Professional bookseller's independent website

‎Genealogy‎

Main

Parent topics

‎History‎
Number of results : 34,315 (687 Page(s))

First page Previous page 1 ... 231 232 233 [234] 235 236 237 ... 301 365 429 493 557 621 685 ... 687 Next page Last page

‎Altamore Giuseppe‎

‎A testa alta. Massimo Tosti, il carabiniere che salvò 4000 ebrei‎

‎br. Una storia vera emersa da un voluminoso carteggio ritrovato dalla famiglia dopo la morte del Capitano Tosti nel 1976: uomini in divisa che nonostante le leggi razziali e i diktat nazisti difesero gli ebrei nel Sud della Francia occupata dalle nostre truppe. Negli 11 mesi in cui la IV Armata italiana rimase sulla Costa Azzurra e a ridosso della Alpi, fino alla linea del fiume Rodano, si creò una zona in cui gli ebrei trovarono un rifugio sicuro grazie a una rete di salvataggio guidata dal banchiere italo-francese Angelo Donati, dal cappuccino padre Pierre-Marie Benoît e dai nostri Carabinieri reali. Tra questi primeggiò il Capitano Massimo Tosti, che si adoperò, spesso rischiando la vita, nel facilitare il passaggio dei rifugiati che, da tutta la Francia, accorrevano nella zona controllata dal nostro esercito che venne per questo chiamata la "piccola Palestina". L'azione del Capitano Tosti proseguì anche dopo il tragico 8 settembre 1943 nella provincia di Imperia, dove continuò la sua opera di salvataggio degli ebrei che questa volta fuggivano dal Sud della Francia invasa dai tedeschi. Nonostante il suo impegno antifascista, a guerra finita il Capitano Tosti rischiò di essere espulso dall'Arma con l'accusa di collaborazionismo. Ma la verità si impose e quest'uomo retto conobbe riconoscimenti e una giusta carriera.‎

‎Fraser Antonia‎

‎Maria Antonietta. La solitudine di una regina‎

‎ill., br. Dalla nascita alla corte di Vienna fino al patibolo a Parigi nel 1793, quella di Maria Antonietta, quindicesima figlia di Maria Teresa, è senza dubbio una delle vicende private e pubbliche più drammatiche della storia moderna. In questa biografia Antonia Fraser ricostruisce il difficile viaggio attraverso la vita di questa sfortunata regina. Inviata in Francia dalla madre a soli quattordici anni per sposare il futuro Luigi XIV, fu per tutta la vita "l'odiata austriaca", e come tale rimase un ostaggio della politica estera fin dai suoi primi giorni in Francia. Manipolata dalla sua famiglia austriaca, venne sempre accusata dai francesi di interferire nei propri affari politici.‎

‎Craveri Benedetta‎

‎Amanti e regine. Il potere delle donne‎

‎br. "Non si è mai sazi di queste mitiche figure femminili che montagne di biografie e romanzi hanno di volta in volta esaltato o denigrato, icone avventurose o romantiche, melodrammatiche o futili, raggelate dal tempo. Scorrono adesso tutte insieme, da Caterina de' Medici a Maria Antonietta, dai primi decenni del XVI secolo alla fine del XVIII, gemme della storia e delle storie delle donne, con le loro fortune e sfortune, col potere della loro bellezza e della loro sottomissione, il fervore della loro ambizione o del loro ardore, lo slancio della loro intelligenza o della loro astuzia, nel nuovo libro di Benedetta Craveri; la scrittrice che si muove nelle corti e nei castelli dei Valois e dei Borbone, dei Guisa o dei Lorena con la grazia somma della cultura, della curiosità, del pensiero, della scrittura magnifica" (Natalia Aspesi).‎

‎Barbera Mariarosa‎

‎Donne al potere in Oriente e Occidente tra Tardoantico e Medioevo‎

‎ill., br. In Oriente e in Occidente, fino a tempi recenti, il potere si è trasmesso di norma per via maschile. Fa eccezione un limitato numero di figure femminili che, poste sul trono in carenza di eredi maschi, rispondevano allo scopo di proseguire la linea di sangue utile a legittimare il potere del marito o del figlio. In un mondo di donne prive di diritti politici, la posizione di regine e imperatrici era spesso precaria. Sfila nel libro una galleria di quattordici donne vissute fra il V e il VII secolo d.C., quando l'Impero romano d'Occidente si disarticolava, lasciando il posto a ciò che si avviava a diventare il glorioso Impero bizantino. Alcune delle donne descritte hanno solo sfiorato il trono, come Anicia Giuliana, ma altre hanno regnato esercitando il potere nella modalità consentite da tempi e cultura politica: in Oriente Pulcheria e Ariadne, in Italia Galla Placidia, Amalasunta e Teodolinda. Con l'affermarsi dei regni cosiddetti romano-barbarici, emergono in Occidente donne forti come Gosvinta e la figlia Brunilde, affiancata in eterno dalla storia alla rivale Fredegonda. Si definisce così nel tempo un modello di trasmissione del potere, che proprio in questo periodo affonda le radici.‎

‎Honorati Andrea‎

‎Ricerche di archivio sulla casa Honorati di Jesi e sulle sue alleanze dal XVI al XIX secolo‎

‎br. Basandosi esclusivamente su dati espunti dalle più disparate fonti archivistiche e bibliografiche, il libro ripercorre quattro secoli di vicende familiari dagli inizi del Cinquecento alla fine dell'Ottocento. Lo studio dapprima si sofferma sulle origini, tuttora incerte, della casa e si sviluppa quindi trattando dei singoli componenti di entrambe le linee primogenita e secondogenita, nelle quali ben presto essa si divise, ed in parallelo delle alleanze matrimoniali, cioè delle famiglie apparentatesi per via di matrimonio.‎

