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Dosi Antonietta; Pisani Sartorio Giuseppina
Ars culinaria. Dal Piemonte alla Sicilia, i piatti degli antichi Romani sulle loro (e sulle nostre) tavole
ill., ril. Un viaggio a ritroso nel tempo, tra le mense e le dispense dei nostri antenati, alla ricerca delle origini remote della tradizione culinaria italiana. Un itinerario culturale non meno che gastronomico, per portare alle luce, nelle cucine regionali, i gusti e i sapori che ci provengono dal mondo italico e greco-romano. Si scopre così, tra queste pagine, che è soprattutto nei piatti della cucina povera - quella dei contadini, degli artigiani, dei bottegai - che si rintracciano le radici di una tradizione che si perde nel tempo, e che grazie a massaie inconsapevoli è giunta fino alle nostre tavole, sia pure con le inevitabili varianti dovute al trascorrere dei secoli. Un percorso di lettura e di sapori che passa in rassegna i frutti della terra coltivati dagli antichi e i loro alimenti animali, l'uso del vino, del miele e dei condimenti grassi; come pure i sistemi di cottura, le forme di preparazione e di conservazione dei cibi, gli utensili, le portate. Attingendo alle pagine più vive di Catone, Apicio, Ateneo, Plinio, Columella e ad altri classici, le autrici ci illustrano l'antica arte culinaria e le usanze di un tempo - i leggendari convivi, le rituali libagioni. E attraverso una messe di informazioni, curiosità e aneddoti ci aiutano a guardare nei nostri piatti, per riconoscere le antiche persistenze, accompagnandoci al tempo stesso nella sperimentazione di ricette millenarie, lungo il filo delle tradizioni gastronomiche regionali.
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Tedesco Pamela
A tavola nell'antica Roma. Il sistema «cibo» nell'impero romano: pratica e ideologia
br. Che cosa mangiavano gli antichi Romani? Come si comportavano a tavola? Si mettevano "a dieta" oppure si abbuffavano sempre? Si nutrivano tutti di carne o già allora alcuni erano vegetariani o vegani? Con "A tavola nell'antica Roma" si pubblica la tesi di laurea magistrale, intitolata "Il sistema 'cibo' nell'impero romano: pratica e ideologia", di Pamela Tedesco, che ha rintracciato un filo conduttore tra le idee di età imperiale e quelle odierne sull'alimentazione, individuando le radici antiche di prassi alimentari attuali.
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Barbero Alessandro
Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell'impero romano
br. "Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un'amministrazione stabile e di un'economia integrata; all'esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati; e autorità di governo che debbono decidere volta per volta il comportamento da tenere verso queste emergenze, con una gamma di opzioni che va dall'allontanamento forzato all'accoglienza in massa, dalla fissazione di quote d'ingresso all'offerta di aiuti umanitari e posti di lavoro. Potrebbe sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece è la situazione in cui si trovò per secoli l'impero romano di fronte ai barbari." Per molto tempo la gestione di questo flusso di popoli attraverso i confini dell'Impero produce un equilibrio instabile ma funzionale, che garantisce ai Romani l'approvvigionamento di nuove leve per l'esercito e per la coltivazione dei campi, in cambio dell'assimilazione nei più grande "Stato" del pianeta.
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Naval Margherita
A Roma si racconta che... Leggende, aneddoti, curiosità
br. Un libro da leggere ad apertura di pagina. Succoso il testo, numerosissime le illustrazioni. Un libro da consigliare al forestiero come un «souvenir de Rome», molto più eloquente d'una Rotonda o d'un Colosseo di scagliola. Un libro da consigliare al romano, sempre all'oscuro dei piccoli fatti segreti della sua città. Un libro da consigliare soprattutto al ligure, all'abruzzese, al siciliano inurbati da poco o da tanto, per vitaminizzare la loro vagheggiata romanità.
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Cantarella Eva
Le donne e la città. Per una storia della condizione femminile
br.
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Galanti Gabriele
Aureliano e Zenobia. L'Imperatore e la Regina
ril. La crisi dell'Impero Romano nel III secolo d.C. venne risolta con drastiche riforme e strategie adatte alla situazione del momento. Si susseguirono molti imperatori, e tra questi Aureliano, noto soprattutto per le mura di Roma che portano il suo nome. Ebbe per pochi anni la responsabilità dell'Impero, ma riuscì a ricomporne l'unità, contro forze disgregatrici soprattutto interne. Sulla sua strada incontrò una della straordinarie figure di donne di potere dell'antichità, Zenobia, regina del Regno di Palmira, che aveva grandissime ambizioni e sembrava avere, prima che Aureliano la fermasse, i mezzi per perseguirle. Un imperatore di Roma e una regina d'Oriente... Figure affascinanti, ma per raccontarne la storia mancano le fonti su questioni non secondarie, sicché gli interrogativi restano aperti in alcune parti. Come quelli sul destino personale di Zenobia, dei suoi rapporti personali con Aureliano, della villa di Tivoli, dei suoi figli...
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Angela Alberto
Il grande incendio di Roma. I dieci giorni che hanno cambiato la storia: L'ultimo giorno di Roma-L'inferno su Roma
ril. Le ultime 24 ore di Roma prima della catastrofe. I drammatici giorni che hanno cambiato per sempre il volto di Roma e segnato le sorti dell'Impero. Alberto Angela, ci guida per le strade e nella vita delle persone realmente esistite al tempo di Nerone, ripercorre le ore immediatamente precedenti al Grande incendio e i devastanti giorni in cui questo distrusse la Roma che tutti conoscevano, regalandoci un racconto storico dallo stile cinematografico, incredibilmente coinvolgente, unico nel suo genere.
