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‎Astrologie‎

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????? : 9,980 (200 ?)

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‎ROLT-WHEELER FRANCIS (direttore) e AA. VV.‎

‎L'ASTROSOPHIE REVUE BIMESTRIELLE astrologique, occulte et esoterique Vol. XXX, n° 4 MARS-AVRIL 1955‎

‎22,5x13,5 cm; (4), 97-128, (4) pp. Brossura editoriale con titolo stampato in due colori al piatto anteriore entro cornice amaranto, in più al piatto anteriore alcuni simboli esoterici. Celebre numero di questa nonn comune rivista di astrologia, occultismo, esoterismo, scienze occulte e studi metafisici che continene vari articoli. Ottimo esmeplare.‎

‎[BRUHIER D'ABLAINCOURT (Jean-Jacques)]‎

‎CAPRICES D'IMAGINATION, ou LETTRES Sur differns Sujets d'Histoire, de Morale, de Critique, d'Histoire Naturelle, &c.‎

‎In 12° (16,2x9,5 cm); (12), 514 pp. Bella legatura coeva in piena pelle marmorizzatta (strofinature e piccole mancanze di pelle). Dorso a 5 nervi. Titolo e fregi in oro impressi ai tasselli. Bella marca tipografica al frontespizio. Bel monogramma manoscritto al margine bianco del frontespizio. Prima edizione che raccoglie vari studi e riflessioni del noto chimico ed illuminista francese Jacques-Jean Bruhier D'Ablaincourt. D'Ablaincurt fu tra i primi a studiare e a dimostrare gli stadi di morte apparente. Fu studioso insigne e interessato alla dimostrazione della falsità di molti miti e leggende oltre che un curioso studioso. Si veda ad esempio il suo interesse per i sordo-muti. In quest'opera sono conservati alcuni suoi scritti dedicati a: Sirene, Tritoni, Nereidi e altri curiosi esseri marini; Sulla Baguette divinatoria; La pietra filosofale; Un interessantissimo capitolo dedicato ai sordo-muti e la maniera in di fargli apprendere le nozioni scientifiche e il modo di comunicare; Varie curiosità naturali; Sulla vanità dell'Astrologia, della fisionomia e della chiromanzia; Sui filtri amorosi e l'erotomania; sulla "Vegetations de l'or et des autres Metaux". Prima edizione che si presenta all'interno in buono stato di conservazione.‎

‎Polidoro Virgilio (Virgili) da Urbino‎

‎Di Polidoro Virgilio da Urbino De gli Inventori delle cose. Libri Otto. Tradotti per Francesco Baldelli, con due Tavole, una de' Capitoli, e l'altra delle cose più notabili. Consagrati al Merito de Nobilissimi Virtuosa di questa Patria.‎

‎In 4°; (56), 384 pp. e antiporta allegorica incisa in rame dalla celebre artista Isabella Piccini. Bella legatura coeva in tutta pergamena rigida con titolo impresso in oro al dorso. Frontespizio in rosso e nero. Piccolo stemma nobiliare al frontespizio. Qualche lieve foxing ai margini esterni della alla prima e alle ultime 4 carte, ininfluenti e nel complesso in buone-ottime condizioni di conservazione. Non comune edizione, nessun esemplare censito in ICCU, che porta sempre la traduzione del grande intellettuale originario di Cortona, Francesco Baldelli, della più celebre opera del grande umanista urbinate naturalizzato inglese, Polidoro Virgili (Urbino, 1470 - Urbino, 18 aprile 1555). Polidoro Virgili (o Virgilio, noto pure come Polydore Virgile o ancora Polydore Vergil) è stato un sacerdote, storico ed umanista italiano naturalizzato inglese. È anche conosciuto come PV Castellensis o Castellesi. Precursore della storiografia scientifica, è noto particolarmente per aver pubblicato, su commissione prima del re Enrico VII e poi di Enrico VIII, la storia delle isole britanniche come pure una storia delle invenzioni. William Shakespeare si avvale delle sue opere per inquadrare storicamente le sue piéces teatrali ambientate in Inghilterra. De Inventoribus (Parigi, 1499). Scritta in soli tre mesi tratta dell'origine di ogni cosa. Autentica opera enciclopedica, in essa l'autore sviluppa numerosi aneddoti sull'origine delle scienze, l'astrologia, la musica, la divinazione, i giochi, lo sport, la religione, le eresie. Una parte riguarda l'agricoltura, il frumento, la frutta, i cibi, la selvaggina la scoperta dell'uva e l'arte di produrre il vino ecc. Originalmente consisteva di sette volumi, fino ad aumentare ad 8 nel 1521. Questo secondo libro è dedicato al tutore Guido, Lodovico Odasio, di Urbino. Quest'opera diventa molto popolare ed è presto tradotta in francese (1521), tedesco (1537), Inglese (1546) e spagnolo (1551). Tutte le edizioni, però, eccetto quelle che seguono il testo sanzionato da Gregorio XIII nel 1576, vengono messi all'indice dei libri proibiti. Nel libro primo tratta l'origine degli dèi e investiga il significato della parola "dio". Discute, inoltre argomenti come la creazione, il matrimonio e la religione. Il secondo libro copre, fra l'altro, la legge e la scienza militare, ma anche il denaro ed i metalli preziosi. Il terzo libro procede nella trattazione del commercio in agricoltura, architettura ed altre attività. Dato che questo libro conquista grandissima popolarità, Virgili aggiunge cinque ulteriori libri dedicati a le initia institorum rei Christianae. Questo libro serve pure uno scopo importante: è una concessione alla Chiesa che aveva dichiarato la sua opera eretica e depravata, non criticandola ma analizzandola con metodo scientifico. Virgili, così, anticipa di molto i tempi. Egli stesso considerava Inventoribus e Adagia come i suoi capolavori. Sono questi, più che l'Anglica Historia che fanno di Virgilio una celebrità, sia in Inghilterra che nel continente. Pure la sua fama posteriore è basata su queste opere. Rara edizione in bella legatura coeva.‎

