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Deschner Karlheinz; Pauer Modesti C. (cur.)
Storia criminale del cristianesimo. Vol. 3: La Chiesa antica
brossura
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Deschner Karlheinz; Pauer Modesti C. (cur.)
Storia criminale del cristianesimo. Vol. 4: L'alto Medioevo
brossura
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Deschner Karlheinz; Pauer Modesti C. (cur.)
Storia criminale del cristianesimo. Vol. 6: XI e XII secolo
brossura
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Deschner Karlheinz
Storia criminale del cristianesimo. Vol. 8: XV e XVI secolo
brossura
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D'Amore Fulvio
Viva Francesco II. Morte a Vittorio Emanuele! Insorgenze popolari e briganti in Abruzzo, Lazio e Molise durante la conquista del Sud. 1860-1861
ill., br.
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Starace Innocenza
«Non ce lo dire a nessuno». Diario dell'avvocato di Giusy Potenza
ril. "Chiamo per conto di un amico..." Inizia così il giallo più sconcertante che abbia mai vissuto la terra garganica. Già insanguinata da faide violente, ma mai macchiatasi del sangue di una ragazzina innocente. In queste pagine vi è quella storia. È un diario cronaca perché registra i fatti, documenta le vicende, riporta gli atti giudiziari e le testimonianze raccolte negli interrogatori e nella fasi processuali; ma registra anche ciò che lo sguardo della donna avvocato, cittadina di Manfredonia, mamma di due ragazze, educatrice scout, non può fare a meno di vedere.
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Giacchino Claudio
Splendori e miserie di due donne fatali Katharina Miroslawa & Gigliola Guerinoni
ril.
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Lupacchini Otello
Impronte criminali
br. Otello Lupacchini, il magistrato che ha sconfitto e condannato i componenti della Banda della Magliana, un unicum irripetibile, con questo libro ripropone attraverso schizzi e veloci ritratti, fatti, misfatti e personaggi che hanno insanguinato Roma fin dalla seconda metà del Novecento. L'autore è convinto che la conoscenza del passato sia condizione imprescindibile per interpretare il presente e progettare il futuro.
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Fantazzini Horst
Lo statuto dei gabbiani
brossura Da "Ormai è fatta"" alle poesie, vita e opere del Bandito Gentile. In questo volume sono raccolti in forma integrale saggi, lettere, poesie e racconti, un omaggio a Horst Fantazzini a più di dieci anni della sua morte. Prefazione di Pino Cacucci.
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Caniglia Enrico
Devianza e interazione sociale
brossura Devianza è un termine tecnico che la sociologia ha introdotto per la prima volta in oscure pubblicazioni accademiche ma che è ormai entrato nell'uso corrente per indicare un insieme assai vario di comportamenti: l'azione delle organizzazioni criminali e il crimine in genere, la trasgressione sessuale, la disabilità, l'abuso di sostanze stupefacenti, il suicidio, la malattia mentale, la delinquenza giovanile, le personalità disturbate e tutti i tipi di comportamenti insoliti. Ciò che caratterizza tutte queste cose così diverse è appunto il rappresentare una devianza, vale a dire una deviazione rispetto alla normalità. Normalità e devianza sono il codice fondamentale della vita sociale e per questa ragione costituiscono i temi centrali della ricerca sociologica. Questo libro prova a esplorare la costruzione sociale della divisione tra devianza e normalità nel crimine, nei disturbi cognitivi e nella disabilità.
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Roia Fabio
Crimini contro le donne. Politiche, leggi, buone pratiche
br. Ogni volta che una donna viene uccisa per mano di un uomo si aggiorna il contatore delle morti da relazione, ci si indigna ma poi ci si rassegna. Nelle testate giornalistiche la notizia scivola sempre più in basso. Eppure i femminicidi sono tragedie assolutamente evitabili. Le convenzioni e le leggi, in Europa e in Italia, ci sono. Le politiche pensate per creare un diverso approccio culturale nei confronti del rispetto del genere femminile anche. Si tratta allora di lavorare sulla cultura, di applicare gli istituti, di fare i processi in maniera intelligente, di lavorare con un approccio multidisciplinare sul caso, di formare tutti gli operatori che vengono a contatto con una donna vittima di violenza. L'Autore ha voluto raccogliere tutto il materiale esistente - convenzioni internazionali, leggi nazionali, provvedimenti di indirizzo politico, buone pratiche adottate - per creare uno strumento di informazione e di formazione utile a tutti i soggetti - magistrati, avvocati, operatori di polizia giudiziaria, assistenti sociali, operatrici dei centri antiviolenza, personale sanitario - che ogni giorno, per passione o per necessità, si trovano a contatto con una donna vittima di una delle tante forme di violenza che l'inadeguatezza del genere maschile è in grado di provocare. Nel capitolo introduttivo Non è mai l'otto marzo l'autore ha voluto però raccontare, con un linguaggio libero e poco tecnico, tutto quello che si nasconde realmente dietro il fenomeno della violenza di genere, dalla difficoltà ad operare, ai pregiudizi esistenti, agli effetti anche terapeutici di un processo penale condotto con sensibilità e capacità. Crimini contro le donne è dunque un libro poliedrico perché presenta tratti narrativi e da manuale agile ed è corredato da una serie di strumenti utili per chi deve poi concretamente operare con la sofferenza. Con il chiaro messaggio che in questo settore l'improvvisazione non è consentita.