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Rossi Guido
Il ratto delle sabine
br. L'episodio del ratto delle Sabine ha affascinato molti pittori, non altrettanti scrittori e studiosi. Per lo più, lo si incontra nel vigoroso racconto di Tito Livio e finisce per diventare un remoto ricordo scolastico. Ma per un giurista quella leggenda è una vera sfida. Intrecciato in una sequenza di astuzie e sopraffazioni non è solo, infatti, quell'episodio, ma tutto il periodo delle origini romane. E Roma significa una civilità il cui apporto fondamentale fu il dispiegarsi di un'immensa potenza e insieme la fondazione di almeno due parole: legge e Stato. Tanto basta per far intendere come un noto giurista abbia voluto ripercorrere questa storia ricercando i primi passi di una civiltà del diritto.
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De Rachewiltz Boris; Partini Anna Maria
Roma egizia. Culti, templi e divinità egizie nella Roma imperiale
ill. Il volume si propone di documentare gli influssi e gli scambi culturali, religiosi e artistici intervenuti tra il mondo romano e quello egiziano dopo la conquista dell'Egitto da parte di Roma. Argomento principale è "Iside panthea". Nel volume vengono trattate le divinità egizie il cui culto è attestato a Roma, con un cenno agli edifici isiaci esistenti nelle varie "Regiones" e ad altri documenti e monumenti che testimoniano la popolarità della dea.
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Brizzi Giovanni
Canne. La sconfitta che fece vincere Roma
br. A Canne, in Puglia, nel 216 a.C. si svolse una delle più sanguinose battaglie dell'età antica. Nel corso della seconda guerra punica, le truppe del cartaginese Annibale annientarono un esercito romano di dimensioni più che doppie. Fu un capolavoro tattico, che tuttora si studia nelle accademie militari. Massimo studioso della storia militare antica e in particolare di Annibale, Brizzi in questo libro racconta il contesto in cui maturò la battaglia (vale a dire la discesa in Italia dei cartaginesi), analizza la composizione delle forze in campo, descrive lo svolgersi dello scontro e ne mette in luce le conseguenze sull'andamento della guerra. Fra queste conseguenze, c'è anche la sconfitta decisiva che quattordici anni dopo a Zama i Romani guidati da Scipione avrebbero inflitto ai Cartaginesi: facendo tesoro degli insegnamenti tattici della sconfitta subita a Canne.
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Angela Alberto
L'ultimo giorno di Roma. Viaggio nella città di Nerone poco prima del grande incendio. La trilogia di Nerone. Vol. 1
ril. Roma, sabato 18 luglio 64 d.C. È una calda notte estiva, la città sta per svegliarsi con le sue strade brulicanti di attività e di persone, ed è del tutto ignara di quello che accadrà tra poche ore... "Roma è ancora addormentata, e ad accompagnare i nostri pensieri ci sono solo i canti di alcuni usignoli che nidificano sui tetti, il rivolo d'acqua di una fontana, l'abbaiare di un cane chissà dove e le esclamazioni lontane e indecifrabili degli ultimi carrettieri che durante la notte hanno rifornito le botteghe. È la quiete prima di una nuova giornata caotica e frastornante." Saranno Vindex e Saturninus, due vigiles di turno quel giorno, a guidarci per le strade alla scoperta della vita quotidiana di uno dei più grandi centri abitati dell'epoca. Durante la loro ronda, il possente veterano e la giovanissima recluta svolgeranno un lavoro fondamentale per l'ordine e la sicurezza della popolazione: controllare ed eliminare le innumerevoli fonti di pericolo in una città dove il fuoco si usa per tutto e la tragedia è sempre in agguato... Seguendoli nel loro lavoro quotidiano, scopriamo una Roma in gran parte fatta di legno, entriamo nelle botteghe colme di merci infiammabili che si affacciano sulle strade, sentiamo i rumori e gli odori che provengono da ogni parte e assistiamo a scene all'ordine del giorno in una Roma multiculturale che somiglia a quella di oggi molto più di quanto si pensi. Basandosi su dati archeologici e fonti antiche, e grazie al contributo di storici ed esperti di meteorologia e del fuoco, Alberto Angela ricostruisce per la prima volta un importantissimo episodio che ha cambiato per sempre la geografia di Roma e la nostra Storia: il Grande incendio del 64 d.C. Con questo suo libro, il primo della Trilogia di Nerone, ci guida nella vita delle persone realmente esistite al tempo di Nerone (dai più noti Plinio il Vecchio e Tito a quelli sconosciuti come lo scenografo di corte Alcimus e la pescivendola Aurelia Nais) e ci regala un racconto storico dallo stile cinematografico, incredibilmente coinvolgente, unico nel suo genere.
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Leggi Vanessa
Vita Romae. La storia della città eterna raccontata dagli antichi Romani
brossura Alba Longa, anno 772 a. C. In sogno, una giovane vestale si ritrova a percorrere il sentiero boschivo che la conduce nei pressi di una sorgente. L'ignara Rea Silvia ancora non sa che sta per cambiare le sorti della storia e che la sua prossima unione con il dio Marte la porterà a generare la civiltà romana. Il viaggio inizia nel mito e prosegue attraverso i meandri della storia, con l'incontro di tanti dei personaggi che fecero grande Roma, ma non solo. Numerose persone comuni, perse nell'oblio del tempo, sveleranno infatti i segreti della vita quotidiana in città. Attraverso le storie dei molteplici imperatori che si susseguirono durante l'anarchia militare si giungerà poi ai confini dell'Impero, martoriati dalle invasioni e si analizzeranno infine le cause che porteranno tutto il suo sistema istituzionale e sociale al crollo definitivo.