‎Argoli Andrea‎

‎De diebus criticis et aegrorum decubitu libri duo (- liber secundus).‎

‎In 4° (205×145 mm). (8), 6, (2), 371, (13). Bella legatura coeva in piena pergamena molle con titolo manoscritto al dorso. Il secondo libro inizia a p. 109 con proprio frontespizio. Con moltissimi diagrammi astrologici incisi in legno nel testo a metà pagina. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Legatura coeva in piena pergamena rigida con titoli manoscritti al dorso, un po’ allentata internamente. Seconda edizione, rara al pari se non più rara della prima, due soli esemplari censiti in ICCU. La seconda parte che inizia a pagina 109 analizza la situazione astrologica e l’oroscopo, illustrato da numerosissime tabelle, della vita e delle malattie di numerosi personaggi eccellenti dell’epoca tra i quali i pontefici Sisto V, Clemente VIII, paolo V, e ancora Enrico II, Odoardo farnese, Ferdianndo Gonzaga, Ranuccio farnese, card. Alessandro Orsini, Scipione Borghese, Federico Borromeo e ecc. Andrea Argoli (Tagliacozzo in provincia dell’Aquila, 1570 – Padova, 27 settembre 1657) fu un celebre matematico, astronomo e medico italiano. Studiò all’Università di Napoli medicina, matematica ed astronomia. Nel 1621 si trasferì a Roma e suo mecenate fu il cardinale Lelio Biscia. Nel 1622 ottenne la cattedra di matematica all’Università di Roma la Sapienza. A causa della sua passione per l’astrologia fu costretto a trasferirsi a Venezia. Nel 1632 ottenne la cattedra di matematica all’Università di Padova. Ebbe grande rinomanza tra i contemporanei per la sua erudizione, scrisse molte opere e fu detto l’Euclide dei Marsi. Il Senato Veneto fu tanto soddisfatto del suo insegnamento da conferirgli l’onorificenza dello “Stemma di San Marco”. Nel 1648, ancora vivente fu scolpita in suo onore una lapide nella Cappella del Tesoro della Basilica di Sant’Antonio di Padova che dice:”… Andreas Argolus S. C. Eques Divi Marci, et in Patavino ginnasio publ. mattheseos prof. pro familia sua inter Marsos jamdudum clarissitna, non magis quam pro republica astronomica…. pene laboribus per functus, animum aeternae quie­ti advertens V. S. L. M. anno aetatis 77 red. Mundi MDCL VIII…”.”la vera passione dell’A. fu l’astrologia giudiziaria. Nel 1639 ne pubblicò la prima opera, nella quale il contenuto era mascherato dal titolo, De diebus criticis et de Aegrorum decubitu libri duo (Patavii 1639): è un trattato di astrologia medica, nel quale si teorizza la soggezione delle interne ed esterne parti del corpo ai pianeti e ai segni zodiacali; sono dati anche gli oroscopi di personalità ragguardevoli tutte morte, papi e re, principi e cardinali. Opera analoga, ma non specificamente medica, è il citato Ptolemaeus parvus, ristampato più volte nel corso del secolo, preceduto da una prefazione in cui si esalta l’astrologia e si sostiene che essa non viola le leggi ecclesiastiche, né nega il libero arbitrio, perché il cielo “est sicut liber omnia futura in se scripta continens”, che tuttavia Dio può distruggere o variare a suo piacimento. I due trattati sono documenti della diffusione dell’astrologia nel XVII secolo”. “Il “cuore” dell’opera, la più importante di astrologia medica, tra quelle, numerose, pubblicate da Argoli, è rappresentato dal rapporto tra parti del corpo, relative malattie e astrologia. I 126 oroscopi hanno in effetti quale oggetto assolutamente prevalente l’identificazione, attraverso lo strumento astrologico, delle malattie (e del loro corso) dei soggetti esaminati da Argoli” (Biblioastrology). Rif. Bibl.: Biblioastrology; Thorndike VII, 122-4; Graesse I 194; Piantanida 2150; Caillet I 382.‎

‎Cossali Pietro‎

‎Effemeride Astronomica ad uso comune per l’anno M.DCC. XCIV calcolata da D. Pietro Cossali C. R. Professore di Astronomia, Meteorologia, e Idraulica nella R. Univers. Di Parma e ascritto ad illustri Accademie di Belle Lettere Socio delle Reali di Scienze, Belle Lettere e Belle Arti di Mantova e di Napoli, dell’Istituto di Bologna e della Società Italiana‎