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Licari Salvatore
Caso Moro. Un assassinio senza mandanti
br. Con questo lavoro intendo riepilogare gli eventi, ricordare e analizzare quanto del pensiero di Moro sia ancora presente negli ambienti politico sociali. Lavorando su documenti, atti parlamentari, testimonianze delle varie commissioni che hanno indagato sul caso, cercherò di capire, sciogliendo i vari intrecci e collegamenti tra personaggi più o meno potenti, chi fu il mandante che decise il destino di Moro e del corso politico italiano di quegl'anni. Chi ha assassinato Moro? Perché? Chi si nasconde dietro le BR? Chi ha tratto profitto da questa instabilità politica e di Governo?
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Turi Anna Maria
Emanuela nelle braccia dell'islam? Sufismo e jihad della donna dai mille volti
brossura Una storia infinita di interrogativi e, fino ad oggi, di poche certezze. I primi punti fermi furono dati dalla prima edizione del libro "Emanuela nelle braccia dell'Islam?": la Orlandi, cittadina vaticana scomparsa nel 1983, fu vittima di un'organizzazione di preti pedofili e oggi è ancora viva. Adesso l'indagine dell'autrice aggiunge altri e sconcertanti tasselli al disegno di un'esistenza dalle esperienze estreme, rocambolesca ma soprattutto legata alla bruciante attualità del radicalismo islamico, dei camuffamenti che consentono di varcare ogni frontiera, degli accordi segreti tra potentati, di partiti e di stati. Una volta si poteva intravedere l'Orlandi in moschea a predicare alle donne della sua scuola coranica; oggi occorre riscoprirne i tratti in un volto ritoccato dal chirurgo plastico mentre siede in un'assise internazionale per curare gli interessi dei paesi del Mediterraneo e quelli del sud America, tanto caro a papa Francesco. Quale "grande giuoco" si è nascosto in passato e continua a nascondersi in tutto ciò?
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Fogarolo Lidia
Storie di serial killer. Nella mente degli assassini seriali attraverso l'analisi della scrittura
br. Chi è il tipico serial killer? Secondo la definizione della serie televisiva Dexter si tratta di un maschio, bianco, single, sulla trentina, emotivamente dissociato. Ma è ancora così? Per rispondere a questa domanda Lidia Fogarolo ha preso in considerazione un campione di quarantacinque scritture di serial killer, responsabili di un ampio ventaglio di aberrazioni che vanno dallo stupro seriale al cannibalismo. Un viaggio nell'inferno della psiche umana, che consente di toccare con mano l'eterogeneità di questi soggetti: anche solo sfogliando il testo, si evince con immediatezza l'incredibile diversità delle scritture, e quindi delle personalità coinvolte in questo tipo di reati, che riflette le problematiche esistenziali più disparate. La ricerca conferma l'impossibilità di identificare una struttura di personalità prevalente, seppure sia possibile riconoscere alcune problematiche ricorrenti, collegate a specifici segni grafologici che la studiosa tratta, suscitando l'interesse e il fascino per una disciplina - la grafologia - frutto di un articolato lavoro in ambito psicologico. La maggior parte dei serial killer non sono dei disadattati sociali che vivono da soli. Non sono dei mostri e non necessariamente presentano segni di «stranezza». Molti serial killer si nascondono in piena vista dentro le loro comunità, hanno spesso casa e famiglia, esercitano un'attività professionale e sembrano essere normali membri della loro comunità. (FBI, 2008) Lidia Fogarolo ci aiuta - in una riuscita commistione tra sensibilità e rigore scientifico - a guardare dentro l'abisso di nietzschiana memoria, sicuramente inquietante, ma incredibilmente e inspiegabilmente umano. «Il lavoro della psicologa e grafologa Lidia Fogarolo, Storie di serial killer. Nella mente degli assassini seriali attraverso l'analisi della scrittura, tratta di cosiddetti mostri assicurati alla giustizia. Esseri umani in cammino lungo uno dei percorsi più estremi che si possano immaginare nella vasta landa delle umane negatività. Lo studio della grafologa nonché la scelta delle scritture analizzate nell'opera, pone in risalto una sua dote umana - pertanto professionale - non così scontata: l'onestà intellettuale». (Dalla prefazione di Andrea Biscàro)
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Veca Marilina Rachel; Cattaneo Stefano
Anatomia di un delitto. Rapimento, sequestro e uccisione di Maria Teresa Novara. Per ricordare
brossura La storia comincia così: il 16 dicembre 1968, un pregiudicato locale entra per rubare nella stanza in una casa in via Roma 47 a Villafranca d'Asti; vi trova inaspettatamente una ragazzina tredicenne, la rapisce ritenendo la famiglia molto più facoltosa di quanto fosse. Si trattava di Maria Teresa Novara.
