perché segna una rivoluzionare del design dei manifesti. La forma lunga e stretta, i sottili colori pastello e l'immobilità della figura quasi a grandezza naturale, introducevano una nota di dignità e sobrietà sorprendente per la sua novità. I manifesti diventarono immediatamente oggetti del desiderio per collezionisti, molti dei quali usavano metodi clandestini per ottenerli, corrompendo coloro che per lavoro applicavano i manifesti o semplicemente, uscendo di notte e tagliandoli dai cartelloni di nascosto. Felicissimo del successo di Gismonda, Sarah Bernhardt offrì immediatamente a Mucha un contratto per la produzione di scenografie, costumi e poster. In base a questo contratto, Mucha produsse altri sei poster per le sue produzioni: La Dame aux Camélias (1896), Lorenzaccio (1896), La Samaritaine (1897), Médée (1898), La Tosca (1898) e Hamlet (1899). Mucha applicò a questi manifesti lo stesso principio progettuale che aveva sviluppato per Gismonda: l'uso di un formato allungato con un'unica figura intera dell'attrice collocata in un'alcova poco profonda sollevata da terra come fosse una santa, tutte caratteristiche che si possono ritrovare in questa brossure. La collaborazione tra Mucha e Sarah Bernhardt fu, certamente, reciprocamente vantaggiosa. I poster di Mucha hanno immortalato l'immagine "divina" dell'attrice, consolidando il suo status iconico. Da parte sua, Bernhardt era così innamorata del lavoro di Mucha che dopo il 1896 fece uso dei suoi progetti per tutti i manifesti che pubblicizzarono i suoi tour americani. D’altra parte, il successo della Bernhardt ha promosso il lavoro di Mucha e lo ha aiutato ad assicurarsi un punto d'appoggio per realizzare la sua arte ed aprirgli nuovi mercarti, anche dopo il 1904 quando l’artista s'imbarcò sul transatlantico La Lorraine, diretto a New York ed continuò la sua carriera negli Stati Uniti. Le brossure pubblicitarie di Mucha, proprio per la loro funzione di fogli volanti usa e getta, sono rarissimi.‎

‎Lucas Hippolyte‎

‎Caractères et portraits de femmes, Tome Premier - Tome Second‎

‎In 12°; XI, (4), 16 - 311, (3) pp. e XI (i. e. IX con numerazione che parte correttamente da pagina 16), 16-238 (i.e. 298) pp. Legatura coeva in mezza-pelle verde con titolo, autore e filetti in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva, qualche strofinatura. Qualche minimo foxing in alcune pagine a causa della qualità della carta e nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima rara edizione di questo celebre scritto del celebre scrittore e critico francese, Hippolyte-Julien-Joseph Lucas (20 dicembre 1807, Rennes - 16 novembre 1878, Parigi). Prima edizione assai rara. La sua produzione letteraria e' in gran parte incentrata sul teatro e l'opera. Autore di numerose commedie e libretti d'opera, oltre alle sue opere teatrali originali, Lucas ha anche tradotto in francese opere teatrali e libretti di altri autori. Questi includevano opere di Aristofane, Euripide, Lope de Vega e Calderón, nonché le opere di Donizetti, Belisario, Maria Padilla e Linda di Chamounix. Era l'editore di Le Siècle, ma la sua critica letteraria e teatrale è apparsa anche in molte altre riviste francesi, in particolare L'Artiste, La Minerve e Le Charivari. Fu anche libraio e in seguito, servì come bibliotecario della Bibliothèque de l'Arsenal. Prima rarissima edizione. Very rare. Rif. Bibl.: ICCU IT\ICCU\BA1\0021499.‎

‎Protomastro Giuseppe‎

‎Le vicende dell'onorevole Febus, commedia in 4 atti per l'avvocato Giuseppe Protomastro.‎

‎22,8x15 cm; 76, (2) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in rosso e nero al piatto anteriore entro cornice xilografica. Ex-libris privato applicato all'interno del piatto anteriore. Timbretto ex-libris di proprietà privata al frontespizio ed all'ultima carta. Prima assai rara edizione di questa commedia opera del noto avvocato, letterato e appassionato d'arte, autore di romanzi sociali, nato a Trani in provincia di Bari, Protomastro Giuseppe. Esemplare in ottime condizioni di conservazione.‎

