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‎Conte M. (cur.)‎

‎Franco Miotto. Pareti del cielo. Passioni, storie e ricordi di una vita libera. Ediz. illustrata‎

‎ill.‎

‎Bisogni Vincenzo Ramón‎

‎Franco Corelli. Irresistibilmente tenore‎

‎brossura Personalità vibratile e tormentata di tenore dalla voce d'impatto eccezionale, monolitica eppure addestrata a virtuosismi tecnici inattesi, a tanta dottrina vocale Franco Corelli pervenne attraverso un affinamento né facile né indolore, tra dubbi e dilemmi, scoramenti ed orgogliose consapevolezze, sofferti in privatissima solitudine, sia pure con il sostegno di una consorte che seppe svolgere per lui una discussa quanto insostituibile funzione di music coach. Artista di prestigio incontestabile, collega alla pari di celebrate primedonne (Nilsson, Tebaldi, Callas) Corelli vantava una prestanza d'atleta, rara avis nella categoria tenorile che annovera ancora troppe sagome risibilmente inadeguate. Figurava per questo romanticamente credibile in tanti eroi del teatro verdiano (Alvaro, Ernani, Manrico pressoché ineguagliabile), o nelle più prestanti delle figure pucciniane (in primis, Calaf eclatante). Sensazionale Raoul de Nangis e Pollione mai inferiore a quelli più celebrati, in Carmen fu un veemente José dando uguale risalto alla facies piagata del personaggio. Prestando ascolto ad una capacità di autocritica fin eccessiva che lo determinò a farsi rimpiangere piuttosto che compiangere, Corelli preferì abbandonare le scene dopo venticinque anni e più di carriera internazionale (tra Scala, San Carlo, MMF, Staatsoper di Vienna, Met), forte di un lascito documentale esaustivo quanto pochi altri.‎

‎Pinna Franco; Pinna G. (cur.)‎

‎L'isola del rimorso. Fotografie in Sardegna 1953-1967. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril.‎

‎Loi Franco; Pareti S. (cur.)‎

‎10 giugno 2010‎

‎ill. Nell'anno del suo ottantesimo compleanno, il 2010, un gruppo di amici piacentini invitò Franco Loi a ripercorrere la propria biografia intellettuale nel corso di una serata all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Il poeta rilesse e commentò i suoi versi rivisitando nel contempo gli inizi letterari, il lavoro alla Mondadori, la passione politica, la scelta dialettale. Colloquiava con lui un altro poeta milanese, Maurizio Meschia.‎

‎De Rensis Raffaello‎

‎Franco Faccio. Arte, Scapigliatura, patriottismo‎

‎ill., br.‎

‎Storti Riccardo‎

‎Fisiognomica di un cantore. Franco Battiato in 100 pagine‎

‎br. Una guida introduttiva al Battiato "leggero", non perché ve ne sia uno "pesante". Partire dalle canzoni di una discografia quarantennale per addentrarsi in un affascinante labirinto di letture e congetture. Dallo sperimentalismo degli esordi ai successi popolari, attraverso incontri con uomini straordinari. È la "Fisiognomica di un cantore" tratteggiata in poche linee essenziali, come i paralleli e i meridiani di un planisfero sul quale navigare sicuri. Un atlante da consultare in "viaggio" perché ogni canzone di Battiato può portare molto lontano e regalare intuizioni inaspettate su noi stessi.‎

‎Bonavita Riccardo; Mazzucco T. (cur.)‎

‎L'anima e la storia. Struttura delle raccolte poetiche e rapporto con la storia in Franco Fortini‎

‎br. Nel 1978 Fortini riunisce per Einaudi le sue prime quattro raccolte poetiche maggiori nel volume "Una volta per sempre". Poesie 1938-1973: un personalissimo canzoniere che vuole rappresentare il punto d'arrivo del percorso lirico dell'autore. È questa trentennale ricerca, teorica e formale, di una poesia che possa confrontarsi con la Storia, a essere l'oggetto di studio del libro di Riccardo Bonavita. Abbinando saldamente le teorie di Pierre Bourdieu a una lettura puntuale non solo delle raccolte che non trovano spazio nell'edizione ne varietur, ma anche di singoli testi lirici e saggistici - molti dei quali ottenuti tramite un'estesa ricerca d'archivio che ha portato alla luce un dattiloscritto inedito del 1954 -, Bonavita restituisce al lettore la traiettoria di una delle più importanti vicende poetiche del secondo Novecento italiano. Prefazione di Luca Lenzini. Premessa di Giuliana Benvenuti.‎

‎Juvarra Antonio‎

‎Le teorie tecnico-vocali di Mario Del Monaco e Franco Corelli. Ciò che hanno detto e sperimentato del canto i due celebri tenori‎

‎br. Basato su precisi documenti storici, questo libro fa luce sulla formazione tecnico-vocale dei due grandi tenori e sui loro rapporti con la scuola del cosiddetto "affondo", spazzando via le numerose fandonie autopromozionali e le falsificazioni storiche, fatte circolare dai fautori di questa scuola. Prima rivali e poi amici, accomunati dalla stessa passione per la ricerca tecnico-vocale, Del Monaco e Corelli dovettero entrambi fare i conti con i due idola tribus della moderna didattica vocale, la "maschera" e l''affondo', due espedienti tecnici ignorati sia dal belcanto storico, sia da grandi cantanti del Novecento come Enrico Caruso e Tito Schipa. Gli alterni rapporti di amore-odio con queste due tecniche vocali furono alla base dei loro percorsi artistici e sono analizzati in questo libro in tutte le loro sfaccettature.‎

‎Gazzera Agnese‎

‎Marielle, presente!‎

‎ill., br. Marielle Franco è stata assassinata a Rio de Janeiro il 14 marzo 2018. Aveva 38 anni e da poco più di un anno era l'unica donna nera tra i 51 consiglieri comunali della città brasiliana, eletta nel Partito Socialismo e Libertà (Psol). Nata e cresciuta in una favela, afrodiscendente, non eterosessuale, femminista, aveva fatto di se stessa la propria bandiera: un "corpo politico" con cui affrontare il mondo e lottare per i diritti delle persone che rappresentava, contro il razzismo, le violenze di genere, le diseguaglianze. Anche la sua vita privata e le sue passioni, dalla sua storia d'amore con una donna all'adesione alle religioni di matrice africana, si riflettevano sul suo impegno di attivista e politica, nella rivendicazione del diritto di essere liberi di esistere e scegliere. Marielle Franco si opponeva con fermezza alla politica "sporca", ai legami tra la criminalità organizzata e lo Stato, e chiedeva a gran voce politiche di sicurezza pubblica rispettose delle favelas e delle periferie. Battaglie scomode, e pericolose. Questo libro racconta un pezzetto della sua storia, umana e politica.‎

