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‎Criminology‎

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‎Bettin Gianfranco‎

‎Eredi. Da Pietro Maso a Erika e Omar‎

‎br. Per scrivere "L'erede" Gianfranco Bettin condusse una vera inchiesta sul caso di Pietro Maso, cercando di individuare le motivazioni profonde e le influenze del contesto che potevano aver portato un giovane di provincia prima a escogitare con totale freddezza e poi a portare a termine con efferatezza la strage dei propri genitori, aiutato da alcuni amici, la compagnia del bar, e soltanto per intascare l'eredità. L'episodio non sconvolse solo il paese di Montecchia di Crosara, la località veneta apparentemente tranquilla e dal benessere crescente negli anni ottanta dove si era verificato il delitto, ma tutta l'Italia che non seppe darsi ragione dell'accaduto. Eppure non sarà un caso isolato. Episodi del genere si ripeteranno, non ultimo quello di Erika e Omar, i due fidanzatini adolescenti che uccisero la madre e il fratellino di lei, con predeterminazione e spietatezza. Ma come è possibile arrivare a tali livelli di violenza, a maggior ragione all'interno del nucleo familiare? Quale sistema di valori fa sprigionare questa furia omicida e che ruolo vi gioca il contesto sociale e culturale? Bettin, con una narrazione in presa diretta, che si legge come un romanzo, offre alcuni spunti di riflessione acuti e di straordinaria attualità su queste vite "normali" ma dagli esiti atroci.‎

‎Bracco Barbara‎

‎La saponificatrice di Correggio. Una favola nera‎

‎br. A Correggio, fra il 1939 e il 1940, Leonarda Cianciulli uccise tre donne, impadronendosi dei loro beni e distruggendone i corpi. Nel 1946 il processo alla «saponificatrice» ebbe una risonanza enorme in un'Italia che, ormai uscita dal fascismo, riscopriva il fascino un po' morboso dei grandi fattacci di nera. A fare di quest'assassina seriale un archetipo della criminalità femminile non è solo la particolare efferatezza dei tre delitti, ma l'immagine complessiva che la giustizia, la psichiatria, i giornali e l'opinione pubblica restituirono della vicenda. È attraverso questa narrazione collettiva che il libro rilegge il caso della saponificatrice di Correggio, estraendo dalla cronaca nera un pregnante capitolo di storia culturale italiana, sullo sfondo della difficile transizione fra la guerra e l'avvio della Repubblica.‎

‎Lucarelli Carlo‎

‎PPP. Pasolini, un segreto italiano‎

‎ril. Primi anni Settanta. A pancia in giù e sollevato sui gomiti, un ragazzino legge su una rivista frasi impenetrabili, rabbiose, attraenti. Sono tutte di Pier Paolo Pasolini. Il tempo passa e, quasi inavvertitamente, dentro quel bambino che oggi è uno scrittore sedimenta qualcosa di profondo: non è solo la passione per la parola, è l'istinto di un mestiere. "Seguire quello che succede, immaginare quello che non si sa o che si tace, rimettere insieme i pezzi disorganizzati e frammentari, ristabilire la logica dove regnano l'arbitrarietà, la follia e il mistero." Perché il Pasolini che ci parla dalle pagine di questo libro non è il poeta né il letterato, è quello della narrazione civile, lo stesso che confessò di sapere e che è stato assassinato. È proprio lì che torna Carlo Lucarelli, agli anni più violenti della nostra storia recente, ai pestaggi, ai morti ammazzati e alle stragi. Torna al Pasolini intellettuale e all'odio che lo circondava. Attraverso un tessuto di impressioni intime, analisi politiche e ricostruzioni storiche, torna a quella notte di novembre del 1975 in cui si è consumato un delitto comunque politico. Ciò che resta, una volta disintegrata la versione ufficiale e rimessi in ordine i fatti, è la certezza di trovarci di fronte a un Segreto Italiano.‎

‎Esposito Francesco Paolo‎

‎Criminologia oggi. Da Beccaria ai social‎

‎brossura In Italia la figura del criminologo è sempre più richiesta sia in ambito pubblico che privato; è un settore nel quale i committenti faticano a trovare consulenti e la domanda supera di gran lunga l'offerta. È indubbiamente un campo nuovo, tutto da esplorare. Molti autori ritengono che il criminologo debba avere una cultura vasta e debba saper porre lo sguardo su molteplici discipline come la psicologia, la sociologia, l'antropologia, il diritto e la scienza forense, raffigurandosi come una sorta di biblioteca vivente. Per diventare tutto ciò bisogna però avere le idee chiare e apprendere alcune fondamentali nozioni contenute in questo volume che si configura quale importante strumento di conoscenza dei risvolti applicativi della professione del criminologo e della loro spendibilità sul mercato del lavoro attraverso l'approfondimento di strategie e tecniche di marketing. Il volume è arricchito dall'intervento di Emanuela Goldoni, esperta italiana in tema di comunicazione, pubblicità e social.‎

‎Martucci Pierpaolo‎

‎La vittimologia investigativa. Lineamenti teorici e prospettive applicative‎

‎brossura Il volume illustra i contenuti della vittimologia investigativa, un nuovo approccio che studia le caratteristiche della vittima del reato a scopo di indagine. Il principale strumento utilizzato è l'autopsia psicologica, di cui si descrivono finalità, protocolli metodologici, casi pratici in Italia e all'estero e se ne analizzano le potenzialità operative in campo penale e civile‎