‎Paolo Ferrari, Cassiani Bernardi Ingoni Teresa‎

‎Strènna pr' al teimp ed la vigilatura‎

‎In 8°; (6), 111, (1) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero entro bella cornice. Qualche macchia alla brossura, presente solo il piatto anteriore. Rarissima strenna completamente in dialetto modenese. Il volumetto contiene diversi scritti in prima edizione di diversi autori modenesi come Paolo Ferrari e Cassiani Beranardi Teresa. Tra gli scritti contenuti: vel' a dir La *butega dal capler scherzo comico in dialetto modenese; comediola int'un at ed P. Ferrari, I birichein d' San Peder; scunzobbia d' sunett ed Teresa Bernardi Cassiani; La sgnora Zvana e al sgnor Zemian scherzo comico di un atto in dialetto modenese di P. Ferrari. Il modenese Paolo Ferrari (Modena, 5 aprile 1822 – Milano, 9 marzo 1889) fu celebre commediografo. Le sue commedie brillanti in stile goldoniano, lo resero celebre in tutta la penisola, tanto da essere rappresentate nei maggiori teatri dell'epoca. Professore di Storia moderna e poi di Letteratura ed Estetica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano ed i suoi manoscritti sono ancora oggi conservati presso il museo del Teatro alla Scala di Milano. Strenna molto rara. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBO\2509907.‎

‎Brozzi Paglicci Antonio‎

‎Teatri e Spettacoli dei Popoli Orientali. Ebrei, Arabi, Persiani, Indiani, Cinesi, Giapponesi e Giavanesi.‎

‎In 4°; XI, (3),278, (2) pp. e una c. di tav. più volte ripiegata con musica e testo della barcarola.Brossura editoriale con titolo impresso in nero al piatto anteriore. Dedica dell'autore alla prima carta bianca. Prima edizione di questo interessante scritto del noto critico teatrale, Antonio Brozzi Paglicci dedicato al teatro nella cultura ebraica, araba, persiana, indiana, cinese, giapponese e giavanese. Esemplare in ottime condizioni di conservazione ed ancora a fogli chiusi.‎

‎Marescotti Paolo Abbati‎

‎Quattro tragedie del Conte Paolo Abbati Marescotti Guardia Nobile d'Onore della R. A. dell'Arciduca FRancesco IV. Duca di Modena, Reggio, MIrandola, ecc. ecc. ecc. e Socio Corrispondente dell'Accademia Etrusca Cortonese, della Valdarnese del Poggio‎

‎In 8° (18,8x12 cm); XXV, (3), 221, (3) pp. Brossura editoriale con titolo al dorso e cornice con fregi ai piatti, qualche piccola mancanza al dorso. Timbri del censore estense alla prima ed ultima carta che sanciscono la possibilità di vendere l'opera all'interno del ducato estense. Dedica autografa dell'autore al margine alto del piatto anteriore. Le prima XXV pagine stampate in bel corsivo e contengono la dedica al Duca Francesco IV. Qualche leggero segno del tempo alla brossura ma nel complesso esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima ed unica edizione di questo scritto del noto modenese Conte Paolo Abbati Marescotti (1812-1878) che fu, oltre che valente poeta e tragediografo, anche una figura di rilievo della corte estense della prima metà del XIX° secolo. Fu membro della guardia d'onore di Francesco IV. Il volume contiene le tragedie: Galeazzo Sforza; Childeberto II; Pirro; Clarice Visconti. Non comune. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBO\1250378.‎

‎Bertolazzi Carlo‎

‎Lorenzo e il suo Avvocato, commedia in due atti.‎

‎In 8°; 119, (1) pp. Brossura editoriale con titolo e autore in rosso e nero. Al piatto anteriore applicata anche un'antica pecetta della "Libreria Teatrale G. Brugnoli e Figli, Bologna". Buono-ottime condizioni di conservazione. Prima non comune edizione di quest'opera del celebre commediografo e critico di Rivolta d'Adda, Carlo Bertolazzi (Rivolta d'Adda, 2 novembre 1870 – Milano, 2 giugno 1916).‎

‎Ferrari Paolo‎

‎La sgnora Zvana e al sgnor Zemian, scherzo comico‎

‎In oblungo verticale; 23 cc. Stampato su un solo verso per carta. Edizione non citata nelle bibliografie consultate. Si tratta del libretto del celebre scherzo comico di Paolo Ferrari, stampato probabilmente per la messa in scena in qualche teatro famigliare nobiliare modenese. L'esempalre è quello appartenuto a MIchele Bentivoglio che durante la rappresentazione era il "Suggeritore" ufficiale. All'interno numerose correzzioni manoscritte dallo stesso Bentivoglio. Rara opera in dialetto modenese. Qualche strappetto e lieve segno del tempo con un rinforzo al margine interno.‎