‎Palumbo Valeria‎

‎Veronica Franco. La cortigiana poeta del Rinascimento veneziano‎

‎br. Poeta, scrittrice, cortigiana, musicista... Veronica Franco fu una celebrità in vita e la sua fama superò i confini di quella Venezia che amava con tutta se stessa. La sua storia ci restituisce, oltre a una vicenda umana che commuove e appassiona, anche un punto di vista originale e disincantato sul Rinascimento: quello di una "cortigiana onesta", una donna squisitamente colta, intelligente e consapevole che ospitò nel proprio letto re, cardinali, nobili, letterati, borghesi, sempre rivendicando con orgoglio il proprio valore e il proprio diritto ad amare ed essere amata così come l'impegno concreto a fare e pensare il bene per le altre donne.‎

‎Guzzi D. (cur.)‎

‎In sintonia con il presente. Franco Antonicelli tra politica e cultura‎

‎br. Per la sua versatilità, la sua vivacità intellettuale, i suoi interessi multidisciplinari, la sua chiarezza di oratore e scrittore, Franco Antonicelli (1902-1974) appare, a quasi cinquant'anni dalla morte, una figura di straordinaria attualità. Insegnante, giornalista, letterato, editore, militante antifascista e poi presidente del Cln, nel Dopoguerra è stato un instancabile organizzatore culturale - a Torino fonda l'Unione culturale, l'Istituto storico della Resistenza, il Centro studi "Piero Gobetti" e l'Archivio nazionale cinematografico della Resistenza - e, per due legislature, senatore della Repubblica eletto nella Sinistra indipendente. Il presente volume indaga, a partire da fondi d'archivio e materiali inediti, la sua biografia avvincente ed esemplare, dalla Resistenza agli ultimi anni, ricostruendo i percorsi tramite i quali ha saputo innovare in più ambiti il modo di intendere l'attività culturale e concepire l'impegno politico. Per illustrare l'Italia che aveva in mente e le idee che lo animavano. E stilare un bilancio di quanto rimane oggi della sua sfaccettata eredità.‎

‎Nieri David‎

‎Franco Battiato. Camminando con le aquile‎

‎ill., br. Fosse nato due secoli prima, Franco Battiato sarebbe stato un compositore classico. Oppure un filosofo. Oppure entrambi. E forse neanche questo gli sarebbe bastato. Definirlo «cantautore» è assolutamente limitativo. Perché l'artista siciliano, uno dei più rappresentativi del panorama musicale italiano, resta una voce fuori dal coro, non etichettatile né inquadrabile in una categoria precisa. Dai primi esperimenti pop al progressive sperimentale degli anni Settanta, passando attraverso gli Ottanta con album indimenticabili, fino alle collaborazioni eccellenti e la ricerca filosofica e letteraria degli ultimi anni, Battiato ha lasciato un segno indelebile nella cultura del nostro Paese.‎

‎Mengaldo Pier Vincenzo; Santarone D. (cur.)‎

‎I chiusi inchiostri. Scritti su Franco Fortini‎

‎br. Per quasi mezzo secolo Pier Vincenzo Mengaldo si è dedicato alla comprensione dell'opera di Franco Fortini, in particolare di quella in versi. Dalla prima complessiva introduzione del 1974 alle Poesie scelte fino all'intervento, inedito, del 2017 sull'ultima traduzione di Fortini, il Lycidas di Milton, le lenti di Mengaldo hanno consentito di osservare, nella concretezza fenomenologica della lingua, il classicismo inquieto e il manierismo raggelante di tanta poesia fortiniana, di scorgerne la dimensione figurale e sapienziaria, l'altissima consapevolezza retorica e metrica oltreché teorico-critica, la presenza di alcuni importanti modelli e riferimenti letterari, da Dante e Tasso a Manzoni, da Goethe (del quale Fortini tradusse il Faust) a Brecht. L'esercizio critico di Mengaldo non è mai impersonale e asettico. Queste pagine nascono da una profonda amicizia e consonanza intellettuale di due uomini che si sono reciprocamente nutriti in una sorta di continuo dare-avere: Mengaldo ha offerto al poeta, critico e traduttore una mole di osservazioni minuziose e illuminanti; Fortini, a sua volta, con la sua penetrante critica saggistica, ha insegnato tanto al più giovane amico.‎

‎Colucci Mario; Di Vittorio Pierangelo‎

‎Franco Basaglia‎

‎br.‎

‎Zuffanti Fabio‎

‎Franco Battiato. Tutti i dischi e tutte le canzoni, dal 1965 al 2019‎

‎br. Franco Battiato è uno dei più grandi compositori d'Italia. La sua figura merita di svettare insieme a immortali del passato come Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Antonio Vivaldi. Non solo, Battiato è anche uno dei più grandi divulgatori di cultura che il nostro paese ricordi, e ciò grazie al semplice uso di canzoni, che spesso non arrivano a cinque minuti di durata, e all'enorme capacità di condensare alto e basso, di mischiare profumi provenienti da terre vicine e lontane, di citare il più infimo programma televisivo insieme alle più alte opere filosofiche, mistiche e religiose, di divagare sull'esoterismo, di mescolare pop, rock, cantautorato, elettronica, dance, opera, musica classica e psichedelia. Dopo essersi soffermato sulla prima parte della sua carriera in "Battiato: La voce del padrone", Fabio Zuffanti sviscera l'opera discografica di Franco Battiato in un volume che analizza, con maniacale dovizia di particolari, ogni album e canzone registrata dal nostro tra il 1965 e il 2019, al fine di aprire un forziere fatto di tesori preziosi e mostrare al lettore di quanta ricchezza musicale e culturale siano pregne le sue invenzioni. A chiusura del volume è presente un'appendice sul cinema di Franco Battiato a cura del cantautore (già targa Tenco) Fabio Cinti, che per l'occasione veste i panni del critico cinematografico.‎