‎Gonizzi Giancarlo‎

‎Il vino di Garibaldi. Alla ricerca di un mito fra Parma e Caprera‎

‎brossura La Storia vuole che Garibaldi fosse pressoché astemio, che prediligesse l'acqua in ogni occasione, dallo spuntino sul campo di battaglia alle cene ufficiali, alla sua tavola solitaria di Caprera. Questo perlomeno ci dicono le numerosissime biografie dell'Eroe dei Due Mondi scritte dalla sua morte ad oggi. Ma sarà verità, o è una delle tante dicerie e leggende che circondano il mito dell'indomito condottiero? Garibaldi amava il vino? Questo libro lo afferma decisamente. E ne porta a testimonianza un curioso ed interessante episodio, una pagina di vita dell'Eroe e della storia del nostro Paese assolutamente dimenticate e pressoché inedite. Nel 1861 l'Eroe dei due Mondi fu ospite per alcuni giorni, nella villa di campagna della marchesa Teresa Trecchi-Araldi, sulle colline di Sala Baganza, in provincia di Parma. Qui Garibaldi si innamorò a tal punto della Malvasia, il frizzante vino bianco locale prodotto dalle vigne di Maiatico, che volle trapiantarne alcuni virgulti sulla sua sassosa Caprera.‎

‎Maksymowicz Lidia; Rodari Paolo‎

‎La bambina che non sapeva odiare. La mia testimonianza‎

‎ill., br. «Quando vado da Mengele vengo addormentata, per cui quando esco non ricordo esattamente cosa sia accaduto. Mi sveglio ed è il mio corpo a parlare e a raccontarmi». Lidia Maksymowicz aveva tre anni quando è entrata assieme a sua madre nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. E per tredici mesi è sopravvissuta in quell'inferno, nella baracca dei bambini: una delle piccole «cavie» degli esperimenti del dottor Josef Mengele. La madre di Lidia, cattolica, fin dai primi giorni aveva aderito alla Resistenza bielorussa: una ragazza, con una figlia di pochi anni, che aveva deciso di entrare in clandestinità e di opporsi alla barbarie nazista. I boschi della Bielorussia sono l'ultima luce che Lidia ricordi, prima del buio di Auschwitz. Da cui esce nel gennaio del 1945, dopo la liberazione, per mano a una donna che non è sua madre: una polacca, senza figli, che decide di adottare una delle «orfanelle» rimaste sole in un campo disseminato di cadaveri. Lidia cresce con lei. Ma non dimentica la sua vera madre. Non smette di credere che sia viva, di cercarla. E in una storia che sa di miracolo la ritroverà. Del campo, Lidia ricorda il silenzio: a denti stretti, impegnata a sopravvivere, senza potersi permettere nemmeno un'emozione. Oggi ha ritrovato la voce e ha deciso di dedicare la vita a gridare: mai più. Perché tutto può ancora succedere di nuovo. «Prima che i campi aprissero quale fu l'errore? Dare cittadinanza a parole di una ostilità fuori da ogni logica, ma d'un tratto ritenute legittime. Così è ancora oggi. Torniamo ad ammettere parole che sanno di odio, di divisione, di chiusura. Quando le sento in bocca ai politici, mi manca il fiato. Qui, nella mia Europa, a casa mia, ancora quelle terribili parole. È esattamente adesso, in momenti come questi, che può ridiscendere il buio». Prefazione di Papa Francesco.‎

‎Orefice Antonella‎

‎Le austriache. Maria Antonietta e Maria Carolina, sorelle regine tra Parigi e Napoli‎

‎br. Maria Antonietta e Maria Carolina, figlie di Maria Teresa d'Austria, furono le ultime nate di una generazione di eredi che la "suocera" d'Europa giocò come pedine sullo scacchiere del continente. La politica matrimoniale dell'imperatrice del Sacro Romano Impero aveva unito due capitali, Parigi e Napoli, dove le due sorelle regine divennero tra le sovrane piú famose, criticate e temute del tempo, capaci di esercitare in misure diverse il potere della monarchia assoluta al fianco di consorti inadeguati. Simboli dell'"Ancien régime", non furono mai amate dai loro sudditi, né si prodigarono per farsi accettare, attirandosi l'epiteto di "Austriache", atto a sminuire la loro autorità in quanto straniere. Diffamate per la loro vanità o per la dubbia moralità delle loro vite private, restarono legate a doppio filo l'una all'altra, prima che il flagello della Rivoluzione recidesse l'ordito dei loro destini, allorquando, in uno dei momenti fatali della storia universale, le giovani arciduchesse austriache divennero «l'una vittima del parossismo sanguinario della rivoluzione francese, l'altra carnefice dei primi campioni del liberalismo italiano».‎

‎Giustiniani Giulio‎

‎Il denaro è cipria. Avventure e amori del conte Ottavio Sardi, cittadino del '700 prete mancato a Lucca, banchiere a Amsterdam e colono in America‎

‎ill., br. 1790. Mentre per l'antica Repubblica aristocratica di Lucca si apre l'ultimo decennio di indipendenza prima della bufera napoleonica, nella Guiana olandese muore Ottavio Sardi, patrizio lucchese e conte del regno di Polonia. Prete mancato a Lucca, banchiere a Amsterdam, colono in America. Questo libro è il racconto delle tre vite di un cosmopolita del Settecento, cittadino sfortunato di un secolo che si credeva fortunatissimo, un diario scritto sui tavoli dei cambivalute e nei palazzi patrizi, nei salotti, nelle piantagioni di cotone, tra mille incontri con un'indimenticabile folla di personaggi, cicisbei, virtuosi del canto, monache, seduttrici, schiavi e predicatori. Di lui rimangono 666 lettere redatte in pessima calligrafia e scritte quasi sempre in un francese arcaico e ridondante: 147 inviate da Modena, 519 da Amsterdam, 45 da Demerari. Donate dagli eredi all'Archivio di Stato di Lucca, insieme a tutti i documenti della famiglia, lì stanno nelle loro brave filze rivestite di cartoncino rosso rifilato in tela beige. Sono scritte per lo più con inchiostro di seppia, e in un corsivo sottile che si modifica negli anni facendosi sempre più stretto e contorto.‎