‎MM. Deslandes et Didier‎

‎L'Enfant du Faubourg, Drame populaire en trois actes, melé de complets‎

‎In 12°; 96 pp. Brossura editoriale con tracce di sporco e mancanze al dorso. Tracce di sporco alla prima carta e alcune pagine brunite. Per il resto buono stato di conservazione. Libretto d'opera raro.‎

‎MM. Rougemont et Dupeuty‎

‎Madelon Friquet, Comedie-vendeville en deux actes‎

‎In 12°; 69, (3) pp. Brossura editoriale con leggere tracce di sporco e alcune mancanze al dorso. Un leggero alone all'angolo basso esterno delle prime pagine e per il resto in buone condizioni di conservazione. Non comune edizione di questo libretto d'opera.‎

‎MM. Dumersan et Alexandre‎

‎La femme du peuple, Drame en deux actes, melé de complets.‎

‎In 12°; 72, (2) pp. Brossura editoriale. Qualche brunitura al margine esterno di alcune pagine e per il resto in buone condizioni di conservazione. Non comune edizione di questo libretto d'opera.‎

‎Scribe Eugene, Gomis M.‎

‎Le Porte-Faix Opera-comique eu trois actes, Paroles de M. Eugene Scribe, Musique de M. Gomis.‎

‎In 12°; 72, (2) pp. Brossura editoriale. Qualche traccia di sporco alla brossura e per il resto in buone condizioni di conservazione. Non comune edizione di questo libretto d'opera.‎

‎Ancelot Jacques Arsène Polycarpe François‎

‎Une camarade de pension: comedie-vaudeville en deux actes par MM. Ancelot et Paul Duport‎

‎In 12°; 68 pp. Brossura editoriale. Tracce di sporco alla copertina e mancanza parziale del dorso. All'interno in buone condizioni.‎

‎Cavicchioli Giovanni‎

‎Lucrezia, tragedia in tre atti.‎

‎In 4°; 97, (3) pp. Brossura editoriale con titolo in rosso e nero al piatto anteriore. Conservata all'interno la fascetta editoriale, sempre assente. Piccolo e leggero foxing alla brossura. In buone condizioni di conservazione. Prima non comune edizione di questa tragedia in tre atti del noto scrittore e giornalista mirandolese, Giovanni Cavicchioli (Mirandola, 2 gennaio 1894 – Mirandola, 13 gennaio 1964) che fu autore di volumi di poesia, tragedie, romanzi e favole, impregnati da un immaginario favoloso e da un umorismo schietto e pungente. Cavicchioli fu molto apprezzato dai rinnovatori del panorama culturale italiano dell'inizio del novecento oltre ad essere un adepto della società teosofica e di Rudolf Steiner. Nel 1924, con l'amico, Olio Vergani ideò il teatro dei dodici che raggruppava 12 amici: Luigi e Stefano Pirandello, Orio Vergani, Massimo Bontempelli, Giovanni Cavicchioli, Giuseppe Prezzolini, Antonio Beltramelli, Leo Ferrero, Lamberto Picasso, Guido Salvini, Maria Letizia Celli e Claudio Argentieri. Fu grande amico di Pietro Zanfrognini, Ugo Guandalini (Guanda editore) e di Antonio Delfini. Prima edizione.‎

‎Pino Bernardino‎

‎Lo Sbratta comedia di Bernardino Pino da Cagli, recitata in Roma. Di nuouo ristampata & con somma diligenza ricorretta.‎

‎In 8° piccolo; 59, (1) pp. Legatura in cartoncino novecentesco. Esemplare leggermente corto di margini ma non rifilato. Una nota di possesso antica rifilata al margine basso. Marca tipografica al frontespizio con immagine dell'Umiltà, Donna che schiaccia con un piede il leone, in cornice figurata e motto "Sic omnia cedunt humilitati". Penultima edizione, l'ultima stampa è del 1608, di questa celebre commedia edita per la prima volta nel 1552. L'opera è stampata dallo stampatore veneziano Lucio Spineda. L'Abate Bernardino Pino da Cagli (Osimo ?, 1520-30 – Cagli, 14 marzo 1601) è stato un celebre commediografo e letterato marchigiano. Nato in una famiglia originaria di Osimo, Bernardino si trasferì, a seguito della famiglia, nel piccolo centro di Cagli in tenera età. Per tutta la vita fu vicino ai duchi d'Urbino i Della Rovere sotto i quali fu anche a servizio, duchi che gli assegnarono anche un titolo di nobiltà. Beranrdino fu amico di Torquato Tasso e pur rimanendo per quasi tutta la sua vita isolato in quel di Cagli, intrattenne rapporti epistolari con numerose personalità letterarie del cinquecento come Dionigi Atanagi, Annibal Caro e Girolamo Muzio. Lo Sbratta, che è la sua prima commedia di successo, fu scritta in gioventù e rappresentata a Roma il 29 novembre 1551, per essere poi ristampata l'anno seguente. Nel 1581 fu allestita anche a Cagli. Opera assai rara.‎