‎Nove Aldo‎

‎Franco Battiato‎

‎br. La facoltà dello stupore: è questo il nucleo attorno al quale orbita l'intera esperienza artistica di Franco Battiato, la matrice che accomuna tutti i brani della sua vastissima produzione. La sua musica è un dono, un invito a smarrirsi per poi ritrovarsi; è un'esortazione a sperimentare continue incursioni in un altrove sconosciuto, negli infiniti «mondi lontanissimi» che possono aprirsi lungo il cammino delle nostre vite. Ed è proprio questo «senso di stupore inaudito» il sentimento dal quale prende le mosse Aldo Nove per ripercorrere la parabola umana e creativa del musicista siciliano e illuminare le incessanti peregrinazioni dello spirito che la alimentano. In queste pagine conosceremo un giovanissimo Battiato che a Riposto, in Sicilia, trascorre interi pomeriggi ad ascoltare i suoni della natura, con l'inquietudine di chi ha sempre voglia di andare via; anni dopo, a Roma, lo vedremo incassare il «le faremo sapere» dei discografici, per poi seguirlo a Milano, dove muoverà i primi passi nel mondo della musica e si imporrà all'attenzione del pubblico e della critica come una delle voci più originali del momento. Leggeremo di incontri sorprendenti, di turbamenti capaci di trasformarsi in musiche e parole, in suoni che sembrano provenire dal recesso dell'anima e hanno la forza di dilatare il tempo e lo spazio. Verremo condotti per mano nei meandri dell'opera di uno dei più grandi geni della musica contemporanea e saremo chiamati a cogliere i «frammenti dell'infinito» disseminati lungo un percorso musicale ed esistenziale di rara intensità. Infine, leggeremo le parole d'amore e di riconoscenza di un grande scrittore nei confronti di un uomo in grado come pochi altri di trascendere i confini, di guardare oltre le cose.‎

‎Zilio Giovanni‎

‎Trovare l'alba dentro l'imbrunire. Misticismo ed esoterismo in Franco Battiato‎

‎br.‎

‎Sabatino Roberto‎

‎Raccontami il Prof. Storie, curiosità, aneddoti e interviste su Franco Scoglio‎

‎brossura‎

‎Zuffanti Fabio‎

‎Segnali di vita. La biografia de «La voce del padrone» di Franco Battiato‎

‎br. Vittorio Occorsio, classe 1929, famiglia napoletana, era sostituto procuratore della Repubblica a Roma. Il 21 settembre 1981 è una data scolpita nella Storia della musica italiana: quel giorno Franco Battiato pubblica il suo undicesimo album, "La voce del padrone". È il più pop e al tempo stesso il più difficile, infatti che cosa vorrà mai dire «cerco un centro di gravità permanente»? E un'atmosfera così festosa, i testi quasi incomprensibili ma che rimango- no subito in mente, le musiche coinvolgenti ma spiazzanti, che cosa significano? Questo disco non è meno raffinato dei precedenti, anzi, però ha qualcosa che agli altri mancava: una volontà di comunicazione, di stupire sin dal primo ascolto, e il proposito, quasi folle, di arrivare all'immaginario collettivo pur nella complessità di riferimenti, giochi di parole, ermetismo. In ogni caso, Battiato ci riesce: "La voce del padrone" diventa il disco più venduto di sempre in Italia (oltre un milione di copie). E oggi è ancora venerato: appena set- te tracce, mezz'ora di melodie perfette impresse nella me- moria di intere generazioni. Per l'eternità, come capita solo ai capolavori. "Segnali di vita", scritto da uno dei massimi esegeti del Maestro siciliano, ripercorre la genesi dell'opera: gli antefatti, la creazione di un personaggio scostante e irresistibile, le ragioni di un record così clamoroso, il contesto sociale e musicale nell'Italia di quegli anni, la voglia del Nostro di non ripetersi mai, il suo desiderio di sbancare le classifiche ma di continuare le sue ricerche senza clamori, lo studio dettagliato del metodo compositivo, delle registrazioni, della copertina, delle singole canzoni, l'impatto sul pubblico. Soprattutto su un ragazzino di 13 anni che, grazie a questo album, imparerà ad amare visceralmente la musica e si porrà molte domande su ciò che Battiato voleva comunicare e su quanto ci fosse da imparare grazie a lui. Fino a rendersi conto che "La voce del padrone" sarebbe diventato il disco che più di ogni altro gli avrebbe cambiato la vita. A lui, come a tantissimi altri. Introduzione di Morgan. Prefazione di Aldo Nove.‎

‎Landi S. (cur.)‎

‎Franco Girondi. Catalogo della mostra (Forte dei Marmi, 5-23 settembre 2021)‎

‎ill., br. Catalogo della mostra, Forte dei Marmi, Museo Ugo Guidi, 5 - 23 settembre 2021. Franco Girondi nel 2017 ha festeggiato cinquant'anni di vita artistica in cui ha toccato tecniche e materiali diversi, dalla pura pittura al collage e agli oggetti concettuali. Si è formato nella Milano degli anni Sessanta, dove ha conosciuto Burri e Fontana. Ha esposto nelle principali capitali europee e sue opere sono esposte in musei in Italia e all'estero.‎

‎Pinna Giuseppe; Sgarbi Vittorio‎

‎Nel mondo di Fellini. Franco Pinna fotografo di set. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Spessato Carla‎

‎Franco Battiato. Come un incantesimo. Le storie dietro le canzoni‎

‎ill., ril. Le storie di tutte le canzoni di Franco Battiato e il racconto di tutti gli album e delle sue opere, oltre a un'indagine unica nel suo genere sulle decine di interventi come autore, produttore, interprete in musica, teatro, cinema, letteratura. In appendice la storia inedita del primo album del 1969, mai arrivato nei negozi. Testimonianze esclusive di musicisti e discografici, il diario giorno per giorno delle registrazioni, l'ascolto e il racconto delle canzoni di quell'epoca mai uscite dagli archivi.‎