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Frediani Andrea
L'incredibile storia di Roma antica. Segreti, condottieri, personaggi, sfide e grandi battaglie
ill., br. La storia di Roma la somma di tante storie epiche e memorabili, gesti disperati, eroici, spregiudicati, di protagonisti disposti a tutto pur di affermare la propria ambizione, ma anche il dominio sul mondo di una citt capace di superare le pi atroci disfatte e le difficolt pi estreme. Gli episodi accertati storicamente non sono meno straordinari di quelli prodotti dal mito, i protagonisti non meno passionali degli d i che veneravano. Dalla cacciata dei re all'aggressione di Pirro, dalle Guerre puniche a quelle civili, da Cesare ad Augusto, passando attraverso le dinastie Giulio-claudia, Flavia, Antonina, fino alla crisi del III secolo, per arrivare alle innovazioni di Costantino e ai generalissimi barbarici dell'ultimo periodo: Andrea Frediani racconta, con voce da narratore, i momenti e i protagonisti cardine di un'epopea che ha prodotto eroi ed eventi meravigliosi, con una frequenza difficilmente riscontrabile in altre epoche. Tra i grandi momenti raccontati: 753 a.C. La fondazione; I sette re; L'et gloriosa della repubblica; Le guerre puniche e la distruzione di Cartagine; Le lotte per il potere: Mario e Silla, Giulio Cesare e Pompeo, Ottaviano e Antonio; Augusto e la nascita dell'impero; I Giulio-Claudii, la prima dinastia; Vespasiano e la dinastia dei Flavi; Da Traiano a Marco Aurelio ai Severi; Diocleziano e la tetrarchia; Costantino e l'affermazione del cristianesimo; I Goti e le invasioni barbariche; Attila e la calata degli Unni; I generalissimi: fino alla deposizione di Romolo Augustolo.
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Ravegnani Giorgio
La caduta dell'impero romano
ill., br. L'arrivo dei Visigoti nel 376 segnò l'inizio dell'agonia dell'impero romano. Altre orde di barbari dilagarono poi in Gallia e altrove: nell'impossibilità di respingerli, Roma fu costretta a cedere sempre più terreno. Nonostante l'energia dispiegata dagli ultimi grandi generali di Roma, come Stilicone, Costanzo ed Ezio, alla metà del V secolo il territorio sotto il dominio imperiale era ridotto a poca cosa, con la perdita di gran parte delle province. Nel 476 il barbaro Odoacre depose l'ultimo sovrano, Romolo Augustolo, mettendo così fine alla successione imperiale in Occidente.
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Revelli Sorini Alex; Cutini Susanna
Tacuinum SPQR. A tavola nella Roma imperiale
ill., br.
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Stabile A. (cur.)
Romanisti in 100 personaggi (+1). Volti e storie di una passione infinita
ill., br. 100 (+1) personaggi romanisti mettono a nudo la propria fede attraverso racconti inediti, personali e anche divertenti: le pazzie fatte per seguire la squadra del cuore e i suoi campioni, i momenti esaltanti, le vittorie, le corse allo stadio, i gol indimenticabili, ma anche le serate buie, le sconfitte brucianti e le cadute da cui tutti si sono sempre rialzati. Perché chi tifa Roma non perde mai. L'orgoglio e il senso di appartenenza fanno da sfondo a questo libro, che racconta anche il saldo legame tra la squadra giallorossa e la città, attraverso il tifo nei quartieri, che assume sfumature diverse nella vastità del territorio della Capitale. Perché lo spirito romanista si intreccia indissolubilmente con la romanità e l'essere romano: l'ironia dissacrante, il sorriso persistente, il disincantato sarcasmo e un pizzico di fatalismo rassegnato sono parte integrante del romano e del romanista. C'è poi l'eterna rivalità con i laziali che diventa il sale dei derby, fatto di sfottò e prese in giro, sempre con lo spirito giocoso romanesco.
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Ardevan Radu; Zerbini Livio
La Dacia romana. Ediz. illustrata
ill., br. Conquistata dall'imperatore Traiano nell'anno 106 d.C, nonostante abbia fatto parte dell'Impero romano per un periodo relativamente breve, in questo arco di tempo, poco più di un secolo e mezzo, la Dacia fu intensamente romanizzata, con la diffusione della lingua latina e l'adozione di modelli di comportamento italici, e tale processo contribuì a determinare l'identità culturale di quello che sarebbe divenuto il popolo romeno. Il libro si popone di arricchire gli studi su questa provincia dell'Impero romano, fornendo un'esaustiva presentazione della storia della Dacia e della sua civiltà, dall'età preromana agli albori del Medioevo.
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Veyne Paul
La vita privata nell'impero romano
br. L'infanzia, la famiglia, la morte nell'Impero romano. Con la sua straordinaria capacità di ricostruire ambienti e personaggi, Veyne ci racconta cosa pensava e come agiva un abitante dell'Impero romano nelle varie fasi della sua vita. Paul Veyne è professore emerito del Collège de France.
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Frediani Andrea
Le grandi battaglie di Roma antica. Dalle guerre sannitiche alle invasioni barbariche, i combattimenti e gli scontri che hanno avuto per protagonista la città eterna
br. Trionfali vittorie e drammatiche disfatte in una coinvolgente successione di brillanti condottieri e improvvisati strateghi. Dalle guerre sannitiche alle invasioni barbariche, l'antica Roma fu protagonista di molte battaglie decisive per la storia dell'umanità. In questo volume, trionfali vittorie si alternano a drammatiche disfatte, in una coinvolgente successione di brillanti condottieri e improvvisati strateghi, di ciascuno dei quali apprendiamo caratteristiche e comportamenti peculiari: il carisma di Scipione l'Africano, la lucidità del console Nerone, il folle coraggio di Decio Mure, le frustrazioni di Crasso e il genio di Cesare. Senza mai ignorare i più famosi tra i loro nemici: ecco dunque il genio tattico di Annibale, l'infantile irruenza di Pirro, la fierezza di Vercingetorige e la crudeltà di Attila. E molti altri. Ma ammiriamo, in queste pagine, anche la forza della legione e del soldato romano, vero strumento - per più di un millennio - di conquista e di dominio, di repressione, ma anche di pace. In questo volume: Le guerre sannitiche; L'avventura di Pirro; La prima guerra punica; La seconda guerra punica; La seconda guerra macedonica; La guerra siriaca; La terza guerra macedonica; Le vittorie di Mario: cimbri e teutoni; La guerra partica; La guerra gallica; Le guerre civili; Il fallimento germanico; La guerra giudaica; Le guerre dei costantinidi; Le invasioni barbariche.