‎J. B. Poquelin De Moliere‎

‎Oeuvres De J. B. Poquelin De Moliere, Tome Premier – Huitieme (8 vol.)‎

‎In 12°; 8 tomi: 274, (2) pp., 276 pp., 287, (1) pp. 261, (1) pp., 274, (2) pp., 264 pp., 302, (2) pp., 269, (1) pp. Legatura coeva in mezza-pelle con titolo, autore, numero del volume e ricchi fregi in oro al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Segnalibro in seta in ogni volume. Qualche lieve brunitura dovuta alla qualità della carta e nel complesso, esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Bell'edizione completa delle opere del grande commediografo e attore teatrale francese, Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin (Parigi, prima del 15 gennaio 1622 – Parigi, 17 febbraio 1673). Opera in ottime condizioni di conservazione.‎

‎Stendhal, Levi Carlo, Natoli Glauco‎

‎Roma, Napoli e Firenze. Prefazione di Carlo Levi. Introduzione critica di Glauco Natoli. (Tre tomi)‎

‎in 4° piccolo; LXIV, 285 (7) pp., 364, (4), 10 pp., il terzo volume cotiene35 tavole fuori testo, più volte ripiegate e spesso doppie, intercalate da carte con titolo descrittivo della tavola seguente rappresentati, antiche stampe dedicate al teatro de "La Scala", dei suoi protagonisti e delle sontuose scenografie viste in prima persona dallo stesso Stendhal. Altre tavole più volte ripiegate sono presenti, fuori testo, negli altri volumi, per un totale di 132 tavole. Cofanetto editoriale in piena tela con applicati ai piatti carte illustrate con il titolo dell'opera impresso in oro ed immagine di stampa ottocentesca. Legature editoriali in piena tela con titolo e fregi in oro al dorso. Piccole figure a colori ai piatti. Acetato protettivo. Prima edizione di questa curatissima edizione illustrata delle memorie italiane di Stendhal edite per la prima volta in italiano, in versione, completa, nel 1826. L'opera contiene memorie di viaggio, racconti di esperienze, conoscenze, rappresentazioni teatrali a Roma, Napoli, Firenze e Milano. Prima edizione in questa versione della Parenti, in ottime condizioni di conservazione. Tiratura limitata di quattromila esemplari.‎

‎Bovio Angelo‎

‎La Follia Capriccio Fantastico per Arpa composto e dedicato alla sua distinta allieva Signorina Carlotta Moretti da Angelo Bovio, Professore nel R. Conservatorio di Milano.‎

‎In folio; (3), 2-18, (4) pp. Brossura editoriale verde con titolo, autore, stampatore e dedica in caratteri policromi, impressi al piatto anteriore. Il tutto entro bella legatura coeva in piena tela con titolo impresso in oro, entro cornice a secco. Un piccolo difetto al dorso con fessurazione nel margine basso della cerniera e nel complesso, esemplare in ottime condizioni di conservazione. Esemplare donato dall'autore ed appartenuto, come da fascetta nel margine basso del frontespizio, alla stessa dedicataria dell'opera che fu nota arpista milanese Carlotta Sormani-Moretti che fu prima arpa in numerose rappresentazioni operistiche della metà dell'ottocento. Prima edizione di questo “Capriccio” opera di uno dei più celebri arpisti ed insegnanti d'arpa europei dell'ottocento. Angelo Bovio (1824-1909) fu a lungo, insegnante di Arpa al Conservatorio di Milano e arpista al Teatro La Scala. Fra gli altri, fu insegnante di un altro celebre arpista, Luigi Maurizio Tedeschi (1867 – 1944). Lo stile del tutto personale nelle composizioni di Bovio si riflette, al massimo, nelle sue composizioni brevi, dove il gusto tardo-romantico dell'autore, riesce al meglio a trasparire dalla musica. Bovio fu conosciuto in tutta Europa, come uno dei massimi suonatori di arpa ed il suo servizio di insegnamento, venne richiesto da alcune delle più importanti famiglie nobili europee. Opera molto rara, appartenuta ad importante musicista e donata direttamente dall'autore.‎