‎Ryersson Scot D.; Yaccarino Michael Orlando‎

‎La sua infinita varietà. Vita e leggenda della marchesa Casati‎

‎ill., ril.‎

‎Le Moal Frédéric‎

‎Vittorio Emanuele III‎

‎br. Vittorio Emanuele III regnò sull'Italia dal 1900 al 1946, ma non fece nulla per conquistare la celebrità. Sfavorito da un aspetto fisico particolarmente ingrato, taciturno e riservato, critico nei confronti dell'apparato monarchico, è stato un sovrano invisibile, chiuso nelle sue residenze private e nella vita familiare. Eppure il suo regno, iniziato dopo l'assassinio del padre Umberto I, attraversa tutte le convulsioni della prima metà del XX secolo, le lotte ideologiche, le due guerre mondiali e il fascismo. In particolare, Vittorio Emanuele III prende tre decisioni che avranno conseguenze importanti per la storia d'Europa: nel 1915 trascina il Paese nella Grande Guerra, nel 1922 nomina Mussolini primo ministro e nel 1943 lo priva del proprio favore attraverso un colpo di mano della monarchia che non basterà a salvare la sua corona. Con il Duce intratterrà relazioni complesse fatte di complicità, reciproca fascinazione e momenti di forte tensione. Costretto all'esilio nel 1946, muore l'anno successivo ad Alessandria. Questa equilibrata biografia di un personaggio molto controverso in Italia si basa su documenti d'archivio, alcuni dei quali inediti, e consente di comprendere uno dei sovrani più enigmatici del XX secolo.‎

‎De Rose E. (cur.)‎

‎Federico II di Svevia. Regnante illuminato‎

‎brossura "Gli autori dei saggi qui raccolti hanno messo in luce la vasta e complessa attività del sovrano svevo che, a buon diritto, è considerato il primo grande regnante moderno. Egli, infatti, ha dato vita a uno Stato laico, tutto incentrato sulla persona del sovrano e nel quale, almeno da un punto di vista formale, i sudditi erano tutti uguali, in quanto soggetti all'imperio della legge. Nessuna gerarchia piramidale, quindi, di stampo feudale, nell'organizzazione sociale dei suoi domini. Tutto ciò, senza dire delle diverse iniziative legislative e culturali portate avanti con lucida determinazione da questo sovrano illuminato, al quale si devono anche le Costituzioni di Melfi, l'istituzione di alcune università a partire da quella di Napoli, la creazione di un grande sodalizio culturale che ha dato vita, con la Scuola poetica siciliana, all'inizio della storia letteraria italiana. Federico II, inoltre, ha saputo intessere e intrattenere rapporti con i Paesi del Mediterraneo, anche perché, da esperto conoscitore delle lingue e delle culture di quest'importantissima area, si è speso molto per diffonderne principi e valori che ancora oggi connotano la civiltà europea." (Dalla prefazione di Luigi Morrone)‎

‎Moncalvo Gigi‎

‎I lupi e gli agnelli. Ombre e misteri della famiglia più potente d'Italia‎

‎br. Maggio 2007, Margherita Agnelli deposita al tribunale di Torino la clamorosa citazione nei confronti di Gianluigi Gabetti, Franzo Grande Stevens e Siegfried Maron (capo del "Family Office" dell'avvocato a Zurigo) - da lei considerati gestori e custodi dei beni del padre - che provoca un terremoto fra i membri della "royal family" torinese, o di quel che ne resta. La vicenda solleva il sipario sui trascorsi di Gianni, incrina il suo mito e fa venire alla luce verità sul passato di una dinastia protagonista da decenni della storia economica, e non solo, d'Italia. per la prima volta, grazie ai numerosi documenti inediti depositati dalla figlia in Tribunale, un libro porta alla luce, con coraggio e ricchezza di particolari, intrecci pubblici e privati sconosciuti al grande pubblico e spesso nascosti grazie alla complicità dei mass media: immensi patrimoni accumulati all'estero e sottratti al fisco, scatole cinesi e società ombra, drammi, contrasti, sospetti e manovre che hanno segnato la famiglia Agnelli e, senza i quali, non si possono comprendere i fatti più recenti come le vere ragioni dell'operazione che ha portato John Elkann al vertice con la sempre più vasta "presa di potere" da parte di Sergio Marchionne. Questo libro illustra anche il ruolo di Donna Marella (con ampio spazio all'emarginazione di Edoardo, alle vicende di Lapo e alle ragioni vere dell'ascesa del giovane Elkann), la guerra mediatica che ha avuto come protagonista Margherita e i suoi figli.‎

‎Black Robert‎

‎Machiavelli. L'uomo, il politico, il letterato‎

‎ril. Questo volume, pubblicato originariamente in inglese nel 2013 in occasione del cinquecentenario del Principe, si è imposto come la biografia per eccellenza di Machiavelli in area anglofona e ha subito suscitato ovunque una grossa eco grazie alle importanti novità che presenta soprattutto relativamente alla famiglia di Machiavelli, alla sua giovinezza (sino a oggi poco conosciuta), e ai suoi anni al servizio della cancelleria fiorentina. Black, ripercorrendo la vita e le opere del più sorprendente e influente interprete politico della storia, ne modifica sostanzialmente l'immagine complessiva. Questa biografia, aggiornata con la bibliografia più recente e arricchita di ben 150 pagine in questa prima versione in italiano, si afferma come opera di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi alla vita e all'opera di Machiavelli.‎

‎Oppenheimer Wolfgang; Cardinali Vittorio G.‎

‎La straordinaria avventura del principe Eugenio. L'Achille sabaudo al servizio degli Asburgo‎

‎br. Stratega e diplomatico, uomo di Stato e fautore della cultura, il principe Eugenio di Savoia Soissons, vissuto tra XVII e XVIII secolo, figlio di madre italiana e di padre sabaudo, è stato considerato da Federico di Prussia e Napoleone uno dei più grandi condottieri del suo tempo. Passato da Parigi a Vienna, al servizio della casa d'Asburgo fu il "saggio consigliere di tre imperatori", Leopoldo, Giuseppe e Carlo, e le sue notevoli doti politiche e militari gli permisero di salvare l'Impero, alla fine del Seicento, dall'invasione ottomana. Il suo pensiero e le sue gesta ne fanno un precursore dell'Europa unita e testimoniano una visione che va oltre la sua epoca, ponendo l'accento su una politica europea "comune" e promuovendo una confederazione di Stati per superare il mutevole e ingannevole gioco delle alleanze tra le diverse monarchie, non ancora nazioni. Poco conosciuto sotto la Mole, il principe Eugenio liberò invece Torino dai francesi consentendo al Ducato di Savoia di trasformarsi in quel regno (di Sicilia, poi di Sardegna), destinato a mettersi a capo del movimento risorgimentale per fondare nel 1861 il regno dell'Italia unita. Un saggio storico ben approfondito che ricostruisce, attraverso documenti e fonti d'archivio, l'avventura straordinaria di una personalità unica e variegata che ha saputo avere uno sguardo attento e lungimirante sulla politica e sulla storia di un'Europa ancora da divenire.‎