‎Nicolini Gualtiero‎

‎Franco Merlo. Un uomo, un artista. Da artigiano, a scultore, a Maestro Liutaio‎

‎ril. Il prof. Gualtiero Nicolini con questo libro dedicato a Franco Merlo racconta la storia avvincente di un uomo semplice ed onesto, che con la sua caparbietà e tenacia è riuscito a trasformare le sue passioni per il legno prima e per la musica poi. È arrivato a realizzare strumenti musicali di ottima fattura, sfruttando le capacità intraprese col tempo di falegnameria, di ebanisteria, di intarsio, di intaglio, di scultura, di pittura.‎

‎Battini Michele‎

‎«Andai perché ci si crede». Il testamento dell'anarchico Serantini‎

‎ill., br. Franco Serantini conobbe molte celle: dell'orfanotrofio, del collegio, del riformatorio - senza colpe se non d'essere orfano e povero - sino alla cella numero 7 del carcere Don Bosco di Pisa. Qui morì il 7 maggio 1972. Due giorni prima era stato arrestato ai bordi di una manifestazione antifascista e massacrato da agenti dell'ordine pubblico. Restò ad agonizzare nell'inerzia del magistrato, dei medici, di infermieri, agenti e funzionari della prigione. Poco dopo, alla «vita e morte dell'anarchico Serantini», Corrado Stajano dedicò uno splendido libro. Raccontò la sua storia, si interrogò sul conflitto tra i poteri dello Stato e una persona sola e inerme. Mezzo secolo dopo, questo testo rintraccia le carte dei tribunali e degli archivi degli avvocati di parte civile e di singole persone di buona e integra volontà, la cui azione fu determinante per impedire che i documenti di un omicidio venissero cancellati. Sono ora depositati e consultabili presso l'archivio della Biblioteca pisana che alla memoria di Franco Serantini è intitolata. Là dove si decise per un «non luogo a procedere», l'indagine storiografica e la ricostruzione del contesto politico portano assai lontano dalle conclusioni dei giudici di allora. L'archivio del caso custodisce i riscontri di un crimine e gli indizi sulle responsabilità. Ma le carte hanno serbato anche, nonostante loro, il testamento politico e morale del ventenne anarchico. E con esso un prezioso sguardo sulla ribellione operaia e studentesca in una delle città cruciali del lungo Sessantotto italiano, e sulle sue radici nelle culture eretiche marxiste e libertarie di due secoli. E la vita breve e la lunga agonia di Franco Serantini riconducono al destino di Giuseppe Pinelli e alla tormentosa vicenda giudiziaria e storica che da Piazza Fontana arriva ai processi per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi.‎

‎Guerrera Guido‎

‎Franco Battiato. L'uomo dell'isola dei giardini‎

‎br. Da Filippo Destrieri, storico tastierista, al giovane Giovanni Caccamo, da Antonio Ballista a Carlo Guaitoli. Tutti preziosi contributi che arricchiscono le pagine di questo libro dedicato al ricordo dell'artista siciliano: un Battiato colto con affettuosa attenzione nella sua quotidianità, raccontato sin dagli esordi della sua carriera e messo a fuoco da chi, come lo stesso autore, ha avuto la fortuna di frequentarlo. Al realizzarsi del suo successo hanno contribuito personaggi di grande spessore professionale che, dopo averlo accompagnato nelle sue esperienze degli esordi, si sono mostrati decisivi per la sua formazione artistica. Ognuna di queste importanti presenze rivela i segni di una magica intesa con Franco che ha un denominatore comune e il cui nome è Amore. Amore per il lavoro inteso come passione e amore condiviso con tutte quelle persone che si sono raccolte attorno a lui, quasi calamitate da un incanto inspiegabile. Condividere queste schegge di memoria con quanti lo hanno amato e continuano a farlo è allora per l'autore di questo libro, in cui non manca neppure una sezione dedicata al popolo dei social, un privilegio e un onore immenso.‎

‎Abbate Lucia‎

‎Franco Battiato. Verso la meta del ritorno. Nuova ediz.‎

‎br. Si possono percorrere molte strade per raccontare Franco Battiato: analizzare i dettagli delle opere, la religiosità profonda, la storia e gli aneddoti della sua vita. In questo libro non si va alla ricerca degli aspetti "fenomenali" della sua persona, non si cerca di spiegare tutto ciò che egli ha scritto e cantato. La poesia nelle canzoni, le musiche magnifiche e le parole attraverso le interviste sono state osservate dai punti di vista sociale, storico, stilistico, etimologico, senza presunzione di certezze, perché ognuno ne apprezzasse il valore secondo la propria interpretazione.In tutta l'opera dell'artista si sente l'eco della Sicilia che, soprattutto nei brani dialettali, domina con il riaffiorare prepotente dei ricordi. Miti, profumi, colori e tradizioni dell'Isola riecheggiano trasportati dalla musica, attraversano lo spazio fra le nuvole, leggeri e rapidi come i voli imprevedibili degli uccelli, da Occidente a Oriente, dalla terra a tutto l'Universo, per tornare nei luoghi più riscaldati dal sole. Il concetto del viaggio ricorre in Battiato insieme a quello del ritorno: percorsi reali e immaginari nati da un bisogno profondo di conoscenza e di evoluzione interiore.‎

‎Sisti Alberto‎

‎Lingua della memoria lingua della poesia. Poesia, poetica e pensiero di Franco Loi nei suoi diari inediti (1955-2002)‎

‎brossura Poesia, poetica e pensiero di Franco Loi nei suoi "Diari inediti (1955-2002)".Attorno e attraverso la poesia di Franco Loi vi sono i suoi diari inediti: stanze di officina, annotazioni di vita, di lettura, pause di riflessione, nel flusso della vita e dei versi. Lungo queste pagine sfilano le ragioni di una poesia e di tutta una vicenda espressiva.‎