‎Orazio Fidele (ma Ciminelli Cardone Giovanni Nicola), Glissenti Fabio,Bonifacio Giovanni‎

‎L’R Sbandito sopra la Potenza d’Amore, nella quale si leggono mille , e settecento versi senza la lettera r, composta dal Sig. Horatio Fidele. L’Andrio Cioè l’Huomo Virile, Dell’Eccell. Signor Fabio Glissenti, All’Illustrissimo, & M. Reverenda Madre Suor Maria Perpetua da cha moro, Monaca Professa nel Monasterio di San Zacharia in Venetia. L’Androtoo cioè l’Huomo innocente Favola Morale del‎

‎1) Orazio Fidele (ma Ciminelli Cardone Giovanni Nicola), L’R Sbandito sopra la Potenza d’Amore, nella quale si leggono mille , e settecento versi senza la lettera r, composta dal Sig. Horatio Fidele. In Torino, Per Gio. Guglielmo Tisma, 1632. Per la prima opera: (24) cc. Una piccola mancanza di carta nell’angolo basso del frontespizio che tocca la data di stampa nel margine alto dell’angolo esterno. Esemplare uniformemente brunito e leggermente corto. Xilografia al frontespizio. Rarissima edizione stampata a Torino da Giovanni Guglielmo Tisma, forse la più rara in assoluto fra quelle stampate di questo titolo uscito per la prima volta nel 1614, con testo leggermente diverso. Le edizione che precedono questa, sono simili alla prima, mentre quelle che seguono, sono simili a questa versione di 24 carte tanto che alcuni, hanno creduto di individuare due autori differenti per le differenti versioni, tratti in inganno, forse, anche dalla presenza nell’introduzione di quest’edizione di un fantomatico autore dal nome Orazio Fidele. In realtà, seppur più breve dell’edizione originale e con alcune significative differenze all’inizio del testo, da un certo in poi, l’opera segue le parole dell’edizione del 1614 del domenicano Giovanni Nicola Ciminelli Cardone L’opera è un curiosissimo lipogramma nel quale non compare mai, nei 1700 versi, la lettera R. Biographie Universelle (Michaud) Ancienne et Moderne, Historie, par ordre alphabetique, de la vie publique et privée de tous hommes qui sont fait remarquer par leurs ecrits … Nouvenne Edition, Tome Treizieme, Paris, Chez Madame C. Desplaces, 1855, pag. 95scrive, attribuendo l’opera ad autore diverso “Fidele (Horatio), poete italien du 17° siecle, s’est fait connaltre par un petit livre d’une extreme rareté, intitulé: L’R sbandito, sopra la potenza d’amore, nella quale […] Turin, Guglielmo Tisma, 1633 [in realtà 1632], In-12 de 48 pag. Cet ouvrage de patience qui commense ainsi: Giove, poiche Netune, n’a réellement que quinze cent quarante-un vers, qui qu’en dise le titre; mais c’est un singulier tour de force d’avoir pu le faire aussi long dans la langin rue italienne, qui fait usage si frequent del la lettre R. Les mots Cupido et Cintia y sont partout employ’s au lieu d’Amore et de Venere. Qualques bibliographes citent, à peu près sous mème titre, un ouvrages de ce genre, comme pubblic a Naples en 1614 (voy. Cardone), ce qui pourrait faire croire que celui Fidele n’en est qu’une réimpression sous un nom imaginaire; mais l’imprimeur de ce dernier assure, en deux endroits, que l’ouvrage paralt pour la première fois: Cosa non fatta, ne caduta in mente humana fin’ hora. L’ouvrage du Napolitain était d’ailleurs beaucoup plus considérable, puisqu’ilétat in-4°, et contenait dit Toppi, molte miglia di versi (plusieurs milliers de vers)Le Père Echard, qui cite Toppi et le traduit mal, dit: Pluribus myriadis, ce qui serait beaucoup plus exagéré.”. Rif. Bibl.: IT\ICCU\TO0E\004808. 