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Pontuale Dario
La Roma di Pasolini. Dizionario urbano. Nuova ediz.
br. Pasolini e Roma si incontrano il 28 gennaio 1950 sui binari della stazione Termini. Da allora inizia con la città un rapporto tormentato, destinato a lasciare tracce profonde in tutta la produzione artistica del poeta. Per la prima volta, raccolti in volume e ordinati per lemmi, troverete i film, le raccolte poetiche e i romanzi, così come i bar e i ristoranti frequentati con gli amici di sempre, i quartieri prediletti e le immancabili borgate dove si muovono i "ragazzi di vita" descritti nelle sue opere. Dalla "A" di Accattone, girato al Pigneto, alla "V" di Valle Giulia, teatro degli scontri fra studenti e polizia, una guida ragionata sulle tracce di Pier Paolo Pasolini, figlio elettivo di questa "stupenda e misera città". Introduzione di Simona Zecchi.
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Pani Mario
La repubblica romana
br. Il volume presenta una rassegna critica dei principali paradigmi interpretativi che la storiografia moderna è venuta elaborando sulla repubblica romana. Non dunque una storia della fase repubblicana dell'antica Roma, ma una analisi dei profili caratterizzanti il periodo e dei nodi concettuali, anche nel rapporto con il moderno, che il loro studio implica: dalla periodizzazione alla mentalità, dalla politica alla società, dalla postura imperialista alla varia eredità del modello repubblicano e dei suoi valori nel tempo.
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Firpo Giulio
Le rivolte giudaiche
br. Dopo la fine dello Stato indipendente asmoneo ad opera di Cneo Pompeo, nel 63 a.C., l'ampia vicenda storica delle rivolte degli ebrei di Palestina e della diaspora contro la dominazione romana assunse caratteristiche e dimensioni fino ad allora inedite: da una mera lotta per l'indipendenza nazionale si passò talvolta a una guerra d'ispirazione apocalittica, coinvolgente cielo e terra, Dio e Satana (Belial), intesa come chiave di volta per l'instaurazione del regno messianico. La radicalità di questa posizione, in certa misura, fu la premessa per i drammi successivi: un insegnamento eloquente anche per chi vive esperienze analoghe ai nostri giorni.
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Manacorda Daniele
Paesaggi di Roma medievale
br. Il volume propone il frutto di quaranta anni di ricerche, che affrontano problemi sia di carattere storico generale sia mirati ad alcuni aspetti dell'urbanistica, dell'edilizia, della topografia, dell'archeologia della produzione e del consumo di Roma medievale e moderna. Pazienti riscontri tra i dati del terreno e quelli offerti dagli archivi danno sostanza al tentativo di ricostruire anche dettagliatamente alcuni paesaggi della città, sia nel cuore del suo tessuto urbano sia nella periferia del "disabitato" interno al circuito difensivo. La potente iniezione di archeologia di questi ultimi decenni ha rinsanguato la ricerca storica ponendola su nuovi binari, nei quali la vita economica, sociale, culturale e istituzionale di Roma ha trovato palcoscenici un tempo impensati, colti attraverso le strutture materiali ma in una costante ricerca delle persone, che quei paesaggi ebbero a costruire e animare nel corso di una evoluzione più che millenaria.
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Sabatini Gianluca
Sulle rotte dei romani
ill., br. L'Autore compie un inusuale viaggio nella storia dell'antica Roma attraverso l'Itinerarium Maritimum Antonini Augusti, che svela il rapporto dei romani con il mare e la loro perizia marittima. Quest'opera è il registro delle distanze tra alcune località costiere poste nelle diverse province dell'Impero romano. Molti studiosi si sono chiesti se esso possa essere considerato tra i primi portolani della storia della navigazione. L'Autore descrive le singole tratte proposte dal registro romano, dedicando ampio spazio ad aspetti storici, archeologici e geomorfologici delle oltre 150 località citate nell'Itinerarium. Il quadro sulla cultura del mare dell'epoca è completato da un ricco corredo di interessanti indicazioni e nozioni sulla marineria e sulle navi romane, sui venti e sulle divinità protettrici dei naviganti. Le distanze, espresse in stadi e in miglia romane, vengono messe in relazione con le misurazioni reali al fine di stabilire il grado di accuratezza raggiunto nella stima delle distanze in mare. Inoltre l'Autore prende in esame anche le varie ipotesi su quegli scali il cui posizionamento è andato perso nel corso del tempo.
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Brizzi Giovanni
Ribelli contro Roma. Gli schiavi, Spartaco, l'altra Italia
br. Il nome di Spartaco è legato alla terza e più nota delle guerre cosiddette servili, ribellioni di schiavi e non solo, che afflissero lo Stato romano fra secondo e primo secolo a.C. Il libro mostra come quella guerra sia in realtà l'episodio ultimo di una serie di eventi a sfondo sociale e civile che coinvolsero una «seconda» Italia a lungo emarginata. All'indomani di conflitti che avevano lasciato strascichi spaventosi di rovine, lutti, odio, Spartaco fu colui che, ultimo, riuscì a coagulare attorno a sé lo scontento delle popolazioni meridionali, soprattutto appenniniche, non ancora integrate. Anche se Crasso mise fine alla guerra, Roma, provata, fu infine costretta a cedere pienamente alle richieste degli Italici.
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Veyne Paul; Bellingeri S. (cur.)