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Il camorrista fantasma. Le mille vite del superlatitante Pasquale Scotti
br. "Dalla guerra di camorra al colpo di Stato in Tunisia. Omicidi, intrighi, trattative fra Stato e malavita organizzata. Pasquale Scotti riemerge dal limbo degli invisibili dopo 30 anni, e porta con sé segreti inconfessabili. È l'uomo che ereditò il mandato a riscuotere le promesse della Dc per la liberazione di Ciro Cirillo. Ma sa molto anche dell'omicidio del banchiere Roberto Calvi, un finto suicidio inscenato a Londra da un pugno di cutoliani. Sullo sfondo, le ombre della P2, del Vaticano, dei servizi e della mafia. Scotti fuggì la notte di Natale dell'84 in un vortice di misteri, sparendo dalle mappe con la protezione di menti raffinatissime. È riemerso nel 2015, con le sembianze di un tranquillo uomo d'affari brasiliano. Nel mezzo, decine di avvistamenti, tracce, catture mancate per un soffio. E il sospetto che il ragazzo di Casoria, reo confesso di 25 omicidi, fosse diventato un killer di Stato, riciclato per le missioni più audaci alla corte di tiranni come Ben Alì".
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Jacob Alexandre
Abbasso le prigioni, tutte le prigioni!
br. Riflessioni, documenti, lettere dal carcere di uno dei più noti ladri di tutti i tempi. Alexandre Jacob passato alla storia come "il ladro gentiluomo" ispirò lo scrittore francese Maurice Leblanc da cui creò il personaggio di Arsenio Lupin. Arrestato con tutta la banda nel 1903, Jacob trasformò la propria difesa in un comizio leggendario: "una parte del mondo vive nel freddo, nella fame, nel dolore. Io ho voluto vendicarla". In carcere ha scritto sulle condizioni dei detenuti, dei penitenziari e del rapporto con la società più in generale: "Se i prigionieri scappassero dalle angherie, dagli abusi di potere dei quali sono vittime presumibilmente sarebbe un progresso, ma il problema rimarrebbe comunque. Più in generale è l'intera struttura sociale che necessita di un cambiamento. All'attuale stato delle cose, io credo che la vendetta sperimentata dentro i penitenziari costituisca una delle più grandi abominazioni del nostro tempo ed io grido: abbasso le prigioni, tutte le prigioni".
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Bernardi P. (cur.); Garioni C. (cur.)
Lucarelli dalla Uno bianca a Sarajevo. Articoli non solo di «nera» su «sabato sera»
br. Carlo Lucarelli non è un giornalista. Nella sua carriera ha però lavorato come cronista al settimanale imolese "sabato sera", uno dei periodici locali più venduti nel suo territorio di diffusione. Dal 1990 al 1997, ha seguito la cronaca nera della provincia italiana come farà poi nel programma televisivo "Blu Notte". Nella sua carriera gli episodi della malavita di provincia hanno incrociato i grandi misteri e proprio dalle colonne di "sabato sera" ha iniziato a seguire le vicende della "Uno Bianca". I primi sospetti su chi fossero gli autori di quei delitti sono nati in una redazione di provincia e sono stati scritti negli articoli che trovano spazio in questo libro. Nella sua carriera gli è capitato di essere inviato di guerra. Sulle pagine di "sabato sera" ha raccontato delle bombe che hanno distrutto il ponte a schiena d'asino di Mostar, a sei ore da Imola. Ha scritto dei cecchini che gli sparavano a Sarajevo e dei bambini che giocavano in mezzo alle tombe della Jugoslavia che si stava frantumando. Carlo Lucarelli è uno scrittore. Per questo i suoi articoli sono stati raccolti in questo libro e nell'altro volume dal titolo "La provincia di Carlo Lucarelli".
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Del Zio Basilide; Donativi M. (cur.); Cavedagna F. (cur.)
Il brigante Crocco e la sua autobiografia
br. «La cleptomania potrà essere morbosa, potrà avere delle attenuanti, ma non cessa, almeno nel codice, di essere delitto». È il presupposto da cui prende le mosse questa ricostruzione delle gesta di Carmine Crocco Donatelli, pubblicata nel 1903 da un suo conterraneo. Concepito in aperta polemica verso le coeve memorie del capobanda, "Il brigante Crocco e la sua autobiografia" si pone l'obiettivo di mettere da parte tutte le eventuali motivazioni sociali e politiche del brigantaggio, per concentrarsi sull'asciutta cronaca dei crimini compiuti. Ne scaturisce un racconto crudo di violenza e sangue, corredato da una ricca appendice di documenti tratti dalla stampa dell'epoca e dagli atti processuali. Un testo per comprendere, al di là di ogni tentativo di idealizzazione, cos'è stato il brigantaggio meridionale.
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Capecelatro Edmondo
Elementi di criminologia e criminalistica
br.
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Nigretti Michele A.
Il delitto di Avetrana come esempio nella teoria dei giochi per il dilemma del prigioniero. Strategie processuali e logiche giuridiziarie tra dubbi e verità
br. Saggio di criminologia sul Delitto di Avetrana ad opera dell'Ispettore di Polizia Penitenziaria Michele Antonio Nigretti attraverso la Teoria dei Giochi applicata sia in economia sia in criminologia. Saggio con prefazione del Prof. Barresi, Docente di Sociologia.
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Mongardi Fabio; Filios F. (cur.)
Il caso Manzoni
br.