‎In 8° (20,5x14 cm); 20, (36) pp. e una carta di tav. astronomica più volte ripiegata. Brossura coeva, qualche lieve piega e segno del tempo. All’interno in buone condizioni di conservazione. Prima edizione rara, nessun esemplare censito in ICCU stampata a Parma da Bodoni nei suoi chiari ed eleganti caratteri. L’opera raccoglie le “Effemeride Astronomica” del celebre matematico veronese, Pietro Cossali (Verona, 29 giugno 1748 – Padova, 20 dicembre 1815) per l’anno 1794. Di nobili origini, suo padre era il conte Benassù e sua madre la contessa Laura Malmignati, l’autore iniziò gli studi presso il collegio gesuitico di Verona dove fin dai primi anni dimostrò una grande predisposizione per le dottrine matematiche. Fattosi teatino, probabilmente per la maggior apertura di quest’ordine verso le moderne tesi scientifiche, perfeziona i suoi studi a Milano concentrandosi particolarmente nell’eloquenza, nella teologia, nella matematica e nella fisica. E’ qui che conosce in modo approfondito gli studi di Newton, Locke e Wolff. Nel 1770 il suo nome inizia a circolare negli ambienti accademici italiani tanto che gli viene offerta una lettura di diritto canonico all’Università di Padova, lettura che però lo stesso rifiuta, sembra, per concentrarsi completamente sugli studi scientifici. Nel 1778 torna a Verona dove fonda un’Accademia e si pone in luce come matematico e fisico. E’ in questo periodo che pubblica i primi scritti scientifici fra i quali un interessante studio dal titolo su “Su l'equilibrio esterno ed interno nelle macchine aerostatiche” nel quale l’autore dibatte sulle recenti esperienze di volo di Montgolfier che dimostra la grande attenzione di Cossali per le nuove scoperte scientifiche. Cossali fu anche uno dei primi in Italia a far alzare un pallone aerostatico in una manifestazione pubblica tenuta all’Arena di Verona. Proprio gli scritti di Cossali dedicati al volo, spinsero nel 1787, il Duca Ferdinando di Borbone ad offrire al matematico veronese la cattedra di fisica teorica prima e poi dal 1791 quelle di astronomia, idraulica e meteorologia dell’Università di Parma poi. L’autore si impegnò fin da subito a fornire una strumentazione scientifica adeguata all’ateneo parmense che nella seconda metà del XVIII° secolo aveva visto un grande progresso didattico e di fama. È in questo periodo che le sue "ricerche si concretarono in sette volumi di effemeridi astronomiche annue (Effemeride astronomica per l'anno..., Parma 1791 e seguenti) pubblicati fino al 1804 con saggi introduttivi su temi d'astronomia generale. Altri scritti di questa fase furono le Apparenze del solare eclissi del 3 apr. 1791, Parma 1791, il Discorso... astronomico su l'eclissi del 1800 (Parma s. d.) ed il Prenuncio... sull'eclissi dell'11febbr. 1804, Venezia 1804. Il C. ottenne anche dal governo un aiuto finanziario per osservazioni su pianeti che effettuò a Milano, nell'osservatorio di Brera, e per l'istallazione d'un osservatorio meteorologico nella casa parmense dei teatini, nel quale effettuò registrazioni sistematiche pluriennali che non riuscirà mai, malgrado l'intento, a pubblicare. […]A PSenza titolo-7arma il C. s'impose tra le personalità culturali più in vista, e fu vicino alla stessa famiglia ducale e in particolare al principe ereditario Ludovico, che in una lettera allo Spallanzani l'indicò come ispiratore di suoi esperimenti volti a smentire le tesi del naturalista sull'orientamento dei pipistrelli (un sonetto del C. al principe è a Guastalla, Bibl. Maldottiana, Fondo provenienze varie, ms. 39); inoltre il C. fu consulente governativo per questioni idrauliche., e arbitro in vertenze analoghe tra famiglie parmensi. "(da http://www.treccani.it). Con il cambiamento della situazione politica parmense, nel 1805, torna a Verona dove “si vide offrire la cattedra di introduzione al calcolo sublime nel locale liceo e la sovrintendenza a canali, ponti e strade, mentre il governo austriaco ricorse a lui per consulenze idrauliche; proseguì anche la ricerca e le pubblicazioni scientifiche” (da http://www.treccani.it). L’opera qui presentata riporta le effemeridi per l’anno 1794 con la posizione dei pianeti e delle stelle nei diversi mesi dell’anno, rendendo così possibile indirizzare gli strumenti astronomici ed individuare correttamente gli oggetti astrali presenti nel campo visivo dei telescopi. Le effemeridi erano anche ampiamente utilizzate nell’astrologia. Prima rara ed unica edizione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\UBOE\119236.‎

‎Cossali Pietro‎

‎Effemeride Astronomica ad uso comune per l’anno M.DCC. XCII calcolata da D. Pietro Cossali C. R. Professore di Astronomia, Meteorologia, e Idraulica nella R. Univers. Di Parma.‎