‎Baroni Piero‎

‎Il principe con le ali. Fulco Ruffo Di Calabria‎

‎brossura‎

‎Sivieri Mariateresa‎

‎La principessa dei libri. Giovanna di Savoia, moglie dello zar Boris III e zarina di Bulgaria‎

‎ill., br. Giovanna di Savoia, figlia di re Vittorio Emanuele III e moglie dello zar Boris III, fu zarina di Bulgaria in uno dei periodi più tormentati della penisola balcanica e dell'Europa intera. Con La Principessa dei libri si entra nelle pieghe della Storia della penisola balcanica, una aggrovigliata matassa geopolitica, risultato di migrazioni, di spostamenti forzati, una variopinta mescolanza etnica di popolazioni diverse tra loro nella storia, nella lingua, nella religione, nelle tradizioni e nella cultura.‎

‎De Gasperi Maria Romana‎

‎Mio caro padre‎

‎ill. La lunga lettera che l'autrice scrive a suo padre è un viaggio nella memoria, alla ricerca delle radici più profonde e più vere del "cristiano" De Gasperi. Un ritorno alle sorgenti di spiritualità su cui si è fondata la lunga militanza sociale e politica dello statista. Il testo è corredato da interventi su Alcide De Gasperi di Giovanni Battista Montini, Enrico Medi, Giulio Delugan, Giovanni XXIII e Alessandro Maria Gottardi.‎

‎Mabire Jean‎

‎Il dio della guerra. Il barone Roman Feodorovic von Ungern-Sternberg‎

‎ill.‎

‎Turchi Marco‎

‎C'era una volta a Ferrara. Ricordi degli anni '50 '60 '70‎

‎ill., br. Negozi e botteghe. I giochi dell'infanzia. Personaggi da bar. Angoli nascosti della città. Le figurine della Spal. Ricette e trattorie. I nebbioni del passato. «Un libro raro, quello di Turchi, dove lo stile, la scrittura, nutrono anche un sentire che è conoscenza profonda del mondo. Non necessariamente libri come questi sono visionari, epici, aprono sguardi su altri mondi lontani dal nostro, ma possono essere anche minuscoli spiragli di senso sul bordo della vita, feritoie attraverso le quali si vedono le segrete dell'esistenza e dove tutti diventiamo nudi, ci spogliamo delle nostre apparenze e finzioni per diventare umani» (dalla prefazione di Riccardo Modestino). Volume corredato di fotografie e cartoline d'epoca.‎

‎Jaku Eddie‎

‎L'uomo più felice del mondo. La storia del sopravvissuto ad Auschwitz che ha trovato speranza, gratitudine e gentilezza anche nei luoghi più oscuri‎

‎ril. Questa è la storia di Eddie Jaku, un ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, che ha sopportato deportazioni, atroci brutalità, torture, e in questo inferno ha trovato la strada della felicità. È morto a 101 anni ritenendosi "l'uomo più felice del mondo". Eddie Jaku si era sempre considerato un tedesco, e poi anche un ebreo. Era un ragazzo sereno e orgoglioso del suo paese. Ma tutto cambiò improvvisamente nel novembre 1938, quando fu picchiato, arrestato e portato in un campo di concentramento. Nei sette anni successivi, Eddie dovette affrontare orrori inimmaginabili, prima a Buchenwald, poi ad Auschwitz, e infine durante le famigerate marce della morte. In quegli anni Jaku perse tutto: famiglia, amici, persino il suo paese. Ciononostante, guardò negli occhi il mostro nazista, lo sfidò e lo sconfisse sopravvivendo all'Olocausto. Anche nel profondo di quell'oscurità, nera come la notte più buia, Eddie ebbe la fortuna di trovare una piccola scintilla d'amore: il conforto che gli altri prigionieri, ebrei e no, cercavano di darsi vicendevolmente per alleviare il dolore della loro condizione. E fin da quei giorni tristissimi fece un voto: sorridere per ogni giorno di vita e rendere omaggio, raccontando la sua storia, a tutti coloro che non hanno avuto la sua fortuna. Originariamente pubblicato quando Eddie ha compiuto 100 anni, questo libro, premiato e letto in tutto il mondo, è una biografia potente, straziante e però piena di speranza, che insegna con forza inappellabile che la felicità può essere trovata anche nei momenti più bui.‎

‎Franklin Benjamin‎

‎L'autobiografia di Benjamin Franklin‎

‎br. Scritto tra il 1771 e il 1790, The Autobiography of Benjamin Franklin è il nome dato all'autobiografia incompiuta di Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori più influenti degli Stati Uniti d'America. Rimasta inedita durante la sua vita, la prima edizione nel 1791 era in francese e si basava su una trascrizione imperfetta. Il nipote di Franklin pubblicò quindi il libro in inglese nel 1818, ma non solo si era perso una parte, ma fece anche revisioni al lavoro di suo nonno. Infine, nel 1868, John Bigelow acquistò il manoscritto originale e pubblicò la prima versione accurata, su cui si basa questa edizione. Nel corso della sua vita, oltre ad essere un politico, Franklin è stato anche uno stampatore, uno scienziato e un inventore.‎

‎Anonimo Cronista; Centola B. (cur.)‎

‎Tre secoli in famiglia. Salerno 1697-2022‎

‎ill., br. Dal 1697 ad oggi, 2022, la storia di una famiglia diventa, attraverso gli occhi dei suoi componenti, anche storia della città in cui vissero ed operarono lungo l'arco di tre secoli: Salerno. Sette generazioni popolate di personaggi notevoli, dapprima mercanti poi professionisti e politici. Tutti concorrendo alle maggiori fortune della famiglia, a vantaggio perfino delle generazioni attuali. Appartiene alla terza generazione Don Giovanni, l'esponente di gran lunga più importante, medico e giovanissimo sindaco di Salerno, con una prestigiosa carriera di amministratore pubblico, politico di valore, deputato al Parlamento Costituzionale borbonico. Il personaggio di ulteriore rilevanza è suo figlio, Giuseppe, avvocato e anche lui sindaco di Salerno più volte, che ha molto concorso allo sviluppo della città alla fine dell'Ottocento. Infine, e siamo nel secolo scorso, i suoi due figli: Giovanni, medico e imprenditore, e Luigi, ingegnere e umanista, primo tecnico della famiglia. Molte illustrazioni, immagini e documenti accompagnano la narrazione.‎