‎Casiraghi Giordano‎

‎Battiato. Incontri‎

‎ill., br. Un libro che racconta Franco Battiato attraverso la voce delle persone che l'hanno incontrato e conosciuto: musicisti che sono stati con lui sul palco e che hanno suonato nei suoi dischi, operatori presenti nelle tournée, produttori al suo fianco nei concerti e nei dischi, discografici sorpresi dalla sua straordinaria creatività, ingegneri del suono nelle sale di registrazione, artisti, giornalisti, fotografi. Una raccolta di materiali che l'autore ha collezionato e rielaborato in più di quaranta anni di conoscenza con l'artista, uno dei più grandi di sempre. Un libro che segue l'evoluzione creativa di Battiato dagli esordi fino al capitolo Attraversando il bardo, dedicato alla ricerca mistica e spirituale, sempre al centro della produzione musicale e cinematografica dell'artista. Un capitolo fotografico accoglie un ampio reportage di Uliano Lucas rimasto inedito, con scatti che ritraggono l'artista agli esordi come Gli Ambulanti. Postfazione di Fabio Centelli Anibaldi‎

‎Scanzi Andrea‎

‎E ti vengo a cercare. Voli imprevedibili ed ascese velocissime di Franco Battiato‎

‎br. Francesco Battiato, in arte Franco su suggerimento di Giorgio Gaber, è stato un vero e proprio rivoluzionario in servizio permanente. Ha attraversato periodi molto diversi, cercando sempre nuove strade per comunicare con la sua musica: di protesta, pop, krautrock, sperimentale, rock, d'autore, classica, sinfonica. È impossibile rinchiuderlo in una sola etichetta, così come è impossibile non farsi ammaliare da un'arte multiforme che questo libro ci fa rivivere appieno: dalla complessità di L'Egitto prima delle sabbie alla solennità di Come un cammello in una grondaia, dall'avanguardia di Pollution fino alla straordinaria fase di spiritualità che va da Fisiognomica a Caffè de la Paix, senza dimenticare le canzoni di enorme successo come Centro di gravità permanente e Bandiera bianca, la dolente Povera patria, la struggente La cura, la prodigiosa Prospettiva Nevski o la stessa E ti vengo a cercare. Andrea Scanzi, con accuratezza e passione, ripercorre la carriera di Battiato seguendo ogni snodo, picco e azzardo di uno dei più grandi maestri della musica italiana, facendo incursioni anche nei suoi studi da linguista e nell'ambito dell'opera, del cinema, della pittura, della religione e della meditazione. Un genio ironico e poliedrico, inquieto e sfaccettato, capace come pochi altri di unire l'alto e il basso. Franco Battiato è un mondo meraviglioso. E questo libro lo dimostra.‎

‎Jachia Paolo‎

‎Battiato. Voglio vederti danzare. Gli album e le canzoni (1979-2019)‎

‎br. Franco Battiato non è stato solo un musicista ma anche un mistico e un pensatore che si è espresso, nella sua maturità umana e artistica, principalmente (anche se non esclusivamente) attraverso le sue canzoni. Analizzare i testi messi in musica da Battiato vuol dire così collegarli con quella vasta Enciclopedia di riferimenti culturali e religiosi che l'artista stesso ha evidenziato: Bibbia e Vangeli (ufficiali e apocrifi), la spiritualità dell'Oriente cristiano, il misticismo indiano, il buddismo tibetano, il sufismo e l'esoterismo novecentesco di Gurdjieff e Guénon. Di tutto questo dà conto la ricerca puntuale e appassionata di Paolo Jachia, che «non è andato a "scavare" con ragionamenti nell'anima di Battiato, ma ha cercato piuttosto di sintonizzarsi con essa» (dalla prefazione di p. Guidalberto Bormolini).‎

‎Boccadoro Carlo‎

‎Battiato. Cafè Table Musik‎

‎br. "Franco Battiato ha attraversato molti luoghi differenti lungo l'arco del suo percorso musicale, durato oltre quarant'anni. Tuttavia, all'interno di questo ampio cammino, la produzione che va dalla fine del 1974 a tutto il 1978 rimane ancora oggi troppo poco conosciuta. Durante gli ultimi venti anni ho sollecitato più volte lo stesso Battiato e alcuni dei musicisti che avevano partecipato alla realizzazione di questi album in modo da poter ritrovare qualcosa di scritto, ma senza risultati: nessuno ricordava che fine avessero fatto i materiali originali. Nel 2021, il ritrovamento di alcune partiture ha gettato una luce diversa sullo sviluppo autorale di Battiato, che abbandona il suo amato sintetizzatore con cui ha realizzato i primi dischi da solista per esplorare a fondo l'universo sonoro degli strumenti acustici: il pianoforte, la voce e il violino. Questo libro vuole gettare uno sguardo dettagliato sulla produzione sperimentale di un compositore che si è sempre rifiutato di utilizzare il proprio talento in maniera prevedibile, evitando di dare importanza alle aspettative sia dei critici che del pubblico. Anche quando il successo lo aveva raggiunto, egli ha sempre proposto a chi lo seguiva delle scelte controcorrente. Nessuno sapeva mai cosa aspettarsi da lui e questo era indubbiamente uno dei suoi punti di forza." Dall'introduzione di Carlo Boccadoro Un saggio che ci accompagna, con competenza e acume, alla scoperta di un Battiato inedito e ancora poco conosciuto, nel quale riscontriamo però tutti quei tratti di estro, lungimiranza e genialità che abbiamo imparato ad amare nelle sue canzoni.‎

‎D'Elia Antonello‎

‎La realtà non è per tutti. Voci dalla legge Basaglia quarant'anni dopo‎

‎br. Nel 1978 la legge Basaglia prevedeva la chiusura dei manicomi. Quarant'anni dopo, la riforma è realmente compiuta? Lo psichiatra D'Elia prova a darci una risposta, partendo dalla propria esperienza: da laureando viveva con fastidio l'atteggiamento di disprezzo e indifferenza del suo primario ospedaliero nei confronti dei pazienti. Tutto il contrario di ciò che avrebbe voluto Basaglia, morto troppo presto per vedere i risultati della propria rivoluzione; non del tutto attuata e non da tutti accettata e assimilata.‎