‎Sollecito Raffaele‎

‎Un passo fuori notte‎

‎ril. È il 27 marzo 2015 quando, assolvendo definitivamente gli imputati "per non aver commesso il fatto", la Corte di Cassazione chiude uno dei casi più controversi della storia giudiziaria italiana: il processo contro Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto nel 2007. Sono passati otto anni. Raffaele, all'epoca, di anni ne aveva 23. Pochi giorni dopo il suo arresto si sarebbe dovuto laureare. Dopo questa sentenza, oggi Raffaele - che ha trascorso quattro anni di carcere, di cui una parte in regime di isolamento - può finalmente guardare avanti, ma soprattutto lasciare che il mondo scopra chi è veramente. Di lui infatti si è detto e letto di tutto e lo si è rapidamente trasformato in un mostro da prima pagina, giustificando nell'opinione pubblica le tesi dell'accusa che lo volevano spietato assassino. In questo libro Raffaele prende finalmente la parola. Ci racconta la sua infanzia, i suoi sogni, ma anche cosa successe davvero la sera del 1º novembre 2007 a Perugia. E infine cosa significa per un ragazzo della sua età scontare ingiustamente una lunga pena; cosa significa, una volta uscito e assolto definitivamente, incrociare lo sguardo di chi ti incontra e ti riconosce, e ogni volta domandarsi che cosa penserà di te...‎

‎Tortora Enzo‎

‎Cara Silvia. Lettere per non dimenticare‎

‎brossura Il 17 giugno 2003 saranno vent'anni esatti dall'arresto di Enzo Tortora. Presentatore tivù con 28 milioni di spettatori al tempo di "Portobello", improvvisamente trasformato in mostro, detenuto, camorrista, poi eletto deputato europeo, Tortora è diventato, suo malgrado, il simbolo dell'ingiustizia all'italiana. Su questa vicenda è stato scritto molto, sia in termini giuridici che giornalistici. Eppure chi ricorda la storia del presentatore dato in pasto ai media in manette, processato sui giornali prima che nelle aule dei tribunali? Il volume raccoglie le lettere che Tortora scrisse alla figlia Silvia prima dal carcere di Regina Coeli, poi da quello di Bergamo e dalla sua casa di Milano, dove scontò gli arresti domiciliari.‎

‎Dell'Arti Giorgio‎

‎Coro degli assassini e dei morti ammazzati‎

‎ril. Nel libro sono descritti poco meno di duecento delitti e suicidi italiani, tutti recenti e nessuno particolarmente celebre. L'autore si è permesso di fingere che accadessero in una sola giornata e li ha dunque sistemati secondo il procedere delle ventiquattro ore, da un'alba all'altra. A parte questo, i fatti (compresa l'ora) sono autentici. L'autore ha qui voluto ribadire un esercizio di brevità che sperimenta ormai da anni sulla stampa quotidiana e periodica e relativamente a qualunque soggetto gli sia affidato. I delitti anche se nel "Coro" ulteriormente limati - sono apparsi a suo tempo nella rubrica omonima del "Foglio" del lunedì.‎

‎Ceccato Egidio‎

‎Giangiacomo Feltrinelli. Un omicidio politico‎

‎br. Nel marzo del 1972, dopo la nuova incriminazione di Freda, Ventura e Rauti da parte dei magistrati veneti, l'editore milanese Giangiacomo Feltrinelli ritornò nel mirino dei burattinai delle strategie della tensione e della provocazione, coperti dai settori delle Istituzioni interessati a ridar vigore alla pista rossa per la strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969. Le perizie compiacenti dei tecnici nominati dal Tribunale e i ripetuti depistaggi dell'Arma dei carabinieri e dei servizi segreti impedirono agli inquirenti di individuare la natura dolosa dell'esplosione che gli aveva tolto la vita sotto il traliccio n. 71 di Segrate, provocata da un orologio-timer manomesso da Berardino Andreola (alias Gunter), un fascista della RSI travestito da maoista. Successive sentenze pilatesche avallarono la tesi dell'incidente fortuito, consentendo alla DC di giocare con successo la carta degli opposti estremismi alle elezioni politiche del 7-8 maggio 1972 e spalancando le porte agli anni di piombo. Prefazione di Guido Salvini.‎

‎Battista Cristina‎

‎I giorni di Igor‎

‎br. La storia di uno degli uomini più ricercati in Italia. I 50 giorni delle quotidiane ricerche tra vecchi casolari, boschi misteriosi e la famosa "zona rossa" della Bassa bolognese. I mesi successivi di "oblio" fino all'epilogo con l'arresto in Spagna, a Teruel (Aragona) dopo una sparatoria con la Guardia Civil nella quale Igor ha lasciato sull'asfalto altre tre vittime per poi finire nel carcere di massima sicurezza di Zuera a Saragozza in una cella di 7 metri quadrati. La vicenda intensa dello spietato killer serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, raccontata attraverso gli occhi della cronista Cristina Battista che, attraverso gli appunti e gli indizi raccolti nel suo taccuino, vi accompagnerà tra le pagine di questo libro passo dopo passo, giorno dopo giorno, partendo da quella sera dell'1 aprile 2017 a Budrio dove tutto tragicamente iniziò con l'omicidio di Davide Fabbri. I giorni di Igor documenta le tensioni, le sensazioni e le emozioni dei protagonisti, dalle vittime ai testimoni. La prima foto segnaletica di Igor mai vista, le sue prime parole davanti agli inquirenti, le sue impronte digitali. Tutta la verità, dagli atti ufficiali della Procura fino al memoriale di Pajdek (uno degli uomini della banda di Igor) che racconta di suo pugno i rapporti col "russo" e le rapine fatte assieme. Prefazione di Claudio Brachino.‎

‎Roeck Bernd‎

‎Piero della Francesca e l'assassino‎

‎ill. "La Flagellazione" di Piero della Francesca è senza dubbio uno dei dipinti più celebri del Rinascimento. Ma anche uno dei più enigmatici. Chi sono infatti i tre misteriosi personaggi in primo piano, che non sembrano avere alcun legame con il martirio di Cristo? E perché l'evento è collocato in un contesto tutto quattrocentesco? La risposta di Roeck è che il dipinto nasconde una velata accusa di omicidio, costruita con i sottili strumenti artistici di cui Piero aveva piena padronanza e che gli permettevano di dialogare con i più eminenti umanisti e mecenati del suo tempo. Inserito in questo codice culturale condiviso, il dipinto alluderebbe all'omicidio di Oddantonio da Montefeltro, giovane duca di Urbino, vittima illustre di un attentato nel 1444. Ma chi fu il principale beneficiario della morte del duca? In altre parole, chi poteva essere il mandante dell'assassinio? Attraverso una ricostruzione attenta alle fonti e sorretta da una rigorosa analisi formale, l'autore si mette sulle tracce dell'assassino di Oddantonio e del possibile committente dell'opera (naturalmente interessato a smascherarlo), guidando il lettore in un intrigante viaggio nel mondo delle corti rinascimentali.‎