L'impero greco romano. Le radici del mondo globale
br. "La Grecia conquistata conquistò il suo feroce vincitore portando nel Lazio contadino le sue arti": recitano i versi di Orazio. Vi sono alcuni fondamentali motivi, secondo Paul Veyne, studioso francese del mondo classico, perché l'impero di Roma assuma finalmente il nome di greco-romano, riconoscendo così apertamente il contributo decisivo della civiltà ellenica. Un impero che al tempo della sua massima espansione si estendeva su una superficie di cinque milioni di chilometri quadrati, dall'Africa settentrionale all'Afghanistan, oggi occupata da una trentina di nazioni diverse; un impero "globalizzato", dove gli eventi che accadevano nelle regioni più periferiche avevano risonanza e conseguenza a Roma. In questo saggio monumentale, vera e propria "summa" di una vita di studi, Paul Veyne ripercorre e interpreta vicende storiche, conquiste culturali, cambiamenti di mentalità di questa grandiosa formazione politica "globale", l'impero greco-romano, che per tanti aspetti appare percorso da problemi e inquietudini non dissimili da quelli che travagliano la nostra epoca.
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Silvestri Mario
La vittoria disperata. La seconda guerra punica e la nascita dell'impero di Roma
br. Quel lontano, eppur vicinissimo, 202 a.C. fece emergere Roma come prima potenza del bacino mediterraneo. Fu, quella con i cartaginesi e con il loro grandissimo duce Annibale, una lotta all'ultimo sangue. Fu, da parte di Roma, una guerra totale: anzi, l'unica guerra totale dell'antichità." Conflitto decisivo nel determinare il futuro dell'impero romano - e con esso dell'intera Europa - la seconda guerra punica rappresenta ancora oggi uno degli episodi più avvincenti della storia umana. Mario Silvestri, tra i massimi divulgatori di storia italiani, ricostruisce gli eventi e i retroscena dello scontro tra Roma e Cartagine: le tensioni per il controllo del Mediterraneo, lo scoppio delle ostilità, l'ascesa di Annibale e la mitica traversata delle Alpi con gli elefanti, la battaglia di Canne, la comparsa sulla scena di Scipione e la sua inarrestabile serie di vittorie, fino agli scontri decisivi in Africa. Episodi, strategie e protagonisti rivivono nella prosa vivida di Silvestri, restituendoci la grandiosità di "una lotta ai limiti della vertigine" che aprì a Roma il dominio del mondo antico.
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Gibbon Edward
Declino e caduta dell'impero romano. Ediz. integrale. Vol. 2
br. Lo sguardo posteriore, ma profondo di uno storico che sa fare i conti con l'intera epopea della romanità. Fatti, economia, diritto e cultura, questo monumentale lavoro di ricostruzione e racconto si confronta con la civiltà della grande Roma, per scoprire punti di vista nuovi, pragmatici e fecondi. "Declino e caduta dell'Impero romano" ci offre un metodo storico ricco di insegnamenti e un nuovo senso critico per l'osservazione della nostra stessa realtà. Questo lavoro rappresenta la summa degli studi di Gibbon e un autentico autoritratto della mentalità settecentesca che lo rendono un'opera imprescindibile ancora oggi.
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Basilico Gabriele; Piranesi Giovanni Battista
Piranesi Roma Basilico. Ediz. illustrata
ill., ril. Questo catalogo, che presenta una selezione di 67 fotografie di Gabriele Basilico, affiancate da altrettante vedute di Piranesi della collezione Fondazione Cini.
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Angius Andrea
Le rivolte degli schiavi in Sicilia. La narrazione di Diodoro tra razionalismo e storia esemplare
br. Nel II secolo a.C. la Repubblica romana fu scossa da due ribellioni di schiavi di inaudita gravità, scoppiate nella provincia più sicura del suo impero. Il racconto di Diodoro ci dà l'opportunità di cogliere il significato storico e umano di vicende che hanno pochi confronti nella storia occidentale ed è fondamentale per comprendere la natura e i limiti dell'imperialismo romano. Allo stesso tempo, esso lascia trasparire la sensibilità, le aspirazioni e le inquietudini dell'élite grecofona a cui il suo autore apparteneva. Il commento al testo diodoreo, che Le rivolte degli schiavi in Sicilia propone, dà spazio a queste molteplici valenze e le raccorda in un disegno più ampio: la chiave di lettura adottata mette infatti al centro dell'analisi la prospettiva dell'autore e il suo originale metodo storiografico, in equilibrio tra le finalità didascaliche dell'opera e un approccio razionale alla ricostruzione del passato.
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Balsdon J. P. (cur.)
I Romani. Cultura e vita quotidiana nell'antica Roma
ill., br. L'Impero romano, unico al mondo ad aver prodotto una tale concentrazione di opere architettoniche e ingegneristiche, artistiche e culturali, rivive in un'opera di grande respiro storico attraverso un viaggio alla scoperta delle radici della nostra cultura. Un libro che ci guida nel cuore dei fasti dell'Impero romano: dalla vittoria di Scipione l'Africano fino alle incursioni dei Vandali che saccheggiarono le terre dell'Impero. Una trattazione rigorosa che non disdegna, tuttavia, di riflettere anche sulle principali leggende "storiche" di Roma (dal mito della sua fondazione con i gemelli Romolo e Remo allo stretto legame con la città di Troia tramite Enea). Quali erano le divinità in onore delle quali i Romani organizzavano sontuosi banchetti? Come conducevano la loro vita familiare e come educavano i propri figli? Come erano considerati gli schiavi nell'ambiente domestico? Come si trascorreva il tempo libero? Quanto erano duri i regimi d'allenamento dei gladiatori? Come era concepito lo spazio urbano? Quali sono i fondamenti della retorica dei grandi oratori? La risposta a tali domande - e a molte altre - ci viene fornita attraverso una narrazione chiara e scorrevole, la cui prosa ricca di dettagli è sempre sostenuta da un'ampia varietà di fonti. Il diritto e l'amministrazione, l'architettura e l'urbanistica, l'organizzazione del lavoro, la religione, la poesia, la satira, la vita quotidiana: aspetti più o meno noti della civiltà romana.