‎Guidi Guerrera Guido‎

‎Battiato. Another link‎

‎brossura "Another Link" è il nuovo lavoro di Guido G. Guerrera incentrato sulla figura del celebre artista Franco Battiato, non soltanto l'analisi "dal di dentro" di un raro percorso sapienziale tradotto in arte ma specialmente il racconto di un'amicizia ormai antica, delle affinità di una ricerca comune e delle necessarie differenze di approccio. "Another Link" non guarda tanto alla superficie dell'impegno artistico di Franco Battiato, per quello bastano ad esempio le informazioni che fornisce il web, anche se le tappe salienti vengono tutte percorse quali segni di evoluzione esistenziale e professionale. Si tratta sempre tuttavia di uno scrutare nel profondo, servendosi proprio del punto di vista affettuoso e talora implacabile dell'amico. L'autore ha raccolto in questo libro un gran numero di conversazioni estemporanee, articoli, interviste e anche alcuni camei tratti dal primo lavoro "Franco Battiato: Un sufi e la sua musica". E al centro una lunga conversazione di Guerrera con Battiato su temi di portata generale, disegnata sullo schema concettuale dei ventidue arcani maggiori. Questo non solo per sottolineare il noto orientamento mistico dell'artista, ma a dimostrare come mezzi ritenuti fuori dell'ordinario mostrino invece la loro superba versatilità di chiave di lettura strategica applicabile a cose di ogni giorno. "Another Link" è inoltre impreziosito da autorevoli interventi come quello di Manlio Sgalambro, di Franco Cardini e di Umberto Broccoli, cui è affidata la prefazione.‎

‎Nannini Enrico‎

‎Donatoni e il fare musica. 1949-1972. L'opera al nero‎

‎brossura Nel mettersi sulle tracce del cammino compositivo di Franco Donatoni, lungo il tratto che in particolare si articola tra l'anno del «dono» costituito dall'ascolto del quarto Quartetto di Bartók (1949) e l'atto autosacrificale che fu la scrittura di To Earle two (1972), il pensiero deve abbandonare ogni porto sicuro, ogni sapere predisciplinato, rimettendo in gioco concetti e prassi euristiche. Partecipare al carattere labirintico di tale cammino, alla sua facoltà mimetica di attestarsi ogni volta in una configurazione di stilemi e grammatiche da attaccare e corrompere. Nell'«ogni volta unica» di queste stazioni, la musica di Donatoni si svicola come ulteriorità e insieme come resto linguistico. Ben lontano in realtà da ogni esoterica, questo cammino, o «opera al nero», si rivela come una trasmutazione sempre in atto, spinozianamente tesa alla sperimentazione del far-si capace di un corpo, di «cosa» può essere capace un corpo, compositore o esperiente che sia. Il rapporto tra corpo e cosa, raccolto attorno alla nozione, assolutamente centrale in quegli anni, di «materiale», è così aperto ad una dimensione di attuale, reciproca affezione, strutturata come una scena semiotica. Un chiasma che offre due prospettive, entrambe legate al binomio weiliano attenzione/attesa: dalla parte del corpo, la possibilità di un'etica della vita activa, giocata sulla pratica inesausta di attenzione all'evento sonoro, alla sua portanza di dono. Dalla parte della cosa, quella di disseminare i lineamenti di un'estetica gnoseologica, ove giudizio e analisi, lungi dal contornarla e stabilirne l'apparenza, ne raccolgono l'attributo di actuositas, la sua attesa a un senso ad-venire.‎

‎Iglieri Giuseppe‎

‎Franco Ferrarotti. La stagione di un sociologo in in Parlamento (1958-1963)‎

‎br. Franco Ferrarotti rappresenta un punto di riferimento per lo sviluppo culturale e delle scienze sociali, durante il secondo Novecento italiano. All'interno del suo vasto raggio d'azione compare tuttavia anche la meno nota esperienza maturata in qualità di parlamentare, durante la Terza legislatura repubblicana. Il volume, grazie ad una serie di significativi documenti d'archivio oltreché ad un'inedita intervista al protagonista, ricostruisce il percorso politico e parlamentare intrapreso dal giovane intellettuale, definendone la visione ideologico- programmatica, nonché il rilevante apporto progettuale e normativo. L'onorevole Ferrarotti infatti, costruendo un reticolato fuori dagli schemi del tempo, seppe farsi promotore della palingenesi che avrebbe condotto il sistema politico verso una rinnovata fase: il centro-sinistra. Un contributo politico, quello di Ferrarotti, edificato durante una stagione delicata e complessa, in grado tuttavia di divenire moltiplicatore di innovazione.‎

‎Pivetta Oreste‎

‎Franco Basaglia, il dottore dei matti. La biografia‎

‎br. A quarant'anni dalla approvazione della Legge 180, che ha portato alla chiusura dei manicomi, la figura di Franco Basaglia e il suo lavoro continuano a suscitare grande consenso, ma anche molte critiche. Il libro, racconto di una vita, cerca di ricondurre la vicenda di Basaglia - tra l'antifascismo, il dopoguerra, l'università e la direzione degli ospedali psichiatrici di Gorizia e Trieste - all'interno dei mutamenti epocali che coinvolsero la società e la cultura italiane nel ventennio 1960-1980 segnato dalle grandi lotte operaie e studentesche, ma anche dalle bombe stragiste e dal terrorismo, ventennio che si contraddistinse per una spinta riformista mai più ritrovata. Tra Gorizia e Trieste, Basaglia sperimentò sul campo una radicale riforma dell'istituto manicomiale, dopo aver denunciato l'orrore della segregazione e dei mezzi coercitivi utilizzati o dei cosiddetti sistemi di cura (come il massiccio uso dell'elettroshock). Una riforma ispirata non solo a principi di umanità, ma soprattutto al riconoscimento dei diritti del malato, della sua libertà, della sua appartenenza alla società civile, contro una condizione di emarginazione che escludeva qualsiasi possibilità terapeutica. Questo libro ricollega la figura di Basaglia alla cultura e alla politica dei suoi tempi, mostrando il valore della sua battaglia nel cammino d'emancipazione della società italiana, esaltando, allo stesso tempo, il suo carattere di intellettuale capace, di fronte alla crisi della sua disciplina, di misurarsi con la concretezza dei problemi, con un solo vincolo: il rispetto della dignità di ogni essere umano.‎