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Gesmundo Arnaldo; Speroni Matteo
Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito
ill., br. Arnaldo Gesmundo, classe 1930, milanese di via Padova, è stato uno dei sette componenti del commando di rapinatori che il 27 febbraio 1958 a Milano assaltò un furgone portavalori in via Osoppo, un colpo passato alla storia come "la rapina del secolo". Arnaldo, soprannominato dalla stampa Jess il bandito, non ha vissuto solo quell'esperienza, la sua esistenza è impregnata di avventura e storia, 50 anni di cronaca italiana e di "etica criminale". Jess si racconta in questa biografia, scritta a quattro mani con Matteo Speroni, autore milanese da sempre attento alla storie provenienti dai quartieri più periferici e vivi della città. Arnaldo, oggi un tranquillo pensionato, ricostruisce la sua vita come metafora di una generazione perduta, dalla Milano popolare degli anni bui del fascismo, all'immediato secondo dopoguerra con via Padova come paradigma sociale di quell'epoca e della città in continuo mutamento. La vita di strada, la vecchia mala milanese, la violenza cruda della guerra, dal rito iniziatico della fuga giovanile a Marsiglia, altro luogo simbolo, alla voglia di rivalsa dei primi furti, fino agli spettacolari assalti alle fortezze del danaro, banche e furgoni portavalori, la sua specialità. Una parte dell'opera ripercorre le terribili vicende di cui fu diretto protagonista nelle galere di tutta Italia dagli anni del boom economico fino alle rivolte carcerarie degli anni settanta. Prefazione di Antonio Di Bella.
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Millar Sam
On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese
br. Tradotto in diversi paesi, "On The Brinks" è il racconto in prima persona delle due vite di Sam Millar, dall'attivismo nell'Ira alla partecipazione a una delle più famose rapine della storia americana. Del resto di spunti narrativi nella vita di questo ex militante dell'Ira divenuto scrittore crime di successo ce ne sono tantissimi. Dall'infanzia difficile nei quartieri cattolici di Belfast, alle lotte nel carcere di Long Kesh al fianco di Bobby Sands, dalla militanza nell'Ira, l'esercito repubblicano irlandese, fino al colpo milionario e in parte misterioso alla Brinks, nella New York degli anni novanta. Oltre all'indubbio interesse storico per le vicende narrate, che ripercorrono tutte le tappe più importanti del recente conflitto secolare tra cattolici e protestanti, c'è lo scoperta di uno scrittore che in forza del suo precorso esistenziale così burrascoso, racconta il mondo criminale e lo strada come pochi, con uno sguardo e una scrittura veloce e cruda, senza compromessi.
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Gattoni Tito
Follia e criminalità. Narrazione di uno psichiatra presso l'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere
br.
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Centini Massimo
Lo strangolatore di donne. La drammatica storia di Vincenzo Verzeni «sadico sessuale, vampiro e divoratore di carne umana»
br. "Sadico sessuale, vampiro e divoratore di carne umana" Così Cesare Lombroso, nell'articolo Verzeni strangolatore di donne pubblicato sulla "Rivista di discipline carcerarie in relazione con l'antropologia, con diritto penale, colla statistica" (1873) definiva Vincenzo Verzeni di Bottanuco (provincia di Bergamo), che, tra il 1869 e il 1871, si macchiò di alcuni crimini decisamente efferati e sconvolgenti per le modalità con cui vennero commessi.
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Rossotti Renzo; Bernacci K. (cur.)
Torino noir. Crimini e misfatti dell'800 Sabaudo
br. Ebbe a scrivere un critico d'arte illustre, Marziano Bernardi: "L'autentico volto di Torino non si svela che a chi ne ricerca e avvicina la storia". Renzo Rossotti, giornalista e scrittore, si è molto occupato della storia della nostra città e con uno stile particolare ed avvincente, ci accompagna in un viaggio nel passato, in quell'800 di crimini e misteri oramai dimenticati. Vi invitiamo a leggere con noi la storia noir della nostra Torino, narrata attraverso i suoi avvenimenti più drammatici e le vite delle persone che, ormai scomparse, in questa città hanno vissuto, amato e a volte sono state vittime o autori di fatti cruenti, o semplicemente di episodi stravaganti che lo scrittore Renzo Rossotti ha riportato alla ribalta.
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Centini Massimo
Il volto oscuro del Piemonte. Crimini e criminali d'altri tempi
brossura Ci sono storie che lasciano senza parole, altre che sono talmente strane da non poter essere inventate: alcune impressionano e raccapricciano... In questo libro hanno una sola cosa in comune: sono realmente accadute!
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Stalker. Psicopatologia del molestatore assillante
brossura Il testo delinea, da una prospettiva psicodinamica, alcune caratteristiche personologiche dello stalker, come ad esempio: la presenza di una particolare impulsività che lo rende incapace di resistere all'urgenza di entrare in contatto con la vittima (o meglio, con il surrogato di una relazione con la vittima) nonostante la consapevolezza che questa condotta non sia gradita alla vittima stessa, o sia da essa esplicitamente temuta; una ridotta capacità di mentalizzazione che gli impedisce di prendere coscienza dei contenuti mentali della vittima, rimanendo così all'oscuro delle sensazioni che la sua condotta genera nella vittima, ma anche al riparo dalla percezione della sofferenza della vittima - questa caratteristica non è tuttavia necessaria per giustificare la condotta di stalking se teniamo conto della presenza di impulsività. Per gli autori, questi tratti di personalità qualificano un particolare assetto psicopatologico che porta a definire il comportamento di stalking come una "dipendenza relazionale" per nulla diversa, se non nelle caratteristiche peculiari della condotta, dai numerosi altri tipi di dipendenza già noti. Lo stalker agirebbe la condotta di stalking in relazione ad una vittima ma, principalmente, in relazione alla relazione stessa: la vittima sarebbe perciò in qualche modo un mezzo e non un fine del comportamento persecutorio.