2) Glissenti Fabio, L’Andrio Cioè l’Huomo Virile, Dell’Eccell. Signor Fabio Glissenti, All’Illustrissimo, & M. Reverenda Madre Suor Maria Perpetua da cha moro, Monaca Professa nel Monasterio di San Zacharia in Venetia. In Venetia, Appresso Tomaso Ginammi, 1634. In 12°; 165 (ma 155 i.e.), (1) pp. In buone condizioni di conservazione. Vignetta xilografica al frontespizio. Prima edizione, assai rara, di questa celebre favola del noto autore bresciano, Fabio Glissenti (Vestone in provincia di Brescia, 1542 c. – Venezia, 1615). Scrive Rosaria Antonioli in La letteratura bresciana del Seicento, rigaurdo alle opere di Glissenti: “Ciò che rese famoso il Glissenti presso i contemporanei fu l’esemplarità dei suoi personaggi semplici e incisivi, seppur presentati in una veste stilistica umile: tutte le favole hanno, come l’Athanatophilia, un carattere allegorico, sono composte perlopiù in endecasillabi sciolti, divise in cinque atti introdotti da un prologo e chiusi da una sentenza; l’insegnamento morale viene così convogliato da un andamento narrativo piano e scorrevole, nonostante la ricchezza degli intrecci”. E ancora, Antonio Fappiani nella voce dedicata a Glissenti nell’Enciclopedia Bresciana: “L'”Andrio, cioè l’Uomo virile”. In essa il demonio tenta di impedire all’Uomo il paradiso per opera del Mondo e della Pompa che vogliono dargli in moglie la Carne dotata di ricchezze e di onori. L’Intelletto dissuade l’Uomo a queste nozze e allora il demonio lo fa impazzire, tanto che con l’aiuto del senso riesce a concludere il parentado col Mondo. L’Intelletto, aiutato dalla Grazia Divina, ritorna in se stesso, distorna l’Uomo dalle compiute nozze e l’Uomo vittorioso contro il Mondo, la Pompa e la Carne, viene incoronato dalla Grazia Divina.”. Opera molto rara. Rif. Bibl.: Biblioteca nazionale Braidense – Milano – IT-MI0185, inv. 6_060001063, RACC.DRAM.0325. 3) Glissenti Fabio, L’Androtoo cioè l’Huomo innocente Favola Morale dell’Eccell. Signor Fabio Glissenti. In Venetia, Appresso Marco Ginammi, 1634. 168 pp. In buone condizioni di conservazione. Vignetta xilografica al frontespizio. Prima edizione, assai rara, di questa celebre favola del noto autore bresciano, Fabio Glissenti (Vestone in provincia di Brescia, 1542 c. – Venezia, 1615). Scrive Antonio Fappiani nella voce dedicata a Glissenti nell’Enciclopedia Bresciana: “L’Androtoo, cioè l’Uomo innocente”. Il Demonio riesce a sposare l’Uomo con la Vanità, ma se ne oppongono la Coscienza e il Discorso che riescono a distoglierlo dalle nozze. La Scena è la casa del cuore di tutti. La fabula vuol dimostrare come l’Uomo, senza l’aiuto divino, non può mantenersi innocente.”. Rif. Bibl.: Biblioteca nazionale Braidense – Milano – IT-MI0185, inv. 6_060001063, RACC.DRAM.0325. Bonifacio Giovanni, Sopherotomania Favola Comica dell’Opportuno, Academico Filarmonico. Dedicata Al molto Illustre Signore Il Sig. Giovanni Rossi Cavaliere. In Vicenza, Presso Francesco Grossi, 1622. 136, (8 b.) pp. All’inizio di ogni capitolo di ogni atto è presente una curiosa vignetta xilografica. Marca tipografica xilografica al frontespizio che riprende la marca tipografica di Melchiorre Sessa con gatto che tiene in bocca un topo. Una macchiolina d’inchiostro al margine esterno bianco delle pagine 19-24, ininfluenti e per il resto in buone-ottime condizioni di conservazione. Per il nome dell’autore, Giovanni Bonifacio, cfr. Michel & Michel vol. II p. 284. Prima ed unica rarissima edizione di questa favola comica del noto scrittore, giurista e storiografo italiano della Repubblica di Venezia originario di Rovigo, Giovanni Bonifacio Giovanni Bonifacio (Rovigo, 6 settembre 1547 – Padova, 23 giugno 1635). La “Sopherotomania” fu il suo esordio letterario, favola comica in cinque atti, che venne per la prima volta rappresentata a Rovigo nel 1572 anche se per aspettare la sua prima edizione, bisogna arrivare nel 1622 quando essa venne stampata per la prima volta a Vicenza da Francesco Grossi. L’opera è interessante in quante esordio letterario di Bonifacio che poi fu autore di diverse altre opere teatrali anche se poi, l’autore è ricordato più per i suoi studi giuridici e per la sua importante opera storica “Historia Trivigiana” composta nel 1591 che gli diede la fama di uomo dotto e di storico attento. L’autore scrisse anche una curiosissima opera fantastico-utopica “La repubblica delle api” edita nel 1627 che dedicato a Urbano VIII che è considerata, assieme ad altre utopie rinascimentali, uno dei primi scritti di “protofantascienza” italiana. L’opera teatrale qui presentata è molto rara. Rif. Bibl.: IT\ICCU\BVEE\023449.‎