‎Bianchini Braglia Elena‎

‎O regina o santa. L'unica italiana sul trono d'Inghilterra: Maria Beatrice d'Este spodestata per la fede‎

‎br.‎

‎Iotti Roberta‎

‎Almerico. L'eroe di Casa d'Este‎

‎br.‎

‎Foley Charles‎

‎Otto Skorzeny. L'uomo più pericoloso d'Europa‎

‎ill., br. Otto Skorzeny - definito dagli Alleati «l'uomo più pericoloso dell'Europa» - nacque a Vienna nel 1908. Iscrittosi al partito nazista «per convenienza», allo scoppio della Seconda guerra mondiale venne assegnato alle SS che combattevano in Russia, per poi passare alla testa dei Kommando, le nuove «unità speciali». Dalla temeraria Operazione Quercia che portò alla liberazione di Mussolini sul Gran Sasso, all'incredibile rapimento di Horthy nella fortezza di Budapest, al travestimento che permise ad un gruppo di guastatori tedeschi di gettare lo scompiglio tra le truppe americane sul fronte occidentale. Processato a Norimberga come ideatore di un piano per assassinare Eisenhower, venne assolto. Si stabilì quindi in Spagna dove, al servizio della CIA, fu a capo dell'Organizzazione Gehlen, nata per contrastare l'Unione Sovietica e il comunismo in Europa.‎

‎Foppoli Marco‎

‎Gli stemmi dei comuni di Valtellina e Valchiavenna. Origini, storia e significato degli emblemi dei comuni della provincia di Sondrio‎

‎ill.‎

‎Braglia Ettore‎

‎L'emigrante laureato. 100 eccellenze di Capitanata‎

‎br. Terra spesso legata all'allontanamento, al distacco, all'emigrazione: la terra di Capitanata. Una terra, però, fertile di ingegni, talenti, filantropi. In queste agili pagine di Ettore Braglia prende forma il mosaico splendente delle celebrità di Capitanata, proiettate in Italia e nel mondo verso traguardi di ammirazione, fama e riconoscimento. Gli "emigranti laureati" li definisce l'autore, immortalati in brevi ritratti che ne trasmettono con freschezza l'indubbio successo. Una lettura scorrevole e gradevole che inneggia alla riscoperta del "made in Capitanata".‎

‎Sacchi A. (cur.); Pezzoni Mauri E. (cur.)‎

‎Camillo Benso di Cavour, il primo ministro‎

‎br. Soltanto una mente originale come quella di Camillo Benso, conte di Cavour, poteva riuscire nel laborioso progetto unitario. La figura del grande statista viene accuratamente tracciata in questo volume in cui storici, giuristi, cultori dell'economia, dell'arte, dei costumi e dell'informazione ripercorrono la vita privata e politica di Cavour, di nobile rango ma fin da piccolo poco incline all'etichetta di corte. Dalle origini della famiglia, allo sviluppo del pensiero politico ed economico, alle guerre, agli amori e ai luoghi che ancora parlano dell'uomo che a tutti gli effetti possiamo definire il "primo Ministro d'Italia".‎

‎Mastrangelo A. (cur.); Cesaro M. (cur.); Paruta C. (cur.)‎

‎Vorrei ricordare per sempre. Fare memoria in Valle Seriana. Raccontare il tempo del Covid-19‎

‎ill., br. La Giunta del Sistema bibliotecario della Valle Seriana, in rappresentanza dei 43 Comuni che lo costituiscono, ha sostenuto il progetto Fare Memoria fin dal suo primo abbozzo, condividendone pienamente le finalità e il valore profondo rappresentato dallo sforzo plurale di raccogliere le testimonianze dei cittadini così duramente colpiti da un evento senza precedenti. La realizzazione del volume Voglio ricordare per sempre conferma quale importante occasione di rielaborazione del dolore e dello smarrimento sia stata per chiunque si sia sentito coinvolto in un racconto che da personale si è trasformato in un arazzo collettivo. Ciascuno ha contribuito alla restituzione di una memoria corale che resterà indelebile, non soltanto per le gravissime perdite subite. La rete di solidarietà spontanea, di affetto e di vicinanza che si è instaurata anche tra sconosciuti è stata determinante nel portare sollievo e speranza, oltre che nel sottolineare quanto una comunità unita anche nei momenti più drammatici sia più forte dei singoli che la abitano.‎

‎Rocco Agostino‎

‎Elisabetta II. L'ultima regina. La fine dei Windsor‎

‎br. L'8 settembre 2022 muore un'icona dello scorso e del presente secolo, una donna che è stata prima di ogni cosa regina, ma anche moglie, madre e nonna. Elisabetta II è stata una delle sovrane più potenti e longeve nella storia dell'umanità, una narrazione di sacrifici e battaglie, politiche e non. Una donna di altri tempi, che soprattutto negli ultimi decenni è rimasta vittima di numerosi rumor più o meno conclamati. Protagonista indiscussa di gran parte del gossip del XXI secolo, risulta impossibile non rimanere impelagati nei segreti di corte e negli scandali della royal family. "Elisabetta II. L'ultima regina" si propone come un breve trattato dinamico e frizzante, in grado di mostrare uno spaccato scioccante di quel che davvero accadde nei tantissimi momenti di buio della casata dei Windsor: risposte e curiosità alle tante domande che circondano la Regina e la sua morte.‎

‎Smith Denis Mack‎

‎Mazzini‎

‎brossura Denis Mack Smith ripercorre sulla base di una documentazione meticolosamente raccolta in Italia e in Inghilterra l'itinerario politico e personale di Giuseppe Mazzini, dalle cospirazioni della Giovine Italia alla Repubblica romana, dalla guerra di Indipendenza del 1859 ai rapporti con Cavour, Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Ma, oltre che ai fatti della politica e della guerra, l'analisi dello storico inglese si rivolge alle idee e alla dimensione personale della figura di Mazzini rivelando, più che un cospiratore e un politico, "un grande educatore [che] fece più di chiunque altro per dare forma all'idea di un patriottismo italiano e per stimolare un numero sempre maggiore di persone a dar vita a una nuova nazione".‎