‎La Duca Rosario; Armetta F. (cur.)‎

‎La corda e la mannaia. Delitti e pene nella Sicilia del «buon tempo antico» (XVI-XVIII secolo)‎

‎br. Questo libro è l'ultimo frutto dell'erudizione antiquaria di Rosario La Duca (1928-2008), l'investigatore del passato che. per più di mezzo secolo, s'è dedicato, in rubriche giornalistiche e in volumi scevri di oleografismi, a salvare dall'oblio luoghi e caratteri della Palermo perduta. "La corda e la mannaia" è la continuazione ideale di un altro testo, "I veleni di Palermo", uscito nel 1970 con l'introduzione di Leonardo Sciascia. Raccolgono entrambi storie di cronaca nera, riversate in miniracconti di taglio per lo più investigativo e sempre fulminanti per la bizzarria del caso e per la ferocia della pena, e venati dell'ironia caratteristica dell'autore: per il quale dove la storia anticipa davvero le linee del presente è nei dettagli. Il primo era dedicato agli "assassinii silenziosi", questo si concentra sugli "assassinii rumorosi", più spettacolari, per i quali il castigo era esemplare: la mannaia per il nobile, la corda per il pover uomo.‎

‎La Duca Rosario‎

‎I veleni di Palermo‎

‎br. "I veleni di Palermo. Non quelli che direi "veri", i lenti e sottili veleni del vivere a Palermo; ma le immediatamente fatali e volgari pozioni, il poison criminalmente dosato nella domestica minestra, nelle salse, negli intingoli, nelle creme; il mort-aux-rats promosso a funzioni liberatorie nelle asfissie da marito o da moglie, negli amori impossibili, nelle possibili ma tardanti eredità. Il veleno comprato dallo speziale con la scusa della casa e del vicolo da disinfestare; o pagato lautamente alla fattucchiera rivelando l'uso cui è destinato; o segretamente distillato da erbe e sali. Il veleno dei casi che generalmente si dicono sordidi: gli amorazzi, la roba, le insopportabili vessazioni del pater familiae; l'odio che si accumula giorno per giorno, ora per ora; l'impazienza che si acuisce e delira; la livida invidia e rapace." (Dall'introduzione di Leonardo Sciascia)‎

‎Sbraccia Alvise; Vianello Francesca‎

‎Sociologia della devianza e della criminalità‎

‎br. Che cosa consente agli umani di convivere in società organizzate senza che le dinamiche di disgregazione prendano il sopravvento? Che rapporto si delinea tra coesione sociale, devianza e violazione normativa? Che cos'è sociologicamente il crimine? Si tratta di interrogativi che attraversano la storia del pensiero sociologico, al di là delle definizioni e delle distinzioni disciplinari che lo hanno caratterizzato. Accordando alla devianza lo statuto di costruzione sociale e riconducendo i meccanismi della sua definizione e della sua sanzione alle trame situate nelle relazioni di potere, il volume tenta di offrire delle risposte a queste domande privilegiando il confronto con i quadri teorici della sociologia conflittuale e adottando un approccio radicalmente interazionista. Dopo aver introdotto le principali teorie dedicate al rapporto tra devianza e ordine sociale e aver presentato il sistema penale come strumento selettivo di definizione, gestione e controllo della criminalità, il testo procede con l'analisi della relazione tra svantaggio sociale e adattamenti devianti e con un approfondimento del rapporto tra reazione istituzionale, pena detentiva e identità deviante.‎

‎Capuozzo Toni‎

‎Il segreto dei Marò‎

‎br. Il 15 febbraio 2012 nell'Oceano Indiano due pescatori vengono uccisi da una raffica di colpi sparata da una nave mercantile. Nello stesso giorno la Enrica Lexie, petroliera italiana con a bordo un Nucleo Militare di Protezione, ha respinto un tentativo di abbordaggio. Nel giro di poche ore la nave italiana inverte la rotta e viene fatta ormeggiare nel porto di Kochi, e qualche giorno dopo i due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati. Comincia così il "caso marò", una vicenda che è diventata un limbo giudiziario fatto di inchieste approssimative, estenuanti dibattiti sulla giurisdizione e sull'immunità funzionale, rinvii e nulla di fatto. Toni Capuozzo ricostruisce gli eventi, a cominciare dalla legge che consentì l'impiego di personale militare a bordo di navi mercantili. Spiega il groviglio giuridico che ha intrappolato due Paesi amici, l'Italia e l'India, e il peso degli interessi economici e politici che hanno condizionato la vicenda, gli errori di tre governi e cinque ministri degli Esteri italiani. Ma soprattutto ricostruisce l'incidente del 15 febbraio facendo emergere tutte le contraddizioni e le lacune dell'inchiesta indiana e avanzando un'ipotesi di innocenza dei due militari, mai fatta propria dalla diplomazia italiana. Latorre e Girone hanno sempre detto: "Siamo innocenti". Ma nessuno finora gli ha creduto. Perché?‎

‎Moroni Gabriele‎

‎Delitti e vecchi merletti. Casi di cronaca nera che hanno fatto la storia‎

‎br. «Avvincente, prima che impressionante, è la serie di storie che Moroni ci propone come in un collage di racconti. Ma qui nulla è frutto della fantasia.» Un lupo killer e antropofago fa strage di pastorelli indifesi nelle campagne del Milanese. L'autopsia che rileva una frattura della trachea getta una luce sinistra sulla fine di Anita Garibaldi. A Bologna, un magistrato si smaterializza dopo una serata con gli amici e non farà più ritorno. Il generale Alberto Pollio muore in circostanze oscure in un albergo di Torino, tre giorni dopo l'attentato di Sarajevo che infiammerà l'Europa. E ancora, il «vampiro di Bottanuco» e le combine nel mondo del calcio negli anni Venti. Crimini, truffe, omicidi, furti: in questo reportage sui delitti del passato Gabriele Moroni si muove da cronista nella storia. Una storia che ha la forza singolare di riproporsi nell'attualità di ogni giorno, dimostrando come taluni sentimenti, motivazioni, pulsioni, percorsi siano eterni e immutabili.‎