‎In 8° (20,5x14 cm); 24, (36) pp. Brossura coeva, qualche lieve piega e segno del tempo. All’interno in buone condizioni di conservazione. Prima edizione rara, stampata a Parma da Bodoni nei suoi chiari ed eleganti caratteri. L’opera raccoglie le “Effemeride Astronomica” del celebre matematico veronese, Pietro Cossali (Verona, 29 giugno 1748 – Padova, 20 dicembre 1815) per l’anno 1792. Di nobili origini, suo padre era il conte Benassù e sua madre la contessa Laura Malmignati, l’autore iniziò gli studi presso il collegio gesuitico di Verona dove fin dai primi ann i dimostrò una grande predisposizione per le dottrine matematiche. Fattosi teatino, probabilmente per la maggior apertura di quest’ordine verso le moderne tesi scientifiche, perfeziona i suoi studi a Milano concentrandosi particolarmente nell’eloquenza, nella teologia, nella matematica e nella fisica. E’ qui che conosce in modo approfondito gli studi di Newton, Locke e Wolff. Nel 1770 il suo nome inizia a circolare negli ambienti accademici italiani tanto che gli viene offerta una lettura di diritto canonico all’Università di Padova, lettura che però lo stesso rifiuta, sembra, per concentrarsi completamente sugli studi scientifici. Nel 1778 torna a Verona dove fonda un’Accademia e si pone in luce come matematico e fisico. E’ in questo periodo che pubblica i primi scritti scientifici fra i quali un interessante studio dal titolo su “Su l'equilibrio esterno ed interno nelle macchine aerostatiche” nel quale l’autore dibatte sulle recenti esperienze di volo di Montgolfier che dimostra la grande attenzione di Cossali per le nuove scoperte scientifiche. Cossali fu anche uno dei primi in Italia a far alzare un pallone aerostatico in una manifestazione pubblica tenuta all’Arena di Verona. Proprio gli scritti di Cossali dedicati al volo, spinsero nel 1787, il Duca Ferdinando di Borbone ad offrire al matematico veronese la cattedra di fisica teorica prima e poi dal 1791 quelle di astronomia, idraulica e meteorologia dell’Università di Parma poi. L’autore si impegnò fin da subito a fornire una strumentazione scientifica adeguata all’ateneo parmense che nella seconda metà del XVIII° secolo aveva visto un grande progresso didattico e di fama. È in questo periodo che le sue "ricerche si concretarono in sette volumi di effemeridi astronomiche annue (Effemeride astronomica per l'anno..., Parma 1791 e seguenti) pubblicati fino al 1804 con saggi introduttivi su temi d'astronomia generale. Altri scritti di questa fase furono le Apparenze del solare eclissi del 3 apr. 1791, Parma 1791, il Discorso... astronomico su l'eclissi del 1800 (Parma s. d.) ed il Prenuncio... sull'eclissi dell'11febbr. 1804, Venezia 1804. Il C. ottenne anche dal governo un aiuto finanziario per osservazioni su pianeti che effettuò a Milano, nell'osservatorio di Brera, e per l'istallazione d'un osservatorio meteorologico nella casa parmense dei teatini, nel quale effettuò registrazioni sistematiche pluriennali che non riuscirà mai, malgrado l'intento, a pubblicare. […]A Parma il C. s'impose tra le personalità culturali più in vista, e fu vicino alla stessa famiglia ducale e in particolare al principe ereditario Ludovico, che in una lettera allo Spallanzani l'indicò come ispiratore di suoi esperimenti volti a smentire le tesi del naturalista sull'orientamento dei pipistrelli (un sonetto del C. al principe è a Guastalla, Bibl. Maldottiana, Fondo provenienze varie, ms. 39); inoltre il C. fu consulente governativo per questioni idrauliche., e arbitro in vertenze analoghe tra famiglie parmensi. "(da http://www.treccani.it). Con il cambiamento della situazione politica parmense, nel 1805, torna a Verona dove “si vide offrire la cattedra di introduzione al calcolo sublime nel locale liceo e la sovrintendenza a canali, ponti e strade, mentre il governo austriaco ricorse a lui per consulenze idrauliche; proseguì anche la ricerca e le pubblicazioni scientifiche” (da http://www.treccani.it). L’opera qui presentata riporta le effemeridi per l’anno 1792 con la posizione dei pianeti e delle stelle nei diversi mesi dell’anno, rendendo così possibile indirizzare gli strumenti astronomici ed individuare correttamente gli oggetti astrali presenti nel campo visivo dei telescopi. Le effemeridi erano anche ampiamente utilizzate nell’astrologia. Prima rara ed unica edizione. Rif. Bibl.: IT\ICCU\PARE\068657.‎

‎Blegny Nicolas de‎

‎Zodiacus medico-gallicus sive Miscellaneorum medico-physicorum gallicorum titulo recens in re medica et naturali exploratorum, vnoquoque mense Parisiis gallice prodeuntium annus secundus scilicet M.DC.LXXX. Authore Nicolao De Blegny R.G.C.O Zodiacus medico-gallicus sive Miscellaneorum medico-physicorum gallicorum titulo recens in re medica et naturali exploratorum vnoquoque mense Parisiis gallice prodeuntium annus tertius scilicet M.DC.LXXXI. authore Nicolao De Blegny R.G.C.O‎