‎Stefani Enrico; Bonomi A. (cur.); Pelizzari G. (cur.)‎

‎Araldica benacense e valsabbina‎

‎ill., ril. Il volume comprende storie, stemmi e blasoni, in tavole a colori, di centinaia di casate protagoniste, per secoli, della zona compresa fra il Garda bresciano e la Valle Sabbia.‎

‎Pellegatta Alessandro‎

‎Manfredo Camperio. Storia di un visionario in Africa‎

‎br. Esplorazioni, viaggi, avventura, cosmopolitismo. Ma anche politica, patriottismo. Questo libro si focalizza sulla storia delle esplorazioni italiane in Africa, e in particolare sulla figura di Manfredo Camperio, solido uomo dell'Ottocento e patriota appassionato che cresce in un contesto internazionale e rappresenta l'Italia alla cerimonia inaugurale del Canale di Suez (1869). Insieme a Cesare Correnti, presidente della Società Geografica Italiana, Camperio è uno dei principali artefici della svolta "africanista". L'Africa, considerata "una vocazione commerciale italiana", sarà al centro degli interessi di Camperio e della rivista "L'Esploratore" da lui fondata (1877), cui seguirà la nascita della Società d'esplorazione commerciale in Africa (1879). Entrambi saranno strumenti utili a promuovere le prime esplorazioni nel Continente Nero, secondo un modello di "colonialismo commerciale" pacifista, alternativo alle occupazioni militari. Il volume riproduce la storia di quegli anni, lungo un percorso che lascia ai lettori un fascino evocativo del tutto particolare. Le lettere, gli appunti, le relazioni e i diari di viaggio, le gesta degli esploratori italiani in Africa, le loro speranze e le loro tragedie, permettono di penetrare quel mondo apparentemente lontano ma in realtà sempre attuale e prezioso per comprendere le realtà africane e lo "scramble for Africa" tuttora in corso.‎

‎Oliva Mario‎

‎Giulia Gonzaga Colonna tra Rinascimento e Controriforma‎

‎ill., br. «Iulia Gonzaga, che dovunque il piede /volge, e dovunque i sereni occhi gira, / non pur ogni altra di beltà le cede, /ma, come scesa dal ciel dea, l'ammira.» (Ludovico Ariosto, Orlando furioso, XLVI, 8) Giulia Gonzaga (1513-1566), celebrata da Ludovico Ariosto come la più bella donna d'Italia, divenne, tredicenne, duchessa sposando l'anziano Vespasiano Colonna, il più potente signore di Roma, padrone della Campagna Romana, feudatario del Regno di Napoli. Fu regina di una corte dove fece rivivere lo splendore di un Rinascimento ormai prossimo al tramonto. Perse poi ducato e ricchezze, e si rifugiò nella religione dedicando tutto il resto della sua vita all'organizzazione clandestina del nascente movimento riformista italiano. L'opera offre ai lettori la storia di Giulia, una storia ricca di colpi di scena e di grandi avvenimenti, movimentata come un romanzo di avventure. Il testo è corredato da una serie di appendici, storiche, artistiche e letterarie, che aiutano a definire meglio il personaggio e a metterne in risalto il valore sullo sfondo delle luci e delle ombre di Rinascimento e Controriforma. (Con inserto fotofrafico)‎

‎Mariotti Masi Maria Luisa‎

‎Bianca Cappello e Francesco de' Medici‎

‎ill., br. Un testo che fa luce, attraverso un'attenta e minuziosa ricerca documentale, sulla personalità e sulla vita di Bianca Cappello, donna bellissima e affascinante. Figura controversa dell'Italia tardo-cinquecentesca, Bianca Cappello divenne granduchessa di Toscana sposando Francesco de' Medici. Legata da sentimento autentico al marito, uomo di grande rettitudine morale, giusto e imparziale, affrontò le maldicenze e gli intrighi ad opera del cardinale Ferdinando, fratello di Francesco e pretendente alla successione del Granducato, che la definì «la pessima Bianca». La sua morte misteriosa conferma sulla figura del cardinale gravi sospetti. L'autrice rivaluta, con tutto il rigore dell'indagine storica, questa discussa sovrana dell'Italia della Controriforma, offrendo anche un piacevole ed esauriente quadro della vita presso le principali Corti dell'Europa del tempo. (Con inserto fotografico)‎

‎Pacifici Noja Ugo; Pettini Andrea‎

‎Angelo Donati. Pilota, banchiere, mecenate e cospiratore‎

‎br. Pioniere dell'Aviazione militare durante la Prima guerra mondiale, banchiere e filantropo, diplomatico e cospiratore, Angelo Donati è stato un mecenate che ha messo la propria ricchezza e le proprie amicizie al servizio dei più deboli. Ufficiale di collegamento tra lo Stato Maggiore francese e quello italiano, all'epoca delle persecuzioni antiebraiche, resta in Francia a rischio della propria vita, dedicandosi a porre in salvo i correligionari. La sua attività di «cospiratore» viene sorvegliata dagli uffici della Divisone della Polizia Politica fascista di Roma, mentre l'intensa attività diplomatica, apparentemente non in contrasto con il regime fascista, sarà la copertura necessaria per mettere in atto l'ambizioso piano di salvataggio per migliaia di ebrei. Il carteggio che emerge nel libro tra la diplomazia italiana in Francia e la Polizia Politica di Roma evidenzia come la figura del Donati sia - per ambedue le istituzioni - nebulosa, sfuggente, fumosa, come lo sono i vicoli delle banlieue parigine dove il Donati si incontrava con i suoi sodali antifascisti.‎

‎Cresci Marrone Giovannella‎

‎Marco Antonio‎

‎br. La vicenda di Marco Antonio appartiene alla storia dei vinti. La sua condotta fu diffamata con accanimento dagli antagonisti politici, Cicerone prima e Ottaviano poi; la sua memoria, dopo la morte, fu oggetto di sistematica rimozione in attuazione di un provvedimento del senato; la sua figura fu consegnata ai posteri inquinata dalla manipolazione del vincitore, il futuro Augusto: ne emerse l'immagine di un abile generale romano, soggiogato però dall'amore per la regina d'Egitto Cleopatra, corrotto dalla depravazione dell'Oriente, caduto preda degli eccessi di vino, cibo, lusso, sesso. A dispetto di tale deformazione, la documentazione superstite ci restituisce il profilo di una personalità politica animata da una progettualità innovativa. Nel contesto pubblico l'adesione al progetto cesariano e l'empatia nei confronti dei ceti popolari maturarono in una visione politica che intendeva conciliare le istituzioni della repubblica romana praticabili in Occidente con gli assetti delle monarchie ellenistiche a conduzione dinastica, proprie delle province orientali; a tale impostazione, ispirata a flessibilità e diversificazione, si coniugarono il rispetto, la valorizzazione e l'accoglienza degli usi e costumi del mosaico di popoli che componevano l'impero. Nell'ambito privato egli oppose un consapevole rifiuto delle convenzioni. Ad una esistenza consacrata, secondo le tradizioni, alla morigeratezza, alla sobrietà, allo spirito di sacrificio, all'impegno per l'interesse collettivo, egli contrappose un modello di vita che riservasse spazio ai piaceri individuali: le gioie dell'amore, l'ebrezza del vino, le raffinate prelibatezze della tavola, l'apprezzamento per ogni forma d'arte, la propensione per il lusso, la complicità cameratesca, la solidarietà con l'elemento femminile.‎