‎Fava Giuseppe‎

‎Un anno. Scritti per la rivista «I Siciliani»‎

‎br. "Libro della storia che noi viviamo. Scritto giorno per giorno". Con queste parole Giuseppe Fava, chiudendo l'editoriale del primo numero de I Siciliani, nel 1983, sintetizzava forma e sostanza della rivista che aveva appena fondato a Catania. E sono quelle sue stesse parole di allora a esprimere oggi il senso, la forza, la necessità di Un anno, la raccolta completa di tutti i suoi articoli su I Siciliani. Le inchieste, i racconti, gli editoriali, le analisi che lo compongono costituiscono la testimonianza del rigore etico e professionale, della passione civile, del talento narrativo di Fava e ci consegnano pagine improntate alla volontà di sapere, di informare e raccontare, all'ostinazione nel cercare oltre la superficie dei fatti e delle cose. Libro della storia che noi viviamo, Un anno - come hanno scritto Elena e Claudio Fava - "è uno sguardo nudo ed estremo sulle cose che Fava scrisse e dunque sulle cause della sua morte". E nel passare da una riga all'altra, dimorando nelle sue pagine come nei luoghi e nel tempo di quel "giorno per giorno", leggere ci sembra più che mai un modo ancora possibile di non arrendersi.‎

‎Vezzadini Susanna‎

‎La vittima di reato tra negazione e riconoscimento‎

‎br. La vittima di reato è stata a lungo trascurata dagli studi criminologici. Figura confinata entro un ruolo in cui atteggiamenti di negazione ed istanze di riconoscimento si contrappongono secondo modalità complesse, essa ha infine acquisito una nuova rilevanza a partire dalla nascita della vittimologia verso la metà del secolo scorso. Utile ricordare che la vittima non deve essere trascurata nelle conseguenze fisiche, psicologiche e sociali; quello che ha subito non rappresenta un'esperienza individuale, ma collettiva che riguarda tutti. Il libro si concentra sulla mediazione tra vittima e autore di reato.‎

‎Caruso Alfio‎

‎Il lungo intrigo‎

‎br. La storia si nutre di misteri: ma quello che per gli altri paesi è l'eccezione, in Italia sembra essere la regola. Anche l'unico chiarito nella sostanza, la strage di piazza Fontana a Milano nel dicembre 1969, lo rimane nella forma. È l'alto prezzo pagato all'essere stati per decenni una democrazia imperfetta: sede del Vaticano e con il più importante partito comunista d'Occidente. C'era la pretesa di conciliare le prerogative di uno stato libero e indipendente con l'ingombrante presenza sul territorio nazionale degli Stati Uniti. Fino alla dissoluzione del comunismo, la penisola è stata teatro della più calda delle guerre fredde. Ripercorrendo i più famosi misteri di questi sessant'anni imperfetti, dall'attentato a Mattei all'omicidio di Dalla Chiesa (eseguita dalla mafia, ma voluta da chi?); dalla morte di papa Luciani all'assassinio di Aldo Moro; dalla prima strage politica (l'esecuzione di otto carabinieri vicino a Gela nel '46) al complotto per eliminare Giovanni Paolo II; dalla necessità di chiudere la bocca a Pasolini al risiko bancario; dai titoli falsi del Tesoro americano approdati in Vaticano all'eterna deviazione dei servizi segreti, Alfio Caruso miscela vero e verosimile per raccontare questo lungo intrigo denso di compromessi, d'impunità, di complotti sin dall'inizio: sotto la tenda di Cassibile nel '43 fu firmato un armistizio deciso quattro mesi prima ad Algeri.‎

‎Angelozzi Giancarlo; Casanova Cesarina‎

‎Donne criminali. Il genere nella storia della giustizia‎

‎br.‎

‎Grassi Giampaolo‎

‎Processo alla trattativa Stato-mafia. Tre procure, tre verità‎

‎br. Questo libro parla delle stragi negli anni 1992-1994 e, soprattutto, della trattativa Stato-mafia. Ma non consegna una verità bell'e pronta: ne consegna tre certificate, però diverse l'una dall'altra. In queste pagine i pm di Caltanissetta, Firenze e Palermo illustrano le conclusioni delle loro inchieste ventennali. Confrontandole emergono differenze di peso. Da una parte ci sono i magistrati di Palermo, così certi che ci sia stato un accordo fra boss e Stato da aver chiesto (e ottenuto) un processo. Dall'altra c'è la procura di Firenze, convinta che quel patto non sia stato chiuso. In mezzo c'è quella di Caltanissetta, che lega la trattativa all'omicidio del giudice Borsellino.‎

‎Venturini Ernesto; Casagrande Domenico; Toresini Lorenzo‎

‎Il folle reato. Il rapporto tra la responsabilità dello psichiatra e la imputabilità del paziente‎

‎brossura Il paziente psichiatrico è pericoloso? Coloro che lo assistono e lo curano sono responsabili dei suoi atti? In quale misura si possono ritenere prevedibili i comportamenti umani? Quale è il giusto equilibrio tra esigenze di custodia e bisogni di cura? La non imputabilità garantisce il diritto alla salute del paziente? Come si costruisce la verità processuale? A queste domande cerca di rispondere Ernesto Venturini, prendendo spunto da uno scritto di Franco e Franca Basaglia - Il problema dell'incidente - e confrontando, poi, le sentenze e le perizie di alcuni casi delittuosi nei quali il medico è stato imputato di omicidio colposo, per il crimine commesso dal proprio paziente. Lo affiancano due colleghi psichiatri, Domenico Casagrande e Lorenzo Toresini, che si avvalgono di un lavoro di documentazione, ragguardevole e inedito, come nel caso dei processi riguardanti Franco Basaglia. Contribuiscono infine allo sviluppo dell'argomento due autorevoli magistrati, Alessandro Margara e Francesco Maisto. Il libro, per la ricca documentazione, per l'integrale riproduzione delle sentenze, per l'ampia bibliografia, costituisce un prezioso riferimento per tutti coloro che lavorano in ambito giuridico e psichiatrico, ma può riguardare anche chi è interessato al tema generale della conoscenza.‎