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Cotruvo Giuseppe
Concorso Comune di Roma. 1512 posti. Prova preselettiva per tutti i profili
brossura Il volume è uno strumento innovativo e di sicura utilità per la preparazione della prova preselettiva unica per tutti i profili del concorso per 1512 posti presso il Comune di Roma. Il testo presenta una selezione di prove ufficiali assegnate nei concorsi gestiti dal Ripam Formez degli ultimi 2 anni. Le prove raccolgono quiz delle seguenti tipologie: ragionamento astratto; comprensione verbale; ragionamento verbale; ragionamento critico verbale; logica deduttiva; problem solving; ragionamento numerico; ragionamento numerico deduttivo; ragionamento critico numerico. All'interno delle prove ufficiali sono presenti anche quiz di altre materie di cui sono fornite le risposte esatte. Ad ogni quiz di logica di tutte le prove è collegata una video-lezione di Giuseppe Cotruvo con la spiegazione della giusta tecnica di risoluzione.
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Feliciani G. (cur.); Gabrielli C. (cur.); Peg G. (cur.)
La cultura brucia. Anna e la libreria uscita nella Roma degli anni '70
br.
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Barbero Alessandro
Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell'impero romano
br. "Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un'amministrazione stabile e di un'economia integrata; all'esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati; e autorità di governo che debbono decidere volta per volta il comportamento da tenere verso queste emergenze, con una gamma di opzioni che va dall'allontanamento forzato all'accoglienza in massa, dalla fissazione di quote d'ingresso all'offerta di aiuti umanitari e posti di lavoro. Potrebbe sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece è la situazione in cui si trovò per secoli l'impero romano di fronte ai barbari." Per molto tempo la gestione di questo flusso di popoli attraverso i confini dell'Impero produce un equilibrio instabile ma funzionale, che garantisce ai Romani l'approvvigionamento di nuove leve per l'esercito e per la coltivazione dei campi, in cambio dell'assimilazione nei più grande "Stato" del pianeta.
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Fields Nic
Tattiche di battaglia di Roma 390-110 a.C.
ill., br. Al tempo di Brenno e del sacco di Roma ad opera dei galli l'esercito romano era poco più che un insieme piuttosto raffazzonato e provvisorio, organizzato per saccheggiare o difendersi dalle incursioni di nemici organizzati in modo assai simile. Nel tempo però i romani svilupparono le loro forze sul modello della falange greca, affinandone le tattiche. La legione manipolare fu una vitale innovazione che elevò Roma al di sopra dei nemici, grazie alle possibilità offerte da una formazione unica per flessibilità e versatilità. Con forza di volontà e resilienza, l'organizzazione tattica e sociale dei romani li condusse prima a misurarsi vittoriosamente contro l'Impero cartaginese, e poi con le forze ellenistiche dei sovrani del Mediterraneo orientale. Piani di battaglia illustrati, immagini a colori delle formazioni e degli scenari tattici completano la ricchezza del testo e consentono al lettore di seguire l'eccezionale sviluppo dell'apparato bellico che condusse Roma al dominio dell'intero Mediterraneo.
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Spinosa Antonio
La grande storia di Roma
br. Con questa "Storia di Roma", Antonio Spinosa, il noto biografo, ricostruisce in un racconto appassionato le vicende che hanno segnato la nascita, l'ascesa e il declino della città fondata da Romolo. Un libro di grande leggibilità che restituisce un volto e un'anima alle schiere di re, imperatori, consoli, condottieri, donne, avvocati e sacerdoti che hanno reso immortale nel mondo il ricordo dell'Urbe eterna.
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Ferrero Guglielmo; Ciglioni L. (cur.); Mecella L. (cur.)
Grandezza e decadenza di Roma
br. Opera importante della cultura italiana tra Otto e Novecento, "Grandezza e decadenza di Roma" affronta uno dei periodi più affascinanti e controversi della storia antica: i decenni che portarono alla crisi e alla fine della repubblica romana e alla nascita del principato di Augusto. Nella penna di Guglielmo Ferrero la storia antica rivive attraverso una narrazione appassionante che ricostruisce scontri politici, lotte economiche e campagne militari, restituendo un ritratto vivido e intensamente psicologico dei protagonisti di quel periodo, da Silla a Cesare, da Marco Antonio a Ottaviano Augusto. Pubblicata in cinque volumi tra 1902 e 1907, l'opera di Ferrero ha rappresentato un momento di riflessione fondamentale nel panorama culturale dell'epoca, suscitando un ampio dibattito e forti contrasti soprattutto nel mondo accademico italiano; accolta con vivo entusiasmo dal grande pubblico, "Grandezza e decadenza di Roma" consacrò la fama del suo autore soprattutto in Francia e negli Stati Uniti, dove fu particolarmente amata e più volte ristampata. In Italia, la figura di Ferrero è certamente da riscoprire. È in questo quadro che Castelvecchi ripubblica, a settant'anni dall'ultima edizione, "Grandezza e decadenza di Roma", con l'aggiunta della prima traduzione italiana delle quattro appendici che Ferrero inserì nell'edizione francese.
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Breccia Gastone
I figli di Marte. L'arte della guerra nell'antica Roma
brossura
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Wells Peter S.
La battaglia che fermò l'impero romano. La disfatta di Quintilio Varo nella selva di Teutoburgo
ill. In una manciata di secoli, da piccola città stato sulle rive del Tevere, Roma si trasforma nella sovrana del mondo conosciuto: il suo dominio si estende dalla Gallia all'Africa del Nord, dalla Spagna all'Asia Minore, e la sua capacità di espansione sembra illimitata. Nelle regioni a est del Reno, tuttavia, le tribù germaniche sono irrequiete e minacciano i confini. E così nel 9 d.C. il generale Publio Quintilio Varo parte con tre legioni per sedare le rivolte nei territori settentrionali. Né lui né i suoi soldati faranno mai ritorno a Roma: nella selva di Teutoburgo un'orda di guerrieri capeggiati da Arminio tende un'imboscata alle truppe imperiali; i romani, stanchi e impreparati, vengono colti alla sprovvista e trucidati uno a uno. Dopo aver perso tutti gli uomini e le insegne, Varo e i suoi ufficiali, per il disonore, si tolgono la vita. È il momento in cui Roma si rende conto di non essere invincibile; ed è la spaventosa sconfitta che segna definitivamente l'arresto dell'espansione romana nell'Europa centrale. Peter S. Wells, con sicuro dominio delle fonti antiche - letterarie e archeologiche - e accattivante piglio affabulatorio, conduce il lettore sulle orme dei legionari romani e fa rivivere i loro ultimi istanti di vita, il panico e il dolore della disfatta. Ma racconta anche la prospettiva degli aggressori, di quei popoli sempre ritenuti barbari che, in definitiva, non hanno fatto altro che difendere la propria libertà e autonomia. Con "La battaglia che fermò l'Impero" - narrazione e documentato saggio storico - il Saggiatore invita a riscoprire la cronaca di un punto di svolta epocale, che spiega come da quel giorno sia cambiata la storia d'Europa e dell'umanità intera.