‎In 4°; due opere in un volume: 8 , 264 pp. e 4 c. di tav.; 153 (i.e. 155), 13 pp. e 2 c. di tav. (le due tavole del secondo volume si trovano erroneamente legate all'interno del primo volume che così contiene 6 tavole invece di 4 come attestato anche dalla didascalia esplicativa riportata nelle tavole stesse). Comunque i due volumi sono completi ed in buone condizioni di conservazione. Legatura novecentesca in cartoncino molle. Alcune leggere bruniture in alcune pagine dovute alla qualità della carta e presenti in tutte le copie di quest'opera. Minima mancanza all'angolo superiore bianco di pagina 59, 61 e di una tavola (ininfluenti). Prima edizione latina di quello che è considerato il primo periodico medico. L'opera vide pubblicati solo i primi 3 anni (qui sono presenti il secondo e terzo anno). Si dice che fu proprio lo "Zodiacus medico-gallicus" che diede a Bayle l'idea delle "Nouvelles de la Republique des Letteres". Inizialmente l'opera uscì il primo anno in francese con il titolo "Nouvelles découvertes sur toutes les parties de la médecine" ma ben presto venne prima tradotta in tedesco e poi in latino, unica lingua con cui proseguì la sua esistenza. Il latino permise infatti al periodico di uscire per altri due anni potendo raggiungere un pubblico più ampio di lettori. All’inizio di ogni capitolo presente inciso il segno zodiacale del mese di riferimento. Anche se l'esperienza dello Zodiacus fu breve esso aprì la strada alla pubblicazioni periodiche a carattere medico-divulgativo che caratterizzarono la fine del XVII° secolo e l'inizio del XVIII° e proseguirono fino ad oggi. Nicolas de Blegny (Chaumont-en-Bassigny 1646 circa - Avignone 1722); fu valente medico (specializzato nello studio delle malattie veneree) e chirurgo personale dei reali di Francia e si interessò anche di storia e letteratura. Durante la sua avventurosa vita fu poi imprigionato per dieci anni nel castello di Angers, per aver fondato un falso ospedale per stranieri, in realtà luogo di malaffare. Blegny, come ricorda il Garrison-Morton fu il primo francese a dare un contributo importante alla medicina forense. All'interno dell'opera sono riportate alcune delle più importanti scoperte scientifiche del 1680 e 1681. Gli indici dei due volumi si trovano ambedue alla fine del secondo volume. fra i vari capitoli ne troviamo dedicati alle febbri, alle acque minerali, a problemi urologici, alla natura dei denti e alle loro malattie e patologie e al modo di curarli, a casi ginecologici o a bambini nati con malformazioni terribili, ma anche a curiosità fisico-naturali come la colorazione dei coralli, la filosofia dei colori e alcune sperimentazioni sui colori, studi su alcuni animali rari arrivati dall'Africa o su nuovi tipi di funghi, su una balena. Gli ultimi due capitoli sono assai curiosi e riportano, uno, alcune teorie relative ai folletti ed alla parte data loro nella tradizione francese ed irlandese nella creazione del "genio" e l'altro è dedicato ad una teoria sulle comete. Opera in buone condizioni di conservazione e assai rara. Rif. Bibl.: Caillet I, 1224; Garrison-Morton 1725; Waller I, 1133; Wellcome II,180.‎

‎Kessler Franz‎

‎Thesaurus sanitatis inaestimabilis quomodo facili methodo ad plurimos vitae dies integer & incolumis conservari possit. Publica disputatione propositus in alma caesareo-archiducali universitate oenipontana. Praeside Ferdinando Carolo Weinhart ... Defendente nobili et doctissimo domino Francisco Kessler …‎

‎In 12° (14,4x9 cm); (8), 287, (7) pp. Legatura coeva in tutto cartoncino rigido con titolo manoscritto al dorso su fascetta in carta. Qualche strofinatura e lieve difetto. Un leggero alone al margine interno del frontespizio dovuta da antica colla. Un piccolissimo ed insignificante tarletto al margine esterno alto di 4 pagine, assolutamente ininfluente. Antica nota settecentesca di possesso privato al recto del frontespizio. Un forellino al margine interno bianco di pagina 239 e per il resto all'interno in più che buone condizioni di conservazione. Rarissima prima ed unica edizione, un solo esemplare censito in ICCU, stampata a Innsbruck da Reisacher, di questo "Thesaurus Sanitatis" nel quale l'autore descrive i rimedi per vivere a lungo ed in modo sano. Chiaramente particolarmente interessante ed importante è la parte dedicata ai consigli dietologici con riferimenti ai cibi ed ai vini, a quanto e cosa mangiare (con descrizione di diversi cibi tipici e del modo di prepararli), in che ordine, da dove prender i cibi ecc. ecc. che rappresenta la parte preponderante dell'opera. Un capitolo dedicato all'influsso degli astri sulla saluta umana ed uno alla possibilità della vita eterna. Vari capitoli sono dedicati alla agli influssi dell'aria sulla salute. Particolarmente interessante è il capitolo nel quale l'autore descrive i migliori luoghi del Tirolo dove soggiornare per vivere più a lungo dove ad esempio dice "Optima vina tibi dabit alba, rubruque coloris Leittach, Traminum, Brixina, Bozen, epam…". Franz Kessler fu un medico svizzero, appartenete a nobile famiglia svizzera originaria dei territori di Hoensax nel Cantone di Uri. Opera rarissima. Krivatsy 13308; IT\ICCU\PUVE\004843.‎

‎Abbé Noël Antoine Pluche‎

‎Histoire du Ciel ou l'on recherche l'origine de l'idolatrie et les meprises de la philosophie, sur la formation des corps celestes, & de toute la nature. Nouvelle Edition. Tome Premier – Tome Second‎