‎Salmoiraghi Angelo‎

‎Savona e i marchesi De Mari. Documenti inediti dal XVII al XX secolo. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Dai documenti spulciati negli Archivi di Stato di Savona, Genova e Torino, nell'Archivio Vescovile di Savona, nell'Archivio Centrale dello stato di Roma, nell'Archivio De Mari di Cairo e nell'Archivio Vincenzo Scaglione di Ferrania, ora Salmoiraghi estrae e raccoglie in questo interessante opuscolo - ad un tempo dossier e album di famiglia - i materiali inediti relativi ai De Mari savonesi, famiglia tra le più notevoli in Savona nei secoli compresi fra il secondo Seicento e il primo Novecento. Alberi genealogici e stemmi araldici, documenti in riproduzione anastatica, foto d'epoca, transazioni di vario tipo, lettere, diari personali, testamenti. Attraverso le pagine di questo libro vengono alla ribalta personaggi, avvenimenti, immagini di una complessa - talora drammatica - cronaca familiare, intrecciata in vario modo con le vicende storiche di Savona, per quel che concerne soprattutto l'Ottocento e il primo Novecento.‎

‎Guerri Giordano Bruno‎

‎Galeazzo Ciano. Una vita (1903-1944)‎

‎ill., ril. "La vita di Galeazzo Ciano, benché legata ai momenti più drammatici della storia d'Italia e del mondo, sembrerebbe più adatta a un romanzo balzacchiano o a un soggetto cinematografico che a un saggio storico. Figlio di un eroe nazionale, giovane scrittore e commediografo, poi conte e diplomatico in paesi esotici, sposa la figlia prediletta dell'onnipotente duce, fonda dal nulla un ministero, diventa egli stesso 'eroe' nella guerra d'Etiopia e ministro degli esteri, a trentatré anni, di un paese al quale tutto il mondo ha da poco decretato la guerra economica. In questa veste e in quella di presunto delfino di Mussolini dilata enormemente il proprio potere, mentre all'estero amministra la partecipazione italiana a una guerra civile, annette un regno, rovescia alleanze, stringe patti d'acciaio, medita la guerra, cambia idea e cerca di impedirla, non ci riesce e allora la aggrava aggredendo la Grecia, viene defenestrato, si impegna per defenestrare a sua volta Mussolini. Il tutto si svolge fra danze e parate, facili amori, bel mondo, ricchezze e violenze in un disinvolto esercizio del potere e del piacere complicato dal complesso rapporto psicologico e familiare con un duce-suocero che agli occhi di Ciano diventa pian piano, da nume infallibile, il responsabile di ogni colpa. Poi la tragedia: la fuga assurda nelle braccia del nemico giurato e la morte per mano degli amici di ieri in un vortice di affetti familiari, odi politici, necessità di stato, vendette, spionaggio, colpi di scena." (dall'introduzione dell'autore)‎

‎Celi Lia‎

‎Quella sporca donnina. Dodici seduttrici che hanno cambiato il mondo‎

‎br. Una scorribanda nella storia, un tour libertino e spumeggiante che ci mostra come una corrente sotterranea di ribellione abbia sempre attraversato i secoli, concentrandosi proprio nel punto ancora oggi più controverso di tutti: il sesso. Signore della notte, cocottes, lucciole, scarlet ladies, meretrici, filles de joie, cortigiane, escort. Ma anche poetesse, letterate, spadaccine, amanti, filosofe, self-made women. Dalla Gerico della Bibbia alle strade patinate di Hollywood, dall'antica Grecia alla Venezia rinascimentale, passando per la Parigi post-rivoluzionaria e la Berlino di Hitler, queste sporche donnine conquistano città, re e generali, scrivono bestseller, diventano milionarie. Fanno paura e affascinano, perché distruggono le norme del vivere civile, eppure cercano disperatamente, e qualche volta inventano di sana pianta, un ascensore sociale prima di loro inimmaginabile. Per farlo bisogna però essere disposte a stare al di fuori da ogni canone e regola, o, addirittura, infrangerle tutte. Con precisione e leggerezza Lia Celi racconta dodici storie di prostitute che sono state in grado di conquistarsi un anticipo sulla libertà del xxI secolo, dodici Bocca di rosa pronte a tutto pur di decidere del loro destino. C'è chi, come Frine, finisce per diventare l'immagine scolpita della dea dell'amore e chi, come la piccola Su Xiaoxiao, rinuncia al proprio sposo per non comprometterne la reputazione. C'è chi mente alla famiglia per colonizzare il Far West, come Pearl DeVere, ex sartina e in realtà signora dei bordelli di Cripple Creek, Colorado, e chi cambia vita e identità, come Pelagia di Antiochia che finì i suoi anni da uomo e in povertà; chi raggiunge il lieto fine delle favole (sposandosi) e chi di favole non ne vuole sapere: meglio ingannare gli uomini e provare a salvare una vita. Dodici ritratti di donne consapevoli del proprio valore, eroine moderne e spregiudicate che hanno saputo piegare con irriverenza il mondo ai loro sogni. Dodici storie così stranamente vicine a noi, nelle aspirazioni e nei desideri.‎

‎Caridi Giuseppe‎

‎Gli Aragonesi di Napoli. Una grande dinastia del Sud nell'Italia delle Signorie‎