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Glenn Andrea L.; Raine Adrian
Psicopatia. Introduzione alle scoperte biologiche e implicazioni
brossura L'obiettivo di questo libro è quello di fornire una visione d'insieme sulla ricerca di stampo biologico sulla psicopatia, che ha suscitato l'interesse di studiosi in vari ambiti e sta iniziando ad avere una concreta applicabilità. Per chi non ha familiarità con i metodi biologici, potrebbe essere complicato classificare attraverso descrizioni di tecnologie complesse e metodi statistici, apprendere il ruolo di dozzine di regioni del cervello, ormoni e neurotrasmettitori, e ottenere una visione chiara di cosa la ricerca può e non può dirci sulla psicopatia. Tra gli scopi di questo libro vi è quello di aiutare gli studiosi a muoversi in questa letteratura e quello di riassumere alcuni dei principali risultati nella ricerca biologica. In aggiunta, si vogliono anche chiarire molti fraintendimenti che spesso insorgono relativamente all'obiettivo della ricerca biologica e spiegare come le scoperte dovrebbero essere interpretate. Compatibilmente con le previsioni, la ricerca di stampo biologico sul crimine ha suscitato molto dibattito su temi come libero arbitrio, responsabilità criminale e pena. Questo libro si propone di fornire un contesto per comprendere questa ricerca, per disquisire dei problemi etici a essa connessi e per dimostrare i modi attraverso cui la comprensione dei fattori biologici, in aggiunta ai fattori sociali e ambientali, potrebbe aiutarci in futuro a risolvere il problema della psicopatia.
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Pini Francesco; Tronci Duccio
Setta di Stato. Il caso Forteto
ill., br. "Setta di Stato" è un'inchiesta giornalistica sulla comunità del Forteto, guidata dal "profeta" Rodolfo Fiesoli e finita sotto accusa per abusi e maltrattamenti su minori. Il racconto della vita nella struttura attraverso le testimonianze dirette di chi, da bambino, ha vissuto l'incubo dell'affidamento alla comunità. La pista della pedofilia, le difficoltà di una vita normale, misteri, legami, intrecci: un quadro inquietante sui poteri che reggono un muro di gomma che per decine di anni ha respinto ogni tentativo di denuncia.
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Rinaldi C. (cur.); Saitta P. (cur.)
Devianze e crimine. Antologia ragionata di teorie classiche e contemporanee
br. "Devianze e crimine" colma un vuoto esistente nel mercato editoriale italiano per quanto riguarda la ricerca sociologica in materia di crimine e devianza. Questa antologia ragionata presenta le parole di autori classici e contemporanei, testi per buona parte ormai introvabili o mai tradotti, rimasti al margine del dibattito disciplinare nazionale oppure destinati a essere dimenticati. Una raccolta antologica, utile per l'attività didattica oltre che di ricerca, che contribuisce di fatto all'aggiornamento in campo socio-criminologico e al dibattito culturale, sociale e civile del nostro paese.
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Brondoni Cristina
Sembrava un incidente. Staging sulla scena del crimine
br. Lo si legge negli articoli di cronaca, lo si incontra nei film e nelle serie tv, nei romanzi thriller e nei gialli di Agatha Christie. Lo Staging è la messinscena attuata da un omicida per coprire il suo crimine. Può averlo premeditato o improvvisato. In base alle sue capacità, esperienze, alla sua idea di come dovrebbe presentarsi un suicidio o un incidente, appronterà di conseguenza la scena. Il volume spiega questo fenomeno, i modi in cui lo si trova sulle scene del crimine, i profili criminologici degli autori, le eventuali connessioni con la fiction. Si offre inoltre una panoramica dello Staging analizzando quaranta omicidi in cui la messinscena ha fatto inizialmente credere agli investigatori che fossero suicidi, incidenti o morti naturali.
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Gentile Nicodemo
Nella terra del niente. Storie di scomparse, storie di famiglie
br. Dal privilegiato osservatorio della professione dell'autore (l'avvocato Nicodemo Gentile, uno dei più noti e importanti penalisti italiani), queste 10 storie consentono di entrare "nella Terra del niente, quella dove sono andate le vite di chi scompare, quella dove sono confinate le vite di chi rimane". Con spirito critico rispetto a una legislazione ancora carente e una burocrazia spesso avvilente, ma anche con trasporto e sensibilità, senza mai perdere di vista il lato umano delle vicende, si racconta - senza la toga "perché spesso nelle storie degli scomparsi, nemmeno ci si arriva ad indossarla" - la scomparsa volontaria, quella che sembra tale ma non è, quella che riguarda persone affette da malattie degenerative, quella di gente che si scopre poi suicida, quella sfociata in processi per omicidio e distruzione, soppressione o occultamento di cadavere, quella che è - e forse rimarrà - ancora avvolta nel mistero. Il quadro completo di un fenomeno quanto mai eterogeneo, che può colpire chiunque all'improvviso. Con la prefazione dell'avvocato Antonio Maria La Scala, presidente nazionale di "Penelope Italia" (associazione delle famiglie e degli amici delle persone scomparse).