‎In 8°; due tomi: (2 b.), XXXVIII, 480, (2) pp. e 24 c. di tav. fuori testo, (2), (4), 477, (5) pp. Legatura coeva in piena pelle maculata con titolo, numero del volume, e ricchissimi fregi in oro ai tasselli. Dorso a 5 nervi. Filetto in oro ai tagli dei piatti ed ai nervi dei dorsi. Tagli del volum e riccamente marmorizzati. Qualche lieve segno del tempo ma nel complesso, esemplare in buone-ottime condizioni di questa celebre nuova edizione di questo celebre testo settecentesco dedicato al “cielo”. Come ben descritto da Cantamessa “L’opera, di grande diffusione nel Secolo XVIII, tratta ampiamente della storia del cielo intesa nel senso più vasto. Per quanto riguarda l’astrologia, essa è trattata in senso pesantemente critico in una ventina di pagine nel primo volume. L’Autore, professore di retorica e in precedenza di scienze umane a Reims, attribuisce l’invenzione dello Zodiaco al succedersi delle stagioni e, all’interno di esse, dei mesi. Indica gli inventori dello Zodiaco nei figli di Noè ed esclude, per l’effetto, che tale invenzione sia opera degli Egizi. Il secondo volume tratta di alchimia e di cosmogonia e commenta, riproducendola, la visione del mondo di Gassend, Cartesio e Newton.”. Le belle tavole fuori testo di J.P. Le Bas raffigurano dei egizi e simbologie divine, tratte da monumenti antichi o da “Le Imagini degli Dei degli Antichi” di Vincenzo Cartari. Rif. Bibl.: Leandro Cantamessa, http://www.biblioastrology.com/it/VisualizzazioneScheda.aspx?Index=2; Caillet, 8756: "Ouvrage utile à toute personne s'occupant de l'occulte ; on y trouve des renseignements précieux. Il est ainsi divisé : le Zodiaque, l'Ecriture symbolique, la Théogonie, la Divination, les Principes d'alchimie".‎

‎Anonimo‎

‎Il girasole, ossia L'orologio celeste del vero ed unico Barba Nera : lunario regolato all'orologio oltramontano per l'anno 1863 coll'indicazione dei gironi delle novene e la genealogia dei sovrani. Centodecimaquinta edizione colombana.‎

‎In 12°; 64 pp. Brossura coeva muta azzurra. Immagine del “Barba Nera” alla prima carta. Frontespizio entro cornice xilografica. Rarissima strenna con lunario e vaticini sull'anno entrante, 1863. Un piccolo rinforzo al recto dell'angolo basso della prima carta. Nessun esemplare censito in ICCU per quest'annata.‎

‎Lupis Antonio, Suor Isabella Piccini‎

‎Il nvovo zodiaco Figurato nei segni della vera Sapienza descritto da Antonio Lvpis e dal medemo Consegrato agl’auspici gloriosi Dell’Illustriss., & Eccellentiss. Sign. Marchese D. Carlo Nembrini Gonzaga Cauagliere dell’Habito di San Iago e Capitano della Guardia delle Lanze spezzate della Serenissima Altezza di Mantova.‎

‎In 12° (14,3×7,6 cm); (24), 424 pp. Bellissima legatura coeva in piena pergamena molle coeva con titolo chiosato a mano in bella grafia seicentesca. Le pagine 261-264 sono ripetute nel testo. Antica nota di possesso al frontespizio “Virus Ant.s de Boni” che identifica l’esemplare come probabilmente, appartenuto al noto architetto italiano originario di Villabruna in provincia di Feltre, Antonio De Boni (Villabruna, 1739 – Villabruna, 24 marzo 1811) fra gli architetti neo-palladiani. Tunnel di tarlo ad una cinquantina di carte, per lo più tra le righe o nel margine bianco che sfiora a volte alcune lettere, senza intaccare il testo e che in due pagine, ha portato alla perdita dell’angolo basso bianco della pagina, difetti che non inficiano la lettura dell’opera che per il resto si presenta in ottime condizioni di conservazione ed in bellissima legatura coeva. Prima ed unica, rara edizione, di questo curioso scritto del noto scrittore pugliese originario di Molfetta in provincia di Bari, Antonio Lupis (Molfetta, 31 marzo del 1620 – dicembre 1700). Poche sono le notizie biografiche dell’autore. Si sa che nel 1651 si trsferì a Venezia per portare avanti la sua attività letteraria. Fu suddiacono, almeno secondo il testamento materno. Autore prolifico, scrisse numerose opere fra le quale gli diedero grande fama i romanzi fra i quali, ad esempio, “La Marchesa d’Hunsley” che ebbe numerosissime ristampe. Fu membro della celebre Accademia degli Incogniti e grande amico del pittore bergamasco Evaristo Baschenis che lodò in un apprezzato encomio. La prima ed unica edizione di questa interessante opera, presenta una bellissima antiporta realizzata dalla grande Suor Isabella Piccini su disegno di Gregorio Lazzarini, nella quale Minerva con una penna in mano guarda le nuvole in cielo mentre uno zodiaco appare fra le nuvole. La presenza della firma sia della Piccini che di Lazzarini sono riportate per volontà della stessa artista che non disdegnava segnare gli artisti che con piacere si avvalevano della sua fine opera incisoria. La dea della Sapienza si presenta con un’armatura ed un elmo sormontato da una civetta. Nelle sue mani una penna ed una lancia. Ai piedi un grande scudo sul quale è presente un viso di un vecchio. Nell’angolo infeeriore destro in basso, sulla destra, si vede un cannone, la tiara, il pastorale e una croce trilobata che rappresentano i simboli del potere civile ed ecclesiastico della famiglia Gonzaga alla quale l’opera è dedicata, il tutto sormontato dallo stemma del Marchese D. Carlo Nembrini Gonzaga. Nell’arco alto della tavoa, nello zodiaco sono riconoscibili i segni dell’Ariete, del Toro e dei Pesci. Scrive Lupis “malavveduti Mortal… che non si accorgono che le calamità,e le vessazioni, le perdite delle sostanze, e le malattie sono i più inestimabili carbonchi, con cui il superno Gioielliere adorna le corone de’ Giusti”. Lo Zodiaco è dedicato al marchese D. Carlo Nembrini Gonzaga e alla sua nobile stirpe di Ancona, scrive infatti Lupis: “Mi conceda V. Eccell., che senza pregiuditio della sua modestia, io mi inoltri non all’antichità della progenie, che millanta le rughe de più inveterati Depositi, ma alla serie di quegli Eroi, che con uno instancabile valore la colmarono di degnissime prerogative […] Veggo in questo Teatro un longhissimo stuolo di Semidei, e di Ministri di Stato, di Habiti cavallereschi, e di Manti guerrieri, di tiare claustrali, e di Ecclesiastiche Mitre, di Ammiranti del Mare e di Prefettitij bastoni”. Rara prima edizione. Rif. Bibl.: Cantamessa, www.biblioastrology.com, n. 4707.‎