‎Cattaneo Cristina; Maldarella Monica‎

‎Crimini e farfalle. Misteri svelati dalle scienze naturali‎

‎ill., br. Non ci sono solo sudore e polvere da sparo nell'indagine poliziesca. Anche la scienza fa la sua parte nel chiarire "crimini e misfatti". Conie sanno gli appassionati di CSI, l'identificazione di una foglia su un cadavere può farci conoscere la stagione in cui la vittima è stata uccisa, la ricerca di minuscoli plancton nelle ossa può aiutarci a comprendere se la persona è annegata o è stata ammazzata prima di cadere in acqua, le caratteristiche geologiche di un bosco possono rivelare la sede di occultamento di un cadavere. In questo libro il lettore constaterà, attraverso il racconto di casi reali, come l'applicazione delle scienze naturali sulla scena del delitto o nelle indagini di laboratorio possa essere decisiva per ricostruire la dinamica dei fatti, identificare un colpevole o incastrare un assassino.‎

‎Falciani Hervé; Mincuzzi Angelo‎

‎La cassaforte degli evasori. La verità dell'uomo che ha svelato i segreti dei paradisi fiscali‎

‎brossura Hervé Falciani ha messo ko il segreto bancario svizzero. Non era mai successo che l'intero archivio di una banca fosse copiato e rivelato alla pubblica opinione. La famosa Lista Falciani ha fatto tremare i salotti buoni di tutta Europa e continua ad agitare il sonno di politici, banchieri, imprenditori, campioni sportivi e riciclatori di enormi somme di denaro (sarebbero più di diecimila i clienti italiani, per un totale di 8 miliardi di euro). Ecco la versione dell'uomo più temuto d'Europa, inseguito da servizi segreti, magistrati, poliziotti, una primula rossa versione 2.0, ex dipendente di una delle più grandi banche del mondo, la Hsbc... La sua storia non l'aveva ancora raccontata: dai primi passi al casinò di Montecarlo alla banca di Ginevra, la fuga dalla Svizzera, le minacce di morte, il finto rapimento, il viaggio in Libano, il carcere a Madrid, la collaborazione con i magistrati spagnoli, francesi e americani (mentre l'Italia sta alla finestra per timore che salti fuori qualche nome importante) che ha fruttato il recupero di centinaia di milioni di euro. Un'avventura dopo l'altra che culmina con il progetto di una rete internazionale per aiutare le gole profonde che denunciano casi di corruzione e di frode fiscale: lui le chiavi per far saltare il sistema le ha e lo dice, rischiando grosso. In gioco ci sono la sua reputazione, la sua famiglia e l'avvenire politico dell'Europa.‎

‎Steffenoni Luca‎

‎Il caso Pantani. Doveva morire‎

‎br. Una morte da rockstar e il caso è chiuso. Ma qui non siamo a Los Angeles, siamo nel paese dei misteri irrisolti, dei depistaggi e delle doppie verità. State per leggere un giallo scritto da un criminologo che entra nella scena di un suicidio troppo imperfetto per essere vero. Una storia che deve essere raccontata anche dopo che l'iter processuale ha detto la sua ultima parola. Una storia che ci porta dritti nel territorio di una verità indicibile e clamorosa. Marco Pantani era un fuoriclasse troppo irregolare. In un giro di scommesse clandestine la criminalità organizzata aveva puntato cifre folli sulla sconfitta del Pirata. Gli elementi rilevanti per un criminologo fanno ritenere del tutto improbabile l'ipotesi del suicidio. Allora il caso non può essere chiuso. L'autore chiede l'intervento della Commissione parlamentare antimafia, forse l'unica strada per stabilire una verità che rischia ancora di far saltare troppi intoccabili. L'ultima strada per rendere giustizia a un uomo fragile e a un grande campione.‎

‎Mortellaro Domenico‎

‎Eccellenze criminali. Sulle tracce di Jack lo Squartatore tra spettacolo e storia‎

‎br. Non conosceremo mai l'identità di Jack lo Squartatore. Il suo nome è destinato a distanziarsi ma non a scolorire nell'indistinto del tempo. Il suo caso, però, sicuramente non potrà mai essere chiuso. Jack si staglierà sempre come figura inquietante nella folla e nella nebbia londinesi. Quel che oggi si può fare è solo cercare di dare contorni più nitidi alla sua ombra. Magari, tratteggiarne un profilo psico-criminologico, estraendolo dallo studio e dall'osservazione delle scene e dei gesti, volgendo lo sguardo al palcoscenico dei suoi delitti.‎

‎Orlando Emilio‎

‎«Buoni» assassini. Genesi di un delitto, il caso Varani‎

‎br. C'è un video: Marco Prato, vestito da donna, bacia sulla testa Manuel Foffo mentre quest'ultimo finisce a martellate la loro vittima sacrificale, il ventitreenne Luca Varani, lì riverso, ritratto ancora agonizzante, caduto nelle loro mani un po' per caso, un po' per gioco. Si continua ancora a scavare nel passato dei tre e nei momenti di sballo di entrambi gli assassini - rei confessi - per cercare di decriptare un enigma: in modo assolutamente inusuale e inedito, senza cedere allo 'spettacolo della crudeltà', il libro tenta di raccontare uno degli omicidi più efferati degli ultimi venti anni, ma senza mai tralasciare gli elementi raccapriccianti emersi durante le indagini. La cronaca si snoda su due piani narrativi: il primo utilizza un linguaggio letterario, fitto di riferimenti e citazioni cinematografiche e socio-antropologiche, ispirandosi, in punta di piedi, anche alle ultime teorie psicoanalitiche. L'altro, essenzialmente giornalistico, adotta stilemi linguistici diversi, ma tipici della cronaca nera e giudiziaria. Infine, rivelazioni con particolari inediti e sconcertanti, vengono forniti al lettore attraverso la pubblicazione di alcuni atti dell'inchiesta.‎