‎Muraca Giuseppe‎

‎L'integrità dell'intellettuale. Scritti su Franco Fortini‎

‎br. Franco Fortini è stato uno dei maggiori intellettuali italiani ed europei della seconda metà del Novecento. Nato a Firenze nel 1917 e morto a Milano nel 1994, nel corso della sua attività ha partecipato ad alcune delle imprese intellettuali più rappresentative della sinistra critica ed eterodossa del suo tempo (basta pensare alle riviste "Il Politecnico", "Ragionamenti", "Officina", "Quaderni piacentini", alla casa editrice Einaudi ecc.). Polemista, critico letterario (anche se questa definizione gli sta abbastanza stretta), saggista, traduttore e organizzatore culturale, Fortini è stato anche uno dei più importanti poeti della sua generazione (che conta personalità di grande rilievo come Sereni, Luzi, Zanzotto, Pasolini, Roversi, Giudici). Da "Foglio di via" (1946) a "Composita solvantur" (1994), i suoi libri di saggistica e di poesia hanno scandito, con calcolata e regolare cadenza, le diverse fasi del secondo dopoguerra, contribuendo in maniera determinante al rinnovamento della cultura italiana e del pensiero marxista. In questo libro, che raccoglie diversi contributi maturati nel corso degli anni, Giuseppe Muraca attraversa e interroga con passione alcuni dei momenti più significativi del lavoro culturale e letterario di uno dei più grandi scrittore e intellettuali del Novecento.‎

‎Impalà Enrico‎

‎Battiato. La stagione dell'amore. Quando l'umano si tinge di trascendenza. Viaggio nella spiritualità di un grande poeta‎

‎br. Tutta l'opera di Franco Battiato racconta uno straordinario percorso umano e spirituale. Un itinerario lungo, intriso di bellezza e trascendenza, di dubbio e curiosità, di spasmodica ricerca e di fiducioso abbandono. «Nessuna religione mi identifica», amava ripetere Battiato parlando della sua parabola mistica. Inutile, quindi, provare a etichettarlo. Era semplicemente se stesso: puro, infantile, libero... come le pennellate dei suoi quadri. Una persona che cercava un centro e credeva nella realtà di una Presenza invisibile. Il musicologo e giornalista Enrico Impalà, suo profondo conoscitore, ripercorre i grandi temi del cantautore siciliano entrando, in punta di piedi, nelle sue canzoni. Brevi capitoli, introdotti dai suoi versi più famosi, aiutano ad avvicinarsi all'uomo e all'artista. Un'avventura attraverso oltre trenta brani del maestro, guidati - come lo era lui - dalla domanda: "Chi sono io?", così inscindibile dall'altro grande interrogativo: "Chi è l'Altro?". Sui sentieri dell'anima di un autentico ricercatore della verità, ma anche di un italiano vero, che amò profondamente il nostro Paese, il lettore scoprirà che è sempre possibile ritrovare la «stagione dell'amore» perché «i desideri non invecchiano, quasi mai, con l'età».‎

‎Pulina Giuseppe‎

‎La cura. Anche tu sei un essere speciale‎

‎br. Canzone superba, unica, che non potrà mai venire a noia. Una chanson d'amour che, come l'autore-filosofo Giuseppe Pulina spiega in questo libro, non parla solo d'amore. Una canzone che pare scritta per chiunque l'ascolti: come se ognuno fosse l'essere speciale a cui è rivolta. Bella perché piacevole all'ascolto, perché sembra veramente poterti ristorare dalle fatiche, perché è una canzone di pace e perché contiene una raccomandabile istigazione alla felicità. E c'è anche chi pensa che La cura abbia dentro di sé un reale potere di guarigione, dalle vere malattie... La cura è una canzone che fa bene all'anima o, se non si crede che esista un'entità con questo nome, "La cura" è una di quelle rare canzoni che sanno far bene al cuore e alla testa, alla salute dello spirito e alla prestanza del corpo. Culla i sogni di eternità degli innamorati e fa piangere e fantasticare le donne incinte che raccontano nei blog l'esperienza della maternità. Non è la classica canzone d'amore, perché chi l'ascolta non soffrirà per un rapporto finito e nemmeno brucerà per un nuovo desiderio.‎

‎Marandola M. (cur.); Belardi P. (cur.)‎

‎Franco Antonelli 1929-1994. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Non raramente l'elaborazione delle categorie critiche avviene in luoghi distanti e separati dalla produzione di manufatti architettonici, di tipologia a scala diverse, di potente forza creativa. Il caso Franco Antonelli esemplifica in termini magistrali questa accidentale separatezza: questo volume offre l'opportunità di conoscere opere di "provincia", che possono costituire un modello di riferimento per la professione e la ricerca architettonica. Franco Antonelli, architetto e urbanista umbro di nascita e romano di formazione, ha lasciato nella sua regione alcune architetture magistrali, note a livello internazionale: in primo luogo il monastero di Santa Maria di Betlem, che sovrasta la valle folignate con la grazia severa di una fabbrica medievale, e l'opificio tipografico Campi, la cui potenza espressiva ancora oggi stupisce, tanto da meritare la copertina del volume. Ripercorrere criticamente l'opera di Antonelli, ricollocandola nel suo tempo, a partire dai primi decenni del dopoguerra, che videro brillare la nuova architettura italiana, uscita dalle strettoie del fascismo, significa non solo rendere giustizia a un singolare talento progettuale, ma anche proiettare una nuova luce su un periodo fecondo della cultura e della società italiana. Progettare per Antonelli, come per ogni architetto di vaglia, significa conoscere a fondo la realtà per modificarla criticamente a vantaggio delle generazioni presenti e future. Il libro si apre con una prefazione di Claudia Conforti ed è articolato in due sezioni, una prima di apertura costituita da saggi che indagano rispettivamente, il contesto nazionale, i piani urbanistici e le architetture religiose. Una seconda sezione del volume è dedicata a saggi di approfondimento sulla formazione, i disegni, i progetti di Concorso, le architetture pubbliche e industriali, le architetture residenziali, il recupero ad auditorium dell'aula di San Domenico, il disegno degli arredi. Concludono il volume gli apparati, biografia e bibliografia degli scritti su e di Antonelli e le note sulla campagna fotografica.‎