‎BOURDIN Nicolas‎

‎Le Centilogue de Ptolomée ou la seconde partie de l'Uranie‎

‎295 - LXXXVIII pp., Réimpression anastaltique de l'édition de 1651 parue chez CARDIN BESONGNE à Paris. En postface: Etudes autour des éditions ptolémaïques de Nicolas de BOURDIN 1640 - 1651) par Jacques HALBRONN. Quelques illustrations n/b. "Bibliotheca Astrologica"‎

‎Melluso Gisele‎

‎Noi e le stelle. Manuale pratico di astrologia‎

‎Stato di conservazione: OTTIMO, minime imperfezioni alla copertina, lieve segno di piegatura al dorso, interno perfetto‎

‎Venosta Enzo‎

‎Sesso e talismani d'amore. Tutti i segreti dell'antica arte magica secondo la più collaudata tradizione e gli influssi degli astri segno per segno‎

‎Stato di conservazione: OTTIMO, solo leggermente ingiallito ai tagli‎

‎Rampino Cavadini Adriana‎

‎Principi di astrologia medica. Il corpo, la salute e la malattia nelle energie zodiacali‎

‎Stato di conservazione: OTTIMO, lievissimo ingiallimento, etichetta di libreria sul prezzo, per il resto perfetto‎

‎*‎

‎Ephémérides astronomiques Chacornac 1951.‎

‎Mention de 19è année. Français‎

‎*‎

‎Ephémérides astronomiques Chacornac 1952.‎

‎Mention de 20è année. Français‎

‎*‎

‎Ephémérides astronomiques Chacornac 1953.‎

‎Mention de 21è année. Français‎

‎*‎

‎Ephémérides astronomiques Chacornac 1954.‎

‎Mention de 22è année. Français‎

‎*‎

‎Ephémérides astronomiques Chacornac 1955.‎

‎Mention de 23è année. Français‎

‎ANTARES, G.‎

‎L’Art de l’interpretation en astrologie.‎

‎in-8°, 414 pages, fig. in-t., broche, couv. Bel exemplaire. [CA-13]‎

MareMagnum

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‎WHITE, Suzanne.‎

‎La Double Astrologie.‎

‎in-16, 671 pages, broche, couverture illustree plast. Bel exemplaire. [PM-LP3*]‎

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‎BORIE, G. et JOUIN, G.‎

‎L’Astrologie : l’interpretation des signes par les mythes.‎

‎in-8°, 345 pages, fig. et ill. in-t., broche, couverture illustree plast. Bel exemplaire. [PH-4]‎

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‎HEINDEL, Max.‎

‎Simplified Scientific Astrology. A Complete Textbook on the Art of Erecting a Horoscope with Philosophic Encyclopedia.‎

‎in-12, 198 pages, tabl., index, rich. decor. bind. in boards. Very good condition. [EN-1]‎

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‎LEO, Alan‎

‎Esoteric Astrology: A Study in Human Nature‎

‎Large 8°, 293 + viii pp. no dw. G/ Some light wear. [EN-2/3]‎

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‎TABET, Michel.‎

‎Le Reve Eveille astrologique. Voyage dans les profondeurs de soi.‎

‎in-8°, 175 pages, broche, couverture illustree plast. Couv. leg. us. sin. bel exemplaire. [MA]‎

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‎CRISTOFF, Boris.‎

‎La Grande Catastrophe de 1983. La terre va-t-elle vers sa fin ?‎

‎in-8°, 188 pages, cartonnage editeur avec jaquette illustree plastifiee. Tres bel exemplaire [MA]‎

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‎HOYACK, L.‎

‎Retour à l’Univers des Anciens. Etude astrologique et philosophique. Adapte du hollandais.‎

‎in-12, 192 pages, broche, couv. Bel exemplaire, non coupe. [CA30-6]‎

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‎MAILLY NESLE, S. de.‎

‎L'Etre cosmique. Dialogue entre l’astrologie et la science.‎

‎in-8°, 390 pages, fig. in-t., broche, couverture illustree plast. Bel exemplaire. [CA26/3]‎

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‎CHRISTIAEN, Yves.‎

‎Les Maisons Egales en astrologie. Retour à la tradition.‎

‎in-8°, 174 pages, fig. et tabl.in-t., broche, couv. plast. à rabats. Bel exemplaire [CA30-3]‎

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‎WHITE, Suzanne.‎

‎Nieuwste Astrologie. De chinese en westerse astrologie gecombineerd tot 144 sterrenbeelden. (The New Astrology).‎