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Mommsen Theodor
Storia di Roma antica. Vol. 5/2: La fondazione della monarchia militare: Giulio Cesare dal Rubicone alla monarchia
br. Quando Theodor Mommsen scrisse questa "Storia di Roma antica", l'archeologia d'Italia era quasi inesistente, nulla si sapeva della preistoria e poco degli Etruschi e dell'età repubblicana. Ciononostante a oggi la sua grandiosa opera resta insuperata, la sua interpretazione della civiltà romana non solo è ancora valida, ma ha anche stabilito un canone, da cui è pressoché impossibile distaccarsi. "Storia di Roma antica", che viene qui proposta in sei volumi, ha avuto un numero di edizioni incalcolabile, sia nella lingua originaria, sia in quella di molti altri Paesi.
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Carandini Andrea; Carafa Paolo
Dal mostro al principe. Alle origini di Roma
br. I misteri delle origini di Roma si annidano nei 31 ettari del Palatino che si affacciano sul Tevere, lì dove un tempo si ergeva il monte Germalus: prima villaggio dei Velienses, poi centro 'proto-urbano' del Septimontium e infine urbs Roma. Tre abitati forse tutti fondati tra il 1050 e il 750 a.C., nel giorno di un capodanno pastorale anteriore alla città fissato al 21 aprile. Metà di questo monte è rimasta un luogo di culti e di memorie, l'unico risparmiato dai palazzi dei principi; l'altra metà è stata occupata dal primo palazzo di Augusto, che ha rifondato la città nella casa-santuario da cui governava l'impero come principe e pontefice massimo. "Dal mostro al principe. Alle origini di Roma" indaga l'essenza mitica e storico-archeologica del monte Germalus, con una ricerca nuova e sistematica: dal ritrovamento dell'altare e del penetrale di Pales ai nuovi studi sui templi di altri culti femminili e sulle capanne prima dei capi locali, poi del primo re; dal riesame del palazzo di Augusto, che ne propone una ricostruzione nuova sotto numerosi aspetti, alla riconsiderazione delle diverse fondazioni dell'abitato sul Tevere. Un racconto mitico, sacrale, rituale e storico che svela il significato più profondo del luogo dove Roma è stata fondata.
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Canfora Luciano
Il tesoro degli ebrei. Roma e Gerusalemme
ril. Questo libro racconta come finì, in antico, l'indipendenza dello Stato ebraico. Ciò avvenne, nel più generale contesto della conquista del Medio Oriente e in particolare dell'area siro-palestinese, ad opera delle legioni romane (63 a.C.). La figura dominante dell'aggressione e della spoliazione del 'tesoro di Stato' degli Ebrei fu Gneo Pompeo Magno, in quell'anno (l'anno terribile della congiura di Catilina) potente personaggio pubblico della repubblica imperiale romana. Una fonte ebraica coeva dei fatti, i cosiddetti Salmi di Salomone, fornisce un quadro veridico della vicenda. E svela il ruolo decisivo della voracità dell'aggressore. Voracità che si appagò finalmente, dopo oltre un secolo di violenze e apparente riconciliazione, nell'anno 70 d.C. Allora l'imperatore Tito, «delizia del genere umano» secondo la vulgata adulatrice, distrusse il Tempio di Gerusalemme e lasciò depredare il tesoro lì conservato, frutto del contributo corale di tutte le comunità ebraiche. Il movente economico e l'odio per un popolo atavicamente considerato con avversione furono, allora, alla base del primo genocidio degli Ebrei. È una storia che ci riguarda ancora. Il revisionismo storiografico riuscì a prevalere e la tradizione si prestò a fare da sponda alla menzogna di Stato, voluta dai vincitori e avallata dai loro clienti.
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Gibbon Edward
Declino e caduta dell'impero romano. Ediz. integrale. Vol. 3
br. Lo sguardo posteriore, ma profondo di uno storico che sa fare i conti con l'intera epopea della romanità. Fatti, economia, diritto e cultura, questo monumentale lavoro di ricostruzione e racconto si confronta con la civiltà della grande Roma, per scoprire punti di vista nuovi, pragmatici e fecondi. "Declino e caduta dell'Impero romano" ci offre un metodo storico ricco di insegnamenti e un nuovo senso critico per l'osservazione della nostra stessa realtà. Questo lavoro rappresenta la summa degli studi di Gibbon e un autentico autoritratto della mentalità settecentesca che lo rendono un'opera imprescindibile ancora oggi.
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Castagnoli Ferdinando
Roma antica. Profilo urbanistico. Nuova ediz.
ill., br. Questo agile manuale ci sollecita, attraverso la storia dello sviluppo urbanistico della città dalle origini alla fine dell'Impero, a ricercare quanto ci resta dell'antica Roma. Non solo per trarne godimento artistico, ma anche per coglierne il valore di storico documento e giungere così a una migliore comprensione del tessuto urbanistico della città di oggi. Una precisa presa di coscienza dei modi con cui Roma si è formata e incessantemente trasformata, infatti, è da considerarsi come una via privilegiata e indispensabile per iniziare uno studio storico dell'Urbe.