‎Casalunga Luigi‎

‎Sequestri di persona in Italia. L'archivio dei crimini (1973-2006)‎

‎ill., br. Con Sequestri di persona in Italia: l'archivio dei crimini (1973-2006), Luigi Casalunga prosegue il lavoro di ricerca e catalogazione iniziato con il volume Anonima Sequestri Sarda (2008). Ora il quadro offerto oltrepassa i confini dell'Isola e si allarga all'intero territorio nazionale. La pianificazione che sta dietro i rapimenti a scopo di estorsione, la quantità di denaro che intorno a questi si muove, la frequenza con cui da un certo momento in poi sono stati attuati, parlano di una vera e propria «industria del sequestro». Impressionanti le cifre: gli oltre 400 sequestri compiuti nella penisola a partire dagli anni Settanta si sommano ai 184 avvenuti in Sardegna dal 1960 in poi, un'industria con fatturati di parecchi miliardi di vecchie lire. Questi e molti altri dati trovano giusto rilievo nelle tre parti in cui si organizza il volume. Una breve analisi delle cause e misure adottate per combattere il fenomeno e i reati a questo connessi, precede due sezioni dove, in scrupolose schede, si riportano i casi singoli, divisi per regione e presentati in ordine cronologico: dai tantissimi purtroppo dimenticati ai più noti per risonanza mediatica (Soffiantini, De Megni, Casella).‎

‎Mirri Rody‎

‎Peccato. Katharina Miroslawa‎

‎brossura Questo è un giallo, un giallo vero. Prima ancora è una relazione clandestina, a cui si arriva con amore e tradimento, passione e vergogna. Prima di tutto è una storia vera, che parla di sangue versato e verità taciute. Carlo Mazza vive al di sopra delle sue possibilità: centinaia di carte da mille ogni sera spese nei night di mezza Italia. Conosce anche Katharina in un night, a Modena: bella, troppo forse. Si vocifera nell'ambiente di un marito geloso Witold, che la segue sempre nelle esibizioni. Ma lei è la donna più ambita, Katharina, che danza vestita solo di gioielli fino a tarda notte. Sensuale ed ammaliante. Carlo deve averla, ma il gioco della conquista si tramuta presto in un sentimento inaspettato: si innamora di lei e lei di lui. Le intesta due polizze assicurative, una da un miliardo, l'altra del valore di mezzo miliardo di lire. La mattina del 9 febbraio 1986, all'interno della sua Renault, viene trovato il cadavere di Carlo Mazza: due fori alla testa, di una pistola calibro 6,35. Un omicidio: la storia assume i contorni fumosi di un giallo. E lei? Ha trascorso anni in carcere. Tornata in libertà a giugno di quest'anno, dopo otto anni di latitanza e dodici di detenzione, scontati al carcere della Giudecca di Venezia, ha scritto questo libro insieme al suo agente per raccontare la sua verità.‎

‎Genick Daniele‎

‎La violenza domotica. Analisi criminologica della Sindrome di Munchausen per Procura‎

‎brossura Daniele Genick, laureato in Scienze Criminologiche per l'Investigazione e la Sicurezza all'Università di Bologna, Scuola di Scienze Politiche Roberto Ruffilli, sede di Forlì, affronta in questa sede un argomento poco trattato dalla letteratura scientifica: la Sindrome di Munchausen per Procura. Consiste in un raro disturbo psichiatrico, inserito fra le malattie fittizie del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM), in cui un genitore, solitamente la madre, utilizza il proprio figlio per attirare l'attenzione del personale sanitario delle molte strutture consultate così da ovviare a quelle carenze affettive di cui i familiari, in particolare il coniuge descritto spesso come un soggetto assente e disinteressato, sono i principali responsabili. È proprio a causa di un contesto simile che la donna tende a sviluppare, nella maggior parte dei casi, quei disturbi di personalità che la avvicinano alla figura mitologica del Giano bifronte: tanto amorevole e premurosa agli occhi dei medici, quanto crudele e perfida nei confronti del figlio.‎

‎Cassinelli Stefano; Mastalli Pierfranco‎

‎Lungo i sentieri del contrabbando. Storie, testimonianze, appunti di viaggio‎

‎ill., br. Lungo i sentieri che furono del contrabbando passano oggi molti percorsi turistici in particolare sulla propaggine Sud delle Alpi Lepontine che fanno da confine fra l'Alto Lario Occidentale e i Cantoni svizzeri del Ticino e dei Grigioni. Quei luoghi oggi apprezzatissimi per le splendide vedute rappresentano un patrimonio per la Regione Lombardia sotto il profilo ambientale, paesaggistico, culturale e turistico, le cui peculiari caratteristiche diventano la trama per descrivere un contesto socio-economico ormai dimenticato. Tante storie e tanti episodi di fughe e inseguimenti. Vicende umane che attraversano tutta la storia d'Italia.‎

‎Macchione Pietro‎

‎Io Vincenzo Peruggia da Dumenza ho rubato la Gioconda e per 28 mesi l'ho tenuta tutta per me. Chi mai è stato più felice?‎

‎ill., br. A cento anni dal più celebre furto d'arte della storia, questo libro ripercorre con documenti originali e immagini, le tappe del furto e del successivo processo nei confronti di Vincenzo Peruggia, "pittore di stanze" che nell'agosto 1911 trafugò dal Louvre il celeberrimo dipinto e lo tenne nascosto per tre anni.‎