‎Paperback. in-8°, 515 pages Very Good/Zeer Goed. [TX-6]‎

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‎CURCIO , M.‎

‎Votre destin et le zodiaque.‎

‎in-8°, 301 pages, rel. cartonnage ed., jaq. ill. plast. Bon etat. [PH-3]‎

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‎MESSADIE, Gerard.‎

‎Le Zodiaque a 24 Signes.‎

‎in-8°, 269 pp., biblio, index, broche, couverture illustree. Bon etat, si ce n'est une tache de rouille en couverture. [NV-4]‎

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‎MORA, Janine.‎

‎Dictionnaire astrologique.‎

‎in-8°, 255 pages, broche, couv. illustree.- 9782880583484 Excellent etat. [NV-25]‎

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‎REVUE. L'AGE D'OR.‎

‎L'AGE D'OR, Spiritualite et Tradition, n° 9.‎

‎in-8°, 96 pages, broche, couv. Bel exemplaire. [ENS] Contributions de (e.a.) : J. EVOLA, A. MEDRANO, D. LABOURE…‎

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‎BERCOU, L.‎

‎Pour aider a comprendre la vie et la mort.‎

‎in-12, 208 pages, broché, couv. Bel exemplaire. [BL-1*]‎

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‎KOECHLIN DE BIZEMONT, Dorothee.‎

‎L'Astrologie Karmique.‎

‎in-8°, 373 pp, schemas in-t., broche, couverture couleurs. Bon etat [109B-4] L'astrologie d'Edgar CAYCE: Comment retrouver ses vies anterieures grace a son theme astral‎

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‎MABY, Pascal.‎

‎Le Dossier des prophetes, voyants et astrologues. La longue marche des sorciers - Comment devient-on voyant ? Les yeux du miracle - De quoi demain sera-t-il fait ?‎

‎in-8°, 237 pp, broche, couverture illustree en couleurs. Excellent etat [NAN-1]‎

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‎HIRSIG, W.-H.‎

‎Astrologie moderne. Traite pratique d'Astrologie scientifique. Preface de G. Barbarin.‎

‎grand in-8°, XIV-303 pp, tabl. depl., relie pleine toile de l"editeur, jaquette illustree en couleurs. Tres bel exemplaire. [NV-13]‎

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‎MUCHERY, Georges.‎

‎La Recherche de l'epoque des evenements et leur interprétation (Methode pratique de calcul et d' interpretation des Directions en Astrologie scientifique).‎

‎grand in-8°, 221 pp, broche, couv.— Edition Originale Tres bel exemplaire, complet des tableaux sur feuille volante. [NV-17]‎

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‎JANDUZ (Duzea J.).‎

‎ENCYCLOPEDIE ASTROLOGIQUE FRANCAISE. SUITE AU COURS UNIVERSEL D"ASTROLOGIE. L"interpretation, ses procedes, ses elements, sa demonstration. Preface par le Vicomte Charles de Herbais de Thun.‎

‎fort vol. grand in-8°, 672 pp, figures, relie pleine toile, piece de titre. Tres bel exemplaire. [NV-14]‎

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‎LIOU GAJEM-SANG.‎

‎L'Astrologie chinoise.‎

‎in-16, 256 pages, broche, couverture illustree plast. Bel exemplaire. [MB-4]‎

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‎CAUMON, Daniele de.‎

‎ABC de l'Astrologie chinoise.‎

‎in-8°, 258 pp., figures, cartonnage illustre plastifie. Bel exemplaire. [RE-2]‎

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‎SANTAGOSTINI, Claire.‎

‎Astrologie du debutant.‎

‎in-8°, 149 pp., fig. dans le texte, broche, couv. Tres bel exemplaire, bien complet de la Carte du ciel sur carton separe. [MI-4]‎

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‎LE CORRE, Henri.‎

‎Regimes horaires pour l'Europe et l'Afrique.‎

‎in-8°, 95 pp., broche, couv. Tres bel exemplaire. [MI-4]‎

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‎Tables des Maisons. Latitudes Nord et Sud, de 1 à 66°.‎

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‎Les Pouvoirs des Voyants ou la vie d"avance. (Divination et Prophetie - Astrologie- Tarots - Bilan des propheties - Lignes de la main - Geomancie - Plantes hallucinogènes divinatoires - Apparitions religieuses et prediction de l"avenir).‎

‎grand in-8°, 322 pp., illustrations et figures in-texte, reliure editeur skivertex noir estampe, image collee. Tres bel exemplaire, tres frais. [LA-2][TX-16vf] Textes de ce volume réunis et commentés par Catherine Pasquiet et Michel Froment‎

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‎GAUQUELIN, Michel & SADOUL, Jacques.‎

‎Les Trois Faces de l"Astrologie. Sacree - Profane - Scientifique.‎

‎grand in-8°, 253 pp., ill. in-t., index, cartonnage pl. toile noire moiree ed., dos decor. à faux nerfs. Bel exemplaire. [MO-1]‎

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‎CAUMON-PAOLI, Daniele de.‎

‎ABC de l'Astrologie.‎

‎in-8°, 220 pp., figures, cartonnage illustre plastifie. Tres bel exemplaire. [109B-11]‎

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‎WHITE, Suzanne.‎

‎L'ASTROLOGIE CHINOISE. Tout ce que l"astrologie chinoise peut vous apprendre sur vous-même et votre avenir. Traduit de l"américain par Simone Hilling.‎

‎Hardcover grand in-8°, 343 pp., cartonnage decor ed. Bon etat. [MI-10]‎

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