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Altan Francesco; Battara Giacomo; Bianchi Nicola
Delitti nella nebbia. Omicidi irrisolti nel ferrarese
br. Chi ha freddato Franco Caselli non appena sceso dalla sua auto? Chi ha sequestrato, incaprettato e gettato nel Volano il carabiniere Pier Paolo Minguzzi? Chi ha ammazzato nel sonno la giovane Giada Anteghini a pochi metri dalla figlia di quattro anni? E chi ha sparato all'imprenditrice Viviana Manservisi, dopo averla rapinata negli uffici della Renogas? "Delitti nella nebbia" è un libro che riporta per la prima volta alla luce 14 casi irrisolti di omicidio, attraverso la lettura di atti, sentenze, perizie, testimonianze e interviste ai parenti delle vittime, spalmati in oltre 50 anni di storia nera ferrarese. Un lavoro scritto a sei mani dal vice caposervizio de "il Resto del Carlino" (edizione Ferrara) Nicola Bianchi, dal giornalista scientifico Giacomo Battara e dal criminalista Francesco Altan. Un viaggio nel passato, che porterà il lettore a rivivere quei maledetti giorni che mai, ancora oggi, sono stati dimenticati da Ferrara a Jolanda di Savoia, da Cento a Santa Maria Codifiume, da Boccaleone a Goro, ovvero tutti i luoghi dove si svolsero gli efferati delitti. Ma accanto alla ricostruzione delle vicende, gli autori, attraverso le rispettive conoscenze giornalistiche, giuridiche e criminologhe cercheranno una nuova analisi investigativa e un nuovo approccio metodologico, mettendo a confronto le moderne strumentazioni in mano agli inquirenti di oggi con quelle del passato. Un importante lavoro di ricerca e studio durato oltre due anni, che ha comportato pazienza e perseveranza, scontrandosi anche con porte chiuse e, talvolta, difficoltà nel reperire gli atti processuali, tutti quanti appartenenti a fascicoli archiviati. "Delitti nella nebbia", un libro-verità che si legge come fosse un romanzo giallo. Misteri o semplicemente cold case accaduti in gran parte nel territorio ferrarese che, ancora oggi, aspettano di conoscere la verità.
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Mancini Glenda
Anche le donne uccidono. Quando è l'uomo a subire
ill., ril. Diciamo la verità: sono i maschi a subire il maggior numero di violenze nel mondo, questo indipendentemente dal fatto che a compierle siano altri uomini o donne. La violenza di genere in Italia, viene spesso erroneamente intesa e mostrata dai media solo come "agita dall'uomo sulla donna". Appare impensabile che si possa essere oppressi dal "gentil sesso", tanto che gli stessi uomini faticano a riconoscersi nel ruolo di vittima e a denunciare gli abusi. Eppure studi scientifici e casi di cronaca riportati in questo libro dimostrano che non esiste soltanto il "femminicidio" e che anche le donne uccidono.
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Infanti Carlo
In nome del popolo italiano. Massimo Giuseppe Bossetti accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio
br. Carlo Infanti, con questo volume, ha inteso far riflettere sui numerosi documenti che pongono seri dubbi sulla colpevolezza di Massimo Giuseppe Bossetti, presunto autore del delitto di Yara Gambirasio. "Non è mia intenzione muovere una critica per come sono state condotte le indagini per il delitto della giovane ginnasta di Brembate di Sopra", dichiara l'autore. "Ma non posso neppure fingere di non sapere che per quelle indagini il Bossetti, ora in attesa della sentenza della Suprema Corte di Cassazione, rischia la conferma della pena dell'ergastolo comminata nei primi due gradi di giudizio." Le procedure degli inquirenti, come le relative analisi del Dna trovato sugli slip e i leggins di Yara Gambirasio, per individuare "Ignoto 1", lasciano spazio ad ampi dubbi sul verdetto di colpevolezza di Massimo Giuseppe Bossetti "al di là di ogni ragionevole dubbio". La ricerca delle piste alternative non è per l'autore un capitolo chiuso dopo l'arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, ma bensì un punto di partenza per l'individuazione del vero colpevole.
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Spaggiari Albert; D'Ercole C. (cur.)
Le fogne del paradiso. Nizza 1976: la rapina del secolo
br. Racconto autobiografico della "rapina del secolo", compiuta "senza armi, senza odio, senza violenza". Questa fu la scritta lasciata sui muri del caveau della Société Générale svuotato dalla banda di marsigliesi comandata da Albert Spaggiari che, catturato, riuscì a evadere rocambolescamente per vivere libero fino alla fine dei suoi giorni. Dalle vicende narrate in questo libro sono stati tratti due film. Presentazione di Massimo Fini e postfazione di Tomaso Staiti di Cuddia.