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Nossov Konstantin
Gladiatori
ill., br. La lotta fra gladiatori - sabbia sporca di sangue, folle esaltate, destino sospeso del gladiatore sconfitto - è una ben nota espressione della Roma antica. Recenti ricerche, tuttavia, dimostrano che l'immaginario popolare secondo cui i gladiatori erano schiavi sventurati condannati a combattere fino alla morte da una società crudele e assetata di sangue corrisponde a una versione quanto meno limitata della realtà. Sebbene sia vero che i criminali mandati a morire nell'arena venivano massacrati, è anche vero che, all'epoca di massimo splendore degli spettacoli gladiatori, i protagonisti erano troppo preziosi e troppo considerati per essere sprecati in una lotta bruta all'ultimo sangue. Non necessariamente i gladiatori erano schiavi, spesso erano volontari che cercavano fama e ricchezza. Nella sua opera Konstantin Nossov raccoglie i risultati delle ricerche più recenti riguardanti i gladiatori, nell'intento di offrire un quadro più completo della loro storia. Illustra l'evoluzione della gladiatura, anche attraverso un ricco apparato iconografico nel quale spiccano i disegni originali di Vladimir Golubev, e descrive diversi tipi di gladiatori, il loro armamento, le loro diverse forme di combattimento, il loro stile di vita e la posizione che occupavano nella società.
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Gibbon Edward
Declino e caduta dell'impero romano. Ediz. integrale. Vol. 4
br. Lo sguardo posteriore, ma profondo di uno storico che sa fare i conti con l'intera epopea della romanità. Fatti, economia, diritto e cultura, questo monumentale lavoro di ricostruzione e racconto si confronta con la civiltà della grande Roma, per scoprire punti di vista nuovi, pragmatici e fecondi. "Declino e caduta dell'Impero romano" ci offre un metodo storico ricco di insegnamenti e un nuovo senso critico per l'osservazione della nostra stessa realtà. Questo lavoro rappresenta la summa degli studi di Gibbon e un autentico autoritratto della mentalità settecentesca che lo rendono un'opera imprescindibile ancora oggi.
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Golvin Jean-Claude; Reddé Michel
Viaggio nel Mediterraneo romano
ill., br. Mai nella storia il Mediterraneo e le terre che su esso si affacciano si trovarono a costituire un'unità politica, se non sotto l'autorità di Roma, durante i primi quattro secoli dopo Cristo. Il mare è una fonte di profitti infiniti per colui che sa dominarlo e mettersi in relazione con mondi stranieri: il Mediterraneo era così il centro dell'impero più grande e duraturo dell'Occidente, il collegamento tra Paesi più differenti allora di quanto forse non siano oggi. Questo libro ci porta in un lungo viaggio tra le sponde di un mare interno che unisce Oriente e Occidente, l'Europa e l'Africa. Alessandria, Rodi, Pozzuoli, Roma, Arles, Cartagine, Leptis Magna: sono tutte le fermate a cui attraccare, esplorando un mondo perduto ma in parte restituito, grazie alle magnifiche illustrazioni realizzate alla luce degli studi archeologici e storico-artistici. La lettura sarà dunque guidata dalla scia delle migliaia di barche che solcarono costantemente vaste distese d'acqua per il trasporto di grano, olio, vino con cui rifornire le principali città del mondo romano, mentre le flotte militari assicuravano la pace sul Mediterraneo, il mare che consentì ai romani di regnare sul mondo. Mare nostrum, "è il nostro mare", dissero.
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Lindsay Powell
Augusto in guerra. La lotta per la «pax romana»
ill., br. L'espressione pax romana (o pax augusta) evoca un periodo di pace ininterrotta nei vasti domini sottoposti all'autorità romana: Lindsay Powell decostruisce questa immagine non congruente con la realtà storica, ripercorrendo il lasso di tempo dal 31 a.C. al 12 d.C., durante il quale quasi ogni anno vide l'esercito romano in azione da qualche parte, si trattasse di combattere nemici oltre le frontiere per raid punitivi o di vere e proprie conquiste, oppure di contrastare banditi o sopprimere rivolte interne. E nello stesso tempo Augusto riuscì quasi a raddoppiare le dimensioni dello Stato, pur essendo un comandante di seconda categoria, noto per la salute precaria che lo accompagnò anche nel corso delle campagne cui prese personalmente parte. Come fu possibile? Aveva davvero una grande strategia? L'autore mette in luce mirabilmente proprio le capacità di Augusto come stratega e comandante in capo, in grado di cambiare le istituzioni militari per implementarne l'efficacia e concentrare il potere nelle sue stesse mani, anche attraverso una cerchia di collaboratori devoti e abilissimi, capaci di conseguire importanti obiettivi e disponibili a lasciarne il merito all'imperatore. Prefazione Karl Galinsky.
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Arnaldi Valeria
Leonardo da Vinci a Roma. Alla ricerca del segreto della Gioconda
ill., br. «Laus Deo 1500, 20 marzo». È un breve appunto custodito nel Codice Atlantico, insieme a note concrete sul cambio di denaro, a documentare il soggiorno di Leonardo da Vinci a Tivoli e Roma, il primo secondo gli studi attuali. Vi tornerà, infatti, dieci anni dopo. Roma, agli occhi di Leonardo, è terra dell'antico, scrigno della storia ma non solo. La città vive un periodo di grande fermento. Qui lavorano i talenti del momento, come Michelangelo. Qui, poi, trionferà anche Raffaello. Al secondo periodo romano di Leonardo, secondo alcuni studiosi, sarebbe legato anche un segreto della sua opera più nota, Monna Lisa. Seguendo le tappe del soggiorno di Leonardo nell'Urbe, dai luoghi nei quali ha vissuto alle opere che ha avuto modo di ammirare e che potrebbero averne influenzato visione e stile, un'indagine sugli "effetti" del soggiorno romano sulla produzione e le ricerche di Leonardo.
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Gabba Emilio
Italia romana
br.
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