‎Ruggiero Vincenzo‎

‎Il delitto, la legge, la pena. La contro-idea abolizionista‎

‎br. Il carcere scoppia in ogni parte del mondo. Il numero dei detenuti aumenta ovunque in modo esponenziale pur in una sostanziale stabilità del numero dei reati. Parallelamente cresce il senso di insicurezza dei cittadini dimostrato, tra l'altro, dal boom degli acquisti di armi per difesa personale. In questo contesto ripensare la natura, la funzione e la filosofia della pena non è una fuga in avanti ma un necessario esercizio di realismo. È questo il senso del volume di Ruggiero che esamina criticamente, partendo dai classici, le idee che stanno alla base dei sistemi penali moderni e della stessa concezione dei delitti e delle pene. Le domande sono quelle di sempre: chi punire? Perché punire? Come punire? L'approccio è quello "abolizionista" dove per abolizionismo si intende non tanto un programma compiuto di interventi quanto "un approccio, una prospettiva, una metodologia, uno specifico angolo di osservazione" alternativi al pensiero unico repressivo e finalizzati alla individuazione di "qualcosa di meglio" dell'attuale sistema penale.‎

‎Donati Alessandro‎

‎Lo sport del doping. Chi lo subisce, chi lo combatte‎

‎br. Gli scandali del doping si susseguono coinvolgendo campioni di primissimo piano. E' ormai consapevolezza diffusa che in diverse discipline sportive il ricorso al doping coinvolge gran parte degli atleti di vertice e altera i risultati delle maggiori competizioni sportive, favorito da dirigenti che guardano solo al numero delle vittorie e da una stampa sportiva che preferisce non vedere e non sentire. Pochi sanno, invece, che tutto questo ha fatto 'scuola' e che molti praticanti di livello amatoriale affollano gli ambulatori dei medici dei 'campioni' per farsi prescrivere la 'cura' miracolosa che può consentire loro di battere in gara il collega di ufficio o il vicino di pianerottolo. Così il doping è diventato fenomeno di grandi numeri, con molti punti di contatto con la droga e sta generando traffici internazionali manovrati dietro le quinte dalle multinazionali farmaceutiche.‎

‎Miravalle Michele‎

‎Roba da matti. Il difficile superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari‎

‎ill., br. Dal 31 marzo 2015 gli Ospedali psichiatrici giudiziari sono chiusi per legge. Ma sono chiusi davvero? E perché l'Italia ha impiegato tanto a porre fine all'"estremo orrore per un Paese civile"? Queste pagine raccontano quelli che l'uomo della strada chiama pazzi criminali e il giurista, più tecnicamente, folli-rei, uomini e donne sospesi tra le ragioni (e i torti) del diritto e della psichiatria, tra punizione e compassione.‎

‎Valentini Mauro‎

‎40 passi. L'omicidio di Antonella Di Veroli‎

‎ill. Il 12 Aprile 1994 viene trovata morta a Roma Antonella Di Veroli di 47 anni affermata consulente del lavoro che viveva sola nel prestigioso quartiere Talenti, uccisa con due colpi di pistola e poi chiusa in un armadio sigillato con della colla. Un omicidio con molti possibili moventi ma con un solo accusato, un uomo che aveva avuto una relazione con la donna e che fu processato e assolto in tre gradi di giudizio e in un iter giudiziario lungo 7 anni. Ma che donna era Antonella e chi poteva odiarla al punto di ucciderla con tanta determinazione e in quel modo così crudele? Cosa è accaduto dopo quegli ultimi 40 passi percorsi dalla vittima dal garage alla porta del suo appartamento da cui non uscirà più viva? Quali misteri ancora sono nascosti? Mauro Valentini con questo libro inchiesta ripercorre le tappe di una storia di cronaca che ha appassionato l'opinione pubblica e che i giornali battezzarono come "il caso della donna nell'armadio".‎

‎Penati Valentina‎

‎Stalking e psicopatologia‎

‎br. L'età contemporanea è caratterizzata da una marcata difficoltà nel tollerare la frustrazione. Facciamo fatica ad accettare ciò che non ci piace, ciò che mette in discussione la nostra autostima e ci impedisce una piena realizzazione personale. Sono la frustrazione, l'incapacità di tollerare e superare gli abbandoni che possono determinare quel ventaglio di comportamenti che definiamo violenze psicologiche. Lo stalking è una forma di violenza psicologica, una modalità relazionale disfunzionale in cui la privazione della libertà della vittima e la paura in lei ingenerata sono gli elementi caratterizzanti il rapporto con lo stalker. Il presente lavoro si propone di approfondire il fenomeno su di un piano prettamente psicopatologico, indagando le strutture di personalità sottostanti agli autori e alle vittime di persecuzioni e analizzando le dinamiche relazionali che intercorrono tra i protagonisti. Ampio spazio viene dato anche allo studio delle normative vigenti in materia di stalking e agli strumenti di cura e di recupero destinati a stalker e vittima.‎

‎Marrone Luca‎

‎Appunti di criminologia. Lo studio del delitto e le sue applicazioni‎

‎br.‎

‎Rossi Gianna‎

‎Lo stalking. Una breva panoramica‎

‎br.‎

‎Leporace Paride‎

‎Toghe rosso sangue. Le storie dei magistrati assassinati in Italia‎

‎br. Tra il 1969 e il 1994 sono stati ventisette, di cui uno "semplicemente" scomparso, i magistrati che hanno perso la vita perché hanno scelto di fare bene il loro dovere. Le storie di questi magistrati caduti vittime di mano armata rivivono in queste pagine in ritratti documentati e attenti che aiutano soprattutto a conoscere e non dimenticare.‎

‎Balloni Augusto; Bisi Roberta‎

‎Soda caustica, allume di rocca e pece greca. Il caso Cianciulli. Con DVD‎

‎br. Leonarda Cianciulli era nota come la saponificatrice di Correggio: con icadaveri delle sue vittime fabbricava sapone, e col sangue preparava biscotti. La poliedrica personalità della "serial killer" Leonarda Cianciulli suggestiona ancora oggi. Al momento dei crimini commessi, era capace di intendere e di volere? Lo scopriremo attraverso l'esame della sentenza emessa dalla Corte d'Assise di Reggio Emilia nel 1946, e il lungo memoriale, suggestivo e mirabolante, prodotto dalla Cianciulli durante la permanenza presso il manicomio criminale.‎