‎brossura Alfonso V Re d'Aragona, detto il Magnanimo, diede origine nel 1442 nel Regno di Napoli alla nuova dinastia aragonese, che sarebbe rimasta su quel trono sino alla fine del Quattrocento. Per un lungo periodo, con lo stesso fondatore e con il suo secondo esponente Ferdinando I, comunemente chiamato Ferrante - per i suoi natali illegittimi subentrato al padre solo in quel Regno e divenuto quindi un sovrano nazionale - gli Aragonesi ricoprirono una posizione preminente nell'ambito dei Potentati italiani. Con la scomparsa di Ferrante nel 1494 si entrò in una fase di declino, caratterizzata sul fronte interno dall'avvicendamento di tre sovrani in un biennio, e a livello internazionale dall'intenzione di Francia e Spagna di conquistare il Mezzogiorno d'Italia. Dopo il breve regno del fratello maggiore Alfonso II e del nipote Ferrandino, fu Federico, secondogenito di Ferrante, impotente a resistere all'attacco francese e spagnolo, a concludere nel 1501, con l'esilio in Francia, la dinastia.‎

‎Santangelo Federico‎

‎Silla‎

‎brossura‎

‎Ravegnani Giorgio‎

‎Galla Placidia‎

‎brossura‎

‎Mariotti Masi Maria Luisa‎

‎Maria de' Medici‎

‎brossura‎

‎Fini Massimo‎

‎Catilina. Ritratto di un uomo in rivolta‎

‎br. Chi è stato davvero Catilina? Quali gli scopi della sua famosa congiura? In questo volume Massimo Fini ci offre una delle sue originali biografie, autentiche rivisitazioni critiche di personaggi troppo facilmente liquidati dalla storiografia tradizionale. La figura che qui viene tratteggiata è ben lontana dal personaggio tramandatoci da Cicerone e Sallustio. Patrizio di nobilissima origine, bello e inquieto, Catilina si oppose alle corrotte oligarchie dominanti e abbracciò la causa della plebe. Guardava alla Roma delle origini, dove i valori erano l'onore, la dignità, il coraggio fisico e morale, la protezione dei deboli, un tempo in cui la classe dirigente non mascherava ancora dietro nobili parole la difesa dei propri privilegi. Più volte Catilina tentò la via legale del consolato: ne fu sempre respinto con brogli. Allora decise che ne aveva abbastanza e prese le armi. Impavido, affrontò lo scontro con forze enormemente superiori. E morì, pagando con la vita la fedeltà a se stesso.‎

‎Montesquiou Robert de; Ferrara M. (cur.)‎

‎La Divina Contessa. Studio sulla Signora di Castiglione‎

‎ill., br. Tra le più interessanti opere di Robert de Montesquiou c'è questa "La Divine Comtesse. Étude d'après Madame de Castiglione", apparsa in soli 200 esemplari nel 1913, oggi preziosi sul mercato antiquario. Con questo suo sottile ritratto, Montesquiou non solo rende omaggio a una delle donne più belle e influenti di ogni tempo, che tanto ruolo ebbe anche nel nostro Risorgimento, ma al tempo stesso unisce alla rappresentazione della bellezza e del potere la narrazione della decadenza che fa seguito alla loro perdita. Con sottile introspezione nella psicologia della "Divina Contessa", Montesquiou offre anche il ritratto di un'epoca che stava ormai irreparabilmente tramontando. Non è certo casuale che alla Contessa di Castiglione, negli ultimi anni della propria esistenza volontariamente ritiratasi a vita privata e alla costruzione del proprio mito, abbia volto la sua attenzione Gabriele D'Annunzio, il cui destino si sarebbe egualmente concluso nella volontaria reclusione del Vittoriale. Prefazione di Gabriele D'Annunzio.‎

‎Armeni Ritanna‎

‎Di questo amore non si deve sapere. La storia di Inessa e Lenin‎

‎br. Donna attraente e appassionata, magnetica e vitale, pianista eccellente, poliglotta, rivoluzionaria, impegnata nella lotta per i diritti delle donne, sostenitrice del libero amore, madre di cinque figli e moglie di un ricchissimo industriale russo: è Inessa Armand, votata anima e corpo alla causa bolscevica. Anche se per molto tempo il regime sovietico ha fatto di tutto per tenerlo segreto, fu il grande amore di Lenin, oltre che la sua più fidata collaboratrice. Si conobbero a Parigi nel 1909, in un caffè dove si incontravano i rivoluzionari russi in esilio: il loro legame si nutriva dell'ardore politico, dell'ebbrezza di ideare e partecipare a un cambiamento storico epocale, ma anche di fascinazione, attrazione e tenerezza. Inessa è sepolta per volere di Lenin davanti alle mura del Cremlino vicino a John Reed, ma è stata cancellata dai libri di Storia. Il capo della Rivoluzione non poteva essere macchiato dalla meschinità di un adulterio borghese. Ritanna Armeni, che ha seguito le sue tracce nelle poche testimonianze e biografie esistenti e ha ripercorso i suoi passi in Europa, ci restituisce il ritratto fremente, dolce e indomabile di una donna che più che al passato sembra appartenere al nostro futuro: inquieta e non catalogabile, piena di contraddizioni eppure integra nelle sue passioni, capace di amare perché libera, rivoluzionaria nel privato e nel politico.‎

‎Merlino Emanuele‎

‎Un eroe. Ermenegildo Rossi, quando il coraggio fece paura all'Italia‎

‎br. "Sul volo Parigi-Roma del 24 aprile 2011 un passeggero prende in ostaggio una hostess per dirottare l'aereo verso Tripoli. Sarebbe una tragedia se non intervenisse il capocabina Ermenegildo Rossi. Per questo atto eroico ottiene la Medaglia d'Oro al Merito Civile. Tutto bene? Purtroppo no. "Una storia incredibile che merita di essere conosciuta e raccontata agli italiani, soprattutto alle giovani generazioni. In un tempo difficile come quello che siamo chiamati a vivere, riscoprire valori ed eroi positivi è necessario per ricordarci chi siamo e per essere all'altezza delle sfide che abbiamo davanti"." Dalla prefazione di Giorgia Meloni.‎

‎Astolfi Daniele‎

‎Sotto la sabbia dorata. Prigionia in Africa‎

‎ill., br.‎

Number of results : 34,315 (687 Page(s))

First page Previous page 1 ... 231 232 233 [234] 235 236 237 ... 301 365 429 493 557 621 685 ... 687 Next page Last page