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Serazio Maddalena
La iena di San Giorgio e la storia continua...
ill., br. Maddalena Serazio, grazie a una ricerca storica ampiamente documentata, racconta la storia della Iena di San Giorgio, Giorgio Orsolano, salito agli onori delle cronache per l'efferatezza e la crudeltà che l'hanno contraddistinto e che hanno fatto sì che ancora oggi lo stesso sia considerato un vero e proprio serial killer. La storia continua con un'altra truce vicenda rimasta sepolta negli archivi di Aix-en-Provence. Stiamo parlando di Antonio Galetto detto "Antoine" e nipote della Iena, che nella Provenza della seconda metà dell''800 ha lasciato un segno indelebile per gli orrendi crimini commessi insieme ai componenti della "Bande de la Taille" di cui era il capo. Sullo sfondo, la storia di Margherita, figlia di Giorgio Orsolano e madre di Antoine, una donna che vive costretta tra il pesante fardello del passato e un tragico futuro che l'avrebbe nuovamente e dolorosamente segnata.
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Bissattini Emanuele; Bulfon Floriana
Il buio. La lunga notte di Stefano Cucchi
ill., br. Un corpo entrato integro sotto la custodia di uomini dello Stato e finito cadavere. Stefano Cucchi tremava per la paura e le botte, ora chi l'ha ucciso trema per lo spiraglio di giustizia. Oltre sette anni ripercorsi all'interno delle aule di Tribunale tra bugie, depistaggi, verbali sbianchettati, relazioni falsificate, ipotesi di morte per fame con tanto di studi sui prigionieri dei campi di sterminio lasciati senza cibo e acqua. Verità di comodo per quello che è solo un drogato, quindi non degno di avere diritti. Per la prima volta un graphic novel apre le porte della stanza degli orrori. La stanza da cui un ragazzo non uscirà mai più. Una ricostruzione che parte dagli atti di un processo complesso e da dichiarazioni inedite che ci fanno immergere nelle acque torbide di una giustizia negata.
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I Millenari
Via col vento in Vaticano
br.
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Valli Aldo Maria
Il caso Viganò. Il dossier che ha svelato il più grande scandalo all'interno della Chiesa
br. È il 26 agosto 2018 quando appare nei media la rivelazione dell'arcivescovo ed ex nunzio negli Stati Uniti Carlo Maria Viganò: da cinque anni papa Francesco sapeva che il cardinale Theodor McCarrick aveva commesso reati sessuali con seminaristi e sottoposti, e che c'erano sanzioni nei suoi confronti imposte da Benedetto XVI. Una notizia shock, che entra nel merito dei gravi casi recentemente venuti alla luce, approfondisce il ruolo di autorità ecclesiastiche che hanno coperto e protetto reati sessuali da parte di sacerdoti e mette sotto accusa direttamente il papa. Tra i giornalisti ai quali Viganò consegna il suo memoriale c'è Aldo Maria Valli, che in questo libro ripercorre i giorni dei contatti fra lui e il monsignore, la sofferenza interiore, il senso di lacerazione tra l'amore per la Chiesa, il desiderio di non scandalizzare i semplici e l'esigenza di far emergere la verità. Sullo sfondo di un pontificato che, pur esaltato dalla grande stampa, suscita in molti uno sconcerto crescente.
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Sanna Francesco; Bardazza Gabriele
Il caso Moby Prince. La strage impunita. Nuove rivelazioni e documenti inediti
br. Livorno, 10 aprile 1991, ore 22.25. Un traghetto passeggeri, il Moby Prince, sperona la petroliera Agip Abruzzo della compagnia statale Snam ferma all'ancora. La collisione apre uno squarcio sulla fiancata della nave, il combustibile fuoriuscito prende fuoco e scatena un incendio. Centoquaranta vittime, la più grande tragedia della marineria civile italiana dal dopoguerra. Secondo la ricostruzione ufficiale, stabilita da due sentenze assolutorie e altrettante richieste di archiviazione, la causa dello scontro sarebbe stata "una nebbia fittissima". E non ci fu soccorso perché le vittime morirono pochi minuti dopo la collisione. Caso chiuso. Questo libro, con documenti, ricostruzioni e testimonianze inedite, è la storia di un riscatto. La storia appassionante di una battaglia arrivata a una svolta solo di recente, nel gennaio 2018, con la pubblicazione del documento finale della Commissione d'inchiesta sulle cause del disastro.
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Hyumis Edmund
Dall'indizio alla prova. Manuale di criminologia per scrittori e lettori di polizieschi, gialli, noir e thriller
brossura Partiamo subito da un presupposto importante: questo non è un manuale di criminologia, ma uno strumento rivolto agli scrittori (comunque anche utile ai lettori) dei cosiddetti "polizieschi"; ovviamente per adesso ci riferiamo a questa definizione alquanto superficiale è imprecisa per praticità, in seguito avremo modo di raffinare la terminologia e armonizzarla ai temi trattati. Come dicevamo, si tratta di uno strumento che intende proporre tutta una serie di dati storici e scientifici, note di metodologia basate sulle diverse scienze finalizzate allo studio del crimine in tutte le sue molteplici sfaccettature e provenienti dalla teoria e pratica della criminologia e della criminalistica.
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Lavorino Carmelo
Five. Cinque omicidi camuffati da suicidi
br.