‎Stajano Corrado‎

‎Il sovversivo. Vita e morte dell'anarchico Serantini‎

‎ill., br. Pisa, 7 maggio 1972, ore 9.45. Franco Serantini, vent'anni, muore in carcere dopo essere stato trattenuto e interrogato per due notti e un giorno, senza ricevere le cure di cui ha un evidente bisogno. Due giorni prima, nel centro della città, una manifestazione degenera in guerriglia urbana, tra barricate, molotov, fumi di lacrimogeni. All'angolo tra Lungarno Gambacorti e via Mazzini, Franco - che è solo come sempre - viene accerchiato e aggredito da una decina di poliziotti suoi coetanei, tempestato di calci, pugni e manganellate con una ferocia che non risparmia neppure un lembo del suo corpo. Fino ad allora quella di Franco Serantini è stata un'esistenza priva di luce, trascorsa nella più assoluta povertà e assenza di affetti. La sua storia è quella di un orfano che ha perso anche la madre adottiva, costretto a passare da un brefotrofio a un istituto, fino a ritrovarsi in riformatorio a Pisa anche se non ha commesso alcun reato. Proprio qui, in una città che gli appare come un bellissimo teatro, perso fra tanti altri ragazzi, Franco vive i suoi anni più felici. Gli ultimi. Sembra la trama di un romanzo ottocentesco, ma nel Sovversivo l'indagine sulla morte dell'anarchico Serantini è condotta attraverso un coro di documenti e testimonianze reali, componendo una narrazione civile di limpido rigore e grande partecipazione emotiva. Come sempre accade nelle opere di Corrado Stajano, la vicenda di un solo individuo svela il male di un paese intero, e nel corpo di un ragazzo si rintracciano i segni di un tempo spietato, lacerato dai conflitti politici e sociali. Rileggere le pagine dedicate a Serantini, qui proposte con gli straordinari disegni di Costantino Nivola, significa riportare alla memoria anche i volti di Carlo Giuliani, Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi. Storie di oggi: soprusi delle forze di polizia, depistaggi giudiziari, giovani vite finite che mettono sotto accusa uno Stato incapace di processare se stesso, e raccontano la notte di una democrazia che abdica violentemente alle proprie regole.‎

‎Dell'Acqua Peppe‎

‎Non ho l'arma che uccide il leone. La vera storia del cambiamento nella Trieste di Basaglia e nel manicomio di San Giovanni‎

‎ill., br.‎

‎I musei e gli allestimenti di Franco Albini. Ediz. illustrata‎

‎ill.‎

‎Bozzi Franco‎

‎Franco Venanti fra allucinazione e profezia. Ediz. illustrata‎

‎ill., br.‎

‎Messina Francesco; Battiato Franco‎

‎Ogni tanto passava una nave. Viaggi e soste con Franco Battiato‎

‎ill., ril. Non è l'ennesima biografia di Franco Battiato, non è un libro di musica, tantomeno d'arte. Più che altro è una storia fatta di progetti in salita, di viaggi non sempre prevedibili e altre amenità varie, intraprese da due amici che hanno scelto anche di lavorare insieme su questioni molto pop e altre che non lo sono affatto. È la cronaca, raccontata e disegnata, di quasi una quarantina d'anni di ricerche, tentativi ed esperienze negli ambiti più vari: quelli della musica, della grafica, del teatro, del cinema e di quant'altro fosse al tempo necessario affrontare per trovarsi sempre più spesso coinvolti in un bel viaggio Quello che conduce alla più personale delle ricerche, quella di se stessi.‎

‎Gradi E. (cur.)‎

‎Franco Battiato. Prove d'autore. Ediz. italiana e inglese‎

‎ill., br. La galleria di immagini qui raccolte ripercorre la produzione di Battiato pittore dagli anni Novanta a oggi, e trova nel rapporto fra musica e pittura il suo tema conduttore, nel quale il dipinto diviene rappresentazione di un universo personale, dove la purezza del segno e del suono musicale vivono in tensione dialettica; un universo nel quale la figura umana respira e si muove al ritmo di un suono limpido, prolungato, evocante ricordi di trascorse fioriture.‎

‎Quirico Monica‎

‎Franco Antonicelli. L'inquietudine della libertà‎

‎br. Partigiano, letterato, poeta, giornalista, editore, senatore: tutto questo è stato Franco Antonicelli, una figura di spicco del Novecento italiano. Consapevole della parabola discendente della memoria della Resistenza, dai primi anni del dopoguerra, e per tutta la sua vita, Antonicelli ha fatto dell'antifascismo non mera testimonianza, ma un impegno da rinnovare di continuo per la trasformazione della società, un compito cui si è dedicato con inesausta energia nell'attività politico-culturale - fino ad approdare alla battaglia nelle istituzioni come indipendente nelle liste del Pci. In questa prima biografia documentata - intellettuale e politica - Monica Quirico ci restituisce il ritratto di un uomo che, a distanza di quasi cinquant'anni dalla morte, continua a impressionare per la vastità di interessi e la perenne lotta per la libertà e la giustizia che portava avanti animato dal costante bisogno di fare il proprio dovere.‎

‎Piro Pietro‎

‎Francisco Franco. Appunti per una fenomenologia della potenza e del potere‎

‎br. Questo libro sul processo di costruzione del mito di Francisco Franco si presenta al suo lettore come un immane accumulo di appunti. Non si tratta di un'opera sistematica, con intenti esaustivi. Si tratta di un lungo taccuino di viaggio, una serie innumerevole di stimoli, di percorsi, di sentieri erranti nella selva della storia. Si è cercato, attraverso l'impianto fenomenologico, d'isolare fenomeni eterogenei all'interno di categorie molto precise e di stabilire dei nomi. All'interno del nome sono state integrate molte sfumature dei fatti. È questo l'intento del libro: elaborare da una quantità enorme di materiale a disposizione delle categorie ermeneutiche che permettano di guardare al materiale già conosciuto con occhi nuovi.‎

‎Gentilini Franco (Faenza 1909 - Roma, 1981)‎

‎Litografia di Franco Gentilini (Figure)‎

‎Litografia originale a 2 col. (verde chiaro e marrone) mm. 205x135 c.ca, tratta dalla rivista "Paesaggio" diretta da Mino Rosi n°1 Aprile\Maggio 1946‎

‎Gentilini Franco‎

‎Capitano e Truffaldino‎

‎Acquaforte acquatinta, mm. 455x500 relativi alla parte incisa su foglio di mm. 560x760. Firmata e numerata dall'A a matita. Tiratura limitata a XXX es. (ns. V). Sul retro timbro di galleria con autentica. Molto bella‎

MareMagnum

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