‎NICCODEMI DARIO.‎

‎Tempo passato. Con 17 ritratti.‎

‎Cm. 19, cart. edit., pag. (8) 237 (3) più 17 tavole fotografiche f.t.. Ottimo esemplare. Piacevole galleria di personaggi incontrati dall'Autore nel suo girovagare con le compagnie teatrali quali Teresa Mariani, Anatole France, Vera Vergani, Don Miguel de Unamuno, Maeterlinck, Pirandello, Rejane e altri.‎

‎ROSTAND Edmond‎

‎La Samaritaine‎

‎158 pp., Evangile en trois tableaux en vers, 22ème mille‎

‎SILVESTRE Armand & MORAND Eugène‎

‎Grisélidis. Mystère en trois Actes, un Prologue et un Epilogue en vers libres‎

‎VII-99 pp., plats marbrés, rel. frot.‎

‎CROMMELYNCK Fernand‎

‎Chaud et froid ou l'idée de Monsieur Dom‎

‎208 pp., num. 690/2200 ex. sur papier d'édition. Très bel ex. Pièce en trois actes. 1941.‎

‎HARDING James‎

‎Etonnant Sacha Guitry‎

‎246 pp., cahier central photos N/B‎

‎ABASTADO Claude‎

‎Luca Ronconi ou le rite perdu‎

‎443 pp. "10/18"‎

‎GAUTIER Théophile‎

‎Histoire de l'art dramatique en France depuis vingt-cinq ans, 1er série‎

‎367 pp. Edition originale de la Ier série (6 au total)‎

‎MURGER Henry‎

‎Le Bonhomme Jadis‎

‎390 pp., suivi de les Amours d'Olivier, Propos de Ville et Propos de Théâtre, les Nuits d'Hiver, le Dernier Rendez-Vous. dos cassé‎

‎STANISLAVSKI C.‎

‎la formation de l'acteur‎

‎309 pp., Préface de Jean VILAR. "Petite Bibliothèque Payot" n° 45‎

‎REGNIER Henri de‎

‎Les scrupules de Sganarelle‎

‎222 pp;, cinquième édition. "Le Théâtre aux Chandelles"‎

‎Kleist Heinrich von‎

‎Sämtliche Werke. Mit Einleitung von Monty Jacobs. Erster und zweiter Band‎

‎Stato di conservazione: DISCRETO, legatura coeva parzialmente scollata, strappo ultima pagina. Introduzione di Monty Jacobs. Stampato in caratteri gotici tedesco. Il volume, in lingua tedesca, contiene le prime due parti delle Sämtliche Werke (Opere complete) del drammaturgo, poeta e scrittore tedesco. Bella edizione stampata in caratteri gotici, con fregi jugendstil impressi in nero e oro ai piatti e al dorso. Indice Gedichte und Fabeln (venti poesie e due favole) Die Familie Schroffenstein (La famiglia Schroffenstein, dramma, 1803) Der zerbrochne Krug (La brocca rotta, commedia, 1806) Amphitryon (Anfitrione, commedia, 1807) Penthesilea (Pentesilea, dramma, 1808) Das Käthchen von Heilbronn (Caterina di Heilbronn, dramma, 1810)‎

‎Viola Cesare Giulio‎

‎Canadà. Tre atti‎

‎Stato di conservazione: BUONO, fioriture e segni del tempo sulla copertina, interno in ordine. I edizione. Collana Biblioteca Teatrale Moderna. Con prefazione dell'autore. Canadà, nel mio teatro, si aggruppa in quel ciclo di opere che io vorrei definire "commedie dell'istinto". A quel ciclo parteciparono Il giro del mondo, Quella, Stratosfera, La ronda di notte, L'inferno, che nacquero in uno stesso torno di tempo. Per un certo periodo della mia attività teatrale io fui chiamato "il poeta dell'istinto": non so se tale definizione fosse giusta, certo che in quel rivelarsi allo scoperto delle passioni, in quel tumultuoso affrontarsi dei personaggi, in quella loro implacabilità, si avvertiva una necessità di rompere l'involucro della convenzione formalistica per toccare liberamente la umana verità. (dalla Prefazione dell'autore, p. 9)‎