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Pinto Carmine
La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870
ril. Il brigantaggio fu l'eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o la sfida allo Stato di bande criminali? La guerra per il Mezzogiorno concluse la crisi del Regno delle Due Sicilie, determinò il successo dell'unificazione italiana e marcò la complicata partecipazione del Mezzogiorno alla nazione risorgimentale. Iniziò nel settembre del 1860, dopo il successo della rivoluzione unitaria e garibaldina, e si protrasse per un decennio, mobilitando re e generali, politici e vescovi, soldati e briganti, intellettuali e artisti. Non fu uno scontro locale, perché coinvolse attori politici e militari di tutta la penisola e d'Europa, ma non fu neppure una guerra tradizionale: i briganti, le truppe regolari italiane, i volontari meridionali si sfidarono nelle valli e nelle montagne in una guerriglia sanguinosa, del tutto priva dei fasti risorgimentali. Si mescolarono la competizione politico-ideologica tra il movimento nazionale italiano e l'autonomismo borbonico; l'antico conflitto civile tra liberalismo costituzionale e assolutismo; la lotta intestina tra gruppi di potere, fazioni locali, interessi sociali che avevano frammentato le città e le campagne meridionali. Questo libro, per la novità di materiali e documenti usati e per la vastità delle ricerche compiute, offre una prospettiva sulla guerra di brigantaggio che innova interpretazioni fino a oggi date per acquisite.
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Dadone Piero
Il teddiboi
brossura
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Jaenada Philippe
Lo strano caso di Henri Girard
br. Un triplice omicidio commesso nel 1941 in Dordogna vide accusato e poi scagionato un ragazzo viziato e incostante, Henri Girard. Philippe Jaenada ha studiato l'inchiesta e il processo, scovato nuovi indizi, gettando una luce nuova sulla vicenda con questo romanzo, a metà tra reportage e saga famigliare, che ha vinto nel 2017 il Prix Femina. Una mattina di ottobre del 1941, in un castello isolato in Dordogna, il giovane Henri cerca soccorso: durante la notte il padre, la zia e la cameriera sono stati massacrati a colpi di roncola. Lui è il solo sopravvissuto. Tutte le porte sono chiuse, nessun segno di scasso. Il ragazzo due giorni prima aveva chiesto in prestito ai vicini l'arma usata per il crimine. Dopo l'omicidio dei suoi parenti è diventato a ventiquattro anni l'unico erede delle fortune di famiglia: il castello, numerosi immobili, terreni, milioni in azioni e obbligazioni. Nel 1943, in piena guerra, alla fine di un processo clamoroso e torbido, Henri Girard viene assolto e l'inchiesta chiusa nonostante l'opinione pubblica fosse convinta della sua colpevolezza. Nel 1947 parte per il Venezuela e tornerà in Francia dieci anni più tardi. Porta con sé il manoscritto di un romanzo firmato con lo pseudonimo di Georges Arnaud, "Il salario della paura", che avrà grande successo e da cui verrà tratto un celebre film con Yves Montand. La vita di Girard riserverà ancora molte sorprese, diventerà giornalista, autore di testi teatrali, sosterrà la causa algerina, e morirà a Barcellona nel 1987. Il mistero del triplice omicidio nel castello di Escoire non è stato mai risolto e intorno alla vita dell'unico sospettato è nato un mito di ambiguità nera e demoniaca. Philippe Jaenada ha vestito i panni dell'investigatore e si è immerso negli archivi, ha scovato indizi, ha studiato l'inchiesta e il processo sullo sfondo della Francia degli anni '40. Il suo Girard è un uomo tormentato e brillante, insopportabile e combattivo, un difensore dei deboli e degli sventurati, sempre in guerra con quelli che simboleggiano l'ordine, la serietà, la legge. Da questa immersione profonda nei fatti, nelle parole e nei silenzi, scaturisce un racconto che contamina il reportage con l'umorismo, il romanzo di famiglia con l'arte della digressione, ed è il ritratto fluviale e appassionante dell'intera, enigmatica esistenza di Henri Girard.
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Balloni Augusto; Bisi Roberta; Sette Raffaella
Criminologia applicata
br. Nel volume si analizza la dinamica di alcune manifestazioni criminose, convenzionali e non convenzionali, proponendo di utilizzare il modello della psicologia topologica di Kurt Lewin all'interpretazione del crimine, facendo riferimento alla nota formula: C = f (P, A), secondo la quale il comportamento criminale di un individuo va posto in relazione allo stato della persona e alle caratteristiche dell'ambiente.
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Balloni Augusto; Bisi Roberta; Sette Raffaella
Criminologia e psicopatologia forense
br. Avvertita l'esigenza di una messa a punto di alcune problematiche, si è posta l'attenzione su aspetti concettuali, teorici e metodologici della ricerca criminologica, proponendo di applicare il modello della psicologia topologica di Kurt Lewin all'interpretazione del crimine, facendo riferimento alla nota formula: C = f (P, A), secondo la quale il comportamento criminale di un individuo va posto in relazione allo stato della persona e alle caratteristiche dell'ambiente. In questo volume, che riguarda le teorie in criminologia e temi di psicopatologia forense, vengono esaminate, anche in chiave critica, le teorie criminologiche nella prospettiva bio-antropologica, psicologica e sociologica.
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