‎Melotti Umberto‎

‎Migrazioni e sicurezza. Criminalità, conflitti urbani, terrorismo‎

‎br. L'immigrazione è il fenomeno sociale più travolgente di questo secolo. Eppure molte questioni che le sono connesse sono ancora trascurate dagli studiosi. Una di queste è la sicurezza, che pure è diventata in tutta Europa uno dei problemi cruciali della convivenza civile. In Italia particolarmente preoccupante è il notevolissimo incremento, in termini assoluti e relativi, dei reati compiuti da immigrati. Gli stranieri costituiscono circa il 40% dei denunciati, anche se, irregolari compresi, non superano l'8% della popolazione. Ad essi si devono circa il 50% dei furti, il 40% delle violenze sessuali, il 36% delle rapine e degli omicidi. Le carceri sono ormai sovraffollate proprio per la loro crescente presenza: nel 1995 era straniero un detenuto su sei, nel 2005 uno su tre e ora, in molte parti del Paese, uno su due. Alla criminalità si aggiungono altri gravi rischi: il terrorismo islamista, che, dopo l'11 Settembre, ha già gravemente colpito la Spagna e il Regno Unito, e la conflittualità urbana violenta, già esplosa con forza nelle inner cities inglesi e nelle banlieues francesi.‎

‎Di Forti Filippo‎

‎Immaginario della Coppola storta. Approccio psicoanalitico alla mafia‎

‎br. La mafia è oscenità del potere, rifiuto del cambiamento e ha un viscerale rapporto con il territorio. Negazione del padre, sacralizzazione dell'immagine materna, mammasantissima, si struttura in una famiglia governata da un matriarcato perverso nella coesione tra fratelli per cui è nota anche come "fratellanza". Ribelle, conformista, fustigatore di costumi e, a un tempo, spacciatore di droga violento, feroce killer. Per il mafioso non ci sono spazi per i sentimenti, sostiene che per vivere ci vuole fegato. Le radici della mafia discoprono un immaginario della coppola storta, che rinasce sempre di nuovo da Maranzano a Matteo Messina Denaro.‎

‎Bianchini Elisa‎

‎Gli ultimi ghigliottinati a Ravenna‎

‎ill., br.‎

‎De Benedetti Riccardo‎

‎Case di carta. Un imbroglio all'italiana‎

‎br. Comprare una casa: niente di più facile, basta avere i soldi. Quelli che servono, spesso tanti. Ma non è proprio così. Soprattutto se l'impresa costruttrice fallisce. Questo libro racconta l'odissea di molti italiani "traditi" dal sistema che lega imprese e banche nel mercato immobiliare, e come, dalla decisione di alcuni di porre fine a un gioco delle parti che era quantomeno scandaloso, sia potuta venire una trasformazione dell'ordinamento legislativo in materia con la Legge 210/2004, che ora garantisce i soldi dell'acquirente. Qui si racconta come si è arrivati all'approvazione di questa norma, dei suoi protagonisti e dei drammi provocati in centinaia di famiglie italiane incolpevoli. Dal 1942 in Italia la procedura fallimentare individua un capro espiatorio: l'acquirente. Il fallimento, infatti, non comporta alcun rischio per gli istituti di credito che hanno finanziato, spesso senza criteri, l'impresa. I soldi che l'acquirente ha versato prima di entrare in possesso della casa, invece, si perdono nel processo di dissoluzione dell'impresa. Spariscono nel nulla, inghiottiti in un vortice buio, nel quale si aggirano figure inquietanti eppure a noi tanto indispensabili: palazzinari, banche, notai, avvocati, dottori commercialisti, curatori fallimentari, advisor, società di recupero crediti, crediti fondiari.‎

‎I Millenari‎

‎Fumo di Satana in Vaticano‎

‎br.‎

‎La banda della Magliana e il delitto Pecorelli‎

‎br.‎

‎Sirena Toni‎

‎I delitti di Alleghe. Le verità oscurate‎

‎ill. Nel 1933 ad Alleghe due fatti inquietanti mettono in subbuglio il paese: la morte di una cameriera dell'albergo Centrale, trovata in un lago di sangue con la gola tagliata da un colpo di rasoio la mattina del 9 maggio, e quella della giovane moglie del figlio dell'albergatore, trovata annegata nel lago la mattina del 4 dicembre. Dodici anni dopo, il 18 novembre 1946, due coniugi vengono uccisi a colpi di pistola nella notte nel vicolo La Voi. Nel luglio 1958 il colpo di scena: i carabinieri, ispirati da un articolo di Sergio Saviane, arrestano quattro persone, ritenute gli autori di una efferata catena di omicidi, ciascuno dei quali compiuto per nascondere il precedente. La vicenda verrà raccontata nel 1964 da Sergio Saviane nel libro "I misteri di Alleghe" (Mondadori, ora Pilotto, Feltre). Toni Sirena ricostruisce i fatti, ancor oggi controversi, attraverso gli atti processuali, migliaia di pagine di verbali, testimonianze, perizie, interrogatori, confessioni, ritrattazioni.‎

‎Borrini Matteo; Lusa Vincenzo‎

‎La prova occulta. L'indagine forense sub suolo alla luce della procedura penale‎

‎br. Scenari di crimini differenti vedono coinvolti operatori del Diritto e scienziati forensi alla ricerca di un'evidenza probatoria celata su e nel terreno. Questo testo si propone come trait d'union tra il mondo dei giuristi e quello degli scienziati, che devono investigare nel rispetto delle norme e delle procedure previste dal sistema giudiziario, rendendo più comprensibile il linguaggio scientifico ai primi e illuminando gli altri circa la selva normativa di cui tenere conto come consulenti o periti. L'opera esamina la natura dell'indizio, della prova e dei mezzi di ricerca di quest'ultima, così come gli strumenti, quali perizia e consulenza tecnica, che costituiscono il punto di confronto tra Scienza e Giurisprudenza. Il testo è corredato di schede di approfondimento e di un glossario.‎

‎Vigani A. (cur.)‎

‎Un lampo di verità. La sentenza sulla strage di Piazza Loggia‎

‎br. Dopo oltre quattro decenni la sentenza definitiva che individua gli autori della strage di Brescia del 28 maggio 1974: il lungo iter dei 13 processi, il contesto, i mandanti, i depistaggi, la sentenza.‎

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