‎Shakespeare William‎

‎Sogno di una notte di mezz'estate. Con uno scritto di Hugo von Hofmannsthal‎

‎Stato di conservazione: OTTIMO. Collana: Oscar classici. Traduzione di Antonio Calenda e Giorgio Malchiori. Saggio introduttivo di Anna Luisa Zazo. Postfazione di Hugo von Hofmannsthal. Testo in lingua originale inglese con traduzione italiana a fronte. Commedia fantastica, tenebrosa come la notte in cui si snoda la vicenda, Sogno di una notte di mezz'estate fonde con liberissima immaginazione mitologia greca e celtica, leggende cavalleresche e folclore inglese, intrighi d'amore e farsesche rappresentazioni teatrali, intrecciando le vicende di due coppie di innamorati che si perdono e si inseguono in un bosco-labirinto, ingannati dai beffardi incantesimi del re degli spiriti. (dalla quarta di copertina)‎

‎Manzoni Alessandro‎

‎Liriche e tragedie. Con introduzione e commento di Nicola Bruscoli‎

‎Stato di conservazione: DISCRETO, ingiallito, segni d'uso e del tempo, strappetti alla copertina, leggermente allentato, qualche annotazione a matita leggera nel testo. I edizione. Collana: Biblioteca di Classici Italiani. A cura di Nicola Bruscoli. Il volume contiene, oltre tutte le liriche posteriori alla conversione, compreso il frammento d'Ognissanti e l'incompiuto Proclama di Rimini, il carme giovanile In morte di Carlo Imbonati, il Soliloquio di Marco e le ultime scene del Carmagnola e l'Adelchi per intero. Delle poesie giovanili ho accolto il carme In morte di Carlo Imbonati perché, pur nelle sue macchinosità e convenzionalità letterarie, mette l'accento su quei temi morali su cui si svolgerà in seguito tutta l'opera manzoniana della maturità. (dalla Prefazione di Nicola Bruscoli, p. III)‎

‎Shakespeare William‎

‎La dodicesima notte‎

‎Stato di conservazione: BUONO, i primi quattro fogli sono volanti, per il resto in buono stato. I edizione. Collana: Piccola Biblioteca Scientifico-letteraria. Traduzione di Cesare Vico Lodovici‎

‎Ibsen Henrik‎

‎Spettri‎

‎Stato di conservazione: BUONO, dorso e copertina con qualche traccia d'uso, interno ingiallito ma in ordine. Collana: BUR Biblioteca Universale Rizzoli. Traduzione di Piero Monaci‎

‎Forte Dieter‎

‎Martin Lutero & Tommaso Munzer. Ovvero L'introduzione della contabilità‎

‎Stato di conservazione: MOLTO BUONO, minimi segni d'uso e del tempo alla sovraccoperta (qualche fioritura, piccoli strappetti senza mancanze, piccola abrasione), volume in ottimo stato. I edizione. Collana: Supercoralli. Traduzione di Giorgio Sichel‎

‎Lope de Vega y Carpio Felix‎

‎Le famose asturiane. Dramma in tre atti‎

‎Stato di conservazione: MOLTO BUONO, tagli ingialliti, piccola abrasione al piatto post. (etichetta prezzo rimossa), per il resto in ordine. Collana: BUR Biblioteca Universale Rizzoli. Con una nota e traduzione di Antonio Gasparetti‎

‎Lope de Vega y Carpio Felix‎

‎La schiava del suo innamorato. Dramma in tre atti‎

‎Stato di conservazione: MOLTO BUONO, leggero ordinario ingiallimento, piccola abrasione al piatto post. (etichetta prezzo rimossa), per il resto in ordine. Collana: BUR Biblioteca Universale Rizzoli. Con una nota e traduzione di Antonio Gasparetti‎

‎Lope de Vega y Carpio Felix‎

‎Il certo per l'incerto. Dramma in tre atti‎

‎Stato di conservazione: MOLTO BUONO, ingiallimento, piccola abrasione al piatto post. (etichetta prezzo rimossa), per il resto in ordine. Collana: BUR Biblioteca Universale Rizzoli. Con una nota e traduzione di Antonio Gasparetti‎

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